ottobre - Liceo Scientifico Statale Carlo Cattaneo di Torino

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ottobre - Liceo Scientifico Statale Carlo Cattaneo di Torino
Ciao lettori,
è già da un po’ che è iniziato il nuovo anno scolastico e
con lui anche io ho ripreso a lavorare.
Innanzi tutto vorrei dare il benvenuto ai nuovi studenti,
insegnanti, personale e un gran bentornato a tutti i
veterani.
Nuovo anno nuova redazione, quindi un grande benvenuto
-e ringraziamento- va a Martina, Federica ed Edoardo di
3°D che hanno voluto prendersi la briga di questo lavoro.
E poi non bisogna dimenticare la redazione, con nuovi e
vecchi scrittori.
Comunque adesso vi lascio agli articoli. Il numero è in
parte dedicato alle elezioni, però non mancano articoli di
attualità, di musica, di sport e anche rubriche più piacevoli
e divertenti.
A presto e……se avete voglia di partecipare anche voi
LUNEDì 20 OTTOBRE alle 13,15 ci sarà la nuova riunione
del mio giornale.
Se volete anche solo dare qualche consiglio via mail
l’indirizzo è sempre lo stesso: [email protected]
Carlo
RIFORMA GELMINI
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Durante tutta l’estate si è sentito parlare delle nuove proposte
della Riforma per la scuola del Ministro Gelmini. Ora tutti
cercano di esprimere il loro parere contrario attraverso
manifestazioni e scioperi. Anche se se n’è sentito parlare tanto
siamo sicuri di sapere cosa esattamente propone il disegno di
legge, andando oltre al grembiule obbligatorio nella scuole
elementari?
Questo articolo vuole elencare i punti salienti della riforma,
permettendo così di capire a cosa stiamo andando incontro. La
maggior parte dei provvedimenti proposti è dovuta ad un taglio
di circa 8 miliardi di Euro per la scuola e al tentativo di arginare
il fenomeno del bullismo. Ecco i principali punti:
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Il grembiule alle scuole elementari: per far sì che ci sia
meno differenza sociale tra i bambini.
Scuola dell’infanzia, elementare e media riduzione delle
ore; eliminazione dei tempi prolungati e dei moduli,
ritorno al maestro unico: si ottiene così una drastica
riduzione del personale docente. La riduzione dell’orario
andrà a penalizzare le famiglie che lavorano e che non
hanno nessuno a cui affidare i bambini al pomeriggio.
Eliminazione di circa 700 scuole e un conseguente
aumento di bambini all’interno delle classi.
Riduzione di personale: 87.000 insegnanti in meno,
44.000 unità di personale ATA in meno.
Riduzione delle ore in alcuni licei (ad esempio alcuni licei
artistici hanno più di 40 ore settimanali), in alcuni istituti
tecnici e professionali.
Ulteriore diminuzione dei fondi alle scuole pubbliche,
mentre rimarrebbero invariati quelli per le scuole
private.
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Abbassamento dell’obbligo scolastico dai 16 ai 14 in
controtendenza con tutti gli altri Stati europei che
cercano di aumentarlo.
Obbligo dell’insegnamento dell’educazione civica senza
però assegnare un monte ore preciso, come già è
previsto nei decreti precedenti.
Introduzione del cinque in condotta che implicherebbe
la bocciatura, ciò servirebbe a contrastare fenomeni di
bullismo. Però va contro all’Art.4 comma 3 dello Statuto
delle studentesse e degli studenti che dice “Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può
influire sulla valutazione del profitto”.
Limitazione della speculazione delle case editrici, in
modo tale che un’edizione duri 5 anni, però questo non
risolverebbe il caro libri che ha subito un aumento del
20%.
Questi sono i punti salienti, a fine ottobre ci sarà la discussione
per l’entrata in vigore della legge e poi si vedrà.
Alice, 4°D
Ogni anno a Torino e provincia il Comune manda ai giovani che
compiono 15 anni il
“Pass15”.
Questa è una bella
iniziativa, infatti ci viene
offerta l’opportunità di
frequentare
minicorsi
gratuiti o a prezzo
conveniente tramite i
carnet che il pass contiene. Purtroppo, però, il tempo passa e
alla fine dell’anno, quando il pass sta per scadere, ci rendiamo
conto che abbiamo usufruito solo dell’entrata in piscina o al
cinema e di aver perso l’occasione di provare sport/attività mai
fatte prima.
A Venaria oltre al Pass15 i giovani ricevono il Pass giovani che
è utilizzabile dai 13 ai 17 anni. Questo è molto più vantaggioso
poiché a 16/17
anni si è un po’
più indipendenti
dai genitori e con
qualche libertà in
più rispetto a
quando si ha 13/15 anni. Anche se questo è il primo anno che
viene proposto il pass giovani e da parte dei ragazzi non c’è
stato un grande interesse, penso che sia un grande vantaggio
per chi ce l’ha e sta a lui/lei interessarsi nell’iniziativa.
Per esempio nel pass giovani c’è l’opportunità di fare una
proposta al Comune, infatti partiranno corsi di Aikido, Hip-Hop e
un torneo di magic, inoltre inizieranno corsi da DJ, uno sui
videoclip, uno di arte circense e tanto altro. Infine sono già state
realizzate giornate in piscina, una giornata di festa, un minicorso
di tennis e delle incursioni nel parco regionale de “La Mandria”.
Martina 3 D
Chi sono i componenti di questa lista?
Ciao a tutti, siamo la lista che ha come motto We still believe
in “castelletto multipower”, che vede come capolista Giorgio
Giulia 4^C e come candidati Cristina Carlotta 5^A, Lanteri
Silvia 5^F, Polito Luca 5^F, Formiglio Enzo 4^A, Benzo
Marco, Fiore Désirèe 2^G, Collu Manuel 3^Q
Quali sono i punti forti della vostra proposta?
Ovviamente non mancheranno le 4 assemblee d’istituto (i
temi vi sono già stati propinati abbastanza nelle assemblee o
no?!?) e poi un bellissimo annuario consegnato in tempi
decenti senza sfondi personalizzati!! (L’anno scorso avevo
un’orca, o un animale del genere, che stava cercando di
assassinare un mio compagno, poi bocciato. Non vorrei dire,
ma è meglio evitare per scaramanzia!!). L’argomento che più
interessa il popolo del Cattaneo è quello delle feste!!! Ne
sono previste 3 (Natale, Pasqua, fine anno) una di queste, se
fattibile tra costi ed organizzazione generale, sarà uno
schiuma party! Diciamo una cosa un po’ diversa. E poi i nostri
extra!
E a proposito del motto, cosa ci dite?
Il motto?? Eheh…molto semplice: Silvia piagnucolava di voler
questo motto, e fondamentalmente è simpatico! Ce l'hanno
propinato per tutto l'anno precedente e perché non ricordarlo
anche quest' anno?
Fiore Désirèe 2G
Salve ragazzi, quale è il vostro motto?
Il nostro motto è “AD ASTRA PER ASPERA”.
Chi sono i componenti della vostra lista?
Allora, noi siamo: Guelfi Filippo, Cagna Mafalda, Gorga Alessio,
Versolatti Serena, Garbero Stefano, Gavazzo Valentina,
Mammola Fabrizio,Castriotta Giorgia.
Quali sono i punti principali del vostro programma?
Allora il nostro programma prevede tra i punti principali:
-Assemblee d’istituto su temi come il confronto tra i nostri usi e
costumi e quelli Medio Orientali, o sul WWF, Emergency e
associazioni simili, poi l’orientamento per le classi quinte,
-Le feste d’istituto previste per Natale, Pasqua, Carnevale e a
Giugno (possibilmente il ballo di fine anno),
-I tornei sportivi (calcio, basket, pallavolo)
-Per quanto riguarda l’annuario abbiamo in programma di
segnarci i nomi, gli indirizzi e tutte le cose che ci sono sempre
state, inoltre abbiamo deciso di mettere sei pagine di foto di gite
e mettere sfondi a scelta e di farlo ricevere agli studenti il prima
possibile,
E poi abbiamo anche pensato di inserire il dipartimento nel pof.
Perché avete scelto questo motto?
Perché comunque nella scuola, come in tutte le cose, ci saranno
sempre difficoltà, e noi ci batteremo fino alla fine per risolverle e
rendere la scuola un posto migliore.
Cosa vi ha spinto a candidarvi?
In questi quattro anni trascorsi nella scuola abbiamo visto che gli
altri rappresentanti hanno fatto tante promesse come l’annuario
a marzo e poi non sono state mantenute.
Noi quest’anno con la nostra lista intendiamo cambiare
seriamente qualcosa all’interno della scuola mantenendo le
promesse fatte.
Vincenzo
Brugnano 4^M
Unione degli Studenti: con te, per difendere i tuoi
diritti!
L'Unione degli Studenti è un'associazione nazionale
indipendente, d'ispirazione sindacale impegnata nella
costruzione di una scuola pubblica, laica e democratica. E
come dice il motto difenderemo i tuoi diritti affianco a te e
per te!
I candidati della lista UdS sono:
Pier Giorgio Liprino, Stefano Ortalda, Erika Crimi, Baccarin
Laura, Mirko Brigante, Milone Silvia, Giai Pron Edoardo
I punti principali della lista UdS sono:
Autogestione/coogestione studentesca
6 Assemblee d'Istituto per rivendicare il nostro diritto di
assemblea; l'annuario entro la fine di maggio; 4 Feste
d'Istituto che variano per generi e temi; Cineforum ad
ingresso libero; regolamentare a livello d'Istituto un
mercatino dei libri usati.
Inoltre l'UdS si batte da sempre per cercare di far fronte ai
problemi riguardanti la tua scuola che cade a pezzi...
...e per difendere in ogni momento i tuoi diritti!
Nel forum udstorino.forumfree.net è disponibile la
sezione SOStudenti in cui puoi postare qualsiasi problema
riguardante la vita nella tua scuola e ricevere un aiuto
immediato e concreto da parte dei tuoi rappresentanti!
Chi sono i componenti della lista?
Chi sono i candidati della vostra lista?
Cambria Federico, capolista,
Cataldo Andrea,
Rocco Alessio,
Cairone Alessandro,
Ricucci Simone,
Saglietti Cristina,
Maccheroni Simona,
Angeli Stefano.
Librino Lorenzo 3^F (capolista), Landolfi Viola 3^N, Spinoni
Enrico 3^F, Seccia Domenico 3^F, Forcellini Lorenzo 3^N,
Bonanno Marco 3^D, Benfatti Tomà Alistar 4^F, Blandino
Chiara 3^M
Quali sono i punti della vostra lista?
Noi proponiamo 3 feste d’istituto, eventualmente 4; faremo
più assemblee possibile, quante permesse dal
regolamento. Non faremo promesse inutili sull’annuario
promettendo arrivi entro marzo ma vi possiamo garantire
l’arrivo entro la fine della scuola. Cercheremo di rivalutare
il Dipartimento. Chiederemo la disponibilità delle palestre e
del cortile per l’organizzazione dei tornei sportivi d’istituto
(calcio, pallavolo, basket).
Qual è il vostro motto?
Qual è il vostro motto, e perché?
“Con noi si può”
Il nostro motto è “Change…we can” e l’abbiamo scelto
perché cambiare è possibile e noi faremo di tutto per
migliorare e rendere più piacevole la permanenza degli
studenti al Cattaneo.
Di Filippo Debora 1^R
Quali sono i componenti della vostra lista?
Capolista: Ludovico De Donno V H
Paolo Riccobene V I
Federico Urzi V I
Antonio Pisarro V I
Cristina Sanlorenzo IV I
Francesco Ordazzo IV I
Claudio Piccinini IV I
Sedghi Nader Alessandro IV I
LE NUOVE RECLUTE: abbiamo chiesto ad un nuovo
insegnante e a un paio di nuovi allievi cosa ne pensano del
“Cattaneo”.
Risponde la prof.ssa Miriam De Mattia, nuova
professoressa di matematica del biennio dei corsi “I” e “L”
della succursale: “Non è facile esprimere un giudizio perché
insegno in questa scuola solo dal mese di settembre. In
generale non posso dire di trovarmi male, ma è sempre
necessario un po’ di tempo per conoscere i colleghi e sentirsi in
un ambiente famigliare. Sicuramente il problema non è il
Cattaneo, ma il fatto che ho insegnato per dieci anni consecutivi
nella stessa scuola, dove ormai conoscevo tutti e tutti
conoscevano me. Adesso mi sento ancora un pesce fuor
d’acqua. Forse il fatto di essere in succursale, che è un
ambiente più piccolo, mi aiuterà di più. Un altro aspetto al quale
mi devo ancora adattare è insegnare al biennio, visto che ero
abituata a rapportarmi con ragazzi del triennio. Di sicuro
l’ambiente è buono, ma, come si dice, tutto il mondo è paese e,
ci sono lati positivi e negativi in ogni realtà.”
Qual è il motto che avete scelto? Perché?
Il motto è “All in! Noi ce la mettiamo tutta”. All in è una
tipica espressione di quando si gioca a pocker per dire
che uno punta tutto ciò che ha. E noi vogliamo puntare
tutto sulle nostre idee, noi crediamo nel cambiamento.
Quali sono i vostri obbiettivi?
A parte le solite cose, tipo i tornei sportivi che si
svolgeranno in sede, le 4 feste di Istituto (Natale,
Carnevale, Pasqua e fine anno) e l’annuario, che è
previsto per fine maggio con tante idee innovative, noi
abbiamo proposto degli incontri per ogni classe in cui si
parlerà di argomenti giovanili e didattici, in particolare per
le classi I e II il problema della droga e dell’alcol, per le III e
le IV la mafia e la corruzione anche in campo politico,
mentre per le V un programma di orientamento
universitario.
Ecco l’intervista ai nuovi studenti di prima

Qual è la vostra prima impressione del nuovo ambiente al
Cattaneo?
La nostra prima impressione è globalmente positiva;
naturalmente il cambiamento si è sentito, ma gli insegnanti e i
compagni più grandi ci stanno aiutando molto. Dobbiamo ancora
abituarci al nuovo metodo di studio e alla diversa quantità di
compiti, ma soprattutto siamo rimasti spaesati dalla grandezza
del liceo (naturalmente per noi che siamo in sede): i primi giorni
è stato difficile trovare l’aula e ci è spesso capitato di perderci
durante gli intervalli tra i vari corridoi, scale e piani!

Come è stato il vostro primo giorno al liceo?
Il primo giorno eravamo naturalmente molto agitati e un po’
spaesati per il nuovo ambiente. Ogni professore coordinatore ha
accompagnato la propria classe nella rispettiva aula; quindi
l’insegnante e i tutor ci hanno accolto e ci hanno spiegato le
principali regole del liceo. Eravamo parecchio nervosi, poiché
inconsciamente sapevamo che quel giorno segnava l’inizio di un
importantissimo periodo che segnerà la nostra vita.

Come avete giudicato l’intervento dei tutor?
I tutor ci hanno aiutato molto il primo giorno per ambientarci e
soprattutto per avere l’opinione di altri ragazzi e non solo quella
dei professori. Sarebbe stato meglio, però, se fossero tornati e
fossero stati più presenti almeno nella prima settimana di scuola
come punto di riferimento per le tante cose che ancora non
conoscevamo del liceo; purtroppo, invece, dopo il primo giorno
non li abbiamo più rivisti, per questo ora speriamo di rivederli.
Eugenio e Angelo, 1 E; Edoardo
3D
A settembre Torino è stata sede di due importanti eventi
culturali: Mito SettembreMusica e il Congresso europeo della
chimica.
MITO SettembreMusica è il Festival Internazionale della Musica
che nel 2007 ha unito per la prima volta le città di Milano e
Torino con un calendario di oltre 200 eventi musicali.
Nato dalla trentennale esperienza di Torino SettembreMusica,
organizzato dalla città di Torino fin dal 1978, l’ultima edizione,
svoltasi dal 1° al 25 settembre 2008, ha conquistato subito
anche Milano, ottenendo un successo di critica e una
partecipazione del pubblico oltre ogni aspettativa. Oltre 160.000
persone di tutte le età, ma in particolare tanti giovani, sono
rimasti entusiasti e catturati dall’atmosfera di festa che ha invaso
le due città con 4-5 concerti quotidiani in luoghi differenti: dagli
auditorium alle chiese, dai teatri alle piazze e ai cortili.
Un elemento fondamentale è stato venire incontro alle famiglie
con spettacoli di alta qualità a prezzi accessibili anche per gli
appuntamenti più importanti, permettendo a tutti la
partecipazione; in più il 60% dei concerti è stato ad ingresso
gratuito.
Il Festival è stato animato da 4.000 artisti, provenienti da oltre
30 nazioni, con le musiche più varie: jazz, contemporanea,
classica, pop e rock.
Grazie ad un’attenta gestione e alla collaborazione fra le
Istituzioni comunali, MITO ha potuto raggiungere anche e
soprattutto quel grande pubblico che si riesce a coinvolgere solo
con eventi inusuali e di forte impatto, sollecitandone la curiosità.
Questo progetto è l’immagine di due città che si lasciano
stregare e guidare dalla musica, ma rappresenta anche
l’opportunità per tutti di scoprire nuove e inaspettate passioni.
Inoltre i ragazzi dai 16 ai 30 anni hanno potuto partecipare
attivamente allo svolgimento di questi spettacoli intervenendo
come volontari nelle numerose serate.
Sempre per coinvolgere e avvicinare giovani alla cultura e alla
scienza associazioni europee ed italiane inerenti alla chimica
hanno organizzato, dal 16 al 20 settembre al Lingotto, il
Congresso Europeo della Chimica. Questo evento ne ha
anticipato un altro, infatti Torino, dopo essere stata città olimpica
nel 2006 e capitale del design quest’anno, nel 2010 sarà città
europea della scienza. Torino ha ospitato quattro premi Nobel,
illustri scienziati e duemila congressisti provenienti da tutto il
mondo. Al Lingotto durante quei giorni ci sono state tre
conferenze ad altissimo livello: il Prof. Balzani ha trattato
l’argomento del futuro delle risorse energetiche, tema sempre
molto attuale; il Prof. Reinhardt ha tenuto un incontro su
“Strumenti e scienziati in laboratorio”; mentre il Prof. Young ha
parlato di “Globalizzazione della ricerca ambientale”. Per
appassionare i piccoli e i più giovani alla magia della chimica il
15 si è tenuto uno spettacolo di chimica. Quattro squadre
proveniente da Germania, Gran Bretagna, Serbia, e Italia si
sono sfidate a colpi di provette e formule chimiche con effetti
spettacolari per cercare di vincere il premio della prima edizione
del concorso “La magia della Chimica”. Alla fine della gara la
squadra vincitrice, la coppia serba, ha ottenuto come premio la
Beuta d’argento. I quattro gruppi in competizione hanno
dimostrato come la chimica e le reazioni che scaturiscono dalle
combinazioni di sostanze possono avere effetti straordinari.
Attraverso le reazioni chimiche hanno creato coloratissimi
dentifrici per elefanti, lanterne luminose, nebbia che ha invaso
tutto la sala. La coppia italiana ha dimostrato che è possibile
camminare sull’acqua mentre il chimico tedesco ha fatto vedere
come da una sostanza incolore si possa arrivare ad una
colorata aggiungendone un’altra. Il professore italiano ha
spiegato in modo semplice e divertente come tutto ciò potesse
accadere. Lo spettacolo è stato molto affascinante ed è stato
un’ottima apertura per il congresso europeo.
Corinne 3°D, Alice 4°D
La città di Los Angeles è in contrasto con il suo supereroe. John
Hancock, noto per essere un ubriacone maleducato, è
disprezzato dalla maggior parte della popolazione. Infatti ogni
volta che interviene per combattere un crimine, crea danni
irreparabili e spese gravose sulle casse dello stato. Hancock
soffre di una crisi di profonda depressione fino al giorno in cui
salva la vita di un uomo, Ray Embrey, che si occupa di
pubbliche relazioni.
Ray prende a cuore la sua
situazione e decide di aiutare il
supereroe a riabilitarsi con i suoi
concittadini. Nel periodo in cui
Hancock si trova in prigione, la
percentuale dei crimini aumenta
notevolmente; così il grande
supereroe è richiamato al suo
compito.
Intanto Ray, pieno di gratitudine e
fiducia
nelle
proprie
doti
professionali e nelle potenzialità
del suo nuovo assistito, porta
Hancock in famiglia. Suo figlio di
otto anni ne è entusiasta, ma sua
moglie Mary sembra diffidente e
scossa dall’incontro con il supereroe...
Senza dubbio, il più grande pregio del film di Peter Berg, è
quello di raccontare la storia di un supereroe mai visto al cinema
prima d’ora; un supereroe dedito al consumo di alcool, che
dorme sulle panchine esattamente come un “barbone”,
scorbutico, privo di valori e dignità, caratteristiche che hanno
sempre contraddistinto altre tipologie di supereroi come
Superman, Spiderman, Batman, e molti altri. (Supereroi che
Hancock (sembra) non voler affatto emulare).
Il cast è formato da attori di rilievo come Will Smith, nel ruolo di
protagonista, affiancato da Charlize Theron che interpreta la
moglie di Ray, il quale è rappresentato da Jason Bateman.
Unico difetto, se proprio dobbiamo sottolinearlo, è la brevissima
durata che lascia sicuramente spazio a molti punti che nella
pellicola avrebbero potuto avere più rilievo.
Il film è consigliato a tutti in quanto è divertente e racconta una
storia particolare e insolita.
Corinne 3D
LA LUNA E I FALO’
CESARE PAVESE
La luna e i falò è la vicenda, narrata in
prima persona, di Anguilla, un trovatello
che, allevato in una casa di poveri
contadini, in giovane età lascia le terre di
origine per conoscere il mondo e far
fortuna. All'indomani della Liberazione,
Anguilla fa ritorno dall'America per
ritrovare le persone che ha lasciato e paesi
in cui ha trascorso la sua infanzia, nelle
colline delle Langhe. Qui ritrova solamente il suo amico di
infanzia, unico sopravvissuto alla guerra e con lui
ripercorre i momenti dell'infanzia riscoprendo luoghi,
abitudini e volti, nel tentativo di trovare un senso alla
propria esistenza.
La luna e i falò viene scritto nell’ultimo anno di vita di
Pavese e viene considerato dalla critica il suo capolavoro.
Il Novecento nella sua letteratura è vissuto con grande
partecipazione, soprattutto gli eventi più drammatici. Non a
caso tratta della guerra e dei partigiani morti, a cui non
vengono date degne sepolture, e dell’anticomunismo. Un
racconto sicuramente da non prendere alla leggera, ma da
capire, su cui riflettere, e che, riletto a distanza di tempo,
regala nuove emozioni e nuovi temi su cui riflettere.
Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Cesare
Pavese e molte iniziative sono state organizzate su di lui e
sulle sue tematiche, tra cui la Fondazione Cesare Pavese
e il Premio Grinzane Cavour rendono omaggio allo
scrittore con un programma ricco di proposte culturali per
ricordare il suo profilo umano e letterario, coinvolgendo in
particolar modo il pubblico giovanile e il mondo della
scuola.
Il problema che molti insegnanti si domandano è se autori
come Pavese, Fenoglio, Calvino abbiano ancora qualcosa
da insegnare ai giovani o se forse è meglio trattare autori
contemporanei o addirittura ancora viventi. Pavese viene
sentito lontano, non si apprezza realmente, tra i giovani c'è
un totale disinteressamento per la cultura letteraria ed è
venuto a mancare l'interesse per il periodo del dopoguerra,
per le storie contadine, certamente crude ma di grande
valore.
Nonostante a 17 anni sia difficile riuscire a comprendere
effettivamente un autore come Pavese è importante che i
giovani, i futuri cittadini della società, leggano questo
autore, per trarne degli insegnamenti che in futuro
potranno essere utili. Allo stesso modo non dovrebbero
essere messi da parte gli autori contemporanei che anche
loro trattano di temi di grande valore (per esempio Roberto
Saviano con il suo capolavoro Gomorra).
Giovanna Chiarenza e Ada Paola Giuzio V I
SCRIVERE PER…CONOSCERSI
Un tipico menù peruviano
Il menù che vi proponiamo raggruppa solo una minima
parte di quella che è la grande varietà dei piatti peruviani.
C’è però da notare una cosa: sono veramente poche le
persone che fanno attenzione alla dieta!
La gastronomia del Perù è una tra la più svariate nel
mondo come lo dimostra il fatto che ha il maggior numero
di piatti tipici: 491 e in questo le possono fare concorrenza
solo la cucina francese, cinese e indù. Questo è dato dal
fatto che nella cucina peruviana si combinano tradizioni
antiche come quella incaica con tradizioni più moderne
come quelle spagnole, africane, cinesi, giapponesi e
francesi combinando così i “gusti” di quattro continenti. Per
questa sua varietà è impossibile stabilire una lista definita
di piatti rappresentativi. Basti pensare che in tutta la costa
peruviana esistono più di mille tipi di minestre!
Presentiamo ora un tipico menù peruviano:
Primo piatto: Cheviche.
Il cheviche è un piatto che è stato dichiarato patrimonio
culturale della nazione dal governo peruviano. Gli
ingredienti base sono: pesce tagliato a pezzi, succo di
limone peruviano, cipolla rossa, peperoncino e sale. I pesci
utilizzati sono diversi e includono diverse specie, il tutto è
accompagnato anche da frutti di mare e alghe marine. La
cottura del piatto avviene tramite il succo di limone che
cuoce il pesce. Il piatto è accompagnato anche da insalata
e prodotti locali come il camote e la yuca (tipi di patate
prodotte nel paese).
Secondo piatto: Tallarines con gallina(spaghetti con
carne di gallina).
Anche in Perù la pasta è un piatto molto conosciuto. La
carne di gallina viene preparata insieme al sugo che verrà
poi a essere mescolato con la pasta. Si prepara un soffritto
di aglio e cipolle e a questo si aggiunge un frullato di
carote e pomodoro, la caratteristica sta nel fatto che a
differenza del sugo italiano il sugo peruviano è fatto in
maggiore quantità da carote. Dopo si aggiunge la carne
tagliata a pezzi con diversi condimenti quali il sale e il
peperoncino.
Dolce: Leche asada.
Gli ingredienti sono molto semplici, si usa il latte, lo
zucchero, le uova, un cucchiaio di vaniglia e il caramello.
Dopo che si sono sbattute le uova e si sono montate a
neve si aggiungono a queste lo zucchero e il latte. Il tutto si
versa in una teglia insieme al caramello e si mette in forno
per circa 30 minuti. Dopo si lascia raffreddare e si mette in
frigorifero.
Bevanda: Chicha morada.
La Chicha morada è una bevanda che viene preparata in
Perù sin dall’epoca degli Incas. Si ottiene dall’ ebollizione
di un mais “morado”(viola), al quale una volta raffredatosi
si aggiungono dei pezzi di pigna, gocce di limone,
zucchero e ghiaccio.
Villar Yanina
LUCEAFARUL(rumeno)
Autore di questa lirica è Mihai Eminescu, riconosciuto come
poeta nazionale rumeno. La sua attività si colloca nella seconda
metà del XIX secolo, periodo segnato in Europa dalla corrente
letteraria romantica, di cui lo stesso Eminescu si fa portavoce
nel suo Paese. Al centro delle opere di questo autore si
ritrovano, infatti, il dualismo romantico dolore-felicità, il ricordo
di un passato lontano ed irragiungibile ed una natura sulla quale
l’autore proietta i suoi stati d’animo ed i dolci ritratti dell’amata.
Queste tematiche ricorrono anche nel testo che vi abbiamo
proposto: Luceafarul per il quale Eminescu prende spunto da
una famosa fiaba rumena che narra dell’amore tra la figlia
dell’imperatore e Luceafarul, un essere divino, uno spirito
immortale, figlio del Sole e della Sera.
Il nome del protagonista è praticamente intraducibile e non va
confuso né con Vespero né tanto meno con Lucifero, parola che
in italiano non indica solo la stella a cui tra l’altro l’autore fa
riferimento, ma anche Satana, che in rumeno si traduce Dracul.
Eminescu comincia la sua poesia descrivendo la principessa
Catalina, la più bella tra le fanciulle e la presenta alla finestra,
intenta, mentre osserva il cielo, ad invocare l’arrivo di
Lucefaraul. Lo spirito immortale accorre al suo richiamo e le
offre il suo amore, l’immortalità e “tutto l’immenso oceano”, in
cambio di quella concretezza e mortalità che non conosce e che
tanto lo affascinano.
I due amanti però sono rappresentanti di due mondi diversi e
contrastanti: la terra ed il cielo, dunque non riescono ad
incontrarsi e Catalina non potrà che rispondere al suo
Luceafaraul: “ lungo la via che mi insegni non ti potrò mai
seguire”.
Da questa lirica, dunque, oltre al confronto tra gli opposti che si
attraggono, senza però riuscire ad incontrarsi ed al fascino
dell’ignoto, emerrge la filosofia di Eminescu secondo cui, l’uomo
così come è stato creato è incapace di superare la sua
condizione di mortale, “ gioventù senza vecchiaia e vita senza
morte, - afferma Eminescu,- non possono esistere”.
A fost odata ca-n povesti
A fost ca niciodata
Din rude mari imparatesti
O prea frumoasa fata
Si era una la parinti
Si mandra-n toate cele
Cum e Fecioara intre sfinti
Si luna intre stele
Din umbra falnicelor bolti
Ea pasul si-l indreapta
Langa fereastra , unde-n colt
Luceafarul asteapta
………………………………….
O vin! Odorul meu nespus
Si lumea ta o lasa
E u sunt Luceafarul de sus
Iar tu sa-mi fii mireasa
O esti frumos, cum numa-n vis
Un inger se arat
Dara pe calea ce-ai deschis
N-oi merge niciodata
Strain la vorba si la port
Lucesti fara de viata
Caci eu sunt vie,tu esti mort
Si ochiul tau ma-ngheata
Traduzione
C’è stato una volta come mai
Cosi narrano le fiabe
Di gran ceppo regale
Una fanciulla senza pari
Ed era unica ai genitori
Stupenda fra le belle
Come la Vergine fra i santi
E la luna fra le stelle
Dall’ombra delle volte altere
Lei suo passo volge
Alla finestra, appartata
Espero sta aspettando
…………………………………….
O vengo ! la mia adorata
E lascia il tuo mondo
Io sono l’altissimo Espero
E tu diventa mia sposa
O sei bello,come solo nel sogno
Un angelo s’affacci
La via che tu mi hai mostrato
Io mai la seguiro
Straniero il motto , il cospetto
Tu brilli senza fiato
Che io sono viva, tu sei morto
Il tuo occhio,ghiaccio
Popa Bianca
Di Filippo Debora 1^R
Dalla guerra antica una pratica sportiva che unisce forza e
leggerezza
Il taekwondo è un’arte marziale che ha origine nella Corea di
2000 anni fa, quando questa era divisa in 3 regni e la regina
SONGDOK, che guidava il regno più piccolo, riuscì ad unificare
lo stato grazie alla preparazione dei suoi
guerrieri
HWOARANG, artefici di un nuovo stile di combattimento.
Letteralmente il taekwondo significa “arte dei calci e dei pugni in
volo”. Si è affermata come disciplina sportiva nella seconda
metà del 1900, distinguendosi dalle altre arti marziali per la
particolare efficacia, il dinamismo e la spettacolarità delle sue
tecniche. Si differenza dalle altre pratiche provenienti
dall’estremo oriente per l’utilizzo delle gambe e dei piedi con
tecniche veloci e lineari, abbinate a movimenti fluidi e circolari di
tutto il corpo. È un efficace strumento di difesa personale ed uno
sport olimpico praticato in tutto il mondo (sono 160 le nazioni
affiliate alla World Taekwondo Federation, con più di 50 milioni
di praticanti). Numeri da KO!
Sport in gioco!
I gamer più agguerriti conoscono (e apprezzano) di sicuro le
movenze veloci e “letali” degli esperti del taekwondo grazie ad
una fortunata serie di videogiochi che ebbe inizio nel non molto
lontano 1994: la saga di “TEKKEN”. Hwoarang e Baek, allievo e
maestro, a passi alternati o insieme dal secondo capitolo del
gioco, sono infatti due campioni dell’arte marziale coreana!
E ora, ragazzi e ragazze, siete curiosi di scoprire cosa ne dicono
atleti e maestri su questa affascinante discplina?
Allora aspettate il prossimo numero de “Il Carlo” e potrete
leggere le loro risposte alle vostre domande che potete rivolgere
all’indirizzo: [email protected]
Federica e Angela 3 D
La musica a scuola
Per questo numero intervisteremo Dj Filo
Ciao, qual è il tuo nome d’arte?
Il mio nome d’arte è Dj Filo.
NOTE VERE ….
L'alunno M. incita la classe a una crociata contro gli <<infedeli>>, da
lui denominati, della classe accanto. Inoltre si offre volontario di fare
come ariete e sfondare la porta. Alle mie richieste di smetterla, mi
risponde: <<Dio lo vuole>>.
I motivi dell'assenza di F. (riordino e ristrutturazione della sua
cameretta) sono alquanto discutibili!!!
BARZELLETTE…
Su un ramo stanno dei pipistrelli, tutti appesi tranne uno che sta dritto,
in piedi. Due pipistrelli vicini commentano:
- Scusa, ma che cos'ha questo?
- Non lo so, fino a due minuti fa stava bene e dopo è svenuto.
A Napoli un delinquente sale sull'autobus:
- Fermi tutti, questa è una rapina!
Un passeggero:
- Maronna che paura! Pensavo che era il controllore.
Un tizio sta portando a spasso il suo cane al parco; all'improvviso il
cane fa la cacca. Passa di lì un signore e gli dice:
-Par bleau!
E il padrone del cane:
-No, la par bleau perchè è sotto il lampion!Angela e Federica 3 D
Perché hai scelto questo nome?
Perché è il soprannome con cui mi chiamano gli amici
Che genere suoni?
Io suono House e Electro-House
Che gruppi o Dj ti influenzano?
Allora, io sono influenzato da Dj Gabry Ponte, Dj Paki, Dj
Klass e Dj Francesco Esse.
(ci seguono durante ivari Dj set dei Dj emergenti che
facciamo al Patio)
Qual è la tua strumentazione?
Io utilizzo un CDJ 100 Pioneer e un mixer H700 della
Beringher
Secondo te la musica serve a qualcosa?
Sì, la musica serve a molto, come sfogo, per esprimere
sentimenti, stati d’animo e per unire le persone.
Qual è stato il motivo che ti ha spinto a fare musica?
Sicuramente la passione, ma anche il fatto che fin da
piccolo mio fratello, mi faceva ascoltare gli Eiffel 65,
gruppo (del Cattaneo) in cui c’era il noto Dj Gabry Ponte
che sin da piccolo mi ha affascinato per il lavoro che
faceva, e più avanti crescendo l’ho visto all’opera nei suoi
vari Dj set, fu così che diventò il mio idolo.
Se l’hai già fatto, come è andato il primo concerto?
Dopo varie feste di amici che mi chiedevano di suonare, ho
esordito per la prima vota in discoteca al Patio. Io e gli altri
Dj emergenti abbiamo avuto modo di suonare nel grande
giardino di fronte a tantissime persone, ero molto agitato, il
cuore mi batteva a tempo con la musica (molto
velocemente) e avevo paura di far brutta figura ma ho
iniziato a suonare e sentendo le ragazze gridare il mio
nome (Dj Filo) la paura e l’agitazione sono andate via e
tutto è andato per il verso giusto. È stata un’emozione
unica ed indimenticabile.
Per quando è previsto un prossimo concerto?
Nel Dj set del 31 ottobre “Live @ Patio club” In occasione
della festa di Halloween.
Vincenzo Brugnano 4^M
Ciao ragazzi!!!
Abbiamo riflettuto a lungo sull’argomento da trattare nel primo
numero del Carlo di quest’anno, ed è così che ci è venuto in
mente di parlarvi di un gruppo che pian piano si sta facendo
sempre più importante sul panorama musicale del momento.
Si tratta degli Eluveitie, una band svizzera formatasi nel 2002
che si può identificare nel Folk Metal.
Innanzitutto, il nome Eluveitie è un antico termine di origine
gallica che significa “Io sono un abitante dell’Elvezia” e gran
parte degli studiosi di cultura celtica è d’accordo nel
pronunciarlo “Elveiti”. Gli Elvezi erano una popolazione che
abitava sui monti dell’attuale Svizzera, proprio dove sono nati i
componenti del gruppo.
Ciò che rende originale questo gruppo è il fatto che siano riusciti
a combinare due generi apparentemente inconciliabili per dare
vita a qualcosa di assolutamente innovativo. Infatti la formula
consiste nell’accoppiare un modesto Death meta melodico con
cornamuse, ghironde, flauti e vari tipi di archi, classici strumenti
del genere Folk.
Quasi tutti i testi
delle
canzoni
sono
ispirati
dalla natura, in
particolare
dal
paesaggio
montano.
Durante
un’intervista
il
frontman Chrigel
Glanzmann ha
affermato che i
loro brani nascono durante le passeggiate nei boschi, si nota
infatti che all’inizio di ogni canzone c’è una sorta di scenografia
che fa da cornice.
Inoltre i testi riguardano la cultura e la mitologia dei Celti; infatti
il loro ultimo album, Slania, è come legato da un filo che unisce
tutti i brani, i pezzi sono disposti seguendo il ciclo dei mesi e
delle stagioni del calendario celtico. Il titolo stesso dell’album è il
nome di una donna, trovato inciso su una tomba risalente a
molti secoli fa.
La loro ultima creazione, uscita proprio quest’anno, ha venduto
un migliaio di copie, ed è stata definita da alcuni critici più
aggressiva di quella precedente, mentre altri hanno detto
l’esatto contrario.
Slania infatti, può essere recepito in maniera diversa in base
all’orecchio dell’ascoltatore, anche se in fase di produzione c’è
stata molta più attenzione al lavoro delle chitarre per ottenere la
trasparenza sonora tipica del Metal.
I loro live sono di grande effetto in quanto l’inizio di ogni
performance è affidato agli strumenti acustici, perfetti per creare
un’atmosfera quasi mistica che aumenta l’impatto energico
all’ingresso degli strumenti elettrici.
Sicuramente da ascoltare!!!
Sara et Ely,
4N
Hanno contribuito per la realizzazione di questo numero de “Il
Carlo” la prof.ssa Banchi, la prof.ssa La Calce, Giugliano
Martina (caporedattrice), Lepore Federica (vice-caporedattrice),
Iacono Edoardo (vice-caporedattore), Di Filippo Debora (sport),
Iacono Eugenio (domandone), Fiore Désirèe (interno
scuola;copertina), Amalberto Corinne (recensione film), Cerra
Angela (giochi; barzellette), Brugnano Vincenzo (musica), Elisa
Messina e Sara Porcelli (musica; oroscopo), Alice Trombini
(attualità; grafica), Chiarenza Giovanna e Giuzio Ada Paola
(recensione libri; interno scuola succursale), Popa Bianca e
Villar Yanina (scrivere per…conocersi).
Il sito della redazione è [email protected] …
Al prossimo numero !!!!!!!!!