scheda sulla politica imperiale della dinastia sassone

Liceo Ginnasio Statale“Dettori”
CAGLIARI
Insegnante: Anna Floris
Materia: Storia
Classe: 1^G
UNIVERSALISMO IMPERIALE
DINASTIA SASSONE
Sacro Romano Impero
Dinastia Sassone: Ottone I
L’impero medioevale è fondato sul rapporto
papato-impero:
• il papa legittima il potere di fatto
dell’imperatore
• l’imperatore ha il compito di difendere la
cristianità
L’idea di potere universale unisce il papato e
l’impero:
• universalismo imperiale si fonda
sull’idea romana di potere unico e
assoluto, che si incarna nella figura
dell’imperatore e presuppone l’esistenza
di un unico corpo politico
• universalismo cristiano si fonda
sull’idea della chiesa universale ecclesìa,
che indica la comunità dei fedeli, la res
pubblica christiana,
Tra l’impero e il papato si realizza una
politica di collaborazione e di tendenziale
contrasto: i due universalismi si limitano a
vicenda
condizionandosi,
infatti
la
collaborazione reciproca tende a degenerare
verso l’ingerenza reciproca del potere
spirituale e temporale.
L’affermazione della dinastia sassone avviene
grazie alla vittoria sugli Ungari di Ottone I, che
riorganizza l’impero istituendo i vescovi-conti
per
limitare
gli
effetti
disgreganti
dell’ereditarietà dei feudi maggiori.
Successivamente giunge in Italia per mettere
fine all’anarchia feudale favorendo Berengario
d’Ivrea, il quale si dichiara vassallo
dell’imperatore: nel 962 Ottone I viene
incoronato imperatore dal papa.
Il Sacro romano impero germanico conduce una
politica di supremazia nei confronti del papato,
approfittando della debolezza della chiesa con il
privilegio ottoniano e accentuando il processo
di feudalizzazione e di secolarizzazione del
clero.
La lotta per le investiture rappresenta il primo
scontro per la supremazia fra potere spirituale e
potere temporale, tra Gregorio VII e Enrico IV,
che si conclude con il Concordato di Worms
del 1122. Di tale scontro approfittano i Comuni.
Debolezza del Sacro Romano impero germanico
Il Sacro romano impero germanico comprende la Sassonia, Franconia, Svevia, Baviera, Boemia e l’Austria.
La carica imperiale ha un carattere elettivo: i principi tedeschi sono ostili al principio dinastico e
approfittano dei contrasti tra papato e impero e delle crisi di successione ereditaria per rafforzare il proprio
potere a scapito di quello imperiale.
Il potere imperiale in Germania si indebolisce sia a causa dell’interesse per l’Italia, che distrae gli imperatori
tedeschi dalle cose tedesche, sia a causa dell’ereditarietà dei feudi minori, la Constitutio de feudis, concessa
nel 1037 da Corrado il Salico della dinastia frantone, la quale favorisce il rafforzamento della feudalità
minore e il movimento comunale.