Festività tradizionali e storia
Transcript
Festività tradizionali e storia
2010 SOttO ILCIELO TOSCANO, UN MONDO DI COLORI Le migrazioni sono esperienza umana antica che ha contribuito allo sviluppo della civiltà, con la diffusione delle idee e della tecnologia. Oggi sulle strade di ogni continente, milioni di persone sono in movimento spinte dai motivi più vari. È un fatto che le società di tutto il mondo si stiano trasformando per la presenza di persone di vari popoli. Come trarne vantaggio? Come favorire l’incontro tra soggetti tanto diversi, la comunicazione tra antichi e nuovi cittadini, per essere insieme protagonisti del futuro? Condividiamo gli Indirizzi della Regione Toscana, quando sottolinea che valorizzare le Identità è strada maestra per lo sviluppo di comunità di cittadini responsabili e partecipi, armonicamente radicate in un determinato territorio, consapevoli che esso è parte interattiva della più vasta realtà nazionale e internazionale. È con queste premesse che prende vita il calendario 2010 dal titolo SOTTO IL CIELO TOSCANO, UN MONDO DI COLORI. Abbiamo scelto d’incontrare ogni mese una diversa Comunità, attraverso alcuni semplici tratti caratteristici della sua storia e cultura. Le foto che sono state inserite ci aiutano inoltre a ricordare che ogni comunità non è un gruppo anonimo di individui, ma un insieme di esseri umani, ciascuno con un proprio volto. Allo stesso tempo abbiamo voluto partecipare alcuni aspetti significativi della Toscana, intesa come comunità di persone, avendo chiara l’indicazione espressa dai Principi fondamentali della Costituzione Italiana, sintetizzati nella Carta dei Valori, della Cittadinanza e dell’Integrazione, la quale recita all’articolo 1: “L’Italia è impegnata perché ogni persona sin dal primo momento in cui si trova sul territorio italiano possa fruire dei diritti fondamentali, senza distinzione di sesso, etnia, età, religione, condizioni sociali. (…) ogni persona che vive in Italia deve rispettare i valori su cui si poggia la società, i diritti degli altri, i doveri di solidarietà richiesti dalle leggi (…)” D. M.I. 23.04.2007. Ogni mese ci farà dunque compagnia un’istantanea che auspichiamo possa stimolare ulteriori approfondimenti e soprattutto rendere più agile e immediata la relazione tra le persone PuntoStampa • Firenze gennaio 01 æ 02 03 æ 04 Comunità Cattolica Cingalese . jpm‘l m‘w‘ ¿óÈ Ekky VENERDI’ MARIA MAdRE dI dIO SABATO S. BASILIO VESCOVO DOMENICA I colori di un popolo S. GENOVEFFA L’attuale bandiera dello Sri Lanka risale ai giorni dell ’ indip endenza , quando il “Lion Flag” sostitui “Union Jack” Britannico. Il leone, simbolo della forza, brandisce una sciabola, simbolo della giustizia e dell’equità. La bandiera è costruita in base al numero 4: ai quattro angoli, le foglie dell’albero sacro rappresentano le quattro virtù del buddhismo, e anche i colori sono quattro, a rappresentare la forza (rosso), la saggezza (giallo), la minoranza Tamil (arancio), e quella musulmana (verde). LUNEDI’ S. ERMETE 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 MARTEDI’ S. AMELIA æ Festività tradizionali e storia Le principali festività tradizionali dello Sri Lanka sono: 4 febbraio giorno dell’Indipendenza dal Regno Unito e la festa della Madonna Protettrice dello Sri Lanka - 14 aprile Avrudu o Capodanno cingalese, il quale dura parecchi giorni e paralizza l’intero Paese - 15 agosto la festa dell’Assunzione di Maria, in cui i cattolici dello Sri Lanka si affidano alla Madonna per ottenere la pace e la prosperità nel Paese. MERCOLEDI’ EPIFANIA dI NOSTRO SIGNORE Adorazione dei re Magi a Gesù Bambino (Festa della Befana) GIOVEDI’ SAN GIUSEPPE TUAN VENERDI’ S. MASSIMO SABATO S.GIULIANO MARTIRE æ DOMENICA S. ALdO EREMITA LUNEDI’ S. IGINO MARTEDI’ B. ANTOINE FOURNIER MERCOLEDI’ S. ILARIO GIOVEDI’ SANTA NOUNé VENERDI’ S. MAURO ABATE SABATO S. MARCELLO PAPA æ Sapori della terra Perle di saggezza “Udin hakuru yatin katuru”: questo proverbio mette in guardia da una persona esteriormente buona (buona quanto una specialità cingalese detta”hakuru”) mentre in realtà è affilata come le lame delle forbici. “Api kana haty lipa dani”: ovvero, solamente il nostro fornello di casa sa come mangiamo; con questa immagine si intende che la condizione umana è legata anche alla situazione economica, e solo all’interno di una famiglia si sa quale essa sia veramente. “Anghille taramata idimenna ona”: si riferisce a chi, guardando una persona, la giudica male perché questa cerca di mostrare capacità che magari non ha, dandosi delle “arie”. “Aliya ghilapu diwl ghediya waghe”: descrive una persona che si mostra ricca e intelligente ma in realtà non ha nulla, proprio come il “diwl”, un frutto tipico dello Sri Lanka, che è completamente vuoto all’interno. “Ugurata hora behet kanawa waghe”: si riferisce a una persona cerca di nascondere al mondo, alla società e agli amici qualcosa che in realtà tutti sanno, anche se fingono di non sapere. Kiribath Kiribath (riso, latte) è un tradizionale piatto dello Sri Lanka, a base di riso. La parola è un composto con un significato trasparente nella lingua Sinhala,dove kiri significa latte e bath significa riso. Il piatto si prepara cuocendo il riso con il latte di cocco, come rivela il nome. Nel territorio Tamil, il piatto si chiama paacor. Le origini di Kiribath non sono chiare, anche se è ormai diventato un piatto tradizionale e non è raro in quasi tutte le famiglie in Sri Lanka, sia ricche che povere. Kiribath è un piatto essenziale per qualsiasi momento di buon auspicio. È molto comunemente servito per la prima colazione il primo giorno di ogni mese ed è molto importante per i cingalesi nel celebrare il Capodanno sia cingalese che tamil. Kiribath è cucinato e servito quale primo pasto dopo l’alba del nuovo anno. Suoni e musica Nuova Cittadinanza IL REFERENTE DI COMUNITA: don Perera dombawalage [email protected] LUOGO DI RITROVO: FIRENZE Parrocchia di San Leone Magno Via Beata Angela, 7 - 50124, Firenze Tel: 0552320056 LUCCA Parrocchia di San Concordio Viale San Concordio, 211 - 55100, Lucca Tel: 0583581337 PRATO Monastero San Clemente Via San Vincenzo, 24 - 59100, Prato jnv‘ý 一 月 La musica dello Sri Lanka ha origine nelle tradizioni culturali che derivano da tre fattori: le pratiche religiose del Buddismo, i postumi della colonizzazione portoghese, e l’influenza commerciale e storica della cultura indiana, in particolare, il cinema di Bollywood. La setta Theravada del buddismo ha influenzato lo Sri Lanka, anche attraverso la musica arrivata in Sri Lanka, due millenni fa. Gli strumenti ancora oggi utilizzati dai gruppi tribali dello Sri Lanka sono il “Gata Bara” che è a due punte, a botte e a forma di tamburo; il “Thammàtama”, simile al Bongo e si suona con due bastoni; il “Daula” … ed è suonato da un lato anche con un bastone. REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze janar janvier enero DOMENICA S. ANTONIO ABATE Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato LUNEDI’ S. MARGhERITA d’UNGhERIA MARTEDI’ S. LIBERATA MERCOLEDI’ S. SEBASTIANO GIOVEDI’ S. AGNESE VENERDI’ S. VINCENzO MARTIRE SABATO SANT’ ANdREA ChONG hwA-GyONG æ DOMENICA S. FRANCESCO dI SALES LUNEDI’ CONVERSIONE dI S. PAOLO MARTEDI’ SS. TITO E TIMOTEO, MERCOLEDI’ S. ANGELA MERICI Giornata di Memoria dell’Olocausto GIOVEDI’ S. TOMMASO d’AQUINO. VENERDI’ BEATA VILLANA dELLE BOTTI (FIRENzE) SABATO S. MARTINA æ DOMENICA Tu B’shvat (Capodanno degli alberi) S. GIOVANNI BOSCO STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario styczeń sanwie janeiro enero січень ianuarie febbraio Comunità Cattolica Cinese I colori di un popolo Il colore rosso è il simbolo della rivoluzione. La grande stella è il simbolo del Partito Comunista Cinese, le quattro stelle sono i simboli di tutti i popoli cinesi e indicano che tutti i popoli cinesi si uniscono attorno al Partito Comunista Cinese. 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 LUNEDI’ S. VERdIANA MARTEDI’ PRESENTAzIONE dEL SIGNORE MERCOLEDI’ S. BIAGIO GIOVEDI’ S. GILBERTO VENERDI’ S. AGATA SABATO S. PAOLO MIKI æ Festività tradizionali e storia Le principali feste tradizionali cinesi sono tre: Il capodanno cinese, che è la festa più grande: secondo il calendario solare non c’è un giorno fisso per il capodanno cinese, normalmente è tra gennaio e febbraio; secondo il calendario cinese il primo gennaio segna l’inizio dell’anno nuovo. La festa della barca del drago: anche per questa festa non c’è un giorno fisso secondo il calendario solare (normalmente è tra giugno e luglio); secondo il calendario cinese è il 5 maggio. La festa della luna: anche per questa festa non c’è un giorno fisso secondo il calendario solare (normalmente è tra settembre e ottobre), secondo il calendario cinese è il 15 agosto. Il primo ottobre è la festa nazionale cinese: il primo ottobre 1949 è stata infatti fondata la Repubblica Popolare Cinese. DOMENICA S. TEOdORO MARTIRE LUNEDI’ S. GIROLAMO EMILIANI MARTEDI’ S. APOLLONIA MERCOLEDI’ S. SCOLASTICA GIOVEDI’ B.V. dI LOURdES VENERDI’ S. EULALIA SABATO S. MAURA æ DOMENICA S. METOdIO VESCOVO LUNEDI’ SAN SIGFRIdO dI VAxJO VESCOVO MARTEDI’ S. GIULIANA VERGINE MERCOLEDI’ LE CENERI Inizio della Quaresima GIOVEDI’ BEATO GIOVANNI dA FIESOLE (dETTO BEATO ANGELICO) VENERDI’ SANTA yI zhENMEI SABATO S. SILVANO æ Sapori della terra Perle di saggezza Non date agli uomini ciò che non volete che loro vi diano. Confucio (Pedagogista) La nostalgia della notte silenziosa La luce lunare che è davanti al letto, sospetto che sia la brina sulla terra. Si alza la mia testa a guardare la luna luminosa, abbasso la mia testa a pensare con nostalgia al mio paese natale. Li Bai (Poeta della dinastia Tang) Suoni e musica LIUTO YUEH CH’IN Liuto popolare cinese sviluppato dai cinesi di etnia ruan a partire dal V secolo e usato in seguito anche dai cinesi qinqin. Il nome yueh ch’in significa liuto della luna o chitarra luna per la sua forma circolare. È costituito da una cassa circolare piatta e un corto manico di legno. Monta 4 corde di seta in due ordini pizzicate da un plettro d’avorio o di tartaruga e 10 o 12 tasti lignei. Un cibo tipico tradizionale sono i ravioli cinesi: la vigilia del Capodanno cinese, tutti i membri della famiglia si riuniscono nella propria casa attendendo la mezzanotte e mangiando i ravioli secondo la tradizione. Ravioli cinesi al vapore Ingredienti: Per la sfoglia: 150 gr di farina 00, 150 gr di farina di riso, 1 uovo, 100 ml di acqua, sale q.b., Per il ripieno: 150 gr di polpa di maiale, 2 porri medi, 4 - 5 funghi Champignon, 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere, 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaino di coriandolo tritato Preparazione: Preparate innanzitutto la sfoglia: mescolate le due farine, aggiungete il sale, l’uovo e infine l’acqua piano piano fino ad ottenere una pasta soda. Mettete la pasta a riposare coperta per circa mezz’ora. Per il ripieno tritate la carne, aggiungete il porro ed i funghi sempre tritati, bagnate con la salsa di soia, aggiungete le spezie ed amalgamate bene, aggiungete il sale se necessario. Tirate la sfoglia abbastanza sottile, poi ricavatene (con un coppapasta o una tazza) dei dischi di 8-10 cm di diametro. Chiudete i ravioli nella forma che preferite. (Metodo mezzaluna: sollevate il bordo dalle due parti, poi cominciate ad incollarle tra loro, dando via via delle piegoline da una parte con il dito, schiacciando delicatamente tra pollice ed indice per sigillare). Foderate con delle foglie di insalata il cestello di bambù, ungete leggermente i ravioli e cuoceteli a vapore per 15 minuti. Servite il tutto ben caldo. REGIONE TOSCANA DOMENICA I dI QUARESIMA LUNEDI’ S. MARGhERITA MARTEDI’ S. RENzO MERCOLEDI’ S. MATTIA GIOVEDI’ SAN LORENzO BAI xIAOMAN MARTIRE VENERDI’ SAN PORFIRIO dI GAzA VESCOVO SABATO Mevlid (L'anniversario della nascita del Profeta Mohammed) S. LEANdRO æ DOMENICA II dI QUARESIMA Purim (Festa del cambiamento delle sorti) Nuova Cittadinanza IL REFERENTE DI COMUNITA: don Pietro dn Anjing Chiesa di S. Andrea a S. donnino Piazza Costituzione, 2 S. donnino a Campi 3349666734 e-mail: [email protected] ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario @pbrv‘ý 二月 shkurt février pebrero luty feewirie fevereiro febrero лютий februarie marzo Da Gerusalemme all’Illiria Nga Jeruzalemi ne Iliri I colori di un popolo La bandiera Albanese porta l’aquila nera a due teste su fondo rosso, adottata nell’aprile 1992, deriva dal simbolo di Gjergj, ossia richiama l’eroe nazionale del xV secolo che lottò contro l’impero ottomano invasore. 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 LUNEDI’ S. ALBINO Shushan Purim (Purim II giorno) MARTEDI’ S. BASILEO MARTIRE MERCOLEDI’ S. CUNEGONdA GIOVEDI’ S. CASIMIRO VENERDI’ S. AdRIANO SABATO S. GIORdANO æ Festività tradizionali e storia date, anniversari e commemorazioni nazionali con brevi cenni storici. 12 Novembre. Festa dell’Indipendenza, in ricordo della dichiarazione di Indipendenza dall’Impero Ottomano avvenuta a Valona il 28 novembre 1912. DOMENICA III dI QUARESIMA LUNEDI’ SAN FELICE dI dUNwICh VESCOVO Giornata per i Diritti delle Donne e la Pace Internazionale MARTEDI’ S. FRANCESCA ROMANA MERCOLEDI’ S. SIMPLICIO PAPA GIOVEDI’ S. COSTANTINO VENERDI’ SANTA FINA dI SAN GIMIGNANO VERGINE SABATO S. ARRIGO æ DOMENICA IV dI QUARESIMA LUNEDI’ S. LUISA MARTEDI’ S. ERIBERTO VESCOVO MERCOLEDI’ S. PATRIzIO GIOVEDI’ S. CIRILLO VENERDI’ I S. GIUSEPPE SABATO S. ALESSANdRA MARTIRE æ Sapori della terra Perle di saggezza "Me gjak jam shqiptare, me nënshtetësi indiane. Për sa i përket fesë, jam një murgeshë katolike. Sipas thirrjes sime, i përkas botës. Por përsa i përket zemrës sime, i përkas e tëra Zemrës se Jezusit". “Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Per quel che attiene alla mia fede, sono una suora cattolica. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo. Ma per quanto riguarda il mio cuore, appartengo interamente al Cuore di Gesù”. Beata Madre Teresa di Calcutta Tave Kosi Agnello al forno con yogurt Ingredienti: 1 1/2 kg di zampe o spalla d’agnello, sale, pepe, ¾ tazza di burro, 2 cucchiai di riso, 1 kg di yogurt, 5 uova sbattute, 1 cucchiaio di farina Preparazione Tagliate la carne in 4 porzioni. Condite con sale e pepe a piacere. Spruzzateci sopra ¼una tazza di burro e infornate a 170°C inumidendola ogni tanto con il sugo che si forma sul fondo della casseruola, per circa 40 minuti o fino a che sia ben arrostita. Mettete il riso nella casseruola. Rimuovete la teglia dal forno e mettete da parte mentre preparate la salsa di yogurt. Miscelate lo yogurt col sale e il pepe a piacere. Incorporate le uova fino ad ottenere un composto omogeneo e mettete da parte. Fate sciogliere la tazza di burro rimanente e aggiungetevi la farina. Saltate il composto fino a che diventi omogeneo e morbido. Aggiungete il composto di yogurt e mescolate fino a che sia ben incorporato. Versate la salsa di yogurt nella teglia mescolandola ai pezzi di carne e infornate a 190°C per 45 minuti. Servite caldo. Suoni e musica Nuova Cittadinanza La çiftelia è un tipico strumento musicale a corde di origine albanese, utilizzato di solito nella musica popolare, ma non disprezzato anche nella musica moderna. Caratteristica peculiare di questo strumento è la presenza di sole due corde. Conosciuto, a seconda delle regioni geografiche, anche con il nome di dyzen, karadyzen, tamrre oppure tamburrase. LUOGO DI RITROVO: Parrocchia di San Remigio, Piazza San Remigio 1, 50122 Firenze Ci riuniamo ogni domenica pomeriggio per la Messa o altri incontri di catechesi e momenti di agape fraterna. IL REFERENTE DI COMUNITA: don Bledar xhuli: tel. 389 8373948 e-mai: [email protected] REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze Festa del papà DOMENICA V dI QUARESIMA Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale LUNEDI’ S. LEA Giornata Mondiale dell’Acqua MARTEDI’ SAN wALTER MERCOLEDI’ S. ROMOLO GIOVEDI’ ANNUNCIAzIONE dEL SIGNORE VENERDI’ Giornata Int. in Ricordo delle Vittime della Schiavitù e della Tratta degli Schiavi Transatlantica Capodanno Fiorentino SANTI MONTANO E MASSIMA MARTIRI SABATO S. AUGUSTA æ DOMENICA LE PALME Ingresso di Gesù a Gerusalemme (Inizio della Settimana Santa) LUNEDI’ S. SECONdO MARTIRE Vigilia di Pesach Pasqua Ebraica MARTEDI’ SAN JULIO ALVAREz MENdOzA MARTIRE MERCOLEDI' Pesach - Pasqua Ebraica (Memoria della liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto) S. BENIAMINO MARTIRE Pesach – Pasqua Ebraica II giorno STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario m‘r‘ó 三 月 mars mars marso marzec maars março marzo березень martie aprile Comunità francese Communauté française GIOVEDI’ 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 GIOVEdì SANTO L'Ultima Cena di Nostro Signore VENERDI’ VENERdì SANTO La Passione e la morte di Gesù sulla Croce SABATO S. RICCARdO VESCOVO I colori di un popolo æ æ DOMENICA Blu: libertà Bianco: ugualianza Rosso: fraternità PASQUA dI RESURREzIONE Scoppio del Carro. (La manifestazione più tradizionale della Pasqua a Firenze) La Resurrezione di Cristo LUNEDI’ dELL’ANGELO MARTEDI’ Festività tradizionali e storia S. CELESTINO I PAPA 8 maggio: Fine della seconda guerra mondiale. 14 luglio: Festa nazionale. Presa della Bastiglia e inizio della rivoluzione francese. 11 novembre: Fine della prima guerra mondiale e ricordo dei soldati morti per la Francia. Altri giorni festivi: Pasqua e lunedì di Pasqua, Giovedì dell’Ascensione, Lunedì di Pentecoste, Assunzione della Vergine Maria (15 agosto) Ognissanti, Natale, 1° gennaio. MERCOLEDI’ SAN GIOVANNI BATTISTA dE LA SALLE Giornata Mondiale della Salute GIOVEDI’ S. wALTER VENERDI’ S. MARIA CLEOFE SABATO S. TERENzIO MARTIRE æ DOMENICA IN ALBIS LUNEDI’ SAN GIUSEPPE MOSCATI MEdICO MARTEDI’ SAN SABAS REyES SALAzAR MARTIRE MERCOLEDI’ S. ABBONdIO GIOVEDI’ SANTA hUNNA IN ALSAzIA VENERDI’ S. LAMBERTO SABATO S. ANICETO PAPA æ DOMENICA S. GALdINO VESCOVO LUNEDI’ S. ERMOGENE MARTIRE MARTEDI’ S. AdALGISA VERGINE MERCOLEDI’ SAN ROMAN AdAME ROSALES MARTIRE GIOVEDI’ S. CAIO Sapori della terra Formaggi: si dice che in Francia vi siano tanti formaggi diversi quanti sono i giorni dell’anno. I vini francesi sono tra i più apprezzati, e lo « champagne » è il più conosciuto. Tra le specialità gastronomiche ricordiamo: Crêpes bretonnes (le Crêpes della Bretagna) per la festa della Candelora - Merveilles (i Cenci) per il martedì grasso - La Buche et le chapon de Noël (Il tronchetto dolce e il cappone) per il Natale L’Agneau et les œufs en chocolat (L’agnello e le uova di cioccolato) che, secondo la tradizione, le campane trasportano da Roma per la Pasqua. Ricetta per le crêpes bretonnes: 250 gr. di farina di grano saraceno, 250 ml di acqua, 250 ml di latte, 2 uova, 1 cucchiaio da the di sale, 1 bicchiere di sidro (da aggiungere al momento dell’utilizzo della pastella, qualora risultasse troppo solida.) Perle di saggezza La sagesse n’attend pas le nombre des années La saggezza non aspetta il numero degli anni Corneille Qui va à la chasse perd sa place Chi va a caccia perde il suo posto Pierre qui roule n’amasse pas mousse Pietra che rotola non fa schiuma Rien ne sert de courir, il faut partir à temps Non serve a nulla correre, bisogna partire in tempo La Fontaine Selon que vous serez puissants ou misérables, les jugements de cour vous feront blanc ou noir A secondo che siate potenti o miserabili, i giudizi di corte vi faranno bianchi o neri La Fontaine Suoni e musica L’accordéon, ossia la fisarmonica: è uno strumento molto usato per accompagnare le canzoni. La Marseillaise è l’inno nazionale francese Sono famosi in tutto il mondo la suonata “Au clair de la lune” e l’Opera lirica « Carmen » di Bizet (l’amour est enfant de bohème…). per il ripieno: raclette, ossia formaggio fuso e pancetta affumicata tagliata sottilissima e leggermente scottata in padella senza grassi) chevre, ossia formaggio di capra, e prosciutto cotto Si mettono farina e uova nella ciotola con il sale; a poco a poco si aggiungono l’acqua e il latte. Quando l’impasto risulta perfettamente amalgamato e liscio, si possono cominciare a fare le crêpes, usando una padella, possibilmente larga. Con un po’ di olio di semi, oppure ancora meglio con un po’ di burro, si unge la padella e poi si versa l’impasto, secondo le quantità che si desidera. Al momento di mangiarle, si farciscono: alcune con raclette e pancetta affumicata, altre con formaggio di capra e prosciutto cotto; poi si piegano in quattro e si rimettono in padella il tempo che il formaggio si sciolga (da entrambi i lati)! Alcuni le mangiano anche con miele o nutella !!! REGIONE TOSCANA VENERDI’ S. GIORGIO MARTIRE SABATO SANT’ IVO VESCOVO IN INGhILTERRA æ DOMENICA I S. MARCO EVANGELISTA Anniversario della Liberazione LUNEDI’ S. MARCELLINO MARTEDI’ S. zITA MERCOLEDI’ S. VALERIA GIOVEDI' I S. CATERINA dA SIENA Patrona d’Italia VENERDI' S. PIO V PAPA Nuova Cittadinanza ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA IL REFERENTE DI COMUNITA: Padre Giuliano Riccadonna LUOGO DI RITROVO: Comunità parrocchiale francese Borgo Pinti 58 - Firenze Tel 055 24 78 420 MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario a®@yl 四 月 prill avril abril kwiecień awril abril abril квітень aprilie Comunità Cattolica Filippina di Firenze Pamayanan ng mga Pilipinong Katoliko sa Firenze 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Sapori della terra 23 Perle di saggezza 24 25 Suoni e musica 26 27 28 29 Nuova Cittadinanza 30 31 maggio æ æ I colori di un popolo La bandiera filippina è stata ufficialmente usata durante la proclamazione del giorno d’Indipendenza il 12 giugno del 1898, ideata dal presidente Emilio Aguinaldo. I Simboli: il triangolo rappresenta Katipunan, nome dell’organizzazione rivoluzionaria che agì contro la Spagna, il colore bianco significa purezza e pace. Gli otto raggi del sole rappresentano le otto province che hanno partecipato alla rivolta anti-spagnola durante la seconda metà del 19° secolo. Le tre stelle invece simboleggiano le tre più grandi isole che formano l’arcipelago filippino: Luzon, Visayas e Mindanao. Il colore blu della fascia superiore ricorda le idee nobili della patria, mentre il rosso significa coraggio. Tuttavia, nei periodi di guerra, il rosso si trova al di sopra del blu. Festività tradizionali e storia Nel mondo, e particolarmente qui in Italia, noi commemoriamo due Feste importanti: il giorno d’Indipendenza e la cosiddetta ‘’Festa del Maggio dei Fiori’’. Il giorno d’Indipendenza filippina viene celebrata il 12 giugno ogni anno. Nel 1898, l’anno in cui viene proclamata l’indipendenza, lo Stato era sotto il governo di Emilio Aguinaldo. La Festa del Maggio dei Fiori, o per meglio dire “Flores de Mayo” è una celebrazione cattolica per onorare la Madonna, che nelle Filippine e in tutto il mondo viene festeggiata specialmente in questo mese. Il modo più tradizionale per celebrarla è la processione o parata, la Santa Cruzan, che si effettua nell’ultimo giorno del periodo festivo. La festa del maggio consiste soprattutto nell’ offrire fiori di tutti i tipi alla statua della Madonna. Questo momento solenne dell’ offertorio precede il cosiddetto ‘’sagala’’, una parata dove alcune ragazze, accompagnate dai propri parenti o amici, marciano con lunghe vesti, portando dei veli che le fanno somigliare alla Vergine Maria. SABATO I SAN GIUSEPPE ARTIGIANO DOMENICA S. ATANASIO LUNEDI’ S. FILIPPO E S. GIACOMO Giornata Mondiale della Libertà di Stampa MARTEDI’ S. SILVANO MERCOLEDI’ S. PELLEGRINO MARTIRE GIOVEDI’ S. GIUdITTA MARTIRE VENERDI’ SANT’ ANTONIO PECIERSKIJ EREMITA SABATO S. VITTORE M. æ DOMENICA I SAN PACOMIO ABATE Walang kasingtamis ang mga sandali sa sariling bayan, Doon sa ang lahat ay pinagpala ng halik ng araw, May buhay na dulot ang mahinghing simoy na galing sa parang. Pagsinta’y matimyas, at napakatamis ng kamatayan man. Maapoy na halik, ang idarampi ng labi ng ina Paggising ng sanggol sa kanyang kandungan na walang balisa, Pagkawit sa leeg ng bisig na sabik pa-uumaga na, Matang maningning ay nangakangiti’t pupos ng ligaya. Mamatay ay langit kung dahil sa ating lupang tinubuan Doon sa ang lahat ay pinagpala ng halik ng araw. Ang mahinghing simoy na galing sa bukid ay lubhang mapanglaw Sa wala ng ina, wala nang tahana’t walang nagmamahal. Liete le ore nella propria patria dove è amico quanto illumina il sole; vita è la brezza che ai suoi campi vola, grata la morte e più dolce l’amore! hai una patria, sì? S’io piango così, non domandare della patria, a me! Ardenti baci giocan sulle labbra, di una madre nel cuore al destarsi; cercan le braccia di cingere il collo, lieti sorridono gli occhi a guardare. hai una madre, si? S’io piango così, non domandare della madre, a me! dolce è la morte per la propria patria, dove è amico quanto illumina il sole; morte è la brezza per chi non possiede una patria, una madre e un amore! Jose Rizal (Poeta 1861-1896) L’invasione spagnola ha davvero influenzato molto l’arte filippina, in particolare la musica, trasmettendo soprattutto l’uso della chitarra ed altri strumenti a corde, ma ispirandosi al ‘’folklore’’ locale. Ciò nonostante prima dell’arrivo straniero alcuni indigeni che vivevano a sud dell’arcipelago (gran parte del Mindanao) di religione musulmana, hanno tramandato le proprie usanze e tradizioni. La musica tradizionale comprende per esempio l’uso dei flauti di bambù, strumenti idiofoni e affini ai gong, imparentati con quelli suonati in Indonesia e in altre regioni del SudEst asiatico. Gli indigeni musulmani amano interpretare la musica attraverso la danza folcloristica. REGIONE TOSCANA IL REFERENTE DI COMUNITA: don Gianni Guida Suor Erlita (Convento delle Suore Oblate) [email protected] LUOGO DI RITROVO: La Comunità Cattolica Filippina di Firenze (FCCF), si ritrova nella Chiesa di San Barnaba (incrocio fra Via Panicale e Via Guelfa) tutte le domeniche e giovedi pomeriggio. La chiesa in realtà è stata offerta dalla Chiesa Parrochiale di San Lorenzo ai primi gruppi filippini affinché possano celebrare la Santa Eucarestia nei giorni festivi. ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Festa della Mamma LUNEDI’ S. ANTONINO MARTEDI’ S. FABIO MARTIRE MERCOLEDI’ S. ROSSANA GIOVEDI’ S. EMMA VENERDI’ S. MATTIA AP. SABATO SANT’ISIdORO L’AGRICOLTORE Festa della Madonna di Montenero (Patrona della Toscana) æ Adobo Adobo è un piatto tipicamente filippino. Gli ingredienti di base sono l’aceto e dell’aglio, mescolato principalmente con carne di maiale (adobong baboy) oppure con quella del pollo (adobong manok). Per prima cosa, bisogna far bollire la carne per renderla tenera. dopodiché si mette tutto insieme in padella: aceto, aglio ed un buon grano di pepe nero (altrimenti macinato se vi manca). Infine mettiamo una dose giusta di salsa di soia. In meno di mezz’ora praticamente puoi già deliziarti con questo tipico piatto, da abbinare volendo con riso bianco. Festa dei Lavoratori DOMENICA ASCENSIONE dEL SIGNORE Si celebra l’Ascensione del Signore al Cielo LUNEDI’ Festa “del Grillo” alle Cascine S. PASQUALE CONF. MARTEDI’ S. GIOVANNI I PAPA MERCOLEDI’ S. PIETRO dI M SANT’ yVES . Shavu’ot (Pentecoste ebraica) GIOVEDI’ S. BERNARdINO dA SIENA Shavu’ot (II giorno) Balestra del Girifalco a Massa Marittima VENERDI’ S. VITTORIO MARTIRE Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo SABATO S. RITA dA CASCIA æ DOMENICA PENTECOSTE La discesa dello Spirito Santo sugli Appostoli LUNEDI’ B.V. MARIA AUSILIATRICE MARTEDI’ SANTA MARIA MAddALENA dE’ PAzzI, SAN zANOBI (zENOBIO) VESCOVO dI FIRENzE MERCOLEDI’ SANT’ ANdREA KAGGwA MARTIRE GIOVEDI’ SANTE BARBARA KIM E BARBARA yI MARTIRI VENERDI’ S. EMILIO M. SABATO SANTA URSzULA (ORSOLA) LEdOChOwSKA Giornata Int. degli Operatori di Pace delle Nazioni Unite æ DOMENICA SS. TRINITA’ LUNEDI' VISITAzIONE dELLA B.M.V. Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario m#û 五 月 maj mai mayo maj mai maio mayo травень mai giugno Comunita Cattolica Eritrea in Toscana MARTEDI’ 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 S. GIUSTINO MARTIRE æ I colori di un popolo Il significato dei colori della bandiera erano: Verde – Lo sviluppo, le risorse dell’agricoltura e della pastorizia. Rosso – Il sangue per l’indipendenza del popolo eritreo e dei suoi figli martiri. Celeste – Le risorse marittime dell’Eritrea. Giallo – Le risorse minerarie dell’Eritrea. I cinque raggi della stella (Bandiera del Fronte Popolare di Liberazione dell’Eritrea) rappresentavano i valori per i quali il FPLE lottava e cioè: la giustizia, l’uguaglianza, l’unità, la pace e il progresso. dopo l’indipendenza dell’Eritrea, avvenuta il 24 maggio del 1993, in seguito ad un referendum dal risultato plebiscitario svoltosi tra il 23-25 aprile 1993, è stata adottata la Bandiera dell’Eritrea Indipendente. MERCOLEDI’ I S. MARCELLINO GIOVEDI’ S. CARLO LwANGA VENERDI’ S. QUIRINO Giornata Int. dei Bambini Innocenti Vittime di Aggressione SABATO S. BONIFACIO Giornata Mondiale dell’Ambiente æ Festività tradizionali e storia Celebrazioni di Stato:1° gennaio Anno nuovo - 8 marzo: Festa della Donna - 1° maggio - 24 maggio: Giorno dell’Indipendenza - 20 giugno: i Martiri - 1° settembre: Inizio della Liberazione (Bahti Meskerem) 11 settembre: Anno Nuovo secondo il Calendario Gheez (Keddus Johannes). Celebrazioni Cristiane Cattoliche: 6 gennaio: Epifania - domenica delle Palme - Pasqua di Resurrezione - Lunedì dell’Angelo - 13 giugno: S. ANTONIO dI PAdOVA (Pellegrinaggio annuale delle Comunità Eritree italiane a Padova) - 1 novembre: Ognissanti - 2 novembre: Commemorazione dei defunti - 8 dicembre: Immacolata Concezione - 25 dicembre: Natale e 26 dicembre: Santo Stefano. Celebrazioni Cristiane Ortodosse: il 7 gennaio Natale copto (Leddet) - Capodanno Ortodosso - Epifania Copta (Timket) - Lent Ortodosso - Venerdì Santo - Sabato Santo - Pasqua Copta (Tensae) – Pentecoste - 27 settembre: Scoperta della Vera Croce (Meskel). Celebrazioni Islamiche: Nascita del Profeta (Ed’ Al Mewlìd) - Fine Ramadan (Ed’ Al Fetir) - Festa del Sacrificio (Ed’ Al Adha) - Aid al Kabir (festa grande). Festa della Repubblica DOMENICA CORPUS dOMINI Gioco del Ponte a Pisa LUNEDI’ S. ROBERTO MARTEDI’ S. MEdARdO MERCOLEDI’ S. EFREM GIOVEDI’ S. dIANA VENERDI’ S. BARNABA APOSTOLO SABATO S. GUIdO æ DOMENICA S. ANTONIO LUNEDI’ S. ELISEO MARTEDI’ S. VITO MERCOLEDI’ S. AURELIANO Luminara di San Ranieri a Pisa GIOVEDI’ S. RANIERI VENERDI’ S. MARINA SABATO S. GERVASIO æ Sapori della terra Perle di saggezza Tutto è come l’acquisto delle scarpe, non deve essere né stretto né largo. Se è intelligente gli basta un cenno, quando non lo è bisogna dirgli per filo e per segno. Sarebbe bene riuscire a mettere un campanellino al collo del leone, ma chi oserebbe farlo? Lo Scirò Ci sono due modi per fare lo Scirò: a) si fa soffriggere la cipolla con un po’ di olio oppure burro. Alla cipolla dorata si aggiunge acqua e si porta ad ebollizione. Si aggiunge la farina di scirò finché si ha una densità simile a quella del passato di verdure e poi si lascia cuocere lentamente, mescolare ogni tanto. b) si può seguire lo stesso procedimento senza cipolla. Farina per lo Scirò La farina dello Scirò da uno speciale trattamento dei legumi, particolarmente ceci e piselli secchi. I legumi, una volta essiccati, vengono abbrustoliti, tritati cosicché la polpa si stacca dalla pellicola (buccia). A questo punto si aggiunge sale, peperoncino eritreo e varie spezie locali. Il tutto viene macinato e si ottiene la farina di Scirò. La farina di Scirò si può trovare nei ristoranti eritrei. Suoni e musica Krar Il Krar è uno strumento musicale tradizionale Eritreo (sec. xIx/ xx - 1890/1910). Lira a scodella (Kissar, Krar) fatto di fibra vegetale, legno, pelle e budello animale. Larghezza al giogo: 430 millimetri. diametro della scodella: 260-279 millimetri circa. Profondità della scodella: 100 millimetri circa. Il risuonatore è composto da un pezzo di legno a forma di scodella ricavato da un unico blocco. Sul risuonatore è tesa una pelle animale legata posteriormente con legacci di budello. Nella pelle entrano obliquamente i due bracci dello strumento, tra di loro convergenti, che vanno ad appoggiarsi al bordo inferiore della scodella di legno. Trasversalmente ai due bracci, costituiti da due rami, è infisso un giogo, anch’esso ricavato da un ramo. due strisce di pelle che partono dai legacci posteriori reggono un bastoncino che funge da cordiera alla quale è legato il grosso ponticello originale. Le cinque corde sono ricavate da fibre vegetali ritorte. REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA Nuova Cittadinanza DOMENICA S. ETTORE Giornata Mondiale dei Rifugiati LUNEDI’ SAN JOSE ISABEL FLORES VARELA MARTEDI’ SAN TOMMASO MORO MARTIRE MERCOLEDI’ S. LANFRANCO VESCOVO GIOVEDI’ NATIVITà S. GIOVANNI BATTISTA Festa di S. Giovanni Patrono di Firenze VENERDI’ S. GUGLIELMO AB. SABATO BEATO ANdREA (ANdRIJ) ISCAK Giornata Int. a Sostegno delle Vittime di Tortura æ DOMENICA S. CIRILLO d’ALESS. LUNEDI’ S. ATTILIO MARTEDI’ SS. PIETRO E PAOLO MERCOLEDI' SAN LAdISLAO RE d'UNGhERIA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI IL REFERENTE DI COMUNITA: Centro Missionario 055/2710730 [email protected] Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario ¼î 六 月 qershor juin hunyo czerwiec suin junho junio червень iunie luglio Associazione Culturale Italo-Polacca in Toscana Polsko-Włoskie Stowarzyszenie Kulturalne w Toskanii GIOVEDI’ 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 BEATO NAzJU FALzON VENERDI’ S. OTTONE Palio di Siena SABATO S. TOMMASO AP. I colori di un popolo æ La bandiera della Polonia è in uso sin dall’inizio del xx secolo ed è composta da due bande orizzontali di pari dimensioni, bianca quella superiore e rossa quella inferiore. Nell’insegna civile e in quella di stato, è presente lo stemma nazionale (l’aquila) al centro della banda bianca. Il 7 novembre 1831 durante la sollevazione di novembre, la Sejm (parlamento) decise che i colori nazionali della Polonia sarebbero stati quelli dello stemma dell’Unione PolaccoLituana, ovvero il bianco e il rosso. Il 1 agosto 1919, la Sejm della Polonia nuovamente indipendente creò la bandiera polacca nella sua attuale forma. DOMENICA S. ROSSELLA LUNEDI’ S. ANTONIO M.z. MARTEDI’ SAN ROMOLO dI FIESOLE MERCOLEDI’ S. CLAUdIO GIOVEDI’ S. AdRIANO Festività tradizionali e storia Lailat ul Miraj (il Profeta Mohammad raggiunse un livello molto elevato e fu trasportato al cielo) VENERDI’ 3 maggio: Festa della Costituzione (del 3 maggio 1791) - la più vecchia costituzione in Europa e seconda nel mondo dopo gli Stati Uniti. 11 novembre: Festa dell’Indipendenza - stabilita dal parlamento polacco nel 1937 - si riferisce alla riconquista dell’indipendenza della Polonia dopo la prima guerra mondiale (dopo un secolo di spartizione fra le 3 grandi potenze europee). S. ARMANdO SABATO S. FELICITA æ DOMENICA S. BENEdETTO dA NORCIA Palio di S. Paolino a Lucca LUNEDI’ S. FORTUNATO MARTIRE MARTEDI’ SANT’ EMANUELE LE VAN PhUNG MERCOLEDI’ S. CAMILLO dE LELLIS GIOVEDI’ SAN VLAdIMIRO dI KIEV Mercantia a Certaldo Alto VENERDI’ N.S. dEL CARMELO SABATO S. ALESSIO æ DOMENICA S. CALOGERO LUNEDI’ S. GIUSTA MARTEDI’ S. ELIA PROFETA Tisha B'Av Digiuno del 9 di Av MERCOLEDI’ S. LORENzO dA B. GIOVEDI’ S. MARIA MAddALENA Sapori della terra Perle di saggezza Zmiencie oblicze ziemi! Cambiate la faccia della Terra! Giovanni Paolo II Nie bojcie sie! otworzcie bramy Chrystusowi! Non temete! Spalancate le porte al Signore! Giovanni Paolo II W Ojczyznie serce me zostalo! Nella Patria rimasto il mio cuore! Adam Mickiewicz (poeta-vate nazionale) Suoni e musica Akordeon (la fisarmonica) L’ Akordeon (termine oggi usato in molte lingue per indicare la fisarmonica), è uno strumento musicale aerofono a mantice ad ancia libera. Per lunghi anni uno strumento folcloristico legato alla tradizione della danza popolare. Le evoluzioni tecniche e costruttive dello strumento hanno sempre più perfezionato il suo timbro e la sua intonazione, favorendo la presenza dello strumento anche in ambiti musicali più colti. Bigos Bigos è un piatto povero, economico e non richiede ingredienti di alta qualità, ma senz’altro un lungo tempo di cottura; è perfetto nella stagione fredda. (Ingredienti sufficienti per 8 -10 persone) Ingredienti: 1 confezione da 1 kg di crauti polacchi, 1 verza, 1 /2 ½kg di manzo, 1/2 kg di maiale (tutte due piuttosto grassini!), 1 /2 ½kg di salsicce, 250gr di pancetta affumicata, 1/2 kg di Kielbasa (tipo di salsiccia affumicata), 1 cipolla, 1 piccolo barattolo di passata di pomodoro, 3/5 foglie di alloro, sale, pepe, olio, zucchero, erbe e spezie. Preparazione: Prendere una grossa casseruola e mettere a bollire dell’acqua. Aggiungere i crauti e lasciarli bollire. Tagliare il manzo ed il maiale in piccoli bocconcini quadrati e farli rosolare. di solito ci vogliono 2 padelle per poterli soffriggere tutti (una per il manzo ed una per il maiale). Condire con le erbe e le spezie. Grigliare la verza e versarla nella casseruola. Tritare la cipolla e versare anch’essa nella casseruola. Quando il manzo ed il maiale hanno preso colore, versarli entrambi nella casseruola insieme al liquido di cottura. Tagliare il kielbasa in piccoli pezzi e scottarli in padella: in questo modo si evita che si spappolino in acqua. Una volta scottati versarli nella casseruola insieme agli altri ingredienti. Tagliare la pancetta, tenendone una fetta da parte, in pezzi lunghi 1 cm e soffriggerla. Scolare il grasso in eccesso e versarla nella casseruola. Si può cuocere anche la salsiccia insieme alla pancetta e si versa anch’essa nella casseruola. Aggiungere nella casseruola 1 cucchiaino di sale,½ cucchiaino di pepe, 1/8 tazza di zucchero e le foglie d’alloro. Ed ecco il tocco finale: versare anche il contenuto del barattolo di passata di pomodoro e mescolare il tutto. Aggiungere dell’acqua se necessario. Cuocere a lungo a fuoco lento. REGIONE TOSCANA Nuova Cittadinanza VENERDI’ S. BRIGIdA SABATO SAN JERBELLO GIUSEPPE MAKhLUF æ DOMENICA S. GIACOMO AP. Giostra dell’Orso a Pistoia LUNEDI’ SS. ANNA E GIOACChINO S. Anna a Firenze (I fiorentini, nel 1343, riuscirono a liberarsi di Gualtieri di Brienne) MARTEDI’ S. LILIANA MERCOLEDI’ S. NAzARIO GIOVEDI’ S. MARTA VENERDI’ IL REFERENTE DI COMUNITA: don Gregor Sierzputowski (Comunità Cattolica Polacca) tel. 055 2342436 – 338 8795209 Maria Gratkowska-Scarlini (Associazione Culturale Italo-Polacca in Toscana) indirizzo email: [email protected] LUOGO DI RITROVO: La Comunità Cattolica Polacca si riunisce ogni domenica alle ore 16.00 presso la Chiesa di S.Lucia de’ Magnoli – via dei Bardi, 22 – Firenze. Associazione Culturale Italo-Polacca in Toscana Sede: Via Veronelli 1, Sesto Fiorentino (FI), tel. 055 442244 S. PIETRO CRISOLOGO ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA SABATO MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI S. IGNAzIO dI LOyOLA Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario ½ä 七 月 korrik juillet hulyo lipiec sullie julho julio липень iulie agosto Associazione dei Senegalesi Cattolici in Toscana “Santa Francesca CABRINI” Fu ciofel ak kharit neek, Yalla anga fa 01 æ 02 DOMENICA S. ALFONSO LUNEDI’ S. EUSEBIO I colori di un popolo Le origini della bandiera del Senegal risalgono alla Federazione del Mali, la cui bandiera era identica, ma aveva una figura umana stilizzata nera al posto della stella verde. La bandiera è un tricolore a bande verticali di uguali dimensioni, con i tradizionali colori panafricani: verde (lato del pennone), giallo e rosso. La bandiera nella sua forma odierna venne adottata ufficialmente il 20 agosto 1960. La stella verde è il simbolo della libertà africana. Festività tradizionali e storia 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 MARTEDI’ S. LIdIA MERCOLEDI’ S. GIOVANNI MARIA VIANNEy GIOVEDI’ S. OSVALdO VENERDI’ TRASFIGURAzIONE dEL SIGNORE SABATO S. GAETANO dA ThIENE æ da xVII secolo colonia francese ed importante fonte di schiavi, il Senegal dichiara l’indipendenza nel 1960, ed elegge presidente Senghor Léopold Sédar, poeta senegalese, che rimase in carica fino al 1981, applicando un “socialismo africano”, basato sull’idea che la società agricola tradizionale è essenzialmente collettivista. Negli ultimi vent’anni si assiste ad un rapido processo di desertificazione, conseguenza sopratutto della sostituzione, imposta dai francesi, delle culture alimentari tradizionali con prodotti di esportazione, sopratutto arachidi. Nel 1982 nella Casamance nacque un movimento separatista, che portò una certa instabilità per oltre un decennio. Attualmente il Senegal è un Paese tranquillo e si posiziona fra i più democratici dell’Africa. Le feste nazionali: Capodanno, 04 Aprile: Festa dell’Indipendenza, 01 Maggio: Festa del Lavoro . Le feste musulmane: Tabasky, Tamxarit, Gran Magal di Touba (musulmana – murid), Maulud, Korité. Le feste Cristiane: Pasqua, Lunedì dell’Angelo, Lunedì di Pentecoste, Assunzione, Ognissanti, Natale. DOMENICA S. dOMENICO CONF. LUNEDI’ S. TERESA BENEdETTA dELLA CROCE Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni MARTEDI’ S. LORENzO MARTIRE MERCOLEDI’ S. ChIARA Ramadan (I fedeli si preparano a purificarsi dai propri peccati osservando i 30 giorni digiuno) GIOVEDI’ S. GIULIANO Giornata Internazionale della Gioventù VENERDI’ SANT’ IRENE d’UNGhERIA SABATO S. ALFREdO æ Sapori della terra Perle di saggezza “Nitt nittaay garabbam” l’uomo e’ rimedio all’uomo. Su bidév nek'on mburu, baré ku fanan biti Se le stesse fossero panini, molta gente passerebbe la notte fuori Lu mpita nav-nav, dal ti suf L’uccello vola vola, ma torna sempre a terra Ndanka ndanka djapa golo La scimmia si prende senza correre Fatfatlu du fasalé mbamsef ak i nopa’m Scuotere la testa non priva l’asino delle orecchie Proverbio wolof Nuova Cittadinanza IL REFERENTE DI COMUNITA: FIRENZE don Serge Jonas Ombomi Via Marsuppini 7 50125 Firenze Tel: 055 6812717, 055 0128148 PISTOIA don Isaac Sagna Parrocchia di Badia a Pacciana Pistoia Tel: 3355808439, 0573934040 PONTEDERA Sgr. Maurice Gomis, Barthelemy Simon S. Miniato: via della misericordia 24 Tel:3291279417, 3394684580 LUOGO DI RITROVO: Comunità Senegalese e Africani Francofoni Parrocchia Santa Maria a Ricorsoli Via Marsuppini 7 - 50125 Firenze Tel: 055 6812717, 055 0128148 Ceebu jén (Riso al pesce) Ingredienti per 6 persone: 1 cernia di media grandezza tagliata in tranci di circa 5/6 cm, roff, nokoss, 1/2 lt di olio di arachide, 150 g di pomodoro concentrato, 150 g di passata di pomodoro, 1 pezzo di géjii (pesce secco), 2 pezzi di yét (mollusco secco), 1 cipolla, 3 carote, verdure di stagione: 1/2 cavolfiore, 1/2 ceppo di crauti freschi o cavolo verza, 1 melanzana, 1 peperone rosso, 1 pezzo di zucca, 1 rapa bianca, 3 Kandia (verdura usata in Senegal), 1 pezzo di manioca, un po’ di tamarindo, 1 kg di riso. Preparazione: Pulire e lavare il pesce. Tagliarlo in tranci: un pezzo un po’ più lungo per la coda e più corto per il corpo; la testa viene utilizzata, dopo averla tagliata longitudinalmente. Praticare un piccolo buco in ognuno dei tranci di pesce ed inserirvi il roff (schiacciarlo bene perché non esca durante la cottura). Salare i pezzi di cernia sui due lati. Lavare géjii e yét ed immergerli nell’acqua calda per qualche minuto. Preparare e pulire le verdure e la manioca. Spuntare i kanja, tagliare in due il mezzo cavolfiore, i crauti, la melanzana. dividere in quattro parti il peperone. Tagliare la cipolla a quadretti. Lavare il tamarindo, togliendo le fibre coriacee e i filamenti. Scaldare l’olio con un pizzico di sale e farvi soffriggere i tranci di cernia, sui due lati. Quando il pesce sarà ben colorito e cotto, riporlo su un piatto da portata coperto. Lasciar raffreddare l’olio, filtrarlo e riutilizzarlo per le fasi successive di preparazione. Far soffriggere la cipolla. Versare il pomodoro concentrato e la polpa di pomodoro, lasciare insaporire per un minuto mescolando continuamente, poi aggiungere 1/2 bicchiere d’acqua e continuare a mescolare. Mettere nella pentola géjii e yét e lasciare cuocere per 5 min. Versare 3lt d’acqua e portare ad ebollizione, aggiungere il nokoss e le verdure, rimettere il pesce nella pentola e lasciare cuocere per 45 min. circa; se necessario, salare. Quando tutte le verdure saranno cotte, estrarle e metterle su un piatto tenuto al caldo, bagnarle con un po’ di sugo. Togliere il pesce e riporlo su un altro piatto caldo. Lavare il riso, versarlo nel sugo, coprire la pentola e lasciare cuocere a fuoco lento per 20 min. circa: il riso deve essere ben cotto. A cottura ultimata versare il riso in un piatto da portata e disporvi sopra la cernia, le verdure e un po’ di sugo. Servire caldo. Suoni e musica Strumenti musicali: Tamtam (tamburo); Kora e balafon (caratteristico soprattutto del sud del Paese) e qualque strumento moderno (chitarra, basso, batteria). Musica popolare: La più diffusa è il Mballax, ballato a ritmo dei tam-tam con gli strumenti moderni. Si notano anche tantissime musiche tradizionali visto la diversità delle etnie: Bugeur ekonkone, orkestra, djibass(presso i diola), sabar (presso i wolof), mblim (presso i Sereer) wango (presso i Tukuleur), nguel Sereer, diambadon (presso i Mandinko), kassaf (presso i Mankagne), kassara, un’tina (presso i Majak), nguel (presso i Sereer), wahailé (presso i Naar), dugufana (presso i Bambara) ecc. REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze DOMENICA ASSUNzIONE MARIA VERGINE LUNEDI’ I Ferragosto Maria viene Assunta in Cielo S. ROCCO Seconda gara del Palio di Siena MARTEDI’ S. GIACINTO CONFESSORE MERCOLEDI’ S. ELENA IMPERATRICE GIOVEDI’ S. LUdOVICO VENERDI’ S. BERNARdO ABATE SABATO S. PIO x æ DOMENICA S. MARIA REGINA LUNEDI’ S. ROSA dA LIMA MARTEDI’ Giornata Int. per il Ricordo della Tratta degli Schiavi e la sua Abolizione S. BARTOLOMEO AP. MERCOLEDI’ S. LUdOVICO GIOVEDI’ S. ALESSANdRO MARTIRE VENERDI’ S. MONICA SABATO S. AGOSTINO æ DOMENICA MARTIRIO S. GIOVANNI BATTISTA LUNEDI' S. FAUSTINA MARTEDI' S. ARISTIdE MARTIRE STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario a@g~só 八月 gusht août agosto sierpień sang mari agosto agosto серпень august settembre Comunità brasiliana Comunidade brasileira I colori di un popolo Bandiera verde e gialla, con un mondo azzurro al centro. Fascia attraverso il mondo con su scritto: “Ordem e Progresso”, ossia: Ordine e Progresso Le stelle, presenti sul mondo azzurro, rappresentano i 26 stati del Brasile. Verde: foresta Giallo: oro (per estensione, le ricchezze minerarie) Azzurro: colore del cielo. 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 MERCOLEDI’ S. EGIdIO ABATE GIOVEDI’ S. ELPIdIO VESCOVO VENERDI’ S. GREGORIO MAGNO SABATO S. ROSALIA æ Festività tradizionali e storia dATE STORIChE: 22 aprile 1500 - Scoperta del Brasile da parte di Pedro Alvares Cabral. 15 novembre 1889 - Rivolta militare che portò alla proclamazione della Repubblica. 21 aprile - Festa di Tiradentes, ossia la rivolta dei cospiratori di Minas Gerais, capeggiati da Tiradentes. 7 settembre - Indipendenza del Brasile. FESTE RELIGIOSE: 12 ottobre Festa di Nossa Senhora Aparecida - Patrona del Brasile. Feste di giugno - comprendono: la festa di S. Giovanni 24 giugno, S. Antonio 13 giugno, S. Pietro e Paolo 29 giugno. FESTE POPOLARI: dal Giovedì grasso al Mercoledì delle ceneri: Carnevale. DOMENICA BEATA TERESA dI CALCUTTA (AGNES GONxhA BOJAxIU) Giostra del Saracino ad Arezzo LUNEDI’ S. UMBERTO Lailat al Kadr (Ventisettesimo giorno di Ramadan) MARTEDI’ SAN MELChIORRE GROdzIECKI MARTIRE dI KOSICE MERCOLEDI’ NATIVITà B.V. MARIA Giornata Int. dell’Alfabetizzazione GIOVEDI’ BEATA MARIA TORIBIA Rosh ha-Shanah (5770 – Capodanno ebraico) VENERDI’ S. NICOLA dA TOLENTINO Eid al-Fitr (Festa della rottura del digiuno del Ramadan) SABATO DOMENICA SS. NOME dI MARIA Gara degli Arceri di Sansepolcro LUNEDI’ S. GIOVANNI CRISOSTOMO MARTEDI’ ESALTAzIONE S. CROCE MERCOLEDI’ B.V. AddOLORATA Giornata Internazionale della Democrazia GIOVEDI’ S. CORNELIO E CIPRIANO VENERDI’ SANT’ ILdEGARdA dI BINGEN Yom kippur (Vigilia) SABATO S. SOFIA M. Yom kippur (Giorno dell’espiazione) æ Perle di saggezza Agua mole em pedra dura tanto bate atè que fura. Chi la dura la vince. Quem nao tem cao, caça com gato. Se non hai il cane, vai a caccia col gatto. Mais vale as lagrimas de uma derrota que nao saber lutar. Valgono più le lacrime di una sconfitta che non saper lottare. Suoni e musica Nuova Cittadinanza BERIMBAU: è un bastone piegato, simile ad un arco, collegato da un filo di ferro. da un lato, una noce di cocco vuota, che appoggiata alla pancia, serve da cassa di risonanza. Si suona con un bastoncino di legno. Serve per animare la lotta-danza della capoeira. IL REFERENTE DI COMUNITA: don Sergio Merlini Centro Missionario 055/2710730 [email protected] LUOGO DI RITROVO: La comunità brasiliana si riunisce ogni terza domenica del mese nella casa delle SUORE CALASANzIANE Via Faenza N. 62 - Firenze. Nella riunione sono ben accolte anche altre comunità di lingua portoghese come Angola, Capoverde ecc. Feijoada (fagiolata) Ingredienti: Fagioli neri - Carne di maiale (salsiccia, pancetta, rosticciana, zampino, coda, orecchie) – Carne di vitello seccata al sole Alloro - Cipolla - Aglio - Peperoncino - Sale - Pepe. Preparazione: Mettere i fagioli a mollo per tutta la notte. Al mattino cambiare l’acqua, risciacquare i fagioli e mettere la pentola sul fuoco. I fagioli devono essere cotti al dente. In un’altra pentola soffriggere, con la cipolla, tutte le carni preventivamente tagliate a pezzettini. Cuocere le carni, cominciando a soffriggere dalle carni più grasse. Unire i fagioli alla carne; aggiungere l’alloro e lasciare cuocere per almeno mezz’ora. Aggiustare con sale e pepe. Servire la feijoada con riso bianco, farina di manioca, e fette di arancio o ananas. Peperoncino: a volontà. REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA Rosh ha-Shanah (II giorno) S. dIOMEdE MARTIRE æ Sapori della terra Festa della Rificolona a Firenze DOMENICA S. GENNARO VESCOVO LUNEDI’ S. EUSTAChIO MARTEDI’ S. MATTEO APOSTOLO Giornata Internazionale della Pace MERCOLEDI’ S. MAURIzIO MARTIRE GIOVEDI’ S. PIO dA PIETRELCINA Sukkoth (Festa delle capanne) VENERDI’ S. PACIFICO Sukkoth SABATO S. AURELIA æ DOMENICA SS. COSMA E dAMIANO LUNEDI’ S. VINCENzO dE PAOLI MARTEDI’ S. VENCESLAO MARTIRE MERCOLEDI' SS. MIChELE, GABRIELE E RAFFAELE Sukkoth GIOVEDI' S. GIROLAMO dOTTORE Sukkoth MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario s#pw#mbr 九月 shtator septembre setyembre wrzesień settambur setembro septiembre вересень septembrie ottobre Comunità Cattolica di America Latina Comunidad Catòlica de America Latina 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 VENERDI’ S. TERESA dI GESÙ BAMBINO Simchat Torah (Festa della gioia della Legge) SABATO SS. ANGELI CUSTOdI æ I colori di un popolo Nello stemma sono rappresentati i tre regni : la vicuña per il regno animale, la quinoa per il regno vegetale, e la cornucopia per il regno minerale. Festività tradizionali e storia Le feste più sentite sono quelle religiose: Tutto il mese di ottobre, detto anche mese viola (mes morado), perché in questo mese si ricorda in maniera speciale Cristo crocifisso, detto anche Signore dei Miracoli. In questo mese tanta gente porta un abito colore viola, come segno di penitenza, e ci sono anche delle processioni in onore del Cristo Moreno, con la presenza di migliaia di persone. È molto venerata anche Santa Rosa da Lima, la cui commemorazione tradizionale ricorre il 30 agosto. Beatificata nel 1668, è stata la prima tra i santi americani ed è la patrona del Perù, del Nuovo Mondo e delle Filippine; è più conosciuta come patrona delle Americhe; adesso è stata scelta anche quale patrona della Polizia peruviana. Un’altra festa è quella del 24 giugno: festa del contadino (prima era detta festa dell’Indio) per ricordare il popolo nativo dal Perù. I santi patroni: Come abbiamo già detto, si venera in maniera speciale il Signore dei Miracoli, Santa Rosa de Lima, e ancora San Martino de Porres (santo nero). GERARdO AB. LUNEDI’ S. FRANCESCO d’ASSISI Ceviche Ingredienti: 500g di filetti di pesce bianco sodi (dentice, rana pescatrice etc.), 1 grossa cipolla rossa affettata finemente o tagliata julienne, 1 grosso peperoncino o salsa Tabasco (a piacere), ¾tazza di succo di lime fresco o succo di limone, 1 cucchiaino colmo di sale, foglie di lattuga fresca per la presentazione, 2 cucchiai di coriandolo fresco Preparazione: Lavate e sciacquate completamente il pesce fresco sotto l’acqua fredda, tagliatelo a cubetti che raccoglierete in una grossa ciotola. Affettate finemente la cipolla rossa e miscelatela al pesce, quindi aggiungete 1 cucchiaio colmo di sale, un peperoncino, al quale avrete tolto i semi, tritato molto finemente o della salsa Tabasco a piacere e miscelate il tutto per amalgamare bene gli ingredienti. Versate il succo di lime o di limone sul pesce, in quantità sufficiente a coprirlo completamente. Coprite la ciotola con della pellicola trasparente e fate riposare il composto per 1 – 1 ½ ore in frigorifero. disponete una foglia di lattuga in ciascun piatto, disponete un bel cucchiaio del composto con il pesce e la cipolla e cospargete il tutto con del coriandolo appena tritato. Servite questo piatto con delle pannocchie al vapore e patate dolci. Suoni e musica Nuova Cittadinanza IL REFERENTE DI COMUNITA: don Manuel Cabrera 055/222287 LUOGO DI RITROVO: Comunità cattolica latinoamericana Via Faenza 62 (Suor Calesianziane) martedi sera dalle ore 20 alle 22, domenica dalle 15 alle 19. (Piazza della Calza 6 Parrocchia del “Preziosissimo Sangue” Via Boccherini, 23 con appuntamento tutti i giorni) ok@w~mbr 十月 I Patrono d’Italia MARTEDI’ SANTA MARIA FAUSTINA KOwALSKA MERCOLEDI’ S. BRUNO ABATE GIOVEDI’ N.S. dEL ROSARIO VENERDI’ S. REPARATA SABATO S. dIONIGI æ Sapori della terra El Perù es un indio sentado sobre un banco de oro; Il Perù è un indio seduto sopra uno sgabello d’oro El dìa se hace corto para aquel que quiere trabajar; È breve il giorno per colui che vuole lavorare! El ladròn juzga por su condiciòn Ogni ladro dice che tutti sono ladri. Si no quieres aprhender eràs como el ciego, que aprehende a fuerza de golpearce la nariz; Se non vuoi imparare, sarai come il cieco, che impara a forza di sbattere il naso! Si sabes escuchar, aprenderaz. Se sai ascoltare, impari. Giornata Internazionale della Non-Violenza Festa dei Nonni DOMENICA DOMENICA S. dANIELE M. LUNEDI’ BEATO GIOVANNI RONCALLI - ANNIVERSARIO dELL'APERTURA dEL CONCILIO VATICANO II MARTEDI’ S. SERAFINO MERCOLEDI’ S. EdOARdO RE GIOVEDI’ S. CALLISTO I PAPA VENERDI’ S. TERESA d’AVILA SABATO S. EdVIGE Giornata Mondiale dell’Alimentazione æ Perle di saggezza I Come per ogni popolo la musica e la danza folkloristica sono molto importanti nella vita dei peruviani. Uno strumento caratteristico è il Charango, (assieme alla chitarra,) che assomiglia molto alla chitarra, può avere anche 9 corde, ma le cui dimensioni sono però molto ridotte, e produce un suono molto acuto. Ogni località ha la sua danza con le vesti belle e colorate, e le sue canzoni che possono essere molto allegre così come molto tristi e melanconiche. Nella zona della costa c’è la “marinera”: danza “criolla” ossia creola, che imita in maniera molto elegante il corteggiamento della donna da parte dell’ uomo. tetor octobre oktobre REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze DOMENICA SAN RICCARdO GwyN Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Povertà LUNEDI’ S. LUCA EVANGELISTA MARTEDI’ SAN GIOELE PROFETA MERCOLEDI’ S. IRENE GIOVEDI’ S. ORSOLA VENERDI’ S. dONATO VESCOVO SABATO S. GIOVANNI dA C. æ DOMENICA S. ANTONIO M.C. Giornata delle Nazioni Unite LUNEDI’ SAN MINIATO dI FIRENzE MARTEDI’ S. EVARISTO PAPA MERCOLEDI’ S. FIORENzO VESCOVO GIOVEDI’ SS. SIMONE E GIUdA VENERDI’ S. ERMELINdA SABATO BEATO ALESSIO zARyCKyJ æ DOMENICA S. LUCILLA STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario październik ottobur outubro octubre жовтень octombrie novembre 01 æ 02 Comunità Greco-Cattolica Ucraina di San Michele Arcangelo Українська Греко-Католицька Громада святого Архистратига Михаїла LUNEDI’ TUTTI I SANTI Ognissanti (è il giorno in cui, come dice il termine toscano, si festeggiano tutti i santi) MARTEDI’ COMMEMORAzIONE dEI dEFUNTI I colori di un popolo La bandiera: la bandiera dell’Ucraina è stata adottata nel 1918, e viene interpretata come il cielo blu (la pace) sopra i campi di grano (la prosperità). Il colore giallo simboleggia anche il girasole, che in estate riveste le steppe del paese. I colori, che risalgono al xIIIxIV secolo, sono il blu e il giallo dei Rus’ (presi dagli stemmi di Galizia e Volinia). I Rus’ erano originari della Svezia, la cui bandiera ha gli stessi colori. durante il dominio sovietico, questa bandiera venne vietata in quanto simbolo di nazionalismo. La RSS Ucraina aveva una sua bandiera, che venne abbandonata nel 1992, contestualmente alla riadozione della bandiera attuale. Lo stemma: il simbolo della nazione è tryzub (tridente), proveniente probabilmente da Bisanzio; era diventato fin dal x secolo l’emblema dell’impero medievale di Kiev. Alcuni studiosi ravvisano in esso le iniziali V e O dei primi sovrani rutenoucraini (Volodymyr, Olga). Il tryzub è anche il simbolo d’ardimento e della forza del bene in lotta contro il potere demoniaco. Rappresenta sia i tre elementi – aria, acqua, terra – sia un universo diviso in cielo, terra e aldilà. 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Giorno dedicato alla memoria delle persone care che ci hanno lasciato MERCOLEDI’ SAN MARTINO dE PORRES GIOVEDI’ I S. CARLO BORROMEO Festa dell’Unità d’Italia VENERDI’ S. zACCARIA PROF SABATO S. LEONARdO ABATE æ Festività tradizionali e storia Gli Ucraini festeggiano il Natale secondo il calendario giuliano, il 7 gennaio. La Pasqua (Pashka), è la festa religiosa più sentita dal popolo e viene celebrata con la messa di mezzanotte seguita da una processione presso le chiese di tutti i villaggi del Paese. La Giornata dell’Indipendenza, celebrata il 24 agosto in tutte le città ucraine. DOMENICA S. ERNESTO ABATE LUNEDI’ S. GOFFREdO VESCOVO MARTEDI’ S. ORESTE MERCOLEDI’ S. LEONE MAGNO GIOVEDI’ S. MARTINO dI TOURS VENERDI’ S. RENATO M. SABATO S. OMOBONO æ Sapori della terra Perle di saggezza IL TESTAMENTO ЗАПОВІТ Se io muoio, mi interri Як умру, то поховайте Sull’alta collina Мене на могилі, Fra la steppa della mia Серед степу широкого, Bella Ucraina. На Вкраїні милій, Che si vedano i campi, Щоб лани широкополі, Il dniepr con le rive, І Дніпро, і кручі Che si oda il muggito Було видно, було чути, del fiume stizzito. Як реве ревучий. Quando porterà il fiume Як понесе з України Al mare azzurro У синєє море Il sangue nero, nemico, Кров ворожу... отойді я Il sangue impuro, І лани і гори — Lascerò allor la tomba Все покину і полину Ed andrò a dio До самого бога Per pregare… Prima di ciò Молитися... а до того Non conosco dio. Я не знаю бога. Поховайте та вставайте, Sepoltomi, insorgete, Le caten rompete, Кайдани порвіте Che il sangue dei nemici І вражою злою кров’ю Spruzzi la libertà. Волю окропіте. Nella vostra gran famiglia І мене в сем’ї великій, Nuova, liberata В сем’ї вольній, новій, Vorrei esser ricordato Не забудьте пом’янути Con parola grata. Незлим тихим словом. Taras Hryhorovyč Ševčenko (poeta, scrittore e umanista ucraino.) Nuova Cittadinanza IL REFERENTE DI COMUNITA P. Volodymyr Voloshyn - Tel. 32993552779 LUOGO DI RITROVO FIRENZE: Comunità Greco-Cattolica Ucraina di San Michele Arcangelo Chiesa dei SS. Simone e Giuda Via dei Lavatoi,3 - 50144 FIRENzE Liturgia: Giovedì ore 15:30 domenica ore 12:30 Bortsch con carne Bortsch è un antico piatto ucraino che rimane ancora oggi preferito e molto amato. di solito era composto di 20-30 ingredienti ed era un piatto principale di Natale, matrimonio e battesimo. Gli ingredienti: 500 gr di maiale tagliato a cubetti, 1 cipolla media affettata, 1 carota tritata, 3 barbabietole cotte (200gr) sbucciate e tritate, 1 cavolo (200gr) finemente affettato, 4 patate medie, 50 g passata di pomodoro, 2 lt d’acqua, sale, pepe, panna o maionese. Preparazione: Friggere il maiale salato fino a doratura in una pentola da 5 lt e poi aggiungete l’acqua. Friggete la cipolla e carota in una padella finché diventino trasparenti, aggiungere la passata di pomodoro e continuate a friggere ancora per un po’. Nel brodo (quando la carne sarà quasi pronta) mettete le patate tagliate in 4 fette ognuna. dopo 10 min. aggiungete il cavolo, e dopo altri 5 min. le barbabietole e la verdura dalla padella. Regolate il sale e il pepe e lasciate cuocere a fuoco medio ancora per 10 min. Per servire, versare una piccola quantità di panna (o maionese) in ciascuna ciotola. Suoni e musica La musica ucraina trae ispirazione dalle antiche tradizioni orali dei bylyny (poemi narrativi epici) e delle dumas (lunghe ballate liriche) che celebravano la gloria dei cosacchi. La musica popolare ucraina affonda le sue radici nei leggendari kozbar, i menestrelli erranti del xVI e del xVII secolo, le cui canzoni, che narravano episodi eroici, erano accompagnate dal kozba, uno strumento simile al liuto. La bandura, uno strumento più grande che poteva avere fino a 45 corde, sostituì il kozba nel xVIII secolo. I cori di bandura si diffusero nell’arco di poco tempo e la bandura divenne il simbolo della nazione. Oggi, il Coro di Bandura Ucraino di Kiev si esibisce in tutto il mondo. Mykola Lysenko è probabilmente il compositore classico ucraino più conosciuto e famoso, perché ha arrangiato le sue composizioni per pianoforte, basandosi su canzoni popolari ucraine. PRATO: Comunità Greco-Cattolica Ucraina della Protezione della Madre di dio Chiesa di San Francesco (Cappella Migliorati) Piazza di San Francesco - 59100 PRATO Liturgia: domenica ore 9:30 @n‘v#mbr 十一月 nentor novembre nobyembre REGIONE TOSCANA ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI DOMENICA S. GIOCONdO VESCOVO LUNEDI’ S. ALBERTO M. MARTEDI’ S. MARGhERITA Eid Al-Adha. Festa del sacrificio Giornata Internazionale per la Tolleranza MERCOLEDI’ S. ELISABETTA d’UNGhERIA GIOVEDI’ BEATO yOShIdA xOUM VENERDI’ S. FAUSTO MARTIRE SABATO S. BENIGNO æ DOMENICA PRESENTAz. B.V. MARIA Giornata Universale dei Bambini LUNEDI’ S. CECILIA V. MARTEDI’ S. CLEMENTE PAPA MERCOLEDI’ CRISTO RE GIOVEDI’ S. CATERINA d’ALESSANdRIA VENERDI’ Giornata Int. per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne S. CORRAdO VESCOVO SABATO S. MASSIMO æ DOMENICA I d’AVVENTO LUNEDI' S. SATURNINO MARTIRE MARTEDI' S. ANdREA APOSTOLO Festa della Toscana (1786: Abolizione della pena di morte e della tortura) Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario listopad novambur novembro noviembre листопад noiembrie dicembre Cattolici rumeni in Toscana Catolicii români în Toscana I colori di un popolo La bandiera della Romania è un tricolore composto da tre bande verticali uguali blu (dalla parte dell’asta), gialla e rossa. I colori risalgono a quando la Romania nacque dall’unione tra la regione di Moldavia e quella di Valacchia che già dal 1834 avevano i loro colori e i loro stemmi. Quando si decise la formazione dello Stato unitario, nel 1848, i colori furono riuniti in quella che oggi è l’attuale bandiera, di ispirazione francese. Nel periodo dello Stato comunista (1947-1989), sulla bandiera era stato aggiunto, al centro della banda centrale, lo stemma della Romania comunista. durante la rivoluzione del 1989 si potevano vedere in circolazione molte bandiere con l’emblema comunista ritagliato: il governo successivo proibì l’aggiunta di qualsiasi stemma sulla bandiera, ripristinando l’insegna civile in uso durante il Regno Rumeno (1881-1947). 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 MERCOLEDI’ SAN hUSSIK Giornata Mondiale dell’AIDS GIOVEDI’ S. SAVINO Chanukah (Festa delle Luci) VENERDI’ S. FRANCESCO SAVERIO Giornata Int. delle Persone Diversamente Abili SABATO S. BARBARA æ DOMENICA II d’AVVENTO Giornata Int. del Volontario per lo Sviluppo Economico e Sociale LUNEDI’ S. NICOLA VESCOVO MARTEDI’ S. AMBROGIO VESCOVO æ Festività tradizionali e storia Feste pubbliche: 1 Dicembre (la festa nazionale della Romania). 1 e 2 Gennaio, la Pasqua e la Pasquetta Ortodossa (vengono rispettate anche le feste religiose delle minoranze), 1 Maggio, 15 Agosto, 30 Novembre (S.Andrea: Patrono della Romania) 25 e 26 Dicembre. Giornata Int. per l’Abolizione della Schiavitù MERCOLEDI’ Al Hijra Capodanno musulmano (1432 dell'Egira) Migrazione Profeta Muhammad dalla Mecca a Medina IMMACOLATA CONCEzIONE GIOVEDI’ S. SIRO VENERDI N.S. dI LORETO Giornata dei Diritti Umani SABATO S. dAMASO PAPA æ DOMENICA III d’AVVENTO LUNEDI’ S. LUCIA V. MARTEDI’ SAN NIMATULLAh yOUSSEF KASSAB AL-hARdINI LIBANO MERCOLEDI’ S. VALERIANO GIOVEDI’ S. ALBINA VENERDI’ S. LAzzARO SABATO SAN wUNIBALd dI hEIdENhEIM Giornata Internazionale dei Migranti æ Sapori della terra La cucina romena è molto ricca e molto saporita e ha saputo utilizzare a regola d’arte le influenze delle cucine dei vicini: da quella balcanica a quella ungherese e tedesca, senza scordarsi delle influenze arrivate via mare dai Paesi lontani. Perle di saggezza In casa unde e înţelegere şi dragoste chiar şi cele ce lipsesc prisosesc. Nella casa dove c’è comprensione ed amore, pure quello che manca è in più. Dragostea înţelege toate limbile. L’amore capisce tutte le lingue. Casa în care am intrat să fie binecuvântată, Cum legea creştină o spune Fie ca numele acestei case să fie tot mai bogat în fiecare zi Şi printre lumânările aprinse Masa ei să fie tot mai bogată în mâncăruri. Vă dorim să trăiţi în sănătate, unire şi respect Pentru că voi ne-aţi ospitat! La casa dove sono entrato sia benedetta, come la legge cristiana enuncia. La fama di questa casa sia più ricca ogni giorno e tra le candele accese la sua tavola sia sempre ricca di cibi. Vi auguriamo di vivere in salute, in unione e rispetto, perché voi ci avete ospitato” (testo tradizionale romeno di Natale; una poesia-preghiera cantata in ogni posto dove un romeno trova protezione; si canta spesso in Transilvania) Nuova Cittadinanza IL REFERENTE DI COMUNITA: dìancà Lucian Borgo Pinti, 58 - 50121 Firenze - Tel: 3287456127 e-mail: [email protected] Chiesa Santa Maria Maddalena de’ Pazzi LUOGO DI RITROVO: Chiesa Romana Cattolica Rumena (Padri Agostiniani dell’Assunzione) Borgo Pinti, 58 - 50121 Firenze LE MINESTRE In Romania si distinguono in due categorie: ciorbe (minestre generalmente acide) e supe (zuppe) Le ciorbe (in alcune zone della Romania chiamate anche bors) sono totalmente di verdure (simili al minestrone italiano) oppure arricchite con carne, pesce o pollo. In questa categoria entrano ciorba de perisoare (con polpettine di carne), ciorba de vacuta (con carne bovina e inacidita con panna acida), ciorba de pui (con carne di pollo), ciorba de peste (con pesce) e ciorba de burta (di/con trippa). Tutte le ciorbe (tranne quella di trippa) sono un misto di verdura e delle rispettive carni. Alla fine della preparazione si può aggiungere un uovo e inacidirle con un liquido ottenuto dalla fermentazione della crusca o con panna acida. E alla fine, si aggiunge una manciata di levistico (pianta aromatica simile al prezzemolo). Raramente viene usato l’aceto (solo per la ciorba di fagioli o per quella di trippa). Le supe (zuppe) sono generalmente senza carne, ma fatte con brodo di carne (bovina o pollame) molto simili alla classica minestrina italiana (quindi con pasta, ma anche con carote, cipolla, patate e altre verdure). Immancabile il prezzemolo. Molto particolare è la supa cu galuste (la zuppa con polpette di semolino). Poi ci sono le creme di verdura, di importazione francese. REGIONE TOSCANA Suoni e musica Cimbalum È in uso nella musica popolare della Transilvania come strumento melodico e d’accompagnamento. ha la cassa armonica di forma trapezoidale; munito di 78 corde raggruppate in fasce di 4 ognuna e percosse con bacchette ricurve a mo’ di martelletto. Chiesa San donato in Polverosa Via di Novoli, 31- 50127 Firenze - Tel: 055417188 ASSOCIAzIONE VOLONTARI CENTRO INTERNAzIONALE STUdENTI GIORGIO LA PIRA MIGRANTES dI FIRENzE dIOCESI Associazione di Volontariato Solidarietà Caritas Onlus Firenze DOMENICA IV d’AVVENTO LUNEDI’ S. LIBERATO MARTIRE Giornata Internazionale della Solidarietà Umana MARTEDI’ S. PIETRO CANISIO MERCOLEDI’ SANTA FRANCESCA CABRINI GIOVEDI’ S. VITTORIA VENERDI’ S. dELFINO æ æ SABATO NATALE dEL SIGNORE DOMENICA Natale Nascita di Gesù, per i Cristiani figlio di dio e della Vergine Maria S. STEFANO LUNEDI’ S. GIOVANNI AP. MARTEDI’ SS. INNOCENTI MARTIRI MERCOLEDI’ S. TOMMASO BECKET GIOVEDI’ S. EUGENIO V. VENERDI’ S. SILVESTRO PAPA STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI Approfondimenti nelle ultime pagine del calendario @qs#mbr 十二月 dhjetor décembre disyembre grudzień desambur dezembro diciembre грудень decembrie STORIA E TRADIZIONI A 365 GIORNI GENNAIO 6. Epifania, detta comunemente “Festa della Befana”. Mentre il primo termine significa in greco “vicinanza al tempio” e ricorda ai Cristiani la visita dei Re Magi a Gesù bambino e i doni che gli portarono, il secondo si riferisce a una brutta vecchia, quasi una strega, che nella stessa notte lascia in casa dei bambini buoni doni e dolciumi, a quelli un po’ birboni del carbone. La Befana sarebbe una antica rappresentazione della Natura che con l’inverno e la fine dell’anno ha perso la sua vitalità, ma lascia i suoi doni ai più giovani, a cui dunque dona nuovo vigore. Una rappresentazione bellissima dell’Epifania è la “Cavalcata dei Magi” del pittore Benozzo Gozzoli in Palazzo Medici-Riccardi a Firenze. 12. Terminata, nel 1434, la cupola di Santa Maria del Fiore, su progetto di Filippo Brunelleschi. 27. Giornata di Memoria dell’Olocausto - Ricordo della Shoah In questo giorno si ricordano tutte le comunità che hanno sofferto a causa dell’Olocausto e della persecuzione nazista. Sono stati uccisi 6 milioni di ebrei, oltre a slavi, zingari, omosessuali, persone disabili, chiunque avesse origini africane, pastori cristiani e preti cattolici, testimoni di Geova, prigionieri di guerra russi, sindacalisti ed altri che, per qualsiasi motivo, venissero considerati di razza inferiore o non puri. Si stima che siano morte in tutto 15 milioni di persone. Fra le vittime sono state circa 1,5 milioni di bambini, di cui la maggior parte ebrei. La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświścim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. 31. Tu B’shvat. Festa chiamata anche Capodanno degli alberi. È una festività minore durante la quale non è proibito lavorare, sebbene permangano alcuni divieti riguardo la manifestazione di tristezza (sono, ad esempio, proibite le orazioni funebri). In particolare, si usa mangiare i frutti che, nella Torah, vengono associati alla terra di Israele: uva, fichi, melograni, olive, datteri, mandorle, pistacchi, noci, agrumi e gli altri frutti generati da alberi. Mentre si mangiano i frutti, vengono letti brani della Torah e commenti rabbinici. Si beve, inoltre, vino. FEBBRAIO Carnevale. È il periodo del mese in cui a bambini e adulti si concede di esagerare con le feste e gli scherzi, con le mascherate e i balli. Questa festa antichissima era famosa già presso i Romani che la chiamavano “Saturnalia”: tutta la gente era per strada, nonostante il freddo, tutti potevano dire quel che pensavano, ci si poteva travestire. Il nome del Carnevale deriva dall’espressione “togliere la carne”, riferito al grande banchetto che precedeva la Quaresima, periodo in cui la Chiesa cattolica non permetteva di mangiare la carne. 26. Mevlid (Anniversario della nascita del profeta Mohammad) Il 12° giorno del mese di Rebi ul-evvel si festeggia l’anniversario della nascita del Profeta (avvenuta nel 570 d.C.). per l’occasione le moschee vengono illuminate a festa, si recitano preghiere particolari e si preparano cibi speciali. 28 Purim. Festa del cambiamento delle sorti. Purim, la più gioiosa tra le festività ebraiche, è la festa più amata dai bambini. Fa memoria di quando circa 2.500 anni fa Ester, come racconta la Meghillàth Estèr, il Libro di Ester (che, secondo il precetto, viene letto pubblicamente) gli ebrei che vivevano in Persia furono salvati dallo sterminio grazie al coraggio della giovane Ester. In questo giorno si fanno doni ai bisognosi, si invia cibo a due persone diverse, si partecipa ad un banchetto festivo. Prato e Siena l’anno aveva inizio il 25 marzo cioè “ab incarnatione”, ovvero dal giorno dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria, come anche in Inghilterra e Irlanda. Solo nel 1749 fu accettato all’unanimità di far iniziare l’anno “ab circoncisione”, ossia il primo di gennaio, consuetudine codificata da Papa Gregorio xIII nel 1582. 28 Domenica delle Palme. Nel mondo cattolico la tradizione popolare della Settimana Santa è ricchissima di canti, poemi, raffigurazioni e rievocazioni sceniche della Passione di Gesù. La letteratura italiana è ricca di opere, scritte in prosa e in poesia, di autori noti ed anonimi, ispirate al Vangelo che trattano la Passione di Cristo, dal suo ingresso trionfale a Gerusalemme, alla morte in croce e alla resurrezione (vedi il celebre Stabat Mater e le Laudi di Jacopone da Todi, risalenti al xIII secolo). Le vicende umane e divine di Cristo, rievocate nella Settimana Santa, hanno ispirato l’opera non solo di numerosi scrittori e poeti di ogni parte del mondo, ma anche di musicisti, pittori, scultori, architetti e artisti in genere. 29 Vigilia di Pesach. Digiuno dei primogeniti 30 Pesach – Pasqua I giorno. È il centro della fede e delle celebrazioni dell’ebraismo, durante la quale si fa memoria della liberazione degli ebrei dalla schiavitù in Egitto, il passaggio attraverso il Mar Rosso e l’Esodo verso la Terra Promessa. Prima dell’inizio della festività gli ebrei osservanti eliminano da casa ogni minima traccia di lievito e qualsiasi cibo che ne contenga. durante tutto il periodo della festività non viene consumato cibo lievitato sostituendo il pane, la pasta e i dolci con pane non lievitato ed altri cibi appositamente preparati. Pesach è una festività felice che viene solitamente trascorsa in famiglia. La prima notte, in particolare, è la più importante. durante le prime due sere si usa consumare la cena seguendo un ordine particolare di cibi e preghiere che prende il nome di “seder”, parola che in ebraico significa “ordine”, durante il quale si narra l’intera storia del conflitto con il faraone, delle 10 piaghe e della fuga finale seguendo il racconto della haggadah di Pesach. Tradizionalmente è il bimbo più piccolo della casa che chiede all’uomo più vecchio di raccontare cosa successe allora, con una semplice domanda: “Cosa distingue questa sera da tutte le altre sere?” APRILE 1. Giovedì Santo. Si ricorda l’Ultima Cena, la istituzione dell’Eucarestia e del sacerdozio ministeriale; si ripete il gesto simbolico della lavanda dei piedi effettuato da Gesù. Pesce d’Aprile. Nel 1330, Bertrando, patriarca d’Aquileia invitò il Papa nella sua residenza per il giorno di Pasqua. Ma il pontefice, che aveva altri impegni per la ricorrenza della Pasqua, arrivò due giorni prima, di venerdì, giorno in cui la tradizione voleva che i cristiani mangiassero solo pesce. durante il banchetto il pontefice inghiottì una grossa lisca che rischiò di farlo soffocare. Una volta guarito, il papa dette ordine che non si mangiasse pesce nel primo giorno d’aprile. Il popolo rispettò la regola, ma poi tutta la storia finì in burla, e il 1° aprile diventò consuetudine che si facessero scherzi e si attaccassero pesci di carta alle spalle delle persone distratte, per ricordare il brutto scherzo che il Papa stesso aveva subito. 2. Venerdì Santo. Si celebra la Passione e la morte di Gesù sulla Croce. Il Venerdì Santo è tradizione effettuare, per le strade o all’interno di chiese, la Via Crucis. La chiesa cattolica pratica il digiuno e si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla passione e morte del Signore Gesù. 25 Capodanno Fiorentino. Nel Medioevo, nella stessa Toscana, non esisteva uniformità di date: a Firenze, Fiesole, Lucca (fino al xII secolo), 4. Pasqua Cristiana. La domenica della Resurrezione di Cristo . Scoppio del Carro. È la manifestazione più tradizionale della Pasqua a Firenze e si svolge alle 11.00, proprio davanti al duomo, per celebrare la resurrezione di Cristo. Il Carro, detto anche “Brindellone” è un macchinario di legno dorato ed adorno, trainato da due pariglie di buoi maremmani e contiene una carica di polvere da sparo. Un fuoco speciale, acceso sfregando tre pietre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, viene portato nella Cattedrale dalle autorità cittadine e consegnato all’Arcivescovo. Al momento del “Gloria” si accende la miccia di un razzo nascosto nella colombina, la quale, con un volo attraversa tutta la cattedrale e raggiunge il Carro provocando uno scoppio spettacolare: la tradizione vuole che la velocità e il modo in cui questo avviene, siano segni infallibili delle previsioni metereologiche per la stagione dei raccolti. LUGLIO SETTEMBRE 2. Palio di Siena. È una delle feste italiane più rinomate anche all’estero, molto sentita e vissuta con intensità e fierezza dai senesi; tanta è la folla che assiste, che risulta difficile entrare nella splendida Piazza del Campo, la piazza del Comune, dove si svolge la gara emozionante. I Quartieri di Siena sono 17, ma ogni anno se ne tirano a sorte 10: ognuno di questi partecipa con un proprio cavallo e un proprio fantino che cavalca a pelo, ossia senza sella. Verso l’ora del tramonto, dopo uno splendido corteo in costume attraverso le vie del centro, si dà inizio alla gara di astuzia, pazienza, velocità che dura tre giri della piazza e pochi minuti. Si corre anche il 16 di Agosto. Il vincitore conquista il Palio, ossia un gonfalone di seta, dipinto ogni anno da un artista diverso: le feste che seguono alla vittoria coinvolgono tutto il Quartiere, si tengono banchetti per le strade, e il Palio viene conservato gelosamente come un vero trofeo: tra tutte le feste di carattere medievale, questa non è solo folklore, ma è straordinariamente sentita da tutta la città. 5. Giostra del Saracino ad Arezzo. In ricordo dei tempi in cui tanto si temevano le invasioni saracene, si esibiscono ancora 2 giostratori per ciascuno dei Quartieri: i gareggianti a cavallo, correndo con la lancia tesa, devono colpire in pieno lo scudo del “Buratto”, ossia una figura di legno dipinto che rappresenta il nemico turco. Il Saracino, piantato su un perno metallico, è girevole e tiene in mano una mazza: se il cavaliere non è abbastanza veloce e attento, rischia di essere disarcionato dal colpo del pupazzo mobile e di cadere vergognosamente. MARZO 1 Shushan Purim. Purim II giorno. È una delle festività più allegre e felici della tradizione ebraica; un giorno in cui i precetti religiosi includono non solo di essere più gioiosi, ma anche di essere attenti studiosi della Torah. 8. Lailat ul Miraj. Ascensione del Profeta. Lailat ul Miraj significa notte dell’Ascensione, infatti sta a indicare la notte nella quale il Profeta Mohammad raggiunse un livello molto elevato e fu trasportato al cielo. Per l’occasione, le moschee e le case vengono decorate, durante il giorno, con bandierine dai colori vivaci e, durante la notte, con lampade a olio, candele e luci. 11 e 12. Palio di S. Paolino a Lucca. La manifestazione in costume si rifà agli avvenimenti storici che dal xII secolo, hanno visto l’impiego della balestra come arma di difesa nelle guerre tra le repubbliche di Lucca e Pisa. Castruccio Castracani, condottiero e Signore di Lucca istituì un premio per diffondere l’utilizzo della balestra e dal xV secolo fu istituito il Palio vero e proprio, con il più antico Regolamento per gara di tiro esistente in Europa. Luglio è il mese in cui Lucca ricorda al mondo i suoi fasti di Repubblica indipendente dal Granducato di Toscana. 15 - 19. Mercantia a Certaldo Alto. Sono 5 giorni di Kermesse, dedicati all’esposizione di una mai interrotta abilità artigianale ed artistica. “Botteghe”, fucine, laboratori sono in piena funzione e i visitatori possono assistere alla forgiatura di prodotti di solida tradizione, in una sorta di recupero della manualità artigiana. Partecipa anche i Festival Internazionale del Teatro di Strada. 20. Tisha B’Av. digiuno del 9 di Av. 26. Festa di S. Anna a Firenze. Proprio nel giorno onomastico della Santa, i fiorentini, nel 1343, riuscirono a liberarsi di un odioso tiranno: Gualtieri di Brienne. In onore di S. Anna si tenevano ogni anno solennissime feste che celebravano la resurrezione di Firenze e della sua repubblica e questa “avvocata della libertà cittadina” veniva venerata e ringraziata come patrona della città, al pari di san Giovanni. da qualche tempo si è ripreso a celebrare questa festa tipicamente cittadina. Ultima settimana di Luglio e prima di Agosto Nozze in costume a Suvereto (LI). Gli sposi che vogliono unirsi in matrimonio, coinvolti in una festa medievale che coinvolge tutto il paese, possono prenotarsi presso il Comune: saranno nozze sicuramente “fuori dal tempo”! 25. Giostra dell’Orso a Pistoia. Nel giorno del patrono, ossia S. Giacomo Maggiore detto “Matamoros”, la città ringrazia il Santo che la salvò da un attacco di Saraceni nell’anno 866. In suo onore si svolge una grandiosa processione coi gonfaloni “di città e di montagna” e un torneo cavalleresco in cui ognuno dei 4 rioni invia i suoi 3 più valorosi rappresentanti a colpire il bersaglio su cui è dipinto un orso; ma un tempo la bestia era viva e vegeta: la suspance e il divertimento dovevano essere assicurati! Comunque, il vincitore si aggiudica lo “speron d’oro” oggi come ieri; inoltre l’orso è rimasto sullo stemma cittadino. AGOSTO 11. Ramadan. I giorno. Cominciano i trenta giorni di digiuno. I fedeli si preparano a purificarsi dai propri peccati osservando il digiuno: astenendosi dal mangiare, dal bere, dal fumare e da qualsiasi altro piacere o nutrimento per il corpo. Il digiuno comincia all’alba e finisce al tramonto. da questa pratica sono esclusi i bambini, le donne che attendono un figlio, gli anziani, i viaggiatori e i malati. 15. Ferragosto. (= feriæ Augusti). Uno dei giorni più caldi dell’anno, in cui tutti erano autorizzati a lasciare il lavoro. 16. Seconda gara del Palio a Siena. Il giorno dopo la festa “dell’Assunta”, si corre in onore della Madonna, dipinta sul palio assieme al Bambino Gesù; la gara si svolge allo stesso modo del 2 Luglio. 6. Lailat al Kadr. Ventisettesimo giorno di Ramadan. In questa sera viene celebrato il Laylat al Qadr, momento in cui Maometto ricevette la rivelazione e, secondo il Corano, è anche il momento in cui Allah determina, ciclicamente, gli eventi dell’anno che verrà. 10. Eid al-Fitr. Festa della rottura del digiuno del Ramadan. È la prima delle due feste solenni dell’Islam: con i parenti, gli amici e i vicini si festeggia per tre giorni la fine del Ramadan. Un senso di profonda generosità e gratitudine colora questa festività. dopo il digiuno si deve condividere la gioia. 7 e 8. Festa della Rificolona a Firenze. È dedicata al culto della Madonna, che viene celebrata nel giorno del suo compleanno, la festa era molto sentita anche dai contadini che finalmente avevano terminato la grande fatica estiva del raccolto. Essi, per partecipare alla festa e giungere in tempo per le cerimonie che si svolgevano nel santuario dedicato alla Madonna - la chiesa della Santissima Annunziata - dovevano partire a notte fonda. Per vedere il sentiero, si portavano dietro delle candele, protette da un involucro di carta colorata; quando i ragazzacci fiorentini al mattino vedevano arrivare i contadini - mal vestiti, con le ceste dei prodotti che volevano vendere alla fiera, con quei buffi lumini in mano - li prendevano in giro e gli tiravano pallini di stucco con le cerbottane, in una sorta di lotta tra città e campagna. La parola “rificolona” deriva proprio da “fierucola”, ossia piccola fiera, ma al giorno d’oggi non sono più i contadini a portare in mano quelle lampade colorate, bensì i bimbi di città che gareggiano nel costruire e nell’esibire la più bella. 9. Rosh ha-Shanah 5770 - Capodanno. Festa dell’anno nuovo. Capodanno ebraico. È questa una delle feste solenni della religione ebraica. Ognuno medita sulle proprie azioni e chiede a dio perdono dei suoi peccati promettendo di diventare migliore. Si celebra la creazione dell’universo. 10. Rosh ha-Shanah. II giorno. 12. Gara degli Arceri di Sansepolcro. È una delle gare di tiro più antiche della Toscana: anche il pittore Piero della Francesca faceva parte della squadra di tiratori della sua città natale. 17. Yom kippur. Vigilia. 18. Yom kippur. Giorno dell’espiazione. Giorno di espiazione, dedicato al digiuno, alla preghiera, alla riflessione e al perdono: il più importante di tutta la liturgia ebraica. In questo giorno si chiede al Signore di perdonare tutti i peccati e di iscriverci nel Libro della Vita, della Pace e della Benedizione. Non si lavora e si deve mantenere il digiuno per 25 ore. 23 Sukkoth, I giorno. Festa delle capanne. Il termine stesso ricorda le capanne in cui abitarono gli ebrei, per quaranta anni, nel deserto, dopo essere usciti dall’Egitto. La capanna è il simbolo della precarietà della vita ma, soprattutto, della protezione del Signore sui figli di Israele. La prescrizione più importante è quella di sedersi nella sukkà, capanna, almeno per i pasti, se non c’è la possibilità di dormirci. Chi ne ha la possibilità costruisce la capanna nel cortile o nel giardino. Questa festa dura nove giorni: due sono di festa, cinque di mezza festa, due di chiusura. OTTOBRE 1. Simchat Torah. Festa della gioia della Legge. Simchat Torah, che cade l’ultimo giorno di Sukkot, è una giornata di celebrazione della Torah e dei suoi insegnamenti. La festa ha avuto origine in Babilonia, nel Ix secolo d.C., dove la lettura dell’intero testo della Torah nel corso dell’anno era diventata una pratica corrente, e segna il giorno in cui il ciclo di lettura si chiude e ha nel contempo un nuovo inizio. La danza e la processione con i rotoli della Torah è una pratica tradizionale di questa festa. Le processioni (hakafot) nella sinagoga, proseguono sino a che ogni ebreo non abbia portato i rotoli in solenne processione. I MAGGIO 1. Calendimaggio. (Kalende = primo giorno del mese): i giovani, durante il Medioevo, percorrevano la città, cantando serenate per le belle ragazze e appendevano alla porta dell’innamorata il “majo”, ossia un ramo fiorito e ornato di nastri: se la fanciulla lo accettava, i due giovani si consideravano fidanzati. 16. L’Ascensione del Signore. A Firenze grande festa “del Grillo” alle Cascine: fino a qualche anno fa, si vendevano piccole gabbie con il grillo canterino e si regalavano ai bambini, facendoli contenti e liberando le campagne dai piccoli roditori, nel qual caso si intendeva “fare la festa” al grillo 19. Shavu’ot – Pentecoste. I giorno. Pentecoste ebraica, che si celebra sette settimane dopo Pasqua, chiamata anche “Festa delle Settimane”. È la festa della raccolta (Esodo, 23,16). Alcune fonti, come quelle rabbiniche, la fanno coincidere con la consegna a Mosè delle Tavole della Legge (la Torah) sul Monte Sinai (i dieci comandamenti, che rappresentano il codice morale della civiltà occidentale odierna). 20. Shavu’ot – Pentecoste. II giorno Balestra del Girifalco a Massa Marittima. In ricordo delle lotte per l’indipendenza, in epoca medievale, i balestrieri dei Terzieri cittadini (le città potevano essere divise in Terzieri, Quartieri, Sestieri) si sfidano in una gara di tiro. La gara viene ripetuta anche la seconda domenica di Agosto. GIUGNO 6. Gioco del Ponte a Pisa. La prima domenica di giugno, tutta la città partecipa a una gara di forza, uno speciale “tiro alla fune” molto combattuto e talvolta anche violento: 600 persone, in costume del 1400, si dividono in due squadre e attraversano la città, fino a raggiungere l’Arno, all’altezza del Ponte di Mezzo; partecipano al gioco 20 campioni per squadra: una rotaia attraversa il ponte e su questa è fermo un pesante carrello che una delle squadre deve trainare, per rimanere “padrone del ponte”. 11. Festa del Palio a Firenze. (pallium = drappo) Una gara di corsa tra cavalli, in ricordo della vittoria di Campaldino del 1289. Si partiva da Porta al Prato, si percorreva borgo Ognissanti, via del Parione per arrivare a piazza S. Apollinare: chi vinceva otteneva in premio il palio, una preziosa stoffa di damasco. Al giorno d’oggi è rimasto solo il nome della strada dove la gara si svolgeva, ossia via del Corso. 16. Luminara di San Ranieri a Pisa. La sera che precede il giorno del Santo patrono, i Lungarni vengono suggestivamente illuminati dai “lampanini” le cui candele sottolineano i profili delle case, dei palazzi e delle chiese, e specchiandosi nell’acqua, creano uno scenario magico e suggestivo. 24. Festa di S. Giovanni, Patrono di Firenze. Un tempo le celebrazioni di questa festa, la più amata dai fiorentini, erano diverse e comprendevano la Corsa dei Barberi (ossia dei cavalli di Barberia) che vedeva i cavalieri dei Quartieri disputare una gara di velocità tra le strette vie cittadine, da Porta al Prato, fino a piazza S. Croce; il palio dei barcaioli sull’Arno, nel tratto fra gli Uffizi e Ponte Santa Trinita. Attualmente è rimasta la gara sul fiume, cui seguono, alle 22.00, sontuosi fuochi d’artificio dall’alto del Piazzale Michelangelo. Inoltre si combatte la partita del Calcio in costume, una sorta di rugby giocato in piazza S. Croce, per l’occasione coperta di sabbia e circondata da scalinate di legno per gli spettatori. L’atto di nascita di questo gioco porta la data del 1580, quando Giovanni Maria de’ Bardi pubblicò il suo “discorso sopra il Giuoco del Calcio fiorentino”, nel quale specificava finalità e scopi, sanciva regole, imponeva divieti. Ecco la sua definizione generale: “Il Calcio è un giuoco pubblico di due schiere di giovani a piede e senz’armi, che gareggiano piacevolmente di far passar di posta oltre all’apposito termine, un mediocre pallone a vento a fine d’onore”. In quell’epoca al gioco potevano partecipare solo i rampolli di famiglie blasonate: “È un giuoco nobile e gentile nel quale non è da comportarsi gentame, non artefici, non servi, non ignobili, non infami, ma soldati onorati, signori e principi”. 4. Festa di S. Francesco. Patrono d’Italia: un santo amatissimo per la sua scelta di povertà, amore per gli umili e per la poesia con cui ha cantato tutte le creature. Il nome “Francesco” assieme a quello di Lorenzo, è quello più diffuso tra i fiorentini di ogni tempo. NOVEMBRE 1. Ognissanti. è il giorno in cui, come dice il termine toscano, si festeggiano tutti i santi della chiesa cattolica; nel 1338, in questo giorno, i popolani fiorentini si ribellarono contro i “Grandi” ossia i signori, facendo una sommossa: erano sicuri di trovare la protezione non di uno solo, ma di tutti i santi del paradiso! 2. Commemorazione dei defunti. È in tutta Italia il giorno dedicato alla memoria delle persone care che ci hanno lasciato: i cimiteri sono pieni di persone, di fiori, di luci; i bambini non vanno a scuola. 4. Grande piena del 1966. Si verificò la grande piena dell’Arno che inondò e devastò Firenze: tanti giovani italiani e stranieri accorsero per salvare il patrimonio artistico della città e furono chiamati “Angeli del fango”. 16. Eid Al-Adha. Festa del sacrificio. È una delle due feste solenni dell’Islam. In questa occasione si commemora il sacrifico del montone. Ibrhaìm (Abramo) riceve ordine da Allah di sacrificare il suo unico figlio Ismaele (da cui discende Muhammad) in segno di fedeltà e donazione totale. Tuttavia, mentre Abramo sta per compiere il sacrificio Allah stesso, riconoscendo e premiando la sua fedeltà, ferma la sua mano e manda un montone da sacrificare al posto del giovane. La festa dura quattro giorni, nella tradizione si usa che ogni famiglia sgozzi un montone e poi ne doni un terzo ai poveri, un terzo ai vicini e un terzo alla propria famiglia. “Signor mio, concedimi un figlio, che sia dei buoni”; (Corano, Sura degli angeli schierantisti, xxVII v. 98, Abramo si accinge a sacrificare il proprio figlio). Secondo l’opinione prevalente fra i musulmani, si tratterebbe qui di Ismaele; questi infatti, e non già Isacco, la cui nascita è menzionata in appresso (v. 112), sarebbe stato offerto in sacrificio da Abramo. 30. 1786: Abolizione della pena di morte e della tortura. Nel Granducato di Toscana, secondo il nuovo codice Lorenese. DICEMBRE 2. Chanukah. I giorno. La festività ebraica Chanukah, che inizia al tramonto del giorno precedente, è conosciuta anche come Festa delle Luci e ricorda le imprese dei Maccabei che liberarono il Tempio dall’occupazione degli Ellenisti, i quali l’avevano profanato professandovi il culto di Giove. Si compì il miracolo della piccola ampolla d’olio che fece ardere il lume del Tempio per otto giorni consecutivi. Si festeggia con gioia accendendo per otto giorni la Chanukià (lume con otto luci). 6. S. Niccolò. Un tempo era la notte in cui i bambini aspettavano che Niccolò portasse i doni, così come oggi avviene per Natale o per l’Epifania. 7. Al Hijra. I giorno. Capodanno musulmano (1432 dell’Egira). Si commemora l’inizio della migrazione del Profeta Muhammad dalla Mecca a Medina, avvenuta nel 622 d.C. 13 Festa di S. Lucia. Una martire cristiana che fu accecata e miracolosamente tornò a vedere; il popolo collegava alla sua festa il solstizio di inverno, anticipandolo di qualche giorno, per ricordare questo passaggio dal buio alla luce. Infatti recita il proverbio:”Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia”. 25. Natività del Signore. Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù, per i Cristiani figlio di dio e della Vergine Maria. (Cade il 25 dicembre, il 7 gennaio nelle Chiese orientali, per lo slittamento del calendario giuliano). Il termine italiano Natale deriva dal latino natalis che significa “relativo alla nascita”. Il Natale, pur non essendo la principale festa cristiana (in quanto è la Pasqua), è pur sempre quella più sentita a livello familiare e popolare, e rappresenta la consapevolezza di essere chiamati a riconoscere nel Bambino di Betlemme il Figlio di dio e il Fratello di ogni uomo.