E se San Martino si fosse trovato nell`epoca attuale?
Transcript
E se San Martino si fosse trovato nell`epoca attuale?
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO 24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5 [email protected] - www.oratorionembro.org ANNO 105° - N. 9 - OTTOBRE 2016 A 1.700 ANNI DALLA NASCITA DEL NOSTRO PATRONO E se San Martino si fosse trovato nell’epoca attuale? ATTUALITÀ RIFLESSIONI SCRITTE AL RITORNO DA UN VIAGGIO COMPIUTO IN AFRICA NEL MESE DI SETTEMBRE Dalle Missioni possono arrivare spinte per rendere più vive le nostre comunità UNA “GIORNATA” CHE SI CELEBR A DA NOVANT’ANNI Questa edizione de Il Nembro viene distribuita nel fine settimana con la domenica (23 ottobre) nella quale si celebra la Giornata missionaria mondiale, appuntamento annuale che in questo 2016 arriva alla sua novantesima edizione; promossa dalla Pontificia Opera per la propagazione della fede, essa fu approvata ed avallata nel 1926 da Papa Pio XI. Tra le sue finalità, la “Giornata” ha sempre avuto anche quella di raccogliere ovunque mezzi da destinare all’attività di coloro che si prodigano per diffondere in ogni continente i contenuti del Vangelo. Nel suo messaggio per la “Giornata” di questo 2016, Papa Francesco sottolinea che, collocandosi nel Giubileo straordinario della misericordia (programmato con la sua conclusione fissata il prossimo 20 novembre, festa di Cristo Re), essa invita tutti «a guardare alla missione ad gentes come ad una grande, immensa opera di misericordia, sia spirituale, Dal 2 al 17 settembre di quest’anno ho avuto l’opportunità di recarmi nel Camerun, in Africa, insieme a Renato Pulcini, a sua moglie Carla, a suo nipote Fabio, là direttisi per far visita a padre Giuseppe Pulcini – fratello di Renato –, in quelle zone impegnato in una Missione gestita dai Saveriani. Il viaggio mi ha condotto a reimmergermi in molte delle esperienze da me direttamente vissute nel periodo della mia permanenza in Bolivia. La realtà sociale, culturale, economica, politica del Camerun assomiglia infatti parecchio a quella del Paese latino-americano. Entrambi i Paesi, pur essendo dotati in rilevante quantità di preziose materie prime, e quindi potenzialmente assai ricchi, hanno una popolazione che, nella sua stragrande maggioranza, è povera. Pure in Africa si sta producendo una urbanizzazione “selvaggia”, analoga a quella di altre aree del cosiddetto “terzo” o “quarto mondo”: stanno cioè crescendo metropoli sterminate, nelle quali la gente però vive per lo più in periferie prive di strade adeguate, di acquedotti, di ospedali, di servizi pubblici, e in un contesto connotato dalla miseria più profonda, accompagnata da contraddizioni e conflittualità molteplici. Per esempio: nella capitale del Camerun, Yaoundé, città con tre milioni di abitanti, non esistono i mezzi di trasporto pubblici. Funzionano soltanto taxisti privati, i quali si contendono la clientela, correndo da un capo all’altro del territorio in un permanente caos del traffico. Non ci sono 2 IL NEMBRO ottobre 2016 sia materiale». In questa occasione – ma anche successivamente – «siamo tutti invitati – ha scritto Papa Francesco nel suo messaggio – ad “uscire” come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed esperienza, nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all’intera famiglia umana. In forza del mandato missionario – sono ancora parole di Jorge Mario Bergoglio – la Chiesa si prende cura di quanti non conoscono il Vangelo, perché desidera che tutti siano salvi e giungano a fare esperienza dell’amore del Signore». La coincidenza con la “Giornata” missionaria rende di particolare interesse ed attualità le riflessioni presentate in queste pagine, scritte dall’arciprete don Santino Nicoli all’indomani del viaggio che di recente egli ha compiuto in una terra di missione, in Africa. possibilità di lavoro. Le case sono prevalentemente catapecchie malandate. La vita delle famiglie, di solito assai numerose quanto a componenti, viene portata avanti dalle donne. Quei pochi che hanno un’occupazione percepiscono un salario mensile pari a circa 80 euro. I più fortunati, che sono, quasi sempre, i dipendenti statali, arrivano a 120 euro al mese. Nelle scuole le aule sono... superaffollate: vi si assiepano, talora, sino ad ottanta alunni. Gli ospedali sono gestiti da operatori pri- vati, i quali non vanno per il sottile nelle speculazioni nei confronti dei pazienti, dei malati, costretti a pagarsi tutto. Non mancano, naturalmente, nemmeno nel Camerun, gli aspetti positivi; anzi... L’ambiente naturale è splendido, pur con un clima caldo umido. Vi sono lussureggianti foreste tropicali. Oltre che delle materie prime delle quali già si è fatto cenno – petrolio, minerali vari, pietre pregiate, legnami di alta qualità – il Paese può avvalersi di una abbondante e qualificata produzione agricola: si passa dal cacao al caffè, dalle banane all’ananas, dalla soia all’olio di palma. La mancanza di infrastrutture frena lo sviluppo delle industrie (per la valorizzazione e la trasformazione delle materie prime) e della rete commerciale. Da qui la carenza di stabilimenti e negozi, di posti per un impegno quotidiano, di fonti di guadagno per le persone. La gente è in ampia misura costretta a vivere di espedienti. La Chiesa cattolica sta operando in Africa da poco più di un secolo. Quella del Continente Nero è una Chiesa giovane, che può contare su molte vocazioni sia maschili sia femminili. I sacerdoti e le suore nativi, africani, a poco a poco stanno subentrando ai missionari, provenienti da altre terre, nel continuare l’opera. Le grandi parrocchie sono strutturate su piccole comunità di base, impegnate a diffondere la pratica del Vangelo un po’ ovunque, ma specialmente nelle periferie delle città, delle metropoli. Sono parecchi ATTUALITÀ i laici che accettano di attivarsi – accanto ai sacerdoti, ai missionari – nella catechesi, nel servizio al culto, nelle opere di assistenza e carità. Da più parti si è levato l’auspicio di una Chiesa in grado anche di risultare più “profetica”, cioè con la possibilità e la forza di denunciare la corruzione dilagante, il malgoverno constatabile in tanti Paesi africani, le ingiustizie sociali, l’arricchimento da parte di pochi, la pratica impossibilità per i più di accedere ad una esistenza dignitosa, più “umana”. L’evangelizzazione – della quale si sente la necessità – non può scaturire solo dall’azione di un missionario isolato, una sorta di “battitore libero”. Affinché essa risulti effettiva, assimilata, servono un ampio coinvolgimento, ed un cammino comunitario, animato dalla fede. Da qui è scaturito l’orientamento – già accennato – verso lo sviluppo di comunità di base, nelle quali è più agevole la collaborazione fraterna; comunità impegnate a farsi fermento e lievito per l’intera società. Padre Giuseppe Pulcini, insieme ad altri tre confratelli, sta agendo in una delle grandi parrocchie di periferia, quella intitolata a Cristo buon pastore. Nell’ambito di tale realtà funziona anche il Seminario gestito dai Saveriani e frequentato da una ventina di giovani africani, con i quali è stato bello, per noi... arrivati là da Nembro, dialogare sulle prospettive della Chiesa in Africa, facendo anche confronti con la vita della Chiesa nella Bergamasca, in Italia. Là, in Africa, non ci sono, di solito, le tradizioni da noi invece radicate, di remota origine. Ci si muove su e con schemi diversi. Le celebrazioni si sviluppano con una partecipazione attiva della gente in canti, danze, preghiere coinvolgenti l’intera assemblea liturgica; e così sovente i tempi si allungano; una Messa può durare anche due ore; ma la gente vi sta volentieri. Tra le persone è forte il senso della solidarietà; il volontariato è diffuso; l’adesione alle diverse iniziative è, di solito, numerosa, gioiosa, intensamente sentita. Mi ha impressionato la maniera giovanile, quasi “allegra” della presenza ai riti liturgici da parte di molti esponenti delle nuove generazioni, i quali proprio con la loro vivacità animano la comunità, rendendola più attenta, più sensibile, inserita nelle novità e nei cambiamenti che stanno emergendo. Sarebbe importante riuscire a dare un volto “missionario” anche alla vita della nostra parrocchia: non solo mantenendo più strettamente i rapporti con i nostri conterranei che operano in Africa, oppure altrove, impegnati nella evangelizzazione e nella pastorale in senso lato, ma pure imparando da loro, e da quello che si fa nelle loro comunità ecclesiali, ad essere aperti a tutti, ai cambiamenti che avanzano, a guardare al di là delle tradizioni, ad uscire dal consueto, per costruire stili nuovi nel praticare quotidianamente il Vangelo, coltivando quelle relazioni che sono la forza della missione. Anche nel programma pastorale 2016/17 della diocesi di Bergamo c’è un invito del vescovo a rendere sempre più “missionarie” le nostre comunità parrocchiali, ad andare cioè incontro a coloro che sono lontani dalla fede, a cercare strade diverse da quelle sin qui praticate, per una nuova evangelizzazione attenta, attraverso il ricorso pure ai “ministeri laicali”, alle relazioni fraterne, al mondo dei giovani, ai problemi del lavoro, alle situazioni dei poveri, alle fragilità umane e così via. Restano di pregnante attualità gli ambiti di vita da affrontare messi a fuoco nel convegno della Chiesa italiana svoltosi a Verona nel 2015; sarà opportuno farli oggetto di riflessioni nelle riunioni del Consiglio pastorale. La visita alla missione di padre Giuseppe Pulcini in Camerun mi ha indotto a pensare a tutti i nostri compaesani che agiscono in varie parti del mondo, in realtà tra loro molto diverse, ma tutti uniti, con la Parrocchia delle loro origini, dalla medesima passione per il Regno di Dio; passione che deve farsi avanti con la testimonianza della gioia del Vangelo, forza della missione. Il mese missionario (ottobre) che si sta vivendo stimola a pregare, a dare un apporto alle Missioni, affinché siano sempre di più i luoghi di una esperienza diffusa della misericordia di Dio, portata con buona volontà a tutti. L’Anno Santo della misericordia che sta per concludersi apra il nostro cuore alla riconoscenza per il dono della fede: dono che siamo chiamati a diffondere con una vita, con un impegno coerenti. Don Santino Nicoli - arciprete Nelle foto: aspetti e momenti del viaggio compiuto dall’arciprete, insieme ad altri nembresi nella prima metà di settembre. IL NEMBRO ottobre 2016 3 CRONACHE LE REGISTRAZIONI ALL’ANAGRAFE E LE OFFERTE GIUNTE ALLA PARROCCHIA NEL MESE DI SETTEMBRE Generosa la risposta dei Nembresi all’appello per l’aiuto ai terremotati Nel corso del mese di settembre all’anagrafe della parrocchia di San Martino, in Nembro, sono stati registrati quattro battesimi, tre matrimoni e dieci decessi. Ecco il quadro dettagliato. BATTESIMI – Maya Allegri, di Marco e di Felicity Allegri; Enea Bonzi, di Enrico e di Angela Altieri; Sofia Riva, di Franco e di Eleonora Grassi; Thomas Rossetti, di Marco e di Lucrezia Marchesi. Questi bambini sono stati battezzati il 18 settembre. MATRIMONI – Fabio Moioli con Francesca Maltese (nozze celebrate il 3 settembre); Flavio Nespoli con Francesca Beni (nozze celebrate il 5 settembre); Marco Belotti Cassa con Paola Linda Rovida (nozze celebrate il 23 settembre). DEFUNTI – Assunta Acerbis di anni 98, deceduta il 3 settembre; Giannina Cerea di anni 77, deceduta il 4 settembre; Cristina David di anni 93, deceduta il 5 settembre; Manuel Redondi di anni 41, deceduto il 6 settembre; Mario Volonté di anni 89, deceduto il 12 settembre; Elisa Cantini di anni 88, deceduta il 14 settembre; Innocentina Foini di anni 79, deceduta il 15 settembre; Giuseppina Moroni di anni 85, deceduta il 15 settembre; Lidia Stella di anni 82, deceduta il 18 settembre; Giulia Ravellini di anni 99, deceduta il 24 settembre. Come in ogni mese, ecco in questa pagina anche il rendiconto delle offerte che, nelle sedi consuete, sono pervenute alla parrocchia, con diverse finalità. In questo caso ci sono “voci” aggiuntive, come quella riguardante la colletta a beneficio dei terremotati del Centro Italia. In tale occasione ancora una volta i Nembresi hanno dato una dimostrazione della loro sensibilità verso i bisognosi. Ecco dunque il quadro dettagliato. Agli Uffici parrocchiali: euro 11.403, così ripartiti: N.N. euro 50; N.N. euro 1.000; N.N. euro 10.000; con i “panini” di San Nicola il 10 settembre sono stati raccolti 105 euro; dalle appassionate del gioco della tombola, euro 248. Al Fondo di solidarietà “monsignor Aldo Nicoli”: euro 300 da N.N. Al Santuario dello Zuccarello: euro 320: N.N. euro 50; N.N. euro 100; N.N. euro 50; N.N. euro 50; N.N. euro 70. Per una poltroncina nel rinnovato teatro “S. Filippo Neri”: euro 150 da “Anna”. 4 IL NEMBRO ottobre 2016 CORSO AD ALBINO SULLE PARABOLE DEL VANGELO Nel Vicariato Albino-Nembro è stato organizzato, e si è da poco avviato con una notevole partecipazione, un Corso biblico dedicato alle parabole del Vangelo di Matteo. Gli incontri sono fissati al mercoledì dalle ore 20,15 alle 21,15, presso il Teatro dell’Oratorio di Albino. Relatore e animatore del Corso è Fernando Armellini, biblista. L’adesione è possibile anche per coloro che non hanno preso parte ai primi due incontri, svoltisi il 12 e il 19 ottobre. Le date dei prossimi incontri sono: 9, 16 e 23 novembre; 11, 18 e 25 gennaio; 1 e 8 febbraio. È stata predisposta una pubblicazione per favorire l’accostamento alla tematica scelta. Per informazioni si può telefonare a don Daniele Belotti, parroco di Vall’Alta (tel. 035 770 026). Per i terremotati del Centro Italia, con le collette durante le Messe nelle chiese, tra sabato 17 e domenica 18 settembre, sono stati raccolti 8.489 euro; inoltre con le serate promosse nell’ambito della festa dell’Oratorio, con la preparazione di pasta all’amatriciana, sono stati raccolti 3.157 euro. In totale si è così arrivati alla somma di euro 11.646. Per Il Nembro. Con le collette nelle chiese in occasione delle Messe tra saba- to 10 e domenica 11 settembre, quando è stata attuata la “Giornata di sensibilizzazione” a sostegno della pubblicazione del mensile con notizie delle Parrocchie di Nembro, Gavarno e Lonno, sono stati raccolti 1.875 euro; delle oltre 4.350 buste distribuite alcuni giorni prima insieme al Calendario parrocchiale, entro la fine di settembre ne erano rientrate 398, contenenti complessivamente 10.234 euro. A sostegno de Il Nembro, entro la fine di settembre, erano pervenuti, perciò, 12.109 euro. Nel 2013 vennero restituite 557 buste con 24.660 euro. Nel 2014 le buste restituite furono 412, con 19.045 euro. Nel 2015 le buste restituite furono 435, con 19.312 euro. Di tali buste – del 2015 – 259 provenivano dalla zona del Centro del paese (plebana), 68 dalla zona di San Nicola, 38 dalla zona di San Faustino, 70 da Viana. Già è stato segnalato che nel 2014 il bilancio de Il Nembro ha registrato una perdita di 7.130 euro e che nel 2015 il deficit ha superato i 14.000 euro. Al momento dell’andata in stampa di questa edizione de Il Nembro stavano ancora arrivando buste relative alla “Giornata” di quest’anno. Si segnala che tali buste continueranno ad essere accettate sia agli Uffici parrocchiali sia presso la Redazione de Il Nembro, aperta al martedì (mattino e pomeriggio) e al giovedì mattino. A tutti coloro che hanno dato per le più diverse finalità vanno i più sentiti ringraziamenti. I bambini battezzati nella domenica 18 settembre in plebana in una foto che li ritrae con i loro familiari, subito dopo il rito. VITA PARROCCHIALE IN SINTESI, SCHEMATICAMENTE ESPOSTE, ECCO LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE NELLA COMUNITÀ DI SAN MARTINO Tutti gli appuntamenti e gli eventi dell’anno pastorale 2016/17 Nelle tabelle di questa pagina sono indicati tutti gli appuntamenti e gli eventi più rilevanti previsti per l’anno pastorale 2016/17 nella parrocchia di San Martino in Nembro. Siccome l’anno pastorale si è già avviato, alcuni degli appuntamenti qui segnalati nelle tabelle hanno già avuto luogo. In questa pagina manca però la segnalazione degli incontri per il catechismo ai ragazzi e agli adolescenti: incontri che si svolgono normalmente al venerdì e al sabato, presso l’Oratorio, in orari che sono ben noti ai diretti interessati. Per l’anno catechistico in corso, presso l’Oratorio si sono iscritti circa 600 ragazzi ed adolescenti, così suddivisi per classi: 40 di prima elementare; 69 di seconda elementare; 69 di terza elementare; 81 di quarta elementare; 77 di quinta elementare; 66 di prima media; 82 di seconda media; dalla terza media alla quarta superiore, un centinaio. Questa pagina è stata ideata per... essere conservata come pro-memoria: in pratica, in essa è condensato quanto si trova indicato anche sul Calendario parrocchiale, giorno per giorno, mese per mese. BATTESIMI INCONTRI DI PREPARAZIONE 2° ciclo: 5 e 19 novembre, 3 dicembre 2016; 3° ciclo: 21 gennaio, 4 e 18 febbraio 2017; 4° ciclo: 6 e 20 maggio, 3 giugno 2017. AMMINISTRAZIONE DEL SACRAMENTO 20 novembre 2016 ore 10,30, Messa 18 dicembre ore 15, Messa 20 gennaio 2017 ore 10,30, Messa 12 febbraio ore 10,30, Messa 15 aprile Veglia Pasquale 30 aprile ore 18, Messa 28 maggio ore 10,30, Messa 25 giugno ore 9, Messa 23 luglio ore 10,30, Messa PRIMA CONFESSIONE PRIMA COMUNIONE CRESIMA 23 ottobre 2016: ore 9, Messa e incontro per i genitori (1) in Oratorio; 20 novembre: ore 9, Messa e incontro per i genitori (2) in Oratorio; 22 gennaio 2017: ore 9, Messa e incontro per i genitori (3) in Oratorio; 5 marzo: ore 9, Messa e incontro per i genitori (4) in Oratorio; 2 aprile: ritiro per genitori e bambini; 9 aprile, Festa del perdono: prima Confessione dei bambini; 23 aprile: ore 10,30, Messa con tutti i confessati. 6 novembre 2016: ore 9, Messa e incontro per i genitori (1) in Oratorio; 30 ottobre 2016: presentazione dei cresimandi; ore 15, incontro per i genitori (1); 27 novembre: ore 15, incontro per i genitori (2) in Oratorio; 12 febbraio 2017: ore 15, incontro per i genitori (3) in Oratorio; 26 marzo: ore 15, incontro per i genitori (4) in Oratorio; 21 maggio: ritiro per i genitori e i cresimandi; 4 giugno: Amministrazione delle Cresime; 11 giugno: ore 10,30, Messa con tutti i cresimati. CATECHESI DEL MARTEDÌ Corso biblico 25 ottobre e 8 novembre 2016. Catechesi degli adulti nel tempo di Avvento e Quaresima. Catechesi in famiglia 10, 17, 24 e 31 gennaio 7, 14 e 21 febbraio 2017. 4 dicembre: ore 9, Messa e incontro per i genitori (2) in Oratorio; 5 febbraio 2017: ore 9, Messa e incontro per i genitori (3) in Oratorio; 19 marzo: ore 9, Messa e incontro per i genitori (4) in Oratorio; 7 maggio: ritiro per genitori e bambini; 14 maggio: Festa della prima Comunione; 20 maggio (sabato): ore 18, Messa di seconda Comunione nelle Vicinie; 21 maggio: ore 10,30, Messa di seconda Comunione in plebana (Centro); 17 giugno (sabato): ore 18, Messa e processione (giornate eucaristiche). QUARESIMALE 10, 17, 24 e 31 marzo 7 aprile 2017 CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE Mercoledì (ore 20,30): 27 settembre 2016, 23 novembre, 18 gennaio 2017, 29 marzo e 17 maggio. IL NEMBRO ottobre 2016 5 VITA PARROCCHIALE Corale Bilabini: si è aperto uno spiraglio per il proseguimento della sua attività Per il futuro della Corale Bilabini, nel senso della possibilità di un proseguimento dell’attività del complesso al servizio della parrocchia, si è aperto... uno spiraglio. Nelle passate settimane è emerso che le difficoltà nascevano sì dalla carenza di voci (soprattutto femminili), ma anche dal fatto che sia il maestro, sia l’organista più volte avevano lasciato capire l’intenzione di rinunciare ai loro impegni per loro motivi personali. Ci si è perciò mossi, anzitutto, in questa direzione. Come nuovo maestro si è reso disponibile Marco Lanza, già impegnato con la Corale di Verdello, ma residente con la propria famiglia a Viana. Il nuovo organista è stato identificato in Paolo Ghilardi, che già da tempo si sta prodigando nelle chiese di San Nicola e di Gavarno. È partita, nel contempo, pure l’opera di riaggancio o di reperimento delle voci maschili e femminili. Di tutta questa attività si è fatto il punto nel corso di una “cena di lavoro” svoltasi nella serata di venerdì 14 ottobre. I presenti erano una ventina. C’era pure l’arciprete don Santino Nicoli, il quale ha espresso la viva speranza della Parrocchia che la “Bilabini” possa aggiungere altri capitoli alla sua lunga e nobile storia. È stato così indetto un nuovo incontro per giovedì 27 ottobre presso la sede della Corale: ad esso sono stati invitati gli attuali appartenenti alla “Bilabini”, quelli che hanno lasciato l’impegno (ma che potrebbero, se lo volessero, rientrare nel complesso), e quanti hanno tempo e desiderio di mobilitarsi come... voci nuove (giovani e meno giovani, uomini e donne). Si spera, in tale circostanza, di salutare il rilancio della nuova e rinata “Bilabini”. Nella serata del 14 ottobre (alla quale c’erano il nuovo maestro e il nuovo organista) sono stati ringraziati (anche con un piccolo omaggio di riconoscenza) il maestro Luigi Mologni e l’organista Stefano Signori, orientatisi al “ritiro”, ma comunque ancora disponibili a collaborare in caso di bisogno, per celebrazioni nei giorni feriali oppure per alte particolari evenienze. NELLA NOSTRA PARROCCHIA CELEBRÒ LA SUA PRIMA MESSA NEL 1967 Forte rimpianto anche a Nembro per don Giancarlo Bresciani «Con la fedeltà del discepolo ha prima ascoltato e assimilato la Parola di Dio e poi l’ha testimoniata»: così il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, durante i suoi funerali, ha sintetizzato il servizio sacerdotale di don Giancarlo Bresciani, deceduto, a seguito di una lunga malattia, il 6 ottobre, all’età di 74 anni. Dal 2005 era prevosto a Curno, il paese (di circa 8.000 abitanti) che nella Bergamasca – a detta degli esperti – negli ultimi tempi ha subìto i più profondi cambiamenti socio-economici e che ha il record provinciale dei “supermercati”; dunque, una real tà complessa e difficile, nella quale don Giancarlo Bresciani ha saputo però essere pastore illuminato e molto amato. Lo si è constatato in occasione delle sue esequie, concelebrate dal pastore della diocesi con una cinquantina di sacerdoti, in mezzo ad una marea di gente. Alla veglia di preghiera in suffragio di don Giancarlo Bresciani ha voluto presenziare anche un gruppo di musulmani. «Nella nostra classe, in Seminario, era il migliore», ha detto un suo condiscepolo; «Era sempre tre passi avanti a noi, anche se camminava con il nostro ritmo», ha aggiunto un altro; «Semplicità di cuore, entusiastico amore per la Chiesa, spirito di povertà, misericordia, tenerezza: ecco i tesori della sua personalità» ha concluso un terzo. Nato a Oltre il Colle nel 1942, nel 1958 Giancarlo Bresciani venne a vivere a Nembro, dove la sua famiglia aveva deci6 IL NEMBRO ottobre 2016 so di acquistare e gestire una panetteria, in via Mazzini. Purtroppo, quasi subito si trovò orfano della mamma. A Nembro ha trascorso gli anni della sua formazione al sacerdozio e qui il 29 giugno 1967 celebrò la sua prima Messa: gli fecero una festa eccezionale, perché da ben dodici anni la comunità protetta da San Martino non aveva la gioia di accogliere un novello levita uscito dal Seminario di Bergamo. Don Giancarlo Bresciani – che di Nembro ha sempre mantenuto un intenso ricordo – è stato curato a Cepino e a Zogno prima di diventare parroco a Endenna (1981-92), prevosto a Sorisole (1992-2005) e, infine, come accennato, prevosto a Curno. È stato vicario locale nella zona della bassa Valle Brembana; ha fatto parte del Consiglio presbiterale diocesano e del Collegio dei consultori. Molti dei ragazzi che, tra la fine degli anni ’50 e la prima metà degli anni ’60 del ’900 frequentavano l’Oratorio a Nembro, lo ricordano ancora come instancabile animatore delle loro giornate nel periodo estivo. All’epoca della sua prima Messa l’arciprete di Nembro era don Carlo Nava. «Fu sempre convinto della necessità delle riforme scaturite dal Concilio Vaticano II» ha testimoniato all’indomani della sua scomparsa uno di quelli che gli erano molto amici. Ma c’è stato chi ha voluto rimarcare specialmente la sensibilità e la delicatezza del suo animo di pastore, vicino alla propria gente: «Era uno dei pochi sacerdoti con il raro dono di comprendere le sofferenze altrui prima ancora che gli venissero raccontate». Forse anche per questo, ovunque è stato, don Giancarlo Bresciani ha lasciato di sé un ricordo indelebile. Catechesi per gli adulti: questi gli incontri Martedì 11 ottobre, presso il Teatro “San Filippo Neri”, è stato inaugurato il ciclo di incontri sulla Amoris laetitia tenuto da don Lorenzo Testa (foto), docente di Teologia in Seminario nonché all’Istituto Superiore di Scienze Religiose. Questi appuntamenti stanno proseguendo ora, sempre al martedì sera, presso l’auditorium parrocchiale “Giovanni XXIII”. Dal 22 novembre, dopo la conclusione dell’anno liturgico 2015/16, la catechesi del martedì per gli adulti riprenderà, per il periodo dell’Avvento, lo schema abituale, con incontri presso l’auditorium parrocchiale alle ore 15 e alle ore 20,30, e presso l’auditorium di via Kennedy, alle ore 20,30. Si confida che questa iniziativa abbia una adeguata rispondenza, come già nel passato. VITA PARROCCHIALE UNA INIZIATIVA SCATURITA DALLA FIGURA E DALL’OPERA DEL PATRONO DELLA NOSTRA COMUNITÀ Alla festa di San Martino invitati i richiedenti asilo presenti a Nembro In questo 2016 si compiono i 1.700 anni dalla nascita di San Martino, venuto alla luce a Sabaria, nella Pannonia (l’attuale Ungheria), da genitori pagani. Suo padre, ufficiale in una guarnigione militare, lo chiamò Martino pensando a Marte, divinità della guerra, e sperando che egli diventasse un eroe, vittorioso in tutte le battaglie, e quindi famoso. A far conoscere ovunque Martino fu invece il gesto che in una fredda giornata egli compì, non ancora ventenne, nei pressi di Amiens, dando la metà del proprio mantello ad un povero. I biografi più attenti dicono che in quell’azione si riassumono tutte le qualità di Martino; un giovane – allora – generoso, sensibile ai bisogni altrui, affabile con tutti. Quando la sua famiglia si trasferì dalle parti di Pavia, Martino, ancora adolescente, entrò in contatto con i cristiani; chiese di poter iniziare il catecumenato. Venne battezzato, pare, nel 334 mentre stava prestando servizio militare. Si trovò a dover portare armi e divisa – che non gli piacevano – sin verso i quarant’anni; e a quel punto finalmente poté tentar di dedicarsi a quella vita ascetica, in solitudine, che tanto gli stava a cuore. Di fatto, però, al momento della morte del vescovo di Tours, Ilario, che era stato tra i suoi maestri, a furor di popolo Martino fu costretto ad occupare la sua cattedra. Si trovò sostenuto dalla stima della gente; ma non gli mancarono nemici, perché egli esigeva austerità, rigore, rispetto dei doveri. I suoi insegnamenti ebbero risultanze positive un po’ ovunque, a partire dalle regioni centrali della Francia. Pare che ad alimentare la sua popolarità abbia contribuito una sua storia scritta da Sulpicio Severo. Sicuramente Martino è tra i Santi più conosciuti e amati. Da un’indagine fatta qualche tempo fa è emerso che nella sola Francia ci sono 485 Comuni abbinati al suo nome e più di 3.600 parrocchie a lui intitolate. Se si fosse trovato a vivere in un’epoca come l’attuale, nella quale c’è tanta povertà ma si percepisce pure tanta indiffe- RACCOLTA DI ALIMENTI PER LE FAMIGLIE POVERE In coincidenza con la ricorrenza di San Martino, su iniziativa della Caritas parrocchiale, si svolgerà una raccolta di alimenti a beneficio delle famiglie bisognose. Come nelle precedenti occasioni, si fa presente che servono alimenti a lunga conservazione, ma non pasta e riso, perché questo tipo di prodotti arriva dalla Caritas diocesana. La raccolta avverrà in coincidenza con gli orari delle Messe prefestive di sabato 12 novembre, e di quelle del mattino di domenica 13 novembre. Un sentito grazie anticipato va a quanti vorranno dimostrarsi generosi. POSSIBILITÀ DI SALIRE SUL CAMPANILE In occasione della festa del Patrono, anche stavolta ci sarà la possibilità di salire sul campanile della plebana, grazie alla disponibilità dei campanari aderenti alla Federazione provinciale. Questi gli orari: sabato 12 novembre, dalle 14,30 alle 17,30; domenica 13 novembre, dalle 14,30 alle 16. I campanari accompagneranno quanti vorranno salire sul campanile, dando tutte le spiegazioni che verranno richieste. La foto pubblicata sulla copertina di questa edizione de Il Nembro è stata scattata con il drone da Diego Bedeschi, al quale vanno i più sentiti ringraziamenti per la sua disponibilità a beneficio del mensile parrocchiale. renza – come spesso sottolinea Papa Francesco –, San Martino che cosa avrebbe fatto? Al di là della spartizione del mantello, in quali forme sarebbe andato incontro ai bisogni? In questo 2016, abbinato al 17° centenario della sua nascita, la Parrocchia di Nembro ha pensato di invitare a partecipare alla festa del proprio patrono, che sarà celebrata solennemente domenica 13 novembre, anche gli 11 immigrati richiedenti asilo che da vari mesi ormai sono ospitati in paese. In preparazione alla festa è stato previsto un triduo con Messe (solo in plebana) alle 7,30, alle 9, e alle 20,30 venerdì 11 novembre; con Messa alle ore 18, sabato 12 novembre; con Messa solenne in plebana alle 10,30 domenica 13 novembre. A tale Messa – oltre alle autorità civili – sono stati invitati a presenziare i richiedenti asilo, che poi, a mezzogiorno, parteciperanno anche ad un pranzo presso l’Oratorio, insieme ai componenti il Consiglio pastorale parrocchiale, agli operatori della carità in paese, nell’ambito di organismi e associazioni. In coincidenza con la ricorrenza di San Martino ci sarà una raccolta di alimenti a favore delle famiglie povere, secondo le modalità che sono indicate in una nota a parte in questa pagina. Ci saranno anche altre iniziative. È stato previsto uno speciale addobbo della zona del sagrato e dell’ingresso della chiesa arcipresbiterale plebana. Martino, vescovo di Tours, morì all’età di 81 anni, a Candes, l’8 novembre 397. I suoi funerali si svolsero l’11 novembre, e furono così imponenti che proprio in tale data – anziché in quella del suo decesso, come di solito avviene – è stata fissata la sua memoria liturgica, la sua festa annuale. Ha annotato un biografo di San Martino: «Il suo gesto di carità ha trasformato per sempre, nella fantasia popolare, il vescovo stremato dalla fatica apostolica, quale egli era negli ultimi tempi della sua esistenza, nel sempre giovane cavaliere che taglia in due un mantello per coprire un povero rabbrividente al primo pungente freddo invernale». Un semplice istintivo gesto, scaturito da un impulso generoso, ha avuto un’eco che si sta prolungando da 1.700 anni. IL NEMBRO ottobre 2016 7 VITA PARROCCHIALE CON FESTEGGIAMENTI IN OMAGGIO A PADRE SERGIO MOROTTI ED A DON DAVIDE CARRARA In San Sebastiano solenne epilogo del Settenario dell’Addolorata I volontari che, coordinati da Giorgio Persico, si prodigano attorno alla e dentro la chiesa di San Sebastiano, si sono impegnati appieno per coronare, giovedì 15 settembre, la conclusione del Settenario dell’Addolorata anche festeggiando padre Sergio Morotti, scalabriniano, giunto al 50° di vita sacerdotale, e don Davide Carrara, arrivato al 15° anno di ordinazione. Entrambi hanno le loro famiglie residenti nella zona. Don Davide Carrara, nembrese, svolge attualmente il ministero ad Albenga. Per la circostanza, la chiesa di San Sebastiano e parte della contrada sono state addobbate con paramenti e luminarie. Il 15 settembre la Messa delle ore 17, in una rilevante cornice liturgica, è stata concelebrata da padre Sergio Morotti con don Davide Carrara e don Agostino Salvioni; ha fatto assistenza, introducendo il rito, monsignor Martino Lanfranchi. Per l’occasione è stata invitata (pur nelle incertezze dei suoi futuri destini) anche la Corale “monsignor Giulio Bilabini”. Nel corso e al termine della celebrazione eucaristica sia padre Sergio Morotti, sia don Davide Carrara hanno pronunciato parole di ringraziamento per le attenzioni loro riservate. Al termine della Messa ai due sacerdoti (foto qui accanto) sono state consegnate due piccole pergamene-ricordo. Poi, sulla piazzetta di San Sebastiano, si è svolto un “rinfresco” con il taglio di torte e lo stappo di bottiglie di... spumante, piene in realtà di... scintillanti mini-fuochi artificiali. C’erano, però, anche bottiglie con spumante vero. È doveroso sottolineare come, in coincidenza con ricorrenze legate alla chiesa di San Sebastiano, questa parte del centro storico venga sempre “parata a festa”, addobbata. Anche questo è un modo importante per tenere vive antiche tradizioni del paese, della Parrocchia. UN’INIZIATIVA RIVOLTA IN PARTICOLARE A PERSONE DAI 17 AI 35 ANNI Serie di incontri per “Viandanti della fede” «Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo»: da questa frase tratta dalla Evangelii gaudium di Papa Francesco è scaturita l’impostazione (per l’anno pastorale 2016/17, in prosecuzione di progetti analoghi portati avanti pure nel passato) di una serie di incontri, rivolti in particolare a persone dai 17 ai 35 anni; incontri focalizzati sostanzialmente in tre direzioni: riflettere sulla propria, personale, vocazione nella vita; capire esattamente che cosa intende il Papa quando parla di “Chiesa in uscita”; approfondire ciò che è possibile fare per tradurre effettivamente la fede nella quotidianità dell’esistenza. Gli incontri sono previsti nel terzo venerdì di ogni mese, con inizio alle ore 20,45, nella chiesa ipogea del Seminario, in Bergamo alta. Il programma dettagliato, e i temi che saranno 8 IL NEMBRO ottobre 2016 trattati di volta in volta, sono i seguenti: 18 novembre: Dio per l’uomo; 16 dicembre: Tra desiderio e sorpresa; 20 gennaio: Uomini ri-volti; 17 febbraio: In uscita con passione; 17 marzo: Fondati altrove; 21 aprile: Superate le distanze. Per più dettagliate informazioni è attiva la pagina Facebook: Scuola di preghiera 2016/17. Si segnala qui che con il mese di ottobre ha ripreso l’attività anche la Scuola diocesana della Parola. Gli incontri si tengono tutti i mercoledì presso la Casa del Giovane, in via Gavazzeni 11, in Bergamo. L’orario è dalle 20,30 alle 22,15. La scuola è aperta a tutti, anche a coloro che non l’hanno frequentata negli anni passati. Per informazioni e chiarimenti si possono contattare questi numeri: 0363 902 565 o 035 290 127. Sono comunque disponibili volantini e pieghevoli all’ingresso della plebana. VITA PARROCCHIALE I RINGRAZIAMENTI (E I RICORDI) DI DON LUIGI MAZZA DI RECENTE TORNATO NELLA VICINIA Quando a San Nicola c’erano... trentacinque chierichetti A una settimana di distanza dal suo breve, temporaneo, ritorno nella Vicinia di San Nicola in coincidenza con il mezzo secolo dalla sua ordinazione sacerdotale, don Luigi Mazza è stato, per il medesimo motivo, festeggiato anche nel suo paese natale, Entratico, dove ora si è ritirato e si prodiga come coadiutore parrocchiale, dopo aver guidato pastoralmente, per circa ventotto anni, la comunità ecclesiale di Bolgare. Egli ha lasciato, nel 2015, l’ufficio di parroco sia per motivi di salute sia per gli ormai raggiunti limiti di età stabiliti per tale ruolo: è nato, infatti, nel 1940 e perciò nel 2015 ha compiuto i 75 anni. A Entratico, tra il 17 e il 18 settembre, don Luigi Mazza, durante la festa locale del suo giubileo sacerdotale, si è trovato attorniato da altri quattro presbiteri suoi compaesani. «Ci chiamavano le “cinque stelle” nell’epoca nella quale, con qualche anno di differenza l’uno dall’altro, eravamo in cammino verso il coronamento della nostra vocazione», ha commentato lo stesso don Luigi Mazza. Tra le... ex “cinque stelle” ritrovatesi a Entratico c’era monsignor Carlo Mazza (nato nel 1942), il quale adesso, dal 2007 è vescovo di Fidenza. A don Luigi Mazza le attestazioni di stima e di gioia dei suoi compaesani hanno naturalmente fatto molto piacere. Ma nel profondo del suo cuore è rimasto scolpito specialmente il ricordo dell’accoglienza riservatagli nella zona di San Nicola nel tardo pomeriggio del 10 settembre scorso, quando egli è... rientrato, dopo trent’anni, nella Vicinia per celebrarvi la Messa prefestiva del sabato, nella ricorrenza liturgica del santo titolare della chiesa della zona. Come si è riferito sull’edizione di settembre de Il Nembro, già al momento della ripartenza per Entratico don Luigi Mazza disse di essersi sentito assai lietamente “sorpreso” per il ricordo che, della sua presenza sacerdotale, era rimasto, e si conserva, tra la gente della Vicinia di San Nicola. Nei giorni scorsi, da Entratico, con una lettera egli ha chiesto di poter ribadire il suo “grazie più vivo” per quanto si è inteso fare in suo onore. È doveroso puntualizzare però che mentre la gente della zona di San Nicola ha tuttora ben presente quello che don Luigi Mazza fece tra il 1980 e il 1986 a Nembro, dove arrivò dopo essere stato Sopra: don Luigi Mazza in una foto scattata il 10 settembre scorso all’esterno della chiesa di San Nicola. A sinistra: un ritaglio di una pagina del Nembro del 1982. curato a Ghisalba e direttore dell’Oratorio dell’Immacolata in Bergamo (Parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna), anche don Luigi Mazza, dal canto suo, ha... indelebilmente inciso nella mente il proprio periodo nembrese. Lo si è chiarissimamente compreso, oltre che dalla lettera inviata a Nembro per ringraziare, anche da quanto egli ha detto nella chiesa di San Nicola nel tardo pomeriggio del 10 settembre. «Non ho dubbi nell’affermare – queste alcune delle sue parole – che a San Nicola io ho trascorso gli anni migliori del mio sacerdozio (...). In quel periodo, sgravato dagli impegni avuti in precedenza, ho potuto mantenere il contatto continuo con i giovani, in loco, e come insegnante di religione in una scuola di Albino, ed ho potuto pure dare tempo e affetto agli ammalati ed agli anziani. Il mio predecessore, don Marco Donzelli, ora di venerata memoria, mi aveva avvertito: “Guarda che questa, secondo una definizione che viene dai secoli, e... la terra santa del paese”. Me ne accorsi subito anch’io – ha spiegato don Luigi Mazza nella sua lettera e nel tardo pomeriggio del 10 settembre –. Lo capii dalla numerosa e attiva partecipazione alle celebrazioni religiose, a cominciare dalla Messa “prima”, alle ore 6,30; dallo stuolo dei chierichetti (in una foto dell’epoca se ne contano 35!): chierichetti fedelissimi nel servizio liturgico festivo e feriale; dai lettori e dalle lettrici dei testi sacri, sempre disponibili durante le Messe; dal nutrito Coro che si impegnava nei canti durante le liturgie; dal volontariato trainante sia nella cura del decoro della chiesa sia nella gestione degli impianti sportivi e di tante altre attività accessorie...». «Perché andai via da San Nicola?» si è chiesto don Luigi Mazza, nella sua lettera e si è sentito chiedere in alcuni colloqui coi nembresi nel tardo pomeriggio del 10 settembre scorso, quando è tornato nella Vicinia. Ecco la sua risposta: «Nel novembre del 1986 venni convocato dal vescovo monsignor Giulio Oggioni. Mi comunicò la mia destinazione alla guida della comunità ecclesiale di Bolgare. Lì per lì io mi sentii un po’ a disagio, in difficoltà, nel pensiero dei nuovi, e non agevoli compiti che avrei dovuto affrontare. Dissi al vescovo: “Eccellenza, mi conceda almeno un giorno per riflettere”. Il vescovo, immediatamente, mi rispose: “Non riflettere, perché, di solito, i preti riflettono per disubbidire!”. Allora – sono sempre parole tratte dalla lettera di don Luigi Mazza – io replicai: “Ci mancherebbe! Non rifletto! E obbedisco! Eccellenza, sono pronto per andar a fare il parroco a Bolgare!”». Fu così, in questa maniera, e per questo motivo, che trent’anni or sono don Luigi Mazza si distaccò da Nembro e in particolare dalla Vicinia di San Nicola, lasciandovi però, insieme a un po’ (tanto) del suo cuore, anche un incancellabile ricordo del suo generoso e lungimirante servizio sacerdotale. La gente della zona di San Nicola si augura di rivederlo ancora in prossime, propizie occasioni che certamente non mancheranno. IL NEMBRO ottobre 2016 9 STEFANO RAVELLINI AGENZIA IMMOBILIARE via Mazzini, 12 - 24027 NEMBRO (BG) Tel. e fax 035 4127129 Cell. 335 5848666 www.immobiliareravellini.com [email protected] NEMBRO Trevasco NEMBRO centralissimo NEMBRO centro NEMBRO Viana Panoramica, nel verde, soleggiata casa rustica indipendente tipo cascina con 3.000 mq di prato adiacente e 5 ettari di terreno. C.E. “G”, 350,8 Kwh/m²a. € 225.000 Abitazione particolare ed originale, ultimo piano; ingresso, salone, cucina, due/tre camere, doppi servizi, spettacolare terrazza-solarium di 140 mq con vista a 360°, bibox. C.E. “E”, 141,87 Kwh/m²a. € 298.000 trattabili In contesto sereno e tranquillo con bellissimo parco condominiale; soggiorno, cucina, due camere, bagno, terrazze, cantina, box. C.E. “D”, 95,4 Kwh/m²a. € 130.000 Recente, panoramico e nel verde, graziosissimo trilocale autonomo con travi a vista, cucina vivibile, bagno, terrazze, doppio box. C.E. “C”, 85,4 Kwh/m²a. € 169.000 NEMBRO centro NEMBRO Lonno NEMBRO NEMBRO San Nicola Caratteristica cascinetta bergamasca indipendente, da ristrutturare con giardinetto privato; soffitti a volte, camino, ampia terrazza. Esente A.P.E. € 110.000 Panoramica, recentissima CASA AGRICOLA indipendente con 200 mq di stalla e deposito, 18.000 mq di terreno; ottima esposizione a sud, possibile ampliamento. C.E. “F”, 159,45 Kwh/m²a. € 360.000 Vicinissimo a tutti i servizi, nuovissimo ampio trilocale autonomo di 92 mq, terrazza vivibile adiacente alla zona giorno, doppi servizi, cantina, box. Classe “B”, 53,8 Kwh/m²a. Prezzo ribassato € 165.000 Ampio e luminoso appartamento autonomo al 2° ed ultimo piano, libero su tre lati; ingresso, salone, cucina, due camere, bagno, terrazza circostante. C.E. “G”, 215,5 Kwh/m²a. Prezzo affare! € 55.000 NEMBRO Lonno NEMBRO San Faustino TRIBULINA NEMBRO Casa colonica indipendente in parte ristrutturata composta da dieci locali + servizi, balconi, corte esclusiva. Ideale per famiglia numerosa o bed & breakfast. C.E. “G”, 350,2 Kwh/m²a. Prezzo ribassato € 90.000, VERO AFFARE! Casetta indipendente con due appartamenti di 100 mq l’uno, da revisionare, ampio sottotetto, lavanderia, box, giardinetto e cortile. Esente A.P.E. € 175.000 Residenza “LE VIGNE”, immerso nel verde, nuovo spettacolare quadrilocale di 140 mq con travi a vista, doppi servizi, logge, piscina (bibox). Eccellenti rifiniture Classe “B”, 53,5 Kwh/m²a. € 250.000 Grazioso bilocale termoautonomo completamente arredato con cucina in muratura, camino, camera, bagno, box. C.E. “G”, 201,11 Kwh/m²a. Prezzo ribassato € 69.000. AFFARONE!!! NEMBRO Lonno NEMBRO San Faustino NEMBRO centro NEMBRO Come nuovo, ultimo piano; salone con camino, cucina abitabile, due camere, due bagni, ampia e panoramica terrazza, triplo box. C.E. “E”, 125,5 Kwh/m²a. € 160.000 Recentissimo, poco abitato, ampio trilocale termoautonomo con cucina separabile, terrazze, comoda autorimessa. Classe “C”, 65,87 kwh/m²a. Prezzo ribassato € 129.000 Nuovo, ultimo piano, caratteristico trilocale su due livelli con soffitti mansardati, terrazze e logge (box). Classe “B”, 39,8 kwh/m²a. € 130.000 Ampio bilocale ristrutturato con cucina abitabile, terrazza, doppio box. Arredato e corredato, pronto da abitare. C.E. “D”, 89,5 Kwh/m²a. € 90.000 mutuabili NEMBRO Lonno NEMBRO San Faustino NEMBRO San Faustino NEMBRO Grazioso, panoramico trilocale in zona tranquilla, residenziale e nel verde; soggiorno, cucina abitabile, due camere, bagno, ampia terrazza, spaziosa autorimessa. C.E. “G”, 195,6 Kwh/m²a. € 115.000 dilazionabili In piccola palazzina, ultimo piano, 80 mq: ingresso, soggiorno, cucinotto, due camere, bagno, balcone, sottotetto. Possibile box nelle vicinanze. Esente A.P.E. € 59.000 trattabili Stupendo ATTICO in villa; ampia zona giorno, cucina con penisola centrale, due camere, doppi servizi, panoramica terrazza vivibile. Possibile averlo arredato. C.E. “G”, 185,69 Kwh/m²a. € 198.000 trattabili Capannone indipendente di 500 mq con ufficio, sovrastante abitazione, 1.400 mq piazzale esclusivo; possibile ingrandimento. C.E. “G”, 65,8 Kwh/m²a. € 440.000 10 IL NEMBRO ottobre 2016 VITA PARROCCHIALE L’ANNUALE ASSEMBLEA DIOCESANA QUEST’ANNO SI È SVOLTA PRESSO LO ZUCCARELLO Raduno dei sacristi bergamaschi: anche un nembrese tra i premiati C’era anche Luigi Bergamelli, nembrese, tra gli otto sacristi che sono stati premiati (con una pergamena) in occasione della festa di San Guido di Anderlecht (Belgio) il 12 settembre scorso. Egli ha avuto il riconoscimento per i suoi trent’anni di appartenenza alla associazione bergamasca degli addetti al culto. Figlio di Marco Bergamelli, figura assai popolare in paese, a lungo preposto alla cura della plebana, Luigi Bergamelli ha operato anch’egli alle dipendenze della Parrocchia di San Martino dal 1986 al 1994; poi ha continuato a dare il proprio apporto come volontario, con assiduità e passione. Insieme a Luigi Bergamelli sono stati premiati sacristi di Colzate, di San Giovanni Bianco, di Casazza, di Bonate Sotto, di Morengo, di Bagnatica, di Suisio, con una anzianità di appartenenza alla associazione diocesana variante dai 20 ai 35 anni. In questo 2016 l’annuale raduno dei sacristi bergamaschi (appunto nella ricorrenza del loro patrono San Guido) si è svolto al Santuario dello Zuccarello. La giornata si è aperta con una riunione nel corso della quale don Michele Carrara, assistente ecclesiastico della associazione, ha parlato del ruolo dei laici nella Chiesa e della preparazione a tutto campo che il sacrista deve avere per lo svolgimento dei suoi compiti. Il presidente diocesano della associazione, Leandro Pirovano, ha fornito un’ampia informativa sulle attività svolte nel periodo più recente e su quelle in programma; ha sottolineato il fatto che in questo 2016 sia stato scelto Sotto il Monte come sede dell’assemblea nazionale e del Giubileo dei sacristi italiani. Tutti i convenuti hanno poi partecipato alla Messa che è stata presieduta da monsignor Vittorio Nozza, Vicario episcopale per i laici e per la pastorale. Nell’omelia anch’egli ha trattato della figura del sacrista nel contesto di una parrocchia e della importanza delle sue funzioni. Al termine del rito eucaristico si è svolta una visita guidata al Santuario. I sacristi hanno appreso la storia e le caratteristiche del centro di culto mariano che domina il nostro paese, dal punto ove anticamente sorgeva un castello, quello dei Vitalba. La giornata si è conclusa con un pranzo. I sacristi che hanno partecipato alla assemblea diocesana svoltasi allo Zuccarello. Nella foto piccola, in alto, Luigi Bergamelli, da trent’anni iscritto all’associazione. DAL 18 AL 20 NOVEMBRE IL TRIDUO DEI MORTI Si svolgerà dal 18 al 20 novembre quest’anno il Triduo dei Morti, che costituisce una delle tradizioni di più remota origine nella Parrocchia di Nembro; tradizione legata anche alla storia della attuale plebana. Sopra l’altare maggiore sarà installato il poderoso apparato di candele che non ha eguali nella Bergamasca. Gli orari delle Messe saranno quelli consueti: Messe in plebana, venerdì 18 novembre, ore 20,30; sabato 19 novembre, ore 18; domenica 20 novembre, ore 18. L’omaggio ai defunti in quello che è detto anche il “loro” mese (novembre) comincerà già il 1° novembre; nel pomeriggio della solennità di Ognissanti ci sarà, alle ore 15, la Messa al Cimitero; e alla stessa ora, al Cimitero, sarà celebrata una Messa anche il giorno 2, espressamente dedicate al ricordo di quanti sono deceduti. In entrambe queste Messe saranno letti i nomi dei defunti a Nembro negli ultimi dodici mesi. Ben riuscita la visita ad Ardesio promossa dal C.I.F. Ha avuto un eccellente svolgimento, con una cinquantina di partecipanti (foto) la visita (viaggio in pullman) ad Ardesio, organizzata dal gruppo nembrese del C.I.F. nel proseguimento di una tradizione avviata da tempo (andare ogni anno alla... scoperta di una località delle nostre zone). Nel paese dell’alta Valle Seriana, con la guida di persone del luogo messesi gentilmente a disposizione (Giampietro Olivari e Guido Fornoni) c’è stata la possibilità di conoscere storia e peculiarità della chiesa parrocchiale e del Santuario della Madonna delle Grazie (dove l’arciprete di Nembro don Santino Nicoli ha celebrato la Messa alle ore 16). Dopo una merenda presso la Casa del pellegrino, il gruppo è andato a vedere il Museo etnografico della Valle, prima di riprendere la strada verso Nembro. IL NEMBRO ottobre 2016 11 CRONACHE COME SUPERIORA DELLA COMUNITÀ È ARRIVATA SUOR MARIA TERESA ROCCA. SUOR MARIA PIA PANCINI DESTINATA A SEGRATE “Crespi-Zilioli”: novità tra le suore all’avvio dell’anno scolastico 2016/17 Il nuovo anno 2016/17 presnell’ultima domenica di agosto. so la scuola dell’infanzia CrespiElla è stata destinata a Segrate, Zilioli è cominciato con rilevanti nel milanese, con l’incombenza novità... ai vertici, tra le Suore di operare nel contesto di due – Figlie del Sacro Cuore di Gesù, comunità ecclesiali affidate ad fondate da Santa Teresa Eustochio un unico parroco: due rioni con Verzeri – che gestiscono l’istitucaratteristiche profondamente zione. Dopo circa cinque anni ha diverse: quello di Redecesio, di lasciato Nembro, alla fine di agomatrice originariamente operaia sto, suor Maria Pia Pancini. Negli ed evolutosi nella modernità dei stessi giorni si è concluso dopo tempi attuali, e quello di Lavannove anni, il mandato di suor Nideria, formatosi sull’onda di una coletta Bosio come Superiora delforte immigrazione dal Sud Italia la comunità delle Suore del Sacro di persone che, per avere un lavoCuore impegnate a Nembro; pro- Suor Maria Teresa Rocca, nuova Superiora della comunità delle ro, andavano... appunto a lavare i segue invece il suo impegno come Suore della “Crespi-Zilioli”. panni nelle case di quanti avevadirettrice della Scuola Crespi-Ziliono bisogno del loro apporto. li, impegno che pure è cominciato nove dell’infanzia: «Questa esperienza mi piaAnche a suor Maria Pia Pancini va ce, mi coinvolge – ha rimarcato –. Con i l’augurio di una feconda attività nella sua anni or sono. Come nuova Superiora o responsa- bambini – ha asserito ancora la suora con nuova... terra di azione e di apostolato. A bile della comunità delle Suore del Sacro origini romane – si sta sempre bene. Ba- Nembro – come si sa – ella si è generoCuore, in Nembro, tra la fine di agosto e i sta metterci un po’ di amore. Attraverso i samente e intelligentemente prodigata primi giorni di settembre è arrivata suor bambini si entra rapidamente in contatto in più settori. Ha dato il proprio apporto Maria Teresa Rocca, che è originaria di con i loro genitori, con le loro famiglie. in varie iniziative della Parrocchia, impeNettuno (Roma), terra di Santa Maria Go- In una scuola si è in rapporti pure con le gnandosi in particolare presso l’Oratorio, retti. Suor Maria Teresa è arrivata nella insegnanti: quelle che vedo ogni giorno come animatrice di molteplici attività. Ha Bergamasca circa un anno fa, dopo esse- all’opera alla Crespi-Zilioli – ha spiegato agito nel settore della carità, della vicire stata per circa quattro anni Superiora suor Maria Teresa Rocca –, sin dal primo nanza e del sostegno ai bisognosi sia atin una comunità di Suore del suo Istituto momento mi hanno fatto una buonissi- traverso la Conferenza di San Vincenzo sia operante a Brescia. A Bergamo, per dodici ma impressione: collaborano serenamen- nell’ambito del Centro in Ascolto. Si è poi mesi, è stata responsabile della comunità te tra loro, dimostrano dedizione, volontà resa disponibile – sempre nel contesto delle Suore di via Ghirardelli (dove c’è la continua di espletare nel migliore dei mo- della animazione e formazione cristiana “base” dell’Istituto legato al nome di San- di il loro servizio, direi... la loro missione». delle persone – per un impegno abbaSuor Maria Teresa stanza inusuale, portato avanti insieme ta Teresa Eustochio Verzeri). Suor Maria Teresa Roc- Suor Maria Pia Pancini in Rocca, che naturalmente a Tullio Carrara: quello cioè di un corso una foto fatta nel 2011, ca si è detta molto felice quando ella arrivò a Nembro. è molto devota della sua... o serie di incontri settimanali presso la compaesana Santa Maria Biblioteca comunale di Piazza Italia; cordella sua nuova destinaGoretti, ha confidato: «In so volto a favorire l’approfondimento dei zione; non ha tralasciato di questo periodo la prego contenuti delle pagine del Vangelo. Va rimarcare qualche diversità ogni giorno di proteggere detto che un buon numero di persone ha tra il vivere in una città e in i bambini e le bambine di seguito con costanza le “lezioni” su siffatte un paese: «qui – ha detto – Nembro, di aiutarli a cre- specifiche tematiche «in un luogo – come è tutto molto più semplice; scere come buoni cristiani è stato autorevolmente fatto notare – deaccoglienza e reciproca coentro le loro famiglie...». noscenza hanno un... clima putato alla cultura: cultura che non deve A suor Maria Teresa però essere confusa con lo scientismo, e più familiare. I rapporti con Rocca vanno, naturalmen- che adesso in particolare ha bisogno di rile persone si fanno rapidate, i più sentiti auguri di scoprire quel Cristianesimo che è stato la mente cordiali. Spero di una ottima permanenza e base fondante di tutti quei valori umani e poter ricambiare l’apertura di un gratificante, per lei, sociali che purtroppo vanno progressivad’animo con la quale sono impegno a Nembro. stata subito accolta». mente evaporando». La assidua adesione A suor Maria Pia Pan- agli incontri da parte di parecchia gente Suor Maria Teresa Roccini la comunità nembrese ha dimostrato che l’esperienza meritaca si trova per la prima volha detto ufficialmente gra- va di essere affrontata. A suor Maria Pia ta ad essere responsabile di zie nel corso della Messa Pancini va riconosciuto il merito di aver una comunità di Suore che delle ore 9, in plebana, accettato di prodigarvisi. gestisce anche una scuola 12 IL NEMBRO ottobre 2016 VITA PARROCCHIALE PRESENTATO AI GENITORI IL PROGRAMMA DIDATTICO 2016/17 Nelle aule si parla anche... dei diritti dei bambini Psicomotricità, laboratori di creatività, di manipolazione, di teatro, di mini-basket, di musica e di lingua inglese (innovazione introdotta in questo 2016/17), accostamento alla conoscenza dei... diritti dei bambini, e altro ancora: sono queste alcune delle attività nelle quali, nelle recenti settimane, hanno cominciato ad impegnarsi i 175 alunni e alunne (un numero pressoché pari a quello del 2015/16) che, suddivisi in sette sezioni, dalla metà circa di settembre stanno frequentando la Crespi-Zilioli. Il programma didattico è stato dettagliatamente presentato ai genitori dei piccoli nel corso dell’assemblea generale dell’istituzione con sede in via Roma: assemblea svoltasi il 12 ottobre, con una buona adesione. Con riferimento in particolare ai genitori, per questo periodo sono stati programmati anche diversi incontri a carattere informativo/formativo. Della situazione dei progetti varati si riferirà man mano nei prossimi mesi. C’erano anche bambini e insegnanti delle scuole dell’infanzia di Nembro e di Gavarno tra i circa 2.500 piccoli e 200 insegnanti, partiti da 53 scuole di ispirazione cristiana, per vivere a Sotto il Monte – nel paese natale di Papa Giovanni – la festa di avvio del nuovo anno scolastico (come avviene ormai da un paio di anni). Al raduno erano idealmente rappresentati tutti i ventimila bimbi frequentanti le 220 scuole paritarie esistenti nella diocesi di Bergamo. Il mega-raduno è stato organizzato dall’Adasm, l’associazione che riunisce tali scuole. Come giorno è stato scelto il 4 ottobre, data della memoria liturgica di San Francesco; e questo ha offerto lo spunto per mettere al centro della festa i contenuti dell’enciclica di Papa Francesco intitolata Laudato si’..., nella circostanza condensata nello slogan «Piedi per terra e naso all’insù per diventare custodi del Creato». I convenuti al raduno hanno ascoltato i discorsi di benvenuto della sindaca di Sotto il Monte Maria Grazia Dadda, del parroco monsignor Claudio Dolcini e del delegato vescovile monsignor Vittorio Bonati, che ha invitato i bambini a mandare in coro gli auguri di buon onomastico al Papa e al Vescovo. Dopo l’uscita alla volta di Sotto il Monte, alla Crespi-Zilioli si è cominciato a pensare alla castagnata messa in programma per il mercoledì 19 ottobre, nel pomeriggio, al “Camporotondo”, grazie al consueto, generoso impegno degli Alpini. Nelle foto: momenti delle attività di queste settimane alla Crespi-Zilioli. Per rinnovo locali ABBIGLIAMENTO UOMO - DONNA ELEGANTE - SPORTIVO NEMBRO via Bilabini 34 - tel. 035 521 514 SVUOTA TUTTO fino al 31 dicembre PREZZI DI REALIZZO IL NEMBRO ottobre 2016 13 CRONACHE FOLTA ADESIONE AL RADUNO DEGLI “AMICI” DEL CAPPUCCINO NEMBRESE Da tutta la Lombardia nel ricordo di Padre Giulio Il 28 luglio 1916 Padre Pio da Pietrelcina, accompagnato da un confratello, da Foggia andò a visitare l’eremo di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Trovò il luogo incantevole oltre che adatto ad aiutarlo a guarire dai problemi respiratori che da tempo lo affliggevano (aveva allora 29 anni). Rientrando a Foggia, Padre Pio domandò ai suoi superiori di poter fruire di un soggiorno prolungato a San Giovanni Rotondo, proprio per cercar di uscire dai suoi malanni. La risposta fu positiva. Di fatto a San Giovanni Rotondo Padre Pio rimase poi però per 52 anni. Il frate da Pietrelcina, ora santo, è stato inserito, come si sa, da Papa Francesco tra i testimoni eccellenti del giubileo della misericordia, ormai avviato alla sua conclusione, per via – specialmente – del suo assiduo impegno nella amministrazione del sacramento della riconciliazione. Anche da tale fatto è scaturita l’idea di dare un particolare spicco – in questo 2016 – al centenario... dell’approdo di Padre Pio nella località nella quale ha trascorso gran parte della sua esistenza. Celebrazioni speciali sono state perciò indette, tra la fine dell’estate e l’avvio dell’autunno, in conventi di tutta Italia, e pure in quello di Piazzale Velasquez a Milano. In quanto sin qui è stato esposto sta la spiegazione del perché domenica 25 settembre sono approdati a Nembro gli “amici” di Padre Giulio Savoldi. Se ne attendevano alcune decine; di fatto – con due pullman e tante automobili – ne sono arrivati più di duecento da Milano, da Saronno, da Varese, da Lodi e da altre zone della Lombardia. Va ricordato che nel giorno 23 di ogni mese gli “amici” di Padre Giulio Savoldi, da quando egli è morto il 23 marzo 2010, si ritrovano per commemorarlo partecipando, alla sera, ad una Messa nel convento (appunto quello di Piazzale Velasquez, a Milano) nel quale egli operò a lungo, anche come esorcista, accogliendo ogni giorno moltissime persone, di ogni età e ceto sociale, desiderose di avere da lui consigli, parole di conforto, orientamenti di vita, e anche aiuti materiali. Questi “amici” del Cappuccino di origine nembrese, appartenente alla famiglia dei Piesentì, avendo saputo che nell’ultima decade del settembre di quest’anno il convento di Piazzale Velasquez a Milano, sarebbe stato occupato dalle iniziative nel ricordo di Padre Pio, delle quali dianzi si è fatto cenno, hanno pensato di fare eccezionalmente il loro periodico incontro mensile a Nembro, nel paese natale di Padre Giulio, dove peraltro, tanti di loro già erano venuti – e sovente ritornano – per portare fiori e pregare sulla sua tomba. Tra i partecipanti al “raduno” nembrese del 25 settembre c’erano anche persone di spicco nel mondo dei mass-media: come Gabriella Golia, che tra gli anni ’70 e ’90 del ’900, è stata annunciatrice e attrice televisiva, accanto a Teo Teocoli ed a 14 IL NEMBRO ottobre 2016 Gene Gnocchi; o come Cesare Cadeo, giornalista, che per alcuni decenni è stato animatore ed ideatore, talora insieme a Mike Buongiorno, di trasmissioni sportive e di attualità sulle Reti Mediaset (Italia 1, Retequattro, Canale 5). Gli “amici” di Padre Giulio Savoldi che hanno voluto mettersi “sui suoi passi” il 25 settembre, anzitutto, poco prima di mezzogiorno, sono andati al cimitero di Nembro a pregare sulla sua tomba. Per il pranzo sono stati accolti nella zona del Carso, nella ormai ex trattoria (ed ora bar) gestita dalla famiglia di Padre Giulio. Non è stato facile trovare posto, offrire un piatto di pasta, contorni e dolciumi a tutti. Gli Alpini hanno dato un apporto ai Piesentì mettendo a disposizione dei tavoli e delle sedie. La famiglia Savoldi, dal canto suo, ha mobilitato nel servizio tutte le sue nuove leve: una ventina di nipoti e pronipoti di Padre Giulio, con una fascia al braccio come segno di... riconoscimento, si sono attivati nei ruoli di camerieri e cuochi. Poco dopo le 15, il folto gruppo si è messo in moto verso il Santuario dello Zuccarello, dove alle ore 16, un altro pronipote di Padre Giulio, don Stefano Siquilberti, ha presieduto la Messa concelebrata con Padre Alvaro (che è il coordinatore spirituale delle attività degli “amici” del Cappuccino di origine nembrese) e con don Luciano Piras, che a Milano e altrove, ha raccolto l’eredità di Padre Giulio Savoldi come esorcista. Gli “amici” di Padre Giulio si sono trattenuti presso il Santuario sin verso le 18, quando auto e pullman hanno reimboccato le strade dalle quale erano arrivati a Nembro. Nel nutrito gruppo, parecchi erano i giovani. Alcuni di essi hanno voluto salire da Nembro allo Zuccarello lungo l’antica mulattiera. Altri si sono mobilitati – in... collaborazione con Giorgio Persico, impegnato all’organo – nell’accompagnamento musicale della Messa. Anche dopo l’epilogo del rito eucaristico, sotto il porticato, un piccolo complesso ha suonato e cantato a lungo, continuando ad alimentare il clima di festa. Non pochi degli arrivati dalle diverse zone della Lombardia hanno chiesto notizie storiche sullo Zuccarello e su Nembro. Il ricordo di Padre Giulio Savoldi, nel passar del tempo, anziché affievolirsi, si va facendo sempre più forte. Sulla vita, sulle attività, sulle peculiarità dell’impegno del Cappuccino nembrese, come noto, a cura di Marcella Giuliani sono già usciti due libri. Ora si sta completando anche una pubblicazione, a fumetti, per i bambini e i ragazzi: un album con «la storia di un frate Cappuccino, che, naturalmente, non sempre era stato frate e non sempre si era chiamato Giulio: i suoi genitori, per lui, avevano scelto il nome Giovanni...». Le foto pubblicate in questa pagina sono state scattate il 25 settembre al cimitero di Nembro e allo Zuccarello. CRONACHE NEI PROSSIMI GIORNI INIZIATIVE PER EVIDENZIARE LE ATTIVITÀ DEL CIRCOLO COSTITUITO NELL’APRILE DEL 1946 Le Acli di Nembro verso il futuro con le esperienze maturate in settant’anni Con lo slogan «Proiettati nel Morotti, Angelo Caprini, Paziente futuro» gli aclisti del nostro paeDolci, Dante Testa, Mario Signose hanno deciso di celebrare nei ri, ancora Dante Testa (per un prossimi giorni i settant’anni di secondo mandato), Silvestro Noattività, in Nembro, del loro Cirris. In base allo statuto, a quell’ecolo. Tre gli appuntamenti posti poca, ogni Circolo aveva anche il in calendario per evidenziare la proprio assistente ecclesiastiricorrenza: co: in tale ufficio, a Nembro, si • sabato 5 novembre, i impegnarono don Pietro ScainelNembresi aderenti alle Acli, nel li (nei primi dieci anni) e poi don partecipare in gruppo – in un Italo Sala. numero auspicato folto – alla Nel 1965, quando le Acli Messa delle ore 18 in plebana, Il gruppo multietnico “Elikya” che nella serata di sabato 5 novembre nazionali celebrarono il lovivranno un momento di racco- terrà un concerto nella chiesa di Santa Maria. ro ventennale con imponenti glimento, preghiera e ringraziamento al ma anche più tardi, e per diverso tem- manifestazioni il 19 marzo (festa di San Signore per il sostegno sempre avuto nel po, le iniziative furono molteplici: dagli Giuseppe) a Roma, e il 1° maggio (festa incontri di formazione (con conferenze internazionale del lavoro) a Milano, anproprio impegno; •nella serata del medesimo giorno sulla dottrina sociale cattolica) alla “leva che il Circolo di Nembro non tralasciò di (sabato 5 novembre), alle ore 21, nella del lavoro” (per l’avviamento delle nuo- promuovere una propria manifestazione, chiesa di Santa Maria in Borgo, ci sa- ve generazioni all’apprendimento di un in loco, nella domenica 20 giugno. Allorrà un concerto del Coro multietnico mestiere), dalle proposte per il tempo li- ché Papa Giovanni XXIII promulgò le enElikya, che sta raccogliendo un po’ ovun- bero (gite, feste varie) all’impegno sporti- cicliche Mater et Magistra e Pacem in Tervo, con propri gruppi organizzati. que crescenti consensi; ris, pressoché in tutti i Circoli aclisti della Nell’arco di una ventina d’anni le Bergamasca (come del resto in quelli di • lunedì 14 novembre, alle ore 20,45, presso l’auditorium parrocchiale “Giovan- Acli nembresi passarono dall’iniziale cen- altre zone) vennero indetti incontri (talora ni XXIII” si svolgerà una manifestazione tinaio di iscritti ai 350 tesserati del 1965. pure cicli di incontri) per farle conoscere sul tema Una risposta ai bisogni o guide Nel medesimo periodo il Circolo cambiò nel contesto dell’insieme della dottrina e artefici nella società che cambia?; par- tre volte la propria sede (per risponde- sociale della Chiesa. Per parecchi anni a leranno Giovanni Bianchi, che a lungo re via via alle crescenti esigenze): ebbe Bergamo o il 19 marzo o il 1° maggio i è stato presidente nazionale del Movi- la sua prima “base” in via Garibaldi 2; si Circoli Acli orobici si fecero promotori di mento aclista, e Daniele Rocchetti, attua- spostò poi in via Garibaldi 22 (in prossimi- loro feste, con sfilate nel cuore della città. le presidente provinciale delle Acli nella tà della piazzetta di San Sebastiano, nella A partire dagli anni ’70 del ’900, anche le Bergamasca. Sia al concerto, sia alla ma- zona dell’incrocio con via Moscheni); tro- Acli – come un po’ tutte le aggregazioni nifestazione del 14 novembre la parte- vò quindi un’adeguata collocazione negli – cominciarono a subire le ripercussioni cipazione, ovviamente, sarà libera per ambienti di via Mazzini 9, ove è tuttora. della crisi che investì l’associazionismo tutti. Anzi, è auspicata una folta adesione. Sempre nei primi vent’anni, come presi- sull’onda dei profondi cambiamenti soLo slancio verso il futuro con rinno- denti del Circolo, si succedettero: Giulio ciali che stavano avanzando. vati progetti non vieta, in questa circostanza, uno sguardo anche al passato. PER IL BONUS CULTURALE DESTINATO AI DICIOTTENNI Come si sa, a livello nazionale, le Acli nacquero nel 1945, sull’onda dei fermenti Con un provvedimento del governo, che ha avuto la conferma anche nelle setnuovi avviatisi con l’epilogo del secondo timane più recenti, è stato – come noto – destinato ai giovani che compiono i 18 conflitto mondiale, con la Liberazione anni in questo 2016 un bonus culturale pari a 500 euro, da utilizzare, entro il 31 didal nazifascismo e nell’ansia di rinascita cembre 2017, per l’acquisto di libri, per partecipare a spettacoli teatrali o cinemaa tutto campo e a tutti i livelli. Neppure tografici, per andar a visitare mostre o comunque per tutto ciò che può contribuire a Nembro mancarono persone attente in ad arricchire la loro cultura. È opportuno ricordare che per poter accedere alla particolare agli ideali proposti dall’Assofruizione effettiva di questo bonus, i giovani sono tenuti a dotarsi di credenziali ciazione cristiana dei lavoratori italiani Spid (Sistema pubblico di identità digitale). Il Patronato Acli di Nembro, operante (Acli) e desiderose di cercar di tradurli nella sede del Circolo, in via Mazzini 9, è a disposizione per aiutare i giovani, che al più presto in pratica anche nel nostro ne avessero bisogno a dotarsi delle credenziali. L’Ufficio è aperto per siffatto scopo paese. Di fatto, però, soltanto l’8 aprile ogni giovedì, dalle ore 10 alle ore 11. Si fa presente che per l’espletamento della 1946 il Circolo di Nembro delle Acli ebpratica occorre avere un proprio indirizzo e-mail, un numero di cellulare come be il riconoscimento dalla Presidenza recapito, un documento di identità, la tessera sanitaria con codice fiscale. L’Ufficio provinciale del Movimento e poté perciò è comunque a disposizione per tutte le informazioni ritenute utili. mettersi in attività. Nel periodo iniziale, IL NEMBRO ottobre 2016 15 CRONACHE IN SCENA AL “SAN FILIPPO NERI” UNO SPETTACOLO CHE SARÀ REPLICATO A BERGAMO E AD ALBINO Col ricordo dello sciopero di Ranica (1909) alla ribalta i fermenti sociali di un’epoca Si presenta di particolare interesse sotto molteplici aspetti lo spettacolo che è stato messo in cartellone, presso il tea tro “San Filippo Neri” di Nembro, per le ore 21 del sabato 22 ottobre (quello del fine settimana della distribuzione di questa edizione de Il Nembro). La rappresentazione, posta in cantiere in abbinamento al Convegno delle Caritas del Vicariato Albino-Nembro, previsto a Nembro per il 19 novembre, nella stessa data, alla sera, alle ore 21, sarà replicata all’Auditorium “Cuminetti” di Albino, mentre alle ore 18 del giorno prima (venerdì 18 novembre) sarà proposta a Bergamo, nel palazzo del Creberg, in largo Porta Nuova. La pièce è stata allestita da DeSidera, organizzazione operante nell’ambito del teatro “impegnato”, che a Nembro ha portato già altri spettacoli, ambientati nella chiesa di Santa Maria. È stata scritta da Paolo Aresi ed è intitolata È stato un bel settembre. Fa riferimento ad un avvenimento che, nella sua epoca, fece molto rumore, per le finalità dalle quali scaturì e per come si concretizzò: lo sciopero del 1909 nello stabilimento Zopfi di Ranica. Senza dimostrazioni né cortei né proteste clamorose, per 45 giorni gli operai incrociarono le braccia per sollecitare la tutela dei loro diritti entro la fabbrica. Al fianco degli scioperanti si schierò il Movimento sociale dei cattolici guidato da figure di spicco come quelle di Stanislao Medolago Albani 16 IL NEMBRO ottobre 2016 e di Nicolò Rezzara (il promotore de L’Eco di Bergamo, nel 1880). Sostenne le rivendicazioni delle maestranze in sciopero lo stesso vescovo di Bergamo di quell’epoca, monsignor Giacomo Radini Tedeschi, affiancato dal suo segretario don Angelo Roncalli, poi diventato Papa Giovanni. Ad interpretare lo spettacolo, allestito con grande cura sotto tutti gli aspetti, sono stati chiamati alcuni giovani attori lombardi, che hanno già alle spalle significative performances. DeSidera è un’entità dalla collaudata esperienza, che agisce con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la cultura, della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo, e con il sostegno di varie Fondazioni bergamasche nonché di molti sponsor. SONO IN PROGRAMMA DAL 24 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE Tornano le “Settimane dell’anziano” Si svolgeranno dal 24 ottobre al 5 novembre, presso il Centro di via Papa Giovanni/via Bilabini, le “settimane dell’anziano”, che sono diventate da tempo un appuntamento abituale di questo periodo. Il programma è quello consueto: gare di carte, di boccette, di biliardo tra i soci e, in chiusura, nel giorno delle premiazioni, nel pomeriggio del sabato 5 novembre, castagnata approntata con l’aiuto degli Alpini. Al momento della andata in stampa de Il Nembro si stava cercando di organizzare anche un incontro sui problemi della salute. Per sopravvenute difficoltà è stata annullata la gita di fine anno/ Capodanno, che era stata preannunciata. Appena possibile verranno comunicate le modalità per la partecipazione ai soggiorni invernali al mare. Con il consueto successo di adesioni proseguono i pomeriggi danzanti domenicali (ore 15-18) presso la cascina solidale di via Kennedy. BAZAR DELLA MUSICA – Nella serata di lunedì 7 novembre (ore 20,30, presso l’auditorium delle scuole medie, zona del Carso) sarà offerta la possibilità di rivedere e riascoltare le lezioni televisive di musica che Leonard Bernstein teneva per i ragazzi di New York. Si tratta di una occasione molto ghiotta per avere un’idea, grazie ad un insigne maestro, di come le nuove generazioni (ma non quelle soltanto) possano essere stimolate ad appassionarsi al mondo delle sette note. CRONACHE SI SVOLGERÀ NEL 2018. STA PERÒ GIÀ INIZIANDO LA PREPARAZIONE “I giovani e la fede” sarà il tema del prossimo Sinodo dei vescovi Una preziosa occasione per aprire lo sguardo e riflettere sul mondo dei ragazzi: Papa Francesco ha deciso e annunciato che la prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi avrà come tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. L’intento, riferisce il Servizio stampa del Vaticano, è quello di «accompagnare i giovani nel loro cammino esistenziale verso la maturità affinché, attraverso un processo di discernimento, possano scoprire il loro progetto di vita e realizzarlo con gioia, aprendosi all’incontro con Dio e con gli uomini e partecipando attivamente all’edificazione della Chiesa e della società». Si rammenta che il Sinodo dei vescovi è un’istituzione permanente voluta da Papa Paolo VI nel 1965, in risposta al desiderio dei Padri del Concilio Vaticano II di mantenere vivo lo spirito positivo generato dall’esperienza conciliare. Letteralmente la parola “Sinodo” – derivata da due parole greche, syn che significa “insieme” e hodos che vuol dire “strada” – significa “camminare insieme”. Il Sinodo è quindi un’assemblea o un incontro religioso in cui i vescovi, riuniti intorno e con il Santo Padre, a cadenza periodica (in via ordinaria, attualmente, ogni tre anni), hanno l’opportunità di interagire e di condividere informazioni ed esperienze, nella ricerca comune di soluzioni pastorali che abbiano una validità e un’applicazione universali. L’appuntamento dell’ottobre 2018 è in continuità con i contenuti trattati negli ultimi due Sinodi – quello straordinario del AL TEATRO “SAN FILIPPO NERI” PARTE LA STAGIONE DI PROSA Palcoscenico: si ricomincia Ecco il calendario completo di Palcoscenico 2016/17, la stagione degli spettacoli di prosa presso il “San Filippo Neri”. Sabato 5 novembre, ore 20,45: Svergognata, di Antonella Questa; regia di Francesco Brandi; sabato 19 novembre, ore 20,45: Eva – Diario di una costola, di Rita Pelusio, Alessandra Faiella, Marianna Stefanucci e Riccardo Piferi; regia di Marco Rampoldi; sabato 3 dicembre, ore 20,45: Coppia aperta, quasi spalancata, di Dario Fo e Franca Rame; regia di Renato Sarti; sabato 21 gennaio, ore 20,45: Le Prenom – Una cena tra amici, di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière; regia di Antonio Zavatteri; sabato 4 febbraio, ore 20,45: La morte balla sui tacchi a spillo, di Michela Questi i film sullo schermo Il “San Filippo Neri” propone i seguenti film, in questi giorni e prossimamente: domenica 23 ottobre, ore 15,30 e 20,30: Pets – Vita da animali, di Yarrow Cheney e Chris Renaud; venerdì 28 ottobre, ore 21; sabato 29 ottobre, ore 21; domenica 30 ottobre, ore 15,30 e 20,30; lunedì 31 ottobre, ore 21; martedì 1 novembre, ore 21; mercoledì 2 novembre, ore 21: Il sogno di Francesco, di Renaud Fely e Arnaud Louvet; venerdì 4 novembre, ore 21; domenica 6 novembre, ore 15,30 e 20,30: Ben Hur, di Timur Bekmambetov; venerdì 11 novembre, ore 21; sabato 12 novembre, ore 21; domenica 2014, sul tema Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione, e quello ordinario del 2015, sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo – nonché con l’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia, sull’amore nella famiglia. 13 novembre, ore 15,30 e 20,30: Piuma, di Roan Johnson. Prezzo intero: 7 euro; ridotto: 5 euro. E per la rassegna dei film di qualità, con guida alla visione e possibile dibattito, sono previsti questi film: giovedì 27 ottobre, ore 15,30 e ore 21: Un bacio, di Ivan Cotroneo; giovedì 3 novembre, ore 15,30 e ore 21: Le confessioni, di Roberto Andò; giovedì 10 novembre, ore 15,30 e ore 21: Piuma, di Roan Johnson; giovedì 17 novembre, ore 15,30 e ore 21: Sole alto, di Dalibor Matanic; giovedì 24 novembre, ore 15,30 e ore 21: L’estate addosso, di Gabriele Muccino. Prezzo intero: 5 euro; ridotto: 3 euro. Tilli, Corrado Accordino e Silvana Fallisi; regia di Corrado Accordino; sabato 25 febbraio, ore 20,45: Mortimer e Wanda, di Marina Thovez e Mario Audino; regia di Pino Quartullo; sabato 11 marzo, ore 20,45: Prestigi, di Raul Cremona; domenica 19 marzo, ore 20,45: L’inquilina del piano di sopra, di Pierre Chesnot; con Laura Graziosi; regia di Stefano Artissunch; domenica 2 aprile, ore 20,45: Numero primo – Studio per un nuovo album, di Gianfranco Bettin e Marco Paolini; sabato 13 maggio, ore 20,45: Stand up Balasso, di Natalino Balasso. L’ingresso è di 20 euro per gli spettacoli del 5 novembre, 19 novembre, 4 febbraio, 25 febbraio e 11 marzo; 25 euro per gli spettacoli del 3 dicembre (con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno), 21 gennaio (con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szaniszlò), 19 marzo (con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero) e 13 maggio (con Natalino Balasso); 35 euro per lo spettacolo del 2 aprile (con Marco Paolini). L’abbonamento che garantisce il posto fisso a tutti gli spettacoli costa complessivamente 170 euro. Gli spettacoli sono prenotabili direttamente in teatro durante l’apertura della biglietteria nei giorni di rappresentazione, oppure inviando una mail a info@ teatrosanfilipponeri.it. IL NEMBRO ottobre 2016 17 CRONACHE CELEBRATI I TRENT’ANNI DEL GRUPPO DI NEMBRO C.I.F.: una festa per... ripartire C’erano anche la presidente provinciale dell’associazione, Luisa Dellera, e rappresentanze di numerosi gruppi omologhi, costituiti ed operanti nella Bergamasca, alle manifestazioni con le quali il C.I.F. (Centro italiano femminile) di Nembro domenica 18 settembre ha festeggiato il trentennale della propria attività. La giornata è cominciata con la partecipazione delle e degli intervenuti alla Messa delle ore 10,30 nella chiesa plebana. Terminato il rito eucaristico, nella zona dell’antico ponte sul Carso (tra via San Martino e via Cavour) si è svolta la cerimonia della inaugurazione dell’affresco (situato sulla facciata di una casa in loco) fatto rimettere a nuovo dal C.I.F. nembrese a ricordo del traguardo ora raggiunto nella propria storia. Ha benedetto il dipinto don Agostino Salvioni; nella stessa ora l’arciprete don Santino Nicoli era impegnato a Gavarno nella posa della prima pietra del nuovo Centro pastorale parrocchiale. Il... terzo momento della giornata si è sviluppato nella chiesa di Santa Maria in Borgo (che per parecchie delle persone giunte a Nembro, nella circostanza, da fuori paese, è stata una lieta sorpresa). Sara Pesce ha fatto da guida nella visita al sacro luogo, illustrandone la storia e soffermandosi sulle peculiarità dei tanti preziosi affreschi che ne ornano le pareti. Il pranzo ha avuto luoLe foto sono state scattate al pranzo, all’inaugurazione dell’afgo all’Oratorio, nel salone fresco nella zona del Carso e durante la visita in Santa Maria. “Don Giuseppe Adobati” – salone che nell’occasione si è presentato daco Claudio Cancelli, l’assessore alla culelegantemente addobbato – con, in più, tura Graziella Picinali. La presidente del ... pronto un delicato sottofondo musica- C.I.F. nembrese Elvira Grigis ha rivolto il le adatto a creare l’appropriata atmosfe- benvenuto a tutti i commensali; da parte ra durante lo svolgimento della riunione delle autorità sono stati pronunciati brevi conviviale. Al pranzo – tra gli oltre cento discorsi di ringraziamento e di apprezzasedutisi a tavola – hanno partecipato an- mento per quanto il C.I.F. sta facendo. Nel che l’arciprete don Santino Nicoli, il sin- corso del pranzo – mettendo a disposizio- SI SVOLGERÀ IL 17 NOVEMBRE PRESSO L’ORATORIO Una serata di creatività per gli addobbi natalizi «Il bello e il nuovo fatto con le nostre mani»: è lo slogan scelto in questo 2016 dal C.I.F. di Nembro per il lancio della serata di creatività o incontro, o corso, ogni anno indetta/o in questo periodo dal sodalizio per facilitare la preparazione di oggetti e addobbi utili nell’abbellire le case nel periodo natalizio. L’incontro, con l’intervento di chi ha esperienza in materia, si svolgerà giovedì 17 novembre dalle ore 20 alle ore 22 presso l’Oratorio “San Filippo Neri”. Per la partecipazione è stata fissata una quota di 15 euro, comprendente anche il costo dei materiali necessari per la preparazione degli oggetti, che ogni partecipante potrà poi portarsi a casa. Le iscrizioni (con il versamento di 5 euro, come anticipo sulla quota) si accettano fino al 5 novembre presso gli Uffici parrocchiali. Per ulteriori, più dettagliate informazioni, si può telefonare a questo numero: 371 173 1879. 18 IL NEMBRO ottobre 2016 ne come... contraccambio piccoli oggetti appositamente confezionati – si è attuata anche una colletta a beneficio dei terremotati del Centro Italia. Sono stati raccolti così 300 euro, poi devoluti alla Caritas diocesana, appunto per l’aiuto ai sinistrati dal sisma dello scorso agosto. Nel salone “Don Giuseppe Adobati”, in quella circostanza, su pannelli si è offerta la possibilità di ammirare una mostra dedicata a Betty Ambiveri, la fondatrice del C.I.F. nella Bergamasca: donna che non solo fu una figura di grande spicco nelle vicende della Resistenza nella terra orobica, ma si prodigò, in tutta la sua vita, a beneficio degli ultimi e dei diseredati, con molteplici iniziative benefiche. Da parte del Centro italiano femminile di Nembro, anche da queste pagine va un sentito grazie a tutti coloro che hanno collaborato e dato il loro apporto per lo svolgimento delle diverse iniziative programmate per il trentennale dell’attività del sodalizio in paese. CRONACHE DOPO LA SERATA AL “MODERNISSIMO” PER LA PRESENTAZIONE DEL LORO PRIMO CD PER UN DI PIÙ Quelle del gruppo DeEsperanza non sono... “solo canzonette” Meritavano un pubblico assai più folto di quello che si sono trovati di fronte i giovani del gruppo DeEsperanza, che nella serata di sabato 1° ottobre sono arrivati al “Modernissimo” (nel contesto di un tour con tappe in varie regioni) per presentare il loro primo cd, autoprodotto con alcuni generosi sostegni ed intitolato “Per un di più”. Matteo (25 anni), il tastierista, Giuseppe (21 anni), il chitarrista, Emanuele (18 anni), il batterista, Anna (19 anni) e Valentina (22 anni), le cantanti, vivono a Padova presso la Domus Familiae Padre Daniele, in una comunità che accoglie venti giovanotti e venti ragazze di tutta Italia, i quali hanno alle spalle esperienze diverse. Già nell’edizione de Il Nembro di settembre si è spiegato come il piccolo complesso (tra i componenti del quale c’è anche un nembrese – il tastierista Matteo –) è nato nel 2013 «in una cantina». La storia di tale inizio si trova in una delle undici canzoni del cd, ed è proposta in termini come questi: «Ci siamo trovati e non ci siamo cercati; / siamo arrivati e ci siamo accolti, / i più diversi e i più strani: / un unico obiettivo...». Nelle altre canzoni del cd – canzoni che i cinque giovani hanno composto direttamente, parole e musica – ci sono i racconti di molteplici altre vicende e momenti attraverso i quali i componenti il complesso DeEsperanza (e, probabil- mente, altri della comunità nella quale essi stanno a Padova) sono passati arrivando talora anche da «situazioni estreme» (sono parole loro). Spigolando qua e là tra i testi dei motivi incisi nel cd, ci si imbatte in versi come i seguenti: «Cerco un motivo colorato / per essere me stessa / in un mondo mascherato. / Devo trovare la mia direzione; / ma sulla via / perdo l’indicazione / ...»; «E dopo tanta adrenalina / la solitudine è ciò che rimane; / ma così non ci voglio più stare. / Molti parlano di Te; / ma dove Ti devo cercare, / dove sei?...»; «Ho visto una mano / che mi prese nel buio della solitudine; / ho visto una speranza, non un’inquietudine; / mi venne vicino e mi disse: “Vieni ad amare veramente! / Togliamoci dal vortice del serpente / Stringiti forte, non mollare; / vedrai che Qualcuno ti verrà ad ascoltare...”». CORSO DI TEATRO COMICO PER RAGAZZI E ADOLESCENTI Defendemos l’alegria – Enjoy the emotions and smile (Goditi le emozioni e sorridi). Con questo titolo presso l’Oratorio “San Filippo Neri” è stato lanciato un corso di teatro comico aperto ai ragazzi ed agli adolescenti. L’idea è scaturita dall’impressione che i giovanissimi di oggi siano piuttosto restii nel... sapere ridere e sorridere e nel fruire delle emozioni che scaturiscono dallo stare in compagnia, con battute a raffica, alimentate da... un po’ di fantasia. La gestione del progetto è stata affidata a Gianluca Cortesi, nembrese, che da tempo opera in questo specifico settore tra Nembro e Albino, nel periodo invernale, mentre durante l’estate è mobilitato in villaggi turistici come animatore e promotore di momenti di svago, o di spettacolo in senso lato. Per tre anni egli ha studiato teatro a Milano; ha frequentato i laboratori di Zelig e di Colorado; ha recitato su parecchi palcoscenici della metropoli lombarda con attori affermati. Per le iscrizioni al corso ci si può rivolgere alla segreteria dell’Oratorio. La quota è fissata in 60 euro. Con inizio dal 27/28 ottobre, le lezioni (venti in totale) saranno settimanali: giovedì, dalle 17,30 alle 18,30, per gli adolescenti dalla 1ª alla 5ª superiore; venerdì, dalle 18 alle 19, per i ragazzi delle medie inferiori. Per informazioni si può contattare il numero 338 699 0713. In una nota di presentazione del loro cd i cinque del gruppo DeEsperanza hanno confidato: «Un Amore più grande ci ha permesso di crescere anche attraverso i momenti di buio (...); un Amore che ci spinge a testimoniare, in particolare ai giovani, che c’è un Motivo per cui sperare, vivere, sognare...». Da quanto sin qui citato è agevole intuire che quelle proposte dal DeEsperanza al “Modernissimo” erano – e sono – non “solo canzonette” (in controtendenza, cioè, a quanto, tempo fa, disse qualcuno). Indubbiamente non è stato facile, al “Modernissimo”, pur con le nutrite, succose e coinvolgenti illustrazioni delle origini e dei contenuti di ciascun “pezzo” fatte dalle due cantanti, coglierne appieno il senso profondo nel... “frastuono” degli strumenti e nel canto gridato del Christian rock con il quale l’intero repertorio è stato offerto. Lo “spessore” dei motivi che formano il disco va comunque preso in seria, meditata considerazione. Per chi non c’era al “Modernissimo” – ed anche per chi c’era ma non l’ha preso – resta comunque disponibile il cd Per un di più. Chi desidera maggiori informazioni sul gruppo – che ha scelto come slogan «Qualcuno ha creduto in noi e noi abbiamo creduto in Dio» – può contattare la Domus Familiae Padre Daniele, di Padova, scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. IL NEMBRO ottobre 2016 19 CRONACHE NON È PERÒ RIUSCITO, PER ORA, A COMPLETARE IL SUO ITINERARIO Ugo Ghilardi sui “tetti” delle regioni italiane Nel suo progetto di metter piede sui “tetti” (o montagne più alte) delle venti regioni d’Italia, Ugo Ghilardi si è fermato, per ora, a poco più di due passi, o...“tetti”, dal traguardo: lo hanno bloccato alcuni malesseri fisici (con il conseguente affievolimento delle energie) intrecciatisi ad un rapido mutamento delle situazioni ambientali. Il proposito resta comunque nel mirino di Ugo Ghilardi; l’intendimento suo è di coronarlo nel prossimo anno. Partito il 30 giugno da Lonno (dove abita con la propria famiglia), l’escursionista nembrese, protagonista già negli anni scorsi di formidabili imprese, in bicicletta o a piedi, compiute o con Manuel Ardenghi oppure da solo, si è sentito un poco in crisi (di salute e di forze) all’inizio di settembre (quando si trovava in prossimità della Valtellina). È rientrato a casa per qualche giorno. Si è curato ed è ripartito. A quel punto gli restavano da raggiungere ancora tre cime, le più alte dell’intero percorso ipotizzato: il Monte Bianco (4.810 metri), “tetto” della Valle d’Aosta (ma non solo di quella); la Punta Perrucchetti, nel gruppo del Bernina (4.020 metri), “tetto” della Lombardia; la Punta Nordend (metri 4.609) “tetto” del Piemonte, nel gruppo del Monte Rosa: di questa (Punta) Ugo Ghilardi era già arrivato, nei giorni precedenti, ad un centinaio di metri di distanza dalla sommità (sino alla zona della Capanna Regina Margherita); poi, sentendosi in difficoltà, aveva desistito. Nel breve periodo del suo rientro a Lonno, i contesti naturali delle tre vette citate si sono celermente avviati verso le loro abituali configurazioni invernali, rendendo assai rischioso (o impossibile) l’avventurarvisi senza adeguati assetti. Per tali motivi, dopo il suo ritorno nella zona, Ugo Ghilardi, l’11 settembre ha optato per il... rinvio al 2017 del completamento del proprio itinerario. Nell’arco di poco più di settanta giorni, nel cuore dell’estate appena trascorsa, egli, in ogni caso, si è reso protagonista di una cospicua avventura. È arrivato sulle cime (con altitudini varianti dai 1.151 ai 3.902 metri) di sedici montagne, “tetti” di diciassette regioni del nostro Paese – Calabria e Basilicata hanno (sulla linea dei loro confini) il medesimo “tetto”, raggiungibile da due diversi versanti–. Per portar20 IL NEMBRO ottobre 2016 si ai loro piedi Ugo Ghilardi ha percorso in bicicletta oltre 4.000 chilometri, ed ha usato traghetti o navi (per gli spostamenti dalla penisola alle isole e viceversa). Dalla Liguria è andato in Sardegna e poi in Sicilia; approdato in Calabria, è risalito verso il Nord Italia. Tra pedalate e camminate, in circa due mesi è dimagrito di otto chilogrammi. Si è mosso con uno zaino pesante oltre trentadue chilogrammi, contenente tutto il suo equipaggiamento. Ha dormito per ventitré notti nella propria tenda, per sette notti in ostelli, per altre sette notti in alberghi, per otto notti su spiagge, per quattordici notti in bed and breakfast, per due notti su navi, per sette notti in rifugi, per una notte nell’auto di un amico, per una notte presso una famiglia, per quattro notti alloggiato da associazioni alpinistiche. Il 9 agosto ha compiuto i 59 anni, festeggiandosi nella zona del Gran Sasso. Pochi giorni dopo era in Amatrice e nei luoghi dove, una settimana più tardi, si è verificato il terremoto, che per l’Italia è risultato uno degli eventi più luttuosi e disastrosi dei tempi recenti. Proprio in tali località Ugo Ghilardi ha trovato un’ospitalità particolarmente calorosa e generosa. Ha fatto pure escursioni con gente di quei posti. Un po’ ovunque egli ha avuto modo di farsi nuovi amici. In diverse città di tutte le regioni ora lo aspettano per serate con proiezioni delle fotografie del suo viaggio. Su tutte le cime che ha raggiunto (da solo o con amici – sull’Ortles, “tetto” del Trentino Alto Adige, è arrivato a fargli compagnia l’amico di sempre, Manuel Ardenghi –) ha portato bandiere del C.A.I. di Bergamo e della Provincia di Bergamo. «È motivo di orgoglio per tutti noi che imprese come quella di Ugo Ghilardi vengano attuate da persone della nostra terra», ha scritto Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia. L’ex campione olimpionico Antonio Rossi, adesso assessore regionale allo Sport, aveva programmato a Milano una festa per l’accoglienza dell’escursionista di Lonno al momento dell’epilogo del suo lungo cammino per salire sui “tetti” delle venti regioni d’Italia. L’epilogo, però, per ora, non c’è stato. Ma l’appuntamento per la festa è stato già confermato per quando scatterà l’ora x (si spera, nel 2017). Nelle foto: momenti dell’“avventura” vissuta da Ugo Ghilardi nella scorsa estate. VITA PARROCCHIALE MARIO CURNIS IN UN FILM DIRETTO DA WALTER VELTRONI Ciak, si gira... a San Vito «L’alpinismo mi ha ridato la felicità!»; è stata, assai probabilmente, questa sua frase (scelta da un giornale come titolo dell’intervista fattagli, e pubblicata, alla fine dello scorso marzo) ad aprire a Mario Curnis la possibilità di avere un proprio spazio nel film-documentario che Walter Veltroni sta realizzando ormai da parecchi mesi, film del quale sono state ipotizzate la proiezione nelle sale cinematografiche nel Due momenti delle riprese nella zona di San Vito; a destra: Walter prossimo anno (tarda primave- Veltroni a colloquio con Mario Curnis e sua moglie, Rosanna Giudici. ra oppure avvio dell’autunno) e poi l’immissione nelle programmazioni televisive della Rai, di più venduto in occasione della 57ª Fiera del libro, svoltasi a Bergamo, sul Sentierone, dal 16 aprile al 1° maggio scorsi. In occaSky e di altre emittenti. Dopo il lungo impegno nell’ambito politico, che lo ha porta- sione della presentazione ufficiale del libro nel contesto della to a rilevantissimi incarichi (è stato, infatti, sindaco di Roma dal manifestazione orobica, il Teatro Donizetti era superaffollato, giugno 2001 al febbraio 2008; primo segretario nazionale dell’al- non soltanto da appassionati dell’andar per monti. Walter Veltroni e la sua troupe hanno fatto soste a Nembro lora neonato Partito Democratico dall’ottobre 2007 al febbraio 2009; vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni culturali nel pomeriggio del 20 settembre e nella mattinata del 22 settemin un governo presieduto da Romano Prodi), Walter Veltroni (na- bre scorsi. Nel rispondere – davanti alla cinepresa in funzione to il 3 luglio 1955, e trovatosi, ad appena un anno di età, orfano – alle domande del regista del film in lavorazione, Mario Curnis del padre, Vittorio, valentissimo radiocronista e successivamente ha precisato che la felicità – alpinismo a parte – può scaturire, pure dirigente della Rai) dal 2013 in qua si sta dedicando preva- pure per lui, da tanti (altri) motivi, nei modi e nelle situazioni lentemente alle sue grandi passioni di sempre (al di là della poli- più disparati; essa può accentuarsi – alimentata anche dalle cotica): l’attività culturale; la pubblicazione di libri (saggistica e nar- se più semplici – o rapidamente, improvvisamente, svanire; e rativa); la sensibilizzazione dei giovani sulle problematiche della poi, magari, riaffiorare e consolidarsi. Casualmente, alcune cirsolidarietà e della coesistenza tra le generazioni e tra i popoli; costanze createsi mentre veniva “girato” il “faccia a faccia” hanno il giornalismo (praticato nelle varie forme, nelle impostazioni e impreziosito di parecchi, significativi contenuti le affermazioni e con le tecnologie più avanzate); il mondo in generale dei mass le considerazioni sviluppate dall’alpinista nembrese. E proprio media, con in primis il cinema: nel 2005 si è prestato persino per cercar di rendere (nel film) nella maniera più efficace il valore globale del... colloquio avviato dal ciak, Walter Veltroni e la come doppiatore per un film di animazione della Walt Disney. È del 2014 il debutto di Walter Veltroni nelle vesti di regista sua troupe hanno aggiunto la loro seconda tappa a Nembro (il 22 cinematografico; guidò la realizzazione del film Quando c’era settembre) a quella, unica, inizialmente progettata (per il 20 setBerlinguer (nel ricordo di Enrico Berlinguer). Nel 2015 egli ha fir- tembre). Le riprese si sono svolte in due punti diversi della zona mato, come unico regista, I bambini sanno, e, in collaborazione di San Vito, dove Mario Curnis, con la moglie Rosanna Giudici, ha con altri registi, Milano 2015, entrambi film-documentari. L’o- la propria abitazione ormai da parecchio tempo. Nel prossimo 18 dicembre l’alpinista (che è nato «un giorno pera per la quale adesso si sta prodigando mira a scandagliare (come, qui, si è lasciato intuire all’inizio) i diversi modi nei quali dopo Papa Francesco», come egli stesso, sorridendo, ama rimarsi può arrivare ad essere, a sentirsi felici. Con la troupe (nove care) compirà gli 80 anni. Il debutto su un set cinematografipersone, in totale) Walter Veltroni ha cercato in tutta Italia “sto- co per lui si è aggiunto ai tanti impegni che in questo 2016 lo rie” emblematiche nel senso della tematica che egli ha pensato hanno mobilitato un po’ ovunque (specialmente sull’onda delle di privilegiare in questa sua nuova iniziativa. E così – nella fase attenzioni incontrate dal libro realizzato insieme a Simone Moormai conclusiva del suo lungo tour – è approdato pure a Nem- ro, con il coordinamento del giornalista Angelo Ponta). Negli bro per un “faccia a faccia” con Mario Curnis, “faccia a faccia” anni giovanili Mario Curnis è sempre stato piuttosto restio nel suggerito, sì, dall’intervista – con il già citato titolo-civetta – ap- parlare delle sue imprese. Preferiva “confidarsi” nel suo diario parsa su L’Eco di Bergamo, ma ancorato specialmente ai conte- personale, compilato puntualmente e copiosamente con una nuti del libro In cordata - Storia di amicizia tra due generazioni, minutissima grafia. Adesso invece, negli incontri pubblici, soda zero a ottomila metri che l’alpinista nembrese ha firmato vente e volentieri racconta a cuore aperto, arricchendo le sue unitamente a Simone Moro e che l’editrice Rizzoli ha messo in esposizioni con la saggezza infusagli dalle molteplici vicende, di circolazione sin dall’autunno del 2015. Il volume ha destato un ogni tipo, che lo hanno accompagnato sia in montagna sia nella notevolissimo interesse; ha avuto varie ristampe; è risultato il quotidianità della vita. IL NEMBRO ottobre 2016 21 SGUARDI AL PASSATO RIEVOCAZIONI CHE OFFRONO SPUNTI PER RIFLESSIONI E CONFRONTI Cent’anni fa sul NELL’EPOCA DELLA GRANDE GUERRA – L’approssimarsi di quella che sino a non molti anni fa era la Festa nazionale del 4 novembre (adesso l’epilogo, vittorioso per l’Italia, del primo conflitto mondiale viene commemorato in date anche diverse, sempre però nel medesimo periodo) offre lo spunto per un sintetico sguardo a come si viveva ed a quello che si faceva a Nembro nell’epoca della “Grande Guerra”. Per i rapporti tra la comunità paesana, i soldati nembresi mobilitati sui vari fronti e le loro famiglie – come già è stato segnalato in altra occasione – agiva un Comitato di mobilitazione ed assistenza civile, che aveva la propria “anima” nella signora Tirse Bonorandi. Tra l’agosto del 1915 e la fine di luglio del 1916 questo Comitato erogò, a famiglie di militari identificate come bisognose di un aiuto, «sussidi» pari a più di 5.500 lire, delle quali circa 5.200 per «farina» (per polenta e pane), e, poi, 80 lire circa «per companatico» e 250 lire circa per «sovvenzioni per l’affitto». Con oltre 670 lire circa lo stesso Comitato saldò le rette di 52 bambini – delle medesime o di altre famiglie di soldati – frequentanti gli asili di Nembro e di Lonno. Con un contributo di 1.800 lire, il Comitato sostenne il Patronato scolastico nell’impegno non solo di garantire in continuità «refezione ed assistenza ai fanciulli dei militari», ma anche di attivare, nel corso dell’estate, nel 1916 come già nel 1915, una «colonia di vacanza» volta ad offrire ad un centinaio di «figli di richiamati» – bambini/e dai 7 ai 10 anni –, grazie anche alla «generosa» disponibilità di maestre e di maestri, «un po’ di istruzione, alternata con passeggiate e divertimenti», non senza una «succosa ed abbondante refezione». INDUMENTI IN DONO – Il Comitato di mobilitazione ed assistenza civile si preoccupava pure dell’abbigliamento (specialmente nei mesi freddi) sia dei soldati impegnati sui fronti sia dei loro congiunti che, in paese, erano a corto di soldi (per via delle... buste-paga venute meno). Nell’arco di tempo dianzi indicato (agosto 1915/luglio 1916) a 108 famiglie di richiamati furono distribuiti 526 «indumenti misti» (da quelli per neonati a quelli «per fanciulli sino a 12 anni). Verso i vari fronti vennero spediti circa 400 pacchi contenenti complessivamente 1.195 capi di abbigliamento tra «calze», passa-montagna, guanti, sciarpe, ginocchiere, pettorine, pelli di coniglio, manichini, camicie di lana e di cotone, mutande e fascioni». Per l’acquisto di lana da impiegare nella confezione di questi capi di abbigliamento, il Comitato investì circa 1.900 lire. Nel divulgare tutti i dati qui citati, il Nembro, nella sua edizione dell’ottobre del 1916, si preoccupò di segnalare, in quel periodo, «dai fronti» già da settimane, mentre si andava profilando il nuovo inverno, stavano arrivando lettere di soldati che auspicavano l’invio di altri indumenti di lana. Richiamando gli stanziamenti a tale riguardo decisi dal Comitato di mobilitazione civile, il giornale dava risalto al seguente appello: «Accanto ad altri denari, necessita il lavoro delle nostre buone donne (...). Accogliete, pertanto, o buone donne nembresi – sottolineava il mensile parrocchiale – il nostro modesto invito: ritornate ai ferri e agli uncinetti, alle cose umili che possono giungere al fronte come il dono più prezioso, come l’offerta più desiderata, come la più pura testimonianza dei vostri sentimenti di madri, di spose, di sorelle». 22 IL NEMBRO ottobre 2016 GENEROSITÀ A TUTTO CAMPO – Le attività del Comitato venivano finanziate con le oblazioni dei soci ad esso aderenti (nell’arco di un anno arrivarono offerte pari a circa 9.000 lire), con lotterie, con questue sporadiche, con spettacoli ed iniziative di ogni genere in un paese che, allora, contava circa seimila abitanti. Tra gli spettacoli benefici destinati al sostegno degli interventi del Comitato, spiccò, e registrò una rilevantissima adesione, quello, riservato solo alle donne, organizzato in prima persona dalla signora Giulia Crespi Morbio, consorte del titolare della filatura di cotone Crespi & C. Messo in scena presso l’Oratorio nel pomeriggio della domenica 3 settembre, l’intrattenimento si concretizzò in una commedia ed in una farsa, recitata da «signorine di Milano e di Nembro», nella dizione di alcune poesie (da parte di Mina Crespi) e nella proposta di brani musicali classici nonché di altri brani composti dall’arciprete don Giulio Bilabini, il quale si applicò personalmente alla loro esecuzione. COSTANTE VICINANZA AI SOLDATI – Le instancabili sollecitudini dell’arciprete verso i soldati nembresi impegnati sui vari fronti del conflitto in atto si evidenziavano, sotto vari aspetti, praticamente in tutte le attività della parrocchia. Nelle celebrazioni, ordinarie o speciali, più o meno solenni, non mancava mai il ricordo dei militari, accompagnato dall’invito a pregare per il loro ritorno a casa, sani e salvi, con una pace al più presto acquisita. L’invocazione della protezione della Madonna sui soldati ebbe molto rilievo anche nella funzione di ogni sera, allora in auge nel mese di ottobre, per la recita comunitaria del Rosario. Il 20 settembre tutti i giovani nembresi nati nel 1897, e quindi ritenuti arruolabili (all’età di appena 19 anni), si riunirono, alla vigilia della loro partenza per il fronte, per partecipare ad una Messa al Santuario dello Zuccarello. Ogni mese, sul Nembro, don Giulio Bilabini, in lunghe e appassionate note, rispondeva globalmente ai contenuti delle moltissime lettere che in continuità riceveva dai soldati della sua Parrocchia. Si può ben intuire lo strazio del suo cuore quando egli veniva informato che, purtroppo, questo o quello dei “suoi” militari non sarebbe più rientrato in paese. Sulle edizioni del Nembro di settembre e di ottobre del 1916 vennero comunicati i decessi in guerra di altri cinque nembresi. Leone Tombini era morto in un ospedale da campo il 7 agosto: nato nel 1881, era padre di quattro bimbi ed era «uno sposo affettuoso». Poche settimane prima, un suo fratello, Severo, anch’egli arruolato, era stato dato prima per disperso e poi per morto; in realtà, era stato fatto prigioniero. Il fante Giacomo Barcella era stato colpito letalmente da una «scheggia nemica»; lasciava nel lutto gli anziani genitori, i fratelli, le sorelle. Carlo Gennati, anch’egli fante, era stato ucciso il 1° luglio in un combattimento sul Monte Interrotto. L’alpino Rodolfo Gregis, classe 1890, era stato «colpito in fronte» da un proiettile; tutti lo conoscevano come «giovane laborioso e sinceramente cristiano»; la sua salma era stata tumulata a Ponte di Legno. «Colpito alla testa», Andrea Bonaglio, pure lui alpino, aveva chiuso tragicamente la sua esistenza a 21 anni; «molto serio», faceva parte della Banda musicale. CRONACHE I LAVORI IN CORSO NELLE ULTIME SETTIMANE VERRANNO COMPLETATI RAPIDAMENTE Per le celebrazioni di novembre nuovo assetto del “Luogo della memoria” Alle manifestazioni patriottiche dei primi di novembre di questo 2016, il “Luogo della memoria”, davanti all’ingresso del cimitero, si presenterà con una configurazione nuova. In queste settimane si è operato, e si sta operando, per un rifacimento della pavimentazione, per uno sfoltimento degli alberi, per la collocazione della coda di un aereo e per la installazione di un pennone per l’alzabandiera. Per l’attuazione di tutte queste opere si sono attivati principalmente gli aderenti alla Associazione degli artiglieri, con l’apporto di ex combattenti e reduci di altre Armi. Il ricordo dell’epilogo della guerra mondiale 1915-18, a Nembro, in questo 2016, ricalcherà lo schema seguito nello scorso anno. Nella mattinata del 4 novembre, presso il monumento ai Caduti in piazza Italia, ci sarà una manifestazione che avrà come protagonisti gli appartenenti al Consiglio comunale dei ragazzi e gli studenti della scuola media “Enea Talpino”. La cerimonia commemorativa ufficiale si terrà domenica 6 no- Questa foto è stata scattata dopo il taglio di alcuni alberi per l’avvio dei vembre. Nella prima mattinata le autorità e una delegazione lavori di riassetto del “Luogo della memoria”. delle associazioni d’Arma porterà omaggi ORGANIZZATA DAGLI ALPINI, HA FRUTTATO DUEMILA EURO floreali ai monumenti ai Caduti a Gavarno e a Lonno. Alle ore 9,30 ci sarà in piazza Italia la celebrazione ufficiale con discorsi. Successivamente si sposteranno verso il “Luogo della memoria” per l’inaugurazione di quanto si sarà, a quel punto, realizzato, grazie anche ad un apporto del Comune. La manifestazione si concluderà con la partecipazione degli intervenuti alla Messa delle ore 10,30 in plebana. Per il 29 ottobre, ad Aquileia, è stato fissato l’inizio della distribuzione delle speciali medaglie che sono state istituite nel ricordo di coloro che sono caduti in guerra o morti per cause di guerra tra il 1915 e il 1918. I Nembresi che potrebbero avere tali medaglie sono 122. Il Comune ha provveduto a segnalare i nomi nelle sedi competenti. Sono in corso in paese Domenica 16 ottobre il Gruppo Alpini all’aiuto ai terremotati del Centro Italia. e altrove anche altre iniziative per rimar- di Nembro, presso il “Camporotondo”, ha L’iniziativa ha trovato una notevole ricare l’impegno dei Nembresi (e dei non promosso una “costinata” a mezzogiorno spondenza. Dedotte le spese, si sono resi Nembresi, ovviamente) nel corso delle ed una “castagnata” nel pomeriggio con disponibili oltre duemila euro da versare due guerre mondiali dello scorso secolo. l’intento di raccogliere fondi da destinare al fondo che presso la sede provinciale dell’A.N.A. è stato creato a sostegno degli interventi delle “penne nere” nelle terre VISITA GUIDATA ALL’ACCADEMIA CARRARA sinistrate dal recente sisma. In questo periodo gli Alpini di NemPer il pomeriggio di giovedì 27 ottobre il Circolo Acli di Nembro ha probro hanno un gran daffare per risponmosso una visita guidata alla Accademia Carrara in Bergamo, con viaggio fatto, dere alle chiamate che loro arrivano per dagli aderenti all’iniziativa, con mezzi propri. Orari e punti di ritrovo sono stati “castagnate”. Per il pomeriggio della docosì fissati: alle ore 14,30 a Nembro, in piazza Italia (davanti alla Biblioteca) o menica 23 ottobre è stata prevista la loro alle ore 15 davanti all’ingresso alla Accademia Carrara. La signora Anna Zanga mobilitazione presso l’Oratorio “San Fifarà da guida ai partecipanti alla visita alla pinacoteca, che si concluderà alle lippo Neri”, con tutte le loro attrezzature ore 17. È stata fissata in dieci euro la quota di adesione. Le iscrizioni, per i posti per le boröle. Nei giorni scorsi sono stati rimasti disponibili, si accetteranno mercoledì 26 ottobre, dalle ore 9 alle ore 11, messi all’opera per i bambini delle scuole presso il Circolo Acli. materne. Una “castagnata” per i terremotati IL NEMBRO ottobre 2016 23 CRONACHE A BREVE DOVREBBERO ESSERE PRONTI I PROGETTI PER IL RIASSETTO DELL’IMPOSTAZIONE Per la Casa di Riposo si avvicina la “svolta” Per la Casa di Riposo si stanno avvicinando i... tempi della svolta: in poche parole, a breve, nel giro di alcune settimane – questo è anche l’auspicio vivissimo degli amministratori dell’istituzione – dovrebbero essere pronti i progetti per il tipo di intervento che da tempo è stato deciso e annunciato: intervento consistente, in sostanza, nella realizzazione del Centro diurno integrato (per servizi socio-sanitari alla comunità) e nei conseguenti, più urgenti adeguamenti dell’edificio alle esigenze della sua “aggiornata” impostazione. Non appena gli elaborati dei tecnici saranno pronti, dopo le valutazioni da parte degli organi competenti, essi saranno presentati anche alla popo- lazione, per avere un adeguato sostegno nel portare avanti un’opera di non irrilevante consistenza. Intanto, all’interno dell’istituzione, la vita sta proseguendo secondo gli schemi collaudati. Dopo la... stagione delle “uscite” (nel periodo estivo) – uscite che hanno consentito agli ospiti in grado di spostarsi di... riprendere contatti con realtà esterne e con la comunità –, si stanno programmando le iniziative del periodo natalizio, con l’introduzione, nel frattempo, anche di qualche evento nuovo come, per esempio, la serata per una pizza in compagnia fissata per giovedì 27 ottobre: ospiti della Casa, loro familiari, personale impegnato (anche in forma volontaria) entro l’istituzione, ceneranno insieme (a... base di pizza) e trascorreranno un paio d’ore in compagnia. In occasione della ricorrenza di Ognissanti, il Coro Saranno famosi accompagnerà la Messa. Per il 12 novembre – come in ogni mese – è in calendario la festa dei compleanni: nell’elenco di quanti sono stati previsti al centro delle attenzioni spicca Elisabetta Bergamelli, prossima, in questo periodo, al compimento dei 106 anni. Ella è cresciuta a Nembro in una famiglia molto conosciuta e stimata. NELLE PROSSIME SETTIMANE SI PARLERÀ ANCHE DEL BRASILE E DEL MESSICO Zoom sull’Argentina all’Anteas Oltre che del “processo di democratizzazione” in corso in Myanmar (mercoledì 26 ottobre), si parlerà dell’Argentina (giovedì 3 novembre), del Brasile (mercoledì 16 novembre), del Messico (mercoledì 30 novembre) negli incontri (ore 15, presso l’auditorium parrocchiale) dell’Anteas – Università per la terza età –. In calendario per le prossime settimane ci sono anche la visita all’abbazia di Piona (9 novembre) ed un incontro sul tema Fermiamo insieme la violenza (mercoledì 23 novembre), allestito in collaborazione con il C.I.F. di Nembro. Gli iscritti all’Anteas per il 2016/17 sono più o meno in un numero pari a quello degli anni passati cioè circa 180. La serata per l’inaugurazione del nuovo anno accademico (20° organizzato a Nembro), svoltasi il 28 settembre al “Modernissimo”, con inizio alle ore 20, è stata 24 IL NEMBRO ottobre 2016 particolarmente ricca. In apertura hanno parlato Emilio Signori (coordinatore del gruppo locale impegnato in questa iniziativa), il sindaco Claudio Cancelli – foto sulla sinistra –, Mario Fiorendi (direttore provinciale dell’Anteas), don Omar Valsecchi (della Comunità di San Fermo) che ha svolto il tema Il pane, diritto di tutti. Ha offerto un’interpretazione di brani classici e moderni il Coro Tu (della Terza Università), impegnato congiuntamente alla Polifonica del Centro Anziani di Albino – foto sulla destra –. Per l’occasione è stata allestita anche una mostra di vecchie cartoline di Nembro, tratte dalla raccolta di Alessandro Sesso. Il pubblico intervenuto è risultato abbastanza numeroso. Come noto, il tema generale dell’anno accademico in corso è “Paesi lontani, ma non troppo: Asia, Estremo Oriente, America meridionale”. CRONACHE PER I LAVORI DI RISISTEMAZIONE/MANUTENZIONE “Ingabbiato” il Municipio In questo periodo diversi punti del paese si presentano in una configurazione inusuale. Sono incominciati infatti i lavori per migliorare la sicurezza nella circolazione stradale, dei quali si è data una anticipazione nell’edizione de Il Nembro di settembre. Nel cuore del paese ha determinato... scombussolamenti nel traffico l’intervento deciso per il rifacimento della pavimentazione di via Monsignor Giulio Bilabini. Questi lavori, secondo quanto si è appreso in Comune, dovrebbero essere ultimati entro la prima decade di novembre. Sta procedendo anche la risistemazione del Municipio. Dall’interno le operazioni si sono ora spostate anche verso l’esterno. E in queste settimane il palazzo comunale appare... ingabbiato. Come è già stato segnalato, queste risistemazioni dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno. Tra i lavori effettuati di recente, anche se è stato poco notato, c’è quello riguardante il rifacimento di ampi tratti della staccionata di sicurezza lungo la mulattiera dello Zuccarello. L’intervento è stato attuato grazie all’impegno di aderenti alla Protezione Civile e di maestranze del Comune. Per mercoledì 26 ottobre è in programma una riunione del Consiglio co- munale per l’esame delle osservazioni (una quarantina) presentate a fronte della revisione del Piano di gestione del territorio (Pgt). In una precedente riunione del Consiglio comunale il sindaco si è fatto interprete della solidarietà dei Nembresi verso le popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. Per un gesto concreto in tale direzione, sindaco e assessori hanno deciso di devolvere a favore dei terremotati una parte delle loro indennità, per una somma pari a 2.700 euro. L’importo è stato immesso nel fondo creato dagli Alpini, a livello provinciale, a tale scopo. Su queste pagine ad aprile si è parlato del Progetto mobilità gratuita, consistente nella possibilità per il Comune (tramite particolari accordi e sponsorizzazioni) di avere a disposizione un automezzo attrezzato per il trasporto (verso visite mediche e cure) di persone con difficoltà nel muoversi. Si disse allora che si cercavano sponsor per “aggiornare”, cambiare l’automezzo usato già da quattro anni, e un po’... malandato. Ora gli sponsor sono stati trovati. La consegna del nuovo automezzo, che sostituirà quello vecchio, è stata fissata per la mattinata di venerdì 28 ottobre presso la Casa di Riposo (Casa che pure, talora, si avvale di tale automezzo). Al “Camporotondo”, con una festa che ha visto un buon numero di partecipanti, soprattutto giovani, sabato 15 ottobre si è conclusa l’edizione 2016 dell’operazione R...Estate occupati, per lavori socialmente utili da parte dei giovani in vacanza. Di questa operazione si riferirà più dettagliatamente nel prossimo numero de Il Nembro. Per le ore 15,30 di sabato 22 ottobre è stata fissata, presso la Biblioteca, la consegna delle borse di studio – riservate a studenti extracomunitari – legate al ricordo di Cristina Birolini. Anche dell’esito di questo bando si riferirà prossimamente. Nelle foto: aspetti dei lavori in corso o già effettuati in paese in questo periodo. IL NEMBRO ottobre 2016 25 NELLE VICINIE UNA TRADIZIONE CHE NELLA ZONA È MOLTO SENTITA Già al lavoro per il presepio i volontari di Viana Si stanno ancora facendo i bilanci dell’andamento della “sagra” di San Rocco, svoltasi a metà agosto; ed alla fine dell’anno mancano più di due mesi. Ma a Viana – come in altre zone del paese – è già... la stagione del presepio. In altre parole, nel salone dell’associazione dei volontari, solitamente destinato ad accogliere il manufatto con la rievocazione della nascita di Gesù, sono già ricomparsi banconi ed attrezzature per... continuare una tradizione che è sempre stata ed è tuttora molto sentita. Naturalmente, prima di por mano all’opera, occorre riflettere su come realizzarla, cercando di introdurre novità rispetto al passato, in modo che essa risulti attraente. È questa, insomma, la fase delle idee: chi ne ha è invitato a farsi avanti; saranno ben accolti anche tutti coloro che vorranno rendersi disponibili per la realizzazione dei diversi lavori e lavoretti dei quali via via emergerà la necessità. La costruzione di un presepio richiede le più diverse competenze. Quanto più qualificati saranno gli apporti, tanto più bella ed apprezzabile, alla fine, risulterà la realizzazione. Anche in quest’ambito si fa leva sul volontariato, così come in tanti altri settori della vita comunitaria della zona. Per esempio, una delle incombenze costanti nel corso dell’anno – periodo invernale a parte – è quella del mantenimento in ordine degli spazi verdi, del periodico taglio dell’erba nei giardini e in altri punti che vanno conservati decorosi. 26 IL NEMBRO ottobre 2016 C’è una squadra di una decina di persone, squadra dotata di adeguate attrezzature, che puntualmente, quando vede che... l’erba è cresciuta, entra in azione e la taglia nelle modalità appropriate. Almeno una volta ogni tanto occorre ricordarsi di chi fa questo lavoro e dirgli grazie. È merito di queste persone se la zona attorno agli impianti sportivi, quella in prossimità della chiesa e tante altre aree verdi di Viana si presentano bene. Si è accennato, all’inizio, alla “sagra” di San Rocco: pare interessante sottolineare che in questo 2016 gli acquisti dei biglietti della lotteria organizzata per la circostanza sono risultati assai più numerosi che negli anni passati. Il sorteggio dei biglietti fortunati, come noto, è avvenuto nella serata del 16 agosto. Alcuni dei dieci premi in palio sono stati subito attribuiti a coloro che li avevano vinti. Gli altri sono rimasti a disposizione presso la sede dei volontari della frazione. Anche il loro ritiro è avvenuto, in questo 2016, più rapidamente che negli anni passati. In poche parole, tutti i vincitori si sono già fatti avanti. Presso la sede non è rimasto più nessun premio in attesa di ritiro. Nel passato invece non pochi “fortunati” si sono presentati con molto ritardo per ritirare quanto avevano vinto; oppure... non si Matteo sono mai fatti vivi. Nella zona di San Faustino si cercano forze nuove per le attività natalizie Anche nella zona di San Faustino si è già in... fermento con il pensiero al prossimo Natale. I progetti abbondano; quelle che “scarseggiano” un poco sono le forze. In altri termini, sarebbe importante che nuovi volontari si facessero avanti, con le loro proposte e competenze, per dare un aiuto al consueto gruppo di amici che, con tanto zelo e tanti meriti, da anni si stanno prodigando. Accanto alla realizzazione del presepio comunitario, con il cointeressamento magari di scolari nella preparazione di presepi per le famiglie, si vorrebbe continuare la costruzione di piccoli manufatti/oggetti decorativi da mettere in vendita per raccogliere fondi da destinare all’abbellimento della chiesa in vista del cinquantenario del suo ampliamento (che ricorrerà nel 2017). Si vorrebbero approntare inoltre oggetti significativi da portare in dono, nel periodo natalizio, alle persone malate, anziane e sole. Chi è disposto ad attivarsi su queste direzioni deve solo farsi avanti, mettendosi in nota presso il sacrista oppure parlando con alcuni degli “amici” che già sono impegnati. CRONACHE HA RAGGIUNTO BRILLANTEMENTE IL TRAGUARDO DEI 40 ANNI DI ATTIVITÀ È tra le più consistenti nella Bergamasca la sezione di Nembro dell’Aido «La donazione di organi non toglie nulla a chi dona, ma dà a chi riceve»: è questo uno degli slogan che, ogni anno, accompagnano la “Giornata nazionale” per la sensibilizzazione sull’importanza – appunto – della donazione di organi tra persone, nelle modalità e situazioni previste dalle normative vigenti. La Bergamasca è, in Italia, una delle zone che con più intensità ha risposto alle sollecitazioni dianzi citate. La sezione provinciale dell’Aido conta circa 75 mila iscritti, raggruppati in circa 150 sezioni. Presso l’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo – I partecipanti alla gita in Provenza e sulla Costa Azzurra, organizzata dall’Aido, in una foto scattata presso che è uno dei pochi, forse l’unico il Palazzo dei Papi ad Avignone. in Italia, nel quale si effettuano tutti i tipi di trapianti –, nel 2015 ci sono gamasca, 335 persone: 197 per un rene, dei donatori di organi: sezione che conta stati 180 interventi di tale natura, dieci in 40 per il cuore, 78 per il fegato, 6 per il più di 700 iscritti. Come già è stato riferito più volte, in più rispetto all’anno precedente. All’inizio pancreas, 14 per un polmone, e altre per questo 2016 l’Aido di Nembro ha raggiundi aprile dell’anno in corso, quando si è operazioni similari di varia natura. A far nascere l’Aido a Nembro – ac- to i quarant’anni di attività. Per evidensvolta l’assemblea provinciale dell’Aido (con il rinnovo anche del Consiglio diret- canto all’Avis già operante da tempo su ziare l’evento, il sodalizio ha organizzato tivo) e quando sono stati resi noti i dati iniziativa di Paolo Marcassoli – è stato un viaggio in Provenza e sulla Costa Azqui esposti, in lista d’attesa, per ricevere il Angelo Piccoli, papà di Lucia Piccoli, la zurra. Hanno partecipato alla “spediziotrapianto di un organo, c’erano, nella Ber- presidente attuale della sezione locale ne” 55 persone, che in pullman, nei giorni 15, 16 e 17 luglio, hanno seguito un itiIN CASO DI CATTIVO TEMPO SARÀ CELEBRATA A SAN PIETRO nerario attraverso località famose; hanno fatto soste a Valensole, luogo considerato il cuore mondiale della fioritura della lavanda, ad Aix-en-Provence, ad Avignone (l’antica “città dei Papi”), a Cannes (celebre per il festival del cinema che vi si svolPer la mattinata del 23 ottobre – volontari, tra i quali parecchi appasge ogni anno, ma anche come incantevole nella domenica del fine settimana del- sionati proprio dell’andar per monti. A luogo di vacanza). I partecipanti al viaggio la distribuzione di questa edizione de proposito della chiesetta di San Pietro, hanno avuto l’occasione di ammirare puIl Nembro – è stata programmata, alle si coglie qui l’occasione per far sapere re il Parco delle gole del Verdon, il borgo ore 11, una Messa sul Monte Valtrusa, che nei prossimi mesi verranno attuamedievale di Gordes, l’abbazia di Sénanove si trova la grande croce restaurata ti alcuni lavori rimasti in sospeso tra la que e tanti altri centri molto suggestivi, qualche anno fa. È questa una iniziati- primavera e l’estate scorsa. Nel momenricchi di storia e di monumenti. Sulla strava che ogni anno – in località diverse to, o stagione propizia, ottenute tutte le da del rientro non è mancata una sosta a – porta avanti ormai da tempo la sotto- dovute autorizzazioni, si provvederà a Grasse per la visita ad una fabbrica di prosezione di Nembro del Cai per ricorda- qualche altro sfoltimento dei rami di fumi conosciuta a livello internazionale. re le vittime della montagna. Di solito piante ritenuti pericolosi. Si provvederà Sempre nel ricordo del 40° anniverla celebrazione registra una notevole inoltre a completare la staccionata lunsario dell’avvio della sezione di Nembro partecipazione di appassionati dell’al- go la gradinata che dalla strada per Seldell’Aido, un nutrito gruppo di aderenti pinismo, ma anche di altre persone e di vino porta in direzione della chiesa. Ci alla medesima, domenica 25 settembre intere famiglie. In caso di cattivo tempo sono anche altre piccole cose da sisteha partecipato alla Messa delle ore 10,30 – secondo accordi che sono stati defini- mare: ad esse provvederanno gli stessi in plebana. L’Aido di Nembro ha la proti con l’arciprete – la celebrazione della volontari, che hanno attuato i lavori nei pria sede presso la Casa della Comunità Messa, sempre alle ore 11, avverrà pres- mesi scorsi e che sono orientati a curare (attigua al sagrato della plebana), sede so la chiesetta di San Pietro, rimessa l’ordinaria manutenzione della chiesetche è aperta tutti i giovedì, dalle ore 19 in ordine, come noto, da un gruppo di ta e dei suoi dintorni. alle ore 20,30. Una Messa sul Monte Valtrusa nel ricordo delle vittime della montagna IL NEMBRO ottobre 2016 27 CRONACHE LA SESTA EDIZIONE DELLA FIERA DEL CONSUMO CONSAPEVOLE “Cibovicino”: un ritorno che è stato molto apprezzato Partendo dall’affluenza della gente, numerosa per l’intera giornata dello svolgimento della manifestazione, si può affermare che è stato molto gradito, domenica 25 settembre, il “ritorno” a Nembro di “Cibovicino”. Per riportare in piazza della Libertà la “fiera del consumo consapevole” dopo la sospensione intervenuta nel 2015, si sono attivati in particolare la Cooperativa sociale Gherim, operante principalmente nel settore del commercio equo e solidale, e il locale Gruppo di acquisto solidale (G.A.S.). Anche l’edizione 2016 di “Cibovicino” – la sesta della serie proposta in paese – si è collocata, fondamentalmente, nel canovaccio di quelle precedenti, ma è apparsa, sotto diversi aspetti, più “nostrana”, più agganciata alle realtà locali ed alle problematiche di più viva attualità. Due, come sempre, gli aspetti dell’evento. Uno si è concretizzato, attraverso una quarantina di gazebo di altrettanti espositori, nella messa in vendita di prodotti a “filiera corta”, a “chilometro zero”, ossia formaggi, frutta e verdura, miele, vino, birra artigianale ed altre prelibatezze provenienti da aziende agricole delle nostre zone; prodotti anche “tipici”, ottenuti seguendo regole ben precise. Il secondo aspetto ha puntato a sensibilizzare la gente sull’importanza 28 IL NEMBRO ottobre 2016 di badare bene a come fare le proprie scelte, a quello che compra e mette in tavola. Lo ha fatto – “Cibovicino” – con aggancio alla campagna promozionale in questo 2016 indetta da Altromercato con lo slogan Creiamo un altro vivere: slogan sostanzialmente stimolante – di fronte ai cambiamenti in corso negli assetti sociali ed economici ed agli stessi, sempre più evidenti, mutamenti climatici – a presta- re una maggiore attenzione all’ecosostenibilità ambientale, alle produzioni biologiche e così via, in uno sforzo che dovrebbe coinvolgere tutti. Nel contesto di questo suo secondo aspetto, l’edizione 2016 di “Cibovicino” ha proposto due convegni (aperti al pubblico): uno con relazioni di esperti in materia e di esponenti di associazioni mobilitate con obiettivi specifici (“Comuni virtuosi”, “Nuovi stili di vita”, e altre) e un altro (convegno) ancorato alla presentazione delle testimonianze, delle esperienze di tre giovani dei nostri paesi che hanno deciso di abbracciare un lavoro agricolo in senso lato – viticoltura, apicoltura, allevamento di bestiame con produzione di latte per formaggi –. Anche allo svolgimento dei due convegni la gente ha prestato una notevole attenzione. Molti dei visitatori di “Cibovicino” hanno colto l’occasione per consumare il pranzo, domenica 25 settembre, in piazza della Libertà ( con quanto, per l’occasione, è stato reso disponibile da Gherim e anche da alcuni dei gazebo). Neppure quest’anno sono mancate le attrazioni (come la sempre frequentatissima “bancarella del riciclo”) e le animazioni per i bambini. Alla fine, organizzatori, espositori e pubblico sono apparsi, e si sono detti, soddisfatti. Tutto lascia prevedere che “Cibovicino” verrà riproposto anche nel 2017. VITA PARROCCHIALE GIÀ STABILITI I PROGRAMMI PER LE “USCITE” DEL PROSSIMO ANNO Dopo la gita a Padova... nel 2017 un viaggio in Russia Il mese di ottobre, che stiamo percorrendo, ci ha portato l’inizio della catechesi, sia per i ragazzi sia per gli adulti, e di tutte le attività pastorali dell’anno 2016/17. Ma un inizio “ufficiale” lo abbiamo concretizzato con il pellegrinaggio alla Basilica di Sant’Antonio e con la visita alla città di Padova (foto in questa pagina). A detta di tutti, è stata una bella giornata di spiritualità, di cultura ed anche di un po’ di relax (... in serata sul lago di Garda). Domenica 2 ottobre, in occasione della Festa degli anniversari di matrimonio (alla quale nessuna coppia ha aderito!), la S. Messa è stata animata dal Coro del Sorriso di Montello che, con delicatezza e bravura, ha saputo creare veramente un’atmosfera di serenità e pace, quella che ci voleva per iniziare bene il mese dedicato alla Madonna ed al Santo Rosario. Ed ora un “piccolo spazio pubblicità”: infatti, come molti mi hanno richiesto, elenco qui le “uscite”, gite, viaggi che, come parrocchia, proponiamo per il prossimo anno 2017 (gite e viaggi per i quali sono già aperte le iscrizioni fino all’esaurimento dei posti). Gita in Russia, con meta Mosca, San Pietroburgo e “Anello d’Oro”: dal 23 al 30 maggio; ovviamente viaggio in aereo. A breve l’agenzia Ovet mi comunicherà il programma dettagliato ed i costi. Gita di fine anno catechistico e pastorale (con meta da destinarsi) programmata per venerdì 2 giugno. Vacanze al mare a Tortoreto lido (Abruzzo) dal 11 al 18 giugno. Questi i costi comprensivi di pensione completa, bevande ai pasti, caffè dopo pranzo e cena, servizio spiaggia (con piscina e zona fitness) con ombrelloni, sdraio e lettini, viaggio di andata e ritorno con pullman (si veda sul sito di Hotel Venezia***): adulti in camera doppia € 420; in camera singola € 480; bambini e ragazzi: in camera con i genitori o due adulti: fino a 2 anni € 140; fino a 10 anni € 230; fino a 15 anni € 310; due bambini/ragazzi fino a 15 anni € 230 ciascuno; due ragazzi oltre i 15 anni € 310 ciascuno. Gita a Moena (Trentino): Lassù sulle montagne... dal 23 al 29 luglio. Questi i costi comprensivi per la pensione completa c/o Hotel Ancora**, tessera persona- le Panorama Pass che permette l’utilizzo dei mezzi pubblici di tutta la Val di Fassa e per tre giorni l’utilizzo di seggiovie e funivie; ingresso alla piscina/parco acquatico Eghes di Canazei, viaggio di andata e ritorno con pullman: adulti in camera doppia € 370; in camera singola € 430; bambini e ragazzi (minorenni) € 340. Non c’è che l’imbarazzo della scelta! Buon autunno! Don Roberto Zanini, parroco Celebrazioni e attività in calendario a Lonno Ecco le celebrazioni religiose e le altre attività in programma a Lonno nelle prossime settimane. Martedì 25 ottobre: catechesi per gli adulti (alle ore 20,30). Venerdì 28 ottobre: S. Messa (alle ore 16). Domenica 30 ottobre: presentazione dei cresimandi (durante la Messa delle ore 10); al termine, incontro per i loro genitori. Lunedì 31 ottobre: S. Messa (ore 8,30); Confessioni comunitarie (ore 20). Martedì 1° novembre, Solennità di tutti i Santi: Sante Messe alle ore 7,30 e 10 (questa sarà seguita dalla processione al cimitero). Mercoledì 2 novembre, Commemorazione dei defunti: Sante Messe al cimitero (ore 9,30) e in chiesa (ore 20,30). Venerdì 4 novembre, 1° venerdì del mese: adorazione (ore 17,30); S. Messa (ore 18). Martedì 8 novembre: catechesi per gli adulti (ore 20,30). Martedì 15 novembre: catechesi per gli adulti (ore 20,30). Venerdì 18 novembre: S. Messa (ore 16). IL NEMBRO ottobre 2016 29 PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA DOPO LA “SPETTACOLARE” POSA DELLA PRIMA PIETRA NELLA MATTINATA DEL 18 SETTEMBRE Il sogno di Gavarno adesso è... in marcia per diventare realtà L’attesa è stata lunga, non senza qualche garbata manifestazione di impazienza, dettata soltanto dal timore che l’evento tanto atteso anziché in... porto potesse andare in fumo, rinviato alle calende greche. Adesso, però, finalmente l’attesa è finita; l’ora x è arrivata; il Centro pastorale di Gavarno sta crescendo. Non mancano quelli che ogni giorno vanno a verificare di quanto sta progredendo. L’impresa di David e Cesare Zanchi ha promesso di far sì che, sul finire di dicembre, tra gli alberi di Natale, e più o meno illuminato, ci sia... da ammirare anche il tetto della nuova realizzazione. I pilastri ci sono già. L’ora x è stata quella di domenica 18 settembre, quando è stata posta la prima pietra con un apparato ed una procedura che hanno sorpreso i convenuti. Tra i presenti all’appuntamento, oltre all’arciprete di Nembro don Santino Nicoli e a monsignor Arturo Bellini, vicario interparrocchiale tra Nembro e Gavarno, con residenza a Gavarno, c’erano il sindaco di Nembro, Claudio Cancelli, i progettisti del Centro – Elisabetta Bertocchi, Stefania Magaldi, Paolo Masotti –, i genitori – Maddalena e Pietro – di don Giovanni Bertocchi – il giovane sacerdote morto tragicamente il 30 aprile 2004, al quale la struttura in costruzione sarà intitolata (con l’abbreviativo “Don Giò”) –, e, poi, rappresentanti delle associazioni sportive locali, dalla pallavolo al calcio. La mattinata si è aperta con la Messa nella moderna chiesa dedicata a San Giovanni XXIII. Ha presieduto il rito don 30 IL NEMBRO ottobre 2016 Santino Nicoli, il quale, ufficialmente, è pure il parroco titolare di Gavarno, oltre che l’arciprete di Nembro. Al momento dell’omelia egli ha spiegato da quali motivazioni è scaturita l’idea del Centro e a quali finalità esso risponderà. Al termine della Messa pure il sindaco di Nembro ha sottolineato la rilevanza dell’iniziativa. Un corteo ha successivamente portato i convenuti dal tempio al cantiere, dove è... andata in scena la spettacolare procedura della posa della prima pietra, della quale si è dianzi fatto un rapido cenno. In altri tempi il pubblico che faceva cornice alla cerimonia della collocazione del... sasso angolare, non vedeva nulla o quasi. A Gavarno il 18 settembre tutti hanno visto bene la prima pietra... arrivare appesa al braccio di una gru, abbassarsi per... ricevere la benedizione da parte di don Santino Nicoli, e poi infossarsi, insieme ad una pergamena, a mattoni variamente simbolici portati dai cresimandi e dai comunicandi, ad elenchi degli iscritti alle iniziative per la raccolta dei mezzi finanziari. In un attimo lo stesso braccio della gru, che aveva portato la prima pietra, si è rimesso in moto per portare la sabbia destinata a coprire quanto era stato calato nei fondali dell’erigendo Centro. L’opera che i Gavarnesi aspettavano è iniziata nel segno delle modernità. Avvio della concretizzazione del Centro pastorale parrocchiale a parte, nel periodo recente ci sono stati vari spunti per le... cronache di Gavarno. In due occasioni ne sono stati animatori/protagonisti i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia intitolata ai “Santi Innocenti”. Nella domenica 2 ottobre, insieme ai loro nonni – in coincidenza con l’annuale “festa dei nonni” – i piccoli hanno preso parte alla Messa delle ore 10 celebrata nella chiesa della “Rinnovata”. È stato significativo vedere insieme gli esponenti di due generazioni, accompagnati nella letizia. Il 4 ottobre – nella data della memoria liturgica di San Francesco – anche i bambini di Gavarno (come viene riferito pure in altra pagina di questa edizione del Il Nembro) sono andati a Sotto il PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA Monte, unitamente a loro coetanei dell’intera diocesi, per la festa di inizio dell’anno scolastico 2016/17: festa imperniata sulle tematiche dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’. Sull’onda dello slogan della manifestazione, Piedi per terra e naso all’insù, per diventare custodi del Creato, si sono sentite voci infantili, più o meno in coro, impegnate in versi come questi: «Che bello stare con il naso all’insù, salpare con il veliero in mezzo al blu, trovarci quello che piace di più! Conta le stelle anche tu. Che bello stare con il naso all’insù!». Un gruppo di adulti di Gavarno è andato in pellegrinaggio in Piemonte, alla sagra di San Michele, monumento collocato sul Monte Pirchiriano, all’imbocco della Valle di Susa. Nel loro viaggio, questi Gavarnesi si sono spinti verso Superga, il luogo legato ad una tragedia ben ricordata dagli appassionati del gioco del calcio: quella che vide la scomparsa del “grande Torino” di Valentino Mazzola e compagni. Per il 13 novembre, a Gavarno, è stato messo in calendario un altro pellegrinaggio; nella circostanza la meta sarà il Santuario della Madonna della Gamba di Desenzano, chiesa giubilare nel Vicariato Albino-Nembro. L’Anno Santo della misericordia sta per concludersi. Vanno colte le ultime possibilità per lucrare le indulgenze. Nella imminenza della memoria liturgica di San Giovanni XXIII, sabato 8 ot- tobre c’è stata a Gavarno la festa degli anniversari di matrimonio. Le coppie che vi hanno aderito sono state assai meno, come numero, rispetto a quelle di anni passati; ma hanno formato un buon gruppo: diciassette coppie di mariti e mogli, per le quali monsignor Arturo Bellini ha preparato un piccolo omaggio volto a richiamare il valore del matrimonio cristiano. Tutti insieme i partecipanti alla festa, dopo la Messa, hanno aderito ad una riunione conviviale di... chiusura della giornata. Senza tanto clamore, un altro non nutrito gruppo di Gavarnesi ha preso la strada verso Roma e ha partecipato ad uno degli incontri delle folle con Papa Francesco in Piazza San Pietro. Sono riusciti a dimostrare a tutti i pellegrini là presenti che, in quella particolare circostanza, c’erano... anche loro, i Gavarnesi! E lo hanno attestato pure con una foto, mandata agli amici a casa. Nelle foto in alto: i vari momenti della benedizione e della posa della prima pietra e l’opera che si sta sviluppando; nella pagina a sinistra: bambini di Gavarno a Sotto il Monte, qui a sinistra, Gavarnesi in Piazza San Pietro a Roma. IL NEMBRO ottobre 2016 31 SPORT DOPO IL PASSAGGIO DEL GIRO DI LOMBARDIA A NEMBRO Ciclismo: sport... in crisi ma sempre molto avvincente Ha avuto uno spazio anche Nembro nel Giro di Lombardia in questo 2016 sviluppatosi su un tracciato (di 241 chilometri) definito dagli esperti il più duro ed avvincente dell’intera storia della “corsa delle foglie morte”: storia giunta ormai al suo capitolo (o edizione della gara) numero 110. Gli atleti sono transitati dalle nostre parti scendendo da Selvino per puntare su Bergamo con una deviazione (nella zona della plebana) a sinistra, verso via Tasso e “cima Nembro”, con svolta poi, al semaforo, nella via Locatelli, ossia la variante esterna che si immette su via Roma dopo il sottopassaggio all’altezza del Viale del cimitero e dopo quello alla “rotatoria” in prossimità del Municipio e di via Moscheni. A quel punto i corridori si erano messi nelle gambe la “sequenza terribile” – sono sempre parole dei tecnici – delle salite di Valcava, di Berbenno, di Sant’Antonio Abbandonato, di Miragolo e di Selvino (dalla parte della Valle Brembana). Per la cronaca (dopo la rampa della “Boccola” e la “picchiata” in direzione del Sentierone, a Bergamo) ha vinto allo sprint il colombiano Esteban Chaves, diventato famoso al Giro d’Italia della scorsa primavera per lo straordinario fair play, suo e dei suoi genitori, nei riguardi degli avversari (e di Vincenzo Nibali in particolare). Si sente dire (ed è vero) che il ciclismo è uno sport in crisi e che sono sempre meno i ragazzi, i giovani che lo abbracciano, ritenendolo troppo faticoso. Però quando una gara in bici, di un certo spicco, transita da qualche parte, la gente vi fa ala in gran quantità, come è avvenuto anche in occasione del recente Giro di Lombardia. Pure in televisione le corse in bicicletta sono assai seguite: forse anche perché danno modo, ad appassionati e non appassionati, di avere immagini inusuali di città, paesi e campagne. Parecchi Nembresi nei giorni scorsi hanno confidato di non aver mai ammirato le zone di Selvino, di Nembro, della bassa Valle Seriana in panoramiche, dall’elicottero, più incantevoli di quelle “passate” sui teleschermi il 1° ottobre scorso, in occasione appunto del Giro di Lombardia 32 IL NEMBRO ottobre 2016 2016. Il ciclismo indubbiamente è molto faticoso; però a chi lo pratica, e a chi lo guarda, fa... regali che altre discipline agonistiche neppure si immaginano. Nelle foto: momenti del passaggio a Nembro dei partecipanti al recente Giro di Lombardia. UNA MANIFESTAZIONE AI “SALETTI” Ai bambini la bici piace ancora molto Dall’intento di tenere viva tra i bambini l’attenzione per la bicicletta (come mezzo di locomozione e di salutare attività fisica, di divertimento oltre che per l’adesione, eventuale, a tempo debito, all’impegno sportivo) è scaturita una manifestazione attuatasi il 29 settembre scorso su iniziativa di PromoSerio, l’ente per la valorizzazione turistica e culturale della Valle Seriana, che ha la propria base a Ponte Nossa. Con il coinvolgimento delle varie amministrazioni comunali, tutti gli alunni delle quarte classi elementari sono stati invitati ad una mattinata in bicicletta, per imparare (grazie ai Vigili urbani) le regole della circolazione strada- le, per attivarsi in gimkane, per fare giretti pedalando in gruppo e così via. A Nembro tutto questo si è svolto nel contesto degli impianti sportivi dei “Saletti”, con la partecipazione di una ottantina di alunni di Nembro e di quasi altrettanti di Alzano, con il coordinamento dell’assessore allo Sport (del Comune di Nembro) Massimo Pulcini e con l’assistenza di volontari messi a disposizione da sodalizi sportivi operanti nell’ambito delle due ruote a pedali (Cicloteam, Gan, Cicli Morotti e altri). Ancora una volta si è constatato che ai bambini la bicicletta piace molto e che con la bicicletta essi si divertono parecchio. VITA PARROCCHIALE È ADATTO PER... GARE SPETTACOLARI IL TERRITORIO DI NEMBRO Battaglia a colpi di pedale sulla salita verso lo Zuccarello Nembro (che quest’anno ha visto sul proprio territorio anche una parte della fase conclusiva del Giro di Lombardia, come viene riferito nella pagina qui accanto) si va confermando una zona particolarmente adatta per spettacolari corse in bicicletta. Lo si è constatato, una volta di più, il 14 agosto scorso, nella gara per Allievi conclusasi a Lonno. Se ne è avuta un’ulteriore conferma il 25 settembre nella corsa per Esordienti (ragazzi di 13 e 14 anni) che ha avuto il traguardo dalle parti dello Zuccarello. Entrambe le manifestazioni sono state ottimamente organizzate da Cicloteam (sodalizio presieduto da Claudio Carrara, con Piero Valoti come presidente onorario), che in paese cerca di tenere viva, nonostante tutto, la passione per lo sport delle due ruote a pedali. Con in palio la 26ª medaglia d’oro dedicata alla memoria di Riki Schiattareggia, la 25ª medaglia d’oro intitolata a Michele e Luigi Cortinovis, ed il trofeo (per la Società vincitrice della classifica “combinata”) legato al ricordo di mons. Aldo Nicoli, la prova di domenica 25 settembre era prevista su un tracciato di 41 chilometri (partenza da Nembro), con un circuito pianeggiante (nella bassa Valle Seriana, nei paesi attorno a Nembro) da ripetere sette volte prima della deviazione verso via dei Vitalba per l’imbocco della salita sino al piazzale delle ex cave di pietre coti, in prossimità dello Zuccarello. Gli iscritti erano 84; sono partiti in 79; al traguardo sono giunti in 51 (e, tra quelli delle retrovie, parecchi hanno percorso l’ultimo tratto a piedi: troppo ripido per le loro forze!). La media del vincitore è risultata di 37,076 chilometri orari. Ha nettamente dominato la corsa Andrea Piras (classe 2002), che nella stagione ormai conclusasi ha raccolto anche altre affermazioni. Al secondo dei sette giri sul tracciato... pianeggiante ha staccato il gruppo e poi, in pratica, ha sempre pedalato in solitudine, mantenendo il vantaggio acquisito e addirittura incrementandolo nel tratto conclusivo in salita, sì da arrivare al traguardo con 40” di vantaggio sugli inseguitori. Per la gara nel suo complesso la graduatoria conclusiva è stata questa: 1° Andrea Piras (Società Cavernago); 2° Massimiliano Pini (Ciclistica Trevigliese); 3° Davide Invernizzi (Pedale Brembillese). Per i concorrenti nati nel 2002 la graduatoria è risultata la seguente: 1° Andrea Piras, 2° Massimiliano Pini, 3° Davide Invernizzi. Per i concorrenti nati nel 2003 l’esito è stato, invece, questo: 1° Alessandro Belussi (U.C. Ossanesga) – 5° nell’ordine di arrivo “combinato” o generale –; 2° Alessandro Romele (Peracchi Sovere) – 7° nella gradua- toria generale –; 3° Lino Colosio (Velo Club Sarnico) – 9° nella “generale”. Su uno dei piazzali attigui al Santuario dello Zuccarello, poco prima di mezzogiorno, è avvenuta la premiazione dei vincitori, con i riconoscimenti in palio (assai numerosi) ripartiti tra gli appartenenti alle due categorie, ma con attestazioni pure per i... trionfatori (atleta e società) assoluti. Hanno consegnato medaglie e trofei l’assessore allo Sport del Comune di Nembro, Massimo Pulcini, Fabrizio Schiattareggia (fratello del compianto Riki) e la signora Renza Carrara (custode del Santuario dello Zuccarello) – per il trofeo legato alla memoria di monsignor Aldo Nicoli –. Anche dirigenti del Cicloteam hanno contribuito alla distribuzione di quanto era stato messo in palio: oltre a coppe e medaglie, anche confezioni di frutta e altro. Ha seguito tutta la gara ed era presente alle premiazioni allo Zuccarello Adriano Arioli, responsabile nazionale dei Giovanissimi nell’ambito della Federazione ciclistica italiana. Secondo quanto si è appreso, Nembro, verso la fine di novembre, come già nello scorso anno, dovrebbe, per un pomeriggio, diventare la “capitale italiana” del ciclismo giovanile: in concreto, al “Modernissimo” – con diretta televisiva sul Canale digitale Videostar (numero 90) e in streaming – dovrebbe svolgersi la manifestazione Bicitv Awards 2016, promossa dal sito BiciTv per mettere in evidenza gli alfieri delle nuove leve del ciclismo (settore nel quale il sito stesso opera con una capillare e puntuale attività informativa a tutto campo). Nelle foto: momenti dell’arrivo e delle premiazioni della corsa del 25 settembre. IL NEMBRO ottobre 2016 33 SPORT UN AVVIO DEL NUOVO CAMPIONATO CHE RICHIAMA QUELLO DEL 2015/16 Sconfitte in casa e vittorie in trasferta: una “Gavarnese” (per ora) tra ombre e luci Prima di affrontare la Forza e loro campionato navigavano nelCostanza (fuori casa, il 16 ottobre) le posizioni piuttosto basse della e il Brembate Sopra (in casa, il 23 classifica, con 6 punti. Anche queottobre), la prima squadra della Gasta compagine è alla ricerca di un varnese Calcio, impegnata – anche consolidamento al proprio interno. nella attuale stagione – nel girone Nella passata stagione, come si riC del campionato di Promozione, corderà, riuscì (con una formaziosi trovava al settimo posto della ne diversa) a primeggiare a livello classifica di categoria, preceduta provinciale, vincendo il proprio da Vertovese, Nuova Colognese, campionato. Proprio come riconoPradalunghese, Lemine, Stezzanescimento di quella cospicua imprese, Juventina Covo. La compagine sa, l’Amministrazione comunale, guidata da Andrea Foresti aveva al rappresentata nella circostanza proprio attivo 9 punti accumulati, dall’assessore allo sport, Massimo in sei partite, senza pareggi, con tre Pulcini, ha voluto consegnare alla sconfitte e tre vittorie, con sei reti troupe (quando il nuovo campionafatte e sei reti subite. Delle “batoto stava per cominciare) una targa. ste”, due se le è prese in casa (0-2 il I ragazzi ora devono sentirsi stimo4 settembre con la Juventina; 0-1 il Il momento della consegna da parte di Massimo Pulcini, asses- lati a mostrarsi meritevoli, anche 18 settembre nel derby con la Pra- sore allo sport del Comune di Nembro, di una targa ai rappre- in questa stagione, del premio atsentanti della formazione Juniores della Gavarnese, vincitrice dalunghese); anche delle vittorie, nel 2015/16 del proprio campionato provinciale. tribuito alla loro troupe. due le ha ottenute in trasferta (1Pure per il 2016/17 la Gavarne2 contro il Casazza l’11 settembre; 0-3 il casa (3-0) con il Brusaporto (il 10 settem- se sta collaborando con la “David” nel por25 settembre contro la Città di Dalmine, bre), in casa (2-5) con la Forza e Costanza tare avanti la scuola di calcio per bambipenalizzata da un rigore e da due espul- (il 17 settembre), fuori casa (3-0) con il ni nati negli anni 2009/10. Gli iscritti sono sioni già nel primo tempo della partita). Brembate Sopra (il 24 settembre). Hanno una quarantina, divisi in tre gruppi che In casa la Gavarnese ha vinto (1-0) con- cominciato a rialzare la testa il 1° ottobre si allenano, separatamente, una volta tro la Fiorente di Colognola il 2 ottobre; superando in casa (3-1) il ValleCamonica. alla settimana, sul campo dell’Oratorio fuori casa le ha buscate (2-0) il 9 ottobre Hanno avuto un’impennata d’orgoglio l’8 di Nembro: un gruppo al lunedì, uno al dalla Stezzanese. In alcuni casi la troupe ottobre, andando ad imporsi (1-2) fuori giovedì, uno al venerdì, sempre al pomeverdearancione è stata avvantaggiata da casa sullo Sporting Brembatese. Sono ri- riggio. Uno dei gruppi viene seguito da situazioni particolari, in altri casi non ha caduti... nella nebbia l’11 ottobre quando Ivan Marcassoli e Armando Pulcini; gli alavuto, alla resa dei conti, quanto si era ai “Saletti” hanno subito un K.O. (2-3) ad tri due gruppi sono seguiti da Pierantonio meritata. Nelle prossime settimane la Ga- opera del Caprino. Dopo sei giornate del Algeri e Sandro Barcella. varnese dovrà affrontare il Ponteranica, fuori casa il 30 ottobre, in casa il Pontirolo il 16 novembre, fuori casa il Lemine il 13 novembre, in casa il Palazzolo il 20 noApprodatavi con l’exploit della conquista del primato (con la conseguente provembre, in trasferta il San Paolo d’Argon mozione) nell’anno stesso del proprio debutto nel campionato di Terza Categoria, il 27 novembre. Come già era accaduto la troupe degli “Amici di Pegu” ha assai onorevolmente cominciato il suo cammino nella passata stagione nella fase iniziale pure nella Seconda Categoria, nella quale milita in questa stagione, inserita nel del campionato, anche stavolta la Gavargirone B. Dopo sei giornate del campionato 2016/17, la squadra (che è di matrice nese è alla ricerca – in questo periodo – tutta nembrese, ma gioca e si allena sul campo di Pradalunga), si trovava all’otdel proprio equilibrio nell’utilizzo delle tavo posto della “sua” classifica con nove punti racimolati in tre vittorie a fronte di forze e soprattutto nell’affiatamento tra altrettante sconfitte (e di nessun pareggio); sei le reti segnate, 4 quella subite. Gli i nuovi arrivati e gli atleti della “vecchia” “Amici di Pegu” hanno saputo sfruttare appieno il fattore campo proprio o “mura guardia. Nella Coppa Italia la formazione amiche”. In tale contesto hanno battuto la Tribulina Gavarno (1-0), l’Immacolata verdearancione, dopo essere stata favoriAlzano (1-0), il Clusone (4-1). In trasferta sono stati sconfitti dal San Lorenzo di ta dal sorteggio per il superamento del Rovetta (1-0, su rigore), dal Falco di Albino (1-0), dalla Nuova Selvino (1-0). Dopo le primo turno, è incappata in una sconfitta partite con la Città di Seriate (in casa il 16 ottobre) e con il Comonte (fuori casa il 23 ai rigori con la Nuova Colognese (i tempi ottobre), gli “Amici di Pegu” dovranno vedersela – di domenica in domenica – con regolamentari erano finiti 0-0). il Rovetta (in casa, a Pradalunga), con l’Albano (fuori casa), con l’Oratorio Albino (in Anche per la formazione Juniores casa), con l’Aurora Trescore (fuori casa), con La Torre (in casa). Gli “Amici di Pegu”, l’avvio del campionato non è stato brilpurtroppo, sono già usciti dalla Coppa Lombardia, eliminati dal Rovetta. lante: questi ragazzi hanno perso fuori Un... buon cammino per gli “Amici di Pegu” 34 IL NEMBRO ottobre 2016 VITA PARROCCHIALE IN MARGINE ALLE RECENTI “GIORNATE” O “FESTE” SVOLTESI IN PAESE Attività sportive e motorie: quanti Nembresi le praticano? La poca pioggia per breve tempo caduta nel cuore del pomeriggio non ha intaccato l’esito della terza edizione della manifestazione Sport&Commercio attuatasi (foto di questa pagina) domenica 18 settembre: si è svolto regolarmente, infatti, il “saggio” di danza previsto verso le 17 nella piazza ex “Tre Corone”; ed un po’ ovunque, a parte qualche eccezione, le Società sportive aderenti all’iniziativa hanno potuto continuare a far conoscere le proprie attività. C’erano anche “vetrine” di sport – come... l’andar in barca a vela – che a Nembro non hanno sodalizi. La festa Sport&Commercio ha avuto una sorta di preludio nel sabato precedente, ai “Saletti”, nella “giornata” contemplata dal progetto Scuola&Sport, nella quale, ogni anno, all’inizio di una nuova “stagione didattica”, gli alunni delle elementari hanno l’occasione di avvicinarsi alla conoscenza delle discipline coltivate in paese da Società e gruppi sportivi organizzati. Dagli appuntamenti qui citati può derivare la curiosità di sapere quante sono, in paese, le Società sportive o mobilitate in attività motorie, e quanti sono i loro iscritti. Le risposte si trovano in alcune pagine della edizione 2016 del Bilancio sociale distribuita dal Comune in tutte le famiglie. Le Società e i gruppi registrati presso l’assessorato allo Sport sono una trentina; complessivamente hanno circa quattromila iscritti (per l’esattezza 4.009). In una panoramica sulla consistenza dei diversi sodalizi non mancano le sorprese. Dalla citata pubblicazione risulta che il sodalizio con più tesserati (anche non Nembresi), in paese, è la sottosezione del C.A.I. (750 soci). Nell’ordine (in fatto di iscritti) vengono poi: Viandanze, il gruppo degli appassionati delle danze popolari (434 soci), il G.A.N. – Gruppo alpinistico nembrese – (320 soci), Volleymania (284 soci), Seriana Basket ‘75 (274 soci), Nembrese Calcio (248 tesserati), Atletica Saletti (247 iscritti), “David” dell’Oratorio (236 iscritti), Scuola di tennis Gigi (123 soci), Moto Club Careter (114 soci), Combo dance school (109 iscritti), Pallavolo Gavarno (107 soci), Yoga Nembro sole e luna (106 tesserati), Judodinamica (91 tesserati), Team Morotti, ciclismo e pallavolo (84 iscritti). Ci sono altre società con un numero meno folto di aderenti. A parte alcuni, tutti questi dati si riferiscono al 2015. IL NEMBRO ottobre 2016 35 SPORT MENTRE DAL SETTORE GIOVANILE (COME SEMPRE) SONO ARRIVATE MOLTE SODDISFAZIONI Rocambolesco l’avvio del campionato per la portabandiera della “Nembrese” Dopo i confronti con il Sellero Novelle (in casa il 16 ottobre) e con il Valcavallina (fuori casa il 23 ottobre), la squadra portabandiera della Nembrese Calcio dovrà vedersela con il Villongo (in casa il 30 ottobre), con l’Atletico Chiuduno (fuori casa il 6 novembre), con il Pian Camuno (in casa il 13 novembre), con il Tagliuno Castellese (fuori casa il 20 novembre), con il Montorfano Rovato (in casa il 27 novembre). A quel punto la compagine “azzurra” non sarà molto lontana (appena due turni) dalla conclusione del girone di andata del campionato in corso, che essa sta disputando (come debuttante) in Prima Categoria (girone F). Dopo le prime sei giornate, la squadra della Società presieduta da Piero Birolini si trovava verso la metà della classifica con sette punti ottenuti grazie a quattro pareggi e una vittoria; c’è stata – come è facile intuire – pure una sconfitta. Va detto che l’avvio della stagione in corso (con riferimento al campionato) è stato abbastanza rocambolesco per la prima squadra della Nembrese Calcio: sono sfumate in extremis vittorie che sembravano acquisite; ci sono state rimonte sorprendenti dopo “primi tempi” deludenti. In un caso, a togliere alla “Nembrese” la gioia del successo è stato, persino, il portiere della compagine avversaria, trasformatosi in goleador all’ultimo minuto di gioco. In un... riassunto degli sviluppi della “marcia” qui raccontata va detto che, dal 4 settembre in avanti, la “Nembrese” ha pareggiato fuori casa (22) con la Capriolese, ha impattato ancora Il gruppo, al completo, della prima squadra della “Nembrese Calcio” per il campionato 2016/17. 2-2 in casa con il Castrezzato, ha perso in trasferta (2-0) con il Cenate Sotto, ha vinto in casa con il Cologne (4-1, due rigori a favore), ha pareggiato (2-2) fuori casa con il Valcalepio e (1-1) ai “Saletti” anche con il “San Giovanni Bosco” di Bienno. La squadra, in sostanza, è parsa – nella prima fase del campionato – alla ricerca di un equilibrio, impegnata cioè nello sforzo di dare maggior consistenza e continuità alle proprie azioni. Per la Società “azzurra” notizie più che soddisfacenti sono arrivate, come sempre, dal settore giovanile. Sono riuscite a superare i rispettivi turni la compagine Juniores, nel Trofeo Bonacina, la squadra dei Giovanissimi Figc, nel Tro- CORSO DI PSICOMOTRICITÀ PER BAMBINI (DI 4/6 ANNI) Nell’intento di facilitare, nelle modalità più confacenti, l’accostamento delle nuovissime generazioni all’attività motoria, nella prospettiva – anche – di un futuro, eventuale impegno nella pratica di discipline sportive, e del football in particolare, la Nembrese Calcio ha deciso di farsi promotrice di un corso di psicomotricità per bambini dai 4 ai 6 anni. Sono previsti 15 incontri (a partire dai primi di novembre): essi si terranno in un ambiente chiuso (palestra o campo per calcetto) al sabato mattina dalle ore 10 alle ore 11. Gli incontri – nel corso dei quali i piccoli allievi saranno impegnati in attività tra esercizi fisici e gioco, commisurati alla loro età – saranno guidati dal professor Paolo Dalla Valle, insegnante di educazione fisica nelle scuole medie, nonché preparatore atletico e allenatore nell’ambito della “Nembrese”. La quota di partecipazione è stata fissata in 30 euro. Per iscrizioni (entro la fine di ottobre o, comunque, entro i primi giorni di novembre), si possono contattare questi numeri di cellulari: 339 478 9142 (Giuseppe Moioli); 347 888 0628 (Paolo Dalla Valle). 36 IL NEMBRO ottobre 2016 feo Ciatto, e quella degli Esordienti Csi, nel Trofeo Zanini. Per quanto riguarda il campionato, va detto che tutte le rappresentative “azzurre” – con una sola eccezione, ma... contenuta –, nelle rispettive categorie, sono partite a... gonfie vele. Qui di seguito viene presentato il quadro dettagliato di quello che – nei primi turni del campionato stesso – le... nuove leve “azzurre”, hanno fatto. Juniores – Hanno inanellato tre vittorie consecutive battendo fuori casa la Vertovese (1-5) e l’Alzanese (1-4) e, in casa, il Leffe (5-1). Allievi regionali A – Hanno vinto in casa contro il “San Lazzaro” (4-0); hanno pareggiato, in casa, con l’AlbinoGandino (0-0) e con la Virtus Bergamo (2-2); hanno perso a Darfo (5-1). Allievi fascia B – Hanno vinto in casa dell’Aurora Seriate con un’ottima prestazione (1-3). Giovanissimi Figc – In casa hanno vinto (1-0) contro l’AlbinoGandino; fuori casa hanno superato il Fiorano (0-1). Giovanissimi Csi – Con un perentorio 7-0 hanno battuto, ai “Saletti”, il Clusone. Esordienti Csi – Hanno battuto le rappresentative (di pari età) dell’Alzanese sia i nati nel 2005 (1-0), sia i nati nel 2006 (2-1). Pulcini Csi – Con la loro formazione a undici sono riusciti, all’esordio, a superare il Brembate Sopra con un rigore calciato da Nicholas Carrara. (A cura di P.V.) IN MEMORIAM ANNIVERSARI Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità ELISA GRITTI 10/5/1930 - 25/9/2003 Una Santa Messa è stata celebrata. LORENZO CORTINOVIS 17/7/1938 - 14/10/1997 Una Santa Messa è stata celebrata. LUIGI NORIS LUIGINA MARCASSOLI 16/1/1913 - 13/11/1995 26/11/1915 - 25/10/1998 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Rocco il 4 novembre alle 18. GIOVANNI MOIOLI 18/3/1928 - 17/10/1998 Una Santa Messa è stata celebrata. MARGHERITA CAVAGNIS 11/2/1927 - 4/10/2006 Una Santa Messa è stata celebrata. BRUNO TOGNI 9/9/1933 - 16/11/2008 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Maria il 16 novembre alle 7,30. DANIELE BREDA 15/12/1979 - 10/11/2012 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Rocco il 10 novembre alle 18. LUCREZIA ROTA 26/12/1915 - 14/11/2000 Una Santa Messa sarà celebrata presso i Frati cappuccini di Albino il 14 novembre alle 6,45. GIUSEPPE GRITTI 17/6/1934 - 8/11/2006 Un Ufficio funebre sarà celebrato nella chiesa di S. Maria l’8 novembre alle 7,30. SERGIO GRITTI 4/12/1951 - 25/10/2012 Un Ufficio funebre sarà celebrato nella chiesa di S. Maria il 5 novembre alle 7,30. IVANA MAGONI 10/10/1969 - 2/11/1996 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Giovanni XXIII il 3 novembre alle 17,30. ROCCO ACERBIS 7/7/1926 - 8/10/1991 Una Santa Messa sarà celebrata nella chiesa di S. Rocco il 29 ottobre alle 18. VINCENZO CORTINOVIS 4/6/1928 - 28/10/2015 Una Santa Messa sarà celebrata. Pensieri tra le tombe Mentre si avvicinano i giorni dell’intensificazione delle visite ai cimiteri, per la commemorazione dei defunti, possono tornare utili queste riflessioni da qualcuno scritte un po’ di anni fa sulla “città dei morti”: «Là sono i nostri padri, quelli che hanno costruito pietra su pietra la nostra città: vi hanno seminato fatiche, sacrifici, entusiasmo, bontà. Li dimentichiamo ormai troppo in fretta, crediamo che basti una preghiera detta dai loro familiari, un fiore... mentre essi ci chiedono di camminare fra le loro tombe, fra quelle conosciute, ma anche fra quelle che non conosciamo, pregando, ma anche riflettendo con gratitudine, cercando di non dimenticare il patrimonio morale che essi hanno silenziosamente lasciato con la loro onestà civica, la loro fede, il loro sentire cristiano». IL NEMBRO ottobre 2016 37 IN MEMORIAM I NOSTRI DEFUNTI Mezz’ora prima di ogni funerale viene recitato il S. Rosario TINA FOINI 6/6/1937 – 15/9/2016 Un grande dolore ed un diffuso rimpianto ha destato la morte di Innocentina Foini, che tutti chiamavano semplicemente Tina. Era molto conosciuta e benvoluta anche perché per parecchi anni aveva svolto il compito di bidella nella scuola materna di Viana, con un impegno e con un’apertura che efficacemente sono attestati dalla seguente testimonianza fatta arrivare alla Redazione de Il Nembro dalla signora Graziella Martinelli, operante entro l’istituzione all’epoca nella quale vi si prodigava anche Tina Foini: «Abbiamo trascorso assieme anni felici e sereni, con i bambini che le volevano molto bene e la consideravano la loro seconda mamma. Tina – ha scritto la signora Graziella Martinelli – era discreta, riservata, sempre attenta ai bisogni dei piccoli, dei “suoi” bambini. Sapeva rendere l’ambiente accogliente e funziona- 38 IL NEMBRO ottobre 2016 le in rapporto alle situazioni e alle necessità via via affioranti. Le insegnanti e tutti i bambini – ormai ex bambini, fattisi adulti – che l’hanno conosciuta, hanno per lei un grandissimo abbraccio e un grande “Ciao Tina”, ti ricorderemo sempre, sempre». Insegnanti, ex... bambini e pure tante mamme di quest’ultimi si sono preoccupati di andare a porgere direttamente, con una preghiera, con un Requiem, l’estremo saluto alla “Tina”, la quale, come nella scuola materna, non si è mai risparmiata fatiche nemmeno in casa sua. Era cresciuta in una famiglia contadina abitante nella zona di Valbona; una famiglia con sei figli. Rimasta nubile, Tina, accanto alla mamma, aveva accettato di fare un po’ l’“angelo del focolare”, assumendosi tante incombenze. In gioventù aveva lavorato ad Albino, in un’azienda dedita alla produzione di apparecchiature elettriche. Poi aveva trovato lavoro vicino a casa – nella zona di Viana/San Nicola –, appunto nella scuola materna. Vi era rimasta sino al 1988. Quasi subito dopo il pensionamento ella si trovò di fronte ad un vero calvario: rapido peggioramento delle condizioni di salute, malattie complesse con la necessità di interventi chirurgici. Tina Foini accettò sempre ogni prova con molta forza d’animo, con spirito di rassegnazione. Si è spenta all’età di 79 anni. I suoi congiunti, nel renderle l’estremo omaggio, hanno scritto: «Te ne sei andata a raggiungere i nostri cari. Hai avuto una vita di lavoro e di grandi sacrifici. Come bidella hai sempre dimostrato tante premure nei riguardi dei bambini. E così ti sei meritata l’affetto loro e delle mamme. Nella malattia hai combattuto ogni giorno con tanto coraggio e voglia di vivere, con tutta la tua fede. Alla fine ti sei inchinata alla volontà di Dio. Ora riposa in pace, nella casa del Signore». I familiari di Tina Foini ringraziano sentitamente tutti coloro che, nelle diverse modalità, hanno voluto unirsi al loro dolore. Dicono altresì grazie alle tante persone che sono state vicine a Tina negli ultimi giorni della sua sofferenza, assistendola con tanta sollecitudine. alle situazioni del prossimo, viveva in una casa della zona di via Rotone: qui sovente arrivavano a trovarla i nipoti. Quella della signora Assunta Acerbis è sempre stata una vita semplice, tra casa e chiesa, come si usava dire in altri tempi. Era nata a Selvino; si maritò a Nese; si trasferì successivamente a Ranica. Da una trentina d’anni in qua aveva trovato la sua definitiva residenza a Nembro. E qui è deceduta, destando cordoglio in quanti la conoscevano. I nipoti, in particolare Sandro, ringraziano sentitamente coloro che hanno assistito con continuità la loro zia. Sono riconoscenti specialmente a monsignor Martino Lanfranchi, che è stato vicino assiduamente negli ultimi giorni della malattia alla loro zia, prima del suo sereno trapasso. Un pensiero di riconoscenza va altresì a coloro che hanno condiviso il lutto in varie forme di attestazione del cordoglio. ASSUNTA ACERBIS ELISA CANTINI 30/04/1918 - 3/9/2016 29/9/1927 – 14/9/2016 Dopo una brevissima malattia, all’età di 98 anni ha chiuso la sua lunga esistenza terrena la signora Assunta Acerbis vedova Beluzzi, che, assistita da una badante, ma seguita pure da volontarie attente Specialmente nella zona di Viana, dove abitava, ma anche altrove ha suscitato molto dolore e intenso rimpianto la scomparsa di Elisa Cantini vedova Carrara, da tutti chiamata Lisetta. Mentre si stava IN MEMORIAM avvicinando agli 89 anni, dopo breve malattia Lisetta Cantini ha chiuso, inaspettatamente, la sua esistenza presso la Casa di Riposo, ove da poco tempo era stata accolta. Se ne è andata all’Aldilà lasciando significativi esempi di vita ai figli, ai nipoti. Ha sempre posto al centro delle sue sollecitudini, dei suoi impegni, la famiglia e il lavoro. In questo orientamento l’ha sostenuta la sua forte fede, testimoniata anche nei momenti più difficili, come quello della scomparsa del marito, quasi trent’anni orsono. Memore degli esempi ricevuti dai suoi genitori, terminava e cominciava le sue giornate con la preghiera. Era molto devota alla Madonna e a San Giovanni XXIII, il Papa originario di Sotto il Monte. Nelle situazioni complesse che si trovava ad affrontare, invocava sempre il loro sostegno. Donna laboriosa, dal temperamento energico, stimata da quanti la conoscevano, non tralasciava – in aggiunta alla costante dedizione alla propria casa – di dare un apporto a chi le chiedeva un aiuto o che lei vedeva in situazioni di necessità. Di tanto in tanto, nel parlare con i nipoti, tornando al proprio passato, rammentava i momenti assai duri vissuti, specialmente nell’epoca della Seconda Guerra mondiale. Era allora ancora giovane. Al mattino presto dal suo paese di montagna scendeva a valle, non di rado in condizioni ambientali anche difficili, per andar a lavorare in una filanda. Anche con questi riferimenti, Lisetta Cantini cercava di aiutare quanti le stavano accanto ad impegnarsi nei propri doveri e ad orientarsi correttamente nel cammino della vita. I familiari di Lisetta Cantini ringraziano sentitamente quanti, nelle varie modalità, sono stati loro vicini nei giorni di lutto. con te, davanti al tuo caffè giornaliero. In quei momenti nasceva sul tuo volto un sorriso che ricorderemo sempre, e porteremo nel nostro cuore come un tesoro da custodire. Ciao, nonno Orlando!». I familiari di Orlando Carrer ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore. CLAUDIO CORTINOVIS ORLANDO CARRER 21/6/1949 -11/8/2016 22/12/1924 – 31/7/2016 Ha destato molto cordoglio in pae se, quando si è diffusa, la notizia della morte, a 67 anni, di Claudio Cortinovis, che nella vita non è stato sicuramente fortunato. Nella fanciullezza lo ha colpito una malattia che poi lo ha portato ad atteggiamenti il più delle volte inspiegabili: atteggiamenti dai quali è scaturito pure il soprannome con il quale tutti lo conoscevano. In realtà la gente ha capito la situazione di Claudio, ha cercato di dargli una mano, quando ne ha avuto l’opportunità. Non appena si è appreso che egli era deceduto presso la R.S.A. di Trescore, in parecchi hanno voluto andar subito là a far visita, a rendere omaggio alla sua salma. Anche i funerali a Nembro, hanno visto una rilevantissima partecipazione. La sorella e la mamma di Claudio Cortinovis ringraziano quanti hanno condiviso il loro dolore, sono stati vicini ed hanno voluto bene a Claudio, hanno cercato, quando era in vita, di orientarlo. Sono particolarmente riconoscenti ai Servizi sociali del Comune di Nembro per il sostegno offerto nell’arco di parecchi anni. All’età di 91 anni ha lasciato la sua dimora terrena per raggiungere nell’Aldilà la moglie Elisa Gritti, già da tredici anni partita per il viaggio senza ritorno, Orlando Carrer. Discendente da una famiglia di matrice veneta, era nato ad Alzano; ed era venuto a stabilirsi a Nembro all’epoca del suo matrimonio, allietato dalla nascita di due figlie; nel tempo egli si è visto attorniato anche da nipoti; specialmente alla domenica amava vederseli, tutti i suoi congiunti, riuniti, attorno al suo tavolo, per il pranzo. Da quando era rimasto vedovo, viveva da solo. Ma figlie e nipoti non trascuravano di andarlo a trovare con frequenza. Era un uomo semplice, riservato, che amava la tranquillità. A lungo aveva lavorato presso l’Italtubetti. Raggiunta l’età della pensione, si era lasciato completamente assorbire dagli affetti domestici. Nel porgergli l’estremo saluto, una delle nipoti ha scritto: «Caro nonno Orlando, ricorderemo sempre le domeniche liete che ci vedevano a desinare da te; domeniche passate tutti insieme nella tua casa... La tua abitazione era un luogo di pace, di riposo. Là ci siamo trovati uniti, figlie e nipoti, in incontri di famiglia, per conversare FRANCO BRIGNOLI 11/12/1939 – 3/10/2016 All’età di 76 anni si è spento Franco Brignoli. Era nato ed era cresciuto a Rigosa. Diventò nembrese quando si sposò e formò con Alda una famiglia, allietata dalla nascita di due figlie. Riuscì ad assaporare anche la gioia di diventare nonno, allorché venne alla luce il nipote Davide, che adorava; ha lavorato fino all’età della pensione presso la filatura di cotone Crespi & C.. Amava vivere all’aperto, nel verde, a contatto con la Natura. Impegnava in parte il suo tempo libero nel fare passeggiate; gli piaceva pescare; curava l’orto e si dedicava al giardinaggio. La sua scomparsa ha creato un grande vuoto nel cuore di tutti i suoi cari; ha destato dolore e rimpianto in quanti lo conoscevano e lo stimavano. La famiglia di Franco Brignoli ringrazia sentitamente coloro che le sono stati vicini nel lutto, attestando le proprie condoglianze. IL NEMBRO ottobre 2016 39 GLI ORARI DELLE SANTE MESSE A NEMBRO Arciprete don Santino Nicoli 035.522.192 331.88.27.316 PREFESTIVE E FESTIVE Al sabato Plebana San Faustino San Nicola Viana Don Giuseppe Belotti 035.520.064 333.40.22.503 ore 18 ore 17 ore 17 ore 18 Alla domenica Plebana ore 7 - 9 - 10,30 - 18 (ore 17, adorazione eucaristica e Vespri) Viana ore 8 - 10 San Nicola ore 8,30 (ore 17 nel periodo invernale) San Faustino ore 9,30 Casa di Riposo ore 9,30 San Vito ore 10,30 (nelle prime tre Zuccarello Trevasco Martedì Santa Maria ore 7,30 e ore 9 Casa di Riposo ore 15,30 San Faustino ore 17 Viana ore 18 Mercoledì Santa Maria ore 7,30 Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie alle ore 16,30 Giovedì Santa Maria San Nicola Zuccarello Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 16 ore 18 Venerdì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Sabato Santa Maria ore 7,30 Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria Don Matteo Cella 035.520.420 Monsignor Arturo Bellini Don Roberto Zanini 035.520.565 [email protected] 035.515.415 Parroco di Lonno347.77.86.243 Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9 e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17 sarà presente un sacerdote in plebana per le Confessioni. A GAVARNO PREFESTIVE San Giovanni XXIII ore 18 FESTIVE Sant’Antonio ore 7,30 San Giovanni XXIII ore 10 NEI GIORNI FERIALI San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì) ore 17,30 adorazione eucaristica (sab) Sant’Antonio ore 18 (mercoledì) A LONNO FESTIVE Parrocchiale ore 7,30 - 10 NEI GIORNI FERIALI Parrocchiale ore 18 (tranne il sabato, ore 9) AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza. NUMERI TELEFONICI UTILI Uffici Parrocchiali Tel. 035.520.858 aperti ore 8-12 Fax 035.522.330 e-mail:[email protected] Oratorio035.520.420 Scuola Materna Crespi-Zilioli035.520.838 Scuola Materna di Gavarno035.520.398 Redazione de Il Nembro035.520.858 Santuario Zuccarello035.521.444 Lonno - Parroco035.51.54.15 Casa di Riposo035.521.105 035.523.545 Vicario parrocchiale dell’Unità pastorale domeniche del mese) ore 16 (dal 3 aprile all’8 dic.) ore 16 (la 4ª domenica del mese) ore 7,30 e ore 9 ore 8 ore 17 ore 18 Monsignor Martino Lanfranchi Don Agostino Salvioni 035.521.557 331.27.74.414 NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO NORMALE (settembre-maggio) Lunedì Santa Maria San Nicola San Faustino Viana TELEFONI DEI SACERDOTI A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30) 035.521.996 Centro di Primo Ascolto320.625.5750 e-mail:[email protected] aperto lunedì ore 17,30-19,30, mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30 C.I.F. - Centro Italiano Femminile371.173.1879 e-mail:[email protected] aperto tutti i martedì ore 9-11,30 e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11 Cineteatro San Filippo Neri035.520.420 e-mail:[email protected] sito internet: www.teatrosanfilipponeri.it PER LE EMERGENZE Nelle emergenze, se non sono direttamente rintracciabili i sacerdoti, rivolgersi all’Oratorio (035.520.420) oppure al sacrista (035.521.519). IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro Direttore responsabile: Lino Lazzari Redazione e Amministrazione: Piazza Umberto I, 5 24027 Nembro - Tel. 035.520.858 - Fax 035.522.330 Posta elettronica: [email protected] Autorizzazione del tribunale di Bergamo n° 44 del 23/12/85 Prezzo di una copia € 3,50; abbonamenti: a Nembro e in Italia € 35; all’estero € 50 in Europa e € 60 negli altri continenti; sostenitori, da € 50 in su. C/C postale n. 14490247 Stampa: Litostampa Istituto Grafico - Bergamo IL NEMBRO - Tariffe inserzioni e pubblicità Le pubblicità e le fotografie vanno pagate anticipatamente con le seguenti modalità: foto per anniversari € 30; foto per necrologi € 50; foto per ricorrenze, cerimonie, gite, feste, ecc. € 60. Pubblicità: pagina intera € 350 (annuale € 3.500) mezza pagina € 190 (annuale € 1.900) un terzo di pagina € 125 (annuale € 1.250) Si fa presente che in mancanza dei files per la stampa della pubblicità nelle misure e con le caratteristiche adeguate, per la loro realizzazione verranno addebitati € 80. È consentita la riproduzione di testi e illustrazioni citando la fonte. Questa edizione de Il Nembro è disponibile anche su Internet all’indirizzo www.oratorionembro.org nella sezione “Pubblicazioni”. Le foto e gli articoli consegnati, se non pubblicati, potranno essere ritirati entro e non oltre sei mesi dalla consegna. Tranne che nel mese di agosto, il martedì, dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17, e il giovedì, dalle 9 alle 11, presso la sede de Il Nembro, un incaricato dalla Redazione è a disposizione per informazioni o per ricevere notizie e foto, necrologi e pubblicità. Ulteriori informazioni vanno chieste presso l’Ufficio parrocchiale o agli incaricati della distribuzione. La Redazione, oltre alla libertà di decidere sulla sua pubblicazione o no, si riserva la facoltà di rivedere il materiale pervenuto e di apportarvi le modifiche che riterrà eventualmente opportune.