E se San Martino si fosse trovato nell`epoca attuale?

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E se San Martino si fosse trovato nell`epoca attuale?
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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
[email protected] - www.oratorionembro.org
ANNO 105° - N. 9 - OTTOBRE 2016
A 1.700 ANNI DALLA NASCITA
DEL NOSTRO PATRONO
E se San Martino
si fosse trovato
nell’epoca attuale?
ATTUALITÀ
RIFLESSIONI SCRITTE AL RITORNO DA UN VIAGGIO COMPIUTO IN AFRICA NEL MESE DI SETTEMBRE
Dalle Missioni possono arrivare spinte
per rendere più vive le nostre comunità
UNA “GIORNATA” CHE SI CELEBR A DA NOVANT’ANNI
Questa edizione de Il Nembro viene distribuita nel fine
settimana con la domenica (23 ottobre) nella quale si celebra
la Giornata missionaria mondiale, appuntamento annuale
che in questo 2016 arriva alla sua novantesima edizione; promossa dalla Pontificia Opera per la propagazione della fede,
essa fu approvata ed avallata nel 1926 da Papa Pio XI. Tra le
sue finalità, la “Giornata” ha sempre avuto anche quella di
raccogliere ovunque mezzi da destinare all’attività di coloro
che si prodigano per diffondere in ogni continente i contenuti
del Vangelo. Nel suo messaggio per la “Giornata” di questo
2016, Papa Francesco sottolinea che, collocandosi nel Giubileo straordinario della misericordia (programmato con la sua
conclusione fissata il prossimo 20 novembre, festa di Cristo
Re), essa invita tutti «a guardare alla missione ad gentes come
ad una grande, immensa opera di misericordia, sia spirituale,
Dal 2 al 17 settembre di quest’anno
ho avuto l’opportunità di recarmi nel Camerun, in Africa, insieme a Renato Pulcini, a sua moglie Carla, a suo nipote Fabio,
là direttisi per far visita a padre Giuseppe
Pulcini – fratello di Renato –, in quelle
zone impegnato in una Missione gestita
dai Saveriani. Il viaggio mi ha condotto a
reimmergermi in molte delle esperienze
da me direttamente vissute nel periodo
della mia permanenza in Bolivia. La realtà sociale, culturale, economica, politica
del Camerun assomiglia infatti parecchio
a quella del Paese latino-americano. Entrambi i Paesi, pur essendo dotati in rilevante quantità di preziose materie prime, e quindi potenzialmente assai ricchi,
hanno una popolazione che, nella sua
stragrande maggioranza, è povera. Pure
in Africa si sta producendo una urbanizzazione “selvaggia”, analoga a quella di
altre aree del cosiddetto “terzo” o “quarto
mondo”: stanno cioè crescendo metropoli sterminate, nelle quali la gente però vive
per lo più in periferie prive di strade adeguate, di acquedotti, di ospedali, di servizi
pubblici, e in un contesto connotato dalla
miseria più profonda, accompagnata da
contraddizioni e conflittualità molteplici.
Per esempio: nella capitale del Camerun,
Yaoundé, città con tre milioni di abitanti,
non esistono i mezzi di trasporto pubblici. Funzionano soltanto taxisti privati, i
quali si contendono la clientela, correndo da un capo all’altro del territorio in un
permanente caos del traffico. Non ci sono
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IL NEMBRO ottobre 2016
sia materiale». In questa occasione – ma anche successivamente – «siamo tutti invitati – ha scritto Papa Francesco nel
suo messaggio – ad “uscire” come discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la
propria saggezza ed esperienza, nel portare il messaggio della
tenerezza e della compassione di Dio all’intera famiglia umana. In forza del mandato missionario – sono ancora parole di
Jorge Mario Bergoglio – la Chiesa si prende cura di quanti non
conoscono il Vangelo, perché desidera che tutti siano salvi e
giungano a fare esperienza dell’amore del Signore».
La coincidenza con la “Giornata” missionaria rende di
particolare interesse ed attualità le riflessioni presentate in
queste pagine, scritte dall’arciprete don Santino Nicoli all’indomani del viaggio che di recente egli ha compiuto in una
terra di missione, in Africa.
possibilità di lavoro. Le case sono prevalentemente catapecchie malandate. La
vita delle famiglie, di solito assai numerose quanto a componenti, viene portata
avanti dalle donne. Quei pochi che hanno
un’occupazione percepiscono un salario
mensile pari a circa 80 euro. I più fortunati, che sono, quasi sempre, i dipendenti
statali, arrivano a 120 euro al mese. Nelle
scuole le aule sono... superaffollate: vi si
assiepano, talora, sino ad ottanta alunni.
Gli ospedali sono gestiti da operatori pri-
vati, i quali non vanno per il sottile nelle
speculazioni nei confronti dei pazienti,
dei malati, costretti a pagarsi tutto.
Non mancano, naturalmente, nemmeno nel Camerun, gli aspetti positivi;
anzi... L’ambiente naturale è splendido,
pur con un clima caldo umido. Vi sono
lussureggianti foreste tropicali. Oltre che
delle materie prime delle quali già si è
fatto cenno – petrolio, minerali vari, pietre pregiate, legnami di alta qualità – il
Paese può avvalersi di una abbondante e
qualificata produzione agricola: si passa
dal cacao al caffè, dalle banane all’ananas, dalla soia all’olio di palma. La mancanza di infrastrutture frena lo sviluppo
delle industrie (per la valorizzazione e la
trasformazione delle materie prime) e
della rete commerciale. Da qui la carenza
di stabilimenti e negozi, di posti per un
impegno quotidiano, di fonti di guadagno
per le persone. La gente è in ampia misura costretta a vivere di espedienti.
La Chiesa cattolica sta operando in
Africa da poco più di un secolo. Quella
del Continente Nero è una Chiesa giovane, che può contare su molte vocazioni
sia maschili sia femminili. I sacerdoti e le
suore nativi, africani, a poco a poco stanno subentrando ai missionari, provenienti da altre terre, nel continuare l’opera.
Le grandi parrocchie sono strutturate su
piccole comunità di base, impegnate a
diffondere la pratica del Vangelo un po’
ovunque, ma specialmente nelle periferie
delle città, delle metropoli. Sono parecchi
ATTUALITÀ
i laici che accettano di attivarsi – accanto
ai sacerdoti, ai missionari – nella catechesi, nel servizio al culto, nelle opere di assistenza e carità. Da più parti si è levato
l’auspicio di una Chiesa in grado anche di
risultare più “profetica”, cioè con la possibilità e la forza di denunciare la corruzione dilagante, il malgoverno constatabile
in tanti Paesi africani, le ingiustizie sociali, l’arricchimento da parte di pochi, la
pratica impossibilità per i più di accedere
ad una esistenza dignitosa, più “umana”.
L’evangelizzazione – della quale si
sente la necessità – non può scaturire solo
dall’azione di un missionario isolato, una
sorta di “battitore libero”. Affinché essa
risulti effettiva, assimilata, servono un
ampio coinvolgimento, ed un cammino
comunitario, animato dalla fede. Da qui è
scaturito l’orientamento – già accennato
– verso lo sviluppo di comunità di base,
nelle quali è più agevole la collaborazione fraterna; comunità impegnate a farsi
fermento e lievito per l’intera società.
Padre Giuseppe Pulcini, insieme ad
altri tre confratelli, sta agendo in una delle grandi parrocchie di periferia, quella
intitolata a Cristo buon pastore. Nell’ambito di tale realtà funziona anche il Seminario gestito dai Saveriani e frequentato
da una ventina di giovani africani, con i
quali è stato bello, per noi... arrivati là da
Nembro, dialogare sulle prospettive della
Chiesa in Africa, facendo anche confronti
con la vita della Chiesa nella Bergamasca,
in Italia. Là, in Africa, non ci sono, di solito, le tradizioni da noi invece radicate, di
remota origine. Ci si muove su e con schemi diversi. Le celebrazioni si sviluppano
con una partecipazione attiva della gente
in canti, danze, preghiere coinvolgenti
l’intera assemblea liturgica; e così sovente i tempi si allungano; una Messa può
durare anche due ore; ma la gente vi sta
volentieri. Tra le persone è forte il senso
della solidarietà; il volontariato è diffuso; l’adesione alle diverse iniziative è, di
solito, numerosa, gioiosa, intensamente
sentita. Mi ha impressionato la maniera
giovanile, quasi “allegra” della presenza
ai riti liturgici da parte di molti esponenti delle nuove generazioni, i quali proprio
con la loro vivacità animano la comunità,
rendendola più attenta, più sensibile, inserita nelle novità e nei cambiamenti che
stanno emergendo.
Sarebbe importante riuscire a dare
un volto “missionario” anche alla vita
della nostra parrocchia: non solo mantenendo più strettamente i rapporti con
i nostri conterranei che operano in Africa,
oppure altrove, impegnati nella evangelizzazione e nella pastorale in senso lato,
ma pure imparando da loro, e da quello
che si fa nelle loro comunità ecclesiali, ad
essere aperti a tutti, ai cambiamenti che
avanzano, a guardare al di là delle tradizioni, ad uscire dal consueto, per costruire
stili nuovi nel praticare quotidianamente
il Vangelo, coltivando quelle relazioni che
sono la forza della missione.
Anche nel programma pastorale
2016/17 della diocesi di Bergamo c’è un
invito del vescovo a rendere sempre più
“missionarie” le nostre comunità parrocchiali, ad andare cioè incontro a coloro
che sono lontani dalla fede, a cercare
strade diverse da quelle sin qui praticate,
per una nuova evangelizzazione attenta, attraverso il ricorso pure ai “ministeri
laicali”, alle relazioni fraterne, al mondo
dei giovani, ai problemi del lavoro, alle situazioni dei poveri, alle fragilità umane e
così via. Restano di pregnante attualità gli
ambiti di vita da affrontare messi a fuoco
nel convegno della Chiesa italiana svoltosi
a Verona nel 2015; sarà opportuno farli
oggetto di riflessioni nelle riunioni del
Consiglio pastorale.
La visita alla missione di padre Giuseppe Pulcini in Camerun mi ha indotto a pensare a tutti i nostri compaesani
che agiscono in varie parti del mondo,
in realtà tra loro molto diverse, ma tutti
uniti, con la Parrocchia delle loro origini,
dalla medesima passione per il Regno di
Dio; passione che deve farsi avanti con
la testimonianza della gioia del Vangelo,
forza della missione. Il mese missionario (ottobre) che si sta vivendo stimola a
pregare, a dare un apporto alle Missioni,
affinché siano sempre di più i luoghi di
una esperienza diffusa della misericordia
di Dio, portata con buona volontà a tutti.
L’Anno Santo della misericordia che sta
per concludersi apra il nostro cuore alla
riconoscenza per il dono della fede: dono
che siamo chiamati a diffondere con una
vita, con un impegno coerenti.
Don Santino Nicoli - arciprete
Nelle foto: aspetti e momenti del viaggio compiuto dall’arciprete, insieme ad altri nembresi
nella prima metà di settembre.
IL NEMBRO ottobre 2016
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CRONACHE
LE REGISTRAZIONI ALL’ANAGRAFE E LE OFFERTE GIUNTE ALLA PARROCCHIA NEL MESE DI SETTEMBRE
Generosa la risposta dei Nembresi
all’appello per l’aiuto ai terremotati
Nel corso del mese di settembre all’anagrafe della parrocchia di San Martino,
in Nembro, sono stati registrati quattro
battesimi, tre matrimoni e dieci decessi.
Ecco il quadro dettagliato.
BATTESIMI – Maya Allegri, di Marco
e di Felicity Allegri; Enea Bonzi, di Enrico
e di Angela Altieri; Sofia Riva, di Franco
e di Eleonora Grassi; Thomas Rossetti, di
Marco e di Lucrezia Marchesi. Questi bambini sono stati battezzati il 18 settembre.
MATRIMONI – Fabio Moioli con
Francesca Maltese (nozze celebrate il 3
settembre); Flavio Nespoli con Francesca
Beni (nozze celebrate il 5 settembre); Marco Belotti Cassa con Paola Linda Rovida
(nozze celebrate il 23 settembre).
DEFUNTI – Assunta Acerbis di anni
98, deceduta il 3 settembre; Giannina Cerea di anni 77, deceduta il 4 settembre;
Cristina David di anni 93, deceduta il 5
settembre; Manuel Redondi di anni 41,
deceduto il 6 settembre; Mario Volonté di
anni 89, deceduto il 12 settembre; Elisa
Cantini di anni 88, deceduta il 14 settembre; Innocentina Foini di anni 79, deceduta il 15 settembre; Giuseppina Moroni
di anni 85, deceduta il 15 settembre; Lidia
Stella di anni 82, deceduta il 18 settembre; Giulia Ravellini di anni 99, deceduta
il 24 settembre.
Come in ogni mese, ecco in questa
pagina anche il rendiconto delle offerte che, nelle sedi consuete, sono pervenute alla parrocchia, con diverse finalità.
In questo caso ci sono “voci” aggiuntive,
come quella riguardante la colletta a beneficio dei terremotati del Centro Italia.
In tale occasione ancora una volta i Nembresi hanno dato una dimostrazione della loro sensibilità verso i bisognosi. Ecco
dunque il quadro dettagliato.
Agli Uffici parrocchiali: euro
11.403, così ripartiti: N.N. euro 50; N.N.
euro 1.000; N.N. euro 10.000; con i “panini” di San Nicola il 10 settembre sono stati
raccolti 105 euro; dalle appassionate del
gioco della tombola, euro 248.
Al Fondo di solidarietà “monsignor Aldo Nicoli”: euro 300 da N.N.
Al Santuario dello Zuccarello: euro
320: N.N. euro 50; N.N. euro 100; N.N. euro 50; N.N. euro 50; N.N. euro 70.
Per una poltroncina nel rinnovato
teatro “S. Filippo Neri”: euro 150 da “Anna”.
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IL NEMBRO ottobre 2016
CORSO AD ALBINO SULLE
PARABOLE DEL VANGELO
Nel Vicariato Albino-Nembro è
stato organizzato, e si è da poco avviato con una notevole partecipazione,
un Corso biblico dedicato alle parabole
del Vangelo di Matteo. Gli incontri sono
fissati al mercoledì dalle ore 20,15 alle
21,15, presso il Teatro dell’Oratorio di
Albino. Relatore e animatore del Corso
è Fernando Armellini, biblista. L’adesione è possibile anche per coloro che
non hanno preso parte ai primi due
incontri, svoltisi il 12 e il 19 ottobre. Le
date dei prossimi incontri sono: 9, 16 e
23 novembre; 11, 18 e 25 gennaio; 1 e 8
febbraio. È stata predisposta una pubblicazione per favorire l’accostamento
alla tematica scelta. Per informazioni
si può telefonare a don Daniele Belotti,
parroco di Vall’Alta (tel. 035 770 026).
Per i terremotati del Centro Italia, con le collette durante le Messe nelle
chiese, tra sabato 17 e domenica 18 settembre, sono stati raccolti 8.489 euro;
inoltre con le serate promosse nell’ambito della festa dell’Oratorio, con la preparazione di pasta all’amatriciana, sono
stati raccolti 3.157 euro. In totale si è così
arrivati alla somma di euro 11.646.
Per Il Nembro. Con le collette nelle
chiese in occasione delle Messe tra saba-
to 10 e domenica 11 settembre, quando
è stata attuata la “Giornata di sensibilizzazione” a sostegno della pubblicazione
del mensile con notizie delle Parrocchie
di Nembro, Gavarno e Lonno, sono stati
raccolti 1.875 euro; delle oltre 4.350 buste distribuite alcuni giorni prima insieme al Calendario parrocchiale, entro la
fine di settembre ne erano rientrate 398,
contenenti complessivamente 10.234 euro. A sostegno de Il Nembro, entro la fine di settembre, erano pervenuti, perciò,
12.109 euro. Nel 2013 vennero restituite
557 buste con 24.660 euro. Nel 2014 le
buste restituite furono 412, con 19.045
euro. Nel 2015 le buste restituite furono
435, con 19.312 euro. Di tali buste – del
2015 – 259 provenivano dalla zona del
Centro del paese (plebana), 68 dalla zona
di San Nicola, 38 dalla zona di San Faustino, 70 da Viana. Già è stato segnalato
che nel 2014 il bilancio de Il Nembro ha
registrato una perdita di 7.130 euro e che
nel 2015 il deficit ha superato i 14.000 euro. Al momento dell’andata in stampa di
questa edizione de Il Nembro stavano ancora arrivando buste relative alla “Giornata” di quest’anno. Si segnala che tali buste
continueranno ad essere accettate sia agli
Uffici parrocchiali sia presso la Redazione
de Il Nembro, aperta al martedì (mattino
e pomeriggio) e al giovedì mattino.
A tutti coloro che hanno dato per le
più diverse finalità vanno i più sentiti ringraziamenti.
I bambini battezzati nella domenica 18 settembre in plebana in una foto che li ritrae con i loro
familiari, subito dopo il rito.
VITA PARROCCHIALE
IN SINTESI, SCHEMATICAMENTE ESPOSTE, ECCO LE ATTIVITÀ PROGRAMMATE NELLA COMUNITÀ DI SAN MARTINO
Tutti gli appuntamenti e gli eventi
dell’anno pastorale 2016/17
Nelle tabelle di questa pagina sono
indicati tutti gli appuntamenti e gli eventi
più rilevanti previsti per l’anno pastorale
2016/17 nella parrocchia di San Martino
in Nembro. Siccome l’anno pastorale si è
già avviato, alcuni degli appuntamenti
qui segnalati nelle tabelle hanno già avuto
luogo. In questa pagina manca però la segnalazione degli incontri per il catechismo
ai ragazzi e agli adolescenti: incontri che
si svolgono normalmente al venerdì e al
sabato, presso l’Oratorio, in orari che sono
ben noti ai diretti interessati. Per l’anno catechistico in corso, presso l’Oratorio si sono
iscritti circa 600 ragazzi ed adolescenti,
così suddivisi per classi: 40 di prima elementare; 69 di seconda elementare; 69 di
terza elementare; 81 di quarta elementare; 77 di quinta elementare; 66 di prima
media; 82 di seconda media; dalla terza
media alla quarta superiore, un centinaio.
Questa pagina è stata ideata per... essere conservata come pro-memoria: in pratica, in essa è condensato quanto si trova
indicato anche sul Calendario parrocchiale, giorno per giorno, mese per mese.
BATTESIMI
INCONTRI DI PREPARAZIONE
2° ciclo: 5 e 19 novembre,
3 dicembre 2016;
3° ciclo: 21 gennaio,
4 e 18 febbraio 2017;
4° ciclo: 6 e 20 maggio,
3 giugno 2017.
AMMINISTRAZIONE
DEL SACRAMENTO
20 novembre 2016 ore 10,30, Messa
18 dicembre
ore 15, Messa
20 gennaio 2017
ore 10,30, Messa
12 febbraio
ore 10,30, Messa
15 aprile
Veglia Pasquale
30 aprile
ore 18, Messa
28 maggio
ore 10,30, Messa
25 giugno
ore 9, Messa
23 luglio
ore 10,30, Messa
PRIMA CONFESSIONE
PRIMA COMUNIONE
CRESIMA
23 ottobre 2016: ore 9, Messa e incontro per i genitori (1) in Oratorio;
20 novembre: ore 9, Messa e incontro
per i genitori (2) in Oratorio;
22 gennaio 2017: ore 9, Messa e incontro per i genitori (3) in Oratorio;
5 marzo: ore 9, Messa e incontro per i
genitori (4) in Oratorio;
2 aprile: ritiro per genitori e bambini;
9 aprile, Festa del perdono: prima
Confessione dei bambini;
23 aprile: ore 10,30, Messa con tutti i
confessati.
6 novembre 2016: ore 9, Messa e incontro per i genitori (1) in Oratorio;
30 ottobre 2016: presentazione dei
cresimandi; ore 15, incontro per i genitori (1);
27 novembre: ore 15, incontro per i
genitori (2) in Oratorio;
12 febbraio 2017: ore 15, incontro per
i genitori (3) in Oratorio;
26 marzo: ore 15, incontro per i genitori (4) in Oratorio;
21 maggio: ritiro per i genitori e i cresimandi;
4 giugno: Amministrazione delle
Cresime;
11 giugno: ore 10,30, Messa con tutti
i cresimati.
CATECHESI DEL MARTEDÌ
Corso biblico
25 ottobre e 8 novembre 2016.
Catechesi degli adulti
nel tempo di Avvento e Quaresima.
Catechesi in famiglia
10, 17, 24 e 31 gennaio
7, 14 e 21 febbraio 2017.
4 dicembre: ore 9, Messa e incontro
per i genitori (2) in Oratorio;
5 febbraio 2017: ore 9, Messa e incontro per i genitori (3) in Oratorio;
19 marzo: ore 9, Messa e incontro per
i genitori (4) in Oratorio;
7 maggio: ritiro per genitori e bambini;
14 maggio: Festa della prima Comunione;
20 maggio (sabato): ore 18, Messa di
seconda Comunione nelle Vicinie;
21 maggio: ore 10,30, Messa di seconda Comunione in plebana (Centro);
17 giugno (sabato): ore 18, Messa e
processione (giornate eucaristiche).
QUARESIMALE
10, 17, 24 e 31 marzo
7 aprile 2017
CONSIGLIO PASTORALE
PARROCCHIALE
Mercoledì (ore 20,30):
27 settembre 2016, 23 novembre,
18 gennaio 2017, 29 marzo
e 17 maggio.
IL NEMBRO ottobre 2016
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VITA PARROCCHIALE
Corale Bilabini: si è aperto uno spiraglio per il proseguimento della sua attività
Per il futuro della Corale Bilabini, nel senso della possibilità di un proseguimento dell’attività del complesso al servizio
della parrocchia, si è aperto... uno spiraglio. Nelle passate settimane è emerso che le difficoltà nascevano sì dalla carenza di
voci (soprattutto femminili), ma anche dal fatto che sia il maestro, sia l’organista più volte avevano lasciato capire l’intenzione di rinunciare ai loro impegni per loro motivi personali. Ci
si è perciò mossi, anzitutto, in questa direzione. Come nuovo
maestro si è reso disponibile Marco Lanza, già impegnato con
la Corale di Verdello, ma residente con la propria famiglia a
Viana. Il nuovo organista è stato identificato in Paolo Ghilardi,
che già da tempo si sta prodigando nelle chiese di San Nicola e
di Gavarno. È partita, nel contempo, pure l’opera di riaggancio
o di reperimento delle voci maschili e femminili. Di tutta questa attività si è fatto il punto nel corso di una “cena di lavoro”
svoltasi nella serata di venerdì 14 ottobre. I presenti erano una
ventina. C’era pure l’arciprete don Santino Nicoli, il quale ha
espresso la viva speranza della Parrocchia che la “Bilabini” possa aggiungere altri capitoli alla sua lunga e nobile storia. È stato
così indetto un nuovo incontro per giovedì 27 ottobre presso
la sede della Corale: ad esso sono stati invitati gli attuali appartenenti alla “Bilabini”, quelli che hanno lasciato l’impegno
(ma che potrebbero, se lo volessero, rientrare nel complesso),
e quanti hanno tempo e desiderio di mobilitarsi come... voci
nuove (giovani e meno giovani, uomini e donne). Si spera, in
tale circostanza, di salutare il rilancio della nuova e rinata “Bilabini”. Nella serata del 14 ottobre (alla quale c’erano il nuovo
maestro e il nuovo organista) sono stati ringraziati (anche con
un piccolo omaggio di riconoscenza) il maestro Luigi Mologni e
l’organista Stefano Signori, orientatisi al “ritiro”, ma comunque
ancora disponibili a collaborare in caso di bisogno, per celebrazioni nei giorni feriali oppure per alte particolari evenienze.
NELLA NOSTRA PARROCCHIA CELEBRÒ LA SUA PRIMA MESSA NEL 1967
Forte rimpianto anche a Nembro
per don Giancarlo Bresciani
«Con la fedeltà del discepolo ha prima ascoltato e assimilato la Parola di Dio
e poi l’ha testimoniata»: così il vescovo di
Bergamo monsignor Francesco Beschi,
durante i suoi funerali, ha sintetizzato il
servizio sacerdotale di don Giancarlo Bresciani, deceduto, a seguito di una lunga
malattia, il 6 ottobre, all’età di 74 anni.
Dal 2005 era prevosto a Curno, il paese
(di circa 8.000 abitanti) che nella Bergamasca – a detta degli esperti – negli ultimi tempi ha subìto i più profondi cambiamenti socio-economici e che ha il record
provinciale dei “supermercati”; dunque,
una real­
tà complessa e difficile, nella
quale don Giancarlo Bresciani ha saputo
però essere pastore illuminato e molto
amato. Lo si è constatato in occasione delle sue esequie, concelebrate dal pastore
della diocesi con una cinquantina di sacerdoti, in mezzo ad una marea di gente.
Alla veglia di preghiera in suffragio di don
Giancarlo Bresciani ha voluto presenziare
anche un gruppo di musulmani.
«Nella nostra classe, in Seminario,
era il migliore», ha detto un suo condiscepolo; «Era sempre tre passi avanti a
noi, anche se camminava con il nostro ritmo», ha aggiunto un altro; «Semplicità di
cuore, entusiastico amore per la Chiesa,
spirito di povertà, misericordia, tenerezza: ecco i tesori della sua personalità» ha
concluso un terzo.
Nato a Oltre il Colle nel 1942, nel
1958 Giancarlo Bresciani venne a vivere a
Nembro, dove la sua famiglia aveva deci6
IL NEMBRO ottobre 2016
so di acquistare e gestire una panetteria,
in via Mazzini. Purtroppo, quasi subito si
trovò orfano della mamma. A Nembro ha
trascorso gli anni della sua formazione al
sacerdozio e qui il 29 giugno 1967 celebrò la sua prima Messa: gli fecero una festa eccezionale, perché da ben dodici anni
la comunità protetta da San Martino non
aveva la gioia di accogliere un novello levita uscito dal Seminario di Bergamo. Don
Giancarlo Bresciani – che di Nembro ha
sempre mantenuto un intenso ricordo –
è stato curato a Cepino e a Zogno prima
di diventare parroco a Endenna (1981-92),
prevosto a Sorisole (1992-2005) e, infine,
come accennato, prevosto a Curno. È stato
vicario locale nella zona della bassa Valle Brembana; ha fatto parte del Consiglio
presbiterale diocesano e del Collegio dei
consultori. Molti dei ragazzi che, tra la
fine degli anni ’50 e la prima metà degli
anni ’60 del ’900 frequentavano l’Oratorio a Nembro, lo ricordano ancora come
instancabile animatore delle loro giornate nel periodo estivo.
All’epoca della sua prima Messa l’arciprete
di Nembro era don Carlo Nava. «Fu sempre convinto della necessità delle riforme
scaturite dal Concilio Vaticano II» ha testimoniato all’indomani della sua scomparsa uno di quelli che gli erano molto amici.
Ma c’è stato chi ha voluto rimarcare specialmente la sensibilità e la delicatezza del
suo animo di pastore, vicino alla propria
gente: «Era uno dei pochi sacerdoti con il
raro dono di comprendere le sofferenze
altrui prima ancora che gli venissero raccontate». Forse anche per questo, ovunque è stato, don Giancarlo Bresciani ha
lasciato di sé un ricordo indelebile.
Catechesi per gli adulti: questi gli incontri
Martedì 11 ottobre, presso il Teatro “San Filippo Neri”, è stato inaugurato il ciclo di
incontri sulla Amoris laetitia tenuto da don Lorenzo Testa (foto), docente di Teologia
in Seminario nonché all’Istituto Superiore di Scienze Religiose.
Questi appuntamenti stanno proseguendo ora, sempre al martedì sera, presso l’auditorium parrocchiale “Giovanni XXIII”. Dal
22 novembre, dopo la conclusione dell’anno liturgico 2015/16,
la catechesi del martedì per gli adulti riprenderà, per il periodo
dell’Avvento, lo schema abituale, con incontri presso l’auditorium parrocchiale alle ore 15 e alle ore 20,30, e presso l’auditorium di via Kennedy, alle ore 20,30. Si confida che questa iniziativa abbia una adeguata rispondenza, come già nel passato.
VITA PARROCCHIALE
UNA INIZIATIVA SCATURITA DALLA FIGURA E DALL’OPERA DEL PATRONO DELLA NOSTRA COMUNITÀ
Alla festa di San Martino invitati
i richiedenti asilo presenti a Nembro
In questo 2016 si compiono i
1.700 anni dalla nascita di San Martino, venuto alla luce a Sabaria, nella Pannonia (l’attuale Ungheria), da
genitori pagani. Suo padre, ufficiale
in una guarnigione militare, lo chiamò Martino pensando a Marte, divinità della guerra, e sperando che
egli diventasse un eroe, vittorioso in
tutte le battaglie, e quindi famoso.
A far conoscere ovunque Martino
fu invece il gesto che in una fredda giornata egli compì, non ancora ventenne,
nei pressi di Amiens, dando la metà del
proprio mantello ad un povero. I biografi
più attenti dicono che in quell’azione si riassumono tutte le qualità di Martino; un
giovane – allora – generoso, sensibile ai
bisogni altrui, affabile con tutti.
Quando la sua famiglia si trasferì
dalle parti di Pavia, Martino, ancora adolescente, entrò in contatto con i cristiani;
chiese di poter iniziare il catecumenato.
Venne battezzato, pare, nel 334 mentre
stava prestando servizio militare. Si trovò
a dover portare armi e divisa – che non
gli piacevano – sin verso i quarant’anni;
e a quel punto finalmente poté tentar
di dedicarsi a quella vita ascetica, in solitudine, che tanto gli stava a cuore. Di
fatto, però, al momento della morte del
vescovo di Tours, Ilario, che era stato tra
i suoi maestri, a furor di popolo Martino
fu costretto ad occupare la sua cattedra.
Si trovò sostenuto dalla stima della gente; ma non gli mancarono nemici, perché
egli esigeva austerità, rigore, rispetto dei
doveri. I suoi insegnamenti ebbero risultanze positive un po’ ovunque, a partire
dalle regioni centrali della Francia. Pare
che ad alimentare la sua popolarità abbia
contribuito una sua storia scritta da Sulpicio Severo. Sicuramente Martino è tra
i Santi più conosciuti e amati. Da un’indagine fatta qualche tempo fa è emerso
che nella sola Francia ci sono 485 Comuni
abbinati al suo nome e più di 3.600 parrocchie a lui intitolate.
Se si fosse trovato a vivere in un’epoca come l’attuale, nella quale c’è tanta povertà ma si percepisce pure tanta indiffe-
RACCOLTA DI ALIMENTI PER LE FAMIGLIE POVERE
In coincidenza con la ricorrenza di San Martino, su iniziativa della Caritas parrocchiale, si svolgerà una raccolta di alimenti a beneficio delle famiglie bisognose.
Come nelle precedenti occasioni, si fa presente che servono alimenti a lunga conservazione, ma non pasta e riso, perché questo tipo di prodotti arriva dalla Caritas
diocesana. La raccolta avverrà in coincidenza con gli orari delle Messe prefestive
di sabato 12 novembre, e di quelle del mattino di domenica 13 novembre. Un
sentito grazie anticipato va a quanti vorranno dimostrarsi generosi.
POSSIBILITÀ DI SALIRE SUL CAMPANILE
In occasione della festa del Patrono, anche stavolta ci sarà la possibilità di salire
sul campanile della plebana, grazie alla disponibilità dei campanari aderenti alla Federazione provinciale. Questi gli orari: sabato 12 novembre, dalle 14,30 alle 17,30;
domenica 13 novembre, dalle 14,30 alle 16. I campanari accompagneranno quanti
vorranno salire sul campanile, dando tutte le spiegazioni che verranno richieste.
La foto pubblicata sulla copertina di questa edizione de Il Nembro è stata
scattata con il drone da Diego Bedeschi, al quale vanno i più sentiti ringraziamenti
per la sua disponibilità a beneficio del mensile parrocchiale.
renza – come spesso sottolinea Papa
Francesco –, San Martino che cosa
avrebbe fatto? Al di là della spartizione del mantello, in quali forme
sarebbe andato incontro ai bisogni?
In questo 2016, abbinato al
17° centenario della sua nascita,
la Parrocchia di Nembro ha pensato di invitare a partecipare alla
festa del proprio patrono, che sarà
celebrata solennemente domenica
13 novembre, anche gli 11 immigrati
richiedenti asilo che da vari mesi ormai
sono ospitati in paese. In preparazione
alla festa è stato previsto un triduo con
Messe (solo in plebana) alle 7,30, alle 9,
e alle 20,30 venerdì 11 novembre; con
Messa alle ore 18, sabato 12 novembre;
con Messa solenne in plebana alle 10,30
domenica 13 novembre. A tale Messa –
oltre alle autorità civili – sono stati invitati
a presenziare i richiedenti asilo, che poi,
a mezzogiorno, parteciperanno anche ad
un pranzo presso l’Oratorio, insieme ai
componenti il Consiglio pastorale parrocchiale, agli operatori della carità in paese,
nell’ambito di organismi e associazioni.
In coincidenza con la ricorrenza di
San Martino ci sarà una raccolta di alimenti a favore delle famiglie povere,
secondo le modalità che sono indicate
in una nota a parte in questa pagina. Ci
saranno anche altre iniziative. È stato previsto uno speciale addobbo della zona del
sagrato e dell’ingresso della chiesa arcipresbiterale plebana.
Martino, vescovo di Tours, morì all’età di 81 anni, a Candes, l’8 novembre 397.
I suoi funerali si svolsero l’11 novembre, e
furono così imponenti che proprio in tale
data – anziché in quella del suo decesso,
come di solito avviene – è stata fissata la
sua memoria liturgica, la sua festa annuale. Ha annotato un biografo di San Martino: «Il suo gesto di carità ha trasformato
per sempre, nella fantasia popolare, il
vescovo stremato dalla fatica apostolica,
quale egli era negli ultimi tempi della
sua esistenza, nel sempre giovane cavaliere che taglia in due un mantello per
coprire un povero rabbrividente al primo
pungente freddo invernale». Un semplice
istintivo gesto, scaturito da un impulso
generoso, ha avuto un’eco che si sta prolungando da 1.700 anni.
IL NEMBRO ottobre 2016
7
VITA PARROCCHIALE
CON FESTEGGIAMENTI IN OMAGGIO A PADRE SERGIO MOROTTI
ED A DON DAVIDE CARRARA
In San Sebastiano solenne epilogo
del Settenario dell’Addolorata
I volontari che, coordinati da Giorgio
Persico, si prodigano attorno alla e dentro
la chiesa di San Sebastiano, si sono impegnati appieno per coronare, giovedì 15
settembre, la conclusione del Settenario
dell’Addolorata anche festeggiando padre
Sergio Morotti, scalabriniano, giunto al
50° di vita sacerdotale, e don Davide Carrara, arrivato al 15° anno di ordinazione.
Entrambi hanno le loro famiglie residenti
nella zona. Don Davide Carrara, nembrese, svolge attualmente il ministero ad Albenga. Per la circostanza, la chiesa di San
Sebastiano e parte della contrada sono
state addobbate con paramenti e luminarie. Il 15 settembre la Messa delle ore 17,
in una rilevante cornice liturgica, è stata
concelebrata da padre Sergio Morotti con
don Davide Carrara e don Agostino Salvioni; ha fatto assistenza, introducendo il
rito, monsignor Martino Lanfranchi. Per l’occasione è stata invitata (pur nelle incertezze dei suoi futuri destini) anche la Corale
“monsignor Giulio Bilabini”. Nel corso e al termine della celebrazione eucaristica sia padre Sergio Morotti, sia don Davide Carrara hanno pronunciato parole di ringraziamento per le attenzioni
loro riservate. Al termine della Messa ai due sacerdoti (foto qui
accanto) sono state consegnate due piccole pergamene-ricordo.
Poi, sulla piazzetta di San Sebastiano, si è svolto un “rinfresco”
con il taglio di torte e lo stappo di bottiglie di... spumante, piene
in realtà di... scintillanti mini-fuochi artificiali. C’erano, però, anche bottiglie con spumante vero. È doveroso sottolineare come,
in coincidenza con ricorrenze legate alla chiesa di San Sebastiano, questa parte del centro storico venga sempre “parata a festa”, addobbata. Anche questo è un modo importante per tenere
vive antiche tradizioni del paese, della Parrocchia.
UN’INIZIATIVA RIVOLTA IN PARTICOLARE A PERSONE DAI 17 AI 35 ANNI
Serie di incontri per “Viandanti della fede”
«Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici
di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo»:
da questa frase tratta dalla Evangelii gaudium di Papa Francesco è scaturita l’impostazione (per l’anno pastorale 2016/17,
in prosecuzione di progetti analoghi portati avanti pure nel
passato) di una serie di incontri, rivolti in particolare a persone
dai 17 ai 35 anni; incontri focalizzati sostanzialmente in tre
direzioni: riflettere sulla propria, personale, vocazione nella
vita; capire esattamente che cosa intende il Papa quando parla
di “Chiesa in uscita”; approfondire ciò che è possibile fare per
tradurre effettivamente la fede nella quotidianità dell’esistenza. Gli incontri sono previsti nel terzo venerdì di ogni mese,
con inizio alle ore 20,45, nella chiesa ipogea del Seminario, in
Bergamo alta. Il programma dettagliato, e i temi che saranno
8
IL NEMBRO ottobre 2016
trattati di volta in volta, sono i seguenti: 18 novembre: Dio per
l’uomo; 16 dicembre: Tra desiderio e sorpresa; 20 gennaio:
Uomini ri-volti; 17 febbraio: In uscita con passione; 17 marzo: Fondati altrove; 21 aprile: Superate le distanze. Per più
dettagliate informazioni è attiva la pagina Facebook: Scuola di
preghiera 2016/17.
Si segnala qui che con il mese di ottobre ha ripreso l’attività
anche la Scuola diocesana della Parola. Gli incontri si tengono
tutti i mercoledì presso la Casa del Giovane, in via Gavazzeni
11, in Bergamo. L’orario è dalle 20,30 alle 22,15. La scuola è
aperta a tutti, anche a coloro che non l’hanno frequentata negli
anni passati. Per informazioni e chiarimenti si possono contattare questi numeri: 0363 902 565 o 035 290 127. Sono comunque
disponibili volantini e pieghevoli all’ingresso della plebana.
VITA PARROCCHIALE
I RINGRAZIAMENTI (E I RICORDI) DI DON LUIGI MAZZA DI RECENTE TORNATO NELLA VICINIA
Quando a San Nicola c’erano...
trentacinque chierichetti
A una settimana di distanza dal suo
breve, temporaneo, ritorno nella Vicinia
di San Nicola in coincidenza con il mezzo
secolo dalla sua ordinazione sacerdotale,
don Luigi Mazza è stato, per il medesimo
motivo, festeggiato anche nel suo paese
natale, Entratico, dove ora si è ritirato e
si prodiga come coadiutore parrocchiale,
dopo aver guidato pastoralmente, per circa ventotto anni, la comunità ecclesiale di
Bolgare. Egli ha lasciato, nel 2015, l’ufficio di parroco sia per motivi di salute sia
per gli ormai raggiunti limiti di età stabiliti per tale ruolo: è nato, infatti, nel 1940
e perciò nel 2015 ha compiuto i 75 anni. A Entratico, tra il 17 e il 18 settembre,
don Luigi Mazza, durante la festa locale
del suo giubileo sacerdotale, si è trovato
attorniato da altri quattro presbiteri suoi
compaesani. «Ci chiamavano le “cinque
stelle” nell’epoca nella quale, con qualche
anno di differenza l’uno dall’altro, eravamo in cammino verso il coronamento della nostra vocazione», ha commentato lo
stesso don Luigi Mazza. Tra le... ex “cinque
stelle” ritrovatesi a Entratico c’era monsignor Carlo Mazza (nato nel 1942), il quale
adesso, dal 2007 è vescovo di Fidenza. A
don Luigi Mazza le attestazioni di stima
e di gioia dei suoi compaesani hanno naturalmente fatto molto piacere. Ma nel
profondo del suo cuore è rimasto scolpito
specialmente il ricordo dell’accoglienza
riservatagli nella zona di San Nicola nel
tardo pomeriggio del 10 settembre scorso,
quando egli è... rientrato, dopo trent’anni,
nella Vicinia per celebrarvi la Messa prefestiva del sabato, nella ricorrenza liturgica
del santo titolare della chiesa della zona.
Come si è riferito sull’edizione di
settembre de Il Nembro, già al momento
della ripartenza per Entratico don Luigi
Mazza disse di essersi sentito assai lietamente “sorpreso” per il ricordo che, della
sua presenza sacerdotale, era rimasto, e si
conserva, tra la gente della Vicinia di San
Nicola. Nei giorni scorsi, da Entratico, con
una lettera egli ha chiesto di poter ribadire il suo “grazie più vivo” per quanto si è
inteso fare in suo onore.
È doveroso puntualizzare però che
mentre la gente della zona di San Nicola
ha tuttora ben presente quello che don
Luigi Mazza fece tra il 1980 e il 1986 a
Nembro, dove arrivò dopo essere stato
Sopra: don Luigi Mazza in una
foto scattata il 10 settembre scorso all’esterno della chiesa di San
Nicola. A sinistra: un ritaglio di
una pagina del Nembro del 1982.
curato a Ghisalba e direttore dell’Oratorio
dell’Immacolata in Bergamo (Parrocchia
di Sant’Alessandro in Colonna), anche don
Luigi Mazza, dal canto suo, ha... indelebilmente inciso nella mente il proprio periodo nembrese. Lo si è chiarissimamente
compreso, oltre che dalla lettera inviata a
Nembro per ringraziare, anche da quanto
egli ha detto nella chiesa di San Nicola nel
tardo pomeriggio del 10 settembre. «Non
ho dubbi nell’affermare – queste alcune
delle sue parole – che a San Nicola io ho
trascorso gli anni migliori del mio sacerdozio (...). In quel periodo, sgravato dagli
impegni avuti in precedenza, ho potuto
mantenere il contatto continuo con i giovani, in loco, e come insegnante di religione in una scuola di Albino, ed ho potuto
pure dare tempo e affetto agli ammalati
ed agli anziani. Il mio predecessore, don
Marco Donzelli, ora di venerata memoria,
mi aveva avvertito: “Guarda che questa,
secondo una definizione che viene dai secoli, e... la terra santa del paese”. Me ne
accorsi subito anch’io – ha spiegato don
Luigi Mazza nella sua lettera e nel tardo
pomeriggio del 10 settembre –. Lo capii
dalla numerosa e attiva partecipazione alle celebrazioni religiose, a cominciare dalla Messa “prima”, alle ore 6,30; dallo stuolo dei chierichetti (in una foto dell’epoca
se ne contano 35!): chierichetti fedelissimi
nel servizio liturgico festivo e feriale; dai
lettori e dalle lettrici dei testi
sacri, sempre disponibili durante le Messe; dal nutrito Coro che si impegnava nei canti
durante le liturgie; dal volontariato trainante sia nella cura del decoro della chiesa sia
nella gestione degli impianti
sportivi e di tante altre attività
accessorie...».
«Perché andai via da San Nicola?» si è
chiesto don Luigi Mazza, nella sua lettera
e si è sentito chiedere in alcuni colloqui
coi nembresi nel tardo pomeriggio del 10
settembre scorso, quando è tornato nella
Vicinia. Ecco la sua risposta: «Nel novembre del 1986 venni convocato dal vescovo
monsignor Giulio Oggioni. Mi comunicò
la mia destinazione alla guida della comunità ecclesiale di Bolgare. Lì per lì io
mi sentii un po’ a disagio, in difficoltà, nel
pensiero dei nuovi, e non agevoli compiti
che avrei dovuto affrontare. Dissi al vescovo: “Eccellenza, mi conceda almeno un
giorno per riflettere”. Il vescovo, immediatamente, mi rispose: “Non riflettere,
perché, di solito, i preti riflettono per disubbidire!”. Allora – sono sempre parole
tratte dalla lettera di don Luigi Mazza – io
replicai: “Ci mancherebbe! Non rifletto! E
obbedisco! Eccellenza, sono pronto per
andar a fare il parroco a Bolgare!”».
Fu così, in questa maniera, e per
questo motivo, che trent’anni or sono
don Luigi Mazza si distaccò da Nembro e
in particolare dalla Vicinia di San Nicola,
lasciandovi però, insieme a un po’ (tanto)
del suo cuore, anche un incancellabile
ricordo del suo generoso e lungimirante
servizio sacerdotale. La gente della zona
di San Nicola si augura di rivederlo ancora
in prossime, propizie occasioni che certamente non mancheranno.
IL NEMBRO ottobre 2016
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IL NEMBRO ottobre 2016
VITA PARROCCHIALE
L’ANNUALE ASSEMBLEA DIOCESANA QUEST’ANNO SI È SVOLTA
PRESSO LO ZUCCARELLO
Raduno dei sacristi bergamaschi:
anche un nembrese tra i premiati
C’era anche Luigi Bergamelli, nembrese, tra gli otto sacristi che sono stati
premiati (con una pergamena) in occasione della festa di San Guido di Anderlecht (Belgio) il 12 settembre scorso. Egli
ha avuto il riconoscimento per i suoi
trent’anni di appartenenza alla associazione bergamasca degli addetti al culto.
Figlio di Marco Bergamelli, figura assai
popolare in paese, a lungo preposto alla
cura della plebana, Luigi Bergamelli ha
operato anch’egli alle dipendenze della
Parrocchia di San Martino dal 1986 al
1994; poi ha continuato a dare il proprio
apporto come volontario, con assiduità
e passione. Insieme a Luigi Bergamelli
sono stati premiati sacristi di Colzate, di
San Giovanni Bianco, di Casazza, di Bonate Sotto, di Morengo, di Bagnatica, di
Suisio, con una anzianità di appartenenza alla associazione diocesana variante
dai 20 ai 35 anni.
In questo 2016 l’annuale raduno
dei sacristi bergamaschi (appunto nella
ricorrenza del loro patrono San Guido) si
è svolto al Santuario dello Zuccarello. La
giornata si è aperta con una riunione nel
corso della quale don Michele Carrara,
assistente ecclesiastico della associazione,
ha parlato del ruolo dei laici nella Chiesa
e della preparazione a tutto campo che il
sacrista deve avere per lo svolgimento dei
suoi compiti. Il presidente diocesano della associazione, Leandro Pirovano, ha fornito un’ampia informativa sulle attività
svolte nel periodo più recente e su quelle in programma; ha sottolineato il fatto
che in questo 2016 sia stato scelto Sotto
il Monte come sede dell’assemblea nazionale e del Giubileo dei sacristi italiani.
Tutti i convenuti hanno poi partecipato alla Messa che è stata presieduta da
monsignor Vittorio Nozza, Vicario episcopale per i laici e per la pastorale. Nell’omelia anch’egli ha trattato della figura del
sacrista nel contesto di una parrocchia e
della importanza delle sue funzioni.
Al termine del rito eucaristico si è
svolta una visita guidata al Santuario. I
sacristi hanno appreso la storia e le caratteristiche del centro di culto mariano che
domina il nostro paese, dal punto ove anticamente sorgeva un castello, quello dei
Vitalba. La giornata si è conclusa con un
pranzo.
I sacristi che hanno partecipato alla assemblea diocesana svoltasi allo Zuccarello. Nella foto piccola, in alto, Luigi Bergamelli, da trent’anni iscritto all’associazione.
DAL 18 AL 20 NOVEMBRE IL TRIDUO DEI MORTI
Si svolgerà dal 18 al 20 novembre quest’anno il Triduo dei Morti, che costituisce una delle tradizioni di più remota origine nella Parrocchia di Nembro; tradizione legata anche alla storia della attuale plebana. Sopra l’altare maggiore sarà
installato il poderoso apparato di candele che non ha eguali nella Bergamasca. Gli
orari delle Messe saranno quelli consueti: Messe in plebana, venerdì 18 novembre, ore 20,30; sabato 19 novembre, ore 18; domenica 20 novembre, ore 18.
L’omaggio ai defunti in quello che è detto anche il “loro” mese (novembre)
comincerà già il 1° novembre; nel pomeriggio della solennità di Ognissanti ci
sarà, alle ore 15, la Messa al Cimitero; e alla stessa ora, al Cimitero, sarà celebrata
una Messa anche il giorno 2, espressamente dedicate al ricordo di quanti sono
deceduti. In entrambe queste Messe saranno letti i nomi dei defunti a Nembro
negli ultimi dodici mesi.
Ben riuscita la visita ad Ardesio promossa dal C.I.F.
Ha avuto un eccellente svolgimento,
con una cinquantina di partecipanti (foto)
la visita (viaggio in pullman) ad Ardesio,
organizzata dal gruppo nembrese del
C.I.F. nel proseguimento di una tradizione avviata da tempo (andare ogni anno
alla... scoperta di una località delle nostre
zone). Nel paese dell’alta Valle Seriana,
con la guida di persone del luogo messesi
gentilmente a disposizione (Giampietro
Olivari e Guido Fornoni) c’è stata la possibilità di conoscere storia e peculiarità
della chiesa parrocchiale e del Santuario
della Madonna delle Grazie (dove l’arciprete di Nembro
don Santino Nicoli ha celebrato la
Messa alle ore 16).
Dopo una merenda presso la Casa
del pellegrino, il
gruppo è andato
a vedere il Museo
etnografico della
Valle, prima di riprendere la strada
verso Nembro.
IL NEMBRO ottobre 2016
11
CRONACHE
COME SUPERIORA DELLA COMUNITÀ È ARRIVATA SUOR MARIA TERESA ROCCA. SUOR MARIA PIA PANCINI DESTINATA A SEGRATE
“Crespi-Zilioli”: novità tra le suore
all’avvio dell’anno scolastico 2016/17
Il nuovo anno 2016/17 presnell’ultima domenica di agosto.
so la scuola dell’infanzia CrespiElla è stata destinata a Segrate,
Zilioli è cominciato con rilevanti
nel milanese, con l’incombenza
novità... ai vertici, tra le Suore
di operare nel contesto di due
– Figlie del Sacro Cuore di Gesù,
comunità ecclesiali affidate ad
fondate da Santa Teresa Eustochio
un unico parroco: due rioni con
Verzeri – che gestiscono l’istitucaratteristiche
profondamente
zione. Dopo circa cinque anni ha
diverse: quello di Redecesio, di
lasciato Nembro, alla fine di agomatrice originariamente operaia
sto, suor Maria Pia Pancini. Negli
ed evolutosi nella modernità dei
stessi giorni si è concluso dopo
tempi attuali, e quello di Lavannove anni, il mandato di suor Nideria, formatosi sull’onda di una
coletta Bosio come Superiora delforte immigrazione dal Sud Italia
la comunità delle Suore del Sacro
di persone che, per avere un lavoCuore impegnate a Nembro; pro- Suor Maria Teresa Rocca, nuova Superiora della comunità delle ro, andavano... appunto a lavare i
segue invece il suo impegno come Suore della “Crespi-Zilioli”.
panni nelle case di quanti avevadirettrice della Scuola Crespi-Ziliono bisogno del loro apporto.
li, impegno che pure è cominciato nove dell’infanzia: «Questa esperienza mi piaAnche a suor Maria Pia Pancini va
ce, mi coinvolge – ha rimarcato –. Con i l’augurio di una feconda attività nella sua
anni or sono.
Come nuova Superiora o responsa- bambini – ha asserito ancora la suora con nuova... terra di azione e di apostolato. A
bile della comunità delle Suore del Sacro origini romane – si sta sempre bene. Ba- Nembro – come si sa – ella si è generoCuore, in Nembro, tra la fine di agosto e i sta metterci un po’ di amore. Attraverso i samente e intelligentemente prodigata
primi giorni di settembre è arrivata suor bambini si entra rapidamente in contatto in più settori. Ha dato il proprio apporto
Maria Teresa Rocca, che è originaria di con i loro genitori, con le loro famiglie. in varie iniziative della Parrocchia, impeNettuno (Roma), terra di Santa Maria Go- In una scuola si è in rapporti pure con le gnandosi in particolare presso l’Oratorio,
retti. Suor Maria Teresa è arrivata nella insegnanti: quelle che vedo ogni giorno come animatrice di molteplici attività. Ha
Bergamasca circa un anno fa, dopo esse- all’opera alla Crespi-Zilioli – ha spiegato agito nel settore della carità, della vicire stata per circa quattro anni Superiora suor Maria Teresa Rocca –, sin dal primo nanza e del sostegno ai bisognosi sia atin una comunità di Suore del suo Istituto momento mi hanno fatto una buonissi- traverso la Conferenza di San Vincenzo sia
operante a Brescia. A Bergamo, per dodici ma impressione: collaborano serenamen- nell’ambito del Centro in Ascolto. Si è poi
mesi, è stata responsabile della comunità te tra loro, dimostrano dedizione, volontà resa disponibile – sempre nel contesto
delle Suore di via Ghirardelli (dove c’è la continua di espletare nel migliore dei mo- della animazione e formazione cristiana
“base” dell’Istituto legato al nome di San- di il loro servizio, direi... la loro missione». delle persone – per un impegno abbaSuor Maria Teresa stanza inusuale, portato avanti insieme
ta Teresa Eustochio Verzeri).
Suor Maria Teresa Roc- Suor Maria Pia Pancini in Rocca, che naturalmente a Tullio Carrara: quello cioè di un corso
una foto fatta nel 2011,
ca si è detta molto felice quando ella arrivò a Nembro. è molto devota della sua... o serie di incontri settimanali presso la
compae­sana Santa Maria Biblioteca comunale di Piazza Italia; cordella sua nuova destinaGoretti, ha confidato: «In so volto a favorire l’approfondimento dei
zione; non ha tralasciato di
questo periodo la prego contenuti delle pagine del Vangelo. Va
rimarcare qualche diversità
ogni giorno di proteggere detto che un buon numero di persone ha
tra il vivere in una città e in
i bambini e le bambine di seguito con costanza le “lezioni” su siffatte
un paese: «qui – ha detto –
Nembro, di aiutarli a cre- specifiche tematiche «in un luogo – come
è tutto molto più semplice;
scere come buoni cristiani è stato autorevolmente fatto notare – deaccoglienza e reciproca coentro le loro famiglie...».
noscenza hanno un... clima
putato alla cultura: cultura che non deve
A suor Maria Teresa però essere confusa con lo scientismo, e
più familiare. I rapporti con
Rocca vanno, naturalmen- che adesso in particolare ha bisogno di rile persone si fanno rapidate, i più sentiti auguri di scoprire quel Cristianesimo che è stato la
mente cordiali. Spero di
una ottima permanenza e base fondante di tutti quei valori umani e
poter ricambiare l’apertura
di un gratificante, per lei, sociali che purtroppo vanno progressivad’animo con la quale sono
impegno a Nembro.
stata subito accolta».
mente evaporando». La assidua adesione
A suor Maria Pia Pan- agli incontri da parte di parecchia gente
Suor Maria Teresa Roccini la comunità nembrese ha dimostrato che l’esperienza meritaca si trova per la prima volha detto ufficialmente gra- va di essere affrontata. A suor Maria Pia
ta ad essere responsabile di
zie nel corso della Messa Pancini va riconosciuto il merito di aver
una comunità di Suore che
delle ore 9, in plebana, accettato di prodigarvisi.
gestisce anche una scuola
12
IL NEMBRO ottobre 2016
VITA PARROCCHIALE
PRESENTATO AI GENITORI IL PROGRAMMA DIDATTICO 2016/17
Nelle aule si parla anche...
dei diritti dei bambini
Psicomotricità, laboratori
di creatività, di manipolazione, di teatro, di mini-basket,
di musica e di lingua inglese
(innovazione introdotta in
questo 2016/17), accostamento alla conoscenza dei... diritti
dei bambini, e altro ancora:
sono queste alcune delle attività nelle quali, nelle recenti
settimane, hanno cominciato
ad impegnarsi i 175 alunni e
alunne (un numero pressoché
pari a quello del 2015/16) che,
suddivisi in sette sezioni, dalla metà circa
di settembre stanno frequentando la Crespi-Zilioli. Il programma didattico è stato
dettagliatamente presentato ai genitori
dei piccoli nel corso dell’assemblea generale dell’istituzione con sede in via Roma: assemblea svoltasi il 12 ottobre, con
una buona adesione. Con riferimento in
particolare ai genitori, per questo periodo
sono stati programmati anche diversi incontri a carattere informativo/formativo.
Della situazione dei progetti varati si riferirà man mano nei prossimi mesi.
C’erano anche bambini e insegnanti
delle scuole dell’infanzia di Nembro e di
Gavarno tra i circa 2.500 piccoli e 200 insegnanti, partiti da 53 scuole di ispirazione cristiana, per vivere a Sotto il Monte
– nel paese natale di Papa Giovanni – la
festa di avvio del nuovo anno scolastico
(come avviene ormai da un paio di anni).
Al raduno erano idealmente rappresentati tutti i ventimila bimbi frequentanti
le 220 scuole paritarie esistenti nella diocesi di Bergamo. Il mega-raduno è stato
organizzato dall’Adasm, l’associazione
che riunisce tali scuole. Come giorno è
stato scelto il 4 ottobre, data della memoria liturgica di San Francesco; e questo ha offerto lo spunto per mettere al
centro della festa i contenuti dell’enciclica di Papa Francesco intitolata Laudato
si’..., nella circostanza condensata nello
slogan «Piedi per terra e naso all’insù per
diventare custodi del Creato». I convenuti al raduno hanno ascoltato i discorsi di benvenuto della sindaca di Sotto il
Monte Maria Grazia Dadda, del parroco
monsignor Claudio Dolcini e del delegato
vescovile monsignor Vittorio Bonati, che
ha invitato i bambini a mandare in coro
gli auguri di buon onomastico al Papa e
al Vescovo.
Dopo l’uscita alla volta di Sotto il
Monte, alla Crespi-Zilioli si è cominciato
a pensare alla castagnata messa in programma per il mercoledì 19 ottobre, nel
pomeriggio, al “Camporotondo”, grazie al
consueto, generoso impegno degli Alpini.
Nelle foto: momenti delle attività di
queste settimane alla Crespi-Zilioli.
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IL NEMBRO ottobre 2016
13
CRONACHE
FOLTA ADESIONE AL RADUNO DEGLI “AMICI”
DEL CAPPUCCINO NEMBRESE
Da tutta la Lombardia
nel ricordo di Padre Giulio
Il 28 luglio 1916 Padre Pio da Pietrelcina, accompagnato da
un confratello, da Foggia andò a visitare l’eremo di Santa Maria
delle Grazie a San Giovanni Rotondo. Trovò il luogo incantevole
oltre che adatto ad aiutarlo a guarire dai problemi respiratori
che da tempo lo affliggevano (aveva allora 29 anni). Rientrando
a Foggia, Padre Pio domandò ai suoi superiori di poter fruire di
un soggiorno prolungato a San Giovanni Rotondo, proprio per
cercar di uscire dai suoi malanni. La risposta fu positiva. Di fatto
a San Giovanni Rotondo Padre Pio rimase poi però per 52 anni.
Il frate da Pietrelcina, ora santo, è stato inserito, come si sa, da
Papa Francesco tra i testimoni eccellenti del
giubileo della misericordia, ormai avviato
alla sua conclusione, per via – specialmente – del suo assiduo impegno nella amministrazione del sacramento della riconciliazione. Anche da tale fatto è scaturita l’idea
di dare un particolare spicco – in questo
2016 – al centenario... dell’approdo di Padre
Pio nella località nella quale ha trascorso
gran parte della sua esistenza. Celebrazioni
speciali sono state perciò indette, tra la fine
dell’estate e l’avvio dell’autunno, in conventi
di tutta Italia, e pure in quello di Piazzale
Velasquez a Milano.
In quanto sin qui è stato esposto sta la
spiegazione del perché domenica 25 settembre sono approdati a Nembro gli “amici” di
Padre Giulio Savoldi. Se ne attendevano alcune decine; di fatto – con due pullman e
tante automobili – ne sono arrivati più di
duecento da Milano, da Saronno, da Varese, da Lodi e da altre zone della Lombardia.
Va ricordato che nel giorno 23 di ogni mese
gli “amici” di Padre Giulio Savoldi, da quando egli è morto il 23 marzo 2010, si ritrovano per commemorarlo partecipando, alla
sera, ad una Messa nel convento (appunto
quello di Piazzale Velasquez, a Milano) nel
quale egli operò a lungo, anche come esorcista, accogliendo ogni giorno moltissime persone, di ogni età e ceto sociale, desiderose
di avere da lui consigli, parole di conforto,
orientamenti di vita, e anche aiuti materiali. Questi “amici” del
Cappuccino di origine nembrese, appartenente alla famiglia dei
Piesentì, avendo saputo che nell’ultima decade del settembre di
quest’anno il convento di Piazzale Velasquez a Milano, sarebbe
stato occupato dalle iniziative nel ricordo di Padre Pio, delle quali dianzi si è fatto cenno, hanno pensato di fare eccezionalmente
il loro periodico incontro mensile a Nembro, nel paese natale
di Padre Giulio, dove peraltro, tanti di loro già erano venuti – e
sovente ritornano – per portare fiori e pregare sulla sua tomba.
Tra i partecipanti al “raduno” nembrese del 25 settembre
c’erano anche persone di spicco nel mondo dei mass-media:
come Gabriella Golia, che tra gli anni ’70 e ’90 del ’900, è stata annunciatrice e attrice televisiva, accanto a Teo Teocoli ed a
14
IL NEMBRO ottobre 2016
Gene Gnocchi; o come Cesare Cadeo, giornalista, che per alcuni
decenni è stato animatore ed ideatore, talora insieme a Mike
Buongiorno, di trasmissioni sportive e di attualità sulle Reti Mediaset (Italia 1, Retequattro, Canale 5).
Gli “amici” di Padre Giulio Savoldi che hanno voluto mettersi “sui suoi passi” il 25 settembre, anzitutto, poco prima di
mezzogiorno, sono andati al cimitero di Nembro a pregare sulla
sua tomba. Per il pranzo sono stati accolti nella zona del Carso,
nella ormai ex trattoria (ed ora bar) gestita dalla famiglia di Padre Giulio. Non è stato facile trovare posto, offrire un piatto di
pasta, contorni e dolciumi a tutti. Gli Alpini
hanno dato un apporto ai Piesentì mettendo
a disposizione dei tavoli e delle sedie. La famiglia Savoldi, dal canto suo, ha mobilitato
nel servizio tutte le sue nuove leve: una ventina di nipoti e pronipoti di Padre Giulio,
con una fascia al braccio come segno di...
riconoscimento, si sono attivati nei ruoli di
camerieri e cuochi. Poco dopo le 15, il folto
gruppo si è messo in moto verso il Santuario dello Zuccarello, dove alle ore 16, un
altro pronipote di Padre Giulio, don Stefano
Siquilberti, ha presieduto la Messa concelebrata con Padre Alvaro (che è il coordinatore spirituale delle attività degli “amici”
del Cappuccino di origine nembrese) e con
don Luciano Piras, che a Milano e altrove,
ha raccolto l’eredità di Padre Giulio Savoldi
come esorcista. Gli “amici” di Padre Giulio si
sono trattenuti presso il Santuario sin verso
le 18, quando auto e pullman hanno reimboccato le strade dalle quale erano arrivati a
Nembro. Nel nutrito gruppo, parecchi erano
i giovani. Alcuni di essi hanno voluto salire da Nembro allo Zuccarello lungo l’antica
mulattiera. Altri si sono mobilitati – in... collaborazione con Giorgio Persico, impegnato
all’organo – nell’accompagnamento musicale della Messa. Anche dopo l’epilogo del
rito eucaristico, sotto il porticato, un piccolo
complesso ha suonato e cantato a lungo,
continuando ad alimentare il clima di festa.
Non pochi degli arrivati dalle diverse zone della Lombardia hanno chiesto notizie storiche sullo Zuccarello e su Nembro.
Il ricordo di Padre Giulio Savoldi, nel passar del tempo, anziché affievolirsi, si va facendo sempre più forte. Sulla vita, sulle
attività, sulle peculiarità dell’impegno del Cappuccino nembrese, come noto, a cura di Marcella Giuliani sono già usciti due libri. Ora si sta completando anche una pubblicazione, a fumetti,
per i bambini e i ragazzi: un album con «la storia di un frate Cappuccino, che, naturalmente, non sempre era stato frate e non
sempre si era chiamato Giulio: i suoi genitori, per lui, avevano
scelto il nome Giovanni...».
Le foto pubblicate in questa pagina sono state scattate il 25
settembre al cimitero di Nembro e allo Zuccarello.
CRONACHE
NEI PROSSIMI GIORNI INIZIATIVE PER EVIDENZIARE LE ATTIVITÀ DEL CIRCOLO COSTITUITO NELL’APRILE DEL 1946
Le Acli di Nembro verso il futuro
con le esperienze maturate in settant’anni
Con lo slogan «Proiettati nel
Morotti, Angelo Caprini, Paziente
futuro» gli aclisti del nostro paeDolci, Dante Testa, Mario Signose hanno deciso di celebrare nei
ri, ancora Dante Testa (per un
prossimi giorni i settant’anni di
secondo mandato), Silvestro Noattività, in Nembro, del loro Cirris. In base allo statuto, a quell’ecolo. Tre gli appuntamenti posti
poca, ogni Circolo aveva anche il
in calendario per evidenziare la
proprio assistente ecclesiastiricorrenza:
co: in tale ufficio, a Nembro, si
• sabato 5 novembre, i
impegnarono don Pietro ScainelNembresi aderenti alle Acli, nel
li (nei primi dieci anni) e poi don
partecipare in gruppo – in un
Italo Sala.
numero auspicato folto – alla
Nel 1965, quando le Acli
Messa delle ore 18 in plebana, Il gruppo multietnico “Elikya” che nella serata di sabato 5 novembre nazionali celebrarono il lovivranno un momento di racco- terrà un concerto nella chiesa di Santa Maria.
ro ventennale con imponenti
glimento, preghiera e ringraziamento al ma anche più tardi, e per diverso tem- manifestazioni il 19 marzo (festa di San
Signore per il sostegno sempre avuto nel po, le iniziative furono molteplici: dagli Giuseppe) a Roma, e il 1° maggio (festa
incontri di formazione (con conferenze internazionale del lavoro) a Milano, anproprio impegno;
•nella serata del medesimo giorno sulla dottrina sociale cattolica) alla “leva che il Circolo di Nembro non tralasciò di
(sabato 5 novembre), alle ore 21, nella del lavoro” (per l’avviamento delle nuo- promuovere una propria manifestazione,
chiesa di Santa Maria in Borgo, ci sa- ve generazioni all’apprendimento di un in loco, nella domenica 20 giugno. Allorrà un concerto del Coro multietnico mestiere), dalle proposte per il tempo li- ché Papa Giovanni XXIII promulgò le enElikya, che sta raccogliendo un po’ ovun- bero (gite, feste varie) all’impegno sporti- cicliche Mater et Magistra e Pacem in Tervo, con propri gruppi organizzati.
que crescenti consensi;
ris, pressoché in tutti i Circoli aclisti della
Nell’arco di una ventina d’anni le Bergamasca (come del resto in quelli di
• lunedì 14 novembre, alle ore 20,45,
presso l’auditorium parrocchiale “Giovan- Acli nembresi passarono dall’iniziale cen- altre zone) vennero indetti incontri (talora
ni XXIII” si svolgerà una manifestazione tinaio di iscritti ai 350 tesserati del 1965. pure cicli di incontri) per farle conoscere
sul tema Una risposta ai bisogni o guide Nel medesimo periodo il Circolo cambiò nel contesto dell’insieme della dottrina
e artefici nella società che cambia?; par- tre volte la propria sede (per risponde- sociale della Chiesa. Per parecchi anni a
leranno Giovanni Bianchi, che a lungo re via via alle crescenti esigenze): ebbe Bergamo o il 19 marzo o il 1° maggio i
è stato presidente nazionale del Movi- la sua prima “base” in via Garibaldi 2; si Circoli Acli orobici si fecero promotori di
mento aclista, e Daniele Rocchetti, attua- spostò poi in via Garibaldi 22 (in prossimi- loro feste, con sfilate nel cuore della città.
le presidente provinciale delle Acli nella tà della piazzetta di San Sebastiano, nella A partire dagli anni ’70 del ’900, anche le
Bergamasca. Sia al concerto, sia alla ma- zona dell’incrocio con via Moscheni); tro- Acli – come un po’ tutte le aggregazioni
nifestazione del 14 novembre la parte- vò quindi un’adeguata collocazione negli – cominciarono a subire le ripercussioni
cipazione, ovviamente, sarà libera per ambienti di via Mazzini 9, ove è tuttora. della crisi che investì l’associazionismo
tutti. Anzi, è auspicata una folta adesione. Sempre nei primi vent’anni, come presi- sull’onda dei profondi cambiamenti soLo slancio verso il futuro con rinno- denti del Circolo, si succedettero: Giulio ciali che stavano avanzando.
vati progetti non vieta, in questa circostanza, uno sguardo anche al passato.
PER IL BONUS CULTURALE DESTINATO AI DICIOTTENNI
Come si sa, a livello nazionale, le Acli
nacquero nel 1945, sull’onda dei fermenti
Con un provvedimento del governo, che ha avuto la conferma anche nelle setnuovi avviatisi con l’epilogo del secondo
timane più recenti, è stato – come noto – destinato ai giovani che compiono i 18
conflitto mondiale, con la Liberazione
anni in questo 2016 un bonus culturale pari a 500 euro, da utilizzare, entro il 31 didal nazifascismo e nell’ansia di rinascita
cembre 2017, per l’acquisto di libri, per partecipare a spettacoli teatrali o cinemaa tutto campo e a tutti i livelli. Neppure
tografici, per andar a visitare mostre o comunque per tutto ciò che può contribuire
a Nembro mancarono persone attente in
ad arricchire la loro cultura. È opportuno ricordare che per poter accedere alla
particolare agli ideali proposti dall’Assofruizione effettiva di questo bonus, i giovani sono tenuti a dotarsi di credenziali
ciazione cristiana dei lavoratori italiani
Spid (Sistema pubblico di identità digitale). Il Patronato Acli di Nembro, operante
(Acli) e desiderose di cercar di tradurli
nella sede del Circolo, in via Mazzini 9, è a disposizione per aiutare i giovani, che
al più presto in pratica anche nel nostro
ne avessero bisogno a dotarsi delle credenziali. L’Ufficio è aperto per siffatto scopo
paese. Di fatto, però, soltanto l’8 aprile
ogni giovedì, dalle ore 10 alle ore 11. Si fa presente che per l’espletamento della
1946 il Circolo di Nembro delle Acli ebpratica occorre avere un proprio indirizzo e-mail, un numero di cellulare come
be il riconoscimento dalla Presidenza
recapito, un documento di identità, la tessera sanitaria con codice fiscale. L’Ufficio
provinciale del Movimento e poté perciò
è comunque a disposizione per tutte le informazioni ritenute utili.
mettersi in attività. Nel periodo iniziale,
IL NEMBRO ottobre 2016
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CRONACHE
IN SCENA AL “SAN FILIPPO NERI” UNO SPETTACOLO CHE SARÀ REPLICATO A BERGAMO E AD ALBINO
Col ricordo dello sciopero di Ranica (1909)
alla ribalta i fermenti sociali di un’epoca
Si presenta di particolare interesse
sotto molteplici aspetti lo spettacolo che
è stato messo in cartellone, presso il tea­
tro “San Filippo Neri” di Nembro, per le
ore 21 del sabato 22 ottobre (quello del
fine settimana della distribuzione di questa edizione de Il Nembro). La rappresentazione, posta in cantiere in abbinamento
al Convegno delle Caritas del Vicariato
Albino-Nembro, previsto a Nembro per il
19 novembre, nella stessa data, alla sera,
alle ore 21, sarà replicata all’Auditorium
“Cuminetti” di Albino, mentre alle ore 18
del giorno prima (venerdì 18 novembre)
sarà proposta a Bergamo, nel palazzo del
Creberg, in largo Porta Nuova. La pièce è
stata allestita da DeSidera, organizzazione
operante nell’ambito del teatro “impegnato”, che a Nembro ha portato già altri spettacoli, ambientati nella chiesa di
Santa Maria. È stata scritta da Paolo Aresi
ed è intitolata È stato un bel settembre.
Fa riferimento ad un avvenimento che,
nella sua epoca, fece molto rumore, per
le finalità dalle quali scaturì e per come
si concretizzò: lo sciopero del 1909 nello
stabilimento Zopfi di Ranica. Senza dimostrazioni né cortei né proteste clamorose,
per 45 giorni gli operai incrociarono le
braccia per sollecitare la tutela dei loro diritti entro la fabbrica. Al fianco degli scioperanti si schierò il Movimento sociale
dei cattolici guidato da figure di spicco
come quelle di Stanislao Medolago Albani
16
IL NEMBRO ottobre 2016
e di Nicolò Rezzara (il promotore de L’Eco
di Bergamo, nel 1880). Sostenne le rivendicazioni delle maestranze in sciopero lo
stesso vescovo di Bergamo di quell’epoca,
monsignor Giacomo Radini Tedeschi, affiancato dal suo segretario don Angelo
Roncalli, poi diventato Papa Giovanni.
Ad interpretare lo spettacolo, allestito con
grande cura sotto tutti gli aspetti, sono
stati chiamati alcuni giovani attori lombardi, che hanno già alle spalle significative performances. DeSidera è un’entità
dalla collaudata esperienza, che agisce
con il patrocinio del Pontificio Consiglio
per la cultura, della Regione Lombardia,
della Provincia di Bergamo, e con il sostegno di varie Fondazioni bergamasche
nonché di molti sponsor.
SONO IN PROGRAMMA DAL 24 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE
Tornano le “Settimane dell’anziano”
Si svolgeranno dal 24
ottobre al 5 novembre,
presso il Centro di via Papa Giovanni/via Bilabini,
le “settimane dell’anziano”, che sono diventate da tempo un appuntamento abituale di questo periodo.
Il programma è quello consueto: gare di
carte, di boccette, di biliardo tra i soci e,
in chiusura, nel giorno delle premiazioni,
nel pomeriggio del sabato 5 novembre,
castagnata approntata con l’aiuto degli
Alpini. Al momento della andata in stampa de Il Nembro si stava cercando di organizzare anche un incontro sui problemi
della salute. Per sopravvenute difficoltà
è stata annullata la gita di fine anno/
Capodanno, che era stata preannunciata.
Appena possibile verranno comunicate le
modalità per la partecipazione ai soggiorni invernali al mare. Con il consueto successo di adesioni
proseguono i pomeriggi
danzanti domenicali (ore 15-18) presso la
cascina solidale di via Kennedy.
BAZAR DELLA MUSICA – Nella serata di lunedì 7 novembre (ore 20,30,
presso l’auditorium delle scuole medie,
zona del Carso) sarà offerta la possibilità
di rivedere e riascoltare le lezioni televisive di musica che Leonard Bernstein
teneva per i ragazzi di New York. Si tratta
di una occasione molto ghiotta per avere
un’idea, grazie ad un insigne maestro, di
come le nuove generazioni (ma non quelle soltanto) possano essere stimolate ad
appassionarsi al mondo delle sette note.
CRONACHE
SI SVOLGERÀ NEL 2018. STA PERÒ GIÀ INIZIANDO LA PREPARAZIONE
“I giovani e la fede” sarà il tema
del prossimo Sinodo dei vescovi
Una preziosa occasione per aprire lo
sguardo e riflettere sul mondo dei ragazzi: Papa Francesco ha deciso e annunciato
che la prossima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi avrà come
tema I giovani, la fede e il discernimento
vocazionale.
L’intento, riferisce il Servizio stampa
del Vaticano, è quello di «accompagnare
i giovani nel loro cammino esistenziale
verso la maturità affinché, attraverso un
processo di discernimento, possano scoprire il loro progetto di vita e realizzarlo
con gioia, aprendosi all’incontro con Dio
e con gli uomini e partecipando attivamente all’edificazione della Chiesa e della società».
Si rammenta che il Sinodo dei vescovi è un’istituzione permanente voluta
da Papa Paolo VI nel 1965, in risposta al
desiderio dei Padri del Concilio Vaticano
II di mantenere vivo lo spirito positivo
generato dall’esperienza conciliare. Letteralmente la parola “Sinodo” – derivata
da due parole greche, syn che significa
“insieme” e hodos che vuol dire “strada”
– significa “camminare insieme”. Il Sinodo è quindi un’assemblea o un incontro
religioso in cui i vescovi, riuniti intorno
e con il Santo Padre, a cadenza periodica (in via ordinaria, attualmente, ogni tre
anni), hanno l’opportunità di interagire e
di condividere informazioni ed esperienze, nella ricerca comune di soluzioni pastorali che abbiano una validità e un’applicazione universali.
L’appuntamento dell’ottobre 2018 è
in continuità con i contenuti trattati negli
ultimi due Sinodi – quello straordinario del
AL TEATRO “SAN FILIPPO NERI” PARTE LA STAGIONE DI PROSA
Palcoscenico: si ricomincia
Ecco il calendario completo di Palcoscenico 2016/17, la stagione degli spettacoli di prosa presso il “San Filippo Neri”.
Sabato 5 novembre, ore 20,45:
Svergognata, di Antonella Questa; regia di
Francesco Brandi;
sabato 19 novembre, ore 20,45:
Eva – Diario di una costola, di Rita Pelusio,
Alessandra Faiella, Marianna Stefanucci e
Riccardo Piferi; regia di Marco Rampoldi;
sabato 3 dicembre, ore 20,45: Coppia aperta, quasi spalancata, di Dario Fo e
Franca Rame; regia di Renato Sarti;
sabato 21 gennaio, ore 20,45: Le
Prenom – Una cena tra amici, di Matthieu
Delaporte e Alexandre de La Patellière; regia di Antonio Zavatteri;
sabato 4 febbraio, ore 20,45: La
morte balla sui tacchi a spillo, di Michela
Questi i film sullo schermo
Il “San Filippo Neri” propone i seguenti film, in questi giorni e prossimamente:
domenica 23 ottobre, ore 15,30 e
20,30: Pets – Vita da animali, di Yarrow
Cheney e Chris Renaud;
venerdì 28 ottobre, ore 21; sabato 29 ottobre, ore 21; domenica 30
ottobre, ore 15,30 e 20,30; lunedì 31
ottobre, ore 21; martedì 1 novembre,
ore 21; mercoledì 2 novembre, ore 21:
Il sogno di Francesco, di Renaud Fely e
Arnaud Louvet;
venerdì 4 novembre, ore 21; domenica 6 novembre, ore 15,30 e 20,30: Ben
Hur, di Timur Bekmambetov;
venerdì 11 novembre, ore 21; sabato 12 novembre, ore 21; domenica
2014, sul tema Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione, e
quello ordinario del 2015, sul tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo – nonché
con l’Esortazione apostolica post-sinodale
Amoris Laetitia, sull’amore nella famiglia.
13 novembre, ore 15,30 e 20,30: Piuma,
di Roan Johnson.
Prezzo intero: 7 euro; ridotto: 5 euro.
E per la rassegna dei film di qualità,
con guida alla visione e possibile dibattito, sono previsti questi film:
giovedì 27 ottobre, ore 15,30 e ore
21: Un bacio, di Ivan Cotroneo;
giovedì 3 novembre, ore 15,30 e ore
21: Le confessioni, di Roberto Andò;
giovedì 10 novembre, ore 15,30 e
ore 21: Piuma, di Roan Johnson;
giovedì 17 novembre, ore 15,30 e
ore 21: Sole alto, di Dalibor Matanic;
giovedì 24 novembre, ore 15,30 e ore
21: L’estate addosso, di Gabriele Muccino.
Prezzo intero: 5 euro; ridotto: 3 euro.
Tilli, Corrado Accordino e Silvana Fallisi;
regia di Corrado Accordino;
sabato 25 febbraio, ore 20,45: Mortimer e Wanda, di Marina Thovez e Mario
Audino; regia di Pino Quartullo;
sabato 11 marzo, ore 20,45: Prestigi,
di Raul Cremona;
domenica 19 marzo, ore 20,45: L’inquilina del piano di sopra, di Pierre Chesnot; con Laura Graziosi; regia di Stefano
Artissunch;
domenica 2 aprile, ore 20,45: Numero primo – Studio per un nuovo album,
di Gianfranco Bettin e Marco Paolini;
sabato 13 maggio, ore 20,45: Stand
up Balasso, di Natalino Balasso.
L’ingresso è di 20 euro per gli spettacoli del 5 novembre, 19 novembre, 4 febbraio, 25 febbraio e 11 marzo; 25 euro per
gli spettacoli del 3 dicembre (con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno), 21 gennaio (con Alessia Giuliani, Alberto Giusta,
Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella
Szaniszlò), 19 marzo (con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero) e 13 maggio (con Natalino Balasso); 35 euro per lo spettacolo
del 2 aprile (con Marco Paolini). L’abbonamento che garantisce il posto fisso a tutti
gli spettacoli costa complessivamente 170
euro. Gli spettacoli sono prenotabili direttamente in teatro durante l’apertura della
biglietteria nei giorni di rappresentazione, oppure inviando una mail a info@
teatrosanfilipponeri.it.
IL NEMBRO ottobre 2016
17
CRONACHE
CELEBRATI I TRENT’ANNI DEL GRUPPO DI NEMBRO
C.I.F.: una festa
per... ripartire
C’erano anche la presidente provinciale dell’associazione,
Luisa Dellera, e rappresentanze di numerosi gruppi omologhi,
costituiti ed operanti nella Bergamasca, alle manifestazioni con
le quali il C.I.F. (Centro italiano femminile) di Nembro domenica
18 settembre ha festeggiato il trentennale della propria attività.
La giornata è cominciata con la partecipazione delle e degli intervenuti alla Messa delle ore 10,30 nella chiesa plebana. Terminato il rito eucaristico, nella zona dell’antico ponte sul Carso
(tra via San Martino e via Cavour) si è svolta la cerimonia della
inaugurazione dell’affresco (situato sulla facciata di una casa
in loco) fatto rimettere a nuovo dal C.I.F. nembrese a ricordo
del traguardo ora raggiunto nella propria storia. Ha benedetto
il dipinto don Agostino Salvioni; nella stessa ora l’arciprete don
Santino Nicoli era impegnato a Gavarno nella posa della prima
pietra del nuovo Centro pastorale parrocchiale.
Il... terzo momento della giornata si è sviluppato
nella chiesa di Santa Maria
in Borgo (che per parecchie
delle persone giunte a Nembro, nella circostanza, da
fuori paese, è stata una lieta
sorpresa). Sara Pesce ha fatto
da guida nella visita al sacro
luogo, illustrandone la storia
e soffermandosi sulle peculiarità dei tanti preziosi affreschi che ne ornano le pareti.
Il pranzo ha avuto luoLe foto sono state scattate al pranzo, all’inaugurazione dell’afgo all’Oratorio, nel salone fresco nella zona del Carso e durante la visita in Santa Maria.
“Don Giuseppe Adobati” –
salone che nell’occasione si è presentato daco Claudio Cancelli, l’assessore alla culelegantemente addobbato – con, in più, tura Graziella Picinali. La presidente del
... pronto un delicato sottofondo musica- C.I.F. nembrese Elvira Grigis ha rivolto il
le adatto a creare l’appropriata atmosfe- benvenuto a tutti i commensali; da parte
ra durante lo svolgimento della riunione delle autorità sono stati pronunciati brevi
conviviale. Al pranzo – tra gli oltre cento discorsi di ringraziamento e di apprezzasedutisi a tavola – hanno partecipato an- mento per quanto il C.I.F. sta facendo. Nel
che l’arciprete don Santino Nicoli, il sin- corso del pranzo – mettendo a disposizio-
SI SVOLGERÀ IL 17 NOVEMBRE PRESSO L’ORATORIO
Una serata di creatività per gli addobbi natalizi
«Il bello e il nuovo fatto con le nostre mani»: è lo slogan scelto in questo 2016
dal C.I.F. di Nembro per il lancio della serata di creatività o incontro, o corso, ogni
anno indetta/o in questo periodo dal sodalizio per facilitare la preparazione di oggetti e addobbi utili nell’abbellire le case nel periodo natalizio. L’incontro, con l’intervento di chi ha esperienza in materia, si svolgerà giovedì 17 novembre dalle
ore 20 alle ore 22 presso l’Oratorio “San Filippo Neri”. Per la partecipazione è stata
fissata una quota di 15 euro, comprendente anche il costo dei materiali necessari
per la preparazione degli oggetti, che ogni partecipante potrà poi portarsi a casa.
Le iscrizioni (con il versamento di 5 euro, come anticipo sulla quota) si accettano
fino al 5 novembre presso gli Uffici parrocchiali. Per ulteriori, più dettagliate informazioni, si può telefonare a questo numero: 371 173 1879.
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IL NEMBRO ottobre 2016
ne come... contraccambio piccoli oggetti
appositamente confezionati – si è attuata
anche una colletta a beneficio dei terremotati del Centro Italia. Sono stati raccolti così 300 euro, poi devoluti alla Caritas
diocesana, appunto per l’aiuto ai sinistrati dal sisma dello scorso agosto.
Nel salone “Don Giuseppe Adobati”,
in quella circostanza, su pannelli si è offerta la possibilità di ammirare una mostra
dedicata a Betty Ambiveri, la fondatrice
del C.I.F. nella Bergamasca: donna che
non solo fu una figura di grande spicco
nelle vicende della Resistenza nella terra
orobica, ma si prodigò, in tutta la sua vita,
a beneficio degli ultimi e dei diseredati,
con molteplici iniziative benefiche.
Da parte del Centro italiano femminile di Nembro, anche da queste pagine
va un sentito grazie a tutti coloro che
hanno collaborato e dato il loro apporto
per lo svolgimento delle diverse iniziative
programmate per il trentennale dell’attività del sodalizio in paese.
CRONACHE
DOPO LA SERATA AL “MODERNISSIMO” PER LA PRESENTAZIONE DEL LORO PRIMO CD PER UN DI PIÙ
Quelle del gruppo DeEsperanza
non sono... “solo canzonette”
Meritavano un pubblico assai più folto di quello che si sono trovati di fronte i
giovani del gruppo DeEsperanza, che nella serata di sabato 1° ottobre sono arrivati
al “Modernissimo” (nel contesto di un tour
con tappe in varie regioni) per presentare
il loro primo cd, autoprodotto con alcuni
generosi sostegni ed intitolato “Per un di
più”. Matteo (25 anni), il tastierista, Giuseppe (21 anni), il chitarrista, Emanuele
(18 anni), il batterista, Anna (19 anni) e
Valentina (22 anni), le cantanti, vivono a
Padova presso la Domus Familiae Padre
Daniele, in una comunità che accoglie
venti giovanotti e venti ragazze di tutta
Italia, i quali hanno alle spalle esperienze diverse. Già nell’edizione de Il Nembro
di settembre si è spiegato come il piccolo
complesso (tra i componenti del quale c’è
anche un nembrese – il tastierista Matteo
–) è nato nel 2013 «in una cantina». La
storia di tale inizio si trova in una delle
undici canzoni del cd, ed è proposta in
termini come questi: «Ci siamo trovati e non ci siamo
cercati; / siamo arrivati e ci
siamo accolti, / i più diversi e i più strani: / un unico
obiettivo...». Nelle altre canzoni del cd – canzoni che i
cinque giovani hanno composto direttamente, parole
e musica – ci sono i racconti
di molteplici altre vicende e
momenti attraverso i quali
i componenti il complesso
DeEsperanza (e, probabil-
mente, altri della comunità nella quale
essi stanno a Padova) sono passati arrivando talora anche da «situazioni estreme» (sono parole loro).
Spigolando qua e là tra i testi dei motivi incisi nel cd, ci si imbatte in versi come i seguenti: «Cerco un motivo colorato
/ per essere me stessa / in un mondo mascherato. / Devo trovare la mia direzione;
/ ma sulla via / perdo l’indicazione / ...»; «E
dopo tanta adrenalina / la solitudine è ciò
che rimane; / ma così non ci
voglio più stare. / Molti parlano di Te; / ma dove Ti devo
cercare, / dove sei?...»; «Ho
visto una mano / che mi prese nel buio della solitudine;
/ ho visto una speranza, non
un’inquietudine; / mi venne
vicino e mi disse: “Vieni ad
amare veramente! / Togliamoci dal vortice del serpente
/ Stringiti forte, non mollare;
/ vedrai che Qualcuno ti verrà ad ascoltare...”».
CORSO DI TEATRO COMICO PER RAGAZZI E ADOLESCENTI
Defendemos l’alegria – Enjoy the emotions and smile (Goditi le emozioni e sorridi). Con questo titolo presso l’Oratorio “San Filippo Neri” è stato lanciato un corso di
teatro comico aperto ai ragazzi ed agli adolescenti. L’idea è scaturita dall’impressione
che i giovanissimi di oggi siano piuttosto restii nel... sapere ridere e sorridere e nel fruire
delle emozioni che scaturiscono dallo stare in compagnia, con battute a raffica, alimentate da... un po’ di fantasia. La gestione del progetto è stata affidata a Gianluca Cortesi,
nembrese, che da tempo opera in questo specifico settore tra Nembro e Albino, nel periodo invernale, mentre durante l’estate è mobilitato in villaggi turistici come animatore e
promotore di momenti di svago, o di spettacolo in senso lato. Per tre anni egli ha studiato
teatro a Milano; ha frequentato i laboratori di Zelig e di Colorado; ha recitato su parecchi palcoscenici della metropoli lombarda con attori affermati. Per le iscrizioni al corso
ci si può rivolgere alla segreteria dell’Oratorio. La quota è fissata in 60 euro. Con inizio
dal 27/28 ottobre, le lezioni (venti in totale) saranno settimanali: giovedì, dalle 17,30
alle 18,30, per gli adolescenti dalla 1ª alla 5ª superiore; venerdì, dalle 18 alle 19, per i
ragazzi delle medie inferiori. Per informazioni si può contattare il numero 338 699 0713.
In una nota di presentazione del
loro cd i cinque del gruppo DeEsperanza
hanno confidato: «Un Amore più grande
ci ha permesso di crescere anche attraverso i momenti di buio (...); un Amore che
ci spinge a testimoniare, in particolare ai
giovani, che c’è un Motivo per cui sperare,
vivere, sognare...».
Da quanto sin qui citato è agevole intuire che quelle proposte dal DeEsperanza
al “Modernissimo” erano – e sono – non
“solo canzonette” (in controtendenza,
cioè, a quanto, tempo fa, disse qualcuno).
Indubbiamente non è stato facile, al “Modernissimo”, pur con le nutrite, succose
e coinvolgenti illustrazioni delle origini
e dei contenuti di ciascun “pezzo” fatte
dalle due cantanti, coglierne appieno il
senso profondo nel... “frastuono” degli
strumenti e nel canto gridato del Christian rock con il quale l’intero repertorio è
stato offerto. Lo “spessore” dei motivi che
formano il disco va comunque preso in
seria, meditata considerazione.
Per chi non c’era al “Modernissimo”
– ed anche per chi c’era ma non l’ha preso
– resta comunque disponibile il cd Per un
di più. Chi desidera maggiori informazioni sul gruppo – che ha scelto come slogan
«Qualcuno ha creduto in noi e noi abbiamo creduto in Dio» – può contattare la
Domus Familiae Padre Daniele, di Padova,
scrivendo al seguente indirizzo di posta
elettronica: [email protected].
IL NEMBRO ottobre 2016
19
CRONACHE
NON È PERÒ RIUSCITO, PER ORA, A COMPLETARE IL SUO ITINERARIO
Ugo Ghilardi sui “tetti”
delle regioni italiane
Nel suo progetto di metter piede sui
“tetti” (o montagne più alte) delle venti
regioni d’Italia, Ugo Ghilardi si è fermato,
per ora, a poco più di due passi, o...“tetti”,
dal traguardo: lo hanno bloccato alcuni
malesseri fisici (con il conseguente affievolimento delle energie) intrecciatisi ad
un rapido mutamento delle situazioni
ambientali. Il proposito resta comunque
nel mirino di Ugo Ghilardi; l’intendimento suo è di coronarlo nel prossimo anno.
Partito il 30 giugno da Lonno (dove abita
con la propria famiglia), l’escursionista
nembrese, protagonista già negli anni
scorsi di formidabili imprese, in bicicletta o a piedi, compiute o con Manuel
Ardenghi oppure da solo, si è sentito un
poco in crisi (di salute e di forze) all’inizio di settembre (quando si trovava in
prossimità della Valtellina). È rientrato a
casa per qualche giorno. Si è curato ed è
ripartito. A quel punto gli restavano da
raggiungere ancora tre cime, le più alte
dell’intero percorso ipotizzato: il Monte
Bianco (4.810 metri), “tetto” della Valle
d’Aosta (ma non solo di quella); la Punta Perrucchetti, nel gruppo del Bernina
(4.020 metri), “tetto” della Lombardia; la
Punta Nordend (metri 4.609) “tetto” del
Piemonte, nel gruppo del Monte Rosa: di
questa (Punta) Ugo Ghilardi era già arrivato, nei giorni precedenti, ad un centinaio
di metri di distanza dalla sommità (sino
alla zona della Capanna Regina Margherita); poi, sentendosi in difficoltà, aveva desistito. Nel breve periodo del suo rientro
a Lonno, i contesti naturali delle tre vette
citate si sono celermente avviati verso le
loro abituali configurazioni invernali, rendendo assai rischioso (o impossibile) l’avventurarvisi senza adeguati assetti. Per
tali motivi, dopo il suo ritorno nella zona,
Ugo Ghilardi, l’11 settembre ha optato per
il... rinvio al 2017 del completamento del
proprio itinerario.
Nell’arco di poco più di settanta giorni, nel cuore dell’estate appena trascorsa,
egli, in ogni caso, si è reso protagonista di
una cospicua avventura. È arrivato sulle
cime (con altitudini varianti dai 1.151 ai
3.902 metri) di sedici montagne, “tetti”
di diciassette regioni del nostro Paese –
Calabria e Basilicata hanno (sulla linea dei
loro confini) il medesimo “tetto”, raggiungibile da due diversi versanti–. Per portar20
IL NEMBRO ottobre 2016
si ai loro piedi Ugo Ghilardi ha percorso in
bicicletta oltre 4.000 chilometri, ed ha
usato traghetti o navi (per gli spostamenti
dalla penisola alle isole e viceversa). Dalla
Liguria è andato in Sardegna e poi in Sicilia; approdato in Calabria, è risalito verso
il Nord Italia. Tra pedalate e camminate,
in circa due mesi è dimagrito di otto chilogrammi. Si è mosso con uno zaino pesante oltre trentadue chilogrammi, contenente tutto il suo equipaggiamento. Ha
dormito per ventitré notti nella propria
tenda, per sette notti in ostelli, per altre
sette notti in alberghi, per otto notti su
spiagge, per quattordici notti in bed and
breakfast, per due notti su navi, per sette
notti in rifugi, per una notte nell’auto di
un amico, per una notte presso una famiglia, per quattro notti alloggiato da associazioni alpinistiche. Il 9 agosto ha compiuto i 59 anni, festeggiandosi nella zona
del Gran Sasso. Pochi giorni dopo era in
Amatrice e nei luoghi dove, una settimana più tardi, si è verificato il terremoto,
che per l’Italia è risultato uno degli eventi
più luttuosi e disastrosi dei tempi recenti.
Proprio in tali località Ugo Ghilardi ha trovato un’ospitalità particolarmente calorosa e generosa. Ha fatto pure escursioni
con gente di quei posti. Un po’ ovunque
egli ha avuto modo di farsi nuovi amici.
In diverse città di tutte le regioni ora lo
aspettano per serate con proiezioni delle
fotografie del suo viaggio.
Su tutte le cime che ha raggiunto
(da solo o con amici – sull’Ortles, “tetto”
del Trentino Alto Adige, è arrivato a fargli
compagnia l’amico di sempre, Manuel Ardenghi –) ha portato bandiere del C.A.I.
di Bergamo e della Provincia di Bergamo. «È motivo di orgoglio per tutti noi
che imprese come quella di Ugo Ghilardi
vengano attuate da persone della nostra
terra», ha scritto Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia. L’ex
campione olimpionico Antonio Rossi,
adesso assessore regionale allo Sport, aveva programmato a Milano una festa per
l’accoglienza dell’escursionista di Lonno
al momento dell’epilogo del suo lungo
cammino per salire sui “tetti” delle venti
regioni d’Italia. L’epilogo, però, per ora,
non c’è stato. Ma l’appuntamento per la
festa è stato già confermato per quando
scatterà l’ora x (si spera, nel 2017).
Nelle foto: momenti dell’“avventura”
vissuta da Ugo Ghilardi nella scorsa estate.
VITA PARROCCHIALE
MARIO CURNIS IN UN FILM DIRETTO DA WALTER VELTRONI
Ciak, si gira... a San Vito
«L’alpinismo mi ha ridato
la felicità!»; è stata, assai probabilmente, questa sua frase
(scelta da un giornale come
titolo dell’intervista fattagli, e
pubblicata, alla fine dello scorso marzo) ad aprire a Mario
Curnis la possibilità di avere un
proprio spazio nel film-documentario che Walter Veltroni
sta realizzando ormai da parecchi mesi, film del quale sono
state ipotizzate la proiezione
nelle sale cinematografiche nel
Due momenti delle riprese nella zona di San Vito; a destra: Walter
prossimo anno (tarda primave- Veltroni a colloquio con Mario Curnis e sua moglie, Rosanna Giudici.
ra oppure avvio dell’autunno) e
poi l’immissione nelle programmazioni televisive della Rai, di più venduto in occasione della 57ª Fiera del libro, svoltasi a Bergamo, sul Sentierone, dal 16 aprile al 1° maggio scorsi. In occaSky e di altre emittenti.
Dopo il lungo impegno nell’ambito politico, che lo ha porta- sione della presentazione ufficiale del libro nel contesto della
to a rilevantissimi incarichi (è stato, infatti, sindaco di Roma dal manifestazione orobica, il Teatro Donizetti era superaffollato,
giugno 2001 al febbraio 2008; primo segretario nazionale dell’al- non soltanto da appassionati dell’andar per monti.
Walter Veltroni e la sua troupe hanno fatto soste a Nembro
lora neonato Partito Democratico dall’ottobre 2007 al febbraio
2009; vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni culturali nel pomeriggio del 20 settembre e nella mattinata del 22 settemin un governo presieduto da Romano Prodi), Walter Veltroni (na- bre scorsi. Nel rispondere – davanti alla cinepresa in funzione
to il 3 luglio 1955, e trovatosi, ad appena un anno di età, orfano – alle domande del regista del film in lavorazione, Mario Curnis
del padre, Vittorio, valentissimo radiocronista e successivamente ha precisato che la felicità – alpinismo a parte – può scaturire,
pure dirigente della Rai) dal 2013 in qua si sta dedicando preva- pure per lui, da tanti (altri) motivi, nei modi e nelle situazioni
lentemente alle sue grandi passioni di sempre (al di là della poli- più disparati; essa può accentuarsi – alimentata anche dalle cotica): l’attività culturale; la pubblicazione di libri (saggistica e nar- se più semplici – o rapidamente, improvvisamente, svanire; e
rativa); la sensibilizzazione dei giovani sulle problematiche della poi, magari, riaffiorare e consolidarsi. Casualmente, alcune cirsolidarietà e della coesistenza tra le generazioni e tra i popoli; costanze createsi mentre veniva “girato” il “faccia a faccia” hanno
il giornalismo (praticato nelle varie forme, nelle impostazioni e impreziosito di parecchi, significativi contenuti le affermazioni e
con le tecnologie più avanzate); il mondo in generale dei mass le considerazioni sviluppate dall’alpinista nembrese. E proprio
media, con in primis il cinema: nel 2005 si è prestato persino per cercar di rendere (nel film) nella maniera più efficace il valore globale del... colloquio avviato dal ciak, Walter Veltroni e la
come doppiatore per un film di animazione della Walt Disney.
È del 2014 il debutto di Walter Veltroni nelle vesti di regista sua troupe hanno aggiunto la loro seconda tappa a Nembro (il 22
cinematografico; guidò la realizzazione del film Quando c’era settembre) a quella, unica, inizialmente progettata (per il 20 setBerlinguer (nel ricordo di Enrico Berlinguer). Nel 2015 egli ha fir- tembre). Le riprese si sono svolte in due punti diversi della zona
mato, come unico regista, I bambini sanno, e, in collaborazione di San Vito, dove Mario Curnis, con la moglie Rosanna Giudici, ha
con altri registi, Milano 2015, entrambi film-documentari. L’o- la propria abitazione ormai da parecchio tempo.
Nel prossimo 18 dicembre l’alpinista (che è nato «un giorno
pera per la quale adesso si sta prodigando mira a scandagliare
(come, qui, si è lasciato intuire all’inizio) i diversi modi nei quali dopo Papa Francesco», come egli stesso, sorridendo, ama rimarsi può arrivare ad essere, a sentirsi felici. Con la troupe (nove care) compirà gli 80 anni. Il debutto su un set cinematografipersone, in totale) Walter Veltroni ha cercato in tutta Italia “sto- co per lui si è aggiunto ai tanti impegni che in questo 2016 lo
rie” emblematiche nel senso della tematica che egli ha pensato hanno mobilitato un po’ ovunque (specialmente sull’onda delle
di privilegiare in questa sua nuova iniziativa. E così – nella fase attenzioni incontrate dal libro realizzato insieme a Simone Moormai conclusiva del suo lungo tour – è approdato pure a Nem- ro, con il coordinamento del giornalista Angelo Ponta). Negli
bro per un “faccia a faccia” con Mario Curnis, “faccia a faccia” anni giovanili Mario Curnis è sempre stato piuttosto restio nel
suggerito, sì, dall’intervista – con il già citato titolo-civetta – ap- parlare delle sue imprese. Preferiva “confidarsi” nel suo diario
parsa su L’Eco di Bergamo, ma ancorato specialmente ai conte- personale, compilato puntualmente e copiosamente con una
nuti del libro In cordata - Storia di amicizia tra due generazioni, minutissima grafia. Adesso invece, negli incontri pubblici, soda zero a ottomila metri che l’alpinista nembrese ha firmato vente e volentieri racconta a cuore aperto, arricchendo le sue
unitamente a Simone Moro e che l’editrice Rizzoli ha messo in esposizioni con la saggezza infusagli dalle molteplici vicende, di
circolazione sin dall’autunno del 2015. Il volume ha destato un ogni tipo, che lo hanno accompagnato sia in montagna sia nella
notevolissimo interesse; ha avuto varie ristampe; è risultato il quotidianità della vita.
IL NEMBRO ottobre 2016
21
SGUARDI AL PASSATO
RIEVOCAZIONI CHE OFFRONO SPUNTI PER RIFLESSIONI E CONFRONTI
Cent’anni fa sul
NELL’EPOCA DELLA GRANDE GUERRA – L’approssimarsi
di quella che sino a non molti anni fa era la Festa nazionale del 4 novembre (adesso l’epilogo, vittorioso per l’Italia, del
primo conflitto mondiale viene commemorato in date anche
diverse, sempre però nel medesimo periodo) offre lo spunto
per un sintetico sguardo a come si viveva ed a quello che si
faceva a Nembro nell’epoca della “Grande Guerra”. Per i rapporti tra la comunità paesana, i soldati nembresi mobilitati
sui vari fronti e le loro famiglie – come già è stato segnalato
in altra occasione – agiva un Comitato di mobilitazione ed
assistenza civile, che aveva la propria “anima” nella signora
Tirse Bonorandi. Tra l’agosto del 1915 e la fine di luglio del
1916 questo Comitato erogò, a famiglie di militari identificate
come bisognose di un aiuto, «sussidi» pari a più di 5.500 lire,
delle quali circa 5.200 per «farina» (per polenta e pane), e, poi,
80 lire circa «per companatico» e 250 lire circa per «sovvenzioni
per l’affitto». Con oltre 670 lire circa lo stesso Comitato saldò
le rette di 52 bambini – delle medesime o di altre famiglie
di soldati – frequentanti gli asili di Nembro e di Lonno. Con
un contributo di 1.800 lire, il Comitato sostenne il Patronato scolastico nell’impegno non solo di garantire in continuità
«refezione ed assistenza ai fanciulli dei militari», ma anche di
attivare, nel corso dell’estate, nel 1916 come già nel 1915, una
«colonia di vacanza» volta ad offrire ad un centinaio di «figli
di richiamati» – bambini/e dai 7 ai 10 anni –, grazie anche
alla «generosa» disponibilità di maestre e di maestri, «un po’ di
istruzione, alternata con passeggiate e divertimenti», non senza una «succosa ed abbondante refezione».
INDUMENTI IN DONO – Il Comitato di mobilitazione ed
assistenza civile si preoccupava pure dell’abbigliamento (specialmente nei mesi freddi) sia dei soldati impegnati sui fronti
sia dei loro congiunti che, in paese, erano a corto di soldi (per
via delle... buste-paga venute meno). Nell’arco di tempo dianzi
indicato (agosto 1915/luglio 1916) a 108 famiglie di richiamati
furono distribuiti 526 «indumenti misti» (da quelli per neonati a
quelli «per fanciulli sino a 12 anni). Verso i vari fronti vennero
spediti circa 400 pacchi contenenti complessivamente 1.195 capi di abbigliamento tra «calze», passa-montagna, guanti, sciarpe, ginocchiere, pettorine, pelli di coniglio, manichini, camicie
di lana e di cotone, mutande e fascioni». Per l’acquisto di lana
da impiegare nella confezione di questi capi di abbigliamento, il Comitato investì circa 1.900 lire. Nel divulgare tutti i dati
qui citati, il Nembro, nella sua edizione dell’ottobre del 1916,
si preoccupò di segnalare, in quel periodo, «dai fronti» già da
settimane, mentre si andava profilando il nuovo inverno, stavano arrivando lettere di soldati che auspicavano l’invio di altri
indumenti di lana. Richiamando gli stanziamenti a tale riguardo decisi dal Comitato di mobilitazione civile, il giornale dava
risalto al seguente appello: «Accanto ad altri denari, necessita
il lavoro delle nostre buone donne (...). Accogliete, pertanto, o
buone donne nembresi – sottolineava il mensile parrocchiale
– il nostro modesto invito: ritornate ai ferri e agli uncinetti,
alle cose umili che possono giungere al fronte come il dono più
prezioso, come l’offerta più desiderata, come la più pura testimonianza dei vostri sentimenti di madri, di spose, di sorelle».
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IL NEMBRO ottobre 2016
GENEROSITÀ A
TUTTO CAMPO
– Le attività del
Comitato venivano finanziate con le oblazioni dei soci ad esso aderenti (nell’arco di un anno arrivarono offerte pari a circa
9.000 lire), con lotterie, con questue sporadiche, con spettacoli
ed iniziative di ogni genere in un paese che, allora, contava circa
seimila abitanti. Tra gli spettacoli benefici destinati al sostegno
degli interventi del Comitato, spiccò, e registrò una rilevantissima adesione, quello, riservato solo alle donne, organizzato in
prima persona dalla signora Giulia Crespi Morbio, consorte del
titolare della filatura di cotone Crespi & C. Messo in scena presso l’Oratorio nel pomeriggio della domenica 3 settembre, l’intrattenimento si concretizzò in una commedia ed in una farsa,
recitata da «signorine di Milano e di Nembro», nella dizione di
alcune poesie (da parte di Mina Crespi) e nella proposta di brani
musicali classici nonché di altri brani composti dall’arciprete
don Giulio Bilabini, il quale si applicò personalmente alla loro
esecuzione.
COSTANTE VICINANZA AI SOLDATI – Le instancabili sollecitudini dell’arciprete verso i soldati nembresi impegnati sui vari
fronti del conflitto in atto si evidenziavano, sotto vari aspetti,
praticamente in tutte le attività della parrocchia. Nelle celebrazioni, ordinarie o speciali, più o meno solenni, non mancava
mai il ricordo dei militari, accompagnato dall’invito a pregare
per il loro ritorno a casa, sani e salvi, con una pace al più presto acquisita. L’invocazione della protezione della Madonna sui
soldati ebbe molto rilievo anche nella funzione di ogni sera, allora in auge nel mese di ottobre, per la recita comunitaria
del Rosario. Il 20 settembre tutti i giovani nembresi nati nel
1897, e quindi ritenuti arruolabili (all’età di appena 19 anni), si
riunirono, alla vigilia della loro partenza per il fronte, per partecipare ad una Messa al Santuario dello Zuccarello. Ogni mese,
sul Nembro, don Giulio Bilabini, in lunghe e appassionate note,
rispondeva globalmente ai contenuti delle moltissime lettere
che in continuità riceveva dai soldati della sua Parrocchia. Si può
ben intuire lo strazio del suo cuore quando egli veniva informato che, purtroppo, questo o quello dei “suoi” militari non sarebbe più rientrato in paese. Sulle edizioni del Nembro di settembre
e di ottobre del 1916 vennero comunicati i decessi in guerra di
altri cinque nembresi. Leone Tombini era morto in un ospedale da campo il 7 agosto: nato nel 1881, era padre di quattro
bimbi ed era «uno sposo affettuoso». Poche settimane prima, un
suo fratello, Severo, anch’egli arruolato, era stato dato prima per
disperso e poi per morto; in realtà, era stato fatto prigioniero.
Il fante Giacomo Barcella era stato colpito letalmente da una
«scheggia nemica»; lasciava nel lutto gli anziani genitori, i fratelli, le sorelle. Carlo Gennati, anch’egli fante, era stato ucciso
il 1° luglio in un combattimento sul Monte Interrotto. L’alpino
Rodolfo Gregis, classe 1890, era stato «colpito in fronte» da un
proiettile; tutti lo conoscevano come «giovane laborioso e sinceramente cristiano»; la sua salma era stata tumulata a Ponte
di Legno. «Colpito alla testa», Andrea Bonaglio, pure lui alpino,
aveva chiuso tragicamente la sua esistenza a 21 anni; «molto
serio», faceva parte della Banda musicale.
CRONACHE
I LAVORI IN CORSO NELLE ULTIME SETTIMANE VERRANNO COMPLETATI RAPIDAMENTE
Per le celebrazioni di novembre
nuovo assetto del “Luogo della memoria”
Alle manifestazioni patriottiche dei primi di novembre di
questo 2016, il “Luogo della memoria”, davanti all’ingresso del
cimitero, si presenterà con una configurazione nuova. In queste
settimane si è operato, e si sta operando, per un rifacimento
della pavimentazione, per uno sfoltimento degli alberi, per la
collocazione della coda di un aereo e per la installazione di
un pennone per l’alzabandiera. Per l’attuazione di tutte queste
opere si sono attivati principalmente gli aderenti alla Associazione degli artiglieri, con l’apporto di ex combattenti e reduci
di altre Armi.
Il ricordo dell’epilogo della guerra mondiale 1915-18, a
Nembro, in questo 2016, ricalcherà lo schema seguito nello
scorso anno. Nella mattinata del 4 novembre, presso il monumento ai Caduti in piazza Italia, ci sarà una manifestazione che
avrà come protagonisti gli appartenenti al Consiglio comunale
dei ragazzi e gli studenti della scuola media “Enea Talpino”.
La cerimonia commemorativa ufficiale si terrà domenica 6 no- Questa foto è stata scattata dopo il taglio di alcuni alberi per l’avvio dei
vembre. Nella prima mattinata le autorità e una delegazione lavori di riassetto del “Luogo della memoria”.
delle associazioni d’Arma porterà omaggi
ORGANIZZATA DAGLI ALPINI, HA FRUTTATO DUEMILA EURO
floreali ai monumenti ai Caduti a Gavarno
e a Lonno. Alle ore 9,30 ci sarà in piazza
Italia la celebrazione ufficiale con discorsi. Successivamente si sposteranno verso
il “Luogo della memoria” per l’inaugurazione di quanto si sarà, a quel punto, realizzato, grazie anche ad un apporto del
Comune. La manifestazione si concluderà
con la partecipazione degli intervenuti alla Messa delle ore 10,30 in plebana.
Per il 29 ottobre, ad Aquileia, è stato fissato l’inizio della distribuzione delle
speciali medaglie che sono state istituite
nel ricordo di coloro che sono caduti in
guerra o morti per cause di guerra tra il
1915 e il 1918. I Nembresi che potrebbero
avere tali medaglie sono 122. Il Comune
ha provveduto a segnalare i nomi nelle
sedi competenti. Sono in corso in paese
Domenica 16 ottobre il Gruppo Alpini all’aiuto ai terremotati del Centro Italia.
e altrove anche altre iniziative per rimar- di Nembro, presso il “Camporotondo”, ha L’iniziativa ha trovato una notevole ricare l’impegno dei Nembresi (e dei non promosso una “costinata” a mezzogiorno spondenza. Dedotte le spese, si sono resi
Nembresi, ovviamente) nel corso delle ed una “castagnata” nel pomeriggio con disponibili oltre duemila euro da versare
due guerre mondiali dello scorso secolo.
l’intento di raccogliere fondi da destinare al fondo che presso la sede provinciale
dell’A.N.A. è stato creato a sostegno degli
interventi delle “penne nere” nelle terre
VISITA GUIDATA ALL’ACCADEMIA CARRARA
sinistrate dal recente sisma.
In questo periodo gli Alpini di NemPer il pomeriggio di giovedì 27 ottobre il Circolo Acli di Nembro ha probro
hanno
un gran daffare per risponmosso una visita guidata alla Accademia Carrara in Bergamo, con viaggio fatto,
dere
alle
chiamate
che loro arrivano per
dagli aderenti all’iniziativa, con mezzi propri. Orari e punti di ritrovo sono stati
“castagnate”.
Per
il
pomeriggio della docosì fissati: alle ore 14,30 a Nembro, in piazza Italia (davanti alla Biblioteca) o
menica
23
ottobre
è
stata prevista la loro
alle ore 15 davanti all’ingresso alla Accademia Carrara. La signora Anna Zanga
mobilitazione
presso
l’Oratorio “San Fifarà da guida ai partecipanti alla visita alla pinacoteca, che si concluderà alle
lippo
Neri”,
con
tutte
le
loro attrezzature
ore 17. È stata fissata in dieci euro la quota di adesione. Le iscrizioni, per i posti
per
le
boröle.
Nei
giorni
scorsi sono stati
rimasti disponibili, si accetteranno mercoledì 26 ottobre, dalle ore 9 alle ore 11,
messi
all’opera
per
i
bambini
delle scuole
presso il Circolo Acli.
materne.
Una “castagnata” per i terremotati
IL NEMBRO ottobre 2016
23
CRONACHE
A BREVE DOVREBBERO ESSERE PRONTI I PROGETTI
PER IL RIASSETTO DELL’IMPOSTAZIONE
Per la Casa di Riposo
si avvicina la “svolta”
Per la Casa di Riposo si stanno avvicinando i... tempi della svolta: in poche
parole, a breve, nel giro di alcune settimane – questo è anche l’auspicio vivissimo degli amministratori dell’istituzione
– dovrebbero essere pronti i progetti per
il tipo di intervento che da tempo è stato deciso e annunciato: intervento consistente, in sostanza, nella realizzazione
del Centro diurno integrato (per servizi
socio-sanitari alla comunità) e nei conseguenti, più urgenti adeguamenti dell’edificio alle esigenze della sua “aggiornata”
impostazione. Non appena gli elaborati
dei tecnici saranno pronti, dopo le valutazioni da parte degli organi competenti,
essi saranno presentati anche alla popo-
lazione, per avere un adeguato sostegno
nel portare avanti un’opera di non irrilevante consistenza.
Intanto, all’interno dell’istituzione, la
vita sta proseguendo secondo gli schemi
collaudati. Dopo la... stagione delle “uscite” (nel periodo estivo) – uscite che hanno
consentito agli ospiti in grado di spostarsi
di... riprendere contatti con realtà esterne
e con la comunità –, si stanno programmando le iniziative del periodo natalizio,
con l’introduzione, nel frattempo, anche
di qualche evento nuovo come, per esempio, la serata per una pizza in compagnia
fissata per giovedì 27 ottobre: ospiti della Casa, loro familiari, personale impegnato (anche in forma volontaria) entro
l’istituzione, ceneranno insieme (a... base
di pizza) e trascorreranno un paio d’ore in
compagnia.
In occasione della ricorrenza di Ognissanti, il Coro Saranno famosi accompagnerà la Messa. Per il 12 novembre – come
in ogni mese – è in calendario la festa
dei compleanni: nell’elenco di quanti sono stati previsti al centro delle attenzioni
spicca Elisabetta Bergamelli, prossima,
in questo periodo, al compimento dei 106
anni. Ella è cresciuta a Nembro in una famiglia molto conosciuta e stimata.
NELLE PROSSIME SETTIMANE SI PARLERÀ ANCHE DEL BRASILE E DEL MESSICO
Zoom sull’Argentina all’Anteas
Oltre che del “processo di democratizzazione” in corso in
Myanmar (mercoledì 26 ottobre), si parlerà dell’Argentina (giovedì 3 novembre), del Brasile (mercoledì 16 novembre), del
Messico (mercoledì 30 novembre) negli incontri (ore 15, presso
l’auditorium parrocchiale) dell’Anteas – Università per la terza
età –. In calendario per le prossime settimane ci sono anche la
visita all’abbazia di Piona (9 novembre) ed
un incontro sul tema Fermiamo insieme la
violenza (mercoledì 23 novembre), allestito
in collaborazione con il C.I.F. di Nembro.
Gli iscritti all’Anteas per il 2016/17 sono
più o meno in un numero pari a quello degli anni passati cioè circa 180.
La serata per l’inaugurazione del
nuovo anno accademico (20° organizzato
a Nembro), svoltasi il 28 settembre al “Modernissimo”, con inizio alle ore 20, è stata
24
IL NEMBRO ottobre 2016
particolarmente ricca. In apertura hanno parlato Emilio Signori
(coordinatore del gruppo locale impegnato in questa iniziativa),
il sindaco Claudio Cancelli – foto sulla sinistra –, Mario Fiorendi (direttore provinciale dell’Anteas), don Omar Valsecchi (della
Comunità di San Fermo) che ha svolto il tema Il pane, diritto di
tutti. Ha offerto un’interpretazione di brani classici e moderni il
Coro Tu (della Terza Università), impegnato
congiuntamente alla Polifonica del Centro Anziani di Albino – foto sulla destra –.
Per l’occasione è stata allestita anche una
mostra di vecchie cartoline di Nembro,
tratte dalla raccolta di Alessandro Sesso. Il
pubblico intervenuto è risultato abbastanza numeroso. Come noto, il tema generale
dell’anno accademico in corso è “Paesi lontani, ma non troppo: Asia, Estremo Oriente,
America meridionale”.
CRONACHE
PER I LAVORI DI RISISTEMAZIONE/MANUTENZIONE
“Ingabbiato” il Municipio
In questo periodo
diversi punti del paese si
presentano in una configurazione inusuale. Sono
incominciati infatti i lavori
per migliorare la sicurezza
nella circolazione stradale, dei quali si è data una
anticipazione nell’edizione
de Il Nembro di settembre. Nel cuore del paese
ha determinato... scombussolamenti nel traffico
l’intervento deciso per il rifacimento della
pavimentazione di via Monsignor Giulio
Bilabini. Questi lavori, secondo quanto si
è appreso in Comune, dovrebbero essere
ultimati entro la prima decade di novembre. Sta procedendo anche la risistemazione del Municipio. Dall’interno le operazioni si sono ora spostate anche verso
l’esterno. E in queste settimane il palazzo
comunale appare... ingabbiato. Come è
già stato segnalato, queste risistemazioni dovrebbero concludersi entro la fine
dell’anno. Tra i lavori effettuati di recente,
anche se è stato poco notato, c’è quello riguardante
il rifacimento di ampi tratti
della staccionata di sicurezza lungo la mulattiera
dello Zuccarello. L’intervento è stato attuato grazie all’impegno di aderenti
alla Protezione Civile e di
maestranze del Comune.
Per mercoledì 26 ottobre è in programma una
riunione del Consiglio co-
munale per l’esame delle osservazioni
(una quarantina) presentate a fronte della
revisione del Piano di gestione del territorio (Pgt). In una precedente riunione
del Consiglio comunale il sindaco si è fatto
interprete della solidarietà dei Nembresi
verso le popolazioni colpite dal terremoto
nel Centro Italia. Per un gesto concreto in
tale direzione, sindaco e assessori hanno
deciso di devolvere a favore dei terremotati una parte delle loro indennità, per
una somma pari a 2.700 euro. L’importo
è stato immesso nel fondo creato dagli Alpini, a livello provinciale, a
tale scopo.
Su queste pagine ad
aprile si è parlato del Progetto mobilità gratuita,
consistente nella possibilità per il Comune (tramite
particolari accordi e sponsorizzazioni) di avere a disposizione un automezzo
attrezzato per il trasporto
(verso visite mediche e cure) di persone con difficoltà
nel muoversi. Si disse allora che si cercavano sponsor per “aggiornare”, cambiare
l’automezzo usato già da quattro anni, e
un po’... malandato. Ora gli sponsor sono
stati trovati. La consegna del nuovo automezzo, che sostituirà quello vecchio, è
stata fissata per la mattinata di venerdì 28
ottobre presso la Casa di Riposo (Casa che
pure, talora, si avvale di tale automezzo).
Al “Camporotondo”, con una festa
che ha visto un buon numero di partecipanti, soprattutto giovani, sabato 15 ottobre si è conclusa l’edizione 2016 dell’operazione R...Estate occupati, per lavori
socialmente utili da parte dei giovani in
vacanza. Di questa operazione si riferirà
più dettagliatamente nel prossimo numero de Il Nembro. Per le ore 15,30 di
sabato 22 ottobre è stata fissata, presso
la Biblioteca, la consegna delle borse di
studio – riservate a studenti extracomunitari – legate al ricordo di Cristina Birolini. Anche dell’esito di questo bando si
riferirà prossimamente. Nelle foto: aspetti
dei lavori in corso o già effettuati in paese
in questo periodo.
IL NEMBRO ottobre 2016
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NELLE VICINIE
UNA TRADIZIONE CHE NELLA ZONA È MOLTO SENTITA
Già al lavoro per il presepio
i volontari di Viana
Si stanno ancora facendo i bilanci
dell’andamento della “sagra” di San Rocco, svoltasi a metà agosto; ed alla fine
dell’anno mancano più di due mesi. Ma a
Viana – come in altre zone del paese – è
già... la stagione del presepio. In altre parole, nel salone dell’associazione dei volontari, solitamente destinato ad accogliere il manufatto con la rievocazione della
nascita di Gesù, sono già ricomparsi banconi ed attrezzature per... continuare una
tradizione che è sempre stata ed è tuttora
molto sentita. Naturalmente, prima di por
mano all’opera, occorre riflettere su come
realizzarla, cercando di introdurre novità
rispetto al passato, in modo che essa risulti attraente. È questa, insomma, la fase delle idee: chi ne ha è invitato a farsi
avanti; saranno ben accolti anche tutti coloro che vorranno rendersi disponibili per
la realizzazione dei diversi lavori e lavoretti dei quali via via emergerà la necessità.
La costruzione di un presepio richiede le
più diverse competenze. Quanto più qualificati saranno gli apporti, tanto più bella
ed apprezzabile, alla fine, risulterà la realizzazione. Anche in quest’ambito si fa leva sul volontariato, così come in tanti altri
settori della vita comunitaria della zona.
Per esempio, una delle incombenze
costanti nel corso dell’anno – periodo invernale a parte – è quella del mantenimento in ordine degli spazi verdi, del periodico taglio dell’erba nei giardini e in
altri punti che vanno conservati decorosi.
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IL NEMBRO ottobre 2016
C’è una squadra di una decina di persone,
squadra dotata di adeguate attrezzature,
che puntualmente, quando vede che...
l’erba è cresciuta, entra in azione e la taglia nelle modalità appropriate. Almeno
una volta ogni tanto occorre ricordarsi di
chi fa questo lavoro e dirgli grazie. È merito di queste persone se la zona attorno
agli impianti sportivi, quella in prossimità
della chiesa e tante altre aree verdi di Viana si presentano bene.
Si è accennato, all’inizio, alla “sagra” di San Rocco: pare interessante
sottolinea­re che in questo 2016 gli acquisti dei biglietti della lotteria organizzata
per la circostanza sono risultati assai più
numerosi che negli anni passati. Il sorteggio dei biglietti fortunati, come noto, è avvenuto nella serata del 16 agosto. Alcuni
dei dieci premi in palio sono stati subito
attribuiti a coloro che li avevano vinti. Gli
altri sono rimasti a disposizione presso la
sede dei volontari della frazione. Anche il
loro ritiro è avvenuto, in questo 2016, più
rapidamente che negli anni passati. In
poche parole, tutti i vincitori si sono già
fatti avanti. Presso la sede non è rimasto
più nessun premio in attesa di ritiro. Nel
passato invece non pochi “fortunati” si sono presentati con molto ritardo per ritirare quanto avevano vinto; oppure... non si
Matteo
sono mai fatti vivi.
Nella zona di San Faustino si cercano
forze nuove per le attività natalizie
Anche nella zona di San Faustino si è
già in... fermento con il pensiero al prossimo Natale. I progetti abbondano; quelle
che “scarseggiano” un poco sono le forze.
In altri termini, sarebbe importante che
nuovi volontari si facessero avanti, con le
loro proposte e competenze, per dare un
aiuto al consueto gruppo di amici che, con
tanto zelo e tanti meriti, da anni si stanno
prodigando. Accanto alla realizzazione del
presepio comunitario, con il cointeressamento magari di scolari nella preparazione di presepi per le famiglie, si vorrebbe
continuare la costruzione di piccoli manufatti/oggetti decorativi da mettere in
vendita per raccogliere fondi da destinare
all’abbellimento della chiesa in vista del
cinquantenario del suo ampliamento (che
ricorrerà nel 2017). Si vorrebbero approntare inoltre oggetti significativi da portare
in dono, nel periodo natalizio, alle persone malate, anziane e sole. Chi è disposto
ad attivarsi su queste direzioni deve solo
farsi avanti, mettendosi in nota presso il
sacrista oppure parlando con alcuni degli
“amici” che già sono impegnati.
CRONACHE
HA RAGGIUNTO BRILLANTEMENTE IL TRAGUARDO DEI 40 ANNI DI ATTIVITÀ
È tra le più consistenti nella Bergamasca
la sezione di Nembro dell’Aido
«La donazione di organi non
toglie nulla a chi dona, ma dà a
chi riceve»: è questo uno degli slogan che, ogni anno, accompagnano la “Giornata nazionale” per la
sensibilizzazione sull’importanza
– appunto – della donazione di
organi tra persone, nelle modalità e situazioni previste dalle normative vigenti. La Bergamasca è,
in Italia, una delle zone che con
più intensità ha risposto alle sollecitazioni dianzi citate. La sezione provinciale dell’Aido conta circa 75 mila iscritti, raggruppati in
circa 150 sezioni. Presso l’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo –
I partecipanti alla gita in Provenza e sulla Costa Azzurra, organizzata dall’Aido, in una foto scattata presso
che è uno dei pochi, forse l’unico il Palazzo dei Papi ad Avignone.
in Italia, nel quale si effettuano
tutti i tipi di trapianti –, nel 2015 ci sono gamasca, 335 persone: 197 per un rene, dei donatori di organi: sezione che conta
stati 180 interventi di tale natura, dieci in 40 per il cuore, 78 per il fegato, 6 per il più di 700 iscritti.
Come già è stato riferito più volte, in
più rispetto all’anno precedente. All’inizio pancreas, 14 per un polmone, e altre per
questo 2016 l’Aido di Nembro ha raggiundi aprile dell’anno in corso, quando si è operazioni similari di varia natura.
A far nascere l’Aido a Nembro – ac- to i quarant’anni di attività. Per evidensvolta l’assemblea provinciale dell’Aido
(con il rinnovo anche del Consiglio diret- canto all’Avis già operante da tempo su ziare l’evento, il sodalizio ha organizzato
tivo) e quando sono stati resi noti i dati iniziativa di Paolo Marcassoli – è stato un viaggio in Provenza e sulla Costa Azqui esposti, in lista d’attesa, per ricevere il Angelo Piccoli, papà di Lucia Piccoli, la zurra. Hanno partecipato alla “spediziotrapianto di un organo, c’erano, nella Ber- presidente attuale della sezione locale ne” 55 persone, che in pullman, nei giorni
15, 16 e 17 luglio, hanno seguito un itiIN CASO DI CATTIVO TEMPO SARÀ CELEBRATA A SAN PIETRO
nerario attraverso località famose; hanno
fatto soste a Valensole, luogo considerato
il cuore mondiale della fioritura della lavanda, ad Aix-en-Provence, ad Avignone
(l’antica “città dei Papi”), a Cannes (celebre per il festival del cinema che vi si svolPer la mattinata del 23 ottobre – volontari, tra i quali parecchi appasge ogni anno, ma anche come incantevole
nella domenica del fine settimana del- sionati proprio dell’andar per monti. A
luogo di vacanza). I partecipanti al viaggio
la distribuzione di questa edizione de proposito della chiesetta di San Pietro,
hanno avuto l’occasione di ammirare puIl Nembro – è stata programmata, alle si coglie qui l’occasione per far sapere
re il Parco delle gole del Verdon, il borgo
ore 11, una Messa sul Monte Valtrusa, che nei prossimi mesi verranno attuamedievale di Gordes, l’abbazia di Sénanove si trova la grande croce restaurata ti alcuni lavori rimasti in sospeso tra la
que e tanti altri centri molto suggestivi,
qualche anno fa. È questa una iniziati- primavera e l’estate scorsa. Nel momenricchi di storia e di monumenti. Sulla strava che ogni anno – in località diverse to, o stagione propizia, ottenute tutte le
da del rientro non è mancata una sosta a
– porta avanti ormai da tempo la sotto- dovute autorizzazioni, si provvederà a
Grasse per la visita ad una fabbrica di prosezione di Nembro del Cai per ricorda- qualche altro sfoltimento dei rami di
fumi conosciuta a livello internazionale.
re le vittime della montagna. Di solito piante ritenuti pericolosi. Si provvederà
Sempre nel ricordo del 40° anniverla celebrazione registra una notevole inoltre a completare la staccionata lunsario
dell’avvio della sezione di Nembro
partecipazione di appassionati dell’al- go la gradinata che dalla strada per Seldell’Aido,
un nutrito gruppo di aderenti
pinismo, ma anche di altre persone e di vino porta in direzione della chiesa. Ci
alla
medesima,
domenica 25 settembre
intere famiglie. In caso di cattivo tempo sono anche altre piccole cose da sisteha
partecipato
alla
Messa delle ore 10,30
– secondo accordi che sono stati defini- mare: ad esse provvederanno gli stessi
in
plebana.
L’Aido
di
Nembro ha la proti con l’arciprete – la celebrazione della volontari, che hanno attuato i lavori nei
pria
sede
presso
la
Casa
della Comunità
Messa, sempre alle ore 11, avverrà pres- mesi scorsi e che sono orientati a curare
(attigua
al
sagrato
della
plebana), sede
so la chiesetta di San Pietro, rimessa l’ordinaria manutenzione della chiesetche
è
aperta
tutti
i
giovedì,
dalle ore 19
in ordine, come noto, da un gruppo di ta e dei suoi dintorni.
alle ore 20,30.
Una Messa sul Monte Valtrusa
nel ricordo delle vittime della montagna
IL NEMBRO ottobre 2016
27
CRONACHE
LA SESTA EDIZIONE DELLA FIERA DEL CONSUMO CONSAPEVOLE
“Cibovicino”: un ritorno
che è stato molto apprezzato
Partendo dall’affluenza della gente, numerosa
per l’intera giornata dello
svolgimento della manifestazione, si può affermare
che è stato molto gradito,
domenica 25 settembre, il
“ritorno” a Nembro di “Cibovicino”. Per riportare in
piazza della Libertà la “fiera
del consumo consapevole”
dopo la sospensione intervenuta nel 2015, si sono
attivati in particolare la Cooperativa sociale Gherim,
operante principalmente
nel settore del commercio
equo e solidale, e il locale Gruppo di acquisto solidale (G.A.S.). Anche l’edizione
2016 di “Cibovicino” – la sesta della serie
proposta in paese – si è collocata, fondamentalmente, nel canovaccio di quelle
precedenti, ma è apparsa, sotto diversi
aspetti, più “nostrana”, più agganciata
alle realtà locali ed alle problematiche di
più viva attualità.
Due, come sempre, gli aspetti dell’evento. Uno si è concretizzato, attraverso
una quarantina di gazebo di altrettanti
espositori, nella messa in vendita di prodotti a “filiera corta”, a “chilometro zero”,
ossia formaggi, frutta e verdura, miele, vino, birra artigianale ed altre prelibatezze
provenienti da aziende agricole delle nostre zone; prodotti anche “tipici”, ottenuti
seguendo regole ben precise.
Il secondo aspetto ha puntato a
sensibilizzare la gente sull’importanza
28
IL NEMBRO ottobre 2016
di badare bene a come fare le proprie
scelte, a quello che compra e mette in
tavola. Lo ha fatto – “Cibovicino” – con
aggancio alla campagna promozionale in
questo 2016 indetta da Altromercato con
lo slogan Creiamo un altro vivere: slogan
sostanzialmente stimolante – di fronte ai
cambiamenti in corso negli assetti sociali ed economici ed agli stessi, sempre più
evidenti, mutamenti climatici – a presta-
re una maggiore attenzione
all’ecosostenibilità
ambientale, alle produzioni
biologiche e così via, in uno
sforzo che dovrebbe coinvolgere tutti. Nel contesto di
questo suo secondo aspetto,
l’edizione 2016 di “Cibovicino” ha proposto due convegni (aperti al pubblico): uno
con relazioni di esperti in
materia e di esponenti di
associazioni mobilitate con
obiettivi specifici (“Comuni
virtuosi”, “Nuovi stili di vita”,
e altre) e un altro (convegno)
ancorato alla presentazione
delle testimonianze, delle esperienze di
tre giovani dei nostri paesi che hanno deciso di abbracciare un lavoro agricolo in
senso lato – viticoltura, apicoltura, allevamento di bestiame con produzione di latte per formaggi –. Anche allo svolgimento
dei due convegni la gente ha prestato una
notevole attenzione.
Molti dei visitatori di “Cibovicino”
hanno colto l’occasione per consumare il
pranzo, domenica 25 settembre, in piazza
della Libertà ( con quanto, per l’occasione,
è stato reso disponibile da Gherim e anche
da alcuni dei gazebo). Neppure quest’anno sono mancate le attrazioni (come la
sempre frequentatissima “bancarella del
riciclo”) e le animazioni per i bambini. Alla fine, organizzatori, espositori e pubblico
sono apparsi, e si sono detti, soddisfatti.
Tutto lascia prevedere che “Cibovicino”
verrà riproposto anche nel 2017.
VITA PARROCCHIALE
GIÀ STABILITI I PROGRAMMI PER LE “USCITE” DEL PROSSIMO ANNO
Dopo la gita a Padova...
nel 2017 un viaggio in Russia
Il mese di ottobre, che stiamo percorrendo, ci ha portato l’inizio della catechesi, sia per i ragazzi sia per gli adulti,
e di tutte le attività pastorali dell’anno
2016/17. Ma un inizio “ufficiale” lo abbiamo concretizzato con il pellegrinaggio alla Basilica di Sant’Antonio e con la
visita alla città di Padova (foto in questa
pagina). A detta di tutti, è stata una bella
giornata di spiritualità, di cultura ed anche di un po’ di relax (... in serata sul lago
di Garda).
Domenica 2 ottobre, in occasione
della Festa degli anniversari di matrimonio (alla quale nessuna coppia ha aderito!), la S. Messa è stata animata dal Coro
del Sorriso di Montello che, con delicatezza e bravura, ha saputo creare veramente
un’atmosfera di serenità e pace, quella
che ci voleva per iniziare bene il mese dedicato alla Madonna ed al Santo Rosario.
Ed ora un “piccolo spazio pubblicità”: infatti, come molti mi hanno richiesto, elenco qui le “uscite”, gite, viaggi che,
come parrocchia, proponiamo per il prossimo anno 2017 (gite e viaggi per i quali
sono già aperte le iscrizioni fino all’esaurimento dei posti).
Gita in Russia, con meta Mosca,
San Pietroburgo e “Anello d’Oro”: dal
23 al 30 maggio; ovviamente viaggio in
aereo. A breve l’agenzia Ovet mi comunicherà il programma dettagliato ed i costi.
Gita di fine anno catechistico e pastorale (con meta da destinarsi) programmata per venerdì 2 giugno.
Vacanze al mare a Tortoreto lido
(Abruzzo) dal 11 al 18 giugno. Questi i
costi comprensivi di pensione completa,
bevande ai pasti, caffè dopo pranzo e cena, servizio spiaggia (con piscina e zona
fitness) con ombrelloni, sdraio e lettini,
viaggio di andata e ritorno con pullman
(si veda sul sito di Hotel Venezia***): adulti in camera doppia € 420; in camera singola € 480; bambini e ragazzi: in camera
con i genitori o due adulti: fino a 2 anni €
140; fino a 10 anni € 230; fino a 15 anni €
310; due bambini/ragazzi fino a 15 anni €
230 ciascuno; due ragazzi oltre i 15 anni
€ 310 ciascuno.
Gita a Moena (Trentino): Lassù sulle montagne... dal 23 al 29 luglio. Questi
i costi comprensivi per la pensione completa c/o Hotel Ancora**, tessera persona-
le Panorama Pass che permette l’utilizzo
dei mezzi pubblici di tutta la Val di Fassa
e per tre giorni l’utilizzo di seggiovie e funivie; ingresso alla piscina/parco acquatico Eghes di Canazei, viaggio di andata
e ritorno con pullman: adulti in camera
doppia € 370; in camera singola € 430;
bambini e ragazzi (minorenni) € 340.
Non c’è che l’imbarazzo della scelta!
Buon autunno!
Don Roberto Zanini, parroco
Celebrazioni e attività in calendario a Lonno
Ecco le celebrazioni religiose e le
altre attività in programma a Lonno
nelle prossime settimane.
Martedì 25 ottobre: catechesi per
gli adulti (alle ore 20,30).
Venerdì 28 ottobre: S. Messa (alle
ore 16).
Domenica 30 ottobre: presentazione dei cresimandi (durante la Messa
delle ore 10); al termine, incontro per i
loro genitori.
Lunedì 31 ottobre: S. Messa (ore
8,30); Confessioni comunitarie (ore 20).
Martedì 1° novembre, Solennità
di tutti i Santi: Sante Messe alle ore
7,30 e 10 (questa sarà seguita dalla processione al cimitero).
Mercoledì 2 novembre, Commemorazione dei defunti: Sante Messe
al cimitero (ore 9,30) e in chiesa (ore
20,30).
Venerdì 4 novembre, 1° venerdì
del mese: adorazione (ore 17,30); S.
Messa (ore 18).
Martedì 8 novembre: catechesi
per gli adulti (ore 20,30).
Martedì 15 novembre: catechesi
per gli adulti (ore 20,30).
Venerdì 18 novembre: S. Messa
(ore 16).
IL NEMBRO ottobre 2016
29
PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA
DOPO LA “SPETTACOLARE” POSA DELLA PRIMA PIETRA NELLA MATTINATA DEL 18 SETTEMBRE
Il sogno di Gavarno adesso è...
in marcia per diventare realtà
L’attesa è stata lunga, non senza
qualche garbata manifestazione di impazienza, dettata soltanto dal timore che
l’evento tanto atteso anziché in... porto
potesse andare in fumo, rinviato alle calende greche. Adesso, però, finalmente
l’attesa è finita; l’ora x è arrivata; il Centro
pastorale di Gavarno sta crescendo. Non
mancano quelli che ogni giorno vanno
a verificare di quanto sta progredendo.
L’impresa di David e Cesare Zanchi ha
promesso di far sì che, sul finire di dicembre, tra gli alberi di Natale, e più o meno
illuminato, ci sia... da ammirare anche il
tetto della nuova realizzazione. I pilastri
ci sono già.
L’ora x è stata quella di domenica 18
settembre, quando è stata posta la prima
pietra con un apparato ed una procedura che hanno sorpreso i convenuti. Tra i
presenti all’appuntamento, oltre all’arciprete di Nembro don Santino Nicoli e a
monsignor Arturo Bellini, vicario interparrocchiale tra Nembro e Gavarno, con
residenza a Gavarno, c’erano il sindaco
di Nembro, Claudio Cancelli, i progettisti
del Centro – Elisabetta Bertocchi, Stefania Magaldi, Paolo Masotti –, i genitori
– Maddalena e Pietro – di don Giovanni
Bertocchi – il giovane sacerdote morto
tragicamente il 30 aprile 2004, al quale
la struttura in costruzione sarà intitolata
(con l’abbreviativo “Don Giò”) –, e, poi,
rappresentanti delle associazioni sportive
locali, dalla pallavolo al calcio.
La mattinata si è aperta con la Messa nella moderna chiesa dedicata a San
Giovanni XXIII. Ha presieduto il rito don
30
IL NEMBRO ottobre 2016
Santino Nicoli, il quale, ufficialmente, è
pure il parroco titolare di Gavarno, oltre
che l’arciprete di Nembro. Al momento
dell’omelia egli ha spiegato da quali motivazioni è scaturita l’idea del Centro e a
quali finalità esso risponderà. Al termine
della Messa pure il sindaco di Nembro ha
sottolineato la rilevanza dell’iniziativa.
Un corteo ha successivamente portato
i convenuti dal tempio al cantiere, dove
è... andata in scena la spettacolare procedura della posa della prima pietra, della
quale si è dianzi fatto un rapido cenno. In
altri tempi il pubblico che faceva cornice alla cerimonia della collocazione del...
sasso angolare, non vedeva nulla o quasi.
A Gavarno il 18 settembre tutti hanno visto bene la prima pietra... arrivare appesa al braccio di una gru, abbassarsi per...
ricevere la benedizione da parte di don
Santino Nicoli, e poi infossarsi, insieme
ad una pergamena, a mattoni variamente simbolici portati dai cresimandi e dai
comunicandi, ad elenchi degli iscritti alle
iniziative per la raccolta dei mezzi finanziari. In un attimo lo stesso braccio della
gru, che aveva portato la prima pietra, si è
rimesso in moto per portare la sabbia destinata a coprire quanto era stato calato
nei fondali dell’erigendo Centro. L’opera
che i Gavarnesi aspettavano è iniziata nel
segno delle modernità.
Avvio della concretizzazione del Centro pastorale parrocchiale a parte, nel
periodo recente ci sono stati vari spunti
per le... cronache di Gavarno. In due occasioni ne sono stati animatori/protagonisti i bambini che frequentano la scuola
dell’infanzia intitolata ai “Santi Innocenti”. Nella domenica 2 ottobre, insieme ai
loro nonni – in coincidenza con l’annuale
“festa dei nonni” – i piccoli hanno preso
parte alla Messa delle ore 10 celebrata
nella chiesa della “Rinnovata”. È stato significativo vedere insieme gli esponenti
di due generazioni, accompagnati nella
letizia. Il 4 ottobre – nella data della memoria liturgica di San Francesco – anche
i bambini di Gavarno (come viene riferito pure in altra pagina di questa edizione del Il Nembro) sono andati a Sotto il
PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA
Monte, unitamente a
loro coetanei dell’intera
diocesi, per la festa di
inizio dell’anno scolastico 2016/17: festa imperniata sulle tematiche
dell’enciclica di Papa
Francesco Laudato si’.
Sull’onda dello slogan
della
manifestazione,
Piedi per terra e naso
all’insù, per diventare
custodi del Creato, si sono sentite voci infantili,
più o meno in coro, impegnate in versi come questi: «Che bello
stare con il naso all’insù, salpare con il veliero in mezzo al blu, trovarci quello che
piace di più! Conta le stelle anche tu. Che
bello stare con il naso all’insù!».
Un gruppo di adulti di Gavarno è
andato in pellegrinaggio in Piemonte,
alla sagra di San Michele, monumento collocato sul Monte Pirchiriano, all’imbocco della Valle
di Susa. Nel loro viaggio, questi
Gavarnesi si sono spinti verso
Superga, il luogo legato ad una
tragedia ben ricordata dagli appassionati del gioco del calcio:
quella che vide la scomparsa
del “grande Torino” di Valentino
Mazzola e compagni.
Per il 13 novembre, a Gavarno, è stato messo in calendario un altro pellegrinaggio;
nella circostanza la meta sarà il
Santuario della Madonna della
Gamba di Desenzano, chiesa giubilare
nel Vicariato Albino-Nembro. L’Anno Santo della misericordia sta per concludersi.
Vanno colte le ultime possibilità per lucrare le indulgenze.
Nella imminenza della memoria liturgica di San Giovanni XXIII, sabato 8 ot-
tobre c’è stata a Gavarno
la festa degli anniversari
di matrimonio. Le coppie che vi hanno aderito
sono state assai meno,
come numero, rispetto a
quelle di anni passati; ma
hanno formato un buon
gruppo: diciassette coppie di mariti e mogli, per
le quali monsignor Arturo Bellini ha preparato
un piccolo omaggio volto a richiamare il valore
del matrimonio cristiano.
Tutti insieme i partecipanti alla festa, dopo la Messa, hanno aderito ad una riunione conviviale di... chiusura della giornata.
Senza tanto clamore, un altro non
nutrito gruppo di Gavarnesi ha preso la
strada verso Roma e ha partecipato ad
uno degli incontri delle folle con Papa
Francesco in Piazza San Pietro.
Sono riusciti a dimostrare a tutti i
pellegrini là presenti che, in quella particolare circostanza, c’erano... anche loro, i Gavarnesi! E
lo hanno attestato pure con una
foto, mandata agli amici a casa.
Nelle foto in alto: i vari momenti della benedizione e della
posa della prima pietra e l’opera
che si sta sviluppando; nella pagina a sinistra: bambini di Gavarno
a Sotto il Monte, qui a sinistra,
Gavarnesi in Piazza San Pietro a
Roma.
IL NEMBRO ottobre 2016
31
SPORT
DOPO IL PASSAGGIO DEL GIRO DI LOMBARDIA A NEMBRO
Ciclismo: sport... in crisi
ma sempre molto avvincente
Ha avuto uno spazio anche
Nembro nel Giro di Lombardia
in questo 2016 sviluppatosi su
un tracciato (di 241 chilometri) definito dagli esperti il più
duro ed avvincente dell’intera
storia della “corsa delle foglie
morte”: storia giunta ormai al
suo capitolo (o edizione della
gara) numero 110. Gli atleti sono transitati dalle nostre parti
scendendo da Selvino per puntare su Bergamo con una deviazione (nella zona della plebana) a sinistra, verso via Tasso e
“cima Nembro”, con svolta poi, al semaforo, nella via Locatelli, ossia la variante
esterna che si immette su via Roma dopo
il sottopassaggio all’altezza del Viale del
cimitero e dopo quello alla “rotatoria” in
prossimità del Municipio e di via Moscheni. A quel punto i corridori si erano messi
nelle gambe la “sequenza terribile” – sono sempre parole dei tecnici – delle salite
di Valcava, di Berbenno, di Sant’Antonio
Abbandonato, di Miragolo e di Selvino
(dalla parte della Valle Brembana).
Per la cronaca (dopo la rampa della
“Boccola” e la “picchiata” in direzione del
Sentierone, a Bergamo) ha vinto allo sprint
il colombiano Esteban Chaves, diventato
famoso al Giro d’Italia della scorsa primavera per lo straordinario fair play, suo e dei
suoi genitori, nei riguardi degli avversari (e
di Vincenzo Nibali in particolare).
Si sente dire (ed è vero) che il ciclismo è uno sport in crisi e che sono sempre meno i ragazzi, i giovani che lo abbracciano, ritenendolo troppo faticoso.
Però quando una gara in bici, di un certo
spicco, transita da qualche parte, la gente
vi fa ala in gran quantità, come è avvenuto anche in occasione del recente Giro di
Lombardia. Pure in televisione le corse
in bicicletta sono assai seguite: forse anche perché danno modo, ad appassionati
e non appassionati, di avere immagini
inusuali di città, paesi e campagne. Parecchi Nembresi nei giorni scorsi hanno
confidato di non aver mai ammirato le
zone di Selvino, di Nembro, della bassa
Valle Seriana in panoramiche, dall’elicottero, più incantevoli di quelle “passate” sui teleschermi il 1° ottobre scorso, in
occasione appunto del Giro di Lombardia
32
IL NEMBRO ottobre 2016
2016. Il ciclismo indubbiamente è molto faticoso; però a chi lo pratica, e a chi
lo guarda, fa... regali che altre discipline
agonistiche neppure si immaginano. Nelle
foto: momenti del passaggio a Nembro dei
partecipanti al recente Giro di Lombardia.
UNA MANIFESTAZIONE AI “SALETTI”
Ai bambini la bici piace ancora molto
Dall’intento di tenere
viva tra i bambini l’attenzione per la bicicletta (come mezzo di locomozione
e di salutare attività fisica,
di divertimento oltre che
per l’adesione, eventuale,
a tempo debito, all’impegno sportivo) è scaturita una manifestazione
attuatasi il 29 settembre
scorso su iniziativa di PromoSerio, l’ente
per la valorizzazione turistica e culturale
della Valle Seriana, che ha la propria base
a Ponte Nossa. Con il coinvolgimento delle varie amministrazioni comunali, tutti
gli alunni delle quarte classi elementari sono stati invitati ad una mattinata in
bicicletta, per imparare (grazie ai Vigili
urbani) le regole della circolazione strada-
le, per attivarsi in gimkane, per fare giretti pedalando in gruppo e così via.
A Nembro tutto questo si
è svolto nel contesto degli impianti sportivi dei
“Saletti”, con la partecipazione di una ottantina
di alunni di Nembro e di
quasi altrettanti di Alzano, con il coordinamento
dell’assessore allo Sport (del Comune di
Nembro) Massimo Pulcini e con l’assistenza di volontari messi a disposizione
da sodalizi sportivi operanti nell’ambito
delle due ruote a pedali (Cicloteam, Gan,
Cicli Morotti e altri). Ancora una volta si
è constatato che ai bambini la bicicletta
piace molto e che con la bicicletta essi si
divertono parecchio.
VITA PARROCCHIALE
È ADATTO PER... GARE SPETTACOLARI IL TERRITORIO DI NEMBRO
Battaglia a colpi di pedale
sulla salita verso lo Zuccarello
Nembro (che quest’anno ha visto sul
proprio territorio anche una parte della
fase conclusiva del Giro di Lombardia,
come viene riferito nella pagina qui accanto) si va confermando una zona particolarmente adatta per spettacolari corse
in bicicletta. Lo si è constatato, una volta
di più, il 14 agosto scorso, nella gara per
Allievi conclusasi a Lonno. Se ne è avuta
un’ulteriore conferma il 25 settembre nella corsa per Esordienti (ragazzi di 13 e
14 anni) che ha avuto il traguardo dalle
parti dello Zuccarello. Entrambe le manifestazioni sono state ottimamente organizzate da Cicloteam (sodalizio presieduto
da Claudio Carrara, con Piero Valoti come
presidente onorario), che in paese cerca
di tenere viva, nonostante tutto, la passione per lo sport delle due ruote a pedali.
Con in palio la 26ª medaglia d’oro dedicata alla memoria di Riki Schiattareggia,
la 25ª medaglia d’oro intitolata a Michele e
Luigi Cortinovis, ed il trofeo (per la Società
vincitrice della classifica “combinata”) legato al ricordo di mons. Aldo Nicoli, la prova di domenica 25 settembre era prevista
su un tracciato di 41 chilometri (partenza
da Nembro), con un circuito pianeggiante
(nella bassa Valle Seriana, nei paesi attorno a Nembro) da ripetere sette volte prima
della deviazione verso via dei Vitalba per
l’imbocco della salita sino al piazzale delle
ex cave di pietre coti, in prossimità dello
Zuccarello. Gli iscritti erano 84; sono partiti
in 79; al traguardo sono giunti in 51 (e, tra
quelli delle retrovie, parecchi hanno percorso l’ultimo tratto a piedi: troppo ripido
per le loro forze!). La media del vincitore
è risultata di 37,076 chilometri orari. Ha
nettamente dominato la corsa Andrea Piras (classe 2002), che nella stagione ormai
conclusasi ha raccolto anche altre affermazioni. Al secondo dei sette giri sul tracciato... pianeggiante ha staccato il gruppo
e poi, in pratica, ha sempre pedalato in
solitudine, mantenendo il vantaggio acquisito e addirittura incrementandolo nel
tratto conclusivo in salita, sì da arrivare al
traguardo con 40” di vantaggio sugli inseguitori. Per la gara nel suo complesso la
graduatoria conclusiva è stata questa: 1°
Andrea Piras (Società Cavernago); 2° Massimiliano Pini (Ciclistica Trevigliese); 3° Davide Invernizzi (Pedale Brembillese). Per i
concorrenti nati nel 2002 la graduatoria
è risultata la seguente: 1° Andrea Piras, 2°
Massimiliano Pini, 3° Davide Invernizzi.
Per i concorrenti nati nel 2003 l’esito è
stato, invece, questo: 1° Alessandro Belussi (U.C. Ossanesga) – 5° nell’ordine di arrivo
“combinato” o generale –; 2° Alessandro
Romele (Peracchi Sovere) – 7° nella gradua-
toria generale –; 3° Lino Colosio (Velo Club
Sarnico) – 9° nella “generale”.
Su uno dei piazzali attigui al Santuario dello Zuccarello, poco prima di mezzogiorno, è avvenuta la premiazione dei
vincitori, con i riconoscimenti in palio (assai numerosi) ripartiti tra gli appartenenti
alle due categorie, ma con attestazioni
pure per i... trionfatori (atleta e società)
assoluti. Hanno consegnato medaglie e
trofei l’assessore allo Sport del Comune
di Nembro, Massimo Pulcini, Fabrizio
Schiattareggia (fratello del compianto
Riki) e la signora Renza Carrara (custode
del Santuario dello Zuccarello) – per il
trofeo legato alla memoria di monsignor
Aldo Nicoli –. Anche dirigenti del Cicloteam hanno contribuito alla distribuzione
di quanto era stato messo in palio: oltre
a coppe e medaglie, anche confezioni di
frutta e altro. Ha seguito tutta la gara ed
era presente alle premiazioni allo Zuccarello Adriano Arioli, responsabile nazionale dei Giovanissimi nell’ambito della
Federazione ciclistica italiana.
Secondo quanto si è appreso, Nembro, verso la fine di novembre, come già
nello scorso anno, dovrebbe, per un pomeriggio, diventare la “capitale italiana” del ciclismo giovanile: in concreto,
al “Modernissimo” – con diretta televisiva
sul Canale digitale Videostar (numero 90)
e in streaming – dovrebbe svolgersi la manifestazione Bicitv Awards 2016, promossa dal sito BiciTv per mettere in evidenza
gli alfieri delle nuove leve del ciclismo
(settore nel quale il sito stesso opera con
una capillare e puntuale attività informativa a tutto campo).
Nelle foto: momenti dell’arrivo e delle
premiazioni della corsa del 25 settembre.
IL NEMBRO ottobre 2016
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SPORT
UN AVVIO DEL NUOVO CAMPIONATO CHE RICHIAMA QUELLO DEL 2015/16
Sconfitte in casa e vittorie in trasferta:
una “Gavarnese” (per ora) tra ombre e luci
Prima di affrontare la Forza e
loro campionato navigavano nelCostanza (fuori casa, il 16 ottobre)
le posizioni piuttosto basse della
e il Brembate Sopra (in casa, il 23
classifica, con 6 punti. Anche queottobre), la prima squadra della Gasta compagine è alla ricerca di un
varnese Calcio, impegnata – anche
consolidamento al proprio interno.
nella attuale stagione – nel girone
Nella passata stagione, come si riC del campionato di Promozione,
corderà, riuscì (con una formaziosi trovava al settimo posto della
ne diversa) a primeggiare a livello
classifica di categoria, preceduta
provinciale, vincendo il proprio
da Vertovese, Nuova Colognese,
campionato. Proprio come riconoPradalunghese, Lemine, Stezzanescimento di quella cospicua imprese, Juventina Covo. La compagine
sa, l’Amministrazione comunale,
guidata da Andrea Foresti aveva al
rappresentata nella circostanza
proprio attivo 9 punti accumulati,
dall’assessore allo sport, Massimo
in sei partite, senza pareggi, con tre
Pulcini, ha voluto consegnare alla
sconfitte e tre vittorie, con sei reti
troupe (quando il nuovo campionafatte e sei reti subite. Delle “batoto stava per cominciare) una targa.
ste”, due se le è prese in casa (0-2 il
I ragazzi ora devono sentirsi stimo4 settembre con la Juventina; 0-1 il Il momento della consegna da parte di Massimo Pulcini, asses- lati a mostrarsi meritevoli, anche
18 settembre nel derby con la Pra- sore allo sport del Comune di Nembro, di una targa ai rappre- in questa stagione, del premio atsentanti della formazione Juniores della Gavarnese, vincitrice
dalunghese); anche delle vittorie, nel 2015/16 del proprio campionato provinciale.
tribuito alla loro troupe.
due le ha ottenute in trasferta (1Pure per il 2016/17 la Gavarne2 contro il Casazza l’11 settembre; 0-3 il casa (3-0) con il Brusaporto (il 10 settem- se sta collaborando con la “David” nel por25 settembre contro la Città di Dalmine, bre), in casa (2-5) con la Forza e Costanza tare avanti la scuola di calcio per bambipenalizzata da un rigore e da due espul- (il 17 settembre), fuori casa (3-0) con il ni nati negli anni 2009/10. Gli iscritti sono
sioni già nel primo tempo della partita). Brembate Sopra (il 24 settembre). Hanno una quarantina, divisi in tre gruppi che
In casa la Gavarnese ha vinto (1-0) con- cominciato a rialzare la testa il 1° ottobre si allenano, separatamente, una volta
tro la Fiorente di Colognola il 2 ottobre; superando in casa (3-1) il ValleCamonica. alla settimana, sul campo dell’Oratorio
fuori casa le ha buscate (2-0) il 9 ottobre Hanno avuto un’impennata d’orgoglio l’8 di Nembro: un gruppo al lunedì, uno al
dalla Stezzanese. In alcuni casi la troupe ottobre, andando ad imporsi (1-2) fuori giovedì, uno al venerdì, sempre al pomeverdearancione è stata avvantaggiata da casa sullo Sporting Brembatese. Sono ri- riggio. Uno dei gruppi viene seguito da
situazioni particolari, in altri casi non ha caduti... nella nebbia l’11 ottobre quando Ivan Marcassoli e Armando Pulcini; gli alavuto, alla resa dei conti, quanto si era ai “Saletti” hanno subito un K.O. (2-3) ad tri due gruppi sono seguiti da Pierantonio
meritata. Nelle prossime settimane la Ga- opera del Caprino. Dopo sei giornate del Algeri e Sandro Barcella.
varnese dovrà affrontare il Ponteranica,
fuori casa il 30 ottobre, in casa il Pontirolo
il 16 novembre, fuori casa il Lemine il 13
novembre, in casa il Palazzolo il 20 noApprodatavi con l’exploit della conquista del primato (con la conseguente provembre, in trasferta il San Paolo d’Argon
mozione) nell’anno stesso del proprio debutto nel campionato di Terza Categoria,
il 27 novembre. Come già era accaduto
la troupe degli “Amici di Pegu” ha assai onorevolmente cominciato il suo cammino
nella passata stagione nella fase iniziale
pure nella Seconda Categoria, nella quale milita in questa stagione, inserita nel
del campionato, anche stavolta la Gavargirone B. Dopo sei giornate del campionato 2016/17, la squadra (che è di matrice
nese è alla ricerca – in questo periodo –
tutta nembrese, ma gioca e si allena sul campo di Pradalunga), si trovava all’otdel proprio equilibrio nell’utilizzo delle
tavo posto della “sua” classifica con nove punti racimolati in tre vittorie a fronte di
forze e soprattutto nell’affiatamento tra
altrettante sconfitte (e di nessun pareggio); sei le reti segnate, 4 quella subite. Gli
i nuovi arrivati e gli atleti della “vecchia”
“Amici di Pegu” hanno saputo sfruttare appieno il fattore campo proprio o “mura
guardia. Nella Coppa Italia la formazione
amiche”. In tale contesto hanno battuto la Tribulina Gavarno (1-0), l’Immacolata
verdearancione, dopo essere stata favoriAlzano (1-0), il Clusone (4-1). In trasferta sono stati sconfitti dal San Lorenzo di
ta dal sorteggio per il superamento del
Rovetta (1-0, su rigore), dal Falco di Albino (1-0), dalla Nuova Selvino (1-0). Dopo le
primo turno, è incappata in una sconfitta
partite con la Città di Seriate (in casa il 16 ottobre) e con il Comonte (fuori casa il 23
ai rigori con la Nuova Colognese (i tempi
ottobre), gli “Amici di Pegu” dovranno vedersela – di domenica in domenica – con
regolamentari erano finiti 0-0).
il Rovetta (in casa, a Pradalunga), con l’Albano (fuori casa), con l’Oratorio Albino (in
Anche per la formazione Juniores
casa), con l’Aurora Trescore (fuori casa), con La Torre (in casa). Gli “Amici di Pegu”,
l’avvio del campionato non è stato brilpurtroppo, sono già usciti dalla Coppa Lombardia, eliminati dal Rovetta.
lante: questi ragazzi hanno perso fuori
Un... buon cammino per gli “Amici di Pegu”
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IL NEMBRO ottobre 2016
VITA PARROCCHIALE
IN MARGINE ALLE RECENTI “GIORNATE” O “FESTE” SVOLTESI IN PAESE
Attività sportive e motorie:
quanti Nembresi le praticano?
La poca pioggia per breve tempo
caduta nel cuore del pomeriggio non ha
intaccato l’esito della terza edizione della manifestazione Sport&Commercio attuatasi (foto di questa pagina) domenica
18 settembre: si è svolto regolarmente,
infatti, il “saggio” di danza previsto verso
le 17 nella piazza ex “Tre Corone”; ed un
po’ ovunque, a parte qualche eccezione,
le Società sportive aderenti all’iniziativa
hanno potuto continuare a far conoscere
le proprie attività. C’erano anche “vetrine” di sport – come... l’andar in barca a
vela – che a Nembro non hanno sodalizi.
La festa Sport&Commercio ha avuto una
sorta di preludio nel sabato precedente,
ai “Saletti”, nella “giornata” contemplata
dal progetto Scuola&Sport, nella quale,
ogni anno, all’inizio di una nuova “stagione didattica”, gli alunni delle elementari
hanno l’occasione di avvicinarsi alla conoscenza delle discipline coltivate in paese
da Società e gruppi sportivi organizzati.
Dagli appuntamenti qui citati può derivare la curiosità di sapere quante sono,
in paese, le Società sportive o mobilitate
in attività motorie, e quanti sono i loro
iscritti. Le risposte si trovano in alcune
pagine della edizione 2016 del Bilancio
sociale distribuita dal Comune in tutte le
famiglie. Le Società e i gruppi registrati
presso l’assessorato allo Sport sono una
trentina; complessivamente hanno circa
quattromila iscritti (per l’esattezza 4.009).
In una panoramica sulla consistenza dei
diversi sodalizi non mancano le sorprese. Dalla citata pubblicazione
risulta che il sodalizio con più
tesserati (anche non Nembresi), in paese, è la sottosezione
del C.A.I. (750 soci). Nell’ordine
(in fatto di iscritti) vengono poi:
Viandanze, il gruppo degli appassionati delle danze popolari
(434 soci), il G.A.N. – Gruppo alpinistico nembrese – (320 soci),
Volleymania (284 soci), Seriana
Basket ‘75 (274 soci), Nembrese
Calcio (248 tesserati), Atletica Saletti (247 iscritti), “David” dell’Oratorio (236 iscritti), Scuola di
tennis Gigi (123 soci), Moto Club
Careter (114 soci), Combo dance
school (109 iscritti), Pallavolo
Gavarno (107 soci), Yoga Nembro sole e luna (106 tesserati),
Judodinamica (91 tesserati), Team Morotti, ciclismo e pallavolo
(84 iscritti). Ci sono altre società
con un numero meno folto di
aderenti. A parte alcuni, tutti
questi dati si riferiscono al 2015.
IL NEMBRO ottobre 2016
35
SPORT
MENTRE DAL SETTORE GIOVANILE (COME SEMPRE) SONO ARRIVATE MOLTE SODDISFAZIONI
Rocambolesco l’avvio del campionato
per la portabandiera della “Nembrese”
Dopo i confronti con il Sellero Novelle (in casa il 16 ottobre) e con il Valcavallina (fuori casa il 23 ottobre), la squadra
portabandiera della Nembrese Calcio dovrà vedersela con il Villongo (in casa il 30
ottobre), con l’Atletico Chiuduno (fuori casa il 6 novembre), con il Pian Camuno (in
casa il 13 novembre), con il Tagliuno Castellese (fuori casa il 20 novembre), con il
Montorfano Rovato (in casa il 27 novembre). A quel punto la compagine “azzurra” non sarà molto lontana (appena due
turni) dalla conclusione del girone di andata del campionato in corso, che essa sta
disputando (come debuttante) in Prima
Categoria (girone F). Dopo le prime sei
giornate, la squadra della Società presieduta da Piero Birolini si trovava verso la
metà della classifica con sette punti ottenuti grazie a quattro pareggi e una vittoria; c’è stata – come è facile intuire – pure
una sconfitta. Va detto che l’avvio della
stagione in corso (con riferimento al campionato) è stato abbastanza rocambolesco per la prima squadra della Nembrese
Calcio: sono sfumate in extremis vittorie
che sembravano acquisite; ci sono state
rimonte sorprendenti dopo “primi tempi” deludenti. In un caso, a togliere alla
“Nembrese” la gioia del successo è stato,
persino, il portiere della compagine avversaria, trasformatosi in goleador all’ultimo minuto di gioco. In un... riassunto degli sviluppi della “marcia” qui raccontata
va detto che, dal 4 settembre in avanti,
la “Nembrese” ha pareggiato fuori casa (22) con la Capriolese, ha impattato ancora
Il gruppo, al completo, della prima squadra della “Nembrese Calcio” per il campionato 2016/17.
2-2 in casa con il Castrezzato, ha perso in
trasferta (2-0) con il Cenate Sotto, ha vinto in casa con il Cologne (4-1, due rigori
a favore), ha pareggiato (2-2) fuori casa
con il Valcalepio e (1-1) ai “Saletti” anche
con il “San Giovanni Bosco” di Bienno. La
squadra, in sostanza, è parsa – nella prima fase del campionato – alla ricerca di
un equilibrio, impegnata cioè nello sforzo
di dare maggior consistenza e continuità
alle proprie azioni.
Per la Società “azzurra” notizie più
che soddisfacenti sono arrivate, come
sempre, dal settore giovanile. Sono riuscite a superare i rispettivi turni la compagine Juniores, nel Trofeo Bonacina, la
squadra dei Giovanissimi Figc, nel Tro-
CORSO DI PSICOMOTRICITÀ PER BAMBINI (DI 4/6 ANNI)
Nell’intento di facilitare, nelle modalità più confacenti, l’accostamento delle
nuovissime generazioni all’attività motoria, nella prospettiva – anche – di un futuro, eventuale impegno nella pratica di discipline sportive, e del football in particolare, la Nembrese Calcio ha deciso di farsi promotrice di un corso di psicomotricità
per bambini dai 4 ai 6 anni. Sono previsti 15 incontri (a partire dai primi di
novembre): essi si terranno in un ambiente chiuso (palestra o campo per calcetto)
al sabato mattina dalle ore 10 alle ore 11. Gli incontri – nel corso dei quali i piccoli
allievi saranno impegnati in attività tra esercizi fisici e gioco, commisurati alla loro
età – saranno guidati dal professor Paolo Dalla Valle, insegnante di educazione fisica nelle scuole medie, nonché preparatore atletico e allenatore nell’ambito della
“Nembrese”. La quota di partecipazione è stata fissata in 30 euro. Per iscrizioni
(entro la fine di ottobre o, comunque, entro i primi giorni di novembre), si possono contattare questi numeri di cellulari: 339 478 9142 (Giuseppe Moioli); 347 888
0628 (Paolo Dalla Valle).
36
IL NEMBRO ottobre 2016
feo Ciatto, e quella degli Esordienti Csi,
nel Trofeo Zanini. Per quanto riguarda il
campionato, va detto che tutte le rappresentative “azzurre” – con una sola eccezione, ma... contenuta –, nelle rispettive
categorie, sono partite a... gonfie vele.
Qui di seguito viene presentato il quadro
dettagliato di quello che – nei primi turni
del campionato stesso – le... nuove leve
“azzurre”, hanno fatto.
Juniores – Hanno inanellato tre vittorie consecutive battendo fuori casa la
Vertovese (1-5) e l’Alzanese (1-4) e, in casa,
il Leffe (5-1).
Allievi regionali A – Hanno vinto in
casa contro il “San Lazzaro” (4-0); hanno
pareggiato, in casa, con l’AlbinoGandino
(0-0) e con la Virtus Bergamo (2-2); hanno
perso a Darfo (5-1).
Allievi fascia B – Hanno vinto in casa dell’Aurora Seriate con un’ottima prestazione (1-3).
Giovanissimi Figc – In casa hanno
vinto (1-0) contro l’AlbinoGandino; fuori
casa hanno superato il Fiorano (0-1).
Giovanissimi Csi – Con un perentorio
7-0 hanno battuto, ai “Saletti”, il Clusone.
Esordienti Csi – Hanno battuto le rappresentative (di pari età) dell’Alzanese sia i
nati nel 2005 (1-0), sia i nati nel 2006 (2-1).
Pulcini Csi – Con la loro formazione
a undici sono riusciti, all’esordio, a superare il Brembate Sopra con un rigore calciato da Nicholas Carrara.
(A cura di P.V.)
IN MEMORIAM
ANNIVERSARI
Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità
ELISA GRITTI
10/5/1930 - 25/9/2003
Una Santa Messa
è stata celebrata.
LORENZO CORTINOVIS
17/7/1938 - 14/10/1997
Una Santa Messa
è stata celebrata.
LUIGI NORIS
LUIGINA MARCASSOLI
16/1/1913 - 13/11/1995
26/11/1915 - 25/10/1998
Una Santa Messa sarà celebrata
nella chiesa di S. Rocco il 4 novembre alle 18.
GIOVANNI MOIOLI
18/3/1928 - 17/10/1998
Una Santa Messa
è stata celebrata.
MARGHERITA CAVAGNIS
11/2/1927 - 4/10/2006
Una Santa Messa
è stata celebrata.
BRUNO TOGNI
9/9/1933 - 16/11/2008
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
il 16 novembre alle 7,30.
DANIELE BREDA
15/12/1979 - 10/11/2012
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Rocco
il 10 novembre alle 18.
LUCREZIA ROTA
26/12/1915 - 14/11/2000
Una Santa Messa sarà
celebrata presso i Frati
cappuccini di Albino
il 14 novembre alle 6,45.
GIUSEPPE GRITTI
17/6/1934 - 8/11/2006
Un Ufficio funebre
sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria
l’8 novembre alle 7,30.
SERGIO GRITTI
4/12/1951 - 25/10/2012
Un Ufficio funebre
sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria
il 5 novembre alle 7,30.
IVANA MAGONI
10/10/1969 - 2/11/1996
Una Santa Messa sarà
celebrata nella chiesa
di S. Giovanni XXIII
il 3 novembre alle 17,30.
ROCCO ACERBIS
7/7/1926 - 8/10/1991
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Rocco
il 29 ottobre alle 18.
VINCENZO CORTINOVIS
4/6/1928 - 28/10/2015
Una Santa Messa
sarà celebrata.
Pensieri
tra le tombe
Mentre si avvicinano i giorni
dell’intensificazione delle visite
ai cimiteri, per la commemorazione
dei defunti, possono tornare utili queste
riflessioni da qualcuno scritte un po’
di anni fa sulla “città dei morti”:
«Là sono i nostri padri, quelli che hanno
costruito pietra su pietra la nostra città:
vi hanno seminato fatiche, sacrifici,
entusiasmo, bontà. Li dimentichiamo
ormai troppo in fretta, crediamo
che basti una preghiera detta dai loro
familiari, un fiore... mentre essi
ci chiedono di camminare fra le loro
tombe, fra quelle conosciute,
ma anche fra quelle che non
conosciamo, pregando, ma anche
riflettendo con gratitudine, cercando di
non dimenticare il patrimonio morale
che essi hanno silenziosamente lasciato
con la loro onestà civica, la loro fede,
il loro sentire cristiano».
IL NEMBRO ottobre 2016
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IN MEMORIAM
I NOSTRI DEFUNTI
Mezz’ora prima di ogni funerale
viene recitato il S. Rosario
TINA FOINI
6/6/1937 – 15/9/2016
Un grande dolore ed un diffuso
rimpianto ha destato la morte di
Innocentina Foini, che tutti chiamavano semplicemente Tina. Era
molto conosciuta e benvoluta anche perché per parecchi anni aveva
svolto il compito di bidella nella
scuola materna di Viana, con un
impegno e con un’apertura che
efficacemente sono attestati dalla
seguente testimonianza fatta arrivare alla Redazione de Il Nembro
dalla signora Graziella Martinelli,
operante entro l’istituzione all’epoca nella quale vi si prodigava
anche Tina Foini: «Abbiamo trascorso assieme anni felici e sereni, con i bambini che le volevano
molto bene e la consideravano la
loro seconda mamma. Tina – ha
scritto la signora Graziella Martinelli – era discreta, riservata, sempre attenta ai bisogni dei piccoli,
dei “suoi” bambini. Sapeva rendere
l’ambiente accogliente e funziona-
38
IL NEMBRO ottobre 2016
le in rapporto alle situazioni e alle
necessità via via affioranti. Le insegnanti e tutti i bambini – ormai ex
bambini, fattisi adulti – che l’hanno conosciuta, hanno per lei un
grandissimo abbraccio e un grande
“Ciao Tina”, ti ricorderemo sempre,
sempre». Insegnanti, ex... bambini
e pure tante mamme di quest’ultimi si sono preoccupati di andare a
porgere direttamente, con una preghiera, con un Requiem, l’estremo
saluto alla “Tina”, la quale, come
nella scuola materna, non si è mai
risparmiata fatiche nemmeno in
casa sua. Era cresciuta in una famiglia contadina abitante nella zona
di Valbona; una famiglia con sei
figli. Rimasta nubile, Tina, accanto alla mamma, aveva accettato di
fare un po’ l’“angelo del focolare”,
assumendosi tante incombenze. In
gioventù aveva lavorato ad Albino,
in un’azienda dedita alla produzione di apparecchiature elettriche.
Poi aveva trovato lavoro vicino a
casa – nella zona di Viana/San Nicola –, appunto nella scuola materna. Vi era rimasta sino al 1988.
Quasi subito dopo il pensionamento ella si trovò di fronte ad un vero calvario: rapido peggioramento
delle condizioni di salute, malattie
complesse con la necessità di interventi chirurgici. Tina Foini accettò
sempre ogni prova con molta forza
d’animo, con spirito di rassegnazione. Si è spenta all’età di 79 anni. I
suoi congiunti, nel renderle l’estremo omaggio, hanno scritto: «Te ne
sei andata a raggiungere i nostri
cari. Hai avuto una vita di lavoro
e di grandi sacrifici. Come bidella
hai sempre dimostrato tante premure nei riguardi dei bambini. E
così ti sei meritata l’affetto loro e
delle mamme. Nella malattia hai
combattuto ogni giorno con tanto
coraggio e voglia di vivere, con tutta la tua fede. Alla fine ti sei inchinata alla volontà di Dio. Ora riposa
in pace, nella casa del Signore». I
familiari di Tina Foini ringraziano
sentitamente tutti coloro che, nelle diverse modalità, hanno voluto
unirsi al loro dolore. Dicono altresì
grazie alle tante persone che sono
state vicine a Tina negli ultimi giorni della sua sofferenza, assistendola con tanta sollecitudine.
alle situazioni del prossimo, viveva in una casa della zona di via
Rotone: qui sovente arrivavano a
trovarla i nipoti. Quella della signora Assunta Acerbis è sempre
stata una vita semplice, tra casa e
chiesa, come si usava dire in altri
tempi. Era nata a Selvino; si maritò
a Nese; si trasferì successivamente
a Ranica. Da una trentina d’anni in
qua aveva trovato la sua definitiva
residenza a Nembro. E qui è deceduta, destando cordoglio in quanti
la conoscevano. I nipoti, in particolare Sandro, ringraziano sentitamente coloro che hanno assistito
con continuità la loro zia. Sono
riconoscenti specialmente a monsignor Martino Lanfranchi, che è stato vicino assiduamente negli ultimi
giorni della malattia alla loro zia,
prima del suo sereno trapasso. Un
pensiero di riconoscenza va altresì
a coloro che hanno condiviso il lutto in varie forme di attestazione del
cordoglio.
ASSUNTA ACERBIS
ELISA CANTINI
30/04/1918 - 3/9/2016
29/9/1927 – 14/9/2016
Dopo una brevissima malattia,
all’età di 98 anni ha chiuso la sua
lunga esistenza terrena la signora
Assunta Acerbis vedova Beluzzi,
che, assistita da una badante, ma
seguita pure da volontarie attente
Specialmente nella zona di Viana,
dove abitava, ma anche altrove ha
suscitato molto dolore e intenso
rimpianto la scomparsa di Elisa
Cantini vedova Carrara, da tutti
chiamata Lisetta. Mentre si stava
IN MEMORIAM
avvicinando agli 89 anni, dopo breve malattia Lisetta Cantini ha chiuso, inaspettatamente, la sua esistenza presso la Casa di Riposo, ove
da poco tempo era stata accolta.
Se ne è andata all’Aldilà lasciando
significativi esempi di vita ai figli,
ai nipoti. Ha sempre posto al centro delle sue sollecitudini, dei suoi
impegni, la famiglia e il lavoro. In
questo orientamento l’ha sostenuta la sua forte fede, testimoniata
anche nei momenti più difficili, come quello della scomparsa del marito, quasi trent’anni orsono. Memore degli esempi ricevuti dai suoi
genitori, terminava e cominciava
le sue giornate con la preghiera.
Era molto devota alla Madonna e
a San Giovanni XXIII, il Papa originario di Sotto il Monte. Nelle situazioni complesse che si trovava
ad affrontare, invocava sempre il
loro sostegno. Donna laboriosa, dal
temperamento energico, stimata
da quanti la conoscevano, non tralasciava – in aggiunta alla costante dedizione alla propria casa – di
dare un apporto a chi le chiedeva
un aiuto o che lei vedeva in situazioni di necessità. Di tanto in tanto,
nel parlare con i nipoti, tornando
al proprio passato, rammentava
i momenti assai duri vissuti, specialmente nell’epoca della Seconda
Guerra mondiale. Era allora ancora
giovane. Al mattino presto dal suo
paese di montagna scendeva a valle, non di rado in condizioni ambientali anche difficili, per andar a
lavorare in una filanda. Anche con
questi riferimenti, Lisetta Cantini
cercava di aiutare quanti le stavano
accanto ad impegnarsi nei propri
doveri e ad orientarsi correttamente nel cammino della vita. I familiari di Lisetta Cantini ringraziano
sentitamente quanti, nelle varie
modalità, sono stati loro vicini nei
giorni di lutto.
con te, davanti al tuo caffè giornaliero. In quei momenti nasceva sul
tuo volto un sorriso che ricorderemo sempre, e porteremo nel nostro
cuore come un tesoro da custodire.
Ciao, nonno Orlando!». I familiari di
Orlando Carrer ringraziano quanti
hanno partecipato al loro dolore.
CLAUDIO CORTINOVIS
ORLANDO CARRER
21/6/1949 -11/8/2016
22/12/1924 – 31/7/2016
Ha destato molto cordoglio in pae­
se, quando si è diffusa, la notizia
della morte, a 67 anni, di Claudio
Cortinovis, che nella vita non è stato sicuramente fortunato.
Nella fanciullezza lo ha colpito una
malattia che poi lo ha portato ad
atteggiamenti il più delle volte inspiegabili: atteggiamenti dai quali
è scaturito pure il soprannome con
il quale tutti lo conoscevano.
In realtà la gente ha capito la situazione di Claudio, ha cercato di dargli una mano, quando ne ha avuto
l’opportunità.
Non appena si è appreso che egli
era deceduto presso la R.S.A. di Trescore, in parecchi hanno voluto andar subito là a far visita, a rendere
omaggio alla sua salma.
Anche i funerali a Nembro, hanno
visto una rilevantissima partecipazione.
La sorella e la mamma di Claudio
Cortinovis ringraziano quanti hanno condiviso il loro dolore, sono
stati vicini ed hanno voluto bene
a Claudio, hanno cercato, quando
era in vita, di orientarlo.
Sono particolarmente riconoscenti ai Servizi sociali del Comune di
Nembro per il sostegno offerto
nell’arco di parecchi anni.
All’età di 91 anni ha lasciato la sua
dimora terrena per raggiungere
nell’Aldilà la moglie Elisa Gritti, già
da tredici anni partita per il viaggio senza ritorno, Orlando Carrer.
Discendente da una famiglia di
matrice veneta, era nato ad Alzano;
ed era venuto a stabilirsi a Nembro
all’epoca del suo matrimonio, allietato dalla nascita di due figlie; nel
tempo egli si è visto attorniato anche da nipoti; specialmente alla domenica amava vederseli, tutti i suoi
congiunti, riuniti, attorno al suo tavolo, per il pranzo. Da quando era
rimasto vedovo, viveva da solo. Ma
figlie e nipoti non trascuravano di
andarlo a trovare con frequenza. Era
un uomo semplice, riservato, che
amava la tranquillità. A lungo aveva lavorato presso l’Italtubetti. Raggiunta l’età della pensione, si era
lasciato completamente assorbire
dagli affetti domestici. Nel porgergli
l’estremo saluto, una delle nipoti
ha scritto: «Caro nonno Orlando,
ricorderemo sempre le domeniche
liete che ci vedevano a desinare da
te; domeniche passate tutti insieme
nella tua casa... La tua abitazione
era un luogo di pace, di riposo. Là ci
siamo trovati uniti, figlie e nipoti, in
incontri di famiglia, per conversare
FRANCO BRIGNOLI
11/12/1939 – 3/10/2016
All’età di 76 anni si è spento Franco
Brignoli. Era nato ed era cresciuto a
Rigosa. Diventò nembrese quando
si sposò e formò con Alda una famiglia, allietata dalla nascita di due
figlie. Riuscì ad assaporare anche la
gioia di diventare nonno, allorché
venne alla luce il nipote Davide,
che adorava; ha lavorato fino all’età della pensione presso la filatura
di cotone Crespi & C.. Amava vivere
all’aperto, nel verde, a contatto con
la Natura. Impegnava in parte il suo
tempo libero nel fare passeggiate;
gli piaceva pescare; curava l’orto e
si dedicava al giardinaggio. La sua
scomparsa ha creato un grande
vuoto nel cuore di tutti i suoi cari;
ha destato dolore e rimpianto in
quanti lo conoscevano e lo stimavano. La famiglia di Franco Brignoli
ringrazia sentitamente coloro che
le sono stati vicini nel lutto, attestando le proprie condoglianze.
IL NEMBRO ottobre 2016
39
GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
A NEMBRO
Arciprete don Santino Nicoli
035.522.192
331.88.27.316
PREFESTIVE E FESTIVE
Al sabato
Plebana San Faustino
San Nicola
Viana
Don Giuseppe Belotti
035.520.064
333.40.22.503
ore 18
ore 17
ore 17
ore 18
Alla domenica
Plebana
ore 7 - 9 - 10,30 - 18
(ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)
Viana
ore 8 - 10
San Nicola
ore 8,30
(ore 17 nel periodo invernale)
San Faustino ore 9,30
Casa di Riposo ore 9,30
San Vito
ore 10,30 (nelle prime tre
Zuccarello
Trevasco
Martedì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Casa di Riposo ore 15,30
San Faustino ore 17
Viana ore 18
Mercoledì
Santa Maria ore 7,30
Messa per i ragazzi in tutte le Vicinie
alle ore 16,30
Giovedì
Santa Maria
San Nicola
Zuccarello
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 16
ore 18
Venerdì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Sabato
Santa Maria
ore 7,30
Ogni giorno alle 18 vespro in S. Maria
Don Matteo Cella
035.520.420
Monsignor Arturo Bellini
Don Roberto Zanini
035.520.565
[email protected]
035.515.415
Parroco di Lonno347.77.86.243
Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9
e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17
sarà presente un sacerdote in plebana
per le Confessioni.
A GAVARNO
PREFESTIVE
San Giovanni XXIII ore 18
FESTIVE
Sant’Antonio
ore 7,30
San Giovanni XXIII ore 10
NEI GIORNI FERIALI
San Giovanni XXIII ore 18 (da lunedì a venerdì)
ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)
Sant’Antonio
ore 18 (mercoledì)
A LONNO
FESTIVE
Parrocchiale
ore 7,30 - 10
NEI GIORNI FERIALI
Parrocchiale
ore 18
(tranne il sabato, ore 9)
AI LETTORI – Rispetto a quanto qui indicato per i
giorni e per gli orari delle Messe, in particolare nella
Parrocchia di San Martino in Nembro, sono possibili
sospensioni o variazioni secondo i programmi stabiliti all’inizio dell’anno pastorale, oppure per cause
sopravvenute. Anche per gli orari di altre celebrazioni
ed iniziative varie, indicati sulle edizioni mensili del
giornale, sono ovviamente sempre possibili variazioni
all’ultimo momento, decise nelle sedi di competenza.
NUMERI TELEFONICI UTILI
Uffici Parrocchiali
Tel. 035.520.858
aperti ore 8-12
Fax 035.522.330
e-mail:[email protected]
Oratorio035.520.420
Scuola Materna Crespi-Zilioli035.520.838
Scuola Materna di Gavarno035.520.398
Redazione de Il Nembro035.520.858
Santuario Zuccarello035.521.444
Lonno - Parroco035.51.54.15
Casa di Riposo035.521.105
035.523.545
Vicario parrocchiale
dell’Unità pastorale
domeniche del mese)
ore 16 (dal 3 aprile all’8 dic.)
ore 16 (la 4ª domenica del mese)
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Monsignor Martino Lanfranchi
Don Agostino Salvioni
035.521.557
331.27.74.414
NEI GIORNI FERIALI NEL PERIODO
NORMALE (settembre-maggio)
Lunedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
TELEFONI DEI SACERDOTI
A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30)
035.521.996
Centro di Primo Ascolto320.625.5750
e-mail:[email protected]
aperto lunedì ore 17,30-19,30,
mercoledì e giovedì ore 9,30-11,30
C.I.F. - Centro Italiano Femminile371.173.1879
e-mail:[email protected]
aperto tutti i martedì ore 9-11,30
e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11
Cineteatro San Filippo Neri035.520.420
e-mail:[email protected]
sito internet:
www.teatrosanfilipponeri.it
PER LE EMERGENZE
Nelle emergenze, se non sono
direttamente rintracciabili i sacerdoti,
rivolgersi all’Oratorio (035.520.420)
oppure al sacrista (035.521.519).
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disposizione per informazioni o per ricevere notizie e
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