MISSIONE: VIVERE E LAVORARE CON I PIÙ POVERI AI MARGINI

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MISSIONE: VIVERE E LAVORARE CON I PIÙ POVERI AI MARGINI
DOCUMENTO PROPOSTO A TUTTI I DELEGATI AL CAPITOLO 2009
MISSIONE:
VIVERE E LAVORARE CON I PIÙ POVERI AI MARGINI
Urgenza per un impegno rinnovato
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ICONA BIBLICA
1.1 Dio non permise al re Davide di costruire il Tempio perché Egli scelse di camminare con il Suo popolo. Per 200 anni il
simbolo della presenza di Dio tra il Suo popolo fu la Tenda: Yahweh è rimasto nomade con il Suo popolo (2 Sam 7,1-6). È
lo stesso simbolo che la tradizione giovannea scelse per Gesù: “E il Verbo si fece carne e pose la sua tenda tra di noi” (Gv
1,14).
1.2 Un Dio nomade, Gesù nomade dalla Sua nascita fino alla Sua morte fuori dalle mura della città (Eb 13,12), è per noi il
fondamento biblico per una rinnovata missione comboniana: la scelta di vivere e camminare con gli impoveriti e i
marginalizzati. Missione è sedersi dove il popolo si siede e lasciare che Dio accada. Dio è già presente in questi contesti, tra
la Sua gente: gli abitanti degli slums nelle grandi e piccole aree urbane; i nomadi e i poveri nelle zone rurali; i bambini di
strada, gli alcolizzati, i dipendenti dalle droghe, le prostitute, i carcerati; la gioventù marginalizzata dei ghetto nelle città; i
gruppi di nativi; i rifugiati, gli sfollati e gli immigrati, che sono sempre più il risultato del disastro ecologico ed economico;
gli impoveriti, che non hanno diritto a lavorare la loro terra per via della violenza ambientale e del saccheggio da parte
delle multinazionali; le vittime dell’AIDS, che sono diventati una delle sfide principali, soprattutto in Africa.
1.3 La nostra missione è essere lì, e agire dall’interno di queste realtà per trasformarle insieme alle gente, diventando come
la gente in un continuo processo personale e comunitario di conversione a Dio.
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IL NOSTRO CONCETTO DI “INSERZIONE”
2.1 Questo documento è stato ispirato dai Missionari Comboniani che sono già presenti in questi nuovi contesti, o vogliono
esserlo al più presto. L’esperienza di inserzione è stata per loro una grazia da Dio, che ha avuto una grande influenza sulle
loro vite. Devono tutto questo a Dio e ai poveri che sono diventati i loro maestri. Hanno potuto comprendere meglio la loro
vocazione missionaria e il carisma comboniano, ascoltando la Parola di Dio in modo nuovo.
2.2 Hanno voluto condividere ciò che hanno vissuto insieme ai poveri, nella speranza che questa esperienza possa arricchire
l’intera Famiglia Comboniana e nella convinzione che la scelta per i più poveri, missio ad pauperes, non è qualcosa solo per
poche persone e vissuto solo nelle comunità inserite. È pienamente connaturale alla nostra vocazione e per questa ragione
questa riflessione e proposta ha riunito molti più Comboniani, che sono i firmatari del presente documento.
2.3 Continuiamo a considerare vere e ispirate le parole del Capitolo del 1997: “Ripartire dalla missione è guardare con gli
occhi dei poveri. Come per Gesù, fare la scelta preferenziale per i poveri significa anche rinnovare il nostro modo di vedere
il mondo, la Chiesa e l’istituto. Ci facciamo presenti in mezzo a loro, con semplicità, impegnandoci nella difesa della vita e
nella rimozione delle cause della povertà” (n. 26).
2.4 Queste parole del Capitolo riflettono molto bene come noi comprediamo la parola “inserzione”, che chiamiamo
globale: camminare con gli impoveriti; guardare con i loro occhi; trovare con loro vie di liberazione, riflettendo su una
nuova metodologia missionaria capace di trasformare strutturalmente la realtà; crescere con loro in umanità e in spiritualità;
discernere sui mezzi e le strutture necessarie per raggiungere questo obiettivo; sostenere la lotta dei più poveri e il loro
diritto alla vita in dignità, in qualunque posto ci troviamo, anche attraverso i mass-media, uno strumento potente di
advocacy. C'è anche l' inserzione fisica, cioè vivere insieme ai margini con i più poveri, che non è l'unico modo di fare
missione, ma è indubbiamente una realtà nella nostra Famiglia Comboniana. Una forma di inserzione non esclude l’altra,
ma entrambe si arricchiscono a vicenda.
2.5 Con questo documento vogliamo rivolgerci a tutti i Missionari Comboniani nelle loro comunità, per incoraggiarli,
apprezzarli e sostenerli nel loro servizio al Regno di Dio. L’invito per tutti noi è di prendere con grande serietà ciò che gli
ultimi quattro Capitoli ci hanno indicato come priorità.
2.6 In modo particolare con questo documento vogliamo fare appello a voi, Delegati al Capitolo, affinché sappiate
riconoscere meglio il kairos che questi contesti e questa chiamata rappresentano per noi oggi.
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PERCHÉ SCEGLIAMO DI ESSERE CON I PIÙ POVERI
3.1 Il nostro essere con i più poveri è il nostro modo di incarnarci nella realtà in cui vive molta gente, e la nostra risposta a
questa realtà. La grande maggioranza degli abitanti del mondo vive in questi contesti di marginalizzazione come
conseguenza di un dislivello immenso creato dal dominio economico di pochi. UN Habitat prevede che in 20 anni almeno 3
miliardi di persone nel mondo vivrà in slums in città di prima o seconda grandezza, con gravi conseguenze anche per le
zone rurali. Le dimensioni crescenti di questi fenomeni sociali e la gravità delle sfide che essi rappresentano per la missione
della Chiesa sono un chiaro segno dei nostri tempi.
3.2 Questa scelta di vivere con gli impoveriti e i marginalizzati è una dimensione costitutiva del carisma Comboniano.
Perciò la nostra presenza tra loro (sia come inserzione fisica che globale), ovunque si trovino, è pienamente in linea con la
nostra vocazione, carisma, Regola di Vita e i Documenti Capitolari, che ci spingono a uscire e “portare ai poveri la Buona
Novella”. Per noi oggi questo significa “piantare la nostra tenda in mezzo a loro”, camminare con loro, consolarli e con loro
trasformare e rigenerare la società a tutti i livelli: sociale, politico, economico e spirituale.
3.3 La missione è una relazione di fraternità – con Dio, con i fratelli e le sorelle, e con la natura – che ha il potere di
diventare “un’attività con il fine di cambiare la realtà” (J. Sobrino). La nostra fraternità e comunità sono il cuore
dell'inserzione, sia globale che fisica; può dare potere alla gente verso la liberazione integrale e trasformazione, promuovere
un ministero di amore che diventa riconciliazione, giustizia, pace and integrità del creato.
3.3.1 Essere in questi contesti con i poveri significa adempiere l’opzione per i poveri fatta dalla Chiesa, sceglierli
come i privilegiati a cui annunciamo la Buona Novella di Gesù, seguendolo nella sua prassi e nel suo stile di vita.
3.3.2 Esserci ci aiuta a semplificare radicalmente il nostro stile di vita e i mezzi che usiamo per il nostro lavoro
missionario: questo ci rende apostolicamente efficaci più che materialmente efficienti.
3.3.3 Esserci ci invita a sottolineare la dimensione dell’ “essere e trasformare con” i poveri e “come” poveri più che del
“fare per” i poveri.
3.3.4 Esserci apre ad una nuova visione per la nostra metodologia missionaria, capace di unire l’inserzione diretta tra gli
impoveriti con dinamiche per una trasformazione strutturale della realtà: coscientizzazione politica, partecipazione
organizzata della gente, cittadinanza attiva del Regno vivendo nelle Piccole Comunità Cristiane.
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ESSERCI COME MISSIONARI COMBONIANI
4.1 L'adempimento della nostra missione come inserzione globale e inserzione fisica in alcun modo rifiuta o giudica il modo
'tradizionale' di fare missione tra i Missionari Comboniani. Siamo pienamente consapevoli ed estremamente grati alle
centinaia di confratelli che, ovunque nel mondo, dedicano totalmente le loro vite alla proclamazione del Vangelo e alla
liberazione integrale della gente.
4.2 Oggi siamo presenti anche in contesti umani dove davvero incontriamo i più poveri e abbandonati del nostro tempo, e vi
siamo presenti come comunità comboniana. Ci pare che la nostra piccola presenza non solo è importante, ma essenziale per
la nostra missione comboniana, un chiaro segno dei tempi e luoghi e un forte richiamo alla nostra Famiglia Comboniana di
quanto fu deciso in tanti Capitoli a partire dal 1985.
4.3 Risposte adeguate alle sfide enormi che provengono da questi contesti richiedono una profonda esperienza di Dio e
preghiera; riflessione biblica e teologica che porti ad una più chiara metodologia missionaria; una preparazione di coloro
che vogliono lavorare in questi contesti.
4.4 Questo sarà possibile solo se:
4.4.1 Sarà assicurata, rinforzata e incoraggiata la continuità degli impegni esistenti. Questo richiederà una
preparazione opportuna e qualificata di confratelli chiamati a vivere questo ministero in questi contesti e la
presenza di una comunità comboniana in ciascuno di queste realtà. Questa comunità dovrà essere in collegamento
con altre comunità comboniane e movimenti sociali, affinché il grido degli impoveriti possa diventare una reale
forza di trasformazione sociale.
4.4.2 I fondamenti biblici e teologici e le implicazioni dell’inserzione globale e fisica saranno studiati e
approfonditi, soprattutto nei Centri Teologici e Istituti dove siamo presenti. Le comunità comboniane di inserzione
dovrebbero agire in collegamento per aiutare nell'approfondimento della riflessione biblica e teologica.
4.4.3. La Famiglia Comboniana, sia a livello provinciale che generale, accoglie l’invito a riflettere seriamente sulla
metodologia missionaria. Questa metodologia ovviamente può variare da contesto a contesto, per questo sarà molto
importante creare networks all’interno della Famiglia Comboniana attraverso i quali queste esperienze nei diversi campi
missionari possano essere condivise, imparando gli uni dagli altri ed elaborando creativamente nuove strategie.
4.4.4 L’idea portante della nostra formazione, cioè “preparare alla missione attraverso la missione” (cfr. il documento “In
cammino verso il Capitolo” della Commissione Tematica sulla Formazione, punto 4), deve essere assunta molto seriamente.
Fin dai suoi inizi il processo formativo dovrebbe essere inserito in questi contesti. Questa è il solo realistico modo di:
permettere ai candidati Comboniani di entrare in contatto con le sofferenze e le speranze della gente, tra le fonti più
importanti per una crescita verso la maturità umana, cristiana e vocazionale; eliminare la seprazione artificiale della
formazione dalla realtà, evitando uno stile di vita borghese e materialistico. Crediamo che una nuova formazione nascerà
dalla sintesi di un profondo accompagnamento nella conoscenza di sé, di una crescita nella relazione personale con Gesù
Cristo e di un impegno serio nei contesti di marginalità e povertà umana, lotta e speranze.
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COSA CHIEDIAMO AL CAPITOLO
5.1 In conclusione chiediamo:
5.1.1 Una chiara ed esplicita riaffermazione da parte del Capitolo che il concetto di inserzione globale è una delle
priorità di tutta la Famiglia Comboniana (a livello generale, provinciale e comunitario). Venga assunto nella
pienezza del suo significato, come stile di vita e comune visione della missione. Al tempo stesso confratelli e
comunità vengano preparate e sostenute per l’inserzione fisica in contesti di povertà e marginalizzazione, come
segno di presenza (testimonianza di vita) e via concreta e specifica di metodologia missionaria. In alcune province
e situazioni missionarie questa realizzazione può richiedere un passo iniziale nel quale i confratelli che lavorano in
questi contesti di povertà e marginalizzazione dovranno vivere nella comunità comboniana più vicina. Tutti i
confratelli, specialmente i più giovani, siano aiutati e incoraggiati a scegliere e vivere pienamente l’inserzione
globale in tutte le aree di ministero, in atteggiamento di profonda coerenza vocazionale, compassione e solidarietà
con i più poveri e abbandonati.
5.1.2 Il futuro Consiglio Generale implementi questa priorità in collaborazione con le province e con una speciale
attenzione a rinforzare le comunità di inserzione fisica. L’obiettivo è quello di rendere operativo ciò che è già stato
deciso in passato ma mai realizzato pienamente: ogni Provincia assuma uno stile d’inserzione globale e apra una
presenza di almeno una comunità di inserzione fisica in contesti emarginati, come metodo pastorale.
5.1.3 Ogni Missionario Comboniano che si senta chiamato a vivere un'esperienza di inserzione fisica dovrebbe essere
incoraggiato a farlo.
5.1.4 Chiediamo una buona e qualificata preparazione dei confratelli che vogliono lavorare in questi contesti, così come una
cooperazione, collegamento e condivisione tra loro per rispondere meglio alle sfide provenienti da questi contesti (come si è
fatto per rispondere alla complessa realtà dell’Islam e dei mass media). Siamo consapevoli di quanto questo tipo di missione
sia molto esigente da un punto di vista sia umano che spirituale. Perciò una sana formazione all'inizio e un collegamento
stabile con altri confratelli in contesti simili può evitare alcuni degli attuali problemi psicologici, spirituali e vocazionali.
5.1.5 Chiediamo anche la preparazione di confratelli nel campo dei diritti umani, dell'analisi socio-economica della realtà e
dell'azione socio-politica. Questi confratelli dovrebbero vivere con le vittime del sistema socio-economico attuale per poter
comprendere meglio le dinamiche di questi contesti e la vita dei più poveri.
5.1.6 Infine chiediamo la creazione di piccole comunità formative inserite in questi contesti o in collegamento con comunità
comboniane già impegnate in queste realtà.
5.2 Crediamo fermamente che se queste scelte saranno fatte, tutta la Famiglia Comboniana ne uscirà rafforzata nel suo
spirito missionario, visione e gioia che viene dal servizio ai poveri e marginalizzati.
Siamo coraggiosi come lo fu il Comboni!
Dio ci benedica
FIRMATARI
(elenco aggiornato al 8.03.2009)
Per vedere la lista completa e aggiornata, visita la pagina http://combodoc.pbwiki.com/DraftSubscribers
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Fr. Daniele Moschetti
Fr. Stefano Giudici
Fr. Jose’ Luis Foncillas Bernaldez
Fr. Franco Nascimbeni
Fr. Alex Zanotelli
Fr. Domenico Guarino
Fr. Giorgio Poletti
Fr. Antonio Bonato
Sc. Filippo Mondini
Fr. Paolo Latorre
Fr. John Shikolio Webootsa
Br. Hans Eigner
Fr. Dario Bossi
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Fr. Piercarlo Mazza
Fr. Maurizio Binaghi
Fr. Pablo Jaramillo Arias
Fr. Abraham Hailu
Fr. Daniele Zarantonello
Sc. Filippo Ivardi Ganapini
Br. Antonio Soffientini
Br. Tchangaï Polycarpe Pyabalo
Fr. Hernandez Rogel Juan Josè
Fr. Paul Annis
Fr. Joaquim Silva
Fr. Fabrizio Colombo
Fr. Edgardo Vizcarra
Fr. Joaquim Valente
Fr. Tomasz Marek
Br. Tomasz Basiński
Fr. Daprè Pius
Fr. Gustavo Brito
Fr. Alfredo Gomes de Sousa
Fr. Giorgio Padovan
Fr. Gaiga Gianni
Fr. Franco Moretti
Fr. Manuel Ramón Torres Gómez
Fr. Teresino Serra
Br. Günther Nährich
Sc. Paweł Opioła
Sc. Szybka Mariusz
Fr. Nazareno Contran
Fr. Maciej Zieliński
Sc. Maciej Miąsik
Fr. Giacomo Palagi
Br. Alberto Parise
Fr. Janito Palacios Joseph Aldrin
Fr. Rafael Armada Diez de Rivera
Sc. Krzysztof Zębik
Fr. Guillermo Aguiñaga Pantoja
Br. Rosario Iannetti
Fr. Wellington Alves
Fr. Renè Onate
Fr. Dunn Alvarez Henry Oswaldo
Fr. Domingo Savio
Fr. Juan Manuel Rodriguez
Fr. Josè Joaquim Luis Pedro
Fr. Antonio Carlos Simoes Ferreira
Fr. Roberto Minora
Fr. Claudio Bombieri
Fr. Enrique Bayo
Fr. Luigi Codianni
Fr. Joseph Altenburger
Fr. Juan Manuel Fonseca
Fr. Luciano Marini
Fr. Gustavo Covarrubia Rodriguez
Fr. Massimo Ramundo
Fr. Adriano Zerbini
Fr. Karl Peinhopf
Fr. Herivelto Marques
Fr. Giampietro Baresi
Fr. Roberto Perez Cordova
Fr. Fausto Beretta
Fr. Marco Passerini
Fr. Kabeya Mbinze Janvier
Fr. Josè Antonio M. Rebelo
Fr. Carmine Curci
Fr. Arturo Bonandi
Fr. Giampaolo Pezzi
Fr. Odelir Josè Magri
Fr. Armindo Dinis
Fr. Bianchi Carlo
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82. Fr. Ottorino Bonvini
83. Fr. Fernando Zolli
84. Fr. Raimundo Nonato Rocha Santos
85. Br. Bernardino Dias Frutuoso
86. Fr. Josè Manuel Guerra Britos
87. Fr. Francesco Pierli
88. Fr. Luigi Zanotto
89. Fr. Corrado Tosi
90. Sc. Diego Dalle Carbonare
91. Sc. Jacek Pomykacz
92. Fr. Matteo Merletto
93. Fr. Damiano Guzzetti
94. Fr. Manuel Alves Pinheiro de Carvalho
95. Fr. Remigius Twinemigisha
96. Fr. Louis Tony Okot Ochermoi
97. Fr. Martin Lako
98. Fr. Jeremias Martins
99. Fr. Günther Hofmann
100. Fr. Luigi Consonni
101. Fr. Giuseppe Caramazza
102. Fr. Fernando Madaschi
103. Br. Enrico Gonzales y Reyero
104. Fr. Giuseppe Giannini
105. Fr. Antonio Guirao
106. Br. Claudio Parotti
107. Fr. Michele Tondi
108. Fr. Tesfamariam Ghebrecristos Woldeghebriel
109. Fr. Giuseppe Cavallini
110. Fr. Juan Climent Vilaplana
111. Fr. Anthony Kimbowa Kibira
112. Fr. Vicente Luis Reig
113. Fr. Alcides Costa
114. Br. Alberto Degan
115. Br. Genesio Maroso
116. Fr. Luigi Moser
117. Fr. Robinson de Castro Cunha
118. Fr. Mansueto Dal Maso
119. Fr. Francesco Lenzi
120. Br. Simone Bauce
121. Fr. Ceola Manuel
122. Fr. Joseph Mumbere Musanga
123. Fr. Remo Mariani
124. Fr. Benito De Marchi
125. Fr. Horacio Rossas
126. Fr. Dario Balula Chaves
127. Fr. Enzo Balasso
128. Fr. Víctor Manuel Tavares Dias
129. Fr. Luciano Verdoscia
130. Br. Della Monica Simone
131. Fr. Gaetano Beltrami
132. Fr. Bervian Vanderlei
133. Fr. Wokorach P'Mony Raphael
134. Fr. Manuel João Pereira Correia
135. Br. Avo Tanzi Baudouin
136. Br. Andrè Abali Kpeze
137. Br. Niño Del Portillo Miguel Angel
138. Fr. Denima Darama Emmanuel
139. Fr. Kakule Muvawa Emery-Justin
140. Fr. Paul Mandala Muanabis
141. Fr. Ndombe Mbenza Jean
142. Br. Eluma Nsele Jacques
143. Fr. Dennis Conway
144. Fr. João Rodrigues da Costa
145. Fr. Saverio Paolillo
146. Fr. Enrique Sánchez González
147. Fr. Rogelio Bustos Juárez
148. Br. Egle Paternoster
149. Br. Mario Citterio
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Togo-Ghana-Bénin
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DCA
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150. Fr. Alberto Pelucchi
151. Fr. Franz Weber
152. Fr. Gianluigi Pitton
153. Fr. Katsan Fodagni Kokouvi [Fidèle]
154. Fr. Paul Donohue
155. Fr. Ramón Alberto Vargas Egüez
156. Fr. Giuseppe Ambrosi
157. Fr. Francisco Augusto Carrera
158. Sc. Sebastian Chmiel
159. Sc. Albert Jasiński
160. Fr. Raffaello Savoia
161. Fr. Romano Rokani Dada
162. Br. Dzinekou Yawovi Jonas
163. Fr. Walter Borghesi
164. Fr. Francesco Antonini
165. Fr. Jacques Mosengwo
166. Fr. Franco Barin
167. Fr. Samuel Mbambi
168. Sc. Olivier Bachulu
169. Fr. Efrem Tresoldi
170. Fr. Corrado Masini
171. Br. Paolo Rizzetto
172. Fr. Alessandro Garbagnati
173. Fr. Ruffino Ezama
174. Fr. Venanzio Milani
175. Fr. Danilo Cimitan
176. Fr. Claudio Crimi
Italia
DSP
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Brasil S
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Ecuador
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Kenya
Polska
Polska
Colombia
Uganda
Malawi - Zambia
Brasil S
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