PERIODICO POWERCAR 4

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PERIODICO POWERCAR 4
POWER CAR
POWER CAR
PERIODICO DI INFORMAZIONE
PUBBLICAZIONE RISERVATA AI SOCI - ANNO I - Numero 4 - Dicembre 2010
Direzione, redazione e amministrazione: POWER CAR - C.da Sant’Angelo - Zona Ind.le Sud - Fasano (BR)- tel/fax 080.4391324
E-mail : [email protected]
Curatore del Notiziario: Lorenzo De Leonardis
Elaborazione grafica: Roberto Martellotta
Editoriale
Cari amici,
con il quarto numero del nostro Periodico
Power Car siamo pronti a fare un resoconto
del lavoro svolto in questo primo anno.
Il “giornale”, partito senza nessuna
presunzione, è stato pensato per fornire ai
suoi lettori buoni spunti su argomenti inerenti
il mondo automobilistico.
Per arrivare alla sua realizzazione, partendo
da un’idea di base, il lavoro svolto è stato
davvero tanto. A darci coraggio nel
perseguire l’obbiettivo i vostri riscontri positivi,
i vostri apprezzamenti per gli argomenti
trattati e tanti suggerimenti che potranno
guidarci nella giusta direzione.
Un grazie di cuore a tutti gli amici inserzionisti
che hanno creduto nel Periodico e prima
ancora nelle persone che per esso lavorano.
Il lavoro grafico è di Roberto Martellotta
il nostro “angelo caduto sulla terra”. Non
è vero che i miracoli non esistono, a noi è
capitato di incontrare una persona con
la pazienza di un santo! Ci pregiamo di
avere la firma di un illustre giornalista del
settore come Roberto Schena; la vitalità
della giovanissima, brava e bella (che è un
valore aggiunto non di poco conto) Rosaria
Pace; l’intraprendenza (spesso dobbiamo
tenerlo “a freno”) di Lorenzo De Leonardis
e soprattutto di avvalerci della consulenza
tecnica di Mimmo Bellini. A chiudere il
cerchio, la “perfezionista” del gruppo,
Antonella. A tutti i lettori di questo periodico,
ai soci, ai simpatizzanti e ai sostenitori morali
di Power Car: Grazie!
In questo numero vi segnaliamo: uno
“speciale” sul Rally Fotografico firmato da
Rosaria Pace che per questa edizione 2010
ha seguito la manifestazione a bordo di una
delle auto in gara e ha intervistato per noi
i vincitori. Un resoconto della giornata del
21 novembre all’Autodromo del Levante, la
parte conclusiva del Campionato Mondiale
Superstars Series corso da Gigi Ferrara e
seguito per noi da Lorenzo De Leonardis.
Questo e tanto altro nelle rubriche ricche
di argomenti dai quali prendere spunti e
suggerimenti.
Da Power Car:
Felice 2011 ! ! !
La redazione
1
POWER CAR
COMUNICAZIONI
CO
OMU
UNIC
CAZIONII di se
servizio
ervizzio
E’ in lavorazione il nuovo sito
dell’associazione
www.powercarmotorsport.com
che andrà ad affiancare, per il momento, quello attuale
www.mimmobelini.com
ma che in futuro li vedrà con una loro
specifica identità.
A breve sarà operativo e aggiornato
sulle attività storiche del club
e sul prossimo calendario degli eventi 2011.
Il prossimo appuntamento previsto nel calendario
2011
degli eventi dell’associazione è il consueto “incontro
sociale”.
Soci vecchi e nuovi si incontrano per scoprire insieme il calendario delle attività del club.
Data e luogo dell’incontro saranno comunicati a breve
e comunque visibili sul sito
www.mimmobelini.com oppure
www.powercarmotorsport.com .
E’ in corso il tesseramento per l’anno associativo
2011,
tutti i soci riceveranno una calda e originale sciarpa
firmata Power Car.
Chiama la segreteria del club al 080 439.13.24
o vai sul sito www.mimmobelini.com oppure
www.powercarmotorsport.com
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POWER CAR
Domenica 26 settembre 2010
3° RALLY
R
FOTOGRAFICO
“In Terra di Bari”
di Rosaria Pace
Una domenica
nica speciale
e il 26 settem
settembre, piena di sole,
popolata da amici che si ritrovano per condividere
una passione e per trascorrere qualche ora in allegria.
Con questo spirito è stato organizzato dalla Power Car
il terzo Rally Fotografico “In Terra di Bari”. Un evento che
richiama l’attenzione di moltissimi soci e che aggrega,
in un momento di condivisione, anche le famiglie dei
partecipanti.
Una passeggiata sulla propria auto sportiva, una
esplorazione di perle architettoniche e paesaggistiche
del territorio regionale e
un pranzo in compagnia
rappresentano gli ingredienti
dell’emozionante
evento
annuale dell’associazione.
Per l’edizione 2010 abbiamo
deciso
di
seguire
la
manifestazione da vicino,
a bordo di una delle auto
in gara. Alle ore 10 il raduno nella centralissima Piazza
Saluti, sorrisi, abbracci
e promesse di una
giornata
divertente
e insolita per tutti. Si
sale in auto: il rombo
dei motori, la fila per
la partenza. Comincia
il viaggio.
Prima
tappa:
“Il
Minareto di Fasano
è
un
edificio
dall’architettura eclettica di ispirazione islamica
costruito a Selva di Fasano da Damaso Bianchi (18611935), artista e nobiluomo fasanese, nel 1918”. La
Ciaia: qui avviene l’iscrizione e il ritiro del roadbook, il
giornale di viaggio che accompagnerà i partecipanti
lungo il percorso di guida.
Lo sfogliano, studiano l’itinerario e i luoghi che di lì
a poco saranno ammirati, esplorati, fotografati e
leggono attentamente le informazioni dei monumenti
scelti dall’organizzazione perché dovranno rispondere
a un questionario.
C.da S.Angelo - 080 439.39.11
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POWER CAR
meravigliosa villa presso la Selva di Fasano è il punto
di partenza dell’avventura. Con l’auto parcheggiata
vicino alla maestosa struttura, si cominciano le prove di
fotografia. Auto in posa, numero della macchina ben
in vista, lo
scatto.
Si
riparte
alla volta di
una chiesa
situata “in
territorio di
Monopoli,
nei
pressi
della strada
che
dalla
città barese
conduce
alla Selva di
Fasano, nei pressi della località Loggia di Pilato, in
La
posizione dominante sulla pianura costiera”.
Chiesa di San
Michele
in
Frangesto sarà
la
seconda
“meraviglia”
da osservare.
Sole e vento
sulla collina,
una manovra
nell’atrio della
chiesa e la
fotografia per
immortalare
l’auto
che
si staglia sul
panorama
collinare.
Terza tappa? Le mitiche Grotte di Castellana. Ma prima
di raggiungerle ci si può concedere una sosta al bar:
caffè, una chiacchierata, una consultazione veloce
sulle strategie di gara, sguardo all’orologio e si riparte,
pronti per le
ultime
due
soste
della
giornata.
“A circa 5
chilometri
dal centro di
Castellana,
in territorio di
Conversano,
la
Torre
sorge su una
collinetta alta
circa 260 metri, lungo il circuito murario di un villaggio
fortificato medievale”. Presto conosceremo la Torre
di Castiglione. Giunti sul luogo il fascino eterno della
struttura ci cattura. Intorno, un gruppo di abitanti del
luogo presentano ai concittadini e ai turisti i prodotti
tipici della zona: uva, frutti selvatici, il pane croccante.
La tradizione, la cucina, l’arte si fondono in un clima di
festa e di cultura. “La Torre che oggi vediamo – leggiamo
sul roadbook – è databile ad un’età successiva al
Trecento, e svolgeva funzioni contemporaneamente
di difesa, di avvistamento e di segnalazione; secondo
gli studi più accreditati, sarebbe stata edificata nel XIV
Secolo e probabilmente ristrutturata nella seconda
metà del Cinquecento, abbattendo alcuni tratti della
precedente cortina muraria”. Quante cose imparate
in una giornata…
Torniamo a bordo dell’auto, con gli occhi ancora pieni
di meraviglia. Siamo leggermente in ritardo rispetto
alla tabella di
marcia, ma pronti
a
conquistare
l’ultimo tratto del
percorso:
Cala
Torre Incina è
vicina a Monopoli,
ma
appartiene
al
comune
di
Polignano.
Respiriamo
il
profumo del mare, fotografiamo ancora una volta
l’auto che corona il paesaggio e ripartiamo alla volta
del ristorante tappa di arrivo del Rally Fotografico
dove, come da tradizione assaporeremo le delizie della
nostra buona cucina. Premiazione e appuntamento
all’anno prossimo con un nuovo itinerario e con nuovi
luoghi da scoprire.
(Rosaria Pace)
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POWER CAR
RALLY FOTOGRAFICO
Intervista al vincitore della categoria “GENTLEMAN”
Intervista a Alberto D’Abbicco vincitore per la
categoria “Gentleman”
alla guida di una Porsche 911 SC ha partecipato in
coppia con il fratello Marco.
Ha vinto il Rally Fotografico per il secondo
anno consecutivo: qual è il segreto?
Un vero segreto
non penso che ci
sia ma sicuramente
l’entusiasmo, la
concentrazione e la
mentalità vincente
sono elementi
importanti al fine
di conseguire un
risultato. In tutte
le gare a cui ho
partecipato ho
sempre valutato
attentamente tutte
le componenti che
possano portare a
raggiungere il risultato finale e, quindi, la vittoria.
Su questa seconda vittoria ci sperava, ci
contava o se l’aspettava?
Avevo una forte aspettativa nell’arrivare fra i primi
concorrenti e sicuramente questo ha moltiplicato le
mie risorse.
Ho apprezzato una particolare cura della scelta dei
monumenti da fotografare anche con riferimento
ad un percorso “culturale” e devo ancora una volta
complimentarmi con lo staff organizzativo per quanto
realizzato.
Ha partecipato e vinto al Rally Fotografico con
la sua Porsche 911 Carrera 3.2 entrambe le volte. È
importante il feeling con la propria auto?
Il feeling con la propria auto è un elemento
essenziale durante la competizione. Oltre che
conoscere perfettamente la meccanica ed i tempi
di reazione del motore e dello sterzo; devi “amare”
la tua automobile per affrontare in sintonia qualsiasi
percorso.
-
Ha intenzione di vincere anche l’anno
prossimo?
Sicuramente parteciperò anche l’anno prossimo a
questa bellissima competizione impegnandomi, come
sempre faccio, al fine di raggiungere il miglior risultato.
Certamente la soddisfazione avuta nel vincere due
competizioni consecutive accresce la mia voglia di
partecipare e di vincere.
Anche quest’anno ha partecipato in
coppia con suo fratello Marco, ormai il sodalizio è
consolidato?
Certamente conoscere perfettamente la
persona con cui si affronta questo tipo di gare è
fondamentale. Il sodalizio è sicuramente consolidato
anche nella ripartizione dei compiti a ciascuno
affidati e, quindi, a me la guida del veicolo ed a mio
fratello Marco il servizio fotografico.
Il Rally fotografico è anche scoperta delle
bellezze paesaggistiche e architettoniche a noi vicine
ma talvolta sconosciute. Le sono piaciuti i monumenti
presi come riferimento per le foto e il percorso ideato
dagli organizzatori?
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POWER CAR
RALLY FOTOGRAFICO
Intervista alla vincitrice della categoria “EVA AL VOLANTE”
Intervista a Paola Giacovazzo vincitrice per la
categoria “Eva al volante”
alla guida di una Porsche Boxster ha partecipato in
coppia con il marito Gaetano.
Lei è la vincitrice del Rally Fotografico per la
categoria “Eva al volante”. Ha trovato difficoltà in
qualche momento particolare della competizione?
No, è andato tutto bene, senza nessun tipo di
difficoltà.
Si è divertita?
Certo, mi sono divertita molto, anche perché la
manifestazione prevedeva un minimo di gara e di
competizione, ma in realtà è stata una giornata tra
amici.
L’equipaggio era formato da lei e da suo
marito che in questo caso ha avuto il ruolo di
navigatore. Il feeling di coppia vi è stato utile?
Sì, io ero il pilota, ma il vero pilota era mio marito,
che era al mio fianco e che mi ha dato consigli
preziosissimi su come guidare la macchina, sui
percorsi da seguire. Lui è sempre il mio copilota, non
solo nel caso del Rally.
Gli organizzatori della Power Car hanno
una particolare attenzione verso il gentil sesso al
volante, dando alle donne lo spazio e la possibilità di
esprimersi in competizioni ad oggi prevalentemente
maschili; prove di abilità alla guida, corsi di guida
sicura ecc. Cosa ne pensa?
Finalmente una associazione ha attenzione per le
donne in competizioni che solitamente si definiscono
come strettamente maschili. Il che non è vero, dal
momento che, come nel caso mio e di mio marito,
condividiamo da sempre la passione per le auto
sportive.
Ne è una dimostrazione il fatto che oggi (sabato 23
ottobre, ndr) siamo entrambi alla fiera di Padova
“Auto e moto d’epoca”, una manifestazione di
respiro internazionale, interessantissima. Stiamo
osservando auto esclusive, ad esempio in questo
momento siamo vicini ad un modello Isotta Fraschini,
degli anni ’30. All’interno di questa rassegna si può
osservare tutto l’universo che ruota intorno al mondo
dell’automobile: libri, conferenze, modellismo.
ricambi, ecc., e ci sono tante donne ugualmente
interessate, che guardano anche alla bellezza
dell’auto, da un punto di vista diverso rispetto a quello
degli uomini, ma che può coniugarsi con la passione
maschile. Mentre le donne sono più attente ad una
prospettiva estetica, gli uomini si soffermano più sulla
velocità, sulla potenza. Insieme ci si completa e si
imparano molte cose.
Ci sono iniziative al femminile che vorrebbe suggerire
allo staff della Power Car?
Antonella è talmente piena di iniziative che anziché
suggerirle nuove idee bisognerebbe frenarla. È molto
in gamba, ci coinvolge in tante iniziative e quello che
sta organizzando con Power Car incontra l’interesse
e il gusto delle altre donne presenti nell’Associazione.
Ci fidiamo di lei. Se dovessi suggerire una nuova
iniziativa, proporrei di organizzare una visita alla
fiera di Padova “Auto e moto d’epoca” con
l’Associazione.
Un consiglio alle donne che l’anno prossimo
parteciperanno al Rally Fotografico.
Consiglio di partecipare, perché è un modo di
approcciarsi al mondo dell’auto abbastanza
tranquillo: si tratta di gare di regolarità, senza
eccedere nella velocità, che può spaventare.
Io suggerirei di provare, divertirsi, accompagnare
i mariti o compagni in questa avventura, con la
sensibilità e il gusto femminili.
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POWER CAR
RALLY FOTOGRAFICO
Conclusione
E’con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di
Fasano che la manifestazione automobilistica sportiva
non competitiva Rally Fotografico anche quest’anno
ha presentato, domenica 26 settembre, un percorso
del tutto originale che ha portato gli equipaggi “In
Terra di Bari”.
La giuria, presieduta dal Dott. Arnaldo Travaglini,
responsabile di redazione per la provincia di Brindisi
della Gazzetta del Mezzogiorno, il Sindaco di Fasano
Lello Di Bari e il giornalista fasanese Roberto Schena,
ha valutato le oltre 180 foto scattate dai partecipanti
decretando il particolare riconoscimento della “Foto +”
a Pasqua Ancona di Fasano.
Accomunati dalla stessa passione, si ringrazia della loro
gentile disponibilità disinteressata. L’appuntamento
con la quarta edizione del Rally Fotografico è per l’anno
prossimo con un nuovo, entusiasmante percorso. Non
mancate!
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POWER CAR
LEVANTE SPORT DAY
Domenica 21 Novembre 2010
Sul circuito dell’ Autodromo del Levante, in quel
di Binetto, domenica 21 novembre, si è svolto il
terzo appuntamento motoristico in pista promosso
annualmente dall’associazione.
Quest’anno i partecipanti si sono cimentati in
una competizione cronometrica costituita da
due distinte prove, una di accelerazione, l’altra
di abilità, da effettuare nell’ambito di uno stesso
giro, ma in due punti diversi del tracciato.
In pratica è come se, alla partenza di ciascun
concorrente,
scattassero
due
cronometri
contemporaneamente: uno veniva stoppato
dopo aver percorso i primi 400 metri di rettilineo,
l’altro invece continuava a cronometrare fino al
completamento del giro di ogni pilota. Giro per
il quale era
stato fissato
un
tempo
imposto
di
percorrenza
pari ad 1
minuto
e
25 secondi:
vincitore
è
stato
chi,
tra i diversi
concorrenti, si
è avvicinato
di più (sia per
eccesso che
per difetto)
al
tempo
imposto.
Ciò
ha
consentito, a fine giornata, di stilare due distinte
classifiche e contemporaneamente, in questo
modo, è stato possibile anche bilanciare, in
un certo qual modo, il divario di potenza e di
prestazioni delle auto schieratesi in pit-lane.
Nella prova di abilità, al primo posto si è classificato
Giuseppe Varlaro su Porsche 911 SC, seguito da
Gianni Tarricone su Lotus Exige, mentre il terzo
posto è stato appannaggio di Fabio Fortunato su
Porsche 996 T. La prova di accelerazione, invece,
è stata vinta da Roberto Zammarano su Porsche
997 T con la piazza d’onore andata a Tommaso
Braccio su Porsche Panamera 4S ed al terzo posto
ha collezionato un altro podio Gianni Tarricone.
Una giornata organizzata all’insegna del
divertimento e dell’agonismo in sicurezza. Al
mattino, infatti, tutti i partecipanti hanno seguito
una lezione di guida sicura e di aggiornamento
sulle nuove regole del codice della strada tenuta
dagli istruttori della Polizia di Stato della Questura
di Bari Nicola Maselli e Raffaele Perrino con il
supporto del Dott. Vittorio Cassiano, diretti dal
vice questore aggiunto Giorgio Oliva.
Oltre al divertimento, in giornate come questa, la
Power Car sottolinea l’importanza del rispetto delle
norme del codice della strada, così come, in molti
incontri, attua iniziative per sensibilizzare i propri soci
all’educazione stradale, che partecipano sempre
numerosi attirati da un cocktail di informazione
utile che permette di mettere in pratica la lezione
durante il raduno stesso.
Numerosi i partecipanti che hanno seguito un
vero e proprio percorso didattico proposto
dall’associazione attraverso “Lezioni di Guida
Sportiva – 1° livello” svolto sempre in circuito.
Un compito certamente non facile quello di
educare, ma come un buon genitore la Power
Car accompagnerà i propri “figli” fino ad una
giusta presa di coscienza sull’importanza delle
regole per una guida sicura.
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POWER CAR
LEVANTE SPORT DAY
tre domande a Nicola Maselli
Sostituto Commissario della Questura di Bari
Come valuta la volontà degli organizzatori Power Car di inserire tra gli eventi dell’associazione
questo tipo di giornate?
Risposta:
Il messaggio chiaro dato dagli organizzatori
e dagli Istruttori della Polizia di Stato, è un
messaggio improntato sulla prudenza e rispetto
delle regole che vigono sulla strada, al fine di
salvaguardare l’incolumità di tutti . Per quanto
riguarda il modo di guidare in pista, si è chiarito
che sulla pista si corre con cognizione di causa,
affinando la tecnica della staccata, alla ricerca
delle migliore traiettoria. Mentre sulla strada è
assolutamente necessario cercare le traiettorie
sicure, rispettare i limiti di velocità, le regole di
comportamento e i segnali stradali che regolano
la circolazione. Correre su strada può produrre
solo danni e non solo amministrativi.
Pensa possano essere utili?
Risposta:
Penso che questa iniziativa, abbia dato un servizio ai soci e agli utenti della strada , donando
informazione più approfondita sull’ argomento “Sicurezza”, che produrrà più consapevolezza
e rispetto per le norme che regolano la circolazione , contribuendo a rendere più sicura la
circolazione e a ridurre le vittime della strada.
un’
Pensa di collaborare con la Power Car per altre giornate di questo tipo?
Risposta:
Dipenderà dagli impegni istituzionali e dal mio Dirigente il VQA Giorgio OLIVA, ma posso assicurare
che la Polizia di Stato è molto sensibile a questi argomenti.
9
Curiosità
POWER CAR
“Non tutti
sanno che . . .”
rubrica a cura di Mimmo Bellini
PRIMA DI METTERSI IN VIAGGIO... far controllare o controllare
1. I livelli di olio motore, liquido refrigerante per il
radiatore e il liquido per l’impianto frenante. Meglio
anche fare il pieno di carburante per evitare la sosta
in un affollato distributore autostradale.
2. Lo stato e l’eventuale regolazione della tensione
della cinghia che fa funzionare l’alternatore e gli altri
servizi.
3. Particolare attenzione alle spatole tergicristalli
che è meglio sostituire se sono in uso da molto
tempo. Aggiungere un buon detergente al serbatoio
dell’acqua tergi. Anche in estate la loro funzione è
molto utile quando abbiamo il parabrezza sporco di
polvere e insetti.
4.Il filtro abitacolo và sostituito almeno una volta
ogni tre mesi, a seconda delle condizioni ambientali
e comunque prima che perda la sua efficacia. Un
filtro abitacolo intasato si traduce in un calo del
flusso di ventilazione se non in un cattivo riciclo che
esaurisce l’ossigeno nell’abitacolo con conseguenze
molto pericolose, senza contare un difficile
disappannamento dei cristalli. Un buon filtro abitacolo
protegge l’automobilista e tutti gli occupanti del
veicolo dagli agenti inquinanti e dai fumi che
possono penetrare nell’abitacolo tramite il sistema di
ventilazione.
5. Lo stato di usura degli pneumatici, la data di
costruzione (è consigliabile che non superi i tre anni)
e la pressione di ognuno, seguendo le indicazioni
che troviamo sul libretto di manutenzione. Fornirsi
di catene omologate in caso di viaggio su percorsi
di montagna e comunque da tenere sempre in
macchina nei periodi invernali in caso di necessità.
6. Dovendo viaggiare a pieno carico un controllo
degli ammortizzatori è consigliato. Una vettura che
“rimbalza” su un fondo sconnesso diventa difficile da
controllare.
7. Il funzionamento di tutte le luci.
8. L’usura delle pastiglie dei freni per non trovarci
nella necessità di cercare un’officina durante le
vacanze.
10.Un controllo molto accurato sull’impianto di
scarico da personale esperto per appurare eventuali
perdite di fumi che possono invadere l’abitacolo e
causare mal di testa e sonnolenza, fino ad arrivare
alla perdita di coscienza.
11. Per partire è meglio scegliere le ore più fresche
e meno intasate, quindi il mattino presto o la sera.
Particolare attenzione ai momenti del crepuscolo e
dell’alba perché si può avere sonnolenza. In caso
ci sia un accompagnatore si consiglia che la sua
presenza nella detta circostanza sia attiva.
12. E’ sbagliato mangiare tanto prima di partire per
evitare di farlo durante il viaggio. Questo provoca
sonnolenza e ritarda i riflessi. Meglio fare spuntini brevi
e più frequenti.
13. E’ vivamente sconsigliato l’uso di alcolici per
evitare le conseguenze e le sanzioni previste dal
codice della strada.
14. Meglio partire con anticipo perché ci permette
di viaggiare più rilassati, soprattutto se abbiamo un
traghetto da prendere.
15. Dobbiamo mantenere le distanze di sicurezza
in funzione alla velocità di marcia. A 100 km/h
percorriamo circa 30 metri al secondo. Il tempo
di reazione ad un pericolo improvviso è di circa
0,7 secondi, quindi prima di reagire abbiamo già
percorso circa 25 metri. Provate a calcolare qual è la
distanza che normalmente tenete dalla vettura che vi
precede.
16. Assicurarsi di avere a bordo il triangolo e una
serie di lampadine e fusibili di scorta. Sono anche
utili una torcia e un paio di guanti da lavoro, oltre al
giubbotto catarifrangente.
Buon viaggio !!
9. Lo stato della batteria e del suo liquido.
10
POWER CAR
L’ANNO
O CHE V
VERRA’
ERRA’
delle due ruote
ru
uote
di Roberto Schena
Per i centauri solitamente impegnati nel
mondiale Moto GP e Superbike questo è un
periodo abbastanza calmo, qualche impegno pubblicitario per accontentare gli sponsors in fiere e meetings e poi si ricomincia con
i test solitamente sulle pista spagnole sperando in temperature clementi.
I due fronti continuano in un certo senso ad
avvicinarsi, la Moto GP cerca soluzioni meno
costose e quindi più vicine alla produzione,
mentre in Superbike grazie a modelli di serie
sempre più sofisticati ed alla elettronica libera le prestazioni migliorano di continuo. Anche il travaso di piloti fra le due classi è continuo, Biaggi campione del mondo SBK con
l’Aprilia ha dato ancor più visibilità a questo
campionato dove un team privato come
l’Althea con un grande pilota come Carlos
Checa è riuscito a chiudere la stagione sul
podio con varie vittorie importanti per la Ducati che ora si aspetta da lui un 2011 ancor
più da protagonista. Interessante anche il
passaggio di Marco Melandri dalla Honda
Gresini di Moto GP alla Yamaha SBK, un pilota che se ritrova i giusti stimoli può lottare per
il titolo con una squadra che ha lanciato e
dominato due stagioni fa con Spies.
Ma il vero tema 2011 resta l’attesa dei tifosi
per l’arrivo di Valentino Rossi in Ducati. Valentino è convalescente, nei giorni scorsi si
11
POWER CAR
è sottoposto ad intervento chirurgico alla
spalla ed ora è in piena riabilitazione per trovarsi preparato alle prime prove della nuova
stagione. L’attesa è giustificata dalle aspettative del suo grande pubblico di vederlo
trionfare anche con la difficile Ducati che in
passato è stata domata solo da Stoner ora
tornato in Honda e dove certamente non
staranno a guardare. Certamente Rossi saprà trovare la strada per vincere anche con
la Ducati, ma il dilemma è sui tempi e cioè
dopo quante gare il feeling fra il campione e
la rossa sarà al 100%?
Prevedo una prima parte di stagione in cui
Stoner, Simoncelli e Spies prenderanno il
largo e poi Rossi ci delizierà con la solita magnifica rimonta. In ogni caso a partire dalla
primavera su Italia Uno per la Moto GP oppure su La7 per la Superbike ci aspettano sfide
davvero appassionanti in cui piloti o case
italiano possono lottare per la vittoria!
Sul fronte locale si preannuncia una stagione
interessante, il pugliese Pirro ha firmato col
Team Gresini per il mondiale di Moto2, una
conferma voluta sia da Honda che dallo
stesso Fausto Gresini attratto dal potenziale
del pilota di San Giovanni Rotondo. Anche
per Flavio Gentile si prospetta un rinnovo con
il Team Althea Ducati nel CIV Superbike, ma
questa volta con uno staff di tecnici di primo
livello e soprattutto gomme Pirelli per lottare
ad armi pari con l’agguerrita concorrenza
ed un compagno di squadra molto competitivo. Aspettiamo i primi tests in pista per tirare
prima fila per la conquista del titolo nazionale nella prossima stagione sempre con la
Yamaha R6.
Roberto Schena
Calendario provvisorio MotoGP 2011
20 Marzo
3 Aprile
24 Aprile
1 Maggio
15 Maggio
5 Giugno
12 Giugno
25 Giugno
3 Luglio
17 Luglio
24 Luglio
14 Agosto
28 Agosto
4 Settembre
- Qatar* - Losail
- Spagna - Jerez
- Giappone - Motegi
- Portogallo - Estoril
- Francia - Le Mans
- Catalunya – Catalunya
- Gran Bretagna – Silverstone
- Olanda** - Assen
- Italia - Mugello
- Germania - Sachsenring
- United States*** - Laguna Seca
- Repubblica Ceca - Brno
- Indianapolis - Indianapolis
- San Marino & Riviera di Rimini Misano
18 Settembre - Aragon – Motorland
16 Ottobre - Australia - Phillip Island
23 Ottobre - Malaysia - Sepang
6 Novembre - Valencia - Ricardo Tormo Valencia
* Gara in Notturna
** Gara di sabato
*** Solo MotoGP
SBK calendario provvisorio 2011
27 febbraio
27 marzo
17 aprile
8 maggio
30 maggio
un sospiro di sollievo e archiviamo questo
strano 2010 in cui una piccola soddisfazione
è venuta dalla vittoria del Trofeo Femminile
FMI della centaura sarda Manuela La Licata
portacolori del fasanese “Team Vasar” e in
Australia Phillip Island
Europa t.b.a
Olanda Assen
Italia Monza
(lunedì) Stati Uniti Miller Motor
sport Park
12 giugno San Marino Misano
19 giugno Spagna Motorland Aragon
10 luglio
Repubblica Ceca Brno
31 luglio
Gran Bretagna Silverstone
4 settembre Germany Nurburgring
25 settembre Italia t.b.a
2 ottobre
Francia Magny-Cours
16 ottobre Portogallo Portimao
12
POWER CAR
NEWS
Porsche 911 Speedster - 4° versione
Sarà fra le più rare Porsche della storia della Casa
di Stoccarda la nuova 911 Speedster presentata in
anteprima al Salone dell’Automobile di Parigi nello
scorso ottobre. Prodotta infatti in soli 356 esemplari
(in omaggio al primo modello Speedster, la 356 per
l’appunto), questa 911 si distingue dalle sue sorelle per
il caratteristico parabrezza abbassato di 60 mm, per
l’apertura manuale della capote ed il suo caratteristico
alloggiamento sotto due inconfondibili curvature.
408 CV da scaricare a terra rigorosamente a trazione
posteriore, necessitano evidentemente di maggiore
carreggiata; la carrozzeria posteriore è infatti più
larga di 44 mm rispetto alle altre 911. Sotto al cofano è
alloggiato il propulsore boxer 6 cilindri da 3800 cc.
Il cambio di nuova generazione è il doppia frizione
Porsche PDK a 7 rapporti, mentre il sistema frenante
in carboceramica
esclusivo Porsche Ceramic
Composite Brake e l’assetto garantito dal Porsche
Active Suspension Management.
In vendita in Italia da dicembre 2010 , potrà essere tua
a partire da 204.000 euro
La possibilità di personalizzare la propria Speedster
grazie alle opzioni offerte dal
sistema “Porsche
Exclusive”,
n o n c h é
dal limitato
numero
di
esemplari,
fanno della
nuova
911
Speedster
un
vero
e
proprio
rarissimo
gioiello.
Colpo d’occhio
Anche questa volta
l’occhio attento
di Lorenzo De
Leonardis
non si è
lasciato
sfuggire
l’occasione
per
documentare
una
chicca inerente
il mondo
dell’automobile
e non solo. In
questo caso la
sua curiosità è
stata stimolata
da notizie
circolanti durante
l’estate sulla possibilità
che nel territorio di Fasano si dovessero
girare scene di un film. Aperti quindi occhi
ed orecchie e creato un contatto con i
responsabili dell’organizzazione logistica,
Lorenzo ha fotografato per il nostro notiziario
una fiammante e rara Lamborghini Miura,
ancora più rara per il suo colore giallo.
Infatti il regista l’ha pretesa gialla, e così
pare sia arrivata direttamente dal museo di
Casa Lamborghini. Altra curiosità riguarda
il vecchio Vespino 50 che vedrete nel Film
“Se sei così, ti dico di sì”, proviene dalla
collezione privata del nostro inserzionista
Space Motor.
13
POWER CAR
Il filtro abitacolo . . . cos’è, a cosa serve . . .
. . . perchè e quando sostituirlo
rubrica a cura di
Nati principalmente per ridurre i problemi dovuti
alle allergie da polline, i filtri abitacolo, grazie
alla loro elevata efficienza, hanno trovato un
impiego molto importante nella riduzione degli
inquinanti all’interno delle vetture.
Ormai, purtroppo, le concentrazioni d’inquinanti
lungo le strade o nei centri urbani sono sempre
più elevate e gli automobilisti sono tra i soggetti
più esposti.
Grazie quindi all’impiego dei filtri abitacolo si
riduce in grandissima parte la concentrazione
di pollini e di molti agenti inquinanti quali polveri
PM10, particolati residui di combustione etc etc.
Il filtro abitacolo, quindi, protegge l’automobilista
e tutti gli occupanti del veicolo dagli agenti
inquinanti che possono penetrare nell’abitacolo
tramite il sistema di ventilazione.
A mano a mano che il filtro svolge la propria
funzione, la sua perdita di carico, ossia la sua
opposizione al passaggio dell’aria, aumenta
fino ad un valore limite che corrisponde alla
sua durata di vita. Un filtro abitacolo cambiato
regolarmente, quindi, contribuisce al benessere
dell’automobilista e degli occupanti del veicolo.
Il filtro abitacolo antipolline trattiene le particelle
inferiori a 1 micron, come i pollini, i batteri o i fumi
dei gas di scarico, quindi cambiare regolarmente
il filtro antipolline alla propria automobile è
molto importante perché esso ci difende dagli
agenti esterni che entrano nell’abitacolo, e fa
“respirare” meglio il condotto di aereazione
dell’automobile.
Il filtro abitacolo ai carboni attivi trattiene non solo
le particelle e i gas, ma ferma anche buona parte
gli odori, spesso sgradevoli, che si incontrano nel
traffico stradale.
Importantissimo è che il filtro deve essere sostituito
prima che l’accumulo delle particelle di polvere,
di fuliggine o di polline conduca ad una perdita di
carico incompatibile con il buon funzionamento
del sistema di ventilazione del veicolo.
D’altra parte, la conservazione del filtro al di
là della sua durata di vita raccomandata,
causa lo sviluppo sul filtro stesso di muffe e
batteri che lo rende improprio al suo lavoro.
Tale accumulo si traduce in un calo del flusso di
Mimmo Bellini
ventilazione e in un difficile disappannamento dei
cristalli, oltre a usurare precocemente il motorino
della ventilazione. In inverno, inoltre, non sbrina
velocemente e quindi il parabrezza si appanna.
Il suo dovere è mantenere l’abitacolo pulito
da fumi che anche se non ce ne accorgiamo
formano sul parabrezza della nostra vettura come
una pellicola che riduce notevolmente la visibilità,
soprattutto di notte quando si incrociano i fari
delle auto che viaggiano in senso contrario.
Con l’andar del tempo tutte le impurità possono
intasarlo e nei viaggi lunghi questo si può rivelare
fatale per la salute, perché viaggiando con i
finestrini chiusi si consuma ossigeno con un alto
rischio, in mancanza dello stesso, di perdere i
sensi.
Qualcuno può pensare che sulle cabrio il filtro
abitacolo sia meno importante, invece è il
contrario, perché quando la macchina viaggia
scoperta i fumi dello scarico invadono l’abitacolo
e quindi si possono respirare.
Per eliminare questo inconveniente bisogna
arieggiare con la ventola. il filtro abitacolo deve
essere necessariamente pulito perché altrimenti
non fa altro che annullare la ventilazione.
14
POWER CAR
Gigi Ferrara Superstar
In questo ultimo numero dell’anno del Notiziario Power Car,
concludiamo la saga 2010 del nostro amico pilota Gigi Ferrara.
Una stagione a nostro giudizio positiva; certo, abbiamo sperato
fino all’ultima gara che la fortuna girasse dalla sua parte, ma
così non è stato. Piuttosto durante il campionato Superstars Series
la sfortuna lo ha accompagnato nei momenti cruciali, come al
Paul Richard in Francia.
Certo, a conclusione della stagione, dobbiamo obbiettivamente
pur considerare che qualche piccolo errore poteva essere
evitato: ricordiamo per esempio l’uscita di pista a Imola.
Quello che invece ci piace sottolineare di Gigi è il suo carattere
da vero campione. Cordiale e pacato con tutti, anche nei
momenti più difficili, attaccante grintoso in gara, sportivo con gli
avversari. Ma soprattutto lo ha dimostrato nello scorso novembre,
quando ha mantenuto i suoi impegni con la Scuderia, con gli
organizzatori del Superstars Series e con i suoi fans; nonostante
un grave problema in famiglia, Gigi ha trovato la forza e la
concentrazione per affrontare l’ultima prova di campionato
a Kyalami e qui provare il tutto per tutto. Difficilissimo, quasi
impossibile, ma ci ha provato.
19 settembre 2010 – Circuito Paul Richard - Le Castellet Francia
Si conclude con una doppietta della Porsche Panamera
affidata a Fabrizio Giovanardi, la trasferta francese della
SUPERSTARS SERIES del Paul Ricard. FortE della nuova vettura
(nuova rispetto a quella impiegata nelle gare precedenti),
il “Piedone” ha ottenuto una prova di forza in un circuito
dove si aspettava di pagare maggior gap rispetto ai rivali. In
Gara 1 infatti Giovanardi ha regalato al team una doppia
soddisfazione, facendo festeggiare alla N.Technology la 150ª
vittoria in pista.
In Gara 1 ha preceduto la BMW M3 di Gianni Morbidelli
(Team BMW Italia) e Johnny Herbert, su Chevrolet Lumina CR8
(Motorzone Race Car). Un podio emerso proprio nelle battute
finali. Dopo diversi giri dietro la Safety Car per consentire la
rimozione della Maserati Quattroporte di Sandro Bettini, rimasto
coinvolto in un contatto con la Chrysler 300C SRT8 di Mauro
Cesari, la gara ha ripreso lasciando un solo giro a disposizione
dei piloti. Francesco Sini, già compagno di scuderia di Gigi,
lo tamponava con la sua Mercedes C63 AMG, mentre
lottavano per la seconda posizione a due curve dal traguardo,
coinvolgendo anche una terza C63, quella di Max Pigoli,
compagno di squadra di Sini, lasciando così strada libera a
Morbidelli. Un “crash” che ha anche rivoluzionato la classifica
di campionato. Gigi era pronto infatti a passare al comando
della classifica approfittando di una gara condizionata da
problemi tecnici per Thomas Biagi, che nelle prime fasi aveva
avuto un cedimento di un ammortizzatore facendo quindi una
gara tutta in difesa e concludendo al sesto posto. L’uscita di
scena e il coinvolgimento anche di Pigoli che lottava per le
primissime posizioni della classifica, ha così consentito a Biagi di
consolidare il suo primato. Quarto al traguardo Alberto Cola,
sull’Audi RS4 della Hop Mobile Audi Sport Italia, seguito dalla
C63 di Diego Romanini.
In Gara 2 Biagi consolida il primato chiudendo secondo spalle
di Giovanardi, portandosi così a 127 punti nella SUPERSTARS
INTERNATIONAL SERIES con Gigi Ferrara, suo diretto rivale,
rimasto fermo a quota 105 e Pigoli che in due gare è riuscito
ad ottenere appena un punto, fermandosi a 89 lunghezze.
Biagi è riuscito anche a portarsi al comando del CAMPIONATO
ITALIANO SUPERSTARS (questo appuntamento aveva doppia
validità) scavalcando Pigoli. A completare il podio di Gara 2
è stata la Mercedes di Sini, con Ivan Tramontozzi, sulla BMW
M3 della Movisport, che ha lottato a lungo per la vittoria
ma ha accusato una maggiore usura delle gomme finendo
ai piedi del podio davanti a Stefano Gabellini (BMW M3) e
Nico Caldarola (Chevrolet Lumina CR8). È invece sfumato
a poche curve dal traguardo il secondo podio di Herbert,
fermo a bordo pista per problemi tecnici. Entrambe le gare
hanno visto in evidenza le Jaguar XF della Ferlito Motors, con
Riccardo Romagnoli e Luciano Linossi competitivi pur se ancora
condizionati dal giovane motore 5 litri che spinge la berlina
inglese.
10 ottobre 2010 – Circuito Piero Taruffi – Autodromo di
Vallelunga
Due gare, due differenti vincitori, ossia Fabrizio Giovanardi su
Porsche Panamera S (Team N.Techonology) in Gara 1 e Alberto
Cola, al volante di una Audi RS4 (Hop Mobile Audi Sport Italia)
in Gara 2, il titolo ad un terzo differente pilota, Thomas Biagi
che al volante della BMW M3 del Team BMW Italia diventa
il Campione Italiano SUPERSTARS 2010. Sono solo alcuni dei
numeri del weekend romano della SUPERSTARS SERIES: davanti
a ben 24.000 spettatori il campionato organizzato da ROMA
FORMULA FUTURO ha messo in scena due gare combattute e
spettacolari, sfide che hanno visto nelle prime tre posizioni, nei
due round, ben quattro differenti brand.
24.000 spettatori fra cui una numerosa e festosa delegazione di
pugliesi fans di Gigi Ferrara, attrezzati con magliette e cappellini
del Fans club, striscioni e bandiere. C’eravamo anche noi della
Power Car; accolti dal Team CAAL RACING, ci siamo poi portati
15
POWER CAR
in tribuna centrale per assistere allo spettacolo reso dal nostro
beniamino.
In Gara 1 la Panamera
condotta da Giovanardi ha
dettato il passo, lasciando
poco spazio ai rivali che
alle sue spalle si sono
invece dati battaglia per
le altre posizioni del podio.
In evidenza la Mercedes
C63 AMG debuttante della
Rangoni Motorsport con
Luca Rangoni, riuscito a
conquistare la seconda
piazza davanti alla BMW
di Biagi. Il titolo di Biagi
si è concretizzato nel
corso dell’ottava tornata,
quando Max Pigoli, suo
principale rivale al volante
della Mercedes C63 AMG
del Team Romeo Ferraris,
mentre occupava la terza posizione è stato tamponato da
Gianni Morbidelli, compagno di squadra di Biagi, scivolando al
quinto posto e vedendosi sflilare proprio da Biagi, che otteneva
così la certezza
matematica del titolo
senza bisogno di
attendere il secondo
round. Pigoli, quinto
sul traguardo alle
spalle di Stefano
Gabellini, precede
sotto la bandiera a
scacchi Francesco
Sini, suo compagno
di squadra.
Accennavamo qualche rigo più sopra allo spettacolo fornito
da Gigi allorquando, partito in ultima posizione
( non aveva effettuato
alcun giro in prova
causa problemi al
motore risolti solo nella
nottata fra sabato
e domenica)
recuperava
posizioni su posizioni
effettuando sorpassi
spettacolari;
probabilmente
sarebbe riuscito quantomeno a salire sul podio se non
fosse scivolato su una macchia d’olio, per altro costretto al
margine della
carreggiata da
un errore di chi
lo precedeva.
Purtroppo la sua
Mercedes C63
non riusciva a
disinsabbiarsi;
gara 1 finita.
GARA 1 – 1.
Giovanardi
(Porsche
Panamera S) 16
giri in 27’40.737;
16
POWER CAR
2. Rangoni (Mercedes C63 AMG) a 5.188; 3. Biagi (BMW M3 E92)
a 5.502; 4. Gabellini (BMW M3 E92) a 9.196; 5. Pigoli (Mercedes
C63 AMG) a 9.883; 6. Sini (Mercedes C63 AMG) a 13.945; 7.
Ghedina (BMW M3 E90) a 13.945; 8. Cola (Audi RS4) a 14.506; 9.
Zadotti (Chevrolet Lumina CR8) a 15.212; 10. Cappellari (BMW M3
E92) a 16.412.
impossibile, ci si prova. Tre le condizioni: miglior tempo in
prova, vincitore di gara 1 e di gara 2 e Thomas Biagi fuori
dalla zona punti.
Primo obiettivo centrato: Gigi ha conquista il miglior
tempo in qualifica, “rosicchiando” un punto al suo rivale in
campionato Biagi.
È invece Cola ad imporsi, negli ultimi metri, in Gara 2. Il pilota
dell’Audi Sport Italia ha infatti “bruciato” Sini, con un contatto al
limite al Tornantino, che a poche curve dal traguardo occupava
la prima posizione, facendolo scomporre costringendolo
ad accontentarsi del secondo posto. Gara tutta d’attacco
per Giovanardi che, scattato dall’ottava piazza (la griglia di
partenza di Gara 2 è determinata dall’ordine di arrivo di Gara 1
con le prime otto posizioni invertite), ha rapidamente recuperato
con un bellissimo duello intrapreso prima con la Chevrolet
Lumina CR8 di Filippo Zadotti e poi con la Mercedes di Rangoni,
riuscendo a salire fino alla terza posizione davanti a Gabellini,
Biagi e a Kristian Ghedina (BMW M3 del Team Movisport).
Gigi Ferrara, dal canto suo, partito questa volta in 19 posizione,
riusciva a recuperare fino al decimo posto, dando ancora
spettacolo, con la sfortuna ancora presente, atteso che alcuni
giri sono stati effettuati sotto regime di Safety Car, vietando
quindi i sorpassi.
Nonostante non
sia arrivato il
risultato sperato,
la delegazione
di “Gigi Fans”
, tutt’altro che
delusa, ha
festeggiato
il proprio
Campione
al paddok
Mercedes.
Una
dimostrazione
di stima e
di affetto
nonchè una iniezione di incoraggiamento per l’ultima tappa
dell’International Series .
Il bolognese, che in questa occasione deve scontare una
zavorra di 60 Kg ed il quale si presentava a questo ultimo
appuntamento con 41 lunghezze di vantaggio sul suo
diretto rivale, ha ottenuto il sesto tempo con la BMW M3
E92. Entra così nel vivo la sfida finale della Superstars Series,
che questo fine settimana affronta appunto sul circuito
sudafricano la tappa conclusiva della stagione 2010.
Per la cronaca, Thomas Biagi, oltre ad aver conquistato il titolo
del Campionato Italiano, si è anche sensibilmente avvicinato al
successo nell’International Series, che si concluderà sul tracciato
sudafricano di Kyalami a fine novembre: Biagi si presenterà infatti
con un vantaggio di 41 punti su Luigi Ferrara (Mercedes C63
AMG – Caal Racing), con 43 punti complessivi in palio nelle due
gare.
GARA 2 – 1. Cola (Audi RS4) 14 giri in 27’43.016; 2. Sini (Mercedes
C63 AMG) a 2.634; 3. Giovanardi (Porsche Panamera S) a
9.969; 4. Gabellini (BMW M3 E92) a 11.517; 5. Biagi (BMW M3
E92) a 15.800; 6. Ghedina (BMW M3 E90) a 16.785; 7. Zadotti
(Chevrolet Lumina CR8) a 18.049; 8. Giraudi (Audi RS4) a 18.392;
9. Cappellari (BMW M3 E92) a 18.887; 10. Ferrara (Mercedes C63
AMG) a 19.072.
CAMPIONATO ITALIANO SUPERSTARS – 1. Biagi 178 punti; 2.
Pigoli 147; 3. Ferrara 134; 4. Morbidelli 126; 5. Gabellini 106; 6.
Giovanardi 100.
INTERNATIONAL SUPERSTARS SERIES – 1. Biagi 147 punti; 2. Ferrara
106; 3. Pigoli 97; 4. Cola 85; 5. Giovanardi 77; 6. Morbidelli 74.
27 novembre 2010 – Circuito di Kyalami (Sud Africa)
Tentar non nuoce!! E’ proprio il caso di dirlo per Gigi e
per tutto il Team CAAL Racing. La trasferta sudafricana
rappresenta il difficilissimo tentativo per vincere il titolo
Superstars International Series; matematicamente non
Sessione cronometrata movimentata ed emozionante, con
la Chevrolet di Johnny Herbert a soli 14 millesimi di secondo
dalla pole dopo che il team Motorzone Race Car aveva
risolto alcuni normali problemi di set-up lamentati nelle
“libere 1” di venerdì pomeriggio.
Il pilota inglese si è inserito davanti all’altra Mercedes di
Max Pigoli, che non è però riuscito a migliorarsi rispetto alla
sessione della mattina a causa delle condizioni della pista
che sono notevolmente mutate per via del caldo. Bene
anche il pilota locale Brandon Auby, quarto al suo debutto
nella categoria con un’altra Lumina CR8 nonostante
un’escursione sulla ghiaia.
In netta risalita Ermanno Dionisio, settimo con la prima
delle Audi RS4 della Hopmobile Audi Sport Italia, mentre
con un’altra vettura bavarese del Team BMW Italia nella
“top-ten” si è confermato il 21enne Ivan Tramontozzi,
autore dell’ottavo responso e alla sua prima uscita con
la M3 E92 ufficiale. Tutto pertanto lascia presagire un
epilogo incandescente, con più piloti e vetture in lizza per
il successo, oltre al duello BMW-Mercedes che decreterà il
nome del nuovo campione.
Prove ufficiali (primi dieci)
1. Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG-CAAL Racing) 1’47”625
2. Johnny Herbert (Chevrolet Lumina CR8-Motorzone Race
Car) 1’47”639
3. Max Pigoli (Mercedes C63 AMG-Team Romeo Ferraris)
1’48”139
4. Brandon Auby (Chevrolet Lumina CR8-Motorzone Race
Car) 1’48”505
5. Francesco Sini (Mercedes C63 AMG-Team Romeo Ferraris)
1’48”728
6. Thomas Biagi (BMW M3 E92-Team BMW Italia) 1’48”863
7. Ermanno Dionisio (Audi RS4-Hopmobile Audi Sport Italia)
1’49”130
8. Ivan Tramontozzi (BMW M3 E92-Team BMW Italia) 1’49”186
9. Alberto Cola (Audi RS4-Hopmobile Audi Sport Italia)
1’49”335
10. Riccardo Romagnoli (Jeguar XF-Ferlito Motors) 1’49”463
28 novembre 2010
Dopo avere conquistato a Vallelunga il titolo tricolore, Thomas
Biagi si è laureato a Kyalami il campione 2010 della SUPERSTARS
INTERNATIONAL SERIES, ottenendo anche la sua seconda
vittoria della stagione dopo quella di Imola. Un epilogo
entusiasmante per il pilota del Team BMW Italia, che sul circuito
sudafricano aveva già chiuso i conti dopo Gara 1, transitando
ottavo alla bandiera a scacchi ed ottenendo la sicurezza
matematica di non potere più essere raggiunto dal suo diretto
rivale Luigi Ferrara, che alla vigilia di questo ultimo round
pagava 41 lunghezze nei confronti del leader. Il pugliese della
CAAL Racing, con la sua Mercedes C63 AMG, è stato ancora
una volta protagonista, mettendo a segno un secondo ed un
17
POWER CAR
quarto posto dopo avere fatto segnare la pole nella sessione
di qualifiche del sabato. Un altro primo attore della trasferta di
Kyalami è stato l’inglese Johnny Herbert, che in Gara 1 ha rotto
il ghiaccio ottenendo la sua prima vittoria con la Chevrolet
Lumina.
LE GARE
Il via di Gara 1 è stato dato in regime di “wet race”, nonostante
la pista fosse asciutta ed il caldo afoso. Ma le previsioni si
sono rivelate azzeccate, perché dopo alcuni giri è iniziato
puntualmente a piovere. Nel frattempo a prendere il
comando era stato proprio Herbert , poi superato da Ferrara
che si è riappropriato della leadership. Con le prime gocce
d’acqua, Herbert è però tornato al comando, mentre il suo
diretto avversario (complice anche un’escursione sulla via
di fuga prima del
rettilineo principale)
si è dovuto
accontentare della
seconda piazza.
Alle sue spalle un
superlativo Ermanno
Dionisio, con la
prima delle Audi
RS4, dopo che il
suo compagno di
squadra Alberto
Cola aveva
accusato la rottura del differenziale, scivolando quinto alle
spalle di Francesco Sini. Thomas Biagi ha invece concluso
ottavo, conquistando
i punti necessari ad
assicurarsi il titolo.
Gara 1: 1. Herbert
(Chevrolet Lumina
CR8-Motorzone
Race Car) 15 giri in
27’48”411; 2. Ferrara
(Mercedes C63
AMG-CAAL Racing)
a 2”288; 3. Dionisio
(Audi RS4-Hop Mobile Audi
Sport Italia) a 12”865.
In Gara 2, con lo stesso
Biagi in pole per effetto
dell’inversione delle
prime posizioni sullo
schieramento di partenza,
ad avviarsi al comando
è stato Max Pigoli con
la Mercedes del Team Romeo Ferraris, subito tallonato da
Herbert che, in seguito, è stato tuttavia costretto a ritirarsi per
un problema al motore. Fuori dai giochi anche l’altra Lumina
del pilota locale Brandon Auby, sempre nella “top-five”, ma
presto fermo inesorabilmente a bordo pista per la rottura del
cambio. A rinvenire bene sul finire è stato quindi Biagi, portatosi
al comando, mentre Pigoli ha dovuto cedere strada anche a
Cola che ha così concluso secondo. Gigi è quarto.
Gara 2: 1. Biagi (BMW M3 E92-Team BMW Italia) 15 giri in
28’09”340; 2. Cola (Audi RS4-Hop Mobile Audi Sport Italia)
a 2”118; 3. Pigoli
(Mercedes C63 AMGTeam Romeo Ferraris) a
8”743.
Campionato: 1. Biagi
170 punti; 2. Ferrara 132;
3. Pigoli 115; 4. Cola 109;
5. Giovanardi 77.
Si è così chiuso il sipario su
una stagione eccezionale
per la SUPERSTARS SERIES.
L’appuntamento va al
2011.
18
POWER CAR
modelli assolutamente unico nel suo genere.
A consentire questo primo importante risultato del 2011 è stata
naturalmente la conferma dei team già presenti nell’edizione
di quest’anno ma anche tre new-entry che hanno scelto la
SUPERSTARS SERIES per i propri programmi, ossia la Racing
Experience, che si affiderà alla Maserati Quattroporte, la MN
Lexus Racing, che porterà al debutto la Lexus IS-F, e la Campos
Racing che, pur iscritta, deve ancora confermare le vetture
scelte per il proprio esordio.
Lo start della SUPERSTARS SERIES avverrà a Monza nel weekend
del 9-10 aprile.
GRAZIE GIGI !!!!
SUPERSTARS 2011
La SUPERSTARS SERIES prepara il 2011 nel pieno rispetto del
claim “Lo stato dell’arte del Motorsport Mondiale”. Si sono
infatti chiuse oggi le pre-iscrizioni alla SUPERSTARS 2011 con
ben 43 vetture iscritte da 19 team, facendo quindi salire la
già importante partecipazione registrata nell’edizione 2010.
Aumentano anche i brand rappresentati, che diventano 10 in
virtù dell’atteso debutto della Lexus con la IS-F.
I marchi che prenderanno il via nel 2011, con 14 differenti
modelli, sono (in ordine alfabetico): Audi, BMW, Cadillac,
Chevrolet, Chrysler, Jaguar, Lexus, Maserati, Mercedes e
Porsche.
Per la SUPERSTARS SERIES, organizzata da ROMA FORMULA
FUTURO, si tratta di un nuovo record che va a confermare
ulteriormente il livello del campionato diventato un punto di
riferimento nel motorsport mondiale, con un parterre di brand e
19
POWER CAR
La Tecnica
L’elaborazione elettronica dei motori
A cura dell’Ing. Antonio Cofano
L’elaborazione elettronica dei motori (parte terza)
L’elaborazione dei sistemi PDE BOSCH EDC15P
La famiglia di sistemi di gestione motore EDC15 BOSCH è stata introdotta sul mercato alla
fine degli anni ‘90 ed è stata installata sulla maggioranza dei veicoli diesel europei conformi
prima EURO2 e poi EURO3. In particolare la variante EDC15C2 è stato il primo esempio di
sistema di gestione motore di tipo “Common-Rail” ed ha quindi rivestito un ruolo primario nella
“rivoluzione” imposta dalla nuova generazione di sistemi di iniezione diesel ancora oggi sul
mercato.
Una seconda variante, altrettanto importante, anche se meno diffusa, è stata quella
denominata EDC15P, utilizzata per la gestione dei sistemi iniettore-pompa del gruppo VAG.
La particolarità di questo sistema è nel fatto che il suo sviluppo è stato condotto in modo
esclusivo da Bosch per il gruppo VAG: non esistono sul mercato motori di altre marche
che utilizzino questo sistema. É da notare che le unità iniettore-pompa sono normalmente
utilizzate solo su applicazioni di tipo industriale (es. tutte le serie Truck di IVECO, SCANIA, DAF,
RENAULT etc.). Soltanto alla fine della loro “carriera”, dal 2005 le unità iniettore-pompa VAG
sono state equipaggiate con un sistema piezoelettrico necessario all’installazione dei sistemi
antiparticolato EURO4 (es. i sistemi TDI 170Cv di Passat V ed Audi A3).
Ecco una immagine dell’unità iniettore-pompa che rappresenta il cuore di questo sistema
Tornando all’analisi del EDC15P
vediamo che, come riportato da
una dispensa dell’Università di Tor
Vergata: “l’idea nasce dal fatto che
per poter realizzare pressioni altissime,
è necessario portare la pompa
vicino all’iniettore. Alle alte pressioni
nascono problemi di elasticità delle
tubazioni e persino di compressibilità
del liquido, con conseguenti colpi
d’ariete. Nel gruppo iniettore-pompa,
direttamente sulla testa del cilindro,
è alloggiato un gruppo pompante di
tipo alternativo (a stantuffo) azionato
meccanicamente
dall’albero
a camme del motore con un
bilanciere. Una valvola comandata
elettronicamente (elettrovalvola a
solenoide) varia l’apertura della mandata, permettendo così di regolare la portata. L’iniettore
è ad apertura automatica. La centralina che presiede all’iniezione determinando, con la
valvola elettromagnetica, la quantità di gasolio per ogni pompata, riceve segnali da: pedale
dell’acceleratore, velocità di rotazione del motore, velocità di rotazione dell’albero a camme
di comando degli iniettori, temperatura liquido di raffreddamento, pressione aria condotto
di alimentazione. Il vantaggio del sistema iniettore-pompa rispetto al Common Rail è la
possibilità di raggiungere pressioni di iniezione più elevate; i sistema attualmente in commercio
permettono di ottenere una pressione massima del gasolio di circa 2050 bar. Questo riduce i
tempi di iniezione e migliora la polverizzazione del getto, permettendo di raggiungere coppie
20
POWER CAR
e potenze più elevate. Gli svantaggi sono, però, diversi:
• l’iniettore-pompa è molto più ingombrante di un elettroiniettore da Common Rail e
richiede una ri-progettazione della testa del cilindro per essere alloggiato;
• i pompanti degli iniettori sono trascinati e in fase con il motore e questo rende meno
flessibile la strategia di iniezione;
• è possibile per il momento soltanto una pre-iniezione di pochi mm3 di gasolio ai bassi
regimi;
• la centralina elettronica controlla solo la portata di gasolio iniettata e non gli istanti di
apertura e chiusura dello spillo.”
(Università di Tor Vergata – Corso di motori a combustione interna)
Da quanto riportato quindi appare chiaro come il sistema BOSCH EDC15P sia ottimo in termini di
prestazioni ai bassi regimi, ma più difficile da controllare in termini di elettronica. In particolare,
le mappe principali di gestione dell’unità PDE sono cosiddette “mappe di fase iniezione”: esse
non controllano i tempi di apertura dell’iniettore (che è meccanico) ma quelli di riempimento
e svuotamento della camera in cui affluisce il carburante da comprimere. In termini molto
spiccioli, è come pilotare da un ingresso laterale il riempimento e lo svuotamento di una
siringa da prelievo. Se nella fase di risalita dello stantuffo la valvola di comando è aperta
allora il nostro iniettore si riempie di carburante altrimenti rimane vuoto. Allo stesso modo,
durante la fase di discesa dello stantuffo, l’apertura della valvola di riempimento provoca la
fuoriuscita del carburante dalla camera in pressione. Ed il conseguente termine dell’iniezione
del gasolio nel cilindro. Dal punto di vista informatico accade, di conseguenza, che le mappe
21
POWER CAR
di fase iniezione riportino sostanzialmente degli angoli di anticipo o ritardo di iniezionee siano
rappresentate in “7F”
Quella ora illustrata è l’unica peculiarità del sistema EDC15P rispetto agli altri sistemi EDC15.
Per il resto la struttura del sistema di gestione motore ricalca quello di tutti gli altri sistemi di
gestione per motori diesel Bosch.
Una buona elaborazione di questo motore in realtà si ottiene con l’opportuna modifica delle
mappe di fase iniezione soprariportate e con la modifica delle sole mappe di limitazione.
Altre modifiche più spinte, come ad esempio quella del tempo di overboost e della pressione
di sovralimentazione, vanno valutate con estrema attenzione per non compromettere
l’affidabilità del turbocompressore stesso.Vediamo alcuni esempi di modifica applicati ad un
motore ATJ da 85kW.
Come si può notare, la mappa per alti valori del regime di rotazione e basso carico motore
riporti valori negativi: il motore viene addirittura “frenato” per evitare fuorigiri. Nella colonna
dei 5000RPM, infine, qualunque sia il valore del carico motore il motore viene addirittura
“spento”. Di fatto è stato realizzato una sorta di limitatore giri software. Stesso ragionamento
si può ripetere per la mappa di fase iniezione a pieno carico.
L’altra mappa di estrema importanza per l’elaborazione di questo tipo di motore è la mappa
di limitazione di coppia. Incrementi superiori al 25% di questa tabella sono in ogni caso
sconsigliati perchè “slegano” troppo il motore andando a sollecitare in maniera impopria il
volano bimassa montato su questi propulsori.
La sola modifica di questa mappa, sui sistemi Volkswagen, permette di ottenere incrementi fino al 10%
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POWER CAR
in più rispetto alla potenza originale. Ciò significa che queste motorizzazioni sono già state calibrate
in fabbrica per erogare potenze maggiori di quelle con cui vengono poi messe in commercio. In
altre parole, le mappe di iniezione di questi motori consentono di far funzionare il motore in condizioni
ottimali anche oltre il livello di potenza dichiarato. Le mappe di limitazione di fumi e coppia hanno
quindi il compito di definire come quel propulsore deve essere posizionato sul mercato. Non è un
caso infatti che la quasi totalità dei propulsori PDE VAG eroghino a banco potenze sempre superiori a
quelle riportate sui rispettivi libretti di circolazione.
In conclusione possiamo dire che queste unità si sono rivelate meccanicamente molto robuste ed
affidabili e, dal punto di vista del preparatore, hanno sempre consentito di ottenere risultati eclatanti
dal punto di vista della coppia e della potenza erogata dopo l’operazione di rimappatura.
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POWER CAR
LA PAROLA ALL’ESPERTO
Rubrica di aggiornamento ed approfondimento normativo sul
Codice della Strada e di educazione stradale
A cura di Lorenzo De Leonardis
In questo numero ci soffermeremo, per grandi linee, sull’argomento inerente l’uso di apparecchiature elettroniche
per la rilevazione delle infrazioni, dal momento che i frequenti interventi legislativi, giurisprudenziali e dottrinali
ne fanno oggetto di continuo aggiornamento. Abbiamo rivolto l’invito a parlarne sulle nostre pagine, al Magg.
Dott. Antonio Orefice, da qualche mese Comandante la Polizia Municipale di Fasano, che ringraziamo per
l’attenzione che ha voluto rivolgere al nostro Notiziario.
Con l’ennesima novella apportata al Codice della
strada dalla legge 120 del 29 luglio 2010 – questa
volta più corposa: circa settanta, tra articoli modificati
o introdotti ex novo – il Legislatore ha confermato la
tendenza ad una regolamentazione sempre più mirata
a definire l’impiego di apparecchiature elettroniche
per la rilevazione di infrazioni, prevedendo da un lato le
tutele a garanzia dei diritti della persona (privacy, per
esempio) e, dall’altro, “acquisendo” nell’ordinamento
giuridico il concetto per cui la tecnologia è sempre
di più parte integrante delle attività di vigilanza,
purché le attività strumentali si espletino sempre in
ausilio all’agente e con il controllo di questo sulle fasi
non delegabili del procedimento di accertamento
e contestazione. Valga per tutti la considerazione, di
carattere generale, che il legislatore della Riforma del
2010 è intervenuto sulle ipotesi di facoltatività della
contestazione immediata delle violazioni, inserendo
una nuova fattispecie nell’art. 201, comma 1bis, che
così recita:
“Fermo restando quanto indicato dal comma 1,
nei seguenti casi la contestazione immediata non è
necessaria e agli interessati sono notificati gli estremi
della violazione nei termini di cui al comma 1:
a) impossibilità di raggiungere un veicolo lanciato ad
eccessiva velocità;
b) attraversamento di un incrocio con il semaforo
indicante la luce rossa;
c) sorpasso vietato;
nell’impossibilità di essere fermato in tempo utile o nei
modi regolamentari;
f) accertamento effettuato con i dispositivi di cui
all’articolo 4 del decreto-legge 20 giugno 2002, n. 121,
convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto
2002, n. 168, e successive modificazioni;
g) rilevazione degli accessi di veicoli non autorizzati
ai centri storici, alle zone a traffico limitato, alle
aree pedonali, o della circolazione sulle corsie e
sulle strade riservate attraverso i dispositivi previsti
dall’articolo 17, comma 133-bis, della legge 15
maggio 1997, n. 127;
g-bis) accertamento delle violazioni di cui agli articoli
141, 143, commi 11 e 12, 146, 170, 171, 213 e 214, per
mezzo di appositi dispositivi o apparecchiature di
rilevamento”.
La novità è stata l’introduzione della lettera g bis). La
precedente ipotesi descritta nella lettera g) prevedeva
l’accertamento di violazioni consistenti nella rilevazione
solo con i cosiddetti varchi elettronici (dispositivi tecnici
di cui all’articolo 17, comma 133-bis, della legge 15
maggio 1997, n. 127) degli accessi nelle zone a traffico
limitato e della circolazione nelle corsie riservate. La
nuova disposizione allarga le ipotesi di rilevazione
automatica delle violazioni per cui la contestazione
d) accertamento della violazione in assenza del
trasgressore e del proprietario del veicolo;
e) accertamento della violazione per mezzo di appositi
apparecchi di rilevamento direttamente gestiti dagli
organi di Polizia stradale e nella loro disponibilità che
consentono la determinazione dell’illecito in tempo
successivo poichè il veicolo oggetto del rilievo è a
distanza dal posto di accertamento o comunque
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POWER CAR
immediata non è necessaria, comprendendo ora:
a v v e n g a
• accessi di veicoli non autorizzati nelle zone a traffico
limitato, nelle aree pedonali e nei centri storici;
mediante rilievo
con dispositivi o
• circolazione nelle corsie e sulle strade riservate.
apparecchiature
La nuova previsione allarga anche la casistica di
che
violazioni rilevate automaticamente per mezzo di
omologati ovvero
appositi dispositivi ed apparecchi di rilevamento per
cui non sarà più necessaria la contestazione immediata
approvati per il
funzionamento
della violazione. Si tratta dell’accertamento delle
in
violazioni previste e punite dagli articoli 141, 143, commi
11 e 12, 146 (il cui comma 3 prevede che “Il conducente
completamente
automatico. Tali
del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che
strumenti devono
le segnalazioni del semaforo o dell’agente del traffico
essere
vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da euro
150 a euro 599”: è la norma che si applica nell’utilizzo
dei videored), 170, 171, 213 e 214.
I successivi commi 1ter e 1quater, sempre dell’art. 201
C.d.s., recitano:
direttamente
dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12,
comma 1.1-quater. In occasione della rilevazione
delle violazioni di cui al comma 1-bis, lettera g-bis),
non e’ necessaria la presenza degli organi di polizia
stradale qualora l’accertamento avvenga mediante
dispositivi o apparecchiature che sono stati omologati
ovvero approvati per il funzionamento in modo
completamente automatico. Tali strumenti devono
“1-ter. Nei casi diversi da quelli di cui al comma 1-bis nei
quali non e’ avvenuta la contestazione immediata, il
verbale notificato agli interessati deve contenere anche
l’indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la
contestazione immediata. Nei casi previsti alle lettere
b), f) e g) del comma 1-bis non e’ necessaria la presenza
degli organi di polizia stradale qualora l’accertamento
sono
stati
modo
gestiti
essere gestiti direttamente dagli organi di polizia
stradale di cui all’articolo 12, comma 1, e fuori dei centri
abitati possono essere installati ed utilizzati solo sui tratti
di strada individuati dai prefetti, secondo le direttive
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POWER CAR
fornite dal Ministero dell’Interno, sentito il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti. I tratti di strada di cui
al periodo precedente sono individuati tenendo conto
del tasso di incidentalita’ e delle condizioni strutturali,
plano-altimetriche e di traffico”.
Le altre modifiche contenute nell’articolo relative alle
modalità di accertamento automatico delle violazioni
senza la presenza degli operatori non costituiscono
una novità, atteso che si riferiscono a comportamenti
operativi già largamente osservati dagli organi di polizia
stradale o comunque oggetto della approvazione od
omologazione di nuove tecnologie strumentali.
Solo per completezza si rammenta la necessità, già
oggetto di precise circolari ministeriali, che i dispositivi
e le apparecchiature tecnici siano gestiti direttamente
dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12,
comma 1, C.d.s.; gestione diretta che comporta la
disponibilità delle apparecchiature, da acquisirsi con
gli strumenti giuridici previsti dal diritto civile: si può
disporre di un bene, ad esempio, tanto acquistandolo
a titolo di proprietà, quanto locandolo. E’ in tale
quadro normativo che si è mosso il Comune di Fasano,
che con apposito bando di gara ha proceduto
al noleggio di apparecchiature per la rilevazione
automatica di infrazioni nel passaggio col rosso. Si tratta
di apparecchiature di alta tecnologia, omologate dal
competente Ministero, che consentono di riprendere
con qualunque condizione di luce eventuali infrazioni
con la registrazione di un breve filmato in formato
digitale.
Sempre la legge 29 luglio 2010, n. 120 (art. 61 - Modalità
di accertamento delle violazioni al decreto legislativo
n. 285 del 1992 da parte degli enti locali) ha stabilito
il divieto alle forme di contratto a percentuale per
le apparecchiature di controllo e accertamento
delle violazioni. Già oggetto di Direttiva del Ministero
dell’Interno, dal 13 agosto 2010 è divenuto disposizione
normativa il precetto secondo cui qualsiasi fornitura di
servizi relativi ad attività finalizzate all’accertamento
di infrazioni stradali mediante apparecchiature non
potrà essere pagata tramite compensi a percentuale
sulle sanzioni per le violazioni accertate. Alla base di
tale disposizione (unitamente a quella di cui sopra che
sottolinea la gestione diretta degli strumenti da parte
dell’organo di polizia stradale) vi sarebbe il paventato
rischio che gli Enti - soprattutto quelli locali (Comuni
e Province) - nei negozi giuridici stipulati con le ditte
fornitrici ne facessero un abuso ai danni dei cittadinitrasgressori. Abusi che si configuravano laddove
un impiego “eccessivo” di tali mezzi comportava
l’accusa (soprattutto da parte di organizzazioni
di consumatori) di “fare cassa”, sia da parte della
pubblica amministrazione sia da parte di società
commerciali. Riteniamo non particolarmente fondata
tale opinione, se non laddove ci siano stati fenomeni
patologici (sfociati, talvolta, in giusti e necessari
interventi del giudice penale) che in quanto tali non
giustificano un intervento normativo (seppure già da
anni giurisprudenziale) foriero di sfiducia nelle istituzioni.
Che l’intervento regolatore del Legislatore fosse
necessario, era risaputo e voluto soprattutto dagli
operatori di polizia stradale. Ma che tale intervento
avvenisse, per così dire, “all’italiana”, non era il risultato
atteso. Tale cultura che sfocia in atti normativi confusi
e contraddittori, infatti, non pone in giusta evidenza le
istanze di sicurezza e legalità che dovrebbero permeare
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POWER CAR
una scelta che dovrebbe essere improntata al rigore,
occupandosi di tutelare la sicurezza dell’incolumità dei
cittadini (tutti, non solo dei trasgressori) anche mediante
sanzioni che, di per sé, hanno anche una forte valenza
preventiva nel fare rispettare le regole?
il dettato legislativo: se da un lato si da il “via libera”
all’impiego di strumenti che, non scordiamolo, sono
solo un ausilio all’agente in divisa (non si può ancora
pretendere la presenza fisica ovunque, a qualunque
ora, in un contesto fortemente tecnologizzato e con
una espansione della veicolizzazione motorizzata senza
precedenti), dall’altro si stabiliscono misure di “tutela”
garantistiche (?) del cittadino-trasgressore. Ci pare
che tale modo di legiferare abbia luogo solo in Italia
e sia caratterizzato da un fondo di “ipocrisia”. Che
senso ha, infatti, stabilire che la presenza di strumenti
di controllo della circolazione veicolare debba essere
preannunciata con segnali visibilissimi, se non indebolire
La legge, seppure perfettibile quanto a coerenza, è
questa. Applichiamola e osserviamola tutti – operatori
e utenti della strada – in modo corretto per ottenere lo
scopo che è a base del diritto: il miglioramento delle
condizioni del vivere civile attraverso il rispetto delle
regole.
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POWER CAR
CLASSIC & SPECIAL
BMW 2002 Turbo
Si verifica ben presto che gli pneumatici utilizzati
precedentemente per quest’ultima, sono inadeguati
per la nuova potenza e vengono sostituiti da un set
di gomme da Formula 2 con un’impronta fino a 260
mm. I passaruota più larghi necessari per ospitare i
nuovi pneumatici, diventano il simbolo della potente
automobile realizzata a Monaco di Baviera.
Storia
Era il 1966 quando la BMW, per festeggiare i 50 anni
della fabbrica, diede alla luce la 1600-2. Nel corso
degli anni, le varie evoluzioni sino al passaggio alla
Serie 3, hanno sempre riscosso notevole successo in
Europa e negli Stati Uniti.
Le versioni più spinte e sportive derivate dalla
BMW 2002 hanno caratterizzato per anni il mondo
delle corse, sia in pista che in salita. Vogliamo qui
accennare proprio a quei modelli, fino a giungere
alla Serie M3, evoluzione della Serie 3 , nata in origine
esclusivamente per le competizioni .
Alla fine degli anni 60 la BMW 2002 ti partecipa a gare
in pista e per far fronte alla concorrenza sempre più
agguerrita (in particolare delle italiane Lancia ed Alfa
Romeo), decide nel ‘68 di sovralimentare il propulsore
con un turbo che
porta la potenza da
205 a 280 CV.
Ora bisognava fare di
quel bolide da pista,
una sportiva per tutti,
cioè la versione da
strada, sulla base
della 2002 ti.
Era il 1973 quando, al salone di Francoforte, venne
presentata la “2002 Turbo”... Subito suscitò un grande
interesse, sia tra il pubblico, che gli addetti ai lavori.
L’idea della Bmw per una “02” da brivido, era
fortemente innovativa per l’epoca: 5 posti, ed un
adeguato bagagliaio in una vettura dalle prestazioni
elevatissime.
L’allestimento della carrozzeria la rendeva
inconfondibile per la presenza di spoiler e parafanghi
bombati, che ne sottolineava la discendenza
dalle versioni da
competizione; una
parentela strettissima
confermata dalle
vistose strisce
colorate “Motorsport”
e dall’assenza dei paraurti.
L’abitacolo, in contrasto
con la facciata esterna
quasi pirotecnica, era
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POWER CAR
decisamente austero con poche concessioni alla
sportività. Tra queste il colore rosso del supporto
strumenti del cruscotto, il volante in pelle di
diametro ridotto, i sedili avvolgenti ed un piccolo
strumento aggiuntivo ad indicare l’azione del
turbocompressore... (inserisci foto 4)
Eh si, proprio quel turbocompressore che si affaccia
per la prima volta
in un’auto di
grande serie, e farà
di questa “2002”
un piccolo gioiello
della tecnica.
Nonostante una
pressione di
sovralimentazione
limitata a 0,55
bar la potenza
massima del 4 cilindri di Monaco, raggiunge in questa
versione i 170 cavalli.
Un’iniezione brutale di cavalli che la farà
immediatamente assurgere ad icona
dell’automobilismo sportivo di quegli anni. Purtroppo,
in piena crisi petrolifera, la meteora “turbo” esce di
produzione dopo meno di un anno: con soltanto 1672
esemplari costruiti diverrà subito ricercata e ambita
dai collezionisti.
Nel frattempo però, numerosi i preparatori misero
ulteriore loro ingegno per allestimenti da gara sempre
più performanti; senza ombra di dubbio il più famoso
e gettonato fu Schnitzer.
SCHEDA TECNICA
Posizione motore
anteriore longitudinale
Numero cilindri
4 in linea
Alesaggio e corsa
89 X 80
Cilindrata
1990 cc
Rapporto di compressione
6,9:1
Potenza max
170 CV DIN a 5800 giri /
min.
Coppia max
24,5 kgm a 4000 giri /min.
Distribuzione
con asse a camme in
testa, due valvole per cilindro
Alimentazione
iniezione meccanica e
turbocompressore KKK
Trazione
posteriore
Cambio
a 5 rapporti, diff.
autobloccante
Corpo vettura
berlina due porte, 5 posti
Sospensioni
a ruote indipendenti con
barre antirollio
Sterzo
a vite a rullo
Impianto frenante
ant. a disco ventilati,
post. a tamburo
Pneumatici
185/70 VR 13
Dimensioni
4,22/1,62/1,41
Massa
1035 kg.
Serbatoio
70 litri
Velocità massima
211 km/h
Accelerazione 0-100 km/h
7s
Accelerazione 0-160
19s
Chilometro da fermo
28s
Consumo
10,5 per 100 km
Si dovrà aspettare parecchi anni prima che la BMW
ritrovi la versione sportiva. La Serie 3 della seconda
generazione, che sfodererà una mandria di cavalli nel
1986, ripagherà l’attesa degli appassionati .
200 CV da 230 Km/h e l’accellerazione da 0 – 100 in
6,7 sec., sono le caratteristiche della nuova M3, dove
la M sta per Motorsport GmbH, il reparto sportivo della
BMW che , per le gare, svilupperà un motore da 2,3
litri con potenza di 300 CV.
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POWER CAR
rubrica a cura di Lorenzo De Leonardis
AUTOMODELLISMO
UN MODELLO E’ PER SEMPRE
L’interesse per le riproduzioni di auto
classiche, stradali e da competizione, è in
crescita e le marche specializzate in questo
settore sfornano una novità dopo l’altra. Vi
diamo qualche idea per un regalo a colpo
sicuro. Si spendono da dieci a duemila euro.
Per i più esigenti, provvedendo in tempo
dell’azienda del destinatario. I modelli di
Minicar 700 da corsa in scala 1:24 prodotti
artigianalmente e mostrati nelle foto,
costano
da 100 a
150 euro.
Il nostro
inserzionista
FUORIGIRI è
in contatto
con
modellisti
esperti in
grado di tali
realizzazioni.
utile però, si
può pensare
di regalare
un modellino
personalizzato,
magari avente
quale sponsor
principale
il marchio
Buon 2011 a tutti ! ! !
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