PERIODICO POWERCAR 4
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PERIODICO POWERCAR 4
POWER CAR POWER CAR PERIODICO DI INFORMAZIONE PUBBLICAZIONE RISERVATA AI SOCI - ANNO I - Numero 4 - Dicembre 2010 Direzione, redazione e amministrazione: POWER CAR - C.da Sant’Angelo - Zona Ind.le Sud - Fasano (BR)- tel/fax 080.4391324 E-mail : [email protected] Curatore del Notiziario: Lorenzo De Leonardis Elaborazione grafica: Roberto Martellotta Editoriale Cari amici, con il quarto numero del nostro Periodico Power Car siamo pronti a fare un resoconto del lavoro svolto in questo primo anno. Il “giornale”, partito senza nessuna presunzione, è stato pensato per fornire ai suoi lettori buoni spunti su argomenti inerenti il mondo automobilistico. Per arrivare alla sua realizzazione, partendo da un’idea di base, il lavoro svolto è stato davvero tanto. A darci coraggio nel perseguire l’obbiettivo i vostri riscontri positivi, i vostri apprezzamenti per gli argomenti trattati e tanti suggerimenti che potranno guidarci nella giusta direzione. Un grazie di cuore a tutti gli amici inserzionisti che hanno creduto nel Periodico e prima ancora nelle persone che per esso lavorano. Il lavoro grafico è di Roberto Martellotta il nostro “angelo caduto sulla terra”. Non è vero che i miracoli non esistono, a noi è capitato di incontrare una persona con la pazienza di un santo! Ci pregiamo di avere la firma di un illustre giornalista del settore come Roberto Schena; la vitalità della giovanissima, brava e bella (che è un valore aggiunto non di poco conto) Rosaria Pace; l’intraprendenza (spesso dobbiamo tenerlo “a freno”) di Lorenzo De Leonardis e soprattutto di avvalerci della consulenza tecnica di Mimmo Bellini. A chiudere il cerchio, la “perfezionista” del gruppo, Antonella. A tutti i lettori di questo periodico, ai soci, ai simpatizzanti e ai sostenitori morali di Power Car: Grazie! In questo numero vi segnaliamo: uno “speciale” sul Rally Fotografico firmato da Rosaria Pace che per questa edizione 2010 ha seguito la manifestazione a bordo di una delle auto in gara e ha intervistato per noi i vincitori. Un resoconto della giornata del 21 novembre all’Autodromo del Levante, la parte conclusiva del Campionato Mondiale Superstars Series corso da Gigi Ferrara e seguito per noi da Lorenzo De Leonardis. Questo e tanto altro nelle rubriche ricche di argomenti dai quali prendere spunti e suggerimenti. Da Power Car: Felice 2011 ! ! ! La redazione 1 POWER CAR COMUNICAZIONI CO OMU UNIC CAZIONII di se servizio ervizzio E’ in lavorazione il nuovo sito dell’associazione www.powercarmotorsport.com che andrà ad affiancare, per il momento, quello attuale www.mimmobelini.com ma che in futuro li vedrà con una loro specifica identità. A breve sarà operativo e aggiornato sulle attività storiche del club e sul prossimo calendario degli eventi 2011. Il prossimo appuntamento previsto nel calendario 2011 degli eventi dell’associazione è il consueto “incontro sociale”. Soci vecchi e nuovi si incontrano per scoprire insieme il calendario delle attività del club. Data e luogo dell’incontro saranno comunicati a breve e comunque visibili sul sito www.mimmobelini.com oppure www.powercarmotorsport.com . E’ in corso il tesseramento per l’anno associativo 2011, tutti i soci riceveranno una calda e originale sciarpa firmata Power Car. Chiama la segreteria del club al 080 439.13.24 o vai sul sito www.mimmobelini.com oppure www.powercarmotorsport.com 2 POWER CAR Domenica 26 settembre 2010 3° RALLY R FOTOGRAFICO “In Terra di Bari” di Rosaria Pace Una domenica nica speciale e il 26 settem settembre, piena di sole, popolata da amici che si ritrovano per condividere una passione e per trascorrere qualche ora in allegria. Con questo spirito è stato organizzato dalla Power Car il terzo Rally Fotografico “In Terra di Bari”. Un evento che richiama l’attenzione di moltissimi soci e che aggrega, in un momento di condivisione, anche le famiglie dei partecipanti. Una passeggiata sulla propria auto sportiva, una esplorazione di perle architettoniche e paesaggistiche del territorio regionale e un pranzo in compagnia rappresentano gli ingredienti dell’emozionante evento annuale dell’associazione. Per l’edizione 2010 abbiamo deciso di seguire la manifestazione da vicino, a bordo di una delle auto in gara. Alle ore 10 il raduno nella centralissima Piazza Saluti, sorrisi, abbracci e promesse di una giornata divertente e insolita per tutti. Si sale in auto: il rombo dei motori, la fila per la partenza. Comincia il viaggio. Prima tappa: “Il Minareto di Fasano è un edificio dall’architettura eclettica di ispirazione islamica costruito a Selva di Fasano da Damaso Bianchi (18611935), artista e nobiluomo fasanese, nel 1918”. La Ciaia: qui avviene l’iscrizione e il ritiro del roadbook, il giornale di viaggio che accompagnerà i partecipanti lungo il percorso di guida. Lo sfogliano, studiano l’itinerario e i luoghi che di lì a poco saranno ammirati, esplorati, fotografati e leggono attentamente le informazioni dei monumenti scelti dall’organizzazione perché dovranno rispondere a un questionario. C.da S.Angelo - 080 439.39.11 3 POWER CAR meravigliosa villa presso la Selva di Fasano è il punto di partenza dell’avventura. Con l’auto parcheggiata vicino alla maestosa struttura, si cominciano le prove di fotografia. Auto in posa, numero della macchina ben in vista, lo scatto. Si riparte alla volta di una chiesa situata “in territorio di Monopoli, nei pressi della strada che dalla città barese conduce alla Selva di Fasano, nei pressi della località Loggia di Pilato, in La posizione dominante sulla pianura costiera”. Chiesa di San Michele in Frangesto sarà la seconda “meraviglia” da osservare. Sole e vento sulla collina, una manovra nell’atrio della chiesa e la fotografia per immortalare l’auto che si staglia sul panorama collinare. Terza tappa? Le mitiche Grotte di Castellana. Ma prima di raggiungerle ci si può concedere una sosta al bar: caffè, una chiacchierata, una consultazione veloce sulle strategie di gara, sguardo all’orologio e si riparte, pronti per le ultime due soste della giornata. “A circa 5 chilometri dal centro di Castellana, in territorio di Conversano, la Torre sorge su una collinetta alta circa 260 metri, lungo il circuito murario di un villaggio fortificato medievale”. Presto conosceremo la Torre di Castiglione. Giunti sul luogo il fascino eterno della struttura ci cattura. Intorno, un gruppo di abitanti del luogo presentano ai concittadini e ai turisti i prodotti tipici della zona: uva, frutti selvatici, il pane croccante. La tradizione, la cucina, l’arte si fondono in un clima di festa e di cultura. “La Torre che oggi vediamo – leggiamo sul roadbook – è databile ad un’età successiva al Trecento, e svolgeva funzioni contemporaneamente di difesa, di avvistamento e di segnalazione; secondo gli studi più accreditati, sarebbe stata edificata nel XIV Secolo e probabilmente ristrutturata nella seconda metà del Cinquecento, abbattendo alcuni tratti della precedente cortina muraria”. Quante cose imparate in una giornata… Torniamo a bordo dell’auto, con gli occhi ancora pieni di meraviglia. Siamo leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma pronti a conquistare l’ultimo tratto del percorso: Cala Torre Incina è vicina a Monopoli, ma appartiene al comune di Polignano. Respiriamo il profumo del mare, fotografiamo ancora una volta l’auto che corona il paesaggio e ripartiamo alla volta del ristorante tappa di arrivo del Rally Fotografico dove, come da tradizione assaporeremo le delizie della nostra buona cucina. Premiazione e appuntamento all’anno prossimo con un nuovo itinerario e con nuovi luoghi da scoprire. (Rosaria Pace) 4 POWER CAR RALLY FOTOGRAFICO Intervista al vincitore della categoria “GENTLEMAN” Intervista a Alberto D’Abbicco vincitore per la categoria “Gentleman” alla guida di una Porsche 911 SC ha partecipato in coppia con il fratello Marco. Ha vinto il Rally Fotografico per il secondo anno consecutivo: qual è il segreto? Un vero segreto non penso che ci sia ma sicuramente l’entusiasmo, la concentrazione e la mentalità vincente sono elementi importanti al fine di conseguire un risultato. In tutte le gare a cui ho partecipato ho sempre valutato attentamente tutte le componenti che possano portare a raggiungere il risultato finale e, quindi, la vittoria. Su questa seconda vittoria ci sperava, ci contava o se l’aspettava? Avevo una forte aspettativa nell’arrivare fra i primi concorrenti e sicuramente questo ha moltiplicato le mie risorse. Ho apprezzato una particolare cura della scelta dei monumenti da fotografare anche con riferimento ad un percorso “culturale” e devo ancora una volta complimentarmi con lo staff organizzativo per quanto realizzato. Ha partecipato e vinto al Rally Fotografico con la sua Porsche 911 Carrera 3.2 entrambe le volte. È importante il feeling con la propria auto? Il feeling con la propria auto è un elemento essenziale durante la competizione. Oltre che conoscere perfettamente la meccanica ed i tempi di reazione del motore e dello sterzo; devi “amare” la tua automobile per affrontare in sintonia qualsiasi percorso. - Ha intenzione di vincere anche l’anno prossimo? Sicuramente parteciperò anche l’anno prossimo a questa bellissima competizione impegnandomi, come sempre faccio, al fine di raggiungere il miglior risultato. Certamente la soddisfazione avuta nel vincere due competizioni consecutive accresce la mia voglia di partecipare e di vincere. Anche quest’anno ha partecipato in coppia con suo fratello Marco, ormai il sodalizio è consolidato? Certamente conoscere perfettamente la persona con cui si affronta questo tipo di gare è fondamentale. Il sodalizio è sicuramente consolidato anche nella ripartizione dei compiti a ciascuno affidati e, quindi, a me la guida del veicolo ed a mio fratello Marco il servizio fotografico. Il Rally fotografico è anche scoperta delle bellezze paesaggistiche e architettoniche a noi vicine ma talvolta sconosciute. Le sono piaciuti i monumenti presi come riferimento per le foto e il percorso ideato dagli organizzatori? 5 POWER CAR RALLY FOTOGRAFICO Intervista alla vincitrice della categoria “EVA AL VOLANTE” Intervista a Paola Giacovazzo vincitrice per la categoria “Eva al volante” alla guida di una Porsche Boxster ha partecipato in coppia con il marito Gaetano. Lei è la vincitrice del Rally Fotografico per la categoria “Eva al volante”. Ha trovato difficoltà in qualche momento particolare della competizione? No, è andato tutto bene, senza nessun tipo di difficoltà. Si è divertita? Certo, mi sono divertita molto, anche perché la manifestazione prevedeva un minimo di gara e di competizione, ma in realtà è stata una giornata tra amici. L’equipaggio era formato da lei e da suo marito che in questo caso ha avuto il ruolo di navigatore. Il feeling di coppia vi è stato utile? Sì, io ero il pilota, ma il vero pilota era mio marito, che era al mio fianco e che mi ha dato consigli preziosissimi su come guidare la macchina, sui percorsi da seguire. Lui è sempre il mio copilota, non solo nel caso del Rally. Gli organizzatori della Power Car hanno una particolare attenzione verso il gentil sesso al volante, dando alle donne lo spazio e la possibilità di esprimersi in competizioni ad oggi prevalentemente maschili; prove di abilità alla guida, corsi di guida sicura ecc. Cosa ne pensa? Finalmente una associazione ha attenzione per le donne in competizioni che solitamente si definiscono come strettamente maschili. Il che non è vero, dal momento che, come nel caso mio e di mio marito, condividiamo da sempre la passione per le auto sportive. Ne è una dimostrazione il fatto che oggi (sabato 23 ottobre, ndr) siamo entrambi alla fiera di Padova “Auto e moto d’epoca”, una manifestazione di respiro internazionale, interessantissima. Stiamo osservando auto esclusive, ad esempio in questo momento siamo vicini ad un modello Isotta Fraschini, degli anni ’30. All’interno di questa rassegna si può osservare tutto l’universo che ruota intorno al mondo dell’automobile: libri, conferenze, modellismo. ricambi, ecc., e ci sono tante donne ugualmente interessate, che guardano anche alla bellezza dell’auto, da un punto di vista diverso rispetto a quello degli uomini, ma che può coniugarsi con la passione maschile. Mentre le donne sono più attente ad una prospettiva estetica, gli uomini si soffermano più sulla velocità, sulla potenza. Insieme ci si completa e si imparano molte cose. Ci sono iniziative al femminile che vorrebbe suggerire allo staff della Power Car? Antonella è talmente piena di iniziative che anziché suggerirle nuove idee bisognerebbe frenarla. È molto in gamba, ci coinvolge in tante iniziative e quello che sta organizzando con Power Car incontra l’interesse e il gusto delle altre donne presenti nell’Associazione. Ci fidiamo di lei. Se dovessi suggerire una nuova iniziativa, proporrei di organizzare una visita alla fiera di Padova “Auto e moto d’epoca” con l’Associazione. Un consiglio alle donne che l’anno prossimo parteciperanno al Rally Fotografico. Consiglio di partecipare, perché è un modo di approcciarsi al mondo dell’auto abbastanza tranquillo: si tratta di gare di regolarità, senza eccedere nella velocità, che può spaventare. Io suggerirei di provare, divertirsi, accompagnare i mariti o compagni in questa avventura, con la sensibilità e il gusto femminili. 6 POWER CAR RALLY FOTOGRAFICO Conclusione E’con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Fasano che la manifestazione automobilistica sportiva non competitiva Rally Fotografico anche quest’anno ha presentato, domenica 26 settembre, un percorso del tutto originale che ha portato gli equipaggi “In Terra di Bari”. La giuria, presieduta dal Dott. Arnaldo Travaglini, responsabile di redazione per la provincia di Brindisi della Gazzetta del Mezzogiorno, il Sindaco di Fasano Lello Di Bari e il giornalista fasanese Roberto Schena, ha valutato le oltre 180 foto scattate dai partecipanti decretando il particolare riconoscimento della “Foto +” a Pasqua Ancona di Fasano. Accomunati dalla stessa passione, si ringrazia della loro gentile disponibilità disinteressata. L’appuntamento con la quarta edizione del Rally Fotografico è per l’anno prossimo con un nuovo, entusiasmante percorso. Non mancate! 7 POWER CAR LEVANTE SPORT DAY Domenica 21 Novembre 2010 Sul circuito dell’ Autodromo del Levante, in quel di Binetto, domenica 21 novembre, si è svolto il terzo appuntamento motoristico in pista promosso annualmente dall’associazione. Quest’anno i partecipanti si sono cimentati in una competizione cronometrica costituita da due distinte prove, una di accelerazione, l’altra di abilità, da effettuare nell’ambito di uno stesso giro, ma in due punti diversi del tracciato. In pratica è come se, alla partenza di ciascun concorrente, scattassero due cronometri contemporaneamente: uno veniva stoppato dopo aver percorso i primi 400 metri di rettilineo, l’altro invece continuava a cronometrare fino al completamento del giro di ogni pilota. Giro per il quale era stato fissato un tempo imposto di percorrenza pari ad 1 minuto e 25 secondi: vincitore è stato chi, tra i diversi concorrenti, si è avvicinato di più (sia per eccesso che per difetto) al tempo imposto. Ciò ha consentito, a fine giornata, di stilare due distinte classifiche e contemporaneamente, in questo modo, è stato possibile anche bilanciare, in un certo qual modo, il divario di potenza e di prestazioni delle auto schieratesi in pit-lane. Nella prova di abilità, al primo posto si è classificato Giuseppe Varlaro su Porsche 911 SC, seguito da Gianni Tarricone su Lotus Exige, mentre il terzo posto è stato appannaggio di Fabio Fortunato su Porsche 996 T. La prova di accelerazione, invece, è stata vinta da Roberto Zammarano su Porsche 997 T con la piazza d’onore andata a Tommaso Braccio su Porsche Panamera 4S ed al terzo posto ha collezionato un altro podio Gianni Tarricone. Una giornata organizzata all’insegna del divertimento e dell’agonismo in sicurezza. Al mattino, infatti, tutti i partecipanti hanno seguito una lezione di guida sicura e di aggiornamento sulle nuove regole del codice della strada tenuta dagli istruttori della Polizia di Stato della Questura di Bari Nicola Maselli e Raffaele Perrino con il supporto del Dott. Vittorio Cassiano, diretti dal vice questore aggiunto Giorgio Oliva. Oltre al divertimento, in giornate come questa, la Power Car sottolinea l’importanza del rispetto delle norme del codice della strada, così come, in molti incontri, attua iniziative per sensibilizzare i propri soci all’educazione stradale, che partecipano sempre numerosi attirati da un cocktail di informazione utile che permette di mettere in pratica la lezione durante il raduno stesso. Numerosi i partecipanti che hanno seguito un vero e proprio percorso didattico proposto dall’associazione attraverso “Lezioni di Guida Sportiva – 1° livello” svolto sempre in circuito. Un compito certamente non facile quello di educare, ma come un buon genitore la Power Car accompagnerà i propri “figli” fino ad una giusta presa di coscienza sull’importanza delle regole per una guida sicura. 8 POWER CAR LEVANTE SPORT DAY tre domande a Nicola Maselli Sostituto Commissario della Questura di Bari Come valuta la volontà degli organizzatori Power Car di inserire tra gli eventi dell’associazione questo tipo di giornate? Risposta: Il messaggio chiaro dato dagli organizzatori e dagli Istruttori della Polizia di Stato, è un messaggio improntato sulla prudenza e rispetto delle regole che vigono sulla strada, al fine di salvaguardare l’incolumità di tutti . Per quanto riguarda il modo di guidare in pista, si è chiarito che sulla pista si corre con cognizione di causa, affinando la tecnica della staccata, alla ricerca delle migliore traiettoria. Mentre sulla strada è assolutamente necessario cercare le traiettorie sicure, rispettare i limiti di velocità, le regole di comportamento e i segnali stradali che regolano la circolazione. Correre su strada può produrre solo danni e non solo amministrativi. Pensa possano essere utili? Risposta: Penso che questa iniziativa, abbia dato un servizio ai soci e agli utenti della strada , donando informazione più approfondita sull’ argomento “Sicurezza”, che produrrà più consapevolezza e rispetto per le norme che regolano la circolazione , contribuendo a rendere più sicura la circolazione e a ridurre le vittime della strada. un’ Pensa di collaborare con la Power Car per altre giornate di questo tipo? Risposta: Dipenderà dagli impegni istituzionali e dal mio Dirigente il VQA Giorgio OLIVA, ma posso assicurare che la Polizia di Stato è molto sensibile a questi argomenti. 9 Curiosità POWER CAR “Non tutti sanno che . . .” rubrica a cura di Mimmo Bellini PRIMA DI METTERSI IN VIAGGIO... far controllare o controllare 1. I livelli di olio motore, liquido refrigerante per il radiatore e il liquido per l’impianto frenante. Meglio anche fare il pieno di carburante per evitare la sosta in un affollato distributore autostradale. 2. Lo stato e l’eventuale regolazione della tensione della cinghia che fa funzionare l’alternatore e gli altri servizi. 3. Particolare attenzione alle spatole tergicristalli che è meglio sostituire se sono in uso da molto tempo. Aggiungere un buon detergente al serbatoio dell’acqua tergi. Anche in estate la loro funzione è molto utile quando abbiamo il parabrezza sporco di polvere e insetti. 4.Il filtro abitacolo và sostituito almeno una volta ogni tre mesi, a seconda delle condizioni ambientali e comunque prima che perda la sua efficacia. Un filtro abitacolo intasato si traduce in un calo del flusso di ventilazione se non in un cattivo riciclo che esaurisce l’ossigeno nell’abitacolo con conseguenze molto pericolose, senza contare un difficile disappannamento dei cristalli. Un buon filtro abitacolo protegge l’automobilista e tutti gli occupanti del veicolo dagli agenti inquinanti e dai fumi che possono penetrare nell’abitacolo tramite il sistema di ventilazione. 5. Lo stato di usura degli pneumatici, la data di costruzione (è consigliabile che non superi i tre anni) e la pressione di ognuno, seguendo le indicazioni che troviamo sul libretto di manutenzione. Fornirsi di catene omologate in caso di viaggio su percorsi di montagna e comunque da tenere sempre in macchina nei periodi invernali in caso di necessità. 6. Dovendo viaggiare a pieno carico un controllo degli ammortizzatori è consigliato. Una vettura che “rimbalza” su un fondo sconnesso diventa difficile da controllare. 7. Il funzionamento di tutte le luci. 8. L’usura delle pastiglie dei freni per non trovarci nella necessità di cercare un’officina durante le vacanze. 10.Un controllo molto accurato sull’impianto di scarico da personale esperto per appurare eventuali perdite di fumi che possono invadere l’abitacolo e causare mal di testa e sonnolenza, fino ad arrivare alla perdita di coscienza. 11. Per partire è meglio scegliere le ore più fresche e meno intasate, quindi il mattino presto o la sera. Particolare attenzione ai momenti del crepuscolo e dell’alba perché si può avere sonnolenza. In caso ci sia un accompagnatore si consiglia che la sua presenza nella detta circostanza sia attiva. 12. E’ sbagliato mangiare tanto prima di partire per evitare di farlo durante il viaggio. Questo provoca sonnolenza e ritarda i riflessi. Meglio fare spuntini brevi e più frequenti. 13. E’ vivamente sconsigliato l’uso di alcolici per evitare le conseguenze e le sanzioni previste dal codice della strada. 14. Meglio partire con anticipo perché ci permette di viaggiare più rilassati, soprattutto se abbiamo un traghetto da prendere. 15. Dobbiamo mantenere le distanze di sicurezza in funzione alla velocità di marcia. A 100 km/h percorriamo circa 30 metri al secondo. Il tempo di reazione ad un pericolo improvviso è di circa 0,7 secondi, quindi prima di reagire abbiamo già percorso circa 25 metri. Provate a calcolare qual è la distanza che normalmente tenete dalla vettura che vi precede. 16. Assicurarsi di avere a bordo il triangolo e una serie di lampadine e fusibili di scorta. Sono anche utili una torcia e un paio di guanti da lavoro, oltre al giubbotto catarifrangente. Buon viaggio !! 9. Lo stato della batteria e del suo liquido. 10 POWER CAR L’ANNO O CHE V VERRA’ ERRA’ delle due ruote ru uote di Roberto Schena Per i centauri solitamente impegnati nel mondiale Moto GP e Superbike questo è un periodo abbastanza calmo, qualche impegno pubblicitario per accontentare gli sponsors in fiere e meetings e poi si ricomincia con i test solitamente sulle pista spagnole sperando in temperature clementi. I due fronti continuano in un certo senso ad avvicinarsi, la Moto GP cerca soluzioni meno costose e quindi più vicine alla produzione, mentre in Superbike grazie a modelli di serie sempre più sofisticati ed alla elettronica libera le prestazioni migliorano di continuo. Anche il travaso di piloti fra le due classi è continuo, Biaggi campione del mondo SBK con l’Aprilia ha dato ancor più visibilità a questo campionato dove un team privato come l’Althea con un grande pilota come Carlos Checa è riuscito a chiudere la stagione sul podio con varie vittorie importanti per la Ducati che ora si aspetta da lui un 2011 ancor più da protagonista. Interessante anche il passaggio di Marco Melandri dalla Honda Gresini di Moto GP alla Yamaha SBK, un pilota che se ritrova i giusti stimoli può lottare per il titolo con una squadra che ha lanciato e dominato due stagioni fa con Spies. Ma il vero tema 2011 resta l’attesa dei tifosi per l’arrivo di Valentino Rossi in Ducati. Valentino è convalescente, nei giorni scorsi si 11 POWER CAR è sottoposto ad intervento chirurgico alla spalla ed ora è in piena riabilitazione per trovarsi preparato alle prime prove della nuova stagione. L’attesa è giustificata dalle aspettative del suo grande pubblico di vederlo trionfare anche con la difficile Ducati che in passato è stata domata solo da Stoner ora tornato in Honda e dove certamente non staranno a guardare. Certamente Rossi saprà trovare la strada per vincere anche con la Ducati, ma il dilemma è sui tempi e cioè dopo quante gare il feeling fra il campione e la rossa sarà al 100%? Prevedo una prima parte di stagione in cui Stoner, Simoncelli e Spies prenderanno il largo e poi Rossi ci delizierà con la solita magnifica rimonta. In ogni caso a partire dalla primavera su Italia Uno per la Moto GP oppure su La7 per la Superbike ci aspettano sfide davvero appassionanti in cui piloti o case italiano possono lottare per la vittoria! Sul fronte locale si preannuncia una stagione interessante, il pugliese Pirro ha firmato col Team Gresini per il mondiale di Moto2, una conferma voluta sia da Honda che dallo stesso Fausto Gresini attratto dal potenziale del pilota di San Giovanni Rotondo. Anche per Flavio Gentile si prospetta un rinnovo con il Team Althea Ducati nel CIV Superbike, ma questa volta con uno staff di tecnici di primo livello e soprattutto gomme Pirelli per lottare ad armi pari con l’agguerrita concorrenza ed un compagno di squadra molto competitivo. Aspettiamo i primi tests in pista per tirare prima fila per la conquista del titolo nazionale nella prossima stagione sempre con la Yamaha R6. Roberto Schena Calendario provvisorio MotoGP 2011 20 Marzo 3 Aprile 24 Aprile 1 Maggio 15 Maggio 5 Giugno 12 Giugno 25 Giugno 3 Luglio 17 Luglio 24 Luglio 14 Agosto 28 Agosto 4 Settembre - Qatar* - Losail - Spagna - Jerez - Giappone - Motegi - Portogallo - Estoril - Francia - Le Mans - Catalunya – Catalunya - Gran Bretagna – Silverstone - Olanda** - Assen - Italia - Mugello - Germania - Sachsenring - United States*** - Laguna Seca - Repubblica Ceca - Brno - Indianapolis - Indianapolis - San Marino & Riviera di Rimini Misano 18 Settembre - Aragon – Motorland 16 Ottobre - Australia - Phillip Island 23 Ottobre - Malaysia - Sepang 6 Novembre - Valencia - Ricardo Tormo Valencia * Gara in Notturna ** Gara di sabato *** Solo MotoGP SBK calendario provvisorio 2011 27 febbraio 27 marzo 17 aprile 8 maggio 30 maggio un sospiro di sollievo e archiviamo questo strano 2010 in cui una piccola soddisfazione è venuta dalla vittoria del Trofeo Femminile FMI della centaura sarda Manuela La Licata portacolori del fasanese “Team Vasar” e in Australia Phillip Island Europa t.b.a Olanda Assen Italia Monza (lunedì) Stati Uniti Miller Motor sport Park 12 giugno San Marino Misano 19 giugno Spagna Motorland Aragon 10 luglio Repubblica Ceca Brno 31 luglio Gran Bretagna Silverstone 4 settembre Germany Nurburgring 25 settembre Italia t.b.a 2 ottobre Francia Magny-Cours 16 ottobre Portogallo Portimao 12 POWER CAR NEWS Porsche 911 Speedster - 4° versione Sarà fra le più rare Porsche della storia della Casa di Stoccarda la nuova 911 Speedster presentata in anteprima al Salone dell’Automobile di Parigi nello scorso ottobre. Prodotta infatti in soli 356 esemplari (in omaggio al primo modello Speedster, la 356 per l’appunto), questa 911 si distingue dalle sue sorelle per il caratteristico parabrezza abbassato di 60 mm, per l’apertura manuale della capote ed il suo caratteristico alloggiamento sotto due inconfondibili curvature. 408 CV da scaricare a terra rigorosamente a trazione posteriore, necessitano evidentemente di maggiore carreggiata; la carrozzeria posteriore è infatti più larga di 44 mm rispetto alle altre 911. Sotto al cofano è alloggiato il propulsore boxer 6 cilindri da 3800 cc. Il cambio di nuova generazione è il doppia frizione Porsche PDK a 7 rapporti, mentre il sistema frenante in carboceramica esclusivo Porsche Ceramic Composite Brake e l’assetto garantito dal Porsche Active Suspension Management. In vendita in Italia da dicembre 2010 , potrà essere tua a partire da 204.000 euro La possibilità di personalizzare la propria Speedster grazie alle opzioni offerte dal sistema “Porsche Exclusive”, n o n c h é dal limitato numero di esemplari, fanno della nuova 911 Speedster un vero e proprio rarissimo gioiello. Colpo d’occhio Anche questa volta l’occhio attento di Lorenzo De Leonardis non si è lasciato sfuggire l’occasione per documentare una chicca inerente il mondo dell’automobile e non solo. In questo caso la sua curiosità è stata stimolata da notizie circolanti durante l’estate sulla possibilità che nel territorio di Fasano si dovessero girare scene di un film. Aperti quindi occhi ed orecchie e creato un contatto con i responsabili dell’organizzazione logistica, Lorenzo ha fotografato per il nostro notiziario una fiammante e rara Lamborghini Miura, ancora più rara per il suo colore giallo. Infatti il regista l’ha pretesa gialla, e così pare sia arrivata direttamente dal museo di Casa Lamborghini. Altra curiosità riguarda il vecchio Vespino 50 che vedrete nel Film “Se sei così, ti dico di sì”, proviene dalla collezione privata del nostro inserzionista Space Motor. 13 POWER CAR Il filtro abitacolo . . . cos’è, a cosa serve . . . . . . perchè e quando sostituirlo rubrica a cura di Nati principalmente per ridurre i problemi dovuti alle allergie da polline, i filtri abitacolo, grazie alla loro elevata efficienza, hanno trovato un impiego molto importante nella riduzione degli inquinanti all’interno delle vetture. Ormai, purtroppo, le concentrazioni d’inquinanti lungo le strade o nei centri urbani sono sempre più elevate e gli automobilisti sono tra i soggetti più esposti. Grazie quindi all’impiego dei filtri abitacolo si riduce in grandissima parte la concentrazione di pollini e di molti agenti inquinanti quali polveri PM10, particolati residui di combustione etc etc. Il filtro abitacolo, quindi, protegge l’automobilista e tutti gli occupanti del veicolo dagli agenti inquinanti che possono penetrare nell’abitacolo tramite il sistema di ventilazione. A mano a mano che il filtro svolge la propria funzione, la sua perdita di carico, ossia la sua opposizione al passaggio dell’aria, aumenta fino ad un valore limite che corrisponde alla sua durata di vita. Un filtro abitacolo cambiato regolarmente, quindi, contribuisce al benessere dell’automobilista e degli occupanti del veicolo. Il filtro abitacolo antipolline trattiene le particelle inferiori a 1 micron, come i pollini, i batteri o i fumi dei gas di scarico, quindi cambiare regolarmente il filtro antipolline alla propria automobile è molto importante perché esso ci difende dagli agenti esterni che entrano nell’abitacolo, e fa “respirare” meglio il condotto di aereazione dell’automobile. Il filtro abitacolo ai carboni attivi trattiene non solo le particelle e i gas, ma ferma anche buona parte gli odori, spesso sgradevoli, che si incontrano nel traffico stradale. Importantissimo è che il filtro deve essere sostituito prima che l’accumulo delle particelle di polvere, di fuliggine o di polline conduca ad una perdita di carico incompatibile con il buon funzionamento del sistema di ventilazione del veicolo. D’altra parte, la conservazione del filtro al di là della sua durata di vita raccomandata, causa lo sviluppo sul filtro stesso di muffe e batteri che lo rende improprio al suo lavoro. Tale accumulo si traduce in un calo del flusso di Mimmo Bellini ventilazione e in un difficile disappannamento dei cristalli, oltre a usurare precocemente il motorino della ventilazione. In inverno, inoltre, non sbrina velocemente e quindi il parabrezza si appanna. Il suo dovere è mantenere l’abitacolo pulito da fumi che anche se non ce ne accorgiamo formano sul parabrezza della nostra vettura come una pellicola che riduce notevolmente la visibilità, soprattutto di notte quando si incrociano i fari delle auto che viaggiano in senso contrario. Con l’andar del tempo tutte le impurità possono intasarlo e nei viaggi lunghi questo si può rivelare fatale per la salute, perché viaggiando con i finestrini chiusi si consuma ossigeno con un alto rischio, in mancanza dello stesso, di perdere i sensi. Qualcuno può pensare che sulle cabrio il filtro abitacolo sia meno importante, invece è il contrario, perché quando la macchina viaggia scoperta i fumi dello scarico invadono l’abitacolo e quindi si possono respirare. Per eliminare questo inconveniente bisogna arieggiare con la ventola. il filtro abitacolo deve essere necessariamente pulito perché altrimenti non fa altro che annullare la ventilazione. 14 POWER CAR Gigi Ferrara Superstar In questo ultimo numero dell’anno del Notiziario Power Car, concludiamo la saga 2010 del nostro amico pilota Gigi Ferrara. Una stagione a nostro giudizio positiva; certo, abbiamo sperato fino all’ultima gara che la fortuna girasse dalla sua parte, ma così non è stato. Piuttosto durante il campionato Superstars Series la sfortuna lo ha accompagnato nei momenti cruciali, come al Paul Richard in Francia. Certo, a conclusione della stagione, dobbiamo obbiettivamente pur considerare che qualche piccolo errore poteva essere evitato: ricordiamo per esempio l’uscita di pista a Imola. Quello che invece ci piace sottolineare di Gigi è il suo carattere da vero campione. Cordiale e pacato con tutti, anche nei momenti più difficili, attaccante grintoso in gara, sportivo con gli avversari. Ma soprattutto lo ha dimostrato nello scorso novembre, quando ha mantenuto i suoi impegni con la Scuderia, con gli organizzatori del Superstars Series e con i suoi fans; nonostante un grave problema in famiglia, Gigi ha trovato la forza e la concentrazione per affrontare l’ultima prova di campionato a Kyalami e qui provare il tutto per tutto. Difficilissimo, quasi impossibile, ma ci ha provato. 19 settembre 2010 – Circuito Paul Richard - Le Castellet Francia Si conclude con una doppietta della Porsche Panamera affidata a Fabrizio Giovanardi, la trasferta francese della SUPERSTARS SERIES del Paul Ricard. FortE della nuova vettura (nuova rispetto a quella impiegata nelle gare precedenti), il “Piedone” ha ottenuto una prova di forza in un circuito dove si aspettava di pagare maggior gap rispetto ai rivali. In Gara 1 infatti Giovanardi ha regalato al team una doppia soddisfazione, facendo festeggiare alla N.Technology la 150ª vittoria in pista. In Gara 1 ha preceduto la BMW M3 di Gianni Morbidelli (Team BMW Italia) e Johnny Herbert, su Chevrolet Lumina CR8 (Motorzone Race Car). Un podio emerso proprio nelle battute finali. Dopo diversi giri dietro la Safety Car per consentire la rimozione della Maserati Quattroporte di Sandro Bettini, rimasto coinvolto in un contatto con la Chrysler 300C SRT8 di Mauro Cesari, la gara ha ripreso lasciando un solo giro a disposizione dei piloti. Francesco Sini, già compagno di scuderia di Gigi, lo tamponava con la sua Mercedes C63 AMG, mentre lottavano per la seconda posizione a due curve dal traguardo, coinvolgendo anche una terza C63, quella di Max Pigoli, compagno di squadra di Sini, lasciando così strada libera a Morbidelli. Un “crash” che ha anche rivoluzionato la classifica di campionato. Gigi era pronto infatti a passare al comando della classifica approfittando di una gara condizionata da problemi tecnici per Thomas Biagi, che nelle prime fasi aveva avuto un cedimento di un ammortizzatore facendo quindi una gara tutta in difesa e concludendo al sesto posto. L’uscita di scena e il coinvolgimento anche di Pigoli che lottava per le primissime posizioni della classifica, ha così consentito a Biagi di consolidare il suo primato. Quarto al traguardo Alberto Cola, sull’Audi RS4 della Hop Mobile Audi Sport Italia, seguito dalla C63 di Diego Romanini. In Gara 2 Biagi consolida il primato chiudendo secondo spalle di Giovanardi, portandosi così a 127 punti nella SUPERSTARS INTERNATIONAL SERIES con Gigi Ferrara, suo diretto rivale, rimasto fermo a quota 105 e Pigoli che in due gare è riuscito ad ottenere appena un punto, fermandosi a 89 lunghezze. Biagi è riuscito anche a portarsi al comando del CAMPIONATO ITALIANO SUPERSTARS (questo appuntamento aveva doppia validità) scavalcando Pigoli. A completare il podio di Gara 2 è stata la Mercedes di Sini, con Ivan Tramontozzi, sulla BMW M3 della Movisport, che ha lottato a lungo per la vittoria ma ha accusato una maggiore usura delle gomme finendo ai piedi del podio davanti a Stefano Gabellini (BMW M3) e Nico Caldarola (Chevrolet Lumina CR8). È invece sfumato a poche curve dal traguardo il secondo podio di Herbert, fermo a bordo pista per problemi tecnici. Entrambe le gare hanno visto in evidenza le Jaguar XF della Ferlito Motors, con Riccardo Romagnoli e Luciano Linossi competitivi pur se ancora condizionati dal giovane motore 5 litri che spinge la berlina inglese. 10 ottobre 2010 – Circuito Piero Taruffi – Autodromo di Vallelunga Due gare, due differenti vincitori, ossia Fabrizio Giovanardi su Porsche Panamera S (Team N.Techonology) in Gara 1 e Alberto Cola, al volante di una Audi RS4 (Hop Mobile Audi Sport Italia) in Gara 2, il titolo ad un terzo differente pilota, Thomas Biagi che al volante della BMW M3 del Team BMW Italia diventa il Campione Italiano SUPERSTARS 2010. Sono solo alcuni dei numeri del weekend romano della SUPERSTARS SERIES: davanti a ben 24.000 spettatori il campionato organizzato da ROMA FORMULA FUTURO ha messo in scena due gare combattute e spettacolari, sfide che hanno visto nelle prime tre posizioni, nei due round, ben quattro differenti brand. 24.000 spettatori fra cui una numerosa e festosa delegazione di pugliesi fans di Gigi Ferrara, attrezzati con magliette e cappellini del Fans club, striscioni e bandiere. C’eravamo anche noi della Power Car; accolti dal Team CAAL RACING, ci siamo poi portati 15 POWER CAR in tribuna centrale per assistere allo spettacolo reso dal nostro beniamino. In Gara 1 la Panamera condotta da Giovanardi ha dettato il passo, lasciando poco spazio ai rivali che alle sue spalle si sono invece dati battaglia per le altre posizioni del podio. In evidenza la Mercedes C63 AMG debuttante della Rangoni Motorsport con Luca Rangoni, riuscito a conquistare la seconda piazza davanti alla BMW di Biagi. Il titolo di Biagi si è concretizzato nel corso dell’ottava tornata, quando Max Pigoli, suo principale rivale al volante della Mercedes C63 AMG del Team Romeo Ferraris, mentre occupava la terza posizione è stato tamponato da Gianni Morbidelli, compagno di squadra di Biagi, scivolando al quinto posto e vedendosi sflilare proprio da Biagi, che otteneva così la certezza matematica del titolo senza bisogno di attendere il secondo round. Pigoli, quinto sul traguardo alle spalle di Stefano Gabellini, precede sotto la bandiera a scacchi Francesco Sini, suo compagno di squadra. Accennavamo qualche rigo più sopra allo spettacolo fornito da Gigi allorquando, partito in ultima posizione ( non aveva effettuato alcun giro in prova causa problemi al motore risolti solo nella nottata fra sabato e domenica) recuperava posizioni su posizioni effettuando sorpassi spettacolari; probabilmente sarebbe riuscito quantomeno a salire sul podio se non fosse scivolato su una macchia d’olio, per altro costretto al margine della carreggiata da un errore di chi lo precedeva. Purtroppo la sua Mercedes C63 non riusciva a disinsabbiarsi; gara 1 finita. GARA 1 – 1. Giovanardi (Porsche Panamera S) 16 giri in 27’40.737; 16 POWER CAR 2. Rangoni (Mercedes C63 AMG) a 5.188; 3. Biagi (BMW M3 E92) a 5.502; 4. Gabellini (BMW M3 E92) a 9.196; 5. Pigoli (Mercedes C63 AMG) a 9.883; 6. Sini (Mercedes C63 AMG) a 13.945; 7. Ghedina (BMW M3 E90) a 13.945; 8. Cola (Audi RS4) a 14.506; 9. Zadotti (Chevrolet Lumina CR8) a 15.212; 10. Cappellari (BMW M3 E92) a 16.412. impossibile, ci si prova. Tre le condizioni: miglior tempo in prova, vincitore di gara 1 e di gara 2 e Thomas Biagi fuori dalla zona punti. Primo obiettivo centrato: Gigi ha conquista il miglior tempo in qualifica, “rosicchiando” un punto al suo rivale in campionato Biagi. È invece Cola ad imporsi, negli ultimi metri, in Gara 2. Il pilota dell’Audi Sport Italia ha infatti “bruciato” Sini, con un contatto al limite al Tornantino, che a poche curve dal traguardo occupava la prima posizione, facendolo scomporre costringendolo ad accontentarsi del secondo posto. Gara tutta d’attacco per Giovanardi che, scattato dall’ottava piazza (la griglia di partenza di Gara 2 è determinata dall’ordine di arrivo di Gara 1 con le prime otto posizioni invertite), ha rapidamente recuperato con un bellissimo duello intrapreso prima con la Chevrolet Lumina CR8 di Filippo Zadotti e poi con la Mercedes di Rangoni, riuscendo a salire fino alla terza posizione davanti a Gabellini, Biagi e a Kristian Ghedina (BMW M3 del Team Movisport). Gigi Ferrara, dal canto suo, partito questa volta in 19 posizione, riusciva a recuperare fino al decimo posto, dando ancora spettacolo, con la sfortuna ancora presente, atteso che alcuni giri sono stati effettuati sotto regime di Safety Car, vietando quindi i sorpassi. Nonostante non sia arrivato il risultato sperato, la delegazione di “Gigi Fans” , tutt’altro che delusa, ha festeggiato il proprio Campione al paddok Mercedes. Una dimostrazione di stima e di affetto nonchè una iniezione di incoraggiamento per l’ultima tappa dell’International Series . Il bolognese, che in questa occasione deve scontare una zavorra di 60 Kg ed il quale si presentava a questo ultimo appuntamento con 41 lunghezze di vantaggio sul suo diretto rivale, ha ottenuto il sesto tempo con la BMW M3 E92. Entra così nel vivo la sfida finale della Superstars Series, che questo fine settimana affronta appunto sul circuito sudafricano la tappa conclusiva della stagione 2010. Per la cronaca, Thomas Biagi, oltre ad aver conquistato il titolo del Campionato Italiano, si è anche sensibilmente avvicinato al successo nell’International Series, che si concluderà sul tracciato sudafricano di Kyalami a fine novembre: Biagi si presenterà infatti con un vantaggio di 41 punti su Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG – Caal Racing), con 43 punti complessivi in palio nelle due gare. GARA 2 – 1. Cola (Audi RS4) 14 giri in 27’43.016; 2. Sini (Mercedes C63 AMG) a 2.634; 3. Giovanardi (Porsche Panamera S) a 9.969; 4. Gabellini (BMW M3 E92) a 11.517; 5. Biagi (BMW M3 E92) a 15.800; 6. Ghedina (BMW M3 E90) a 16.785; 7. Zadotti (Chevrolet Lumina CR8) a 18.049; 8. Giraudi (Audi RS4) a 18.392; 9. Cappellari (BMW M3 E92) a 18.887; 10. Ferrara (Mercedes C63 AMG) a 19.072. CAMPIONATO ITALIANO SUPERSTARS – 1. Biagi 178 punti; 2. Pigoli 147; 3. Ferrara 134; 4. Morbidelli 126; 5. Gabellini 106; 6. Giovanardi 100. INTERNATIONAL SUPERSTARS SERIES – 1. Biagi 147 punti; 2. Ferrara 106; 3. Pigoli 97; 4. Cola 85; 5. Giovanardi 77; 6. Morbidelli 74. 27 novembre 2010 – Circuito di Kyalami (Sud Africa) Tentar non nuoce!! E’ proprio il caso di dirlo per Gigi e per tutto il Team CAAL Racing. La trasferta sudafricana rappresenta il difficilissimo tentativo per vincere il titolo Superstars International Series; matematicamente non Sessione cronometrata movimentata ed emozionante, con la Chevrolet di Johnny Herbert a soli 14 millesimi di secondo dalla pole dopo che il team Motorzone Race Car aveva risolto alcuni normali problemi di set-up lamentati nelle “libere 1” di venerdì pomeriggio. Il pilota inglese si è inserito davanti all’altra Mercedes di Max Pigoli, che non è però riuscito a migliorarsi rispetto alla sessione della mattina a causa delle condizioni della pista che sono notevolmente mutate per via del caldo. Bene anche il pilota locale Brandon Auby, quarto al suo debutto nella categoria con un’altra Lumina CR8 nonostante un’escursione sulla ghiaia. In netta risalita Ermanno Dionisio, settimo con la prima delle Audi RS4 della Hopmobile Audi Sport Italia, mentre con un’altra vettura bavarese del Team BMW Italia nella “top-ten” si è confermato il 21enne Ivan Tramontozzi, autore dell’ottavo responso e alla sua prima uscita con la M3 E92 ufficiale. Tutto pertanto lascia presagire un epilogo incandescente, con più piloti e vetture in lizza per il successo, oltre al duello BMW-Mercedes che decreterà il nome del nuovo campione. Prove ufficiali (primi dieci) 1. Luigi Ferrara (Mercedes C63 AMG-CAAL Racing) 1’47”625 2. Johnny Herbert (Chevrolet Lumina CR8-Motorzone Race Car) 1’47”639 3. Max Pigoli (Mercedes C63 AMG-Team Romeo Ferraris) 1’48”139 4. Brandon Auby (Chevrolet Lumina CR8-Motorzone Race Car) 1’48”505 5. Francesco Sini (Mercedes C63 AMG-Team Romeo Ferraris) 1’48”728 6. Thomas Biagi (BMW M3 E92-Team BMW Italia) 1’48”863 7. Ermanno Dionisio (Audi RS4-Hopmobile Audi Sport Italia) 1’49”130 8. Ivan Tramontozzi (BMW M3 E92-Team BMW Italia) 1’49”186 9. Alberto Cola (Audi RS4-Hopmobile Audi Sport Italia) 1’49”335 10. Riccardo Romagnoli (Jeguar XF-Ferlito Motors) 1’49”463 28 novembre 2010 Dopo avere conquistato a Vallelunga il titolo tricolore, Thomas Biagi si è laureato a Kyalami il campione 2010 della SUPERSTARS INTERNATIONAL SERIES, ottenendo anche la sua seconda vittoria della stagione dopo quella di Imola. Un epilogo entusiasmante per il pilota del Team BMW Italia, che sul circuito sudafricano aveva già chiuso i conti dopo Gara 1, transitando ottavo alla bandiera a scacchi ed ottenendo la sicurezza matematica di non potere più essere raggiunto dal suo diretto rivale Luigi Ferrara, che alla vigilia di questo ultimo round pagava 41 lunghezze nei confronti del leader. Il pugliese della CAAL Racing, con la sua Mercedes C63 AMG, è stato ancora una volta protagonista, mettendo a segno un secondo ed un 17 POWER CAR quarto posto dopo avere fatto segnare la pole nella sessione di qualifiche del sabato. Un altro primo attore della trasferta di Kyalami è stato l’inglese Johnny Herbert, che in Gara 1 ha rotto il ghiaccio ottenendo la sua prima vittoria con la Chevrolet Lumina. LE GARE Il via di Gara 1 è stato dato in regime di “wet race”, nonostante la pista fosse asciutta ed il caldo afoso. Ma le previsioni si sono rivelate azzeccate, perché dopo alcuni giri è iniziato puntualmente a piovere. Nel frattempo a prendere il comando era stato proprio Herbert , poi superato da Ferrara che si è riappropriato della leadership. Con le prime gocce d’acqua, Herbert è però tornato al comando, mentre il suo diretto avversario (complice anche un’escursione sulla via di fuga prima del rettilineo principale) si è dovuto accontentare della seconda piazza. Alle sue spalle un superlativo Ermanno Dionisio, con la prima delle Audi RS4, dopo che il suo compagno di squadra Alberto Cola aveva accusato la rottura del differenziale, scivolando quinto alle spalle di Francesco Sini. Thomas Biagi ha invece concluso ottavo, conquistando i punti necessari ad assicurarsi il titolo. Gara 1: 1. Herbert (Chevrolet Lumina CR8-Motorzone Race Car) 15 giri in 27’48”411; 2. Ferrara (Mercedes C63 AMG-CAAL Racing) a 2”288; 3. Dionisio (Audi RS4-Hop Mobile Audi Sport Italia) a 12”865. In Gara 2, con lo stesso Biagi in pole per effetto dell’inversione delle prime posizioni sullo schieramento di partenza, ad avviarsi al comando è stato Max Pigoli con la Mercedes del Team Romeo Ferraris, subito tallonato da Herbert che, in seguito, è stato tuttavia costretto a ritirarsi per un problema al motore. Fuori dai giochi anche l’altra Lumina del pilota locale Brandon Auby, sempre nella “top-five”, ma presto fermo inesorabilmente a bordo pista per la rottura del cambio. A rinvenire bene sul finire è stato quindi Biagi, portatosi al comando, mentre Pigoli ha dovuto cedere strada anche a Cola che ha così concluso secondo. Gigi è quarto. Gara 2: 1. Biagi (BMW M3 E92-Team BMW Italia) 15 giri in 28’09”340; 2. Cola (Audi RS4-Hop Mobile Audi Sport Italia) a 2”118; 3. Pigoli (Mercedes C63 AMGTeam Romeo Ferraris) a 8”743. Campionato: 1. Biagi 170 punti; 2. Ferrara 132; 3. Pigoli 115; 4. Cola 109; 5. Giovanardi 77. Si è così chiuso il sipario su una stagione eccezionale per la SUPERSTARS SERIES. L’appuntamento va al 2011. 18 POWER CAR modelli assolutamente unico nel suo genere. A consentire questo primo importante risultato del 2011 è stata naturalmente la conferma dei team già presenti nell’edizione di quest’anno ma anche tre new-entry che hanno scelto la SUPERSTARS SERIES per i propri programmi, ossia la Racing Experience, che si affiderà alla Maserati Quattroporte, la MN Lexus Racing, che porterà al debutto la Lexus IS-F, e la Campos Racing che, pur iscritta, deve ancora confermare le vetture scelte per il proprio esordio. Lo start della SUPERSTARS SERIES avverrà a Monza nel weekend del 9-10 aprile. GRAZIE GIGI !!!! SUPERSTARS 2011 La SUPERSTARS SERIES prepara il 2011 nel pieno rispetto del claim “Lo stato dell’arte del Motorsport Mondiale”. Si sono infatti chiuse oggi le pre-iscrizioni alla SUPERSTARS 2011 con ben 43 vetture iscritte da 19 team, facendo quindi salire la già importante partecipazione registrata nell’edizione 2010. Aumentano anche i brand rappresentati, che diventano 10 in virtù dell’atteso debutto della Lexus con la IS-F. I marchi che prenderanno il via nel 2011, con 14 differenti modelli, sono (in ordine alfabetico): Audi, BMW, Cadillac, Chevrolet, Chrysler, Jaguar, Lexus, Maserati, Mercedes e Porsche. Per la SUPERSTARS SERIES, organizzata da ROMA FORMULA FUTURO, si tratta di un nuovo record che va a confermare ulteriormente il livello del campionato diventato un punto di riferimento nel motorsport mondiale, con un parterre di brand e 19 POWER CAR La Tecnica L’elaborazione elettronica dei motori A cura dell’Ing. Antonio Cofano L’elaborazione elettronica dei motori (parte terza) L’elaborazione dei sistemi PDE BOSCH EDC15P La famiglia di sistemi di gestione motore EDC15 BOSCH è stata introdotta sul mercato alla fine degli anni ‘90 ed è stata installata sulla maggioranza dei veicoli diesel europei conformi prima EURO2 e poi EURO3. In particolare la variante EDC15C2 è stato il primo esempio di sistema di gestione motore di tipo “Common-Rail” ed ha quindi rivestito un ruolo primario nella “rivoluzione” imposta dalla nuova generazione di sistemi di iniezione diesel ancora oggi sul mercato. Una seconda variante, altrettanto importante, anche se meno diffusa, è stata quella denominata EDC15P, utilizzata per la gestione dei sistemi iniettore-pompa del gruppo VAG. La particolarità di questo sistema è nel fatto che il suo sviluppo è stato condotto in modo esclusivo da Bosch per il gruppo VAG: non esistono sul mercato motori di altre marche che utilizzino questo sistema. É da notare che le unità iniettore-pompa sono normalmente utilizzate solo su applicazioni di tipo industriale (es. tutte le serie Truck di IVECO, SCANIA, DAF, RENAULT etc.). Soltanto alla fine della loro “carriera”, dal 2005 le unità iniettore-pompa VAG sono state equipaggiate con un sistema piezoelettrico necessario all’installazione dei sistemi antiparticolato EURO4 (es. i sistemi TDI 170Cv di Passat V ed Audi A3). Ecco una immagine dell’unità iniettore-pompa che rappresenta il cuore di questo sistema Tornando all’analisi del EDC15P vediamo che, come riportato da una dispensa dell’Università di Tor Vergata: “l’idea nasce dal fatto che per poter realizzare pressioni altissime, è necessario portare la pompa vicino all’iniettore. Alle alte pressioni nascono problemi di elasticità delle tubazioni e persino di compressibilità del liquido, con conseguenti colpi d’ariete. Nel gruppo iniettore-pompa, direttamente sulla testa del cilindro, è alloggiato un gruppo pompante di tipo alternativo (a stantuffo) azionato meccanicamente dall’albero a camme del motore con un bilanciere. Una valvola comandata elettronicamente (elettrovalvola a solenoide) varia l’apertura della mandata, permettendo così di regolare la portata. L’iniettore è ad apertura automatica. La centralina che presiede all’iniezione determinando, con la valvola elettromagnetica, la quantità di gasolio per ogni pompata, riceve segnali da: pedale dell’acceleratore, velocità di rotazione del motore, velocità di rotazione dell’albero a camme di comando degli iniettori, temperatura liquido di raffreddamento, pressione aria condotto di alimentazione. Il vantaggio del sistema iniettore-pompa rispetto al Common Rail è la possibilità di raggiungere pressioni di iniezione più elevate; i sistema attualmente in commercio permettono di ottenere una pressione massima del gasolio di circa 2050 bar. Questo riduce i tempi di iniezione e migliora la polverizzazione del getto, permettendo di raggiungere coppie 20 POWER CAR e potenze più elevate. Gli svantaggi sono, però, diversi: • l’iniettore-pompa è molto più ingombrante di un elettroiniettore da Common Rail e richiede una ri-progettazione della testa del cilindro per essere alloggiato; • i pompanti degli iniettori sono trascinati e in fase con il motore e questo rende meno flessibile la strategia di iniezione; • è possibile per il momento soltanto una pre-iniezione di pochi mm3 di gasolio ai bassi regimi; • la centralina elettronica controlla solo la portata di gasolio iniettata e non gli istanti di apertura e chiusura dello spillo.” (Università di Tor Vergata – Corso di motori a combustione interna) Da quanto riportato quindi appare chiaro come il sistema BOSCH EDC15P sia ottimo in termini di prestazioni ai bassi regimi, ma più difficile da controllare in termini di elettronica. In particolare, le mappe principali di gestione dell’unità PDE sono cosiddette “mappe di fase iniezione”: esse non controllano i tempi di apertura dell’iniettore (che è meccanico) ma quelli di riempimento e svuotamento della camera in cui affluisce il carburante da comprimere. In termini molto spiccioli, è come pilotare da un ingresso laterale il riempimento e lo svuotamento di una siringa da prelievo. Se nella fase di risalita dello stantuffo la valvola di comando è aperta allora il nostro iniettore si riempie di carburante altrimenti rimane vuoto. Allo stesso modo, durante la fase di discesa dello stantuffo, l’apertura della valvola di riempimento provoca la fuoriuscita del carburante dalla camera in pressione. Ed il conseguente termine dell’iniezione del gasolio nel cilindro. Dal punto di vista informatico accade, di conseguenza, che le mappe 21 POWER CAR di fase iniezione riportino sostanzialmente degli angoli di anticipo o ritardo di iniezionee siano rappresentate in “7F” Quella ora illustrata è l’unica peculiarità del sistema EDC15P rispetto agli altri sistemi EDC15. Per il resto la struttura del sistema di gestione motore ricalca quello di tutti gli altri sistemi di gestione per motori diesel Bosch. Una buona elaborazione di questo motore in realtà si ottiene con l’opportuna modifica delle mappe di fase iniezione soprariportate e con la modifica delle sole mappe di limitazione. Altre modifiche più spinte, come ad esempio quella del tempo di overboost e della pressione di sovralimentazione, vanno valutate con estrema attenzione per non compromettere l’affidabilità del turbocompressore stesso.Vediamo alcuni esempi di modifica applicati ad un motore ATJ da 85kW. Come si può notare, la mappa per alti valori del regime di rotazione e basso carico motore riporti valori negativi: il motore viene addirittura “frenato” per evitare fuorigiri. Nella colonna dei 5000RPM, infine, qualunque sia il valore del carico motore il motore viene addirittura “spento”. Di fatto è stato realizzato una sorta di limitatore giri software. Stesso ragionamento si può ripetere per la mappa di fase iniezione a pieno carico. L’altra mappa di estrema importanza per l’elaborazione di questo tipo di motore è la mappa di limitazione di coppia. Incrementi superiori al 25% di questa tabella sono in ogni caso sconsigliati perchè “slegano” troppo il motore andando a sollecitare in maniera impopria il volano bimassa montato su questi propulsori. La sola modifica di questa mappa, sui sistemi Volkswagen, permette di ottenere incrementi fino al 10% 22 POWER CAR in più rispetto alla potenza originale. Ciò significa che queste motorizzazioni sono già state calibrate in fabbrica per erogare potenze maggiori di quelle con cui vengono poi messe in commercio. In altre parole, le mappe di iniezione di questi motori consentono di far funzionare il motore in condizioni ottimali anche oltre il livello di potenza dichiarato. Le mappe di limitazione di fumi e coppia hanno quindi il compito di definire come quel propulsore deve essere posizionato sul mercato. Non è un caso infatti che la quasi totalità dei propulsori PDE VAG eroghino a banco potenze sempre superiori a quelle riportate sui rispettivi libretti di circolazione. In conclusione possiamo dire che queste unità si sono rivelate meccanicamente molto robuste ed affidabili e, dal punto di vista del preparatore, hanno sempre consentito di ottenere risultati eclatanti dal punto di vista della coppia e della potenza erogata dopo l’operazione di rimappatura. 23 POWER CAR LA PAROLA ALL’ESPERTO Rubrica di aggiornamento ed approfondimento normativo sul Codice della Strada e di educazione stradale A cura di Lorenzo De Leonardis In questo numero ci soffermeremo, per grandi linee, sull’argomento inerente l’uso di apparecchiature elettroniche per la rilevazione delle infrazioni, dal momento che i frequenti interventi legislativi, giurisprudenziali e dottrinali ne fanno oggetto di continuo aggiornamento. Abbiamo rivolto l’invito a parlarne sulle nostre pagine, al Magg. Dott. Antonio Orefice, da qualche mese Comandante la Polizia Municipale di Fasano, che ringraziamo per l’attenzione che ha voluto rivolgere al nostro Notiziario. Con l’ennesima novella apportata al Codice della strada dalla legge 120 del 29 luglio 2010 – questa volta più corposa: circa settanta, tra articoli modificati o introdotti ex novo – il Legislatore ha confermato la tendenza ad una regolamentazione sempre più mirata a definire l’impiego di apparecchiature elettroniche per la rilevazione di infrazioni, prevedendo da un lato le tutele a garanzia dei diritti della persona (privacy, per esempio) e, dall’altro, “acquisendo” nell’ordinamento giuridico il concetto per cui la tecnologia è sempre di più parte integrante delle attività di vigilanza, purché le attività strumentali si espletino sempre in ausilio all’agente e con il controllo di questo sulle fasi non delegabili del procedimento di accertamento e contestazione. Valga per tutti la considerazione, di carattere generale, che il legislatore della Riforma del 2010 è intervenuto sulle ipotesi di facoltatività della contestazione immediata delle violazioni, inserendo una nuova fattispecie nell’art. 201, comma 1bis, che così recita: “Fermo restando quanto indicato dal comma 1, nei seguenti casi la contestazione immediata non è necessaria e agli interessati sono notificati gli estremi della violazione nei termini di cui al comma 1: a) impossibilità di raggiungere un veicolo lanciato ad eccessiva velocità; b) attraversamento di un incrocio con il semaforo indicante la luce rossa; c) sorpasso vietato; nell’impossibilità di essere fermato in tempo utile o nei modi regolamentari; f) accertamento effettuato con i dispositivi di cui all’articolo 4 del decreto-legge 20 giugno 2002, n. 121, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2002, n. 168, e successive modificazioni; g) rilevazione degli accessi di veicoli non autorizzati ai centri storici, alle zone a traffico limitato, alle aree pedonali, o della circolazione sulle corsie e sulle strade riservate attraverso i dispositivi previsti dall’articolo 17, comma 133-bis, della legge 15 maggio 1997, n. 127; g-bis) accertamento delle violazioni di cui agli articoli 141, 143, commi 11 e 12, 146, 170, 171, 213 e 214, per mezzo di appositi dispositivi o apparecchiature di rilevamento”. La novità è stata l’introduzione della lettera g bis). La precedente ipotesi descritta nella lettera g) prevedeva l’accertamento di violazioni consistenti nella rilevazione solo con i cosiddetti varchi elettronici (dispositivi tecnici di cui all’articolo 17, comma 133-bis, della legge 15 maggio 1997, n. 127) degli accessi nelle zone a traffico limitato e della circolazione nelle corsie riservate. La nuova disposizione allarga le ipotesi di rilevazione automatica delle violazioni per cui la contestazione d) accertamento della violazione in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo; e) accertamento della violazione per mezzo di appositi apparecchi di rilevamento direttamente gestiti dagli organi di Polizia stradale e nella loro disponibilità che consentono la determinazione dell’illecito in tempo successivo poichè il veicolo oggetto del rilievo è a distanza dal posto di accertamento o comunque 24 POWER CAR immediata non è necessaria, comprendendo ora: a v v e n g a • accessi di veicoli non autorizzati nelle zone a traffico limitato, nelle aree pedonali e nei centri storici; mediante rilievo con dispositivi o • circolazione nelle corsie e sulle strade riservate. apparecchiature La nuova previsione allarga anche la casistica di che violazioni rilevate automaticamente per mezzo di omologati ovvero appositi dispositivi ed apparecchi di rilevamento per cui non sarà più necessaria la contestazione immediata approvati per il funzionamento della violazione. Si tratta dell’accertamento delle in violazioni previste e punite dagli articoli 141, 143, commi 11 e 12, 146 (il cui comma 3 prevede che “Il conducente completamente automatico. Tali del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che strumenti devono le segnalazioni del semaforo o dell’agente del traffico essere vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 150 a euro 599”: è la norma che si applica nell’utilizzo dei videored), 170, 171, 213 e 214. I successivi commi 1ter e 1quater, sempre dell’art. 201 C.d.s., recitano: direttamente dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12, comma 1.1-quater. In occasione della rilevazione delle violazioni di cui al comma 1-bis, lettera g-bis), non e’ necessaria la presenza degli organi di polizia stradale qualora l’accertamento avvenga mediante dispositivi o apparecchiature che sono stati omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico. Tali strumenti devono “1-ter. Nei casi diversi da quelli di cui al comma 1-bis nei quali non e’ avvenuta la contestazione immediata, il verbale notificato agli interessati deve contenere anche l’indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata. Nei casi previsti alle lettere b), f) e g) del comma 1-bis non e’ necessaria la presenza degli organi di polizia stradale qualora l’accertamento sono stati modo gestiti essere gestiti direttamente dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12, comma 1, e fuori dei centri abitati possono essere installati ed utilizzati solo sui tratti di strada individuati dai prefetti, secondo le direttive 25 POWER CAR fornite dal Ministero dell’Interno, sentito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I tratti di strada di cui al periodo precedente sono individuati tenendo conto del tasso di incidentalita’ e delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico”. Le altre modifiche contenute nell’articolo relative alle modalità di accertamento automatico delle violazioni senza la presenza degli operatori non costituiscono una novità, atteso che si riferiscono a comportamenti operativi già largamente osservati dagli organi di polizia stradale o comunque oggetto della approvazione od omologazione di nuove tecnologie strumentali. Solo per completezza si rammenta la necessità, già oggetto di precise circolari ministeriali, che i dispositivi e le apparecchiature tecnici siano gestiti direttamente dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12, comma 1, C.d.s.; gestione diretta che comporta la disponibilità delle apparecchiature, da acquisirsi con gli strumenti giuridici previsti dal diritto civile: si può disporre di un bene, ad esempio, tanto acquistandolo a titolo di proprietà, quanto locandolo. E’ in tale quadro normativo che si è mosso il Comune di Fasano, che con apposito bando di gara ha proceduto al noleggio di apparecchiature per la rilevazione automatica di infrazioni nel passaggio col rosso. Si tratta di apparecchiature di alta tecnologia, omologate dal competente Ministero, che consentono di riprendere con qualunque condizione di luce eventuali infrazioni con la registrazione di un breve filmato in formato digitale. Sempre la legge 29 luglio 2010, n. 120 (art. 61 - Modalità di accertamento delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 da parte degli enti locali) ha stabilito il divieto alle forme di contratto a percentuale per le apparecchiature di controllo e accertamento delle violazioni. Già oggetto di Direttiva del Ministero dell’Interno, dal 13 agosto 2010 è divenuto disposizione normativa il precetto secondo cui qualsiasi fornitura di servizi relativi ad attività finalizzate all’accertamento di infrazioni stradali mediante apparecchiature non potrà essere pagata tramite compensi a percentuale sulle sanzioni per le violazioni accertate. Alla base di tale disposizione (unitamente a quella di cui sopra che sottolinea la gestione diretta degli strumenti da parte dell’organo di polizia stradale) vi sarebbe il paventato rischio che gli Enti - soprattutto quelli locali (Comuni e Province) - nei negozi giuridici stipulati con le ditte fornitrici ne facessero un abuso ai danni dei cittadinitrasgressori. Abusi che si configuravano laddove un impiego “eccessivo” di tali mezzi comportava l’accusa (soprattutto da parte di organizzazioni di consumatori) di “fare cassa”, sia da parte della pubblica amministrazione sia da parte di società commerciali. Riteniamo non particolarmente fondata tale opinione, se non laddove ci siano stati fenomeni patologici (sfociati, talvolta, in giusti e necessari interventi del giudice penale) che in quanto tali non giustificano un intervento normativo (seppure già da anni giurisprudenziale) foriero di sfiducia nelle istituzioni. Che l’intervento regolatore del Legislatore fosse necessario, era risaputo e voluto soprattutto dagli operatori di polizia stradale. Ma che tale intervento avvenisse, per così dire, “all’italiana”, non era il risultato atteso. Tale cultura che sfocia in atti normativi confusi e contraddittori, infatti, non pone in giusta evidenza le istanze di sicurezza e legalità che dovrebbero permeare 26 POWER CAR una scelta che dovrebbe essere improntata al rigore, occupandosi di tutelare la sicurezza dell’incolumità dei cittadini (tutti, non solo dei trasgressori) anche mediante sanzioni che, di per sé, hanno anche una forte valenza preventiva nel fare rispettare le regole? il dettato legislativo: se da un lato si da il “via libera” all’impiego di strumenti che, non scordiamolo, sono solo un ausilio all’agente in divisa (non si può ancora pretendere la presenza fisica ovunque, a qualunque ora, in un contesto fortemente tecnologizzato e con una espansione della veicolizzazione motorizzata senza precedenti), dall’altro si stabiliscono misure di “tutela” garantistiche (?) del cittadino-trasgressore. Ci pare che tale modo di legiferare abbia luogo solo in Italia e sia caratterizzato da un fondo di “ipocrisia”. Che senso ha, infatti, stabilire che la presenza di strumenti di controllo della circolazione veicolare debba essere preannunciata con segnali visibilissimi, se non indebolire La legge, seppure perfettibile quanto a coerenza, è questa. Applichiamola e osserviamola tutti – operatori e utenti della strada – in modo corretto per ottenere lo scopo che è a base del diritto: il miglioramento delle condizioni del vivere civile attraverso il rispetto delle regole. 27 POWER CAR CLASSIC & SPECIAL BMW 2002 Turbo Si verifica ben presto che gli pneumatici utilizzati precedentemente per quest’ultima, sono inadeguati per la nuova potenza e vengono sostituiti da un set di gomme da Formula 2 con un’impronta fino a 260 mm. I passaruota più larghi necessari per ospitare i nuovi pneumatici, diventano il simbolo della potente automobile realizzata a Monaco di Baviera. Storia Era il 1966 quando la BMW, per festeggiare i 50 anni della fabbrica, diede alla luce la 1600-2. Nel corso degli anni, le varie evoluzioni sino al passaggio alla Serie 3, hanno sempre riscosso notevole successo in Europa e negli Stati Uniti. Le versioni più spinte e sportive derivate dalla BMW 2002 hanno caratterizzato per anni il mondo delle corse, sia in pista che in salita. Vogliamo qui accennare proprio a quei modelli, fino a giungere alla Serie M3, evoluzione della Serie 3 , nata in origine esclusivamente per le competizioni . Alla fine degli anni 60 la BMW 2002 ti partecipa a gare in pista e per far fronte alla concorrenza sempre più agguerrita (in particolare delle italiane Lancia ed Alfa Romeo), decide nel ‘68 di sovralimentare il propulsore con un turbo che porta la potenza da 205 a 280 CV. Ora bisognava fare di quel bolide da pista, una sportiva per tutti, cioè la versione da strada, sulla base della 2002 ti. Era il 1973 quando, al salone di Francoforte, venne presentata la “2002 Turbo”... Subito suscitò un grande interesse, sia tra il pubblico, che gli addetti ai lavori. L’idea della Bmw per una “02” da brivido, era fortemente innovativa per l’epoca: 5 posti, ed un adeguato bagagliaio in una vettura dalle prestazioni elevatissime. L’allestimento della carrozzeria la rendeva inconfondibile per la presenza di spoiler e parafanghi bombati, che ne sottolineava la discendenza dalle versioni da competizione; una parentela strettissima confermata dalle vistose strisce colorate “Motorsport” e dall’assenza dei paraurti. L’abitacolo, in contrasto con la facciata esterna quasi pirotecnica, era 28 POWER CAR decisamente austero con poche concessioni alla sportività. Tra queste il colore rosso del supporto strumenti del cruscotto, il volante in pelle di diametro ridotto, i sedili avvolgenti ed un piccolo strumento aggiuntivo ad indicare l’azione del turbocompressore... (inserisci foto 4) Eh si, proprio quel turbocompressore che si affaccia per la prima volta in un’auto di grande serie, e farà di questa “2002” un piccolo gioiello della tecnica. Nonostante una pressione di sovralimentazione limitata a 0,55 bar la potenza massima del 4 cilindri di Monaco, raggiunge in questa versione i 170 cavalli. Un’iniezione brutale di cavalli che la farà immediatamente assurgere ad icona dell’automobilismo sportivo di quegli anni. Purtroppo, in piena crisi petrolifera, la meteora “turbo” esce di produzione dopo meno di un anno: con soltanto 1672 esemplari costruiti diverrà subito ricercata e ambita dai collezionisti. Nel frattempo però, numerosi i preparatori misero ulteriore loro ingegno per allestimenti da gara sempre più performanti; senza ombra di dubbio il più famoso e gettonato fu Schnitzer. SCHEDA TECNICA Posizione motore anteriore longitudinale Numero cilindri 4 in linea Alesaggio e corsa 89 X 80 Cilindrata 1990 cc Rapporto di compressione 6,9:1 Potenza max 170 CV DIN a 5800 giri / min. Coppia max 24,5 kgm a 4000 giri /min. Distribuzione con asse a camme in testa, due valvole per cilindro Alimentazione iniezione meccanica e turbocompressore KKK Trazione posteriore Cambio a 5 rapporti, diff. autobloccante Corpo vettura berlina due porte, 5 posti Sospensioni a ruote indipendenti con barre antirollio Sterzo a vite a rullo Impianto frenante ant. a disco ventilati, post. a tamburo Pneumatici 185/70 VR 13 Dimensioni 4,22/1,62/1,41 Massa 1035 kg. Serbatoio 70 litri Velocità massima 211 km/h Accelerazione 0-100 km/h 7s Accelerazione 0-160 19s Chilometro da fermo 28s Consumo 10,5 per 100 km Si dovrà aspettare parecchi anni prima che la BMW ritrovi la versione sportiva. La Serie 3 della seconda generazione, che sfodererà una mandria di cavalli nel 1986, ripagherà l’attesa degli appassionati . 200 CV da 230 Km/h e l’accellerazione da 0 – 100 in 6,7 sec., sono le caratteristiche della nuova M3, dove la M sta per Motorsport GmbH, il reparto sportivo della BMW che , per le gare, svilupperà un motore da 2,3 litri con potenza di 300 CV. 29 POWER CAR rubrica a cura di Lorenzo De Leonardis AUTOMODELLISMO UN MODELLO E’ PER SEMPRE L’interesse per le riproduzioni di auto classiche, stradali e da competizione, è in crescita e le marche specializzate in questo settore sfornano una novità dopo l’altra. Vi diamo qualche idea per un regalo a colpo sicuro. Si spendono da dieci a duemila euro. Per i più esigenti, provvedendo in tempo dell’azienda del destinatario. I modelli di Minicar 700 da corsa in scala 1:24 prodotti artigianalmente e mostrati nelle foto, costano da 100 a 150 euro. Il nostro inserzionista FUORIGIRI è in contatto con modellisti esperti in grado di tali realizzazioni. utile però, si può pensare di regalare un modellino personalizzato, magari avente quale sponsor principale il marchio Buon 2011 a tutti ! ! ! 30