Il fascino delle misurazioni

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Il fascino delle misurazioni
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54 .In città
LA STAMPA
.GIOVEDÌ 7 APRILE 2016
Il fascino delle misurazioni
Le opere di Mario Lattes
In ricordo di Rossotti
Alle 17,30 all’Accademia delle
Scienze (via Maria Vittoria 3)
Lectio Magistralis del professor
Uwe Siegner su «Quantum
metrology: foundation of units
and measurements».
Inaugurazione alle 18 della
mostra «Mario Lattes “Su
carta”», con le opere cartacee
del pittore-scrittore: è allestita
sino a luglio nello spazio Don
Chisciotte (via Della Rocca 37).
Serata dedicata alla figura di
Renzo Rossotti, giornalista e
scrittore, con l’occasione di
ripercorrere incontri, interviste
e romanzi noir: alle 21 al Circolo
dei Lettori (via Bogino 9).
Teatro Colosseo, domani alle 22
Britti: “Suoni elettrici
per il più sanguigno
dei miei spettacoli”
Il cantautore presenta i brani dell’ultimo album
Intervista
diversamente. La ciccia è il
trio, il resto è come il ketchup
che si mette sull’hamburger».
Elettricità in trio significa adrenalina?
PAOLO FERRARI
omani sera Alex Britti
sale sul palco del Teatro Colosseo con le
canzoni del disco «In nome
dell’amore vol. 1» e con una
carrellata di successi precedenti. Con lui soltanto due
musicisti e l’inseparabile chitarra.
D
Chitarra – basso – batteria: è
l’organico che in ambito rock
si definisce «power trio»: è il
suo sound attuale?
«Il power trio è sempre la base di partenza del mio lavoro,
anche quando poi arrangio
«Anche, ma non solo. Si pensa
subito a Cream, Stevie Ray
Vaughan o Jimi Hendrix, che
in effetti sono stati i miei primi
riferimenti giovanili. Però c’è
molto altro, a partire dal jazz
elettrico di Bill Frisell, un altro
mio idolo assoluto».
Perché dividere il nuovo disco
in due volumi?
«Prendo atto del mercato. È
sempre più difficile far ascoltare le canzoni che non escono
come singoli, la gente cerca e
compra quel che sente alla radio. Uno, due singoli cancellano le altre dodici o tredici canzoni, spero che pubblicarne
otto in tutto le aiuti a essere
apprezzate. Comunque è come un vecchio ellepi da quat-
tro pezzi per lato, non è poi così breve».
«Perché?», sulle donne che subiscono violenza, è la sua canzone più impegnata di sempre?
«Vale il ragionamento di prima, non è tanto la canzone,
quanto il mio singolo più impegnato di sempre. Altri testi lo
erano, penso a “Milano” e a
In questo concerto
mi diverto
ad utilizzare anche
un campionatore
per creare cori
e altri giochetti live
Da vent’anni sulla breccia
Nato a Roma 47 anni fa, Alex Britti ha conosciuto il grande successo nel 1997
con il singolo «Solo una volta (o tutta la vita)», al primo posto delle classifiche italiane
“Fuori”, ma non si sono sentiti
molto in radio e se ne sono accorti in pochi. Inoltre “Perché?” è più esplicita, canta
fuor di metafora. Per far pensare gli ascoltatori casuali
ogni tanto occorre urlare».
Che altro ascolteremo domani?
«Tante canzoni precedenti,
quelle che la gente a ragione
pretende. E che noi ci divertiamo a suonare utilizzando an-
che un campionatore a testa
per cori e altri giochetti live».
Il vino è sempre il collante migliore tra lei e Torino?
«Ha il suo ruolo, ma prima ci
sono amicizie importanti nella
vostra città. Non sono persone
del mondo dello spettacolo,
ma veri amici di vecchia data.
Lo scorso anno siamo andati
in piazza Castello tutti insieme
al Jazz Festival a vedere i
Blues Brothers, con cappellac-
cio e occhiali non mi ha riconosciuto nessuno e siamo stati
tranquilli in mezzo alla gente.
Lo rifarei il Primo Maggio per
gli Incognito, ma suono in Calabria. Circa il vino, ho ancora
qualche bottiglia della scorta
fatta a luglio a “Collisioni”».
Domani alle 22 in via Madama Cristina 71, biglietti da 22 a
30 euro, organizza Hiroshima
Mon Amour.
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