LO SPORT IN ETA` EVOLUTIVA: MOMENTO DI GIOCO E

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LO SPORT IN ETA` EVOLUTIVA: MOMENTO DI GIOCO E
LO SPORT IN ETA’ EVOLUTIVA:
MOMENTO DI GIOCO E OCCASIONE DI SALUTE
Lo sport rappresenta sempre e in particolare durante lo sviluppo un momento
importante in cui è possibile fare esperienza con il proprio corpo, con se stessi e
anche con gli altri.
E’ la scelta dello sport e il modo in cui si pratica che determina effetti positivi
sulla crescita e la salute.
Gli obiettivi da raggiungere da parte dei bambini che praticano sport si possono
così sintetizzare:
• Divertirsi secondo i propri bisogni
• Sperimentare capacità motorie utili allo sviluppo e alla crescita
• Sperimentare grazie allo sport lo stare con gli altri in modo divertente ma
anche competitivo (molte amicizie nascono nell’esperienza degli sport di
squadra).
Accanto a queste riflessioni è opportuno però considerare anche alcune insidie che
la pratica sportiva può comportare.
Infatti tutti i ragazzi che si affacciano alle prime esperienze sportive,
dovrebbero evitare di effettuare allenamenti ripetitivi, che impegnano sempre le
stessi parti del corpo, trascurandone altre. Si chiama
specializzazione
precoce, infatti, quel modo di praticare sport in maniera intensa e specifica al
fine di raggiungere subito dei risultati sportivi. E’ certo che la specializzazione
precoce non è amica di uno sviluppo equilibrato dell’organismo a quest’età, ma
nemmeno diverte, infatti è spesso causa di abbandoni PRECOCI da parte di ragazzi
annoiati e poco stimolati al divertimento nella pratica sportiva.
Oltre queste considerazioni ce ne sono altre importanti da fare e che riguardano
la fatidica domanda: QUALE SPORT SCEGLIERE E A QUALE ETA’
COMINCIARE?
La cultura popolare vede nel nuoto la disciplina che maggiormente soddisfa
l’esigenza di sport “completo”, ma ad un esame più attento, risulta evidente
che neppure il nuoto può fregiarsi di questo titolo, perché, ad esempio, non
interviene su importanti qualità quali l’abilità di coordinare il corpo rispetto allo
spazio che ci circonda, lo sviluppo di una particolare sensibilità che ci consente di
orientarci con i nostri muscoli nello spazio, non stimola la capacità di saltare,
correre o lanciare oggetti e la capacità di socializzare e di lavorare insieme agli
altri. TUTTAVIA POSSIEDE ALTRE IMPORTANTI QUALITÀ COME IL COINVOLGIMENTO DI
TUTTI I MUSCOLI DEL NOSTRO CORPO, IMPORTANTE ASPETTO PER UNO SVILUPPO
ARMONICO.
All’età che precede il completamento della maturazione fisica (dalle scuole
elementari alle superiori di primo grado) il desiderio di muoversi dei ragazzi è
generico, mentre è del genitore spesso il desiderio di iscriverlo ad un corso
piuttosto che ad un altro, magari per motivi di comodità organizzativa nella
gestione familiare. La prima indicazione da dare è che il bambino si deve
divertire a fare quello che fa.
Se volessimo allora consigliare bene i genitori diremmo che è molto importante
prevedere per i piccoli che cominciano a fare sport esperienze che consentono di
acquisire e sperimentare tutti i tipi di schemi motori, e nella varietà il bambino
sicuramente troverà maggiore possibilità di divertirsi, magari privilegiando anche
l’ambiente all’aria aperta.
Quindi non esiste un’attività sportiva ideale, ma l’ambiente ideale (all’aria
aperta, o comunque ben areato), l’insegnante ideale (preparato, affettuoso,
accogliente, un po’ come un altro genitore), il modo ideale di praticare una
determinata disciplina sportiva (che rispetti la crescita, che sia salutare, che
diverta, che sia adatta a situazioni individuali come in alcune malattie e che non
faccia prevalere gli obiettivi del risultato rispetto a quelli del divertimento).
Per concludere direi che anche un bambino deve sapere che lo sport è per lui
un’esperienza di vita e di crescita necessaria per far sì che possa essere aiutato
ad apprendere quelle regole e quei comportamenti motori che nel futuro saranno
in grado non solo di aiutarlo a star bene in salute e con gli altri, ma lo sport gli
avrà pure insegnato l’abitudine al sacrificio e alla fatica, esperienza queste che
torneranno utili in tutti gli altri campi della vita.
Come medico ricordo infine che lo sport è anche prevenzione di malattie (il
bambino come l’adulto obeso è spesso un soggetto sedentario), pertanto
crescendo, per far sport in sicurezza, occorre anche sottoporsi ogni anno ad un
controllo medico.
U.O.T. MEDICINA DELLO SPORT RAGUSA
DR. GAETANO IACHELLI
DR. ANTONELLA CELESTRE