“congiuntivite, mani sporche e luce del sole tra le cause”, vero o falso?

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“congiuntivite, mani sporche e luce del sole tra le cause”, vero o falso?
Anno IV – Numero 894
Lunedì 06 Giugno 2016, S. Norberto
AVVISO
Ordine
1. ORDINE: Corsi ECM
2. Ordine:
Assemblea
ordinaria 2016
3. Un Farmaco per Tutti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. La
follicolite
depilatoria
post-
Curiosità
parla
Meteo Napoli
Lunedì 06 Giugno
 Variabile
Minima: 21°C
Massima: 25°C
Umidità:
Mattina = 62%
Pomeriggio =45 %
Disse don Leone: "Il vecchio deve essere ucciso quando è ancora ragazzo
“CONGIUNTIVITE, MANI SPORCHE E LUCE
DEL SOLE TRA LE CAUSE”, VERO O FALSO?
Risponde il dott. Fabrizio Camesasca, oculista di Humanitas.
“Specialmente con la bella stagione, quando i batteri proliferano
con più facilità, stropicciarsi gli occhi con le mani
sporche o sudate può causare infezione
ed infiammazione della superficie degli occhi.
Toccare gli occhi con le mani sporche in
particolare dopo aver toccato sabbia e polvere,
può portare ad una congiuntivite infettiva,
irritazione
dolorosa
della
congiuntiva
accompagnata
da
sensazione
di corpo
estraneo oculare, arrossamento,forte lacrimazione e secrezione soprattutto
al mattino. Le mani sporche però non sono l’unica causa frequente
di infiammazione estiva – spiega l’esperto.
Gli occhi infatti vanno protetti anche dai danni tossici del sole nelle situazioni
in cui la luce è molto intensa e il riflesso solare è forte, come per esempio su
di un ghiacciaio o in mare aperto.
In questi casi, l’esposizione prolungata degli occhi alla luce del sole senza la
protezione di occhiali con filtro ultravioletto, aumenta il rischio di lesione
rapida alla superficie nobile dell’occhio, la cornea, inducendo cheratite
attinica, una lesione dovuta appunto all’eccessiva esposizione ai raggi UV.
La stessa lesione si può verificare se ci si sottopone a lampade abbronzanti
(UV) senza usare gli specifici occhialini di protezione.
Indossare occhiali da sole quando si è molto esposti alla luce solare e lavare le
mani prima di toccarsi gli occhi sono quindi semplici gesti che possono evitare
dolorose infiammazioni degli occhi.” (Salute, Humanitas)
VERO
5. “congiuntivite,
mani
sporche e luce del sole
tra le cause”, vero o
falso?
6. Acne, un problema non
solo
di
pelle
Come affrontarla in 8
mosse
si
Dicette don Lione: " 'O viecchio s' add' accidere
quann' è ancora guagliòne"
Alcuni credono che toccare gli occhi con le mani sporche oltre che
l’esposizione prolungata a intensa luce solare aumentino il rischio di
congiuntivite. Vero o falso?
Prevenzione e
Salute
7. Perché
sonno?
Proverbio di oggi….……..
nel
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
PREVENZIONE E SALUTE
ACNE, UN PROBLEMA NON SOLO DI PELLE
COME AFFRONTARLA IN 8 MOSSE
L’acne colpisce quasi 9 adolescenti su 10 e anche parecchi
adulti. Molti si affidano al fai da te, mentre il disturbo va
preso sul serio e curato con l’aiuto di uno specialista.
Inoltre, chi ne soffre può adottare alcuni accorgimenti (per es. limitare gli
zuccheri e non fumare) che aiutano a mantenere la situazione sotto
controllo. Ecco cosa bisogna fare per affrontare il problema nel modo
giusto.
Acne: che cos’è e chi colpisce
L’acne è una delle più comuni malattie della pelle: in Italia colpisce 4 milioni di adolescenti (quasi nove su
dieci), ma anche parecchi adulti (uno su dieci) e, in alcuni casi, persino i bambini piccoli. È un disturbo che
interessa i follicoli sebacei, cioè i follicoli piliferi dotati di grandi ghiandole sebacee, come quelli del volto e
della parte alta del tronco (dove appunto si presenta l’acne).
Si manifesta con lesioni non infiammatorie - come i comedoni chiusi (punti bianchi) e aperti (punti neri) - e
lesioni infiammatorie, come papule e pustole.
Nei casi più gravi, possono comparire anche cisti e noduli.
«L’acne può avere origine genetica, ormonale, batterica o psicologica - spiega il prof. Antonino Di Pietro,
dir. scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. La predisposizione familiare influisce
pesantemente nella comparsa dei brufoli, ma anche l’alterazione ormonale (ciclo mestruale, gravidanza,
adolescenza) ricopre un ruolo di primo piano nella sua comparsa. Lo stress e i disordini di natura
psicologica possono essere una concausa, specie durante il periodo adolescenziale».
Non è solo un problema estetico
L’acne non è solo un problema estetico, ma una
vera e propria malattia cutanea che va curata con la
giusta terapia, rivolgendosi a un dermatologo. Si
può presentare in forma comedonica, papulopustolosa o nodulare e a diversi livelli di gravità:
lieve, moderata o severa. I fenomeni che
caratterizzano l’acne sono quattro: alterazione del
processo di cheratinizzazione (processo di
formazione dello strato corneo dell’epidermide, che
conferisce alla cute funzione difensiva contro gli
agenti esterni), eccessiva produzione di sebo,
colonizzazione del dotto pilosebaceo da parte di un
batterio, il Propionibacterium acnes, infiammazione
e conseguente risposta immunitaria. La gravità
dell’acne è spesso direttamente proporzionale alla
quantità di sebo prodotta in eccesso. Le lesioni
acneiche possono dar luogo a cicatrici perenni a cui
poi è molto difficile rimediare, per cui è essenziale
evitare che si formino. «La gestione del paziente richiede un vero e proprio counseling, sia del paziente sia
del genitore - spiega il professor Di Pietro -, ai quali è necessario spiegare la patologia e dedicare tempo per
far comprendere come utilizzare i farmaci evitando di generare problemi di tollerabilità che posso portare
il paziente ad abbandonare la terapia in quanto spesso il trattamento dell’acne richiede pazienza per
arrivare a vederne i risultati».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
Gli ormoni? Non sono una causa diretta
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, chi soffre di acne, salvo alcune
eccezioni, non ha alterazioni ormonali rilevabili nel sangue. Sono i follicoli
sebacei a essere più sensibili agli ormoni normalmente presenti nell’organismo.
L’azione degli ormoni ha infatti una variabilità individuale e alcuni soggetti
sarebbero più sensibili di altri.
«Alterazioni ormonali importanti, tali da richiedere una correzione con un
trattamento vero e proprio, sono rare e si riconoscono facilmente: se gli ormoni sono “sballati” si hanno
irsutismo, obesità e nelle donne anomalie del ciclo mestruale, prima fra tutte la scomparsa delle
mestruazioni». È però vero che lo stress può peggiorare l’acne, dato che nell’organismo viene attivata la
produzione di alcuni ormoni, che risvegliano i recettori presenti sulla superficie delle ghiandole sebacee e
queste ultime producono più sebo. Ciò aumenta le possibilità di proliferazione batterica e infiammazione
del follicolo. Anche l’eccesso di zuccheri nella dieta è implicato nell’acne, attraverso la produzione di insulin
like growth factor, una sostanza la cui sintesi può essere indotta da una dieta ricca di zuccheri che favorisce
questo disturbo.
L’impatto psicologico: Oltre all’impatto estetico, questa malattia causa
spesso problemi psicologici ed emotivi che non vanno trascurati. Secondo una
recente indagine, le conseguenze psicologiche principali dell’acne sono:
 timidezza e mancanza di fiducia in se stessi (71%),
 difficoltà nelle relazioni sentimentali (43%),
 difficoltà nel farsi nuovi amici (24%),
 problemi a scuola (21%)
 difficoltà a trovare un lavoro (7%).
Secondo la ricerca, la riduzione della qualità della vita nelle persone affette da acne sarebbe in alcuni casi
paragonabile a quella di pazienti affetti da malattie più gravi come il diabete, l’artrite, l’asma e l’epilessia.
Nonostante tutto questo, secondo i dermatologi, il 70% di chi ha l’acne non si rivolge a uno specialista
affidandosi al fai da te e al passaparola. Solo il 20% affronta il problema
con un dermatologo.
Come si può curare
«L’acne è una patologia cronica che richiede un trattamento a lungo
termine, non una cura sintomatica».
Le possibili cure per l’acne sono di tre tipi:
 i retinoidi (composti chimici derivati dalla vitamina A),
 gli antibiotici orali
 il benzoile perossido (BPO).
Nelle linee guida dell’American Academy of Dermatology si legge che gli antibiotici per il trattamento
dell’acne devono essere impiegati con cautela e solo nelle forme più severe della patologia.
«L’antibiotico orale è presente nelle Linee Guida come prima scelta per il trattamento delle forme più
severe di acne. Tuttavia va evitato l’utilizzo concomitante di antibiotici orali e topici, in particolar modo se
chimicamente differenti, e l’utilizzo di antibiotici per terapie prolungate.
Per il Propionibacterium acnes, batterio responsabile dell’insorgenza di alcuni tipi di acne, la resistenza ai
due antibiotici maggiormente impiegati per la cura di questa malattia, quali eritromicina e clindamicina,
resistenza crociata, interessa già moltissimi pazienti in Italia».
Le linee guida dell’American Academy of Dermatology raccomandano, per molte forme di acne,
l’associazione di retinoide topico (come l’adapalene) e benzoile perossido (BPO) come terapia di attacco e
di mantenimento per il trattamento dell’acne. «Da una parte il benzoile perossido impedisce al
Propionibacterium acnes di proliferare; dall’altra l’adapalene, retinoide sintetico di terza generazione,
agisce grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e di riduzione delle lesioni».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
Che cosa deve fare chi soffre di acne
La pulizia accurata della pelle, usando detergenti delicati e poco aggressivi, è
utile ma da sola non serve a curare l’acne. Bisogna poi evitare di detergere la
pelle eccessivamente per non togliere lo strato lipidico naturale e quindi
renderla secca e sensibile. È possibile applicare creme idratanti, ma è
fondamentale il consiglio di un dermatologo. Alcune sostanze potrebbero
peggiorare la situazione. Attenzione anche ai cosmetici:
 troppo trucco può peggiorare la situazione.
L’ostruzione dei pori da parte di fondotinta o cipria inoltre limita la respirazione cellulare.
Di creme e lozioni contro l’acne se ne trovano tanti, nelle farmacie e anche nei supermercati.
Tuttavia molti prodotti non sono effettivamente stati testati in maniera scientificamente rigorosa, e il loro
effetto terapeutico è minimo o nullo. Insistere con questi prodotti spesso è deludente, induce a pensare
che non ci siano cure efficaci. Oltretutto si perde tempo e le lesioni progrediscono determinando la
comparsa di cicatrici cutanee perenni.
Nell’acne comedonica può essere utile lo scrub, che rimuove le cellule morte facendo aprire i pori, ma a
patto che non sia troppo aggressivo e ruvido sulla pelle. («Questi metodi possono essere utili per la prima
fase dell’acne, quella “comedonica” in cui si hanno soltanto punti neri e microcisti. In questi casi il “fai da
te” è ammesso e, se la malattia resta di grado lieve, può essere sufficiente. Creme o lozioni che contengano
sostanze antisettiche, ad es. il benzoil perossido, e principi attivi, come i derivati della vitamina A, possono
essere efficaci su un’acne iniziale, in cui non ci sia una grossa componente infiammatoria».
Quando si sceglie un prodotto anti-acne da banco bisogna perciò accertarsi che contenga uno dei composti
attivi, come il benzoil perossido che elimina i batteri che concorrono a provocare l’acne oppure bassi dosi
di acido salicilico, che funziona come esfoliante. «Possono servire inoltre antibiotici topici, come
clindamicina, eritromicina o le tetracicline (sempre sotto controllo medico ndr); non si deve usare invece
la gentamicina, il primo antibiotico a cui tanti pensano, perché non ha alcun effetto sul batterio che
provoca l’acne.
Ma attenzione: tutti questi prodotti possono rivelarsi irritanti, soprattutto se la pelle è sensibile, in caso di
allergie o se usati senza moderazione. Se la cute appare arrossata, secca e desquamata è meglio
interrompere qualsiasi trattamento e chiedere consiglio al medico. Chi soffre di dermatite atopica, per
scongiurare problemi dovrebbe comunque evitare di prendere iniziative senza rivolgersi allo specialista».
«I prodotti da banco - aggiunge lo specialista - non bastano per affrontare l’acne al secondo stadio, quando
compaiono le pustole, i brufoli arrossati; men che meno possono essere sufficienti contro l’acne di stadio
più grave, in cui si hanno grossi noduli infiammatori, cisti e cicatrici».
Inoltre, «nelle forme di acne infiammatoria o nodulare vanno impiegati antibiotici sistemici (soprattutto
della classe delle tetracicline) per la loro azione anti-infiammatoria, la terapia ormonale con farmaci estroprogestinici e soprattutto l’isotretinoina che è il farmaco in assoluto più efficace e che permette risultati
persistenti nel tempo - conclude il prof. Girolomoni. Si tratta di un retinoide (derivato della vitamina A) che
si assume per via orale. Blocca la ghiandole sebacee e svolge azione anti-infiammatoria nell’acne. Da luogo
a secchezza cutanea ma in genere è ben tollerato ai dosaggi medio-bassi. Ha un
importante limite tuttavia: essendo teratogeno (provoca malformazioni del feto)
nelle femmine in età fertile va assicurata e garantita che non incorra una gravidanza
durante il periodo di assunzione del farmaco (in genere 6 mesi)».
Un imperativo: lasciar stare i brufoli!
Incidere o spremere i brufoli può solo peggiorare le cose, l’acne va curata e il fai da
te non è il modo giusto. Si rischia un aumento dell’infiammazione e, nel tempo, lo sviluppo di cicatrici.
Queste ultime possono essere polimorfe, per la presenza contemporanea di lesioni diverse, piane,
depresse o rilevate. Dal 2 al 7% delle persone con acne hanno cicatrici indelebili.
Fumo e smog sono tra i peggiori nemici: L’acne non infiammatoria è spesso legata al fumo di
sigaretta, che impedisce una corretta eliminazione delle sostanze di scarto a livello cutaneo e queste
ultime vanno ad ostruire i pori. Anche lo smog fa male anche alla pelle: in particolare l’ossido di zolfo e il
monossido di carbonio riducono l’apporto di ossigeno e soffocano l’epidermide. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
PREVENZIONE E SALUTE
LA FOLLICOLITE POST-DEPILATORIA
Dopo la depilazione si può andare incontro a un’irritazione, causata da
un’infiammazione batterica; per tenerla sotto controllo bastano pochi semplici
accorgimenti
Può capitare, dopo aver fatto la ceretta oppure usato una crema
depilatoria o il rasoio, di vedere sulla parte trattata (in modo particolare
sulle gambe e sull’inguine) un’irritazione accompagnata da piccoli
brufoletti (a volte con pustole) che, oltre a essere esteticamente poco
piacevoli, danno anche un certo prurito. Grattarsi provoca escoriazione e
sanguinamento, trasformando i brufoli in crosticine che lasciano sulla pelle
cicatrici e macchie. Si tratta di un’infiammazione della parte superiore del
follicolo pilifero (follicolite superficiale) che può essere causata da diversi
agenti batterici: Staphylococcus aureus, Pitirospum, eosinofili.
: quando compare questa sintomatologia è indispensabile sospendere ogni
COSA FARE
trattamento depilatorio fino alla sua scomparsa e trattare la zona con detergenti
antisettici e, nei casi più ostinati, con farmaci locali a base di antibiotici.
Nella maggior parte dei casi è comunque sufficiente sottoporre a un’accurata igiene la parte infetta al
fine di contenere l’infezione. Se si ha una certa predisposizione alla follicolite post ceretta è bene
prevenirla, mettendo in atto alcuni semplici accorgimenti:
 disinfettare la pelle prima e dopo la depilazione
 quando si fa la doccia o il bagno, utilizzare una spugna di crine per rimuovere le cellule morte oppure
fare uno scrub per rimuovere la parte superficiale di pelle ed evitare la formazione di peli incarniti
 dopo la depilazione e dopo bagno o doccia utilizzare una crema idratante/emolliente al fine di
mantenere la pelle elastica e idratata
Durante l’estate l’esposizione al sole, i bagni di mare le creme per proteggersi dal sole e quelle
idratanti dopo sole fanno sì che la follicolite non si presenti e la pelle reagisca bene alla depilazione.
Nei casi in cui la follicolite cronicizza è bene rivolgersi a un dermatologo per valutarne le cause e
trovare una cura adatta alla tipologia di ciascuna infezione batterica. Le follicoliti profonde sono rare e
presentano una sintomatologia più marcata che, nei casi più gravi può portare a dolore, febbre,
gonfiore della zona con infiltrazione perifollicolare. (Villaggio della salute)
CURIOSITA’
PERCHÉ SI PARLA NEL SONNO?
Parlare nel sonno (somniloquio) è una normale manifestazione dell’attività
notturna del cervello, che non si “addormenta” completamente ma continua a
formulare pensieri inconsci,indipendentemente dal fatto che stiamo
sognando o no. In alcuni casi questi pensieri ci portano a parlare ad
alta voce e a formulare anche frasi di senso compiuto.
Colpa dello stress? È un fenomeno molto comune tra i bambini, che non hanno
ancora sviluppato il coordinamento tra i centri cerebrali che comandano il linguaggio e i muscoli del
volto; ma capita anche agli adulti, specialmente in situazioni di stress particolare o anche per una
semplice febbre. Sebbene parlare nel sonno possa essere sintomo di eccessivo affaticamento fisico e
mentale, solitamente non viene considerato una malattia, anche se può essere uno dei sintomi di
alcune patologie neurologiche. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2016
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 07 Giugno 2016 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in
- Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno:
1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2015;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2015;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2016;
4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.
ORDINE: Eventi del mese di Giugno
Nel corso dell’evento di
Lunedì 6 Giugno sarà distribuita ai
partecipanti una brochure intesa
come
“GUIDA RAPIDA” da banco utile al
Farmacista per la spedizione delle
ricette veterinarie
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a
seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e
immediatamente donati.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria.
I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa
catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale
dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito
all’iniziativa.
FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire
I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla
Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo
contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo:
[email protected]
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in
modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per
la raccolta dei farmaci.
http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/ne
ws/1097-un-farmaco-per-tutti
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 11.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
POVERI ATTRAVERSO I SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Associazione pro BENIN
Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, fatta dalla redazione del giornale “Il
Mattino” o il VIDEO della trasmissione “Quinta
Colonna” , sul progetto
“Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare i seguenti link:
http://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e_il_s
ociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html
http://video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del9-maggio_617406.html
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno IV – Numero 894
ASSEMBLEA ORDINARIA MARTEDÌ 7 GIUGNO 2016:
Nel corso dell’assemblea, come significativo momento di aggregazione tra vecchie e
nuove generazioni di Farmacisti, sarà consegnato ai neo Colleghi iscritti nel 2016 il
Tesserino e il distintivo dell’Ordine, unitamente al Batch identificativo e al Codice
deontologico