I CONCERTI 2007•2008
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I CONCERTI 2007•2008
SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 1 I C ONCERTI 2007•2008 GIANANDREA NOSEDA direttore BARBARA FRITTOLI soprano DANIELA BARCELLONA mezzosoprano GIUSEPPE FILIANOTI tenore FERRUCCIO FURLANETTO basso CLAUDIO MARINO MORETTI maestro del coro ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO Teatro Regio Sabato 27 ottobre 2007 ore 20.30 Prima della musica - ore 19.45 incontro con Gianandrea Noseda SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 2 GIUSEPPE VERDI (1813-1901) Messa da requiem per soli, coro e orchestra I. II. III. IV. V. VI. VII. Requiem Dies irae Offertorium Sanctus Agnus Dei Communio. Lux aeterna Responsorium. Libera me Premio Targa d’Argento Istituito nel 1971 dall’Associazione Amici del Teatro Regio “Maurizio Vico”, il Premio Targa d’Argento viene conferito ai direttori, cantanti e registi-scenografi maggiormente distintisi fra i partecipanti alle ultime tre stagioni del Regio. In occasione delle celebrazioni del 40° anniversario della fondazione, l’Associazione consegnerà due speciali Targhe d’Argento all’Orchestra e al Coro del Teatro Regio «per la qualità artistica raggiunta e per il contributo dato al riconosciuto livello internazionale del Teatro Regio». SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 3 GIUSEPPE VERDI Messa da requiem per soli, coro e orchestra F orse l’idea di scrivere una Messa da requiem sarebbe venuta a Verdi in ogni caso (era d’obbligo per gli operisti italiani del Sette-Ottocento misurarsi prima o poi con questo genere illustre), ma resta il fatto che la prima intenzione documentata si collega alla morte di Gioachino Rossini avvenuta il 13 novembre 1868; quattro giorni dopo la «Gazzetta musicale di Milano» pubblicava, d’accordo con l’editore Ricordi, una lettera di Verdi che incominciava così: «Ad onorare la memoria di Rossini vorrei che i più distinti maestri (Mercadante a capo, e fosse anche per poche battute), componessero una Messa da requiem da eseguirsi all’anniversario della sua morte», facendo tuttavia seguire una serie di condizioni e restrizioni (segretezza, gratuità, unicità dell’esecuzione in San Petronio di Bologna) talmente lontane dalle abitudini del tempo da rendere impossibile la sua esecuzione pratica; con tutto ciò, la “Messa per Rossini” fu effettivamente scritta dai “distinti maestri”, fra cui Coccia, Cagnoni, Federico Ricci, Mabellini, e naturalmente Verdi con la prima versione del «Libera me Domine»; restando tuttavia sepolta negli archivi Ricordi fino alla recente scoperta a cura di David Rosen e alla sua prima esecuzione del 1988 nel Duomo di Parma. L’idea fu ripresa e portata a compimento sotto la spinta di un’altra morte importante, quella di Alessandro Manzoni (22 maggio 1873), personaggio che Verdi venerava come scrittore e simbolo di italianità; il 2 giugno Verdi arrivò a Milano per visitare in solitudine la tomba del sommo scrittore e il giorno dopo scrisse a Ricordi: «Io pure vorrei dimostrare quant’affetto e venerazione ho portato e porto a quel Grande che non è più, e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l’anno venturo per l’anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra e ad un grande coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarlo) quattro o cinque cantanti principali»; naturalmente l’editore si mise subito in movimento, cointeressando sindaco e autorità per la solenne realizzazione. Intanto Verdi aveva cominciato a comporre già nell’agosto del ’73, completando il lavoro nell’aprile del 1874 (il «Libera me, Domine» scritto nel 1868 fu rielaborato in modo consistente, pur conservandone il materiale tematico di base). La prima esecuzione, direttore Franco Faccio, avvenne a Milano il 22 maggio nella Chiesa di San Marco: com’era nei voti, primo anniversario della morte di Manzoni. La versione eseguita corrispondeva all’attuale con una sola importante eccezione: il «Liber scriptus» del «Dies irae», in origine una fuga, sostituita da un nuovo brano per mezzosoprano presentato la prima volta all’Albert Hall di Londra, il 15 maggio 1875, e poi entrato stabilmente nella partitura che oggi conosciamo. F in dalle prime esecuzioni del Requiem di Verdi la critica mise in campo il problema estetico della sua teatralità, avanzando riserve e censure per una musica che suonava più profana che sacra, pregiudizio ancora oggi non del tutto sradicato; è opportuno invece capovolgere questa impostazione, e dire che il Requiem di Verdi è un capolavoro non malgrado la sua teatralità, ma se mai a causa della sua teatralità, intesa naturalmente nel senso più ampio come adesione alla lingua congenita del temperamento creativo di Verdi: autore, come si sa, di un teatro che spicca nell’Ottocento italiano per la sua carica morale, tanto che un vero salto con il dramma umano della morte non sussiste nella sostanza profonda della sua rappresentazione; non è un caso infatti che le uniche pagine deboli della Messa verdiana siano quelle fughe che ufficialmente si adeguano alla tradizione della musica sacra. 3 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 4 La potenza irresistibile del «Dies irae», con il sollevamento tellurico delle sue masse incandescenti, non è che la più compiuta realizzazione di quel pathos biblico inerente alla fantasia di Verdi fin dalla giovinezza; per tre volte, in punti strategici dell’opera, Verdi solleverà il velo su quel paesaggio infernale qualificandolo come una delle strutture portanti del grandioso edificio. A fronteggiarlo, e quindi a dargli più drammatico risalto, si collegano fra loro le tante pagine pacate, isole sospese e velate d’intimo lirismo, prima fra tutte l’immortale apertura («Requiem aeternam»): è una introduzione sommessa e tutta interiore (archi con sordina), una invocazione segreta e dolcissima a fior di labbra, un congedo da quelle creature per le quali s’invoca la pace ancora palpitante di ricordi. È proprio facendo appello al suo lessico teatrale, cioè toccando la parte più autentica del suo io, che Verdi dà vita ad alcune delle sue immagini musicali più commoventi: ad esempio, è chiaro che nel terzetto «Quid sum miser», a metà del «Dies irae», Verdi lascia rifluire la solitudine nostalgica dei «cieli azzurri» di Aida, della “Canzone del salice” di Otello, pagine dove la nostalgia si colora di presentimenti ultraterreni, luttuosi senza meno; così lo sgorgo melodico di «Salva me fons pietatis», che risponde alla terribilità del «Rex tremendae maiestatis», è lo stesso del doge Boccanegra, del suo «E vo gridando: pace!» al Consiglio in tumulto; talvolta vale anche il reciproco: nell’Aida la severa frase del sacerdote Ramphis, «Nume, custode e vindice di questa sacra terra», potrebbe convivere nel Requiem senza bisogno di troppi ritocchi. A volte la teatralità verdiana sembra nascondersi dietro precise stilizzazioni: nel ritmo snodato dell’«Agnus Dei» a voci sole s’intravede una imitazione moderna della libera fluenza del canto gregoriano; un fluire che si trasfigura in liricità assoluta nella meravigliosa cantilena del duetto «Recordare», fra l’altro, pensato per le voci supreme di Teresa Stolz e Maria Waldmann. Nulla di scolastico permane nel tessuto contrappuntistico minuto, fatto di risposte alle melodie principali, controcanti, suddivisioni che altro non sono se non l’approfondirsi e l’estendersi dell’invenzione musicale; ma anche in una fuga formale come quella del «Sanctus» qualcosa avverte Verdi a non insistere oltre un certo segno e la pagina si conclude dissolvendo la scrittura scolastica in un trasognato pianissimo, come una pioggia di candide piume. Ma la pagina dove istinto teatrale e sentimento religioso si saldano nella sintesi più emozionante è certo il «Libera me, Domine»: con quella scandita sillabazione del mezzosoprano che il coro ripete sommesso, come parrocchiani all’altare col cuore stretto dallo spavento, e il grande tema del «Tremens factus sum ego», con quelle interruzioni come singulti che propiziano l’ultimo ritorno del «Dies irae»; alla fine è ripresa la prima pagina dell’opera, ma questa volta, vero colpo di genio, accompagnata e consolata dalla voce del soprano. Dopo la fuga finale di nuovo il quadro si ricompone in un attonito pianissimo; una conclusione che non suona tanto come pacificazione, quanto turbamento per il quadro che incombe nella memoria: il pugnale della morte è solo allontanato, la lotta potrà ricominciare, ma proprio questo destino di lotta e sofferenza è quello che rende la vita degna di essere vissuta; Verdi, come in tanti luoghi del suo teatro, qui più che mai, mentre celebra la morte canta la vita. GIORGIO PESTELLI Giorgio Pestelli è professore ordinario di Storia della musica alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino e critico musicale di «La Stampa». Assieme a Lorenzo Bianconi è direttore della Storia dell’Opera italiana (Edt) e fa parte del comitato editoriale per la pubblicazione delle Opere di Verdi (Chicago-Milano). Autore di numerosi saggi, ha pubblicato tra l’altro L’età di Mozart e di Beethoven (Edt, Torino 1991²), Canti del destino. Studi su Brahms (Einaudi, Torino 2000, premio Viareggio 2001 per la saggistica), La pulce nell’orecchio (Marsilio, Venezia 2001) e Gli immortali (Einaudi, Torino 2004). È socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’Accademia Nazionale dei Lincei. 4 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 5 Requiem Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Te decet hymnus, Deus in Sion, et tibi redettur votum in Jerusalem, exaudi orationem meam, ad te omnis caro veniet. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Kyrie eleison, Christe eleison, Kyrie eleison. Requiem L’eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Dal monte Sion si elevi a te, o Dio, la nostra lode, ti sia offerto in Gerusalemme un sacrificio, esaudisci la mia preghiera affinché ogni essere di carne possa giungere a te. L’eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Signore, pietà, Cristo, pietà, Signore, pietà. Dies irae Dies irae, dies illa, solvet saeculum in favilla, teste David cum Sibylla. Quantus tremor est futurus, quando judex est venturus, cuncta stricte discussurus. Tuba mirum spargens sonum, per sepulchra regionum, coget omnes ante thronum. Mors stupebit et natura, cum resurget creatura, judicanti responsura. Liber scriptus proferetur, in quo totum continetur, unde mundus judicetur. Judex ergo, cum sedebit, quidquid latet, apparebit, nil inultum remanebit. Dies irae, dies illa, solvet saeclum in favilla, teste David cum Sibylla. Quid sum miser tunc dicturus, quem patronum rogaturus, cum vix justus sit securus? Rex tremendae majestatis, qui salvandos salvas gratis, salva me, fons pietatis. Recordare Jesu pie, quod sum causa tuae viae, ne me perdas illa die. Quaerens me, sedisti lassus, redemisti crucem passus, tantus labor non sit cassus. Juste judex ultionis, donum fac remissionis, ante diem rationis. Ingemisco, tamquam reus, Dies irae Giorno terribile quel gran giorno, quando il mondo finirà incenerito, secondo la profezia di Davide e della Sibilla. Quale tremito pauroso il peccatore, quando il Giudice sovrano, scruterà severamente ogni cosa. Il rimbombar della tromba, per i campi seminati di sepolcri, tutti trarrà al trono di Dio. Natura e morte rimarranno allibite, nel vederli risorgere, per rispondere al Giudice. Verrà presentato il gran Libro, in cui è scritto tutto ciò, di cui l’umanità deve rispondere. Il Giudice è assiso sul suo seggio, ogni colpa nascosta sarà svelata, e niente rimarrà impunito. Giorno terribile quel gran giorno, quando il mondo finirà incenerito, secondo la profezia di Davide e della Sibilla. Misero me che dirò a mia discolpa, chi invocherò a patrono, quando lo stesso giusto non è senza timore? O Re, o Maestà tremenda, che per tua gratuita misericordia salvi i buoni, o fonte di pietà, salvami. O buon Gesù, ricordati, che per me scendesti dal cielo in terra, in quel giorno non lasciarmi perire. Per cercarmi ti affaticasti, per riscattarmi moristi in croce, non torni inutile tanto dolore. Giudice giusto anche quando castighi, concedimi il perdono, prima di quel supremo rendiconto. Sono reo e me ne pento, 5 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 6 culpa rubet vultus meus, supplicanti parce, Deus. Qui Mariam absolvisti, et latronem exaudisti, mihi quoque spem didisti. Preces meae non sunt dignae, sed tu bonus fac benigne, ne perenni cremer igne! Inter oves locum praesta, et ab haedis me sequestra, statuens in parte dextra. Confutatis maledictis, flammis acribus addictis, voca me cum benedictis. Oro supplex et acclinis, cor contritum quasi cinis, gere curam mei finis. Dies irae, dies illa, solvet saeclum in favilla, teste David cum Sibylla. Lacrymosa dies illa, qua resurget ex favilla, judicandus homos reus. Huic ergo parce Deus. Pie Jesu Domine, dona eis requiem. Amen. il mio volto si copre di rossore, o Signore, perdonami, te ne scongiuro. Hai perdonato la Maddalena, hai accolto la preghiera del buon ladrone, anch’io posso sperare nel tuo perdono. Le mie preghiere sono indegne, ma la tua bontà farà la grazia, ch’io non arda nel fuoco eterno. Fammi un posto fra gli agnelli, separami dai capri, chiamami alla tua destra. Quando avrai giudicati i reprobi, e li avrai destinati alle fiamme eterne, chiamami insieme ai tuoi eletti. Prostrato a terra, invoco pietà, il mio cuore è spezzato e incenerito, non mi abbandonare nel mio ultimo istante. Giorno terribile quel gran giorno, quando il mondo finirà incenerito, secondo la profezia di Davide e della Sibilla. Tremendo giorno di pianto quello in cui il reo, risorgerà alle ceneri, per essere giudicato. Perdona, perdona o Dio. Gesù, Signore pietoso, concedi a tutti il riposo eterno. Amen. Offertorium Domine Jesu Christe, Rex gloriae, libera animas omnium fidelium defunctorum de poenis inferni et de profundo lacu. Libera eas de ore leonis, ne absorbeat eas tartarus, ne cadant in obscurum. Sed signifer sanctus Michael, repraesentet eas in lucem sanctam, quam olim Abrahae promisisti et semini ejus. Hostias et preces tibi, Domine, laudis offerimus. Tu suscipe pro animabus illis quarum hodie memoriam facimus, fac eas, Domine, de morte transire ad vitam, quam olim Abrahae promisisti et semini ejus. Libera animas omnium fidelium defunctorum de poenis inferni. Fac eas de morte transire ad vitam. Offertorio Signore Gesù Cristo, Re di gloria, libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene dell’inferno e dal profondo abisso. Liberale dalla bocca del leone, non siano inghiottite dal baratro, non cadano nel buio della notte eterna. Ma che l’Arcangelo Michele, col suo vessillo, le introduca nella luce divina, che un tempo promettesti ad Abramo e alla sua discendenza. Ti offriamo questo sacrificio, Signore, e queste preghiere. Accettale per le anime di cui facciamo memoria, falle passare Signore dalla morte alla vita, che un tempo promettesti ad Abramo e alla sua discendenza. Libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene dell’inferno. Falle passare Signore alla vita. 6 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 7 Sanctus Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus Deus Sabaoth. Pleni sunt coeli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus, qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis! Santo Santo, Santo, Santo, il Signore Dio delle Forze celesti. Il cielo e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nel più alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nel più alto dei cieli! Agnus Dei Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem. Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem sempiternam. Agnello di Dio Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a loro il riposo. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a loro il riposo eterno. Lux aeterna Lux aeterna luceat eis, Domine, cum sanctis tuis in aeternum, quia pius es. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis, cum sanctis tuis in aeternum, quia pius es. La tua luce La tua luce, Signore, li illumini, insieme ai tuoi Santi per sempre, perché sei buono. Dona loro Signore, l’eterno riposo, e splenda ad essi la luce perpetua, coi tuoi Santi in eterno, perché sei buono. Libera me Libera me, Domine, de morte aeterna, in die illa tremenda, quando coeli movendi sunt et terra, dum veneris judicare saeculum per ignem. Tremens factus sum ego et timeo, dum discussio venerit atque ventura ira, quando coeli movendi sunt et terra. Dies irae, dies illa, calamitatis et miseriae, dies magna et amara valde, dum veneris judicare saeculum per ignem. Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis. Libera me, Domine, de morte aeterna, in die illa tremenda, quando coeli movendi sunt et terra, dum veneris judicare saeculum per ignem. Liberami Liberami, Signore, dalla eterna morte, in quel giorno tremendo, quando il cielo e la terra saranno sconvolti, quando verrai a giudicare il mondo col fuoco. Io tremo di spavento e ho paura, davanti al severo giudizio e all’ira di Dio che si avvicina, quando il cielo e la terra saranno sconvolti. Ah, giorno, giorno d’ira, di calamità, di miseria, giorno grande e ben amaro, quando verrai a giudicare il mondo col fuoco. Dona loro, Signore l’eterno riposo, e splenda ad essi la luce perpetua. Liberami, Signore, dalla eterna morte, in quel giorno tremendo, quando il cielo e la terra saranno sconvolti, quando verrai a giudicare il mondo col fuoco. 7 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 8 Gianandrea Noseda inizia nel settembre 2007 una nuova avventura artistica come Direttore musicale del Teatro Regio di Torino. Recentemente nominato Chief Conductor della BBC Philharmonic di Manchester dopo quattro stagioni come Principal Conductor, nel 1997 era diventato il primo Direttore ospite principale straniero nella storia del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Dal 1998 è Direttore principale dell’Orquesta de Cadaqués; fra il 1999 e il 2003 è stato Direttore ospite principale della Rotterdam Philharmonic e, fra il 2003 e il 2006, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dal 2000 ricopre inoltre la carica di Direttore artistico del Festival Internazionale delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore. Gianandrea Noseda dirige regolarmente le maggiori orchestre del mondo: negli Stati Uniti la Filarmonica di New York e le orchestre sinfoniche di Pittsburgh, Cincinnati e Boston, in Canada la Toronto Symphony e la Montreal Symphony, in Inghilterra la City of Birmingham Symphony Orchestra e la Chamber Orchestra of Europe, in Scandinavia la Swedish Radio Symphony, la Oslo Philharmonic, la Finnish Radio Symphony e la Danish Radio Symphony, in Francia l’Orchestre National du Capitole de Toulouse e l’Orchestre National de France. In Giappone dirige regolarmente la Tokyo Symphony e la NHK Symphony mentre in Svizzera è stato protagonista di un folgorante debutto al Festival di Verbier. Nella stagione 2006-07 ha debuttato con la Deutsche-Symphonie Orchester alla Philharmonie di Berlino, con la Filarmonica della Scala e con la Israel Philharmonic a Tel Aviv. Nel maggio 2008 dirigerà per la prima volta la London Symphony al Barbican Center di Londra. Ha debuttato al Metropolitan Opera di New York nel 2002 e vi è tornato nel 2006 con La forza del destino. A partire dal dicembre 2007 con Un ballo in maschera avvierà una stretta collaborazione con la maggiore scena lirica americana che lo vedrà dirigere una nuova produzione de Il trovatore (2009) e successivamente La traviata (2010). Nel luglio 2007 ha inoltre debuttato con Il trovatore al Festival Internazionale di Orange, in Francia. Come Direttore Principale della BBC Philharmonic, Gianandrea Noseda registra a Manchester per Radio 3, dirige alla Bridgewater Hall, si presenta ogni anno ai Proms di Londra e guida l’Orchestra in una intensa attività all’estero; con il ciclo completo delle Sinfonie di Beethoven trasmesse in diretta radiofonica dalla BBC nel giugno 2005, Gianandrea Noseda e la BBC Philharmonic hanno visto quasi un milione e mezzo di utenti scaricare le nove sinfonie dalla rete. Gianandrea Noseda registra in esclusiva per l’etichetta Chandos e ha inciso musiche di Prokof’ev, Respighi, Karlowicz, Dallapiccola, Dvořák e Šostakovič ; l’integrale dei poemi sinfonici di Franz Liszt recentemente realizzata ha ricevuto riconoscimenti internazionali. Per Deutsche Grammophon ha inciso con la Filarmonica di Vienna e Anna Netrebko. Nel luglio 2006 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Barbara Frittoli, nata a Milano, si è diplomata al Conservatorio “Giuseppe Verdi” della sua città sotto la guida di Giovanna Canetti. Ha vinto numerosi concorsi internazionali e, grazie alle sue eccezionali qualità vocali, ha avviato una straordinaria carriera che l’ha vista esibirsi nei più importanti teatri del mondo. Tra le sue interpretazioni di maggiore rilievo ricordiamo quelle mozartiane al Festival di Salisburgo, alla Staatsoper di Vienna, al Teatro alla Scala, al Ravenna Festival, all’Opéra 8 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 9 Bastille, al Covent Garden, al Metropolitan e al Teatro Regio di Torino (Mitridate re di Ponto, Le nozze di Figaro e Don Giovanni). Ha inoltre interpretato i personaggi pucciniani di Mimì e Liù, Micaela nella Carmen e Anaide nel Mosè in Egitto. Diversi i titoli verdiani in repertorio, interpretati sotto la guida di direttori quali Zubin Mehta, Claudio Abbado (Otello, Teatro Regio, 1997), Riccardo Muti, Daniele Gatti, Lorin Maazel, James Levine, Antonio Pappano, Bernard Haitink e molti altri (a Torino in Trovatore, Il corsaro, Simon Boccanegra, Falstaff). Nel febbraio 2007 ha tenuto un recital al Teatro Real di Madrid e ha cantato lo Stabat Mater di Pergolesi al Liceu di Barcellona, mentre nell’aprile successivo ha debuttato con grande successo in Suor Angelica al Metropolitan di New York. Brillante e intensa anche la sua attività concertistica con le orchestre più prestigiose e con i maggiori direttori del mondo. Numerose le sue interpretazioni del Requiem di Verdi, eseguito sotto la direzione di Riccardo Muti, Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Zubin Mehta, Valery Gergiev e Gianandrea Noseda insieme a complessi come i Berliner Philharmoniker, la Filarmonica della Scala e la Boston Symphony. Il suo repertorio comprende inoltre Ein Deutsches Requiem di Brahms, la Messa in do minore K.427 di Mozart, lo Stabat Mater di Pergolesi, lo Stabat Mater di Rossini e la Quarta Sinfonia di Mahler. Tiene recital solistici proponendo un repertorio che spazia dalle arie mozartiane ai Lieder di Schubert, Wagner e Richard Strauss. Tra i successi ottenuti sotto la direzione di Riccardo Muti si distinguono il concerto inaugurale dell’anno verdiano al Teatro alla Scala, il concerto celebrativo a New York (Ground Zero) e i concerti tenuti nell’ambito del progetto “Le Vie dell’Amicizia” del Ravenna Festival a Beirut (1998), Istanbul (2001) e in Marocco (2006). Tra le sue incisioni discografiche, oltre al Trittico di Puccini (Decca), Il barbiere di Siviglia (Teldec) e Il viaggio a Reims diretto da Claudio Abbado (Sony), si segnalano Stabat Mater di Pergolesi con Riccardo Muti (Emi); Turandot (Liù) con Zubin Mehta (BMG); Pagliacci con Riccardo Chailly e La bohème con Zubin Mehta (Decca); una raccolta di arie mozartiane con Charles Mackerras e una di arie verdiane con Colin Davis e la London Symphony, entrambi per l’etichetta Erato. Daniela Barcellona è nata a Trieste dove ha compiuto gli studi musicali e vocali sotto la guida di Alessandro Vitiello. Dopo aver vinto diversi concorsi internazionali, la sua carriera ha avuto un momento di svolta nell’estate del 1999, quando ha interpretato Tancredi al Rossini Opera Festival di Pesaro: da allora è diventata una delle più importanti cantanti in campo internazionale. In Italia è tornata numerose volte al Rossini Opera Festival e ha cantato presso il Teatro alla Scala, il Filarmonico di Verona, il Carlo Felice di Genova, il Verdi di Trieste, l’Opera di Roma, il Regio di Parma, il San Carlo di Napoli, l’Accademia di Santa Cecilia, il Pergolesi di Jesi, il Massimo di Palermo, il Comunale di Firenze e di Bologna, il Regio di Torino (Anna Bolena). Interprete soprattutto di ruoli rossiniani e belcantistici, si è esibita più volte anche in recital e in concerti sinfonico-corali per la Messa da requiem di Verdi e la Missa Solemnis di Beethoven. All’estero è stata alla Philharmonie di Berlino, al Metropolitan di New York (ospitata per l’inaugurale Gala Verdi), all’Opéra di Parigi, alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, al Teatro Real di Madrid, alla Staatsoper di Vienna, a Ginevra, Marsiglia, Las Palmas, al Concertgebouw di Amsterdan, Dresda, Londra, al Festival di Istanbul, Corinto, Festival Radio France et Montpellier, all’Opera de Oviedo, al Festival di Salisburgo, Liegi 9 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 10 e Bruxelles, alla Quincena Musical de San Sebastián, al Liceu di Barcelona, a Bilbao e Tokyo. Ha cantato con importanti direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Riccardo Muti, James Levine, Riccardo Chailly, Gianluigi Gelmetti, Colin Davis, Myung-Whun Chung, Wolfgang Sawalisch, Rinaldo Alessandrini, Georges Prêtre, Carlo Rizzi, Alberto Zedda, Fabio Biondi, Bruno Campanella. Nel 2002 ha ricevuto il premio “Franco Abbiati” della critica italiana e l’ambito Rossini d’Oro. I suoi impegni futuri prevedono la Scala di Milano, il Comunale di Firenze, il Liceu di Barcelona, il Carlo Felice di Genova, l’Opera di Parigi, il Regio di Torino, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il San Carlo di Napoli, il Real di Madrid, il São Carlos di Lisbona, Tokyo, Sidney e Las Palmas. Giuseppe Filianoti è riconosciuto come una delle voci più raffinate e incantevoli della sua generazione. Nato a Reggio Calabria, ha studiato canto e musica nel Conservatorio della sua città, laureandosi al contempo in lettere presso l’Università di Messina. Nel 1996 ha frequentato un masterclass tenuto da Alfredo Kraus e due anni dopo ha debuttato come protagonista del Dom Sébastien di Donizetti. È apparso su tutti i maggiori palcoscenici internazionali, come il Teatro alla Scala – del quale ha inaugurato la stagione 2003-04 nel Moïse et Pharaon di Rossini –, il Teatro dell’Opera di Roma, il Metropolitan di New York, il Maggio Musicale di Firenze, il Covent Garden e il Rossini Opera Festival. Ha cantato con i più famosi direttori d’orchestra, fra i quali Riccardo Muti, Zubin Mehta, Daniele Gatti, Jesús López Cobos, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Rafael Frühbeck de Burgos, Daniel Oren, Richard Bonynge e Gianandrea Noseda. Fra le sue apparizioni più memorabili ricordiamo quelle in Traviata, Faust, L’elisir d’amore, Rigoletto, La Favorite, Lucia di Lammermoor (anche al Regio, nel 2000), Don Giovanni, Capriccio, Werther, L’Arlesienne, La rondine e Idomeneo (nel 2004 per l’inaugurazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia). Particolarmente apprezzato nel repertorio francese affine alla sua sensibilità, è altrettanto interessato a opere del Novecento come The Rake’s Progress, Pelléas et Mélisande, Peter Grimes. La sua discografia raccoglie la registrazione integrale del dramma Giulio Sabino di Giuseppe Sarti, e quelle di Tancredi, Moïse et Pharaon, Dom Sébastien e La traviata. Nel 2004 ha ricevuto il premio “Franco Abbiati” della critica italiana come miglior interprete vocale dell’anno. Ferruccio Furlanetto è uno dei cantanti più richiesti al mondo, celebre come brillante interprete del repertorio italiano e di quello mozartiano. Il suo talento e la sua musicalità sono testimoniate da numerose incisioni discografiche e dalle molte produzioni video realizzate per case discografiche e per trasmissioni televisive. Ha lavorato con tutte le maggiori orchestre e direttori del panorama internazionale, quali Karajan, Maazel, Abbado, Baremboim, Bernstein, Giulini, Haitink, Prêtre, Levine, Bychkov e Muti, e appare nei maggiori teatri lirici del mondo, come il Teatro alla Scala, la Wiener Staatsoper, il Covent Garden di Londra, l’Opéra di Parigi, e nei teatri di Roma, Torino, Bologna, Buenos Aires, Tokyo e San Diego, nonché al Mariinskij di San Pietroburgo (come primo interprete italiano di Boris Godunov). Numerosissimi festival 10 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 11 hanno inoltre visto la sua presenza. In qualità di solista è stato artefice di una tournée focalizzata sui Lieder russi (Rachmaninov e Musorgskij) con Alexis Weissenberg. Ha inoltre partecipato a esecuzioni della Messa da requiem di Verdi in tutto il mondo, da Tokyo a Vienna, da Mosca a New York. Nato in Italia, Ferruccio Furlanetto è ambasciatore onorario delle Nazioni Unite e appassionato giocatore di golf. È Kammersänger e socio onorario della Wiener Staatsoper. L’Orchestra del Teatro Regio è l’erede del complesso fondato alla fine dell’Ottocento da Arturo Toscanini, che ne fu direttore stabile e artistico. Dal 1967 è l’Orchestra stabile della Fondazione lirica torinese, impegnata in tutta la Stagione d’Opera e di Balletto. Tra gli spettacoli di gran successo dei quali è stata protagonista ricordiamo La Damnation de Faust di Berlioz nell’allestimento di Luca Ronconi, insignito nel 1992 del premio “Franco Abbiati” dell’associazione nazionale dei critici musicali italiani, La bohème di Puccini realizzata nel 1996 in occasione del centenario dell’opera con Luciano Pavarotti e Mirella Freni (trasmessa anche in diretta televisiva), l’Assassinio nella cattedrale di Pizzetti con Ruggero Raimondi, Fedora di Giordano con Mirella Freni e Plácido Domingo. Nel 2001 ha inoltre eseguito in prima assoluta Carmen 2, Le Retour di Jérôme Savary e in prima italiana Lear di Aribert Reimann (regia di Luca Ronconi); nel 2003, sempre in prima italiana, ha eseguito A Streetcar Named Desire di André Previn (con la regia di Giorgio Gallione). In ambito lirico l’Orchestra si è esibita con i solisti più celebri, quali Roberto Alagna, Anna Caterina Antonacci, Renato Bruson, José Carreras, José Cura, Mariella Devia, Barbara Frittoli, Angela Gheorghiu, Raina Kabaivanska, Alfredo Kraus, Leo Nucci, Michele Pertusi, Juan Pons, Giuseppe Sabbatini, Renata Scotto; in ambito sinfonico con Salvatore Accardo, Michele Campanella, Gianluca Cascioli, Aldo Ciccolini, Enrico Dindo, Uto Ughi. Alla guida del complesso si sono alternati direttori di fama internazionale come Roberto Abbado, Jurij Ahronovič, Bruno Bartoletti, Semyon Bychkov, Bruno Campanella, Aldo Ceccato, Gianluigi Gelmetti, Lü Jia, Peter Maag, Daniel Oren, Evelino Pidò, Pinchas Steinberg, Jeffrey Tate e infine Gianandrea Noseda, il cui felice rapporto con l’Orchestra è sfociato nella sua nomina, dal settembre 2007, a Direttore musicale del Teatro Regio. Nelle ultime stagioni l’Orchestra del Teatro Regio è stata inoltre partner di grandi compagnie di balletto, tra le quali indimenticabili rimangono quella del Teatro Bol’šoj di Mosca e il Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Protagonista di registrazioni radiotelevisive e di incisioni discografiche (da segnalare l’integrale delle sinfonie di Čajkovskij con Vladimir Delman), è stata ospite di vari festival e teatri stranieri. Nell’ottobre 2000 ha rappresentato a Nizza Sly con José Carreras all’Acropolis e Zazà con Leo Nucci all’Opéra, mentre nell’anno successivo ha tenuto una grande tournée sinfonica in Francia con esecuzioni a Parigi, Tolosa, Tolone e Lione. Nel 2000 ha inoltre ricevuto il Premio Internazionale “Viotti d’Oro” conferito dalla Società del Quartetto di Vercelli. Nel 1997 la Hardy Classic ha pubblicato il video (oggi disponibile anche in dvd) della rossiniana Elisabetta, regina d’Inghilterra – direttore Gabriele Ferro, protagonisti Lella Cuberli, Daniela Dessì e Rockwell Blake – e, nel 2003, il dvd della storica rappresentazione della Norma di Vincenzo Bellini diretta da Giuseppe Patané al Théâtre Antique d’Orange del luglio 1974 – con Montserrat Caballé, Jon Vickers e Josephine Veasey. Sotto la guida del maestro John Mauceri l’Orchestra ha inoltre inciso un disco di arie d’opera 11 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 12 con Angela Gheorghiu per la Decca e ha registrato per la Nuova Era Il barbiere di Siviglia di Rossini e il Don Pasquale di Donizetti con Bruno Campanella. Il Coro del Teatro Regio è stato ricostituito nel 1945 dopo che l’incendio del Teatro nel 1936 e il secondo conflitto mondiale ne avevano interrotto l’attività, diventando quindi, nel 1967, Coro stabile dell’Ente lirico torinese. Vanta un organico di circa settantacinque elementi ed è regolarmente impegnato nelle produzioni della Stagione d’Opera, oltre che in un’intensa attività nel circuito regionale per concerti lirico-sinfonici e a cappella e in collaborazioni con altre istituzioni musicali, quali l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e l’Unione Musicale di Torino. Dal 1994 al 2002 è stato diretto dal Maestro Bruno Casoni con il quale ha raggiunto una perfezione stilistica ormai riconosciuta dalla critica nazionale e internazionale, tanto da essere considerato uno dei migliori d’Europa. A dimostrazione di ciò, valga l’esecuzione al Teatro Regio nel maggio 2002 della Messa in si minore di Bach sotto la direzione di Semyon Bychkov, che nel 2007 ha rinnovato la sua stima nei confronti del Coro invitandolo a Colonia per la registrazione della Messa da requiem di Verdi. Dal settembre 2002 la guida del Coro è affidata al Maestro Claudio Marino Moretti. Nel 2004 i componenti dei complessi artistici del Teatro Regio hanno dato vita a due organismi autonomi, l’Orchestra Filarmonica ’900 e il Coro Filarmonico del Teatro Regio, entrambi attivi in ambito sinfonico-corale. 12 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd Violini primi Serguei Galaktionov° Stefano Vagnarelli° Marina Bertolo Monica Tasinato Claudia Zanzotto Elio Lercara Roberto Lini Carmen Lupoli Enrico Luxardo Alessio Murgia Laura Quaglia Daniele Soncin Jonida Tafilai Grazyna Teodorek Pierangelo Travasino Giuseppe Tripodi Violini secondi Marco Polidori° Tomoka Osakabe Bartolomeo Angelillo Silvana Balocco Paola Bettella Claudia Curri Maurizio Dore Anna Rita Ercolini Elena Gallafrio Ekaterina Gouliagina Roberto Lirelli Anselma Martellono Paola Pradotto Gianfranco Rossi Viole Krystyna Porebska° Armando Barilli° Alessandro Cipolletta Gustavo Fioravanti Rita Bracci Tamara Bairo 23-10-2007 8:39 Pagina 13 ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO Direttore musicale Gianandrea Noseda Fagotti Marino Berganton Matteo Rivi° Maria Elena Eusebietti Giampiero Ganau Alma Mandolesi Orazio Lodin Franco Mori Sergio Pochettino Roberto Musso Claudio Vignetta Corni Violoncelli Relja Lukic° Dario Destefano° Davide Eusebietti Giulio Arpinati Fabrice Dedonatis Pascal Dubois Pallastrelli Alfredo Giarbella Armando Matacena Luisa Miroglio Paola Perardi Contrabbassi Davide Ghio° Davide Botto° Atos Canestrelli Massimo Bindi Fulvio Caccialupi Michele Lipani Andrea Pino Alfredo Trebbi Ottavino Roberto Baiocco Flauti Federico Giarbella° Maria Siracusa Oboi Luigi Finetto° Stefano Simondi Clarinetti Luigi Picatto° Edgardo Garnero 13 Ugo Favaro°. Pierluigi Filagna Fabrizio Dindo Evandro Merisio Trombe Sandro Angotti° Carlo Beltrami Marco Rigoletti László Molnár Tromboni Gianluca Scipioni° Marcello Dabanda Marco Tempesta Basso tuba Rudy Colusso Timpani Carlo Cantone° Ranieri Paluselli° Percussioni Lavinio Carminati Trombe interne Alessandro Caruana Ottaviano Cristofoli Enrico Negro Davide Pezzino ° prime parti SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd Soprani Rosa Maria Alocco Nicoletta Baù Anna Beretta Chiara Bongiovanni Adriana Bono Anna Maria Borri Caterina Borruso Sabrina Boscarato Ekaterine Bugianishvili Serafina Cannillo Patrizia Capello Cristina Cogno Cristiana Cordero Eugenia Degregori Alessandra Di Paolo Antonina Fontana Manuela Giacomini Emanuela Lea Lamarca Rita La Vecchia Laura Lanfranchi Chiara Lazzari Maria Adele Magnelli Maria de Lourdes Martins Francesca Moretti Roberta Sanna Pierina Trivero Giovanna Zerilli Mezzosoprani/Contralti Cristiana Arri Angelica Buzzolan Manuela Cattaneo Shiow-hwa Chang Ivana Cravero Corallina Demaria Maria Di Mauro Roberta Garelli Rossana Gariboldi Anna Giumentaro 23-10-2007 8:39 Daniela Guerini Rocco Elena Induni Antonella Martin Raffaella Riello Myriam Rossignol Daniela Valdenassi Tiziana Valvo Barbara Vivian Tenori Pierangelo Aimé Paolo Antognetti Janos Buhalla Marino Capettini Gian Luigi Cara Antonio Coretti Diego Cossu Luis Odilon Dos-Santos Ernesto Escobar Nieto Giancarlo Fabbri Sabino Gaita Mauro Ginestrone Roberto Guenno Renis Hyka Leopoldo Lo Sciuto Giuseppe Milano Matteo Mugavero Felice Palamara Jeremy Palumbo Young-Hoon Shin Gualberto Silvestri Sandro Tonino Franco Traverso Valerio Varetto Baritoni/Bassi Andrea Albertolli Leonardo Baldi Mauro Barra Enrico Bava 14 Pagina 14 Cataldo Cannillo Ignazio De Simone Umberto Ginanni Alessandro Inzillo Vladimir Jurlin Devis Longo Paolo Lovera Riccardo Mattiotto Davide Motta Fré Brian Nickel Franco Rizzo Enrico Speroni Marco Sportelli Marco Tognozzi Vincenzo Vigo SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 15 SCHEDA concerto 27-10-07.qxd:SCHEDA.qxd 23-10-2007 8:39 Pagina 16 I C ONCERTI 2007•2008 Sabato 27 Ottobre 2007 ore 20.30 Gianandrea Noseda direttore Barbara Frittoli soprano, Daniela Barcellona mezzosoprano, Giuseppe Filianoti tenore, Ferruccio Furlanetto basso Claudio Marino Moretti maestro del coro ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO Giuseppe Verdi Messa da requiem Ore 19.45 incontro con Gianandrea Noseda Lunedì 19 Novembre 2007 ore 20.30 Timothy Brock direttore FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO Charlie Chaplin Luci della città Ore 19.45 incontro con Steve Della Casa Sabato 29 Dicembre 2007 ore 20.30 Domenica 30 Dicembre 2007 ore 15 Lunedì 31 Dicembre 2007 ore 17.30 Tomas Netopil direttore Silvia Colombini soprano, Otokar Klein tenore, Ales Jenis baritono Claudio Marino Moretti maestro del coro e del coro di voci bianche ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO REGIO Carl Orff Carmina Burana Ore 19.45 del 29 Dicembre incontro con Tomas Netopil e Nicola Gallino Lunedì 28 Gennaio 2008 ore 20.30 GIANMARIA TESTA - PAOLO FRESU DUO Gianmaria Testa chitarra e voce Paolo Fresu tromba e flicorno Ore 19.45 incontro con Gabriele Ferraris Lunedì 11 Febbraio 2008 ore 20.30 VINICIO CAPOSSELA CON MARIO BRUNELLO Vinicio Capossela voce e pianoforte Mario Brunello violoncello Fuggite, amanti, Amor Rime e Lamentazioni per Michelangelo Musiche di Philippe Eidel, Vinicio Capossela, Giovanni Sollima, Paolo Pandolfo, Claudio Monteverdi, Johann Sebastian Bach Ore 19.45 incontro con Mario Brunello Lunedì 3 Marzo 2008 ore 20.30 Gianandrea Noseda direttore Domenico Orlando oboe FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO Musiche di Johann Sebastian Bach-Anton Webern, Richard Strauss, Arnold Schönberg, Ottorino Respighi Ore 19.45 incontro con Gianandrea Noseda Lunedì 7 Aprile 2008 ore 20.30 Jan Latham-Koenig direttore Ugo Favaro corno FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO Musiche di Sergej Prokof’ev, Dmitrij Sˇostakovič, Nino Rota Ore 19.45 incontro con Jan Latham-Koenig Lunedì 19 Maggio 2008 ore 20.30 FILARMONICA ’900 DEL TEATRO REGIO TORINO JAZZ ORCHESTRA - NEW YORK VOICES Songs e standard jazz Ore 19.45 incontro con Marco Basso Concerto realizzato con il contributo di La Filarmonica ’900 del Teatro Regio ringrazia gli amici che la sostengono: Enrica Acuto, Renato Ambrosio, Anna Chiusano, Elias al Haddad, Fisio Centro Medico Lingotto, Luciano Marocco, Gianni Montalenti, Fabio Alberto Regoli, Carlo Tondato, Alberto Vercelli.