Litio, elemento base della nuova generazione di batterie per
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Litio, elemento base della nuova generazione di batterie per
Litio, elemento base della nuova generazione di batterie per autotrazione Breve storia del litio. Il litio è un elemento abbastanza “giovane”. Nel 1800, lo scienziato brasiliano Josè Bonifacio de Andrada e Silva (1763-1838) scoprì due nuovi minerali sull'isola svedese di Uto, chiamati spodumene e petalite. Tuttavia, fu lo scienziato svedese Johann Arfvedson (1792-1841) nel 1817 a isolare e riconoscere all'interno dei minerali il nuovo elemento. Il nome “litio” deriva dal greco “lithos”, pietra. Nel 1818 Christian Gottlob Gmelin fu il primo ad osservare che i sali di litio emettevano una fiamma rosso brillante durante la combustione. Sia Gmelin che Arfvedson cercarono, senza successo, di isolare il litio dai suoi sali. Circa un'anno dopo, William Thomas Brande e Sir Humphrey Davy utilizzarono il processo di elettrolisi sull'ossido di litio e riuscirono ad isolare il metallo, seppur in quantità minime e per pochi secondi (il metallo ottenuto bruciava a contatto con l'aria a causa della sua elevata instabilità). Nel 1854, Robert Bunsen e Augustus Matthiessen riuscirono a preparare il metallo in quantità discrete e stabili sempre tramite elettrolisi (partendo dal cloruro di litio). La produzione commerciale del litio venne iniziata nel 1923 dalla compagnia tedesca Metallgesellschaft AG, attraverso l'uso dell'elettrolisi partendo dal cloruro di litio e dal cloruro di potassio. La crescita dell'industria del litio è legata alla seconda guerra mondiale, a causa della richiesta del metallo per applicazioni atomiche (centrali nucleari e bomba all'idrogeno). A partire dal 1950, il litio è stato impiegato in una gran varietà di applicazioni, tra cui batterie, ceramiche, allumini e leghe leggere, gomme sintetiche, farmaci ed altre. Caratteristiche fisico-chimiche Il litio (simbolo chimico Li) è un metallo alcalino (gruppo IA), incluso nella tavola periodica con numero atomico 3. Nella sua forma pura, è un metallo soffice color argento, che si ossida rapidamente a contatto con l'aria o l'acqua. Il litio ha due isotopi, il 6Li, poco presente in natura, e il 7Li, più pesante e molto più abbondante (92.6%). Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 1 Il peso atomico, pari a 6.491 g/mol, è il risultato dalla diversa abbondanza dei due isotopi in natura. A temperatura ambiente, il litio è il metallo più leggero presente sulla crosta terreste, con una densità di soli 535 kg/m3 (l'acqua distillata ha una densità di circa 1000 kg/m3). Come gli altri metalli alcalini, il litio nella sua forma pura è altamente infiammabile e leggermente esplosivo se esposto all'aria e soprattutto all'acqua, con la quale reagisce in maniera violenta (produzione di idrogeno). Il litio nella sua forma pura è corrosivo e deve essere maneggiato con cura evitando il contatto con la pelle. Il litio è considerato leggermente tossico. In tabella vengono riportate le principali caratteristiche chimico-fisiche del materiale. Densità 535 kg/m3 Struttura cristallina Cubica Isotopi (presenza in natura in %) 6 Stato di ossidazione 1 (base forte) Peso atomico 6.941 g/mol Punto di fusione 453.69 °K (180.54 °C) Punto di ebollizione 1615 °K (1342 °C) Calore specifico a 25°C 3582 J/(Kg°K) Conducibilità termica 84.7 W/(m°K) Conducibilità elettrica 10.8 x 10-6 S/m Li (7.4%) e 7Li (92.6%) Depositi ed estrazione del litio A causa della sua elevata reattività il litio non è presente in natura nella sua forma pura. Piccole tracce sono presenti in quasi tutti i minerali, salamoie, argille e nell'acqua marina (in media, la crosta terreste contiene 60 ppm, parti per milione, di litio). Il litio non è un materiale raro: in termini di abbondanza sulla Terra è il 27esimo elemento, meno presente rispetto al sodio, potassio, nickel e rame, ma più abbondante del piombo e dello stagno. Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 2 Le attuali stime sono di circa 13 milioni di tonnellate di litio estraibile ed utilizzabile a livello commerciale. Per dare un'idea della quantità riportata, si pensi che tali riserve sono più che sufficienti a produrre le batterie per rimpiazzare l'intero parco di autovetture a combustione (circa 900 milioni) con auto elettriche dall'autonomia di circa 200 km (ovvero con batterie Li-ioni da circa 30 kWh*). Le principali fonti di approvvigionamento sono i minerali e le salamoie (dall'inglese “brine”, ovvero una gelatina ad alto contenuto salino). Nella successiva immagine sono mostrati i principali depositi a livello mondiale. *una batteria Li-ioni (catodo LiFe2Po4) per questo uso contiene meno di 1 kg di litio al proprio interno; moltiplicando questo numero per il parco circolante risulta: 1 x 900,000,000 = 900,000,000 kg, ovvero 0.9 milioni di tonnellate di litio, meno di un decimo delle riserve stimate. Figura 1 - principali riserve di salamoie e minerali ricchi di litio Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 3 Esistono più di 200 minerali contenenti litio, ma solo circa 25, che contengono almeno il 2% di ossido di litio (Li2O), possono essere impiegati come fonte di approvvigionamento. Tra questi, solo quattro sono presenti in quantità sufficienti da giustificarne l'estrazione per usi industriali: lepidolite, spodumene, petalite e amblygonite. Nella successiva tabella sono riportate alcune caratteristiche di questi minerali . Minerale Formula empirica Contenuto teorico di Li % Contenuto tipico di Li % Spodumene LiAl(Si2O6) 8.03 1.5 - 7 Petalite LiAl(Si2O10) 4.50 3.0 - 4.5 Amblygonite (Li,Na)Al(PO4)(F,OH) 10.1 8.0 - 9.0 Lepidolite K(Li,Al)3(AlSi4O10)(F,OH)2 7.50 4.0 – 5.0 I minerali contenenti il litio sono piuttosto diffusi a a livello planetario. I depositi più importanti si trovano nel North Carolina (USA), Bernic Lake (Canada), Bunbury (Australia) e Bikita (Zimbabwe). Depositi minori di pegmatite (rocce di origine magmatica che contengono i minerali ricchi di litio) sono presenti in Russia, Cina, India, Mozambico, Zaire e Brasile. In Europa, pur essendoci traccie di pegmatite in Svezia, Finlandia, Irlanda, Francia, Spagna e Portogallo, non sono stati individuati depositi sufficienti per uno sfruttamento industriale. Le miniere di estrazione sono normalmente a cielo aperto. Dato che i minerali sono normalmente estratti in una matrice contenente altre rocce (quarzo, mica, ecc), è necessario un processo di sospensione e separazione per ottenere un concentrato che può essere venduto oppure ulteriormente raffinato. Il processo necessario per ottenere il litio a partire dai minerali è estremamente energivoro. Per questo motivo, negli ultimi 40 anni, il processo di estrazione del litio a partire da salamoie ha assunto sempre una maggior importanza, essendo più economico e a minor impatto ambientale. A differenza dei depositi di minerali, le salamoie contenenti elevate percentuali di litio sono concentrate in poche aree secche del pianeta con particolari condizioni geologiche (in particolare in alcuni laghi salati). Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 4 Nella tabella successiva sono riportati i giacimenti più importanti: Deposito Contenuto di litio (% in peso) Salar de Atacama (Chile) 0.16 Salar de Uyuni (Bolivia) 0.032 Salar del Hombre Muerto (Argentina) 0.052 Salar del Rincon (Argentina) 0.033 Silver Peak (Nevada, USA) 0.020 Great Salt Lake (Utah, USA) 0.002 Zabuye Lake (Tibet, China) 0.068 Dong Tajnar Hu (East Lake, Qinghai, China) 0.086 Acqua marina 0.000017 Il processo necessario per ottenere il carbonato di litio a partire dalle salamoie è composto da due parti. Inizialmente, le salamoie vengono pompate in superficie da profondità che variano da 50 cm fino a 900 m (Silver Peak). Il materiale estratto viene quindi convogliato in enormi vasche di evaporazione (3 kmq nel Salar de Atacama, in figura, fino a 16 kmq per lo stabilimento di Silver Peak). Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 5 Figura 2 - stabilimento presso il Salar de Atacama per l'evaporazione delle salamoie contenenti elevate percentuali di litio. Durante il processo di evaporazione è necessario ripulire le vasche dai sali più pesanti presenti nelle salamoie, tra cui sodio, potassio e magnesio presenti in varie forme. Per ottenere una soluzione di cloruro di litio che possa essere impiegata per scopi industriali (da 6000 a 60000 ppm di Li) sono necessari dai 12 ai 18 mesi. Tali tempistiche sono un elemento chiave dell'industria del litio, in quanto occorre fare delle previsioni sui consumi futuri in anticipo di 4-5 anni per evitare carenze nell'offerta rispetto alla domanda. Nella successiva immagine sono riportati schematicamente le varie famiglie di composti contenenti litio ottenuti a partire da minerali e salamoie. Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 6 Figura 3 - schema ad albero dei principali composti di litio commercializzati a partire da minerali e salamoie I principali produttori di composti di litio sono il gruppo SQM (multinazionale cilena) ed il gruppo Rockwood (multinazionale americana). Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 7 Applicazioni I principali utilizzatori del minerale sono gli Stati Uniti d'America. Il litio è impiegato in moltissime applicazioni e campi diversi. In particolare, il litio (nelle sue varie forme) viene impiegato nell'industria del vetro (ceramiche, ottiche di precisione, rivestimenti), nelle leghe metalliche, nelle batterie secondarie, come componente in alcuni medicinali e, in futuro, nella fusione nucleare. In campo medico, lo ione litio è coinvolto negli equilibri elettrochimici delle cellule del sistema nervoso e viene spesso prescritto come farmaco nelle terapie per il trattamento di sindromi maniaco-depressive. A causa della bassa densità, il litio è molto interessante per alligazioni metalliche. Le principali leghe contenenti litio sono a base di alluminio, rame, manganese e cadmio: in particolare, vengono utilizzate in campo aeronautico per parti ad elevate prestazioni specifiche. Il suo impiego nelle batterie è dovuto alla bassa densità, buona conducibilità elettrica e semplicità di riciclaggio. Molti dei problemi delle vecchie generazioni di batterie al piombo (scarsa densità energetica e problemi di riciclaggio) o al nickel (elevate temperature di funzionamento) sono stati risolti grazie all'impiego di questo materiale. Nella successiva tabella si riporta una comparazione di massima tra alcune tecnologie di accumulo energetico, oggi in commercio, in termini di energia e potenza specifica (misurate rispettivamente in Wh/kg e W/kg): Tecnologia Energia specifica [Wh/Kg] Potenza specifica [W/kg] Batteria Li-ioni (Kokam) 150 150 Batteria Nickel-sodio (Zebra) 90 150 Batteria Ni-MH (Panasonic) 42 124 Batteria Pb-acido (Hawker) 27 95 Supercapacitore (Maxwell) 4 593 Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 8 Attualmente non vi è quasi nessun programma per il riciclaggio del litio, anche se negli Stati Uniti ed in Giappone si è da poco iniziato a recuperare le batterie esaurite. Infine, in futuro, il litio potrebbe essere impiegato nei reattori a fusione nucleare per generare trizio (a questo proposito si veda il progetto europeo DEMO), uno dei combustibili necessari. (fonte principale: "Lithium, production and application of a fascinating and versatile element" - Verlag Moderne Industrie - Chemetall - Munich, Germany, 2006) Torino, ottobre 2009 Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 9 Litio, elemento base della nuova generazione di batterie per autotrazione una breve panoramica sul materiale che sta rivoluzionando il mondo del trasporto su ruote verso una maggiore sostenibilità ambientale Breve storia del litio Caratteristiche fisico-chimiche Depositi ed estrazione del litio Applicazioni Torino, ottobre 2009 Telios FONDAZIONE ONLUS Per la promozione e diffusione delle energie rinnovabili, del risparmio energetico, della mobilità sostenibile Via della Rocca 27 - 10123 Torino – Italia • Tel./Fax + 39 011 837 182 [email protected] • www.fondazionetelios.it C.F. 09689320019 1