Mora e Papa, la rabbia di due ex galeotti
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Mora e Papa, la rabbia di due ex galeotti
Mora e Papa, la rabbia di due ex galeotti Francia 5,20 Euro; Germania 5,80 Euro;U.K. 3,90 GBP; Grecia 5,20 Euro; Spagna 5,20 Euro; Port.(cont) 5,20 Euro; Svizzera 6,60 CHF; Svizzera C.T. 6,30 CHF; Austria 5,20 Euro; Belgio 5,20 Euro; Lux 5,20 Euro; Ungheria HUF 1.400,0; Malta 4,85 Euro; U.S.A. (via aerea New York) 8,00 USD - P.I. SpA - Sped. in A.P. - D.L. 353/03 art.1, comma 1, DCB Verona 9 770553 109000 2 1 2 4 5> ISSN 977-0553109000 www.panorama.it Rana: vi racconto di che pasta è fatta la burocrazia italiana p.109 o d n pre e n o i s n e la p po p a c es re Dove vive tero* s e ’ l l a e n be euro 0 0 0 . 1 n o c al mese ia. ndia, Tunis na, Thaila a ic in m o bblica D nya, Repu onesia, Ke d In , a ic R e, Costa Capo Verd , Canarie, le si ra B li, Ba rottamati d’oro * i vitalizi e le buonuscite dei parlamentari Panorama 31 ottobre 2012 | Anno L - N. 45 (2425) | Giornale 3,00 euro (in Italia) 4_45_300_PENSIONE.indd 1 23/10/12 17.58 bicchieri CIn Cin Cina Le Tigri asiatiche affinano il palato. Secondo una recente ricerca di mercato, i ricchi cinesi chiedono prodotti vinicoli di qualità sempre più alta e vogliono conoscere le peculiarità di ogni produzione, prima di decidere acquisti che possono velocemente trasformarsi in investimenti per migliaia di bottiglie su singola etichetta. È il tratto che li distingue, per esempio, dal mercato russo, avvezzo ad acquistare la bottiglia più cara spesso senza capire di cosa si tratta. Tra Hong Kong e Cina in questi mesi fioriscono centinaia di enoteche. E proprio partendo da questa realtà, la casa editrice Swan group (fondata nel 2001 da Franz Botrè) debutta il 22 ottobre a Hong Kong con «Spirito diVino Asia», bimestrale sulla cultura e sulla qualità per un luxury wine-style. La rivista sarà diffusa inizialmente in lingua inglese nelle capitali internazionali dell’area, per poi coprire, dai primi mesi del 2013, l’intera Great China. «Partiamo con la società Swan group Asia, esportando la nostra cultura editoriale con importanti partner internazionali» spiega Botrè, che firma anche la direzione di «Spirito diVino Asia». E continua: «Ci rivolgiamo ai big spender, il 5 per cento della popolazione. Cioè oltre 110 milioni di persone che vivono il vino come vera passione, ma chiedono di raffinarsi attraverso una vera cultura del prodotto. Di questi il 70 per cento consuma attualmente spirits, divisi tra alcol prodotto a livello territoriale (33 per cento) e grandi marchi esteri (27 per cento). Il restante 36 per cento è caratterizzato dai vini rossi (i bianchi si fermano al 2 per cento) francesi. Solo l’1,5 per cento è appannaggio del resto del mondo, inclusa l’Italia. Noi prepariamo una rivista che parla di internazionalità, che parla di Francia e Italia al 60 per cento, di resto del mondo al 20 e di Asia al 20. Per i vini italiani questa nostra esperienza è una straordinaria opportunità». 136 Panorama Il relais del vino Hanno cominciato quasi 10 anni fa (era il 2003) mettendo quattro grandi sculture di Emanuele Luzzati (sopra) nella loro vigna, in terra d’Asti. E da allora scolaresche e turisti vanno in visita nel parco-vigna dove ogni anno, all’inizio di luglio, si svolge anche una serata di musica, cultura, buon bere e arte aperta a tutti. A muovere tutto ciò è la famiglia Chiarlo, che con la sua etichetta di vini (La Court) esporta in tutto il mondo (il 60 per cento della produzione) e in Italia è presente nella fascia dell’alta ristorazione e delle enoteche. Ma non bastava, così l’anno scorso i Chiarlo hanno ristrutturato una borgata del ’700, a La Morra in territorio di cru e di paesaggi mozzafiato, e lì hanno fatto un relais con nove suite, enoteca, sala degustazione, spa (Palas Cerequio). Risultato: è quasi sempre esaurito con turisti italiani, americani, europei. Da vitigno dimenticato e secondario, il primo ormai è un vero principio unificatore, del suo terroir e la sua storia: Montefalco, piccolo centro adagiato fra le dolci ma ieri remote colline umbre, oggi è epicentro irradiante di flussi economici e turistici di un’area che ogni giorno si modifica toccando Bevagna, Gualdo Cattaneo, Santa Maria degli Angeli. Nomi sconosciuti al grande circuito turistico ed economico che si scoprono invece punti nevralgici di una mappa dove la geografia dell’Umbria e le sue regole finanziarie vengono riscritte. Un non luogo sempre più ricco di cascine restaurate, alberghi di charme, centri di benessere a base di vinoterapia. Anche nelle Marche l’intreccio fra identità del territorio e calice si è fatto ancora più forte quando si è puntato non sul mare o le chiese ma sui valori organolettici del Verdicchio, e grazie a una nuova considerazione di questo bianco dai profumi floreali e fruttati si sono rilanciati centri in apparenza scollegati come Jesi, Cupramontana e Matelica. Un’idea che dal 2008 al 2011 ha fatto registrare un incremento del turismo immobiliare del 3 per cento. «La valorizzazione di territori caratterizzati da una rilevante presenza di produzioni vitivinicole e per converso la promozione di vini provenienti da territori caratterizzati da particolari qualità estetico-paesaggistiche o ricchi di valenze storico-culturali presentano, da qualche tempo, un livello crescente di Centri benessere i h g r e b l a e charme di | 31 ottobre 2012 Bw 132_138_pan45_VinoOK F.indd 136 23/10/12 16.34