A torrimpietra un convegno sul disagio minorile 29.10.2006
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A torrimpietra un convegno sul disagio minorile 29.10.2006
Nuovo Oggi Domenica 29 Ottobre 2006 FIUMICINO 2 Successo a Torrimpietra per l’evento promosso da «Io Noi» e 157˚ Circolo didattico Verso una «rete sociale» A Torrimpietra un convegno sul disagio minorile Le associazioni del territorio a confronto sulla tematica MIGLIORARE il dialogo fra la famiglia e la scuola, dare vita ad una rete che coinvolga le due istituzioni. Sono questi i punti affrontati ieri in occasione del convegno promosso dall’Associazione «Io Noi», in collaborazione con il 157 Circolo Didattico di Fiumicino, dal titolo «Famiglia, Scuola, Minori: un rapporto complesso». Ad introdurre i lavori è stato il professore Francesco Commodo che ha riportato all’attenzione della platea della Corte di Arenaro la realtà del 157 Circolo didattico e il disagio che quotidianamente vivono i giovani: «Non ci sono punti di riferimento dopo la scuola e per questo spesso i minori sono segregati in casa. Ma ci sono anche problemi legati ai trasporti, che isolano i ragazzi». Poi ha evidenziato il ruolo della scuola che sempre più resta «l’unico centro di aggregazione». Più tecnico l’intervento del criminologo Marcello Severoni, il quale ha ricordato quanto sia importante il dialogo fra la famiglia e la scuola. «Sempre più, oggi i genitori tendono a delegare alla scuola, così come la scuola delega alla famiglia» il compito di formare i ragazzi che si ritrovano disorientati e senza un punto di riferimento. «Bisogna superare questo modo di lavorare a compartimenti stagni» ha detto Severoni invitando «i genitori e i docenti a un maggior confronto e dialogo, a definire assieme dei programmi educativi per i ragazzi, imparando una nuova forma di comunicazione». Il dottore Lorenzo Toni, neuropsichiatra infantile, ha invece riportato l’attenzione su quello che è il punto di vista del fanciullo. Riferendosi agli Sotto: Francesco Commodo e Marcello Severoni Al lato: un momento del convegno a Torrimpietra abusi sui minori, ha detto che «il bambino spesso va alla ricerca di qualcuno che si occupi di lui, che sia pronto ad ascoltarlo. Il bambino deve essere aiutato affinché si possano comprendere le sue emozioni. Bisogna far capire ai piccoli chi è autorevole e chi no, che qualche volta bisogna dire di no, senza avere paura di perdere l’affetto di qualcuno». Insomma, bisogna dare loro quella sicurezza e quel coraggio necessari a superare delle situazioni di disagio. «Tutto ciò può avvenire solo se gli insegnanti vengono supportati da tecnici ed esperti, attraverso una rete». Un argomento ripreso anche dall’assessore comunale alle Politiche Sociali di Ladispoli, Rosa- ria Russi, la quale ha illustrato le caratteristiche del territorio comunale con un utenza scolastica di 10mila bambini, di cui il 9 per cento è formato da stranieri. E’ stata lei a ribadire con fermezza la necessità di avviare una rete fra le associazioni, gli enti presenti sul territorio, per combattere il disagio giovanile. Marco Noli, assistente sociale, ha messo in guardia i presenti: «Le reti si rompono facilmente ed è sempre difficile ripararle». L’avvocato Maria Teresa Legato, esperta in diritto di Famiglia, ha illustrato la sua esperienza a contatto con famiglie separate: «quando sono coinvolti i bambini, questi cambiano comportamento, diventano più chiusi, più aggressivi. e perdono quel punto di riferimento che erano i genitori. Tutto si aggrava non appena il ragazzo si relaziona con il mondo esterno, primo fra tutti quello della scuola». Da qui la necessità di individuare all’interno dell’istituto la figura di un mediatore. A prendere la parola è stato poi il consigliere provinciale Giancarlo Bozzetto, il quale ha evidenziato l’assenza dell’assessore comunale di Fiumicino: «E’ un’assenza che deve fare riflettere. Gli amministratori locali, davanti a iniziative di questo genere, dovrebbero fare meglio il porprio me- stiere di amministratori pubblici». Poi ha evidenziato come Fiumicino, per le sue caratteristiche geografiche e per la presenza significativa di stranieri «rappresenta un laboratorio formidabile per effettuare iniziative di studio e progetti che coinvolgano i minori, la scuola e le famiglie». A chiudere gli interventi, prima del dibattito, che ha caratterizzato la seconda parte del convegno, è stato Vincenzo Taurino, sociologo e rappresentante dell’associazione Io Noi: «Questo convegno ha detto - è una tappa di un programma che l’associazione intende portare avanti. Nelle scorse settimane - ha detto - abbiamo avviato una serie di incontri nelle scuole con l’obiettivo di informare e ascoltare le esperienze di docenti e insegnanti. Abbiamo così avviato un cammino. L’interesse comune è quello di tutelare i diritti dei minori, accendendo un faro in ogni istituto del territorio e dare vita ad una rete sociale. A.M. Il pubblico segue gli interventi alla Corte di Arenaro I progetti, i suggerimenti per combattere gli abusi sui minori Un momento dedicato all’ascolto A intervenire sono stati genitori, insegnanti e associazioni L’INCONTRO promosso ieri dall’Associazione «Io Noi» è stata per molti, l’occasione per parlare delle problematiche del territorio, quelle che portano al disagio dei giovani. Ma anche di progetti e iniziative avviate nelle scuole del 157 Circolo didattico per formare e aiutare a crescere in maniera serena i bambini. A prendere la parola per prime sono state le insegnanti del territorio che hanno avanzato proposte per una maggiore tutela dei diritti dei minori. A prendere la parola è stato anche Mimmo Guadagna del Cesv, il quale ha apprezzato l’impegno di «Io Noi», del 157 Circolo didattico che operano sul territorio affinché «la famiglia sia protagonista del sociale». Marina Mattiuzzo, presidente di Presenza Sociale, ha apprezzato l’iniziativa proponendo Vincenzo Taurino come coordinatore di una rete fra realtà del terzo settore presenti a Fiumicino. A intervenire sono stati anche i consiglieri comunali, Raffaele Megna ed Egidio Murolo, i rappresentanti della Croce Rossa e quelli del Nis dei Vigili urbani, così come il presidente del Volley Club Isola Sacra Angelo Garofalo. Anita Maddaluna della Focus ha illustrato il lavoro svolto dall’associazione con gli stranieri, mentre i rappresentanti dell’associazione L’Ombelico hanno illustrato i progetti di preven- zione delle violenze sui minori avviati in altri comuni. Ma a prendere la parola sono state anche alcune mamme degli studenti, che hanno sollevato le problematiche lagate ai trasporti, alla carenza di punti di aggregazione e alle difficoltà che i ragazzi incontrano tutti i giorni. Racconti riportati anche da un rappresentante degli studenti, Marco, che si è fatto portavoce delle difficoltà che oggi incontrano gli studenti della scuola Leonardo da Vinci.