Piazza meteo

Transcript

Piazza meteo
Come nasce una previsione
meteorologica
andrea piazza
22 ottobre 2007
Alcuni approcci alla previsione del tempo:
• La luna (calendari e almanacchi!)
• Quando le cipolle… “fanno ridere”: le previsioni
“stagionali”!
• I dolori articolari (umidità!)
• Comportamento degli animali (api, mosche, gatti etc.)
• “Compensazione” (es. estate calda, inverno freddo)
• Persistenza (domani uguale ad oggi) 66%
• Climatico (il tempo medio degli ultimi anni in questo
periodo) 70%
• Scientifico (modelli fisico matematici) 95%
Metodi di previsione ““scientifici”
scientifici”
• Climatico e Persistenza (settoni)
• Una previsione ha senso se è migliore dei
metodi precedenti.
• Previsione di pioggia con affidabilità del
95% nel deserto è peggiore di una
previsione “climatologica”, perché questa
ha una probabilità superiore….
Classificazione previsioni
• Nowcasting (brevissimo e breve termine) 0 - 12
ore: radar, satellite, stazioni meteo, rilev. fulmini,
finestra, modelli atmosferici, esperienza,
conoscenza ...
• Medio termine: 0.5 - 5 (10) giorni: modelli
matematici atmosferici
• Mensili: 10 – 30 giorni: modelli matematici
accoppiati atmosfera oceani
• Stagionali: 30 - 120 giorni: modelli matematici
accoppiati atmosfera oceani
• Climatiche: 20 – 100 anni: modelli matematici
accoppiati atmosfera oceani
Polari e geostazionari
• Polari: per osservare le aree polari.
• Geostazionari: per osservare con elevata
frequenza una “faccia” della terra
Il satellite geostazionario
meteosat 9 (MSG)
• Meteosat 1 -7: 3 canali
• Meteosat 8, 9: 11 canali + 1 ad alta
risoluzione (HRV)
• Possibilità di composizione RGB
Satelliti meteorologici
Rete di 118
stazioni
Satellite
MET 8
Radar
“Nowcasting”
Sembra facile…
Fulmini
Web-cam e osservazione diretta
Radar meteorologico
Radar di Monte Macaion (1880 m)
Il sistema funziona in banda C e permette il monitoraggio dei campi di
precipitazione fino a 120 km dal radar, in modalità Doppler (consente anche
di stimare la velocità del vento se associato a precipitazioni)
Un po’ di fisica…
L’atmosfera è complicata…
Rete di rilevamento di stazioni a terra e in mare (SYNOP + SHIP
SHIP))
Rete di rilevamento per radiosondaggi (TEMP)
MODELLI NUMERICI DI PREVISIONE
A CIRCOLAZIONE GENERALE (GCM)
AD AREA LIMITATA (LAM)
ECMWF: European Centre of MediumRange Weather Forecast
LAMI: Limited Area Model Italy
RISOLUZIONE: 25 km (91 livelli vert.)
RISOLUZIONE: 7 km (40 livelli vert.)
A causa della non-linearità del sistema atmosferico le previsioni hanno significato:
5-10 giorni per il GCM
1-3 giorni per il LAM
Miglioramento risoluzione spaziale ECMWF
T511
T319
T213
T106
T63
LAMI ((Limited
Limited Area Model Italy
Italy))
I dati da satellite migliorano soprattutto l’emisfero sud!
L’informazione meteorologica non ha valore
finché non è utilizzata dall’utente finale nel
processo decisionale!
Nevicata 11 marzo 2004
• Prevista correttamente già 2 giorni prima
• Previsione aggiornata alla sera del 10 peggiore del
mattino (capita)
• Sottostimata intensità specie a Sud.
• Previsti correttamente effetti: decisione di invio
messaggio informativo per gestione strade, ed attesa
giorno successivo per valanghe.
• Disagi causati da mezzi pesanti senza catene….
Domenica di Pasqua 11/4/2004
• Previsioni con troppo anticipo e poco
incerte… troppa confidenza nei modelli
perché consistenti. (troppo dettaglio a
lungo termine)
• Condizioni di instabilità di difficile
previsione, poca considerazione climatico.
“Fare previsioni è sempre difficile,
specialmente per quanto riguarda il futuro.”
(Niels Bohr)
L
’incertezza
L’incertezza
1. Il sistema atmosferico si trova in uno stato
ben predicibile ma i fenomeni possibili sono
di difficile previsione, perché si esprimono
con elevato dettaglio territoriale
2. Il sistema atmosferico si trova in uno stato
difficilmente predicibile.
3. Combinazioni dei due casi precedenti.
EPS: Ensemble Prediction System
Vantaggio dagli EPS: valutazione della “confidenza”
della previsione
26 giugno1995
26 giugno 1994
ECMWF ensemble forecast - Air temperature
ECMWF ensemble forecast - Air temperature
Date: 26/06/1995 London Lat: 51.5 Long: 0
Date: 26/06/1994 London Lat: 51.5 Long: 0
Control
Analysis
Ensemble
Control
30
34
28
30
26
28
24
26
22
24
20
22
18
20
16
18
14
16
12
14
10
12
UK
8
0
1
3
4
5
6
Forecast day
7
8
9
10
Previsioni coerenti (dispersione
piccola): l’atmosfera è più predicibile
Ensemble
UK
10
2
Analysis
0
1
2
3
4
5
6
Forecast day
7
8
9
10
Previsioni divergenti (dispersione larga):
l’atmosfera è poco predicibile
In Olanda si fa!
La probabilit
à è potente
probabilità
… ma molto difficile!!!
• Io ho 2 figli a casa. Uno è maschio. Qual è la
probabilità che l’altro sia femmina (con la prob.
di nascita di M o F identica)?
• Risposta: 66.7%
• Se avessi detto “il primogenito è maschio”?
• Risposta: 50%
Come si comunica ll’incertezza
’incertezza
Bollettino meteorologico sintetico
Emesso mercoledì 12 maggio 2004
primo aggiornamento entro le ore 6.45
secondo aggiornamento entro le ore 13.00
Oggi nubi irregolari in aumento dal pomeriggio
quando saranno possibili deboli rovesci. Giovedì
ancora nubi e qualche rovescio o temporale,
migliora in serata. Venerdì soleggiato al mattino,
nubi e qualche rovescio al pomeriggio. In prevalenza
soleggiato per il fine settimana.
Osservate: manca (per non appesantire) previsione
temperature, vento, visibilità, quota neve etc.
B O LLETTIN O M ETEO R O LO G IC O SPER IM EN T ALE
G IO R N A LIER O P E R LA P R O TE ZIO N E C IV ILE
E M E S S O m a r t e d ì, 1 6 o t t o b r e 2 0 0 1
EN TR O LE O R E 14
E v o lu z io n e : s u lle re g io n i a lp in e p e rm a n e l'in flu s s o d e lla c ir c o la z io n e a n tic ic lo n ic a .
FENO M ENO
m ar - 16
m er - 17
g io - 1 8
ven - 19
sab - 20
P R EC IP ITA Z IO N I
S U P ER IO R I a
40 m m /24h
0
0
0
0
0
ROVESCI O TEM PORALI
S U P ER IO R I a 20 m m /h
0
0
0
0
0
VEN TO FO RT E
IN V A L LE
(Sup . a 10 m /s)
0
0
0
0
0
VEN TO FO RT E
IN Q U O TA
(Sup . a 10 m /s)
0
0
0
0
0
N EVICATE
SUP. a 10 cm /24h
Q U O TA P R EV IS TA
D ELLO ZERO TER M ICO
LEGEN D A
DEI
S IM B O LI
0
0
0
0
0
dai - m
dai - m
dai - m
dai - m
dai - m
3500 m
3400 m
3300 m
3500 m
3500 m
0
1
2
3
P ro b a b ilità
b a s s is s im a
(in f. 1 % )
P ro b a b ilità
bassa
(tra 1 e 3 0 % )
P ro b a b ilità
m e d ia
(tra 3 0 e 7 0 % )
P ro b a b ilità
a lta
(sup. a 7 0 % )
P r o s s im o b o lle t tin o : m e rc o le d ì, 1 7 o tto b re 2 0 0 1
La previsione ““sempre
sempre giusta
”
giusta”
nuvolositàà variabile ed irregolare, localmente
“Domani nuvolosit
intensa e persistente.
Possibili precipitazioni sparse, localmente
abbondanti, nevose fino a 1000 – 1200 m e
localmente a quote inferiori.
Temperature senza variazioni di rilievo. Venti
deboli o moderati variabili con temporanei
rinforzi.””
rinforzi.
Unico neo: non serve a nessuno!
Previsione meteo
e-mail
Fax
WEB
Tel
“La realtà è che nella meteorologia appena si
esce dall’ovvio si entra nell’assurdamente
complesso.”
(GIOVANNI BADINO, 1995)
CONTESTO NAZIONALE
Direttiva 27.02.2004
Emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri
ORGANIZZAZIONE A RETE
Centri funzionali locali e nazionale per il
rischio idrogeologico e idraulico.
FUNZIONI PRIORITARIE
Accentramento di tutti i dati utili sia in tempo
reale che differito.
Previsioni meteo ed emissione di bollettini.
Elaborazioni mediante modelli e simulazioni.
Valutazione di criticità degli eventi previsti e diramazione di
appositi avvisi.
Condivisione di dati e informazioni fra tutti i centri funzionali
CONTESTO PROVINCIALE
1 dicembre 2004: Convenzione Stato-Provincia
Lo Stato riconosce piena autonomia alla Provincia in qualità di centro funzionale di
protezione civile e partecipa alle spese di gestione
La provincia assicura vigilanza meteo h24, gestione delle reti, emissione di bollettini
e avvisi e condivisione dei dati con gli altri centri funzionali (regionali e nazionale)
1 gennaio 2005: attivazione del Centro Funzionale Provinciale
Il Dipartimento Protezione civile svolge l’attività di centro funzionale supportato da
Meteotrentino e coordinando i vari servizi tecnici provinciali interessati
13 maggio 2005: approvazione del Sistema di Allerta Provinciale
Con deliberazione n. 972 la Giunta provinciale emana il testo definitivo per le
procedure di previsione, di valutazione di criticità e di allerta della protezione civile
SISTEMA DI ALLERTA PROVINCIALE
(SAP)
Approvato dalla Giunta provinciale
(del. n° 972 dd. 13/05/2005)
Si articola in 3 fasi
1) Previsione
2) Valutazione
3) Allertamento
Previsione
cronologia dei principali
bollettini e avvisi meteorologici
06.45 bollettino sintetico
10.00 bollettino probabilistico
11.00 AVVISO METEO
13.00 bollettino meteorologico
MESSAGGIO MIRATO:
per la segnalazione di previsioni meritevoli di
attenzione in assenza dei presupposti di un avviso
meteo (diffusione limitata)
6:45
Bollettino sintetico
10:00
Previsioni per Prot. Civile
10:30
Eventuali richieste di emissione
avviso per particolari criticità
dai servizi
si
11:00
Invio FAX e pubb.web
avviso Meteo
Cond.
Meteo
avverse
11:00
Invio SMS
11:15
Telf. Verifica VVF
12:00
Ricezione comunicazioni criticità
dai dirigenti servizi
12:05
Telefonata dirigente generale se
almeno 1 criticità
Provincia Autonoma
Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio
si
no
Ev.messaggio
mirato
no
Emissione bollettini ordinari
si
12.30
Dirigente Gen. Convoca riunione
14.00
Riunione e valutazione
criticità e
emissione avviso allerta
14.00
Invio avvisi allerta
Eventuali comunicazioni
di criticità dai servizi
In rosso le comunicazioni con CF ROMA
In condizioni particolari può essere emesso un avviso meteo
a qualunque ora e data comunicazione ai VV.F e al
Dirigente Generale che adotterà i provvedimenti del caso.
Provincia Autonoma
Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio
Bolletino
probabilstico
(entro le 10.00)
Emesso quotidianamente,
fornisce indicazioni sulla
probabilità di accadimento
dei principali eventi
meteorolgici
emissione • per superamento soglie limite prestabilite
dell’avviso • per concomitanza di eventi particolari
meteo
• su proposta dei servizi operativi
Avviso meteo
(entro le 11.00)
________________
_______________
Dipartimento Protezione Civile e Tutela del Territorio
Ufficio Previsioni e Organizzazione
Via Vannetti, 41 - 38100 Trento
Tel. 0461 494877 - Fax 0461 238305 - e-mail : [email protected]
n. protocollo
DATA:26/01/2006
AM01/ 06
ORE: 10.35
Meteorologo reperibile: 0461/494891
Sistema di Allerta Provinciale
AVVISO METEO
(Avviso di condizioni
meteo avverse)
Emesso solo in previsione
di eventi potenzialmente
dannosi,
fornisce indicazioni sulle
caratteristiche e sull’itensità
degli eventi
Oggetto: nevicate diffuse, anche a bassa quota e localmente abbondanti.
DESCRIZIONE EVENTO
Situazione
meteorologica
Un freddo vortice depressionario interesserà l'Italia settentrionale
nei prossimi giorni determinando nevicate diffuse anche a bassa
quota.
Tipo di fenomeni
Nevicate diffuse anche nei fondovalle, localmente persistenti ed
abbondanti soprattutto sui settori meridionali della Provincia.
Durata prevista
Dalla tarda mattinata di oggi, giovedì, alla mattinata di sabato.
Zone interessate
Tutto il territorio provinciale, specie i settori meridionali.
Osservazioni
La fase più intensa è attesa tra il pomeriggio – sera di oggi, giovedì
26 e la mattinata di domani venerdì 27.
INTENSITA’ PREVISTA
Piogge abbondanti
Forti temporali o rovesci
-
Nevicate abbondanti
15 – 60 cm in 24 ore
Nevicate sotto 500 m
15 – 50 cm in 24 ore
Venti forti
-
Temperature a Trento
-
Prossimo aggiornamento previsto:
(circa 300 destinatari)
-
solo in caso di significative variazioni della situazione
AP/MP
IL DIRETTORE
Dott. Alberto Trenti
Il presente avviso è inviato a tutti i soggetti interessati secondo quanto disposto dal Sistema di Allerta
Provinciale approvato dalla Giunta provinciale con propria deliberazione n° 972 del 13/05/2005;
l’elenco dei destinatari e dei relativi recapiti è depositato agli atti. Lo stesso è inoltre pubblicato sul
sito internet www.protezionecivile.tn.it/prevenzione/pages/meteo/meteo_principale.asp e sulla pagina
541 del televideo di RAI3.
Il previsore trasmette
l’avviso meteo mediante
fax + sms
Altri destinatari avviso meteo
Pubblicazione web
Contatti telefonici diretti da
parte del previsore
telefono
Per accertare la ricezione dell’avviso
fine fase di
previsione
Fase di Valutazione
ENTRO LE 12.00
i referenti dei SERVIZI PROVINCIALI COMPETENTI
contattano telefonicamente il previsore per valutare le
possibili conseguenze degli eventi previsti sul territorio, sulle
strutture e sulle infrastrutture
ENTRO LE 13.00
CONFERENZA CONGIUNTA
Indetta dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile, per
iniziativa diretta o su richiesta dei Referenti dei servizi
Vi partecipano i servizi provinciali competenti ed eventuali altri
soggetti interessati
Supporta il dirigente generale nella valutazione di criticità degli
eventi (ordinaria, moderata o elevata) e nella conseguente decisione
di emettere l’avviso di allerta con cui prende avvio la fase di
allertamento
fine fase di
valutazione
Fase di Allertamento
ENTRO
LE 14.00
Il Dirigente generale del Dipartimento Protezione
Civile (sentiti il Presidente e l’Assessore
competente della Provincia) emette l’
AVVISO DI ALLERTA
ORDINARIA
MODERATA
ELEVATA
destinatari
Reperibilità rinforzata in tutti i settori operativi interessati
Reperibilità generalizzata e controllo di efficienza dei
mezzi operativi
Apertura sala operativa e dislocazione operatori e mezzi
sul territorio
quando la criticità degli eventi si riduce al sotto del livello
ordinario; Il Dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile
dispone la cessazione della fase di allertamento mediante apposito
Avviso di cessata allerta
tale avviso è quindi emanato indipendentemente dalla prosecuzione degli
eventuali interventi di protezione civile attivati nei territori interessati ed è
trasmesso via fax agli stessi destinatari dell’avviso di allerta.
fine fase di
allertamento
gli operatori del centralino 115
Trasmettono l’avviso di allerta mediante
fax
tutti i destinatari dell’avviso meteo
Dirigenti generali della Provincia
Centralino per l’emergenza sanitaria (118)
Associazioni di volontariato convenzionate con la Provincia
Responsabile dell’Agenzia provinciale per la Protezione dell’Ambiente
Gestori delle reti di distribuzione dell’energia elettrica
Gestori delle reti telefoniche via cavo
Gestori delle reti di distribuzione gas
Gestori di acquedotti potabili (diversi dai Comuni)
Gestori di reti fognarie (diversi dai Comuni)
I temporali:
pioggia intensa
grandine
fulmini
raffiche
•Non ripararsi vicino ai torrenti
•Non ripararsi vicino a un pendio ripido
che potrebbe franare
•Non vicino a vette o creste
•Posizione accucciata, piedi uniti e
•mani sulle orecchie.
raggi ultravioletti:
condizioni pericolosa con foehn
pelle chiara - pelle scura
Temperatura e vento:
wind chill
Wind chill:
400-800 fresco
800-1200 freddo
1200 1400 estremamente
freddo
>1400 la pelle esposta
gela
Wind chill= (33-T)*((10,45*v)-v)
T=temperatura in °C
v= velocità del vento in m/s
Visibilit
à:
Visibilità:
nebbia, neve alzata dal vento,
buio (notte o molto nuvoloso)
Mutamenti climatici:
Mitigazione e adattamento
Andrea Piazza – meteotrentino
Es.: Distribuzione delle precipitazioni
Presente
Estati piu’
secche
σref
Futuro
Piu’ eventi
siccitosi
σB2
Piu’ eventi
alluvionali
µB2
µref
?? Cos
’è ll’’ IPCC ??
Cos’è
• IPCC = International Panel on Climate Change
• Fondato nel 1988 World Meteorological Organization
(WMO) e dall’United Nations Environment
Programme (UNEP)
• Fondato per capire i cambiamenti climatici ed il ruolo
umano negli stessi.
• Non fa ricerca ma analizza le ricerche e propone
metodi di azione.
• Ultimo rapporto presentato alla stampa il 3 febbraio
2007.
IPCC – 2007
Le concentrazioni globali di anidride carbonica,
metano e ossido di azoto sono aumentate
marcatamente a causa delle attivita’ umane
dal 1750 a oggi e sono di gran lunga superiori
ai valori pre-industriali determinati da carotaggi
di ghiaccio che coprono molte migliaia di anni.
Gli aumenti di anidride carbonica sono dovuti
per la maggior parte ai combustibili fossili e all’
uso del territorio (land-use), mentre quelli di
metano e ossido di azoto sono dovuti per la
maggior parte alle attivita’ agricole.
IPCC – 2007
Il riscaldamento del clima
e’ inequivocabile, come comprovato
dall’aumento della temperatura media
globale dell’atmosfera e degli oceani,
dallo scioglimento di neve e
ghiacci e dall’aumento del
livello globale medio del mare.
?? Cos
’è il CLIMA ??
Cos’è
Insieme delle condizioni atmosferiche –medie ed
estreme (temperatura, umidità, pressione, venti,
precipitazioni) che caratterizzano una regione
geografica per lunghi periodi di tempo,
determinandone la flora e la fauna, influenzando
anche le attività economiche, le abitudini e la
cultura delle popolazioni che vi abitano.
Come si misura il clima?
Temperatura, precipitazione, frequenza degli eventi
estremi, etc
Come si misura il clima?
Temperatura, precipitazione, frequenza degli eventi
estremi, etc
Un autunno e inizio inverno anomali anche in Trentino …
1961-1990: Periodo di riferimento
per il calcolo della media: 12,3°C
Esempi di ghiacciai alpini
Pizzo Bernina, 1978
Monviso 1987
Pizzo Bernina, 2003
Monviso 1989
Il caso dell’estate 2003 in Europa
By NASA/GSFC ORBIMAGE
•Images from satellite show
that Europe during August
2003 was cloud free
•The haze over the western
part is likely a combination of
dust, air pollution and smoke
from wild fires, resulting from
heat and lack of rain
By R. Stockli and R.Simmons, NASA
•Differences in daily time ts collected in
JJA 2001 and JJA 2003 by MODIS on
NASA’s Terra satellite.
Anomalie di temperatura durante
l’estate del 2003 in Europa
Schär et al. (2004)
Variazione della temperatura superficiale
globale negli ultimi 145 anni
Aumento della temperatura globale
Warmest 12 years:
1998,2005,2003,2002,2004,2006,
2001,1997,1995,1999,1990,2000
Period
Rate
50 0.128±
±0.026
100 0.074±
±0.018
Years °/decade
Il clima cambia su una vasta
gamma di scale spaziali che
interagiscono fra di loro
Globale
Continentale
Regionale
Scala regionale: Variazione di
temperatura per il periodo 1979-2003
Variazioni della
concentrazione di gas
serra in atmosfera
CO2 concentration at
Mauna Loa (Hawaii)
CO2
CH4
N2O
The human influence on global climate
(Since IPCC 2001)
All forcings
Natural forcings
Distribuzione delle precipitazioni
nell
’area Mediterranea
nell’area
Presente
Estati piu’
secche
σref
Futuro
Piu’ eventi
siccitosi
σB2
Piu’ eventi
alluvionali
µB2
µref
Catastrofismo o nichilismo?
• Le previsioni climatiche sono affette da una notevole
incertezza ed alcuni scienziati (ecosciettici) non
concordano con le conclusioni dell’IPCC … ma sono
sempre meno.
• Sulle Alpi effetti tutto sommato limitati:
sciogliemento dei ghiacciai, aumento della
temperatura e della frequenza degli eventi estremi….
• Nulla in confronto a quello che è previsto accadere
in altre zone del mondo a seguito dell’aumento del
livello dei mari come ad esempio in Bangladesh…
Cosa fa la Giunta Provinciale?
•
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Costituiti 6 gruppi di lavoro:
Clima
Acqua
Turismo
Energia
Ambiente
Informazione
Cosa fa la Giunta Provinciale?
•
Entro fine 2007 elaborazione di un documento
programmatico per supportare i “decisori” nelle
scelte con implicazioni socio economiche dei
prossimi decenni.
•
Dal 2008 valutazione dei mutamenti climatici a sud
delle Alpi, incentivazione della riduzione di
emissioni di gas serra “mitigazione”, interventi di
“adattamento” alle variazioni climatiche.
Dati
Dati climatici
climatici
Periodo:
Stazioni:
1952-2002
119 precipitazioni
40 temperature
Disponibilità dati giornalieri rete SIMN
TEMPERATURE
PRECIPITAZIONI
In ogni anno sono stati usati i dati di una stazione
solo se vi sono almeno 11 mesi di dati disponibili.
Soglia pioggia 1 mm
C. Ronchi – ARPA Piemonte
Trend
Trend di
di precipitazioni
precipitazioni
Precipitazione media annua
standardizzata
Intensità di precipitazione media
Non risultano trend significativi
annua
Percentuale di giorni secchi in
un anno
C. Ronchi – ARPA Piemonte
Segnali
à in
siccit
Segnali di
di siccità
siccità
in Piemonte
Piemonte
24 month SPI (1915-2006)
3
Dati
Dati ARPA
ARPA Piemonte
Piemonte
1977-78
1960
2
1994-95
2000
Standardized Precipitation
Index a 24 mesi
1
0
per il Piemonte
-1
-2
200501
200201
199901
199601
199301
199001
198701
198401
198101
197801
197501
197201
2006
1998
1997
1989-91
196901
196601
196301
196001
195701
1965-66
195401
-3
MODERATA
SEVERA
Dati ARPA Piemonte
Percentuale di territorio regionale
in condizioni di siccità
siccità per almeno
3 mesi
SICCITA’
SICCITA’ MODERATA: media 5252-07
SICCITA’
SICCITA’ SEVERA: media 5252-07
Trend
Trend di
di Temperature
Temperature
ANNO
Tmax [°C/yr]
0.023
Tmin [°C/yr]
0.011
DJF
MAM
JJA
SON
0.03
6
0.01
8
0.01
5
0.01
0
0.02
3
0.01
2
0.01
7
0.00
8
1952-1968
1969-1685
1986-2002
C. Ronchi – ARPA Piemonte
Conclusioni
Conclusioni
TEMPERATURA
• aumento di circa 1°C negli ultimi 50 anni, in particolare in
inverno (massime +1.8 °C) e in estate (massime +1.1°C, minime +0.6°C)
Andamento in accordo con le analisi a scala EUROPEA (ERA40)
per l’Italia nordoccidentale
periodicità
periodicità significative in primavera (7.3 e 2.2 anni), estate (3.9,3,2.4 anni) ed autunno (2.4 anni)
PRECIPITAZIONI
• nessuna tendenza SIGNIFICATIVA in generale;
• aumento del massimo periodo secco, in particolare in inverno ed autunno;
autunno
• deboli segnali di siccità più frequente: dal 1952, 4 dei 10 anni più siccitosi appartengono all’ultima decade
• periodicità
periodicità significative in primavera (3 anni), estate (3.9 e 2.4 anni) ed autunno (17 anni)
• indebolimento del regime di variabilità NORD-SUD della pioggia
TELECONNESSIONI
• inverno: NAO e EAB/EB influiscono su precipitazioni e temperature
• estate: SCAND e EB influiscono su precipitazioni e temperature
• autunno: SCAND influisce su precipitazioni
C. Ronchi – ARPA Piemonte