MAGGIO 2009 - Liceo "Zucchi"

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MAGGIO 2009 - Liceo "Zucchi"
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EDITORIALE
SULL’ESTATE
OVVERO FINALMENTE CI SIAMO
di GIULIA COLOMBO IIG
Nove mesi di studio, fatica, compiti e verifiche ma alla fine ce l’abbiamo fatta; Maggio è finito e comincia a
delinearsi all’orizzonte la meta finale agognata da ogni studente: l’estate.
Ma prima di arrivare all’Isola delle Vacanze, prima di sbarcare al Porto della Festa di Fine Anno, l’esausto scolaro
deve superare uno scoglio ben più alto e irto di quelli che ha incontrato finora, rappresentato dall’ultima settimana
di scuola. Non solo in questo periodo tutti i professori si rendono improvvisamente conto di non avere il numero di
voti previsto dal POF (“Spiacente ragazzi ma mi servono almeno cinque voti per l’orale e finora ne ho solo uno…
da domani ogni giorno verifica fino a sabato”), ma quasi tutti gli studenti a rischio di debito compiono un disperato
ma giusto tentativo per salvarsi le vacanze e accettano, o meglio pretendono, di essere interrogati. Non è
infrequente in questi giorni il caso di ragazzi che si sono picchiati per farsi interrogare per primi in Storia dell’Arte.
A rischio di debito oppure no, ciascuno studente in questo periodo sente la fatica centuplicarsi non solo per colpa
dell’oceano di verifiche e compiti in classe che lo sommerge, ma anche a causa dell’altro mare, quello vero, che lo
attira con le sue immagini di sabbia, ombrelloni e partite a beach- volley. Lo zucchino- medio, quello che annaspa
per procurarsi una media decente, non ha che due possibilità davanti a sé: gettare via le “sudate carte”, abbandonare
la scuola e prepararsi ad un’affascinante carriera nel campo dell’agricoltura oppure stringere i denti, chiudersi in
casa con i libri e pregare San Giuseppe da Copertino, il santo degli studenti, di fargli superare indenne questi ultimi
giorni.
Arrivato sano e salvo al tredici di Giugno, l’incredulo scolaro è praticamente salvo: deve solo uscire incolume dal
concerto di fine anno (caldo, confusione, anarchia totale) e dal lancio delle uova e di spumante al rintocco
dell’ultima campanella del sabato (va bene mantenere le tradizioni, ma perché proprio questa!?!).
A quel punto lo studente viene colto da un’illuminazione: con una travolgente emozione comparabile solo a quella
provata da Dante che nel XXXIV canto, l’inferno ormai alle spalle, verseggia “uscimmo a riveder le stelle” , anche
lo Zucchino si rende improvvisamente conto di aver superato il peggio. Le vacanze lo attendono, gli si prospettano
davanti tre mesi interi di assoluta e totale accidia in cui dimenticare tutte le cose imparate durante l’anno.
Alla faccia di Dante.
Siamo arrivati all’ultimo numero di quest’anno.
Vorrei approfittare di questa occasione per ringraziare tutti quelli i nostri redattori e disegnatori per
l’impegno che hanno messo nel giornale. (Grazie a voi persino l’odiata pinzatura, che prima richiedeva interi
pomeriggi di noia, è diventata quasi un compito piacevole).
In particolare vorrei salutare i più “anziani” della redazione che (si spera per loro) stanno per lasciarsi alle
spalle l’accoppiata Zucchi+ Bartolomeo:
Noemi Alfinito di IIIG, Valeria Chiozzi di IIIG, Martina Ferlisi di IIIG, Arianna Gandolfo di IIIG, Giuliana
Genovese di IIIG, Marco Nebuloni di IIIB, Edoardo Pina di IIIF, Raffaella Sciartilli di IIIG. (Propongo inoltre
una medaglia ad honorem Bartolomensis alla classe IIIG per la quantità di redattori forniti al Bartolo).
Tutta la redazione del Bartolo vi fa i suoi auguri per gli esami (Ma dopo essere riusciti a sopravvivere alla
tirannica direttrice per nove mesi, potrete affrontare la maturità ad occhi chiusi)!
E a tutti gli altri…..CI RIVEDIAMO A SETTEMBRE!!
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BUONA ESTATE ZUCCHINI!!!
LISTÆRIN vi porge i migliori auguri per gli ultimi mesi di quest’anno scolastico e coglie l’occasione per
aggiornarvi su quanto finalmente ultimato per la nostra scuola nel secondo quadrimestre e cosa i suoi rappresentanti
si stanno accingendo ad ultimare insieme al rappresentante Happy Days.
Nel nostro programma avevamo posto oltre 20 punti, suddivisi in 4 grandi macroaree. Ecco la dimostrazione della
lealtà dei nostri rappresentanti durante la seconda parte del loro mandato:
1)
2)
3)
4)
Proposte per migliorare la vivibilità della scuola:
Abbiamo richiesto lo spostamento dei reperti archeologici dal porticato alle aiuole, saranno più visibili e allo stesso
tempo si otterrà spazio per due o tre graticole per le biciclette;
Siamo riusciti a mantenere la disposizione di più bacheche informative nei corridoi del liceo;
Tutte le macchinette sono state, e le nuove lo saranno, abilitate alla consegna del resto;
Chiederemo al Comune di riservare degli spazi della nuova piazza Trento e Trieste per lo Zucchi;
Obiettivi per il rilancio culturale dello Zucchi:
5) Finalmente allo Zucchi si sono tenute con regolarità delle Assemblee d’Istituto con la presenza di esperti esterni;
6) Proporremo di intitolare l’Aula Magna della nostra scuola ad una personalità da rintracciare tra gli ex zucchini;
7) Abbiamo approvato il nuovo Statuto del Bartolomeo e abbiamo attivamente collaborato con la Direzione del
giornalino;
8) I nostri Rappresentanti hanno partecipato a tutte le iniziative ufficiali della nostra scuola, del Comune e della
Provincia;
Iniziative extrascolastiche:
9) Stiamo organizzando da soli e con altre scuole numerose feste per la fine dell’anno scolastico;
10) Come di consueto a fine anno si terrà un concerto con la collaborazione degli zucchini musicisti e cantanti;
11) Abbiamo istituito una Commissione mista per l’organizzazione del progetto Tutor nel prossimo anno scolastico;
12) Abbiamo costruito una rete dei Rappresentanti d’Istituto delle scuole storiche di Monza;
13) Si sta ultimando il ciclo di tornei sportivi da noi organizzati che hanno costellato quest’anno scolastico;
Le nostre promesse:
14) Abbiamo revisionato i Regolamenti d’Istituto, per migliorarli in senso democratico e per modernizzarli con il
fondamentale contributo dei suggerimenti studenteschi;
15) Vi abbiamo informati tramite il Bartolomeo, il Comitato Studentesco e numerose circolari;
16) Abbiamo contribuito a gestire la questione del blocco delle gite nel modo più democratico possibile e voteremo
contro alla proposta di ripetere la “settimana delle gite” anche l’anno prossimo;
17) Ogni nostra proposta è nata da un attento ascolto delle esigenze di tutti gli studenti;
18) Anche l’anno prossimo delle delegazioni di studenti parteciperanno agli Open Day e alle varie iniziative di
orientamento in entrata della nostra scuola.
LISTÆRIN, una bomba per lo Zucchi
rappr. Matteo Raimondi IIIH
rappr. Marco Nebuloni IIIB
rappr. Stefano Parravicini IID
Edoardo Galli IIG
Luca Pincelli IIC
Giulia Marchese IID
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LA MEMORIA DEL FUTURO
di MARCO NEBULONI IIIB,
con la collaborazione di MARIA BAILO IIB
e SOFIA SANTORO IIB
Sono stato, insieme a Maria Bailo e Sofia Santoro, membro della rappresentanza zucchina al 64° anniversario della
liberazione del KZ di Mauthausen. La ricorrenza ha compreso l’apposizione di una targa al castello di Harteim, la
celebrazione internazionale al lager di Gusen e il corteo internazionale al campo di Mauthausen, nonché l’incontro
con diversi ex-deportati e reduci di quelle terribili esperienze.
Che cosa riferire? Devo ammettere la difficoltà che trovo nel dover parlare di emozioni tanto forti e così
significative: è difficile parlare di un lager nazista senza commozione.
Ad Harteim il delirio nazista operava esperimenti di ogni genere su bambini, disabili, donne e uomini che non
videro più la luce. Di questo “ospedale” restano quindi solo le squallide mura e la lugubre stanza crematoria.
A Mauthausen e nei vari sottocampi vennero invece internati gli oppositori politici sin dal 1938. Dopo l’armistizio
del ’43 e gli scioperi del ’44 anche gli italiani, seguendo i tedeschi, i polacchi, i francesi e gli slavi, trovarono qui la
morte più crudele che un uomo possa imporre ad un altro uomo. In particolare l’area nord-milanese (Sesto S.
Giovanni, Monza, Cinisello Balsamo, Muggiò, ecc….) annovera più di seicento deportati, i cui familiari si
associano all’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), sezione di Sesto.
Perdita di ogni diritto, compreso quello ad un’identità personale, perdita delle libertà più banali, come quella di
vestirsi o di lavarsi, perdita di tutti i beni, compresi gli occhiali da vista, tutto, tranne la coscienza.
I racconti dei pochi sopravvissuti, vale a dire gli internati del ’45 considerando che la vita media era nei lager di tre
mesi circa, parlano di qualche deportato che nella totale mancanza di tutto dava quel poco che aveva a chiunque
stesse peggio. C’era solidarietà anche nella bestialità in cui si era costretti dagli aguzzini.
Mauthausen eliminava comunisti, socialdemocratici, oppositori cattolici, protestanti e Testimoni di Geova, zingari,
omosessuali e “asociali”. Dall’inverno del ‘44 anche gli ebrei.
Sarebbe bastato a costoro, per salvare la vita, negare i propri ideali, rinunciare ad uno sciopero, denunciare i
compagni, sottoscrivere dichiarazioni di adesione al Nazismo, ma non lo fecero. Senza rimpianti hanno affrontato il
lavoro forzato, la fame, la malattia e, infine, il forno crematorio. Alcuni ancora tremano, piangono o semplicemente
stanno in un angoscioso silenzio, quando si chiede loro di ricordare cosa accadde, e come, e perché.
Altri, mentre sfilano costretti dall’età avanzata su una sedia a rotelle, sventolano con le deboli braccia le bandiere
che portavano mentre furono arrestati, picchiati, rinchiusi nei vagoni merci, e buttati nei lager.
Noi, tre semplici studenti, abbiamo potuto vedere i luoghi dove la ferocia nazista abbatté ragazzi all’epoca nostri
coetanei, sotto la spinta di una sofisticata ideologia di morte, razzismo, totalitarismo. Erano ragazzi anche le SS e i
Repubblichini, che tanto odio incitava a compiere delitti orribili, indicibili, che ora non so ripetere: mancano le
parole.Ieri, come ora, si trattava di compiere una scelta: seguire gli ordini, e vivere dando la morte, oppure rifiutarsi
di eseguirli e morire. Dentro il lager scelsero la libertà e con essa la morte, fuori del lager scelsero il servilismo o
non seppero scegliere. Abbiamo imparato a non odiare i carnefici, la cui mente era accecata dalla propaganda dei
regimi nazista e fascista, e ad amare la vita e la libertà.
Con gli occhi lucidi gli anziani sopravvissuti ci hanno chiesto di testimoniare quello che abbiamo visto, e lo
faremo. Poi, ci è stato chiesto di fare attenzione, ogni giorno, affinché quelle atroci esperienze non si ripetano in
nessuna parte del mondo. Eppure è difficile non pensare a quanti, stranieri, omosessuali, minoranze di ogni genere,
ancora vengono discriminati.
Voglio riportare un solo episodio, un racconto di un sopravvissuto: appena deportato, il ragazzo sedicenne
colpevole di aver partecipato ad uno sciopero, viene costretto a costruire una palizzata fuori del lager. È già
denutrito dopo pochi giorni, più volte colpito dalle percosse immotivate delle SS, marchiato e immatricolato, è un
numero abbruttito, rasato e depilato, non si regge in piedi ma deve lavorare se non vuole conoscere il forno
crematorio. Dei tedeschi assistono all’orribile e pietosa scena, con loro una bambina. Come non commuoversi
pensando a quella bambina che, senza chiedersi se sta facendo la cosa giusta o meno, coglie un fiore e corre verso il
deportato, e glielo porge come fosse la cosa più naturale del mondo.
Anche l’ex deportato piange, non sa odiare i nazisti nemmeno quando ricorda il calcio di fucile della SS abbattersi
sulla sua schiena dopo questo episodio: lui sapeva che era quella bambina la luce che avrebbe dato speranza
all’umanità.È quindi nostro dovere ricordare nome per nome i deportati che hanno conosciuto la violenza dei lager,
sia i morti, sia i sopravvissuti che celano ancora sull’avambraccio il marchio indelebile dell’internamento.
Dobbiamo ricordare e fare nostro il loro insegnamento di libertà e di amore e rivivere nel nostro animo i loro
sentimenti di solidarietà e fraternità. Questo ci è stato chiesto a Mauthausen.
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AGUZZINI LIBICI E ITALIANI
di ALESSANDRO GEROSA IIG
Dopo la svolta del '43, molti degli ebrei italiani che tentarono di fuggire in Svizzera (zona neutrale) per sfuggire ai
rastrellamenti nazisti, furono rimpatriati dalle autorità svizzere.
Essi finirono per la maggior parte nei campi di concentramento, a morire nelle condizioni che tutti conosciamo.
Fecero bene gli Svizzeri ad impedire a degli immigrati di entrare nel loro paese? Oppure sono da considerare
anch'essi responsabili di quelle morti?
Oggi, molti dei luoghi da cui provengono degli immigrati, non presentano situazioni tanto differenti da quelle
presenti nei campi di concentramento.
Paesi dove dominano le peggiori dittature, dove imperversano le guerre civili, dove omicidi, stupri, mutilazioni,
soldati bambino, pulizie etniche perpetrate sistematicamente sono cose se non comuni quasi. Queste sono le
condizioni da cui spesso vengono gli immigrati. Essi compiono viaggi incredibilmente lunghi, che durano anche un
anno, per giungere ai barconi che per loro significano salvezza.
***
Questa riflessione mi giunge spontanea dato che mentre scrivo le autorità italiane hanno rimpatriato degli
immigrati in Libia. Ho sentito servizi di telegiornali che parlavano entusiasti della cosa, politici che affermavano
tronfi che era un successo storico che doveva essere il primo di una lunga serie di collaborazioni. E la gente, in
giro, è per la maggior parte d'accordo. Ma stiamo scherzando? Qualcuno si è degnato di dire come vengono trattati
gli immigrati in Libia? Cito dal rapporto 2008 di Amnesty International sulla Libia: "Sono giunte persistenti notizie
di torture e altro tipo di maltrattamenti nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti durante la detenzione".
E per citare anche quello dell'Italia, tanto per non sbagliarci (consiglio di leggerselo tutto, ci si accorge del
razzismo schifosamente presente nel nostro paese) "Diverse persone hanno ricevuto ordini di espulsione che, se
portati a termine, avrebbero potuto configurarsi come refoulement (respingimento forzato verso paesi in cui un
soggetto è esposto al rischio di essere sottoposto a gravi violazioni dei diritti umani)".
Sostanzialmente, noi siamo conniventi degli aguzzini libici che torturano, maltrattano, pestano. E' altrettanto
malvagio consegnare una persona perché venga torturata, che essere colui che la tortura. Questa è la colpa della
politica razzista dei partiti di Destra, della Lega, di AN. Rimasi shockato quando, mesi fa, leggendo un forum
abituale vidi una persona che conoscevo on-line e avevo avuto modo di apprezzare scrivere un post titolato
"Brucia, Brucia, Brucia": "Stiamo per uscire ed andare nei campi Rom con le molotov. Li facciamo bruciare tutti
quei bastardi. Brucia Brucia Brucia". E una fila di commenti di sostegno, di "peccato che non sono da te altrimenti
venivo anche io". La notizia fu riportata dal telegiornale. Il campo rom in fiamme e le vittime, intendo.
Io credo che per questo, come per gli altri episodi, debbano vergognarsi i vari Borghezio, Prosperini, Salvini,
Maroni, Bossi, e tutti coloro che appoggiano le loro affermazioni.
E ben più patetiche sono le scuse che adducono quando si difendono dalle accuse di razzismo.
Ben più patetiche perché con scuse tristi si difendono dalle responsabilità di morti, di discriminazioni.
Non riuscirei ad alzarmi la mattina dal letto e farmi il caffè, con la coscienza sporca del sangue di tanti innocenti
come la loro.
***
Queste sono le colpe dei politici italiani, queste dei cittadini stesi che si fanno abbindolare da essi finendo nel
razzismo, la più stupida concezione esistente al mondo.
Certo la criminalità straniera in Italia è un problema, e va riconosciuto ed affrontato: negarlo è errato sia perché è
un affronto a coloro che la hanno subita, sia perché così facendo si consegna la gente alla ideologia xenofoba e
razzista della destra. Ma se in percentuale molti più stranieri che italiani delinquono, qual'è il vero motivo?
Forse è la pelle più scura?
Forse è la lingua differente?
O forse è la miseria, economica ma anche culturale, la emarginazione sociale?
PROSEGUE A PAGINA 8
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GIOVANI, INGENUI, ESSERI PENSANTI
di OLIVIA LONGONI IB
Mr C: Ecco cosa non mi piace dei giornali, non sai mai chi dice la verità.
Mr.B: Forse nessuno. Ma è sempre meglio che rinunciare all’informazione.
Mr C: Per me potrebbero anche chiuderli tutti, se chi informa racconta bugie è meglio che stia zitto.
Mr B: E chi stabilisce chi è la verità?
Mr C: La verità è nei fatti non nelle congetture, ma per raccontare i fatti ci vuole obiettività. Senza obiettività non
c’è una buona informazione. E senza una buona informazione non c’è libertà di stampa e nemmeno democrazia.
M B: Non è proprio così che stanno le cose.
Mr C: E cosa c’è di piu importante dell’obiettività sentiamo?
Mr B: La pluralità. Che i giornali siano obiettivi o faziosi non conta. L’importante è che nessuno si erga a giudice e
garante dell’informazione e che ognuno possa dire ciò che ritiene giusto e opportuno. Deve essere chi legge a
stabilirlo, magari dopo aver consultato più di una fonte.
Mr C: Ma d’altra parte, non è sempre possibile distinguere tra verità e mistificazione.
Mr B: E allora vedi che ho ragione? Il compito dei giornali non è instillare certezze, ma seminare dubbi.
(Dylan Dog n 269 I professionisti)
Ho voluto riportare questo dialogo in apertura del mio articolo, perché mi sembra un gradevole spunto di riflessione
sulla libertà di stampa che, sia per essere elogiata o criticata, sia per lamentare la sua limitatezza, viene spesso
citata, anche a sproposito.
Lo scorso numero del Bartolomeo ha festeggiato i 18 anni del nostro giornale; mi sembra però interessante sapere
che questo anniversario corrisponde alla nascita della sua versione ufficiale. Prima del '91 però, gli studenti dello
Zucchi si erano già lanciati in alcune avventure giornalistiche, fondando altre pubblicazioni. Il primo giornale di cui
ho notizia circolava negli anni 40 con il nome di “La Sveglia”. Questo conteneva perlopiù pezzi di tipo goliardico,
con i quali studenti creativi facevano della divertente ma innocua ironia su personaggi scelti tanto nel corpo
docente che tra gli alunni stessi. Questo genere di pubblicazione però non era destinata a durare a lungo, e finì con
lo scomparire, ma solo per rinascere dopo alcuni anni con tutt'altra impostazione. Il primo “Bartolomeo”, venne
infatti alla luce a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, anni densi di un fermento sociale che sarebbe poi sfociato nei
movimenti studenteschi del ‘68. Questo giornalino d’istituto, nasceva dal desiderio dei giovani di avere uno spazio
proprio, dove parlare e dibattere di temi di attualità senza il filtro esercitato dai loro educatori. Lo Zucchi, come
molte altre scuole, stava seguendo l’esempio di più famosi giornali studenteschi, quale “La zanzara” del liceo
classico Parini di Milano, che aveva dato scandalo nel ‘65 con un’inchiesta che affrontava esplicitamente il tema
della sessualità tra i giovani e della contraccezione, assolutamente tabù per l’epoca. Si trattava di testate vitali che
davano il segnale dell’esistenza di una gioventù ricettiva, e sensibile a tematiche cui spesso i ragazzi sono del tutto
disinteressati.
Il giornalino dello Zucchi ebbe però vita breve, anche perché travolto dalla contestazione studentesca, che
reclamava spazi di libertà ben più ampi e forme di espressione ben più radicali di quelle che poteva concedere un
giornale scolastico “ufficiale”.Queste pubblicazioni in ogni caso, avevano una cosa in comune, erano gestite dagli
studenti in modo indipendente dalle autorità scolastiche e non dovevano rispondere dei loro contenuti a nessun altro
che al loro pubblico. Questo rendeva possibile ai giovani “giornalisti” affrontare senza eccessivo imbarazzo ogni
argomento che incontrasse la curiosità e la necessità di una migliore comprensione della comunità studentesca. Una
simile libertà rendeva il giornale popolare ed apprezzato e veniva dunque letto dalla gran parte degli studenti,
dando spunti di riflessione per un dibattito che ha prodotto numerosi giovani intellettuali.
Sebbene gli anni in cui ci troviamo a vivere non siano caratterizzati dallo stesso entusiasmo per una prospettiva di
cambiamento, mi auguro che anche questo giornalino possa contribuire a stimolare le vostre e nostre menti,
ricordandoci quanto in realtà ci riguardino argomenti che sembrano tanto lontani dalle nostre vite di liceali. Non
bisogna scordare che per quanto giovani e magari ingenui, noi siamo per natura esseri pensanti, ed è nostro diritto e
dovere esercitare le nostra capacità e libertà di pensiero.
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LA BUSSOLA DELLA TUA NAVE
di JAKOB PANZERI IIA
A un giovane direi: abbi i valori come bussola della tua nave, e non aver paura di navigare il mondo" (Gianni
Baget Bozzo)
Sono seduto sulla sedia di vimini del mio soggiorno e sfoglio un libro dalla copertina ruvida verde, un’antologia del
pensiero di Gottfried Wilhelm von Leibniz. Sono pensieroso e sfoglio delle pagine antiche scritte da una mano di
trecento anni fa su un eloquente problema, uno di quelli che costituiscono i misteri dell’uomo. Leggo qualche riga
della Teodicea e penso. Sono perplesso e sto cercando una risposta per una ragazza di prima media a cui insegno
catechismo: adesso sta per far la cresima. Con i suoi occhioni grandi e azzurri , profondi come l’oceano e che
probabilmente non hanno ancora conosciuto la migliore amica che la tradirà, mi ha rivolto questa domanda: “Che
cos’è il male? Perchè esiste?”. Mi sono preso un po’ di tempo e ho deciso di risponderle all’incontro successivo. Il
male, perché esiste? Perché se Dio è Amore, lo permette? E’ difficile rispondere a questa domanda anche perché
oggi 8 maggio, ho perso un amico. Si chiamava Gianni ed era prete e politico.
Come? Starete dicendo strabuzzando gli occhi: no, qua c’è un errore, com’è possibile? Invece sì, lui era capace di
tutto e vi racconto qualcosa di più. Lo incontrai anni fa, quando ero ancora un bambino, ricordo una sua carezza e
la frase che mi aveva rivolto mentre la sua bocca si era allargata in un sorriso magniloquente: “Che, bel ragazzo, ce
ne faremo un buon chierichetto” (oggi sono un cerimoniere ministrante certificato dal seminario di Venegono con il
massimo dei voti, ma questa è un’altra storia).
Tanti lo hanno conosciuto, lo hanno apprezzato o gli hanno remato contro, non importa, è uguale, lui amava
discutere con tutti pur non odiando nessuno- era una persona priva di astio anche con quelli che lo irridevano
pubblicamente. Non gli importava niente, lui amava discutere e faceva anche tanto discutere. Partecipò prima alla
Democrazia Cristiana nell’ala conservatrice di Tambroni, si iscrisse poi al partito socialista con cui fu
europarlamentare (aveva a cuore il sentire dell’Europa e ne ricercava gli ideali più profondi oltre alla difesa delle
radici Cristiane. Famosa la sua provocante frase: “Strappiamo l’Europa dalle mani dei giacobini e degli integralisti
laicisti”).
Qualcuno avrà letto questa notizia con superficialità e sovrapponendo le solite etichette, stigmatizzando magari
anche: “ah sì, è il confessore di Berlusconi ed è amico di Comunione e Liberazione” e non dispiacendosi neanche
troppo. Al di là delle sue scelte, lui incarnò la passione per gli ideali e visse veramente in nome di una politica a
favore dell’uomo e della sua dignità. La frase che ho voluto scrivere all’inizio dell’articolo è una frase
semplicemente stupenda che è diventata il mio motto personale.
Se sapremo pensare e produrre libero pensiero, allora anche noi saremo più liberi. Non vi voglio convincere ad
aderire ai miei ideali liberali e cattolici, vi voglio convincere a pensare e a farvene dei vostri. Pensate! “Cosa ben
difficile il pensare! Si è così comodi finché si ha qualcuno che pensa per sé, un libro che decide per tè e un medico
che ti compone la dieta”(Immanuel Kant, aufklarung, cos’è l’Illuminismo). Non siamo troppo lontani dal seicento,
epoca in cui la crisi diventa sistema e in cui si fa sempre più forte l’horror vacui: smettiamo di idolatrare il nulla
che ci offre il nichilismo e osiamo colmare il nostro vuoto con gesti concreti e con atti di Virtù.
Ho deciso cosa rispondere a quella bambina. Dirò così: cara Giulia, il male non esiste o meglio non esiste in natura.
Il male sta nella mente dell’uomo e nell’uso sbagliato che fa delle cose, come viene esposto da Christopher Moeller
in “Saggezza greca e paradosso Cristiano”: Omnis Munda Mundis: tutto è puro per i puri in nome della Libertà
che Lui ti ha donato: usala bene perché il cuore umano è esigenza di Felicità, di Verità e Bontà.
“Non vi sono uomini straordinari, semplicemente uomini che cercano la Verità" (Alcide de Gasperi).
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L’AIUOLA DI OLEANDRI
di ELENA CAIMI IIG
PROSEGUE DA
PAGINA 5
E non credo di dire
delle novità
sconvolgenti, se queste
sono le cause più
frequenti di certi
crimini anche fra la
popolazione Italiana,
alla fine. Attenzione,
questo non può e non
deve essere una
attenuante: sarebbe
gravissimo. La
certezza della pena
deve esserci. Ma
accanto ad essa, se
vogliamo risolvere il
problema della
immigrazione,
dobbiamo fare
prevenzione. Ciò che è
necessario venga
compreso dai cittadini,
perché la criminalità
straniera diminuisca, è
che gli aiuti agli
immigrati, una
maggiore integrazione,
non vanno solamente a
favore dei
"marocchini", ma
prima di tutto degli
italiani stessi: così
abbatteremo la
criminalità straniera,
così vivremo tutti
insieme in una società
certo non perfetta ma
migliore.
Venerdì 13 marzo, in uno dei giardinetti della nostra scuola, è stata piantata
un’aiuola. Otto piccoli oleandri, che ne circondano un altro più grande, al centro. La
scelta dell’oleandro non è casuale. Questa, infatti, era la pianta preferita di una delle
nostre professoresse: l’amata Cristina Maria Ferro,venuta a mancare sei mesi fa. Il
progetto è stato realizzato in sua memoria.
Nemmeno la scelta della disposizione delle piante è casuale: l’oleandro più grande
simboleggia la professoressa, circondata da noi più piccoli oleandri-studenti. Per
l’iniziativa è stata scelta una cooperativa sociale, Il Cedro, che offre occasioni di
lavoro a persone in condizioni di disagio sociale, al fine di promuover ne il
reinserimento socio-lavorativo. Noi, ragazzi del corso G (I, II, III), per finanziare il
lavoro abbiamo raccolto una somma di denaro, che è stata poi devoluta in
beneficienza da Il Cedro. Il ricavato è destinato al Foyer Ek’abana, un centro di
accoglienza che si trova nella città di Bukavu nella Repubblica Democratica del
Congo e che offre ospitalità, cure, istruzione, protezione a ragazze che vivono in
strada perché rifiutate ed emarginate per povertà o per accuse di stregoneria. Gli
obiettivi di questo centro sono di far recuperare alle ragazze fiducia in loro stesse, di
riscattarle come persone e di permettere il loro recupero psico-sociale.
Il centro ospita attualmente circa 60 bambine. La somma di denaro è stata utilizzata
dal Foyer Ek’abana per comprare tre macchine da cucito. Alla ragazze congolesi
verrà così insegnato un lavoro di taglio e cucito. Sulle parti della stanza dove si terrà
il laboratorio è stato deciso dalla fondatrice della casa, la suora laica Natalina Isella,
di dipingere il nome della nostra professoressa e della tre classi che si sono occupate
del progetto. In questi giorni verrà posta accanto all’aiuola una targa commemorativa.
Con tutto ciò che la nostra prof. ci ha insegnato e trasmesso, questo piccolo pensiero
era il minimo che potessimo fare…. Si ringraziano il dirigente scolastico e tutti
coloro che si sono impegnati nella realizzazione del progetto.
“Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato prima: l’azione è come il verde di
certe piante che spunta appena sopra la terra, ma provate a tirare e vedrete che
radice profonde” ( Alberto Moravia)
“Come stirpi di foglie così le stirpi degli uomini:
le foglie alcune le getta il vento a terra,
altre la selva fiorente le nutre a tempo di primavera,
così le stirpi degli uomini: nasce l'una, l'altra dilegua.“ (Omero, Iliade)
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
(Soldati, Ungaretti).
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PIANETA ZUCCHI
LO ZUCCHI OGGI
di SARA MONTAGNINO IIA
E' passato un altro anno e quasi senza accorgercene siamo arrivati a maggio, a poche settimane dalla fine della
scuola.
Quest'anno penso sia stato faticoso un po' per tutti: per le quarte perché per la prima volta si sono travate ad
affrontare la realtà dello Zucchi; per le quinte perché è aumentato il carico di lavoro in preparazione al liceo (e poi
volete mettere imparare tutti i paradigmi dei verbi greci?); per le prime perché hanno cambiato molti professori, e
allo stesso tempo le richieste sono aumentate e i voti sono diminuiti (non si sa come mai richieste-voti siano sempre
inversamente proporzionali); per le seconde, anche se non c'è una motivazione precisa, fidatevi che è così; per le
terze perché si avvicina la maturità e quindi con tutto quello che ne consegue.
Tuttavia però sebbene questo siano stati nove mesi movimentati penso che già a partire dalla fine dell'anno scorso
un po' tutti si siano accorti delle novità presenti allo Zucchi:
−
Aula multimediale: dodici mesi fa la nostra scuola disponeva di un'aula multimediale ben attrezzata e rifatta da
poco dove professori di tutte le discipline (scienze, filosofia, fisica, matematica) potevano portare i loro
studenti per farli avvicinare con applicazioni pratiche alle loro materie (anche quelle scientifiche!) in modo
differente dalla consueta lezione e avendo quindi strumenti più all’avanguardia per farle apprezzare.
−
Laboratorio linguistico: con computer e cuffie nuove anche perché ormai molte delle apparecchiature audio
erano state ridotte veramente male dagli studenti che ci hanno preceduto.
−
Spogliatoio: è stato completamente ridipinto lo spogliatoio vicino alla palestra 2. Adesso le ragazze hanno la
possibilità di cambiarsi in una bellissima stanza color giallo, tendente all'arancione, senza però quelle orribili
scritte che fino a qualche mese fa caratterizzavo i muri in “stile murales”. Un unico problema ancora è la
presenza di una tendina bianca, mezza rotta, per coprire la finestra che dà sulla strada: forse sarebbe il caso di
chiedere una tenda più grande per evitare “strani” incidenti.
−
La fontana: che per tanto tempo non è stata funzionante adesso è stata aggiustata e zampilla tutta contenta
(almeno lei) al centro del nostro magnifico giardino.
A parte queste migliorie di carattere pratico-estetico bisogna ammettere però
che come struttura, al nostro liceo, non si possono fare appunti: abbiamo il
loggiato, le colonne (che sono addirittura utili per spiegare i vari stili
architettonici), la fontana e devo dire che è veramente bello passeggiare sul
loggiato durante l'intervallo (ci si sente trasferiti in un atmosfera d’altri
tempi…. peccato che però c'è sempre la campanella che ti riporta bruscamente
alla realtà).
!!!!
ZUCCHINI
ECCELLENTI
!!!!
I complimenti della
redazione vanno a Jakob
Questi e altri sono i miglioramenti apportati alle strutture dello Zucchi: basta
guardarsi in giro attentamente per notare come anche la nostra scuola, sebbene
sia stata costruita per ospitare originariamente un monastero, oggi presenti
molti elementi innovativi che forse sarebbe meglio non rovinare ma piuttosto
usare con cura per permettere anche agli studenti dopo di noi di trarne utilità. E
questo è un messaggio lanciato a tutti gli zucchini per invitarli ad apprezzare
l’ambiente dove trascorriamo gran parte delle nostre giornate e che magari non
riusciamo ad amare in pieno solo perché presenta un “difetto”: è una scuola!!!
Panzeri di IIA, Stefania
Antonelli IIIH e Riccardo
Nova IIIA per aver vinto le
borsa di studio dedicate ad
Enrico e Lina Coletti per i
migliori lavori di ricerca
storica e giornalismo.
Ma è la nostra scuola, e questo senso di appartenenza dovrebbe
contraddistinguere il nostro comportamento al fine di tutelare quello che è un
patrimonio culturale che ci appartiene e di cui resterà traccia nella nostra vita
futura.
9
Davvero degli “Zucchini
Eccellenti”!!
MURI E MARE
QUELLI DELLA IIIG!
di NOEMI ALFINITO
e GIULIANA GENOVESE IIIG
Dedicato alla prof.ssa Ferro
Qualcuno magari ne sentirà la mancanza, qualcun altro forse esulterà perché loro, la pecora nera dello Zucchi,
stanno per concludere il percorso: quelli della III G!...
…quelli che l’8 settembre 2004 sono diventati la IV G…
…quelli che a noi non fa paura nulla…ma proprio nulla!! (…)
…quelli che la legge morale in noi, il soffitto che cade sopra di noi…
…quelli che “in questa classe non si prendono semplici raffreddori”...
…quelli che fanno bene il compito di filosofia e quindi sono dei def***enti (Avesio docet)…
…quelli che se sei brutto ti tirano le pietre ma se sei bello anche!...
…quelli che “siete felici??”… ☺
…quelli che non ne possono più della maturità senza che sia neppure cominciata…
…quelli che “se lo fa Manzoni è una figura retorica, se lo facciamo noi è un errore”…
…quelli che…lo sciopero del 15 novembre…altro che i sindacati!
…quelli che hanno affrontato di tutto…anche i ladri! (…!!)
…quelli che…la maturità sarà meno traumatica dei nostri litigi…(Barletta: “Tu perché mi gridi mentre sto facendo
l’attività? E tu perché stai strillando?? Che facciamo, come quella scuola milanese che tirano fuori i coltelli??”)
…quelli che…a.s. 2008-2009, media della prima versione di latino 5,11…
…quelli che…simulazione terza prova 4 aprile: dai è andata bene, soprattutto filosofia!! …quelli che…consiglio di classe del 5 maggio, argomento: maturità; musica di sottofondo da piazza Trento: “
Momenti di gloria ” e “ Nessun dorma ”… (di buon auspicio!)
…quelli che…“QUESTA NON E’ UNA CLASSE…QUESTO E’ UN CENTRO D’IGIENE MENTALE…!”
Questo è l’ultimo articolo che pubblicherò sul Bartolomeo, dopo 5 anni in cui ho amato scrivere una parte di me su
questo giornalino…e un po’ mi mancherà anche lui… ☺
Giuliana
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COLAZIONE ALLO ZUCCHI
PAN PER FOCACCIA - AVE ATQUE VALE
di MARCO NEBULONI IIIB
La rubrica “Colazione allo Zucchi” non morirà con questo mio ultimo articolo sul Bartolomeo. Non morirà perché
sono sempre attuali le motivazioni che mi spinsero cinque anni fa a fondarla.
In questi anni ho trattato di politica, di filosofia, di storia, ma soprattutto di attualità e di Zucchi. Colazione allo
Zucchi è sempre stata insomma un luogo di ritrovo per chi volesse cercare nel nostro Bartolomeo qualche aggancio
con l’esterno, con il mondo che là fuori opera incessantemente, più incessantemente della nostra cara, e orribile,
fontana.
Su Colazione allo Zucchi ho espresso il mio parere su moltissime questioni, ogni volta che la parola scritta avesse
la facoltà di comunicarlo. Ho dialogato con altre rubriche, ho risposto a lettere, ho esposto problemi e proposto
soluzioni, ho accusato e ho difeso, ho fatto politica e ho fatto conoscere, almeno in parte, il pensiero di uno studente
militante nella sinistra italiana.
Scrivere Colazione allo Zucchi è stato per me come incontrarvi al bar, ogni mattina, e parlarvi delle notizie appena
sentite alla radio; scrivere sul Bartolomeo in maniera socialmente costruttiva: scrivere per comunicare e non per
riempire pagine d’inutile inchiostro.
Colazione allo Zucchi non ha mai fatto inchieste, né è stata opera di autentico giornalismo. Pur tuttavia gli articoli
sono sempre stati frutto di un’attenta e scrupolosa documentazione, curando di dar voce non agli impulsi ideologici
e istintivi, ma alla meditazione razionale e ponderata. Per questo i miei articoli sono stati apprezzati anche dalle
molte persone che non condividono il mio pensiero politico.
Colazione allo Zucchi mi ha dato tante soddisfazioni; è stata letta almeno una volta da ogni zucchino, e almeno una
volta è stata apprezzata. Lo posso dire senza tema di presunzione, poiché ho ricevuto davvero tanti pareri positivi
per poterli ritenere falsi o adulatori. Ed è per questo che vi ringrazio non senza commozione….
Ho scritto sul Bartolomeo quando ero semplice studente, poi da Rappresentante di Classe, da Presidente del
Comitato Studentesco ed ora da Rappresentante d’Istituto, eppure ho sempre cercato di avere sempre gli stessi duri
toni che mi caratterizzano. Sì, lo ammetto, a volte esagero con le critiche, eppure qualche volta i miei eccessi sono
serviti per porre all’attenzione generale questioni che altrimenti sarebbero state trascurate.
Colazione allo Zucchi ha conosciuto molte direttrici del Bartolomeo (Fossati, Braglia, Colombo) ed è sempre stata
trattata con riguardo, sia quando piaceva che quando non piaceva, perché nonostante tutto, è riuscita a diventare
parte del giornale stesso.
Perciò desidererei passare il testimone a qualche volonteroso che abbia il desiderio di continuare il percorso da me
intrapreso. Non servono grandi qualità, anzi la mia figura testimonia il contrario, solo un pizzico di curiosità,
pacatezza di toni, incisività delle argomentazioni. Di che trattare? Di tutto purché sia utile, di scuola se è
necessario, di politica quanto basta. Trovare temi interessanti, accattivanti e soprattutto urgenti. Parlarne con parole
semplici ma accurate, senza ricorrere all’ideologia di partito ma arrischiandosi in esposizioni personali.Non voglio
che Colazione allo Zucchi sia usata come vetrina politica, perché ciò non è stato sotto la mia redazione. Non ho
usato il Bartolomeo per pubblicità o propaganda e spesso ho parlato di questioni scomode e sfavorevoli, ma sentivo
di doverne parlare.
Non sono stato eletto grazie a Colazione allo Zucchi, questo deve essere ribadito, ma per il merito che mi è stato
riconosciuto nelle lotte e nei progetti da me intrapresi: il giornale non centra nulla, la mia rubrica ha parlato con la
voce del semplice studente Marco Nebuloni.
Chiunque, un singolo o un gruppo di persone, prenderà dunque in mano le sorti di Colazione allo Zucchi lo faccia
con spirito di correttezza e sincerità, nel fermo desiderio di divulgare e comunicare pensieri e analisi sulle
informazioni più interessanti. Che Colazione allo Zucchi resti il veicolo di chi voglia esprimere se stesso con la
lente del bagaglio culturale della sinistra europea ed italiana, senza simboli né bandiere.
“Il mondo è pieno di brava gente! Quando si è onesti e si lavora, si è sempre ricompensati.” (Émile Zola)
Ave atque vale
PS. Un sentito grazie allo Zucchi, alle brave persone che lo popolano e che lo vivono. Un abbraccio a chi ho amato
e a chi mi ha amato. Un saluto ai numerosi amici e conoscenti. Grazie a chi mi ha sempre sostenuto, grazie a chi mi
ha combattuto con lealtà, grazie a chi ha diffidato degli estremisti ma si è fidato degli onesti.
Grazie al Bartolomeo che con tanta pazienza ha ospitato i miei testi e li ha sempre pubblicati, ancor più sentite
grazie ai suoi lettori che non se ne sono mai lamentati!
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INTERVISTA DOPPIA
MELILLO VS GIULIANA
di BENEDETTA RATTI IG
Questa intervista nasce con lo scopo di ringraziare due persone che, in questi anni di duro lavoro nel nostro augusto
Liceo, sono state fondamentali per la realizzazione del Bartolo, e che purtroppo quest’anno terminano la loro
carriera in questa scuola. Un gigantesco grazie e un enorme abbraccio da parte di tutti noi, quindi, a due colonne
portanti dello Zucchi, la signora Giuliana e il mitico Melillo. Inoltre un grosso saluto va al signor Bonfanti, anche
lui prossimo al pensionamento.
[ Le domande che trovate qui sotto sono in parte frutto del mio ingegno, le più serie, e in parte frutto dell’ingegno
di una frazione della bancata sinistra della IG, le più stupide. Thank you guuuys. :D ]
Da quanti anni lavora qui?
M. Sono arrivato qui nel ’75, in ottobre. In totale saranno 34 anni circa.
G. Da 25 anni.
E’ contento\a di andare in pensione?
M. Un po’ sì e un po’ no, ma non ci penso mai perché quasi non mi sembra vero di andarci. Sarà perché qui mi
trovo troppo bene, con voi ragazzi e con tutto il personale. Mi sembra ieri che facevo le carte per andare in
pensione e invece è già passato un anno. E’ arrivato il momento, purtroppo.
G. Bè, da una parte sì perché avrò più tempo per stare con i miei nipoti, però mi spiace lasciare i ragazzi di questa
scuola, i professori, i colleghi, il preside.
Le mancherà questa scuola?
M. Sì, in questa scuola ho trascorso degli anni bellissimi, sia con i ragazzi della vostra generazione che con quelli
delle generazioni precedenti. Devo proprio dire che mi mancherà.
G. Certo, è una vita che lavoro qui, mi sembra ovvio.
Ha mai scoperto qualcosa all’interno della scuola che non avrebbe dovuto scoprire?
M. Bè, di tesori nascosti non ce ne sono. Quando è stata fatta la ristrutturazione della palestra ho scoperto alcuni
cunicoli, prova dell’esistenza di alcuni passaggi segreti che poi sono stati chiusi. In questa scuola sono stati
apportati molti cambiamenti, perciò non so realmente quante cose ci siano ancora da scoprire. C’è da dire che mi è
dispiaciuto quando è stata demolita la scala che dal corridoio del corso D portava alla torretta, ma credo sia stato
fatto per motivi di sicurezza. Alcune delle precedenti generazioni di studenti hanno avuto la fortuna di salirci per
osservare il panorama, me compreso.
G. Che io ricordi, no.
Nel corso degli anni ha sempre instaurato un buon rapporto con alunni e professori?
M. Certo, ho sempre instaurato un rapporto bellissimo sia con gli alunni che con i professori. Tutt’ora quando mi
capita di incontrare per strada delle persone che hanno frequentato lo Zucchi, anche 34 anni fa, mi fermo a parlare
con loro e a discutere delle cose che sono accadute qui quando ero più giovane, ed è molto bello. Tante persone
appena arrivano in questa scuola scappano via, io invece sono felice di essere qui, è tutto stupendo.
G. Direi di sì.
Ha mai fatto uno scherzo a un professore?
M. No, non ci sono mai riuscito. Però quando ero a militare ne facevo di scherzi. Una volta, assieme a dei miei
compagni, ho camuffato dei paragomiti di gomma di modo che sembrassero delle cotolette alla milanese, e le ho
servite per pranzo a dei superiori. Quello sì che è stato un vero spasso.
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G. No, non mi permetterei mai. Una volta però, diversi anni fa, mi è capitato di scambiare un giovane professore
per un alunno, e di riprenderlo più volte perché girava per i corridoi durante l’orario di lezione. Può essere
considerato un piccolo scherzo involontario.
Ha mai litigato con un professore?
M. No, non mi è mai successo. Forse perché sono molto socievole e mi adatto a qualsiasi situazione.
G. No, mai. Non litigo con mio marito e dovrei litigare con un professore?
Cosa significa la sigla ATA?
M. Assistente Tecnico..uhm. Insomma, bidello.
G. Assistente Tecnico Amministrativo.
Che squadra tifa?
M. Essendo nativo di lì,
l’Avellino. Però
simpatizzo per l’Inter.
G. Milan.
Cosa si prova ad essere
uno degli idoli dello
Zucchi?
M. Devo essere sincero,
mi fa piacere, ma non
faccio quello che faccio
per essere considerato un
idolo, lo faccio perchè è
nel mio carattere. Se
qualcuno è in difficoltà
cerco di aiutarlo, gli do una mano.
G. Idoli? Che parolone. Diciamo che mi sento amata dagli studenti, e ne sono molto felice.
Quando andava a scuola qual era il suo rapporto con i bidelli?
M. Non me lo ricordo, sono passati tanti anni. Di sicuro non erano simpatici come me.
G. Io ho frequentato le Canossiane, e lì non c’erano i bidelli, c’era solamente l’impresa di pulizie.
Le dà fastidio essere chiamato bidello?
M. No, assolutamente, anche perché è un lavoro che faccio volentieri. Un impiego vale l’altro, basta occuparsene
con piacere. Essere un bidello non è una cosa umiliante, l’importante è lavorare con amore, come faccio io. In più
questo è un ambiente sano e sereno, ci sto bene. Lo ripeto, qui ho trascorso dei momenti bellissimi, sono passati 34
anni e non me ne sono nemmeno accorto.
G. No, perché dovrebbe darmi fastidio? Non è un insulto.
Un saluto allo Zucchi?
M. Saluto tutti, mi mancherete tanto.
G. Arrivederci a tutti, ci rivedremo comunque anche fuori da scuola.
Per concludere, un ringraziamento speciale a Giulia Della Greca che mi ha dato una mano a svolgere le interviste, e
un in bocca al lupo alla VE per l’anno prossimo, e a tutti i maturandi per gli esami e per il futuro. :3
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L’ANGOLO DI PETER PANDA
FAMIGLIA “MULINO BIANCO”
vs FAMIGLIA POMPONAZZIdi GIULIA GENNARO
e GIULIA SPINELLI IIC
Il supermercato
Famiglia Mulino Bianco
Come trascorrere un fantastico pomeriggio in famiglia? Ovviamente andando a fare la spesa!!! La famiglia varca
felicemente le porte del supermercato, armata di carrello e di tanta pazienza, nonostante le code chilometriche alle
casse e l’enorme quantità di gente. L’organizzazione impeccabile della madre non si smentisce neanche questa
volta: estrae dalla borsa una lista in ordine alfabetico lunga quasi quanto le code alle casse, che va dall’ Antizanzare
Atomico ma Amichevole fino alla Zuppa di Zenzero Zebrato dello Zaire. Quindi la famiglia si divide: Pierino e
Martino si dirigono obbedienti verso il reparto “frutta e verdura” Gianni sparisce per comprare il pane e una
merenda i cui principi nutritivi siano adeguati alle esigenze degli amati figlioli.
La moglie si aggira per la corsia dei detersivi, in cerca di qualcosa che sostituisca degnamente il Mocio Moscione e
Moccioso, ormai superato a detta della pubblicità. Mentre esamina con attenzione il nuovissimo Spazzolone
Spaziale, dotato di un piccolo motore e di un’elica per pulire agevolmente anche i soffitti, un affabile commesso la
avvicina. –Signora!!! Lasci perdere quel prodotto! Una come lei non può fare tutta quella fatica per pulire la casa!
Dia retta a me, ho proprio quello che fa al caso suo!- La guida poi verso uno scaffale, dove in bella mostra si
trovano quelle che all’apparenza sembrano innocue (fino a un certo punto) pantofole a forma di balena. –Mi ascolti
bene; sotto la suola c’è un speciale contenitore dove lei inserisce il detersivo che vuole ; io le consiglio caldamente
questa Schiuma Colpevolizzante: le macchie si sentiranno talmente a disagio che non vedranno l’ora di sparire dai
suoi pavimenti!. Dunque, una volta riempito lo scomparto del detersivo, lei inizierà a ballare leggiadramente
seguendo le magiche note di “In fondo al mar” (il cd è compreso nella confezione), e dagli sfiatatoti delle pantofole
balenose uscirà la schiuma che aggredirà subito lo sporco. Quanto tutto il pavimento sarà cosparso, inserisca sulle
pantofole questa speciale Spugna Spazzolante e Spigliata, che farà subito amicizia con la schiuma e la porterà con
sé in un batter d’occhio!La signora estasiata raggiunge il marito e i figlioli, che nel frattempo si sono procurati tutti gli altri oggetti presenti
sulla lista, elencando loro le prodigiose virtù del suo recentissimo acquisto.
–Mi hanno detto che se dovessi averne bisogno ci sono anche le pantofole capriolose, per arrampicarmi senza
problemi sulle pareti! Non è fantastico?-Certo, cara, riesci sempre a sorprendermi! Però stavolta i sono impegnato anch’io! Guarda: ho trovato i cereali che
cercavi da tanto, quelli con i pezzetti di mango del Madagascar…- La moglie commossa abbraccia il marito, quindi
i quattro si dirigono verso le code chilometriche. Magicamente al loro passaggio arriva un’altra cassiera, che
permette loro di sbrigarsi (e di attirarsi le maledizioni di mezzo supermercato). Inoltre l’allegra famiglia riceve
anche uno sconto del 79 % per essere la prima ad avere nel carrello le pantofole balenose, e la
millecentotrentaquattresima in cui il marito porta gli occhiali.
Famiglia Pomponazzi
Gianni si trova in ufficio quando riceve una telefonata dalla moglie –Non faccio in tempo a passare al
supermercato, e domani viene mia madre a pranzo… Sai com’è fatta e non voglio preparare tutto all’ultimo minuto,
te la senti di farmi questo favore?- gli dice con un tono che non ammette repliche. Gianni, cercando di nascondere il
più possibile la disperazione, promette che andrà a fare la spesa appena uscito dall’ufficio. Si reca quindi al
supermercato, ma una volta arrivato lì si rende conto di non avere la minima idea di cosa comperare. In preda al
panico, pensando alla sfuriata della moglie e, peggio ancora, a quella della suocera nel caso ci fosse qualcosa che
non va, le telefona.
–Gianni!!!- risponde lei irritata - com’è possibile che tu non ti ricordi il nome della brioche che mangiano i tuoi
figli! E sono sicura che non sai neanche come si chiamano i croccantini del cane! Beh, cerca di arrangiarti; non ho
tempo di stare al telefono perché Pierino e Martino stanno provando a costruire qualcosa seguendo le istruzioni del
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“Piccolo elettricista fallito ma pieno di buona volontà”, e preferisco tenerli sotto controllo-. Ormai rassegnato,
Gianni si fa coraggio e affronta le infinite corsie del supermercato.
Prende il bigliettino per la coda al banco dell’affettato e guarda il numero: 377. In quel momento l’inserviente urlaavanti il 25!!- per guadagnare tempo, decide di andare a comprare il detersivo, ma naturalmente non ricorda il
nome di quello che sua moglie usa di solito. Si aggira quindi con aria smarrita, incerto se scegliere quello che
ravviva i colori, quello che cuce da solo gli strappi e attacca i bottoni o quello che si adatta all’umore della
lavatrice. “Possibile che non ne esista uno che lava i vestiti?” si chiede perplesso.
In quel momento viene letteralmente assaltato da una commessa che, senza dargli neanche il tempo di capire quello
che gli sta succedendo, inizia a raccontargli tutti i pregi del nuovissimo e indispensabile Detersivo Predatore. -Ha
effetto appena messo nella lavatrice, aspetta le macchie con pazienza e poi le assale sbranandole!! I suoi capi non
avranno più la minima traccia di sporco! Nella confezione è incluso anche un pratico set da cucito per rimettere
insieme i pezzi. Le consiglio di fare attenzione soprattutto nel riattaccare i bottoni…ma questo è solo un piccolo,
trascurabile dettaglio! Davanti all’efficacia di questo prodotto rimarrete tutti con gli occhi sgranati! Ancora
frastornato, Gianni si allontana con il detersivo nel carrello e si dirige nel reparto dei biscotti e affini. “Quali sono i
biscotti che dovevo comprare? Quelli al cioccolato? O erano quelli alle nocciole?”
Nel dubbio sceglie una confezione di Frollini Frustranti , senza calorie zucchero, grassi, glutine, latte e uova. “Di
sicuro non c’è niente di sbagliato, e non potrà lamentarsi che fanno ingrassare” pensa saggiamente, quindi prosegue
per la corsia del cibo per animali; maledicendo la sua scarsa memoria, scruta tutti gli scaffali alla ricerca della
confezione giusta, ma si rende conto di non riuscire ad inserire il suo cane in nessuna delle tipologie presenti. “Sarà
un cane Esigente ed Estroverso? Oppure Mite e Meteoropatico? Testardo e Tartassante? Ne prendo una a caso…Mentre cerca di farsi largo per ritornare al banco con il biglietto, sente l’inserviente chiamare -378- Spinto da un
istinto omicida, preferisce rinunciare al Prosciutto Primaverile a Pois, anche se non sa ancora come potrà
giustificarsi con la moglie.
Un altro commesso lo assale alle spalle facendogli venire un colpo –Signore! Approfitti di questa irrinunciabile
offerta! Dodici confezioni di carta igienica da venti rotoli l’una al prezzo di undici!! E se trova il bigliettino verde
in una confezione, potrà vincere un allegro soggiorno per due persone in un allevamento di cinghiali!! Pensi! A
contatto con la natura tutto il giorno…- Gianni cerca di rispondere qualcosa come –Non ne voglio proprio sapere,
grazie- ma il suo carrello è già stracolmo di carta igienica.
Vergognandosi terribilmente, si mette in coda ad una cassa e stima di avere davanti circa tutte le persone che lo
separavano dal banco dell’affettato.
Quando finalmente, dopo tre quarti d’ora di immobilità e centoventisette cadute della piramide di carta igienica, è il
suo turno, si sente dire dalla cassiera: - Lei ha acquistato i Frollini Frustranti!!! È il primo in quindici anni! Dove ha
trovato tutto questo coraggio? Pensa davvero di mangiarli? In questo caso, mi dispiace, ma deve firmare questo
foglio in cui si assume tutte le sue responsabilità, esonerando il supermercato, e inoltre devo chiederle di pagare un
supplemento per gli eventuali danni all’immagine che potremmo subire dopo un suo probabile ricovero in
ospedale!Furioso, Gianni paga, carica tutta la sua spesa ed esce nel parcheggio. Non riesce neanche a chiudere tutti i rotoli
nel bagagliaio e gli tocca sistemarli su tutti i sedili liberi .
Appena mette in moto gli squilla il cellulare - Gianni!!! Sei in ritardo!! Hai preso lo Sbrinatore Sbrigativo per il
freezer? E i miei biscotti al cioccolato? E ti sei ricordato alla fine del cibo per cani Irrequieti e Autoironici?- Gianni
annaspa tra la carta igienica finché raggiunge le borse della spesa e si accorge di aver scelto una confezione di
mangime multivitaminico per cavie peruviane. Vincendo la tentazione di prendere a testate il volante, comincia a
mangiare uno dopo l’altro i Frollini Frustranti.
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SORRIDIAMO
BARBIE IS A B*TCH
Di CLARA DEL GENIO VA
A cosa serve avere una sorella più piccola? Me lo sono chiesta, ahimè, tante volte. Ma forse sono riuscita a capire a
cosa servono i fratelli minori l’altro giorno, quando sono venuta a conoscenza di una notizia straordinaria che io,
non più preadolescente/infante, avevo totalmente ignorato: ragazze, tenetevi forte, Barbie ha lasciato Ken. Sì, oh,
sì! Dopo 43 anni di grande amore, Barbie ha deciso di mollare Ken, per ragioni ancora imprecisate, o anzi, chiarite
ufficialmente dallo spokesman della Mattel, ma che non hanno convinto il pubblico mondiale.
Allora, il mio rapporto con Ken è sempre stato caratterizzato da una forte antipatia: più che altro mi sembrava poco
realistico far partorire a Barbie una bambina procreata con un’altra Barbie (Ho sempre avuto molto chiare le idee
riguardo al concepimento mammifero) ; lo vedevo come un accessorio, come il divano o la cabriolet rosa. Mi è
comunque dispiaciuto, però, sapere che il bambolo è stato abbandonato dalla bambola dopo così tanto tempo:
Barbie e Ken sono come Rose e Jack, Romeo e Giulietta, Fred e Wilma, Brad e Angelina; erano i capobranco delle
coppiette storiche, erano la coppietta. Nella loro plasticità erano perfetti l’una per l’altra, sembravano dover essere
eterni, punti fermi nel tempo, che ti rassicurano dell’immortalità di alcuni aspetti della vita umana, come il
Colosseo o la Divina Commedia! Com’è possibile che sia avvenuta una tale disgrazia? Ecco che cosa si è supposto
a riguardo.
La vita di coppia risultava ostacolante alle molteplici carriere di Barbie. Secondo il portavoce della Mattel
sarebbe questo il motivo della rottura; Barbie si sentiva soffocare all’interno della relazione, e lo stare con Ken
sottraeva tempo fruttuoso al suo lavoro e al raggiungimento dei suoi obiettivi. Ma perché rendersene conto solo
ora? La ragazza (ragazza 50enne) ha avuto quasi mezzo secolo per pensarci, e il suo status non le ha mai impedito
di occuparsi dei suoi plurimi lavori, dall’astronauta alla pop star.
Una nuova fiamma, Blaine. È stato anticipato dalla Mattel che prossimamente uscirà una nuova versione della
bambola, “Cali” (sta per “Californian”) Barbie. La bionda, diventata ormai in tutto e per tutto una vera abitante
delle dorate spiagge di Malibu, non si sentiva più a suo agio con Ken, che molto probabilmente non ha voluto
abbandonare la propria identità per trasformarsi in un macho ancora più abbronzato perennemente in costume da
bagno. Barbie, scocciatasi di un partner che non condivideva il suo modo di essere, ha iniziato a frequentare (fuori
e dentro la camera da letto) un certo Blaine, un biondissimo australiano con il pallino per il surf. E dunque,
sentendosi più in sintonia con questo che con il noiosissimo Ken, ha deciso di bidonare il vecchio compagno. Trovo
la cosa poco realistica, anche perché penso che più macho di Ken ci sia solo Action Men (il più grande degli eroi),
il quale ha più volte dichiarato di non avere tempo per una relazione, indaffarato com’è nel salvare il mondo a
bordo della sua Micro Machine, o forse anche Arnold Swarzenegger (si scrive così?) che però è un governatore
sposato e quindi, data la sua posizione nella società, non può permettersi di avere un’amante (vedi Monica
Lewinsky e Bill Clinton). Barbie non lascerebbe mai Ken per un altro, non avrebbe senso, perché Ken è, e lo
sappiamo bene, il massimo che c’è in circolazione.
Ken è gay. Ora, può succedere che, nonostante anni di relazioni eterosessuali, si scopre che in realtà si è attratti da
persone del proprio sesso. Potrebbe essere? L’idea che Ken, con i capelli laccati, i denti bianchi come quelli da
pubblicità della Mentadent, una bella abbronzatura color cappuccino, pettorali tanto muscolosi che una coppia di
elefanti marini potrebbe ballarci il tango sopra, potesse avere attitudini diverse da quelle che Barbie credeva, beh
diciamolo, ha sfiorato tutti. Che se ne sia reso conto solo ora? E perché nasconderlo? E poi Barbie non ha le fette di
salame sotto gli occhi: in 43 anni di convivenza ci si accorge di molte cose. Diciamo che il dubbio è venuto a tutti,
ma ciò non significa sia vero. (“Cara, non penso che questo fondotinta sia della mia carnagione. E poi stona
incredibilmente con il rossetto!”)
SEGUE A PAG 19
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DOWNLOAD
di MATTEO MONTI VG
Ascoltando le parole della gente per bene che non si sognerebbe mai di fare qualcosa di sbagliato e percorre
nel suo santo spirito scevro di macchia alcuna la sola via della legalità, mi rendo conto che vengo dipinto
come uno dei principali fautori della Crisi Mondiale che in questo periodo sta attanagliando il mondo. Inoltre,
sempre a detta di questi individui, è a causa di gente come me che il mondo va a rotoli, e si sta sempre peggio.
No, non rubo, non sono un corrotto mafioso che gestisce i maggiori traffici di droga dell'intero pianeta, non sono a
capo di una banda criminale, e non sono neanche uno di quei miseri scippatori che rubano le borse alle vecchie a
cavallo di un motorino, naturalmente rubato. Il mio unico crimine è scaricare musica e film da internet. Quante
volte non si è visto prima di un film lo spot che diceva più o meno:" Scaricare musica o film è come rubare una
macchina?".
**
Con l'avvento dei programmi di File Sharing, si è aperto un mondo e un'opportunità per tutti di avere canzoni, film,
programmi e quant'altro in modo gratuito. Subito le case di produzione cinematografica e le case discografiche si
appellarono al governo, affinché questo facesse valere il pagamento dei diritti e della Siae e costringesse la massa
che continuava a scaricare imperterrita a pagare. Lo stato si impegnò per perorare la causa di tutti gli artisti che si
vedevano derubati delle proprie opere, ma il fenomeno ormai era incontrollabile, e quindi si è deciso di punire solo
coloro che traggono profitto da questi programmi, per esempio chi decide di allestire un cinema abusivo
proiettando film scaricati, o chi vende cd contraffatti.
Pertanto tutt'ora, anche se la causa è ancora in svolgimento, viene considerato legale scaricare per uso privato. Però
c'è una pecca all'interno di questa norma, perché sono sancibili di multa anche quelli che postano sui programmi di
condivisione dei file. Il problema è che in programmi tipo Emule, che sono quelli più largamente diffusi, si opera
uno scambio reciproco di dati, e anche se si vieta l'Upload e si scarica solamente, oltre a perdere la priorità per
scaricare i file, a propria volta di condividono i file che si sono appena scaricati, per tutta la durata del Download.
Perciò, per chi usa Emule e programmi simili, vige la norma della vittima carnefice, perché viene valutata sia
innocente che colpevole, mantenendo il tutto in uno strato opaco di dubbio.
***
Ma non ci sono solo i programmi che funzionano a condivisione reciproca: per esempio il metodo del Bit-Torrent
consente alle persone di scaricare senza tempi di attesa direttamente dalla rete e non dagli utenti. Però spesso e
volentieri quelli che postano materiale sulla rete Bit-Torrent non si possono
rintracciare, eludendo la legge.
Tornando al mondo reale, come accennato prima, ci sono due correnti di pensiero. La prima afferma che tutti gli
scaricatori sono dei ladri, causa della crisi delle industrie musicali e cinematografiche, che devono essere puniti a
suon di bastonate finché non imparano a pagare per l'acquisto di film e canzoni. L'altra corrente di pensiero è
favorevole al download.
Infatti non tutti hanno i soldi per comprarsi cd di cui piacciono solo una canzone o due. Certo, esistono mercati
come iTunes che vendono le canzoni on-line ad un prezzo basissimo, circa 50 cent., però d'altro canto mi viene da
pensare, se è tutelato dalla legge l'uso privato, perché devo pagare quando posso ottenere una cosa gratis?
Questo ragionamento non è quello del furbo che vuole eludere le regole, ma quello di un ragazzo a cui piacciono
miriadi di canzoni e film, che si troverebbe svenato se dovesse comprare tutto. A quanto pare non sono l'unico,
infatti se prendiamo, per esempio, due classi del Liceo B. Zucchi, vedremo che almeno 42 persone scaricano
quotidianamente musica e comprano i CD solo quando il gruppo/cantante singolo gli piacciono davvero.
Bene, mi sa che adesso andrò a rubare qualche bella macchina! ;D
17
POLVERE DI STELLE
di JAKOB PANZERI IIA
Carissime zucchine e zucchini, voglio pubblicare su questo numero del Bartolomeo una parte del mio testo
“Polvere di Stelle”, vincitore del secondo premio del concorso letterario “I documenti raccontano” organizzato
dalla biblioteca civica di Monza e dall’assessore alle Politiche Giovanili, Pari Opportunità, Sistema Bibliotecario
Urbano e BrianzaBiblioteche , Martina Sassoli. Questo concorso prevedeva la scrittura di un testo letterario
partendo da alcuni dati dell’archivio storico monzese: il compito era costruire una storia per i senza storie, che
fosse accattivante come narrazione ma nello stesso tempo rispettosa della vera vita del protagonista. Io ho
partecipato a questo concorso scegliendo come traccia la storia di un giovane medico inviato come sottotenente sul
Carso nell’ottava bersaglieri ciclisti durante la prima guerra mondiale. Scrivo l’incipit del testo e se qualcuno fosse
interessato ad avere il testo integrale e a leggere la mia storia, può scrivermi alla mail [email protected] e sarò
grato di mandargliela. Ciao! Jakob.
Chi avesse potuto osservare il volto del generale Luigi Cadorna quando, dopo un’acredine di una giornata di
battaglia simile a tante altre, si ritirava nella sua tenda, avrebbe potuto notare un volto e dei sentimenti diversi.
Camminava a grandi passi, rimuginando, si allisciava i baffi e si volgeva, quasi in contemplazione, a tutte le cartine
topografiche e le isopsie di cui si era voluto circondare. Aveva visto tanti volti nella sua vita ma forse ce n’era uno
che non aveva ancora affrontato e lo lacerava in un misto di malinconia e perplessità. Si ricordava l’algido volto del
padre, scavato da rughe ed esperienze: Raffaele Cadorna aveva partecipato alle guerre risorgimentali ed era stato
comandante in capo delle truppe italiane alla presa di Roma. Il giovane Luigi si era convinto di poterlo emulare e
giovane, con un volto ancora imberbe ma austero, aveva frequentato brillantemente l’Accademia militare. Sua
Maestà in persona l’aveva scelto per condurre l’esercito italiano contro l’Austria-Ungheria e ne andava fiero. Cosa
doveva fare d’altronde?
Bastava conquistare un altipiano respingendo interno le truppe nemiche. Gorizia, pensava, sarebbe presto stata in
suo potere e il nome di Luigi sarebbe apparso glorioso vicino a quello di Raffaele. Ma proprio sull’altipiano carsico
aveva incontrato quella presenza sconosciuta, la guerra mietitrice di uomini, diversa da quella gloriosa e teorica che
aveva conosciuto all’Accademia e che ora lui, comandante valente ma uomo inerte (ne era conscio), doveva
affrontare. I suoi sogni si erano frammentati in mille cocci come di un vaso di cristallo, A volte Cadorna
interrompeva i suoi passi frenetici e il suo dito scorreva lungo la linea del fiume Isonzo.Il suo indice affusolato
partiva dal monte Tricorno e raggiungeva Gorizia, la maledetta Gorizia che voleva conquistare benché fosse
bloccato alle pendici del Monte Sei Busi. Di quanto un giorno avanzava, il giorno seguente retrocedeva senza
infamia e senza lode, ma lasciando il terreno ricoperto di cadaveri. Il generale cercava di opporsi con violenza ai
suoi pensieri, sospirò e batté il pugno sulla cartina.
Si chiedeva il generale Cadorna quanto valesse una vita umana rispetto all’Austria intera e a tutte le ricchezze di
Ofir. A volte addirittura provava quasi un sogno, contenuto nel suo inconscio, di strappare quella maledetta cartina.
Soffriva di insonnia, guardava le stelle e si convinceva che il giorno successivo Ares sarebbe stato ancora più
crudele e il suo sonno non sarebbe stato certamente ristoratore come quello del duca di Rocroi. “Siamo polvere di
stelle” .
“Scusi il disturbo, generale, è qui un giovane che chiede di essere ricevuto da Lei”.
Le parole della sua fida guardia avevano bruscamente interrotto i dubbi di Cadorna.
“Fatelo entrare, chi è?” Chiese incuriosito“E’ un sottotenente medico dell’ottavo bersaglieri ciclisti. E’ tornato dopo tre mesi di congedo”. La guardia si
congedò ed entro un giovane ossuto e dal volto mite che si presentò come Giuseppe M.
Un bagliore attraverso gli occhi del capitano. “Certo, quel ragazzo! Un miracolo! Lo riconosco.”
CONTINUA…
18
PENSIERI SPARSI
SUPERIPERULTRAMEGASTRABASTA.
di BENEDETTA RATTI IG
E mentre tu continui ad avere sempre ragione.
Mentre mi ostino a cercare qualcosa che non c’è.
E mentre il rumore delle lancette dei nostri orologi ci
rimbomba nella testa.
Mentre l’unica verità è che la verità non esiste.
E mentre ci sono persone che continuano a negarlo.
Mentre le porte sono tutte aperte e tu ti ostini a non
voler uscire.
Allora sì, un allora me lo immagino.
Perché niente è così importante da perdere se stessi.
Ma più che un allora, un futuro.
Che si appoggia sul passato.
Che non dimentica una voce, un colore, un’espressione
del volto.
Che è quasi già presente.
O almeno, ce l’abbiamo in mente.
E adesso?
Liberi tutti.
O quasi.
Se i materassi fossero degli assassini.
E se imparassi a ridere meglio.
Se fossimo andati in gita a Roma.
E se non parlassi come una scaricatrice di porto.
Se il quarto piano non fosse esistito.
E se per una volta non mi rovinassi l’estate.
Se cominciassi a dire meno bugie.
E se smettessi di andare a caccia di nei.
Se in ogni gesto che faccio non ci fosse un bisogno
d’affetto.
E se non dovessi nasconderlo in ogni parola.
Allora, bè, non mi immagino un allora.
Sono sempre andata forte con le protasi, un po’ meno
con le apodosi.
Finchè c’è da mettere una premessa io ci sono, ma non
penso mai alle conseguenze.
Lo specchio mi dice cose che già so.
E tu, che vorresti i miei occhi, non capisci che sono
malinconici?
Non mentono mai.
Forse dovrei farmi un esame di coscienza come
Petrarca.Accidia, gola, ira, superbia.
Ma il pessimismo è la mia più grande dote.
La solitudine il mio stile di vita.
La musica il mio capriccio.
E più si avvicina la fine della scuola.
E più mi accorgo che l’insieme Q non è l’unico ad avere
delle lacune.
E penso già a tutto quello che è stato quest’anno.
A tutte le risate insieme in classe e fuori da scuola.
No, alle lacrime da sola a casa no.
A tutti i caffè e a tutte le merendine prese alle
macchinette.
No, alle montagne di centesimi di euro spesi no.
A tutte le interrogazioni che, bene o male, sono riuscita
ad affrontare.
No, alle ore di sonno perse davanti ai libri no.
A tutti i pomeriggi passati a scuola a distribuire le copie
del Bartolo nelle classi.
No, a quelli davanti al piccì tentando di scrivere un
articolo decente no.Tempus fugit.
O, perlomeno, così dicono.
E mentre il sole rischia di non tramontare più.
Mentre quella sete non passa mai.
E mentre non riesco a capacitarmi di come la gente si
arrenda alle eventualità della vita.
Mentre qualcuno ha già scelto cos’è meglio per me e io
ci sto ancora riflettendo.
SEGUE DA PAGINA 16
O forse la verità è che Ken è sempre stato un
accessorio, proprio come il divano o la cabriolet
rosa, e che questa mega separazione non è un
altro che un escamotage per far in modo che il
mondo parli di nuovo di Barbie e Ken, e di
conseguenza, compri qualche Barbie e qualche
Ken in più; e che la nuova Cali Barbie sia
lanciata sul mercato nel momento in cui tutti
ormai parlano di lei da settimane, in modo da
invitare all’acquisto. D’altronde, non possiamo
dare torto alla Mattel: tutti hanno un mutuo da
pagare, no? Quello che però fa davvero
dispiacere è che per pagare il mutuo di alcuni, si
sia spezzato il cuore di altri: sicuramente quello
di Ken, e forse anche quello di Barbie; non è
detto infatti che sia stata lei stessa a prendere
questa scelta, e che non sia stata costretta dai
suoi datori di lavoro a costo di perdere il
contratto. Insomma, l’unica cosa che possiamo
fare noi è sperare che si rimettano assieme, in un
modo o nell’altro: nel caso, comprerò una Bratz
per il mio Ken, tanto per tenergli compagnia.
19
IL METRONOMO
WHAT’S UP?
di FEDERICA COTTINI IIF
Primavera/Estate 2009: tempo di grandi ritorni sulla scena musicale, di cui vi proporrò quelli più conclamati.
Quando leggerete questo articolo, sarà ormai ben saldo in classifica 21st Century Breakdown (uscita: 15 maggio),
nuovo album dei Green Day. L’ultima fatica discografica della band – e di fatica si può correttamente parlare,
poiché segue di ben 5 anni il precedente, fortunatissimo American Idiot - narra la contrastata storia d’amore fra due
giovani, Gloria e Christian, in tempo di crisi. Dunque il trio statunitense non abbandona la spiccata predilizione per
temi attuali, anche se, pare, il nuovo cd conterrà meno riferimenti politici. La storia è presentata in tre “atti”, i cui
titoli evidenziano il gusto dei Green Day per la provocazione gratuita, loro caratteristico marchio di fabbrica.
Abbiamo così Eroi e Traditori nell’atto primo, Ciarlatani e Santi per il secondo e Ferri di cavallo e Granate a
chiudere la rassegna. Il singolo di lancio, stranamente commerciale per gli standard della band, intitolato Know
your enemy, è piacevole da ascoltare, e assolve l’importante funzione di invogliare l’ascoltatore a comprare
l’album. Molte – troppe - le assonanze con Dookie e American Idiot, che danno al brano un sapore di già ascoltato
pericolosamente fastidioso, perciò spero di trovare più varietà nelle altre nuove tracce, avendo grande stima dei
Green Day come band innovatrice del panorama musicale.
Altro ritorno tanto atteso è quello dei Placebo, che pubblicheranno l’8 giugno il loro settimo album, Battle for the
Sun. Il titolo trasmette una positività che poco ha a che fare con la sofferenza e l’emarginazione cantate nei
precedenti lavori. Il trio a tal proposito dichiara di aver voluto mettere un significativo punto a capo dopo Meds,
ultimo album di inediti, datato 2006, e il cupo periodo artistico che vi ha fatto seguito, che ha visto, peraltro,
l’uscita di scena dello storico batterista Steve Hewitt, rimpiazzato dal più giovane ed entusiasta Steve Forrest. Il
primo singolo estratto, For what it’s Worth, ha i suoi punti di forza nell’ossessiva ripetizione del titolo, in uno
splendido videoclip e nella diversità del pezzo da quelli passati, di cui tuttavia mantiene alcuni tratti distintivi:
costante presenza del basso, che crea una vibrante base ritmata, utilizzo accorto del synth e, su tutto, la leadership
indiscussa della voce del frontman Brian Molko. Tour estivo a base di festival per i Placebo, che li vedrà
protagonisti delle maggiori manifestazioni musicali mondiali e li condurrà in Italia per due date importanti
(Livorno e Villafranca di Verona).
Dal 17 aprile è in vendita Sounds of the Universe, diciottesima pubblicazione di inediti dei Depeche Mode, storica
band di difficile collocazione musicale. Purtroppo la mia limitata conoscenza – mea culpa - dei precedenti lavori
della band di Dave Gahan mi impedisce un tentativo di analisi approfondita, perciò mi accontenterò di invitarvi
all’ascolto dell’ultimo cd, un misto di elettronica e blando rock davvero particolare. L’album in Italia ha messo
positivamente d’accordo critica e pubblico, guadagnandosi meritatamente la prima posizione in classifica nel
weekend di uscita. In tal senso a molto è servito il primo estratto Wrong, dalle sonorità elettroniche molto ricercate,
in cui la sezione vocale non limita quella musicale sintetizzata, ma riesce a completarla in maniera esemplare.
In conclusione, una nota di folklore musicale: l’annunciatissima reunion dei Blink-182 è stata ufficialmente
confermata, notizia che tanto mi alletta quanto mi terrorizza, essendo i Blink uno dei pochi gruppi che era riuscito
ad abbandonare la scene musicali in modo dignitoso. Sperando che la loro verve musicale abbia il sopravvento
sulla tremenda Tendenza Spice Girl a riunirsi a scopo unicamente pecuniario, la redattrice li invita a continuare a
comporre bella musica e bei testi.
Siamo davvero alla fine, perciò un saluto caloroso a tutti gli zucchini/e che in questi mesi hanno letto il
Metronomo, magari affezionandovisi, come del resto è successo a me.
Un arrivederci a settembre a tutti voi!!
La musica esprime ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio. Victor Hugo
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IL FILM DEL MESE
di DAVIDE MONTANARI IIG
Per l’ultimo numero “standard” del Bartolo di quest’anno, ho pensato di scrivere qualcosa di diverso. Niente recensione unica,
bensì una sorta di retrospettiva sui film usciti in queste ultime settimane.
Partiamo dunque dai film attualmente in sala. Innanzitutto dispiace registrare, pur essendo a metà Maggio e quindi ancora
abbastanza lontano dai caldi mesi estivi, una certa penuria dei film che ormai quasi universalmente vengono definiti “d’autore”
(per intenderci, i film che si discostano dai blockbusters americani, tutti azione/avventura ed effetti speciali). A parte infatti
l’italiano Questioni di cuore, con la coppia Rossi Stuart-Albanese, il panorama attuale non offre sostanzialmente niente di
meglio, eccezion fatta per la seconda parte del grande affresco dedicato da Steven Soderbergh a Che Guevara dal titolo CheGuerriglia, per la verità poco apprezzato sia da noi che negli Usa. La commedia dolce-amara diretta da Francesca Archibugi
(che presumibilmente sarà scomparsa dai nostri cinema quando l’articolo verrà pubblicato, ma pazienza) è stata però snobbata
dalla maggior parte dei sempre più frequentati multisala che preferiscono proporre al pubblico film come Houdini-L’ultimo
mago (che fa però rimpiangere i ben più notevoli The prestige e The illusionist di un paio d’anni fa), San Valentino di sangue,
horror in 3D (vedrete schizzi di sangue e coltelli lanciati contro di voi… almeno non vi annoierete!) e la prima trasposizione
cinematografica del personaggio Disney Hannah Montana (di cui proprio non potevamo fare a meno…). E non è finita: tra le
produzioni d’oltreoceano al momento presenti nelle sale si contano anche il quarto capitolo della saga di Fast&Furious con
Vin Diesel, alla quarta settimana di programmazione, e il fumettistico Wolverine che tanta attesa aveva suscitato al momento
della sua uscita. Per tutti coloro che hanno visto la trilogia sugli X-Men dico semplicemente che il nuovo film, che funge da
prequel, non fa meglio dei precedenti, finendo per essere semplicemente un buon action che soddisferà soprattutto le fans di un
Hugh Jackman più in forma (e nudo) che mai.
Capitolo a parte dedicato ai due film che si contenderanno nelle prossime settimane il primato al botteghino, non tanto italiano,
quanto mondiale. Il primo è il sorprendente Star Trek di J.J Abrams, noto creatore del serial televisivo Lost, nonché regista di
Mission Impossible III e produttore di Cloverfield, film catastrofico, piuttosto atipico, uscito lo scorso anno. Con mia grande
sorpresa, considerato anche il fatto che sono da sempre fan della saga di fantascienza che rimane, a mio modo di vedere, quella
per eccellenza, vale a dire Star Wars (chi si è mai “schierato” nel preferire l’una o l’altra sa di cosa sto parlando), il film
funziona, e bene anche. Pur non arrivando mai a livelli qualitativi particolarmente alti, la pellicola vince soprattutto in quella
che è la sua struttura narrativa, fatta di continui salti avanti e indietro nel tempo, nel tentativo di disegnare poco alla volta un
futuro per ciascun personaggio che rimane comunque assolutamente incerto. Sotto la maschera della superficialità e dietro al
costante, ma obbligato per via del genere, ricorso agli effetti speciali si nasconde quindi un ottimo prodotto, godibile anche per
coloro che della serie sanno poco o nulla (anche perché, in scia con la tradizione hollywoodiana degli ultimi anni che ha
riservato lo stesso trattamento ancge ad altre serie di successo, questo capitolo ne rappresenta il prologo) e che potremmo
inscrivere in quella misteriosa e ambigua categoria dei “blockbuster d’autore”.Il secondo, per cui milioni di italiani sono pronti
ad affollare i cinema del Bel Paese, è Angeli e demoni, seguito del già campione d’incassi Il codice da Vinci nella successione
cinematografica, perché in quella letteraria invece lo precede. Il protagonista è sempre lui, l’esperto di religioni Robert
Langdon (interpretato ancora da un paffuto Tom Hanks, che sembra aver rinunciato a ruoli particolarmente impegnativi). Sono
desolato ma devo risparmiarvi la trama, se non altro per motivi di spazio. Premettendo che non sono un appassionato dei libri
di Dan Brown né che, tantomeno, mi è piaciuto il primo film del pur sempre grande Ron Howard, anche il secondo capitolo si
presenta molto silmile al predecessore, e cioè come una grande trovata commerciale pronta a sfruttare l’immenso successo
avuto dalla controparte scritta. A proposito di trovate commerciali vorrei segnalare il fatto che il film, almeno in televisione,
non abbia avuto un vero e proprio trailer, ma solo qualche immagine con protagonista la nuova Lancia Delta (“Un angelo,
duecento demoni” recita lo spot). Bellissima, per carità, ma più trovata commerciale di così…manco fosse uno degli ultimi
007, e lì di pubblicità occulta ce n’è!
Proseguiamo, e di fatto concludiamo, con un altro film in arrivo dagli States. Si tratta di 17-again, con protagonista l’idolo
delle ragazzine di mezzo mondo Zac Efron. L’attesissima opera-seconda di Zac al cinema, dopo il terzo capitolo di High
School Musical uscito a Natale dello scorso anno, sembra destinata ad un buon successo, visto anche la calda accoglienza che
il giovane pubblico italiano ha riservato in questi ultimi anni alla trilogia musicale con cui il 21enne californiano si è imposto
alla scena internazionale. Il film, che vede un trentenne depresso tornare miracolosamente all’età di 17 anni, ricorda molto, fin
troppo, da vicino due film dello stesso filone che forse conoscerete: Penny Marshall Big con Tom Hanks e 30 anni in un
secondo. La variante è che qui i personaggi da piccoli crescono per diventare all’improvviso adulti, mentre in 17-again accade
il contrario, ovviamente per fare posto al fascino irresistibile dell’enfant prodige americano. Che in una recente intervista ha
dichiarato che è intenzionato a dare il suo contributo artistico, rispetto ad aiuti più concreti (=soldi in beneficienza), per
combattere la povertà e la crisi nel suo paese. Ecco, finalmente qualcuno con le idee chiare su come arginare la crisi. Come
faremmo senza Zac Efron?Buone vacanze (e in bocca al lupo per gli esami) a tutti!
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KALOS KAI AGAZOS
LE VOTAZIONI Più AMATE DAGLI ZUCCHINI
In attesa che durante la magica serata del Ballo Finale dell’11 Giugno vengano votati Mister e Miss Zucchi (che
purtroppo per l’autostima dei 4/5 degli studenti Zucchini saranno scelti esclusivamente tra i ragazzi di terza) eccovi
una votazione organizzata dal Bartolo per vedere chi, tra gli Zucchini più giovani, avrebbe meritato questo titolo.
Questo sondaggio riporta le votazioni di un campione di 150 zucchini selezionati con il metodo 1 su 10 (ovvero:
totalmente a casaccio) tra coloro che si trovavano a girovagare per il loggiato durante gli intervalli delle ultime due
settimane. Eccovi dunque i vincitori (primo, secondo e terzo posto) delle sei categorie più importanti: Principe e
Principessa Zucchini (scelti tra le classi IV e V ginnasio e I e II liceo), Prof e Professoressa Preferiti e Studente e
Studentessa più originali.
PICCOLI SOVRANI
CRESCONO…
Principe zucchino:
1 Paolo Ettaro.
2 Sergio Romano
3 Luca Pincelli
Principessa zucchina:
1 Nicole Bergamaschi
2 Valeria Nardoni
3 Chiara Castoldi
SE SOLO FOSSE IL
MIO PROF….
Professore più figo:
1. Bulega
2. Avesio
3. Gardella
Professoressa più bella:
1. Petronella
2. De Simone
3. Mezzadri
THE MOST ORIGINAL
Studente più originale:
1. Michele Fossati
2. Lorenzo Canali
3. Cosmin Coman
Studentessa più originale:
1. Benedetta Ratti
2. Clara Del Genio
3. Arianna Leonetti
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GIUDIZIO UNIVERSALE!!!!!!
LA VITA E’ DIFFICILE IN VC
1. Gentilini: - Qual è il Willy più famoso? - . Fra e Kia: - Willy il coyote! - . Gentilini: - Ma no, Willy il principe di Bel Air! 2. Umbe all'Amodeo: - Prof, il Fuji fuma davvero? -. Prof: - Marlboro o Camel? 3. Amodeo parlando dell'Eneide: - Sì, perché ci sono molti nomi per descrivere l'Oltretomba. Tipo Ade. A me fa morire il film
Hercules, soprattutto la parte di Ade: "Ehi chi mi ha spento i capelli?" - (Imita la voce del cartone)
Alunne: - C'è qualcuno che muore dalla voglia di vederti! 4. Amodeo parlando dell'Eneide, l'Oltretomba: - Incontra Caronte che appena vede Enea dice: "Tu qui non ci sali manco
morto!" -. Classe: - ?!? Prof: - Ops. Manco morto... Ma che dico? 5. Amodeo sempre con l'Eneide: - Enea... Enea era una donna innamorata! 6. Fra B. in inglese: - Did you she go to South America last year? -Gentilini annuendo: - Esatto, esatto 7. Fra R.: - Recently I saw Kung Fu Panda Isa: - Prof sa che io ho appena finito il gioco? E' bellissimo! 8. Amodeo: - In Africa sì c'è anche Timbuctu. Dove c'è Edgar! -Classe: - Chi? Amodeo: - Ma sì, quello degli Aristogatti! 9. Amodeo commentando le schede libro: - E lui! Lui! Il rappresentante che avete scelto di eleggere: Lorenzo! Che scrive
peggio di una gallina ubriaca! 10. Gentilini: - La torba è una specie di paglia, ma che non è paglia. La consistenza è simile Fra M. presa da un lampo di genio: - Ma è quella che usano per i capelli delle Barbie? 11. La Gentilini, durante lo sciopero e tornando in una classe composta da sei ragazze, dopo aver parlato con dei carabinieri,
entra saltellando: - Sono tornata bambina! Sono tornata bambina! 12. Ilaria: - Vorrei vivere in una casa piccola e accogliente, con colori caldi, come ad esempio il blu! 13. Prof: - Nella poesia "Notturno" l'uomo non compare. Dov'è allora? -. Davide: - Eh... A letto? 14. Biro nell'interrogazione dei Promessi Sposi: - Perpetua... Beh, sì, Perpetua è la badante di Don Abbondio! 15. Interrogazione dei Promessi Sposi. Prof: - Insomma, era Renzo, l'uomo con la O maiuscola! 16. Durante l'ora di Promessi: - Sì, beh, è chiaro che Agnese non è la madre di Lucia! 17. Umbe sulla versione di Cicerone: - Non publico me praesidio... Beh... Traduzione... Con l'aiuto del pubblico Parte una discussione su Chi Vuol Essere Milionario.
18. Ora di supplenza di greco. Il prof spiega da dove deriva il nome drakon, serpente. - Drakon deriva dal verbo derkomai, che
significa fissare - . La Bibuz, illuminandosi: - Ma sì, come il basilisco di Harry Potter! Prof: - Sì, beh, non metto in dubbio che esista questo Harry Potter 19. Biro parla di Nerone nell'interrogazione di storia: - E poi Nerone andò in tour in Grecia Amodeo: - Sì, ma non mi dire! Nerone on tour! Rock&Fire! Yeah! 20. Prof P.: - Facciamo un gioco: io ero il prof e voi gli alunni, io comandavo e voi obbedivate 21. Interrogazione di geografia. Giuly: - In California c'è lo Zabriskie Point Prof: - Eh... c'è anche il film... un po' porno però. Ecco, ora andate tutti a vederlo Elena, risvegliandosi, tutta esaltata: - Cos'è che è porno? 22. Prof M.: - Ma dov'è il ragazzo delle fotocopie? - Classe: - Ah! Biroli! Prof: - Sì, Bìroli... Sarà birolato dalle scale! 23. Gentilini: - Smettetela di chiacchierare come dei carciofi inutili! E tra parentesi i carciofi sono le verdure che odio di più in
assoluto! 24. Amodeo: - Manzoni paragona i suoi personaggi a dei porcellini d'India che scappano in direzioni diverse. Adesso si
concentra sul "porcellone", Renzo! 25. Gentilini: - Cosa vuol dire questo verbo? Vi do un aiutino, c'entra con rubare... Kia: - Taccheggiare -. Isa: - Ma sì, saccheggiare! 26. Camy, Giuly e Fra nell'ora di latino. Tecla: - Aeneas, tristi turbato pectora bello,... Camy: - Enea, turbato dalla... - Fra alla Giuly: - Enea, turbato dalla battaglia delle pecore... Giuly: - Ti immagini? Bazuca: tutum! .... Beee! Pecoretor! 27. Interrogazione Promessi Sposi, Lorenzo: - Beh, Renzo è molto importante, anche perché è praticamente l'unico
personaggio maschile del romanzo - .
Amodeo: - Ovvio, a parte Don Rodrigo, l'Innominato, Fra Cristoforo, Don Abbondio, il Griso... 28. Gentilini: - Sì, it makes sense. Nel senso proprio che quello che avete detto fa senso! -
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29. Fra M. nell'interrogazione di storia: - ... poi c'era l'arcicappellano che era addetto alla cartoleria regia - (anziché
“cancelleria” n.d.r.).Amodeo: - Sì, vendeva matite e quadernoni ad anelli! –
LA VF ED IL CINOFILO
-Petro- Se piango ti faccio compassione???
-Allegri- ...popolazione stanziata nell'italia centro centrale...
-Allegri- Come scrive La Penna...- (è un famoso latinista ndr)
-Petro- Ti ucciderei ma so che avrei la peggio...- Ari- Cosa?
-Petro “Rosa, Arianna, rosa, il libro di inglese è rosa!”(Champy ride)Petro:“Che c'è Nicola ti senti svilito dal colore? Non è che
se sei un maschietto il libro non può essere rosa!!!”
-Cinardi- Praticamente sch...sgh... scendoloci...- (scientology ndr)
-Cuci:“E queste sono equazioni con un parametro... quindi para...?” .Ari & Ele: “Paraplegiche?”
-Pronuncia di "a piece of metal" by Gibo: A PIZZOV METAL
-Anto- Ma perchè si chiamava Pipino "il breve"? Allegri- ...-.Pausa. Allegri: “ Beh d'altro canto "breve"... puoi immaginare...”
-Cuci- La repubblica delle banane... bella zio!-(il giorno dopo milan inter 1-0) Champy- ma voi non avete vinto niente!
Allegri- ci conforta il fatto che siamo 1 punto più di voi!(entra Gara interista doc)
Allegri- “Ah Garancini mi hanno detto di mostrarti questa!”sventola una collana hawaiana rossa e nera
-Allegri: “dov'è Prezioso stamane?”Champy: “sta male... strano ieri sera era in perfetta forma... avrà avuto una ricaduta!”
-Champy- cinofilo... amante del cinema, no?
-Petro- “Cosa significa house trained?” Anna: “vagone letto?”
-Allegri: “perchè milano viene da mid-land... quandi mi-lano!”.Ele:“e bo-logna?”
IRON MAN DIXIT (et ID scripsit)
."Ragazzi dopo Leonardo da Vinci facciamo Ferro da Stiro che toglie le pieghe ed il suo compito è spiegare"
. la classe risponde con un forzatissimo "ah ah bella prof!"
."Ragazzi chi è una persona che coglie le palle al balzo?! il castratore di canguri!"
"una cosa più grande non può nascondersi dietro ad una più piccola;per esempio un elefante non può nascondersi dietro ad un
filo d'erba. voi avete mai visto un elefante nascosto dietrQo ad un filo d'erba? no?! si vede che si era nascosto bene.."classe "ah
ah ah(risata più forzata di prima)”
."Leopardi era molto pauroso, spesso le sue gambe facevano giacomo giacomo"
THE BEST OF IG
- Ora di filosofia. Z: <Ma secondo te…i pidocchi vengono solo sui capelli?> S: <Che ragionamento bucolico.>
- L’Avesio durante la spiegazione di Platone: <Se voglio posso anche dire che la cattedra è fatta di omini fatati.>
- La professoressa A. sentendo uno strano rumore proveniente da fuori: <Ma cos’è? Una giraffa che fa i gargarismi?>
- Il Pontiggia durante la lettura di un testo greco: <Vedete, qui parla del potente tiranno Policrate. Sapete come chiamò suo
figlio? Pierpolicrate!>
- S. sulla partenogenesi: <Chi fa da sé fa per tre.>
- Correzione di una versione di greco disastrosa. S: <Prof, sei politico.> Pontiggia: <No, sei scemo.>
- Ora di inglese. Petronella (in english): <Come si chiama il periodo di tempo in cui una persona non mangia per motivi
religiosi?> S: <Coso lì..l’ambaradam!>
-
Citazioni celebri:
A: <Chi nasce pirla muore Colombo.> ;
B: <E come disse non mi ricordo chi…non mi ricordo la frase.> ;
B: <C’è Sala in sala?> ;
Professoressa A: <Ratti, mi spieghi perché hai apparecchiato il calorifero?> ;
B: <A occhio mi sa che non ci vedo.> ;
Z: <Socrate è uomo, Platone è uomo, Aristotele è gay.> ;
B: <I Punti-Paradiso li prendo all’Iper-Uranio.> ;
Z: <Iliupersis Sala.> ;
Pontiggia: <Sotto il Po è tutta Africa.> ;
Professoressa A: <Io non sono di destra, sono oltre. Ho la camicia rossa perché prendo la sinistra dall’altra parte.> ;
Pontiggia: <Ma vaaaaa…mmi a prendere quella cosa in quel posto lontano.> ;
Z: <The clothes don’t do the monk.> (!?) ;
Pontiggia: <Stare troppo in un bosco ti fa lo stesso effetto di un cannone.> ;
Professoressa A: <Boccaccio esaltava Firenze perché non aveva mai visto Bergamo.> ;
Pontiggia: <Pergamo è vicino a Prescia.>
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Sempre lui: <Voi conseguite piccole vittorie, io solo vittorie pesanti, infatti vi metto quattro in pagella.> ;
Marino: <Ieri ho deciso di investire i miei occhiali con la macchina.> ;
S: <Ma vi rendete conto che tre civette fanno l’amore con la figlia del dottore?>
Coleichenonvuoleesserenominata: <Il nostro programma scolastico è come l’unione sovietica, non mi stupisce che sia
crollato.> ;
B: <Noi siamo come Tom e Gerry, come c**o e camicia, come Galileo e Galilei!> ;
Marino: <Non dite alla Petronella che uso il francese in classe o sono un uomo morto.> ;
Professoressa A. (su San Giuseppe): <E’ un falegname sì, ma della stirpe di Davide, mica di una famiglia di bigoli
qualunque!> ;
Pontiggia: <Non parlate fra di voi che poi mi arrabbio e mordo un bambino.>
S: <Rivendichiamo il trono di Russia?>
Avesio durante la distribuzione dei questionari di soddisfazione: <E’ un test a campione, nel senso che lo compila solo chi
si sente un campione.>
Ora di matematica. M: <Prof, ma quale simbolo dei due dobbiamo usare?> Marino: <Quello che volete, io preferisco il
secondo perché è più sensuale.>
Dopo l’ennesima battuta idiota di B. S: <Ma ti sei fumata il Gange?>
Lezione di filosofia. Avesio: <Ci sono domande?> R: <Prof, può ripetere?> Avesio:<No. Un’altra domanda?>
Il Marino durante la spiegazione dei numeri reali nella settimana di Pasqua: <In verità vi dico…anzi no. Non mi conviene
essere Gesù in questo periodo.>
L’Avesio al termine di una lezione di storia: <E così nacque il detto, Francia o Spagna… purchè se magna!>
Il Pontiggia entrando in classe: <Com’è andata la lezione di educazione sessuale?> B: <Non l’abbiamo ancora fatta, è alla
prossima ora.> Pontiggia (ammiccando): <Ah, allora non sapete ancora niente.>
In seguito alla caduta di un pacchetto di patatine fritte. B: <Fermi tutti!> Z: <Questa è una rapina?> B: <No, questa è una
patata.>
Ora di filosofia. C: <Posso fare una domanda?> Avesio: <No, hai parlato troppo per oggi.> C: <Prof, lei mi odia.> Avesio:
<Non ancora.>
Al cambio dell’ora. C: <Apriamo un po’ le finestre? C’è una canicola…> B: <Bau.>
Marino durante la spiegazione delle funzioni: <Creiamo una funzione che associ ad ogni elemento dell’insieme di partenza
-Uomini alla festa- un elemento dell’insieme di arrivo -Donne alla festa-: Ugo è associato ad Uga, Csillo a Csilla,
Antonio…ad Angela. Purtroppo quella sera il marito doveva lavorare fino a tardi.> S. <Ma Emanuela?> Marino: <E’
single!>
Ancora durante matematica. Marino al Melillo: <Amore, mi porti una bottiglietta d’acqua?> Sempre Marino, parlando del
Melillo, rivolgendosi alla classe: <E’ uno dei pochi che mi vuole bene, oltre a mia mamma e a mia nonna.>
Discorsi che non fanno una piega:
- Avesio: <Sapete cos’è la transustanziazione?> B: <La Stanzia che si è fatta trans.> ;
- C: <Sembro la nonna di Cappuccetto Rosso.> B: <No, io direi che sembri il lupo travestito da nonna di Cappuccetto
Rosso.> ;
- C: <Questa poesia è inserita in un ciclo.> B: <Ha le sue cose.> ;
- Pontiggia: <Dov’è Alessandria?> E: <In Africa.> Pontiggia: <In che stato?> E: <Turchia.> ;
- R: <Prof, in che anno nacque Platone?> Avesio: <427 Anti-Cristo.> ;
- Z: <L’abbiamo traviato.> B: <Ora è un travione.> ;
- Pontiggia: <Da “spesi” deriva la parola italiana…?> S: <Spesa!> Pontiggia: <Sì, i greci prendevano il carrello e andavano
all’Esselunga.>
- L’Avesio spiegando filosofia: <Il tempo si divide in un momento A, nel quale sei in classe, e in un momento B, nel quale
non sei più in classe perché ti ci ho sbattuto fuori a calci in quanto impertinente.>
- C. nell’ora di matematica, guardando la lavagna: <Oddio!> Marino: <Sì, mi piace questo nuovo soprannome.>
- L’Avesio durante la spiegazione della Controriforma, in seguito all’ilarità generale scatenata da Bernardino Ochino:
<Perché ridete? Ce ne sono in giro di cognomi strani, ad esempio…Zuccolotto!> Z: <E allora anche Avesio, prof.>
- Z. traducendo una versione di greco: <Che brutto nome Locago.>
- Lezione di filosofia. V: <Aristotele ha scritto un libro.> Avesio: <Non mi risulta.> E ancora, durante la spiegazione, C:
<Ma che senso ha?> Avesio: <Boh.>
- Ora di latino. Pontiggia: <Sapete dirmi il nome di una fabbrica automobilistica che ha il nome latino?> A: <Alfa!> Durante
la traduzione. Pontiggia: <Paenulum ora non lo possiamo tradurre perché siamo in fascia protetta.> E infine, assegnazione
dei compiti per casa. Pontiggia: <Versione a pagina 395 del televideo.>
- L’Avesio entrando in classe, trovando Z. M. e S. seduti sulla cattedra: <Lasciate subito la mia postazione e tornate ai vostri
banchi da comuni mortali. Io sono il re.>
- Al termine di una lezione di storia. Avesio: <Non andiamo avanti col cannibalismo perché mi sembra di mettere troppa
carne al fuoco.>
- Il Marino durante l’ora di matematica, sentendo la sirena di un’ambulanza in lontananza: <Cuconati sta tornando a casa.>
- Ave Mania (1): Ave Mania, piena dell’essere, il sofismo è con te. Tu sei supplente tra i professori, e supplente è il frutto
della tua mente, follia. Santo Domenico, padre del pensiero, spiega per noi ignorantoni. Adesso e nell’ora della nostra
interrogazione, grazie.
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- La professoressa A. durante la lettura della Divina Commedia: <Caronte sembra Eminem nei suoi momenti migliori.> E
ancora: <Alle porte dell’inferno gli ignavi si tiravano dei ceffoni peggio di Bud Spencer in “Lo chiamavano Trinità”.>
- Il Pontiggia traducendo una versione di greco: <L’onore a cui tutti aspirano…ma insomma, basta fumare!> Di piùùù: <Un
ferro come nemico…stile una donna per amico.>
- Il Pilotto analizzando il pensiero di uno studente tipo: <Se parla il Castellani bisogna prendere appunti perché dopo
interroga. Se parla il Pilotto bisogna prendere appunti perché dopo…no dai, tanto non interroga.>
IN IIA LA CLASSE NON E’ ACQUA
Roi: “Orchi! Avete presente?! Hansel e Gretel?!” Cippy: “Prof, ha scelto l’unica fiaba in cui non ci orchi!”//Debby (De Biase):
“Mi dispiace ragazzi, ma se andate in gita vi perderete la mia conferenza… Farò una conferenza sul giusto abbinamento tra
orecchiette e cime di rapa”//Roi: “Potrei aprire una casa chiusa… per arrotondare lo stipendio…”//La Ely impara ad accendere
il fuoco con i legnetti con le Giovani Marmotte//Ely: “L’addetto ai maiali…”//Calvi, dopo il collegio docenti: “Siete stati
definiti un suk arabo”//Ama: “Il deocentrismo…” Calvi: “Vorrai dire teo!”//La Rox sull’esperimento del CERN: “Ma dallo
scontro di queste particelle non si può generare una potenza distruttiva… per il mondo?!!”//
Cucinotta: “Se invio una lettera e la persona a cui l’ho mandata scompare, la lettera arriva lo stesso” Mik: “Questa è una
metafora della caducità della vita umana”//Mik: “Io vorrei che il mio matrimonio fosse celebrato dalla De Biase”//Barni: “In
the playhouse” Vio: “Oh ma ‘Playhouse’ non è un giornale porno?” Benny, informatissima: “No, è ‘Penthouse’”//Il Roi è
stanchissimo. Muci: “Prof dovrebbe andare a letto prima la sera però!”//Beatrice di IA entra in classe trafelata e dice al Roi:
“Prof scusi, il preside mi ha fatta passare…” Cippy: “Sì, ma questa non è la tua classe!”//Valentini: “Come quei commessi che
vengono a casa a vendere il Furetto!” Cippy: “Prof, ma si chiama Folletto!” Vale: “Non sono una massaia”//Calvi, ridando le
versioni: “Sto dando dei voti che sono una prostituzione!... E non scrivetelo sul Giudizio Universale!”//Il Roi manda la Pola a
cercargli un libro, che dice si chiama ‘La via dei poeti’. Dato che lei non lo trova, la Vio va ad aiutarla. Dopo mezzora tornano
con il libro giusto, che però si chiamava ‘La porta dei canti’”//Debby: “I nobili francesi avevano la cipria nel cervello”//Rox:
“Ma i calciatori non sono pagati dal Governo?!?”//Fabozzi: “Il passo della vacca straca”//Valentini: “Rossella hai portato
l’opera omnia?” Rox: “Sì… e ci sono pure tutte le opere!”//Fabozzi: “Se ci sono due polli, tu ne mangi due e io zero, in media
viene fuori che abbiamo mangiato mezzo pollo a testa” (e no…)//
Fabozzi: “In questo momento i ragazzi stanno producendo spermatozoi, le ragazze uova”/Nico sbadiglia rumorosamente
durante scienze. Fabozzi: “E’ un segno di consenso”//Il Cucinotta raccoglie qualcosa da terra: “E questo cos’è? Una caramella
sputata?” Cippy: “E’ della prof di italiano”//Calvi: “Per i Provenzali il complimento più bello da fare a una donna era che
aveva i denti a mandorla… Bella mandorlona!”//Valentini: “Io e Introzzi abbiamo una hot line”//Valentini: “Introzzi mi chiede
sempre come sto, mi sto toccando da un anno…”//Lori tocca le gambe a Viola, che grida. Valentini: “Venuto, spostati vicino a
Casadei e tocca lui”//La bidella bussa alla porta. Mitch: “Hanno suonato!”//
Il Roi si imita investito da Jakob con un trattore.//Rox, che tanto per cambiare non ha capito niente, alla De Biase: “Nooo ma
quindi lei è stata prof anche del Preside?!” Debby: “E che è, mica sono immortale!” Lori: “Sì, e poi rimane solo la voce come
Titono!”//Debby: “La Francia ha preso la cosa migliore e la cosa peggiore dall’Italia: la Gioconda e Carlà. Non dico quale sia
la migliore”//Valentini, sulla mancanza della parola ‘Dio’ in LaPlace: “Prima Dieu, poi Adieu”// //Debby: “’Sta Biancaneve
non me la conta giusta. E’ un racconto ai limiti della pornografia!”//Roi: “Ciaaaao!” (in corrispondenza di “Vi boccio”)//Calvi,
guardando il programma della settimana ‘con sentimento’: “Ma ‘I ragazzi dello zoo di Berlino’ è vecchissimo! Io ho letto il
libro quando ero al liceo!” Pola: “Apperò!” Calvi: “Beh, non era mica così tanto tempo fa!”//Fede, alla Calvi: “Oh prof! Mi
piace in azzurro!” E lei per l’emozione rovescia la cioccolata (l’unica volta che l’aveva presa!). Entra il Valentini: “Controllo
del corpo! E’ la prima cosa che insegnano all’asilo” Due ore dopo la Barni, toccando la cattedra: “Chi l’ha sporcata con del
cioccolato?!” Tutti: “La Calvi!” Barni: “Ah…”//Il Vale che per il compleanno porta gli ovetti di cioccolato di Shrek//Calvi,
interrogando in Lucrezio: “La posizione degli amanti…” Ama: “Nel testo?” Calvi: “Non vi sto mica chiedendo il Kamasutra!
E io che pensavo a Michelangelo…”//Vio, alla Fabozzi: “Prof, ma dove si buttano i cordoni ombelicali?” Ama: “Nell’umido”//
La Cippy si fa toccare il naso dalla Fabozzi per farle sentire le “palline del naso” (copyright Ama)//Calvi: “L’unica sfortuna di
Tasso è che non esisteva il prozac”//Interrogazione di inglese. Barni, come suggerimento: “Iron…” Rox: “Iron maiden!” Poi la
Barni imita una rockstar.//Jakob chiede al Roi consigli per una buna traduzione dopo un 4e1/2: “Come posso fare a liberarmi di
questa traduzione?” Roi: “Prega”//Il Gardella dice alla Meg di mettersi la felpa. Meg: “Prof, ma io so controllare la mia
temperatura basale!”//Fede dice che Tirteo non era un bravo maestro di scuola. Dopo che il Roi imita il bambino/discepolo
ignorante e i libri invenduti, Fede si giustifica: “Boh da qualche parte l’avrò letto” Roi: “Sì, sui messaggi dei baci Perugina
‘Tirteo non era molto apprezzato ad Atene’” Chiusura con imitazione di Tirteo e i suoi parenti che discutono su quale quartiere
di Sparta sia migliore.//Fede, sui Sette Savi: “Il numero sette è sacro e potente” Roi: “Sacro e potente… E infatti ci sono i sette
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nani!”//Valentini: “Il Mercedés”//Mitch: “Ma le Colombiadi sono come le Olimpiadi?”//QUANDO VEDI AMALIA CON UN
FOGLIO METTI MANO AL PORTAFOGLIO (by Bulega)//Vio: “Mik, oggi sei proprio un pisellone!” (per la maglietta verde,
dice…)//Roi: “Gli amici dicono a Pelope: ‘Pelope vieni stasera?’ ‘Massì’ Poi alla festa vede Ippodamia e dice: ‘Cavolo, che
bella cavallona!’ visto il nome…”//Mik che viene citato su tutti i giornali per l’Amalia De Biase fan club//Villa Gallarati Scotti
EVVIVA LA IIG!
GALEOTTO
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Guido gli ha dato lezioni di tedesco senza farsi pagare, il Gale ha cercato di contraccambiare facendogli dei regali
e…Guido gli ha fatto firmare un documento in cui il Gale prometteva di non fargli più regali!
(deve andare a giocare a calcio..) Mi metterò in difesa per rispolverare le mie caratteristiche
(parcheggiare a Milano..) Pensate che un mio amico quando vedeva un posto faceva un’inversione a U col freno a mano,
come la polizia nei telefilm!
Vienna è una città sicura, c’è il commissario Rex
Ogni credente deve porsi il problema del male nel mondo , altrimenti vive nel paese dei campanelli!
Se gaster è inteso come “basso ventre” allora…Epicuro è il maestro sesso droga e rock’n’roll!
La casa di Pisone fuma, non perché fuma la marijuana ma…
(esempio) Posso pensare che c’è una chimera appollaiata sulla mia macchina ma non c’è, anche perché poi con gli artigli
me la graffia tutta
Il ginocchio della lavandaia non lascia scampo, infatti non ci sono più lavandaie
(su uno che in TV ha detto qualche bestialità sul greco) Ma se non sai il greco stai a casa tua!
(Archiloco ha perso lo scudo e “Secondo voi, per procurarsene un altro..”) Va all’outlet degli scudi quando c’è l’offerta
del 3x2?
(a Edo, Cast e Gerry che si consultano perché non hanno capito) Ma avete bisogno di una badante?
(Nessuno ha portato latino e il Gale, perplesso:) Se un’ora abbiamo greco, nell’altra cosa facciamo, ci guardiamo in
faccia?
(l’anello di Gige..) Si vuole un anello per essere invisibili o per entrare nei Fantastici 4, però c’è già la donna invisibile e si
creerebbero delle tensioni interne al gruppo.
Guardate che è un’opportunità importante, perché visitare la Biblioteca Ambrosiana è come entrare nel bunker di Hitler
nel ‘45
Per gli stoici tutto è costruito intorno all’uomo, come la Banca Mediolanum
Lucrezio presenta questa guerra come una termonucleare!
(Commento su un personaggio mitico che si ricorda delle sue vite precedenti e riconosce lo scudo di Menelao..) Bravo, ti
mandiamo da Gerry Scotti a “Chi vuol essere miliardario?” quando sarà tempo, tanto ti ricordi tutto..
(Un allenatore) Faceva fare il potenziamento anche a Rivera che calciava il cucchiaino nella tazzina da 50 metri!
Il Sileno, essendo di fattezze equine, non doveva essere proprio un bell’uomo
Maurizio Mosca secondo me dev’essere internato, è completamente pazzo
G:“Dovrete imparare la prima bucolica”. Noi:“Tutta?!” “Sì, tutta.” “Ma sono 84 versi!” “Beh al liceo a me l’hanno fatta
imparare a memoria” Gerry:“Beh, c’è stata gente che ha lavorato in miniera per 40 anni, ma non mi sembra il caso di
imitarli!”
G:“Gerry, tu hai mai sentito parlare dell’utilizzo di libri di testo?” Gerry:“Mmh, si, mi pare all’ultima puntata di Voyager”
Qual è il maggior pericolo in ambiente bucolico? Forse essere rapito da dei guerrieri Sik? (il serpente)
(Ode Sublime, dove Saffo diventa “verde”) O sono Invisitor, o sono Shrek, o deve essere davvero un’espressione molto
forte
(a Gerry che cerca di persuaderlo a reintrodurre la giustifica di latino) Ti sei già inserito nell’organico della CGIL?
(Beffeggiando Voyager..) Bea Conti: “Hanno detto che l’entrata di Atlantide è sotto la Sfinge..!” G.: “Ah, io sapevo che
era sotto la piazza dello Statuto della Libertà di Torino” Bea Conti:“E invece no! E’ sotto la Sfinge!” G.:“Vuol dire che
tutti questi anni ho cercato invano…?”
G.: “Quando gli chiesero che cosa è importante nell’eloquenza, Demostene rispose: Al primo posto l’actio, al secondo
posto l’actio, al terzo posto l’actio” Gerry: “O si è impallato Demostene…”
(Ai maschi che ci mettono un sacco a cambiarsi e salire dallo spogliatoio) Ragazzi fatevi il trucco permanente così
impiegate meno tempo!
G.: “Come comincia l’orazione di Cicerone?” Gerry: “Certo prof, l’ho letta ieri sera..!” “C’è poco da fare lo spiritoso,
giovanotto, perché domani avete la versione di latino”
L’Edipo a Colono…non a Cologno come diceva un mio alunno…
G.: “Cioè, questo è capo di una spedizione per ritrovamento di reperti egizi e non sa il geroglifico?!” Bea Bolis: “Prof,
perché non va lei?” G.: “Eh, è quello che ho detto a mia moglie!”
Il Gale da piccolo voleva fare l’accalappiacani, non tanto perché gli piaceva come mestiere, ma perché gli piaceva l’idea
di inseguire i cani
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(Parte un antifurto e Bea Bolis va alla finestra a vedere..) Bea Bolis: “E’ uno di quei macchinoni, i Suv di quelle pazze
(che se la menano…)” G.: “Che investono i vecchietti sulle strisce,…? Ma oggi non vanno in giro, perché è umido e gli si
arricciano i capelli”
PETRONELLA
- Martedì portate sia grammatica sia letteratura, così vi viene la scogliosi multipla (non era “sclerosi”?)
AVESIO
• Non è che se espongo in maniera frammentaria voi siete autorizzati a cazzeggiare
• Bea Bolis: “Perché mi guarda?” A.: “Devo guardarvi in faccia quando dite cazzate”
LA IIIB OVVERO I “CICCI”
- Fabozzi: Vi accorgete che state ruotando?NO; MANCO PER L’ANIMA DEL PIFFERO!
- Fabozzi: “ Avete fatto la velocità lineare?”. La classe:”No”. Benny:”Ma sì, è quella centripeta!”
- Sofy: “Ma il Colosseo è stato costruito dopo Nerone?”. Apples: “Ma sì, era quello della dinastia dei Flavi…
FLAVIANO”
-Boscani: “L’America non esiste neanche”
- Carol: “Ma prof se le stelle si muovono non si scontrano anche?”. Fabozzi: “beh in questi ultimi anni dopo il Big Bang ci è
andata di c…o”
- Costantino: quest’anno facciamo le onde meccaniche, poi l’anno prossimo… ma nooooo ragazzi! Noi già in terza stiamo!
- La classe sta palesemente studiando altro durante religione, Pilotto: “avete compito in classe, cicci?”
- Fabozzi “Lunedì venite giù subito in aula di informatica” -guarda Nebu-“ lei venga giù subito senza andare in giro per
l’istututo in cerca di qualche femmina a cui mettere le mani addosso!”
- Nebu entra in classe dopo l’intervallo in ritardo, Costantino: “Eccolo qui, Nebbbbbuloni! Ti aspettavo a braccia aperte!”
- Durante l’ora di fisica: “Eh, ragazzi, sono esperimenti, mica c’è un Coulomb tutti i giorni!”
- ringraziamo la sveglia della Kia che ogni lunedì alle 9.15 ci saluta (da 5 anni)
- Nell’ora di fisica la classe risulta parecchio dubbiosa riguardo le cariche elettriche. La prof, notando gli sguardi vacui
commenta: “Mamma mia che tontoloni che siete!!!”
- La classe si mostra attonita di fronte alla frase: “L’uno è l’opposto del reciproco dell’altro”
- Prima interrogazione di filosofia del quadrimestre, la Boscani: “Dai, per rompere le acque vi faccio scegliere un argomento a
piacere, sono un po’ come Mosè.”. La classe: “prof ma è rompere il ghiaccio!Questa va sul Bartolomeo!”.lei: “No, vi prego!”
- Nebu è il gioiello della de Biase.
- De Biase: “se mi fossi basata sui voti della scuola… ma neanche l’operatore ecologico avrei fatto!”
- Fabozzi: “Perché Nebuloni, quando va in giro per l’Istituto diventa una nebulosa, poi una gigante rossa, poi la faccio
diventare io un buco nero e... fine dell’evoluzione!”
- Costantino: “Pagggina… adesso, oggi prendiamo il libro di fisica… capitolo, va bèèène?”
- Le reminescenze del tacchino felice!
- Lezione sull’evoluzione dei corpi celesti: per spiegare la stretta relazione tra massa, velocità ed energia la prof Fabozzi
commenta: “Ragazzi, massa, velocità ed energia sono come c**o&camicia, cip&ciop”
- Lezione di matematica: “Questo lo divido per seno di a/2, questo per coseno di a/2, cosa significa?.....Quello che ho detto!”
- Silvia, durante l’ora di scienze, si chiede che bisogno ci sia in Norvegia di costruirsi case sotterranee durante il periodo di
luce di sei mesi. Nebu risponde: “E ma almeno ci sono i pinguini”
- Lezione di scienze, dopo l’ennesima ca**ata di Nebu (il petrolio deriva dai mammuth), la Fabozzi: “stanno scorrendo i
sottotitoli alla pagina 66, scemo!”
- La prof usa una formula di fisica per svolgere un esercizio, formula che in teoria era da saper. “Eh, B=yoiN/L, no?”. La
Apples: “ah sì? buono a sapersi”
- De Biase: “E io non trovo posto per vedere il Cenacolo perché i ragazzi e gli ignoranti vanno a vedere se S.Giovanni è una
donna!?”
- Fedra giustifica l’assenza del giorno 8 Maggio con “per motivi di influenza, non suina”
- Ora di filosofia su Romagnosi, Boscani: “Oprandi, se tu ascoltassi magari… anche perché…. (pausa di suspence)… mi
disturbi!!”
- De Biase: Ragazzi, badate che quando Michelangelo elaborò la “Pietà”, la famosa “Pietà”, badate che aveva vent’anni, la
vostra età… quindi, cioè, datevi una mossa!”
- Ora di storia, Boscani: “Non si diventa Ludiani se non si è nati in Ludia!”
- Ora di scienze, Fabozzi: “Avete mai sentito parlare delle morene?”. Classe: “sì”. Mallo: “ah, credevo che fossero dei pesci!”
- Ora di scienze, Fabozzi: “Perché il sito a Matera, dei famosi sassi di Matera, è protetto dall’UNESCO? Perché è bello!”.
Mallo: “Beh, sì, ci hanno girato un sacco di film”
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- Tedesco: “Oggi c’è uno squallore assurdo riguardo agli scrittori, vogliamo parlare di Moccia? Poi l’altra sera ho acceso la TV
e ho visto Scamarcio con faccia di triglia! Tutte gli si buttavano addosso e lui si toglieva!”
- Ripasso su Fichte, Nebu: “cosa c’è prof?”. Boscani: “Nulla, guardo te e cerco di capire cosa pensi.”
- La Chiara pensa di aver dimenticato il casco sul motorini, passa sei ore di agonia e preoccupazione e poi scopre che era al suo
posto.
- Boscani: “Ora tutti viaggiano, ce si ha la fabia (o mania? Ndr) del viaggio! Io stessa ho fatto una crociera in Corsica e mi
sono trovata a Rivarno!”
- La prof Costantino, nel bel mezzo di una simulazione di terza prova, entra in classe ad un cambio dell’ora.
La classe, alzando momentaneamente la testa dal foglio: “Buongiorno prof”. E la prof, con sguardo spaesato: “Sì” (!?!e
annuisce pure). La classe, perplessa, riprende la simulazione.
-La prof Costantino, entrando in classe: “Ma non stiamo tappaaaati, apriamo le finestreeeee”
LA IIIF OVVERO GLI ELEATICI DI BRUTTO
BULEGA
11/09 – Dovete stare zitti: non sto ancora spiegando!!!
17/09 – Nebuloni, buongiorno! Ma quanti Nebuloni ci sono??? È straubiquo: lo si vede in un solo momento in dodici posti
diversi della scuola! Ora ucciderò, uno per uno, tutti i Nebuloni che incontro... Voglio vedere quanti ne rimangono!
17/09 – Ho scoperto di essere allergico all'ambrosia... Io che credevo di essere un semidio, sono allergico al simbolo stesso
delle divinità!
18/09 – Se mi mettessi fuori a cantare, la gente cambierebbe strada! Cioè, immaginate Virgilio che recita le georgiche e dice:
“Quando il sole è così, dovete portare l'ulivo... Quando è così...”: gli tiravano le cose in faccia!
19/09 – Domanda? Ah, no: stiracchiamento...
19/09 – Se non la smettete, vi faccio vedere che il destino esiste! E il vostro, oggi, è di prendere tutti 2 in latino!
19/09 – Il destino vuole che io sia vostro professore di latino... Chissà cosa aveva in mente il logos quel giorno...?
19/09 – Porca paletta! Sono già a “paletta”: dopo c'è “pupattola” e poi bestemmio davvero!!!
23/09 – Mancini, fuori! Ampio giro del loggiato; test di Cooper all'interno: vai che ti cronometro io! Triveri, a 2 metri di
distanza, lo fai anche tu!
23/09 – Il mio unico neurone si è mosso, causando una scossa sismica e i miei capelli hanno fatto come da sismografo e
l'hanno misurata... Era dal 2001 che era fermo...
23/09 – Ho fatto le vacanze dal maestro Yoda, che mi ha dato consapevolezza dei miei poteri: alzo le astronavi con la forza
del pensiero!
23/09 – Siamo eleatici di brutto!!
24/09 – Allora, cianfrusaglie scolastiche!!!
24/09 – Se Don Rodrigo e Fra Cristoforo scappassero insieme per sposarsi... A parte che sarebbe un libro
mooooooooooooooooolto più interessante, e a parte il fatto che andrei subito a vedere come finisce, gli direi: “Manzoni, ma
cosa hai scritto???”
25/09 – Manzoni, dopo 15 anni di correzione, è uscito un po' scosso... E, più che altro, sono usciti scossi i suoi amici
fiorentini, a cui scriveva: “Noi, a Milano, diciamo così... Voi come dite?” e li riempiva di lettere... Fino a che, poi, hanno
smesso di rispondergli... Al che è andato direttamente lui a rompere le balle...
25/09 – E' arrivata la circolare del laboratorio musicale... Qualcuno di voi desidera cinguettare? Quest'anno potremmo pensare
anche a qualcosa di coreografico: qualcuno di voi desidera zampettare, mentre noi cinguettiamo?
25/09 – Ti caschi la lingua nera e gonfia per la menzogna!!!
01/10 – Ho riletto “I Promessi Sposi” e ho detto "ma che beep mi hanno insegnato???"
01/10 – Signorina Rovelli, la prego, dunque, di riscrivere, con la sua calligrafia, questa cacografia che ho fatto
02/10 – Ho scelto la vostra versione il giorno che mi si sono cancellati 13,5 Gb di I-Pod: ho aperto il libro di Seneca e l'ho
scelta col dito ad occhi chiusi!
02/10 – Immonda plebe! “Humiles”!!!
02/10 – Se entrasse Valerio Massimo (“Buongiorno, Valerio!”) e declamasse “La maledizione di Seiano”, noi giù ad
applaudire!
03/10 – “Persuade tibi”... Ma è milanese!!!
07/10 – Non vi sfugga la presenza di un bipede, di fronte a voi, presumibilmente di razza umana: sono io!
07/10 – Io sono Dio (solo per motivi didattici!)... Un giorno mi viene in mente di creare l'universo (cosa mi è venuto in mente
a fare, non lo so, ma questo è un altro discorso!)...
10/10 – Cosa fate, voi??? Sembrate “Il tempo delle mele”!!!
16/10 – Io non sono un agnello tra i lupi... Diciamo piuttosto che io sono il lupo! Ma non ho voglia...
21/10 – Io, alcuni problemi, sono abituato a risolverli con le Molotov!!!
23/10 – Sono grandi già solo perché sono anti-hegeliani... Perché Hegel è un pirla! Infatti è il vertice della filosofia...
23/10 – Non si può dire di Leopardi “Va bè, è gobbo e sfigato...”, se no tutti i gobbi e sfigati avrebbero potuto scrivere
“L'infinito”... Anche Andreotti avrebbe potuto scrivere “Il sabato del villaggio”!!!
24/10 – Faccio mio il pensiero di Seneca: ora esco e faccio un macello!!!
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24/10 – “De ira”: è un manuale per i professori!
24/10 – Datemi una coppa di cicuta che muoio anch'io socratico more!!!
28/10 – Perché lo spirito assoluto si oggettiva??? E poi... Che cazzo è lo spirito assoluto??? Perché???
28/10 – Il 12 Dicembre, dopo la terza prova, tornerò da Stoccolma apposta: c'è il Nobel per la pazienza, istituito quest'anno...
Unico candidato!!!
28/10 – Inizia l'ora più brutta di tutta la settimana... Nemmeno il ricevimento parenti mi rompe le palle come quest'ora!!!
28/10 – La Katia ha avuto un moto di vicinanza umana!!!
29/10 – L'ombrello è uno strumento di controllo, borghese, dell'individialità!!! Ci vogliono tutti uguali, a partire
dall'ombrello!!!
ROI
13/09 – Odisseo, per vendicarsi di Palamede, gli mette la cocaina in casa, poi chiama i carabinieri e lo fa arrestare...
13/09 – Prometeo sa che potrà trattare la propria libertà, perchè dice “sono venuto in possesso di informazioni: ho un file che
interessa anche a Zeus!!!”
24/09 – Dai, non la lascia morire di fame: le dà... un pacchetto di cracker e un bicchier d'acqua!
24/09 – Ismene è una pacioccona? (Dico “pacioccona” perchè ho visto una presentazione in cui era davvero un armadio! Mi è
rimasto impresso...) Quindi se seppelliva anche lei, si mangiava tutti i cracker!
24/09 – Arriva Tiresia, accompagnato da un ragzzo, come al solito... Perchè a quel tempo, non avendo i cani guida, usavano i
ragazzi guida
24/09 – Tiresia sta lì sul trono e arrivano lì tutti gli uccelli... Ogni tipo di uccello! Poi arrivano pure i piccioni, quindi,
insomma...
08/10 – Admeto va dai genitori, pensando che... Va bè, almeno loro... “Siete vecchi... Fate schifo...”! Ma invece... la moglie è
l'unica che accetta... Bella responsabilità, ma bella faccia di m****a anche lui che glielo chiede!
11/10 – Ma voi vi mettete d'accordo prima!!! Vi mandate i piccioni viaggiatori!!!
18/10 – Megara ha il nome di una città: è come chiamare il proprio figlio New York!
05/11 – Hitler pensava: “Ho una zia ebrea che mi sta sulle balle...”
08/11 – In Italia, che anguille compri??? Come “di Napoli”??? Prendi le anguille radioattive??? Di Comacchio!!! No?
08/11 – È un professore o un ectoplasma? È un professore o un’entità proveniente da Alpha Centauri?
08/11 – Alba, ti taglio la frangetta!!! Vengo lì con la forbice e... tatatatata!!!
15/11 – L’unico modo che abbiamo per comunicare è la parola! Non possiamo fare un trasferimento di pensiero... “Mi
inserisco il Bluetooth (non dico dove me lo inserisco), se lo metta anche lei, per piacere!”... Certo, gli innamorati possono
anche comunicare con uno sguardo, ma spero non vi innamoriate del commissario d’esame!!!
15/11 – Vietato l’ingresso agli stranieri: c’è il cartello, come per il cane... Ma per il cane c’è il cartello con “Io non posso
entrare”: qual è il cartello per lo straniero? Di che colore è? Verde, giallo, rosso?
15/11 – Prometeo viene fatto a pezzi, secondo lo schema dionisiaco... Non penso di avervi tolto la suspance del finale: lo
sapevamo tutti che finiva male... Era ovvio che non poteva finire con “Bene, adesso tutti in trattoria!”
10/12 – Posso apparire nei momenti più impensati e nei posti più strani: una testolina che spunta di là... Oppure posso
installare un sistema di telecamere!!!
10/12 – Non sapeva cos’è una penna a sfera!!! Magari pensava fosse a forma di palla!!!
10/12 – Oh, per Bacco! E quindi come facciamo? Mah...
-( A Tita, una nostra compagna, stravaccata sulla sedia in ultimo banco) "Titanic!!stai affondando?"
-(sempre dell’insieme Q) "prendiamo q,insomma prendiamoci 1 po x il q"
-(a noi tutti) "raminghi solitari nell'eremo della vostra cameretta ora alle prese con i polinomi”
-(A Filippo che espone una teoria affascinante ma sbagliata) : "Milanoli ti sbatto in galera x corruzione di polinomi.."
-(in risposta alla teoria della Camy, qualche minuto dopo) : "questi polinomi hanno fatto così tanto x elevarsi dal rango dei
polinomi e tu Boniardi li umili così!!"
-(Parlando alla classe del fatto che i professori sanno che noi abbiamo dei limiti) : "anche quando leggete Leopardi nessuno si
aspetta che voi diventiate dei piccoli leopardi!!"
-(in risposta a un discorso filosofico della Camy) : "Boniardi è al di fuori del bene e del male, Boniardi è come l'universo!!"
-(Marino scrive alla lavagna per allegri) : CARISSIMO,STIMATISSIMO,EGREGISSIMO,INCOMMENSURABILE
COLLEGA MAURIZIO,AVREI BISOGNO PER FAVORE CHE TU SPOSTASSI LE TUE
INTELLIGENTISSIME,CULTURALMENTE EDIFICANTI INTERROGAZIONI DI STORIA AD ALTRA DATA
DIVERSA DAL 10MARZ.CON AMORE IMMUTATO E SUPERIORE A QUELLO DELLA MAZZILLI
-Barni: (rivolgendosi a Ghigo): "GHOGHI GHUGIIIIIII!!" (lui fa finta di niente) : "ROCCA PARLO CON TE,
SVILUPPATI"
-Barni: (parlando di una cantante) "non è per fare la Boniardi della situazione ma deve avere avuto le sue conoscenze x arrivare
fin li conciata com'è"
-Bulega: "in questi temi ho visto cose che vuoi umani non potete neanche immaginare ...."
-Roi: "e Glauco disse: "piuttosto vado a puttane""
31
-Roi: "e la Xenia a Roma c'era...se andavi a casa di qualcuno a Natale ti regalavano un babbo natale, se andavi a Pasqua ti
regalavano un uovo... e se invece andavi in pentecoste ti regalavano un spirito santo di marzapane"
-Roi: (parlando delle pene in Grecia): "tu hai ucciso mio fratello""si ma ti do 20 euro""va bene grazie tanto mi stava sul c**o"
-Roi: "quante sono le muse?" Jenny: "ma saranno 7".Roi: "e si come i 7 nani, che poi c'è anche l'ottavo: stronzolo!"
-Roi: (mentre correggiamo una versione) COla:" e ma prof, io ho messo diverso".Roi: "ce ne frega niente"
-Bulega: "come direbbe quel picio di mio figlio "sto sbroccando, non ci sto veramente più dentro"
-Bulega: "siccome il pusher è andato in Thailandia a prendere i funghetti..."
-Roi: "cosa fanno le amazzoni?"Sara: "vanno a cavallo". Roi: "ahahah.. per ogni battuta del ca**o che fai ti darei un bel 2"
-Bulega: "non mi sembra l'argomento principale della lezione sia la collocazione del festone" (un addobbo di natale rosso
peloso che ha portato Viola per Natale)
- (Alby Mancini entra alle 8.20)Bulega: "Mancini cosa ci fai qui alle 8.20?". Cini: "ehmmm". Bulega: "articola una frase se ti è
possibile". Cini: "è arrivato il pulman in ritardo"
Bulega : "seconda domanda: chi ti ha fatto entrare a quest'ora?". Cini: "ehm"
Bulega: "va bè va, siediti e assorbiti la mia lezione". (alle 9.50 delllo stesso giorno entra la Cola con un paraorecchi di pelo
rosa). Bulega: "ma siamo la IIIF o un centro di accoglienza?Prego si scappucci e non dica "Lasci stare""
-Bulega: "è da stamattina che ho sete....Sete di SANGUE"
-Barni: "Mancini ma ti sei messo qua in primo banco così mi tocca guardarti sempre?". Cini: "ma prof, Io la amo!"
-Cola: "se volete posso tranquillamente tirare fuori un fantasma dallo scheletro"
-Roi: "i Fenici arrivano e mettono giù il loro banchetto come i marocchini"
-Roi: "volete che ve lo racconti come i vecchi cariatidi? io non sono così, tenetelo ben presente!"
-Roi: Candaule: "Gige mi vai a prendere le sigarette?". Gige: "ok". Candaule: "mia moglie è bellissima"
Gige: "che me ne frega!". Candaule: "mi prendi una mela?".Gige: "ok"
Candaule: "mia moglie è una strafiga" Gige: "ok, prederò nota"
-Camy: "prof la prossima volta ci metta un analisi più facile"
Bulega: "tranquilli, vi metterò Povia: i Piccioni fanno oh"
-Bulega: "sarà un margine che non concede limiti alla sopravvivenza"
-Camy: "eh si, con i flauti attiravano gli animali"
Roi: "giusto, se ti volevi fare un salame bastava suonare il flauto e aspettare che arrivasse un maiale bello grosso"
-Roi: "si perchè Atys era un amante della caccia al cinghiale...ma con la polenta"
-Cola: "i buoi erano occupati"
Roi: "eh si i buoi erano occupati e hanno telefonato alla mamma di Cleobe e Bitone dicendo "e scusa ma siamo occupati nei
campi e non facciamo in tempo, e poi ca**o per fare un corridoio ci mettiamo 30 minuti""
Cola: "e ma loro erano buoi speciali"
-Roi: "si addormentano e muoiono per la stanchezza" Cola: "siiiìì: meglio un giorno da leone che cento da pecora"
-Roi: "e si, facevano un bel falò e poi se lo mangiavano con la polenta come a sant'Antonio"
-Jenny: "prof ho una news da raccontarle"
Bulega: " il fatto che ti rivolgi a me con la parola news mi fa girare gli zebedei"
-Bulega: "esiste un solo garante nelle vicende umane: il destino!...questa ve la scrivete però!!!"
-Roi: "Adrasto= la sfiga fatta a persona"
-Roi : " Piacere Adrasto, andiamo a fare un giro in macchina?"
-Adrasto: "il figlio che mi hai detto di proteggere è morto perché l'ho ucciso io...se vuoi uccidimi"
Creso: "ma guarda quando te l'ho chiesto mi aspettavo un po’ di meglio, ma vabbè!!"
-Tita: "affichè gli da"
Roi: "affichè gli dia!!ma ca**o, dove siamo al mercato di Saronno?"
-Roi: "io da piccolino telefonavo sempre a Gina Lollobrigida!"
-Roi: "anche noi siamo indoeuropei e se parliamo con un polacco gli diciamo: "che figata siamo tutti e 2 indoeuropei quindi ci
capiamo!!e mo? che ci diciamo?"
-Roi: "una vita così come la definiremmo?". Sara: (Cantando) "una vita da mediano"
-Roi: Roi: "cos'è la cosa migliore che può succedere ad un uomo?". Tita: "essere seppellito"
-Graffa: (rivelgendosi a Bulega) "prof, Dante si faceva le canne!!!"
-Bulega: (mettendosi le mani nei capelli) "sì ma io spero che esista un numero verde x l'insegnante!!"
-Bulega: (dopo l'ennesima domanda) "silenzio perchè sono ad un passo dalla sfiducia nell'esistenza!"
-Roi: Sara: "se questo vuol dire pastore, quest'altro vorrà dire problemi della pastorizia"
Roi: "sì Sara...i problemi della pastorizia nel mondo del V sec A.C...su...Dimmi...!!"
-Roi: "Gige in lido si dice Gugu: che nome del ca**o!!
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-Barni: "senza malizia...ma era impotente!"
-Bulega: Jenny: "prof c'è stato qualche 8 in condotta?" Bulega: "no". La Sara abbraccia forte e felicemente la Roby
-Bulega: Bulega: "il che coincide con il potere politico forte"
Cola: "ma chi Prodi o il Berlusca?". Bulega: "no, io sto parlando di persone serie"
-Bulega: "ma l'unica cosa bella della tragedia di Otello è lo sbudellamento!"
-Bulega: (dopo una domanda della Vale) "Sono offuscato dallo sdegno!"
-Cuconati: "e la DNA polimerasi torna indietro, e per questo viene chiamato filamento ritardato"
Camy: (scoppia a ridere) "ahah poverino"
-Cola: "prof, hanno scoperto la pillola antinvecchiamento!". Cuconati: "ecco, questa è l'ennesima tro**ta!"
- Barni: "ci sono due personaggi comici: Stefano e Trìnculo..non Trincùlo!!"
- Roi: "in me convivono il divino e un quid di umano, per ora riesco ancora ad accettarmi, ma quando le ricadute saranno più
frequenti vorrà dire che il morbo di alzheimer ha prevalso"
- Roi: (parla del consiglio di classe) Cola: "ma chi?dove?quando?"
Roi: "niente Silvia, lascia stare, sto parlando dell'incontro di ieri allo sporting club"
- Sara: "prof posso ritirare io i compiti?". Roi: "si, lasciamole il suo momento di gloria". Sara: "siiiiiiiii!!"
- Roi: "str non vuol dire stronzo, e ant non vuol dire antistronzo"
-Bulega: "prendo l'agenda, che non è più un agenda, ma ormai un via crucis di compiti spostati"
- Doma: " e Odisseo poi va in Sicilia"
Roi: "si, dalla famosa maga Carmela, che vive sotto l'Etna e cucina le melanzane per tutti"
-Roi: Salsiccia, salsiccia; patate, patate; salsiccia e patate NO...ma!!!siete dei primitivi! Altro che la clava di Eracle
-Roi: "ecce me in tutto il mio splendore!signori si nasce, e io lo nacqui!!!"
-Cola: "Prof, mi spiega la storia dei 7 sosia?"
Cuconati: "ma non so, una volta però mi hanno scambiato per Al Pacino"
-Marino: "dal vangelo secondo Milanoli: egli disse:" bisogna cambiare il segno" e tutti rimasero senza parole, Milanoli disse:
"dipende" e tutti lo cacciarono dal tempio!"
-Bulega: "Colamaria torna a fare quello che hai fatto per tutto l'anno: NIENTE"
-Bulega: (prendendo l'agenda) "L'anno scorso c'era una diaspora vergognosa ed immonda!"
-Roi: "un semidio che non crede negli dei è come un semifreddo che non crede nel gelato!"
-Roi: " e Licurgo era un alcolista anonimo:
Licurgo: "ciao sono Licurgo" Tutti: "ciao Licurgo!un applauso a Licurgo!!""
-Tita: (durante l'ora di fisica) "prof cos'è mg?"(dopo mezzora di spiegazione)
Marino: "guarda ti perdono solo perchè non sei italiana!!"
I SOLITI SOSPETTI
IGNOTA PROFESSORESSA IL CUI NOME NON E’ LECITO SCRIVERE SE NON VOGLIAMO IL DEBITO
• Angelica se la tira in maniera stratosferica!
• Angelica è una fredda calcolatrice bastarda? Sì!
• (Parlando di Orlando che diventa pazzo) Ma neanche Petrarca quando aveva il tubo del gas in bocca e il rubinetto in mano
stava così!
• (si parla di compostezza nel mangiare e, sconvolta dalle nostre abitudini, ironicamente..) Sì, mettiamo un trogolo in fondo
alla camera e mangiamo lì, è così comodo!
• (a Gerry, in classe coi guanti) Con i guanti. Hai le stigmate di Padre Pio?
• Vi piacerà Sofocle perché vi vengono al nodo tutti i pettini!
•
(Gerusalemme Liberata, un musulmano prova a contrastare la torre cristiana) Prova a tirare le frecce a uno che ti tira le
pietre in testa..non è facilissimo, di solito va a vantaggio di chi assale!
• I cantanti lirici dell’arena di Verona hanno un trucco pesantissimo, che a confronto le sopracciglia di Elio e le storie tese
sono depilate.
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DULCIS IN FUNDO…
SUDOKU
FACILE
4
8
1
7
3
3 5
2 8
1
8 6
9
8 5
1 2
7
1 5
4
3 9
2
1 7
3
6
9
1
MEDIO
6
2
8
3
4
3
9
2
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7
3
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5
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4
6
2
9
5
1
2
7
1
4 6
8
9
ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE:
SE CI RIUSCITE O SIETE
UN GENIO O AVETE BARATO
INDOVINELLI
1) Adamo ed Eva non
l’avevano, ma da
allora ce l’hanno tutti
3) Quando fa freddo
inizia a spogliarsi
2) quando balla di
solito finisce per
cadere.
REBUS
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4
2
LA REDAZIONE
DIRETTORE: Colombo Giulia IIG
VICE DIRETTORE:Montagnino Sara IIA
CAPOREDATTORI: Montagnino Sara IIA,
Panzeri Jakob IIA,
Ratti Benedetta IG
COPERTINA: Grazie a Enrico Marzano per l’impaginazione
IMMAGINI: Filippella Martina IA, Pina Edoardo IIIF
REDATTORI DI QUESTO NUMERO
(in ordine alfabetico):
Alfinito Noemi IIIG
Caimi Elena IIG
Chiozzi Valeria IIIG
Cottini Federica IIF
Del Genio Clara VA
Ferlisi Martina IIIG
Gandolfo Arianna IIIG
Gennaro Giulia IIC
Genovese Giuliana IIIG
Gerosa Alessandro IIG
Longoni Olivia IB
Montanari Davide IIG
Monti Matteo VG
Nebuloni Marco IIIB
Panzeri Jakob IIA
Ratti Benedetta IG
Spinelli Giulia IIC
Sciartilli Raffaella IIIG
Ringraziamo inoltre tutti coloro che hanno collaborato all’uscita del Bartolomeo (studenti, professori e
operatori scolastici).
Ricordiamo che chiunque può partecipare alla redazione del Bartolomeo inviando un suo articolo all’indirizzo
mail [email protected];
chi invece vuole consegnare un messaggio per la rubrica “Quorinfranti” lo può portare a Martina Ferlisi e
Raffaella Sciartilli in IIIG o lo può inviare allo stesso indirizzo mail.
I numeri del Bartolomeo sono disponibili anche on line sul sito della scuola www.liceozucchi.it.
LA SCUOLA E’FINALMENTE
TERMINATA,
BARTOLOMEO VI SALUTA FINO
AL PROSSIMO SETTEMBRE!
NON ESAGERATE CON I COMPITI E
BUONE VACANZE!!!!!
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