Bilancio d`Esercizio al 31/12/2015

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Bilancio d`Esercizio al 31/12/2015
ITALTEL S.P.A.
RELAZIONE SULLA GESTIONE
BILANCIO D’ESERCIZIO
31 dicembre 2015
SOMMARIO
INTRODUZIONE __________________________________________________________________________3
Gruppo Italtel __________________________________________________________________________3
Key financial highlights __________________________________________________________________4
Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A. __________________________________________________5
Organi sociali __________________________________________________________________________6
RELAZIONE SULLA GESTIONE ____________________________________________________________7
Fatti di rilievo relativi alla Società __________________________________________________________7
Base di presentazione ____________________________________________________________________9
Scenario di mercato e posizionamento di Italtel ______________________________________________10
Sviluppo e innovazione _________________________________________________________________23
Corporate Governance e responsabilità d’impresa _____________________________________________27
Risorse umane, ambiente e qualità _________________________________________________________30
Sostenibilità in Italtel ___________________________________________________________________32
Altri fatti di gestione dell’esercizio ________________________________________________________44
Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale e dei risultati finanziari ___________46
Rapporti con parti correlate ______________________________________________________________49
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ________________________________________________50
Evoluzione prevedibile della gestione ______________________________________________________50
BILANCIO D’ESERCIZIO _________________________________________________________________51
Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2015 e 2014 _______________________________________________51
Conto economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014__________________________52
Conto economico complessivo relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 _______________53
Rendiconto finanziario relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 _____________________54
Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 ____55
Note del bilancio ______________________________________________________________________56
Allegati al bilancio ____________________________________________________________________104
PROPOSTE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ___________________________________________106
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE _________________________________________________107
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE ______________________________________________116
[2]
Introduzione
INTRODUZIONE
Da sempre Italtel mette la propria competenza tecnologica al servizio dell’innovazione. Nella sua lunga storia ha
dimostrato di saper innovare ed ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo delle telecomunicazioni in Italia ed in
molti paesi nel mondo.
Oggi indirizza la sua attenzione verso le nuove frontiere dell’Information & Communication Technology che si
chiamano Digital Transformation, Cloud, Virtualizzazione, Internet delle Cose, Industria 4.0. Le parole chiave
delle nuove comunicazioni sono mobilità, collaborazione, virtualizzazione, integrazione, trasformazione verso il
nuovo paradigma del protocollo IP. Ed i filoni tecnologici sono quelli della Network Functions Virtualization
(NFV), del Software Defined Networking (SDN), della Real Time Communication (WebRTC).
Italtel si muove lungo queste direttrici per rendere disponibili prodotti, soluzioni e servizi che rispondono con la
massima qualità alle specifiche esigenze dei clienti. Sviluppa prodotti per la migrazione e l’evoluzione delle reti,
offre soluzioni IT in ambiti quali UC&C, IoT, Business Cloud Communication, propone servizi di consulenza ad
alto valore aggiunto e attività di system integration grazie al proprio know-how unico ed a una rete di partner di
primissimo piano in ambito IT.
Italtel affianca i service provider nella trasformazione del loro business alla ricerca di maggiore agilità, minori
costi e soprattutto di nuove opportunità di ricavi. Al mondo delle imprese si propone quale vendor tecnologico e
system integrator che aiuta a scegliere e realizzare le soluzioni più efficaci per la comunicazione interna ed
esterna.
Far comunicare senza limiti persone ed oggetti e rendere interoperabili tecnologie, applicazioni e reti. Questa è
la missione di Italtel.
Gruppo Italtel
Italtel progetta, sviluppa e realizza in Italia e nei principali paesi in EMEA e America Latina prodotti e soluzioni
per reti e servizi di comunicazione basati su protocollo IP. Nel suo catalogo sono presenti numerose soluzioni,
rivolte a service provider e imprese, basate su prodotti propri sviluppati secondo le logiche della Network
Functions Virtualization (NFV) e del Software Defined Networking (SDN). A queste si aggiungono attività di
system integration per la realizzazione e la trasformazione di reti complesse oltre a un ampio portafoglio di
servizi di ingegneria e consulenza che spaziano dalla progettazione delle reti al loro mantenimento, dalla
migrazione all’interoperabilità con diverse tecnologie. Dell’offerta fanno parte anche numerose soluzioni in
ambiti come All IP Voice, Unified Communication & Collaboration, Data Center di Nuova Generazione,
Internet delle Cose per segmenti verticali come Smart Grid, Structural Monitoring, Healthcare.
Il know-how maturato nella gestione di reti complesse colloca Italtel in una posizione privilegiata per operare là
dove ICT e telecomunicazioni confluiscono per definire nuove soluzioni in risposta alle esigenze di
comunicazione delle persone sia nell’ambito privato che lavorativo. Italtel si avvale di una solida rete di partner:
oltre alla partnership strategica con Cisco, l’azienda conta anche su numerose partnership tecnologiche o
commerciali con aziende quali Tech Mahindra, Exprivia, SigFox, Telarix, IBM Italia.
Nel 2015 è entrata a far parte del programma Intel® Network Builders come ulteriore passo nel continuo lavoro
di accelerazione nella messa a punto di soluzioni innovative basate sul Software Defined Networking (SDN) e
sulla Network Functions Virtualization (NFV).
Italtel annovera tra i propri clienti quattro degli otto più grandi gruppi di telecomunicazione (Communication
Service Provider) al mondo, la gran parte degli operatori incumbent europei e due dei tre principali operatori
dell’America Latina. In Italia, è partner di riferimento di quasi tutte le più importanti imprese pubbliche e private
ed opera con molte grandi aziende e enti della Pubblica Amministrazione nella realizzazione di reti IP di nuova
generazione e nella messa a punto di servizi di comunicazione rivolti ai loro clienti.
Italtel affianca alla posizione di rilievo nel mercato italiano, anche ha una forte presenza all’estero: opera in
Francia, Belgio, Germania, Spagna, Grecia, Polonia e in America Latina, dove nel corso del 2015 ha aperto la
nuova sede nell’Ecuador e a Miami negli Stati Uniti, che si aggiungono a Argentina, Brasile, Colombia, Perù.
[3]
Introduzione
Key financial highlights
2015
IFRS
296.302
12.985
4,4%
(6.532)
(2,2)%
(24.277)
(8,2)%
Al 31 dicembre 2015
18.060
206.909
23.363
230.272
60.707
19.860
(17.729)
4.186
Ricavi
EBITDA (1)
Margine %
EBIT (2)
Margine %
Utile / (Perdita) netto
Margine %
Capex (3)
Indebitamento finanziario netto (4)
Patrimonio netto
CIN (5)
CIN rettificato (6)
Flusso monetario dell’attività operativa (7)
Flusso monetario da / (per) attività di investimento (7)
Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (7)
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(migliaia di euro)
2014
IFRS
269.766
6.891
2,6%
(15.400)
(5,7)%
(17.596)
(6,5)%
Al 31 dicembre 2014
16.174
207.576
46.843
254.419
84.854
14.626
(18.600)
(9.360)
EBITDA è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni
EBIT è il risultato operativo
Capex o capital expenditure è dato dalla sommatoria degli investimenti materiali e immateriali
Indebitamento finanziario netto è indicato nella Relazione sulla gestione
Capitale Investito Netto (CIN) include tutte le attività e passività non correnti e correnti con esclusione delle poste finanziarie
Capitale Investito Netto (CIN) rettificato per il Goodwill
Rendiconto finanziario a pagina 54
[4]
Introduzione
Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A.
Italtel S.p.A. è partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A., a sua volta detenuta da:
Clayton Dubilier & Rice
Clayton Dubilier & Rice Investment III Sarl (che detiene una partecipazione del 48,77% del capitale sociale di
Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1) fa parte di uno dei maggiori gruppi di private
equity americane con una solida tradizione nel settore industriale e gestisce fondi chiusi per conto di investitori
istituzionali.
Telecom Italia
Telecom Italia Finance S.A. (che detiene una partecipazione del 19,37% del capitale sociale di Italtel Group
S.p.A., tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1), è una società controllata di Telecom Italia S.p.A., uno dei
principali gruppi industriali europei quotata alla Borsa Italiana. Oggi il Gruppo Telecom è presente all’estero con
una significativa iniziativa in America Latina.
Cisco Systems
Cisco Systems International B.V. (che detiene una partecipazione del 18,40% del capitale sociale di Italtel
Group S.p.A., tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1), appartiene al Gruppo Cisco, la cui capogruppo Cisco
Systems Inc. è quotata al NYSE ed è leader mondiale nel networking per Internet. Il Gruppo Cisco è presente in
Italia dal 1994.
Capita Trustees Limited
Capita Trustees Limited, quale Trustee di Italtel Employees Benefits Trust (che detiene una partecipazione
complessiva del 10,81% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1) è
un Trust di diritto inglese costituito esclusivamente al fine di detenere e gestire azioni di Italtel Group S.p.A.
Cordusio Fiduciaria
Cordusio Fiduciaria per Azioni (che detiene una partecipazione del 2,65% del capitale sociale di Italtel Group
S.p.A., tenuto conto delle azioni ordinarie “A”) (1) è una società fiduciaria del Gruppo UniCredit incaricata di
gestire i piani di azionariato diffuso e di stock option esistenti a favore dei dipendenti e degli Amministratori di
Italtel. La sopraindicata quota di partecipazione rappresenta sia le azioni di dipendenti e Amministratori (o ex
Amministratori), sia le azioni proprie della società.
(1) Il capitale sociale della Italtel Group S.p.A. sottoscritto e versato, pari a Euro 825.695 al 31 dicembre 2015 è diviso in n. 17.762.976
azioni di cui n. 8.881.488 azioni “A”(aventi gli stessi diritti spettanti per legge alle azioni ordinarie, salvo quanto espressamente previsto
dallo Statuto Sociale), detenute come sopra riportato, e n. 8.881.488 azioni “B”(azioni privilegiate e convertibili,secondo quanto previsto
dallo Statuto Sociale). Gli azionisti Telecom Italia Finance S.A., Cisco Systems International B.V. e Cordusio Fiduciaria per Azioni sono
titolari, oltre che di azioni “A” nelle percentuali sopra riportate, anche di tali azioni “B” nelle seguenti misure: Telecom Italia Finance
S.A. n. 4.440.365; Cisco International B.V. n. 4.440.365 e Cordusio Fiduciaria per Azioni n. 758.
[5]
Organi sociali
Organi sociali
Consiglio di Amministrazione(1)
Presidente (2)
Amministratore Delegato (3)
Consiglieri
Tiziano Onesti (*)(***)
Stefano Pileri (***)
Gerardo Benuzzi
(***)(****)
Stefano Carlino (4) (***)
Salvatore Spiniello (**)(***)
Segretario del Consiglio di Amministrazione
Nicolò de’ Castiglioni
Collegio sindacale (5)
Presidente
Sindaci effettivi
Sindaci supplenti
Mauro Romano
Giuseppe Benini
Carlo Delladio
Monica Grassi
Guido Paolucci
Società di revisione
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
(1)
(2)
Nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2013 e in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015
Nominato Consigliere, su designazione dei titolari di SFP A, dall’Assemblea del 20 gennaio 2014 (e Presidente con delibera consiliare
in pari data), in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015
(3) Nominato Amministratore Delegato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2013; componente del Comitato
Vendita
(4) Presidente del Comitato per il Controllo Interno nonché componente, su designazione di Italtel Group S.p.A., del Comitato per la
Remunerazione
(5) Nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2015, in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017
(*) Presidente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Vendita. Componente del Comitato per il Controllo Interno
(**) Consigliere designato dai titolari di SFP B. Componente del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato Vendita, nonché, su
designazione di Italtel Group S.p.A., del Comitato per la Remunerazione
(***) Consiglieri muniti dei requisiti di indipendenza (ai sensi dell’art. 26.6, comma (i) lett. a), b), c), d), e), f), g) e h) dello Statuto) e di
professionalità (ai sensi dell’art. 26.6, comma (ii) lett. a) e b) dello Statuto)
(****)Ricopre anche il ruolo di Chief Operating Officer
[6]
Relazione sulla gestione
RELAZIONE SULLA GESTIONE
I risultati economici e finanziari al 31 dicembre 2015 del Gruppo, di cui Italtel S.p.A. è la capogruppo,
confermano il percorso di miglioramento del business iniziato nel 2013 e proseguito nel 2014 e 2015: l’EBITDA
(al lordo degli oneri di ristrutturazione) è sostanzialmente immutato, l’EBITDA (al netto degli oneri di
ristrutturazione) è in crescita di 7 milioni di Euro, mentre la posizione finanziaria netta migliora di circa 10
milioni di Euro rispetto al 2014, principalmente per effetto dell’incremento delle operazioni di factoring pro
soluto. Le azioni poste in essere dal management sono state dunque coerenti con il trend di miglioramento dei
fondamentali delineato nel Piano Industriale 2012-2017. Ciò nonostante, anche in considerazione delle difficoltà
economiche del settore di riferimento, i risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2015 hanno evidenziato,
nel relativo periodo di riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, idonei a costituire il
presupposto del mancato rispetto, alle relative date di verifica, di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti
nei contratti di finanziamento. Rispetto a quest’ultima circostanza sono quindi state tempestivamente assunte, da
parte degli amministratori, adeguate misure volte a neutralizzarne gli effetti contrattuali, secondo quanto di
seguito meglio illustrato.
I risultati annuali del Gruppo, di cui Italtel S.p.A. è la principale società e Mutuataria, vengono monitorati da una
società di consulenza incaricata da Italtel e il documento di analisi degli scostamenti dal Piano viene inviato ai
soci.
Fatti di rilievo relativi alla Società
Si ricorda che in data 26 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1° marzo 2013, è stato
omologato dal Tribunale di Milano l’Accordo di Ristrutturazione del debito redatto ai sensi dell’Art. 182-bis
della Legge Fallimentare sottoscritto in data 11 dicembre 2012 sulla base del relativo piano industriale,
economico e finanziario per il periodo 2012-2017, la cui attuabilità è stata attestata dalla Dott.ssa Stefania
Chiaruttini e dal Prof. Enrico Laghi.
Successivamente, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a dare esecuzione alle misure previste
dall’Accordo di Ristrutturazione, incluse inter alia la conversione di parte dei crediti in Strumenti Finanziari
Partecipativi, la sottoscrizione dei nuovi contratti di finanziamento, la conclusione della transazione con
Telecom Italia e la dilazione e il riscadenziamento dei crediti di Cisco.
A seguito delle operazioni conseguenti all’attuazione dell’Accordo di Ristrutturazione, il capitale sociale di
Italtel S.p.A., sottoscritto e versato, è pari a Euro 2.000.000 e si compone di n° 2.000.000 azioni, tutte di
titolarità del socio unico Italtel Group S.p.A., costituite in garanzia a favore dei creditori così come identificati
nell’Accordo di Ristrutturazione del debito. Italtel ha altresì emesso, anche a fronte della conversione dei
rispettivi crediti, Strumenti Finanziari Partecipativi in favore delle banche creditrici, di Cisco e di Telecom Italia
Finance (nelle proporzioni e per gli importi infra specificati).
Nell’ambito del piano di ristrutturazione e del relativo Accordo di Ristrutturazione a suo tempo sottoscritto, il
socio unico della Società ed i titolari degli Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP) hanno convenuto che la
ristrutturazione ivi contemplata fosse finalizzata, oltre che al riequilibrio della situazione economico-finanziaria
della Società, alla cessione delle azioni e degli SFP ad altri partner industriali e/o finanziari, e hanno assunto a
tal riguardo specifici obblighi nel medesimo Accordo di Ristrutturazione volti far sì che tale operazione potesse
essere perfezionata. Il socio unico e la Società, in conformità alle previsioni dell’Accordo di Ristrutturazione,
hanno pertanto dato avvio al processo volto alla conclusione della suddetta operazione, e sono attualmente in
corso negoziazioni che, laddove si concludessero favorevolmente, potrebbero comportare la cessione di una
quota o dell’intero pacchetto delle azioni della Società e degli SFP in favore di uno o più partner industriali e/o
finanziari. In particolare, alla data della presente relazione sono state presentate alcune manifestazioni di
interesse ed un’offerta non vincolante, per la quale è in corso l’attività di due diligence.
I contratti di finanziamento sottoscritti tra Italtel S.p.A. e le banche finanziatrici in esecuzione dell’Accordo di
Ristrutturazione del debito, prevedono, inter alia, il rispetto di alcuni parametri finanziari consolidati di Gruppo
(covenant). I dati preliminari a disposizione della Società, già trasmessi nelle scorse settimane agli istituti
finanziatori unitamente alle ulteriori informazioni previste dai contratti di finanziamento, hanno evidenziato, in
via potenziale, alle relative date di verifica, il mancato rispetto di alcuni dei covenant finanziari previsti nei
[7]
Relazione sulla gestione
contratti stessi. Poiché la verifica di tali covenant, per quanto riguarda le date di calcolo che cadono il 31
dicembre di ciascun anno, deve essere effettuata sulla base dei dati risultanti dal bilancio di esercizio, la Società
si è tempestivamente attivata per adottare le misure opportune, come meglio illustrato nel prosieguo, affinchè al
possibile disallineamento rispetto ai covenant non conseguisse una formale violazione dei contratti di
finanziamento.
Inoltre, si ricorda che le date di scadenza dei suddetti finanziamenti sono comprese tra il 30 giugno 2017 ed il 31
dicembre 2019. Pertanto, come del resto già previsto al momento della sottoscrizione dell’Accordo di
Ristrutturazione, il relativo indebitamento finanziario e le relative linee di credito dovranno essere oggetto di
estensione/rifinanziamento alla scadenza. A tal riguardo, la Società e le banche finanziatrici hanno
tempestivamente avviato i contatti volti all’apertura di un tavolo negoziale ed effettuato alcuni incontri
preliminari per definire le linee guida e i possibili termini economici relativi all’estensione e/o possibile
rifinanziamento delle linee di credito concesse alla Società in base ai contratti di finanziamento, la cui scadenza
avverrà in gran parte nel prossimo esercizio, in accordo con le proiezioni del piano industriale economicofinanziario 2016-2022 di cui sotto.
Infatti, anche al fine di recepire i significativi mutamenti intervenuti nel contesto di mercato in cui opera la
Società rispetto al 2012, nonché al fine di aggiornare il piano in precedenza adottato in considerazione del tempo
trascorso, si è altresì resa necessaria la predisposizione di una versione rivisitata del piano industriale,
economico e finanziario della Società e del Gruppo per il periodo 2016-2022 (il “Piano Industriale 2016-2022”)
che si basa sulle seguenti direttrici strategiche:
 focalizzazione su Software e Servizi, coerentemente con la consapevolezza che il valore della digital
revolution è nel Cloud, nelle Applicazioni e nei Dati;
 approccio a sei vertical markets, ossia Telecommmunications, ma anche Finance, Energy, Healthcare,
Public Safety and Manufacturing, settori che saranno investiti fortemente dalla digitalizzazione;
 proposizione di Soluzioni Integrate e Innovative , che ci consentano di estendere le nostre partnership e
avvicinarci ai bisogni del cliente;
 ulteriore crescita sui mercati esteri , estendendo la nostra forte presenza in America Latina ed Europa
anche al Centro e Nord America e in altri mercati dell'est europeo.
Il Piano Industriale 2016-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società con delibera dell’8
giugno 2016 (in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) è stato altresì oggetto di un parere (comfort
letter) da parte di un professionista esterno nell’ambito del quale è stata valutata la ragionevolezza delle ipotesi
alla base del Piano stessso.
In tale contesto, la Società e le Banche Finanziatrici hanno formalizzato in data 1° giugno 2016 un accordo, con
durata fino al 1° gennaio 2017 (l’ ”Accordo di Standstill”), con il quale è stata sospesa l’applicazione delle
clausole dei contratti di finanziamento relative alla verifica dei parametri finanziari, in maniera da neutralizzare,
per tutta la durata dell’Accordo, gli effetti derivanti dal possibile mancato rispetto dei vincoli contrattuali durante
il suddetto periodo. L’Accordo di Standstill è stato sottoscritto, oltre che per quanto poc’anzi indicato, anche con
l’ulteriore finalità di consentire alla Società di portare avanti, da un lato, le trattative in corso con le banche
finanziatrici relative all’operazione di estensione e/o rifinanziamento delle linee di credito in essere in vista
dell’approssimarsi della data di rimborso delle stesse, e in linea con il Piano Industriale 2016-2022 e, dall’altro,
per consentire a Italtel Group S.p.A. di proseguire le trattative con un possibile partner industriale e/o finanziario
per il trasferimento di una quota o della totalità delle azioni e degli SFP di Italtel S.p.A.. L’Accordo di Standstill
prevede inter alia un impegno della Società a fare quanto possibile al fine di condividere con gli organi
deliberanti delle banche finanziatrici una proposta relativa all’estensione e/o rifinanziamento delle linee di
credito entro il 30 settembre 2016.
Gli amministratori, valutate le significative incertezze di cui sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità
aziendale, in considerazione:

del tempestivo avvio delle negoziazioni con le Banche Finanziatrici volte alla definizione di nuovi
termini e condizioni, che comprendano nuovi termini di scadenza e rimborso dei finanziamenti, che le
parti intendono proseguire in buona fede;
[8]
Relazione sulla gestione





che le Banche Finanziatrici sono anche titolari di Strumenti Finanziari Partecipativi;
della sottoscrizione dell’Accordo di Standstill;
del piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2016-2022, approvato dal Consiglio di
Amministrazione dell’8 giugno 2016 (in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) oggetto di
una comfort letter da parte di un professionista esterno;
delle trattative in corso per il trasferimento di una quota delle azioni della Società e degli SFP in favore
di uno o più partner industriali e/o finanziari;
del monitoraggio continuo della situazione finanziaria della Società;
ritengono che la Società possa continuare a operare nel presupposto della continuità aziendale e su tale
presupposto è stato redatto il Bilancio al 31 dicembre 2015.
Base di presentazione
Il bilancio di Italtel S.p.A. al 31 dicembre 2015 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS)
in vigore al 31 dicembre 2015, emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai
regolamenti della Comunità Europea.
Il bilancio di Italtel S.p.A. comprende il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il prospetto di Conto
economico, il prospetto del Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, il prospetto delle
variazioni di Patrimonio netto e leNote del bilancio che contengono un elenco dei principi contabili rilevanti
adottati e altre note, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
Il bilancio di Italtel S.p.A. è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e
veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società,
nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione,
rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 29 marzo 2016, con il parere favorevole del
Collegio sindacale, ha deliberato di rinviare, ex art. 17.2 dello Statuto sociale, l’approvazione del progetto di
bilancio civilistico e consolidato al 31dicembre 2015, differendo l’Assemblea ordinaria nei 180 giorni dalla
chiusura dell’esercizio sociale, in particolare in quanto: (a) occorreva preliminarmente approvare il Piano
Industriale 2016-2022 (e le cui proiezioni economico-finanziarie sono alla base della valutazione
dell’Impairment test), all’epoca ancora suscettibile di possibili modifiche e (b) erano in corso trattative con gli
Istituti Finanziari circa le modalità con le quali sospendere gli effetti contrattuali che sarebbero conseguiti al
mancato rispetto dei vincoli finanziari (covenants).
Tra le riserve di Patrimonio Netto risulta iscritta la Riserva Strumenti Finanziari Partecipativi per un valore
originario di Euro 153.035.272. Tali strumenti, convertibili in azioni al verificarsi di determinati eventi, sono
così rappresentati:
Creditore
Unicredit
BPM
GE Capital
Banco Popolare
Centrobanca
Banco di Brescia
Cisco
Telecom Italia Finance
Totale
Numero
Strumenti Partecipativi sottoscritti
52.642.905
14.482.770
27.015.412
1.464.728
1.464.728
1.464.728
50.000.000
4.500.000
153.035.272
Percentuale
34,40
9,46
17,65
0,96
0,96
0,96
32,67
2,94
100,00
Successivamente tale riserva è stata ridotta a Euro 98.728.489 per la copertura delle perdite degli esercizi
precedenti.
[9]
Relazione sulla gestione
Scenario di mercato e posizionamento di Italtel
Scenario di mercato
I principali indicatori macroeconomici1 hanno rilevato una crescita globale moderata intorno al 3,1% per il 2015
a causa di due tendenze generali che hanno visto una crescita in forte ripresa in USA, Gran Bretagna e
prospettive di miglioramento nell’Eurozona e dall’altra parte un peggioramento delle condizioni in Cina mentre
Brasile e Russia continuano ad essere in recessione. In particolare nei paesi BRIC soltanto per l’India si prevede
un potenziale di crescita positiva nei prossimi anni. Ciononostante l’IMF prevede per il 2016 una crescita in
rialzo rispetto al 2015 pari al 3,6% a livello mondiale.
La crescita generale nel settore delle Telecomunicazioni continua a rallentare anche se i cinque maggiori
Operatori Europei (Vodafone, Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e TIM) sono passati da un quinquennio di
continua diminuzione delle loro entrate ad una moderata crescita a cui seguirà una fase di stabilizzazione per i
prossimi anni.
A livello mondiale, le entrate generate dai servizi di telefonia mobile costituiscono la spinta principale per la
crescita nel settore Telco, sostenuta da una richiesta crescente di mobile broadband che in alcuni mercati non è
sufficiente a contrastare la diminuzione dell’ ARPU (Average Revenue Per User).
Nel mercato Telco, il 2015 ha rappresentato il picco di una lunga fase di investimenti sincroni nelle principali
market region, dal 2016 in poi si assisterà a un nuovo ciclo in cui i principali investimenti saranno tra di loro
asincroni e in media porteranno ad una fase di appiattimento nel mercato mondiale Telco dove fasi di crescita
degli investimenti in alcune aree saranno bilanciati da fasi di decrescita in altre regioni.
Gli investimenti totali (CAPEX) nel quinquennio 2015-19 sono valutati in 1,8 T$ con un CAGR pari all’ 1,3% in
media anche se come già evidenziato con cicli non sincroni nelle diverse market region.
Nell’area EMEA la crescita del CAPEX è principalmente sostenuta da Deutsche Telekom e da Vodafone, seguiti
da TIM, EE e Virgin Media. In quella APAC il rallentamento di crescita del CAPEX in Cina è compensato da
una crescita sostenuta di quello Indiano e da nuovi cicli di investimento in Corea del Sud e in Giappone grazie a
nuovi progetti nelle tecnologie 5G.
L’area CALA vedrà una crescita moderata del CAPEX a seguito di investimenti in Brasile e Messico seguiti da
una fase di declino nel 2019: ciononostante il livello di investimenti in tutta l’area continua ad essere debole
disattendendo le precedenti previsioni a causa del permanere di fattori di instabilità in diversi paesi come
Argentina e Venezuela.
Il Nord America è già entrato nella fase di rallentamento degli investimenti, valutata in una durata di circa due
anni e seguita da una fase di ripresa nel 2017, generata dalla trasformazione delle reti verso il paradigma NFV.
Le cinque principali economie europee (Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna) spenderanno entro il
2017 30 B€ sull’evoluzione delle reti a banda larga con finanziamenti pubblici e privati, per un equivalente di
200 € per utenza domestica. Tuttavia, i capitali investiti nei cinque Paesi variano sensibilmente: Germania,
Francia e Gran Bretagna ricoprono la maggior parte di questi investimenti. In Germania, Deutsche Telekom
investirà 6 B€ per la copertura in fibra e VSDL del 65% dell’utenza domestica entro la fine del 2016 mentre, in
Francia, un piano di circa 20 B€ in finanziamenti pubblici e privati sarà dedicato alla copertura del 50% della
popolazione entro il 2017 con infrastrutture di rete fissa e mobile high speed. In Italia TIM ha riservato 2,7 B€ al
potenziamento della sua rete fissa e mobile mentre Telefonica in Spagna investirà 1,3 B€ per la copertura con
rete FTTH di circa sei milioni di utenze domestiche entro il 2017.
Nel corso dei prossimi cinque anni l’area APAC rimarrà il principale investitore in area Telco, coprendo una
percentuale intorno 33% del CAPEX mondiale, seguito da Nord America con circa il 32% e da EMEA con il
26%. L’area CALA rimarrà intorno al 9% con il contributo principale generato dal Brasile e a seguire dal
Messico.
1
Fonti: Infonetics Global Telecom and Datacom Market Trends and Drivers, IMF World Economic Outlook
[10]
Relazione sulla gestione
Le principali tendenze nel mondo Telco rilevate nel corso del 2015 sono:
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Un rafforzamento sempre più sostenuto del segmento mobile rispetto a quello delle reti fisse, con un totale di
utenza mobile broadband pari a circa 4 B€, rispetto a quella fissa valutata in circa 1 B€.
Un aumento sempre più sostenuto del traffico dati determinato dalla crescita del traffico video, aumento
degli utenti e una maggiore penetrazione del M2M che richiede adeguamenti e upgrade delle reti.
Crescita degli investimenti in ambito SDN per un controllo centralizzato delle reti degli operatori e NFV per
la migrazione delle funzionalità di rete da hardware dedicato a COTS server seguendo il paradigma della
virtualizzazione.
Fenomeno del Big Data e Data Analytics in ambito Telco con la capitalizzazione dei dati di rete e d’utente
per l’ottimizzazione di real-time policy management e strategie di charging.
Nel segmento Enterprise, le spese associate a communication, networking e security effettuate dalle aziende sono
state nel 2015 pari a circa 59,3 B$, di cui circa 10,1 B$ sono attribuiti all’ambito communication, 36,4 B$ al
networking e 12,8 B$ a security. L’intero settore è cresciuto del 3,4% in media con una diminuzione nella
componente communication rispetto all’anno precedente del -2.4% compensata dall’area networking con il
3,0% e security 10,1%.
La distribuzione associata ai volumi di spesa in ambito Enterprise sono ripartiti tra le varie Market Region
vedendo al primo posto l’area nord americana con circa il 43%, il 30% nell’area EMEA, il 23% in APAC e solo
il 4% nell’area CALA: nel corso del prossimo quinquennio questa suddivisione rimarrà costante per le quattro
principali regioni.
Le maggiori tendenze di questo segmento vedono:
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Crescita dell’eterogeneità dei principali devices usati in ambito lavorativo e affermazione del BYOD (Bring
Your Own Device) con necessità di un adeguamento delle reti, coperture wireless e problematiche di
sicurezza.
Migrazione delle applicazioni aziendali verso piattaforme in cloud esterne: gli analisti prevedono una crescita
di servizi su piattaforme cloud esterne in circa 234 B$ entro il 2019 con un CAGR pari al 32%.
Crescita dei deployment SDN in ambito enterprise con una completa affermazione entro il 2017.
Crescita della domanda di soluzioni di sicurezza che nei tre ambiti del segmento enterprise è quello che ha
registrato una crescita superiore al 10% negli ultimi due anni.
Italtel nel corso del 2015 ha rafforzato la sua proposizione di servizi, soluzioni e prodotti nei due macrosegmenti
Service Provider e Enterprise con il consolidamento su tre principali linee di offerta Service, Border e
Management Layer completate dalla proposizione di attività di System Integration e Professional Services. Nel
prossimo quinquennio è in atto una ridefinizione delle soluzioni proposte sul mercato e un loro ampliamento per
poter adeguatamente indirizzare nuovi segmenti in ambito IT quali, oltre a quello consolidato delle
Telecomunicazioni, Finance, Energy, Healthcare, Public Safety e Manufacturing.
Mercato domestico – Telecom Italia Domestic
Il mercato ICT delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, come analizzato in precedenza, in Italia,
ha sofferto, anche nel 2015, degli effetti della crisi internazionale iniziata nel 2008. Il persistere delle sfavorevoli
condizioni macroeconomiche e delle dinamiche competitive e sostitutive tra telecomunicazioni ed internet ha
determinato una ulteriore flessione negli investimenti degli operatori ed una attenzione sempre più marcata verso
la riduzione del TCO (Total Cost Ownership) delle infrastrutture con forte impatto sui prezzi unitari e sulle
marginalità.
Relativamente al cliente Telecom Italia Domestic, nonostante la fortissima pressione competitiva, le attività di
sviluppo commerciale hanno portato ad una sostanziale tenuta dei ricavi del Gruppo Italtel rispetto al 2014 con
un fatturato pari a 130,2 milioni di Euro.
Oltre al consolidamento nelle aree tradizionali (reti IP, reti VoIP, System Integration IT) nel corso dell’esercizio
2015 sono stati realizzati i seguenti progetti innovativi:
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Relazione sulla gestione
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Evoluzione della rete di Transito ed Interconnessione attraverso l’introduzione delle nuove logiche NFV
(Network Function Virtualization) e dei nuovi prodotti Netmatch-M per il potenziamento delle funzionalità
di bordo IP-TDM della rete
Avvio del progetto Decommissioning della rete pubblica di commutazione (PSTN) con migrazioni massive
dei clienti sulle piattaforme innovative VoIP
Sviluppo di progetti innovativi in ambito Network Management (Net OSS) per la semplificazione del layer
degli OSS di rete, il monitoraggio proattivo della qualità dei servizi basato sul paradigma della QoE (Quality
of Experience), l’analisi dei dati di traffico (Network Analitics)
Sviluppo del progetto “Intelligent Pipe” per la analisi dei dati di traffico di rete fissa e rete mobile (es banda
utilizzata da ciascun protocollo, traffico per tipologia di accesso radio 3G/4G, monitoring del traffico nel
tempo) ai fini di intervenire proattivamente sulla rete e sulla messa a punto di offerte innovative
Sviluppo del Smart Working per la realizzazione della infrastruttura ed dell’ambiente per la collaborazione
aziendale
Sviluppo del progetto “Multivendor” Network Maintenance dedicato al supporto a Telecom Italia per
l’assistenza tecnica e riparazione di tutti gli elementi di rete di ogni tecnologia
Evoluzione delle soluzioni per il mercato business (Nuvola Italiana) per l’interlavoro IP delle piattaforme
Virtual PBX (Netmatch-S)
Avvio di nuovi progetti nelle aree delle infrastrutture tecnologiche di Telecom Italia e nell’information
technology
Servizi professionali a supporto dei processi di trasformazione delle reti IP anche ai fini di risparmio
energetico come Solution Design, Integration & Testing e Network Transformation
Il rapporto con Telecom Italia sta crescendo in termini di volume ed in termini di coinvolgimento di Italtel nei
principali progetti. Nel Piano Strategico di Telecom Italia la trasformazione innovativa della Rete e l’utilizzo
delle tecnologie Cloud per l’offerta dei servizi alle Aziende occupano un ruolo centrale e sono oggetto di forte
investimento. Italtel è coinvolta in tali aree e sta ancora migliorando le proprie competenze e la propria offerta
per continuare ad avere un ruolo centrale come Partner di Telecom Italia per il successo del nuovo Piano.
Mercato domestico – Altri Operatori di Telecomunicazioni
L’anno 2015 ha confermato la tendenza negativa del mercato sia per quanto attiene ai volumi di investimento
che per i livelli di prezzo. Nonostante ciò, Italtel è riuscita a confermare il proprio ruolo di player di rilievo
attraverso l’acquisizione di importanti progetti strategici presso i principali operatori nazionali che hanno portato
ad una crescita di 3,9 milioni di Euro dei ricavi rispetto al 2014 raggiungendo un totale di fatturato pari a 41,1
milioni di Euro.
Nell’ambito della fornitura di prodotti e servizi proprietari, le attività più significative si sono registrate verso il
Cliente BT Italia che ha scelto Italtel come system integrator per la realizzazione del progetto innovativo “Full
MVNO” ed ha avviato un percorso di trasformazione della rete voce secondo le logiche della Network Function
Virtualization basate sulla piattaforma iMCS e Netmatch-S.
Altri successi significativi sono legati a progetti di system integration di soluzioni basate su tecnologia Cisco.
Wind ha infatti scelto Italtel per la fornitura della rete di Mobile Backhauling, per la connessione in IP dei siti
radio sul territorio nazionale attraverso un piano di sviluppo pluriennale, mentre Fastweb, ha confermato il ruolo
chiave di Italtel nel campo delle reti IP, sia per l’ampliamento e la trasformazione dell’infrastruttura di IP
Backbone esistente. Nel 2015 anche il Cliente Tiscali ha scelto Italtel per l’evoluzione di tutta l’infrastruttura IP
dedicata a servizi per la connettività pubblica.
Nell’ambito dell’Interconnessione IP dei servizi Voce di Rete Fissa Italtel è dunque fornitore di Fastweb e di BT
Italia. Nei prossimi anni tale traffico di interconnessione crescerà e verrà affiancato, e superato, dal traffico di
interconnessione IP Voce di Rete Mobile che diventa nativo sul protocollo IP con gli standard VoLTE. Dunque
nel breve termine sarà importante consolidare ed arricchire il nostro posizionamento in modo da poter giocare il
ruolo di player più importante sul mercato nazionale per i servizi di interconnessione IP tra reti (Fisse e Mobili).
[12]
Relazione sulla gestione
Mercato domestico – Enterprise e Public Sector
Nel corso del 2015 il mercato Italiano ICT ha continuato a risentire del generale clima di incertezza in cui il
paese vive. I dati di mercato hanno mostrato una leggera ripresa degli investimenti nel settore
Bancario/assicurativo (+ 3%) e delle Utility (+ 4.4%). Si è iniziata a intravedere la spinta generata
dall’innovazione digitale che coinvolge impresa privata e Pubblica Amministrazione: nascono nuove
opportunità grazie al ricorso alle tecnologie del Web, al mobile e al Cloud Computing, all’internet delle cose.
Spending Review e Patto di Stabilità hanno continuato a frenare gli investimenti e le spese in Information
Tecnology di Regioni ed Enti Locali e della Pubblica Amministrazione Centrale.
Ciò nonostante, il 2015 si è chiuso per Italtel con un importante incremento del volume di affari sia per il
segmento Enterprise (+ 21,0%) che per il segmento Publlica Amministrazione (+52%).
La leggera discesa del margine percentuale è imputabile a scenari altamente competitivi che hanno penalizzato il
livello prezzi delle soluzioni proposte.
Il 2015 è stato un anno caratterizzato dall’estensione del parco clienti , da un incremento della quota di fatturato
diretto, dal consolidamento delle relazioni con i principali clienti, dalla crescita nel campo dei servizi.
Per il segmento Enterprise è continuata con successo l’attività per consolidare il posizionamento di Italtel nelle
soluzioni e servizi per Smart Grid nei gruppi Enel e Terna.
Importanti sono stati i risultati conseguiti in Rai, con una crescita del fatturato del 37% .
In ambito Finance Italtel ha consolidato la propria posizione in particolar modo in Intesa, con il rafforzamento
della strategicità del proprio prodotto Netmatch all’interno della rete VoIP, ed in Unicredit, con il progetto Smart
Worker al cui centro vi è la soluzione Collaboration@Work
Tra i nuovi clienti meritano di essere citati i progetti realizzati per Costa Crociere , BMW, Equens SE e Toscana
Energia .
Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione rilevante è stata l’attività di allargamento base cliente con
rapporto contrattuale diretto e di rafforzamento sui grandi Enti Pubblici, in particolare Poste, IPZS e Ministero
della Difesa. In Banca D’Italia molte sono le gare aggiudicate ad Italtel nel corso del 2015 e che verranno
contrattualizzate nel corso del 2016: Assistenza sistemistica, Accordo quadro apparati LAN, Contact Center.
Significativi sono stati i risultati ottenuti con il progetto EXPO che ci ha visto collaborare con Cisco nelle
realizzazione e gestione delle infrastrutture fisse e mobili per la connettività di base, oltre ai sistemi di sicurezza
e controllo per l'accesso alla rete, a supporto delle soluzioni di collaboration e servizi di telepresence, dei
contenuti proiettati su totem ed e-wall di Expo, delle applicazioni di smart meter, delle funzioni di controllo ai
tornelli di accesso e della biglietteria, dei sistemi di tracciatura logistica delle merci in entrata e uscita.
Risultati positivi sono stati raggiunti anche nell’ambito della Sanità con il progetto di gestione
dell’infrastruttura di telecomunicazioni delle Aziende Ospedaliere Niguarda, Istituto Nazionale dei Tumori,
Ospedale Maggiore Mangiagalli, Istituto Ortopedico Gaetano Pini e con il Gruppo Humanitas per lo sviluppo e
la messa in sicurezza delle proprie infrastrutture di rete fisse e mobili.
Di particolare importanza la gara NATO aggiudicata ad Italtel per la realizzazione di 2 Data Center Campali,
ingegnerizzati da italtel, per l’utilizzo nei diversi teatri operativi in cui vengono impegnate le forze
dell’Alleanza.
Di rilievo i risultati ottenuti nelle sperimentazioni avviate in ambito IoT, mediante la realizzazione di una
Piattaforma Servizi general purpose compliant con il modello M2M-ETSI, che hanno permesso a Italtel di
presentare e dimostrare a Pubblica Amministrazione ed Aziende le competenze acquisite in campo di mobilità,
logistica, smart grid, efficienza energetica ed e-Health.
Mercato EMEA
Nell’anno 2015 il mercato EMEA ha continuato ad avere una tendenza positiva nell’andamento dei ricavi di
Italtel S.p.A. e delle società del Gruppo, che crescono di circa il 41% rispetto al risultato 2014, seppure con una
[13]
Relazione sulla gestione
marginalità in lieve calo, a causa del prevalere delle attività di system integration di soluzioni basate su prodotti
di terzi rispetto a quelle basate su prodotti proprietari Italtel.
Per questi ultimi, comunque, si sono conseguiti importanti successi, in particolare nel Gruppo Telefonica e nel
Gruppo Vodafone, entrambi in scenari altamente competitivi che hanno quindi penalizzato il livello prezzi delle
soluzioni proposte.
A conferma dell’esercizio precedente continua il posizionamento di Italtel all’intermo del Gruppo Telefonica e
del Gruppo Vodafone.
I ricavi all’interno del Gruppo Telefonica hanno visto un incremento del 137% soprattutto per attività di system
integration dove Italtel si conferma impresa di riferimento internazionale per l’integrazione di progetti Unified
Communication, in particolare su tecnologia Cisco HCS.
Inoltre il gruppo Telefonica continua a investire su Italtel come fornitore strategico di riferimento della messa in
produzione della piattaforma di Central Routing Engine del proprio traffico, proveniente da reti sia fisse che
mobili, in tecnologia IP, sia per il mercato nazionale, tedesco che per quello internazionale sia europeo che
latino-americano.
Per quanto riguarda il Vodafone Group l’aggiudicazione del progetto International Voice Connect determinerà
un maggiore posizionamento dei prodotti proprietari Italtel all’interno del gruppo stesso, essendo aggiudicataria
della soluzione di transito internazionale, tale soluzione è composta dai prodotti proprietari iMCS e Netmatch M.
Per quanto riguarda la Francia, si sono inoltre poste le basi per il posizionamento e il percorso di virtualizzazione
degli elementi di rete Italtel installati nel Gruppo Orange (Orange France e OBS), anche se il cliente non ha
ancora avviato il piano relativo di trasformazione (come invece è stato avviato in Vodafone), mentre continua il
progetto di virtualizzazione della rete di SFR con il prodotto iMCS.
Negli altri mercati europei di riferimento per Italtel, Francia e Germania, si sono inoltre poste le basi per una
diversificazione del catalogo di offerta dell’attività rispetto alle soluzioni proprietarie, tramite l’avvio dei
processi di certificazione e di acquisizione di progetti di system integration, in particolare verso gli operatori
mobili virtuali MVNO (Mobile Virtual Network Operator).
Nel 2015, in Francia e nel Benelux si è avviata una campagna per allargare la base clienti, rivolgendosi agli
MVNO e MNO, conseguendo con successo l’acquisizione del cliente Hubone, fornitore di servizi di
telecomunicazioni verso utenti corporate di grosse dimensioni. Italtel fornisce una soluzione chiavi in mano
virtualizzata e innovativa basata su un’offerta completa di ALL IP. Tale esperienza sarà proposta e allargata
come detto a nuovi clienti dei mercati Italtel europei e anche ai mercati dell’area Russa e CIS.
Per quanto riguarda la fornitura di servizi professionali di ingegneria ad alto valore aggiunto, il progetto Mantra,
condotto dal Team di Italtel in collaborazione con l’operatore belga Proximus (ex Belgacom) è proseguito
superando gli obiettivi attesi dal Cliente (un milione di utenti già migrati sulle nuove piattaforme) consolidando
il ruolo di Italtel stessa in previsione di ulteriori ampliamenti del progetto nei prossimi 3-5 anni.
Il mercato greco ha risentito della profonda crisi finanziaria del paese: gli investimenti sono stati ridimensionati
in tutti i settori e anche tra i Service Providers. Il cliente OnNet è stato costretto a sospendere i servizi. Ciò
nonostante, Italtel è stata in grado di assicurarsi l’assegnazione dell’evoluzione della piattaforma NGN di Wind
Hellas verso una soluzione completamente virtualizzata basata sul prodotto iMCS. L’intero progetto ha un
orizzonte temporale di 4 anni.
Infine il 2015 ha visto la partenza del Programma di Agenzie di Vendita per il mercato indiretto in EMEA con
l’obiettivo di indirizzare sia nuovi clienti (Government, Enterprise e Service Provider) che nuovi territori. La
definizione del selling model, la ricerca dei partner, la sigla dei primi accordi di rivendita e la risposta alle prime
opportunità commerciali hanno costituito l’impegno del primo anno di questo nuovo Programma.
Mercato LATAM
L’anno 2015 è stato uno dei più sfidanti per l’Italtel nel mercato LATAM. A parte la fortissima svalutazione
valutaria iniziata nel 2014 e proseguita nel 2015 a livelli superiori al 30% in Colombia e Brasile, l’Argentina ha
avuto un anno di attesa con riferimento alle elezioni politiche a fine 2015 e il Brasile è entrato in una fase
recessiva molto significativa. Comunque, ancora sfruttando i benefici della riorganizzazione aziendale partita nel
2013, Italtel è cresciuta nella regione, arrivando a 140,4 milioni di Euro di fatturato, con una crescita pari al 4%
rispetto ai 134,4 milioni di Euro di 2014, e, per quanto riguarda il margine, ha raggiunto il valore di 36 milioni
di Euro, una crescita di circa l’11% rispetto all’anno precedente.
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Relazione sulla gestione
Sicuramente lo scenario macroeconomico è stato critico per l’azienda e ha frenato la performance eccezionale
avuta in Argentina, Brasile e Perù, per quanto riguarda l’attività di system integration Cisco, dove, cosi come
negli anni precedenti, Italtel è confermata come uno dei pochi e principali partner per LATAM. Progetti
grandiosi e di espressiva rilevanza sono stati realizzati, tale come:
 l’ampliamento di rete Core IP in Argentina per i due operatori incumbent;
 rete mobile di backhauling IP/MPLS per Tim, in Brasile;
 supporto logistico e infrastrutturale al “Centro convenciones de Lima” (Peru) per tutto l’evento del IMF
(International Monetary Fund). D’altra parte, specificamente sul Brasile, l’impatto cambio più gli altissimi
interessi finanziari disponibili localmente sono stati oggetto di fortissima attenzione nella gestione del cash
flow, per mitigare rischi operazionali nel business di system integration.
Oltre che l’attività di VAR (Value Added Reseller), 2015 è stato un anno dove Italtel ha spinto per avere più
offerte di suoi prodotti nella regione, processo che ha permesso all’azienda di formare una massa critica di
vendita che rafforzerà il market mix del suo catalogo. La massificazione dell’economia digitale è il fondamento
che permette a Italtel di mantenere linee di prodotti come Embrace e NM-S, i quali riescono a gestire la
transizione del paradigma economico attuale alla realtà di consumo digitale e, pertanto, necessarie alle aziende
presenti in ogni una delle verticale di mercato.
Il 2015 è stato anche un anno del ritorno all’ampliamento geografico, considerando l’inizio dell’operazione
Italtel in Ecuador (AusoItaltel). Questo è sicuramente un punto chiave nella strategia, il quale permette
all’azienda il rafforzamento della presenza con clienti e fornitori regionali e una migliore gestione di rischio dei
paesi, quando considerati individualmente.
Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: i Prodotti Proprietari
Il 2015 rappresenta un punto chiave nel contesto del mercato delle telecomunicazioni, perché segna la ripartenza
di differenti modelli di rete, con nuove generazioni di rete fissa e mobile, passando dal Telco tradizionale al
Telco Digitale con piattaforme Cloud multiservizio. Nel contempo sta crescendo la domanda di Cloud all’Edge
della rete con la nascita e l’aggregazione di operatori locali che può diventare significativa. Il secondo elemento
che sta cambiando profondamente lo scenario è l’affermazione progressiva dell’Internet delle cose che apre
scenari nuovi di mercato, dal lato “accesso” in termini di sensori e aggregazione delle informazioni raccolte
dalle varie sorgenti e dall’altro, al centro della rete, l’affermazione dei big data analytics, sulla quale stanno
fiorendo piattaforme dedicate. Alla fine ma non ultimo, appare sempre più forte la vicinanza dell’utente, intesa
come profonda conoscenza dei processi produttivi dell’organizzazione “utente”, con lo scopo di poterli
modificare introducendo nuove soluzioni tecnologiche. Questo è il punto di chiusura del cerchio, dove la rete
totale integrerà i tre aspetti sopraccitati, nuove architetture di rete 5G, la fibra, l’internet delle cose, il Cloud con
modelli di servizio disruptive rispetto ai tradizionali.
La proposizione dei Prodotti Proprietari ha creato gli abilitatori necessari per mantenere da un lato la posizione
acquisita, con le linee di prodotto attuali, e dall’altro per creare nuove opportunità di piattaforme multiservizio,
orientate in particolare modo a ribaltare il concetto di “offerta di transazione” ad offerta di “servizio”. In
particolare, la strategia è stata indirizzata a garantire “stabilità” per le piattaforme dei prodotti in esercizio, in
relazione al rafforzamento delle posizioni acquisite, e “innovazione” per ampliare il segmento di mercato,
cercando di arrivare anche a cambiare le regole del gioco e cavalcare il cambio di paradigma a livello di offerta
Telco. Le evoluzioni realizzate per Italtel Multimedia Communication Suite, Italtel Routing & Policy Server e
per il prodotto Netmatch come Media&Signalling Gateway appartengono alla prima famiglia di interventi,
mentre la strategia di evoluzione del prodotto Netmatch come Session Border Controller e del prodotto Embrace
con relative soluzioni di rete associate rappresentano il salto tecnologico per la costruzione di piattaforme
universali multiservizio.
In particolare, il catalogo prodotti ha avuto un’evoluzione come di seguito dettagliato.
Prodotto iMCS (Italtel Multimedia Communication Suite)
Il prodotto iMCS, che realizza le funzioni dell’architettura IMS, IP Multimedia System, specificata nell’ambito
del Gruppo di standardizzazione 3GPP del GSMA e le funzioni della architettura similare per le reti fisse,
specificata nell’ambito ETSI appartiene alla famiglia di prodotti “core” che hanno contemplato un percorso di
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Relazione sulla gestione
roadmap atto al consolidamento dell’attuale perimetro di mercato. In quest’ottica i principali step evolutivi si
possono classificare come segue:
 Evoluzione della funzione di Load Balancer come elemento multi-farm, multi protocol, in grado di
supportare più protocolli (H248, SIP,) da un unico punti di ingresso.
 Adeguamento delle applicazioni basate su piattaforma di prodotto softswitch alle logiche di ridondanza
VMWare
 Introduzione di nuovi modelli di espansione in formato OVA per utilizzo in ambiente Cloud.
In breve, iMCS ha continuato il percorso di consolidamento da applicazione in ambiente virtuale verso
l’ambiente VCloud su piattaforma commerciale VMWare, coniugando perfettamente le aspettative di mercato
essendo una linea di prodotto, costituita perlopiù da applicazioni CPU based e quindi destinata ad un percorso di
evoluzione che vede il traguardo su piattaforme datacenter-like, in ambiente Cloud.
Prodotto iRPS (Italtel Routing & Policy Server)
Il prodotto iRPS, come peraltro iMCS, segue il medesimo percorso di consolidamento del segmento di mercato
dei Service Providers. Per ottemperare alle principali esigenze dei top-customers (Telefonica Global Solutions,
Telefonica DE.) sono state realizzate alcune features in grado di applicare regole di routing avanzato, sono state
inoltre potenziate le features di O&M con lo scopo di garantire elevate performance di provisioning e completa
funzionalità di multi-homing.
In linea con l’evoluzione strategica delle reti, descritta nel capitolo di introduzione, mirata alla convergenza delle
reti fisso-mobile è stata realizzata l’introduzione del protocollo CAMEL per interfacciare nodi di rete in ambito
mobile.
È naturale che ciò che è stato realizzato nel contesto del 2015, in termini di protocolli supportati e una sempre
più ampia gamma di servizi offerti, apre la strada ad una futura interazione tra questo sistema e gli SDN server
per abilitare una nuova serie di servizi, che non si limitano ad una semplice azione di tuning della capacità dei
flussi o a differenti politiche di instradamento sulla medesima rete, ma andare oltre e poter intervenire attuando
modifiche della topologia della rete mediante azioni sul virtual networking.
Prodotto NetMatch
La famiglia dei prodotti Netmatch ha proseguito nel corso dell’anno 2015, il percorso di consolidamento per il
parco di clienti acquisito, in particolar modo per il Netmatch come Media&Signalling Gateway, mentre ha
segnato un cambio di roadmap per il Netmatch come Session Border Controller, dove alle versioni
precedentemente attivate sul layer fisico e virtuale, è stata affiancata una linea completamente nuova mirata ad
atterrare in ambiente Cloud (Prodotto Netmatch-S Cloud Inside).
Il prodotto Netmatch come Media&Signalling Gateway, ha quasi completato la fase di improvement delle
funzionalità di Operation&Maintenance, in linea con le aspettative dei clienti, che richiedevano procedure di
gestione più veloci e snelle di fronte ad un significativo numero di oggetti del parco installato.
Il prodotto Netmatch come Session Border Controller, esteso ai casi d’uso legati all’interconnessione di reti
WebRTC e di connessioni video HD verso domini tecnologici eterogenei (Cisco, Microsoft), sviluppati durante
l’anno precedente ha ulteriormente incrementato le features della roadmap, con una predisposizione
dell’edizione di prodotto VerySmallEdition ad operare in ambiente pre-Cloud, con focalizzazione particolare sul
cliente Telecom Italia. Sono state peraltro rimosse alcune limitazioni relative al limitato numero di Virtual Lan
configurabili, adeguando i limiti dimensionali secondo i parametri di mercato. Infine ma non ultimo è stata
realizzata la prima forma di integrazione della funzionalità P-CSCF orientata al solo use case Voice over WIFI, o
anche detto, WIFI calling nell’ambito delle reti convergenti Fisso-Mobile di nuova generazione.
Prodotto Embrace
Il prodotto Embrace appartiene alla seconda famiglia di prodotti, dove l’evoluzione è mirata a realizzare gli
enablers per abilitare il passaggio dal concetto di “offerta di transazione” a quello di offerta di “servizio”. Con
questa prerogativa, è stata completata la piattaforma di corporate conferencing, seguendo inoltre il percorso
verso l’offerta di webinar as a service.
Da un punto di vista strettamente tecnologico, il prodotto è stato strutturato con tecniche di packaging tra le più
uptodate (docker technology).
[16]
Relazione sulla gestione
È ancor più immediato e vero per Embrace, quanto citato in precedenza per iRPS, poiché il framework di
riferimento con offerta di soluzioni ICT di video-comunicazione e video HD real-time da utilizzare come
piattaforma collaborativa, permetterà di aprire nuovi “vertical use cases” che vanno dall’ambito sanitario
(telemonitoring, tele riabilitazione, teleconsulting) ed Ambient Assistant Living (AAL) al campo dell’energy
saving, per finire all’Intenet delle cose. Il framework avrà il compito di correlare le informazioni ricevute dai
sensori con i flussi informativi di WebRTC, fornendo opportune API attraverso le quali consentire ai livelli di
servizio di realizzare logiche di business per lo specifico settore applicativo. (Contextual communication).
Prodotto NetMatch Cloud Inside
Nel segmento relativo all’interconnessione delle reti, è stata inserita in roadmap la nuova linea di prodotto
NetMatch Cloud Inside, in tecnologia NFV/SDN capace di sfruttare i meccanismi di elasticità e riconfigurabilità
delle risorse applicative e di networking in ambiente Cloud. Il prodotto permetterà di gestire in modo sicuro
sessioni voce, video e multimediali sulle reti IP in ambienti virtualizzati. Collocato al bordo delle reti Enterprise
e dei Service Provider, consentirà una piena interoperabilità delle reti grazie alle sue specifiche peculiarità di
network interworking. E’ pensato per essere uno dei primi Session Border Controller specificamente progettato
per l'impiego in Data Center e in ambienti Cloud. Supporta una vasta gamma di hypervisor e Cloud management
system e consente una rapida integrazione con le soluzioni emergenti Cloud-based (Unified Communication &
Collaboration, servizi di videoconferenza, servizi di contact center, sistemi di customer relationship
management, ecc.) al fine di ridurre i costi dei beni strumentali, la complessità e i tempi di deployment del
sistema in field e facilitare l'innovazione nelle imprese.
Inoltre, facendo leva sulla virtualizzazione, le aziende potranno fornire nuovi servizi con tempi sensibilmente
inferiori rispetto agli attuali sistemi basati su soluzioni e tecnologie proprietarie. Il prodotto sarà infatti
installabile su qualsiasi hardware commerciale (HW COTS) che soddisfi requisiti minimi di sistema in termini di
CPU, RAM e storage. In linea con i più recenti trend tecnologici a livello mondiale (ETSI NFV, SDN), adotta il
paradigma Cloud computing e fornisce meccanismi dinamici per l'allocazione delle risorse on-demand, a
seconda delle effettive esigenze applicative, offrendo così massima flessibilità, configurabilità, scalabilità ed
elasticità.
Prodotto iQAC (Italtel Quality Access Controller) nell’ambito della suite Net OSS
Il prodotto iQaC, quale elemento composto da agenti software che generano traffico artificiale per consentire la
simulazione del comportamento di un cliente in reti complesse e la misurazione con precisione della qualità
percepita end to end, ha completato il suo ciclo di sviluppo.
Soluzione “Collaboration at Work”
Questa architettura di rete, basata sulla combinazione delle funzionalità di adattamento e transcoding
audio/video di NetMatch-S, unite alla capacità di Embrace di dialogare con endpoint basati sui browser, ha
completato la fase di ingegnerizzazione per essere inserita finalmente nello scenario di mercato. Posta
innanzitutto alla base della evoluzione della rete della stessa Italtel, secondo il principio di “use what you sell”,
declinata secondo le specificità di ogni cliente, ha consentito di indirizzare le esigenze di alcune tra le Large
Enterprise più importanti del Paese, tra cui, ENI, ENEL, UniCredit, Banca Intesa, Poste Italiane e Pirelli.
Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi Professionali e System Integration
Nel corso dell’anno 2015 Italtel ha operato alcuni cambiamenti all’interno del proprio catalogo di Servizi
Professionali specialistici che caratterizzano il ciclo di vita completo delle Soluzioni più avanzate di
Telecomunicazioni e l’Information Technology, a partire dalla progettazione delle architetture di rete,
l’ingegneria degli apparati, includendo la realizzazione delle reti, il collaudo, il supporto all’esercizio e
l’assistenza tecnica. In estrema sintesi, analogamente a quanto visto per i prodotti, anche nel contesto servizi
sono stati inseriti e/o consolidati alcuni temi di avanguardia per le trasformazioni delle reti citate all’inizio del
capitolo. Da un lato è stata mantenuta e rafforzata la capacità di servizio di Assistenza Tecnica delle reti con
prosieguo del contratto con Telecom Italia denominato “Multivendor”, il cui oggetto consiste nella
manutenzione di tutte le reti dell’operatore Telecom Italia (telefonia fissa e mobile, trasmissione e trasporto,
accesso) attraverso il network care e la riparazione degli apparati di tutte le diverse tecnologie (Vendors).
[17]
Relazione sulla gestione
Accanto all’offerta tradizionale di Servizi Professionali per il ciclo di vita delle reti, l’azienda ha continuato ad
arricchire ed innovare l’offerta di System Integration con il consolidamento e l’incremento dei Competence
Center, caratterizzati dalle più avanzate competenze specialistiche (confermate da un importante patrimonio di
Certificazioni), da vari test plant, nei quali è possibile provare e consolidare le soluzioni garantendo un
deployment rapido ed efficace nelle architetture dei clienti ed, infine, da alcuni software tools, che arricchiscono
e completano i sistemi standard di mercato integrati da Italtel.
Italtel ha confermato la molteplicità di tecnologie, dalle infrastrutture di rete ai Data Center, dai sistemi di
Unified Communications & Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai propri clienti tutto
il supporto specialistico e ingegneristico necessario per disegnare e implementare le soluzioni.
In perfetta continuità con l’anno precedente Italtel ha proseguito gli sviluppi dell’offerta dei Sistemi di Support
all’Esercizio (OSS) con la proposizione della suite NetOSS, costituita da un insieme di applicazioni totalmente
proprietarie o integrate con componenti di terze parti che riguardano principalmente gli ambiti di Quality
Assurance e di Network Managment. Infine ha proseguito le attività nel cantiere del servizio di
Decommissioning, avviando il progetto in Telecom Italia dopo il successo registrato in Belgio con il progetto
MANTRA.
Nel 2015 Italtel ha partecipato attivamente nel contesto della manifestazione mondiale EXPO 2015, tenutasi
nell’hinterland di Milano, fornendo servizi di Customer Relationship ad alto valore aggiunto. Inoltre, in linea
con il programma stabilito dall’agenda Digitale Italiana, Italtel ha attivato un nuovo Competence Center Ultra
Broadband con il preciso obiettivo di entrare nel business della progettazione dei percorsi ottimali di rete e
poter garantire una consulenza di alto profilo per mappare la fibra sul territorio nazionale.
In particolare, l’offerta di Soluzioni e Servizi si è nel 2015 dispiegata lungo l’asse tracciato dai seguenti
Competence Center:
Competence Center “Customer relationship”
La vetrina di EXPO per i paesi partecipanti, ha costituito un contenitore di idee, esperienze e stimoli, una
rassegna delle culture e dei popoli di tutto il mondo. In un contesto dove si discusso di innovazione e di nuove
tecnologie, Italtel ha colto l’opportunità per arricchire il proprio catalogo, esattamente per gli aspetti di ingaggio
del cliente e instaurazione della relazione con tecniche di marketing proattivo.
Italtel si è promossa come expert nella fase di installazione di forme evolute di servizi come il Digital Signage.
Questo rappresenta una tipologia di servizio d’avanguardia specializzata in una particolare forma di
comunicazione, dove i contenuti video e multimediali in generale, vengono visualizzati in ambienti pubblici per
dispensare informazioni con messaggi pubblicitari. Per rendere l’experience del cliente più vicina alla realtà,
Digital Signage viene combinato con comunicazioni real-time e altre tecnologie innovative (biometria). Con un
frequente aggiornamento delle informazioni mostrate, le campagne pubblicitarie possono essere pilotate da
differenti drivers (tempo, luoghi, riconoscimento della tipologia di persone). Tutto questo nell’ottica di
migliorare la soddisfazione del cliente da un lato e promuover il Corporate Brand dall’altro.
Competence Center “Data Center and Virtualization”
Nel corso dell’anno, Italtel ha incrementato con sempre maggiore decisione le proprie attività sui Data Center.
L’iter per sfruttare al massimo un Data Center comprende molteplici aspetti e competenze, che vanno
dall’ottimizzazione dei processi aziendali, alla consulenza ad ampio raggio e alla progettazione
dell’infrastruttura adeguata, per supportare la migrazione di applicazioni e dati esistenti. Italtel vanta una
posizione privilegiata nella guida delle Imprese e dei Service Provider lungo questo iter, sfruttando partnership e
relazioni coi principali operatori dell’area business quali Cisco, Citrix, EMC, F5, Microsoft, Netapp, VMware, e
la comprovata esperienza, confermata da significativi progetti di successo e dalle certificazioni ottenute, come la
Cisco Master Cloud Builder Specialization.
Italtel è in grado di fornire servizi professionali di alto livello in ciascuna delle aree tecniche coinvolte in un
progetto di Data Center: potenziamento della rete (valutazione, migrazione, passaggio a 40/100G),
virtualizzazione e consolidamento di server e archiviazione (definizione e design delle infrastrutture, efficienza
energetica), Data Center resiliency (Business Continuity, Disaster Recovery, Data Center interconnection),
Software-Defined Data Center (con riferimento a Cisco ACI, Programmable Fabric), implementazione di
infrastrutture (OSS Integration, Security and Facility creation).
[18]
Relazione sulla gestione
Competence Center “Collaboration”
La globalizzazione richiede cambiamenti radicali nel mondo del lavoro. Per consentire un aumento della
competitività, la natura dell’Impresa deve evolvere verso una maggiore flessibilità organizzativa e logistica.
L’innovazione tecnologica è necessaria per supportare questo percorso evolutivo. Per un’Impresa che desidera
adottare la Smart Collaboration, Italtel è il partner ideale per identificare i bisogni e le architetture progettuali,
per selezionare le tecnologie più idonee, distribuirle sul campo, garantire l’operatività del servizio e
l’ottimizzazione nel tempo (sfruttandone i servizi).
Nella visione di Italtel, il call handler centralizzato costituisce il fondamento dell’architettura, fornendo servizi
voce e di collaborazione avanzati, a partire dalla comunicazione video. Gli endpoint possono variare da sale
immersive a device personali, su cui abilitare servizi di mobilità basati su client. L’Instant Messaging si
arricchisce di servizi per la condivisione del desktop e per il trasferimento di file. Un servizio chiave è il Web
Conferencing multimediale, inclusa la gestione dell’intero ciclo di vita del meeting. Le comunicazioni Web RealTime possono consentire un’interazione efficace con stakeholder esterni. Italtel integra le tecnologie leader nel
settore (oltre a prodotti proprietari, il catalogo Italtel contempla Cisco come partner principale) per garantire
all’utente un’esperienza end-to-end di qualità. Inoltre, Italtel possiede le giuste competenze per sfruttare un
approccio Software Defined Network (SDN) in modo da migliorare le Quality of Experience (QoE).
Questo centro di competenza rappresenta, per utilizzare un ossimoro, una continua discontinuità nel percorso di
Italtel, per poter essere sempre all’avanguardia della collaboration. Italtel, infatti, vanta un’esperienza
pluriennale nella progettazione e nella gestione di soluzioni di Business Communication hosted/managed per i
Service Provider. Italtel può implementare l’interconnessione senza soluzione di continuità con la rete centrale.
L’integrazione del sistema presso le sedi dei clienti finali può essere effettuata sia da Italtel che da integratori
locali di terze parti. Conformemente alle strategie dei SP, Italtel potrebbe proporre soluzioni di “white labeling”
che consentono il passaggio da CapEx a OpEx.
Competence Center “Internet of Things”
Il nuovo Centro di Competenza, attivato nel corso del precedente anno, ha proseguito nel 2015 il percorso
relativo all’Ingegneria ed alla System Integration delle Reti e delle tecnologie che abilitano il nuovo e
promettente settore dell’Internet degli Oggetti. A fronte del riconoscimento del 2014 (l’award di “Partner of the
Year” per Internet of Everythings nell’ambito dell’ecosistema mondiale di CISCO), Italtel ha continuato la
collaborazione con Cisco con lo scopo di offrire tecnologie per ambiti specifici: automazione e controllo
industriale, analisi di processi di business, gestione e integrazione di sistemi specialistici per settori verticali,
operatori di reti low-power, che consentano di connettere a costo limitato oggetti a basso consumo energetico
installati anche nei luoghi più impervi.
L’Internet of Things (IoT) è uno dei più importanti trend tecnologici degli ultimi anni. Si tratta della connessione
in rete di miliardi di oggetti intelligenti e degli scenari che ne derivano in termini di servizi erogati ai cittadini,
aumento del business delle imprese, benefici per tutta la comunità. Le stime del numero di connessioni IoT fatte
dai diversi analisti sono molto eterogenee, ma tutte concordano nel prevedere una crescita imponente nel futuro
prossimo.
Tale piattaforma è utilizzata per erogare in Cloud servizi a supporto dell’efficienza operativa delle aziende e per
scopi di pubblica sicurezza. In caso di gestione dei dati e dei processi interni alle aziende, è utile riferirsi a
modelli di Cloud Privato, per i quali sono richiesti i massimi livelli di sicurezza e privacy. L’esperienza maturata
negli anni da Italtel sulla tecnologia del suo partner di riferimento, Cisco Systems, leader mondiale sulle reti IP,
viene portata a valore per costruire infrastrutture di rete in grado di integrare in modo sicuro tutte le informazioni
provenienti dal campo. Tipiche aree di applicabilità sono: Smart Grid, Manufacturing, Transportation.
Competence Center “Cyber Security”
In linea di continuità con l’approccio seguito lo scorso anno, Italtel ha operato sia nell’ambito della sicurezza
fisica, sia in quello della sicurezza di rete. In questa accezione, Italtel permette alle organizzazioni di
identificare, sviluppare e implementare una soluzione di Cyber Security basata su un ecosistema di partner
strategici come Cisco Systems, Sourcefire, OpenDNS, Infoblox, F5, Radware.
In correlazione al Competence Center Data Center and Virtualization, le soluzioni di Secure Data Center,
sfruttando l’introduzione di una struttura programmabile SDN, consentono di ottenere la protezione costante di
qualsiasi carico di lavoro nel corso dell’intero attacco. Facile accesso alle risorse per l’utente, incremento della
[19]
Relazione sulla gestione
visibilità e del controllo dell’applicazione, che consentono il rilevamento di una minaccia da parte della security
intelligence, l’analisi retrospettiva e la risoluzione. Attraverso una piattaforma organizzativa rafforzata e sicura
consente il controllo dinamico con un intenso approccio policy-driven, consentendo la fornitura automatica dei
servizi di sicurezza, rafforzando e disattivando rapidamente le policy. L’Enterprise Protection fornisce una
soluzione per il controllo ad accesso unificato (wired, wireless e remoto) con politiche granulari e coerenti per i
dipendenti e i clienti che accedono alla rete aziendale, da remoto e da casa; salvaguarda i servizi di core network
come DNS e DHCP; attraverso la segmentazione della rete e la sicurezza dei contenuti è possibile contenere la
diffusione di malware e di utenti con virus in quarantena, fornendo una potente security intelligence per il
rilevamento delle minacce, l’analisi retrospettiva e la risoluzione. Le soluzioni di DDOS Protection affrontano le
crescenti minacce DDOS attraverso il rilevamento e l’attenuazione di un attacco alle fondamenta dei Service
Provider, Mobility Edge e alla connettività di Enterprise Data Center.
In generale, Italtel fornisce servizi professionali di alto livello a partire dalla consulenza in materia di sicurezza,
application e network security fino a servizi per la valutazione della sicurezza (ottimizzazione delle
infrastrutture, vulnerabilità, penetration test). Le Security Intelligence Operations (early warning, real time
monitoring, gestione delle risorse e delle minacce) sono offerte tramite il nostro Cyber Security Operation
Center (24x7x365), certificato ISO/IEC 27001, con sede in Italia.
Competence Center “Network”
L’esplosione del traffico basato su protocollo IP –guidato soprattutto dalla fruizione di contenuti video HD–, la
grande diffusione di applicazioni e dispositivi mobili usati ovunque e in ogni momento per il lavoro e il tempo
libero, l’accesso ai servizi in Cloud, le prime realizzazioni Internet of Things, sono tra i principali segnali di un
grande cambiamento in corso. I Service Provider, le Grandi Imprese e le Pubbliche Amministrazioni stanno
facendo evolvere le loro reti verso infrastrutture all IP utili per portare innovazione ed efficienza al loro
business. Si è pertanto avviato un processo di semplificazione delle reti che prevede la progressiva dismissione
di infrastrutture obsolete (PSTN, ATM, SDH, etc.), la riduzione degli strati protocollari, l’abbandono di
piattaforme hardware specializzate a favore della tecnologia NFV (Network Function Virtualization).
Conseguentemente, gli elementi di routing IP stanno progressivamente integrandosi con quelli del livello ottico
di trasporto e la gestione del ciclo di vita dei servizi diventa più agile e flessibile, grazie anche al diffondersi
della nuova tecnologia SDN (Software Defined Networking).
Con la sua comprovata esperienza di Global Solution Provider, Italtel ha tutte le capacità necessarie per
sostenere l’implementazione di reti IP di nuova generazione per Service Provider, Imprese e Pubblica
Amministrazione. Le architetture di rete fissa per Service Provider sono costituite da reti di accesso,
aggregazione e core basate sulle più recenti piattaforme: reti convergenti IP/Ottiche, ROADM (Reconfigurable
Optical Add Drop Multiplexer), ricetrasmettitori DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing), piano di
controllo dinamico correlato IP – DWDM. Le architetture per il Mobile Broadband comprendono: soluzioni
VoLTE/VoWi-Fi, Mobile Backhaul, Evolved Packet Core, Policy Management, Small Cell. Sono inoltre
disponibili soluzioni di distribuzione dei contenuti (Content Delivery Network e Transparent Caching) e di
analisi del traffico (Deep Packet Inspection). Le soluzioni per le Imprese prevedono architetture LAN
convergenti wired/wireless costituite da switch e controller di nuova generazione, la cui gestione può anche
essere erogata da Cloud pubblico. Per ottimizzare l’interconnessione tra le sedi aziendali sono disponibili
piattaforme che realizzano compressione del traffico, riduzione della latenza e routing intelligente.
Competence Center “NFV All IP Multimedia”
Nel contesto dell’attuale scenario di rete, alcuni servizi tradizionali (voce e messaggistica) vengono
progressivamente offerti quasi gratuitamente dagli Over-The-Top (OTT) e di conseguenza i margini di profitto
dei Service Provider sono in continuo calo. Inoltre, la competizione tra i Service Provider continua ad essere
aggressiva, generando così una costante riduzione dei prezzi per l’utente finale. Per queste ragioni, il settore
delle Telecomunicazioni sta affrontando numerose trasformazioni complesse e strategiche per la gestione di reti
e servizi a costi inferiori. Per raggiungere questo obiettivo i Service Provider hanno bisogno di:
 Semplificare le reti e ottenere una solida automazione dei processi di distribuzione
 Semplificare e standardizzare le piattaforme hardware e software su cui vengono utilizzate le applicazioni
L’evoluzione tecnologica dei server e dei sistemi di archiviazione incoraggia l’abbandono dei sistemi embedded
e l’adozione della tecnologia NFV che estende il Cloud Computing dal contesto IT alle Telco.
[20]
Relazione sulla gestione
In questo contesto, Italtel propone la propria soluzione NFV & All IP Multimedia: un framework All-IP
completo che abilita gli operatori di telefonia mobile (VoLTE /ViLTE e chiamate WI-FI) e quelli di telefonia
fissa, sia per l’offerta business (SIP Trunking e Virtual Enterprise Mobility) che residenziale. La stessa soluzione
può essere applicata anche a operatori che utilizzano IP NNI per Interconnection e Roaming. La soluzione Italtel
fornisce nuove funzionalità come voce ad alta definizione (HD) insieme a Presence, IM/Chatting, Video
Communication e Web Real Time Communication, migliorando l’esperienza dell’utente e rendendola più simile
all’offerta OTT, ma con un livello di affidabilità e qualità maggiore. Includendo infine WebRTC, è possibile
aprire la Web Communication a legacy VOIP, slegando definitivamente i loro servizi dai dispositivi fisici. La
soluzione, già integrata con le piattaforme di Cisco Unified Communication, offre un’infrastruttura
molto flessibile, completamente interoperabile, da un lato con Legacy VoIP (IMS / NGN), dall’altro con diversi
altri framework per multimedia e content sharing (Imprese).
La soluzione offre un paio di possibilità per implementare i servizi UC&C per Clienti Business di Service
Provider: la prima basata su IP-PBX (o PBX tradizionale con SIP GW), l’altra integrando alcuni servizi voce
supplementari per l’impresa indirizzabili a dispositivi 4G/VoLTE senza la necessità da parte dell’utente di
installare alcuna applicazione. I prodotti Italtel e Cisco sono nativamente funzioni di rete virtuale, che
compongono il dominio VNF del framework di riferimento ETSI NFV, e sono rispettivamente gestiti dall’Italtel
VNF Manager e dai Cisco VNF Manager (ESC e QTCM), e controllati dallo stesso orchestrator: Cisco NSO
(Network Services Orchestrator). Italtel è anche in grado di fornire Servizi di Migrazione end-to-end in contesti
multi-vendor, mettendo a frutto una comprovata esperienza internazionale.
Competence Center “ Ultra Broadband”
Il futuro della banda ultra larga italiana largamente discusso nel contesto dell’Agenda Digitale Italia è ora in fase
di sviluppo secondo una strategia di diffusione che porterà a raggiungere gli obiettivi di download e upload
performance dichiarati nell’Agenda stessa. Tale deployment, a valle degli accordi tra i vari attori per le
installazioni previste, richiede un’attività di progettazione specialistica per la stesura della fibra ottica che
presuppone l’attenta mappatura del territorio con le infrastrutture esistenti. Solo una ottimale combinazione tra la
conoscenza delle caratteristiche del territorio e la mappa delle infrastrutture conduce al percorso ottimale e alla
conseguente sostenibilità del progetto in termini di costi e tempi di realizzazione. Tutto ciò, deve essere unito
alla esperienza in termini di Network Deployment e alla profonda conoscenza tecnologica, Italtel ha attivato
questo Competence Center, con l’intento di costruire una sorta di Google map, per tracciare il percorso della
fibra, in funzione delle mappe territoriali, e delle allocazioni delle infrastrutture fornite da utilities o
amministrazioni comunali.
Competence Center “Network Decommissioning”
Questo importante progetto di Decommissioning di Telecom Italia che riguarderà la trasformazione di tutta la
rete fissa nazionale dall’attuale tecnologia tradizionale TDM alla nuova architettura All IP, ha consentito di
focalizzare un gruppo di competenze specializzato nei progetti di trasformazione delle reti telefoniche. Questa
specializzazione consente di aiutare gli Operatori nel processo, ormai non più rinviabile, di migrazione dei
clienti di telefonia fissa dalle centrali di commutazione e nel medio termine anche di telefonia mobile 2G e 3G
verso le nuove reti Ultra Broadband “All IP”. I tools automatici di migrazione dei dati dei profili clienti, il
coordinamento delle attività impiantistiche di field, l’ingegneria necessaria per dismettere gli impianti e
recuperare e liberare interi Building, spesso localizzati in posizioni centrali delle principali città, fanno del
Decommissioning un’attività complessa e molto specialistica. Per gli Operatori di Telecomunicazioni tale attività
è centrale per puntare nel medio – lungo termine ad una posizione di costo più leggera e quindi competitiva
rispetto a quella attuale.
Competence Center “Managed Services”
Alla luce del complicato scenario competitivo in cui si trovano oggi ad operare, Service Provider e Imprese
hanno la necessità di preservare la propria profittabilità focalizzandosi sulle attività core e impegnandosi per
ridurre e rendere più flessibili i costi. Reti di Telecomunicazioni e Servizi IT sono asset strategici per
incrementare il valore competitivo, ma la loro crescente complessità rende necessarie competenze e capacità
sempre più specialistiche che possono più efficacemente essere reperite all’esterno. Service Provider e Imprese
possono quindi valutare l’opportunità di implementare una strategia di Servizi Gestiti, o assegnati in
Outsourcing, migliorando così i processi e ottenendo una riduzione dei costi del personale. Identificando un
[21]
Relazione sulla gestione
partner affidabile ed efficiente, è possibile svolgere funzioni Operative, di Controllo, Sicurezza e Manutenzione,
sia su infrastrutture di rete sia su sistemi IT, inclusi applicazioni e database.
Italtel può offrire Servizi Gestiti in modalità H24, 7 giorni su 7, direttamente presso il NOC (Network Operation
Center) del cliente oppure utilizzando il proprio Centro Servizi situato vicino a Milano. I servizi di rete sono
aderenti allo standard ISO 27001 e i servizi IT allo standard ITIL v3. Per assicurare la disponibilità della rete e
dei sistemi IT, la suite dei servizi di Assurance include: Monitoraggio e Sorveglianza Allarmi, Gestione
Malfunzioni e Troubleshooting; Gestione dei Reclami, per tracciare e risolvere eventi di Customer Care;
Supporto
per
attività
on-site,
compresa
la
fornitura
di
ricambi.
Italtel può offrire anche attività di amministrazione dei sistemi applicativi e IT in termini di gestione di sistemi
operativi, database, middleware. Il catalogo Italtel include anche altri Servizi Gestiti: creazione, pianificazione,
ingegnerizzazione e verifica della qualità di reti e servizi; provisioning d’utente; gestione dei dati clienti per
scopi di fatturazione; testing e validazione di nuovi apparati e servizi; gestione della sicurezza.
Le soluzioni di Italtel per i servizi gestiti sono:
 Italtel's Managed WiFi
 Italtel’s Managed Services for Cisco HCS
 Managed Security Services
Competence Center “OSS/BSS”
L’evoluzione delle reti moderne sta evidenziando il ruolo di una gestione intelligente e rapida per il controllo
della rete stessa, dei servizi abilitati e delle operazioni e attività rilevanti connesse alle imprese. Si tratta di
compiti di cui solitamente sono responsabili le piattaforme OSS e BSS, ma attualmente gli strumenti tradizionali
si stanno evolvendo verso sistemi più integrati, flessibili e ricchi di funzionalità. Inoltre, la comparsa di nuovi
concetti (ad esempio, Network Function Virtualization e Software Defined Networking, spesso coesistenti con le
reti tradizionali), pone l’attività di Service Management globale di fronte a nuove sfide, con la necessità di
fornire una visione end-to-end al fine di evitare un processo parziale inefficiente. Con la sua radicata esperienza
nell’implementazione di reti e servizi, Italtel può assistere il cliente nella realizzazione di sistemi OSS/BSS
pienamente operativi grazie alla capacità di coprire l’intero ciclo di vita del progetto. Ciò include la possibilità di
integrare, interagire o sostituire qualsiasi sistema esistente, adattando il processo di trasformazione alle esigenze
del Cliente.
 Assurance. Le soluzioni proposte da Italtel sono tutte basate su una combinazione equilibrata di componenti
best-of-breed Commercial-Off-The-Shelf (IBM, Oracle, HP, Tibco, e altri) o Open Source, strumenti
personalizzati da Italtel e capacità di System Integration. Alcuni esempi di soluzioni fornite comprendono:
Multi-domain Fault e Performance Management; funzioni di mediazione basate su Service-Oriented
Architecture (SOA) per migliorare l’interoperabilità tra rete e OSS/BSS; monitoraggio e controllo della
Quality-of-Experience (QoE), utilizzando la piattaforma di prova basata su agenti Italtel.
 Analytics. Italtel offre un approccio personalizzato end-to-end, con la consapevolezza che un sistema “onefits-all” non risulta utile per affrontare contesti d’Imprese diversificati. Italtel vanta una lunga esperienza nel
campo dello sviluppo di strumenti per la raccolta e l’elaborazione di dati, in grado di interfacciarsi con
svariate fonti di dati, notevolmente diversificate in struttura, volume e velocità. Le principali tecnologie
COTS, tra cui SAS, IBM, Qlik, o componenti Open Source possono essere utilizzate per la gestione in
memoria di grandi gruppi di dati, con capacità statistiche complesse. Inoltre, Italtel sta collaborando con Data
Scientist al fine di fornire un servizio a 360°.
 Altre Soluzioni OSS e BSS. Italtel e i suoi partner possono soddisfare altre esigenze chiave di
trasformazione di OSS (ad esempio: Fulfillment, Workforce Management) e BSS (ad esempio: CRM,
Billing).
[22]
Relazione sulla gestione
Sviluppo e innovazione
Progetti europei
Le attività di ricerca e sviluppo di Italtel S.p.A. nel 2015 hanno riguardato sia iniziative nel nuovo Framework
Horizon 2020, sia il proseguimento di attività attraverso progetti collaborativi contrattualizzati negli anni
precedenti nel contesto del Settimo Programma Quadro - Cooperation - dell’Unione Europea, nell’area tematica
ICT (Information & Communication Technologies).
Nel corso del 2015, nell’ambito del Settimo Programma Quadro, sono proseguite le attività del progetto IP
(Integrating Project) “MobileCloud”, coordinato da SAP AG in collaborazione con 18 partner, per l’evoluzione
architetturale della rete mobile attraverso la ridefinizione delle funzionalità della rete di TLC core secondo i
paradigmi del Cloud Computing e del progetto “T-NOVA”, coordinato dal centro di ricerca Demokritos in
collaborazione con 18 partner, con l’obiettivo di promuovere e realizzare a livello prototipale il concetto di
virtualizzazione delle funzionalità di una rete di TLC (NFV – Network Function Virtualization).
Nel mese di luglio, nell’ambito del Framework Horizon 2020 ha preso avvio il progetto “SESAME” (Small cells
coordination for multi-tenancy and edge services), coordinato dalla società di telecomunicazioni greca OTE e
con la partecipazione di 20 tra partner industriali e istituti di ricerca europei. L’obiettivo del progetto è la
trasformazione delle risorse fisiche (Small Cells) dei singoli Operatori in risorse virtualizzate, sviluppando una
architettura innovativa capace di rendere disponibile una copertura di small cells a diversi operatori nella
modalità “as a service”, attraverso una piattaforma neutrale che sfrutta la logica dell’Edge Cloud e il paradigma
della Network Function Virtualization (NFV).
Nel corso dell’anno 2015 Italtel ha presentato sei proposte di progetto nell’ambito del nuovo Framework
Horizon 2020, denominate: “ARCTIC” (smARt objeCTs as a servICe); “DRONES” (Disaster Resilience
Optimization by New technologies and Early-warning Systems); “ENTHALPY” (A Novel Applications
Development Approach And Deployment Framework Over Low Power And Dynamically Configurable
Infrastructure); “OVERScaN” (Dynamic Orchestration of Virtualized NEtwoRk Monitoring Functions in SDNenabled eNvironments); “DeManTech” (Producer-centric Closed-loop Manufacturing Solutions supported by
De-manufacturing Technologies, Systems and Strategies), “SMC” (Network for Sustainable Mobile Clouds),
quest’ultimo nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie.
Finanziamenti agevolati e contributi per lo sviluppo e l’innovazione
Nell’esercizio 2015 i proventi a conto economico Italtel S.p.A. sono stati pari a circa 5,55 milioni di Euro, di cui
0,78 milioni di Euro relativi a progetti di ricerca capitalizzati in esercizi precedenti e soggetti a risconto. Gli
incassi per contributi a fondo perduto sono stati pari a 8,2 milioni di Euro e quelli per finanziamenti agevolati
sono stati pari a 26,24 milioni di Euro.
Gli incentivi hanno fatto leva sulle seguenti normative nazionali e internazionali:
 Fondo MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) per la Competitività e per lo Sviluppo delle aree
tecnologiche di Innovazione Industriale: Efficienza Energetica, Mobilità Sostenibile e Made in Italy;
 Fondo del Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007-2013;
 Fondo rotativo FAR – Fondo Agevolazioni alla Ricerca MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca),
secondo la Legge 297/99 e DM 593/2000;
 Fondo rotativo FIT – Fondo Innovazione Tecnologica - MISE, secondo la Legge 46/82;
 FESR: Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale;
 Normative di attuazione della Commissione Europea sul Settimo Programma Quadro e Horizon2020.
Nel corso del 2015 si sono avute le erogazioni a saldo per tutti i partner del progetto “CAMP” (Context Aware
Mobility Platform), coordinato da Italtel.
In ambito MIUR PON_04, sono terminate le attività relative ai progetti “i-NEXT” (aree tematiche Smart
Mobility e Smart Grid), e “Cluster OSDH-SmartFSE-Staywell” (area tematica Smart Health). Per entrambi i
progetti sono stati effettuati i sopralluoghi e le verifiche ispettive ministeriali.
Inoltre, in ambito MIUR PON_02, sono terminate le attività dei progetti “ENERGETIC” (Tecnologie per
l’energia e l’efficienza energetica) e “HIPPOCRATES” (Sviluppo di micro e nano-tecnologie e sistemi avanzati
[23]
Relazione sulla gestione
per la salute dell’uomo), attraverso la collaborazione con il Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi.
Anche per questi progetti sono state svolte le verifiche ispettive ministeriali.
A valle di ulteriori accertamenti a cura Invitalia su mandato del MISE, sul programma “Contratto di Sviluppo
CdS 0203Telecom Italia & Italtel”, concluso nel 2013, sono stati completamente incassati i contributi a saldo.
Nell’anno 2015 sono proseguite le attività del progetto “Contratto di Sviluppo CdS 0339 Ultra Broadband”, che
ha come obiettivo la diffusione della banda ultra-larga nelle regioni della convergenza (Campania, Puglia,
Calabria e Sicilia) e al quale Italtel partecipa con un progetto di ricerca industriale finalizzato allo sviluppo di
nuovi prodotti per le reti Ultra Broadband e con un progetto di investimento produttivo indirizzato
all’industrializzazione dei prototipi sviluppati nel sito di Carini.
Nel 2015 sono proseguite le attività relative a progetti nazionali avviati in anni precedenti: si tratta dei progetti
“Decision Theater” (nell’area tematica Cloud Computing), presentato nel 2012 in risposta al Bando MIUR SCN
(Smart Cities Nazionali), e “Bigger Data”, co-finanziato dal MIUR secondo l’Avviso “Start-Up” con i fondi del
Piano di Azione e Coesione.
Nel 2015 sono state avviate le attività per il progetto PON_03 “Servify” (SERVIce FirstlY), co-finanziato dal
MIUR nell’ambito del consorzio Si-Lab, di cui Italtel è socio fondatore.
Inoltre ha preso avvio il progetto “ADVENT” (ADvanced Virtualization for Enabling Network Technology and
applications), co-finanziato dalla Regione Lombardia a valere sulla Legge Regionale “Impresa Lombardia” –
Accordi per la Competitività.
Nel 2015 è stata presentata istanza di accesso per il Contratto di Sviluppo “ALL IP”, progetto congiunto
Telecom Italia e Italtel, sede di Carini, per il periodo 2016-2019 e attualmente in iter di approvazione MISE.
Partnership
Cisco
Nel corso dell’anno 2015 Italtel ha continuato ad evolvere ed espandere il proprio catalogo di Soluzioni per le
Telecomunicazioni e l’Information Technology, basandosi principalmente su tecnologie Cisco, opportunamente
arricchite da prodotti Italtel e da un insieme di Servizi Professionali di alta qualità.
Come già nel 2014, l’offerta è strutturata secondo linee guida, che corrispondono ad altrettanti Competence
Center, caratterizzati dalle più avanzate Competenze Specialistiche (confermate da un importante patrimonio di
Certificazioni), da Test Plant innovativi, nei quali è possibile provare e consolidare le soluzioni garantendo un
deployment rapido ed efficace nelle architetture dei clienti, ed infine da alcuni Software Tool, che arricchiscono e
completano i sistemi standard di mercato integrati da Italtel.
Italtel opera attivamente su una molteplicità di tecnologie, dalle infrastrutture di rete ai Data Center, dai sistemi
di Unified Communications e Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai propri clienti
tutto il supporto specialistico e di ingegneria necessario per disegnare, implementare ed gestire il ciclo di vita
delle soluzioni.
In particolare, l’offerta di Soluzioni e Servizi si è articolata nel 2015 secondo i Competence Center descritti
nella sezione “Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi professionali e System Integration” della
Relazione sulla gestione.
Nel corso dell’anno sono state intraprese alcune iniziative strategiche in stretta collaborazione con Cisco, atte a
rafforzare la partnership e migliorare il posizionamento delle due aziende in specifici contesti di mercato:

“Enterprise SDN” – sfruttando le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie di programmabilità delle reti
attraverso controller, Italtel si pone l’obiettivo di creare delle applicazioni che possano garantire la piena
armonizzazione tra rete e servizi. Nello specifico, nel 2015 Italtel, lavorando a stretto contatto con le
Business Unit di Cisco, ha disegnato un’applicazione che sfrutta l’interazione con il controller APIC EM
Cisco ed è in grado di allocare efficacemente le risorse di rete in funzione delle esigenze dei servizi di
collaboration.
[24]
Relazione sulla gestione

“Hosted Collaboration Solution” - nell’ambito della soluzione Cisco HCS, Italtel ha lavorato assieme alla
Business Unit della Collaboration di Cisco per certificarsi come primo partner al mondo in grado di
costruire la soluzione HCS nel data center del Service Provider. In aggiunta, Italtel ha lavorato per validare
l’utilizzo del proprio SBC NetMatch come completamento della soluzione Cisco sia nel line side, in caso di
interconnessione softphone terze parti, sia nel layer di aggregazione.
Alla base di quanto sin qua descritto, si pone la duplice capacità di Italtel di offrire un catalogo completo di
Servizi Professionali e di incrementare il valore delle soluzioni con sviluppi e prodotti proprietari.
Italtel supporta Operatori e Aziende nel trovare le giuste risposte alle loro esigenze, consigliando al meglio le
scelte tecnologiche (dimostrando il ROI delle iniziative), disegnando architetture scalabili, tracciando piani di
migrazione a minimo impatto e diffondendo conoscenza e prassi tecnologiche. Inoltre, Italtel può supportare con
successo i processi di certificazione per l’interconnessione tra Operatori e tra Operatori e Aziende.
Per quanto riguarda la realizzazione dei progetti, Italtel è in grado di offrire servizi che spaziano dalla
Consulenza al Design, dall’Ingegneria all’Implementazione, dalla Gestione all’Ottimizzazione fino alla
realizzazione delle relative facility, facendo leva sulle proprie competenze nella messa in campo di soluzioni
multi-tecnologia Infine Italtel può farsi carico delle attività di gestione per soluzioni di rete e IT, erogare il
necessario supporto tecnico ad ogni livello, ottimizzare il comportamento delle soluzioni testando e migliorando
la Quality of Experience. I Network Operation Center (NOC) e Security Operation Center (SOC) sono
importanti asset a supporto dei Servizi Gestiti in outsourcing.
Tech Mahindra:
Continua la collaborazione, iniziata nella seconda metà del 2014, con Tech Mahindra, società facente parte del
Gruppo Industriale indiano Mahindra, operante nel mercato mondiale dell'Information Technology, sia ambito
Service Providers che Enterprise e Public Sector.
L'accordo mette a fattor comune le competenze e le referenze di Italtel nell'ambito dell'ingegneria e della
realizzazione delle reti di telecomunicazioni con quelle di Tech Mahindra nei sistemi OSS e BSS nei servizi
gestiti e nelle applicazioni IT.
L’accordo è stata realizzato anche grazie alla cessione di risorse tecniche specializzate di Italtel alla stessa Tech
Mahindra, al fine di facilitarne l'ingresso sul mercato Italiano.
NTT Communications
Italtel ha stretto un accordo con NTT Communications, la divisione dedicata alle soluzioni ICT e di International
Communication del Gruppo NTT (NYSE: NTT) per la Unified Communication nel Cloud.
Il programma vede Italtel come primo channel partner in Europa a proporre la soluzione Arcstar Unified
Communication as a Service (UCaaS) di NTT Com al segmento delle grandi imprese. Italtel opererà anche come
Value Added Reseller (VAR) e installatore della soluzione Arcstar UCaaS sui propri clienti in Europa.
La partnership farà leva sulla consolidata esperienza di Italtel come uno dei principali system integrator
nell’area EMEA per accelerare diffusione della soluzione Arcstar UCaaS, che è un servizio di collaboration
globale, senza limiti, cloud-based per la comunicazione anywhere e anytime.
In qualità di Professional Services Partner, il supporto di Italtel si espliciterà nella fornitura dei servizi di
procurement, installazione e manutenzione, in modo da facilitare il rilascio dei requisiti base delle
implementazioni Arcstar UCaaS.
Inoltre, in qualità di VAR Italtel può arricchire la propria offerta di servizi di comunicazione, con un accesso
diretto a servizi di collaboration come Arcstar UCaaS, che integra diverse funzioni di communication, incluse le
chiamate su IP, la messaggistica (voce, mail e messaggistica istantanea), telefonia, video e servizi di web
conferencing.
Exprivia
Nel mese di febbraio 2015, Italtel ed Exprivia, società leader nel campo dell'Information Technology in Italia e
su alcuni mercati internazionali, hanno formalizzato la loro collaborazione, già attiva da tempo sul mercato
domestico, tramite un accordo commerciale ed industriale.
L'accordo siglato prevede:
[25]
Relazione sulla gestione



collaborazione commerciale sul mercato domestico dei Service Provider, a partire da Telecom Italia,
principalmente su soluzioni OSS e sui servizi professionali ad esse collegati, e sul mercato delle Enterprise e
del Public Sector, con soluzioni relative ai Data Center di nuova generazione, all'Unified Collaboration &
Communication, allo sviluppo di Portali e di applicazioni IT;
collaborazione internazionale, finalizzata alla promozione di soluzioni congiunte su mercati esteri presidiati
da almeno una delle due parti (es. Brasile, Argentina, Messico, Perù, Turchia);
collaborazione industriale, mirata alla identificazione e realizzazione congiunta di soluzioni innovative in
ambito rete e IT.
IBM
Italtel ha inoltre finalizzato, sempre nel mese di febbraio 2015, un altro importante accordo con IBM, mirato alla
commercializzazione congiunta di soluzioni e servizi di Unified Communication & Mobility per il mercato
Enterprise in Italia.
IBM porterà sul mercato la propria soluzione di Unified Communication “IBM Mobile First Collaboration”,
arricchita della soluzione Italtel “Collaboration At Work”, basata sui prodotti Italtel Embrace e Italtel NetMatch.
La soluzione IBM-Italtel permette alle aziende di realizzare la comunicazione integrata di voce, video e dati,
anche in mobilità, preservando e valorizzando gli asset esistenti attraverso l’integrazione funzionale e la
normalizzazione di piattaforme multivendor in cui l’azienda ha già investito.
L'accordo prevede inoltre ulteriori sviluppi in altri campi, come ad esempio la sicurezza e i servizi in ambito
Cloud.
Sigfox
Italtel e Sigfox, operatore di reti in tecnologia cellulare a basso consumo principalmente rivolta al mercato delle
imprese, hanno stipulato un accordo di partnership per lo sviluppo congiunto di soluzioni legate al mondo
Intenet of Things (IoT) e Machine-to-Machine. Tali soluzioni, che vedono Italtel come system integrator,
utilizzano la tecnologia Sigfox come elemento di connettività, specie in quelle applicazioni (es. controllo
energetico, logistica, agricoltura) dove il basso costo di esercibilità e di manutenzione costituisce un fattore
premiante.
Telarix
Un altro importante accordo strategico, firmato nel 2015, riguarda la partnership di Italtel con Telarix, società
leader mondiale nelle soluzioni di software per sistemi di interconnessione e instradamento di reti
multinazionali.
L’accordo in questione mette a disposizione delle Parti un Sistema di soluzioni integrate che coniuga la
realizzazione dei link tra reti internazionali con le corrispondenti logiche di ottimizzazione di traffico, su criteri
economici e operativi.
Essendo inoltre Telarix un player con dimensione a livello mondiale, anche su aree tradizionalmente non
presidiate da Italtel (nord America, Asia Pacific) l’accordo fornisce inoltre a Italtel un’importante opportunità di
espansione del proprio mercato.
[26]
Relazione sulla gestione
Corporate Governance e responsabilità d’impresa
Consiglio di Amministrazione
Conformemente all’Accordo di Ristrutturazione e con l’adozione di un nuovo testo di Statuto, avvenuto con
delibera dell’Assemblea straordinaria di Italtel S.p.A. del 15 marzo 2013, sono state introdotte – inter alia –
alcune modifiche alla composizione ed al funzionamento del Consiglio di Amministrazione, entrate in vigore
con la nomina del Consiglio attualmente in carica.
La gestione dell’impresa spetta esclusivamente agli Amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie
per l’attuazione dell’oggetto sociale. Al Presidente, munito dei poteri - non esecutivi – previsti per legge e per
statuto per la carica di Presidente, nonché all’Amministratore Delegato, spettano, disgiuntamente, la firma e la
rappresentanza legale di fronte ai terzi ed in giudizio.
Il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. si compone di cinque Consiglieri in carica fino
all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015. A norma dello statuto vigente di Italtel S.p.A. (art. 26.6), i
Consiglieri designati dai titolari degli SFP ed un altro componente del Consiglio di Amministrazione di Italtel
S.p.A. devono essere muniti dei requisiti di indipendenza e professionalità. La dichiarazione circa il possesso di
detti requisiti è stata resa, oltre che dai due consiglieri designati dai titolari degli SFP, da altri due componenti
(CEO e COO, muniti di deleghe esecutive) del Consiglio di Amministrazione.
Nel corso dell’esercizio 2015, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. si è riunito con frequenza oltre
che con la regolarità di legge e da statuto per esaminare gli argomenti sottoposti alla sua attenzione.
Compensi ad Amministratori e Sindaci Italtel S.p.A.
L’ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori per la carica e ai Sindaci di Italtel S.p.A. è il seguente:
2015
1.118
83
Amministratori (1)
Sindaci
(migliaia di euro)
2014
1.137
89
(1)
Il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 20 gennaio 2014, ha (a) confermato Tiziano Onesti nella carica di Presidente del
Consiglio di Amministrazione, (b) confermato Tiziano Onesti quale (i) componente del Comitato per il Controllo Interno (il compenso per
tale carica è da ritenersi compreso nella remunerazione riconosciuta a Tiziano Onesti per il ruolo di Presidente del Consiglio di
Amministrazione) e (ii) componente del Comitato per la Remunerazione nonché Presidente del medesimo (per tale carica non è previsto
alcun compenso), (c) deliberato di attribuire al Presidente del Comitato per il Controllo Interno, Stefano Carlino, un compenso per la carica
pari a Euro 10.000 per ogni esercizio sociale. Il Consiglio di Amministrazione che, con delibera del 25 luglio 2014, ha istituito il Comitato di
Vendita, non ha previsto, per la partecipazione a detto Comitato, alcun emolumento aggiuntivo rispetto a quelli già riconosciuti a ciascuno
degli Amministratori per le altre cariche ricoperte compenso, quale Amministratore, spettante al Chief Operating Officer, è da intendersi già
ricompreso nella remunerazione dal medesimo percepita quale dirigente di Italtel S.p.A..
Comitati
Di seguito vengono segnalate le principali attività svolte dai Comitati tecnici e/o consultivi.
Comitati speciali
I comitati tecnici e/o consultivi attualmente in carica sono il Comitato per il Controllo Interno (che svolge anche
le funzioni di Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate), il Comitato per la Remunerazione
nonché il Comitato Vendita. Detti comitati sono stati istituiti in conformità all’art. 31.2 dello Statuto di Italtel
S.p.A.
Comitato per il Controllo Interno
In assenza di specifica previsione (nel Regolamento degli SFP di classe A) sulla composizione del Comitato per
il Controllo Interno, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A., in sede di istituzione del comitato
medesimo, ha fissato in tre il numero dei componenti.
[27]
Relazione sulla gestione
Nel corso dell’esercizio 2015, il Comitato per il Controllo Interno si è riunito periodicamente deliberando, come
di consueto, il piano di audit per l’anno 2015 e attivando misure di rafforzamento sia della Corporate
Governance sia del Sistema di Controllo Interno.
Con riferimento al Sistema di Controllo Interno, il Comitato ha proseguito nella predisposizione di attività di
verifica dei processi ritenuti fondamentali, per il tramite della funzione Internal Audit.
Nel corso dell’esercizio, sono stati intrattenuti, in via continuativa, rapporti sia con il Collegio Sindacale sia con
la società di revisione per esaminare temi di reciproco interesse.
In attuazione della Procedura sulle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione
della Società con delibera del 16 dicembre 2014, il Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate
che è identificato con il Comitato per il Controllo Interno, si è riunito una volta per deliberare in merito ad
operazioni con Parti Correlate inerenti al business della Società.
Nessun compenso è stato deliberato per i componenti del Comitato competente per le Operazioni con Parti
Correlate.
Comitato per la Remunerazione
Detto Comitato si compone di tre Amministratori (due amministratori designati da Italtel Group S.p.A. e un
amministratore designato dai titolari degli SFP A) ed ha la finalità di trasmettere al Consiglio della Società il
proprio parere non vincolante sulla remunerazione dei consiglieri di amministrazione della Società investiti di
particolari incarichi nonché dei top manager. Il Comitato per la Remunerazione, istituito nel 2014, nel corso del
2015 si è riunito una volta.
Comitato Vendita
Il Comitato Vendita, istituito in esecuzione di quanto previsto dall’Accordo di Ristrutturazione con deliberazione
del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. in data 25 luglio 2014, è composto dal Presidente del
Consiglio di Amministrazione, dall’Amministratore Delegato e da un Amministratore designato dal Consiglio
della Società. Ha la finalità di monitorare e supervisionare il processo e le attività preliminari relative alla
vendita della Società e degli SFP, riportando periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Società
medesima sul proprio operato. Il Comitato Vendita si è riunito quattro volte nell’esercizio 2015 in relazione
alle attività di cui al relativo mandato.
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo
Nel corso del 2015 è stato effettuato il riesame del Modello adottato dalla Società e finalizzato alla prevenzione
dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001. Il riesame ha comportato l’aggiornamento della Parte Generale del
Modello e delle seguenti Parti Speciali:
 Parte Speciale B – Reati societari
 Parte Speciale E – Reati di riciclaggio
 Parte Speciale K – Reati ambientali
L’aggiornamento si è reso necessario allo scopo di recepire nel Modello 231 di Italtel S.p.A. i seguenti
cambiamenti normativi:


Il reato di autoriciclaggio (ex art. 648 ter. 1 c.p.), introdotto dalla Legge 15 dicembre 2014, n. 186 tra i reati
presupposti di cui all’art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/01;
I nuovi delitti contro l’ambiente (cosiddetti ecoreati) introdotti dalla Legge 68/2015 (pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2015) "Disposizioni in materia di delitti contro l´ambiente”. Il
provvedimento ha introdotto nel Codice penale il titolo VI-bis ("Dei Delitti contro l´ambiente”), con nuove
fattispecie di reato contro l’ambiente. Alcune di esse, di seguito elencate, sono state infatti, incluse nel D.
Lgs. 231/01:
- l´inquinamento ambientale (art. 452-bis) e la sua forma aggravata da morte o lesioni (art. 452-ter);
- il disastro ambientale (art. 452-quater);
[28]
Relazione sulla gestione

-
i delitti colposi contro l´ambiente (art. 452-quinquies);
l traffico e l´abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-sexies).
Modifica della fattispecie di False comunicazioni sociali art.2621 c.c., riformata dalla Legge n.69/2015
entrata in vigore il 14 giugno 2015, cosiddetta “Legge Anticorruzione” e presente tra i reati presupposto
all’art.25-ter del Decreto 231 (Reati societari)
Sono proseguite le attività di informazione del personale relativamente al D. Lgs. 231/2001, al Codice Etico e al
Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, tramite l’aggiornamento dei contenuti informativi del sito
intranet aziendale dedicato alle attività del Compliance Office.
Nel 2015 è stata completata la realizzazione di n. 5 moduli formativi rivolti alle Società controllate estere da
erogare in modalità e-learning. I moduli formativi hanno avuto per oggetto i Principi di prevenzione dei reati e
le Linee guida di comportamento approvate dal Consiglio di Amministrazione il 15 Novembre 2013, e sono stati
realizzati nelle lingue estere in uso nel Gruppo Italtel (inglese, francese, spagnolo, portoghese). L’erogazione dei
moduli formativi avviata nel 2015 sarà completata nel 2016 ed è rivolta a tutto il personale che opera nelle aree a
rischio.
Si segnala che il Codice Etico di Gruppo è stato riesaminato prendendo come riferimento lo standard
denominato
“Global
Compact”
promosso
dall’Organizzazione
delle
Nazioni
Unite
(https://www.unglobalcompact.org). Un gruppo di lavoro appositamente costituito ha elaborato un nuovo Codice
Etico che è stato condiviso con i responsabili di tutte le funzioni aziendali, con il COO e con il CEO. Il
documento è stato esaminato dall’Organismo di Vigilanza e dal Comitato per il Controllo Interno, e infine è
stato approvato formalmente dal Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. nella riunione del 15 novembre
2015.
Il Compliance Office ha inoltre condotto un audit volto a verificare la corretta applicazione di quanto previsto
dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 per le attività connesse alla Ricezione
dei contributi pubblici per attività di ricerca e sviluppo, inclusa tra le aree a rischio per i reati nei confronti della
Pubblica Amministrazione.
Il 25 febbraio 2015 L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha attribuito a Italtel S.p.A. il
Rating di Legalità pari a due “stellette” e un “+” su un massimo di tre “stellette” ottenibili, identificando in tal
modo Italtel tra le aziende maggiormente impegnate ad adottare principi etici nei propri comportamenti e ad
operare nel rispetto delle disposizioni di legge.
Il Rating di Legalità è un parametro concepito con la finalità di favorire le imprese con elevati standard di
trasparenza e legalità nel sistema dei finanziamenti pubblici e privati.
Il Compliance Officer di Italtel S.p.A. ha tenuto costantemente aggiornato l’Organismo di Vigilanza, (costituito
da un componente esterno con elevate competenze in materia bilancistica ed economico-finanziaria, dal già
Presidente del Collegio Sindacale e dal responsabile dell’Internal Audit e Compliance Office) e i vertici
aziendali in merito alle attività svolte per l’attuazione e la vigilanza del Modello.
L’Organismo di Vigilanza ha inoltre:
 verificato le risultanze dei flussi informativi ricevuti periodicamente in ottemperanza a quanto definito dai
Protocolli 231;
 approvato il piano di attività del Compliance Office per l’anno 2016 e del relativo budget di spesa.
Normativa per il conflitto di interesse
Nel corso del 2015 è continuato il censimento dei casi di conflitto di interesse per il personale dipendente della
Società dotato di procure e deleghe.
[29]
Relazione sulla gestione
Risorse umane, ambiente e qualità
Risorse umane
I dipendenti di Italtel S.p.A. al 31 dicembre 2015 sono 1.133, dei quali 26 all’estero (al 31 dicembre 2014 erano
1.143 di cui 14 all’estero). Le persone assunte nel corso dell’anno sono state 43 (di cui 21 all’estero), 53 quelle
uscite di cui 42 per dimissioni volontarie (in Italia 33). I dirigenti usciti dall’azienda sono stati 4 mentre 2 sono i
nuovi dirigenti e 44 sono quelli in organico al 31 dicembre 2015. Il personale risulta distribuito nelle i seguenti
funzioni: Ricerca & Sviluppo (34%), Operations (42%), Sales & Marketing (15%) e funzioni di
Amministrazione e di Staff (9%). I laureati ed i diplomati si equivalgono e rappresentano il 47% degli addetti.
DIPENDENTI PER
CATEGORIA
31.12.2015
man.
4%
Imp.
70%
quadr
i
26%
DIPENDENTI PER
FUNZIONE
31.12.2015
DIPENDENTI PER
TITOLO DI STUDIO
31.12.2015
r&d
34%
oper.
42%
altro
5%
dipl.
47%
mkt&s
ales
15%
staff
9%
laurea
47%
Negli Impiegati sono comprese 3 persone inquadrate come operai
Organizzazione
Il 2015 ha visto l’organizzazione di Italtel evolvere attraverso la creazione di una nuova Funzione aziendale di
primo livello – Chief Marketing & Technology Office – a costituire un presidio unico del Marketing e delle
Tecnologie, con la gestione specialistica dei segmenti degli Operatori di Telecomunicazione e delle Aziende e
Pubblica Amministrazione e con un approccio integrato allo sviluppo, realizzazione ed assistenza dei nostri
Prodotti, Soluzioni e Servizi.
L’evoluzione organizzativa mira così ad accompagnare nonché anticipare le evidenze di alcuni significativi
cambiamenti di scenario che vedono i Mercati delle Telecomunicazioni e dell’Information Technology muovere
verso una decisa convergenza tra le tecnologie di rete ed informatiche e che impone la necessità di esprimere una
visione globale ma al tempo stesso di valorizzare specializzazione, esperienze e referenze cross country.
In coerenza con questo stream evolutivo l’Azienda intende dare valenza organizzativa ad alcuni centri di
eccellenza tecnologica considerati chiave per l’evoluzione del suo business - Competence Center - che operano a
supporto ed in sinergia con le unità di Business Development & Offering delle Unità di Mercato (Data Center &
Virtualization, Internet of Thing, Cyber Security, Unified Communication & Collaboration, Software, Network
Transformation & Decommissioning, Managed Services, Ultra Broadband design).
Relazioni Industriali
Il 2015 è stato caratterizzato dalla prosecuzione della gestione delle eccedenze al fine di conseguire gli obiettivi
di costo del lavoro previsti per gli anni 2015-16 nel Piano Industriale.
Il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali presso il Ministero dello Sviluppo Economico e in
Assolombarda si è concluso il 12 febbraio 2015 con la firma di un accordo i cui punti qualificanti hanno
riguardato:
[30]
Relazione sulla gestione



un piano di riqualificazione professionale, basato su corsi di formazione prevalentemente in ambito
networking, messo a disposizione da Italtel per 127 dipendenti in Cassa Integrazione Guadagni, con
riassorbimento in servizio del personale dall’1 gennaio 2016 a valle del superamento del relativo esame;
l’utilizzo di ammortizzatori sociali, in continuità con il programma di CIGS in atto fino all’11 aprile 2015,
con l’attivazione di una Cassa Integrazione ex art. 3, comma 1, legge 223/91 per un massimo di 1.084 unità
per 5 giornate nel corso del periodo, ridotte a 947 unità per ulteriori 5 giorni e con turni di rotazione al 10%
per i restanti 127 dipendenti interessati dal piano di riqualificazione. Tale programma è stato in seguito
formalizzato con l’accordo 11 maggio 2015 firmato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
l’intervento sul complesso degli istituti derivanti dalla contrattazione integrativa di secondo livello, con
l’abolizione di alcuni trattamenti (indennità di pasto serale, ore viaggio con autovettura sociale, prestazioni
straordinarie e ore viaggio al personale superiore al 6° livello), la sospensione per il biennio 2015-2016 di
altre condizioni di miglior favore rispetto al Contratto Nazionale (ferie, premi aziendali, quota accantonata
fissa) e la riduzione strutturale di alcune indennità (reperibilità, trasferte).
Prima della conclusione dell’anno, con l’accordo raggiunto in Assolombarda il 20 novembre 2015 è stato
definito nuovamente l’utilizzo del Contratto di Solidarietà per il 2016, dopo la sospensione avvenuta per tutto il
2015 avendo l’azienda raggiunto il 31 dicembre 2014 il limite massimo di 48 mesi consecutivi di utilizzo
previsto dalla legge.
L’accordo prevede dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 l’utilizzo del Contratto di Solidarietà verticale per 846
lavoratori con riduzione dell’orario di lavoro del 12% (16 giornate intere più 30 minuti di riduzione giornaliera
gli altri giorni, corrispondenti ad altri 16 giornate equivalenti), del Contratto di Solidarietà verticale per 125
lavoratori per 8 giornate annue e il rientro al lavoro con una percentuale di Contratto di Solidarietà del 50%
mensile (a giornate intere) per i dipendenti del bacino CIGS 2015 che non hanno ancora sostenuto l’esame
previsto dal piano di riqualificazione di cui sopra e fino al superamento dello stesso.
Formazione
Nel 2015 sono state erogate 16.500 ore di formazione con 751 partecipazioni e 108 eventi formativi di varia
natura. L’anno è stato caratterizzato da una focalizzazione delle attività formative verso gli aspetti tecnologici e
da un impegno significativo per la riqualificazione del personale in CIG. In particolare, riguardo le tecnologie
Cisco, sono stati assicurati i corsi necessari al mantenimento della Gold Certification, le ATP, l’operatività sui
mercati in sviluppo e lo sviluppo delle competenze di Selling Business e Business Value Pratictioner. E’
proseguita la diffusione delle conoscenze legate alla virtualizzazione consolidando le competenze VMWARE e
sviluppando le conoscenze Openstack/Red Hat. E’ stata garantita la formazione funzionale a nuove partnership
come Sandvine. Nell’ ambito della formazione manageriale è stato progettato ed erogato a 40 account il
percorso formativo «Selling Skills in action» volto a sviluppare l’approccio consulenziale alla vendita e a
trasferire ai partecipanti strumenti e tecniche per ottimizzare la gestione della relazione con i clienti.
L’aggiornamento permanente di Manager, Quadri e Professional è stato ampliato attivando la convenzione con
Ruling Companies che consente la libera partecipazione a incontri di cultura di impresa ed economia. Inoltre
sono state potenziate le competenze di Project Management sia con corsi di preparazione alla certificazione
PMP sia con percorsi di consulenza d’aula. Per facilitare l’internazionalizzazione dell’impresa si è ulteriormente
allargata la formazione sulle lingue straniere con modalità flessibile basata su Skype lessons e coaching
individuale. La riqualificazione del personale in CIG ha previsto un significativo investimento in formazione e
tutoring per acquisire le certificazioni CISCO CCNA Routing&Swiching, CCNA Data Center, PMP e Internal
auditor Qualità. Tutte le persone coinvolte hanno avuto modo di fare un Bilancio delle competenze prima di
iniziare le attività d’aula.
Da ultimo in tema di formazione sulla salute e sicurezza è stata erogata a tutte le persone che hanno svolto
attività lavorative presso EXPO una formazione d’aula su D. Lgs 81/08 specifica per alto rischio. Alle stesse
persone è stato erogato un corso di antincendio rischio alto e primo soccorso rischio alto. E’ stato garantito
l’aggiornamento per RLS e RSPP.
Anche nel 2015 si è fatto ricorso ai Finanziamenti alla Formazione che hanno consentito di coprire circa il 25%
delle spese operative tramite Fondimpresa, Fondirigenti e fondi Cisco del Progetto Cloud Mdf.
[31]
Relazione sulla gestione
Qualità
Italtel da sempre pone particolare attenzione alle tematiche di qualità, sia rispetto ai prodotti, soluzioni e servizi
che fornisce sia rispetto alle performance dei propri processi, correlandole ai requisiti inerenti l’ambiente, la
salute e la sicurezza. Questo impegno continua attraverso il rinnovo della certificazione del Sistema di Gestione
per la Qualità secondo lo standard ISO 9001, che la Società detiene sin dal 1992.
Il riesame puntuale dei processi aziendali costituisce, inoltre, uno degli strumenti per valutare e selezionare
iniziative interne per il miglioramento delle performance aziendali. I prodotti sviluppati sono certificati secondo
gli standard di compatibilità elettromagnetica di sicurezza e sono realizzati secondo criteri di minimizzazione
dell’impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of certain Hazardous Substances); a questo riguardo
Italtel - iscritta al Registro dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - garantisce quanto
previsto in sede di Unione Europea (WEEE - Waste Electrical and Electronic Equipment) in relazione allo
smaltimento dei prodotti una volta giunti al termine del loro ciclo di vita.
La grande attenzione, infine, che Italtel dedica alle esigenze del Cliente si realizza anche attraverso la
conduzione di campagne di Customer Satisfaction che prevedono il coinvolgimento periodico dei clienti
attraverso interviste che coprono l’intera sfera del rapporto cliente-fornitore.
Sostenibilità in Italtel
Quest’anno, per la prima volta, Italtel intende dare evidenza del proprio impegno, non solo nel raggiungere gli
obiettivi di business che si è posta, ma anche nel condurre le proprie attività nel pieno rispetto dei diritti delle
persone, della concorrenza leale, della salvaguardia dell’ambiente, della tutela della salute e della sicurezza sul
lavoro.
I principi etici che ispirano questa iniziativa sono quelli sanciti dall’United Nations Global Compact ed
afferiscono al rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro, alla tutela dell’ambiente e all’etica degli
affari, temi che già costituiscono il riferimento del Codice Etico di Italtel S.p.A. e delle sue società controllate
(di seguito indicate come Gruppo Italtel).
Questa iniziativa intende rappresentare l’inizio di un percorso che vedrà il Gruppo Italtel sempre più
concretamente impegnato nell’osservare, sostenere e promuovere tali principi che costituiscono il fondamento di
uno sviluppo sostenibile.
Diritti Umani
Italtel S.p.A., direttamente e attraverso le proprie società controllate, è presente in 11 Paesi nel mondo, in Europa
e America Latina. I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2015 sono 1.366, dei quali 259 all’estero (al 31
dicembre 2014 erano 1.334 di cui 205 all’estero).
Dipendenti per Paese
Dipendenti per nazionalità
[32]
Relazione sulla gestione
La percentuale di donne in organico e
in posizioni manageriali rispecchia la
diffusione nel mondo femminile delle
competenze richieste dalla tipologia
del business Italtel.
Ad esempio in Italia la percentuale di
donne che nel 2014 ha conseguito una
laurea in facoltà scientifiche e
ingegneristiche è pari al 26% dei
laureati, valore che scende al 14% se
si restringe il campo alle sole lauree in
ingegneria informatica e delle
telecomunicazioni. [Fonte: MIUR]
La retribuzione delle
donne è inferiore del
7.6% rispetto a quella
degli uomini
15%
posizioni manageriali
ricoperte da donne
Dipendenti per genere
Il dato, conosciuto come Gender Salary Gap (divario
retributivo tra uomini e donne), colloca Italtel al di sopra della
media delle aziende italiane ed anche di quelle delle principali
nazioni europee. Il "Gender Gap Report 2016" (*) posiziona
l'Italia all'8° posto (con -10,9%), la Francia al 18° (-15,3%), la
Spagna al 25° (-18,8%) e la Germania al 28° (-21,6%). Inoltre
nel settore delle telecomunicazioni il Gender Salary Gap in
Italia è pari al -14,5%.
(*) [Fonte: "Gender Gap Report 2016" realizzato da
JobPricing con i dati forniti da Eurostat]
Salute e Sicurezza sul lavoro
In ambito Salute e Sicurezza sul lavoro, le consolidate prassi di valutazione e gestione dei rischi, i programmi di
sorveglianza sanitaria e i programmi delle misure di miglioramento, sono attuati con la costante consultazione
delle rappresentanze dei lavoratori e con il supporto dei medici competenti, dei dirigenti e dei preposti e hanno
consentito di eliminare o ridurre i fattori di rischio residuo presenti sia nelle sedi operative di Italtel in Italia, sia
nelle attività svolte presso i clienti.
Gli indici infortunistici del 2015 si sono ulteriormente ridotti rispetto al 2014.
Indice di frequenza degli infortuni
Calcolato secondo la formula:
n° infortuni x 1.000.000 / n° ore lavorate
(Norma UNI 7249/2007)
Indice di gravità degli infortuni
Calcolato secondo la formula:
n° gg di assenza dal lavoro x 1.000 / n° ore lavorate
(Norma UNI 7249/2007)
[33]
2015
2014
2015
2014
2,46
0,05
8,10
0,18
Relazione sulla gestione
Le giornate complessive di assenza dal lavoro per gli infortuni nel
2015 sono state 80 a fronte di 262 giornate nel 2014, pari a una
riduzione del 69%.
Tutti gli obblighi derivanti dall’applicazione del Testo Unico sulla
Salute e Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs.81/2008) sono stati assolti. In
particolare, la totalità dei dipendenti in Italia è inserita nel
programma di sorveglianza sanitaria e gli obblighi formativi sono
stati espletati al 100%.
-69%
giornate di assenza
per infortunio nel
2015 rispetto al 2014
Attività benefiche e solidali
In Italia, nel corso del 2015, Italtel si è impegnata in diverse attività a tutela della persona, della salute o dello
sviluppo sociale.
 Emergency
A gennaio 2015 Italtel ha sostenuto le azioni di Emergency in Sierra Leone per la lotta contro l’epidemia di
Ebola che ha colpito lo stato dell’Africa Occidentale; ciò a reso possibile l’apertura di due centri anti-ebola,
un ospedale pediatrico e un ospedale chirurgico e un progetto di prevenzione e cura della malattia, affidato a
persone locali.
 Action Aid
In occasione delle festività natalizie Italtel ha acquistato, tramite Action Aid, biglietti augurali il cui ricavato
va a sostegno di azioni e progetti che si propongono di contrastare la povertà, promuovere il diritto al cibo, i
diritti delle donne e lo sviluppo sostenibile nei paesi in via di sviluppo.
 Cancro Primo Aiuto
Italtel è al fianco di Cisco nel percorso "Insieme per il Sociale", realizzato con la Onlus Cancro Primo Aiuto,
e ha offerto il proprio sostegno al "Concerto di Natale" 2015. Questa iniziativa ha l’obiettivo di raccogliere
fondi per l'acquisto di un nuovo acceleratore lineare per il reparto di Radioterapia dell'Ospedale Niguarda di
Milano, dove nel 2014 sono stati trattati più di 1.300 pazienti.
 Elis
Grazie alla collaborazione con il consorzio Elis, Italtel ha sostenuto lo sviluppo di una App Salvabimbi
tramite l’erogazione di due borse di studio. Questa app innovativa permette di scaricare documenti
multimediali e di accedere a una gallery di file video che spiegano in diverse lingue le manovre da effettuare
in caso di ostruzione delle vie aeree dei bambini, un fenomeno provocato dall’ingestione di piccole parti di
giocattoli ma anche liquidi o cibi all’apparenza innocui.
Lavoro
Il personale del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2015 è costituito per il 75% da impiegati, per il 22% da quadri e
per il 3% da manager.
I laureati rappresentano il 49% dei dipendenti mentre i diplomati ne costituiscono circa il 47%.
Il personale è distribuito nelle seguenti funzioni: Ricerca & Sviluppo, Operations, Sales & Marketing e funzioni
di Amministrazione e di Staff.
Dipendenti per categoria
Dipendenti per titolo di studio
[34]
Dipendenti per funzione
Relazione sulla gestione
98%
dipendenti con un
contratto a tempo
indeterminato
100%
dipendenti in Europa
con un orario di
lavoro flessibile (^)
100%
dipendenti in Italia
con retribuzione
maggiore del
minimo contrattuale
(^) nelle società dell’America
Latina non è presente la
flessibilità di orario.
Trend di assunzioni negli ultimi 5 anni (numero)
Turnover spontaneo
(% dimissioni volontarie sull’organico di riferimento)
Trend di assunzioni negli ultimi 5 anni (numero)
Attraverso l’utilizzo di un piano di ammortizzatori
sociali conservativi e non espulsivi concordati con
le organizzazioni sindacali, nel 2015 in Italia sono
stati salvaguardati 124 posti di lavoro,
dimostrando la responsabilità sociale di Italtel e la
capacità di cogliere lo spirito di emergenza
lavorativa diffuso a livello Paese.
E’ stato infatti convenuto un percorso di
riqualificazione con interventi di formazione
finalizzati all’ottenimento di certificazioni
principalmente su tematiche di networking, che
consentirà al personale di essere reimpiegato sulle
attività operative più importanti per l’azienda.
Per quantità di risorse impiegate, numero di
dipendenti coinvolti e obiettivi di reskilling del
personale, il piano di riconversione rappresenta un
esempio unico nella storia recente delle relazioni
industriali in Italia.
Trend organico negli ultimi 5 anni (numero)
[35]
Relazione sulla gestione
Formazione
Nel 2015 sono state erogate in Italia in totale 16.500 ore di formazione con 751 partecipazioni e 108 eventi
formativi di varia natura. Le ore di formazione sono state pari all’1% delle ore lavorate.
24%
crescita delle ore di
formazione nel 2015
rispetto al 2014 (*).
37%
dipendenti che hanno frequentato almeno
un corso di formazione (*) con un
incremento del 18% rispetto al 2014
38
ore di formazione
pro-capite (*)
(*) esclusa la formazione obbligatoria (su salute e sicurezza).
Ambiente
Anche nel 2015, l’impegno di Italtel in campo ambientale è stato rilevante ed ha permesso di ridurre gli impatti
ambientali significativi, di rispondere rapidamente e con efficacia alle segnalazioni esterne - dimostrando e
documentando la conformità aziendale alla normativa vigente - e di conseguire un sensibile risparmio dei
consumi di energia elettrica e termica. L’attività di Energy Management si è ulteriormente consolidata, anche
attraverso l’utilizzo della soluzione implementata internamente per il monitoraggio dei propri consumi energetici
(iESC), ingegnerizzata per essere proposta e venduta sul mercato, in ambito “Smart City”.
Nel corso del 2015 è stato recepito il pieno beneficio del programma di ottimizzazione e riduzione delle aree
operative utilizzate a Settimo Milanese con una sensibile riduzione dei consumi, pari al 7,2%. Sempre in
occasione di questa concentrazione è stata installata una nuova centrale termica a condensazione che, oltre ad
aver portato un abbattimento del consumo di metano del 55,4% sull’anno termico, ha consentito ad Italtel di
ottenere il parere favorevole per il recupero dei Titoli di Efficienza Energetica.
Nel Comprensorio Industriale di Carini è stata confermata la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale
secondo la norma ISO 14001, già detenuta dal 2001. Inoltre nel 2015 è stata riesaminata e pubblicata la nuova
politica per l’ambiente.
Nel corso del 2015, ai sensi del D. Lgs, 102/2014 “Efficienza Energetica”, Italtel ha fatto eseguire da una
Società Certificata la Diagnosi Energetica dei siti di Castelletto e Carini.
[36]
Relazione sulla gestione
L’attenzione al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e al conseguente impatto ambientale, si è
tradotta nella costante diminuzione delle emissioni atmosferiche dirette o indirette nel quinquennio 2010-2015.
Le linee guida nel miglioramento della performance ambientale sono state:
 Contenimento dei consumi e degli sprechi e conduzione ottimale degli impianti in relazione alla stagionalità.
 Innovazione tecnologica attraverso la virtualizzazione di apparati IT nelle aree ad uso CED/Testplant, le
pratiche di free-cooling e l’utilizzo di gruppi UPS e stazioni di energia ad alta efficienza.
 Monitoraggio dei consumi (i-Energy Service Center) e implementazione di indicatori di performance.
 Adozione di politiche di sensibilizzazione dei consumi e campagne di spegnimento di carichi ridondanti.
 Investimenti tecnologici con attività di revamping di impianti di condizionamento e installazioni di nuove
centrali termiche più efficienti. Abbandono di impianti inefficienti con impatto anche sui minori volumi di
acqua utilizzati.
 Utilizzo razionale degli spazi con attività di concentrazione industriale o cambio di sito, finalizzate
all’ottimizzazione delle aree utilizzate e dei volumi climatizzati.
 Attenzione al consumo di acqua e di carta.
Risultati e Trend di Consumo
L’Energia Elettrica è il vettore energetico primario con una quota pari all’88,4% corrispondenti a 14,2 GWh nel
2015. Seguono i combustibili (gas metano e GPL) e i carburanti.
Splitting Energia per tipo anno 2015
Di seguito il trend quinquennale del totale Energia in Italia, espresso anche in termini di emissioni:
TEP/CO2eq COMPLESSIVI
TOTALE TEP
TOTALE CO2eq EMESSA (ton)
Variazione%
Var.% cumulata
2010
2011
11.910
10.930
5.022
4.611
-8,2%
-8,2%
[37]
2012
4.014
9.519
-12,9%
-20,1%
2013
3.519
8.344
-12,3%
-29,9%
2014
3.263
7.729
-7,3%
-35,0%
2015
3.008
7.129
-7,8%
-40,1%
Relazione sulla gestione
Trend CO2eq emessa e TEP 2010-2015
Di seguito il trend quinquennale delle varie componenti, con i risultati puntuali anno per anno:
[38]
Relazione sulla gestione
-7,8%
-5,7%
-55,4%
riduzione complessiva
di Energia nel 2015
rispetto al 2014
riduzione di Energia
Elettrica nel 2015
rispetto al 2014
riduzione di Gas
nell’anno termico
2014-2015
-40,1%
-35,0%
-71,2%
riduzione cumulata
di Energia nel
quinquennio
2010-2015
riduzione cumulata di
Energia Elettrica nel
quinquennio
2010-2015
riduzione cumulata
di Gas nel
quinquennio
2010-2015
Acqua
I consumi di acqua mostrano un trend in diminuzione su entrambi i siti industriali di Castelletto e Carini. In
particolare su Castelletto l’abbandono delle vecchie torri evaporative ha consentito a partire da metà 2012 di
azzerare la quota parte di prelievo di acqua di pozzo e tutto lo scarico industriale, mentre su Carini il revamping
impiantistico del condizionamento di comprensorio ha consentito la dismissione dei vecchi assorbitori e
l’abbattimento del prelievo di acqua industriale del 51,5% dal 2008.
Prelievi/Scarichi Acqua 2010-2015
-65,5% / -62%
-100%
Riduzione
prelievo/scarico
complessivi nel
quinquennio
2010-2015
Riduzione
prelievo/scarico
industriale
Castelletto dal 2012
[39]
Relazione sulla gestione
Carta per uso ufficio
I consumi di carta mostrano un trend in diminuzione sia in senso assoluto sia nel consumo pro capite.
I minori consumi sono legati anche all’affinamento di progetti per centri di stampa multifunzione condivisi ad
alte prestazioni, già attivati dal 2007. Pur essendo aumentato il consumo pro-capite nel solo 2015, la riduzione
cumulata dal 2010 si attesta attorno al 15,9%.
Consumo Carta ad uso ufficio 2010-2015
-53%
-15,9%
Riduzione del
consumo di carta
cumulato nel
quinquennio
2010-2015
Riduzione del
consumo di carta pro
capite nel
quinquennio
2010-2015
Conformità alla normativa vigente
Relativamente ai prodotti sviluppati, le relative configurazioni sono certificate secondo gli standard di
compatibilità elettromagnetica di sicurezza oltre ad essere realizzate secondo criteri di minimizzazione
dell’impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of certain Hazardous Substances); a questo riguardo
l’Azienda - iscritta al Registro dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -garantisce quanto
previsto in sede di Unione Europea (WEEE - Waste Electrical and Electronic Equipment) e recepito in Italia dal
D. Lgs. 49/2014 “RAEE” (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), in relazione allo smaltimento
dei prodotti una volta giunti al termine del loro ciclo di vita. Italtel dichiara trimestralmente le quantità di legno,
plastica, carta ed acciaio costituenti gli imballi dell’immesso sul mercato italiano, versando alle Società della
filiera CONAI il Contributo Ambientale ai sensi del D. Lgs. 152/06. Con riferimento al Regolamento Europeo
[40]
Relazione sulla gestione
“REACH” 1906/2007 (Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals), Italtel si accerta
della conformità dei propri fornitori, chiedendo evidenza delle concentrazioni percentuali delle sostanze ad
elevata pericolosità e della relativa Autorizzazione all’utilizzo proveniente dall’Agenzia Europea per le Sostanze
Chimiche (ECHA).
Fornitori
Il Gruppo Italtel nel 2015 ha mantenuto una politica di fornitura sempre più attenta alle logiche di Corporate e
Social Responsibility (CSR) utilizzando, in termini numerici, il 18% di fornitori che dichiarano di attuare
politiche di CSR, mentre il volume dell’acquistato da tali fornitori ha raggiunto il 69%.
69%
18%
Volume
dell’acquistato da
Fornitori che
dichiarano di attuare
politiche di CSR
Fornitori che
dichiarano di attuare
politiche di CSR
Italtel si è notevolmente impegnata nella logica di “Acquistare Bene”,
valorizzando aspetti di qualità, tecnici, ambientali ed etico/sociali nel suo
processo di acquisto, così da poter migliorare il suo Albo Fornitori, ottenendo
che:
 il 60% dei fornitori ha certificazioni ISO 9001, ISO 14001, ISO 27001;
 il 24% ha certificazioni tecniche quali SOA, CAR, CEI, IEC ed ovviamente
specializzazioni o certificazioni dei maggiori vendor di apparati per reti e
data center quali: CISCO, VMWARE, NETAPP ecc.
60%
Fornitori certificati ISO
24%
Fornitori con
certificazioni tecniche
specialistiche
Etica degli affari
Lealtà, fedeltà, conflitto d’interessi
Italtel dispone da diversi anni di un sistema interno di segnalazione delle irregolarità che mette a disposizione
dei dipendenti e di tutti coloro che operano per conto o in favore della Società. Tale sistema è costituito da linee
telefoniche dedicate e da un indirizzo di posta elettronica attraverso cui comunicare eventuali violazioni al
Codice Etico o, più in generale, illeciti di cui si è avuta conoscenza. Nel 2015, così come nel 2014, non è stata
segnalata alcuna violazione del Codice Etico né sono stati segnalati illeciti perpetrati nell’ambito dell’attività
lavorativa.
Per quanto riguarda il conflitto d’interessi, Italtel utilizza una procedura interna per individuare e trattare le
situazioni di potenziale conflitto. Nel 2015 e nel 2014 non si sono riscontrati casi di conflitto d’interessi.
Nessuna
segnalazione di
violazioni al
Codice Etico
nel 2015 e nel 2014
Nessuna
segnalazione di
illeciti nell’ambito
dell’attività
lavorativa
nel 2015 e nel 2014
[41]
Nessuna
situazione di conflitto
d’interessi riscontrata
nel 2015 e nel 2014
Relazione sulla gestione
Concorrenza leale e rispetto della legalità
Italtel opera con una molteplicità di soggetti (clienti, fornitori, partner)
mantenendo rapporti improntati alla massima trasparenza e lealtà. La
Società ha adottato fin dal 2002 un Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e nel 2015 le è stato
attribuito il Rating di Legalità (due “stelle” e un “più” su un totale di tre
“stelle”) da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
(AGCM). Questo importante risultato colloca Italtel tra quelle aziende
impegnate ad adottare principi etici nei loro comportamenti e ad operare
nel rispetto delle disposizioni di legge.
“Rating di Legalità”
attribuito dell’AGCM
A conferma di questo impegno, nel 2015 e nel 2014 non si sono registrati contenziosi per violazioni della legge a
carico del personale dell'azienda nell'esercizio delle sue funzioni né sono state disposte sanzioni per violazioni
delle normative sulla sicurezza dei prodotti, sulla privacy, sulla proprietà industriale e intellettuale, per
pubblicità ingannevole o per comportamenti anti-competitivi di Italtel S.p.A. o di società del Gruppo.
Nessun contenzioso
per violazioni della legge a
carico del personale dell'azienda
nell'esercizio delle sue funzioni
nel 2015 e nel 2014
Nessuna sanzione
per violazioni delle normative,
per pubblicità ingannevole o per
comportamenti anti-competitivi
nel 2015 e nel 2014
Formazione sull’etica degli affari
Nel 2014, in Italia, il 100% dei dipendenti che opera nelle aree a rischio ha ricevuto formazione in materia di
prevenzione degli illeciti ai sensi del D. Lgs. 231/2001.
Nel 2015 è stato avviato un programma di formazione, attualmente in corso, a copertura di tutte le società estere
del Gruppo sugli stessi temi. Al 31 dicembre il programma ha interessato il 34% dei dipendenti che operano
all’estero nelle aree a rischio e si concluderà nel 2016.
34%
100%
dei dipendenti che
opera nelle aree a
rischio delle società
estere del Gruppo
nel 2015
dei dipendenti che
opera in Italia nelle
aree a rischio
nel 2014
Controlli interni
Italtel svolge una sistematica attività di auditing interno, parte della
quale è rivolta all’etica degli affari. Gli audit interni afferenti a tale
ambito sono stati 10 nel 2015 e 12 nel 2014. L’attuazione delle
azioni correttive e di miglioramento individuate nel corso degli audit
costantemente monitorata fino al definitivo completamento di
ciascuna di esse.
[42]
22
audit interni effettuati
sull’etica degli affari
negli anni
2014 e 2015
Relazione sulla gestione
Italtel è inoltre sottoposta a audit esterni effettuati da terze parti con le quali intrattiene relazioni d’affari; nel
2015 ne sono stati eseguiti tre e, nel 2014, uno; essi hanno riguardato il rispetto dei diritti di proprietà
intellettuale nell’utilizzo di software di terze parti. Tutti gli audit si sono conclusi positivamente.
Rapporti con la Pubblica Amministrazione
Italtel intrattiene intensi rapporti con la Pubblica Amministrazione. Ciò è testimoniato dalla rilevanza degli
stanziamenti che la Società riceve a sostegno dell’attività interna di ricerca e sviluppo, sotto forma di contributi a
fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato.
8,2M€ nel 2015
10,7M€ nel 2014
26,2M€ nel 2015
5,4M€ nel 2014
Contributi
a fondo perduto
Finanziamenti a tasso
agevolato
Inoltre, Italtel è presente nell’albo fornitori di 28 enti della Pubblica Amministrazione italiana.
28
Presenze in Albo
fornitori di
Amministrazioni
Pubbliche
nel 2015
Infine, Italtel è in possesso dell’attestazione SOA (n.16819/4/00) per l’esecuzione di lavori pubblici ai sensi del
D.P.R. n. 207/2010. L’attestazione SOA è la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto
per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori, ovvero un documento necessario e sufficiente a comprovare, in
sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori con
importo a base d’asta superiore a 150.000 Euro; tale attestazione garantisce il possesso da parte dell’impresa del
settore delle costruzioni di tutti i requisiti previsti dalla attuale normativa in ambito di Contratti Pubblici di
lavori. Oltre alle capacità tecniche ed economiche, l’attestazione SOA prevede anche requisiti di moralità
professionale, assenza di gravi violazioni nello svolgimento dell’attività d’impresa e regolarità nell’applicazione
della disciplina sul diritto del lavoro.
[43]
Relazione sulla gestione
Altri fatti di gestione dell’esercizio
Relazioni industriali
Con l’accordo sindacale firmato al Ministero dello Sviluppo Economico il 12 febbraio 2015, Azienda e
organizzazioni sindacali hanno concordato di proseguire il programma di CIGS fino al 31 dicembre 2015 per
127 dipendenti, con turni di rotazione pari al 10% del personale interessato. Sempre nello stesso periodo si
ricorrerà a due settimane di CIGS per un massimo di 820 lavoratori, mentre altri 137 dipendenti saranno sospesi
limitatamente a un periodo di 5 giornate dal 16 agosto al 31 dicembre 2015.
In data 2 aprile 2015 e 11 maggio 2015 sono stati sottoscritti presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali i verbali di accordo per il ricorso alla CIGS per ristrutturazione del debito ai sensi dell’art. 3 co. 1 legge
n. 223/91 per il periodo 12 aprile 2015 – 31 dicembre 2015.
Prima della conclusione dell’anno, con l’accordo raggiunto in Assolombarda il 20 novembre 2015 è stato
definito nuovamente l’utilizzo del Contratto di Solidarietà per il 2016, dopo la sospensione avvenuta per tutto il
2015 avendo l’azienda raggiunto il 31 dicembre 2014 il limite massimo di 48 mesi consecutivi di utilizzo
previsto dalla legge.
L’accordo prevede dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 l’utilizzo del CdS verticale per 846 lavoratori con
riduzione dell’orario di lavoro del 12% (16 giornate intere più 30 minuti di riduzione giornaliera gli altri giorni,
corrispondenti ad altri 16 giornate equivalenti), del CdS verticale per 125 lavoratori per 8 giornate annue e il
rientro al lavoro con una percentuale di CdS del 50% mensile (a giornate intere) per i dipendenti del bacino
CIGS 2015 che non hanno ancora sostenuto l’esame previsto dal piano di riqualificazione di cui sopra e fino al
superamento dello stesso.
Open Hub Med S.c.r.l.
In data 5 novembre 2015 è stata costituita la società OPEN HUB MED S.c.a.r.l. di cui Italtel S.p.A. detiene una
partecipazione pari al 12,50% al 31 dicembre 2015. Scopo della nuova società è la messa in opera e la gestione
di un HUB (ovvero di uno snodo trasmissivo) chiave per l’area del Mediterraneo che permetterà a tutti gli
operatori nazionali ed internazionali di valorizzare le opportunità commerciali di servizi di telecomunicazione ed
altri servizi connessi alla società dell’informazione.
Contenzioso fiscale in Italia
Italtel S.p.A. (Italtel o la Società) ha in essere alcuni contenziosi fiscali pendenti che traggono origine
dall’impugnazione degli avvisi di accertamento emessi dalla Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della
Lombardia – Ufficio Grandi Contribuenti (l’Ufficio) in relazione ai periodi di imposta 2004, 2005, 2006, 2007,
2008 e 2009. L’Agenzia delle Entrate ha principalmente contestato ai fini IRES (i) l’omessa contabilizzazione di
ricavi per una asserita prestazione di servizi svolta a favore di CD&R Investment III S.a.r.l. (socio al 48,77% di
Italtel Group S.p.A.) quantificata in misura pari agli interessi passivi e costi connessi ai finanziamenti accesi in
relazione all’operazione di Leveraged Buy Out con la quale nel corso del 2002 Italtel Group S.p.A. (già Italtel
Holding S.p.A.) ha acquisito Italtel S.p.A. (per il tramite di Italtel Acquisition S.p.A.), riprendendo così a
tassazione un importo pari a circa 19,5 milioni di Euro per il 2004, 18,9 milioni di Euro per il 2005, 17,5 milioni
di Euro per il 2006, 16 milioni di Euro per il 2007, 14,6 milioni di Euro per il 2008 e 7,2 milioni di Euro per il
2009 (Rilievo LBO); ed inoltre (ii) l’indeducibilità di costi per servizi resi a favore di Italtel da società del
Gruppo non residenti ai fini fiscali in Italia per difetto del requisito di inerenza ovvero di idoneo supporto
documentale per un importo pari a circa 5,1 milioni di Euro per il 2004, 2,9 milioni di Euro per il 2005, 3,5
milioni di Euro per il 2006, 1,2 milioni di Euro per il 2007, 1,0 milione di Euro per il 2008 e 0,7 milioni di Euro
per il 2009 (Rilievo Service Agreement).
In relazione agli avvisi di accertamento notificati per il 2004 (in materia di IRES, IRAP e IVA) e all’avviso di
accertamento notificato per il 2006 (in materia di IRES) la Commissione Tributaria Regionale di Milano
(sentenze nn. 339 e 340 del 4 febbraio 2015) ha parzialmente accolto gli appelli dell’Ufficio e, con riferimento al
[44]
Relazione sulla gestione
Rilievo LBO, ha ridotto la ripresa a tassazione per il 2004 da circa Euro 19,5 milioni a circa Euro 9,5 milioni e
per il 2006 da Euro 17,5 milioni a Euro 8,5 milioni. Con riguardo al Rilievo Service Agreement i giudici di
secondo grado hanno ritenuto illegittima la relativa ripresa a tassazione. In data 4 settembre 2015 Italtel ha
presentato ricorso per Cassazione impugnando i capi della sentenza a sé sfavorevoli. In data 6 ottobre 2015
l'Ufficio (rappresentato dall'Avvocatura di Stato) ha notificato il proprio controricorso senza tuttavia impugnare i
capi della sentenza ad essa sfavorevoli. Tali capi della sentenza devono pertanto ritenersi passati in giudicato.
Con riferimento all’avviso di accertamento relativo al 2006 in materia IRAP e IVA (riguardante il Rilievo
Service Agreement), l’Avvocatura Generale dello Stato ha notificato in data 22 aprile 2014 il ricorso per
Cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Milano che ha integralmente accolto
l’appello presentato dalla Società ed ha conseguentemente annullato il relativo avviso di accertamento. La
Società ha notificato e depositato controricorso nei termini di legge.
Relativamente agli avvisi di accertamento notificati per il 2005 e per il 2007 in materia di IRES, IRAP e IVA, la
Commissione Tributaria Regionale di Milano (rispettivamente sentenza n. 1932 dell’8 maggio 2015 e sentenza
n. 1880 del 6 maggio 2015) ha confermato l’annullamento del Rilievo LBO e del Rilievo Service Agreement. In
data 2 novembre 2015 l’Ufficio ha presentato ricorso per Cassazione avverso le predette sentenze. In data 3
dicembre 2015 la Società ha presentato i propri controricorsi per Cassazione.
Con riferimento agli avvisi di accertamento in materia di IRES, IRAP e IVA notificati per il 2008 e il 2009 la
Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha depositato le sentenze n. 8651/2015 (riferita agli avvisi di
accertamento IRES e IRAP) e n. 8652/2015 (relativa agli avvisi di accertamento IVA), con cui ha integralmente
annullato gli avvisi di accertamento in oggetto. In data 4 aprile 2016 l’Ufficio ha notificato i ricorsi in appello
davanti alla Commissione Tributaria Regionale di Milano avverso le sentenze di primo grado. Italtel si costituirà
in giudizio nei termini di legge.
In data 23 dicembre 2015 l’Ufficio ha notificato ad Italtel gli avvisi di accertamento in materia di IRES, IRAP e
IVA relativi al 2010 con i quali, in relazione al Rilievo LBO, ha ripreso a tassazione maggiori imponibili per
circa euro 7,5 milioni e, in relazione al Rilievo Service Agreement, ha disconosciuto costi per circa euro 0,9
milioni. In data 17 febbraio 2016 la Società ha depositato presso l’Ufficio istanza di accertamento con adesione
in relazione a tutti gli avvisi notificati per il periodo di imposta 2010. Essendo trascorsi improduttivamente i
termini per la definizione dell’adesione, la Società ha proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento IRES
IRAP e IVA, nei termini previsti dalla normativa vigente, in data 20 maggio 2016.
Allo stato attuale Italtel, supportata da un parere di un proprio consulente fiscale, anche sulla base delle sentenze
favorevoli di 2° grado relative ai periodi d’imposta 2005 e 2007 nonché dei chiarimenti forniti dall’Agenzia
delle Entrate con la Circolare dello scorso 30 marzo n.6/E, in merito al trattamento fiscale delle cd. “operazioni
di acquisto con indebitamento”,, ritiene che tali passività potenziali rappresentino un rischio possibile, non
probabile, e ha pertanto ritenuto di non procedere ad alcun accantonamento.
[45]
Relazione sulla gestione
Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale
e dei risultati finanziari
Nel presente capitolo sono fornite le analisi di situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria della Società per
gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014.
Risultati reddituali
Nel seguito sono esposti i conti economici relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014.
(migliaia di euro)
2015
%
2014
296.302
17.919
(246.589)
(66.317)
(19.517)
100
6,1
(83,2)
(22,4)
(6,6)
269.766
25.454
(227.833)
(74.021)
(22.291)
100
9,4
(84,4)
(27,4)
(8,3)
Altri costi operativi
Variazione delle rimanenze
Incrementi di immobilizzazioni per lavori
interni
Risultato operativo
(4.043)
1.713
(1,4)
0,6
(5.220)
4.398
(1,9)
1,6
14.000
(6.532)
4,7
(2,2)
14.347
(15.400)
5,3
(5,7)
Proventi /(Oneri) finanziari netti
Proventi / (Oneri) da valutazione di
partecipazioni netti
Risultato dell’esercizio prima delle imposte
Imposte dell’esercizio
Utile / (Perdita) dell’esercizio
(3.439)
(1,2)
568
0,2
(917)
(10.888)
(13.389)
(24.277)
(0,3)
(3,7)
(4,5)
(8,2)
(1.370)
(16.202)
(1.394)
(17.596)
(0,5)
(6,0)
(0,5)
(6,5)
Ricavi delle vendite e prestazioni
Altri proventi
Acquisti di materiali e servizi esterni
Costo del lavoro
Ammortamenti e svalutazioni
(a)
(a)
%
(a)
Incidenza percentuale rispetto ai ricavi delle vendite e delle prestazioni
Per maggiori informazioni ed analisi dei risultati reddituali si rimanda ai commenti del Bilancio Consolidato di
Italtel S.p.A. al 31 dicembre 2015.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2015 ammontano a 296.302 migliaia di Euro ed
evidenziano un incremento complessivo di 26.536 migliaia di Euro, pari ad un incremento del 9,8% , rispetto al
31 dicembre 2014 che rilevava ricavi per 269.766 migliaia di Euro.
I ricavi verso Telecom Italia ammontano a 130.153 migliaia di Euro, contro 133.526 migliaia di Euro del 2014,
con un decremento di 3.373 migliaia di Euro, pari al -2,5%.
I ricavi verso gli Altri Operatori Italiani ammontano a 41.072 migliaia di Euro contro 37.213 migliaia di Euro
del 2014 con un incremento di 3.859 migliaia di Euro, pari al 10,4%, dovuto in prevalenza ai ricavi verso
Tiscali, non presente come cliente nel 2014.
I ricavi verso Pubblica Amministrazione e Grandi Aziende, che ammontano a 71.877 migliaia di Euro contro
54.328 migliaia di Euro del 2014, evidenziano un incremento di 17.549 migliaia di Euro, pari al 32,3%, rispetto
all’anno precedente. Tale incremento è dovuto principalmente alla fine dei lavori relativi all’Expo, oltre che ai
maggiori ricavi verso Poste, Rai e Fiat.
I ricavi verso Operatori esteri ammontano a 53.200 migliaia di Euro (di cui 32.645 migliaia di Euro verso società
del Gruppo Italtel) contro 44.699 migliaia di Euro del 2014 (di cui 16.159 migliaia di Euro verso società del
Gruppo Italtel) con un aumento di 8.501 migliaia di Euro. L’incremento del fatturato verso società del Gruppo è
pari a 16.486 migliaia di Euro.
[46]
Relazione sulla gestione
In sintesi, l’andamento dei fatturati 2015 verso 2014 è descritto nella tabella sottostante.
Telecom Italia
Altri Operatori Italiani di TLC
Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione
Operatori esteri
Totale
(a)
(b)
2015
%
130.153
41.072
71.877
53.200
296.302
43,9%
Incidenza percentuale rispetto al totale
Variazione percentuale rispetto all’esercizio precedente
(a)
13,8%
24,3%
18,0%
100%
2014
133.526
37.213
54.328
44.699
269.766
% Variazione %
(a)
(b)
49,5%
(2,5)%
20,1%
32,3%
13,8%
16,6%
100%
10,4%
19,0%
9,8%
La voce Altri proventi passa da 25.454 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a 17.919 migliaia di Euro al 31
dicembre 2015 con un peggioramento di 7.535 migliaia di Euro.
Nell’esercizio 2015 i contributi in conto esercizio relativi ad erogazioni a fondo perduto concesse da enti
pubblici a fronte di progetti di ricerca applicata sono pari a 5.552 migliaia di Euro e diminuiscono di 1.503
migliaia di Euro (-21,3%) rispetto all’esercizio precedente per ritardi in alcuni progetti.
Il costo del lavoro al 31 dicembre 2015 ammonta a 66.317 migliaia di Euro contro un valore di 74.021 migliaia
di Euro al 31 dicembre 2014 con un decremento di 7.704 migliaia di Euro, pari al -10,4%.
Al 31 dicembre 2015 sono inclusi 576 migliaia di Euro di oneri non ricorrenti che l’anno precedente
ammontavano a 7.259 migliaia di Euro.
Gli ammortamenti e svalutazioni al 31 dicembre 2015 sono pari a 19.517 migliaia di Euro (22.291 migliaia di
Euro nel 2014).
Gli altri costi operativi si riducono nell’esercizio 2015 di 1.177 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2014.
Il risultato operativo (EBIT) è negativo e ammonta a 6.532 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015, in
miglioramento rispetto al periodo precedente, negativo per 15.400 migliaia di Euro.
L’EBITDA è positivo e ammonta a 12.985 migliaia di Euro (4,4% del fatturato). Si raffronta con l’EBITDA
positivo di 6.891 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 (2,6% del fatturato) con un incremento di 6.094 migliaia
di Euro. Tale incremento è dovuto principalmente alla riduzione degli oneri non ricorrenti relativi al costo del
lavoro, alla diminuzione dei costi operativi parzialmente compensati da una flessione della redditività dei ricavi.
I proventi/(oneri) finanziari netti passano da un saldo positivo di 568 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 ad un
saldo negativo di 3.439 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 rilevando una variazione di 4.007 migliaia di Euro.
Gli differenze cambio nette passano da negative per 2.964 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a positive per
2.785 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 con una variazione positiva di 5.749 migliaia di Euro.
Gli interessi passivi netti aumentano di 3.058 migliaia di Euro passando da 3.378 migliaia di Euro al 31
dicembre 2014 a 6.437 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015. L’aumento è determinato dai maggiori interessi
dei debiti verso banche per effetto dell’aumento dei tassi a seguito dell’accordo di ristrutturazione del 2013 che
prevedeva una riduzione per i primi due anni dei tassi applicati all’indebitamento.
Gli Altri oneri e proventi finanziari passano da un saldo positivo di 6.910 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014
ad un saldo, sempre positivo, di 213 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015. Vi è da considerare che, rispetto al
2014, sono stati riclassificati dagli Altri costi operativi gli oneri per operazioni di factoring per 980 migliaia di
Euro.
I proventi e oneri da partecipazione netti presentano un saldo negativo pari a 917 migliaia di Euro al 31
dicembre 2015 per effetto principalmente degli accantonamenti effettuati in relazione alle società controllate
Italtel Poland Sp.Zo.O., Italtel Telecommunications Hellas EPE., Italtel Uk Ltd., Italtel Arabia Ltd. e Consorzio
Telesis.
[47]
Relazione sulla gestione
Il risultato di Italtel S.p.A. prima delle imposte è negativo per 10.888 migliaia di Euro rispetto al risultato
negativo per 16.202 migliaia di Euro dell’esercizio 2014.
L’onere per imposte dell’esercizio 2015 è pari a 13.389 migliaia di Euro, principalmente composto da 9.735
migliaia di Euro conseguenti alla svalutazione delle imposte differite attive per la variazione del tasso d’imposta
IRES dal 27,5% al 24% deliberato dalla Legge di Stabilità 2016 (Legge n.208/15) all’art.1, c.61, a partire
dall’esercizio 2017. Nel precedente esercizio il costo per imposte ammontava a 1.394 migliaia di Euro.
Nell’esercizio si rileva una perdita di 24.277 migliaia di Euro rispetto alla perdita di 17.596 migliaia di Euro
dell’esercizio 2014.
Sintesi patrimoniale
Nel seguito vengono raffrontate la sintesi patrimoniale al 31 dicembre 2015 e quella al 31 dicembre 2014.
31/12/2015
302.307
(45.775)
(19.375)
(6.885)
230.272
206.909
23.363
2.000
98.728
(77.365)
230.272
A) Capitale fisso
B) Capitale circolante
C) Fondi per benefici ai dipendenti
D) Altre passività non correnti e Altri fondi
Totale capitale investito netto
E) Indebitamento finanziario netto
F) Patrimonio netto
Capitale sociale
SFP
Altre riserve incluso risultato dell’esercizio
Totale indebitamento e Patrimonio netto
31/12/2014
316.414
(31.025)
(23.193)
(7.777)
254.419
207.576
46.843
2.000
98.728
(53.885)
254.419
(migliaia di euro)
Variazioni
(14.107)
(14.750)
3.818
892
(24.147)
(667)
(23.480)
(23.480)
(24.147)
Investimenti
Gli investimenti dell’esercizio sono stati di 18.061 migliaia di Euro, di cui 16.555 migliaia di Euro in
immobilizzazioni immateriali e 1.506 migliaia di Euro in immobilizzazioni materiali.
In particolare sono stati investiti 15.468 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.087 migliaia di
Euro in software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo di software.
Le immobilizzazioni materiali si incrementano di 710 migliaia di Euro per l’acquisto di attrezzature industriali
riguardanti per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti
destinati al mercato. Sono stati investiti inoltre 417 migliaia di Euro in apparecchiature elettroniche e computer
per il rinnovo tecnologico dei sistemi informatici della Società e 256 migliaia di Euro per interventi di
manutenzione straordinaria degli impianti relativi ai fabbricati della sede di Castelletto e Carini.
[48]
Relazione sulla gestione
Indebitamento netto
L’indebitamento finanziario netto risulta come segue:
Finanziamenti bancari a breve termine
Finanziamenti a medio-lungo termine (bancario e agevolato)
Altri debiti finanziari
Ratei e risconti passivi
Indebitamento lordo
Denaro e valori in cassa
Banche conti correnti disponibili
Banche conti correnti vincolati
Crediti finanziari a breve termine
Ratei e risconti attivi
Altri titoli del circolante
Indebitamento netto
31/12/2015
85.315
153.385
14.736
121
253.557
(35.008)
(8.008)
(3.070)
(562)
206.909
31/12/2014
82.913
138.151
19.401
142
240.607
(50)
(23.579)
(5.062)
(4.224)
(116)
207.576
(migliaia di euro)
Variazioni
2.402
15.234
(4.665)
(21)
12.950
50
(11.429)
(2.946)
1.154
(446)
(667)
L’indebitamento netto al 31 dicembre 2015 è pari a 206.909 migliaia di Euro e diminuisce di 667 migliaia di
Euro rispetto a 207.576 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 per effetto dell’aumento delle Disponibilità liquide
e mezzi equivalenti e Altre attività finanziarie per complessivi 13.617 migliaia di Euro compensato
dall’aumento di 12.950 migliaia di Euro dell’indebitamento lordo.
I finanziamenti bancari a breve aumentano di 2.402 migliaia di Euro per nuove accensioni per 7.853 migliaia di
Euro (di cui 4.999 finanziamenti a tasso agevolato) compensati da rimborsi pari a 9.682 migliaia di Euro (di cui
5.464 finanziamenti a tasso agevolato) e dalla rilevazione della quota a breve dei finanziamenti a medio e lungo
termine per 4.231 migliaia di Euro.
I finanziamenti a medio e lungo termine aumentano di 15.234 migliaia di Euro derivanti da 29.753 migliaia di
Euro di nuove accensioni (di cui 18.114 finanziamenti a tasso agevolato), 10.288 migliaia di Euro di rimborsi e,
come già indicato al paragrafo precedente, 4.231 migliaia di Euro per la quota riclassificata nel breve termine.
Gli altri debiti finanziari si riducono di 4.665 migliaia di Euro per effetto del rimborso di 4.705 migliaia di Euro
relativi ai finanziamenti verso società consociate compensati da 40 migliaia di Euro di nuove accensioni di altri
debiti finanziari.
Il saldo delle banche conti correnti vincolati di 8.008 migliaia di Euro si riferisce a disponibilità liquide vincolate
a garanzia dell’erogazione di due finanziamenti per progetti di ricerca denominati PAIMS e SIS. L’importo di
5.062 migliaia di Euro vincolato al 31 dicembre 2014 è stato liberato nel corso del 2015.
I crediti finanziari diminuiscono di 1.154 migliaia di Euro mentre i ratei e risconti attivi si incrementano di 446
migliaia di Euro.
Rapporti con parti correlate
La Società ha proseguito durante l’esercizio l’attività di monitoraggio delle operazioni con Parti Correlate a
tutela degli azionisti di minoranza e degli altri portatori di interesse di Italtel S.p.A. da eventuali abusi,
assicurando trasparenza informativa, nonché correttezza formale e sostanziale nell’esecuzione delle operazioni
con Parti Correlate, sia nella fase istruttoria che nella fase esecutiva.
Italtel S.p.A. ha in essere una procedura interna riguardante le operazioni con Parti Correlate approvata dal
Consiglio di Amministrazione della Società in data 16 dicembre 2014..
Con riferimento alle attività svolte con parti correlate nel corso dell’esercizio, si rimanda alla relativa sezione
delle Note del bilancio.
[49]
Relazione sulla gestione
Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio
Non si rilevano eventi successivi alla chiusura dell’esercizio oltre quelli già esposti nel capitolo Fatti di rilievo
relativi alla Società della Relazione sulla gestione.
Evoluzione prevedibile della gestione
Sul presupposto della continuità aziendale, come indicato nel relativo paragrafo, la Società ritiene che le linee
strategiche del Piano Industriale 2016-2022 possano costituire la base per un’ulteriore crescita della Società
stessa.
Settimo Milanese, 9 giugno 2016
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
[50]
Bilancio d’esercizio
BILANCIO D’ESERCIZIO
Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2015 e 2014
(euro)
Nota
31/12/2015
31/12/2014
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
Avviamento
Altre attività immateriali
Partecipazioni
Attività finanziarie a medio e lungo termine
Altre attività
Imposte anticipate
Totale attività non correnti
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
13.623.957
169.564.565
23.926.513
15.334.204
10.573.825
8.946.758
68.694.220
310.664.042
15.059.290
169.564.565
23.981.157
15.019.520
2.117.848
11.635.182
79.036.621
316.414.183
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali
Crediti per imposte correnti
Altri crediti e attività
Attività finanziarie a breve termine
Banche conti correnti vincolati
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale attività correnti
(14)
(15)
(16)
(17)
(18)
(19)
(19)
27.741.913
66.480.991
17.238.689
3.284.069
35.007.511
149.753.173
21.773.572
71.399.872
261.647
21.582.889
4.340.015
5.061.976
23.628.785
148.048.756
460.417.215
464.462.939
(20)
(20)
(21)
2.000.000
98.728.489
(77.365.083)
23.363.406
2.000.000
98.728.489
(53.885.596)
46.842.893
(22)
(23)
(24)
(25)
19.374.813
5.881.720
153.385.425
1.003.490
179.645.448
23.192.597
7.360.863
138.433.021
415.902
169.402.383
(26)
(27)
(28)
(24)
113.916.984
43.320.003
100.171.374
257.408.361
437.053.809
110.649.365
35.394.695
102.173.603
248.217.663
417.620.046
460.417.215
464.462.939
Attivo
Totale Attivo
Patrimonio netto e Passivo
Patrimonio netto
Capitale sociale
Riserva da apporto Strumenti Finanziari Partecipativi
Altre riserve inclusa Perdita dell’esercizio
Totale Patrimonio netto
Passivo
Passività non correnti
Fondi per benefici ai dipendenti
Fondi per rischi e oneri
Passività finanziarie a medio e lungo termine
Altre passività
Totale passività non correnti
Passività correnti
Debiti commerciali
Debiti per imposte correnti
Altri debiti e passività
Passività finanziarie a breve termine
Totale passività correnti
Totale Passivo
Totale Patrimonio netto e Passivo
[51]
Bilancio d’esercizio
Conto economico relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e
2014
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri proventi
Acquisti di materiali e servizi esterni
Costo del lavoro
Ammortamenti e svalutazioni
Altri costi operativi
Variazione delle rimanenze
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Nota
01/0131/12/2014
(29)
(30)
(32)
(32)
(33)
(34)
(35)
(36)
296.302.331
17.918.905
(246.588.548)
(66.317.143)
(19.516.912)
(4.043.164)
1.712.293
13.999.768
269.765.558
25.454.548
(227.832.823)
(74.021.666)
(22.290.687)
(5.220.416)
4.397.887
14.346.977
(6.532.470)
(15.400.622)
15.328.821
(18.768.277)
(916.345)
(13.389.149)
12.576.518
(12.008.280)
(1.370.375)
(1.393.515)
(24.277.420)
(17.596.274)
Risultato operativo
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Proventi / (Oneri) da valutazione di partecipazioni
Imposte dell'esercizio
(37)
(37)
(38)
(39)
Utile / (Perdita) dell’esercizio
[52]
(euro)
01/0131/12/2015
Bilancio d’esercizio
Conto economico complessivo relativo agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2015 e 2014
Utile/(perdita) dell’esercizio
(a)
Utili / (Perdite) che non si riverseranno a conto economico in
futuro:
- Rimisurazione fondi per benefici ai dipendenti (IAS 19)
Utili (perdite) attuariali
Effetto fiscale
(b)
Totale altri utili/(perdite) imputati direttamente a
patrimonio netto
(c)
Totale utile/(perdita) complessivo
(a+c)
[53]
(euro)
01/0131/12/2015
01/0131/12/2014
(24.277.420)
(17.596.274)
1.246.372
(448.439)
797.933
(1.844.864)
507.338
(1.337.526)
797.933
(1.337.526)
(23.479.487)
(18.933.800)
Bilancio d’esercizio
Rendiconto finanziario relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015
e 2014
(euro)
2015
2014
28.690.761
42.024.700
(24.277.420)
19.516.912
755.999
(4.093)
9.893.962
(2.571.413)
(1.479.143)
(17.596.274)
22.290.687
1.286.295
(1.184)
(543.943)
(4.823.260)
(2.380.595)
1.834.804
(1.768.274)
4.918.881
(5.968.340)
7.294.271
11.780.515
18.025.327
19.860.131
31.219.636
(4.110.536)
2.906.767
(13.621.521)
16.394.346
14.626.072
C - Flusso monetario da / (per) attività di investimento
(Investimenti) e disinvestimenti in partecipazioni e titoli
(Incremento) /Decremento altre attività finanziarie
Disinvestimenti di immobilizzazioni
Investimenti in immobilizzazioni materiali
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
Totale (C)
(314.685)
608.413
37.313
(1.506.185)
(16.553.970)
(17.729.114)
(449.000)
(2.000.402)
24.366
(1.455.478)
(14.719.899)
(18.600.413)
D - Flusso monetario da / (per) attività finanziarie
Accensioni e (rimborsi) finanziamenti a breve termine
Accensione nuovi finanziamenti a medio lungo termine
Accensione nuovi finanziamenti a tasso agevolato
Rimborso finanziamenti a terzi
Versamento conto capitale
Accensioni passività per locazioni finanziarie
Rimborsi passività per locazioni finanziarie
(Incremento) /Decremento attività finanziarie non correnti
Incremento / (Decremento) altre passività
Totale (D)
2.770.435
11.582.797
23.158.002
(19.916.832)
95.000
(52.609)
(8.008.444)
(5.442.616)
4.185.733
(7.315.733)
9.465.654
4.841.885
(9.655.245)
22.803
(31.350)
(6.687.612)
(9.359.598)
6.316.750
(13.333.939)
35.007.511
28.690.761
A - Disponibilità monetarie nette iniziali
B - Flusso monetario dall’attività operativa
Risultato dell’esercizio
Ammortamenti e svalutazioni
Oneri (Proventi) netti da valutazione partecipazioni
Minus/(Plus)valenze nette su dismissioni cespiti
Decremento (incremento) imposte anticipate(1)
Incremento (decremento) dei fondi per benefici ai dipendenti(2)
Variazione di altri fondi
Flusso monetario dell’attività di esercizio prima delle
variazioni del capitale circolante
Variazioni del capitale circolante
(Incremento) / Decremento dei crediti
(Incremento) / Decremento delle rimanenze
(Incremento) / Decremento di altre attività
Incremento / (Decremento) dei debiti verso fornitori e altri
Totale variazioni del capitale circolante
Totale (B)(3)
E - Flusso monetario dell’esercizio (B+C+D)
F - Disponibilità monetaria netta finale
(1)
(2)
(3)
(4)
Al netto della variazione imputata direttamente a patrimonio netto.
Al netto della variazione dei fondi per benefici ai dipendenti imputata direttamente a patrimonio netto.
Non si rilevano pagamenti di imposte al 31 dicembre 2015.
Nel Risultato d’esercizio sono rilevati interessi passivi netti per 4.523.947 Euro nel 2015 (1.328.822 Euro nel 2014) non pagati alla chiusura
dell’esercizio
[54]
Bilancio d’esercizio
Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014
(euro)
Capitale
sociale
Riserva da
apporto
Strumenti
Finanziari
Partecipativi
Saldi al 31 dicembre 2014
2.000.000
-
2.000.000
98.728.489
-
-
(34.951.796)
(18.933.800)
65.776.693
(18.933.800)
Utile/(perdita) complessivo
-
-
-
(23.479.487)
(23.479.487)
Saldi al 31 dicembre 2015
2.000.000
98.728.489
-
(77.365.083)
23.363.406
Saldi al 1° gennaio 2014
Utile/(perdita) complessivo
98.728.489
[55]
Altre riserve
Azioni
incluso risultato
proprie
dell’esercizio
-
(53.885.596)
Totale
Patrimonio
netto
46.842.893
Note del bilancio
Note del bilancio
Nota 1 Introduzione
Premessa
Italtel S.p.A. è una società per azioni avente sede legale in Castelletto, Settimo Milanese (MI) ed è
partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A.
Italtel Group S.p.A. è una società per azioni avente sede legale in Castelletto, Settimo Milanese (MI) il cui
capitale sociale, con riferimento alle azioni ordinarie con diritto di voto “A”, è detenuto come descritto
nell’Introduzione a pagina 5.
Tra le riserve di Patrimonio Netto risulta iscritta la Riserva Strumenti Finanziari Partecipativi per Euro
98.728.489, originariamente pari ad Euro 153.035.272. Tali strumenti, convertibili in azioni al verificarsi
di determinati eventi, sono descritti in Relazione sulla gestione, nella Base di presentazione e nella Nota
20 – Capitale sociale e Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi.
La Società offre soluzioni, prodotti e servizi prevalentemente per gli operatori di telecomunicazioni e
anche per Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione. Tali soluzioni, prodotti e servizi vengono perlopiù
proposti sotto forma di progetti per la convergenza voce-dati e fisso-mobile.
Il presente bilancio d’esercizio annuale, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, è presentato in
Euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Rendiconto finanziario, dal
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Conto economico complessivo e dalle Note del
bilancio. Tutti i valori riportati nelle note al bilancio d’esercizio sono espressi in migliaia di Euro, salvo
ove diversamente indicato.
Modalità di presentazione del bilancio
La Società, con riferimento al 31 dicembre 2015, ha predisposto il bilancio d’esercizio in conformità ai
principi contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea. Per
IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni
dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle
precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC").
Di seguito vengono indicate le principali variazioni apportate ai principi contabili internazionali
Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2015:
 Con regolamento n. 1361/2014 emesso dalla Commissione Europea in data 18 dicembre 2014, sono
state omologate le disposizioni contenute nel documento “Annual Improvements to IFRSs - 2011–2013
Cycle”. Le previsioni in esso contenute hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 1 chiarendo che un
“first time adopter” può, sebbene non obbligato, utilizzare nel primo bilancio redatto secondo gli
IFRS, i documenti emessi dallo IASB ma non ancora in vigore se è consentita la loro applicazione
anticipata; (ii) all’IFRS 3, chiarendo che l’IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili
relativi alla formazione di una joint venture o joint operation (così come definiti dall’IFRS 11) nel
bilancio della joint venture o joint operation; (iii) all’IFRS 13, chiarendo che la disposizione contenuta
nell’IFRS 13 in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività
finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti (compresi i contratti non finanziari) rientranti
nell'ambito dello IAS 39 o dell’IFRS 9; (iv) allo IAS 40, chiarendo che per stabilire quando l’acquisto
di un investimento immobiliare costituisce una aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle
disposizioni dell’IFRS 3.
Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° febbraio 2015:
[56]
Note del bilancio
 Con regolamento n. 2015/28 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, sono state
omologate le previsioni normative contenute nel documento “Annual Improvements to IFRSs - 2010–
2012 Cycle”. Tali previsioni hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 2 Share-based Payments,
chiarendo la definizione di “condizione di maturazione” e introducendo le definizioni di condizioni di
servizio e di risultato; (ii) all’IFRS 3 Business Combinations, chiarendo che le obbligazioni a
corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di
strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni
rilevate a conto economico; (iii) all’IFRS 8 Operating Segments, richiedendo che venga data
informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell’aggregazione dei segmenti
operativi descrivendo i segmenti che sono stati aggregati e gli indicatori economici che sono stati
valutati per determinare che i segmenti aggregati presentano caratteristiche economiche simili: (iv) allo
IAS 16 “Property, plant and equipment” e IAS 38 “Intangible assets”, chiarendo la modalità di
determinazione del valore contabile lordo delle attività, in caso di rivalutazione conseguente
all’applicazione del modello della rideterminazione del valore; (v) allo IAS 24 Related Party
Disclosures, stabilendo le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi
relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell’entità che redige il bilancio.
 Con regolamento n. 2015/29 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014, sono state
omologate le modifiche apportate allo IAS 19 dalle disposizioni contenute nel documento “Defined
Benefit Plans: Employee Contributions (Amendments to IAS 19 Employee Benefits)”. Le modifiche
apportate consentono la contabilizzazione in diminuzione del current service cost del periodo dei
contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di
servizio, in luogo dell’allocazione di tali contributi lungo l’arco temporale cui il servizio è reso.
Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2016:
 Con regolamento n. 2015/2173 emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, sono
state omologate le modifiche apportate all’IFRS 11 “Joint arrangements”. La modifica richiede che
un entità adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti
all’acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un “business”. Questo
principio si applica sia per l’acquisizione di una interessenza iniziale sia per le acquisizioni successive
di ulteriori interessenze. Tuttavia, una partecipazione precedentemente detenuta, non è rivalutata
quando l'acquisizione di un'ulteriore quota ha come effetto il mantenimento del controllo congiunto
(cioè l’acquisizione ulteriore non comporta l’ottenimento del controllo sulla partecipata).
 Con regolamento n. 2015/2231 emesso dalla Commissione Europea in data 2 dicembre 2015, sono
state omologate le modifiche apportate allo IAS 16 “Property, plant and equipment” e IAS 38
“Intangible assets”. La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto
determinare la quota di ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un
determinato periodo. Secondo lo IASB, i ricavi generati da una attività generalmente riflettono fattori
diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dall’attività stessa.
 Con regolamento n.2015/2441 del 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato le
modifiche apportate allo IAS 27 “Equity Method in Separate Financial Statements”. Lo IASB ha
introdotto la facoltà di valutare le partecipazioni in società controllate, collegate o in joint venture, nel
bilancio separato, utilizzando il metodo del patrimonio netto. Tale facoltà che era prima preclusa si
aggiunge quindi alle altre due opzioni che sono state mantenute: (i) metodo del costo; (ii) fair value in
accordo allo IAS 39 o IFRS 9.
La Società, a partire dal 1° gennaio 2016, si avvarrà della possibilità di adottare il metodo del
Patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, collegate o in joint
venture.
 Con regolamento n. 2015/2343 emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015, sono
state omologate le previsioni normative contenute documento “Annual Improvements to IFRSs - 2012–
2014 Cycle”. Tali previsioni hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 5, chiarendo che quando
un’attività non corrente (o gruppo di dismissione) viene riclassificata da “posseduta per la vendita” a
“posseduta per la distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un
[57]
Note del bilancio
piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale; (ii) all’IFRS 7 “Service
contracts” stabilendo che se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le
condizioni dello IAS 39 per l’eliminazione contabile dell’attività, si richiede che venga fornita
informativa sull’eventuale coinvolgimento residuo che l’entità potrebbe ancora avere in relazione
all’attività trasferita. In particolare, la modifica fornisce indicazioni su cosa si intende per
“coinvolgimento residuo” ed aggiunge una guida specifica per aiutare la direzione aziendale a
determinare se i termini di un accordo per la prestazione di servizi che riguardano l'attività trasferita,
determinano o meno un coinvolgimento residuo; (iii) all’IFRS 7 “Interim Financial Statements”
chiarendo che le informazioni integrative con riferimento alle compensazioni (“offsetting”) delle
attività e passività finanziarie sono obbligatorie solo con riferimento al bilancio annuale. In caso di
redazione dei bilanci intermedi, tali informazioni integrative andranno fornite solo se ritenute
necessarie per far comprendere i cambiamenti avvenuti nella posizione finanziaria e nell’andamento
economico di un’entità rispetto al suo ultimo bilancio annuale; (iv) allo IAS 19 ”Employee Benefits”
richiedendo che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di
lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di
aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di tali titoli devono
essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici; (v) allo IAS 34 “Interim Financial
Reporting” chiarendo che le informazioni integrative richieste da tale principio possano essere incluse
nelle note al bilancio intermedio oppure possano essere incluse, con specifici cross-references, in altre
sezioni del fascicolo che include a sua volta il bilancio intermedio redatto in accordo allo IAS 34.
 Con regolamento n.2015/2406 del 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato le
modifiche apportate allo IAS 1 “Presentation of financial statements”. Con il documento “Disclosure
initiative (Amendments to IAS 1)” lo IASB ha chiarito alcuni aspetti con riferimento alla presentazione
del bilancio: (i) enfasi sulla significatività delle informazioni integrative del bilancio (le disclosures
non significative non devono essere fornite anche se richieste espressamente da uno specifico IFRS);
(ii) ordine delle note esplicative al bilancio per le quali non è più previsto uno specifico ordine; (iii)
aggregazione/disaggregazione delle voci di bilancio qualora si ritiene di fornire informazioni più
chiare agli utilizzatori del bilancio. Le voci di bilancio previste come contenuto minimo dallo IAS 1
possono essere aggregate se ritenute non significative; (iv) sub-totali negli schemi di bilancio che
devono rispettare specifici criteri; (v) informazioni richieste per la sezione delle altre componenti di
conto economico complessivo. Si richiede esplicitamente di indicare anche la quota di OCI di
pertinenza delle società collegate e joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
indicando anche per questi valori quali saranno o non saranno successivamente riclassificati nell’utile
(perdita) dell’esercizio.
Le nuove disposizioni si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016
ed in base ad analisi preliminari del Management non genereranno impatti significativi sul bilancio di
Italtel S.p.A. ad eccezione delle modifiche allo IAS 27 come specificato sopra.
Nota 2 Principi contabili adottati
Considerazioni degli amministratori sulla continuità aziendale
Come indicato nella Relazione sulla gestione i risultati economici e finanziari al 31 dicembre 2015 del
Gruppo, di cui Italtel S.p.A. è la capogruppo, confermano il percorso di miglioramento del business
iniziato nel 2013 e proseguito nel 2014 e 2015 pur rimanendo l’EBITDA (al lordo degli oneri di
ristrutturazione) sostanzialmente immutato. Le azioni poste in essere dal management sono state dunque
coerenti con il trend di miglioramento dei fondamentali delineato nel Piano Industriale 2012-2017. Ciò
nonostante, anche in considerazione delle difficoltà economiche del settore di riferimento, i risultati
economici del Gruppo al 31 dicembre 2015 hanno evidenziato, nel relativo periodo di riferimento,
scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, idonei a costituire il presupposto del mancato
rispetto, alle relative date di verifica, di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di
finanziamento. Rispetto a quest’ultima circostanza sono quindi state tempestivamente assunte, da parte
degli amministratori, adeguate misure volte a neutralizzarne gli effetti contrattuali.
[58]
Note del bilancio
Poichè sulla base dei dati preliminari a disposizione della Società, già trasmessi alle banche finanziatrici
nelle scorse settimane unitamente alle ulteriori informazioni previste dai contratti di finanziamento,
sarebbe emerso, sotto il profilo contrattuale, in occasione dell’approvazione del presente bilancio, il
mancato rispetto di alcuni dei parametri finanziari previsti dall’Accordo di Ristrutturazione e dai contratti
di finanziamento, a seguito delle azioni poste in essere dagli amministratori, la Società e le Banche
Finanziatrici hanno formalizzato in data 1° giugno 2016 un accordo con durata fino al 1° gennaio 2017,
che sospende l’applicazione delle clausole dei contratti di finanziamento relative alla verifica di tali
parametri, e con il quale le banche finanziatrici si sono impegnate per tutto il periodo a non porre in essere
alcuna azione prevista contrattualmente per l’eventuale violazione dei covenant finanziari e a non
revocare, ridurre o cancellare gli affidamenti concessi (“Accordo di Standstill”).
Inoltre al fine di recepire i significativi mutamenti intervenuti nel contesto di mercato in cui opera la
Società rispetto al 2012, nonché al fine di aggiornare il piano in precedenza adottato, si è altresì resa
necessaria la predisposizione di una versione rivisitata del piano industriale, economico e finanziario della
Società e del Gruppo per il periodo 2016-2022 (il “Piano Industriale 2016-2022”) che si basa sulle
seguenti direttrici strategiche:
 focalizzazione su Software e Servizi, coerentemente con la consapevolezza che il valore della
digital revolution è nel Cloud, nelle Applicazioni e nei Dati;
 approccio a sei vertical markets, ossia Telecommmunications, ma anche Finance, Energy,
Healthcare, Public Safety and Manufacturing, settori che saranno investiti fortemente dalla
digitalizzazione;
 proposizione di Soluzioni Integrate e Innovative , che ci consentano di estendere le nostre
partnership e avvicinarci ai bisogni del cliente;
 ulteriore crescita sui mercati esteri , estendendo la nostra forte presenza in America Latina ed
Europa anche al Centro e Nord America e in altri mercati dell'est europeo.
Il Piano Industriale 2016-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società con delibera
dell’8 giugno 2016 (in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) è stato altresì oggetto di un
parere (comfort letter) da parte di un professionista esterno nell’ambito del quale è stata valutata la
ragionevolezza delle ipotesi alla base del Piano stesso.
Come già illustrato nella Relazione sulla gestione, nella nota riguardante i Fatti di rilievo relativi alla
Società, l’Accordo di Standstill di cui sopra è stato sottoscritto anche al fine di consentire alla Società di
portare avanti, da un lato, le trattative in corso con le Banche finanziatrici relative all’operazione di
estensione e/o rifinanziamento delle linee di credito in essere in vista dell’approssimarsi della data di
rimborso delle stesse, e in linea con il Piano Industriale 2016-2022 e, dall’altro, per consentire a Italtel
Group S.p.A. di proseguire le trattative con un possibile partner industriale e/o finanziario per il
trasferimento di una quota o della totalità delle azioni e degli SFP di Italtel S.p.A. L’Accordo di Standstill
prevede inter alia un impegno della Società a fare quanto possibile al fine di condividere con gli organi
deliberanti delle banche finanziatrici una proposta relativa all’estensione e/o rifinanziamento delle linee di
credito entro il 30 settembre 2016.
In accordo con quanto previsto dallo IAS 1, gli amministratori, valutate le significative incertezze di cui
sopra che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione:
 del tempestivo avvio delle negoziazioni con le Banche Finanziatrici volte alla definizione di
nuovi termini e condizioni, che comprendano nuovi termini di scadenza e rimborso dei
finanziamenti, che le parti intendono proseguire in buona fede;
 che le Banche Finanziatrici sono anche titolari di Strumenti Finanziari Partecipativi;
 dell’Accordo di Standstill;
 del Piano Industriale 2016-2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 giugno 2016
(in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016) oggetto di una comfort letter da parte di un
professionista esterno;
 delle trattative in corso per il trasferimento di una quota delle azioni della Società e degli SFP in
[59]
Note del bilancio
favore di uno o più partner industriali e/o finanziari;
 del monitoraggio continuo della situazione finanziaria della Società;
ritengono che la Società possa continuare a operare nel presupposto della continuità aziendale e su tale
presupposto è stato redatto il Bilancio al 31 dicembre 2015.
Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati
Il bilancio d’esercizio di Italtel S.p.A. è stato redatto secondo il principio generale del costo, salvo nei
casi specificatamente descritti nelle note seguenti, per i quali è stato applicato il Fair Value .
Tutte le cifre sono esposte, salvo diversa indicazione, in migliaia di Euro.
Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.
A
Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli
ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente
sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione
che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene
nelle condizioni originarie.
Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al
conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti
all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da
terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente
classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del “component approach”.
Analogamente, i costi di sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati
all’attivo patrimoniale e ammortizzati secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del
componente oggetto di sostituzione è imputato a conto economico.
Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall’ammortamento sistematico,
calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in funzione della
stimata vita utile al netto del Valore Recuperabile residuo.
La vita utile stimata da Italtel S.p.A., per le varie categorie di cespiti, è la seguente:




Fabbricati industriali
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
33 anni
5-10 anni
4 anni
4-10 anni
La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove
applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I terreni non sono ammortizzati.
Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita
utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è
effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del principio del
“component approach”.
[60]
Note del bilancio
B
Beni in leasing
Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente
trasferiti su Italtel S.p.A. i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività di Italtel
S.p.A. al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing.
La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono
ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicati per le immobilizzazioni
materiali, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette
aliquote e non vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale
scadenza del contratto; in tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto
di locazione. Eventuali plusvalenze realizzate sulla cessione di beni retrolocati in base al contratto di
locazione finanziaria sono iscritte tra le Altre passività e imputate a conto economico sulla base della
durata del contratto di locazione.
I pagamenti sono suddivisi tra quota capitale e quota interessi. La quota interessi è calcolata in modo da
produrre un tasso d’interesse costante sul debito residuo.
Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei
beni sono classificate come leasing operativi. I canoni riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente
a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
C
Attività immateriali
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,
controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o
di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al
netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio nel
momento in cui l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua
possibilità di utilizzazione della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile al netto del Valore
Recuperabile residuo.
(i)
Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al Fair Value
netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende. L’avviamento non è soggetto ad
ammortamento sistematico bensì a un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di
iscrizione in bilancio (impairment test). Il test di impairment sull’avviamento avviene con cadenza almeno
annuale. Tale test viene effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari
(“cash generating unit”) cui attribuire l’avviamento. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento
viene rilevata nel caso in cui il Valore Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di
iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità
generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il relativo Valore d’Uso (cfr. successivo
punto D per maggiori dettagli circa la determinazione del Valore d’Uso). Non è consentito il ripristino di
valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di valore.
Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla
cash generating unit l’eccedenza residua è allocata alle altre attività materiali e immateriali incluse nella
cash generating unit in proporzione al loro valore di carico. Il valore contabile di ogni attività all’interno
della cash generating unit non potrà essere svalutato al di sotto del più elevato tra:
 il Fair Value dell’attività al netto delle spese di vendita;
 il Valore in Uso, come sopra; e
 zero.
(ii)
Costi di ricerca e sviluppo
I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui
vengono sostenuti, a eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali laddove
risultano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
[61]
Note del bilancio
 il progetto è chiaramente identificato e i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera
attendibile;
 è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto;
 è dimostrata l'intenzione e la capacità di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati
dal progetto;
 esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l’utilità dell’immobilizzazione
immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;
 sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.
L'ammortamento dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali inizia a partire dalla data
in cui il risultato generato dal progetto è commercializzabile. L’ammortamento è effettuato in quote
costanti in un periodo di tre anni, che rappresenta la durata della stimata vita utile delle spese capitalizzate.
(iii) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno
Gli oneri relativi all’acquisizione di diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere
dell’ingegno di durata pluriennale o a tempo indeterminato sono capitalizzati.
L’ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l’acquisizione
del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi diritti, a partire dal
momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.
D
Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali
(i) Attività (immateriali e materiali) a vita utile definita
A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività materiali e immateriali con vita definita sono
analizzate al fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne sia interne
a Italtel S.p.A., di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di
tali indicatori, si procede alla stima del Valore Recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale
svalutazione a conto economico. Il Valore Recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo Fair Value
ridotto dei costi di vendita e il suo Valore d’Uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi
finanziari futuri stimati originati dall’utilizzo dell’attività e di quelli derivanti dalla sua dismissione al
termine della vita utile. Nel determinare il Valore Recuperabile, i flussi finanziari futuri attesi sono
attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del
costo del denaro rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell'attività. Per un'attività che
non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione alla
cash generating unit cui tale attività appartiene.
Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività,
ovvero della cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al Valore Recuperabile. Qualora
vengano meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile
dell’attività viene ripristinato con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che
l’attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati rilevati gli
ammortamenti.
(ii) Avviamento e attività a vita indefinita
Per le attività immateriali con vita utile indefinita, tra le quali rientra l’Avviamento, il principio contabile
internazionale n. 36 (IAS 36) richiede la misurazione formale del Valore Recuperabile (c.d. impairment
test) almeno annualmente e a prescindere dalla circostanza per la quale si rilevino indicazioni di possibili
perdite di valore. La verifica viene svolta normalmente alla fine di ogni esercizio e, pertanto, la data di
riferimento per tale valutazione è costituita dalla data di chiusura del bilancio.
Il principio IAS 36 definisce i criteri e le regole da seguire per effettuare i controlli per riduzione di valore,
indicando esplicitamente che tali criteri si applicano con riferimento sia a singole attività sia ai gruppi di
attività denominati Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit o CGU).
[62]
Note del bilancio
Se il valore contabile di un’attività o dell’unità generatrice di Flussi Finanziari (o del gruppo di unità)
eccede il rispettivo Valore Recuperabile, si rileva a conto economico separato una perdita per riduzione di
valore.
Si intende per Valore Recuperabile di un attività il più alto tra il suo Fair Value netto dei Costi di Vendita
e il suo Valore d’Uso. Il Valore d’Uso è definito dal principio IAS 36 come il valore attuale dei flussi
finanziari futuri che si prevede derivabili da un'attività. Il calcolo del Valore d’Uso di un'attività comporta
la stima dei flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e
dalla sua dismissione finale e l’applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione. La stima dei futuri
flussi finanziari si basa sui più recenti budget e piani previsionali approvati dalla direzione aziendale. I
flussi si riferiscono all’attività nelle condizioni d’uso attuali, senza includere effetti attesi da
ristrutturazioni non impegnate o da miglioramenti delle condizioni d’uso attesi in futuro. Il tasso di
attualizzazione riflette le valutazioni correnti di mercato del costo finanziario del tempo e dei rischi
specifici connessi all'attività d'impresa.
Nel caso in cui il Valore in uso risulti inferiore al valore contabile della cash generating unit, la differenza
negativa viene in primo luogo imputata a riduzione del valore contabile dell’avviamento fino alla totale
svalutazione dello stesso. L’ulteriore riduzione di valore viene imputata in maniera proporzionale alle altre
attività della cash generating unit in proporzione al loro valore contabile fino all’ammontare del Valore
Recuperabile delle attività a vita utile definita. Il valore contabile delle attività non viene ridotto mai al di
sotto del maggiore tra il loro Valore Recuperabile e zero.
E
Strumenti finanziari
Attività finanziarie
Le attività finanziarie sono al momento della prima iscrizione classificate in una delle seguenti categorie e
valutate come segue:
 Finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, nonderivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi
vengono inclusi nella parte corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto
alla data di bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al
momento della prima iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del
metodo del tasso di interesse effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni
di valore, l’attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in
futuro. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno
le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza
del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata
effettuata la svalutazione.
 Investimenti disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati
in questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali
strumenti finanziari sono valutati sin dalla prima iscrizione al Fair Value e gli utili o perdite da
valutazione rilevati in una riserva di patrimonio netto che viene riversata a conto economico solo nel
momento in cui l’attività finanziaria viene effettivamente ceduta o, nel caso di variazioni cumulate
negative, quando si evidenzia che la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere
recuperata. Limitatamente ai titoli di debito se, in un periodo successivo, il Fair Value aumenta e
l’incremento può essere correlato oggettivamente a un evento che si verifica dopo che la perdita per
riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore deve
essere eliminata, con l’importo stornato rilevato a conto economico. Inoltre per i titoli di debito la
rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato è iscritta in bilancio in
contropartita del conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei cambi, mentre
le variazioni dei cambi relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono rilevate
nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o non
corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale
negoziabilità della stessa; sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12
mesi dalla data di riferimento del bilancio.
 Le partecipazioni in altre imprese (diverse da quelle in controllate, collegate e joint venture): Sono
valutate al Fair Value oppure al costo in caso di partecipazioni non quotate o di partecipazioni per le
quali il Fair Value non è attendibile o non è determinabile, rettificato per le eventuali riduzioni di
[63]
Note del bilancio
valore, secondo quanto disposto dallo IAS 39 (Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione). Le
variazioni negative di valore delle partecipazioni classificate come disponibili per la vendita, se
valutate al costo, sono iscritte direttamente a conto economico, mentre se valutate al Fair Value sono
iscritte in una riserva di patrimonio netto che sarà riversata a conto economico al momento della
vendita ovvero in presenza di una riduzione di valore (impairment).
 Partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture: sono valutate al costo di acquisto,
comprensivo degli oneri di diretta imputazione, rettificato per le riduzioni di valore. In presenza di
obiettive evidenze di perdita di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione
con il Valore Recuperabile rappresentato dal maggiore tra il Fair Value, al netto degli oneri di
dismissione, e il Valore d’Uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il Fair Value è stimato
sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle
migliori informazioni disponibili per riflettere l’ammontare che l’impresa potrebbe ottenere dalla
vendita degli assets e, se significativi e ragionevolmente determinabili, al netto degli oneri di
dismissione derivanti dalla sua cessione. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni
ragionevoli e documentabili rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche
prevedibili, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall’esterno. L’attualizzazione è
effettuata ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e
dei rischi specifici dell’attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. Il rischio derivante da
eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la
partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell’impresa
partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono
rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con l’imputazione dell’effetto a conto economico alla
voce “Proventi (oneri) da valutazione di partecipazioni”.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e
sono valutate al momento della prima iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato,
utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa
attesi e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti viene ricalcolato per riflettere
tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di
rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti,
salvo che Italtel S.p.A. abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi
dopo la data di bilancio.
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio quando vengono estinte, cioè quando l’obbligazione
contrattuale è soddisfatta, oppure viene cancellata o scade.
Strumenti derivati
Gli strumenti derivati sono attività e passività rilevate al Fair Value. I derivati sono classificati come
strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente
documentata e l’efficacia della copertura verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di
copertura coprono il rischio di variazione del Fair Value degli strumenti oggetto di copertura (Fair Value
hedge; es. copertura della variabilità del Fair Value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono
rilevati al Fair Value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti
oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del Fair Value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura
(cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle
oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del Fair Value dei derivati sono inizialmente rilevate a
patrimonio netto e successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici
prodotti dall’operazione coperta.
La soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell’hedge accounting è verificata
periodicamente.
Le variazioni del Fair Value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di
copertura contabile sono rilevate a conto economico.
[64]
Note del bilancio
Determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari
Per la determinazione del Fair Value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la
relativa quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In
assenza di un mercato attivo, il Fair Value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano
prevalentemente su variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati
in transazioni recenti e delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.
F
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo
rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale
svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, nonché dei
prodotti finiti e merci è determinato applicando il metodo FIFO.
I lavori in corso su ordinazione, qualora non completati alla data di bilancio, sono contabilizzati secondo il
metodo della percentuale di completamento in base a quanto previsto dallo IAS 11.
Nel caso in cui i lavori in corso su ordinazione presentino una perdita a finire la stessa viene contabilizzata
integralmente alla chiusura dell'esercizio come previsto dai principi contabili.
G
Crediti verso clienti e altri crediti
I crediti sono iscritti inizialmente al fair value.
Il valore così determinato viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.
Le svalutazioni sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione
delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle
informazioni disponibili e considerando l’esperienza storica accumulata.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici
sono trasferiti al cessionario, determinano l’eliminazione dei crediti dall’attivo patrimoniale essendo
rispettati i requisiti previsti dallo IAS 39.
H
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le
banche, altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro
90 giorni). Gli elementi inclusi nella liquidità netta, se in Euro, sono iscritti al valore nominale
corrispondente al Fair Value, se in altra valuta al cambio corrente alla chiusura del periodo. Ai fini della
determinazione della liquidità netta, i conti correnti passivi, inclusi nella voce “Passività finanziarie a
breve termine”, sono rilevati a riduzione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti solo se tale
compensazione possa essere effettuata su base legale.
I
Patrimonio netto
(i)
Capitale sociale
Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.
(ii)
Riserve
Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica. In particolare include la Riserva legale
movimentata attraverso accantonamenti rilevati ai sensi dell’art. 2430 del Codice Civile, ovvero è
incrementata in misura pari alla ventesima parte degli utili netti realizzati dalla Società, fino a che la
riserva in oggetto non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale della Società. Una volta raggiunto il
quinto del capitale, qualora la riserva, per qualsiasi ragione, venga diminuita, la stessa è reintegrata con
accantonamenti annuali nella misura minima pari a quella sopra indicata.
(iii) Azioni proprie
Nel caso in cui la Società acquisti azioni proprie il valore delle azioni acquistate è dedotto dal Patrimonio
netto sino al momento in cui le azioni sono annullate o cedute. Il valore delle azioni proprie è
[65]
Note del bilancio
rappresentato dal costo di acquisto determinato con il metodo FIFO. Gli effetti economici derivanti dalle
eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.
(iv)
Strumenti Finanziari Partecipativi
All’interno delle riserve sono compresi gli strumenti finanziari partecipativi il cui dettaglio è esposto nel
capitolo Base di presentazione della Relazione sulla gestione.
(v)
Altre riserve incluso utile dell’esercizio
Includono i risultati economici del periodo in corso e degli esercizi precedenti per la parte non distribuita
né accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e gli effetti positivi o negativi
delle transazioni direttamente imputate a Patrimonio netto al netto degli eventuali effetti fiscali.
J
Fondi per benefici ai dipendenti
La Società riconosce diverse forme di piani pensionistici a benefici definiti e a contribuzioni definite, in
linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate nei paesi in cui svolge le proprie attività. I
premi pagati a fronte di piani a contributi definiti sono rilevati a conto economico per la parte maturata
nell’esercizio.
I piani pensionistici a benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai
dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e
sulla remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In
particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al
valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base a un
piano a prestazioni definite. L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con
tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività
lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine
di determinare il valore attuale degli impegni.
Nell’esercizio 2013 la Società ha applicato per la prima volta la nuova versione dello IAS 19 “Benefici per
i dipendenti” (di seguito “IAS 19 R”) emessa dallo IASB in data 16 giugno 2011 e omologata dell’Unione
Europea in data 5 giugno 2012, con Regolamento n.475/2012.
L’applicazione dello IAS 19 R ha comportato il riconoscimento immediato degli utili e perdite attuariali
direttamente tra gli Altri Utili (perdite) complessivi, essendo venuta meno la possibilità di applicare il
cosiddetto “metodo del corridoio” di cui Italtel S.p.A. si era avvalsa fino all’esercizio 2012.
Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di
TFR per il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso, la Legge Finanziaria 2007, con la
quale è stata anticipata al 1° gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla previdenza
complementare introdotta dalla Legge n. 296/2006, prevede il conferimento alla previdenza
complementare del TFR maturando, con modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007.
A seguito della pubblicazione dei decreti attuativi dei dettami della Finanziaria 2007 in merito alla riforma
della previdenza complementare inerente al TFR, le situazioni patrimoniali redatte dopo la pubblicazione
di detti decreti devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa.
Si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IFRS solo la passività
relativa al TFR maturato rimasto in Azienda, poiché la quota maturanda viene versata a un’entità
economica separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS), senza che tali versamenti
comportino ulteriori obblighi a carico dell’Azienda, connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal
dipendente e vengono quindi considerati piani pensionistici a contributi definiti e contabilizzati di
conseguenza.
Anche per coloro che, con modalità esplicita, hanno deciso di mantenere il TFR in Azienda sotto la
previgente normativa, il TFR maturando a partire dal 1° gennaio 2007 viene versato al Fondo di Tesoreria
gestito dall’INPS e quindi considerato un piano a contributi definiti.
[66]
Note del bilancio
K
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che
alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli
accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale
o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia
oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono
iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente
pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio.
Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono
attendibilmente stimabili, l’accantonamento è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso
al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.
I costi che l’impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti
nell’esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la
valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di
realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima
voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento.
Nella Relazione sulla gestione sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni
possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi
o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; (ii) obbligazioni
attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui
adempimento è probabile che non sia oneroso.
L
Debiti commerciali, altri debiti, altre passività
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritte inizialmente al fair value incrementato
di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore nominale, non
ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli
interessi passivi espliciti o scorporati, in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di
pagamento.
Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o
forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.
M
Riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni
I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici
rilevanti tipici della proprietà.
I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di avanzamento lavori.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
N
Contributi pubblici
I contributi pubblici sono iscritti in bilancio quando sussiste la ragionevole certezza che saranno realizzate
le condizioni previste dagli Organi Governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati per
competenza in diretta correlazione con i costi sostenuti.
I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati
come ricavi differiti nella voce “Altre passività” delle passività non correnti e “Altri debiti e passività”
delle passività correnti rispettivamente per la quota a lungo e a breve termine. Il ricavo differito è imputato
a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui
il contributo ricevuto è direttamente riferibile.
I contributi diversi dai contributi in conto capitale vengono accreditati al conto economico nella voce
“Altri proventi”.
[67]
Note del bilancio
O
Riconoscimento dei costi
I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per
ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
P
Imposte
Le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile dell’esercizio, applicando
le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le imposte differite/anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee che emergono tra la base
imponibile delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili . Le attività per imposte anticipate
sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte
del quale possano essere recuperate.
Le imposte differite sono calcolate tenendo conto nella formulazione dell’aliquota prevista per il periodo
di riversamento, dell’aliquota applicabile o sostanzialmente applicabile alla data di bilancio.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci
direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto
direttamente a patrimonio netto.
Le altre imposte non correlate al reddito, come quelle sugli immobili, sono incluse tra gli “Oneri
operativi”.
Le imposte sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale,
vi è un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.
Q
Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro
Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data
della transazione.
Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi
di fine esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzati a conto
economico.
R
Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde
alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
Nota 3 Uso di stime
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e
metodologie contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime
basate sull’esperienza storica e assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e
realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli
importi riportati negli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto
finanziario, nonché l’informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state
utilizzate le suddette stime e assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci che rilevano gli
effetti del manifestarsi dell’evento oggetto di stima, a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e
le condizioni sulle quali si basano le stime.
[68]
Note del bilancio
Nota 4 Principi contabili di particolare rilevanza
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore
soggettività da parte degli amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle
condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati riesposti.
 Riduzione di valore delle attività: in accordo con i principi contabili applicati dalla Società, le attività
materiali e immateriali con vita definita e l’avviamento sono oggetto di verifica al fine di accertare se
si sia verificata una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono
indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite
l’uso. Nel caso dell’avviamento tale verifica si effettua almeno una volta all’anno. La verifica
dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da parte degli amministratori l’esercizio di valutazioni
soggettive basate sulle informazioni disponibili all’interno della Società e dal mercato, nonché
dall’esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinato che possa essersi generata una potenziale
riduzione di valore, la Società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative
ritenute idonee. Le medesime tecniche valutative sono applicate in sede di verifica finalizzata alla
determinazione della recuperabilità degli avviamenti in relazione ai quali tali verifiche sono svolte con
cadenza almeno annuale. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell’esistenza di una
potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori
che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.
 Ammortamento delle attività materiali e immateriali: l’ammortamento delle attività materiali e
immateriali costituisce un costo rilevante per la Società. Il costo di immobili, impianti e macchinari è
ammortizzato a quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica
delle immobilizzazioni è determinata dagli amministratori nel momento in cui l’immobilizzazione è
stata acquistata; essa è basata sull’esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di
mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali
variazioni nella tecnologia. Pertanto, l’effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. La
Società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la residua vita
utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento
e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
 Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle
aspettative di reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della
contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e
determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
 Fondi rischi legali e fiscali: a fronte dei rischi legali e fiscali sono rilevati accantonamenti
rappresentativi il rischio di soccombenza. Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi
rappresenta la miglior stima alla data operata dal management. Tale stima comporta l’adozione di
assunzioni che dipendono da fattori che possono cambiare nel tempo e che potrebbero, pertanto, avere
effetti significativi rispetto alle stime correnti effettuate dagli amministratori per la redazione del
bilancio separato della Società.
Nota 5 Informativa sui rischi finanziari
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si manifesta qualora la Società non detenga o incontri difficoltà a reperire le risorse
necessarie per far fronte agli impegni finanziari futuri. Il rischio cui è soggetta la Società è legato alle
risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e alle difficoltà potenziali
nell’ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità della Società sono monitorati o gestiti
centralmente sotto il controllo della Tesoreria, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente
gestione delle risorse finanziarie.
Italtel S.p.A. dispone dei fondi e delle linee di credito descritte nelle Note del bilancio che, unitamente ai
flussi di cassa generati dall’attività operativa e di finanziamento, hanno consentito e consentiranno alla
Società di soddisfare i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante
[69]
Note del bilancio
e di rimborso dei debiti , tenuto conto di quanto riportato nel paragrafo delle Considerazioni degli
amministratori sulla continuità aziendale.
La Società ha in essere alcuni covenant e al riguardo si rimanda a quanto descritto nel capitolo Fatti di
rilievo relativi alla Società della Relazione sulla gestione.
I debiti verso fornitori scaduti al 31 dicembre 2015, sono 12,7 milioni di Euro, al netto dello scaduto
tecnico (entro 30 giorni) ed eventuali contestazioni, sostanzialmente in linea con quello dell'anno
precedente. Di questi, 5,9 milioni di Euro entro 60 giorni, 3,6 milioni di Euro entro 90 giorni e 3,2 milioni
di Euro oltre i 90 giorni.
Rischio di credito
Il rischio del credito è il rischio che un cliente o una controparte commerciale o finanziaria causi una
perdita finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione di pagamento.
La Società è esposta al rischio di credito sia in relazione ai rapporti commerciali sia alle attività di
finanziamento verso società del Gruppo Italtel.
La massima esposizione teorica al rischio di credito al 31 dicembre 2015 è rappresentata dal valore
contabile delle Altre attività, dei Crediti commerciali delle Attività finanziarie a breve termine e delle
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali per complessivi 130.958 migliaia di Euro
(137.910 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di
inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del
cliente e considerando i dati storici.
La direzione finanziaria di Italtel S.p.A. monitora mensilmente il rischio di esigibilità del credito, scaduti e
linee di credito affidate per i maggiori clienti.
L’esposizione più rilevante è quella relativa ai crediti commerciali verso clienti. Al 31 dicembre 2015 i
Crediti commerciali verso terzi per 52.814 migliaia di Euro (56.213 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014)
sono iscritti al netto di una svalutazione accumulata di 9.160 migliaia di Euro (9.125 migliaia di Euro al
31 dicembre 2014).
Al 31 dicembre 2015 lo scaduto dei crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione, è pari a 5,88
milioni di Euro (7 milioni di Euro al 31 dicembre 2014) di cui una parte, pari a 1,93 milioni di Euro,
compensabile con i debiti per forniture e 1,95 milioni di Euro relativi allo scaduto tecnico.
Le disponibilità liquide della Società sono depositate presso primarie controparti.
Rischio di tasso d’interesse
La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in
depositi a vista. Inoltre, la Società effettua su base ricorrente cessione di crediti derivanti dalla propria
attività commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse di mercato influenzano il costo e il
rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo sul livello
degli oneri finanziari netti.
Rischio di cambio
La Società è soggetta al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute in quanto
opera in un contesto internazionale.
[70]
Note del bilancio
Italtel S.p.A. conclude operazioni di acquisto e in misura minore di vendita in Dollari USA. Poiché l’Euro
è la valuta di rappresentazione del bilancio, eventuali variazioni del rapporto di cambio tra l’Euro e il
Dollaro USA determinano i seguenti effetti:
 l’apprezzamento dell’Euro ha effetti potenzialmente positivi sulla redditività operativa e negativi sui
ricavi delle vendite e delle prestazioni;
 il deprezzamento dell’Euro ha effetti potenzialmente negativi sulla redditività operativa e positivi sui
ricavi delle vendite e delle prestazioni.
Operazioni espresse in altre valute diverse dall’Euro sono poco significative rispetto alle attività di Italtel
S.p.A.; pertanto, gli effetti delle variazioni dei rapporti di cambio tra l’Euro e valute estere diverse dal
Dollaro USA potrebbero influenzare, in modo marginale, il risultato d’esercizio della Società.
Italtel S.p.A., al fine di ridurre gli effetti delle variazioni di cambio tra Euro e Dollaro americano, è parte
di contratti derivati con lo scopo di coprire i rischi di cambio sugli acquisti nominati in Dollari americani.
Nei bilanci predisposti in accordo agli IFRS omologati dalla Commissione Europea i contratti derivati
devono essere valutati al relativo Fair Value alla data di riferimento del bilancio. I nozionali di tali
contratti derivati sono dettagliabili come segue:
31 dicembre 2015
31 dicembre 2014
(*) Controvalore al cambio del 31 dicembre
Forward(*)
29.997
41.148
Altre forme(*)
-
Totale
29.997
41.148
Al 31 dicembre 2015 e 2014 il Fair Value dei contratti derivati in essere risultava come segue:
31/12/2015
1.233
Interest Rate Swap
Coperture su rischi di cambio
31/12/2014
1.517
Nota 6 Criteri seguiti per realizzare il passaggio dai Principi Contabili Italiani agli
IFRS omologati dalla Commissione Europea
Modalità di presentazione degli schemi di bilancio
Per lo schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio “non corrente/corrente”, mentre per lo
schema di Conto economico è stato adottato lo schema che prevede la classificazione per natura delle
componenti di costo. Per lo schema di Rendiconto finanziario è stato adottato il metodo indiretto.
[71]
Note del bilancio
Nota 7 Immobili, impianti e macchinari
La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
2014
Costo originario
Saldo al 1° gennaio 2014
Incrementi
Svalutazioni/ripristini
Dismissioni
Riclassifiche
Saldo al 31 dicembre
2014
Fondo ammortamento
Saldo al 1° gennaio 2014
Ammortamenti
Dismissioni
Riclassifiche
Saldo al 31 dicembre
2014
Valore netto contabile
Saldo al 1° gennaio 2014
Saldo al 31 dicembre
2014
2015
Costo originario
Saldo al 1° gennaio 2015
Incrementi
Svalutazioni/ripristini
Dismissioni
Riclassifiche
Saldo al 31 dicembre
2015
Fondo ammortamento
Saldo al 1° gennaio 2015
Ammortamenti
Dismissioni
Riclassifiche
Saldo al 31 dicembre
2015
Valore netto contabile
Saldo al 1° gennaio 2015
Saldo al 31 dicembre
2015
Terreni
Fabbricati
industriali
Impianti e Attrezzatur Altri beni Immobilizmacchinari e industriali
zazioni in
corso
327
-
24.273
67
(55)
-
26.854
280
(2.883)
-
52.649
736
(1.237)
99
80.890
299
(2.723)
41
197
73
(18)
(166)
185.190
1.455
(18)
(6.898)
(26)
327
24.285
24.251
52.247
78.507
86
179.703
-
(15.057)
(755)
55
-
(23.607)
(799)
2.880
-
(50.493)
(1.094)
1.237
-
(79.140)
(592)
2.721
-
- (168.297)
(3.240)
6.893
0
0
(15.757)
(21.526)
(50.350)
(77.011)
0
(164.644)
327
9.216
3.247
2.156
1.750
197
16.893
327
8.528
2.725
1.897
1.496
86
15.059
Impianti e Attrezzatur Altri beni Immobilizmacchinari e industriali
zazioni in
corso
Totale
Terreni
Fabbricati
industriali
Totale
327
-
24.285
19
(27)
-
24.251
256
(94)
-
52.247
710
(1.788)
20
78.507
442
(3.067)
23
86
79
(28)
(43)
179.703
1.506
(28)
(4.976)
0
327
24.277
24.413
51.189
75.905
94
176.205
-
(15.757)
(705)
26
-
(21.526)
(689)
91
-
(50.350)
(976)
1.788
-
(77.011)
(538)
3.066
-
- (164.644)
(2.908)
4.971
0
0
(16.436)
(22.124)
(49.538)
(74.483)
0
(162.581)
327
8.528
2.725
1.897
1.496
86
15.059
327
7.841
2.289
1.651
1.422
94
13.624
Le immobilizzazioni materiali si sono incrementate complessivamente di 1.506 migliaia di Euro.
Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in attrezzature industriali, riguardanti per lo più
gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti destinati al
mercato, per un totale di 710 migliaia di Euro. Sono stati investiti inoltre 256 migliaia di Euro per la
manutenzione straordinaria degli impianti e macchinari relativi alla sede di Castelletto e Carini e 417
migliaia di Euro in apparecchiature elettroniche e computer per il rinnovo tecnologico dei sistemi
informatici e l’aggiornamento della rete dati della Società.
[72]
Note del bilancio
Al 31 dicembre 2015, i terreni, i fabbricati industriali, gli impianti e i macchinari, le attrezzature
industriali e gli altri beni, includono beni soggetti a ipoteche di primo grado, pegno e privilegio speciale
date a garanzia a favore delle Banche Finanziatrici. in relazione ai finanziamenti ricevuti da Italtel S.p.A. e
descritti nella Nota 24.
Nota 8 Avviamento
La voce Avviamento e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
31/12/2015
169.564
169.564
Valore al 1° gennaio
Decrementi
Svalutazioni
Valore al 31 dicembre
31/12/2014
169.564
169.564
L’Avviamento si è originato conseguentemente all’assunzione del controllo totalitario della ex Italtel
S.p.A. da parte dell’allora controllante Italtel Acquisition S.p.A., denominata Italtel S.p.A. dopo la fusione
per incorporazione, e rappresenta la differenza tra il costo di acquisto e il patrimonio netto consolidato al
31 dicembre 2000, al netto dell’ammortamento cumulato al 31 dicembre 2003 e della svalutazione rilevata
al 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2011.
In conformità con lo IAS 36, l’Avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì a un test
periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (impairment test). Tale
test viene effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (“cash
generating unit”) sulla quale l’avviamento è allocato. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento
viene rilevata nel caso in cui il Valore Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di
iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità
generatrice dei flussi finanziari e il relativo Valore d’Uso.
In base al principio IFRS 13 il Fair Value è definito come il prezzo che dovrebbe essere ricevuto per
vendere un’attività o che dovrebbe essere corrisposto per estinguere una passività in una transazione
normale tra partecipanti al mercato alla data della valutazione.
Ne consegue che, per la stima del Fair Value, si può far riferimento agli indicatori di valore espressi da
transazioni per attività similari effettuate all'interno dello stesso settore industriale, sui mercati
regolamentati oppure in contesto privato. Gli indicatori di valore sono generalmente espressi in forma di
coefficienti moltiplicatori riferiti a indicatori di redditività.
Nel caso di Italtel le modalità applicative utilizzate per la misurazione del Valore Recuperabile
dell’Avviamento possono essere riassunte come segue. Si precisa che il test è stato condotto con il
supporto di una primaria società di consulenza.
Relativamente al perimetro, data l’interdipendenza tra i flussi di cassa generati dalla capogruppo e dalle
controllate estere, il gruppo di attività della CGU di riferimento per il controllo dell’Avviamento è stato
identificato come corrispondente alla totalità delle attività operative del bilancio consolidato.
Relativamente alle metodologie, le stime del Valore Recuperabile sono state condotte con riferimento
all’approccio del Fair Value, come più sopra descritto, sulla base dei flussi di cassa scontati (metodo
DCF) e di alcuni moltiplicatori di mercato. I dati finanziari prospettici per l’applicazione delle
metodologie sono predisposti su base consolidata e denominati in valuta Euro, e sono stati derivati dai dati
previsionali aggiornati 2016 - 2020 del Gruppo Italtel. Il piano è stato elaborato su un orizzonte temporale
di sette anni, 2016 – 2022, ma ai fini dell’impairment test sono stati considerati solamente i primi cinque
anni, in linea con i principi contabili. Tale Piano è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in
data 8 giugno 2016, in aggiornamento della riunione del 27 maggio 2016.
Relativamente alle modalità applicative, per il metodo DCF è stato adottato un modello con periodo
esplicito di previsione dei flussi finanziari a cinque anni e valore residuo calcolato con algoritmo della
rendita perpetua. Il tasso di attualizzazione dei flussi finanziari e del valore residuo è il costo medio
[73]
Note del bilancio
ponderato del capitale (WACC), calcolato con le modalità di prassi e sulla base della struttura finanziaria
prevalente per le società del settore. Nel caso di specie il tasso utilizzato risulta dalla media ponderata dei
tassi riferiti ai principali paesi di attività del Gruppo.
Più in dettaglio i parametri relativi ai tassi finanziari medi utilizzati nella predisposizione dell’impairment
test approvato dal Consiglio di amministrazione in data 8 giugno 2016 preliminarmente all’approvazione
del bilancio, per la stima DCF del Valore Recuperabile delle attività della CGU su base consolidata sono i
seguenti:
 costo del capitale di rischio (KE) stimato con il Capital Asset Pricing Model compreso in una forbice
tra l’9,6% ed il 20,8% a seconda dei mercati di riferimento ed inclusivo di un Execution premium del
3%;
 costo medio ponderato del capitale WACC corrispondente al tasso KE, in ipotesi di struttura
finanziaria interamente costituita da capitale proprio, e quindi pari all’ 11,6% (il WACC 2014 era pari
all’11,1%);
 tasso di crescita nominale del flusso finanziario perpetuo (G-Rate) in linea con il tasso di inflazione di
lungo periodo atteso tendenziale negli otto principali paesi in cui il Gruppo Italtel opera e pari al 2,1%.
Per i moltiplicatori si è fatto riferimento agli indicatori di valore del capitale impiegato di alcune società
quotate del settore. I moltiplicatori sono riferiti al risultato previsionale dell’anno 2016. Più in dettaglio si
sono utilizzati un moltiplicatore EV/EBITDA pari a 8 volte. I moltiplicatori sono stati applicati ai dati
previsionali di EBITDA del Gruppo Italtel per l’anno 2016 al netto dell’ammortamento degli oneri
pluriennali di ricerca e sviluppo.
Sulla base degli intervalli derivati dalla metodologia sopra descritta, il valore recuperabile delle attività
operative del Gruppo è stato rivisto nell’intervallo tra 165,0 milioni di Euro e 177,9 milioni di Euro circa,
a fronte di un valore contabile delle stesse pari a 152,7 milioni di Euro circa.
Relativamente alla sensibilità dei risultati ottenuti con il metodo DCF si rileva che, a parità di ogni altro
parametro, una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso WACC determinerebbe
una variazione in diminuzione (aumento) del Valore Recuperabile degli attivi per 9,1 milioni di Euro
(diminuzione) / 10,2, milioni di Euro (aumento). Ancora a parità di ogni altro parametro (incluso il tasso
WACC), una variazione in aumento (diminuzione) di 50 punti-base del tasso G-Rate determinerebbe una
variazione in aumento (diminuzione) del Valore Recuperabile degli attivi per 7,2 milioni di Euro
(aumento) / 6,4 milioni di Euro (diminuzione).
E’ stata calcolata anche la soglia di indifferenza dei risultati del controllo di valore dell’avviamento
rispetto ad una riduzione dell’EBITDA in ciascun periodo di previsione esplicita e nel valore terminale. A
parità di ogni altro parametro in sede di applicazione del metodo DCF, il valore attuale dei flussi di cassa
del Gruppo si mantiene superiore al valore contabile delle attività operative nette se la riduzione
dell’EBITDA, rispetto ai dati previsionali, per il periodo successivo al 2015 non supera il 3,9% circa.
Si deve però far rilevare come si sia utilizzato un EBITDA medio ai fini della determinazione del
Terminal Value, ipotesi che può essere considerata prudenziale, rispetto all’utilizzo dell’EBITDA
dell’ultimo anno di Piano.
In caso infatti di un utilizzo puntuale (2020), anziché medio (2016-2020), si sarebbe venuto a creare un
headroom del valore di 66 milioni di Euro in luogo dei 12 milioni di Euro sopra indicati.
Pertanto gli Amministratori ritengono confermato il valore dell’avviamento supportato dall’impairment
test approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 giugno 2016.
[74]
Note del bilancio
Nota 9 Altre attività immateriali
La voce Altre attività immateriali e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
Costo originario
Saldo al 1° gennaio 2014
Incrementi
Svalutazioni
Dismissioni
Ammortamenti
Riclassifiche
Saldo al 31 dicembre 2014
Incrementi
Svalutazioni
Dismissioni
Ammortamenti
Riclassifiche
Saldo al 31 dicembre 2015
Diritti di brevetto
industriale
e di utilizzazione
delle opere
dell’ingegno, licenze
e diritti simili
Costi di
sviluppo
Immobilizzazioni
in corso
Altre
Totale
1.862
472
(1.162)
100
1.272
852
(1.025)
24
1.123
26.350
14.114
(17.888)
22.576
15.450
(15.584)
22.442
74
133
(74)
133
252
(24)
361
-
28.286
14.719
0
0
(19.050)
26
23.981
16.554
0
0
(16.609)
0
23.926
Gli investimenti dell’esercizio in immobilizzazioni immateriali sono stati di 16.554 migliaia di Euro. In
particolare sono stati investiti 15.450 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.196
migliaia di Euro in diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti
simili, che riguardano principalmente software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e
progetti di sviluppo di software.
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e 2014 le attività di Ricerca e Sviluppo effettuate da Italtel
S.p.A. risultano dettagliabili come segue:
Attività di Ricerca e Sviluppo
di cui:
- capitalizzati
- rilevati a Conto economico dell’esercizio
Ammortamenti dell’esercizio su costi di sviluppo
31/12/2015
31.791
31/12/2014
33.011
15.450
16.341
15.584
14.114
18.897
17.888
Il valore netto di attività immateriali riferite ai Costi di Sviluppo è risultato pari a 22.442 migliaia di Euro
e 22.576 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014.
I Costi di Sviluppo sono stati capitalizzati in quanto la Società ritiene tali investimenti recuperabili tramite
i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, previsti nel 2016 e negli anni successivi. Tale valutazione è
altresì supportata dall’analisi effettuata da un consulente esterno che ha preso in considerazione il mercato
di riferimento dei prodotti proprietari, le caratteristiche dei singoli prodotti comparate con i principali
competitors e la visibilità attuale.
[75]
Note del bilancio
Nota 10 Partecipazioni
La voce Partecipazioni presenta la seguente movimentazione:
Saldo al 1° gennaio 2014
Acquisizioni / movimenti del periodo
Riclassifiche
Alienazioni / liquidazioni
Svalutazioni/rivalutazioni
Saldo al 31 dicembre 2014
Acquisizioni / movimenti del periodo
Riclassifiche
Alienazioni / liquidazioni
Svalutazioni / rivalutazioni
Saldo al 31 dicembre 2015
Partecipazioni
in società controllate
14.418
449
(42)
14.825
594
(550)
270
15.139
Partecipazioni
in società collegate
195
195
195
Totale
14.613
449
(42)
15.020
594
-
(550)
270
15.334
In data 27 aprile 2015 è stata costituita la società AUSOITALTEL S.A., con sede in Ecuador. Italtel
S.p.A. ha sottoscritto il 99% del capitale sociale corrispondente a Usd 495.000. Il capitale sottoscritto è
stato versato il 4 agosto 2015.
In data 23 dicembre 2015 è stata costituita la società Italtel USA LLC (così come deliberato dal Consiglio
di Amministrazione di Italtel S.p.A. del 12 novembre 2015). Il capitale sociale è di Usd 75.000 ed è stato
interamente sottoscritto da Italtel S.p.A.. Il versamento del capitale sottoscritto è avvenuto in data 9
febbraio 2016.
Si sono concluse nel corso dell’esercizio 2015 le procedure di liquidazione delle società Italtel Kenya Ltd
e Italtel Middle East Fz-LLC.
In data 4 marzo 2015 Italtel S.p.A. ha sottoscritto la Shareholder’s Resolution relativa alla messa in
liquidazione della società controllata Italtel Middle East FZ-LLC e, in data 8 aprile 2015, il Board of
Directors di Italtel Middle East ha deliberato di procedere con la chiusura della branch in Oman.
In data 4 settembre 2015 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la notifica di avvenuta cancellazione di
Italtel Kenya Ltd.
I valori delle singole partecipazioni, le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio e i dati analitici sono
riportati nell’Allegato 1.
Al 31 dicembre 2015 nessuna delle entità controllate aveva titoli quotati in mercati regolamentati.
Nota 11 Attività finanziarie a medio e lungo termine
La voce Attività finanziarie a medio e lungo termine così composta:
31/12/2015
217
2.000
8.009
348
10.574
Partecipazioni in altre imprese
Banco Popolare c/c vincolato
Banca Intesasanpaolo c/vincolato
Risconti attivi finanziari
Totale
31/12/2014
117
2.000
2.117
La voce Partecipazione in altre imprese si incrementa per effetto della sottoscrizione della partecipazione
nella società OPEN HUB MED S.c.a.r.l., con sede legale a Milano, costituita in data 5 novembre 2015. Il
capitale sociale della società è pari a complessivi Euro 800.000. La partecipazione sottoscritta da Italtel
S.p.A. è pari al 12,5% del capitale sociale (corrispondente ad Euro 100.000).
[76]
Note del bilancio
I valori delle singole partecipazioni e i dati analitici sono riportati nell’Allegato 1.
Il conto corrente Banco Popolare per 2.000 migliaia di Euro è vincolato a fronte dell’impegno della
Società ad emettere, alla scadenza del 30 giugno 2017, una nuova fidejussione bancaria a copertura del
pagamento dei canoni di affitto per il comprensorio di Castelletto-Settimo Milanese in sostituzione di
quella già in possesso del locatore.
Il conto corrente Banca Intesa Sanpaolo per 8.008 migliaia di Euro è vincolato a garanzia dell’erogazione
dei due finanziamenti per progetti di ricerca denominati PAIMS e SIS erogati nel corso del 2015 per un
valore complessivo di 25.033 migliaia di Euro con scadenza il 31 dicembre 2020.
I risconti attivi finanziari si riferiscono alla quota a lungo termine, con scadenza 2020, delle spese
sostenute per l’erogazione dei finanziamenti per progetti di ricerca denominati PAIMS e SIS erogati nel
corso del 2015.
Si ritiene che il valore contabile delle Attività finanziarie a medio e lungo termine approssimi il loro Fair
Value.
Nota 12 Altre attività
La voce Altre attività risulta così composta:
31/12/2015
15
5.137
6.398
290
(2.894)
8.946
Depositi cauzionali
Crediti verso Erario
Crediti verso Erario chiesti a rimborso
Altri
Fondo svalutazione crediti diversi non correnti
Totale
31/12/2014
15
5.257
6.732
4
(373)
11.635
I Crediti verso Erario sono pari a 5.137 migliaia di Euro e includono un saldo di 4.755 migliaia di Euro
riferito ai crediti verso l’Erario per ritenute d’acconto subite all’estero la cui scadenza è prevista nel
medio-lungo termine, in un periodo compreso fra 2 e 8 anni.
I crediti verso l’Erario di dubbia recuperabilità sono stati interamente svalutati per 2.894 migliaia di Euro.
La variazione dell’esercizio, pari a 2.521 migliaia di Euro, è relativa alla svalutazione delle ritenute
d’acconto subite in Brasile, scadenti nel periodo 2017-2020, a seguito della variazione dell’aliquota Ires
dal 27,5% al 24%.
Sui crediti verso l’Erario chiesti a rimborso maturano interessi al tasso annuale del 2% (pari a 111 migliaia
di Euro per l’esercizio 2015).
La voce Altri include i risconti attivi a lungo termine per la sospensione di costi di competenza di esercizi
successivi oltre i 12 mesi.
Si ritiene che il valore contabile delle altre attività, al netto dei fondi, approssimi il loro Fair Value.
Nota 13 Imposte anticipate
La voce Imposte anticipate risulta così composta:
31/12/2015
72.367
(3.673)
68.694
Imposte differite attive
Imposte differite passive
Totale
31/12/2014
81.491
(2.454)
79.037
Italtel ha compensato le attività e passività per imposte differite perché sussiste il diritto legale alla
compensazione.
[77]
Note del bilancio
Il dettaglio della composizione per natura delle imposte differite risulta come segue:
Imposte differite attive
31/12/2015
31/12/2014
Differenze temporanee originate da:
- Contributi in conto capitale e in conto esercizio
- Ammortamenti anticipati
- Fondo svalutazione crediti
- Fondo svalutazione rimanenze
- Ammortamenti beni materiali e immateriali
- Altri fondi per oneri e rischi
- Eccedenza interessi passivi riportabili
- Imposte anticipate Branch office Colombia
- Altre
- Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali
Variazioni per prima adozione principi IFRS
- Attualizzazione fondo TFR- IAS 19
- Attualizzazione fondo TFR - IAS 19 rivisto
- Rettifica calcolo ammortamenti delle immobilizzazioni
- Attualizzazione debito per mobilità del personale
Totale
Differite passive
31/12/2015 31/12/2014
2.287
12.083
140
967
11.385
402
44.379
2.620
15.441
157
1.643
13.046
619
401
46.392
2.501
119
353
-
1.494
134
-
724
72.367
1.172
81.491
688
12
3.673
812
14
2.454
Lo stanziamento delle imposte anticipate e differite è stato effettuato tenendo conto della prevista
riduzione al 24% dell’aliquota IRES, a decorrere dal 2017, come definito dalla Legge di Stabilità 2016
(legge n. 208/15) all’art. 1, c. 61; l’effetto in termini di imposte differite sul conto economico ha generato
maggiori imposte sul reddito per 9.735 migliaia di Euro mentre 106 migliaia di Euro sono state
contabilizzate direttamente nel patrimonio netto.
Al 31 dicembre 2015 il bilancio di Italtel S.p.A. presenta un ammontare di differenze temporanee pari a
281.232 euro in linea con il 2014, con imposte differite complessive pari a 68.694 migliaia di Euro
(79.037 migliaia di Euro nel 2014) di cui 44.379 migliaia di Euro relative a perdite fiscali e 23.315
migliaia di Euro relative ad altre poste. Le previsioni di recuperabilità delle perdite fiscale sono in linea
con il Piano Industriale 2016-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 giugno 2016, in
aggiornamento della riunione convocata il 27 maggio 2016 e oggetto di comfort letter di un professionista
esterno.
Al 31 dicembre 2015 la Società presenta un ammontare di imposte anticipate non iscritte a bilancio,
relative a differenze temporanee, per 21.947 migliaia di Euro.
Le imposte anticipate relative al branch office Colombia sono generate da differenze temporanee attinenti
la succursale e determinate in accordo con le leggi fiscali locali.
Al 31 dicembre 2015 e 2014 le Imposte differite attive e le Imposte differite passive riferibili direttamente
alla voce di Patrimonio netto “Perdite esercizi precedenti portate a nuovo” per prima adozione degli
IAS/IFRS sono dettagliabili come segue:
- Attualizzazione fondo TFR – IAS19 rivisto
Totale
Differite attive
31/12/2015
31/12/2014
724
1.172
724
1.172
[78]
Differite passive
31/12/2015
31/12/2014
-
Note del bilancio
Nota 14 Rimanenze
La voce Rimanenze e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
2014
Rimanenze lorde
Saldo al 1° gennaio
Variazioni dell’esercizio
Saldo al 31 dicembre 2014
Fondo svalutazione rimanenze
Saldo al 1° gennaio
Accantonamenti / Utilizzi
Saldo al 31 dicembre 2014
Rimanenze nette
Saldo al 31 dicembre 2014
2015
Rimanenze lorde
Saldo al 1° gennaio
Variazioni dell’esercizio
Saldo al 31 dicembre 2015
Fondo svalutazione rimanenze
Saldo al 1° gennaio
Accantonamenti / Utilizzi
Saldo al 31 dicembre 2015
Rimanenze nette
Saldo al 31 dicembre 2015
Materie prime,
Prodotti in
sussidiarie
corso
e di consumo di lavorazione e
semilavorati
Prodotti finiti
e merci
Acconti
Totale
6.091
(1.553)
4.538
14.963
1.579
16.542
48.049
3.992
52.041
312
(287)
25
69.415
3.731
73.146
(6.091)
1.553
(4.538)
(10.490)
292
(10.198)
(35.171)
(1.465)
(36.636)
-
(51.752)
380
(51.372)
0
6.344
15.405
25
21.774
Materie prime,
Prodotti in
sussidiarie
corso
e di consumo di lavorazione e
semilavorati
Prodotti finiti
e merci
Acconti
Totale
4.538
(464)
4.074
16.542
7.752
24.294
52.041
(6.854)
45.187
25
16
41
73.146
450
73.596
(4.538)
464
(4.074)
(10.198)
165
(10.033)
(36.636)
4.889
(31.747)
-
(51.372)
5.518
(45.854)
0
14.261
13.440
41
27.742
Gli acconti sono costituiti da anticipi contrattuali corrisposti per forniture non ancora avvenute di beni da
iscrivere fra le rimanenze.
Al 31 dicembre 2015 e 2014 i beni inclusi tra le Rimanenze sono costituiti a garanzia per finanziamenti in
essere a tali date.
Nota 15 Crediti commerciali
La voce Crediti commerciali risulta così composta:
31/12/2015
52.813
22.742
86
(9.160)
66.481
Crediti verso clienti
Crediti verso società controllate
Crediti verso società collegate
Svalutazione cumulata dei crediti
Totale crediti netti
La movimentazione delle svalutazioni cumulate dei crediti è dettagliabile come segue:
Saldo al 1° gennaio
Variazioni dell'esercizio:
- Incrementi
- Utilizzi
Saldo al 31 dicembre
[79]
31/12/2014
56.213
24.226
86
(9.125)
71.400
31/12/2015
9.125
31/12/2014
9.105
35
9.160
655
(635)
9.125
Note del bilancio
Gli incrementi delle svalutazioni cumulate dei crediti sono stati rilevati a conto economico alla voce Altri
costi operativi per 35 migliaia di Euro.
Di seguito si elencano i crediti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro al 31 dicembre 2015:
Valuta estera
20.422
1.899.620
137
1.193
Dollaro USA
Pesos colombiano
Sterlina inglese
Peso Filippino
(migliaia)
Euro
18.723
550
186
20
I crediti verso le società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e Cisco sono dettagliati nella
Nota 40 – Rapporti con entità correlate.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto in essere al 31 dicembre 2015 ammontano a 95,6
milioni di Euro (al 31 dicembre 2014 ammontavano a 56,1 milioni di Euro).
Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro Fair Value.
Nota 16 Crediti per imposte correnti
Al 31 dicembre 2015 il credito verso l’Erario per imposte correnti è pari a zero.
31/12/2015
-
IRES
IRAP
Totale
31/12/2014
262
262
Nota 17 Altri crediti e attività
La voce Altri crediti e attività risulta così composta:
31/12/2015
1.324
2.359
925
0
579
10.367
3.094
(1.410)
17.238
Crediti verso il personale
Crediti verso enti previdenziali
Ratei e risconti attivi
Erario conto IVA a credito
Crediti tributari a breve
Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi
Altri crediti diversi
Svalutazione cumulata dei crediti diversi
Totale
31/12/2014
1.965
3.366
492
2.600
768
11.246
2.556
(1.410)
21.583
Le posizioni creditorie verso il personale dipendente si riferiscono principalmente ad anticipi erogati per
trasferte di lavoro (1.004 migliaia di Euro).
I crediti verso enti previdenziali includono 2.261 migliaia di Euro riferiti ai crediti dell’Italtel S.p.A. verso
l’INPS per le retribuzioni anticipate dall’azienda al personale in CIGS (Cassa Integrazione Guadagni
Straordinaria) per il periodo 12 aprile 2014-31 dicembre 2015 per le sedi di Roma e Carini e per il periodo
12 aprile 2015 -31 dicembre 2015 per la sede di Castelletto (Settimo Milanese). La Società ha ottenuto
nell’esercizio 2015 l’autorizzazione dall’INPS per la compensazione di tali crediti con i debiti
previdenziali per la sola sede di Castelletto.
I ratei e risconti attivi includono i risconti dei costi di competenza dell’esercizio successivo.
I Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi si riferiscono a contributi in conto esercizio e in conto
capitale per progetti di Ricerca e Sviluppo per i quali esiste la ragionevole certezza del loro
riconoscimento come previsto dal paragrafo 7 del principio contabile internazionale IAS 20.
[80]
Note del bilancio
Gli Altri crediti diversi sono pari a 3.094 migliaia di Euro e si incrementano di 538 migliaia di Euro
rispetto al 31 dicembre 2014. La variazione è determinata principalmente dalla riclassifica di 642 migliaia
di Euro riferiti ai crediti verso Ifitalia per interessi maturati sui crediti d’imposta ceduti in anni precedenti.
Tale credito è stato incassato il 18 febbraio 2016.
Si ritiene che il valore contabile delle altre attività approssimi il loro Fair Value.
Nota 18 Attività finanziarie a breve termine
La voce Attività finanziarie a breve termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
31/12/2015
1.826
11
1.233
214
3.284
Crediti finanziari verso controllate
Altri crediti finanziari
Attività per derivati di copertura
Ratei e risconti finanziari attivi a breve termine
Totale
31/12/2014
1.768
939
1.517
116
4.340
I rapporti di conto corrente e i finanziamenti con le società del Gruppo sono regolati a condizioni di
mercato.
I crediti finanziari verso le società del Gruppo Italtel sono dettagliati nella Nota 40 – Rapporti con entità
correlate.
Gli altri crediti finanziari si decrementano principalmente per la riclassifica negli Altri crediti diversi dei
crediti per interessi maturati nei confronti di società di factoring con le quali sono stati stipulati in anni
precedenti contratti di cessione dei crediti d’imposta.
Le attività per derivati di copertura sono pari a 1.233 migliaia di Euro e rappresentano la valutazione al 31
dicembre 2015 dei contratti stipulati a copertura dei rischi di cambio. Al 31 dicembre 2014 si rilevava una
passività di 1.517 migliaia di Euro.
Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.
Nota 19 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti e Banche conti correnti vincolati
I conti correnti vincolati, come indicato nella Nota 11, sono stati classificati nella voce crediti e altre
attività finanziarie non correnti.
Il saldo dei conti correnti vincolati di 5.062 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 si riferiva all’incasso nel
corso del 2014 del finanziamento a tasso agevolato denominato “Asic”, già anticipato nell’anno 2013 da
parte d’istituti finanziari e altri finanziatori e depositati in un conto corrente vincolato per l’utilizzo a fronte
di costi di ristrutturazione sostenuti nel corso dell’anno 2014.
La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta così composta:
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali
Assegni
Cassa
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti
31/12/2015
35.008
35.008
31/12/2014
23.579
50
23.629
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione
di valore non significativo.
[81]
Note del bilancio
Nota 20 Capitale sociale e Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di Italtel S.p.A. è pari a 2.000 migliaia di Euro diviso in
nr.2.000.000 azioni ordinarie del valore di Euro 1,00 cadauna.
La voce Riserve risulta così composta:
31/12/2015
98.728
98.728
Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi
Totale
31/12/2014
98.728
98.728
La Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi è generata dalle operazioni straordinarie sul
capitale poste in essere in conformità all’Accordo di Ristrutturazione.
Tale riserva è stata costituita in data 27 marzo 2013 per effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari
Partecipativi per complessivi 153.035.272 Euro, del valore nominale di Euro 1,00 ciascuno, convertibili in
azioni della società Italtel S.p.A. al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento. Tali
Strumenti Finanziari Partecipativi sono stati sottoscritti tramite il conferimento dei crediti nei confronti
della società, per pari importo, da parte delle Banche (Unicredit, BPM, GE Capital, Banco Popolare,
Centrobanca, Banco di Brescia), Cisco e Telecom Italia. In data 27 marzo 2013 l’assemblea straordinaria
dei soci di Italtel S.p.A., ha deliberato l’integrale copertura delle perdite risultanti dalla situazione
patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 del Codice Civile
mediante l’utilizzo della Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi per 54.306.783 Euro.
Al 31 dicembre 2015 tutte le azioni emesse risultavano sottoscritte e versate, non risultavano emesse
azioni privilegiate.
Alla data del 31 dicembre 2015 la Società non possiede azioni proprie.
Nota 21 Altre riserve inclusa Perdita dell’esercizio
La voce Altre riserve inclusa Perdita dell’esercizio risulta così composta:
31/12/2015
674
(2.966)
(50.796)
(24.277)
(77.365)
Assegnazione stock option
Altre riserve
Risultati esercizi precedenti
Utile / (perdita) dell’esercizio
Totale
31/12/2014
674
(3.764)
(33.199)
(17.596)
(53.885)
La movimentazione della voce Altre riserve inclusa la Perdita dell’esercizio è dettagliata nella seguente
tabella:
Perdita
dell’esercizio
Saldo al 1° gennaio 2014
Copertura Perdita degli esercizi
precedenti portati a nuovo
IAS 19 – Utili/(Perdite)
attuariali fondo TFR
Variazione esercizio 2014
Saldo al 31 dicembre 2014
Riporto a nuovo Perdite esercizi
precedenti
IAS 19 – Utili/(Perdite)
attuariali fondo TFR
Variazione esercizio 2015
Saldo al 31 dicembre 2015
Perdite Riserva Riserva Riserva
degli IAS 19prima
Cash
esercizi Fondo adozione
flow
precedenti
TFR
IFRS
edge
(33.199)
- (1.752)
(674)
33.199
(33.199)
(17.596)
(17.596)
(33.199)
-
-
-
17.596
(24.277)
(24.277)
674
(34.951)
-
-
-
-
(3.090)
(674)
-
674
(17.596)
(53.885)
797
-
-
-
797
(1.338)
(17.596)
-
[82]
Totale
-
-
(50.795)
Riserva
Stock
option
(2.293)
-
-
(674)
-
-
-
-
674
(1.338)
-
(24.277)
(77.365)
Note del bilancio
In data 29 aprile 2015 gli azionisti di Italtel S.p.A. hanno deliberato il riporto a nuovo della perdita
dell’esercizio 2014.
Nelle Altre riserve è incluso il valore di 2.293 migliaia di Euro generato dalla rideterminazione del valore
del fondo benefici dipendenti in applicazione dello IAS 19 rivisto che prevede, a partire dal 01 gennaio
2013, l’eliminazione del metodo del corridoio e la rilevazione immediata delle perdite e degli utili
attuariali nel conto economico complessivo. Al 31 dicembre 2015 si rilevano utili attuariali nel Conto
economico complessivo per 797 migliaia di Euro, al netto dell’effetto fiscale. Al 31 dicembre 2014 erano
state rilevate perdite attuariali per 1.338 migliaia di Euro.
La composizione del patrimonio netto con riferimento alle disponibilità e distribuibilità è dettagliata nel
seguente prospetto:
Natura e descrizione
Capitale
Riserva apporto SFP
Riserva sovrapprezzo azioni
Versamento soci conto
aumento capitale sociale
Riserva legale
Altre riserve:
- Riserva Cash flow edge
- Assegnazione Stock option
- Riserva D.Lgs. 38/2005 art.7
- Riserva D.Lgs. 38/2005 art.7
Perdite portate a nuovo incluso
il risultato dell’esercizio
Totale
Quota non distribuibile
Residua quota distribuibile
Importo
Possibilità
Quota
Quota
di indisponibile disponibile
utilizzazione
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre precedenti
esercizi
Per
Altro
copertura
perdite
(114.858)
(54.307)
-
2.000
98.728
-
b)
-
-
-
-
b)
-
-
-
-
674
(2.967)
b)
674
-
-
-
-
674
-
(169.165)
-
(75.072)
23.363
-
a) per aumento capitale
b) per copertura perdite
c) per distribuzione ai soci
Si segnala che la Società, a partire dal 1° gennaio 2016, si avvarrà della facoltà di applicare le nuove
disposizioni dello IAS 27 modificando il criterio di valutazione delle proprie partecipazioni nelle società
controllate e collegate passando dal metodo del costo a quello del Patrimonio netto. Per effetto di questo
cambiamento di principio, il Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 passerà da 23.363 migliaia di Euro a
34.674 migliaia di Euro rilevando un incremento di 11.311 migliaia di Euro.
La valutazione delle partecipazione secondo il metodo del Patrimonio netto, attraverso il consolidamento
sintetico delle società partecipate, porterà all’allineamento del Patrimonio netto della Società a quello del
Bilancio Consolidato del Gruppo Italtel.
[83]
Note del bilancio
Di seguito una sintesi della Situazione patrimoniale restated al 31 dicembre 2015:
Attivo
Attività non correnti
Attività correnti
Totale Attivo
Patrimonio netto e Passivo
Patrimonio netto
Patrimonio netto
Totale Patrimonio netto
Passivo
Passività non correnti
Passività correnti
Totale Passivo
Totale Patrimonio netto e Passivo
Bilancio
31/12/2015
Rettifiche IAS 27
Bilancio
31/12/2015 restated
310.664
149.753
460.417
11.311
11.311
321.975
149.753
471.728
23.363
23.363
11.311
11.311
34.674
34.674
179.646
257.408
437.054
460.417
11.311
179.646
257.408
437.054
471.728
Nota 22 Fondi per benefici ai dipendenti
La voce Fondi per benefici ai dipendenti risulta così composta:
Trattamento di Fine Rapporto
Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro
Totale
31/12/2015
18.814
561
19.375
31/12/2014
22.312
881
23.193
Con l’entrata in vigore nel corso del 2007 delle disposizioni previste dalla riforma previdenziale le
situazioni patrimoniali redatte dopo tale riforma devono applicare criteri di valutazione coerenti con la
nuova normativa, illustrata nella nota 2 – I – Benefici ai dipendenti, valutando ai fini IAS solo la passività
relativa al TFR maturato con la previgente normativa. Quanto maturato dopo la riforma previdenziale
rappresenta un piano di retribuzione a contributi definiti in quanto tali versamenti non comportano
ulteriori obblighi a carico dell’azienda connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.
[84]
Note del bilancio
In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del TFR è stata utilizzata la metodologia
denominata “Projected Unit Credit Cost” utilizzando le seguenti ipotesi:
31/12/2015
31/12/2014
1,75% annuo
2,03% annuo
2,81% annuo
1,75% annuo
1,50% annuo
2,81% annuo
Dati della popolazione italiana rilevate
dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte
per sesso
Tabelle distinte per sesso, adottate nel
modello INPS per le proiezioni al
2010. Tali probabilità sono state
costruite partendo dalla distribuzione
per età e sesso delle pensioni vigenti al
1° gennaio 1987 con decorrenza 1984,
1985, 1986 relative al personale
del ramo credito
Sono state considerate delle frequenze
annue del 3%
Si è supposto il raggiungimento del
primo dei requisiti pensionabili validi
per l'Assicurazione Generale
Obbligatoria
Si è supposto un valore annuo per anno
del 3%
Dati della popolazione italiana rilevate
dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte
per sesso
Tabelle distinte per sesso, adottate nel
modello INPS per le proiezioni al
2010. Tali probabilità sono state
costruite partendo dalla distribuzione
per età e sesso delle pensioni vigenti al
1° gennaio 1987 con decorrenza 1984,
1985, 1986 relative al personale
del ramo credito
Sono state considerate delle frequenze
annue del 3%
Si è supposto il raggiungimento del
primo dei requisiti pensionabili validi
per l'Assicurazione Generale
Obbligatoria
Si è supposto un valore annuo per anno
del 3%
IPOTESI ECONOMICHE
Incremento del costo della vita
Tasso di attualizzazione
Incremento retributivo
Tasso annuo incremento TFR
IPOTESI DEMOGRAFICHE
Probabilità di decesso
Probabilità di invalidità
Probabilità di dimissioni
Probabilità di pensionamento
Probabilità di anticipazione
La movimentazione del Trattamento di Fine Rapporto risulta dettagliabile come segue:
Saldo al 1° gennaio
Rettifica IFRS – perdite ( utili)/ attuariali
Incremento dell’esercizio compresa la riduzione
per riforma previdenziale
Utilizzi dell’esercizio
Saldo al 31 dicembre
31/12/2015
22.312
(1.246)
31/12/2014
24.674
1.845
315
(2.567)
18.814
214
(4.421)
22.312
Gli Utili attuariali calcolati per l’esercizio 2015 sono pari a 1.246 migliaia di Euro.
La movimentazione del fondo Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro risulta
dettagliabile come segue:
31/12/2015
881
(320)
561
Saldo al 1° gennaio
Accantonamento dell’esercizio
Utilizzi dell’esercizio
Saldo al 31 dicembre
[85]
31/12/2014
1.497
(616)
881
Note del bilancio
Nota 23 Fondi per rischi e oneri
La voce Fondi per rischi e oneri e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:
Saldi al 1° gennaio 2014
Variazioni dell'esercizio:
- Incrementi
- Utilizzi/Rilasci
Saldi al 31 dicembre 2014
Variazioni dell'esercizio:
- Incrementi
- Utilizzi/Rilasci
Saldi al 31 dicembre 2015
Garanzie
contrattuali
-
Rischi diversi
Totale
9.741
9.741
-
1.797
(4.177)
7.361
-
1.339
(2.818)
5.882
1.797
(4.177)
7.361
1.339
(2.818)
5.882
Il fondo Rischi diversi di 5.882 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (9.741 migliaia di Euro al 31
dicembre 2014) è relativo a rischi legati a contenziosi in corso per 1.336 migliaia di Euro, a perdite future
sui lavori in corso per 1.339 migliaia di Euro e a rischi di natura fiscale, relativi ad attività di società
estere, per 2.900 migliaia di Euro. La voce include inoltre 302 migliaia di Euro relativi a rischi di varia
natura sorti in precedenti esercizi e il fondo indennità suppletiva di clientela per 5 migliaia di Euro.
Nota 24 Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine
Le voci Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine risultano così composte:
Finanziamenti con garanzia
reale
Finanziamenti senza
garanzia reale a tasso
ordinario
Finanziamenti senza
garanzia reale
a tassi agevolati
Passività per locazioni
finanziarie
Finanziamenti a mediolungo termine
Finanziamenti bancari
Finanziamenti da altri enti
Totale debiti verso enti
finanziatori
Debiti finanziari vs società
del Gruppo
Altri debiti
Ratei e risconti passivi
Totale
31/12/2015
MedioBreve
lungo
Totale
Breve
31/12/2014
Mediolungo
Totale
-
124.560
124.560
2.605
122.326
124.931
-
3.041
3.041
1.515
3.980
5.495
8.829
25.728
34.557
5.063
11.845
16.908
41
56
97
55
-
55
8.870
76.445
-
153.385
-
162.255
76.445
-
9.238
73.675
-
138.151
-
147.389
73.675
-
85.315
153.385
238.700
82.913
138.151
221.064
14.544
192
120
100.171
153.385
14.544
192
120
253.556
18.967
152
142
102.174
282
138.433
19.249
152
142
240.607
I sopraindicati finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve termine, sono rimborsabili
come segue:
[86]
Note del bilancio
31/12/2015
8.870
78.330
33.038
35.381
6.636
162.255
- entro un anno
- tra uno e due anni
- tra due e tre anni
- tra tre e quattro anni
- tra quattro e cinque anni
- oltre cinque anni
Totale
31/12/2014
9.238
4.231
76.482
27.801
28.807
830
147.389
Al 31 dicembre 2015 i finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, presentano le
seguenti caratteristiche:
- entro un anno
- tra uno e due anni
- tra due e tre anni
- tra tre e quattro anni
- tra quattro e cinque anni
- oltre cinque anni
Totale
Tasso variabile
41
69.885
26.491
30.027
1.255
127.699
Tasso fisso
8.829
8.445
6.547
5.354
5.381
34.556
31/12/2015
8.870
78.330
33.038
35.381
6.636
162.255
I finanziamenti con garanzia reale, pari a 124.560 migliaia di Euro e con tasso d’interesse compreso tra lo
2,5% e 3,1%, sono composti come di seguito:
•
•
•
•
•
•
75.317 migliaia di Euro di due linee di credito (A2 e B2), interamente utilizzate, concesse da un pool
di banche il cui leader è UniCredit S.p.A. (di seguito le “Banche finanziatrici”), a seguito
dell’operazione di rifinanziamento conclusasi il 27 marzo 2013. La linea di credito A2, pari a 72.663
migliaia di Euro, è rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31 dicembre 2017, mentre la
linea B2, pari a 2.654 migliaia di Euro, andrà a scadenza il 31 dicembre 2019;
18.000 migliaia di Euro di una linea di nuova finanza con scadenza 30 giugno 2017;
5.709 migliaia di Euro di una linea di credito rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31
dicembre 2017;
4.000 migliaia di Euro di una linea erogata nel 2012, originariamente con scadenza nel breve termine,
e rinegoziata con scadenza 30 giugno 2017;
18.353 migliaia di Euro di una linea accesa per il finanziamento dei costi di ristrutturazione sostenuti,
di cui 3.173 migliaia di Euro erogati nel 2013, 8.434 migliaia di Euro erogati nel 2014 e 6.746 migliaia
di Euro erogati nel 2015 con data di scadenza finale 30 giugno 2017;
3.181 migliaia di Euro della linea di Credito B1, linea a medio-lungo termine per cassa con scadenza
30 giugno 2017.
I suddetti finanziamenti con garanzia reale includono 12.521 migliaia di Euro per interessi dovuti alle
Banche finanziatrici e capitalizzati sulle linee di credito a medio-lungo termine come previsto
dall’Accordo di Ristrutturazione.
I finanziamenti senza garanzia reale a tasso ordinario per 3.041 migliaia di Euro sono costituiti da:
• 538 migliaia di Euro erogati da Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. e in essere per complessivi 4.178
migliaia di Euro per le attività di ricerca relativi al progetto denominato “Asic” di cui 3.640 migliaia di
Euro a tassi agevolati;
• 2.503 migliaia di Euro erogati dal Gruppo Intesa Sanpaolo per complessivi 25.033 migliaia di Euro
per le attività di ricerca relativi ai progetti denominati PAIMS e SIS di cui 22.530 migliaia di Euro a
tassi agevolati. A garanzia dell’erogazione è stato costituito un conto vincolato pari a 8.008 migliaia di
Euro.
I finanziamenti senza garanzia reale a tassi agevolati, pari a 34.557 migliaia di Euro, sono costituiti da
finanziamenti a tassi compresi tra lo 0,5% e lo 0,886% e si riferiscono alle agevolazioni finanziarie
erogate in base alle leggi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione industriale. Suddetti finanziamenti si
[87]
Note del bilancio
incrementano di 23.113 migliaia di Euro per l’incasso delle agevolazioni previste per i progetti PAIMS e
SIS (22.530 migliaia di Euro) oltre alle quote a saldo dei progetti NAIN e PICO (583 migliaia di Euro), e
si decrementano per 5.464 migliaia di Euro per i rimborsi previsti dai relativi piani di ammortamento.
La voce Finanziamenti bancari a breve, pari a 76.445 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 (73.675
migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), include l’utilizzo delle linee di credito Revolving a breve termine.
L’aumento di 2.770 migliaia di Euro è dovuta sostanzialmente a maggiori utilizzi delle linee messe a
disposizione, che, nonostante tecnicamente a breve termine, si riferiscono a linee di credito “committed”,
cioè a linee la cui possibile estinzione non potrà avvenire prima del 30 giugno 2017.
La diminuzione dei debiti finanziari verso società del Gruppo, pari a 4.705 migliaia di Euro, è dovuta ai
rimborsi effettuati nel corso dell’esercizio.
Premesso che sono stati avviati e sono attualmente in corso negoziati con le Banche Finanziatrici volti alla
definizione, prima della relativa data di rimborso, di nuovi termini e condizioni, che comprendano nuovi
termini di scadenza e rimborso dei finanziamenti attualmente in essere, l'Accordo di Ristrutturazione e i
contratti di finanziamento prevedono il rispetto di tre parametri finanziari (covenant), contrattualmente a
suo tempo definiti in misura via via più stringente nel corso degli anni e misurati semestralmente su base
annuale sul bilancio consolidato del Gruppo, a partire dal 30 giugno 2014.
I tre parametri da rispettare sono:
 il Leverage Ratio: indica il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Ebitda;
 l’Interest Cover Ratio: indica il rapporto tra Ebitda e Oneri Finanziari Netti;
 il Capital Expenditure: si riferisce agli investimenti complessivi.
Nella tabella sottostante si riportano i valori dei tre parametri, previsti dall’Accordo di Ristrutturazione:
al 30 giugno 2014
al 31 dicembre 2014
al 30 giugno 2015
al 31 dicembre 2015
al 30 giugno 2016
al 31 dicembre 2016
al 30 giugno 2017
al 31 dicembre 2017
al 30 giugno 2018
al 31 dicembre 2018
al 30 giugno 2019
Leverage Ratio
≤15,8
≤11,2
≤5,2
≤4,4
≤3,6
≤3,5
≤3,1
≤2,7
≤2,7
≤2,1
≤1,9
Interest Cover Ratio
≥2,6
≥3,4
≥4,7
≥4,3
≥4,7
≥4,5
≥4,6
≤5,6
≤8,2
≤12,5
≤13
Capital Expenditure
17.300.000
17.900.000
18.400.000
18.900.000
20.900.000
Poiché sulla base dei dati preliminari a disposizione della Società, già trasmessi alle Banche finanziatrici
nelle scorse settimane unitamente alle ulteriori informazioni previste dai contratti di finanziamento,
sarebbe emerso formalmente, in occasione dell’approvazione del presente bilancio, il disallineamento
rispetto ai parametri finanziari di cui sopra la Società e le Banche Finanziatrici hanno formalizzato in data
1° giugno 2016 un accordo con durata fino al 1° gennaio 2017, che sospende l’applicazione delle clausole
dei contratti di finanziamento relative alla verifica di tali parametri, e con il quale le Banche finanziatrici
si sono impegnate per tutto il periodo a non far valere alcuno dei rimedi previsti contrattualmente a seguito
dell’eventuale violazione dei covenant finanziari e a non revocare, ridurre o cancellare gli affidamenti
concessi (“Accordo di Standstill”).
Gli amministratori, anche sulla base di un parere pro veritate di un professionista esterno avente ad
oggetto la classificazione dei debiti finanziari ai sensi dello IAS 1, paragrafo 74, hanno ritenuto di
mantenere la classificazione degli stessi tra le passività non correnti. Ove tale debito fosse stato
classificato a breve termine, le passività correnti sarebbero state pari a 224.731 migliaia di Euro anziché a
100.171 migliaia di Euro.
[88]
Note del bilancio
Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota 2 del Bilancio al paragrafo relativo alle Considerazioni degli
amministratori sulla continuità aziendale.
Liquidità
La liquidità netta al 31 dicembre 2015 e 2014 risulta così composta:
31/12/2015
35.008
35.008
Cassa e valori in cassa
Banche conti correnti disponibili
Banche conti correnti vincolati
Totale
31/12/2014
50
23.579
5.062
28.691
Di seguito sono sintetizzate le variazioni della liquidità netta della Società:
31/12/2015
19.860
(17.729)
4.186
6.317
Cassa generata / (assorbita) dall’attività operativa
Cassa generata / (assorbita) dall’attività d’investimento
Cassa generata / (assorbita) dall’attività finanziaria
Variazione dell’esercizio
31/12/2014
14.626
(18.600)
(9.360)
(13.334)
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 Italtel S.p.A. ha generato liquidità per un ammontare pari a
6.317 migliaia di Euro contro 13.334 migliaia di Euro di cassa assorbita nell’esercizio precedente. In
dettaglio:
Cassa generata dall’attività operativa
Il flusso monetario generato dall’attività operativa è pari a 19.860 migliaia di Euro.
Al flusso di cassa generato dall’attività d’esercizio prima delle variazioni del capitale circolante di 1.835
migliaia di Euro si accompagna la variazione del capitale circolante netto che ha generato cassa per
18.025 migliaia di Euro, anche grazie al considerevole ricorso ad operazioni di factoring.
Cassa assorbita dall’attività d’investimento
Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività d’investimento ha assorbito cassa per 17.729 migliaia di Euro
principalmente per investimenti in immobilizzazioni materiali per 1.506 migliaia di Euro e in
immobilizzazioni immateriali per 16.554 migliaia di Euro.
Cassa generata dall’attività finanziaria
Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività finanziaria ha generato cassa per 4.186 migliaia di Euro.
Durante l’anno il saldo netto delle accensioni di finanziamenti a breve termine è stato di 2.770 migliaia di
Euro, sono stati rimborsati finanziamenti a medio-lungo termine per 19.917 migliaia di Euro e si sono
registrate accensioni di finanziamenti a medio-lungo termine per 34.741 migliaia di Euro. L’accensione di
passività per locazioni finanziarie ha generato cassa per 95 migliaia di Euro mentre i rimborsi hanno
assorbito cassa per 52 migliaia di Euro. Si rileva inoltre l’impegno finanziario a lungo termine di 8.008
migliaia di Euro relativi al conto corrente vincolato a garanzia dei finanziamenti erogati da Banca Intesa
San Paolo S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. per le attività di ricerca e sviluppo per i progetti
denominati PA IMS e SIS, aventi scadenza il 31/12/2020.
La Società ha rilevato un assorbimento di cassa derivante dalla variazione netta dei debiti finanziari verso
società del Gruppo e di natura diversa per 5.443 migliaia di Euro.
Nota 25 Altre Passività
La voce Altre passività risulta così composta:
31/12/2015
305
112
586
1.003
Risconti passivi a medio-lungo termine
Cauzioni passive
Altre passività a medio lungo termine
Totale
[89]
31/12/2014
255
161
416
Note del bilancio
I risconti passivi si riferiscono alla quota dei contributi pubblici in conto capitale il cui riconoscimento a
conto economico è legato al piano di ammortamento degli investimenti rientranti nel Contratto di
Sviluppo Telecom Italia & Italtel.
La voce Altre passività a medio lungo termine è riferita al debito verso FASI (Fondo Assistenza Sanitaria
Integrativa) relativo al contributo d’ingresso una tantum per la confluenza a tale fondo. Il debito
complessivo è dilazionato in rate trimestrali a partire dal 30 aprile 2015 e con scadenza finale 31 gennaio
2018.
Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.
Nota 26 Debiti commerciali
La voce Debiti commerciali risulta così composta:
31/12/2015
112.850
895
172
113.917
Debiti verso fornitori
Debiti verso società controllate
Debiti verso società collegate
Totale
31/12/2014
109.995
482
172
110.649
Di seguito si elencano i debiti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro al 31 dicembre 2015:
Valuta estera
32
57.065
169
315
3.306.345
474
Franco Svizzero
Dollaro USA
Sterlina inglese
Pesos argentino
Peso colombiano
Peso Filippino
(migliaia)
Euro
29
52.371
230
22
957
7
I debiti verso le società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e Cisco sono dettagliati nella
Nota 40 – Rapporti con entità correlate.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro Fair Value.
Nota 27 Debiti per imposte correnti
La voce Debiti per imposte correnti al 31 dicembre 2015 è pari a zero.
Nota 28 Altri debiti e passività
La voce Altri debiti e passività risulta dettagliabile come segue:
31/12/2015
11.981
3.373
7.851
6.700
1.926
1.794
9.695
43.320
Debiti inerenti il personale
Debiti verso istituti previdenziali
Ratei e risconti passivi
IVA a debito
IVA differita
Ritenute d'acconto da versare
Anticipi da clienti
Altre passività
Totale
31/12/2014
19.194
1.254
4.724
31
2.121
2.325
5.746
35.395
I debiti inerenti il personale si decrementano di 7.214 migliaia di Euro per effetto principalmente del
pagamento delle indennità, rilevate al 31 dicembre 2014, corrisposte nel corso dell’esercizio 2015 al
[90]
Note del bilancio
personale della Società con cui è stato sottoscritto individualmente un Verbale di Conciliazione in sede
sindacale ex art.2113 IV comma Codice Civile e artt.410 e 411, III comma Codice Procedura Civile. Al 31
dicembre 2015 sono diminuiti i debiti per ferie e le retribuzioni differite.
Il saldo dei Debiti verso istituti previdenziali al 31 dicembre 2015 si incrementa rispetto al 31 dicembre
2014 per 2.119 migliaia di Euro. Al 31 dicembre 2014 la Società aveva compensato i crediti verso l’INPS
per il recupero dei Contratti di solidarietà con i debiti per contributi da versare a gennaio 2015.
I Debiti verso istituti previdenziali includono la quota a breve termine del debito verso l’istituto FASI
come commentato nella nota 25.
La voce Ratei e risconti passivi include ricavi sospesi di competenza dell’esercizio successivo.
L’Iva a debito, pari a 6.700 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015, è stata versata nel mese di gennaio
2016.
L’incremento delle Altre passività, pari a 3.949 migliaia di Euro, è determinata principalmente dalla
rilevazione del debito verso il personale per le retribuzioni del mese di dicembre pagate a gennaio 2016
(2.386 migliaia di Euro) e dall’incremento degli anticipi ricevuti da Enti pubblici nel corso dell’esercizio
(1.122 migliaia di Euro).
Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.
Nota 29 Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nelle seguenti tabelle sono rappresentati i ricavi delle vendite e prestazioni rilevati negli esercizi chiusi al
31 dicembre 2015 e 2014, distinti per cliente e per area geografica.
i) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per cliente
2015
130.153
41.072
71.877
53.200
296.302
Telecom Italia
Altri operatori italiani
Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione
Operatori esteri
Totale
2014
133.526
37.213
54.328
44.699
269.766
ii) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per area geografica
Italia
Altri paesi europei
America Centrale e Latina
USA
Africa
Asia
Totale
2015
238.509
37.103
18.866
896
239
689
296.302
2014
222.377
18.677
25.660
574
1.506
972
269.766
2015
5.552
9
12.358
17.919
2014
7.055
6
18.393
25.454
Nota 30 Altri proventi
La voce Altri proventi risulta così composta:
Contributi
Plusvalenze da alienazione
Altri
Totale
[91]
Note del bilancio
I contributi in conto esercizio per 5.486 migliaia di Euro sono relativi a contributi in conto esercizio per
costi sostenuti per l’attività di ricerca e sviluppo (6.971 migliaia di Euro nel 2014) e 66 migliaia di Euro
per contributi in conto capitale (84 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014).
La voce Altri include i contributi Cisco sul contratto VIP Program e SRS Agreement per 3.530 migliaia di
Euro (3.794 migliaia di Euro nel 2014), proventi verso società del Gruppo fatturati secondo quanto
previsto dai contratti di Management Services per 3.258 migliaia di Euro (2.447 migliaia di Euro nel
2014); rivalse costi verso terzi per 1.914 migliaia di Euro (1.930 migliaia di Euro nel 2014),
sopravvenienze attive per 1.679 migliaia di Euro (4.700 migliaia di Euro nel 2014) e rilascio fondi per
1.080 migliaia di Euro (4.440 migliaia di Euro nel 2014).
Nota 31 Acquisti di materiali e servizi esterni
La voce Acquisti di materiali e servizi risulta così composta:
2015
156.756
89.832
246.588
Acquisti di materiali
Acquisti di servizi
Totale
2014
130.520
97.313
227.833
Il dettaglio degli acquisti di materiali e servizi da società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia
e Cisco è riportato nella Nota 40 Rapporti con parti correlate alla quale si rimanda.
Nota 32 Costo del lavoro
La voce Costo del lavoro risulta così composta:
2015
47.928
14.087
3.604
576
122
66.317
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento fine rapporto
Mobilità e altri oneri non ricorrenti
Altri
Totale
2014
48.126
14.983
3.517
7.259
137
74.022
Il costo del lavoro include oneri non ricorrenti di ristrutturazione per complessivi 576 migliaia di Euro (nel
2014 erano 7.259 migliaia di Euro) relativi a oneri di mobilità e di indennità per il personale uscito nel
corso dell’esercizio e per il personale la cui uscita è prevista nell’esercizio successivo.
Gli organici diminuiscono da 1.143 unità al 31 dicembre 2014 (di cui 14 dipendenti locali presso cantieri
esteri e branch all’estero) a 1.133 al 31 dicembre 2015 (di cui 26 dipendenti locali presso cantieri esteri e
branch all’estero).
Il numero medio dei dipendenti nell’esercizio è risultato di 1.142 unità, così ripartito per categoria:
2015
45
292
802
3
1.142
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Totale
Il numero medio dei dipendenti nell’esercizio, al netto di Cigs e Cds, è risultato di 1.017 unità.
[92]
2014
49
329
927
3
1308
Note del bilancio
Nota 33 Ammortamenti e svalutazioni
La voce Ammortamenti e svalutazioni risulta così composta:
2015
15.584
1.025
705
689
976
538
19.517
Costi di sviluppo
Altri beni immateriali
Fabbricati industriali
Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
Svalutazione avviamento
Totale
2014
17.888
1.162
755
799
1.094
593
22.291
L’ammortamento degli Altri beni immateriali si riferisce all’ammortamento dei software applicativi.
L’ammortamento delle Immobilizzazioni materiali è determinato sulla base del criterio economico-tecnico
e risulta dall'applicazione di aliquote che corrispondono a quelle fiscali ordinarie.
Fabbricati di proprietà sociale
Totale Fabbricati
Impianti e macchinario:
Impianti generici
Impianti ecologici
Impianti specifici e automatici
Autoveicoli industriali
Totale Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e
commerciali:
Attrezzature industriali e commerciali
di proprietà
Attrezzature industriali e commerciali
in leasing finanziario
Totale Attrezzature industriali e
commerciali
Altri beni:
Attrezzature diverse
Mobili e dotazioni d’ufficio
Calcolatori e sistemi per progettazione
e office automation
Telefoni portatili e radiotelefoni
Autovetture
Totale Altri beni
Totale generale
A+B+C+D
Aliquote prevalenti (%)
adottate nel 2015
3,00
2015
A)
705
705
2014
B)
683
6
689
793
6
799
10,0
15,0
15,5
20,0
956
1.077
25,0
20
17
50,0
976
1.094
13
21
17
28
25,0
12,0
498
3
3
538
2.908
544
1
3
593
3.241
20,0
20,0
25,0
C)
D)
755
755
Nota 34 Altri costi operativi
La voce Altri costi operativi risulta così composta:
2015
2.669
1.339
35
4.043
Oneri diversi di gestione
Accantonamenti per rischi
Svalutazione di crediti
Totale
[93]
2014
2.768
1.797
655
5.220
Note del bilancio
Gli oneri diversi di gestione ammontano a 2.669 migliaia di Euro e sono costituiti da:
2015
1.252
1.037
7
284
7
78
4
2.669
Imposte indirette e tasse dell'esercizio
Costi e storni di ricavi di esercizi precedenti
Perdite su crediti
Contributi associativi
Penalità contrattuali
Perdite per transazioni e soccombenze in giudizio
Altri oneri di gestione
Minusvalenze da alienazione e demolizione cespiti
Totale
2014
1.549
690
181
202
93
34
14
5
2.768
Nota 35 Variazione delle rimanenze
Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto.
2015
(3.677)
1.964
(1.713)
Materie prime, sussidiarie e di consumo
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
Prodotti finiti e merci
Totale
2014
(1.871)
(2.527)
(4.398)
Nota 36 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
La voce Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni pari a 14.000 migliaia di Euro nell’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2015 (14.347 migliaia di Euro nel 2014) è riferita a capitalizzazioni tra le
immobilizzazioni materiali e immateriali del costo di acquisto o produzione, non comprensivo di oneri
finanziari.
Nell’esercizio al 31 dicembre 2015 la voce si riferisce per 13.677 migliaia di Euro (14.114 migliaia di
Euro al 31 dicembre 2014) alla capitalizzazione di costi di sviluppo aventi le caratteristiche descritte nel
relativo principio contabile.
Nota 37 Proventi finanziari e Oneri finanziari
Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto.
2015
Differenze cambio
Interessi
Altri
Totale
Oneri
Proventi
8.394
6.464
3.910
18.768
11.179
27
4.123
15.329
Oneri /
(Proventi)
netti
(2.785)
6.437
(213)
3.439
2014
Oneri
Proventi
7.194
3.414
1.400
12.008
4.230
36
8.310
12.576
Oneri /
(Proventi)
netti
2.964
3.378
(6.910)
(568)
Gli Oneri finanziari netti passano da un saldo positivo di 568 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a un
saldo negativo di 3.439 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 rilevando una variazione negativa di 4.007
migliaia di Euro.
Gli differenze cambio nette passano da negative per 2.964 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a positive
per 2.785 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 con una variazione positiva di 5.749 migliaia di Euro.
Gli interessi passivi netti aumentano di 3.058 migliaia di Euro passando da 3.378 migliaia di Euro al 31
dicembre 2014 a 6.437 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015. L’aumento è determinato dai maggiori
interessi dei debiti verso banche per effetto dell’aumento dei tassi a seguito dell’accordo di ristrutturazione
del 2013 che prevedeva una riduzione per i primi due anni dei tassi applicati all’indebitamento.
[94]
Note del bilancio
Gli Altri oneri e proventi finanziari passano da un saldo positivo di 6.910 migliaia di Euro al 31 dicembre
2014 ad un saldo, sempre positivo, di 213 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015.
La diminuzione di 6.697 migliaia di Euro è dovuta essenzialmente alla variazione netta del provento
derivante dalla valutazione delle operazioni di copertura del rischio di cambio passata da positiva per
2.311 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014 a negativa per 207 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015. Si
rileva inoltre, rispetto all’esercizio precedente, la diminuzione per 3.179 migliaia di Euro dei dividendi
deliberati dalle società controllate e la riclassifica effettuata nell’esercizio 2015 degli oneri finanziari per
operazioni di factoring pari a 980 migliaia di Euro.
Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 Italtel S.p.A. ha rilevato oneri finanziari netti derivanti
da operazioni intrattenute con i possessori di SFP come di seguito dettagliato:
2015
Unicredit
GE Capital
Banco di Brescia
Totale
2014
5.812
52
698
6.562
2.517
81
652
3.250
Nota 38 Oneri/Proventi da valutazione partecipazioni
La voce Oneri/Proventi da valutazione partecipazioni risulta così composta:
2015
Oneri/(Proventi) da valutazione di
partecipazioni / Altri
Totale
Oneri
Proventi
Oneri /
(Proventi)
netti
930
930
(13)
(13)
917
917
2014
Oneri
Proventi
Oneri /
(Proventi)
netti
1.370
1.370
-
1.370
1.370
I proventi e oneri da partecipazione netti presentano un saldo negativo pari a 917 migliaia di Euro al 31
dicembre 2015. E’ stata svalutata la partecipazione in Italtel Poland Sp.Zo.O. per 174 migliaia di Euro.
Sono stati effettuati accantonamenti, a fronte di un patrimonio netto negativo, per le partecipazioni nelle
società controllate Italtel Uk Ltd. (31 migliaia di Euro), Italtel Poland Sp.Zo.O. (530 migliaia di Euro),
Italtel Arabia Ltd (176 migliaia di Euro), Italtel Telecommunications Hellas EPE (13 migliaia di Euro) e
Consorzio Telesis (6 migliaia di Euro).
Le svalutazioni/rivalutazioni in società controllate e collegate rilevate nell’esercizio sono dettagliate
nell’Allegato 1.
Nota 39 Imposte dell’esercizio
Nell’esercizio 2015 alla voce imposte si rileva un onere di 13.389 migliaia di Euro, rispetto all’importo di
1.394 migliaia di Euro del precedente esercizio. L’incremento del saldo rispetto all’esercizio precedente è
determinato principalmente dalla rilevazione al 31 dicembre 2015 di imposte differite per 9.818 migliaia
di Euro e imposte correnti per 3.571 migliaia di Euro.
L’IRAP stimata per l’esercizio 2015 è pari a zero ( 950 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014). Le imposte
correnti dell’esercizio includono le imposte sul reddito dell’esercizio del branch office Colombia per 566
migliaia di Euro (993 migliaia di Euro al 31 dicembre 2014), minori imposte relative a esercizi precedenti
per 52 migliaia di Euro (minori imposte per 6 migliaia di Euro nel 2014) e le ritenute d’acconto subite
all’estero giudicate non recuperabili per 3.057 migliaia di Euro.
Come indicato nella Nota 13 Imposte Anticipate , sono state imputate a conto economico imposte differite
per 9.735 migliaia di Euro, oltre al saldo netto delle imposte differite del branch office Colombia negativo
per 82 migliaia di Euro (il saldo netto positivo era di 543 migliaia di Euro nell’esercizio precedente).
Lo schema di riconciliazione dell’imposta effettiva relativa al Società risulta così dettagliabile:
[95]
Note del bilancio
Imposte teoriche (a)
IRAP
IRAP anno precedente
Ritenute d’acconto estero
Svalutazione avviamento Italtel S.p.A. non deducibile
Differite non rilevate su perdite fiscali e differenze temporanee
Differite per adeguamento aliquota IRES 24%-27,5%
Componenti positivi non soggetti a tassazione
Componenti non deducibili (esenti) fiscalmente
Imposte sul reddito Branch office Colombia
Differenza aliquota imposte estere Branch office Colombia
Altre variazioni
Imposta effettiva
(a)
2015
(2.994)
(12)
3.058
2.505
9.735
(451)
481
608
153
306
13.389
Determinato applicando l’aliquota fiscale teorica del 27,5% al risultato d’esercizio prima delle imposte
[96]
2014
(4.455)
950
(6)
5.325
(1.637)
767
450
1.394
Note del bilancio
Nota 40 Rapporti con entità correlate
I rapporti con entità correlate sono dettagliabili come segue:
31 dicembre 2014
Società controllate:
Cons. Italtel Telesis in liquidazione
Italtel BV
Italtel Argentina SA
Italtel Brasil Ltd
Italtel SA
Italtel France S.A.S.
Italtel Kenya Ltd
Italtel Middle East FZ-LLC
Italtel Oman
Italtel Poland SP.Zo.o.
Italtel Arabia Ltd
Italtel Perù S.A.C.
Italtel Deutschland Gmbh
Italtel Telecomunications Hellas EPE
Italtel Belgium Sprl
Italtel UK Ltd
Totale
Società collegate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione
Consorzio Hermes in liquidazione
Totale
Società controllante:
Italtel Group S.p.A.
Totale
Altre parti correlate:
Clayton Dubilier & Rice
Società Telecom Italia
Società Cisco Systems
Totale
Totale complessivo
Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
10.072
830
1.676
2.976
1.060
40
2.477
1.522
29
2.885
483
176
24.226
601
719
448
1.768
1
1
59
27
86
-
-
1.768
12.713
1.979
14.692
39.004
[97]
Altri
Debiti
crediti commerciali
Debiti
finanziari
Altri
debiti
(25)
(31)
(3)
(26)
(3)
(394)
(482)
(10)
(7.114)
(3.278)
(569)
(1.043)
(1.206)
(4.330)
(161)
(180)
(392)
(18.283)
-
-
(69)
(103)
(172)
-
-
1
(162)
(48.457)
(48.619)
(49.273)
(966)
(966)
-
(4.751)
(151)
(4.902)
(24.151)
(595)
(595)
(595)
Note del bilancio
31 dicembre 2015
Società controllate:
Ausoitaltel S.A.
Cons. Italtel Telesis in liquidazione
Italtel Arabia Ltd
Italtel Argentina S.A.
Italtel Belgium Sprl
Italtel Brasil Ltd
Italtel BV
Italtel Deutschland Gmbh
Italtel France S.A.S.
Italtel Poland SP.Zo.o.
Italtel Perù S.A.C.
Italtel S.A.
Italtel Telecomunications Hellas EPE
Italtel UK Ltd
Italtel USA LLC
Totale
Società collegate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione
Consorzio Hermes in liquidazione
Totale
Società controllante:
Italtel Group S.p.A.
Totale
Altre parti correlate:
Clayton Dubilier & Rice
Società Telecom Italia
Società Cisco Systems
Totale
Totale complessivo
Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
1.222
11.270
2.335
1.817
1.049
2.041
116
2.277
429
186
22.742
618
719
489
1.826
49
1
2
52
59
27
86
-
-
0
1.826
6.358
425
6.783
29.611
[98]
Altri
Debiti
crediti commerciali
Debiti
finanziari
Altri
debiti
(29)
(23)
(394)
(31)
(400)
(18)
( 895)
(16)
(1.382)
(180)
(601)
(1.650)
(1.289)
(530)
(7.497)
(174)
(423)
(67)
(13.809)
-
-
(69)
(103)
(172)
-
-
0
52
(86)
(49.722)
(49.808)
(50.875)
(735)
(735)
-
(34)
(34)
(14.578)
(1.094)
(1.094)
(1.094)
-
Note del bilancio
Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e 2014 Italtel S.p.A. ha avuto rapporti con entità correlate
dettagliabili come segue:
2014
Società controllate:
Cons. Italtel Telesis in liquidazione
Italtel BV
Italtel Argentina SA
Italtel Brasil Ltd
Italtel SA
Italtel France S.A.S.
Italtel Kenya Ltd
Italtel Middle East FZ-LLC
Italtel Oman
Italtel Poland SP.Zo.o.
Italtel Arabia Ltd
Italtel Perù S.A.C.
Italtel Deutschland Gmbh
Italtel Telecomunications Hellas EPE
Italtel Belgium Sprl
Italtel UK Ltd
Totale
Società collegate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione
Consorzio Hermes in liquidazione
Totale
Società controllante:
Italtel Group S.p.A.
Totale
Altre parti correlate:
Società Telecom Italia
Società Cisco Systems
Totale
Totale complessivo
Vendite
Acquisti Proventi / (Oneri)
finanziari
Altro
83
3.469
6.079
1.937
289
1.395
2.519
388
16.159
(3)
(32)
(5)
(257)
(55)
(3)
(22)
(377)
12
(12)
(18)
(137)
(70)
(8)
(103)
(336)
561
731
150
9
359
10
475
152
2.447
-
(4)
(6)
(10)
-
-
-
-
(5)
(5)
1
1
151.058
2.502
153.560
169.719
(1.490)
(117.788)
(119.278)
(119.665)
(172)
(172)
(513)
3.794
3.794
6.242
[99]
Note del bilancio
2015
Società controllate:
Ausoitaltel S.A.
Cons. Italtel Telesis in liquidazione
Italtel Arabia Ltd
Italtel Argentina S.A.
Italtel Belgium Sprl
Italtel Brasil Ltd
Italtel BV
Italtel Deutschland Gmbh
Italtel France S.A.S.
Italtel Poland SP.Zo.o.
Italtel Perù S.A.C.
Italtel S.A.
Italtel Telecomunications Hellas EPE
Italtel UK Ltd
Italtel USA LLC
Totale
Società collegate:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione
Consorzio Hermes in liquidazione
Totale
Società controllante:
Italtel Group S.p.A.
Totale
Altre parti correlate:
Società Telecom Italia
Società Cisco Systems
Totale
Totale complessivo
Vendite
Acquisti
Proventi /
(Oneri) finanziari
Altro
78
2.353
3.095
1.683
1.467
23.674
295
32.645
(400)
(56)
(456)
12
(5)
(72)
(39)
(151)
(255)
2
609
475
768
122
463
714
133
3.286
-
-
-
-
-
-
(6)
(6)
-
-
146.817
6.686
153.503
186.148
(1.312)
(154.170)
(155.482)
(155.938)
(100)
(100)
(361)
3.530
3.530
6.816
I rapporti con il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco si riferiscono a transazioni relative all’acquisto e
alla vendita di beni e servizi tipici dell’attività operativa di Italtel S.p.A. e sono intrattenuti a condizioni di
mercato.
Per quanto riguarda i dirigenti aventi responsabilità strategiche, nel 2015 e nel 2014 gli stessi hanno
maturato emolumenti per un ammontare complessivo rispettivamente pari a 2.122 migliaia di Euro e
2.388 migliaia di Euro. Tali emolumenti sono dettagliabili come segue:
2015
2.015
107
2.122
Emolumenti con pagamento a breve termine
Benefici successivi al termine del rapporto (TFR)
Totale
[100]
2014
2.274
114
2.388
Note del bilancio
Nota 41 Impegni
Italtel S.p.A. è parte di contratti di locazione a carattere operativo aventi a oggetto essenzialmente
immobili, autovetture e apparati informatici. La tabella seguente riepiloga gli impegni in essere
relativamente a tali contratti.
Da rimborsare
- entro un anno
- tra uno e due anni
- tra due e tre anni
- tra tre e quattro anni
- tra quattro e cinque anni
- oltre cinque anni
Totale
31/12/2015
31/12/2014
5.314
5.022
5.022
1
15.359
5.201
5.109
4.907
4.119
19.336
Italtel S.p.A. ha in essere garanzie commerciali per 36.192 migliaia di Euro, di cui 707 migliaia di Euro
relativi al cliente Telecom Italia S.p.A., suddivise in garanzie bancarie per 15.219 migliaia di Euro e
garanzie assicurative per 20.984 migliaia di Euro.
Si segnala l’esistenza di una ulteriore fideiussione bancaria di 12.000 migliaia di Euro a favore del
locatore, a garanzia del pagamento dei canoni d’affitto del comprensorio di Castelletto – Settimo
Milanese.
Nel 2015 sono state inoltre accese fideiussioni finanziare per 14.500 migliaia di Euro a garanzia
dell’erogazione di due finanziamenti per le attività di ricerca e sviluppo.
Nota 42 Corrispettivi alla Società di Revisione
Ai sensi dell’Art. 37 comma 16 del Decreto legislativo n. 39/2010, recante modifiche al Codice Civile,
che ha introdotto all’interno dell’Art. 2427 del Codice Civile il numero 16-bis, il seguente prospetto
riporta i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2015 per i servizi di revisione legale dei conti resi alla
Società da PricewaterhouseCoopers.
2015
278
48
326
Servizi di revisione
Altri servizi
Totale costi 2015 per servizi di revisione e altri
Nota 43 Eventi successivi
Gli eventi successivi alla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2015 sono riportati nell’omonimo capitolo
all’interno della Relazione sulla gestione.
[101]
Note del bilancio
Nota 44 Elenchi delle società partecipate
Elenco delle altre partecipazioni in società controllate e collegate valutate al costo
Denominazione sociale
Sede
Divisa
Capitale
Quote possedute %
(attività)
sociale
Controllate italiane:
Consorzio Italtel Telesis in
liquidazione
(sistemi telematici integrati)
Controllate estere:
Italtel BV
(commerciale e finanziaria)
Italtel Argentina SA
(sistemi di telecomunicazioni)
Italtel Brasil Ltda
(sistemi di telecomunicazioni)
Settimo
Milanese
Euro
516.456
100 Italtel S.p.A
-
Amsterdam
(Olanda)
Buenos Aires
(Argentina)
San Paolo
(Brasile)
Euro
6.000.000
100 Italtel S.p.A
9.675
P.A.
4.030.000
Italtel France Sas
(commerciale)
Italtel Poland Sp.Zo.O.
(commerciale)
Italtel Arabia Ltd in liquidazione(*)
(commerciale)
Suresnes
(Francia)
Varsavia
(Polonia)
Riyad
(Arabia
Saudita)
Italtel Perù S.A.C.
Lima
(commerciale)
(Perù)
Italtel de Venezuela S.A.
Caracas
(commerciale)
(Venezuela)
Italtel Deutschland GmbH
Düsseldorf
(commerciale)
(Germania)
Italtel Telecommunication Hellas EPE Atene
(commerciale)
(Grecia)
Italtel U.K. Ltd
London
(commerciale)
(Gran Bretagna)
Italtel Belgium Sprl
Bruxelles
(commerciale)
(Belgio)
Ausoitaltel S.A.
Italtel USA LLC
Collegate italiane:
Cored - Consorzio Reti Duemila in
liquidazione
(reti a larga banda)
Consorzio Hermes in liquidazione
(sistemi di trasmissione)
(*) La
Valore di
carico
Real
6.586.636
Brasilian
o
Euro
40.000
Zloty
Polacco
SAR
Nuevo
Soles
Bolivar
Fuerte
Euro
71,46
28,54
85,12
14,88
Italtel BV
Italtel S.p.A
Italtel S.p.A
Italtel BV
284
1.775
100 Italtel S.p.A
40
400.000
100 Italtel S.p.A
-
3.287.980
90,00 Italtel S.p.A
10,00 Italtel BV
-
3.028.000
90,00
10,00
95,00
5,00
60,00
40,00
100,00
Italtel BV
Italtel S.p.A
Italtel S.p.A
Italtel BV
Italtel S.p.A.
Italtel BV
Italtel S.p.A.
60,00
40,00
60,00
40,00
Italtel S.p.A.
Italtel BV
Italtel S.p.A.
Italtel BV
940.000
40.000
Euro
18.000
Lira
sterlina
Euro
26.000
500.000
Quito
(Ecuador)
Coral Gables
(Florida)
Usd
500.000
Usd
Milano
Milano
(versato
200.000)
85
285
2.174
300
455
75.000
99,00 Italtel S.p.A.
1,00 Italtel BV
100,00 Italtel S.p.A.
Euro
260.000
30,00 Italtel S.p.A
76
Euro
484.353
24,00 Italtel S.p.A
118
relativa messa in liquidazione è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A.
[102]
67
Note del bilancio
Elenco delle altre partecipazioni valutate al costo
Denominazione sociale
Sede
(attività)
Open Hub Med S.c.r.l.
Milano
Cefriel – S.c.r.l.
Milano
(formazione e ricerca)
Consorzio Milano Ricerche
Milano
(progettazione e ricerca)
Consel – Consorzio Elis per la
Roma
Formazione Professionale Superiore S.c.r.l.
SISTEL - Comunicaçoes, Automaçao Monte de
e Sistemas S.A.
Caparica
(sistemi di telecomunicazioni)
(Portogallo)
MIP - Politecnico di Milano S.c.r.l.
Milano
Consorzio Nazionale Imballaggi
Roma
CONAI
(gestione degli imballaggi)
Consorzio COFRIDIP
Padova
S.P.S. S.p.A. in liquidazione
nd
Distretto Tecnologico Sicilia Micro
Catania
eNano Sistemi s.c.a.r.l.
SI-LAB Sicilia S.c.a.r.l.
Palermo
Divisa
Euro
Euro
Capitale
sociale
800.000
1.115.596
Euro
12,50 Italtel S.p.A.
5,18 Italtel S.p.A.
Valore di
carico
100
36
172.456
8,30 Italtel S.p.A.
15
Euro
51.000
2,50 Italtel S.p.A.
1
Euro
10.338.838
0,88 Italtel S.p.A.
0,72 Italtel BV
29
Euro
Euro
354.000
Variabile
3,39 Italtel S.p.A.
0,005 Italtel S.p.A.
1
Euro
Euro
Euro
28.402
nd
600.000
9,09 Italtel S.p.A.
7,00 Italtel S.p.A.
4,55 Italtel S.p.A.
2
27
Euro
30.000
18,50 Italtel S.p.A.
6
[103]
Quote possedute %
Allegati al bilancio
Allegati al bilancio
Allegato 1: Partecipazioni delle immobilizzazioni finanziarie e versamenti in c/ partecipazioni
Partecipazioni in imprese controllate:
Consorzio Italtel Telesis in liquidazione
Ausoitaltel S.A.
Italtel Arabia LTD in liquidazione***
Italtel Argentina S.A.
Italtel B.V.*
Italtel Belgium Sprl
Italtel Brasil LTDA
Italtel Deutschland GmbH
Italtel France S.A.S.
Italtel Kenya LTD in liquidazione
Italtel Middle East FZ-LLC in liquidazione
Italtel Perù S.A.C
Italtel Poland SP. ZO.O****
Italtel Telecommunications Hellas EPE
Italtel U.K. Ltd
Italtel USA LLC
Italtel Venezuela S.A **
Costo e
Versamenti
c/partecipazioni
517
2.638
284
9.675
300
1.775
2.174
40
550
85
101
18
285
18.442
31/12/14
Svalutazioni
(517)
(2.638)
(343)
(101)
(18)
(3.617)
Valore a
bilancio
Acquisizioni/
Sottoscrizioni
Versam.c/part.
284
9.675
300
1.775
2.174
40
207
85
285
14.825
455
73
67
595
Valore a
bilancio
Acquisizioni/
Sottoscrizioni
118
76
194
-
Valore a
bilancio
Acquisizioni/
Sottoscrizioni
Versam.c/part.
36
1
2
15
1
27
6
29
117
100
100
Variazioni dell'esercizio
Alienazioni
Svalutazioni (-)
Riduzioni
Ripristini
di valore (+)
-
(550)
(550)
(174)
(174)
Utilizzo
svalutazioni
343
101
444
Totale
variazioni
dell'esercizio
455
(207)
67
315
Costo
517
455
2.638
284
9.675
300
1.775
2.174
40
85
174
18
67
285
18.487
31/12/15
Svalutazioni
(517)
(2.638)
(174)
(18)
(3.347)
(migliaia di Euro)
Valore a
bilancio
455
284
9.675
300
1.775
2.174
40
85
67
285
15.140
* include il versamento in conto aumento capitale pari a 3.666 migliaia di euro al 31.12.2015
** include il versamento in conto aumento capitale pari a 1 migliaia di euro al 31.12.2015
*** include il versamento in conto aumento capitale pari a 2.102 migliaia di euro al 31.12.2015
**** include il versamento in conto aumento capitale pari a 73 migliaia di euro al 31.12.2015
Costo
Partecipazioni in imprese collegate:
Consorzio Hermes in liquidazione
Cored Consorzio Reti Duemila in liquidazione
118
77
195
Costo
Partecipazioni in altre imprese:
Cefriel - S.c.r.l.
Consel - Consorzio Elis per la formaz. Professionale - S.c.r.l.
Consorzio Cofridip
Consorzio Cost.Milano Ricerche Centro Inn.tecnologica
Consorzio Nazionale Imballaggi Conai
Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sististemi S.c.a.r.l
Open Hub Med S.c.a.r.l.
S.P.S. Spa in liquidazione
SI_LAB Sicilia S.c.a.r.l.
Sistel - Comunicaçoes, Automaçao e Sistemas S.A.
36
1
2
15
1
27
11
6
91
190
31/12/2014
Svalutazioni
(1)
(1)
31/12/2014
Svalutazioni
(11)
(62)
(73)
[104]
Variazioni dell'esercizio
Alienazioni
Svalutazioni (-)
Riduzioni
Ripristini
di valore (+)
-
-
Variazioni dell'esercizio
Alienazioni
Svalutazioni (-)
Riduzioni
Ripristini
di valore (+)
-
-
Utilizzo
svalutazioni
-
Utilizzo
svalutazioni
-
Totale
variazioni
dell'esercizio
-
Totale
variazioni
dell'esercizio
100
100
Costo
118
77
195
Costo
36
1
2
15
1
27
100
11
6
91
290
31/12/2015
Svalutazioni
Valore a
bilancio
(1)
(1)
31/12/2015
Svalutazioni
(11)
(62)
(73)
118
76
194
Valore a
bilancio
36
1
2
15
1
27
100
6
29
217
Allegati al bilancio
Allegato 1.1: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate
Denominazione
Imprese controllate
Sede
Capitale
Capitale
in valuta estera
in Euro/000
Sociale
AUSOITALTEL S.A.
Quito
CONSORZIO TELESIS IN LIQUIDAZIONE
Settimo Milanes e
ITALTEL ARABIA LTD IN LIQUIDAZIONE*
Riyahd
ITALTEL ARGENTINA S.A.
Buenos Aires
ITALTEL BELGIUM SPRL
Bruxelles
ITALTEL BRASIL LTDA
San Paolo
ITALTEL B.V.*
Ams terdam
ITALTEL DEUTSCHLAND GMBH
netto
(perdita)
Quota
Corrispon-
pazione
di bilancio
parteci%
dente PN
(A)
Valore di
carico
(migliaia di euro)
Differenze
*
(A-B)
455
(133)
(B)
325
(132)
99
322
516
(549)
(12)
100
(549)
-
(16) **
805
(1.460)
(176)
90
(1.314)
-
(1.314) **
286
6.402
3.761
29
1.856
284
1.572
500
712
(6)
60
427
300
127
1.528
2.739
(699)
85
2.328
1.775
553
6.000
11.764
1.962
100
11.764
9.675
2.089
Dus seldorf
40
2.977
168
60
2.646
2.174
472
ITALTEL FRANCE S.A.S.
Suresnes
40
1.098
1.054
100
1.098
40
1.058
ITALTEL PERU' S.A.C.
Lima
817
3.427
2.534
10
343
85
258
ITALTEL POLAND SP. ZO.O
Varsavia
94
(538)
(717)
100
(538)
-
(538) **
ITALTEL TELECOMMUNICATIONS HELLAS EPE
Atene
18
(174)
(19)
100
(174)
-
(174) **
ITALEL USA LLC
Coral Gables-Florida
67
67
-
100
67
ITALTEL U.K. LTD
London
35
(705)
(13)
60
(423)
ITALTEL VENEZUELA S.A.*
Caracas
nd
nd
nd
95
nd
285
24
119
118
CONSORZIO HERMES IN LIQUIDAZIONE
CONSORZIO RETI DUEMILA IN LIQUIDAZIONE
500.000
Sociale
Utile
459
Imprese collegate
Us d
Patrimonio
Riyal
3.287.980
Pesos
4.030.000
Reais
6.586.636
Nuevos soles
Zloty polacco
3.028.000
400.000
Us d
75.000
Lira sterlina
26.000
Bolivar Fuerte
940.000
Milano
Milano
484
260
* il valore di carico include i vers amenti in conto aumento di capitale
** il patrimonio netto negativo è interamente coperto dal debito iscritto nei debiti finanziari vers o società controllate
*** il valore di carico della partecipazione è coperto dal fondo rischi e oneri divers i
[105]
484
255
-
30
76
67
-
76
0
(423) **
- ***
(1)
0
Proposte all’Assemblea degli Azionisti
PROPOSTE ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI
Signori Azionisti,
sottoponiamo alla Vostra approvazione il progetto di bilancio al 31 dicembre 2015, che si chiude con una perdita
d‘esercizio di 24.277.420 Euro.
Vi proponiamo di riportare a nuovo tale perdita.
Signori Azionisti,
siete inoltre invitati a deliberare in merito ai seguenti punti:


La nomina del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato viene a scadere con l’approvazione del
bilancio al 31.12.2015.
Conferimento dell’incarico di revisione del bilancio civilistico e consolidato, di espletamento delle
funzioni e delle attività di revisione legale dei conti ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 39/2010 e degli artt.
2409-bis e ss. per gli esercizi 2016-2017-2018; deliberazioni inerenti e conseguenti.
Siete invitati ad assumere le relative deliberazioni.
Settimo Milanese, 9 giugno 2016
Per il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
[106]
[107]
[108]
[109]
[110]
[111]
[112]
[113]
[114]
[115]
[116]
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