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eventi - Eimag
elettroradio
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elettroradio
informazioni
PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 54 *
Tv Philips:
novità in
chiave Ultra HD
e design
Lo show
business della
consumer
electronics
infiamma Taipei
e Berlino
Dall’eldom
all’accessoristica:
tutti i prodotti
in formato
Mondiale
Il mercato
italiano degli
smartphone
visto da vicino
Lavastoviglie:
si riparte da
innovazione e
semplicità d’uso
TV Philips Ultra HD
Immagini quattro volte più definite
Copertina Philips.indd 1
29/05/14 14.43
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editoriale
T
Cambiamenti
all’Orizzonte
utto si crea, tutto si distrugge e tutto si trasforma. Niente di meglio di
questa inusuale “variante” al celebre
postulato del chimico francese Lavoiseir
può riassumere gli ultimi accadimenti
nel mondo del trade e della consumer
electronics.
Archiviati i più recenti cambi di insegna,
infatti, ecco due ulteriori scossoni – per
la verità già ampiamente annunciati –
a sconvolgere nuovamente il mercato
italiano della distribuzione specializzata, tutti in tema di concentrazione.
Ecco quindi giungere il definitivo passaggio alla nuova insegna Trony degli
ex punti vendita FNAC, attorno ai quali sembrano esserci importanti piani di
sviluppo e di marketing, soprattutto per
quanto riguarda quello della centralissima via Torino a Milano che, dalle parole del Direttore Generale di DPS Group
Yves Di Benedetto, dovrebbe diventare
“il più importante dell’intera rete di store DPS”.
Passaggio a cui si aggiunge un altro storico cambio di casacca che vede protagonista la locomotiva del Gruppo Expert
SGM Distribuzione, ormai conquistata
dall’indiscutibile fascino della nuova insegna Unieuro. Un nuovo logo, un nuovo concept e nuove strategie, tutte in
tema di multicanalità, efficienza e nuovi approcci al consumatore, che dovranno traghettare la società romagnola
al definitivo sbarco a Piazza Affari entro i prossimi tre anni. Illustri cambi al
vertice si registrano invece a carico di
Mediamarket Spa e della sua casa madre Media-Saturn-Holding e della filiale italiana del gigante francese Auchan:
cambi di poltrona che, sicuramente, faranno sentire il loro “peso” sull’intero
panorama distributivo nazionale.
Non si fermano inoltre le nuove aperture, in barba a crisi e riduzione dei costi,
ma soprattutto in barba a tutti coloro
che non vogliono sentir parlare di ripresa o di crescita: sarà forse ancora lontana quella famosa “luce in fondo al tunnel” di cui si parla da tempo, ma, per
lo meno, crederci è già qualcosa. Anche
se, per dovere di cronaca e dati finanziari e produttivi alla mano, c’è – almeno per ora – da stare poco allegri.
Ma la voglia di ripresa c’è, eccome. Situazione socio-politica a parte, infatti,
qualcosa “eppur si muove”. Oltre ai dati confortanti provenienti dalla globalità
del sistema economico europeo, infatti,
c’è da segnalare la costante e instancabile propositività dell’industria. E non
solo sotto il profilo dei prodotti innovativi e delle iniziative di marketing e
comunicazione (che, proprio in questo
periodo di Mundial, stanno vivendo uno
dei periodi più floridi degli ultimi tempi), ma anche sotto il profilo della voglia
di riscatto, così come dimostrato dal
nuovo “Progetto Orizzonte”, presentato
qualche giorno fa a Roma da Confindustria CECED Italia alla presenza del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
Un progetto che va al di là del classico “mettiamoci una toppa”, ma che, al
contrario, mira alla creazione di un vero
e proprio sistema nazionale basato su
efficienza e redditività che, stando alle premesse e ai suoi pilastri portanti,
dovrebbe durare nel tempo evolvendosi verso nuovi e più moderni processi di
business.
Non ci resta dunque che stare a guardare le immediate evoluzioni di questi ultimi fatti e, per citare un claim del compianto Tonino Guerra, pensare sempre
“all’ottimismo come sale della vita”. Ad
Maiora.
La Redazione
Ei-Elettroradio
Informazioni
Periodico Trade
per industrie
e distribuzione
• Audio • Video
• Elettrodomestici
• Informatica
• Telecomunicazioni
anno LIII
maggio 2014
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A.N.E.S.
Periodico associato a:
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
in questo numero:
6
Cover Story
20
Le ricette di Philips per il rilancio
nel mercato Tv
10
L’in-store marketing
dal palato sopraffino
di Sara Romito
Appunti di vista
50
News
27
Aziende, Trade
14
Eventi
Focus Smartphone
Continua l’espansione di IFA
Promozioni mondiali
di Federico Cociancich
38
Focus GED
Lavastoviglie: il meglio deve ancora venire
Social
Il lato social di Eurocucina e FTK
Design in rete: quando
l’immagine è tutto
di Roberto Zarriello
24
32
Il (fantastico) mondo degli smartphone
di Barbara Bianchi
22
Il post-selling
di Marco Passarello
di Marco Passarello
20
Psicology
di Dott. Paolo Zucconi
Computex 2014
18
28
Il centro commerciale sulla via dell’ecologia
di Arch. Olivia Carone
Intervista a Luca Colombo
12
In-store
di Marco Passarello
42
Aziende
Un “Orizzonte” per tornare a crescere
44
Technology
Organic LED
Trade Marketing
All’ombra del design
di Massimo Bolchi
di Marco Passarello
46
Gaming
Videogiochi: l’importanza del target kids
di Raffaele Gomiero
Le ricette di
cover story
Philips
per il rilancio nel m
È
uno dei brand più conosciuti al
mondo nel campo dei Tv, uno
dei marchi che ha fatto davvero
la storia dell’elettronica di consumo e che ora sta vivendo una sorta di “seconda giovinezza”, sotto
la nuova veste di TP Vision, la
joint venture nata dall’unione con
il colosso cinese TPV Technology.
Oltre che un nome che ben tutti hanno in mente, appassionati
o meno di hi-tech, Philips è infatti, da sempre, sinonimo di innovazione e di ricerca nel campo
tecnologico, oltre che un marchio
che ha sempre abituato i suoi
consumatori a prodotti dalle prestazioni all’avanguardia, pensate
sulle loro reali esigenze.
Ed è appunto da questi tradizionali asset su cui si fonda il nuovo
corso della multinazionale olandese nel nostro Paese: prodotti
innovativi in grado di assicurare
prestazioni elevate, e caratterizzati da design di tendenza e da
facilità di utilizzo. Il tutto, condito dall’indiscutibile notorietà del
marchio Philips.
Ma non basta. A guidare questo
nuovo rilancio nel campo dei Tv, vi
è infatti uno dei manager meglio
noti a tutto il mondo della consumer electronics italiana, la cui
esperienza e conoscenza del mercato è davvero invidiabile: dall’ottobre dello scorso anno, infatti,
nel ruolo di Managing Director del
cluster Italia, Grecia, Cipro e Malta
06 - 07
di TP Vision c’è Paolo Sandri, una
scelta fortemente voluta a livello
internazionale grazie al suo percorso professionale costellato di
importanti affermazioni e scelte
dimostratesi particolarmente vincenti e innovative, sia dal lato industria che distribuzione.
“Philips è un brand che vuole rilanciarsi e riconquistare quote di
mercato”, sottolinea a tal proposito lo stesso Sandri. “Attualmente rappresentiamo la terza quota
di mercato in Europa e qui in Italia stiamo appunto lavorando per
andare a riprendere posizioni tramite soprattutto un cambiamento
in termini di line-up di prodotto: il
mix su cui si orientava l’azienda
fino a qualche tempo fa, difatti,
era medio-basso mentre adesso
riusciamo a proporre anche prodotti di gamma medio-alta”.
Un Tv in ogni casa
Portare un Tv in ogni casa dei
consumatori italiani. Sembra essere questa la nuova strategia di
TP Vision. Grazie all’innovazione
apportata dalla tecnologia Philips
Ultra HD, infatti, si ha la possibilità di portare un Tv di grande polliciaggio anche in appartamenti di
piccole dimensioni, trasformando
così il salotto di casa in una piccola sala cinematografica. Con il Tv
Philips Ultra HD le immagini sono
quattro volte più definite rispetto
a un normale Tv Full HD. In più,
Paolo Sandri, Managing Director del cluster Italia,
Grecia, Cipro e Malta di TP Vision
i
Paolo Sandri, Managing Director di TP Vision, illustra
i 4 pilastri della strategia del brand olandese: Ultra HD,
Powered by Android, Luce d’Ambiente Integrata e Interazione Smart
l mercato Tv
Identikit
di TPV Technology
Fatturato 2013: 12 mld
di dollari
Quotato alla Borsa
di Hong Kong e Singapore
N. 1 al mondo nella
produzione di monitor;
4° nei Tv
N. dipendenti: 35.000
in tutto il mondo
La forza
di TP Vision
Presente in 93 Paesi
Philips 40° nella classifica
Interbrand mondiale
e in crescita
Headquarter: Amsterdam
(Paesi Bassi)
Siti produttivi: Gorzow
(Polonia); San Pietroburgo
(Russia); Beijing (Cina);
Qingdao (Cina); Xiamen
(Cina); Fuqing (Cina); Tijuana
(Messico); Manaus (Brasile);
Székesfehérvár (Ungheria);
Tierra del Fuego (Argentina)
Siti R&D: Ghent (Belgio);
Taipei (Taiwan); Bangalore
(India)
grazie all’upscaling integrato, è
possibile usufruire di immagini in
Ultra HD, anche se la fonte del segnale non è in tale formato. Risultato: un Tv 55” di cui prima veniva consigliata la visione ad almeno 5 metri di distanza, adesso
è possibile vederlo a una distanza
minima di 2 metri, e con la garanzia di immagini a una risoluzione
sempre ultradefinita.
“Cerchiamo di proporre dei nuovi prodotti soprattutto in quelle
aree di mercato destinate a crescere nel corso del 2014 e dei
prossimi anni”, precisa Paolo Sandri. “Stiamo per cui parlando dei
grandi schermi, dai 46 pollici in
su, e dei Tv basati su tecnologia
UltraHD. Proprio quest’ultimo sarà il segmento di mercato destinato a crescere in modo esponenziale: per quest’anno sono previste vendite per un totale di circa
40mila pezzi, ma per l’anno prossimo c’è da aspettarsi valori addirittura quadruplicati o quintuplicati grazie all’entrata nel mercato di numerose gamme, sia nelle
fasce più elevate che più basse”.
I Tv Philips godono inoltre della
presenza anche dell’upscaling,
grazie al quale, anche senza fonti
in alta definizione, sono in grado
di riprodurre immagini molto vicina a quelle offerte dall’UltraHD e,
quindi, quattro volte più definite.
Design e innovazione
tecnologica
Elevati contenuti tecnologici e di
design sono stati da sempre uno
dei fiori all’occhiello del brand
Philips: appunto per questo, per
continuare proprio su questa linea, la nuova strategia del marchio olandese sembra basarsi su
questi importanti aspetti.
I nuovi Tv sono basati infatti sulla tecnologia Ambilight, o “Luce
d’Ambiente Integrata”. Oltre a re-
La nuova line-up
di Tv Philips
cover story
«C
erchiamo
di proporre
dei nuovi prodotti
soprattutto in quelle
aree di mercato
destinate a crescere
nel corso del 2014
e dei prossimi anni»
08 - 09
galare un vero e proprio effetto
cinematografico, questa tecnologia è anche in grado di mettere
a disposizione degli utenti i benefici della cromoterapia, poiché
le sfumature di colore che circondano il Tv durante la proiezione
delle immagini sono in grado di
rilassare gli occhi e la vista anche
dopo tante ore passate davanti
allo schermo.
Alone di luce i cui benefici posso-
no essere apprezzati anche a televisore spento, utilizzando l’apparecchio televisivo come una
vera e propria lampada o, ancora
meglio, come un moderno e funzionale complemento d’arredo,
avendo a disposizione tre differenti sfumature (verde prato, rosso lava e blu mare) nella modalità “Light lounge”.
Sempre sul fronte dell’innovazione, inoltre, Philips è tra le prime
aziende a lanciare sul mercato
europeo un Tv con sistema operativo Android integrato e dotato di processori di elevata potenza HexCore, in grado di garantire fluidità e velocità di risposta.
Grazie ad Android è così possibile
poter accedere, direttamente dal
Tv di casa, a Google Play Store e
scaricare tutte le applicazioni desiderate, per ascoltare musica,
guardare video e fotografie, nonché giocare con i più recenti videogiochi.
E non finisce qui. Il nuovo Tv Philips Powered by Android offre
anche la possibilità di utilizzare
un telecomando di ultimissima
generazione, dotato di tastiera,
puntatore e comandi vocali, che
rende più semplice e veloce le
interazioni con le funzionalità del
Tv.
Anche l’intera gamma di Smart Tv
Philips è in grado di offrire funzionalità all’avanguardia, oltre a
rendere possibile la massima interazione con tutti i più moderni
smartphone e tablet, sia iOS che
Android, in modo da poter navigare in rete, condividere contenuti e comandare il proprio Tv di
casa direttamente dal proprio dispositivo mobile. Oltre che guardare sul proprio device i contenuti
visualizzati in contemporanea sul
Tv, anche se si è in un’altra stanza
o ambiente della casa, o vicever-
sa, condividere ciò che appare sul
display del proprio smartphone
o tablet sul grande schermo del
televisore. In più, grazie ai servizi Cloud Explorer e Cloud Tv è
poi possibile accedere al proprio
cloud personale e condividere in
rete documenti, foto, video, brani musicali direttamente dal Tv e
accedere all’ampia selezione di
canali televisivi offerti dal mondo web.
“In termini di contenuti tecnologici i nostri prodotti sono ricchi
delle più recenti funzionalità e
possono vantare anche un design
estremamente curato, oltre che
un rapporto qualità/prezzo particolarmente competitivo”, tiene
a sottolineare Paolo Sandri. “Ma
non ci fermeremo di certo qui
e, ben presto, saremo presenti
anche con prodotti dotati delle
più recenti tecnologie, come ad
esempio OLED e schermi curvi”.
ad esempio a punto degli speciali moduli in grado di illuminarsi
e cambiare di colore in modo da
compensare le condizioni di luce
non particolarmente favorevoli, tipiche di alcuni punti vendita.
Moduli che, nella loro parte superiore, ospiteranno, come di consueto, le principali informative e
peculiarità del prodotto in esposizione.
Oltre a questo, l’azienda ha
messo a punto anche un nuovo
packaging particolarmente accattivante, in grado – al pari dei
nuovi moduli – di attrarre il consumatore all’interno degli spazi
espositivi.
“In questa nuova avventura, credo di giocarmi un po’ della mia
credibilità. Ho lavorato tanti anni
in questo settore e credo di conoscerlo molto bene”, tiene a precisare Sandri. “Dobbiamo cercare
di curare molto bene il guadagno
dei nostri partner, cercando di
non svilire i prodotti nella corsa
sfrenata alla conquista o al mantenimento delle quote di mercato. Cercheremo quindi di utilizzare la leva promozionale in modo
molto oculato al fine di mantenere elevata la marginalità dei nostri clienti e di rilanciare in modo più efficace possibile il nostro
brand”.
Brand-awareness
e punto vendita
Rilanciare il brand verso un posizionamento più elevato e dare
maggior valore aggiunto al punto
vendita. Sembrano essere queste due delle più importanti linee
guida della strategia di TP Vision
nel nostro mercato. “Curare l’immagine del marchio è di fondamentale importanza per riuscire a convogliare le vendite verso prodotti di fascia medio-alta”,
conferma a tal proposito Paolo
Sandri. “Bisogna saper parlare direttamente al consumatore finale cercando di trasmettergli i reali
vantaggi offerti da questo tipo di
prodotti e l’unicità delle proprie
offerte. E proprio per questo, curare al massimo la presentazione dei prodotti nei punti vendita
rappresenta un fattore di importanza cruciale soprattutto per far
leva sulla fase finale d’acquisto
del consumatore”.
Proprio in tal senso vanno infatti
le nuove attività in-store dell’azienda, che li vedranno arrivare
presto nei punti vendita con delle
aree brandizzate totalmente rinnovate in grado di trasmettere
un’immagine più pulita e di più
facile e immediata lettura per i
consumatori. Per far meglio risaltare la luce d’ambiente integrata dei televisori sono stati messi
La nuova collezione 2014
Della nuova collezione 2014 di Philips fanno
parte numerosi televisori di nuova concezione,
caratterizzati da contenuti tecnologici e di design
davvero all’avanguardia, a iniziare dal modello
7809, il Tv Philips ULTRA HD dotato di processore
quad core e upscaling con Ultra Resolution.
Sempre all’insegna dell’innovazione, la serie 8000,
il primo Smart TV con sistema operativo Android
ad approdare in Italia, con cui è possibile accedere
ai servizi e alle funzioni Google, tra cui il browser
Google Chrome, YouTube, Google Movies, Google
Music e Google Search.
Si continua poi con gli schermi ultra-sottili delle
serie 7100 e 7500 contraddistinti anch’essi dalla
qualità d’immagine, da un design senza cornice
fatto in vetro e metallo e da caratteristiche
TV avanzate, tra le quali tecnologia 3D Luce
d’Ambiente Integrata, facile accesso all’offerta
Philips Smart TV e interazione aperta con tutti i
device mobili.
Per arrivare poi agli Smart Tv delle serie 6100, 6300,
6600 e 6700, dotati di numerose feature degne di
nota e in linea con l’offerta tecnologica del marchio
olandese.
Intervista a:
appunti di vista
Luca Colombo
Country Manager
di Facebook Italia
Q
ual è il suo personale rapporto con la tecnologia nella vita di tutti i giorni, sia nel privato
che nella sua professione?
Da sempre ho avuto una grande
passione per la tecnologia e i new
media che mi ha portato a seguire un percorso professionale in cui
l’innovazione ha sempre rivestito
un ruolo centrale. Nella mia vita
di tutti i giorni, così come vediamo
dalle persone che popolano la
nostra piattaforma, la tecnologia è
un elemento imprescindibile. Nel
privato come nel professionale è
fondamentale per gestire al meglio
le mie attività lavorative, soprattutto da smartphone quando sono fuori ufficio come strumento di
produttività, e le mie relazioni con
le persone care, oltre a consentirmi di tenermi sempre aggiornato e
di condividere le esperienze per me
più rilevanti.
Internet e social network: come
vede l’evoluzione 2.0 della comunicazione. Il loro uso corretto
potrebbe fungere da volano per
lo sviluppo di alcuni settori professionali?
C’è ancora molta strada da fare e il
2014 rappresenta per il nostro Paese un anno decisivo poiché sarà
l’opportunità che attendiamo da
tempo di far ripartire l’economia
e i consumi, ritornando auspicabilmente a essere un bacino interessante per i mercati esteri e per
i consumatori di tutto il mondo, come è stato a lungo in passato. In
Europa la maggior parte dei Paesi
si stanno lentamente rialzando e
anche l’Italia sta cominciando a dare alcuni segnali di cambiamento
che speriamo nel breve si concretizzeranno verso un approccio che
faccia sistema tra i diversi attori. In
questa direzione di cambiamento
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le imprese hanno un ruolo chiave
attraverso l’investimento sulla propria competitività e sulla volontà di
evolvere e crescere, offrendo uno
stimolo alle nuove generazioni e
ai talenti emergenti, e allo stesso
tempo il digitale avrà certamente
un ruolo strategico quale abilitatore
e facilitatore della ripresa in grado
di contribuire attivamente alla creazione di un ecosistema capace di
dare valore all’Italia. Il mondo social nello specifico potrà adempiere al meglio a questo compito di
ridare linfa al sistema, diventando
ancora di più una leva di business
per imprese e istituzioni.
Quanta strada c’è ancora da fare
nel nostro Paese per combattere
il digital divide? In questo scenario quale ruolo possono avere i
social network?
Il nostro impegno per il 2014 è di
contribuire in modo importante a
questa ripresa attraverso la continua innovazione e sviluppo che si
traducono nella capacità di accelerare la diffusione della mobilità e
della connettività e di promuovere l’accessibilità alla rete grazie a
un’intensa collaborazione con altre
realtà - da produttori di hardware
come dispositivi mobili e infrastrut-
ture a fornitori di soluzioni e
servizi software - che condividono una visione comune sullo sviluppo del settore e della
“knowledge economy”, una
strategia globale basata sul
concetto di massima accessibilità alle informazioni e condivisione della conoscenza e
delle idee in grado di supportare la crescita in tutti i suoi
aspetti. In parallelo continueremo a investire nello sviluppo tecnologico per far evolvere la nostra piattaforma al fine
di garantire la migliore esperienza
di condivisione e connettività, in
particolare attraverso i nuovi dispositivi mobili, e al tessuto imprenditoriale italiano di accrescere la propria competitività e promuovere il
Made In Italy, valorizzando l’indotto generato dal social in termini di
nuove occupazioni e contributo alla
crescita del PIL nazionale.
Facebook è uno dei maggiori simboli della new economy:
quale contributo possono dare le
aziende come la vostra, soprattutto in termini di cultura e modello imprenditoriale, alle aziende ancora basate su tradizionali
modelli di business?
Da una ricerca condotta da Deloitte è emerso che nel 2011 Facebook
ha generato valore per 15,3 miliardi di euro in tutta l’Unione Europea
più la Svizzera, contribuendo alla
creazione di 232mila posti di lavoro. In Italia ne ha generati 2,5 miliardi, con la conseguente nascita
di 33.000 posti. Pubblicità, fan page, applicazioni, eventi organizzati su Facebook e l’utilizzo da parte
degli utenti di linee fissa o mobile
per collegarsi incrementano di 15,3
miliardi di euro il giro d’affari delle
aziende europee e contribuiscono a
generare circa 232mila posti di lavoro. La quota dell’Italia è del 16%.
Lo studio dimostra come Facebook
sia un fenomeno che va ben oltre
il condividere foto o restare in contatto con gli amici; il mondo dei social significa sempre di più crescita
e lavoro. Come sottolinea la ricerca
di Deloitte, i social media si stanno dimostrando validi per le piccole e medie imprese che formano
la struttura portante dell’economia
europea. L’impatto dei social media
è davvero una sorpresa positiva di
questi tempi, ma la crescita non avviene da sola. Dobbiamo investire
in formazione, tecnologia e reti in
modo che i social media possano
continuare a guidare l’innovazione
e la crescita economica. Il contributo economico di Facebook significa
in primis un impatto diretto attraverso nuovi posti di lavoro, ovvero
entrate che si traducono in stipendi, edifici, attrezzature e fornitori, in
seconda istanza la partecipazione
al business ovvero il contributo alla
crescita del fatturato delle aziende
e dei brand attraverso la pubblicità
e le iniziative di marketing sul social
network, in terzo luogo l’impatto
sulla piattaforma, ovvero l’opportunità di nuovi posti di lavoro generata dallo sviluppo di applicazioni per
Facebook, e infine l’impatto sulle
vendite di tecnologia che vedono
Facebook rivestire un ruolo decisivo
nelle scelte di acquisto dei consumatori. Saranno dunque certamente le PMI che costituiscono la spina
dorsale della nostra economia a
poter usufruire dei vantaggi offerti
dalla nostra piattaforma ma saranno anche le grandi aziende appartenenti ai tutti i settori industriali,
con particolare attenzione per largo consumo e grande distribuzione
che stanno già sfruttando le potenzialità del digitale.
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news aziende
BERTRAND NEUSHWANDER NUOVO
DIRETTORE GENERALE DI GROUPE SEB
MICROSOFT
COMPLETA
L’ACQUISIZIONE
DELLA DIVISIONE
DEVICES AND
SERVICES DI NOKIA
Microsoft Corp. ha annunciato
di aver completato l’acquisizione della divisione Devices and
Services di Nokia. L’operazione è stata approvata dagli azionisti di Nokia e dagli enti regolatori a livello mondiale. La chiusura dell’acquisizione rappresenta
il primo passo nell’integrazione
delle due organizzazioni aziendali in un unico team.
Al CEO di Microsoft Satya Nadella riporterà direttamente
Stephen Elop, ex Presidente e
CEO di Nokia, nel nuovo ruolo di
Vice Presidente Esecutivo di Microsoft Devices Group, guidando la divisione che si occupa di
device e include gli smarthphone
Lumia e i Tablet, i telefoni Nokia,
l’hardware Xbox, Surface oltre ai
prodotti e accessori Perceptive
Pixel. Nell’ambito dell’accordo di
acquisizione, Microsoft adempirà agli obblighi di garanzia verso
i clienti Nokia per i dispositivi già
esistenti.
In Italia Nokia continuerà a operare come sede secondaria di
Nokia Sales International, sussidiaria posseduta da Microsoft
Mobile OY.
12 - 13
Il Consiglio di Amministrazione di
Groupe SEB, su proposta del Presidente Thierry de La Tour d’ Artaise, ha nominato Bertrand Neuschwander (nella foto) nuovo Direttore Generale di Groupe SEB. Nel
suo nuovo ruolo, Neuschwander
si occuperà della gestione operativa del Gruppo, sotto la supervisione del Presidente e Amministratore
Delegato Thierry de La Tour d’ Artaise.
Bertrand Neuschwander è stato
CEO di Devanlay / LACOSTE. Ha
iniziato la sua carriera nel 1987 presso Arthur Andersen prima di entrare in Apax Partners & Cie nel 1991.
Nel 2010, è entrato in Groupe SEB, prima come Vice Direttore Generale
incaricato delle attività e dal 2012 come Vice Direttore Generale responsabile della strategia e delle attività
Nel frattempo Groupe SEB ha annunciato anche l’acquisizione dell’intero pacchetto societario di Maharaja Whiteline grazie a un accordo che
prevede il passaggio del restante 45% della società indiana specializzata nella produzione di piccoli elettrodomestici, dopo la precedente acquisizione del 55% avvenuta nel dicembre del 2011. Responsabile della
gestione operativa di Maharaja Whiteline sarà Sunil Wadhwa, già Direttore Generale di Usha International Ltd.
WHIRLPOOL EMEA PUNTA SUI GIOVANI
Tre nuove nomine in Whirlpool EMEA. Luca
Cardani (prima foto) è il nuovo direttore Whirlpool Selling Way ed European Key Accounts.
Cardani è entrato in Whirlpool nel 1999 e, nel
corso degli ultimi 15 anni, ha ricoperto ruoli di
crescente responsabilità in area marketing.
Nel suo nuovo ruolo, Cardani si occuperà anche di coordinare il progetto globale per l’attuazione del Go-To-Market, riportando al Vice
Presidente Centro Europa Whirlpool EMEA,
Paolo Conte.
Alessandro Carloni (seconda foto) è stato
invece nominato Direttore Finance Industrial
Operations Whirlpool EMEA. Carloni è entrato
in Whirlpool dopo aver ricoperto ruoli di crescente responsabilità e complessità in Honeywell fino a diventare direttore finance automotive industry. In precedenza ha maturato
esperienze per Deloitte e Unicredit. Carloni riporterà a Sidnei Sanches.
A Stefano Tiziani (terza foto) è stato infine affidato l’incarico di nuovo direttore acquisti fabric
care (lavatrici e asciugatrici) Whirlpool EMEA.
Entrato in Whirlpool nel 2005, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima nel settore
del tooling & equipment, poi del procurement,
dove è attualmente manager direct materials
washing. Tiziani, all’interno dell’organizzazione
Global Strategic Sourcing, riporterà ad Alessandro Lombardi, Vice President Procurement and Cost Leadership, Whirlpool EMEA.
SONY ITALIA:
NUOVO DIRETTORE
VENDITE
CONSUMER
A partire dal 1° aprile scorso, la struttura commerciale di Sony in Italia
si è rafforzata con l’inserimento di
Stéphane Labrousse nel ruolo di Direttore Vendite Consumer. Entrato in
Sony nel 1995, Stéphane vanta 18 anni di esperienza in diversi ruoli e nazioni, in ambito professionale e consumer. Dal 2007, ha ricoperto incarichi
manageriali in Francia, prima come Direttore Professional Solutions e poi come Marketing Head Consumer. A livello organizzativo, Stéphane Labrousse
risponderà a Richard Fairest, Country
Head di Sony in Italia, mentre a lui riporteranno i Responsabili della struttura Vendite Consumer, Recording Media & Energy e Channel Development.
ESPRINET
ACQUISISCE IL 60%
DI CELLY SPA
Esprinet S.p.A. ha comunicato di aver
stipulato un accordo vincolante finalizzato al l’ingresso nel capitale sociale di
Celly S.p.A., con una quota del 60%.
Tale investimento verrà realizzato attraverso l’acquisto di azioni dai soci
pre-esistenti, oltre che di azioni proprie
in portafoglio della società, e la sottoscrizione di un aumento di capitale con
rinuncia al diritto di opzione. Il controvalore complessivo dell’operazione
per Esprinet è pari a 7,944 milioni di
euro, cui corrisponde una valutazione
ante aumento di capitale per il 100%
del capitale azionario pari a 13 milioni di euro.
Gli accordi di investimento prevedono
anche la sottoscrizione di patti parasociali con i detentori del 40% del capitale sociale, Stefano Bonfanti (20%)
e Claudio Gottero (20%, tramite GIR
S.r.l.), diretti a stabilire le modalità di
governo societario lungo l’orizzonte di
investimento nel quale i soci di minoranza co-gestiranno le attività aziendali assieme ad Esprinet.
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PATRICK ESPASA
NUOVO PRESIDENTE
E AMMINISTRATORE
DELEGATO
DI AUCHAN ITALIA
Patrick Espasa è il nuovo Presidente
e Amministratore Delegato di Auchan
Spa e Presidente di Auchan Romania, che conta 31 ipermercati.
Espasa ha trascorso 10 anni alla guida
degli ipermercati in Italia, diventando
nel 2003 Direttore Generale di Auchan
Spa. Nel 2009 è nominato Direttore
Generale di Auchan in Romania, rappresentando uno dei principali artefici
dell’insediamento e del suo
successo, fino alla recente acquisizione di Real e al cambio d’insegna di 20
negozi.
Nei nuovi incarichi Espasa sostituisce
Philippe Le Grignou, che lascia la
Presidenza di Auchan Spa e di Auchan
Romania, e Christian Iperti che lascia
la Direzione Generale di Auchan Spa.
Entrambi vanno a ricoprire incarichi internazionali in seno al Groupe Auchan:
Philippe Le Grignou assume la posizione di Direttore Sviluppo Internazionale e Christian Iperti di Direttore Supply
Chain Internazionale.
FNAC DIVENTA TRONY
DPS Group, socio del Gruppo GRE-Trony, ha annunciato la conversione all’insegna Trony dei punti vendita di Milano Verona e Napoli. Il primo
negozio interessato è stato il flagship store di Milano in via Torino (nella
foto) che, dopo i lavori di ristrutturazione interna, ha riaperto i battenti
con il nuovo marchio il 14 maggio scorso, con il completo restyling del
piano strada. Il 22 maggio è stata poi la volta degli altri due negozi interessati, sempre per i piani strada. Il termine dei lavori di ristrutturazione
è previsto entro l’estate 2014, per un investimento totale, comprese le
spese di rilancio, che supera i 3 milioni di euro. Resta per ora sospeso il
restyling del punto venditta di Torino, a causa di una vertenza legale in
corso tra la proprietà dell’immobile e il retailer.
A inizio 2014 il Gruppo contava 66 negozi, con un totale di 1.064 collaboratori e con due piattaforme logistiche dislocate a Piacenza e Bari. In
totale verranno chiusi 12 negozi, di cui 7 ex Darty e 5 ex DPS Trony per
arrivare alla fine del mese di giugno a un totale di 54 negozi.
NASCE LA NUOVA UNIEURO
E’ stata presentata ufficialmente la nuova Unieuro, insegna acquisita
dalla società romagnola SGM Distribuzione il 29 novembre scorso.
Dopo i primi mesi di percorso congiunto il Gruppo è ora pronto a presentarsi con 173 punti vendita diretti e oltre 230 affiliati, uniti da un brand
con un nuovo posizionamento e una nuova veste grafica, che saranno
ufficialmente visibili da fine giugno. Proprio dal nuovo logo Unieuro si riparte con un percorso di rinnovamento di tutti i punti vendita, che inizierà dalla Lombardia il 25 giugno per continuare poi con il 27 luglio in altre
sei regioni italiane, il 27 agosto in altre 7, e l’8 settembre nelle restanti
sei, fino il lancio televisivo sulle Tv nazionali a ottobre. Per il prossimo
30 settembre è invece previsto lo sbarco in rete del nuovo sito web rebrandizzato. La scelta del nuovo brand, rivisitato dai creativi di Brandforum, è stata dettata dalla necessità di avere un marchio di proprietà per
raggiungere l’obiettivo a medio termine (2-3 anni circa) di quotazione in
Borsa e dalla forte notorietà di Unieuro.
JOACHIM RÖSGES
NUOVO CEO DELLA
FILIALE ITALIANA DI
MEDIAMARKET SPA
Joachim Rösges (nella foto), COO di
Media-Saturn-Holding GmbH, ha assunto la carica di CEO della filiale italiana Mediamarket SpA, in aggiunta alle
sue altre responsabilità. Succede così a
Pierluigi Bernasconi, fondatore di Media World e per lungo tempo Amministratore Delegato della filiale italiana.
Joachim Rösges è entrato a far parte
del gruppo Media-Saturn nel 1997 e ricopre il ruolo di COO; dal 2011 fa parte
del consiglio direttivo di Media-SaturnHolding GmbH. E’ stato anche CEO della filiale Spagnola dal 2009 al 2012. Nel
frattempo, Horst Norberg, Presidente del
Consiglio di Amministrazione di MediaSaturn-Holding, ha annunciato le dimissioni dal suo incarico.
DICAL TRONY APRE A VENA DI IONADI E ROSSANO
Due nuovi store a insegna Trony hanno aperto i battenti a Vena di Ionadi (Vibo Valentia) e Rossano (Cosenza), entrambi appartenenti al Gruppo Dical S.r.l. Inaugurato lo scorso 10 aprile il nuovo punto vendita di via
Orazio Falduti 63 a Vena di Ionadi (nella foto), conta 10 addetti alla vendita
coordinati dal Direttore Caterina Pugliese. Con 710 mq di superficie, 3 casse e un parcheggio da 100 posti auto, il nuovo negozio conterà su 1.800
referenze e un bacino d’utenza stimato in oltre 140mila potenziali clienti.
Situato all’interno dello Shopping Center Sant’Angelo, invece, il nuovo store di Rossano può contare su una superficie espositiva di 945 mq e su 12
addetti coordinati dal Direttore Franco Russo. Il nuovo negozio è dotato di
3 casse e un parcheggio da 400 posti auto e conterà su 4.000 referenze e
un bacino d’utenza stimato in oltre 120mila potenziali clienti.
eventi
Computex 2014
dal nostro inviato
Marco Passarello
La grande fiera asiatica dell’elettronica
di consumo è arrivata alla trentaquattresima
edizione. Eccovi le anticipazioni su cosa si prepara
L
o scorso aprile è stata presentata ufficialmente alla stampa
estera la trentaquattresima edizione di Computex, la più grande fiera asiatica (e la seconda al
mondo, dopo il CES di Las Vegas)
dedicata all’elettronica di consumo. Noi c‘eravamo, e vi racconteremo cos’hanno in serbo per
quest’anno Taitra, l’ente organizzatore della fiera, e alcune delle
principali aziende locali.
Computex si svolge a Taipei, capitale della Repubblica di Cina, da
noi nota anche come Taiwan dal
nome dell’isola che costituisce
la quasi totalità del suo territorio
(ma la sua Costituzione rivendica
14 - 15
come proprio anche il territorio
della Cina continentale). Grande
una volta e mezzo la Sardegna,
Taiwan ospita una popolazione di
oltre 23 milioni di abitanti, nonché una delle economie più dinamiche del mondo. L’industria e il
terziario taiwanesi sono i primi al
mondo in numerosi settori, con
percentuali così elevate da essere quasi imbarazzanti. Qui si produce il 49,9% dei tablet, il 66,5%
dei monitor LCD, l’81% delle schede madri per computer, l’83,8%
dei notebook, e la quasi totalità
di alcuni dispositivi più specialistici (per esempio il 93,6% delle
centraline telefoniche cable CPE).
4
Non è un caso perciò che ospiti
una fiera di questa importanza.
Computex è davvero vasto:
quest’anno ospiterà 1.700 espositori e 5.000 stand, e si prevede che attragga 38.000 buyer da
tutto il mondo. I visitatori dovrebbero essere più di 130.000, inclusi 38.000 provenienti dall’estero.
La posizione geografica di Taiwan
costituisce un ostacolo all’arrivo
di visitatori dall’esterno, ma negli
ultimi anni il miglioramento dei
rapporti con la Cina continentale
ha fatto sì che aumentasse il flusso di visitatori dall’incombente vicino.
La manifestazione si divide su tre
luoghi della città: l’enorme padiglione 1 del centro fieristico di
Nangang, il World Trade Center in
pieno centro cittadino, e il centro
congressi internazionale. Un nuovo padiglione è e in costruzione
a Nangang e ospiterà nuovi stand
nel 2015. Questa edizione vede il
debutto di tre nuove aree espositive (portando il totale a 14):
una a Nangang dedicata ai touchscreen e alle tecnologie relative; e due al World Trade Center,
dedicate alle tecnologie ”smart” e
domotiche e all’eccellenza nei dispositivi mobili.
I temi portanti della manifestazione saranno cinque: le applicazioni per schermi sensibili al tocco;
le tecnologie “smart”; i dispositivi mobili; i dispositivi indossabili
e i servizi cloud. È previsto il lancio di almeno 40 nuovi prodotti, e
lo svolgimento di un centinaio di
seminari e forum e di un miglia-
io di incontri “a due” tra aziende
sui temi sopra descritti. I partecipanti riceveranno un “super badge” che darà diritto all’uso di vari
servizi come il trasporto dei bagagli dall’aeroporto all’albergo, l’uso
di shuttle per raggiungere i luoghi
della manifestazione, e addirittura la connessione Wi-Fi gratuita in
tutta l’area cittadina. L’app ufficiale del Computex sarà dotata anche di un sistema di localizzazione all’interno degli edifici. Insomma, lo sforzo di impressionare il
visitatore con sfoggio di efficienza
sarà anche maggiore del solito.
Vediamo ora cosa hanno in serbo per il Computex quattro delle
principali aziende espositrici.
XYZprinting
È molto probabile che abbiate in
casa un prodotto uscito dagli stabilimenti del gruppo taiwanese
New Kinpo, ma senza saperlo:
nonostante esista da più di 40 anni e abbia dimensioni che, viste
dall’Italia, appaiono colossali (un
totale di oltre72.000 dipendenti!),
ha finora operato principalmente
come OEM, mettendo la propria
capacità progettuale e produttiva
al servizio di quasi tutti i maggiori marchi dell’elettronica di consumo (la lista è lunghissima e comprende Sony, Casio, Asus, Epson
e moltissimi altri). Ora però New
Kinpo ha deciso di impegnarsi in
prima persona lanciando un proprio marchio, XYZprinting, nel
campo delle stampanti 3D.
Il motivo è presto detto: si tratta
di un’enorme opportunità. Quel-
lo delle stampanti 3D è infatti un
mercato per cui è prevista una
crescita impetuosa. Gli analisti ritengono che il mercato continuerà a crescere del 40-50% all’anno
nel corso del prossimo decennio,
raggiungendo già nel 2016 un
volume di vendita globale pari a 510.000 unità. L’obiettivo di
XYZprinting è di diventare leader
di tale mercato, proponendo al
pubblico prodotti con un elevato
rapporto qualità/prezzo, accompagnati da una rete contenente
decine di migliaia di modelli 3D,
per consentire agli utenti, sia privati che business, di stampare
senza sforzo tutto ciò di cui hanno
bisogno.
Il primo passo di questa strategia è la stampante Da Vinci 1.0:
il primo modello commerciale 3D
a essere davvero alla portata di
tutti, visto che il prezzo di vendita è di 499 dollari (che purtroppo
da noi diventano 599 euro). Presentata quest’anno al CES di Los
Angeles, dove è stata premiata
con l’Editors’ Choice Award, è ora
già in vendita anche negli USA e
in Europa. Non richiede montaggio, è “plug and play”, e viene alimentata con cartucce di filamento
plastico (tecnologia FFF: fabbricazione a filamento fuso), pratiche
come quelle delle stampanti cartacee. È in grado di stampare oggetti contenuti in un volume di
20x20x20 cm, più grande rispetto
alla media della sua categoria. Il
tutto è supportato da un software,
“XYZware”, concepito per rendere
la stampa 3D accessibile anche ai
Per vedere
la galleria
fotografica
eventi
C
omputex
2014 ospiterà
1.700 espositori e
5.000 stand, e si
prevede che attragga
38.000 buyer e
più di 130.000
visitatori, di cui
38.000 provenienti
dall’estero
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principianti, e da una piattaforma
online da cui è possibile scaricare
migliaia di modelli da stampare,
e in cui è anche possibile condividere le proprie creazioni.
La linea di stampanti XYZprinting
viene completata da due modelli più grandi. La Da Vinci 2.0 duo,
in vendita a 649 dollari, è caratterizzata dal doppio ugello che
permette di applicare materiali
di due colori in contemporanea.
Una funzione presente anche nel
modello Da Vinci 2.1 Duo Plus, in
vendita a 849 dollari, che in più
vanta una connessione Wi-Fi che
permette di stampare anche da
un’app Android.
Gigabyte
Fondata nel 1986, Gigabyte è nota soprattutto come leader nel settore delle schede madri. Ha uno
share del 14%: una su sette delle
schede intorno a cui sono costruiti
i computer di tutto il pianeta porta
il suo marchio. Meno nota (anche
perché finora i prodotti non sono
stati distribuiti in Italia) è l’attività di Gigabyte come produttrice
di notebook, sulla quale però ultimamente sta puntando molto.
Quest’anno infatti ha annunciato l’uscita di una serie di portatili
costruiti intorno alla scheda grafi-
ca Nvidia GTX 800M. Si tratta dunque di notebook adatti per il gioco,
il cui target sono principalmente
giovani professionisti che vogliono
una macchina con cui sia possibile
alternare il lavoro (con buone prestazioni di grafica e video) e il videogioco.
Un esempio di questa gamma è il
P35v2. È dotato di un display Full
HD con angolo di visione di 178°
e gamma colore estesa. Sottile e
leggero (20,9 mm di spessore per
2,16 Kg), oltre ad avere un quadruplo sistema di memoria di massa
(supporta fino a due SSD da 512
MB e fino a due HDD da 1,5 TB, utilizzabili con struttura RAID 0 per
raddoppiare la memoria di massa)
è dotato anche di uno slot in grado di accogliere sia un drive ottico,
sia un ulteriore HDD o SSD, con la
possibilità di effettuare l’hot-swap
(il cambio a computer acceso). La
connessione video Mini Display
Port permette di collegarsi senza
problemi anche a un televisore 4K.
Insomma un gioiellino, che per ora
verrà importato solo in Germania,
Francia e Gran Bretagna tra i Paesi europei, con prezzo variabile
tra 1.899 e 2.399 dollari a seconda
della configurazione.
Ma non è tutto: Gigabyte pensa
anche ai gamer duri e puri, e per
loro sta lanciando un nuovo marchio dedicato ai professionisti del
videogame: Aorus. Ottenuto stor-
piando il nome del dio della guerra
egizio Horus, designerà una linea
completa di prodotti per il gioco.
I primi arrivi sono il mouse Thunder M7, la tastiera Thunder K7 e le
cuffie audio 5.1 Thunder H7. Ma il
prodotto di punta è il notebook X7,
davvero innovativo: è spesso appena 23 mm, nonostante contenga ben due schede grafiche GTX
765M. La doppia scheda gli permette di ottenere prestazioni paragonabili a quelli di laptop molto
più pesanti (pesa 2,9 Kg, batteria
compresa). Il sistema di raffreddamento Thermal+, con quattro ventole e cinque tubi termici, garantisce il buon funzionamento anche
in caso di uso continuato. Il tutto
a partire da 2.099 dollari, anche in
questo caso per il momento non
sul mercato italiano. Il lancio è previsto proprio durante il Computex
2014.
Thermaltake
Thermaltake è una delle aziende
preferite dei “modders”, gli appassionati che personalizzano il
computer potenziandolo al limite delle sue possibilità e decorandolo nei modi più bizzarri. La sua
“specialità” è in effetti il raffreddamento del PC, ma la sua gamma di prodotti è in effetti molto
articolata, facendo perno su più
marchi. Oltre alle componenti per
il computer fai da te vendute col
marchio Thermaltake vero e proprio, c’è una linea di periferiche
per videogiocatori esperti marchiata TT eSports. Inoltre periferiche audio e storage che combinano un design esteticamente molto curato con prezzi medi
vengono commercializzate con il
marchio Luxa2.
Il Computex vedrà come protagonisti i nuovi case progettati da
Thermaltake per soddisfare le esigenze dei più pignoli tra i modders. Per esempio il nuovo case
Urban T81, con apertura laterale
a due ante per consentire un accesso molto più facile del normale alle componenti del PC. Arriva
già dotato di tre ventole da 200
mm e di una da 140 mm, ma la
possibilità, per la prima volta sul
mercato, è di arrivare fino a dieci
ventole, con una capacità di raffreddamento sneza precedenti.
Ovviamente è prevista anche la
possibilità di adottare invece un
raffreddamento a liquido.
Asus
Asus è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni. È il primo
produttore al mondo di schede
madri, il terzo di tablet, il quinto
di PC. Ha rivoluzionato il mondo
dei portatili proponendo quello che è stato il capostipite dei
netbook, l’eeePC. E negli ultimi
tempi ha proposto prodotti inno-
vativi come il Padfone, un dispositivo ibrido che può fungere da telefono cellulare o da tablet senza
soluzione di continuità.
Il merito di tanta innovazione va
all’Asus Design Center, un centro
ricerche che si distingue per la
sua originalità di pensiero. “Ufficialmente siamo una squadra interna di progettisti, ma in pratica
siamo più simili a un’agenzia di
consulenza indipendente”, spie-
gano i membri del Design Center,
un gruppo che unisce le competenze più svariate, mettendo insieme scienza e arte in ogni possibile declinazione.
“Touch of Life”, il tocco della vita, è
il tema che è stato scelto per il design dei prodotti Asus 2014. Il concetto vuole sintetizzare l’immediatezza e l’integrazione della tecnologia nelle nostre vite, cercando
un equilibrio tra design e funzionalità. Quindi prodotti con linee
morbide e curve, che hanno come elemento distintivo il cerchio,
presente in molti prodotti ASUS di
successo, per esempio nella finitura metallica a cerchi concentrici
che ritroviamo visibile nel portatile Zenbook NX500 o nella nuova linea di smartphone ZenFone.
Proprio gli ZenFone quest’anno si
sono aggiudicati il prestigioso premio RedDot Award per il miglior
design, prova evidente che le idee
innovative di Asus hanno colto ancora nel segno. MErtito non solo dell’hardware, ma anche della
nuova interfaccia ZenUI che riesce
a trasmettere in modo gradevole
e funzionale un gran numero di informazioni.
Bocche cucite su cosa Asus presenterà al Computex. Difficile non
attendersi il lancio di nuovi prodotti, ma per sapere di che si tratta dovremo aspettare.
eventi
Il più importante evento continentale di consumer electronics ed eldom
si evolve e guarda al futuro
Continua l’espansione
L’
appuntamento è fissato per
il prossimo 5 settembre presso il Quartiere Fieristico di Berlino (Expo Center City). L’evento in
questione non ha di certo bisogno
di presentazioni: l’edizione 2014
di IFA, uno dei principali eventi
fieristici a livello mondiale riguardante il mondo degli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, organizzati, come di consueto, da GFU e Messe Berlin.
Per la presentazione ufficiale della kermesse tedesca, quest’anno
la scelta è ricaduta su una location un po’ inusuale come BelekAntalya in Turchia, primo Paese
non europeo a ospitare la Global
Press Conference. Una scelta che
sa di “nuovo” e di “futuro”, per
una Nazione che geograficamente si divide fra Europa e Asia e
che sta dimostrando pienamente
la forza delle sue imprese manifatturiere, anche nel settore della consumer electronics. Settore
che, secondo le previsioni degli
Per vedere
la galleria
fotografica
18 - 19
Christian Göke, CEO
di Messe Berlin
analisti, ampiamente illustrati durante la Convention di presentazione, si svilupperà sulla base del
megatrend della connettività domestica che, fra i principali protagonisti, vede sempre il televisore:
smart interactive 3.0, UHD Led e
Double Vision.
I dati forniti da GfK ancora una volta confermano come le aree del
Sud America, dell’Asia e dell’Africa
siano in grande sviluppo e come le
aree dell’Occidente – Europa in primis – siano tristemente in default.
La speranza è naturalmente posta
nelle nuove tecnologie ma anche
nel soverchiare pesi e situazioni finora conosciuti.
A tal proposito, Juergen Boyny,
Global Director Consumer Electronics di GfK Retail and Technology, ha tenuto a sottolineare:
“Dopo la stagnazione nel 2013
ci sarà un ritorno alla crescita dei
mercati dell’elettronica di consumo a livello mondiale nel 2014
(+1%) e nel 2015 (+5%). Ciò sarà dovuto al miglioramento della situazione economica mondiale, nonché a un incremento delle
vendite nei settori Tv e Pc. Questa
crescita arriverà principalmente
nel Medio Oriente, in Africa, nel
Sud America e nei mercati emergenti dell’Asia. L’Europa darà solo
un minor contributo alla crescita,
mentre i mercati del Nord America
e le economie più avanzate dell’Asia conosceranno una decrescita”.
ne di
Le novità della fiera
L’IFA continua quindi nella sua
fase di crescita e di innovazione anche nel 2014, confermata
dall’aumento delle richieste degli
espositori. Christian Göke, CEO
di Messe Berlin ha infatti tenu-
Hans-Joachim Kamp, Chairman
of the Supervisory Board di GFU
– Gesellschaft für Unterhaltungs
– und Kommunikationselektronik
con Miss IFA
to a sottolineare: “Siamo già in
trepidante attesa di IFA 2014, e
per la prima volta siamo in grado di offrire uno spazio maggiore
in risposta al persistente aumento della domanda da parte degli
espositori. Con il CityCube Berlino
abbiamo acquisito non solo 6mila
metri quadrati di spazio espositivo subito disponibile, ma anche
nuove opportunità per soddisfare
ulteriori esigenze da parte degli
stessi espositori”.
Gli organizzatori stanno difatti
progettando un nuovo concept
per il Congresso IFA del 2014.
Un congresso internazionale in
chiave moderna, dal titolo “IFA +
Summit”, riunirà i leader e il top
management del mondo della
tecnologia e dei servizi. Oltre ad
affrontare temi di attualità, questo evento fornirà anche un’opportunità di discussione e confronto circa il futuro del digitale,
così come la creazione di nuove
tendenze e lo sviluppo di nuove
idee.
Göke ha poi continuato: “Così come abbiamo sempre perseguito
nello sviluppo di IFA, vogliamo
anche ampliare continuamente
IFA + Summit, rendendolo un forum leader a livello mondiale”.
L’IFA International Keynotes sono
invece rappresentati da una serie
di eventi che sono stati riconosciuti a livello globale come uno
dei migliori palcoscenici per i più
importanti manager al mondo,
nonché un importante momento
per presentare i principali protagonisti intervenuti a IFA.
“Per tutti i partecipanti appartenenti al mondo dell’industria o
del commercio, i consumatori e i
media, IFA rimane il momento più
importante del mercato in vista
della stagione natalizia, quando
le vendite toccano il loro massimo livello. L’evento fornirà nuovamente ai mercati un grande impulso. Con il suo nuovo congresso e il gran numero di nuovi prodotti in esposizione, insieme alle
soluzioni innovative e novità che
faranno il loro debutto a livello
mondiale, IFA 2014 rappresenterà
ancora una volta un nuovo punto
di fireimento”, ha ggiunto invece
Hans-Joachim Kamp, Chairman
of the Supervisory Board di GFU –
Gesellschaft für Unterhaltungs
– und Kommunikationselektronik.
Nel settore dell’elettronica di consumo il principale focus sarà sugli schermi di sempre più grande
polliciaggio a ultra definizione, in
grado di riprodurre immagini sorprendentemente nitide e qualità
di immagine eccezionali, in alcuni
casi con formato cinematografico
21:9, TV curve e smartphone, televisori intelligenti e altri dispositivi intelligenti capaci di offrire numerose fuinzionalità e capacità di
networking.
Le tendenze nel settore elettrodomestici, sia grandi che piccoli,
possono essere invece riassunte
dalle parole intelligente, sostenibile ed eleganti.
Un’indicazione delle novità presentate in questo settore a IFA è
fornita dagli elettrodomestici e
dispositivi per la preparazione di
cibi sani e salutari, per la cura della persona e per il benessere personale, realizzati con materiali di
alta qualità e con design elegante, e con elevati livelli di efficienza energetica.
Anno
Visitatori
Espositori
Superficie
espositiva
(mq)
Business
sviluppato
(mld di euro)
2010
235.000
1.423
134.400
3,5
2011
239.500
1.441
140.200
3,7
2012
240.000
1.439
142.200
3,8
2013
240.000
1.500
145.000
<4
social
Un evento di richiamo internazionale come il Salone del Mobile
non può certo passare inosservato ai cinguettii attenti di Twitter
di Barbara Bianchi
Il lato social di
Eurocucina e FTK
A
seguito della chiusura del Salone del Mobile di Milano,
abbiamo deciso di andare a fare un’analisi di quanto sia stato
chiacchierato su Twitter l’evento di Eurocucina assieme a FTK,
acronimo di Technology For The
Kitchen.
Le sorprese sono state molte e vediamo che durante la settimana
del Salone (dal 7 al 14 aprile, per
cogliere anche la scia pre e post
evento) sono stati raccolti 1251
tweet in italiano e provenienti
dall’Italia. Questi sono stati generati da 854 utenti unici che sono
stati capaci di oltre un milione e
mezzo di visualizzazioni potenziali. Nel minuto di maggior picco sono stati pubblicati ben 200 tweet.
Andando ad analizzare più da vici-
20 - 21
no gli utenti che hanno preso parte, con i loro messaggi, all’esposizione di Eurocucina, troviamo che
l’utente che si è rivelato più attivo è stato il profilo della tedesca
Neff @neffchannel con 30 tweet
effettuati, a pari merito con @arredigallina, negozio di mobili di
alta gamma di Acireale; a questi due seguono @bosch_tweets
profilo ufficiale e @itdreamdesign, profilo del sito specializzato
in interior design, rispettivamente
con 25 e 19 tweet inviati.
Sul podio degli utenti più popolari troviamo invece @monnyblog,
blogger di cucina che ha sponsorizzato Candy nei suoi tweet, e
che trova menzione in un totale
di 606 messaggi, subito seguita
da @isaloniofficial con un totale di
25 tweet che lo menzionano e da
@chefsebastiano - noto volto della tv (grazie al programma di La7
fuorimenu) con 21 menzioni. In
classifica anche altri volti tv come
Chiara Maci, il cuoco tv, nonché figlio di Barbara Bouchet, Alessandro Borghese (alias @borgheseale), e il giudice di Masterchef @
barbierichef; mentre incontriamo
anche alcuni profili di brand di settore: @electrolux e @valcucine.
Sul fronte della capacità di generare Impression, troviamo che tra
gli utenti più ‘potenti’ dal punto
di vista delle Opportunities to see
sono Alessandro Borghese e Chiara Maci, ma è interessante trovare in classifica anche @slow_food_italy. Una particolarità: solitamente a farla da padrone tra gli
utenti con maggiore capacità di
generare impression sono i profili di News, mentre in questo caso i primi della classe sono stati i
personaggi protagonisti di eventi
e happening culinari, o profili di
riviste o blog specializzati.
Affascinante l’analisi delle parole e hashtag emersi dal testo dei
tweet. Troviamo infatti che, oltre
al consueto nome della manifestazione, ci sono alcuni brand che
emergono: Franke e Neff; ma vediamo come sia evidente il nome
di Candy che campeggia su tutti
Nei tre grafici, dall’alto in basso:
la timeline degi orari, gli utenti
attivi e quelli popolari
assieme al suo pianocottura Elite:
forse i tweet e retweet ottenuti
dalla blogger @monnyblog hanno contribuito al successo e sicuramente alla visibilità.
Se consideriamo la classifica dei
tweet più popolari, ossia che
hanno ottenuto più retweet, vediamo infatti come il profilo della foodblogger occupi le prime
due posizioni ottenendo 513 e 88
retweet di due messaggi tutti focalizzati su Candy.
Aspetteremo l’anno prossimo per
scoprire se anche altri brand attueranno strategie come quella di
Candy per darsi battaglia non solo
a suon di cucine ed elettrodomestici all’avanguardia, ma anche a
suon di tweet.
social
Il web come fonte di ispirazione e mezzo di diffusione di creatività
di Roberto Zarriello
Design in rete:
quando l’immagine
è tutto
D
imentichiamo i tempi in cui
un prodotto veniva acquistato
esclusivamente per la sua funzione. Da qualche anno, anzi decennio, a questa parte, durante il processo di acquisto l’aspetto ha preso il sopravvento sulla praticità.
Pensiamo a brand come Apple,
che hanno fatto dell’aspetto il loro punto di forza. Oppure ai tanti
ristoranti che ancor prima di scegliere lo chef si rivolgono ad un
designer d’interni che arredi il locale. La moda, che diventa sempre
più arte e design che produzione
di capi di abbigliamento. E ancora
alle tante startup che si specializzano in design, con una netta predisposizione per l’handmade e l’eco-friendly.
Per tutte le aziende che si occupano di design, naturalmente, l’immagine è tutto e con l’introduzione dei social network come strumento promozionale, raccontarsi e promuoversi è diventato più
semplice.
22 - 23
•
•
La crescita
del visual web
Nato come una piattaforma basata su testi, il web oggi predilige
un design fondato sulle immagini. In rete e in modo particolare
sui visual social media le immagini diventano il veicolo di comunicazione più diretto ed efficace, in grado di raggiungere facilmente la sfera emotiva dell’utente e di convertire la visita in
acquisto.
Le immagini attirano più facilmente gli utenti. Basti pensare che in
pochissimo tempo Pinterest è
diventato il quarto sito al mondo
per traffico generato o che le foto
condivise su Facebook generano il
•
53% di like in più di un post di tipo testuale. Cosa è cambiato? L’orientamento all’immagine può essere considerato una conseguenza
dell’introduzione di una piattaforma di navigazione diversa, il mobile, e di un tipo di fruizione onthe-go contrapposta a quella da
scrivania. Da uno schermo più piccolo come quello degli smartphone o dei tablet è senza dubbio più
difficile leggere un testo piuttosto
che un’immagine.
Come possono le aziende che si
occupano di design sfruttare il
potere dei visual social media?
• Le immagini permettono di raccontare senza dire, ovvero di
•
•
veicolare un concetto o una storia solo attraverso una foto, un
video o un’infografica. Si tratta
di mezzi molto più immediati
rispetto ad un testo di 300 battute.
Per questo è molto importante creare contenuti originali
e di qualità, che si prestino alla condivisione. L’80% dei pin
su Pinterest sono repin, ovvero contenuti ricondivisi da quel
20% degli utenti più attivo. Perché non far parte di quel creativo 20%?
Usare le immagini per raccontare le storie è il modo più semplice per emozionare e connettersi con i potenziali clienti.
Non dimenticare il testo, però.
La descrizione di ciò che si sta
mostrando e una call to action
non possono mancare.
Incoraggiare la condivisione:
perché non chiedere ai propri
clienti di mostrare il prodotto
acquistato e portato a casa? In
questo modo si avrà un punto di
vista molto più personale che risulta anche più autentico.
Il discorso vale anche per le immagini sul blog, che dovrebbero
essere curate con attenzione e
facilmente condivisibili.
Designer all’ascolto, come utilizzare il web ed in particolare
i social media per promuovere i
vostri lavori?
La scelta perfetta per il vostro
smartphone Android™ o Tablet
Scatta e salva sempre più foto di alta qualità e video Full HD sul tuo smartphone o tablet
Android con la scheda di memoria SanDisk Ultra® microSDHC™ e microSDXC™ UHS–I.
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smartphone e tablet Android, sei libero di scattare e
salvare ciò che vuoi senza dover scegliere cosa
eliminare.
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sullo store Google Play™, puoi facilmente visualizzare,
accedere ed eseguire il backup di tutti i file dalla
memoria del telefono in un posto sicuro.
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Android o smartphone;
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trasferimento veloce dei file;
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Full HD3;
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fotocamere digitali.
Non tutti i dispositivi supportano le schede microSDXC. Verifica la compatibilità col produttore del tuo dispositivo.
Velocità di lettura fino a 30MB/sec; velocità di scrittura inferiore. Dai basati su test interni; le prestazioni potrebbero
essere inferiori a seconda del dispositivo host, dell’interfaccia, dalle condizioni di utilizzo e da altri fattori.
1
1GB=1,000,000,000 byte. Lo spazio disponibile per l’archiviazione dei dati è minore. 21MB=1,000,000 byte. X=150KB/s.
3
Dispositivo compatibile richiesto. Il supporto ai video Full HD (1920x1080) potrebbe variare in base al dispositivo host,
delle caratteristiche del file e da altri fattori. Visita www.sandisk.com/HD. SanDisk Memory Zone richiede download ed
installazione; visita www.sandiskmemoryzone.com. Per maggiori informazioni o limitazioni vedi la confezione del
prodotto o visita www.sandisk.com/proof. SanDisk e SanDisk Ultra marchi registrati di SanDisk Corporation, registrati
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trade marketing
All’ombra del
di Massimo Bolchi
Design
D
all’8 al 13 aprile si è tenuto a
Milano il Salone Internazionale del Mobile, l’appuntamento
mondiale che negli anni è cresciuto
per rilevanza, numero di visitatori e
prestigio, dando vita negli anni alla Milan Design Week e quindi al
fenomeno del FuoriSalone. Centinaia di eventi sul territorio urbano,
grandi e piccoli, che portano prodotti, marche e aziende a contatto
con una folla eterogenea di professionisti, consumatori, acquirenti o
prospect, e anche semplici curiosi.
E in cui il tema del “design” si amplia concettualmente e si ibrida, distribuendosi nella città in centinaia
di possibili e audaci declinazioni.
Un mix dinamico di audience, di
esperienze, di momenti di contatto e di coinvolgimento che ovviamente neanche l’elettronica di
consumo e i comparti del bianco o
del bruno si sono lasciati sfuggire,
attraverso le iniziative dei grandi
brand.
Tra i maggiori protagonista spiccava Samsung, che ha “messo in vetrina” una nuova famiglia di elettrodomestici Ultra Premium, interprete della casa intelligente. È
stato lo stesso Presidente e CEO di
Samsung Electronics, Boo-keun
Yoon, ad aprire le porte della “casa del futuro”. Samsung era infatti presente presso lo Spazio Zegna
per condividere la propria idea di
Design quale elemento chiave per
semplificare e migliorare la vita
quotidiana delle persone, attraverso due esposizioni: l’installazione visionaria “Flows: a Journey
to the Future” - viaggio nel design
e nell’innovazione Samsung, che
dal presente s’inserisce nella rap-
24 - 25
Le aziende del bianco e del bruno mettono in mostra il loro lato glamour
nel più importante evento mondiale dedicato allo stile
presentazione artistica di un futuro
non ancora scritto - e la “Samsung
Premium House” - ricostruzione di
una casa straordinaria, dove ogni
prodotto è interconnesso agli altri
attraverso applicazioni innovative
e sperimentabili in prima persona
dai visitatori. Né è mancato, a testimoniare la qualità degli elettrodomestici, uno Show Cooking, tenuto
dal cuoco francese Michele Troisgros e dal famoso inventore della cucina POP Davide Oldani che
hanno realizzato in tempo reale le
loro originali ricette.
Sempre rimanendo in ambito elettrodomestici, anche lo spazio di
Whirlpool era incentrato sulla propria linea 6TH SENSE Live Techno-
logy, dove lavatrici, asciugatrici,
lavastoviglie e frigocongelatori davano concreta dimostrazione del
significato di “smart device”, comunicando tra loro attraverso una
piattaforme comune per ottimizzare le reciproche sinergie. I presenti potevano quindi interagire
con esse mediante una App dedicata, personalizzandone il funzionamente al di là di quanto previsto dallo standard “di fabbrica” di
questi prodotti, che verranno commercializzati nel primo trimestre
del 2015.
Sempre “in famiglia”, anche
KitchenAid ha scelto il FuoriSalone come occasione di visibilità per
il proprio Forno a Vapore Twelix Ar-
tisan, con il quale centinaia di foodlovers hanno potuto cucinare il
proprio piatto davanti ad una platea di centinaia di appassionati e
curiosi.
Diversa la scelta di Nescafé Dolce
Gusto, che ha puntato sulla ispirazioni artistica anticonvenzionale di
Billy The Artist, talento della pittura “on the road” che si è esibito in
una straordinaria perfomance live
all’interno del Temporary Museum
for New Design, in zona Tortona,
creando in diretta uno dei suoi celebri graffiti. Ispirandosi alle sue
realizzazioni, inoltre, Nescafè Dolce Gusto ha presentato la limited
edition di Genio 2 by Billy The Artist, che da macchina da caffè pra-
ria Design Week” di Sony Mobile,
che ha coinvolto una selezione di
studenti dell’Accademia, invitati
a diventare reporter d’eccezione
per raccontare attraverso immagini e video la loro idea della Design
Week, sperimentando le potenzialità del nuovo top di gamma Sony
Xperia Z2. A conclusione dell’attività, Sony Mobile ha premiato gli
autori i contenuti migliori, mentre
il momento centrale della collaborazione si è rivelato essere lo speciale Opening Party in cui è stato
presentato, in anteprima esclusiva
per l’Italia, il nuovo top di gamma
Sony.
Il brand di cellulari di lusso Vertu
ha invece puntato sulla valorizzazione del proprio flagship store nella centralissima Via Montenapoleone, realizzando un elegante allestimento, in collaborazione con Poliform, marchio leader del mercato
internazionale dell’arredamento,
per offrire una vetrina di eccezione
a Constellation Monogram , il nuovo servizio di personalizzazione offerto da Vertu.
Ha una doppia anima, parte installazione visiva e parte display tecnologico, l’evento “Our Touch of
Life”, l’allestimento interattivo di
Asus nel cuore di via Tortona. Un’e-
tica, funzionale e multibevanda, si
è trasformata in un vero e proprio
oggetto d’arte contemporanea da
collezione, disponibile in prevendita esclusivamente su eBay.
Passando, invece, al comparto della telefonia, si segnalava l’alleanza
tra NABA, Domus Academy e Sony Mobile, uniti dal comune ruolo
di guida nell’evoluzione del design
e dal costante impegno nell’innovazione. All’interno della serie di
mostre “Come Abiteremo”, sviluppata con il contributo di Italo Rota,
Direttore Scientifico NABA e Domus
Academy, in collaborazione con
designer di fama internazionale
come Patricia Urquiola, si è inserito organicamente il progetto “Xpe-
sibizione dinamica che esprimeva
la filosofia del brand, volta a infondere un tocco di vita nelle creazioni. I prodotti erano esposti in nicchie circolari con un effetto quasi
magico di sospensione e, all’avvicinarsi dello spettatore, gli elementi proiettati sulle pareti reagivano
in tempo reale alla sua presenza,
generando ogni volta animazioni,
effetti e suoni differenti. Esternamente dominava l’Asus Wall, video
proiezione ipnotica e suggestiva.
Scelta infine inconsueta, quanto
originale, e perfettamente in linea
con il proprio claim “explore behind
limits”, quella di Acer, che ha scelto
la storica location milanese dell’Istituto dei Ciechi di via Vivaio, offrendo ai partecipanti la singolare
esperienza dell’esplorazione dei
propri sensi, attraverso la mostra
“Percorso al buio” che l’istituzione
milanese propone con grande successo ormai da diversi anni.
Tutta votata al fashion design, infine, la proposta di Brother che,
nella myOwnGallery di Superstudio Più, ha messo in scena “Print-àporter”, progetto sviluppato in collaborazione con POLI.design in cui
un gruppo selezionato di studenti
ha sviluppato abiti e accessori di
design realizzati con la carta.
I
l tema del
“design” si amplia
concettualmente e si
ibrida, distribuendosi
nella città in centinaia
di possibili e audaci
declinazioni
Anche le attività all’interno dei punti vendita cedono al fascino
dei chef stellati e del cake design
in-store
L’in-store marketing
dal palato sopraffino
di Sara Romito
U
na celebre citazione del Masterchef Carlo Cracco recita:
“La cucina ha bisogno di audacia”.
Quale migliore possibilità abbiamo
a nostra disposizione per esprimere questa ardita necessità se non
attraverso mirate operazioni di instore marketing? In un contesto
sociale in cui sempre di più prevalgono stati emotivi quali ansia,
insicurezza e desiderio di evasione, eventi che hanno come protagonista uno dei più grandi piaceri
della vita, il sapore e il gusto della
buona cucina, hanno una forte ca-
www.in-store.it
26 - 27
pacità di attrazione, soprattutto se
indirizzati verso tematiche legate
alla salute e al benessere personale. Le catene della Distribuzione Moderna, così come le gallerie
commerciali, offrono interessanti e
nuove opportunità di creare attività promozionali in ambito culinario
supportate dall’utilizzo di piccoli e
grandi elettrodomestici. Gli eventi
devono essere strutturati in modalità “live”, in modo da massimizzare l’interazione e la partecipazione
dei clienti alle dimostrazioni e verificare concretamente le potenzialità legate all’utilizzo dei device. Per garantire i massimi ritorni
in termini di visibilità e ritorno sulle vendite, è fondamentale inoltre trovare la giusta “reason why”,
cioè quella motivazione che spinga i consumatori a pensare “E’ proprio quello di cui oggi avevo biso-
gno”. Un’idea originale legata alla
corrente stagionalità, potrebbe essere quella di organizzare corsi di
cucina “light” a cadenza settimanale, per suggerire ricette semplici, gustose e a basso contenuto calorico in previsione della ormai vicina prova-costume. In questo caso si potrebbero utilizzare robot da
cucina, multicooker, forni elettrici
o a microonde per supportare la
creazione di piatti di facile e veloce realizzazione. I corsi, presieduti da cuochi professionisti in possesso di elevate capacità comunicative, possono essere organizzati
in modalità open o su prenotazione e possono prevedere un vantaggioso prezzo di acquisto degli
elettrodomestici riservato esclusivamente ai partecipanti. Un’alternativa potrebbe essere quella di
creare un “Wellness Day”, una in-
tera giornata promozionale dedicata alla salute e al benessere, attraverso cui dimostrare l’utilizzo di
frullatori, centrifughe e yogurtiere
per la preparazione di succhi e yogurt a integrazione di una sana ed
equilibrata dieta estiva. La presenza di testimonial, quali dietisti, nutrizionisti o sportivi, arricchirebbe
la percezione di utilità e preziosità dell’evento, moltiplicandone gli
effetti positivi in termini di presenze e vendite. Il ritorno sugli investimenti per attività di questo tipo,
infatti, è decisamente interessante
in quanto stimola gli acquisti di impulso e aumenta la fidelizzazione
della clientela generando maggiore interesse, maggiore fiducia e di
conseguenza un maggiore guadagno. E’ importante considerare che
tutte le attività di in-store marketing in ambito alimentare devono
essere supportate da personale di
vendita qualificato e in possesso
di un attestato HACCP, necessario
per lavorare a contatto con il cibo
e le bevande. Devono inoltre essere rispettate tutte le disposizione igienico-sanitarie richieste dalle catene ospitanti e, in alcuni casi, i progetti devono prima essere
approvati dalla Direzione (soprattutto nella GDS dove non vengono
già venduti prodotti alimentari).
Per questo è necessario pianificare
le azioni con la dovuta cura e il dovuto anticipo, affidandosi ad agenzie specializzate per l’ideazione e
la gestione degli eventi in grado di
assicurare una approfondita esperienza nel campo e, di conseguenza, capaci di ideare soluzioni creative studiate sulle specifiche necessità dei singoli Vendor, anche in
base al proprio ambito locale e alla
clientela di riferimento.
Mantenere la
clientela è più
difficile di vendere
P
er un venditore il vero successo non è tanto riuscire a vendere un prodotto o un servizio,
ma mantenere un cliente in modo che ritorni ancora a comperare
e che, dopo l’acquisto, possa par-
lare bene del venditore e di ciò
che ha comperato. Mantenere la
clientela è più difficile di vendere.
Ecco quindi l’importanza dell’effetto del “dopo vendita”. Quando la
persona dopo aver comprato sta
per uscire dal negozio allora il venditore che desidera rivedere ancora
nel suo negozio l’acquirente attiva
l’effetto del dopo vendita. Di solito
dopo aver comperato qualcosa la
maggior parte di noi sente un certo
rimorso, generalmente causato dal
timore di avere preso una decisione
sbagliata per essersi sprovveduto di
qualcosa di importante come effettivamente lo è il proprio danaro.
Senza l’effetto “post selling”
chiunque altro potrebbe mettere in discussione l’opportunità dell’acquisto rinforzando l’impressione dell’acquirente e le sue
conseguenti emozioni, soprattutto se viene considerato solo il costo del servizio (o del prodotto)
appena acquistato, senza prendere in considerazione la bontà
dell’acquisto (solitamente soggettiva) l’eventuale dimostrazione fatta dal venditore unitamente alle argomentazioni di vendita.
Si tratta quindi di convincere il
cliente sulla opportunità dell’acquisto fatto, prima che esca dal
negozio, attraverso la spiegazione del perché dell’acquisto e dei
vantaggi concreti che tale acquisto riserverà prossimamente
all’acquirente.
In pratica il venditore che desidera
non solo un acquirente in più, ma
un cliente soddisfatto che ritorna
ad acquistare ancora sa che tenersi
un vecchio cliente costa meno che
doverne rincorrerne uno. Pertanto la fidelizzazione della clientela
inizia subito dopo la conclusione
psicology
Il post-selling
Dr. Paolo Zucconi,
specialista in Psicoterapia
comportamentale
e psicoterapia cognitiva
[email protected]
della vendita, attraverso l’effetto
post selling, quando il cliente si
trova ancora nel negozio. lo scopo dell’effetto post selling è che
il cliente dopo l’acquisto esca convinto di aver fatto un affare (con
un soddisfacente rapporto tra qualità, prezzo e vantaggi) in modo
tale da poter difendere il suo acquisto davanti ad obiezioni di chicchessia. Quindi compito del venditore non è tanto ringraziare (di
avere guadagnato soldi?), quanto
complimentarsi per l’acquisto fatto
dal cliente, successivamente ricordare al cliente le sue motivazioni
di acquisto e, assieme, individuare un elenco di vantaggi immediati, fruibili da subito, che il cliente
potrà verificare di persona sul prodotto acquistato, sin da quando
esce dal negozio.
Alcuni vantaggi da verificarsi ed
eventuali dubbi su quanto acquistato saranno oggetto di un
contatto telefonico personale
che verrà, al più presto, attivato
dall’acquirente. La oculata gestione del contatto telefonico da parte del venditore, che riceverà la
prima telefonata dell’acquirente,
costituirà la seconda fase del post
selling, per rafforzare maggiormente le motivazioni di acquisto
del nuovo cliente, mantenendo
così un contatto anche fuori dal
negozio, tramite l’attivazione di
una telefonata personale.
eventi
Tutto quello che le aziende
si sono inventate in occasione
della Coppa del Mondo
di calcio in Brasile
di Marco Passarello
Promozioni
MONDIALI
C
ome ogni quattro anni è in arrivo la Coppa del Mondo, l’evento sportivo che per l’Italia
conta ancora più delle Olimpiadi,
quello che riunisce di fronte al televisore tutta la famiglia. E che di
conseguenza fornisce una grande
occasione alle aziende per tentare di piazzare prodotti di ogni tipo legandoli in qualche modo alla manifestazione. In questa panoramica vedremo tutto quello
che sono riuscite a inventarsi per
sfruttare le partite di calcio brasiliane in funzione delle vendite.
28 - 29
Anche il prodotto
fa il tifo
Basta qualche tocco azzurro o tricolore per trasformare un oggetto
qualsiasi in un’edizione speciale
dedicata ai Mondiali. Come stiamo
per vedere, funziona con qualsiasi
tipo di prodotto.
L’accostamento più insolito tra prodotti e Mondiali di calcio è indubbiamente quello proposto da Whirlpool, che per l’occasione presenta
un’edizione limitata del suo forno
a microonde Max. Max Whirlpool
Sport si presenta con un’inedita colorazione bianca e con l’aggiunta
di un grande magnete tricolore da
applicare alla parte superiore, che
serve anche come protezione per
l’appoggio di piatti caldi.
Dotato di comandi sensibili al tocco e di funzioni speciali per cottura
Grill e Crisp, vi permetterà di sfornare spuntini caldi per i vostri amici mentre fanno il tifo di fronte alla
TV, rendendo anche l’elettrodomestico partecipe dell’atmosfera. Se
poi la nazionale non dovesse andare così bene, c’è sempre la possibilità di far sparire il magnete perché
non evochi brutti ricordi…
Se il forno vi sembra un oggetto
un po’ ingombrante per personalizzarlo con i colori della nazionale, potete accontentarvi di qualcosa di più piccolo. Per esempio
di un paio di auricolari in-ear, per
ascoltare in perfetto isolamento le
telecronache delle partite dal vostro smartphone. SBS ha ideato a
questo scopo la collezione di auricolari Carioca, con jack da 3,5”, cavi piatti per evitare i grovigli, tasto
per rispondere alle chiamate, e soprattutto una scelta di colorazioni
legate all’evento calcistico. Potete
scegliere tra la versione tricolore
o quella azzurra, o tra le maglie di
Brasile, Germania, Inghilterra, Croazia, Spagna e Portogallo..
Se invece seguirete le partite in
streaming sul computer, potete
mostrare il vostro animo di tifoso usando un mouse con i colori della nazionale. Ha provveduto
Logitech, che ha messo in vendita il Wireless Mouse M235 con la
possibilità di scegliere tra le livree
di ben 13 nazionali, inclusa ovviamente quella italiana. Il mouse è
di tipo ottico, compatto, senza filo,
e costa solo 19,99 euro. Oltre alla
forse spinta dalle preghiere di tutti
gli acquirenti.
Chi vuole legare i goal della nazionale a un guadagno pratico deve
accontentarsi di una promozione
più modesta ma comunque interessante: quella di Panda Antivirus, che garantisce un mese di attivazione in più dei propri prodotti (Antivirus Pro, Internet Security,
Global Protection, Gold Protection,
Mobile Security o Antivirus per
Mac) per ogni gol che verrà segnato dalla squadra scelta dall’acquirente. La promozione è attiva fino
all’11 giugno per chi si registra su
www.pandaworldcup.com. Certo,
chi la sceglie deve sperare non solo
che l’Italia vinca, ma che lo faccia
con una goleada e non praticando
il catenaccio! A parte questa, esistono molte altre promozioni basate sul più comune meccanismo
del concorso a premi e relative ai
prodotti più direttamente legati alla fruizione delle partite,
e cioè i televisori. Cominciamo con quella legata
ai mouse Logitech M235
visti sopra. Fino al 31 luglio
è sufficiente inviare un SMS
con il codice riportato sulla
confezione per sapere immediatamente se si ha vinto un Varta Mini Powerpack, cioè un dispositivo
in grado di ricaricare velocemente
il cellulare per darvi un’ora di chiamate extra (o per arrivare alla fine
dei tempi supplementari nel caso
in cui il telefono vi voglia lasciare
a terra prima della fine della telecronaca). I partecipanti concorrono
anche all’estrazione di un viaggio
livrea italiana,
potete scegliere tra quelle di
Argentina, Belgio,
Brasile, Inghilterra,
Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti. Potete
considerare perciò anche di acquistare quelli coi colori delle squadre
avversarie per maltrattarli durante
la partita. Acquistando il mouse su
tifoshop.it è possibile anche comprare la maglia con la stessa livrea.
Promozioni,
che passione!
L’altro modo di promuovere i
prodotti è di utilizzare concorsi e omaggi limitati al periodo del
campionato, sperando di dare così
un’ulteriore spintarella alla già aumentata propensione all’acquisto
dovuta all’occasione speciale.
Le promozioni preferite dal pubblico sono quelle in qualche modo legate ai risultati della squadra: in questo modo, comprando
il prodotto, si fa in qualche modo
professione di fiducia sul risultato,
e si ha l’impressione di sostenere
la squadra col proprio acquisto. Se
poi la vittoria arriva, c’è un motivo
in più per festeggiare. Da questo
punto di vista fece epoca la celebre promozione di Media World,
che nel 2006 garantì ai tifosi il rimborso totale dei televisori acquistati nel periodo dei Mondiali nel
caso in cui l’Italia avesse vinto. Fu
un successo e, guarda caso, l’Italia
raggiunse un’improbabile vittoria,
B
asta qualche
tocco
azzurro o
tricolore per
trasformare un
oggetto qualsiasi
in un’edizione
speciale dedicata
ai mondiali
eventi
I
l prodotto
da acquistare
in occasione
dei mondiali
è comunque
soprattutto
il televisore
30 - 31
per due persone in
Brasile.
La promozione bandita da Meliconi, e
intitolata “Attacca la
TV al muro e difendi
il Made In Italy”. Chi
ha acquistato un televisore nuovo e vuole
appenderlo al muro
del soggiorno, quindi, sappia che fino
al 31 agosto, acquistando un supporto a
muro per televisore di
marca Meliconi o CME,
concorrerà all’estrazione di di una
vacanza per 2 persone con formula
all inclusive (volo più soggiorno) in
un villaggio Eden Village, con destinazione a scelta tra Cuba, Mar
Rosso, Grecia o Spagna. Altri cento estratti vinceranno un cofanetto “Emozione3 Meraviglie d’Italia”,
che darà diritto a un weekend per
2 persone a scelta in prestigiose
località italiane.
Tutto ruota
intorno alla TV
Il prodotto da acquistare in occasione dei mondiali è comunque
soprattutto il televisore: quello
che, a parte la ristretta minoranza
che si recherà in Brasile a seguire le partite dal vero, fungerà da
tramite tra gli spettatori e le partite. È il momento di sfruttare il
desiderio di tutti di poter vedere i
goal con il massimo del realismo.
A Samsung è riuscito il “colpaccio” di legare i propri televisori
all’evento calcistico nel modo più
diretto possibile: la promozione
“Entra in campo con Samsung e
Sky” garantisce a chi compra uno
dei modelli promossi un anno di
abbonamento gratuito a Sky TV,
inclusiva dell’opzione ad alta definizione e soprattutto del “Pass
Mondiali” che permette di vedere tutte le partite del Campionato
del Mondo (per chi è già abbonato a Sky sono previsti premi alternativi di ampliamento dell’offerta
televisiva). È l’occasione per poter guardare la nazionale su uno
schermo enorme e ad altissima
risoluzione, dato che tra i modelli
inclusi nell’offerta ce ne sono anche di tipo 4K, cioè a risoluzione
quadrupla rispetto al Full HD, come il Samsung HU7500.
Dal canto suo LG promette invece
di rendere i suoi acquirenti “Campioni nel mondo”: a tutti, ma proprio tutti coloro che acquisteranno uno dei modelli in promozione fino al prossimo 15 luglio verrà
offerta in regalo una vacanza per
una famiglia di quattro persone,
della durata di una settimana con
la possibilità di scegliere tra ben
200 località sparse per i cinque
continenti. C’è qualche clausola
da rispettare (il mese di agosto è
escluso, e occorre specificare due
destinazioni alternative nel caso
in cui la prima scelta fosse troppo
gettonata), ma una vacanza del
genere può ben valere l’acquisto
di un televisore (e può essere anche una buona occasione per disintossicarsi un po’ dal calcio, dopo tante partite). La promozione
non vale solo per i televisori OLED
curvi EA98 e EA97, ma anche per
altri modelli delle gamme Ultra
HDTV (televisori con schermo 4K)
e Cinema Screen.
Allettante anche il meccanismo
allestito da Sony, che però non
riguarda tutti gli acquirenti ma
solo gli estratti a sorte: chiunque
acquisti fino al 13 luglio un televisore Bravia dai 42 pollici in su
potrà concorrere all’estrazione di
1.000 console per videogiochi Sony PlayStation 4. È sufficiente registrarsi sull’apposito sito, specificando anche il codice del televisore, per sapere immediatamente
se si ha vinto. Così chi ha acquistato un televisore della serie W95
con il nuovo display Triluminos
potrà utilizzarlo per videogiocare
tra una partita e l’altra, per vedere se riesce a segnare più goal dei
giocatori autentici.
Non dimentichiamo
il proiettore
Oggi che con una spesa accessibile a quasi tutte le famiglie si può
acquistare un televisore da 40”, e
spendendo un po’ di più si possono superare i 50”, i videoproiettori stanno tornando a essere un
prodotto di nicchia. E tuttavia, per
chi vuole vedere la partita su uno
schermo veramente grande, magari insieme a decine di amici e
in modo che tutti vedano bene,
il videoproiettore può essere una
soluzione interessante.
A questo pensa Optoma, che in
occasione dei mondiali fornisce
una promozione per acquistare un kit con tutto il necessario
per allestire una sala di proiezione. Quindi non solo il proiettore,
un modello EH415 con luminosità pari a 4.500 AMSIU lumen, in
grado perciò di consentire la visione anche senza oscuramento, e dotato anche di un sistema
audio da 10 Watt per ascoltare la
telecronaca senza necessità di casse aggiuntive. Ma
anche di uno schermo di
proiezione con base di due
metri (equivalente perciò
a uno schermo televisivo
da novanta pollici!), e di
un sistema di trasmissione
WHD200, in grado di collegare il proiettore senza fili al
decoder televisivo, evitando
il pericolo che il nonno interrompa la visione inciampando nei cavi.
Anche tu
calciatore
Come abbiamo già detto, i
televisori non servono solo
per vedere le partite, ma anche per riviverle grazie al vi-
deogioco. In particolare, Electronic Arts, detentrice dei diritti per
trasporre in videogioco il calcio
mondiale, ha messo in vendita
un’edizione speciale del suo videogioco calcistico FIFA 2014, battezzata FIFA Brasile 2014. Rispetto al gioco originale è dotato di
alcune novità come i colpi di testa
in appoggio, il dribbling reattivo
e i passaggi di precisione, e riproduce in modo realistico gli stadi
brasiliani e persino la reattività
del nuovo pallone Adidas creato
per il campionato 2014. Disponibile solo per le console Sony Playstation e Microsoft Xbox, vi consentirà di prendere la guida della
nazionale italiana, e non solo: sono disponibili tutte le rappresentative nazionali, ben 207 (con la
possibilità quindi di giocare anche
i turni di qualificazione), tutti con
i nomi e i volti dei veri giocatori.
Guardare le partite vere potrebbe
sembrare persino superfluo (ma
ne dubitiamo).
focus smartphone
Il (fantastico)
mercato degli
smartphone
I
l mercato smartphone ha iniziato
il 2014 segnando una riduzione
rispetto al quarto trimestre dello
scorso anno, ma con un significativo aumento anno su anno. Secondo IDC nel primo trimestre 2014
sono stati venduti nel mondo 281,5
milioni di smartphone, con un incremento del 28,6% rispetto al primo trimestre 2013, ma segnando
un -2.8% rispetto ai 289,6 milioni
di unità vendute nel quarto trimestre 2013, quello degli acquisti di
Natale. Il mercato globale della telefonia ha venduto qualcosa come
448,6 milioni di pezzi, segnando
un +3,9% rispetto ai 431,8 milioni
di pezzi del primo trimestre 2013
e la percentuale degli smartphone
è passata dal 50,7% (Q1-2013) al
62,7% (Q1-2014).
32 - 33
Molto simili i dati nell’ultimo rapporto preparato dagli analisti di
Canalys, cinque dei primi 10 produttori di smartphone sono cinesi.
I dati relativi al primo trimestre di
quest’anno, inoltre, dicono che il
35% dei prodotti venduti nel mondo sono stati acquistati da consumatori cinesi, seguono gli americani con il 12%. Parlando di produttori, Samsung e Apple si confermano al primo e secondo posto,
seguiti da Huawei, Lenovo, Xiaomi, Yulong e ZTE al nono. Secondo IDC nel primo trimestre 2014
Samsung ha venduto 69,7 milioni
di pezzi. Seppur perdendo quota rispetto a 1° trimestre 2013,
Samsung e Apple insieme occupano il 46% del mercato mondiale.
L’81% dei device venduti sono An-
Il mercato degli smartphone è uno dei pochi che va a gonfie vele,
addirittura con una crescita a doppia cifra. Questo ha attirato diversi
nuovi interpreti, ma ci sarà spazio, e soprattutto margine, per tutti?
Abbiamo chiesto ai principali player di raccontarci il loro punto di
vista e le loro strategie, per affrontare questo mercato così dinamico
di Federico Cociancich
droid, il 16% iOS e il 3% Windows
Phone. Samsung, come detto, è
primo con il 31% di share, Apple
ha il 16% e a seguire il plotone di
cinesi. Il mercato italiano, unico in
Europa al momento, vede invece il
sorpasso di Windows Phone (16%)
rispetto ad iOS (11%), mentre il sistema operativo Android appare
al momento imprendibile con una
quota vicina al 70%.
Le scelte del leader:
Samsung
Risponde Carlo Carollo, Sales &
Marketing Director della Divisione
Telefonia Mobile di Samsung Italia.
La nostra impressione è che
Samsung si stia concentrando
sulla fascia medio-alta del seg-
mento smartphone lasciando ad
altri contendenti l’arena dei prodotti low cost.
“Oggi gli unici segmenti di mercato
in cui i produttori realizzano profitti
sono la fascia media e la fascia alta. Nella fascia bassa del mercato
non si realizzano profitti ma si fanno grandi volumi. Allo stesso tempo chi si può permettere di vendere nella fascia alta di mercato sono pochissimi brand. Altro aspetto:
chiunque voglia entrare nel mercato degli smartphone deve farlo dal
basso e man mano salire; entrare
direttamente dall’alto è estremamente oneroso e rischioso. Oggi
stiamo assistendo a due fenomeni:
il primo sono produttori che vengono dall’Est con grosse capacità produttive, grossa fame di fatturati e
di volumi. Sfruttano le proprie capacità produttive e la propria capacità di investimento per aggredire
il mercato con dei prodotti a basso prezzo, di qualità media, rinunciando ai profitti in un breve periodo e immaginando un futuro più
roseo. Il secondo fenomeno è la
calata dall’alto: una serie di prodotti lanciati dai nostri concorrenti su
fasce di prezzo superiori, che non
hanno venduto quanto si aspettavano e che subiscono un’erosione
dei prezzi rapida. Il mercato è molto rapido e a tratti anche convulso,
e tenere prodotti che non vendono
è oneroso per tutti, sia per le aziende produttrici sia per i retailer. Per
cui si assiste, soprattutto per alcuni
prodotti che non sono stati posizionati al giusto punto prezzo all’inizio, a un’erosione del valore rapidissima, che li porta in breve tempo al punto prezzo a cui vendono. È
vero che noi abbiamo meno focus
sul quel tipo di segmenti, perché il
prezzo da pagare è quello di perdere dei soldi e di farne perdere ai
nostri clienti. Perché quando si lancia un prodotto a un punto prezzo
e questo scende, vuol dire che il
retailer non sta facendo il margine
che si aspettava e che gli era stato promesso di fare. L’investimento c’è da parte di tutti, e il gioco
al ribasso non conviene assolutamente a nessuno: non ci interessa
quel tipo di gioco né ci interessano
prodotti di fascia bassa a dei punti prezzo a cui nessuno crea valore
sul mercato. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che oggi
il brand Samsung vale qualche decina di euro sul mercato, e questo
ce lo dicono i numeri. Significa che
anche sulla fascia bassa, a parità
di specifiche, noi riusciamo a stare
con un prezzo maggiore di qualche
decina di euro e a garantire ai nostri partner margini maggiori.
L’open market viaggia su percentuali intorno al 50% del mercato. Come mai secondo voi?
Il mercato italiano è sempre stato
un mercato atipico, per una serie
di ragioni legate anche alla dinamica interna degli operatori, legato al sistema degli investimenti sulle reti, che in Italia è sempre
stato un tema estremamente sof-
«S
amsung ha
una politica
commerciale vincente
perché rispetta
la specificità dei
partner»
Carlo Carollo,
Samsung Italia
focus smartphone
«L’
importanza
degli
operatori risiede nelle
tariffe agevolate e
nei prezzi rateizzati,
che permettono
ai consumatori
di avvicinarsi ai
prodotti premium,
su cui LG scommette
fortemente»
Omar Laruccia,
LG italia
34 - 35
ferto e in qualche modo non ha
permesso agli operatori di sussidiare l’hardware, gli smartphone,
ma anche i tablet, con lo stesso livello degli operatori europei. Dato
che comunque i consumatori desiderano i prodotti, questo ha portato a un mercato open market che
si attesta intorno al 50%. D’altra
parte il mercato italiano è anche
il mercato delle ricaricabili, in cui
i consumatori non sono vincolati
all’operatore su un periodo lungo
ma sono estremamente flessibili
nella scelta del proprio piano tariffario. In realtà questo ci ha costretto, da un certo numero di anni, a
saper interpretare questa dualità
del mercato italiano e oggi pensiamo di avere un approccio equilibrato al mercato retail, così come
al mercato dei telecom specialist,
che seguiamo tramite la distribuzione, così come al mercato degli
operatori. “Equilibrato” significa
che c’è una ragion d’essere specifica dei due canali, che c’è una
modalità specifica con cui i consumatori si avvicinano ai due canali,
ai prodotti presenti nei due canali e alle politiche commerciali e di
prezzo dei due canali. Ci approcciamo in una maniera sana e abbiamo delle relazioni commerciali
sane e da leader sia con principali
attori del retailer, sia con i principali operatori.
Innovazione e rapporto
qualità prezzo per LG
Electronics
Risponde Omar Laruccia, Marketing and MC Business Unit Director
di LG Electronics Italia.
Quali segmenti di mercato stanno avendo più successo e con che
modalità?
Nei primi mesi del 2014 il mercato italiano ha dato ottimi segni,
ed è stato sostenuto dalla crescita
degli smartphone. È proprio in virtù di questo segmento in continua
espansione che il mercato, a livello totale, sperimenta una crescita a
valore di circa il 3%. Quello degli
smartphone è anche il segmento
di maggior successo: nel primo trimestre è cresciuto di quasi il 15%
rispetto all’anno scorso, confermando un costante interesse da
parte degli utenti per i dispositivi
evoluti.
Parliamo di prodotti…
A livello hardware, le feature più
apprezzate dai consumatori nei
prodotti LG sono display e batteria. Grazie alla tecnologia IPS, i
display LG sono luminosi, definiti
e di grande qualità, oltre ad avere dimensioni notevoli, nonostante siano contenuti in un form factor ridotto. Il secondo elemento è
la batteria: la tecnologia sviluppata
da LG permette di immagazzinare maggior energia in una batteria
di dimensioni standard, offrendo
quindi maggior capacità rispetto ai
prodotti della stessa fascia di prezzo. Ciò si traduce nella possibilità di
utilizzare lo smartphone senza problemi per una giornata intera. Per
quanto riguarda il software, una
delle funzionalità più apprezzate
è sicuramente KnockOn; introdotto
con G2, ha ricevuto un riscontro così positivo che è stato esteso anche
nel resto della gamma grazie a degli aggiornamenti software o nella
sua versione evoluta, Knock Code.
Nei mesi a venire LG punterà sicuramente sui prodotti di fascia alta,
in quanto l’obiettivo dell’azienda è
quello di conquistare quote di mercato importanti nella fascia premium, grazie a prodotti ad altissimo contenuto tecnologico e caratterizzati da innovazioni particolari,
come quelli della Serie G. Le caratteristiche di maggior importanza saranno sicuramente il design,
con elementi di differenziazione
hardware come i tasti posteriori introdotti con G2, ma anche l’innovazione tecnologica, con particolare
attenzione a batteria e display, per
Elvira Carzaniga, Nokia Italy
subsidiary of Microsoft Mobile
offrire agli utenti la miglior esperienza visiva e la massima durabilità. Ultimo ma non meno importante le funzionalità, grazie alle quali
differenziare ulteriormente i nostri
prodotti.
Avete in progetto nuove forme
di comunicazione o di promozione legate ai vostri prodotti e
qualche particolare attività sui
punti vendita o in collaborazione con il trade e la GDO?
In ambito di comunicazione, le parole chiave per LG sono esperienza
e web. Per quanto riguarda il trade, la priorità dell’azienda è quella
di predisporre all’interno dei punti
vendita aree in cui provare e toccare con mano i prodotti, per apprezzarne i benefici reali che un brand
come LG può dare. L’altro elemento
via introdotte anche sui dispositivi
con fasce di prezzo più “democratiche”. Un altro fenomeno interessante è certamente il successo degli smartphone dotati di schermi di
grandi dimensioni.
Daniele De Grandis,
Huawei Device Italia
strategico è invece la comunicazione online, dal momento che sono
sempre di più gli utenti che prima
di effettuare un acquisto si rivolgono alla rete in cerca di opinioni e
consigli.
Microsoft, il terzo
incomodo
Risponde Elvira Carzaniga, marketing director Nokia Italy subsidiary of Microsoft Mobile
Un vostro parere sull’attuale situazione di mercato italiana e
previsioni per i prossimi mesi.
Quali segmenti di mercato stanno avendo più successo e con che
modalità?
Il nostro è un mercato maturo ma
costantemente vivo e dinamico e
i consumatori italiani sono sempre
pronti a seguire le novità e i trend
del settore. Certamente dopo una
fase di grandissima attenzione verso i top di gamma, da un po’ di
tempo si assiste a un crescente interesse veramente generalizzato,
quindi non solo da parte di chi ha
sempre tenuto il costo come prioritario parametro di scelta, verso
dispositivi altamente performanti
con un price point contenuto e interessante. Per noi questo rappresenta una conferma della lungimiranza del nostro approccio, perché
non ci siamo mai limitati allo sviluppo di nuove tecnologie e funzionalità per innalzare i confini dei
top di gamma ma parallelamente
abbiamo anche lavorato per portare quelle stesse innovazioni via
L’acquisizione di Nokia da parte
di Microsoft è stata completata.
Ci saranno novità nella strategia
sulle linee di prodotto?
Il 2014 è l’anno che ha visto finalizzare il passaggio della divisione
Devices and Services di Nokia a Microsoft e che vedrà, quindi, intensificare ancora di più il grande lavoro fatto dalle due realtà, adesso
anche formalmente unite, per portare ai consumatori il meglio della
tecnologia mobile e dell’esperienza Windows Phone, questo a prescindere dai brand e dai nomi delle
linee esistenti che resteranno e di
quelle future.
Huawei punta
a grandi volumi
Risponde Daniele De Grandis, direttore esecutivo di Huawei Device
Italia.
Come vedete l’attuale situazione di mercato?
Quello degli smartphone è un
mercato in salute che continua
a crescere con tassi importanti e
Huawei sta continuando a costruire un percorso di crescita parallelo
a quello del mercato. Oggi in termini di quote di mercato ci siamo
allontanati dalle retrovie, dalla media che vede altri brand piuttosto
fermi. Huawei si posiziona al quinto posto come produttore in Italia
con una quota di mercato intorno
al 6%, con delle prospettive di crescita importanti che sono legate al
lancio dei nuovi smartphone, non
solo l’Ascend P7, ma tutto il nuovo portafoglio che include diversi
modelli con una fascia di prezzo
sotto i € 200. Questa è la fascia di
prezzo che traina la crescita degli
smartphone. Più che avere un portafoglio molto ampio, è necessario
averne uno particolarmente incentrato su quelle fasce di prezzo che
rappresentano i compromessi più
interessanti dove la tecnologia riesce a garantire una fruizione e un
utilizzo del device importante, a
un prezzo competitivo. È vero che
abbiamo meno con prodotti dei
competitor ma abbiamo prodotti
che sono tecnologicamente performanti a prezzi piuttosto contenuti.
Avere un corretto rapporto qualità
prezzo è di fatto permette di avere dei risultati di sell-out importanti. Al di là del fattore prezzo credo
che l’utente italiano si sia ormai
evoluto e che al di là del marchio
cerchi la funzionalità del device.
Credo che Huawei abbia parecchie
cose da raccontare, perché questa
azienda ha una leadership tecnologica. Stiamo inoltre colmando il
gap che ci vedeva piuttosto lontani dai nostri competitori in termini
di conoscenza del marchio, oggi un
italiano su due conosce il marchio
Huawei, e questo è anche il frutto
delle attività di marketing che abbiamo messo in essere negli ultimi
due anni.
Quale canale avete intenzione di
presidiare?
Tutti i canali sono di importanza
fondamentale perché stiamo lavorando per far sì che altri prodotti
siano presenti in più punti vendita
possibile e quindi l’optimun lo si
ottiene quando si riesce a coprire
tutti gli operatori e il canale open
market. Quello che stiamo vedendo è una crescita piuttosto significativa delle vendite sul canale
1Q14
Shipment
columes
1Q14
Market
Share
1Q13
Shipment
columes
1Q13
Market
Share
Year-OverYear-Change
Samsung
85,0
30,2%
69,7
31,9%
22,0%
Vendor
Apple
43,7
15,5%
37,4
17,1%
16,8%
Huawei
13,7
4,9%
9,3
4,3%
47,3%
Lenovo
12,9
4,6%
7,9
3,6%
63,3%
LG
12,3
4,4%
10,3
4,7%
19,4%
Altri
113,9
40,5%
84,2
38,5%
35,2%
Totale
281,5
100,0%
218,8
100,0%
28,6%
focus smartphone
lizziamo e quindi cerchiamo il consumatore corrispondente. Un device colorato, con funzioni particolari
come la Magic Camera, i video in
Full HD e altre connotano ad esempio un prodotto per i più giovani.
In questo modo non sovrapponiamo i prodotti anche se la differenza
tra l’uno all’altro è di 20 euro. Nel
momento in cui si propone con una
gamma così ampia si ha la possibilità di attrarre più consumatori,
ognuno con esigenze differenti.
open market, sul quale la nostra
posizione di mercato è diventata
rilevante. È un canale più complesso, un po’ più difficile, perché si ha
di fronte il consumatore finale che
entra in un punto vendita di grande
superficie e si trova davanti a decine e decine di modelli. I nostri investimenti di marketing sono tesi
a mantenere la centralità del punto vendita nel processo di acquisto
del dispositivo da parte dell’utente. Di conseguenza tutti gli investimenti che facciamo sono tesi a essere presenti in maniera adeguata
nei punti vendita più importanti.
L’outsider francese:
Wiko
Risponde Petra Ventura, Marketing Manager di Wiko Italy.
«È
un mercato
difficile ma
noi non ci tiriamo
indietro. Se vuoi
avere un ruolo tra
gli attori principali di
questo mercato non
puoi cercare la via
facile»
Petra Ventura, Wiko Italy
36 - 37
In un mercato come questo è
davvero difficile entrare e fare subito risultati come i vostri.
Sono diversi i produttori che nel
tempo ci hanno provato senza
successo, qual è il vostro segreto?
In effetti ci sono marchi anche più
blasonati che non hanno il riscontro che stiamo avendo noi in questo momento, l’aspetto fondamentale è sicuramente la qualità del
prodotto: non si può aggredire un
mercato solo con il prezzo perché
il prodotto smartphone ha comunque un carattere aspirazionale. Il
consumatore italiano non ama svi-
lire il proprio smartphone pur di risparmiare, quindi non ci siamo proposti come un brand low cost puro
e semplice. Abbiamo in mente una
costruzione di brand molto precisa
che si sta sviluppando piano piano, ma soprattutto puntiamo sulla qualità dei prodotti che è stata
riconosciuta all’unanimità sia dai
consumatori, sia dalla stampa specializzata. Devo infatti dire che tutte le recensioni sono state sempre
ottime finora.
La nostra forza è avere una gamma
completa: un Wiko per tutti. Sulla
fascia entry è importante la proposizione di colore. Noi partiamo
dall’utilizzo di un prodotto, lo rea-
Avete in progetto nuove forme
di comunicazione o di promozione legate ai vostri prodotti? In
particolare c’è qualche attività
sui punti vendita o in collaborazione con il trade e la GDO?
L’obiettivo per il 2014 è la copertura
del 100% della distribuzione, dobbiamo entrare ancora in un paio di
grosse insegne che ci mancano. Per
quanto riguarda la GDS, SGM Distribuzione ha creduto molto in noi, e
questa è stata la chiave vincente
per il nostro ingresso sul mercato.
Nel momento in cui il principale attore della distribuzione specializzata ha creduto in noi, abbiamo fatto
un passo fondamentale. Abbiamo
ampliato partner distributivi in particolare su Carrefour abbiamo iniziato a installare dei tavoli display dei
prodotti perché fondamentale che
i consumatori possano toccare con
mano i nostri prodotti. Specialmente chi ancora non ha avuto modo di
convincersi attraverso la Rete, che
adesso rappresenta il primo canale d’informazione: l’utente che ha
iniziato a seguirci è colui che va sui
forum e guarda le video recensioni.
Ma non vogliamo essere un marchio di nicchia, non vogliamo essere solo per utenza molto specializzata, vogliamo essere di massa. Di
conseguenza consideriamo il punto
vendita un canale fondamentale,
un luogo in cui puoi toccare il prodotto e questo, tra l’altro, vale anche per il buyer. I nostri tavoli da
esposizione mettono in evidenza il
brand, le specifiche tecniche e consentono consumatore di un’esperienza reale del prodotto. Con Carrefour abbiamo iniziato questo tipo
di esposizione e arriveremo ad avere 25 tavoli in altrettanti punti vendita e questa forma di promozione
verrà estesa ad altre due insegne
prima dell’estate.
gabbia 1 pag.indd 1
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focus GED
di Marco Passarello
Dati di segno positivo
per un comparto
che in passato aveva
sofferto. Grazie anche a
nuove tecnologie che
aumentano efficienza
ed economicità
Lavastoviglie: il meglio
deve ancora venire
L
a crisi è davvero finita? I dati GfK
relativi alla vendita di lavastoviglie rilevati a febbraio 2014 inducono a un certo ottimismo: c’è
un’inversione di tendenza, con
vendite di segno positivo sia a volume (+2,6%) sia a valore (2,8%),
da confrontarsi col dato negativo
dell’identico periodo dell’anno precedente (rispettivamente -1,8% e
-2,7%).
Ce lo conferma Michela Lucchesini, marketing manager di Beko
Italy: “Fortunatamente vediamo
un trend positivo su questa famiglia di prodotto dopo un paio d’anni di forte contrazione.
Nel 2013 ha sofferto maggiormente la famiglia delle lavastoviglie da incasso, trainata dalla
crisi del settore immobiliare e di
conseguenza quello dei mobili,
nel 2014 vediamo un’inversione
di tendenza più decisa proprio su
questo comparto”.
38 - 39
La crisi è finita?
Ci sono quindi buone prospettive
per il futuro? Per Carlo Busolin,
senior product specialist manager
di Miele, “La lavastoviglie rappresenta un elettrodomestico con un
alto potenziale, avendo una penetrazione “solo” del 50% nelle abitazioni italiane. La crescita significa
che sempre più consumatori stanno capendo l’importanza di affidarsi al lavaggio automatico delle
stoviglie, specie quando i consumi
sono ridotti. La prospettiva è dunque favorevole: anche con un mercato immobiliare stagnante, c’è da
aspettarsi un aumento della penetrazione in abitazioni soggette a
riqualificazioni”. Più prudente Maria Pompea Tamburrino, trade
& marketing manager di Candy:
“Affermare che la crisi è ormai alle spalle è sicuramente prematuro.
Continua la pressione promozionale, molto forte su diverse catego-
rie di prodotto e, anche se il prezzo
medio sembra essere abbastanza
stabile, si conferma la tendenza a
proporre sul mercato prodotti con
caratteristiche superiori a prezzi sempre più bassi”. Anche per
Smeg “Non è possibile affermare
in assoluto che la crisi sia alle spalle, ma certamente ci sono dei buoni segnali di ripresa”. Ludovico Antonio Marsiletti, brand manager
laundry & DC per l’Italia di AristonHotpoint-Indesit, ribadisce: “Non
possiamo sicuramente affermare
che la crisi sia stata superata. È vero comunque che, da alcuni mesi
a questa parte, il mercato sembra
mostrare parziali segnali di recupero rispetto al trend di crescita negativo degli ultimi anni, anche se
per le lavastoviglie avviene con più
lentezza. In generale, soprattutto
considerando il tasso di penetrazione ancora non elevato, possiamo aspettarci nei prossimi mesi ri-
o
delli da incasso sono diventati facilmente installabili anche da neofiti, e la differenza di prezzo con
le macchine da libera installazione
si sta gradualmente riducendo.”
Smeg, in controtendenza, sostiene
di non aver rilevato un calo dei modelli a libera installazione a favore
di quelli a incasso.
Incentivi poco
incentivanti
sultati senz’altro migliori per le lavastoviglie”.
Solo l’incasso incassa
Il dato di vendita positivo è dovuto essenzialmente a un’impennata delle vendite dei modelli da incasso (+4,5% a volume e +4,0% a
valore), mentre per i modelli a libera installazione la tendenza rimane negativa: “ancora molto al
di sotto della media del mercato
del bianco” per Michela Lucchesini. Per quale ragione? “Le lavastoviglie a libera installazione in Italia
hanno una funzione principalmente di “sostituzione” di un modello
divenuto obsoleto; mentre quelle da incasso entrano come prima
scelta nelle cucine nuove. Le prestazioni sono le stesse, pertanto la
scelta è squisitamente estetica. La
lavastoviglie a libera installazione,
per quanto gradevole e curata nel
design, non riesce a prendere una
valenza di “protagonista” in cucina
al pari del frigorifero a libera installazione, che ormai va considerato
come uno degli elementi di design
distintivo in cucina”.
Carlo Busolin aggiunge che “I mo-
Le lavastoviglie sono anche tra i
prodotti che hanno beneficiato di
incentivi governativi, ma il provvedimento è stato accolto tiepidamente. Per Busolin “Assistiamo alla
crescita d’ acquisto nel canale del
retail, solitamente scelto per sostituzioni o per riqualificazioni. L’influsso perciò è stato positivo, ma le
previsioni erano più rosee.” Conferma Tamburrano: “La nostra percezione è che gli ecoincentivi abbiano avuto un impatto relativo, viste
le restrizioni legate al tema della ristrutturazione. Riteniamo che
maggiore stimolo lo abbiano dato
al mondo del mobile e conseguentemente ai prodotti ad incasso.”
Poco convinta anche Smeg: “L’effetto degli ecoincentivi attualmente in vigore ha sicuramente avuto
un valido effetto, ma è difficile misurarne l’entità”. Decisamente negativa, invece, Lucchesini: “Gli incentivi non hanno assolutamente
funzionato e non sono stati presi
in considerazione nell’ultima parte del 2013 quando sono stati reintrodotti. Il prolungamento anche
al 2014 invece ha permesso alle
persone di prendersi il tempo e lo
spazio per considerare l’acquisto di
nuovi elettrodomestici. Sicuramente non c’è e non vedremo la corsa
all’acquisto che ha portato ai tassi
di crescita a 2 cifre di qualche anno
fa. Lo spazio di crescita non manca a questa categoria, ma numerose sono ancora le barriere fisiche e
psicologiche all’acquisto”.
Per Marsiletti “Gli ecoincentivi sono
stati senz’altro una leva significativa, anche se dobbiamo ricordare
che non sono legati al puro e semplice acquisto di elettrodomestici
ma ad attività piuttosto complesse
quali le ristrutturazioni immobiliari. Sicuramente hanno comunque
aiutato a movimentare il mercato a
partire dagli ultimi mesi del 2013.
Non dobbiamo in ogni caso aspet-
tarci un ruolo fondamentale degli
ecoincentivi per guidare la ripresa
del settore”.
L’importanza
dell’ecologia
Nella generale tendenza degli
elettrodomestici alla ricerca di una
sempre maggiore efficienza energetica, le lavastoviglie stanno tenendo il passo? Come ci spiega Michela Lucchesini, “La lavastoviglie,
che da sempre spaventa il consumatore per un ipotetico elevato
consumo di elettricità, è in realtà
uno degli elettrodomestici che consuma di meno in assoluto. Ma non
essendo ancora ritenuta indispensabile ha bisogno, più degli altri, di
dimostrare bassi consumi e rispetto per l’ambiente. Tutti i produttori
hanno lavorato in questa direzione
negli ultimi anni, per proporre lavastoviglie sempre più capienti al
minor consumo. L’etichetta energetica attuale è ancora efficace
nell’esprimere l’efficienza energetica perché il passaggio da A+ ad
una categoria superlativa (A++ e
A+++) non è scontato come avviene in altre categorie di prodotto.
Difficilissimo invece comprendere
la dichiarazione annua di kWh e litri d’acqua consumati. È molto più
comprensibile il dato del consumo
d’acqua per ciclo, che nel caso delle lavastoviglie è sceso in molti casi
sotto il 10 litri”.
Passiamo ora a esaminare quali
nuovi modelli propongono i principali marchi.
Beko: consumi d’acqua
da record
La gamma Beko si estende fino alla
classe A+++ con il modello da incasso DIN 6830 FX30: tre cestelli per
provvedere a fino a 13 coperti nel
massimo rispetto dell’ambiente.
La prestazione record in termini di
consumo d’acqua invece è raggiunta col modello DIN 5931 FX6, che
consuma soltanto 6 litri per ciclo di
lavaggio (dato certificato TÜV LGA).
La tecnologia Auto GlassShield effettua il controllo automatico della durezza dell’acqua. Associato ad
una pressione più delicata dell’acqua in fase di lavaggio previene
la corrosione dei cristalli: anche i
bicchieri più delicati splenderanno
20 volte più a lungo rispetto a una
lavastoviglie tradizionale.
Bosch: oltre la tripla A
Anche il marchio tedesco propone
una lavastoviglie che riesce a risparmiare ancora il 10% in più di
energia rispetto alla classe A+++:
è il modello SMS69U88EU “Active
Michela Lucchesini, Beko Italy
Carlo Busolin, Miele
focus GED
Water Eco², che sfrutta le peculiarità del minerale zeolite per ridurre
il consumo in fase di asciugatura..”
La lavastoviglie è molto curata anche all’esterno, con portello in acciaio inox anti-impronta e pannello
di controllo con display LCD, consuma solo 7 litri d’acqua per lavaggio
ed è molto silenziosa (44 dB). I cestelli sono ad altezza regolabile con
possibilità di uso di un terzo cestello, per la massima flessibilità d’uso.
Per ottenere il massimo dell’igiene, l’ultimo risciacquo viene effettuato ad alta temperatura.
Candy: controllate
dallo smartphone
L
a lavastoviglie
rappresenta un
elettrodomestico
con un alto
potenziale, avendo
una penetrazione
“solo” del 50% nelle
abitazioni italiane
I nuovi modelli Candy raggiungono
un primato: quello dei 16 coperti,
ottenuto anche grazie alla flessibilità del sistema Maxi Plates, che
dà la possibilità di caricare e lavare perfettamente anche gli oggetti
più grandi: fino a 8 maxi piatti da
34,5 cm, le leccarde del forno, le
griglie dei piani cottura ecc. Altra
importante novità è il sistema Perfect Rapid Zone: due bracci lavanti supplementari vengono attivati
automaticamente durante i lavaggi rapidi, per garantire una migliore prestazione di lavaggio, e nei cicli intensivi per la rimozione dello
sporco più ostinato. Entro la fine
dell’anno Candy lancerà il nuovo sistema SimplyFI: la lavastoviglie, costantemente online, dialogherà con
l’utente attraverso un’applicazione
dedicata, scaricabile su smartphone e PC. Basterà un clic per gestire
il funzionamento, anche a distanza.
Il sistema permette inoltre un monitoraggio intelligente del consumo
Maria Pompea Tamburrino,
Candy
Ludovico Antonio Marsiletti,
Ariston-Hotpoint-Indesit
di elettricità, suggerendo il migliore
utilizzo della lavastoviglie.
ingombranti , grazie al ciclo Extra
che consente il lavaggio di stoviglie di grandi dimensioni nel tempo record di 1 ora, grazie all’azione combinata del motore Inverter
e dell’innovativo sistema idraulico.
Tutta la gamma Indesit da incasso
e libera installazione è in classe A+
e A++, per garantire un risparmio
energetico fino al 16% rispetto alla classe A.
Haier: argento vivo
Haier propone il nuovo modello DW14-GFE7ME da 14 coperti in
classe energetica A+, caratterizzato
dall’elegante livrea “silver”. Dotato
di sei programmi di funzionamento (Auto 45°-70° C, Economico 55°C,
Intensivo 70° C, Party 30 min, Mix
90 min, e Prelavaggio), effettua anche la partenza ritardata.
Hotpoint-Ariston:
bando ai cattivi odori
La nuova gamma di lavastoviglie
“Elexia” di Hotpoint-Ariston presenta la nuova tecnologia di lavaggio
localizzato “Zone Wash” che rimuove lo sporco più ostinato, fino
al 30 % più efficace rispetto ad un
ciclo a pieno carico. Un’altra novità è la tecnologia “Active Oxygen”,
che permette di rimuovere in modo
naturale fino al 70% di cattivi odori
generati dai residui sulle stoviglie.
La massima flessibilità nello spazio
è garantita dal sistema “Flexiload”,
dove ogni configurazione è dotata
di elementi mobili per una corretta
ed efficace disposizione delle stoviglie. Le nuove lavastoviglie hanno
raggiunto la classe A+++, garantendo un consumo di energia ridotto al
minimo: il 25% in meno rispetto ad
una classe A.
Indesit: senza limiti
di dimensione
Le lavastoviglie “Extra” di Indesit
lavano e asciugano efficacemente anche le stoviglie più sporche e
40 - 41
Miele: discrete
fino a scomparire
Le lavastoviglie Miele cercano di
non farsi notare: nei modelli a incasso, la parte frontale e il pannello
comandi possono essere mascherati in linea con il design della cucina per garantire un aspetto armonico, mentre nelle lavastoviglie
a scomparsa totale la parte frontale scompare dietro a un pannello
decorativo in linea col design della cucina o in acciaio inossidabile.
Nei nuovi modelli 2014 ci sono novità come l’ Eco Feedback, ovvero
la stima dei consumi per il successivo lavaggio, e il programma “Solar Save”, esplicitamente studiato
per l’utilizzo dell’energia prodotta
dai pannelli fotovoltaici. Una particolare novità delle lavastoviglie
a scomparsa totale è il sistema di
apertura Knock2open: lo sportello
si apre automaticamente bussandoci due volte e si richiude da sé
in modo motorizzato. Tra i modelli citiamo la G 6900 Sci e la G6990
K20, ambedue in classe energetica
A+++, con soli 6,5 litri d’acqua consumati a lavaggio, e soli 38 dB di
rumorosità.
Rex: protegge
i bicchieri
15 coperti è la capienza raggiunta
dalla lavastoviglie Rex TT 1003 R5
Real Life, in classe energetica A++,
raggiunta anche grazie al terzo cestello removibile. I supporti soft
grip e soft spikes permettono di
lavare i bicchieri salvaguardandoli
dalle rotture, mentre il sistema PureCrystal ne evita l’opacizzazione.
È possibile ritardare la partenza fino a 24 ore, con spegnimento automatico. Citiamo anche il modello
TT 2003 R3 Real Life, con capienza
leggermente inferiore (13 coperti)
ma che in compenso raggiunge la
classe di efficienza A+++.
Smeg: ultrarapide
Le nuove lavastoviglie Smeg vantano una serie di innovazioni: in
particolare il sistema di lavaggio
planetario, con irroratori ubicati in
due distinte posizioni, che permettono la massima copertura di tutta
la vasca, una consistente riduzione
dei consumi di acqua e di energia
e una maggiore silenziosità. Questo
sistema viene applicato nella nuova gamma di lavastoviglie a scomparsa con classe energetica A+++ e
soli 6,5 litri di consumo d’acqua a
lavaggio. Il sistema di cestelli FlexiDuo garantisce la massima flessibilità nella sistemazione delle stoviglie. Citiamo inoltre la nuova linea
Domestic Pro-Line, lavastoviglie semiprofessionali in classe energetica
A++, dotate di programmi ultrara-
pidi che consentono di ultimare un
lavaggio in soli 16 minuti. E non dimentichiamo il modello STA4526,
largo soli 45 cm ma con prestazioni
paragonabili ai modelli da 60 cm.
Whirlpool:
asciugatura rapida
La lavastavoglie Whirlpool Senso
PowerClean con tecnologia PowerDry è in grado di lavare stoviglie e
pentole, lasciandole perfettamente asciutte in un’ora soltanto, anche quelle in plastica. Attraverso
speciali sensori rileva lo sporco e,
oltre a regolare la quantità d’acqua,
la temperatura e la durata del ciclo
di lavaggio, regola la pressione dei
getti d’acqua posteriori garantendo
un risultato di lavaggio delle stoviglie sempre eccellente, liberando
dall’incombenza del prelavaggio.
Un sistema a circuito chiuso cattura
il vapore che si è formato all’interno, favorendone la rapida trasformazione in acqua, senza fuoriuscite. In questo modo è possibile
risparmiare energia, acqua e tempo (la classe energetica è A+++).
La flessibilità dei cestelli è molto
elevata, con numerose griglie abbattibili per organizzare il carico e
possibilità di aggiungere un terzo
cestello. L’opzione Multizona permette di utilizzare separatamente
il cestello superiore o inferiore, con
risparmio di energia e riducendo fino a 40 minuti il tempo di lavaggio. È disponibile sia in versione da
incasso, sia da libera installazione.
Official partner of:
THE FUTURE
since 1924
IFA in Berlin – the world’s leading retail show
for consumer electronics and home appliances.
The global innovations show.
ifa-berlin.com
IFA-Contact:
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Tel. +39 02 33402131 ⋅ [email protected]
aziende
Presentato il documento di politica
industriale di Confindustria CECED Italia
che propone il possibile assetto del
settore degli Apparecchi Domestici e
Professionali per i prossimi decenni
Un “Orizzonte” per
tornare a crescere
“I
nsieme delle prospettive che
si aprono all’azione umana o
all’evolversi di una situazione”: è
questa una della tante definizioni che il vocabolario della lingua
italiana dà della parola “Orizzonte”. Ed è appunto questo che, sicuramente, ha ispirato Confindustria CECED Italia (Associazione
Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali) a mettere a punto l’omonimo
progetto, presentato a Roma nei
giorni scorsi, con il chiaro intento
di fronteggiare il grave momento
di crisi che stiamo attraversando.
“E’ importante agire, e agire subito, se si vuol mantenere la produzione in Italia”, ha tenuto infatti a
sottolineare Franco Secchi, Presidente di Confindustria CECED Italia. “Il settore ha già perso quasi
il 50% del suo potenziale in questi ultimi anni e vi è il rischio concreto di perdere anche il restante
50% se non si prendono adeguate
contromisure”.
I dati provenienti dal settore degli Apparecchi Domestici e Professionali sono difatti davvero allarmanti, con una diminuzione del
42 - 43
40% dei volumi produttivi a fine
2013 rispetto al 2007, e di ben il
55% rispetto al picco di 30 milioni
di pezzi prodotti nel 2002. Un andamento che, come conseguenza, ha fatto calare drasticamente i
volumi occupazionali, oggi stimati
in circa 100mila addetti, tra diretti
e indiretti, contro gli oltre 130mila di sei anni fa. Meno marcata è
stata invece la riduzione a valore
(-30%) tra il 2007 e il 2013 grazie agli investimenti, interamente autofinanziati dai produttori, in
prodotti sempre più performanti
ed ecologici, focalizzati soprattutto alla sostenibilità ambientale.
“La competizione è globale”, ha
continuato Secchi. “In Italia le
produzioni a basso valore aggiunto non sono più competitive. Bisogna agire subito per preservare
e dare un futuro quantomeno alla
produzione dei modelli nell’alto di
gamma, cioè ad alta innovazione
ed elevato contenuto tecnologico,
destinati alle fasce più qualificate
della domanda del mercato europeo. Bisogna sostenere la R&S e i
centri di competenza, anche delle
multinazionali: sarebbe oltremo-
do miope non coglierne l’importanza e lasciarli al loro destino”.
Il Progetto
“L’industria dell’elettrodomestico è
uno dei settori più importanti per
il nostro Paese, un vero e proprio
simbolo del Made-in nel mondo
e questo Progetto indica le giuste
traiettorie necessarie per tornare a
crescere”: il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi non ha alcun
dubbio nell’individuare nel Progetto Orizzonte un passo importante
per la costruzione di una politica
industriale lungimirante che, non
solo possa fronteggiare la crisi,
ma che possa anche porre le basi
per una crescita a lungo termine
dell’intero settore.
Il documento, illustrato nelle sue
principali linee guida dalla VicePresidente di Ceced Italia con delega alle politiche industriali e all’innovazione Manuela Soffientini,
rappresenta una proposta di piattaforma industriale della filiera nazionale che si aggancia a linee guida definite su base comunitaria:
più nello specifico, si tratta del risultato di un’ampia collaborazione
B
isogna agire
subito per
preservare e dare un
futuro quantomeno
alla produzione
dei modelli nell’alto
di gamma, cioè
ad alta innovazione
all’interno del Sistema Confindustria a cui hanno partecipato l’Area
Politiche Territoriali, Innovazione,
Education e l’Area Politiche Industriali, l’associazione di categoria
Ceced Italia, le strutture territoriali
di Ancona, Caserta, Marche, Modena, Monza Brianza, Pavia, Pordenone, Reggio Emilia, Trento, Treviso e
Varese, ossia tutte quelle aree in
cui sono presenti siti industriali del
settore. Non solo. Il progetto ha anche raccolto i contributi delle filiere
contigue (come Federlegno Arredo e Anie), di Università e centri di
ricerca, di eccellenze italiane e ha
allargato la vision all’Europa grazie
alla collaborazione delle associazioni europee di settore.
Nell’ambito di questo progetto, le
richieste avanzate dai produttori
italiani sono quindi ben precise, e
tutte finalizzate a dar vita a una politica industriale basata su innovazione di prodotto, processo, modelli
di business e driver di sviluppo.
Per la fase di emergenza, sono stati infatti individuati degli interventi
prioritari, come strumenti flessibili
per gestire il right-sizing delle imprese e l’utilizzo delle risorse disponibili (Fondi europei nell’ambito di
Horizon 2020 o Smart Specialization Strategy, Fondi regionali per le
ristrutturazioni, ecc), oggi frenate
da vincoli burocratici e regolamentari. Tra le imprese del Sistema Confindustria sono infatti già operative
iniziative di allargamento delle Reti
di Impresa, attivazione di piattaforme e consorzi per l’innovazione e
l’internazionalizzazione, collaborazioni nella filiera lunga, continua-
Da destra verso sinistra,
Giorgio Squinzi, Presidente
di Confindustria, Franco Secchi,
Presidente di Confindustria CECED
Italia, e Manuela Soffientini,
Vice-Presidente di Ceced Italia
con delega alle politiche
industriali e all’innovazione
zione dell’innovazione di prodotto
e processo.
In sintesi, le principali misure per
il rilancio del settore sono per cui
indicate in: promozione dell’Italian Lifestyle; incentivi di lunga
durata alle industrie e ai consumatori per l’ulteriore trasformazione della produzione e del mercato verso l’alto di gamma legato
al risparmio energetico e ai valori
ecologici; sorveglianza efficace di
mercato a salvaguardia dei prodotti eccellenti: strumento imprescindibile dalle incentivazioni alle
industrie e ai consumatori; sostegno a innovazione di prodotto, automazione industriale, modelli di
business attraverso misure fiscali
a supporto della partnership tra
imprese e centri di ricerca pubblici e privati; finanziamento di programmi di filiera, reti di impresa,
innovazione e internazionalizzazione di sistema, processi di crescita delle PMI. Infine, un piano
nazionale di formazione nell’ambito della filiera per innalzare e
omogeneizzare competenze e conoscenze tecnologiche, industriali,
gestionali e un programma di comunicazione di portata nazionale
per valorizzare l’alto di gamma.
ed elevato contenuto
tecnologico
Gli strumenti di rilancio
• Promozione dell’Italian Lifestyle.
• Incentivi di lunga durata alle industrie e ai consumatori per l’ulteriore trasformazione della produzione e del mercato verso l’Alto di Gamma legato al risparmio energetico e ai valori ecologici;
• Sorveglianza efficace di mercato a salvaguardia dei prodotti eccellenti;
• Condivisione e sostegno in sede comunitaria
delle posizioni dell’industria nazionale riguardo
le policies europee sull’efficienza energetica;
• Sblocco dell’iniziativa dei Certificati Bianchi da
destinare, in particolare, alle associazioni dei produttori per investimenti a supporto della trasformazione del mercato;
• Sostegno all’innovazione di prodotto, automazione industriale, modelli di business attraverso misure fi scali a sostegno della partnership
tra imprese e centri di ricerca pubblici e privati;
• Finanziamento di programmi di filiera, reti di
impresa, innovazione e internazionalizzazione di
sistema, processi di crescita delle PMI;
• Piano nazionale di formazione nell’ambito
della filiera per innalzare e omogeneizzare competenze e conoscenze tecnologiche, industriali,
gestionali;
• Programma di comunicazione di portata nazionale per valorizzare l’Alto di Gamma.
technology
È la tecnologia perfetta per produrre display brillanti, luminosi,
leggeri e flessibili. Ma c’è ancora qualche difficoltà…
tivi per cui gli OLED sono considerati superiori ai LED:
di Marco Passarello
Una tecnologia
piena di vantaggi
• Gli schermi televisivi OLED
emettono luce direttamente
dalla loro superficie, e non hanno bisogno di retroilluminazione. Questo ha due vantaggi. In
primo luogo, permette di consumare molta meno energia.
In secondo luogo, le zone nere
dell’immagine sono veramente nere, a differenza di quanto
avviene negli schermi retroilluminati, in cui una parte di luce
filtra sempre anche nelle zone
che dovrebbero essere opache.
Si dice che gli schermi OLED
hanno “contrasto infinito”, con
grande beneficio per la qualità
dell’immagine.
• Gli schermi OLED hanno anche
colori più brillanti e luminosi
rispetto alle altre tecnologie,
grazie al loro minore spessore. Inoltre un OLED può essere acceso e spento con rapidità molto maggiore rispetto ai
cristalli liquidi, il che permette
di eliminare qualunque difetto dell’immagine dovuto ai ritardi nell’aggiornamento dello
schermo.
• Gli OLED hanno un’ottima visibilità laterale, l’ampiezza del
campo di visione è di circa
170°.
• Gli OLED possono essere stampati direttamente su quasi qualunque superficie. Questo permette di avere schermi molto
più leggeri (non serve avere un
vetro di protezione), e anche di
crearne di forma curva, o flessibile. Potenzialmente si può
inserire un display OLED ovunque. È inoltre più facile creare
schermi di grandi dimensioni.
• Si possono creare OLED con una
trasparenza fino all’85%, quindi si possono usare per far apparire immagini o scritte su
superfici trasparenti, come la
vetrina di un negozio o il parabrezza di un’auto.
La tecnologia OLED è da tempo
considerata molto promettente,
in quanto ha diversi vantaggi rispetto a quella LED, anche se solo
di recente si è riusciti ad abbassare i costi a sufficienza da poterla applicare all’interno di prodotti
commerciali. Ecco i principali mo-
Ovviamente gli OLED hanno anche alcuni difetti. Sono delicati,
e facilmente danneggiabili, per
esempio dall’umidità. E sono anche costosi, ragione per cui attualmente sono presenti solo su
un ristretto numero di prodotti di
Organic
rganic
LED
O
LED è una sigla che sta per
Organic Light-Emitting Diode, ossia “diodo luminoso organico”. Il concetto è simile a quello
dei LED, i diodi luminosi presenti
ovunque nell’elettronica di consumo e ormai anche nella tecnologia dell’illuminazione: sono
componenti che emettono luce
se attraversati da corrente elettrica. La principale differenza tra
gli OLED e i LED sta appunto nella
“O” di “Organic”: la luminescenza è dovuta a sostanze organiche
44 - 45
invece che ai semiconduttori non
organici (come il silicio e il germanio) usati nei comuni LED.
fascia alta. Inoltre gli OLED di colore blu (e quindi tutti gli schermi a colori) hanno attualmente
una durata piuttosto limitata nel
tempo.
Come funziona
un OLED
Un OLED è un sandwich di vari materiali. Alle due estremità troviamo due strati che fungono da catodo e da anodo: sono cioè i due
strati tra cui, attraverso una batteria o un’altra fonte di alimentazione, si genera una tensione elettrica. L’anodo di solito è trasparente,
per consentire alla luce prodotta di
uscire, ed è applicato su un substrato, a sua volta trasparente, che
funge da sostegno.
Tra catodo e anodo troviamo, nella versione più semplice dell’OLED,
due strati di molecole o polimeri organici, detti strato emissivo
e strato conduttivo. Quando viene applicata una tensione elettrica, elettroni sfuggono dal catodo
attraversando lo strato emissivo,
mentre allo stesso modo nello
strato conduttivo si muovono “buchi” (assenze di elettroni) a partire dall’anodo. Al confine tra strato conduttivo e strato emissivo gli
elettroni vanno a riempire i “buchi”, e scaricano l’energia in eccesso sotto forma di fotoni di luce, il
cui colore dipende dal materiale
usato. La quantità di luce emessa
è proporzionale alla tensione applicata. Nella pratica gli strati possono essere in numero maggiore
per ottenere un migliore sfruttamento dell’energia o determinati
effetti di colore.
I primi OLED creati utilizzavano
molecole organiche semplici. Per
produrli si usava una costosa tecnica di sublimazione sotto vuoto che ne limitava l’utilizzabilità
pratica. Successivamente è stato
trovato il modo di utilizzare polimeri organici. Questi si possono stampare su un supporto utilizzando stampanti a getto di inchiostro, una tecnica molto più
economica.
Per dividere un OLED in pixel usabili per creare un’immagine esistono varie tecniche. La più economica è quella a matrice passiva: il catodo a l’anodo sono divisi
in strisce, perpendicolari tra loro.
Applicando tensione selettivamente solo ad alcune strisce si
riesce ad accendere e spegnere
selettivamente i vari pixel dell’OLED. È una tecnica costruttivamente semplice ma che consuma più energia, ed è applicabile
soprattutto a display piccoli come
quelli dei dispositivi mobili. Per
monitor è televisori è consigliabile invece usare OLED a matrice
attiva (AMOLED), in cui la tensione viene applicata da una matrice di sottili transistor (TFT) in modo analogo a quanto accade negli
schermi LCD.
Televisori
e smartphone
Nonostante svariate aziende abbiano presentato prototipi di dispositivi con tecnologia OLED, i
prodotti commerciali effettivamente disponibili sono pochi. Nel
campo dei televisori, solo LG ha
rotto gli indugi presentando in
tutto il mondo una linea di televisori OLED. Le rivali Samsung e
Sony invece, dopo aver presentato dei modelli OLED sul mercato
coreano e giapponese, sembrano procedere con molta cautela e
non essere ancora intenzionate a
impegnarsi in questa tecnologia
su vasta scala. I nuovi apparecchi
sono a schermo curvo, caratteristica che viene presentata come
in grado di dare un’immagine più
avvolgente e realistica a causa
dell’equidistanza dagli occhi di
ogni parte dello schermo. I reali benefici sono però dubbi, ed è
probabile che l’adozione di schermi curvi abbia soprattutto la funzione di sottolineare la differenza
della nuova tecnologia.
Anche nel campo degli smartphone le aziende hanno voluto stupire presentando modelli con
display OLED curvo e flessibile:
l’LG G Flex e il Samsung Galaxy
Round. Samsung ha però adottato un display AMOLED anche nel
suo nuovo smartphone-ammiraglia Galaxy S5, e sembra che anche Apple sia intenzionata a fare questa scelta con l’imminente
iPhone 6.
L
a luminescenza
è dovuta a
sostanze organiche
invece che ai
semiconduttori
non organici,
come il silicio
e il germanio, usati
nei comuni LED
gaming
Videogiochi: l’import
di Raffaele Gomiero
Spesso posti in
secondo piano da
altri target, hard
gamer soprattutto,
i bambini
rappresentano una
fetta di mercato
capace di generare
mercato
Q
uando si parla di titoli campioni di vendita del mercato videoludico vengono subito alla mente
giochi dedicati a un pubblico prettamente adolescente/adulto che
hanno richiesto anni di sviluppo,
ingenti investimenti e un’elevata
fase di elaborazione sotto il profilo
grafico. Niente di più falso. Non sono solamente quelli i titoli che contribuiscono in maniera importante
al fatturato annuo dei publisher di
videogiochi: non va infatti dimenticato che buona parte dei gamer sono soprattutto i bambini, che, anche se costretti a dipendere dai genitori per ogni genere di acquisto,
possiedono più tempo per giocare
rispetto alle fasce di età più elevate, cosa che li porta spesso all’acquisto di almeno uno o due titoli
46 - 47
ogni mese. Un fenomeno, questo,
ben conosciuto dai publisher che,
consapevoli di questa importante
fetta di mercato, sono soliti mantenere a catalogo titoli adatti ai più
piccoli in quantità sempre maggiore. Basta ad esempio pensare alla
sola Nintendo con i suoi Wii e Wii
U: il primo ha sfondato la barriera
dell’interazione con genitori proponendo titoli non solo per bambini,
ma per tutto il nucleo famigliare. Il
risultato e’ stato un boom di vendite e un installato davvero elevato.
Microsoft
“In questo momento abbiamo sul
mercato due console, Xbox 360
e Xbox One” ci ha detto Stefania
Duico, Direttore Marketing Xbox di
Microsoft Italia. “Xbox 360 è la nostra piattaforma storica, attualmente disponibile a un prezzo di mercato molto accessibile e con una
gamma di titoli, inclusi quelli per i
più piccoli, molto estesa, che include un gioco che ci ha dato grandi
soddisfazioni come Minecraft - costantemente presente nella top ten
dei giochi più venduti su console
360 in Italia nell’ultimo anno, consente, grazie a creatività e ingegno,
di costruire mondi immaginari. Ci
attendiamo grandi soddisfazioni
da questo titolo anche quando sarà disponibile su Xbox One, la nostra console di nuova generazione,
pensata per andare incontro alle
richieste dei videogiocatori più accaniti e della famiglia più esigenti,
per la quale abbiamo voluto prevedere sin dal lancio un titolo pensato
per i più piccoli come Zoo Tycoon:
si tratta di un titolo che consente a
bambini di ogni età di costruire, dirigere e mantenere in funzione lo
zoo dei propri sogni scegliendo tra
animali graficamente straordinari e
avendo a disposizione una gamma
di scenari vasta e dettagliata, da
soli o con fino a quattro altri giocatori su Xbox Live. Recentemente, inoltre, abbiamo lanciato Kinect
Sports Rivals, con il quale è possibi-
rtanza del target kids
le essere catapultati in un mondo
in cui divertirsi, fare sport e competere con i propri amici. La tecnologia di Kinect esegue una scansione
immediata, cattura le sembianze
del giocatore e crea il suo avatarcampione con una precisione mai
vista in precedenza nei titoli di questo apprezzato franchise. Molto importanti per completare l’offerta di
Xbox One per la famiglia e i più piccoli sono poi alcuni titoli lanciati dai
nostri partner come Plants vs Zombie Garden Warfare di Electronic
Arts o il nuovo LEGO Marvel Super
Heroes di Warner, nel quale i giocatori possono prendere il controllo
di Iron Man, Spider-Man, Hulk, Capitan America, Wolverine e molti altri
personaggi Marvel che si uniscono
per impedire a Loki e a un’armata
di altri cattivi Marvel di assemblare
una super arma in grado di distruggere il mondo intero.
Xbox One ha venduto più di 5 mi-
lioni di console in 13 Paesi e gli utilizzatori di Xbox hanno speso oltre
1 miliardo di ore giocando e utilizzando le applicazioni di intrattenimento dal lancio di novembre
ad oggi. Sia Zoo Tycoon che Kinect
Sport Rivals hanno fatto registrare
performance interessanti e la risposta dei consumatori, in particolare delle famiglie, nei confronti di
questi titoli è stata positiva, soprattutto perché un titolo come Kinect
Sport Rivals ha reso finalmente
concrete le potenzialità offerte dal
nuovo sensore Kinect.
I primi acquirenti di Xbox One sono stati i videogiocatori più esigenti che prediligono titoli più “hardcore”, mano a mano che la
diffusione di Xbox One aumenterà cresceranno anche
i titoli dedicati a famiglie e
ai più piccoli. Dai nostri dati storici comunque sappiamo che circa il 20% della
popolazione di Xbox 360 è
fatta da ragazzini fra i 10 e
i 14 anni.
Xbox One è una console pensata per tutta la famiglia e
nei prossimi mesi prevediamo di arricchire ulteriormente la gamma di contenuti di
gioco e intrattenimento per
grandi e piccini”.
Nintendo
Simona
Portigliotti,
Brand Manager Console
Portatili Nintendo Italia:
“In questo momento siamo focalizzati sul lancio
di Kirby Triple Deluxe che
uscirà sugli scaffali il prossimo venerdì 16 maggio. Si
tratta di una bellissima avventura a scorrimento laterale che vede come protagonista la simpatica pallina
rosa aspiratutto. Tante trasformazioni e diverse modalità di gioco, battaglie in
multiplayer,
emozionanti
scene d’azione, ambienti super colorati e una storia ma-
I titoli sugli scaffali
Mario Kart 8
Uno dei titoli Nintendo più attesi dell’anno è finalmente in griglia di partenza! In
questo ottavo episodio il divertentissimo
titolo di corsa che porta il nome del baffuto idraulico oltre a contare su una coloratissima grafica HD porta il multiplayer (vero punto di forza del gioco) fino a 12 giocatori, con quattro modalità dedicate alla
ricerca degli avversari; globale, regionale,
amici e rivali e infine torneo. Tra circuiti
antigravitazionali, nuovissimi armi/oggetti da utilizzare con precisione e strategia,
sui loro bolidi arriveranno anche due nuovi
personaggi Peach Oro Rosa e Baby Rosalinda, che fanno salire il numero dei piloti
selezionabili a 30, ognuno con le proprie
abilità speciali. Giocato con i proprio amici
online poi è davvero il massimo!
Uscita: Disponibile
Piattaforma: Nintendo Wii U
Wolfenstein: The New Order
Titolo d’azione dal brand storico, diversamente dai titoli precedenti questa volta
sarà necessario affrontare ogni livello in
maniera più ragionata piuttosto che buttarsi a capofitto sparando come dannati.
La fusione tra azione e stealth potrebbe
far storcere il naso agli affezionati della
serie, ma una volta nel gioco non si potrà
fare altro che apprezzarla.
Uscita: Disponibile
Piattaforma: PC, PS3, PS4, Xbox One,
Xbox 360
Kirby Triple Deluxe
Anche se è tra le saghe Nintendo
meno conosciute sono ben 22 anni
che Kirby è onnipresente su console Nintendo. La struttura è sempre
quella del plattform game per eccellenza, dove si dovrà aiutare Kirby a salvare il suo amico King Dedede per oltre cento diversi dove si
dovrà impiegare molta abilità per
superarli incolumi.
Uscita: Disponibile
Piattaforma: Nintendo 3DS
EA Sports UFC
Titolo EA dedicato ai combattimenti sportivi corpo a corpo ha sempre
goduto di una grafica molto particolareggiata a livello di dettagli
della muscolatura umana. Come
sempre tantissimi stili di combattimento da scegliere per gli atleti
compreso il nuovissimo Jeet Kune
Do, quello di Bruce Lee per intenderci.
Uscita: Disponibile
Piattaforma: PC, PS4, Xbox One
Grid Autosport
Nuova release della serie Grid il tuitolo è sviluppato come sempre da
Codemaster, veri esperti del genere corse in auto. Moltissime gare
tra il classico e il moderno durante
la campagna si salirà su moltissime tipolige d’auto differenti come
le touring car, le perfomantissime
Hypercars (Pagani, Bugatti, Lamborghini etc.), prototipi e molti altri. Pìoltre 100 tracciati divisi in 22
scenari spattacolari e come sempre
la grafica è da urlo.
Uscita: Disponibile
Piattaforma: PC, PS3, Xbox 360
48 - 49
gica... Questo gioco possiede tutti
gli elementi per diventare un must
have per tutti i bimbi e ripetere le
ottime performance di vendita che
abbiamo raggiunto in passato con
la versione di Kirby per Wii. La riconoscibilità del gioco sarà anche sostenuta dal successo che sta avendo al momento il cartone animato
di Kirby in onda tutti i giorni sul canale televisivo K2. In occasione del
lancio di Kirby verrà anche messa
sul mercato una nuova versione
colore della nostra ultima console portatile Nintendo 2DS, ovvero
la versione rosa e bianca. Perfetta
per completare la gamma di colori
già presenti e per soddisfare i gusti
anche del sempre crescente pubblico femminile in questo periodo di
buona stagionalità.
Ai primi di luglio lanceremo un altro gioco molto interessante, dedicato ai più piccini ma decisamente
apprezzato anche da mamme e papà: Pokémon Art Academy, un vero e proprio corso in cui un simpatico tutor insegna passo dopo passo ai bambini (o a chiunque voglia
cimentarsi con l’apprendimento
del disegno) come disegnare i loro personaggi Pokemon preferiti. I
disegni possono essere salvati sulla scheda di memoria della console
e condivisi poi con amici e parenti. Oltre alle lezioni di base il gioco offre anche molte mini lezioni
aggiuntive scaricabili direttamente sulla console. Insomma un buon
mix di insegnamento e divertimento e... un perfetto regalo da portare
con sè in vacanza dopo la fine della
scuola.
Buttando lo sguardo più in là verso i mesi invernali abbiamo appena
annunciato il clamoroso arrivo di un
remake attesissimo sia dai gamer
che dai fan Pokémon in generale,
ovvero Pokémon Rubino Omega e
Pokémon Zaffiro Alpha. Saranno i
nostri best seller del prossimo Natale.
Sony
Il publisher giapponese non può
contare su un ampio catalogo di
titoli dedicati, ma probabilmente ha quello più interattivo anche
se richiede una certa manualità.
si tratta di Wonderbook, realizzato
con la collaborazione della scrittrice che ha creato la saga di Harry
Potter J.K. Rowling, consiste in un
libro interattivo che si interfaccia
con il PS Move, la periferica di Sony
che tramite i movimenti della mano stile bacchetta magica permette
ai bambini di trasformarsi in piccoli maghi e vedere le proprie magie
materializzarsi su schermo durante
una storia interattiva.
Namco Bandai Games
Namco Bandai è il leader incontrastato sul territorio italiano delle licenze di famosissimi cartoni animati e fumetti, ultra-conosciuti dai
giovanissimi e quindi in grado di
attirare tantissimi acquirenti anche
quando il titolo non brilla per realizzazione, visto che fa tutto la fama
del o dei protagonisti. I titoli in questione sono Naruto, One Piece, Dragonball, I Cavalieri dello Zodiaco,
Power Ranger, JoJo e svariati altri.
Nella maggior parte dei casi si tratta di giochi di combattimento mol-
spetto a quelli dei lungometraggi
Disney, e con i film che imperversano continuamente nelle sale e’
facile prevedere un boom di vendite all’uscita del gioco prevista in
autunno. All’interno del set base
Gli Avengers con Iron Man, La Vedova Nera, Thor, Capitan America,
Hulk e Occhio di Falco.
to spettacolari ma evidentemente
inferiori rispetto a titoli decennali
come Tekken e Street Fighter, ma
che alla fine complessivamente
vendono moltissimo.
Activision
La serie di Skylander e’ senza dubbio il cavallo di battaglia di Activision per il target kids. Tra i primi
titoli ad arrivare sulle console next
gen Skylanders SWAP Force e’ il terzo capitolo del franchise di videogiochi per bambini piu’ venduto del
2013 e ben accolto anche dalle famiglie. Pioniere della categoria dei
“giocattoli che prendono vita” con
il debutto nel 2011 di Skylanders
Spyro’s Adventure, la serie ha originato un nuovo schema di gioco che
coinvolge dei pupazzetti di pochi
centimetri acquistabili in qualsiasi
negozio giocattoli che attraverso
un accessorio collegato alla console prendono vita all’interno di un
mondo a loro dedicato, lasciando al
giocatore il compito di controllarne
abilita’ e poteri vari. Dal 2011 le cose si sono ovviamente evolute con
l’aggiunta di nuovi mondi da esplorare e soprattutto di nuovi personaggi da collezionare. L’ultima evoluzione e’ SWAP Force, dove e’ possibile trasfomare i 16 personaggi
SWAP Force in 250 personaggi unici
intercambiando tra loro le parti superiori e inferiori della miniatura.
Come si puo’ intuire dalla descrizione il punto di forza e’ la componente collezionistica, arrivata ad oggi
a 100 personaggi e che in pratica
potrebbe non finire mai visto il proseguire del successo della saga. Ad
ottobre uscira’ Trap Team che consentirà ai bambini non solo di portare in vita i loro Skylanders, ma
anche di catturare magicamente i
Warner
Stefania Duico, Direttore
Marketing Xbox di Microsoft Italia
Simona Portigliotti, Brand Manager
Console Portatili Nintendo Italia
cattivi utilizzando le nuove trappole. Qualche numero? Ne basta uno:
due milardi di dollari, ecco il valore
del franchise Skylanders.
spetto a Skylanders i personaggi
disponibili sono pochi ma a livello di giocabilita’ non e’ stato un
problema, io titolo si e’ rivelato comunque valido. La vera rivoluzione arrivera’ nel 2014 con la versione 2.0 che porta nel titolo la dicitura Marvel Super Heroes. Sfruttando la licenza Marvel di proprieta’
della Disney. Disney Infinity 2.0:
Marvel Super Heroes offre oltre 20
nuovi personaggi interattivi tratti
dall’universo Marvel, storie originali realizzate dal premiato scrittore di fumetti Marvel Brian Michael Bendis, e una nuova modalità
“Scatola dei Giochi” che permette
ai giocatori di creare e condividere più facilmente con la famiglia e
gli amici livelli e minigiochi. Inoltre, tutti i personaggi e i gettoni
Disney Infinity attualmente disponibili saranno compatibili con la
Scatola dei Giochi di Disney Infinity
2.0: Marvel Super Heroes. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con
il team di Disney per offrire sia un
incredibile line-up dei personaggi
Marvel sia una grande narrazione
dedicati al prossimo capitolo di Disney Infinity”, afferma Peter Phillips, EVP e General Manager, Interactive & Digital Distribution di
Marvel Entertainment. “La 2.0 Edition consentirà agli appassionati di
interagire con i supereroi Marvel
preferiti in modi completamente
nuovi, fra cui una modalità di gioco avvincente e una nuova linea di
personaggi interattivi da collezione”. Sicuramente il brand Marvel
di questi tempi e’ molto piu’ ri-
Disney Infinity
Sulla linea di Skylanders Disney ha
pubblicato Disney Infinity, medesimo concetto ma anziche’ personaggi di fantasia il titolo puo’ contare sull’enorme appeal dei personaggi Disney che sicuramente non
hanno bisogno di presentazioni. Il
gioco base uscito nel 2013 includeva la presenza dei personaggi tratti da Gli Incredibili, Cars, Pirati dei
Caraibi e Monster & Co, anche
loro con abilita’ e poteri personalizzati e con missioni da compiere
all’interno di un mondo creato ad
hoc apposta per loro. Esattamente come Skylanders c’era (e c’e’) la
possibilita’ di incrementare il numero dei personaggi acquistando
le apposite bustine nei vari negozi di giocattoli. Purtroppo pero’ ri-
La strategia di Warner e’ molto
semplice e si basa tutta su un solo
concetto: il LEGO. Infatti il publisher
e’ il maggior produttore di titoli che
riprendono i maggiori successi cinematografici e li ripresentano o in
chiave LEGO riproponendo tutte le
scene e i momenti epici in un mondo di mattoncini. Semplicita’, giocabilita’ e soprattutto tanto umorismo
sono i fattori che hanno portato al
successo tutti i titoli della serie, apprezzatissimi non solo dai bambini
ma anche dal pubblico piu’ adulto.
Della serie fanno parte il capostipite LEGO Star Wars che ha dato il via
a tutto, LEGO Indiana Jones, LEGO
Batman, LEGO Signore degli Anelli
e gli ultimissimi LEGO Marvel Super
Heroes e LEGO lo Hobbit.
in-store
In Europa rappresentano il 7% delle costruzioni e sono tra
i servizi più energivori in grado di consumare sino a cinque volte
più energia per metro quadro di un edificio residenziale
Arch. Olivia Carone
Pres. Ass. Casaclima Network
Milano e docente IED
[email protected]
Il centro commerciale
sulla via dell’ecologia
A
bbiamo spesso accennato i concetti che ci indirizzano verso
la realizzazione di un edificio ecosostenibile secondo i criteri di efficienza energetica e, meglio ancora,
di ecologia della costruzione.
Qualcosa si muove anche sullo
scacchiere internazionale, riferendoci a quell’area di mondo che sinora non ha sottoscritto il protocollo di Kyoto e si è dimostrata sorda
a tutti i richiami, gli Stati Uniti, che
hanno prodotto il programma americano in sostegno alla Green Economy attraverso un Piano del Presidente Obama per ridurre le emissioni di carbonio: “Agire per i nostri
figli“. Esso mira a ridurre le emissioni di carbonio che causano i cambiamenti climatici e minacciano la
salute pubblica; in sintesi considera un obbligo morale consegnare ai
figli un pianeta che non sia inquinato e danneggiato in modo da lasciare un ambiente più pulito, più
stabile, mantenendo pulite l’aria
e l’acqua, proteggendo le foreste
e i paesaggi, sviluppando energie
pulite di fabbricazione americana
e tagliando la dipendenza dal petrolio straniero, ovvero affrontando
questa sfida in modo da far progredire contemporaneamente sia l’economia sia l’ambiente che la salute pubblica. Questo avverrà nelle
intenzioni del programma, aumentando l’efficienza delle auto e degli elettrodomestici, riducendo gli
sprechi energetici, abbassando i costi delle bollette e aiutando edifici
commerciali, industriali e plurifamiliari a ridurre gli sprechi e diventare
almeno il 20 per cento più efficienti
entro il 2020 per un obiettivo di ri-
50
duzione delle emissioni di carbonio
di almeno tre miliardi di tonnellate entro il 2030 per mezzo di standard di efficienza. Quest’aspetto,
indipendentemente dal ventilato
accordo di libero scambio tra USA e
UE, ci coinvolge direttamente come
partner atlantici se non altro per la
primogenitura europea sull’argomento e sulle possibilità che nostre
tecnologie applicate e materiali ed
esempi costruttivi testati in anni di
applicazione possano invece essere esportati e replicati con successo
oltreoceano. In Europa i centri commerciali rappresentano il 7% delle
costruzioni e sono tra i servizi più
energivori in grado di consumare sino a cinque volte più energia
per metro quadro di un edificio residenziale, senza considerare l’impatto ambientale territoriale e paesaggistico. Il loro isolamento potrebbe tagliare il 4% dei consumi e
delle emissioni dell’industria europea, che rappresenta una somma
del valore 3.500.000.000 di euro
l’anno, come segnala la relazione
non pubblicata di Ecofys mentre il
rapporto tra costo ed efficacia del
potenziale di risparmio energetico
raggiungerebbe i 37 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, configurandosi come un’azione di protezione del clima con rapido payback.
Ma, come spesso abbiamo segnalato anche in queste pagine, in Italia non abbiamo ancora ben sviluppato una cultura olistica (dal greco
ολος, “totalità”) sul tema dell’ecologia dell’ambiente costruito all’interno del quale svetta per importanza l’aspetto energetico. Si tratta
cioè di accostarsi al tema della progettazione ecologica dell’edificio e
del suo intorno con un approccio
metodologico ‘continuum’, avendo consapevolezza che l’efficacia
ambientale delle singole azioni è
maggiore della somma delle singole prestazioni.
Dunque non sono sufficienti i soli
interventi sugli impianti, sebbene
sia di estrema importanza la loro
efficienza per la quale ci affidiamo
agli istituti di ricerca e alle aziende
sensibili al tema: elettricità, climatizzazione, ventilazione, refrigerazione nelle varie sinergie e accezioni.
Occorre anche l’involucro edilizio
che è a sua volta un impianto com-
plesso, e che prevede scelte oculate
e talvolta sperimentali sui materiali
da utilizzare sia per la struttura, che
per la finitura, che per l’arredo.
Occorre quindi una visione più ampia e non superficiale dei reali effetti delle azioni progettuali anche
dal punto di vista dell’energia grigia
e della possibilità di recupero delle componenti costruttive in caso di
migliorie, sostituzioni o demolizioni poiché saranno voci sempre più
integrate nei criteri valutativi dei
costi d’investimento, di rendimento finanziario e d’implicazioni ambientali. Senza contare l’aumentata sensibilità del pubblico rispetto
a questi temi che può svolgere un
ruolo diretto e premiante per l’imprenditorialità illuminata.
Tuttavia, per citare Andreas Gürtler,
direttore della Fondazione europea
d’isolamento industriale, “La mancanza di consapevolezza del potenziale di risparmio energetico d’isolamento industriale è sorprendente”, aggiungendo che “Per sfruttare
questo grande potenziale economico erogando un vantaggio competitivo in combinazione con l’energia
e il risparmio di CO2, una specifica
di esecuzione dell’articolo 8 della
Direttiva sull’efficienza energetica
sugli audit energetici è inevitabile”. Approfondiremo l’argomento in
un prossimo articolo, ben consapevoli che in Italia abbiamo un tasso
di dipendenza energetica di quasi
l’81% e che le indicazioni europee
ci porteranno a dover di dover ridurre il nostro consumo energetico complessivo di energia primaria da1.680 Mtoe nel 2012 a 1.474
Mtoe nel 2020.
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