AMO dicembre 2006 - AMO Nove Comuni modenesi Area Nord

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AMO dicembre 2006 - AMO Nove Comuni modenesi Area Nord
Notiziario Periodico dell’AMO - Associazione Malati Oncologici
dei Nove Comuni Modenesi dell’Area Nord
Camposanto
SPAZIOAMO
San Prospero
Anno III - N° 4 - Dicembre 2006
“Ti ho posto in mezzo al mondo, perchè di qui potessi più facilmente guardare attorno a quanto è nel mondo”
dal “De Hominis Dignitate”- discorso di Dio all’uomo di Giovanni Pico della Mirandola
Cavezzo
Concordia sulla Secchia
Immaginazione e
compassione
“Per sintonizzarci con altri mondi
e altre esperienze dobbiamo
esercitare l’immaginazione.
A che cosa attinge l’immaginazione? Come vive in noi?
È forse soltanto una facoltà che
ci allontana dalla realtà e ci
trasporta nel mondo dei sogni e
delle congetture senza consistenza? L’immaginazione libera
lo spazio del puro possibile come
spazio di gioco affrancato da
ogni vincolo reale?
Nell’adulto spesso è come se si
spegnesse, a volte soffocata dagli
imperativi della vita reale. Ma è
sempre possibile riattivarla, per
esempio, attraverso la frequentazione dei testi poetico-letterari.
Le storie narrate rendono
plausibili le trame emotive degli
avvenimenti, danno ragione
dell’imprevedibilità dei caratteri
e delle azioni umane, invitano a
seguire le logiche del cuore e
non quelle dell’interesse economico o della legge impersonale.”
(L. Boella, Sentire l’altro,
Cortina ed. 2006, p.100)
L’incontro con ogni persona è
l’incontro con una storia.
L’incontro con un malato
(cronico, terminale) è l’incontro
con una persona che al cumulo
delle sue esperienze di vita
aggiunge anche quella della
malattia. Malattia che per quanto
invasiva, assolutizzante, perché
fagogita corpo e mente di chi
ne è colpito, non dovrebbe essere
al centro dell’interesse di chi
assiste la persona malata. È la
persona che con la malattia sta
scrivendo un nuovo pezzo di
storia, il soggetto con cui entrare
in relazione. Ciò non significa
sminuire l’importanza delle cure
e/o il ruolo del personale sanitario,
anzi, è l’invito a prendersi cura
di ogni malato evitando la
tentazione di trattarlo come “un
caso”. Il medico e l’infermiere
incontrano storie, non solo quelle
sinteticamente
descritte
dall’anamnesi o dalla cartella
clinica, ma quelle di vita del
Continua in terza
San Possidonio
Medolla
Mirandola
Finale Emilia
Fir m a t a l a c o n v e n z i o n e t r a A M O
ed Azienda USL per l’assistenza
ai pazienti dell’Ar ea Nor d
Una rappresentanza della nostra Associazione con il direttore generale facente funzioni
dell’USL Dott. Andrea Guerzoni (terzo da sinistra) a fianco del presidente Dott. Paolo Rebecchi
È stata siglata il 17 novembre 2006, nella sede della Direzione Sanitaria in via San Giovanni
del Cantone a Modena, la Convenzione dal Dott. Paolo Rebecchi presidente AMO Nove Comuni
Modenesi Area Nord e dal Dott. Andrea Guerzoni direttore generale facente funzioni
dell’Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL) di Modena, il quale ha espresso soddisfazione
per l’impegno dei volontari che quotidianamente prestano la loro attività per i cittadini del
territorio della Bassa Modenese.
Tale convenzione rafforza i rapporti di collaborazione già esistenti tra l’AMO e l’AUSL.
Dalla convenzione:
Art. 1 - Oggetto della convenzione
In relazione alle esigenze rappresentate dal presidio ospedaliero o dai singoli distretti
dell’Azienda e compatibilmente con la disponibilità dei propri aderenti e della propria
organizzazione, l’AMO 9 Comuni si impegna a concorrere nell’assistenza erogata dall’Azienda
USL a pazienti affetti da patologia tumorale attraverso prestazioni di assistensa medica,
infermieristica, psicologica e di supporto personale ai singoli pazienti e alle loro famiglie.
.....
Art. 3 - Modalità di attivazione
Le prestazioni di cui all’articolo precedente dovranno essere coerenti con la programmazione
e l’organizzazione dell’Azienda USL e pertanto saranno erogate su richiesta in accordo e
dietro il coordinamento delle relative strutture aziendali, in particolare i distretti ed il
presidio ospedaliero che a tal fine stipuleranno con l’AMO 9 Comuni appositi protocolli attuativi
delle attività e servizi previsti dalla presente convenzione...
San Felice sul Panaro
Per dare
speranza...
Il gruppo di auto-aiuto dell’Amo
Nove Comuni di Mirandola
Il gruppo di auto-aiuto dell’Amo
di Mirandola nasce con l’obiettivo
di migliorare la qualità di vita di
persone che stanno affrontando,
o hanno affrontato, la malattia
oncologica, sia come pazienti, sia
come famigliari, attraverso
l’espressione delle emozioni e la
ricerca di senso condiviso.
La relazione e il confronto con
persone che hanno vissuto la
malattia oncologica facilita la
comunicazione dei vissuti
emotivi, a volte anche estremi e
aiuta a “normalizzare” l’esperienza, in un contesto di
comprensione e condivisione
della stessa realtà. L’obiettivo è
offrire la ricchezza delle soluzioni
elaborate da coloro che hanno già
attraversato la malattia e che
meglio di chiunque altro sono in
grado di capire l’iter che si sta
intraprendendo.
Il gruppo è risorsa perché
favorisce, attraverso l’ascolto e
l’osservazione
reciproca,
l’apprendimento di strategie di
fronteggiamento e adattamento
alla malattia e una maggiore
fiducia nelle proprie capacità.
È composto da persone che
hanno affrontato la malattia
oncologica e che, fortemente
motivate, hanno riscoperto nella
possibilità di offrire aiuto ad
altri il senso personale e unico
della loro malattia.
Gli incontri del gruppo di autoaiuto dell’AMO di Mirandola
sono stati ripresi, a cadenza
mensile, a partire dal 14
Settembre. Il primo incontro si
è aperto con la lettura di una
poesia sul viaggio come metafora
della vita. È il significato che
abbiamo voluto dare al gruppo,
un viaggio che ritrova il proprio
senso non solo nella sua meta
ultima, l’essere gruppo, ma anche
e soprattutto nel suo percorso,
quindi nel superamento delle
difficoltà e degli ostacoli legati
Continua in terza
Pagina 1
FESTA DEI VOLONTARI AMO - 29/11/2006
Il Presidente ringrazia gli sponsor della serata: il sig.Claudio Ratti del
Salumificio F.lli Ratti di San Biagio e il sig. Marco Frolli titolare del
ristorante Le quattro Rose di San Felice sul Panaro
Cinzia Cattabriga, autista
VIENI DI NOTTE
Medici e volontari in allegria
Preghiera di Natale e dell’Avvento
Dott.ssa Paola Nasuti e Dott.ssa Alessandra Pietramaggiori
Rossella, la nostra segretaria
Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, Figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
E dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti,:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, o Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.
Vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.
David Maria Turoldo
Un momento conviviale
Il sig. Attilio Sogari titolare della ditta Sogari Artigrafiche vincitore
della precedente edizione dell’AMO d’ORO con la signora
Momento musicale
“Amico AMO d’Or o” 2006
a Luciana Misso
Nel corso della serata è stato consegnato il premio
Amico AMO d’Oro a Luciana Misso responsabile della
segreteria della nostra Associazione per la sua presenza
costante, efficiente e discreta nella coordinazione dei
volontari nel Day-Hospital oncologico dell’ospedale di
Mirandola.
CONAD
Via Circondario, 20 - 41038 San Felice sul Panaro (MO)
Tel. 0535.84114 - Fax 0535.81475
Pagina 2
CAVEZZO
CONDORDIA
MASSA FINALESE
MEDOLLA
MIRANDOLA
SAN FELICE
SAN PROSPERO
Continua dalla prima
“IMMAGINAZIONE E
COMPASSIONE”
paziente. La chemioterapia, per
esempio, per quanto necessaria,
entra prepotentemente nella storia
della persona che la riceve e
differenti possono essere gli
effetti. Effetti che, a loro volta,
si traducono nei diversi modi in
cui la persona può reagire al
trattamento, bene o tanto male da
rifiutarlo, e a cui si associano le
pressanti domande dei famigliari...
Domande poste per capire, per
farsi una ragione, per dare senso,
forse, per recuperare il senso
della vita stessa. Domande che
coinvolgono tutti: personale
sanitario, volontari, parenti,
amici, noi... Improvvisamente
l’incontro con una persona malata
apre ad un crocevia di storie in cui
si inserisce anche la nostra storia.
Come reagiremmo noi se fossimo
colpiti dalla stessa malattia? Che
cosa vorremmo da chi ci sta
vicino? Riusciremmo a parlare di
quanto ci angoscia quello che
stiamo vivendo? Avremmo paura
di non essere capiti, fraintesi?
Quanto ci peserebbero le parole
di convenienza dette semplicemente per farci tacere?
Fingeremmo anche noi per non
dare “fastidio”? Quali immagini
attraverserebbero la nostra mente?
Penseremmo al futuro o saremmo
concentrati solo sul presente?
Quali parole, gesti ci darebbero
coraggio? Domande la cui risposta
non può passare che attraverso la
via dell’immaginazione.
Immaginare quali risposte l’altro,
la persona malata, vorrebbe
ricevere. Ma per immaginare
bisogna sentire, ascoltare, entrare
in relazione con l’altro.
L’immaginazione non è un
procedere per “fantasie”, è, al
contrario,
una
risorsa
fondamentale nel passaggio dal
“sentire l’altro” all’assumersi
una responsabilità per il suo
destino di essere che gioisce,
che patisce. Per essere aperti
all’immaginazione è necessario
accettare lo sconvolgimento che
la persona malata produce
nell’andamento conosciuto e
rassicurante della nostra storia.
Significa contemplare la
possibilità che la nostra esperienza
di vita assuma un’altra logica,
abbia un nuovo sguardo che le
permetta di pensare su piani
diversi rispetto a quelli praticati
fino a quel momento. È il lasciarci
interpellare dall’altro che apre a
nuovi, sconfinati percorsi. È il
linguaggio dell’empatia che
riconosciamo ogni volta in cui la
comprensione dell’altro ci vede
coinvolti e partecipi in esperienze
che non ci appartengono o ci
sovrastano. Esperienze che
segnano il limite della nostra
inadeguatezza, che incrinano la
nostra naturale ricerca di
equilibrio e di tranquillità.
Esperienze che possono
rimbalzare nella domanda: “Ma
io che ci posso fare?”
Possiamo innanzitutto accettare
l’accaduto (la persona è malata
di quella malattia) e insieme
lasciarci coinvolgere, essere
partecipi. Essere partecipi
significa lanciare un ponte fra
noi e l’altro. Far lavorare
l’immaginazione affinchè si crei
una rete spirituale per cui le
semplici parole “ti ho pensato”
siano effettiva espressione di
una relazione in atto. Il ponte
gettato tra due piani di esistenza
(io sano, l’altro malato) è un
“dono di pensieri” che modula una
melodia nuova.
Curare l’altro è prendersi cura
della persona con cui si è
instaurato un rapporto che passa
anche attraverso il contatto con
un corpo malato a cui si può
restituire quel minimo di bellezza
e di sollievo che viene dal sentirsi
accudito, dal respiro di pulito in
una stanza arieggiata…
Curare
l’altro
richiede
l’acquisizione di uno sguardo
penetrante che permetta di andare
oltre ciò che è solo fisico.
Curare l’altro necessita che
l’incontro sia un incontro fra
storie, storie disposte a scrivere
una nuova storia, perché:
“l’immaginazione è il cuore
dell’empatia e l’intelligenza di
ogni forma di compassione.”
Maria Monica Daghio
Resp. “Laboratorio Cittadino
Competente”, Sistema
Comunicazione Ausl Modena
Il sig. Luppi Dante volontario di Finale Emilia vincitore del 1° premio
della lotteria: soggiorno di una settimana per 2 persone
Si è concluso lunedì 11
dicembre 2006 il primo ciclo
di incontri di formazione,
tenuto nella Sala Granda
di Mirandola, sul tema
“Il malato oncologico: un
approccio globale” rivolto
a medici, infer mieri e
volontari.
L’elevato
numero
di
partecipanti e il gradimento
dell’iniziativa sono uno
stimolo per l’Associazione
per proseguire nel progetto
di formazione continua.
Continua dalla prima
“PER DARE SPERANZA”
all’esperienza di malattia: “Non
precipitare il tuo viaggio. Meglio
che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia
ricchezze. Itaca ti ha donato il bel
viaggio” (C.Kavafis, 53 poesieCollana i Miti Poesia, Trad.
Filippo Maria Pontani, Arnoldo
Mondadori Editore-1996).
Durante l’incontro è stato dato
spazio alle aspettative e proposte
delle partecipanti e si è avviata
una riflessione sugli obiettivi
futuri e sui temi da affrontare
all’interno del gruppo. E’ emersa
la necessità di trattare alcuni
argomenti inerenti i bisogni
dell’unità paziente/famiglia, il
vissuto
emotivo,
la
comunicazione, l’accoglienza,
volendo ripercorrere storie di
vita e testimonianze di persone
che hanno condiviso la loro
esperienza con il Day Hospital
Oncologico e l’assistenza
domiciliare di Mirandola. Inoltre
è stata proposta la lettura di libri
e la visione di film, strumenti
attraverso i quali riflettere
sull’esperienza di malattia.
Nel corso di questi mesi sono
state accolte all’interno del
gruppo 3 nuove persone e ci
auguriamo di poter essere una
risorsa per molte altre. Alcune
componenti, a nome di tutto il
gruppo, esprimono il significato
dell’impegno e del supporto
offerto ai pazienti e alle famiglie:
Mariangela Roncatti, referente del
gruppo: “Ho conosciuto la
sofferenza psicologica che
accompagna la malattia e
riconosco la validità di un ascolto
partecipe da parte di chi ha già
avuto un percorso che ha portato
alla guarigione. Per l’ammalato
parlare con il guarito rappresenta
una reale speranza, riduce
l’angoscia e la paura, aiuta a
riprendere, anche se timidamente,
confidenza con il futuro. Il gruppo
di auto-aiuto e di collaborazione
reciproca nasce su disagi comuni
di tipo esistenziale-psicologico
ed attiva al proprio interno un
processo di espressione e
risoluzione delle emozioni, offre
supporto a coloro che ne
necessitano e restituisce alle
persone una competenza, un
senso di sé, un ruolo. L’obiettivo
del gruppo è quello di intervenire
prendendosi cura della persona,
aiutandola a trovare maggiore
serenità di fronte alla malattia, a
non soccombere al panico
evitando così di perdere la fiducia
in se stesso. Le emozioni e le
sensazioni che si provano durante
gli incontri sono difficili da
descrivere, ciò che rimane è la
consapevolezza
che
la
condivisione è l’arma vincente
e che si vuole comprendere il
dolore
con
umiltà
e
partecipazione senza la
presunzione di capirlo o guarirlo,
ma
semplicemente
riconoscendolo. Quel dolore che
se accolto e non evitato può
aiutare
a
trasformare
un’esperienza drammatica in
un’opportunità per scoprire noi
stessi, ristabilire la priorità dei
valori e ritrovare un amore
autentico e rinnovato per la vita”;
Marina Banzi: “Condividere con
il prossimo un momento difficile
della vita, saperlo ascoltare,
guardarlo, sorridergli e stare
anche in silenzio, magari
tenendogli la mano. So quanto sia
difficile camminare insieme alla
paura e al dolore e vorrei dare agli
altri, malati o famigliari, quel
piccolo aiuto che in certi momenti
diventa grande e indispensabile.
Ma il gruppo di auto-aiuto non
è solo questo, ma anche sapere
che siamo comunque insieme
per confrontarci ed aiutarci
parlando tra di noi, esorcizzando
quella paura che ci accompagna
sempre e comunque”;
Maura Manfredini: “Far sì che
ogni malato si senta persona in
ogni momento della sofferenza,
regalare un attimo di umanità
non costa nulla, ma per la persona
che ti sta di fronte è la certezza
di essere e sentirsi ancora viva.
Non riesco più a sentirmi
indifferente di fronte alla malattia
ed è per questo che fortemente
motivata sono entrata a far parte
del gruppo di auto-aiuto. Un
contesto accogliente dove la
persona malata e la sua famiglia
sono al centro delle nostre parole,
azioni e progetti, con l’obiettivo
di non farli sentire mai soli”.
Il contesto stesso del gruppo
costituisce un potenziale
terapeutico e un’importante
risorsa
per
aiutarsi
reciprocamente, condividere
l’esperienza di malattia e tutto ciò
che essa comporta, percepirsi
come “persone” e sentirsi
accettati, “né unici né soli”, ma
insieme.
Modalità di incontro e contenuti:
il gruppo di auto-aiuto dell’AMO
Nove Comuni di Mirandola è
composto da 9 signore, alcune
delle quali hanno affrontato la
malattia oncologica come
pazienti,
altre
hanno
accompagnato in questo iter i
loro famigliari. Gli incontri si
svolgono a cadenza circa mensile
dalle ore 17:00 alle ore 19:00
presso la Sala Riunioni del Day
Hospital Oncologico di Mirandola
(il calendario è esposto all’interno
del Day Hospital) e prevedono la
discussione e riflessione su temi
di comunicazione, relazione e
vissuti emotivi inerenti la malattia
oncologica, scelti di volta in
volta sulla base delle proposte e
necessità del gruppo. Il gruppo
è condotto dalla Dr.ssa Loredana
Buonaccorso, psicologa del Day
Hospital Oncologico di
Mirandola, con la supervisione
esterna delle Dr.sse Maria Monica
Daghio ed Elena Bandieri.
Referente del gruppo è
Mariangela Roncatti, mentre le
altre componenti sono: Marina
Banzi, Manuela Bregola, Laura
Cestari, Maura Manfredini, Rita
Mantovani, Brunetta Rinieri,
Sandra Sgarbi, Concetta Licenzi.
Loredana Buonaccorso e il
gruppo di auto-aiuto
BANCA
POPOLARE
DI SAN
FELICE SUL
PANARO
EDILIZIA CIVILE - RESIDENZIALE E INDUSTRIALE - LAVORI DI URBANIZZAZIONE
Sede Legale: 41037 MIRANDOLA (MO) - Viale Gramsci,1
Magazzino e Uffici: 41039 S. POSSIDONIO (MO) - Via Per Concordia, 2
Tel. 0535.610500 - Fax 0535.25709 - e.mail: [email protected]
Sede centrale:
41038 SAN FELICE SUL PANARO (MO)
Tel. 0535 89811 - Fax 0535 83112 - E-mail: [email protected]
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I PROSSIMI APPUNTAMENTI
RINGRAZIAMENTI A...
Domenica 24 dicembre a San Felice sul Panaro “Natale AMO”:
distribuzione di caldarroste e vin brulè con Babbo Natale.
• Allianz Assicurazione agenzia di Mirandola di Michele Guadagno.
• Banca Popolare dell’Emilia Romagna Direzione area Carpi.
• Un anonimo per generosa offerta.
• PRIMADONNA parrucchieri di Euro Scannavini e Mirco Guerra.
• Comini Cherubino e Amici musicisti.
• Ditta Gardo Ricambi Elettrodomestici di Mirandola, l’Aiuola fiori di San Possidonio, ditta Secchi
Confezioni di Concordia, parrucchiera Lorena di San Possidonio, Martinelli alimentari di
Rivara, Marchini Lella di Poggio Rusco, il gruppo volontari AMO di Mirandola e Finale Emilia
per avere collaborato alla vendita del Vino Novello.
• Pedrazzi Gianni di San Felice per aver donato il quadro per la lotteria di beneficenza del 29/11/06.
• Ferruccio e Giovanna Rossi per la donazione di articoli di maglieria per la lotteria di
beneficenza del 29/11/06.
• Carrozzeria Bassoli Gianni di Finale Emilia.
Venerdì 5 gennaio a Mirandola in Piazza Costituente
“Befana dell’AMO” in occasione del mercatino dell’Epifania:
distribuzione di caldarroste, vin brulè, palloncini e sportine dono
per tutti i bambini.
A
NSPI
Circolo Oratorio
Fossa Concordia
Associazione Malati Oncologici
NOVE COMUNI MODENESI AREA NORD - ONLUS
Sabato 27/01/2007
Organizzano una cena presso l’Oratorio di Fossa-Concordia.
Il ricavato verrà interamente devoluto all’AMO.
Per informazioni e prenotazioni, telefonare ai numeri:
0535 34050 (ore pasti) - Sede AMO 0535 20807 (ore 9 - 12)
Umberto 347 6963240
Si prega di prenotare non oltre il 22/01/2007.
Tutti possono partecipare - Menù esclusivamente casalingo
con piatti tradizionali della zona, dall’antipasto al dolce.
orante pizzeria
t
s
ri
uattro
QLe
ROSE
Anche con una cena si possono aiutare i malati oncologici !
Grazie per la vostra partecipazione.
ANSPI AMO
d a frolli
Via Granarolo, 61/B - S. Biagio di S. Felice s/P.
Tel. 0535.84708-81592
Via Perossaro, 1488 - 41038 San Felice s/P.
Tel. 0535.671145
Tanti auguri
di buone feste
I nostri autisti con il nostro parco macchine in Piazza Costituente a Mirandola
I NOSTRI SERVIZI: I TRASPOR TI
- Sono disponibili 5 auto e 2 pulmini a 7 e 8 posti, 28 autisti, per i trasporti.
- Persone trasportate nel 2006: n° 3901.
- Viaggi effettuati nel 2006: 1458 per un totale di 95550 Km percorsi.
- In 30 mesi, dall’inizio dell’attività, sono stati effettuati 2.728 trasporti per un totale di 302.000 Km.
I volontari AMO sono a disposizione mattino e pomeriggio dal lunedì al venerdì per:
- pazienti che devono spostarsi da casa al DHO oncologico ed in altre città per visite, esami
diagnostici, terapie.
IL TRASPORTO È ASSOLUTAMENTE GRATUITO MA DEVE ESSERE PROGRAMMATO.
Le richieste ai volontari possono essere fatte: dai medici, infermieri, dal paziente o dal famigliare.
Per informazioni in merito ai servizi rivolgersi a:
AMO - PRESSO DAY HOSPITAL DI MIRANDOLA (MO) dalle ore 9 alle ore 12 ai numeri:
0535/20807 o 339/2738457.
AMO - PRESSO VILLA FINETTI DI FINALE EMILIA (MO) dalle ore 10 alle ore 12 ai
numeri: 0535/92395 o 329/1696515.
È allo studio tra i responsabili dei trasporti e il Comando dei Vigili Urbani di Mirandola
un corso di aggiornamento per gli autisti sulle nuove norme del codice stradale.
Alberi di cachi nel gelo: spontanee decorazioni natalizie.
Foto di Doriano Novi
CONAD
In occasione dell feste natalizie i Centri Commerciali
CONAD di Mirandola, San Felice e Bastiglia unitamente
a NORDICONAD hanno offerto alla nostra Associazione
panettoni e pandori da regalare a tutti i pazienti
oncologici dei Nove Comuni Modenesi dell’Area Nord.
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SPAZIO AMO
Periodico d’informazione dell’Associazione AMO
Nove Comuni Modenesi Area Nord.
Associazione Malati Oncologici
Registrazione N. 1711 del 4 maggio 2004
presso il Tribunale di Modena
NOVE COMUNI MODENESI AREA NORD - ONLUS
Direttore responsabile: Alberto Setti
Progetto grafico: Gianni Pedrazzi
Comitato di redazione:
Doriano Novi, Elena Bandieri, Paolo Rebecchi,
Carla Guidi, Mario Ferioli, Mauro Marazzi,
Mario Rinaldi, Beatrice Menza, Luigi Benatti,
Roberto Roccato.
Stampa: Sogari Artigrafiche di Sogari Otilio
Via dell’Artigianato, 213
41038 San Felice sul Panaro (MO) - N. di tirature: 12000
Anno III - N° 4 - DICEMBRE 2006
INFORMAZIONI
DOVE
Sede: Day Hospital Ospedale S. Maria Bianca Via Fogazzaro, 1 - Mirandola (Mo)
Sez. Finale Emilia: C.so Cavour, 15 - Finale Emilia (Mo)
A CHI
ai volontari presenti presso il Day Hospital, dal lunedì al venerdì,
dalle ore 9.00 alle ore 12.00; ai medici di famiglia, soci fondatori
TELEFONI
Mirandola: 0535.20807 - cell. 339.2738457
Finale Emilia: 0535.92395 - cell. 329.1696515
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PUOI VERSARE IL TUO CONTRIBUTO CON BONIFICO BANCARIO
SUL C/C n° 5201- ABI 06160 - CAB 66850
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