Cristina Alger, I segreti di Park Avenue, Newton Compton, 2014

Transcript

Cristina Alger, I segreti di Park Avenue, Newton Compton, 2014
Narrativa
Cristina Alger, I segreti di Park Avenue, Newton Compton, 2014
Da quando si è sposato con Merrill Darling, la figlia di un potente milionario
newyorkese, l'avvocato Paul Ross ha cominciato ad abituarsi al lusso e all'alta
società: un fantastico appartamento a Park Avenue, circoli d'élite, abiti su
misura... Paul non fatica ad abituarsi a una vita fatta di privilegi e, quando il
suocero gli propone di entrare a far parte del team di legali che si occupano
delle sue società finanziarie, non esita ad accettare. Presto tuttavia la sua
buona sorte lo abbandona: la famiglia Darling viene coinvolta in uno scandalo
di enormi proporzioni e Paul dovrà decidere nei confronti di chi vale la pena di
essere leali...
Muriel Barbery, Vita degli elfi, E/O, 2016
Un romanzo molto diverso, lirico, sulla ricerca di ciò che è in grado di incantare
in un mondo che sembra aver dimenticato l’esistenza stessa dell’incanto.
Ricco di personaggi indimenticabili, Vita degli elfi è una meditazione poetica
sull’arte, la natura, i sogni e il ruolo dell’immaginazione. Maria vive in uno
sperduto villaggio in Borgogna, dove scopre di avere il dono di saper
comunicare con la natura. Centinaia di chilometri più lontano, in Italia, Clara
scopre di possedere uno sbalorditivo genio musicale e viene spedita dalla
campagna a Roma per sviluppare queste sue portentose abilità. Vita degli elfi
racconta la storia di due ragazzine in contatto con mondi magici e forze
maligne grazie ai loro straordinari talenti. Se, a dispetto di tutti gli ostacoli,
riusciranno a unire i loro destini, questo incontro potrebbe cambiare il corso
della storia.
Pierluigi Battista, Mio padre era fascista, Mondadori, 2016
Quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel
segreto per tutta la vita, mi è parso di avere una percezione più chiara del
tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a
Coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco più, dalla parte dei
'ragazzi di Salò'. Ho capito che cosa abbia rappresentato per lui il dolore di
essere stato internato in quel campo per i vinti della Rsi vicino alla 'gabbia
del gorilla' in cui era rinchiuso Ezra Pound. Ho capito quanto abbia
sanguinato il suo cuore di sconfitto, di 'esule in Patria' nell'Italia in cui era
un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civiltà delle buone
maniere, ma covando il sentimento di un'apocalisse interiore da cui non si
sarebbe mai affrancato. Ho capito quanto sia stata aspra e dolorosa la mia
rottura con lui e quanto mi pesi, ancora oggi, il fardello di una
riconciliazione mancata. Allora ho pensato che fosse giunto il momento di
raccontare, con i miei occhi e il mio modo di sentire le cose della vita, chi
fosse mio padre fascista e cosa pensasse nell'Italia che non credeva più
nei miti in cui lui era cresciuto”.
Caterina Bonvicini, Tutte le donne di, Garzanti, 2016
È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne
della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un
enigmatico messaggio. Poche parole che rendono ancora più perturbante la
sua assenza. Perché per ognuna di loro, in modo diverso, lui è il centro di un
mondo: c’è la madre e c’è la sorella, ci sono la moglie, l’ex moglie e l’amante,
la figlia adulta e la figlia adolescente. Il vuoto che lascia un uomo può
diventare molto affollato. Ritrovare se stesse è allora necessario, vitale,
indispensabile. Bisogna farlo insieme, avere il coraggio di appoggiarsi l’una
all’altra. Bisogna accettare che un amore che si voleva assoluto è invece
frammentario e condiviso. Condiviso proprio con quelle donne per cui si prova
astio e rancore. Eppure anche da questi sentimenti può nascere un’inattesa
complicità, una solidarietà finora sconosciuta. In questa commedia ironica e
spietata, costruita come un giallo, anche la persona a noi più vicina può
svelare all’improvviso un lato che agli altri sfugge.
Barbara Taylor Bradford, L’eredità di Cavendon, Sperling & Kupfer,
2015
È un caldo fine settimana dell'estate 1926 quando, per la prima volta dopo
anni, Charles Ingham, conte di Mowbray, decide di riunire l'intera famiglia a
Cavendon Hall, l'imponente dimora, immersa nel verde dello Yorskshire, di
proprietà degli Ingham da generazioni. Con loro ci sono anche i devoti e leali
Swann, che da secoli si prendono cura della casa e dei suoi abitanti, e ne
conoscono tutti i segreti. Ma i bei vecchi tempi sono ormai finiti e Cavendon
Hall è ora in rovina. La Grande Guerra ha cambiato tutto. E tutti. Costretti sotto
lo stesso tetto, problemi, gioie e dolori non tarderanno a venire a galla. E
vecchi nemici usciranno dall'ombra. Mentre i ruggenti anni Venti avanzano in
tutta la loro fragilità verso la Grande Depressione, toccherà alle donne di
Cavendon unirsi e traghettare le proprie famiglie in un nuovo decennio, e in
una nuova vita. Segnando per sempre il futuro della tenuta e non solo, nel
bene e nel male.
Andrea Camilleri, Le vichinghe volanti e altre storie d’amore a
Vigàta, Sellerio, 2015
Vigàta è il teatro dove abitano i suoi personaggi, borghesia benpensante,
poveretti ingenui, uomini di rispetto. E soprattutto donne; in questa raccolta è
infatti l’amore il tema dominante. In queste storie, ambientate fra gli inizi del
Novecento e il secondo dopoguerra si ride e si piange, lo scherzo è spesso
dietro il sipario, così come il dolore del tradimento, le dubbie paternità,
vendette e burle. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta quattro svedesi si
esibiscono a Vigàta in un numero acrobatico ma la meglio borghesia della
cittadina non vuole perdere l’occasione di conquistare le quattro «nordiche».
Estasi o passione carnale? Che cosa agita la bella Matirda protagonista di In
odore di santità? Un caso di coscienza per Padre Lino. Il terremoto del ’38 fa
tremare Vigàta, ma a Palazzo Falconis, rimasto intatto, non tornano i conti del
numero di donne che vi abitano. E poi fu un vero sisma? La ragazza più bella
del paese viene messa all’incanto nell’Asta ma mentre le offerte salgono il
battitore perde un colpo.
Andrea Camilleri, Noli me tangere, Mondadori, 2016
Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la
venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un'esperta storica dell'arte. È capace di
concedersi emozioni intense con altri uomini, quando lo desidera, senza farsi
travolgere dal senso di colpa. È generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma,
in certi momenti, su di lei cala un cono d'ombra. Poi torna la bonaccia, e Laura
è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a
che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l'ha conosciuta, il
commissario Maurizi capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno
ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non
vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono
quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla
tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto... proprio come nel movimento
dei corpi al centro dell'affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva
saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole
che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, non
toccarmi.
Tracy Chevalier, I frutti del vento, Neri Pozza, 2016
Nella prima metà del XIX secolo James e Sadie Goodenough giungono nella
Palude Nera dell’Ohio dopo aver abbandonato la fattoria dei Goodenough nel
Connecticut. La Palude Nera è una landa desolata. La legge dell’Ohio prevede
che un colono possa fare sua la terra se riesce a piantarvi un frutteto di
almeno cinquanta alberi. Una sfida irresistibile per James Goodenough che
ama gli alberi più di ogni altra cosa. In quella terra perciò, James pianta e cura
poi con dedizione i suoi meli. Un frutteto che diventa la sua ossessione. La
malaria si porta via cinque dei dieci figli dei Goodenough, ma James non
piange, scava la fossa e li seppellisce. Si fa invece cupo e silenzioso quando
deve buttare giù un albero. La moglie, Sadie, beve troppa acquavite e diventa
troppo ciarliera quando John Chapman, l’uomo che procura i semi delle piante
alle fattorie lungo il Portage, si ferma a cena. In quelle occasioni, James la
vede con altri occhi: scorge il turgore dei seni sotto il vestito azzurro, i fianchi
rotondi e sodi nonostante i dieci figli. Ma poi non se ne cura. Finché, un giorno,
la natura selvaggia non della terra, ma di Sadie esplode e segna
irrimediabilmente il destino dei Goodenough nella Palude Nera, in primo luogo
quello di Robert, il figlio dagli occhi d’ambra quieti e intelligenti, e della dolce e
irresoluta Martha.
Roberto Costantini, La moglie perfetta, Marsilio, 2016
Maggio 2001, Roma, due coppie, il professore italoamericano Victor Bonocore
e la moglie Nicole Steele, il pubblico ministero Bianca Benigni e il marito
Nanni. Due matrimoni come tanti, a volte felici, a volte meno. Tra loro una
ventenne pericolosa, Scarlett, sorella di Nicole. Intorno, la terra di mezzo del
Sordomuto e del Puncicone, gli appalti pubblici, il gioco d'azzardo, l'usura, e la
morte atroce di una ragazza, Donatella. Sembra essere l'ennesimo atto di
violenza patito da una donna per mano di un uomo violento, l'assassino viene
scoperto e giustizia è fatta. O forse no? Quando viene ucciso Victor Bonocore,
Michele Balistreri dirige la terza sezione della squadra Mobile e indaga insieme
al pm Bianca Benigni. La miscela è esplosiva, le modalità di conduzione
dell'indagine contro le sorelle Steele sono fuori dai confini della legge e l'esito
è disastroso. L'arresto di Scarlett e Nicole incrina le relazioni tra Italia e Stati
Uniti. Tutto finisce male. Nel 2011 una rivelazione inattesa spinge Balistreri a
riaprire quel caso rimasto senza colpevoli. Ma se non è tardi per la giustizia,
forse lo è per l'amore e per la vita. O forse no.
Peter Gardos, Febbre all'alba, Bompiani, 2015
Nel luglio del 1945 un sopravvissuto della Seconda guerra mondiale raggiunge
un campo profughi in Svezia. Ridotto pelle e ossa, ormai allo stremo dopo gli
anni del conflitto, e nonostante i medici gli dicano che ha pochi mesi di vita
Niklós, questo il suo nome, non si arrende. Sceglie di vivere. Compila una lista
di 117 giovani donne, ungheresi come lui, che hanno trovato asilo in un altro
campo profughi svedese e invia a ognuno di loro lettere elegantemente scritte
a mano. Di una cosa è certo: una di loro diventerà sua moglie. Ispirato dalle
incredibili, divertenti lettere del padre dell'autore, "Febbre all'alba" è una storia
sulla speranza e sulla sorprendente forza che ogni uomo, anche nei momenti
più bui, sa trarre dal desiderio di vivere e amare.
Romain Gary, La vita davanti a sè, Neri pozza, 2014
Eroe di guerra, diplomatico, cineasta, Romain Gary si suicidò il 3 dicembre
1980. La sua scomparsa fece scalpore ma il vero colpo di scena arrivò
quando, pochi mesi dopo la morte, si scoprì che Gary ed Emile Ajar, autore del
romanzo "La vita davanti a sé", erano in realtà la stessa persona. Il libro, che
narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di
nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, vinse il Goncourt
inaugurando uno stile gergale da banlieu e da emigrazione, cantore di quella
Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi.
Monica Hesse, La ragazza con la bicicletta rossa, Piemme, 2016
È l’inverno del 1943 ad Amsterdam. Mentre i cieli europei sono sempre più
offuscati dal fumo delle bombe, Hanneke percorre ogni giorno, con la sua
vecchia bicicletta rossa, le strade della città occupata. Ma non lo fa per gioco,
come ci si aspetterebbe da una ragazzina della sua età. Hanneke è una
“trovatrice”, incaricata di scovare al mercato nero beni ormai introvabili: caffè,
tavolette di cioccolato, calze di nylon, piccoli pezzetti di felicità perduta. Li
consegna porta a porta, e lo fa per soldi, solo per quello: non c’è tempo per
essere buoni in un mondo ormai svuotato di ogni cosa. Perché Hanneke, in
questa guerra, ha perso tutto. Ha perso Bas, il ragazzo che le ha dato il primo
bacio, e ha perso i propri sogni. O almeno così crede. Finché un giorno una
delle sue clienti, la signora Janssen, la supplica di aiutarla, e questa volta non
si tratta di candele o zucchero. Si tratta di ritrovare qualcuno: la piccola Mirjam,
una ragazzina ebrea che l’anziana signora nascondeva in casa sua…
Hanneke, contro ogni buon senso, decide di cercarla. E di ritrovare, con
Mirjam, quella parte di sé che stava quasi per lasciar andare, la parte di sé in
grado di sperare, di sognare, e di vivere.
Holly Kennedy, La casa in cima all’albero, Rcs, 2004
Dopo un'infanzia difficile e un'adolescenza segnata da continui spostamenti a
seguito del padre alcolizzato, la protagonista conosce un ragazzo che la aiuta
a superare le difficoltà. I due si sposano e hanno un figlio, che però perde una
gamba in un incidente. Il marito muore a causa di una malattia e la donna si
trova di fronte ad un segreto che nasconde da troppo tempo.
Ernst Lothar, Sotto un sole diverso, E/O, 2016
Bolzano, fine degli anni Trenta. Con l’avvento del fascismo la popolazione di
lingua tedesca del Sudtirolo subisce continui tentativi di italianizzazione
forzata. Le scuole di lingua tedesca vengono soppresse, la stampa
germanofona viene censurata, i nomi e i cognomi delle persone italianizzati. I
Mumelter, antica famiglia bolzanina orgogliosamente tirolese, vive uno dei
momenti più difficili della propria storia, sentendosi privata delle radici e
dell’identità. L’ultranovantenne Mumelter vede in Hitler l’unica speranza e si
augura che la Germania nazista faccia per i sudtirolesi ciò che sta facendo per
i Sudeti, la minoranza di lingua tedesca in Cecoslovacchia. Ma lo aspetta
un’amara delusione. L’accordo tra Mussolini e Hitler non prevede scampo: o
l’italianizzazione forzata o il “rimpatrio” nei territori del Reich. Per gli elementi
più scomodi, come i Mumelter, non c’è alternativa: il destino è l’esilio. La
famiglia nel frattempo si sgretola: il nipote più giovane, Sepp, si lascia
abbagliare dalla retorica fascista e partecipa entusiasticamente alle iniziative
dei balilla; la nipote Riccarda dà scandalo rimanendo incinta fuori dal
matrimonio; il nipote Andreas viene arrestato per il suo impegno antifascista.
Tra attentati, esili, matrimoni e diaspore, la saga dei Mumelter trasporta i lettori
in un viaggio appassionante nella storia europea del Novecento.
Marco Marsullo, I miei genitori non hanno figli, Einaudi, 2015
Dicono che fare il genitore sia il mestiere piú difficile, ma nessuno ricorda mai
che fare il figlio non è proprio una passeggiata. Soprattutto quando hai
diciott’anni e i tuoi genitori pretendono tu sappia già scegliere cos’è meglio per
la tua vita, anche se la loro non sembra esattamente quella che avevano
immaginato. E allora li osservi muoversi in quel microcosmo fatto di amicizie
che possono tornare utili, di colleghi che hanno solo figli geniali, al contrario di
te, di solitarie battute di caccia in Lettonia e turn over di fidanzati, e quasi ti
arrendi all’idea che sarai proprio tu il loro ennesimo fallimento.
Jamie McGuire, Un indimenticabile disastro, Garzanti, 2015
La cosa più importante per Thomas Maddox è proteggere i suoi fratelli. Travis,
con le sue bravate e la sua aria da duro, è quello che gli dà più filo da torcere.
Anche ora che nella sua vita è arrivata Abby, l’unica che riesce a tenergli testa
e a far breccia nel suo cuore di guerriero. Il cuore di Thomas, invece, non ha
più spazio per i sentimenti. Sembra che per lui, cinico e sfuggente, non valga il
detto «quando un Maddox si innamora è per sempre». Ma per la sua famiglia è
pronto a fare di tutto. Dopo l’ennesimo errore, Travis si trova in una situazione
più grande di lui. Thomas sa che per toglierlo dai guai c’è una sola persona
che può aiutarlo: Liis. Liis che vorrebbe avere tutto sotto controllo, ma in amore
non ci sono regole. L’imprevisto è la vera magia. Dal loro primo incontro la
ragazza ha capito che non si può sfuggire a quegli occhi. Eppure, costretta a
lavorare al fianco di Thomas ogni giorno, per salvare Travis e permettergli di
vivere la sua splendida storia con Abby, Liis è messa a dura prova. Perché
vederlo lottare per suo fratello le mostra un lato di Thomas che non credeva
esistesse. Perché la felicità che prova quando è insieme a lui fa paura. Liis
sente che tutti suoi tentativi di resistere all’amore stanno per vacillare.
Toni Morrison, Prima i bambini, Frassinelli, 2015
Protagonista del nuovo romanzo di Toni Morrison – il primo ambientato in
epoca contemporanea – è una giovane donna che si è scelta il nome di Bride,
di bellezza straordinaria, anzitutto per la pelle di un nero lucente e assoluto,
che l’ha resa unica e le ha dato successo. Famosa e richiestissima, Bride pare
aver cancellato così l’insicurezza e la fragilità dell’infanzia, segnata da una
madre fredda che non l’ha mai accettata proprio per quella pelle d’ebano tanto,
troppo, più scura della sua. E le ha negato anche la più semplice delle forme
d’amore. Ora, però, il passato torna per metterla alla prova, e per Bride arriva il
momento di fare i conti davvero con la bambina che è stata, senza menzogne,
né le proprie né quelle degli altri. Quelle di Booker, l’amante pieno di rabbia
che è stato testimone della peggiore delle violenze. Quelle di Sweetness, la
madre distante che l’ha respinta anche nel momento più difficile. Quelle della
stessa Bride, disposta a tutto per una briciola d’affetto. I mali dell’infanzia non
si dimenticano mai, è vero, ma si può scegliere di non restarne prigionieri e di
essere liberi, per guardare al futuro con serenità.
Antonietta Pastore, Mia amata Yuriko, Einaudi, 2016
Yuriko è una ragazza caparbia, vitalissima, che vive con la sua famiglia,
d’origine contadina, sull’isola di Etajima, vicino all’Accademia navale. Yoshi
appartiene invece a una stirpe di samurai, è uno dei migliori allievi
dell’Accademia, ma si è iscritto solo per volere dei genitori – la sua vera
passione è la poesia. In tempo di pace, il matrimonio tra i due sarebbe stato
impensabile, ma di fronte alla possibilità che Yoshi venga mobilitato da un
momento all’altro, anche i suoi impettiti genitori si ammorbidiscono,
acconsentendo alle nozze. L’amore di Yuriko e Yoshi rischia però di essere
un’altra vittima della bomba atomica. Yuriko infatti, non avendo da un po’
notizie del marito, imbarcato su una nave della flotta giapponese, la mattina
del 6 agosto 1945 prende il traghetto diretto a Hiroshima, per andare a
chiedere informazioni alle Poste centrali…
Claudia Pineiro, Piccoli colpi di fortuna, Feltrinelli, 2016
Dopo vent'anni, una donna torna da dove era scappata in seguito a una
terribile disgrazia. Ma quella che torna è una donna diversa. La sua figura, gli
occhi, persino la voce sono diversi. Neanche il suo nome è più lo stesso. La
riconoscerà chi la amava all'epoca? Lui la riconoscerà? Mary Lohan, Marilé
Lauría o María Elena Pujol - quella che è, quella che era, quella che è stata a
volte - torna nei sobborghi di Buenos Aires dove vent'anni prima aveva una
famiglia e dove aveva vissuto fino a quando ha deciso di scappare. Ancora
non capisce perché ha accettato di tornare al passato che si era proposta di
lasciarsi alle spalle per sempre. Però, mentre lo capisce, tra incontri attesi e
inaspettate rivelazioni, capirà anche che a volte la vita non è né destino né
casualità e che forse il suo ritorno non è altro che un piccolo colpo di fortuna.
Lucinda Riley, Sette sorelle, Giunti, 2015
Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l'unica delle sue sorelle ad abitare
ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma
proprio mentre si trova a Londra da un'amica, giunge improvvisa la telefonata
della governante. Pa' Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le
ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a
ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo
avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. Rientrate precipitosamente
nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui
anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle
decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un
viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio
plico di lettere le farà rivivere l'emozionante storia della sua antenata Izabela,
di cui ha ereditato l'incantevole bellezza. Con l'aiuto dell'affascinante scrittore
Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi
bohémienne degli anni '20, inestricabilmente legato alla costruzione della
statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a
stravolgere la vita di Maia.
Lucinda Riley, Ally nella tempesta. Le sette sorelle, Giunti, 2015
Distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo, la giovane Ally, velista esperta,
sta vivendo uno dei momenti più emozionant della sua vita: l'intesa
professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata
in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla
notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue
cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle
tracce del loro passato. Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo
padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di
serenità: non sa però quello che sta per succederle, né sa che presto dovrà
gettarsi nella lettura del volume lasciatole da Pa' Salt, la burrascosa storia di
Anna Landvik, una cantante d'opera norvegese che nella seconda metà
dell'Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Ed è proprio
nella gelida e romantica Norvegia che Ally dovrà scoprire cosa la lega a questa
donna misteriosa.
Marilynne Robinson, Lila, Einaudi, 2015
Lila viaggia leggera: un vestito, un vecchio coltello arrugginito, e un bagaglio di
ricordi e delusioni. Non ha mai avuto altro, Lila, nemmeno un nome, prima che,
da bambina, una vecchia di passaggio gliene offrisse uno per pietà. Poi un
giorno la misteriosa Doll, sfregiata in volto e nel cuore, diseredata a sua volta,
forse una fuorilegge, raccoglie quel fagotto di pelle, ossa e sporcizia, lo
avvolge nel suo scialle capiente, e lo porta via da quella casa senza amore.
Per loro inizia una vita di vagabondaggio, fra i pericoli della strada sempre più
arcigna dopo l'arrivo della Grande Depressione, e l'intimità gioiosa di due
anime perse e sole che bastano a loro stesse. Lila cresce al fianco protettivo di
Doll, madre e padre per lei, e legge, e religione, fino a che all'improvviso si
ritrova sola al mondo, e la strada le mostra un'altra faccia. Quando il suo errare
la conduce al villaggio di Gilead, è ormai una randagia incallita e diffidente,
malata di solitudine. Nulla la può sorprendere, tranne forse l'uomo che incontra
oltre la porta della chiesa dove si rifugia per sfuggire all' acquazzone. John
Ames sa parlare e sa ascoltare. È il vecchio pastore del paese, rispettato da
tutti, da molti giudicato un santo. Il reverendo conosce bene la sofferenza, e ne
riconosce in lei una gemella, e un'identica tensione alla verità, e molto altro
ancora...
Helga Schneider, Io, piccola ospite del Führer, Einaudi, 2006
È il Natale 1944: la piccola Helga, suo fratello e alcuni "perfetti bambini ariani"
sono ospiti per tre giorni nel bunker di Hitler. In una Berlino ormai distrutta e in
fiamme, emerge lo smarrimento e l'inconsapevole leggerezza dei bambini in
gita nell'epicentro del terremoto. Un racconto bruciante, dove al valore della
testimonianza si aggiunge l'intensità del ricordo d'infanzia. Helga Schneider è
nata in Polonia e cresciuta in Germania e in Austria, paese d'origine dei
genitori. Vive a Bologna dal 1963 dove ha svolto attività di giornalista. Scrive in
italiano ed è autrice di romanzi.
Georges Simenon, La scala di ferro, Adelphi, 2016
Tutto era cominciato con una improvvisa sensazione di vertigine,
accompagnata da "un intenso e molesto calore alla gola". Poi, in seguito al
ripetersi delle crisi, aveva consultato vari medici, l'ultimo dei quali gli aveva
consigliato di prendere nota di che cosa aveva fatto, e mangiato, prima di ogni
crisi. In quegli appunti, buttati giù su un foglietto che nascondeva tra le pagine
di un libro, aveva deciso di annotare anche altro: quello che sua moglie, a
differenza di lui, non aveva mangiato. E, dall'appartamento collegato attraverso
una scala a chiocciola con la cartoleria di cui sua moglie era la "padrona",
aveva cominciato a spiarla, ad ascoltare le sue telefonate, a cercare delle
prove. A volte quasi si vergognava di rimuginare quei vaghi sospetti: si
amavano da così tanto tempo, loro due! Altre volte, invece, gli veniva voglia di
"afferrarla per le spalle" e, guardandola negli occhi "come si guardavano
quando si stringevano appassionatamente l'uno all'altro", dirle: "Ho vissuto qui,
con te, per quindici anni. Abbiamo fatto di tutto perché i nostri due corpi
fossero un corpo solo, perché la tua saliva fosse la mia, perché il tuo odore e il
mio odore fossero il nostro odore. Ci siamo accaniti a far sì che il nostro letto
diventasse il nostro universo... Dimmi la verità". Ma sarebbe mai riuscito a
formulare quella invocazione, a chiedere pietà?
Carolyn Slaughter, L’amante indiano, Corbaccio, 2005
India, 1920: esotica, scintillante e alla faticosa e dolorosa ricerca
d'indipendenza dall'Inghilterra, ma preda della violenza etnica e del terrorismo.
Isabel, una giovane donna inglese in cerca di se stessa e in fuga dalla
devastazione della Grande guerra, sposa un ufficiale dell'esercito inglese di
stanza in India e si trasferisce con lui in una terra magica piena di
contraddizioni. L'incontro con Sam, un dottore indiano formatosi a Oxford
stravolgerà tutto il suo mondo e precipiterà entrambi in un tunnel di passione,
di rischi e di violenza tali da alterare per sempre il loro mondo.
Nicholas Sparks, Quando ho aperto gli occhi, Sperling & Kupfer, 2003
Sono ormai passati quattro anni da quando una malattia le ha tolto il marito, e
il gelo nell'anima di Julie si sta finalmente sciogliendo. Dopo una giovinezza
difficile, grazie a Jim aveva trovato un posto diverso in cui vivere e tanti amici
affezionati, che le sono sempre stati vicini. Così, ora lo strazio si è trasformato
in un affetto venato di malinconia e nella riconoscenza per un uomo che, in un
ultimo gesto d'amore, le ha lasciato due doni inaspettati: un dolcissimo
cucciolo di danese e la promessa di vegliare sempre su di lei. Adesso Julie è
pronta a credere possibile una nuova felicità, ma chi vorrà al suo fianco?
Nicholas Sparks, Nei tuoi occhi, Sperling & Kupfer, 2016
Per ripagare i sacrifici dei genitori, Maria ha lavorato giorno e notte fino a
diventare quello che è: il ritratto del successo. Lei è bella, di quella bellezza
scura e appassionata che hanno le donne latine, eppure non ha una relazione,
tutta presa prima dalla laurea e poi dal posto nello studio legale più importante
della zona. Qualcosa, però, mette in pericolo la sua carriera e Maria sente il
bisogno di rientrare a Wilmington e cercare la protezione della sua famiglia.
Colin sta facendo del suo meglio per ridare un significato alla propria
esistenza. Non ha ancora trent'anni, ma la violenza lo ha già segnato
profondamente e lui non vuole più correre il rischio di finire in prigione. Le sue
giornate sono scandite dallo studio, dalla palestra, e dal lavoro nel bar di
Wilmington, la città dove vive ora grazie a una coppia di amici che gli fa da
famiglia, proteggendolo da se stesso. È affascinante e lo sa, ma in questo
momento una relazione è l'ultimo dei suoi pensieri. Come sempre il destino
mescola le carte, e lo fa in una notte di pioggia torrenziale, quando Maria
rimane con una gomma a terra e Colin non può fare a meno di fermarsi ad
aiutarla. È l'inizio di qualcosa, forse, una promessa di futuro. Che rischia di
essere distrutto dai demoni del loro passato. E che soltanto chiamando quella
promessa amore può diventare la loro realtà. La storia di Colin e Maria.
Jesper Stein, Il tempo dell'inquietudine, Marsilio, 2015
Axel Steen, ispettore della sezione omicidi noto tra colleghi e criminali per la
sua durezza e il carattere inquieto, vive a Nørrebro, il quartiere alternativo e
multiculturale di Copenaghen. È da lì che, nel marzo del 2007, parte una delle
rivolte di piazza più devastanti della storia moderna della Danimarca. Dopo lo
sgombero della storica Ungdomshuset, il centro sociale punto di raccolta per
attivisti militanti e autonomi, violenti disordini infiammano l’intera città. Ma la
tensione, già insostenibile, è destinata a salire quando nel cimitero di
Assistens, il cuore verde di Nørrebro, viene ritrovato il corpo di un uomo: è
stato picchiato e ucciso, e tutto fa pensare che la polizia sia coinvolta
nell’omicidio. Mentre la stampa soffia sul fuoco, Axel cerca di far luce su un
caso dalle mille piste che sembra stare molto a cuore ai servizi segreti e che i
suoi capi vogliono coprire. L’agitazione che scuote le strade avvolte dalla
nebbia di roghi e lacrimogeni diventa così lo specchio dell’inquietudine di un
poliziotto di trentotto anni, divorziato con una figlia, che fuma hashish per
combattere l’insonnia e deve fare i conti ogni giorno con la sua folle paura di
morire. Un poliziotto che, più di ogni altra cosa, vuole giustizia.
Anne Tyler, Una spola di filo blu, Guanda, 2015
"Era uno splendido pomeriggio tutto giallo e verde..." Sempre con queste
parole Abby Whitshank inizia a raccontare di quel giorno, nel lontano luglio del
1959, in cui si innamorò di Red, sotto il grande portico di legno che occupa
tutta la facciata della casa dove avrebbero cresciuto i loro quattro figli. La casa
di famiglia, orgoglio del padre di Red, arrivato a Baltimora negli anni Venti per
poi fare carriera come costruttore, ha visto avvicendarsi quattro generazioni di
Whitshank e conserva tra le pareti l'eco delle loro storie. Perché ogni famiglia
ha le sue storie, che la definiscono e che si tramandano sempre uguali, e i
Whitshank sono - o sono convinti di essere - una famiglia speciale, di quelle
che irradiano un'invidiabile sensazione di unità. Il loro è un legame
indissolubile, fatto di tavolate domenicali, di vacanze tutti insieme da trent'anni
nella stessa villa al mare, di piccole tradizioni introdotte da Abby per i bambini
e trasmesse ai nipoti. Un legame fatto anche di segreti e mezze verità, di
risentimenti stratificati per decenni, di invidie fraterne e aspettative disattese.
Mariapia Veladiano, Una storia quasi perfetta, Guanda, 2016
Una storia d'amore e seduzione, sulla fragilità dei nostri rapporti quotidiani ma
anche sulla capacità di riappropriarci della nostra vita, sulla forza intensa e
catartica di un riscatto. A lei piaceva fidarsi. Allentare il controllo. Come un
tuffo nell'acqua amica. Le piaceva quell'uomo che amava i suoi disegni, li
ricordava uno a uno, li allineava e li riconosceva come tessere della sua vita.
Sentirlo raccontare le dava una gioia d'infanzia e una promessa di qualcosa
che non aveva ancora conosciuto ma esisteva, lei lo sapeva.
L'anonimo protagonista di questo romanzo è il proprietario e l'anima di
un'azienda di design per collezioni di moda, carte e oggetti. Lei, Bianca,
insegnante di discipline pittoriche in un liceo delle arti, gli propone una serie di
suoi disegni ispirati ai fiori. Disegni bellissimi, luminosi, intensi, unici. Lui se ne
innamora e, come fa sempre, decide di acquisire non solo l'opera ma anche di
sedurre l'artista, singolare e incantevole come quei disegni. Comincia così il
corteggiamento, ma presto si accorge di essere lui ad aver bisogno di lei,
conquistato e allo stesso tempo sconcertato dalla sua purezza quasi spirituale,
dalla sua natura appassionata ed esigente, dalla gratuità dei suoi gesti, dalla
sua vita con il figlio Gabriele in una casa piena di piante e di acqua che fa
pensare a un paradiso. Ma il suono dell'acqua occorre saperlo ascoltare...
Pier Giorgio Viberti, Tutti pazzi per la scuola, Festina lente edizioni,
2013
Il tema della scuola è uno dei più presenti nei discorsi quotidiani. Ne parlano gli
esperti, ne parlano gli allievi, ne parlano le famiglie. Anche questo libro ne
parla, ma in modo decisamente diverso dal solito, assumendo una prospettiva
umoristica che non ignora la realtà, ma la rivisita in chiave grottesca e
surreale. I racconti riuniti in questo volume presentano così una galleria di
personaggi, situazioni ed eventi colti nei loro risvolti più bizzarri e spassosi.
Bidelli dotati di cultura enciclopedica, docenti terribili che poi promuovono tutti,
presidi dalla fama sinistra (e immeritata), perfino distributori di bevande dal
comportamento imprevedibile. Ma il ruolo di protagonisti spetta naturalmente a
loro, agli studenti, nel libro ritratti nelle loro più bizzarre tipologie. Un libro
dedicato a chi ancora oggi studia per aiutarlo a ridere dei mille episodi curiosi
offertigli dalla vita scolastica e a chi, oggi con qualche anno in più sulle spalle,
vuole ripensare con il sorriso sulle labbra a un periodo importante della propria
vita.
Israel Zangwill, Il grande mistero di Bow, Polillo editore, 2008
Alle sei e quarantacinque del mattino di una fredda e nebbiosa giornata di
dicembre, la signora Drabdump sale le scale della sua misera casa nel povero
quartiere di Bow, a Londra, e bussa forte alla porta di Arthur Constant, il suo
inquilino. Quindi scende in cucina, mette il bollitore sul fuoco e aspetta. Brava
persona quel Constant, un vero gentiluomo. Aveva chiesto lui di essere
svegliato presto, ma ormai sono le sette e mezzo e ancora non si vede. La
signora Drabdump torna di sopra e bussa di nuovo. Nessuna risposta. Forse il
mal di denti della sera prima è peggiorato e Constant ha deciso di rimanere a
letto ancora un po'. Ma non compare neppure alle otto né alle otto e trenta. Un
orribile presentimento s'insinua nella mente della donna che decide di chiedere
aiuto a George Grodman, il famoso investigatore in pensione che abita
dall'altra parte della strada. I due salgono di sopra e Grodman prova la
maniglia della porta: chiusa. Non rimane che forzarla; un paio di spallate e
l'uscio è sfondato e il chiavistello divelto. La stanza è silenziosa; dalle finestre,
anch'esse sbarrate, entra un filo di luce. Constant giace nel letto, con la gola
tagliata. Scritto nel 1891, questo libro è entrato nella storia della letteratura
gialla: è infatti il primo romanzo in cui si mette in scena il fortunato motivo del
"delitto nella camera chiusa".
Saggistica
Stefano Rodotà, Diritto d'amore, Laterza, 2015
Le parole diritto e amore sono compatibili o appartengono a logiche
conflittuali? Nell'esperienza storica, il diritto si è impadronito dell'amore. Lo
ha chiuso in un perimetro, l'unico giuridicamente legittimo: il matrimonio. Un
contratto di diritto pubblico, sorvegliato dallo Stato, basato sulla stabilità
sociale, la procreazione, l'educazione dei figli e portatore di una morale
ritenuta prevalente, quella cattolica. Obbedienza e subordinazione per le
donne, logica autoritaria e patrimonialistica, un blocco compatto nel quale
l'amore riusciva con fatica ad aprire qualche breccia. Oggi troviamo il futuro
declinato in modo ben diverso dal passato e sembriamo prendere congedo
da un diritto ostile all'amore. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione
europea vieta ogni discriminazione e legittima, in condizioni di parità, unioni
diverse da quella matrimoniale. La Corte costituzionale italiana ha cominciato
a riconoscere alle persone dello stesso sesso il diritto fondamentale di vivere
liberamente una condizione di coppia. Ma se rivolgiamo lo sguardo alla
società italiana, cogliamo ancora troppe tracce di una politica del disgusto
che continua a ritenere inaccettabili i diritti dell'amore. Una politica che si
nutre di pregiudizi, sorda ai richiami dell'Europa, ostacola l'abbandono delle discriminazioni e nega alle
persone diritti fondamentali, come l'accesso paritario di tutte le coppie al matrimonio.
Massimo Ammaniti, La famiglia adolescente, Laterza, 2015
Serena Bersani, Bologna: giallo e nera, Newton Compton, 2013
Serena Bersani, Il giro di Bologna in 501 luoghi, Newton Compton, 2014
La collezione di cartoline della Grande Guerra, Bononia University press, 2015
Paolo Ferri, I nuovi Bambini, BUR, 2014
Dino Meneghin, Passi da gigante, Rizzoli, 2011
Il museo dei burattini, Budrio : Istituzioni & Cultura, 2000
Marco Poli, Giuseppe Massarenti, una vita per i più deboli, Marsilio, 2008
Scuola secondaria di primo grado Giuseppe Garibaldi di Baricella, 1915-2015, Baricella nella grande
guerra, tipografia AG, 2015
I segreti della Zdaura, viaggio tra le ricette della tradizione, quello che le nonne non dicono, Minerva,
2015
Beppe Severgnini, Signori, si cambia, in viaggio sui treni della vita, Rizzoli, 2015
Angelo Varni, Lungo un nastro di sfoglia, Bononia University press, 2015
Andrea Vitullo, Riccarda Zezza, MAAM, la maternità è un master che rende più forti uomini e donne, Bur,
2014
Gustavo Zagrebelsky, Senza adulti, Einaudi, 2016
I film
Babe, maialino coraggioso, regia di Chris Noonan, Australia Stati Uniti, 1995
Babe è un maialino allegro e felice ed è appena giunto nella fattoria del taciturno
Mr. Hogget sfuggendo a una morte certa per macellazione. Il porcellino, che
vuole essere un cane da pastore, parla e canta allegre canzoncine. Accanto a lui
ci sono cani da pastore veri, oche, pecore, cavalli, gatti, tutti rispettosi del loro
ruolo. In prossimità delle feste, Babe è atteso da un destino tragico al quale
riesce però a sfuggire.
I cinque Lionni di Leo Lionni, regia di Giulio Gianini, Gallucci, 2010
Una raccolta di fantastiche animazioni dalle storie di animali del grande artista e
illustratore Leo Lionni: "Guizzino": Un pesciolino curioso voleva andare alla
scoperta dell'oceano. Ma come sfuggire ai grandi predatori? Con un'idea...;
"Federico": I topi di campagna raccoglievano le provviste per l'inverno. Tutti meno
uno. Sembrava uno sfaticato, invece...; "+ mio!": Tre rane non facevano che
discutere. Un rospo le avvisò: . E quando si scatenò la burrasca...; "Cornelio": Un
coccodrillo camminava ritto su due zampe. Imparò persino a fare la verticale; "Un
pesce è un pesce": Un girino e un pesciolino erano inseparabili; poi uno diventò
rana e cominciò a esplorare la terraferma. I suoi racconti entusiasmarono il pesce
ormai grande...
Ernest & Celestine, regia di Benjamin Renner, Vincent Patar, Stéphane Aubier,
Francia, 2012
Nel convenzionale mondo degli orsi, fare amicizia con un topo non è certo cosa
ben vista. Nonostante questo, Ernest, un orso che vive ai margini della società
facendo il clown e il musicista, accoglie in casa sua la piccola topolina Celestine,
orfanella fuggita dal mondo sotterraneo dei roditori. Questi due esseri solitari
cercando sostegno e conforto uno nell'altra sfidano le regole dei loro rispettivi
mondi e scompigliano così l'ordine stabilito...
Il giardino dei Finzi Contini, regia di Vittorio De Sica, Italia, 1970
Negli anni a cavallo della guerra, fra il 1938 e il 1943, la storia dell'amore non
corrisposto di un giovane, figlio di modesti commercianti, per la bella, misteriosa
figlia di un ricco professore, sua carissima amica sin dall'infanzia, divisa tra
l'affetto per un fratello malato e la passione per un ragazzo d'idee socialiste.
Il mio vicino Totoro, Hayao Miyazaki, Giappone, 1988
Le sorelline Satsuke e Mei si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa, in
campagna, in attesa che la madre venga dimessa dal vicino ospedale. Per le due
bambine inizia un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature
fantastiche, visibili solo agli occhi dei bambini, tra cui Totoro, una creatura grigia
e morbida, una sorta di incrocio tra un orso e un grosso gatto. Totoro è uno
spirito buono della foresta, colui che porta il vento, la pioggia, la crescita. Vederlo
è un privilegio. Insieme a lui Satsuke e Mei vivranno avventure straordinarie.
La Rosa Bianca, regia di Marc Rothemund, Germania, 2015
Monaco, 1943. Mentre la guerra di Hitler devasta l'Europa, un gruppo di
coraggiosi giovani universitari decide di ribellarsi al nazismo e alla sua disumana
macchina da guerra. Nasce così la "Rosa Bianca", un movimento di resistenza al
Terzo Reich. Sophie Scholl è l'unica donna che si unisce al gruppo; una ragazza
come tante, che il tempo matura in una combattente audace ed impegnata. Il 18
febbraio 1943, Sophie ed il fratello Hans vengono scoperti ed arrestati mentre
distribuiscono volantini all'università. Nei giorni a seguire l'interrogatorio di Sophie
da parte di Mohr, ufficiale della Gestapo, si trasforma in uno strenuo duello
psicologico.
Volver, regia di Pedro Almodovar, Spagna, 2o06
A Madrid Raimunda lavora senza sosta per mantenere la figlia Paula e il marito
Paco sempre attaccato alla bottiglia. Sua sorella Sole è divorziata e lavora come
parrucchiera abusiva a casa sua. Le due sorelle sono rimaste orfane da quando
hanno perso entrambi i genitori nell'incendio della loro casa in un paese della
Mancha alcuni anni prima. Nel paese l'unica rimasta è la zia Paula che continua
a parlare della sorella Irene, la madre di Raimunda e Sole, come se fosse ancora
viva. Quando l'anziana zia muore la situazione cambia e il passato ritorna.