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Photokina 2008:
le nuove tendenze
La fotografia digitale mostra tutte le sue potenzialità:
qualità, rapidità, potenza, nuove soluzioni. Si passa dalle
numerose reflex Full-frame e medio formato digitali alle
piccolissime compatte di alta qualità. La funzione
video si afferma come nuovo ambito
di sviluppo. E poi tanti obiettivi,
schede di memoria, accessori.
Le avrete ormai viste ovunque, parlo
delle immagini dello stand di Lomo, o
Lomography se preferite. Su un pavimento multicolore a limbo, che si estendeva
anche sulle pareti laterali (una specie di
half-pipe da skateboard), troneggiava lo
striscione lungo una decina di metri ‘The
Future is Analogue’. D’accordo o meno
che si possa essere con tale affermazione,
va riconosciuto al produttore delle simpatiche macchinette in plastica un’intuizione
notevole nei confronti di quella che sarà
la fotografia: non sarà certo nuovamente
analogica, ma sicuramente sarà più personale. E una fotografia più di contenuti
sembra essere la tendenza verso cui ci
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porta Photokina 2008. Certamente ricca
di innovazione, pone l’accento su aspetti
da non sottovalutare, come le questioni
ecologiche connesse alla produzione,
la rivalutazione del fotografo in quanto
testimone, la legittimazione della tradizione laddove non penseremmo di averne
bisogno.
L’approccio di questo resoconto non
è da catalogo dei prodotti, ma intende
cogliere gli spunti che nascono dagli
stand, andando oltre gli stand. E per iniziare non posso non citare, oltre a Lomo,
due nomi celebri della fotografia che a
Colonia hanno affermato nuovamente il
loro ruolo. Leica innanzitutto, l’azienda
a cui dobbiamo il Full-frame e tanta parte
della storia della fotografia: Leica giunge
con una poderosa medio formato digitale
autofocus, che sarà in competizione con
un altro nome storico della fotografia,
ovvero Hasselblad.
Ma c’è anche un altro nome noto, Ricoh,
che ci porta le sue lussuose GR e GX; lo
stand non è ‘urlato’, ma si rivolge ad una
nuova classe di fotografi che si riconoscono in un prodotto di qualità, e ai quali
Ricoh propone iniziative e incontri che
rimandano all’epoca più brillante della
fotografia analogica. Come a ribadire che
il digitale da altro non viene che dal mondo
analogico.
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Il regista Wim Wenders ed il CEO di Leica Andreas Kaufmann osservano
la splendida Leica S2 medio formato.
Il futuro è analogico allo stand Lomography.
Tutti in Full-frame
Romanticismi a parte, Photokina fornisce
una tale quantità di chip e lenti da far
impallidire. A partire da Sony, Nikon e
Canon, tutti i principali marchi si presentano al pubblico su metrature da campi di
calcio. Il tema centrale di quest’anno è certamente il sensore a pieno formato. Sony
con la sua Alpha A900 porta a Colonia
un sensore stabilizzato, che è il primo
in assoluto; la forza del modello risiede
anche in una risoluzione che è oggi la
più elevata in commercio per il segmento
35mm: 24.5 Megapixel su sensore CMOS.
Ce n’è di avanzo; è un chip che certamente
susciterà l’interesse di marchi non in grado
di progettare da sè i sensori. Si vedrà. A
favore della A900 giocano anche il nuovo
parco ottiche (Vario Sonnar T* 16-35mm
f/2.8 ZA Carl Zeiss e 70-400mm f/4-5.6
G), l’impiego di due processori Bionz, la
copertura del 100% della scena inquadrata
a mirino, una buona cadenza di scatto da
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Questa storica fotocamera, alla presentazione della Leica S2, rende evidente
lo stretto legame tra passato e futuro.
5 fps, un monitor Vga che consente un’ottima visione e l’implementazione di un
buon range di sensibilità (da 200 a 3200
Iso, espandibile di due stop) unitamente
alla gamma dinamica tarabile su 5 livelli.
Una reflex solida e affidabile.
Canon risponde con le top di gamma
Eos-1D Mark III e Eos-1Ds Mark III,
affiancate dalla nuova Eos 5D Mark II,
anch’essa full frame da ben 21 Megapixel
e dal peso miracolosamente contenuto in
8 etti; abbiamo potuto toccare con mano il
corpo in lega di magnesio, che stupisce per
l’estrema robustezza insieme ad un peso
inesistente. La Eos 5D suscita un grande
interesse allo stand Canon anche per la cattura video Full HD 1080p a ben 30 fps. Nei
pressi incontriamo Alberto Czajkowski,
direttore del CPS di Canon Italia, il quale
sottolinea come questa nuova reflex, grazie alla sua modalità video, costituisce uno
strumento al servizio del direttore della
fotografia e del creativo che vogliano
approfittare del grande sensore, dall’uscita
HD, dalla disponibilità di un parco ottiche
e di un range di sensibilità assolutamente
impensabile in ambito video (50-25600
Iso, merito anche del nuovo processore
Digic IV), oltre che delle modalità di
ripresa tipiche della fotografia. Al riparo
del fiume di gente ne abbiamo apprezzato il
bello schermo Clear View da 3 pollici Vga
con i menu graficamente rivisitati, l’inserimento di un pulsante di comando del Live
View. Non è però una macchina da ripresa
sportiva, basta osservare la concentrazione
dei punti AF al centro dell’inquadratura e
la cadenza di circa 4 fps.
Sempre all’interno della gamma Canon
ecco la recente Eos 50D, che si rivolge
principalmente ai fotoamatori evoluti; ne
parleremo più avanti nel paragrafo dedicato al mondo Aps. Interessanti anche le
ottiche EF 24mm f/1.4L II e EF-S 18-200
f/3.5-5.6 IS.
Nikon si presenta all’appuntamento
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Il nuovo Distagon 18mm Zeiss su corpo Nikon D3.
Tutte le ultime reflex professionali allo stand Nikon.
Grande folla allo
stand Canon per
provare la nuova
5D Mark II.
Bellissimo lo chassis in magnesio della Canon Eos 5D Mark II.
biennale con la sua imponente gamma
di reflex: D60, D90, D300, D700 e D3,
solo per citare le ultime uscite; e tra
queste fanno bella mostra di sé i modelli
dotati di sensore Full-frame con i quali
pareggia il conto con Canon, il rivale di
sempre.
Le credenziali della D3 sono note, a partire dalla feroce raffica a 11 fotogrammi
al secondo in DX da 5 Megapixel. Il
sensore da 12 Megapixel è lo stesso
della D700, a nostro parere, ma quest’ultima è dotata di un corpo decisamente
più compatto; chi vuole una maggiore
velocità può utilizzare il battery-grip
opzionale. La corredano un bellissimo
monitor Vga, il sistema di pulizia tramite
vibrazioni del sensore, gli stessi 51 punti
AF che sulla D3 avevano stupito nel 3D
Tracking e il range di sensibilità che, partendo da 100 Iso espansi, giunge senza
colpo ferire ai 25.600 Iso. Merito anche
del processore Expeed oltre che dell’ampio sensore CMOS. Dispone di uscita
Hdmi per la condivisione su schermo in
alta definizione, sebbene non disponga
ancora delle ripresa video. Ho usato la
D700 per realizzare tutte le immagini di
questo reportage e sono rimasto sorpreso per la potenza espressa da un corpo
macchina tanto più piccolo della sorella
maggiore.
Il medio formato
Photokina 2008 ha visto il rilancio in
grande stile del medio formato digitale.
La Leica S2 è di eccezionale compattezza
e solidità, con un nuovo sistema autofocus
e costruita attorno a un sensore Kodak di
30x45mm. Una medio formato in tutto e
per tutto che vanta una risoluzione di ben
37.5 Megapixel. La reflex consente una
doppia otturazione: centrale nelle ottiche
da studio, utile per raggiungere fulminei
tempi di sincro flash, e sul piano focale per
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montare obiettivi particolarmente luminosi. Il corpo è molto sobrio, con un monitor
da 3 pollici sul quale si eseguono le principali impostazioni ad eccezione dei tempi
di scatto, regolati dal selettore superiore.
L’impugnatura verticale è eccezionalmente
integrata nel corpo macchina.
Il processore è un Maestro a doppio core
di progettazione Fujitsu e consente buone
prestazioni velocistiche (si parla di un
fotogramma al secondo), il salvataggio è
in Jpeg o in Dng su CF o SD ed il range di
sensibilità dovrebbe spaziare da Iso 200 a
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Iso 1600. Buono il sistema AF e, una vera
chicca, il display superiore è un Oled. Il
software di gestione è di PhaseOne. Come
prima impressione la S2 non può non soddisfare chi è alla ricerca di un corpo macchina squisitamente professionale.
La Leica S2 potrà contare su un primo set
di ottiche comprendenti le focali 35mm,
70mm, 120mm e 180mm, tutte etichettate
CS.
Il principale concorrente di questa Leica
sarà Hasselblad, il cui stand registra una
delle maggiori affluenze di pubblico.
Fotografia e video
Le fotocamere non sono videocamere, non lo sono per una infinità di
motivi, non fosse altro che per l’ergonomia, che tradotta in risultati
tangibili fa la differenza tra riprese stabili e l’esatto opposto.
Eppure da tempo le compatte digitali offrono questa modalità di ripresa che, negli anni, si è trasformata dalla semplice possibilità di registrare immagini in movimento all’attuale ripresa in alta definizione.
In ogni caso, anche le macchine ‘da volantino in offerta’ offrono oggi
riprese a 640x480 pixel alla cadenza di 30 fotogrammi al secondo,
sufficienti cioè a riempire un classico televisore con un ricampionamento minimo. Non solo, negli anni l’evoluzione ha interessato
anche il lato software, così che le compatte più avanzate offrono oggi
funzioni base di editing video, di estrazione di singoli fotogrammi e
di riprese in formati standard già pronti per la pubblicazione on-line
tramite i più diffusi siti.
Il motivo di tutto ciò è presto detto, l’assenza di specchio, otturatore
e modulo AF ha lasciato il sensore libero di riprendere immagini in
continuazione, tant’è che i display Lcd hanno ormai completamente
sostituito i mirini galileiani delle prime digitali; naturale quindi integrare la possibilità di salvare ciò che il display avrebbe comunque
mostrato durante le fasi di ripresa. A ciò si aggiunga quella che è
oggi una evidente tendenza tecnologica, ovvero la convergenza di
più strumenti in un unico multi-funzione, basti pensare al telefono
cellulare.
Pur tenendo presente che i risultati migliori si ottengono con strumenti dedicati, non possiamo ignorare che la funzione di ripresa
video sulle compatte abbia ormai una folta schiera di estimatori, che
valutano l’acquisto di una nuova macchina anche in base alle sue
capacità video.
La parola d’ordine della Photokina 2008 è quindi HD, ovvero alta
definizione. I formati, come sempre, si sprecano ma ormai le compatte
più evolute devono offrire almeno la ripresa in 720p.
Tra queste, Canon presenta la PowerShot SX1 IS, la prima capace di registrare filmati nella qualità Full HD 1080p; Sony con la
Cyber-shot DSC-T500 offre una macchina che riprende a 720p come
Panasonic, che la mette a disposizione sulle ultime macchine Lumix
LX3, FX150, FX37 e FZ28. Fuji scende in campo con la FinePix
S2000HD con video 720p mentre Casio aggiorna la superveloce F1
con la nuova Exilim EX-FH20 che riprende in qualità 720p, come
la Exilim EX-Z300. Samsung infine ha da tempo integrato la sigla
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Merito certamente dell’enorme set a disposizione dei visitatori, ma la ragione principale è probabilmente che in una conferenza
stampa in Photokina Hasselblad ha comunicato un ribasso del 40% medio (!) del
prezzo delle proprie attrezzature digitali. In
pratica tutte le agevolazioni prima previste
vengono estese di default al listino; per fare
un esempio, uno strepitoso kit H3DII-31
da 31 Megapixel (corpo macchina e ottica
80mm) costa ora 12.000 Euro, un prezzo
non molto superiore a un sistema reflex
Full-frame top di gamma.
HD nel nome delle sue compatte più performanti sotto l’aspetto della
ripresa video come la NV100HD dalla modalità 720p.
Discorso a parte per Sanyo, da tempo ormai completamente dedicata
alla sua nicchia di macchine video-fotografiche dall’ergonomia ideale
per le riprese in movimento, ed ottimizzate a tale scopo, ma capaci
di regalare anche ottime immagini statiche. Tra queste, la HD1010
permette riprese in qualità 1080p e scatti fotografici a 4 Mpxl.
La vera novità di questa edizione della Photokina è però rappresentata dalle reflex capaci di eseguire riprese video. Questa ulteriore
evoluzione era attesa dal momento della introduzione su larga scala
del Live View, poiché si tratta semplicemente di registrare, come
sulle compatte, ciò che viene mostrato a video. Nikon prima, con la
D90, e Canon poi con la Eos 5D MkII, hanno dato il via a questo
nuovo filone di prodotti fotografici, ma ad oggi le funzioni sono
ancora piuttosto limitate; ad esempio manca l’autofocus o il pieno
controllo sul diaframma, senza parlare dell’ergonomia, che nella
pratica impedisce la zoomata e la messa a fuoco in contemporanea,
così come è impossibile avere una buona stabilità nella ripresa a
mano libera.
Ad ogni modo, sebbene questa modalità di ripresa abbia un campo
di impiego limitato, per i fotoreporter e per i padri di famiglia, o per i
fotografi che amano cogliere l’attimo, si tratta di un primo passo verso
un futuro che vedrà una convergenza crescente tra i due mondi.
Panasonic ha già messo a punto una valida messa a fuoco a rilevazione del contrasto e sta lavorando sulla silenziosità dei motori
di messa a fuoco della G1 per offrire la ripresa video con messa a
fuoco automatica.
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Con la Alpha 900 Sony entra nel settore delle reflex Full-frame.
Il sensore a pieno formato della A900
dotato del sistema di stabilizzazione.
Da segnalare poi il nuovo modello H3DII50, nato sul sensore Kodak 36x48mm da
50 Megapixel. Sempre in Hasselblad troviamo l’insolito zoom 35-90mm asferico
nonché il sistema basculante e decentrabile
HTS 1.5.
Tra gli altri protagonisti del medio formato
digitale troviamo Mamiya, con il rinnovato dorso ZDb adattabile alle fotocamere
Mamiya 645AFD/II/II, RZ67Pro-SD e
RB67Pro-IID. La risoluzione in questo caso
è di 21 Megapixel su sensore 48x36mm.
E’ stato ampliato il buffer (raddoppiato) e
inclusa la gestione per i supporti SDHC. Il
dorso salva sia in formato Raw che in Jpeg.
I risultati dello scatto vengono visualizzati
sul monitor posteriore da 1.8”, piccolo ma
assai contenuto nei consumi, vista anche
l’alimentazione a batteria.
Leaf è arrivata in Photokina con ben sei
prodotti destinati allo studio. A tre reflex
complete si affiancano corrispondenti dorsi
dotati dei medesimi sensori. I modelli sono
Afi-II 10, 7 e 6 e Aptus-II 10, 7 e 6 per i
dorsi. Il modello 10 monta un sensore da
56x36mm e 56 Megapixel di risoluzione
per un file a 16 bit e sensibilità 50-800
Iso. Il range dinamico è di ben 12 stop,
un valore che sarà certamente apprezzato
da un utente professionale abituato ad
eseguire una corposa post-produzione. Il
modello 7 ha un sensore 48x36mm da 33
Megapixel, mentre quello del modello 6 è
un chip da 44x33mm per una risoluzione
Allo stand di Sony, tra ‘esplosi’ e curiosità, troviamo anche la Alpha 700 (intera!) .
Anteprima Elinchrom
I nuovi prodotti Elinchrom presentati in Photokina comprendono un
nuovo lampeggiatore, una batteria
portatile e i softbox Rotalux, prodotti che saranno disponibili nel
corso del 2009.
I nuovi flash da studio Elinchrom
BX 250Ri e 500Ri saranno, a detta
del fotografo Chris Burfoot, tra i più
avanzati al mondo.
La batteria Ranger Quanta, in arrivo
per la fine dell’inverno, offre l’interessante funzione wireless assieme
all’ottimizzazione della batteria, alla
programmazione delle funzionalità
slave e alla regolazione intelligente
della potenza.
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Ecco il sensore
medio formato realizzato da Kodak
per la Leica S2.
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di 28 Megapixel.
Eccellente la possibilità (Verto), per i nuovi
modelli 7 e 10, di cambiare l’orientamento
del fotogramma senza smontare alcunché.
Non fosse ancora sufficiente, Leaf integra
sui modelli di punta uno schermo touchscreen da 3.5” che, sulle Afi-II 7 e 10, può
anche ruotare di 90 gradi in verticale per
agevolarne l’impiego su treppiede. I prezzi
non sono certo popolari, tra i 20.000 e i
40.000 Euro.
PhaseOne, fresca di accordo con Leica (il
software della Leica S2, ma ci sarà anche
altro), presenta in particolare l’ottica
basculante e decentrabile 45mm f/3.5 TS,
disponibile per un pubblico in possesso
di un corpo macchina Phase One 645 o
Mamiya 645AFD (in pratica lo stesso).
Un’infinità di compatte
Il confronto con il formato 135 conferma La Leica S2, dotata di impugnatura supl’incredibile grandezza del nuovo sensore plementare, è una medio formato veramente contenuta negli ingombri!
impiegato sulla Leica S2.
Software
Il numero di compatte digitali presentate
a Photokina richiederebbe uno spazio pari
a quello di un’enciclopedia. Esaminiamo
quindi quelle che si distinguono per le
soluzioni adottate.
La presenza dei giganti dell’elettronica da
Sony a Panasonic a Samsung rende questo settore estremamente competitivo e i
sensore come gli hot e stuck pixel, oltre
Molte le software house presenti a
naturalmente a supportare le più recenti
Photokina 2008, ma due in particolare
macchine fotografiche.
hanno attirato la nostra attenzione, Adobe
La nuova versione eredita dal passacon la Creative Suite 4 (ma ciò che ci
to l’integrazione del software per la
interessa è principalmente Photoshop
rimozione del rumore Noise Ninja o
CS4) e Bibble Labs con Bibble 4.9, in
l’ottimizzazione automatica Perfectly
attesa della nuova versione 5.
Clear. La prossima versione, Bibble 5,
La nuova versione di Photoshop offre
includerà miglioramenti prestazionali,
diversi affinamenti, come lo scaling Adobe porta in Photokina la CS4.
nel flusso di lavoro e nella qualità d’imautomatico dei contenuti per adattarsi
magine e sarà disponibile anche nelle
alla finestra, le funzioni Auto-align e
versioni per sistemi operativi a 64 bit.
Auto-blend per la costruzione di panorama o per l’aumento Pregevole la scelta di Bibble Labs di offrire l’up-grade gratuito
della profondità di campo, la maggiore integrazione con Adobe a Bibble 5 a tutti gli acquirenti di Bibble 4.9.
Bridge, più rapido nelle ricerche e nei trasferimenti di imma- Segnaliamo infine il Metadata Working Group, organizzagini a Photoshop, ed una maggiore velocità generale garantita zione costituita da Adobe, Apple, Canon, Microsoft, Nokia e
dall’impiego massiccio della potenza della GPU (Graphics Sony per risolvere
Processing Unit), il potente processore integrato nelle schede i problemi relativi
video, che consente anche un notevole miglioramento nel ren- all’organizzazione e
dering delle immagini a differenti livelli di zoom, dove prima la ricerca delle immasi potevano notare artefatti su diagonali e linee curve. Nuova gini basata, appunto,
anche l’interfaccia, che prevede un sistema a schede simile nel sulla standardizzaconcetto agli ultimi browser per Internet.
zione dei metadata,
CS4 Extended offrirà tutte le caratteristiche di CS4 oltre alla che consentono ai
capacità di lavorare in 3D.
fotografi di ottenere
Bibble 4.9 include diversi aggiornamenti a lungo attesi come vitali informazioni
il timbro clone, lo strumento per la correzione dei difetti di sullo scatto.
minori dimensioni e quello per l’eliminazione dei difetti del
Microsoft propone il ‘digitale per tutti’.
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Lo stand Sony
L’area professionale dello stand Nikon.
Panasonic dedica ampio spazio al neonato Sistema Lumix G, o
Micro Quattro Terzi.
Lo stand Olympus.
modelli uniscono soluzioni tecnologiche
avanzate a un design in grado di affascinare nuovi utenti.
Ecco quindi fotocamere dalle tonalità
pastello ed altre con i comandi manuali
richiesti dal fotoamatore esperto; e poi la
modalità video, la riproduzione musicale e
il touch screen. C’è di tutto insomma.
Nikon punta sull’integrazione del Gps; la
Coolpix P6000 è dotata di un ricevitore
satellitare integrato i cui dati di posizione sono inseriti direttamente negli scatti:
faremo finalmente a meno dei supporti
esterni di tracciamento! Questa scelta è
in linea con la filosofia Web2.0 che vede
la collocazione delle immagini nell’immenso patrimonio digitale disponibile
on-line. Questa Coolpix esprime le linee
guida comuni a molti modelli: elevata
risoluzione (13.5 Megapixel) su un sensore ampio (1/1.72”), e di conseguenza
sensibilità elevate (Iso 64-1600), zoom
ottico grandangolare (28mm) stabilizzato
(VR), un monitor di ampie dimensioni
(2.7”), compatibilità con il sistema
flash della casa grazie ai contatti TTL,
D-Lighting per il recupero dell’esposizione, opportunità di scattare in Raw.
Per scaricare i dati vi è anche una porta
Ethernet.
Sulla medesima strada di elevata risoluzione e focale grandangolare vi è la
rinnovata PowerShot G10 di Canon, che
arriva in Photokina con un sensore da 14.7
Megapixel in dimensioni di 1/1.7” e zoom
grandangolare da 28-140mm. Nemmeno a
dirlo, l’ottica è stabilizzata IS. La fotocamera è mossa da un processore Digic IV
che consente lo scatto in Raw, vari effetti
di miglioramento dello scatto, il TTL con
flash esterni o con l’illuminatore interno,
la sensibilità da 80 a 1600 Iso e la modalità
video in risoluzione VGA a 30 fps. Tutto
viene controllato da un monitor PureColor
II da 3 pollici. Due fotocamere, queste di
Nikon e Canon, che si affronteranno in uno
scontro diretto sul mercato.
E sempre in casa Canon ricordiamo la
Powershot SX1: la prima della casa a
registrare filmati HD 1080p a 30fps,
dirigendoli in uscita verso l’interfaccia
Hdmi. L’ottica 20x, a partire dal 28mm, è
stabilizzata e mossa dal motore autofocus
Usm. Il processore è un nuovissimo Digic
IV che presiede ai 10 Megapixel nel range
Iso 80-1600.
Panasonic, Sony, Samsung e Fuji hanno
diversi modelli con uscita video in alta
definizione.
Fuji con la FinePix S2000HD (10
Megapixel stabilizzata), Samsung con la
NV24HD con sensore da 10 Megapixel,
schermo Amoled da 2.5”, Sony con la bella
Dsc-T500 da 10 Megapixel. In quest’ultima stupisce lo schermo da 3.5” (!) touchscreen, impressionante a vedersi. Sulla
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La Canon G10 in tutta la sua solidità.
Bellissima la Ricoh GX 200.
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Tra i vari lampeggiatori, Metz ha portato in Photokina una vera
novità, il Mecablitz 15 MS-1 Digital, un ring-flash wireless
equipaggiato con due parabole integrate nel corpo e controllabili separatamente, consentendo così una precisa illuminazione e ampie possibilità di regolazione del set-up durante la
macrofotografia. Non solo, il tutto è semplificato dalla funzione
Wireless TTL.
Piccolo e leggero, si collega alla maggior parte degli obiettivi
tramite un sistema a clip, è dotato di una alimentazione indipendente che permette di evitare l’impiego dei cavi e si regola
attraverso un pannello Lcd monocromatico.
La sua caratteristica più interessante è costituita dal sistema di
apprendimento automatico: in modalità TTL il 15 MS-1 è compatibile con le macchine Canon, Nikon, Olympus, Panasonic,
Pentax, Samsung e Sony dotate di flash integrato (o accessorio)
con funzione di master grazie alla funzione di apprendimento
automatico che comunica al 15 MS-1 quando scattare anche
quando il lampeggiatore integrato della macchina esegue una
serie di pre-lampi. Naturalmente il nuovo lampeggiatore Metz
è compatibile con quasi tutte le macchine fotografiche grazie
PHOTO
Canon punta al color pastello per catturare un pubblico giovanile.
Con la NV100HD Samsung
sposa il video in alta definizione.
I lampeggiatori di Metz
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ad un collegamento via cavo.
Completano le caratteristiche del Metz Mecablitz 15 MS-1
l’alimentazione tramite pile ricaricabili e la presa Usb per gli
aggiornamenti del firmware. La confezione comprende un
bounce per diffondere maggiormente la luce.
Interessante il Metz anulare wireless TTL… per
tutti i marchi!
Alcuni modelli storici di
Metz esposti allo stand
del produttore.
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Ha del miracoloso il
3D realizzato dalla
Fuji stereoscopica
(perfettamente funzionante!).
Anche Fuji punta sull’HD con la FinePix S2000HD.
Attendiamo con curiosità la nuova
Sigma DP2 dotata di sensore Aps!
Samsung troviamo invece il processore
Drim Engine II.
Panasonic ha portato in Photokina la già
vista e premiata TZ5 (filmati HD 720p con
zoom 28-280mm stabilizzato Mega O.I.S.)
e le affianca la Dmc-LX3, uno dei migliori
risultati stilistici (gemella della Leica DLux 4) che abbiamo potuto osservare in
fiera; come dotazione tecnica troviamo un
sensore da 1/1.63” per 10 Megapixel, uno
zoom ottico Leica DC Vario-Summicron
che parte da 24mm f/2.0 per un’estensione
di 2.5x. Registra in HD 720p a 30 fps e
consente l’uscita HD 1080i. Il processore è
il Venus Engine IV ed il range di sensibilità
è 80-3200 Iso (6400 in Auto).
Casio ha rivisto la sua velocissima EXF1 con la nuova EX-FH20: scatti a 40
fotogrammi al secondo e 1000 fps per il
video (!). Il sensore è un CMOS da 1/2.3”,
non molto grande dunque, da 9 Megapixel,
Con la nuova Exilim
Casio punta nuovamente alla ripresa
veloce.
per uno zoom 20x che parte dalla focale
26mm ed è stabilizzato dai movimenti del
sensore. Il massimo frame rate fotografico (40 fps) è raggiungibile a 7 Megapixel,
mentre ai 1000 fps video si possono
preferire i meno cruciali 420 o 210 fps,
oltre al cinematografico 30 fps. Le risoluzioni video ovviamente diminuiscono
al crescere della cadenza di otturazione. A
queste ‘generose’ prestazioni si aggiunge
la ripresa HD 720p.
Infine una compatta dotata di sensore
‘fuori-serie’, ovvero la Sigma DP2, che
succede alla DP1, dotata di sensore Aps
Foveon X3. Il sensore è lo stesso 14
Megapixel su tre strati visto sulla reflex
SD14, ma ciò che cambia radicalmente è
l’ottica che passa a una focale equivalente
di 41mm f/2.8. Il significativo vantaggio
del Foveon X3, su cui la DP2 conta, è
che può fare a meno del filtro Anti-alias
in quanto non ha necessità della matrice
di punti RGB possibile causa di moirè. Il
processore è il medesimo True Engine II
usato sulla nuova reflex SD15 e lo sviluppo del Raw è affidato al software Sigma
Photo Pro. Completano la dotazione della
DP2 il TTL flash, il monitor Ldc da 2.5” e
la messa a fuoco manuale. La aspettiamo,
non posso dire altro.
Nuove strategie
A parte Full-frame e Aps lo scossone tecnologico è venuto da Olympus e Panasonic:
nasce un nuovo standard di ripresa reflex
denominato Micro Quattro Terzi che
si caratterizza per l’eliminazione dello
specchio dalle reflex, con un conseguente
contenimento degli ingombri.
Canon ci parlava di questo progetto un paio
di anni or sono, ora Olympus e Panasonic
lo portano in Photokina. In realtà Olympus
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La Panasonic G1 in mano: piccolissima!
A confronto le Panasonic L10 e la nuova G1 Micro 4:3.
Anche Olympus
propone
un
modello Micro
4:3 di grande
raffinatezza stilistica. Arriverà
a metà 2009.
La ‘micro-reflex ’ Olympus accanto alla E-3: sono dimensioni
da compatta.
ci mostra solo un mock-up dell’affascinante modello che uscirà nel 2009. Eliminando
lo specchio è possibile avvicinare l’ottica
al sensore e di conseguenza possono diminuire gli ingombri del corpo macchina e
poi delle ottiche; si perde ovviamente il
mirino ottico, ma i due produttori propongono ciascuno una propria soluzione per
conservare la visione reflex. Panasonic
implementa un mirino elettronico (EVF:
Electronic View Finder) di elevata risoluzione, mentre Olympus vi rinuncia a favore
del display sul dorso esattamente come in
una fotocamera compatta.
Confrontiamo ora i pregi e i difetti dei
due sistemi: la Panasonic G1, questo il
nome della nuova reflex Sistema G, offre
un superiore comfort di visione, ma le
dimensioni sono maggiori per l’ingombro
del dispositivo. Olympus, rinunciando al
mirino, può proporre un corpo macchina
che, se sarà realizzato nei termini di quanto
31
mostratoci, è davvero una meraviglia tecnologica! Il suo nome non è stato ancora
definito, ma l’aspetto è quello di una
compatta: una forma a parallelepipedo,
pochi comandi essenziali, grande monitor
posteriore, finiture metalliche nella migliore tradizione analogica e ingombri davvero
minimi per una reflex.
Ci si può domandare perché sviluppare un
nuovo standard, e la risposta viene dalla
nuova generazione di utenti che si sono
avvicinati alla fotografia con le compatte
digitali. Per loro il mirino ottico non è più
essenziale, contano piuttosto le ridotte
dimensioni. Siamo certi che questa nuova
proposta susciterà guerre di religione.
Panasonic dota la G1 di un sensore
Quattro Terzi LiveMos da 12 Megapixel
già sperimentato nell’impiego in Live
View. In pratica la macchina esegue una
ripresa continua fino al momento del ‘clic’,
l’istante in cui l’otturatore meccanico (per
ora) si chiude e si riapre per il tempo necessario all’esposizione, per poi chiudersi e
riaprirsi al termine della cattura.
Gli obiettivi del nuovo standard hanno
dimensioni davvero contenute. Per ora
vi sono un 14-45mm e un 45-200mm,
entrambi stabilizzati OIS, che verranno a
breve seguiti da un 14-140mm OIS, da un
7-14mm e da un 20mm f/1.7.
Una parte del sistema OIS è stato spostato, nella sua parte di controllo, all’interno
della fotocamera, per lasciare all’ottica il
puro controllo delle lenti (o per introdurre
la stabilizzazione a sensore?).
E’ comunque possibile usare gli obiettivi
del sistema Quattro Terzi, ma è necessario
usare un adattatore; mancano però i contatti elettronici supplementari utili a ottimizzare la messa a fuoco a contrasto (l’unica
possibile, mancando lo specchio).
La ripresa video per ora non è consentita,
ma dovrebbe essere inserita all’interno dei
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PHOTOKINA
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Aspettiamo un primo esemplare di fotocamera dotata del nuovo
Super CCD EXR di Fuji.
prossimi modelli, assieme alla possibilità
di eliminare il rumore dello scatto e di
eseguire riprese fotografiche velocissime
grazie all’otturazione elettronica.
E’ impressionante, rimuovendo l’ottica
dalla G1, trovarsi a diretto contatto con il
sensore! Potrebbe far temere di sporcarlo,
ma nello stesso tempo è più semplice da
pulire.
Olympus non svela nulla circa le specifiche tecniche della nuova macchina, solo
l’aspetto, salvo che la ripresa video sarà
presente già sul primo modello, in teoria
disponibile alla metà del 2009.
E veniamo a Fuji che non porta nuove
reflex in Photokina. Soprattutto non
porta l’ipotetica ‘Natura’ che all’atto
pratico si è rivelato (per ora almeno) un
gossip nato da un modello a pellicola
della casa (ancora bella per altro). In
compenso ha mostrato due chicche che
hanno attirano l’attenzione del pubblico.
La prima è il nuovo sensore SuperCCD
EXR; dovrebbe consentire un superiore
controllo del rumore, nonché la possibilità di espandere il range dinamico. La
strategia è quella di rivedere la filtratura
dei pixel per ottenere coppie di pixel,
parimenti filtrate, lungo linee diagonali; in questo modo possibile decidere,
a seconda dei casi, se sfruttare i pixel
cromaticamente simili per ottenere più
risoluzione o più range dinamico... o
tutte e due le cose, a detta di Fuji. Le
tecniche sono quella di accoppiare pixel
vicini (binning) e quella di catturare
due immagini al contempo, filtrate allo
stesso modo ma diversamente esposte,
le quali danno origine a un singolo
PHOTOKINA
Anche Sigma
propone la nuova
reflex SD15, basata sul Foveon X3.
fotogramma di range dinamico esteso.
Staremo a vedere.
L’altra chicca è una compatta speciale: si
tratta di un primo esemplare di fotocamera
stereoscopica digitale. Nulla di nuovo si
potrebbe pensare, se non fosse che non
solo monta due obiettivi per la ripresa stereoscopica, ma anche il monitor sul dorso
riproduce il risultato 3D senza bisogno dei
classici occhialini! Il sistema, in teoria, si
basa sulla struttura prismatica del monitor
che consente di proiettare differenti colonne di pixel in direzione dei due occhi dell’osservatore. Di certo interessante.
Nel frattempo Sigma continua l’evoluzione del proprio sistema reflex basato sul
sensore Foveon a strati; il nuovo modello
è denominato, facile da intuire, SD15.
L’aspetto non è molto differente dalla
precedente SD14, la risoluzione è di 14
Megapixel su tre livelli e il processore è il
True Engine II. Punto di forza della Sigma
è la fedeltà del colore, di contro bisognerà vedere se la risoluzione è in grado di
rispondere alla richiesta del mercato.
Il mondo Aps
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Abbiamo lasciato in fondo le reflex di formato Aps, anche se sono questi i modelli
che dominano il mercato della fotografia
reflex digitale. Chi oggi scatta per motivi
personali ed è alla ricerca di una crescita
qualitativa, molto probabilmente lo fa con
una reflex Aps. Eppure oggi il mondo Aps
deve vedersela da un lato con le reflex Fullframe, e dall’altro con la pressione delle
compatte che offrono prestazioni sempre
più elevate a fronte di ingombri molto
appetibili per chi si è stufato di girare con
Il solido corpo potrà contare sull’ampio
sistema ottico di Sigma.
un corredo voluminoso e pesante.
In realtà di reflex Aps se ne vendono sempre
di più; è l’effetto di una migrazione dalle
compatte di quanti cercano una maggiore
rapidità operativa ed una migliore qualità.
Il mondo della fotografia insomma non è
mai stato così fluido.
A testimoniarlo stanno i cataloghi dei vari
produttori che hanno almeno un modello
caratterizzato dalla moltiplicazione della
focale, dal fattore 1.3x al 2x: Nikon,
Sony, Canon, Leica, Olympus, Pentax,
Panasonic, Samsung, Sigma e Fuji.
Poche le novità, le più importanti sono state
annunciate prima della fiera. Olympus ci
ha mostrato un prototipo in stato molto
avanzato che si preannunzia molto interessante: offrirà le stesse prestazioni della
32
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La Leica M8.2, la prima Leica M riveduta e corretta.
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La Sony Playstation 3 dimostra le sue eccellenti doti di visualizzazione con i pesanti file della Alpha A900.
Samsung porta
allo stand un
intero wafer di
sensori Aps da 14
Megapixel.
E-3 tranne la tropicalizzazione; per il resto
dovrebbe essere dotato di tutti i comfort
della professionale, dal Live View alla stabilizzazione, dagli undici punti AF a croce
fino alla compattezza del corpo, con un bel
monitor orientabile. Il nome? Rientrando
nella famiglia E-x, potrebbe chiamarsi E30 o qualcosa del genere.
Olympus propone anche due kit basati
su modelli già in commercio. Il Komachi
Kit, decisamente femminile, contiene una
E-420 dotata di 25mm f/2.8 e una bella
borsa pronto in pelle, mentre l’Evolution
Kit è composto da una E-520 con 1442mm, 40-150mm, 9-18mm e 70-300mm
per un fattore di zoom totale pari a ben
33x; è compreso anche un illuminatore
flash wireless.
Sony punta ovviamente sulla nuova A900
Full-frame, ma in rapida sequenza aveva
già introdotto A200, A300, A350 e A700,
condendo il tutto con un parco ottiche di
tutto rispetto.
Allo stand abbiamo apprezzato l’impiego
delle Playstation 3 come visualizzatore:
incredibile la sua velocità di gestione di
file enormi (quelli della A900) su uno
schermo HD. Uno spettacolo.
Pentax ha portato in Photokina una nuova
e sobria Km; la reflex deriva dalla K200D,
ma viene privata di alcune caratteristiche
che sono trascurabili per un utente ai primi
passi, in modo da ridurne il prezzo. Si tratta
di un minore isolamento nei confronti di
33
pioggia e sabbia, di qualche punto AF in
meno (5 contro gli 11 della K200D), dell’impossibilità di scegliere manualmente il
punto AF, se non quello centrale. Vi è però
un’espansione a Iso 3200 e una velocità
di scatto in sequenza incrementato a 3.5
fps contro i precedenti 2.8 fps. Utile la
selezione diretta a monitor dei parametri
in mancanza del display sulla calotta,
eliminato.
Il kit con cui la Km verrà venduta comprende due nuove ottiche denominate DA-L (un
18-55mm e un 50-200mm), differenti dalle
precedenti DA per l’innesto in plastica e
per una differente grafica; saranno disponibili solo nel kit.
Allo stand Samsung non si prevedono
novità rispetto alla GX20; se ne riparlerà
a primavera.
Impossibile non citare la Eos 1000D di
Non mancano le ‘piccole’ allo stand
Canon.
Canon, per la quale non è difficile prevedere un buon successo, anche se allo stand
la folla era per la nuova Eos 5D. Interesse
anche per la Eos 50D, erede di quella Eos
40D che pensarla già superata mette i brividi. La 50D porta un sensore di risoluzione
di 15 Megapixel per oltre 6 fotogrammi al
secondo; i punti AF sono i soliti 9. Il nuovo
processore Digic IV consente una gestione
dei file a 14 bit e l’impiego di sensibilità
variabili da 100 a 3200 Iso con espansione
a 6400 e 12.800 Iso. Aumentano i formati
sRaw (sono 2), i livelli di riduzione del
rumore per Iso elevati e di ottimizzazione
dell’esposizione. La Eos 50D monta uno
schermo Lcd da 3” con oltre 900.000
punti di risoluzione, una prestazione che
si apprezza particolarmente in Live View
garantendo un comfort di scatto impecca-
OKINA
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La prossima reflex Olympus accanto alla professionale E3.
Il kit Olympus Komachi, progettato per rivolgersi al pubblico
femminile.
La Pentax Km, derivata dalla
K200D, avrà un prezzo molto
competitivo.
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Che si chiami E-30? Di certo avrà molte caratteristiche della
E3.
Nikon ‘traccia’ gli spostamenti delle proprie D90 con un
compatto ricevitore Gps che si monta sulla slitta portaflash.
Il monitor sul dorso della Pentax Km riporta le informazioni del display della calotta (eliminato).
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Tanti obiettivi
L’innovazione sul fronte delle
fotocamere ha finito per far
passare in secondo piano il settore degli obiettivi eppure, per
quante reflex siano state presentate prima e durante la fiera, il
numero di ottiche annunciate e
mostrate è di gran lunga superiore. E non si tratta sempre e solo
dello zoom di fascia bassa, poco
luminoso e di scarsa qualità; ci
sono stati annunci che lasciano
stupefatti per l’impegno profuso
dai produttori nella creazione o
nell’aggiornamento di sistemi
sempre più completi e di alta
qualità.
A proposito di sistemi, è evidente come la nuova Leica S2
abbia suscitato l’interesse di tutti
i fotografi, sia per la discesa in
campo del marchio tedesco nel
settore delle medio formato, sia
per il fatto che alla presentazione della macchina sono state
annunciate anche nove ottiche,
sufficienti, nell’ambito specifico, a costituire un discreto
sistema.
Il sistema S di Leica prevede
un ultra-grandangolare da
24mm, un 30mm decentrabile
e basculabile, un grandangolare
da 35mm, lo standard da 70mm,
uno zoom standard 30-90mm,
un tele da 100mm, un macro da
120mm e due tele da 180mm e
350mm, tutti dotati di otturatore
centrale per sincronizzarsi con i
flash a qualsiasi tempo di posa.
Considerando il fattore di moltiplicazione pari a circa 0,8x, si
tratta di un sistema decisamente
ben strutturato con ottiche
grandangolari pari, in 35mm, a
19mm e 28mm e tele da 145mm
e 280mm.
Leica comunque stupisce anche
nel consolidato sistema M, proponendo l’ottica ‘asferica’ più
luminosa al mondo, il NoctiluxM 50mm f/0,95 Asph. Non si
tratta però solo di un’ottica nata
per farsi pubblicità, quanto di
uno strumento davvero notevole,
35
In gran spolvero Zeiss, che fornisce
ottiche ai maggiori marchi impegnati
nel mondo digitale.
Ecco uno dei nuovi obiettivi per la Leica S2, in compagnia
del sensore Kodak.
Lo stand Tamron.
con una vignettatura inferiore a
quella del Noctilux-M 50mm f/1
e prestazioni generali paragonabili al Summilux-M 50mm f/1,4
Asph., uno dei migliori, se non
il migliore 50mm mai prodotto.
Naturalmente un ‘oggetto’ di
questo livello non può che essere
assemblato a mano a Solms.
Se ciò non bastasse, a completare la gamma di grandangolari
per il sistema M ci sono i nuovi
Summilux-M 21mm f/1,4 Asph.,
Summilux-M 24mm f/1,4 Asph.
ed Elmar-M 24mm f/3,8 Asph.
Un altro nome storico della fotografia, Zeiss continua l’ampliamento dei sistemi Zx di ottiche
manual focus per Canon, Nikon
e Pentax presentando i Planar
T* 50mm e 85mm f/1,4 ZE
Il 28-300mm Tamron stabilizzato su
corpo Canon Eos 1000D.
con baionetta Canon EF, ma
la vera novità è rappresentata
dal Distagon T* 21mm f/2,8,
un’ottica leggendaria del sistema Contax che, aggiornata alle
ultime novità tecnologiche, sarà
disponibile per fine anno nelle
serie ZE per Canon, ZF per
Nikon e ZK per Pentax: l’assordante mancanza di una versione
per baionetta Sony lascia pochi
dubbi circa una imminente versione ZA autofocus per il sistema
Sony Alpha.
Nuovo sistema, nuove ottiche.
Il discorso fatto per Leica vale
anche per Panasonic che, con il
lancio del Micro Quattro Terzi,
ha presentato la nuova G1 già
corredata di due obiettivi serie
Lumix G, il Vario 14-45mm
f/3,5-5,6 Asph. Mega O.I.S. e il
Vario 45-200mm f/4-5,6 Mega
O.I.S.
Passando ai produttori giapponesi, Canon ha mostrato le ottiche
annunciate prima della fiera, lo
zoom EF-S 18-200mm f/3,5-5,6
IS a lungo atteso dai possessori
delle reflex APS, ed il rinnovato EF 24mm f/1,4 L II Usm
che, grazie ad una rivisitazione
completa del progetto con l’integrazione di due elementi asferici,
due elementi in vetro UD ed un
meccanismo di messa a fuoco
con elementi flottanti, promette
di fornire prestazioni di qualità
sulla nuova Eos 5D MkII. Con
il 24mm Canon ha presentato
anche un nuovo trattamento
antiriflessi denominato Sub
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Il 18-125mm Sigma HSM.
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Da Tokina un 16.5-135mm di
Il potente Pentax SDM 60grande escursione.
250mm.
Il 14-45mm G stabilizzato di Panasonic: ha dimensioni
veramente compatte. In mostra presso lo stand Nikon i nuovi
obiettivi decentrabili e basculanti.
Wavelength structure Coating destinato a migliorare la resistenza
a riflessi ed immagini fantasma.
Di contro, Nikon ha già rinnovato una buona parte del proprio
sistema ed è quindi corsa ad aggiornare un’ottica che, con l’avvento
dei sensori FX, è tornata ad avere un ruolo importante, il 50mm. Il
nuovo AF-S Nikkor 50mm f/1,4G perde la ghiera dei diaframmi e
guadagna il motore ad ultrasuoni SWM, un nuovo schema ottico
costituito da 8 elementi in 7 gruppi (con lamelle del diaframma a
profilo curvo per migliorare la resa dello sfocato) e il sistema di
messa a fuoco interna.
Sony ha messo in bella mostra le ottiche annunciate assieme alla
Alpha A900, lo Zeiss 16-35mm f/2,8 e il Sony 70-400mm f/45,6 G che vanno a completare l’ormai nutrita serie di obiettivi
professionali con baionetta Alpha, alcuni dei quali certamente tra
i migliori in assoluto.
Pentax continua a produrre numerose ottiche, diverse a focale
fissa, tralasciando la corsa sfrenata al rinnovamento dei corpi
macchina. Ricordando che è stata acquisita da parte di Hoya,
importante produttore di vetri ottici, non è un caso che in
Photokina siano arrivati due obiettivi con motore ad ultrasuoni
SDM, il DA 60-250mm f/4 ED [IF] SDM e l’interessante DA
55mm f/1,4 SDM; ad essi si affianca un nuovo obiettivo serie
Limited di altissima qualità, il DA 15mm f/4 ED AL Limited,
ed il teleconverter SMC DA 1,4x.
PHOTOKINA
Leica porta in Photokina
anche le ottiche destinate
alle sue telemetro.
Tra i produttori di ottiche compatibili, la ‘corazzata’ Sigma è giunta
in fiera con un nuovo 24-70mm f/2,8 EX DG HSM per Sigma,
Canon, Nikon, Pentax e Sony e con nuove baionette per i sempreverdi 50mm f/1,4 EX DG HSM (Quattro Terzi), APO Teleconverter
1,4x e 2x EX DG (Sony) e 4,5mm f/2,8 EX DC Circular Fisheye
HSM e 10mm f/2,8 EX DC Fisheye HSM (Sony e Pentax).
Anche a Tamron non mancano le novità; ultimamente, con lo
zoom 18-270mm f/3,5-6,3 Di II LD Asph (IF) Macro VC, si è
aggiunta alla schiera dei produttori che offrono obiettivi con stabilizzatore ottico. Lo stand dava ampio spazio anche alla versione
per Pentax e Sony del SP AF 70-200mm f/2,8 Di LD IF Macro, al
SP AF 90mm f/2,8 DI Macro con motore ad ultrasuoni e al nuovissimo SP AF 10-24mm f/3,5-4,5 Di II disponibile per Canon e
Nikon, con le versioni per Pentax e Sony a seguire.
Tokina, oltre a presentare la versione motorizzata per Nikon
dell’apprezzato SD 12-24mm f/4 (IF) DX II, ha annunciato un
nuovo obiettivo zoom AT-X 16,5-135mm f/3,5-5,6 DX ideale per
le reflex digitali APS.
E concludiamo con una rapida carrellata del medio formato “classico”: Hasselblad con il suo aggiuntivo HTS 1,5x decentrabile e
basculabile e con il prototipo dello zoom 35-90mm f/4-5,6 Asph.,
PhaseOne con un 45mm f/3,5 sempre dotato di movimenti e sviluppato in collaborazione con Hartblei e Mamiya con il nuovo
150mm f/2,8.
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Lo stand Lexar.
SanDisk si presenta con la propria
velocissima Compact Flash da 45
MB/s, e capacità 16 GB. In basso
i nuovi lettori di schede, dal design
bello ed originale.
Lo stand SanDisk.
bile. Il Live View viene anche dotato della
messa a fuoco a rilevazione del contrasto
in alternativa alla rilevazione di fase già
presente sulla precedente Eos 40D. La Eos
50D non consente però di riprendere filmati HD come invece la Eos 5D Mark II;
dispone però dell’interfaccia Hdmi. Con
tutto questo, la Eos 50D pesa 10 grammi
meno della precedente!
E non possiamo non parlare di Nikon, che
allo stand presenta il suo intero potente
arsenale lasciando effettivamente di stucco
chi abbia perso il conto delle ultime uscite
della casa: D3, D300, D700 e D90. Delle
Full-frame si è detto, e della D300 è un
po’ tardi per parlare. In compenso la D90
aggiorna alla grande l’osannata famiglia
D70-D80. La D90 monta un sensore
CMOS da 12 Megapixel capace, grazie
al processore Expeed, di catturare immagini fotografiche a 4.5 fps a Iso 100-6400
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(range base 200-3200 Iso) e filmati video
in alta definizione in standard 720p a 24
fps. Ovviamente disponibile il Live View,
con messa a fuoco a rilevazione del contrasto (e non di fase), su un brillantissimo
monitor Lcd da 3 pollici e 920.000 punti
(VGA). La reflex consente di applicare il
medesimo Tracking AF disponibile sui
modelli di classe elevata, grazie anche agli
11 punti AF. Nikon propone per la D90
un ricevitore Gps dedicato che si collega
alla slitta porta-flash; le dimensioni sono
contenute e l’utilità è indubbia. Inutile
sottolineare come la D90 disponga del
D-Lighting Attivo.
In ultimo, non potevamo che tornare da
dove eravamo partiti, ovvero da Leica.
Posto che il fragore della S2 ha coperto
tutto il resto, Leica ha portato a Colonia la
M8 in versione 2: stesso corpo della M8,
ma con uno scatto più silenzioso, una fini-
tura antigraffio per il monitor, una nuova
finitura per i corpi neri ed argento, una
ricalibrazione delle cornici nel mirino, la
modalità ‘snapshot’ per situazioni di scatto
critiche, un caricatore più corto e rapido
e miglioramenti funzionali nelle impostazioni. Ma Leica suggerisce qualcos’altro:
leggendo distrattamente il materiale diffuso in occasione della presentazione alla
stampa della S2, in un paio di righe abbiamo trovato la richiesta “di non chiedere
ulteriori informazioni sulla supposta M10,
dato che i tempi non sono ancora maturi”.
Insomma, non si conferma, ma non si nega
nulla... vedremo.
La nuova pellicola
50- 68 70 Lo stand era grande, pulito,
ordinato, un po’ defilato; SanDisk sembra
consapevole dell’importanza dei propri
prodotti all’interno di una manifestazione
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Vanguard: un mondo di accessori
Vanguard dispone di un catalogo veramente vasto che include
treppiedi, borse, valigie, binocoli, spotting scopes che uniscono
buone prestazioni a prezzi competitivi.
Tra i treppiedi la serie Alta+ si propone ai viaggiatori che necessitano di strumenti compatti e leggeri, ma allo stesso tempo stabili e
resistenti. Con un peso minimo di 810g ed una lunghezza, richiuso, di 345mm, sono disponibili sia in alluminio che in carbonio,
dispongono di blocchi per regolare individualmente le gambe su
25°, 50° o 80° e la piastra a sgancio rapido.
La serie Tracker B punta direttamente all’alluminio con gambe da
24mm, 28mm o 32mm di diametro che assicurano la necessaria
stabilità anche quando si estende il treppiede arrivando alla massima altezza di 1,86m.
Tra le borse, la Kenline i-Pro per riprese foto-video ospita anche
un portatile ed offre una copertura contro la pioggia, la resistenza
agli UV, lacci regolabili, sistema modulare ICS per collegare tasche
aggiuntive, sistema di aggancio per cavalletti e, nelle versioni più
grandi, un comodo trolley.
La serie Pampas coniuga la comodità dello zaino alla praticità
della borsa consentendo l’accesso all’attrezzatura anche da un lato
(Quick Zip Access System) e quindi trasformandosi temporaneamente da zaino a borsa fotografica.
I più attenti all’eleganza trovano nella serie London borse dalle
dimensioni da piccole a medie per una reflex o una compatta
con accessori mentre i fotografi in partenza per regioni estreme
potranno fare affidamento sulla serie Supreme, impermeabili fino
a 5 metri, a prova di polvere, resistenti alla corrosione e a pesi fino
a 120Kg e praticamente indifferenti a variazioni climatiche
estreme, da -40° C a +95° C.
La presenza di una valvola
automatica per la regolazione
della pressione e di interni in
schiuma o a scomparti completano la dotazione.
Per i binocoli è possibile
scegliere tra la evoluta serie
Endeavor, con prismi dotati di
trattamento V-Max Silver, lenti
con trattamenti multi-strato,
corpi in magnesio rivestiti in
gomma e garanzia a vita, la
serie Spirit con trattamento
Record di leggerezza per il trepantiriflessi Emerald e Hydro
piede Vanguard!,
Guard per mantenere le lenti
pulite anche in condizioni
atmosferiche precarie e corpo in polimero, o la serie Triumph, a
prova d’acqua, con lenti anti-appannamento dotate di trattamento
P2 Phase, corpo in magnesio e rivestimento in gomma.
Infine gli spotting scope serie VSH come il VSH88 da 80mm
di diametro, dotato di guarnizioni che lo rendono resistente agli
agenti atmosferici, riempito di gas inerte per evitare appannamenti
e sistema di messa a fuoco a doppia velocità, per grandi movimenti
o regolazioni fini.
Manfrotto e Gitzo
In Photokina tanto Manfrotto che Gitzo hanno presentato diverse novità. La nuova linea di treppiedi Manfrotto, denominata
M-Y, si caratterizza per il buon rapporto peso/altezza, oltre che
per quello prezzo/prestazioni. Alcuni sono stati disegnati per il
video, altri per il foto, altri ancora per lavorare sia in ambiente
video che foto.
BabyLight Stand invece è un nuovo stativo per flash studiato
per occupare il minimo spazio una volta chiuso ed essere così
“impilato” facilmente con altri BabyLight.
E’ stato poi completamente riprogettato il celebre 055, dopo la
revisione dello storico 190: carbonio per le gambe e la colonna
centrale, magnesio per il piattello
porta testa.
Anche Gitzo non è stata da
meno, a cominciare dal nuovissimo treppiedi Ocean Traveler,
che non è il seguito della celebre
serie di film con George Clooney,
ma un nuovo treppiedi che unisce
alla cura per il design l’impiego
dei migliori materiali della meccanica di precisione, il carbonio e
Splendide le teste a sfera Gitzo
con bolla di livello incorporata.
Allo stand Manfrotto non mancano gli stativi.
l’acciaio. Indistruttibile e inossidabile. Tra le altre novità, Gitzo
ha presentato in Photokina una linea “Vintage”: sono treppiedi
basati sulla tecnologia e sui materiali del terzo millennio, ma
che nel design e nelle finiture richiamano la celebre linea di
treppiedi Gitzo degli anni 70.
Ha presentato anche una serie di accessori per treppiedi e di
giubbotti fotografici a design Gitzo che utilizzano tessuti di
qualità.
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La Visual Gallery il
giorno prima dell’apertura: è aperta
anche al pubblico non
interessato alla fiera.
La Visual Gallery: un passaggio fondamentale per chi vuole andare oltre i prodotti.
che, ormai, nulla potrebbe dire senza i chip.
Abbiamo intervistato Tim Sutton, product
marketing manager di SanDisk, commentando con lui il possibile futuro delle schede
di memoria. Alla nostra domanda sul livello di intesa tra produttori di memorie e di
fotocamere, nella risposta ha citato il caso
della neonata famiglia di SDHC Extreme
III da 30 Megabyte al secondo, realizzate
dopo un biennio di collaborazione con il
marchio Nikon. Non a caso SanDisk invita a provare le prestazioni velocistiche dei
nuovi supporti nella registrazione video
con la D90 giallo-nera.
Gli chiediamo anche quale sia la strategia
sottesa a un catalogo che va da minutissime
schede SD a grandi Compact Flash, con
velocità e capacità tanto diverse.
Il lavoro di progettazione e ricerca di
Sandisk non segue un unico filone; di base
vi è la difficoltà di tenere legati al supporto
per un lungo tempo gli elettroni che consentono l’archiviazione dei dati binari. I
vari livelli di affinamento permettono poi
di privilegiare la velocità di trasferimento,
la capacità, la miniaturizzazione, l’ottimizzazione dei controller, se presenti, etc.
Le tecnologie poi vanno a mescolarsi
all’interno dei singoli prodotti, ove troveremo allo stesso tempo tracce dell’uno o
dell’altro filone di ricerca. Motivo per cui
ci troviamo in mano tanto le velocissime
Compact Flash UDMA Extreme IV da 45
MB/s (tagli da 4 e 8 Gbyte), quanto le
‘enormi’ SDHC Extreme III da 8 e 16 GB
e velocità di 30 MB/s, così come le nuove
Compact Flash Extreme III in tagli da 8,
16 e 32 Gbyte.
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Abbiamo poi spostato la discussione sulla
recente introduzione di computer con
unità di memoria allo stato solido (SSD:
Solid State Drive) e SanDisk si dichiara
ovviamente interessata a questo mercato.
Il problema è il livello dei costi; quanto
più i prezzi delle memorie allo stato solido
scendono, tanto più si riducono quelle dei
classici hard-disk, che cercano in questo
modo di rallentare l’ingresso dei concorrenti.
Usciamo dallo stand di SanDisk ed entriamo in quello del concorrente Lexar. In
Photokina Lexar ha portato ovviamente
modelli UDMA di tipo Compact Flash
di capacità allineata agli standard odierni,
ovvero 16 Gbyte di dati con velocità di trasferimento di 45 MB/s (300x). Presenti allo
stand anche le schede da 233x (30 MB/s)
che secondo Lexar sono il livello standard
usato dai professionisti.
Da notare che Lexar è una società del gruppo Micron, azienda ben nota agli esperti
del settore ed uno dei grandi produttori
internazionali di chip.
Oltre ai due marchi americani merita una
segnalazione la Pretec, azienda semisconosciuta ai fotografi, ma capace di
portare in mostra una devastante coppia
di Compact Flash da ben 64 e 100 Gbyte.
Simili mostri (costi dai 400 dollari a salire,
a seconda delle capacità e delle velocità)
vengono proposti i tagli che vanno dai 32 e
50 Gbyte per i modelli più veloci da 333x
(45 MB/s) ai 64 e 100 Gbyte per i 233x
(35 MB/s). Impressionante davvero. E in
tema di schede di memoria non si possono
dimenticare i giapponesi, da Panasonic a
PHOTO
Sony, che le memorie per le proprie foto/
videocamere se le fanno da sè.
Conclusioni
Per fortuna c’è ancora chi fotografa! Dopo
avere passato una settimana tra tanti strumenti quasi ci si dimentica che il loro
fine è realizzare immagini. Ma ci pensa
l’organizzazione di Photokina a ridestarci
dal sogno/incubo con la Visual Gallery, un
sintetico riassunto di ciò che di interessante è accaduto nel mondo della fotografia:
un insieme di mostre focalizzate tanto su
artisti di fama internazionale, quanto su
giovani promesse.
Elencarle tutte qui è impossibile, meglio
andare su www.koelnmesse.de/wEnglisch/
visualgallery.
Quello che è certo è che i fotografi dimostrano che non è importante avere tra le
mani lo strumento più prestante o caro sul
mercato, quanto avere chiaro in testa quello
che con questi strumenti si vuole fare.
Lo testimonia la Visual Gallery ove sono
esposte, le une accanto alle altre e con la
medesima dignità, stampe tradizionali da
banco ottico e riproduzioni ink-jet di svariati metri quadrati di superficie ottenuti,
evidentemente, con poco più di una compatta digitale.
Il contesto espositivo fa dimenticare il
mezzo utilizzato e riporta le immagini al
loro significato primo, una testimonianza
di qualche cosa che è stato visto, pensato,
o semplicemente che è stato.
Eugenio Tursi
Andrea Nivini