La coppia e la famiglia nella isola Mauritius oggi
Transcript
La coppia e la famiglia nella isola Mauritius oggi
La coppia e la famiglia nella isola Mauritius oggi Pascale e Gérard Gouges A che punto è la coppia oggi? A che punto è la famiglia? A che punto è la coppia nell’isola Mauritius, piccola isola dell’emisfero sud, lontana da ogni grande capitale? A che punto siamo noi, coppia da quasi 20 anni? Queste domande ci interrogano da circa cinque mesi da quando L’Equipe Responsabile Internazionale ci ha chiesto di venire a parlarvi del vissuto della coppia e della famiglia nell’Isola Mauritius oggi. Ci ha richiesto specialmente, e cerchiamo di rispettare la richiesta, di parlare della nostra coppia, della nostra famiglia, delle nostre gioie, delle nostre difficoltà, ma anche delle sfide alle quali facciamo fronte. Per definire la coppia e la famiglia mauriziana, abbiamo scelto dunque di fare conoscere tre aspetti importanti per aiutarvi a inquadrare le nostre realtà: 1) L’isola Mauritius e le sue realtà 2) Il posto della Chiesa nell’isola 3) La nostra coppia – la sua storia e il suo cammino. 1) L’isola Mauritius e le sue realtà L’isola Mauritius è una piccola isola di 1.3 milioni di abitanti situata all’est di Madagascar nell’Oceano Indiano. La composizione della popolazione dell’isola oggi è il riflesso di 400 anni di storia. Comprende tre gruppi etnici che chiamiamo “comunità”: ° gli Indu in maggioranza (52%) ° i musulmani (16%) ° i Sino-mauriziani (3%), in maggioranza cristiani venuti dalla Cina ° e la popolazione generale (29%), anche cristiana, che raggruppa il resto della popolazione, cioè essenzialmente i discendenti dei coloni francesi e creoli provenienti da meticciato biologico tra i coloni e gli schiavi neri importati dall’Africa e dal Madagascar. Noi due siamo il frutto di questa storia. Gli antenati di Gérard sono, da parte materna, dei commercianti venuti dall’India, e da parte paterna dei Francesi. Il mio nome da ragazza pare di origine italiano ma ci hanno spesso scambiati le mie sorelle, mio fratello e io per degli asiatici a causa dei nostri occhi a mandorla… Non possiamo spiegarvi tutto perché siamo … Mauriziani provenienti da una mescolanza di culture e etnie. Se l’isola Mauritius, paese multiculturale, ha saputo mantenere durante i secoli unità e coesione, ognuno è rimasto ben radicato nella sua cultura e nelle sue credenze. Noi due siamo cresciuti in famiglie cattoliche praticanti e abbiamo frequentato i collegi cattolici. Queste istituzioni, nell’isola Mauritius, accolgono i giovani di ogni religione e di ogni cultura. Abbiamo dunque frequentato dei giovani di altre culture e anche vissuto dei momenti di forte amicizia con loro. Anche se la nostra porta era sempre aperta, da allora ognuno è maturato secondo la sua fede e le sue abitudini di origine e ci siamo persi di vista nel tempo. Oggi i nostri figli hanno degli amici di ogni comunità. Larissa è la migliore amica di Megan, la nostra maggiore, è una ragazza indiana con una famiglia molto attaccata ai costumi e tradizioni religiosi, abbiamo sempre incoraggiato questa amicizia che dura da vari anni. Oggi più che ieri sono celebrati i matrimoni interreligiosi. Nel 2010, 12% delle coppie che si sposavano in chiesa, uno dei coniugi non era cattolico. Il matrimonio misto è una scuola straordinaria di ascolto e di rispetto, di tolleranza verso l’altro, di apertura che ci interroga. Vogliamo accogliere oggi questi matrimoni come un simbolo e un segno di tutto quello che 1 possiamo fare con le nostre tradizioni religiose differenti. Se questi matrimoni sono dei simboli positivi, sono purtroppo anche sorgente di numerosi conflitti e sofferenze. Un’altra realtà dell’isola in questi ultimi trenta anni è il suo sviluppo economico che certo ci ha aperto al progresso ma ha anche creato delle difficoltà per le coppie e le famiglie. Il 50 % delle donne dell’isola lavora. Con l’aumento del livello di vita le donne aspirano a realizzarsi sempre di più nella professione e a diventare finanziariamente indipendenti. Queste aspirazioni, certamente legittime, non sono disgraziatamente senza conseguenze. Le coppie hanno poco tempo per dialogare. Sovente i figli non hanno più sufficientemente affetto e sicurezza. La famiglia tende a divenire un luogo di passaggio. Sempre un maggior numero di coppie si separano. Secondo le statistiche degli ultimi 10-15 anni, si constata che le richieste di divorzio partono maggiormente dalle donne. La famiglia mauriziana subisce una altra forma di minaccia: le minacce della società dei consumi. Le facilità di credito, una pubblicità sempre più aggressiva, la proliferazione di negozi e di super-mercati producono l’effetto di spingere le famiglie al consumo di beni non sempre indispensabili. Per rispondere ai bisogni dei figli, molti si lasciano tentare e vivono al di sopra dei loro mezzi. Il gioco diventa sempre più importante. Per molte famiglie mauriziane le entrate mensili basse sono ragioni di sofferenza. La disoccupazione raggiunge l’8,2% della popolazione. Questa situazione provoca dei problemi sociali quali l’alcolismo, la droga e la violenza. Le famiglie ne sono le prime vittime. Le difficoltà finanziarie provocano inoltre la promiscuità in quanto parecchie famiglie vivono sotto lo stesso tetto. Queste situazioni aumentano il rischio di violenza. Questi problemi spiegano il numero sempre più crescente dei divorzi. In questi ultimi sette anni i divorzi sono aumentati dello 28% passando da 1489 nel 2004 a 2074 nel 2010. Inoltre il numero dei matrimoni civili è diminuito del 7%: da 11124 celebrati nel 2004 a 10360 nel 2010. Il tasso dei divorzi è statisticamente 2 volte più elevato oggi che 10 anni fa. 2) La Chiesa cattolica all’isola Mauritius. Mons. Jean Margeot, nominato cardinale nel 1988, oggi deceduto, è stato per l’isola un grande visionario. E’ lui che all’inizio degli anni 60 vide il bisogno di inquadrare e sostenere le famiglie. Incoraggiò la creazione di numerosi movimenti di coppie tra cui le END nell’ottobre 1953 e l’Azione familiare nel 1963. Nel 1989 il cardinale consacrò la sua lettera pastorale alla famiglia. In questa lettera intitolata: “Di fronte alle difficoltà della modernità, fondare la propria famiglia sulla roccia”, invitò le famiglie cattoliche ad appoggiarsi sul “progetto di Dio per la Salvezza della Famiglia”. Mons. Maurice Piat, nostro attuale vescovo, ha pure lui sempre avuto a cuore lo sviluppo e il fiorire della famiglia mauriziana. Nel 1994, Anno Internazionale della Famiglia, Mons. Piat consacrò la sua lettera pastorale a: “La vocazione della famiglia”. In questa lettera ci domandò di prendere “coscienza del ruolo essenziale che noi siamo chiamati a svolgere nella vita delle persone come nel funzionamento armonioso della società…”. Egli elencò le difficoltà, le sofferenze che affrontano le famiglie, ci fece prendere coscienza che “… trasportiamo i nostri tesori in vasi d’argilla”. Si, l’amore è fragile ma siamo invitati a nutrirlo, a curarlo. Quando abbiamo letto questo messaggio, eravamo sposati da due anni, non avevamo ancora figli. Lei, Pascale è hostess, viaggiavamo sovente e vivevamo sempre sulla nostra piccola nuvola. Camminavamo in equipe da due anni. Questa lettera ci colpì fortemente e prendemmo coscienza che il nostro amore doveva essere nutrito per portare dei frutti. Nel 1997 venne organizzato un sinodo diocesano. 1500 équipes composte da laici, religiosi e preti lavorarono insieme per tre anni per trovare gli orientamenti per il rinnovamento della Chiesa 2 all’isola Mauritius. Al seguito di questo sinodo, Mons. Piat decise di nominare delle Equipes di Animazione Pastorale che erano chiamate a sorreggere insieme il carico pastorale globale di ogni parrocchia. Molte delle Equipes Notre Dame furono loro chiamate a fare parte di queste EAP. Dal 2008 al 2010 il vescovo si rivolse ancora alle famiglie con tre lettere pastorali. - La prima: “Trasmettere, una sfida oggi” (2008) mise in evidenza le diverse sfide alle quali i genitori devono fare fronte: la sfida di trasmettere dei valori, la sfida di trasmettere la fede. “Non è sufficiente insegnare ci scriveva. Ciò che colpisce i giovani, ciò che non dimenticano, è la testimonianza di vita dei loro predecessori…”. - “Genitori, costruttori di avvenire” (2009) donava ai genitori delle direttive per accompagnare al meglio i figli e guidarli sul cammino della fede. - “Solidali con i genitori” (2010) si focalizzava sulla responsabilità educativa dei genitori. Tutte queste lettere che erano e sono guide di vita, vennero a risvegliare le coscienze e occorre constatare che esse portarono i loro frutti. Si risvegliò nella Chiesa un grande movimento. Si formarono nelle parrocchie delle équipes di genitori con lo scopo di riflettere sulla loro vocazione. Molti si unirono ai Movimenti. I nostri figli avevano allora 7 e 14 anni. Ci lasciammo interpellare dagli scritti del nostro vescovo. Prendemmo maggiore coscienza del nostro ruolo di genitori. Ci portò a prenderci cura pure della nostra coppia. Partecipavamo ai week-end Cana con i nostri figli. Queste sessioni ci fornirono degli strumenti per comunicare meglio e risvegliarono il nostro desiderio di aumentare in famiglia la nostra fede. Comprenderete quindi l’impatto della Chiesa sul nostro paese. I nostri dirigenti politici la cui maggior parte non sono cattolici hanno dimostrato sempre grande rispetto per il nostro vescovo. Le lettere annuali per la Quaresima sono lette anche da molti non cristiani. La coabitazione delle culture ha permesso ai nostri compatrioti di diverse religioni di apprezzare il valore delle direttive offerte alle coppie. Si rivolgono anche ai nostri preti ed ai nostri laici impegnati quando hanno dei problemi di coppia. Nella nostra diocesi, una serie di movimenti offrono alle coppie i mezzi, gli strumenti per procedere nella vita. Questi movimenti ci giungono dalla Francia e dall’Africa del Sud. Da qualche tempo, l’Istituto Cardinale Iean Margéot, ( solo istituto di formazione religiosa diocesana ) propone diversi percorsi tra cui “Zezi vre zom” ( che vuol dire: Cristo vero uomo). Questo percorso invita l’uomo a rivedere il proprio ruolo nel seno della famiglia. Zezi vre zom viene e risvegliare i padri di famiglia portandoli a rivedere le loro responsabilità nella trasmissione della fede. “Lo sguardo di Maria sulla donna mauriziana” è un percorso per le donne: Esse hanno, a loro volta, una piattaforma per compartecipare le loro realtà. 3) La nostra coppia – la sua storia/ la sua posizione Quando ci incontrammo nel 1987, Gérard era insegnante in un collegio di ragazzi, era appassionato di sport e passava molto tempo ad allenare vari atleti di diverse società. Era il beniamino di tre figli. Pascale era ancora in collegio. Era l’ultima di quattro figli, molto impegnata nello scoutismo. Quando mi parlò del suo desiderio di essere hostess dell’aria, io mi rivoltai… Mia madre era 3 sempre stata donna di casa.. lei ci accoglieva quando arrivavamo da scuola. Non mi vedevo sposato ad una hostess dell’aria … e nonostante … Da parte mia, mia madre ha sempre lavorato e non vedevo bene le reticenze di Gérard di fronte alle mie scelte di vita. Da questo momento ci rendemmo conto che eravamo tutte e due portatori di storie differenti e che ci sarebbe occorso molto amore, dialogo e compartecipazioni se volevamo che la nostra coppia crescesse… Cinque anni dopo sposavo una hostess dell’aria…e dopo due anni di matrimonio le prime turbolenze si manifestarono.!!! Eravamo alla ricerca di strumenti che ci aiutassero ad ascoltarci meglio per meglio procedere. Avevamo il desiderio di mantenere vivo il nostro sacramento del matrimonio. Volevamo alimentare la nostra fede e più tardi trasmetterla ai nostri figli. Sentivamo il desiderio di incontrare altre coppie che vivevano le stesse realtà nostre. Le END furono la nostra boa di salvataggio. Avevamo quindi formato una equipe con la quale camminiamo da venti anni. Abbiamo oggi due figli. Megan, la nostra principessa, ha compiuto 16 anni e Fabian, il piccolo clown della famiglia avrà presto 9 anni. Megan frequenta la scuola di danza classica e moderna, Fabian si interessa di calcio e chitarra. Sono entrambi impegnati nello scoutismo e partecipano a momenti di spiritualità. Facciamo del nostro meglio per accompagnarli nel loro cammino di fede. La preghiera in famiglia non è sempre facile, soprattutto per Megan che è adolescente e che si pone molti problemi sulla sua fede. Cerchiamo di rispondervi ma la cosa importante è che ci vede vivere la nostra fede. Gérard è oggi Direttore delle Risorse Umane in una impresa del settore privato. Lavora molto ed rientra tardi la sera e mi trovo sovente ad occuparmi da sola dei figli. Da parte mia, dopo avere lavorato qualche anno come consigliera dei ragazzi presso i collegi cattolici, sono ora responsabile di una organizzazione non governativa, l’Azione Familiare, che si occupa della formazione e dell’accompagnamento dei giovani e delle coppie. Malgrado le nostre diverse responsabilità professionali e familiari, abbiamo avuto sempre molta gioia nel servire. Il Vangelo scelto per il nostro matrimonio risuona ancora alle nostre orecchie: “Voi siete il sale della terra…” Il nostro sì a servire le END è stato spontaneo e noi riceviamo molto da questa missione. Siamo certi che la nostra coppia cresce e si sviluppa quando viviamo l’apertura verso gli altri. Crediamo anche che i nostri figli non possono imparare il servizio se non vedendoci servire. Accompagniamo anche una equipe di giovani coppie. Camminare con loro ci permette di rileggere la nostra storia. Non molto tempo fa il nostro vescovo ci diceva quanto contasse su di noi “ per aiutarlo a realizzare la sua missione…” Pensiamo che risvegliare in questi giovani il desiderio di fare crescere la loro coppia sotto lo sguardo del Signore fa parte di questa missione. Ogni coppia rappresenta un cammino. Noi anche lo siamo. Se questo cammino è seminato di ostacoli, è anche bordato di magnifici fiori che ci fermiamo ad ammirare. Siamo sempre stati e siamo ancora circondati e aperti verso coloro che amiamo. Molte persone ci aiutano a procedere su questo cammino e poi il Signore è là, e con lui abbiamo ancora molte cose da compiere… 1) – Service Famille – Elle et Lui, Fraternità Cana, Equipes Notre-Dame, Equipes trois ans, Foi et Lumière, Cours de Préparation au Mariage, Parcours Tandem. 2) - Marriage Encounter, Soirées pour Fiancés, Couple for Christ. 4 Blibliografia : 1. Issa Asgarally (2002) La scuola all’isola Mauritius : Tra multiculturalismo e interculturalisme. VEI Enjeux, n. 129 2. Mons. J. Margéot (1989). A fronte dello choc della modernità, fondare la propria famiglia sulla roccia. Lettera Pastorale di Quaresima. 3. Mons. M. Piat (2008) Trasmettere, una sfida oggi, Lettera Pastorale di Quaresima 4. Mons. M. Piat (2009) Genitori costruttori di avvenire. Lettera Pastorale di Quaresima. 5. Mons. M. Piat (2010) Solidali con i genitori. Lettera Pastorale di Quaresima 6. Libro delle Statistiche 2010 (Luglio 2010) Ministero delle Finanze e dello Sviluppo Economico dell’Isola Mauritius. Articoli di giornali consultati. 1. Famiglie: attenzione, pericolo. La Vita Cattolica n. 35-27 agosto 2010. 2. La mia coppia la costruisco sulla roccia. La Vita Cattolica 39 – 24 settembre 2010. 3. Essere felice nella mia coppia, è ancora possibile? Il Mauriziano – 5 febbraio 2011 5