Scarica - Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi
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Graziano News A.s. 2013—2014, numero 3 Giugno Periodico dell’Istituto comprensivo Graziano da Chiusi “YOUNG BAND”:GITA E CONCORSO IN COSTIERA AMALFITANA Finalmente è arrivato il giorno della gita. Siamo tutti pronti nel piazzale della scuola per partire per la Costiera Amalfitana e rimanere in questa bellissima zona da oggi giovedì 8/05 a domenica 11/05. Come tutti gli anni, nella gita di più giorni è stata prevista la partecipazione il concorso musicale, a cui partecipano orchestre di più scuole per vincere un premio in denaro. Di solito le scuole hanno a disposizione 20’ di tempo per suonare il maggior numero di brani. Sono le 7:30 circa e siamo appena partiti con destinazione Reggia di Caserta. Sono circa le 12:30 siamo arrivati alla Reggia di Caserta e appena scesi dal pullman siamo saliti al grande parco della Reggia dove abbiamo pranzato e giocato in attesa di entrare a visitare il palazzo. Una volta entrati ci hanno fornito degli auricolari per sentire meglio ciò che la nostra guida diceva (LA NOSTRA GUIDA ERA LA PROF. MARRAZZO). E’ stata una visita molto lunga, durata circa 1 ora e mezza. Una volta finito il giro siamo usciti nel parco e abbiamo cominciato a camminare per raggiungere la parte più bella della Reggia: la peschiera grande. Questa peschiera, composta da tre grandi vasche alte circa un metro, ma di lunghezza raggiungono grandi misure: la prima è lunga 207m e le altre due 105m. In acqua c’erano grandi pesci che appena ci hanno visto si sono avvicinati; credo che avessero fame!!!!! Finita la lunga passeggiata ci siamo sistemati nel pullman per partire verso l’hotel. Durante il viaggio siamo passati accanto al Vesuvio ed abbiamo cercato di immaginare quando avvenne la famosa eruzione... Purtroppo siamo arrivati in albergo molto tardi perché la strada per l’albergo era stretta ed il nostro pullman non ci passava, quindi abbiamo dovuto usare l’altro pullman come un taxi per trasportarci in hotel. Finalmente in hotel abbiamo cenato e siamo corsi in camera tutti stanchi dopo il viaggio molto lungo. La mattina dopo ci siamo alzati molto presto per andare a visitare il museo della carta ad Amalfi. In seguito abbiamo ripreso il pullman per andare a Minori dove abbiamo pranzato e dove ci siamo preparati al concerto. Verso le ore 16 abbiamo suonato e siamo rimasti molto contenti sia noi e spero anche i professori. Siamo tornati in hotel di nuovo ad una certa ora. Questa sera siamo andati a dormire un po’ più tardi perché abbiamo voluto divertirci. La mattina dopo ci siamo alzati alle 6:30 per poter arrivare puntuali all’imbarco del traghetto per Capri. Questa mattina i prof. hanno deciso di lasciarci liberi di visitare il piccolo paese di Anacapri. Nel pomeriggio siamo rimasti in spiaggia a giocare e ad abbronzarci. Questa sera è stata l’unica in cui siamo rientrati puntuali per cenare. Dopo cena abbiamo giocato a calcio nel campetto dell’hotel e poi abbiamo ballato nella sala convegni fino mezzanotte, ma soprattutto abbiamo assistito alla sfilata che tutte le ragazze hanno fatto per Salvatore. Siamo riusciti a dormire solo verso 00:30 . La mattina dopo la abbiamo dedicata esclusivamente alla visita di Ravello, dove abbiamo pranzato e visitato la “Villa Rufolo”. Subito dopo siamo partiti con destinazione casa. Durante il viaggio abbiamo saputo anche che avevamo vinto il concorso di musica ed eravamo tutti super-felici. Arrivati a casa è stato bello dire a tutti che era andato tutto bene, ma soprattutto che avevamo vinto. Insomma è stata una gita bellissima piena di emozioni e di divertimenti. Luca Facchielli Primavera in pista e Rally matematico “PRIMAVERA IN PISTA” 2014: TANTE MEDAGLIE PER GLI ATLETI DI CHIUSI TUTTI I RISULTATI SALTO IN LUNGO Femminile 1° Cristiana Nardi 2° Filimon Andra Maschile 2° Francesco Scassagreppi LANCIO DEL VORTEX Femminile 3° Chiara Rende Maschile 3° Giacomo Cuicchi GETTO DEL PESO Femminile 1° Gioia Santoni 3° Erika Dubare 28 maggio 2014: ore 8.45, siamo chiamati, noi atleti del Graziano da Chiusi, alla palestra della scuola, per l'appello prima della partenza (e della vittoria). Tutti presenti, più una riserva "accidentale". Partiamo alle nove circa, sul nuovo pulmino dell'istituto: un ottimo esempio di pulizia che non durerà, a misura di bambino. Una volta arrivati, e fatta una foto ricordo per Facebook, ci rechiamo sugli spalti, sperando un posto sotto la tettoia (dato il tempo poco clemente della prima mattinata). Praticamente subito vengono chiamati gli atleti di 60 m, salto in lungo e lancio del vortex; immediatamente dopo tocca ai partecipanti del getto del peso e del salto in alto. Dagli scaloni continuano ad arrivare incitazioni verso gli atleti di tutti i comuni, mentre gli studenti si cimentano in tutte le prove disponibili. È il turno delle ragazze: stesse prove, ma diversi partecipanti, ovviamente. Corsa veloce, fondo, specialità pesanti ... fino a che non si arriva alle staffette: 3 4 squadre per batteria, si prendono i tempi; parte la prima, la seconda batteria ... Partono gli atleti! Chiusi è battistrada, zona di cambio, e guadagna terreno! Aumenta lo stacco, arriva la curva e ... altro buon cambio; Chiusi mantiene lo stacco ... ultimo cambio ... Cetona riprende terreno sul battistrada, ma non ce la fa! L'ultimo frazionista chiusino taglia il traguardo! Il tempo sembra buono .... Le gare sono terminate, solo una mezzoretta per cambiarsi e rifocillarsi, e iniziano le premiazioni. Podi di salti in lungo, 60 m, staffette, pesi, salti in alto e 600 m prendono posto in pista per l'assegnazione delle medaglie. E poi? Poi, in giro per Montepulciano! Ci fermiamo in un parco per fare qualche cavolata come piace a noi, e quindi, alle 5:30, tutti stretti nel pulmino per tornare a Chiusi. Abbiamo collezionato una decina di medaglie e abbiamo fatto vedere a tutti chi sono i chiusini! STAFFETTA 4X100 Femminile 3° Chiara Belmonte 3° Cecilia Scaramelli 3° Matilde Baldi 3° Anna Tassini Maschile 3° Giovanni Caiazzo 3° Jacopo Filardi 3° Ymar Caguing 3° Davide Margottini Il rally matematico Come quasi tutti gli anni alcuni classi della nostra scuola hanno partecipato alla gara del "Rally Matematico transalpino", gara matematica per classi dalla 3° elementare alla 2° superiore. Durante l’anno abbiamo fatto due prove per prepararci al rally. Questo rally consiste in gare di geometria relative ai problemi. Le prove vengono fatte in due giorni diversi. La professoressa di matematica non può essere presentente durante la prova; l’insegnante in vigilanza prepara i fogli sulla cattedra ed ogni capo gruppo prende il foglio con il problema da svolgere. C'è tempo 50 minuti, dentro c'è anche un foglio per scrivere la risposta e il ragionamento. Quest’ anno è andata bene per tutta la scuola perché si sono posizionati tutti tra i primi venti su centotrentacinque scuole, un buon risultato e noi siamo molto contenti. Pietro Cortellessa Jacopo Filardi Pagina 2 Graziano News Il Musical RUGANTINO ...ER MUSICAL Anche quest'anno il laboratorio del musical, con l'aiuto di quello scenografico, ha portato a termine uno splendido spettacolo che si è tenuto al teatro Mascagni di Chiusi il 5 giugno. Lo spettacolo è stato ripreso da Rugantino di Garinei e Giovannini, un musical ambientato nella affascinante Roma dell'800.Rugantino, un ragazzo spiritoso che vive alla giornata fra giochi, scherzi e piccole truffe, viene condannato alla berlina e preso in giro dagli amici con i quali scommette che riuscirà a conqui- stare la bella Rosetta. L'impresa sembra ardua, visto che è sposata. Dopo molti tentativi riesce a conquistarla, comunque resta il problema del marito che inaspettatamente viene ucciso. Della morte viene incolpato ingiustamente Rugantino e condannato alla ghigliottina, il quale, per riscattarsi agli occhi di Rosetta, accetta l’amaro destino. I personaggi sono stai azzeccati dal Professor Marco Giorgio Zullo che ringraziamo vivamente per l'immenso lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico. I ragazzi sono stati molto bravi e con le loro battute sono riusciti ripetutamente a strappare applausi e a divertire il pubblico. Ottimo anche il lavoro dei ragazzi del laboratorio scenografico che, oltre alle bellissime scenografie, sono stati indispensabili nel cambio delle scene. Ringraziamo la professoressa Liliana Marrazzo responsabile del laboratorio scenografico e del trucco e parrucco insieme alla figlia Cristella. E' stato indispensabile anche l'aiuto della professoressa Anna Maria Meloni per il servizio d'ordine e per averci aiutato a combattere l'ansia da palcoscenico. Un ringraziamento particolare va anche alla prof. Lucia Faleri che tanto si è prodigata per la buona riuscita dello spettacolo. Armanda Skuka, Elena Bianchi, Matteo Barbanera Pagina 3 Graziano News Lo Spettacolo teatrale IL CASTELLO SENZA TEMPO Questo è il titolo dello spettacolo realizzato dai ragazzi del laboratorio teatrale che è andato in scena Giovedì 29 Maggio. I protagonisti sono stati alcuni ragazzi delle prime, delle seconde e un ragazzo di terza che, guidati dall’esperta Anna Maria Meloni e dalle professoresse Lucia Marchi e Mara Astore, hanno lavorato per tutto l’anno per preparare il copione e i costumi e naturalmente le coreografie. Siamo stati impegnati per le prove generali mercoledì e giovedì e poi finalmente è arrivato il momento dello spettacolo che era diviso in due parti: la prima raccontava un sogno, la seconda una realtà. Lo spettacolo, tratto da un racconto, parla di un ragazzo di nome Giacomo che entra in un bosco nero … Era stata una farfalla dal dorso bruno dove si intravedeva il disegno di un capo d’uomo privo di occhi, di labbra, di naso,a tirarselo dietro. Se ne innamora all’istante e non smette di inseguirla … Giacomo cattura la farfalla e questa inizia a parlare presentandosi: comincia prima lamentandosi della sua prigionia poi si mette a raccontare della sua vera natura e della causa della sua fine. Dice di essere la morte e di essere stata trasformata in farfalla dal gigante Rutilio che protegge gli immortali. Lei era andata lì per far morire gli immortali che abitano nel castello senza tempo, ma ,non essendovi riuscita, incoraggia Giacomo a prendere il suo posto. Atropo (la farfalla) rivela al ragazzo le tre parole segrete per sconfiggere il gigante (Klatù, Baradà,Niktò) e lo guida fino al castello. Dopo la sconfitta del gigante, Giacomo entra nel castello e incontra gli immortali. Questi dialogano sofferenti e spiegano il loro desiderio: vogliono morire!!!. Perciò Giacomo chiama Atropo che li tocca uno a uno e lentamente muoiono. Nella parte finale entrano i bidelli, suonano la campanella e gli alunni escono dalla classe, tirando cartacce e lattine. Resta a pulire Andrea,uno dei bidelli,che vede Giacomo che dorme su un banco. Lo sveglia rimproverandolo e Giacomo si rende conto, un po’ dispiaciuto, che è stato tutto un sogno e capisce di essersi addormentato mentre la prof. Di Meo spiegava scienze. Pagina 4 DIETRO LE QUINTE Emma: è stato uno spettacolo molto bello, emozionante e commovente e, allo stesso tempo, divertente. Nonostante le grida e la disperazione di noi alunni ,credo che questa esperienza mi rimarrà impressa per tutta la vita. Asia: è stato sicuramente uno spettacolo molto poetico, seppur di breve durata, che ispira armonia da tut- te le parti. La parte più difficile per noi “attori” è stata senza dubbio il cambio. Senza dubbio questa esperienza non può che essere positiva e so che non mi scorderò mai l’impegno che non solo noi abbiamo messo in questo spettacolo, ma anche chi ci ha guidato. Chiara: è stata un esperienza veramente bella ed emozionante,spero che il prossimo anno possa rivivere questa esperienza meravigliosa con un altro spettacolo. Alice: nella recita io ho fatto due parti: Il bosco e il ragazzo che usciva da scuola. Mi sono divertita di più nella prima parte dove oltre a ballare, dicevo anche diverse battute. Per me è stata un’ esperienza bellissima e non la scorderò mai!!!. Martina: nello spettacolo ho impersonato tre parti: il bosco, gli immortali ed il ragazzo all’ uscita della scuola. E’ stata un’esperienza molto bella. Mi sono affaticata, ma anche molto divertita. Abbiamo fatto molte prove per allenarci eppure ho sbagliato durante la parte dell’ immortale. Se devo riassumere tutto in una parola … “ E’ stato fantasticooo!!!” Bardhyl: io ho fatto 4 parti, mi sono così divertito che mi sono ricordato ogni passo e ogni parola,mi sono così emozionato che ero tutto “ infuocato” in parola, mi sono mi divertitoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Emma Bea Marti Graziano News Concorso La Nazione I nuovi bulli scelgono altri metodi Cyberbullismo: per il 72% degli adolescenti è il fenomeno più pericoloso di oggi Come nel mondo “reale” ci sono bulli che usano violenze fisiche o psicologiche nei confronti di altri, così nel mondo “virtuale” esistono persone che, avvantaggiate anche dall’anonimato, usano il Web per esercitare la loro prepotenza. È questo il fenomeno del cosiddetto cyberbullismo, una forma di molestia condotta tramite mezzi elettronici e più specificatamente e-mail, chat, blog, siti web e telefoni cellulari. Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone. E’ cyberbullismo far circolare delle immagini spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo, tenere comunque un comportamento che può costituire un danno psicologico a chi le riceve. Se le comunicazioni non avvengono esclusivamente fra minori, tale comportamento viene definito cyber molestia. Oggi la distinzione tra vita online e vita offline è davvero minima. Le attività che i ragazzi svolgono online o attraverso i media tecnologici hanno quindi spesso conseguenze anche nella loro vita reale. Allo stesso modo, le vite online influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e questo elemento ha diverse ricadute che devono essere prese in considerazione. Il cyberbullismo costituisce un doppio rischio. Si può caderne vittime o diventare cyberbulli. Spesso i ragazzi però non sono consapevoli della gravità di ciò che fanno, molti cyberbulli lo sono senza saperlo e pensano che quello che fanno è solo uno scherzo fatto "così, tanto per fare"; altre volte invece questi comportamenti sono messi in atto per far pagare qualche presunto torto.Che questo fenomeno si stia espandendo sempre di più è dimostrato anche dalle nuove iniziative prese negli ultimi tempi per fermarne la diffusione, come ad Pagina 5 esempio quella del policlinico “Gemelli” di Roma ,dove è stato aperto un ambulatorio dedicato alla prevenzione e al trattamento delle vittime, dei loro genitori, ma anche dei bulli. Anche la rete sta cercando di organizzarsi per contrastare il problema: è stato realizzato infatti un codice contro il cyber bullismo, con il quale si prevede che gli operatori della rete si impegnino a fermare qualsiasi episodio di cyber bullismo segnalato dagli utenti. Il documento specifica che i meccanismi e i sistemi di segnalazione dovranno essere adeguatamente visibili e cliccabili all’interno della pagina, e dovranno essere anche semplici e diretti, in modo da consentire a tutti l’immediata segnalazione di situazioni di pericolo. Certi provvedimenti sono la dimostrazione della gravità del problema e della sua massiccia diffusione. Redazione seconde e terza media QUANDO LA RETE INGANNA CONOSCERLA PER EVITARE LE TRAPPOLE Ormai Internet è diventato uno dei mezzi di comunicazione più importante e usato in tutto il mondo. Tutti sono in grado di riconoscerne le grandi potenzialità, ma non altrettanto noti sono i rischi che si corrono in rete, soprattutto quando ad usarla sono bambini e adolescenti. Da un’ indagine è emerso che più del 90% dei ragazzi possiede un computer, più del 40% usa internet e il 20% lo fa in totale assenza dai genitori. Questo li rende dei potenziali cyberbulli, ma anche delle ipotetiche vittime. E’ necessario che i ragazzi siano i primi autori della loro sicurezza quando sono online divenendo sempre più attenti è consapevoli dei rischi e dei pericoli che corrono. Importante è anche il ruolo degli adulti, genitori e insegnanti, ai quali spetta fornire un’adeguata informazione ed effettuare un costante controllo. Tuttavia il problema rimane difficile da contenere anche perché si stima che meno di un terzo delle vittime ne parli ai genitori o ad altri adulti di fiducia. Si preferisce il silenzio per vergogna, timore dei rimproveri, intimidazione, senza rendersi conto che questo atteggiamento è il miglior alleato del cyber bullo. Graziano News Concorso La Nazione - Facebook Proprio per questo sono nate varie associazioni per Buon Compleanno Facebook: 10 aiutare e difendere i ragazzi in difficoltà, come il “Telefono azzurro ”, alle quali ci si può rivolgere anni di networking per avere consigli e sostegno, prima che il proble- Ebbene sì, il social network più famoso del mondo ma divenga troppo grave e sfoci poi in tragiche compie 10 anni: in questo tempo, Facebook ha subito importanti cambiamenti: entrate, poche uscite e iscriconseguenze. Combattere il cyberbullismo: il parere dello psicologo Il Cyberspazio: un ambiente senza confini Quale è il suo parare sul cyber bullismo? Di preoccupazione, perché nel cyber spazio possono accadere cose positive, ma anche fenomeni di aggressione, di prepotenza, di provocazione che assumono una dimensione planetaria, creando grandi disagi. Quale è la differenza tra il bullismo tradizionale e il cyber bullismo? Il bullo si confronta faccia a faccia con la vittima e il contesto sociale può mitigare un atteggiamento aggressivo. Il cyberbullo si può nascondere dietro una falsa identità, non entra in contatto con la persona che viene vessata e questo può aumentare la violenza di questa azione. Cosa spinge il ragazzo a diventare bullo? Problematiche personali, questo atteggiamento nasce da lacune sul piano relazionale, magari nell’ambito della famiglia, da un senso di inferiorità, si tratta di una personalità paradossalmente fragile che spesso mette in atto comportamenti compensatori aggressivi. Perchè i ragazzi si lasciano trasportare? Perche il mondo del cyber spazio è affascinante. Quali sono le conseguenze per le vittime del cyber bullismo? Sono numerose. Vanno dal disagio, all’ansia, agli attacchi di panico, ai disturbi organici tipo cefalea, alla demotivazione, magari alla frequentazione di luoghi pubblici o scolastici, fino poi a parlare di problematiche più gravi come la depressione e purtroppo a volte anche al suicidio. I bulli si rendono conto delle conseguenze? No, perché non c’è contatto con la vittima e per il persecutore molto spesso è difficile rendersi conto di quello che può accadere nella vita psichica e fisica della vittima e proprio questo a volte esaspera la perpetuazione del comportamento. Pagina 6 zioni di milioni di nuovi utenti. Allora, ma da dove viene questo sito/app/social network che ha monopolizzato il mondo? Beh, l’hacker che ha inventato questo mezzo di comunicazione l’ha creato quando era all’università .Si chiama Zuckenberg e lo ha programmato per scambiare compiti e tesi con i compagni di scuola. In seguito il sito fu allargato all’intera zona di Boston, per poi diffondersi in tutta l’America. E, anni dopo, si estese a tutto il mondo, immettendo molte delle applicazioni che oggi diamo per scontate: le foto furono inserite solo nel 2005 e il diario addirittura nel 2011. Oggi, ogni immagine è taggata, commentata e bersagliata di" mi piace", come quelle in felpa di Mark Zuckenberg, armato di biglietto “I’m CEO, Bitch”(tradotto: sono un amministratore delegato,p*****a). Ormai, foto come questa(ma principalmente di più stupide) sono l’argomento di condivisione di migliaia di utenti. Ecco, appunto degli utenti vogliamo parlare: il sito conta oggi ben 1.230.000.000 di utenti(una persona su cinque), di cui 26.000.000 in Italia. Infatti i giovani stanno “migrando” verso la messaggistica istantanea: infatti, un'altra app per cellulare sta emergendo, What’s app ,( espressione che si rifà allo slang americano). Invece si è registrato un aumento considerevole della popolazione anziana che si è registrata sul sito: si è raggiunto un notevole aumento negli ultimi anni; infatti, da quando Facebook ha raggiunto il milione di iscritti, le persone nelle fasce di età più alte sono aumentate notevolmente: gli ultra-quarantenni hanno raggiunto il 42,6 %. Però chi incolpa il sito di aver creato “una situazione di odio simile al terrorismo degli anni ‘70” è ancora qui, e continua a bersagliare Facebook di accuse spesso infondate. Infatti, se c’è qualcuno che crea gruppi per inneggiare ai boss mafiosi, la colpa è della criminalità organizzata. È comunque vero che le vite di molti utenti si confondono con quella virtuale sul sito, gente che passa sette giorni su sette a tre centimetri dallo schermo del computer/servizio mobile. Ma stalker, falsari, drogati e altra brutta gente che gira sul sito sono il vero problema. Ora, Facebook sembra essere comunque in crescita, e sembra che il suo creatore abbia ancora idee sul da farsi, per cui, se ti vuoi sbarazzare “dell’orrore che tiene tuo figlio attaccato allo schermo distruggendogli la vita”, beh, dovrai ancora aspettare molto. Jacopo Filardi & Gionatan Samo Graziano News Scambio con la Francia SCAMBIO CULTURALE CON LA FRANCIA Quest’anno oltre alla gita, noi, i ragazzi di terza abbiamo vissuto un’esperienza fantastica, quella di andare in un altro paese insieme ai nostri compagni e di abitare nelle famiglie dei nostri corrispondenti. Abbiamo soggiornato ad Andresieux-Boutheon, un paese gemellato con Chiusi e abbiamo visitato i luoghi principali che si trovano nei suoi dintorni. In realtà si trattava della seconda parte dell’esperienza dello scambio culturale, poiché ad ottobre eravamo stati noi ad ospitare i nostri corrispondenti francesi nelle nostre case. Era stata un’esperienza bellissima, che tutti noi ricordavamo ancora con grande emozione ed affetto, poiché tra noi e i nostri corrispondenti era nato molto affiatamento. Durante il viaggio di andata eravamo tutti emozionatissimi di rivederli, ma anche un po’ preoccupati di affrontare quest’esperienza. Il primo giorno abbiamo visitato la scuola nella quale studiano i nostri corrispondenti francesi, che è molto diversa dalla nostra: -vi sono varie aule per ogni lezione, -ci sono delle stanze dove si approfondiscono i vari argomenti e altre dove si può passare un po’ di tempo quando mancano alcuni professori; -la loro mensa è molto più grande della nostra e inoltre ci sono più varietà di cibi. Pagina 7 Dopo la visita alla scuola ci siamo recati al castello di Boutheon e ai suoi giardini dove abbiamo visto i vari pesci che nuotano nella Loira e abbiamo potuto ammirare la bellezza di questi giardini. In seguito ci hanno accolto in comune e ci hanno fatto visitare le varie stanze della sede comunale. Il secondo giorno abbiamo visitato la parte antica della città di Lion, i traboules e le Fourviere. In seguito abbiamo fatto shopping. E’ stato veramente interessante, ma anche molto divertente. Il terzo giorno siamo andati a visitare il Palazzo dei Papi ad Avignone e in seguito ci siamo recati a scuola dove abbiamo cantato dei canti in italiano con i nostri corrispondenti. Il quarto giorno abbiamo visitato la città di St.Etienne e nel pomeriggio abbiamo visitato la miniera. Sinceramente non mi aspettavo che fare questo scambio culturale fosse un’esperienza così interessante. Prima di tutto è stato bello poter fare nuove amicizie, particolarmente interessante è stato anche andare a vivere in una nuova famiglia che non conoscevo che, devo dire però, è stata gentilissima. Molto bello poi è stato visitare nuovi paesi e monumenti, ma soprattutto è stato stimolante avere l’occasione di mettere alla prova il nostro francese. Mi dispiace che tutto sia passato così velocemente. Giulia D’Agnelli Graziano News Gite GITA AD OLTREMARE CON LE CLASSI PRIME Quest’anno tutte le prime sono andate a Oltremare, per la solita gita didattica, l’ otto di maggio. Ci siamo divisi in due gruppi:1° A con la 1° D e 1° B con la 1° C .Il viaggio è stato lungo per tutti, eravamo anche un po’ stanchi per la levataccia,dato che la gita è iniziata alle 6:00 di mattina. il primo gruppo ( 1° A e 1°D), che era in un pullman diverso si è rallegrato chiacchierando, invece il secondo gruppo ( 1° C e 1° B) ha passato il tempo cantando in coro per tutto il viaggio. C’è stata una sola fermata all’ autogrill per la colazione e per il bagno. Per il resto sono state 4 lunghissime ore di viaggio. All’arrivo ci hanno dato i biglietti e abbiamo deciso la scaletta: -1° laboratorio -Fattoria didattica -Pianeta mare – Pranzo -Isola dell’avventura -2° laboratorio shopping –Delfini -Darwin - Il volo dei rapaci -10 minuti liberi. Il primo laboratorio era quello della geometria nella natura e ci hanno spiegato come sia possibile trovare gli assi di simmetria prima negli animali e poi nei fiori. Abbiamo poi parlato delle rotazioni simmetriche dei fiori e per finire abbiamo individuato le figure geometriche neifiori. È stato un po’ noioso, ma abbiamo imparato tante cose. La fattoria didattica era un po’ infantile ma ugualmente carina. Abbiamo conosciuto tanti animali : un asino, un topolino, un pony, un riccio, una pecora nana in via di estinzione (in questa specie, un esemplare particolare è la pecora bianca).Poi siamo andati a vedere “PIANETA MARE” al quale si accedeva attraverso scale mobili. C’era un po’ di tutto: acquari con pesci e cavallucci marini di tutti i colori, vasche piene di varie specie di squali e tanti altri pesci. Siamo arrivati alla vetrata con i delfini che facevano varie acrobazie con la palla, la coda e il resto del corpo. Accanto alla vetrata c’era una schermata dove veniva riprodotto il parto di un delfino, adorabile!!!. Abbiamo anche visto lo scheletro di una balenottera cucciola lunga 15m (fortuna che era un cucciolo!!!) Gli adulti possono arrivare fino a 30m. Dopo aver visto quegli animali veramente divertenti, siamo anPagina 8 dati a pranzo. Nella mezz’ora che ha seguito il pranzo siamo andati al parco acquatico dove siamo saliti su delle barche che spruzzavano acqua e passavano sotto due cascate. Chiara è stata con Beatrice, Martina e Alice; Emma è stata con Asia, Ludovica, Anita; Maddalena è stata con Raffaella, Matteo, Luca. Tanto per cominciare, appena siamo salite ,la barca ha iniziato a riempirsi d’acqua, alla guida c’era Martina e accanto Beatrice, Chiara e Alice erano dietro. Ad un certo punto la barca si è fermata sotto la cascata: a quel punto le ragazze sono entrate nel panico: Alice ha inclinato la barca perché voleva scendere, Martina per ridare la spinta alla barca , invece di pigiare il pedale ha infilato la mano ingessata nell’ acqua, quando si è accorta dell’ errore si è messa a piangere, Beatrice per non bagnarsi si nascondeva sotto i sedili della barca. Chiara cercava in tutti i modi di tranquillizzare Martina e alla fine sono arrivate sane e salve. Dato che mancava ancora un altro po’ di tempo le nostre ragazze hanno approfittato per fare un altro giro. Questa volta i gruppi erano Chiara, Martina, Raffaella e Maddalena. A differenza dell’altro percorso , questo è stato più tranquillo. Nel pomeriggio , spettacolo dei delfini e dei pappagalli e poi tutti a casa,stanchi e senza più voce per i tanti canti del viaggio. Asia Della Lena, Emma Laurini, Alice Dragoni, Chiara Valdambrini e Martina Tiezzi GITA AL MUSEO DEL BALI’ CON LE CLASSI SECONDE Quest'anno come tutti gli anni,la scuola ha organizzato una gita; tutti credevano che sarebbe stato noiosissimo, perché ci avevano detto che saremmo andati in un museo, per la precisione il ”Museo del Balì”: nome alquanto strano, anche perché nessuno di noi sapeva cosa volesse dire “balì”. La data della partenza era il 12 Maggio alle ore 6:30; abbiamo viaggiato su un pullman a due piani, ma all'andata noi della 2C siamo stati al piano inferiore. Durante il viaggio di andata ho dormito per la maggior parte del tempo, insieme ad Alice; ci hanno fatto anche una foto… Arrivati a Saltara (in provincia di Pesaro-Urbino), il luogo in cui si trovava il museo, mi hanno svegliato e mi hanno dato una triste notizia:il posto era invaso da polline di pioppo; infatti ho visto dai finestrini dell'autobus che era più bianco che colorato a causa di questi batuffoletti. Siamo scesi dal pullman e ho incominciato a starnutire, mi pizzicavano gli occhi, stavo malissimo:ero molto allergica a quei cosini antipatici. Graziano News Gite e uscite Ci siamo fermati in un prato a mangiare aspettando il nostro turno per il giro guidato al museo; erano le 10:30. Ci hanno fatto andare verso l'entrata del museo, ma abbiamo dovuto aspettare ancora un po'; io ed altri due persone siamo entrate dentro il museo davanti al bar, perché soffrivamo di allergia. In esposizione c'erano diversi giocattolini scientifici e non: io ho comprato “Shanghai” quel gioco in cui devi cercare di prendere i bastoncini intrecciati senza far muovere gli altri; Carina ha comprato un quadro di sabbia che si poteva girare e così cambiava disegno, mentre Giulia ha comprato una pallina antistress che poteva cambiare forma, era fatta con un palloncino con dentro la farina. Dopo un po' di attesa hanno diviso le tre classi (2A, 2B, 2C) in due gruppi e abbiamo cominciato il giro del museo: c'erano stanze dedicate all'illusione ottica, alla fisica e alla matematica. Le guide sono state un po' frettolose nel farci visitare le stanze, ma è stato bello lo stesso. Gli esperimenti che mi hanno colpito di più sono stati: il “pendolo di Foucault” e i “pendoli di Newton” insomma mi piace la fisica. Il pendolo di Foucault è stata il primo metodo per dimostrare che la terra gira su se stessa: infatti il pendolo era posizionato sopra un piattaforma di sabbia e si muoveva in modo da formare delle linee che ogni secondo che passava si spostavano un po' in modo da far sembrare che fosse il pendolo che si muoveva. Invece i pendoli di Newton servivano a dimostrare la teoria gravitazionale dei corpi e ci siamo divertiti a fare diverse combinazioni di movimenti. Finito il giro abbiamo fatto pranzo e fino alle 16:00 abbiamo avuto il tempo di giocare: io e Carina siamo state sempre dentro e poi ci hanno raggiunto anche i nostri amici, abbiamo giocato a”Shanghai” e a “Nomi, cose e città”. Siamo partiti e durante il viaggio, questa volta al piano superiore, abbiamo giocato a “Obbligo o Verità”. Hanno fatto molti inciuci e mi sono divertita molto; alle 20:00 siamo arrivati a Chiusi. E' stato un viaggio di istruzione molto bello e divertente che ci è servito ad imparare la scienza divertendoci. VISITA A MONDO X Il giorno 28 febbraio ci siamo recati a Mondo X. Innanzitutto Mondo X è stato fondato da Padre Eligio al fine di riportare chiunque lo volesse sulla retta via. Mondo X è innanzitutto una comunità che vive nel Convento di S. Francesco di Cetona. Questo convento venne edificato nel 1212. Venne distrutto in epoca napoleonica e successivamente restaurato. Appena arrivati ci hanno accolto alcuni ragazzi della comunità che ci hanno guidato nella visita alcune parti del monastero,come il chiostro all’aperto, costruito con un pavimento pendente,affinché le acque vengano accumulate nei canali di scolo. Successivamente ci hanno fatto vedere dei resti di un antica strada romana,siamo saliti e ci siamo trovati nel sacello, dentro al quale c’era un crocifisso,con un Gesù diverso dal solito poiché rasato e senza capelli. C’è chi dice che sia stato per volere del restauratore,un'altra versione è quella del vangelo che dice che Gesù nella croce oltre ad essere stato spogliato dei suoi vestiti,gli siano stati tagliati i capelli e rasata la barba. Nel sacello i ragazzi della comunità si ritrovano prima di ogni pasto per pregare. Poi ci siamo recati nel chiostro piccolo,anche questo con il pavimento in pendenza per permettere che l’acqua vada nei canali di scolo. Dopo di che ci hanno portato nel vecchio forno a legna,nel quale i ragazzi della comunità cucinano il pane e la pizza o qualsiasi cosa che si possa fare con la farina. Ci hanno condotto poi nella stanza del focolare,l’unica stanza in tutto il convento in cui ci sia un fuoco acceso,sopra al camino ci sono due piccole nicchie,dove in passato i frati malati dormivano perché bisognosi di calore. Qui i membri della comunità si incontrano la sera per parlare del giorno che è passato,di cosa hanno fatto,e se qualora ci fossero state delle discussioni,di risolverle. Infine ci siamo recati nel refettorio,il posto dove si fa colazione,pranzo e cena. Qui abbiamo spiegavano cosa era Mondo X e perché erano lì,molti di loro erano lì per riprendere in mano la propria vita,che si erano distaccati dalla famiglia per vari motivi,tra cui quello del disaccorEmma Mencarelli do. La cosa che mi ha colpito di Mondo X è la semplicità di queste persone,il modo semplice di vivere,senza cellulari,senza internet,la loro è una vita quasi da eremiti. Anche se ci hanno spiegato che non sono del tutto isolati,e le notizie più importanti arrivano. Loro rinunciano a tutto ciò che è futile,vogliono ritornare alle origini,perché sentono questa necessità. Non bisogna pensare a Mondo X come una comunità di cura per i drogati o i tossici dipendenti bensì come una grande famiglia,dove tutti collaborano,si aiutano,si scontrano,tutto quello che succede in una normale famiglia. Pagina 9 Graziano News Uscite La comunità è composta da circa 30 persone,di tutte le età,di tutte le parti dell’Italia,dal nord al sud. Non si lavora mai da soli,sono sempre in due o più persone,tutto questo per far si che ci sia un accrescimento personale,cioè che ognuno può imparare dall’altro,ci possono essere critiche,ma quest’ultime hanno sempre la finalità di cambiare la persona in meglio. Secondo la mia opinione,questo posto ha un non so che di magico,qualcosa che riesce a farti capire che la vita non è fatta solo di comfort e divertimento,ma è fatta di sacrifici,collaborazione,ora come ora non sarei in grado psicologicamente di stare in questo posto,lontano da tutto e da tutti,la mia famiglia,i miei amici. Però aver scoperto che alcuni ragazzi sono entrati in comunità all’età di sedici anni,per me è stato sconcertante,ma riflettendoci ho capito che non si è mai troppo giovani o vecchi per girare pagina e scrivere un nuovo capitolo della propria vita,forse questi ragazzi così giovani hanno sentito dentro di loro il bisogno di un rinnovamento,di un cambiamento radicale,ed è per questo che si sono recati a Mondo X. Un cambiamento del genere potrebbe far bene a questa società che sta andando alla deriva,che è cambiata tanto e troppo velocemente,a questa società dove bisogna aggredire chi sbaglia o chi è diverso da noi,a questa società che omologa tutti in modo uguale,questa società che ha perso il contatto umano,questa società fatta di raggiri e sotterfugi. Se non ci muoviamo a cambiarla saremo sopraffatti da essa,non basta il singolo che la vuole cambiare,perché non basterebbe poiché sarebbe visto come uno diverso,ma serve la collaborazione di tutti,perché insieme forse potremmo farcela a cambiare questa società e a far rivivere alcuni valori fondamentali che si sono persi durante questo cambio repentino,valori come la sincerità,il rispetto di sé e degli altri,e l’amicizia. In questi ultimi tempi sono andati persi questi valori,la sincerità è andata a farsi fottere ormai ognuno manipola la verità a proprio gusto e piacimento,il rispetto di sé non c’è più visto che molte ragazze giovani si prostituiscono,il rispetto degli altri pure,si cerca sempre di distruggere l’altro per avere la gloria e infine l’amicizia,un legame che lega gli uomini tra loro da secoli,ora si sta pian piano distruggendo,molti diventano amici per un secondo fine o per aggiungere un altro amico alla sua lista,ma poi cosa ti rimane dentro? Quell’amico o amica ci sarà nel momento del bisogno? Questa visita a Mondo X mi ha fatto riflettere su tutto questo,inoltre posso dire che ci vuole molto coraggio e forza di volontà da parte dei ragazzi della comunità,una forza di volontà che è stata in grado di farli separare dal mondo esterno e dalle famiglie,una forza di volontà che li ha aiutati a superare le loro difficoltà. Io ammiro queste persone,perché io personal- Pagina 10 mente non sarei in grado di fare quello che hanno fatto loro,ovvero ritornare alle origini e ricominciare la loro vita da capo,beh si diciamo che loro hanno attraversato periodi bui della loro vita e io no,ma è anche vero che loro sono stati a contatto della nuova tecnologia e sono riusciti a farne a meno,ecco questo sarebbe per me il più grande scoglio da superare. A volte non ci farebbe male eliminare le cose superflue e vivere con il necessario,purtroppo l’uomo a volte è così cieco da mette il paraocchi e non accorgersene. Ymar Caguing Vita di Pi Sabato 29 Marzo siamo andati, con la scuola, al cinema a vedere il film Vita di Pi. E’ la storia di Piscine Molitor Patel, un ragazzino indiano che viene preso in giro a causa del suo nome che viene ridotto semplicemente in Pi. Suo padre gestisce uno zoo ma, a causa dell'instabile situazione politica ed economica dell'India negli anni Settanta, decide di emigrare con la famiglia in Canada per rifarsi una vita, dopo aver venduto tutti gli animali. La famiglia salpa insieme ad alcune bestie destinate agli zoo canadesi, ma, durante il viaggio, la nave affonda, causando la morte dei familiari di Pi e di quasi tutti gli animali. Soltanto Pi e quattro animali (una zebra, un orango, una iena ed una tigre del Bengala di nome Richard Parker) riescono a salvarsi raggiungendo una scialuppa di salvataggio. La scialuppa vaga nell'oceano per diversi giorni e Pi assiste terrorizzato all'uccisione della zebra e dell'orango da parte della iena e alla morte di quest'ultima per mano di Richard Parker. Rimasto solo con la tigre, Pi medita di ucciderla per timore di essere ammazzato a sua volta .Col passare dei giorni, decide di addestrarla dimostrandosi autoritario per farsi ubbidire e per stabilire gli spazi sulla scialuppa, ma anche amichevole e generoso per aiutarla a sopravvivere. Non mancheranno gli scontri psicologici con la tigre e imprevisti come tempeste o periodi torridi, cui conseguirà malessere fisico, mentale e morale. Pi e la tigre approderanno su un'isola deserta popolata solo da Suricati. Alla fine approderà in Messico dove Richard Parker, con il quale ha costruito un rapporto speciale, fuggirà in una foresta abbandonandolo.In ospedale, davanti ai due agenti della compagnia assicuratrice della nave trarrà le conclusioni morali e religiose della sua peregrinazione e davanti alla loro incredulità, gli proporrà un altro racconto, più semplice e senza animali, invitandoli a scegliere: i due intervistatori opteranno per la storia con Richard Parker. Il film era molto bello, ma un po’ noioso e molto triste. Beatrice Vagnetti Alice Dragoni Graziano News Teatro Cyrano di Bergerac Incontro con Alessandro Preziosi Magica serata oggi,domenica 23 febbraio, al teatro Mascagni, dove una folla impaziente attendeva l'arrivo di Alessandro Preziosi, uno degli attori più ricercati del momento. L'occasione era data dallo spettacolo "Cyrano sulla luna" con Preziosi protagonista e regista che, prima di entrare in scena si è fatto intervistare dalla nostra redazione nell'ambito dell'incontro "A tu per tu con l'autore" organizzato dalla Fondazione Orizzonti . Per noi è stato emozionante potergli rivolgere alcune domande sia sulla carriera che sulla sua vita privata. Infatti abbiamo letto che ha due figli: Andrea Eduardo ed Elena ed eravamo curiosi di sapere come se la cavasse con un figlio adolescente. Alessandro ci ha spiegato di avere un buon rapporto con i ragazzi di oggi e ha aggiunto di ritenersi un importante punto di riferimento per loro. Gli abbiamo poi chiesto se preferisce lavorare come attore o come regista e lui, senza esitare, ha risposto che preferisce il mestiere di regista. Poi, visto che ha ricevuto il premio Kineo al festival di Venezia del 2008, con il commissario De Luca, per il miglior film televisivo,abbiamo chiesto se per lui è stata una cosa inaspettata e lui ha risposto di dare poca importanza ai premi, ma che comunque è stato felice e sorpreso di averlo ricevuto. Ha risposto con molta disinvoltura alle nostre domande, ma ce n'è stata una che l’ ha lasciato senza parole: alla domanda “ cosa significano le donne nella Pagina 11 sua vita?” è rimasto perplesso. Ha fatto la linguaccia e, molto modestamente, ha confessato che non ha ancora trovato delle donne che riescano a sopportarlo, a parte sua madre e sua figlia. In conclusione è stata un’esperienza bellissima e siamo tornate a casa soddisfatte anche perché Alessandro si è fermato a chiacchierare con noi e ci ha fatto persino l’autografo ! Asia Della Lena, Alice Dragoni , Martina Tiezzi e Beatrice Vagnetti ******* Cyrano sulla luna, un viaggio nel cosmo che ci fa riflettere sulla società del nostro tempo. Oggi, sarà messa in scena una storia scritta da Cyrano De Bergerac. Non si tratta però di Cyrano e del suo amore per Rossana, ma vedremo un Cyrano letterario e pre-fantascientifico, che a imitazione di Astollfo, si reca sulla Luna dove incontra strani personaggi. L’opera di Bergerac è una satira graffiante ai costumi del suo tempo. Alessandro Preziosi interpreta e dirige in chiave moderna questo lavoro, un’occasione divertente,ma anche ricca di spunti di riflessioni per la critica al mondo d’oggi. Lo spettatore è coinvolto in questo viaggio fantastico e alla fine ha gli elementi per distinguere tra la realtà e la fantasia. Iacopo Filardi e Gionatan Samo Graziano News Classe 5°A tempo normale—Scuola primaria Chiusi Scalo VISITA AL MUSEO DI SARTEANO Il giorno 4 aprile 2014, con lo scuolabus, accompagnati dalle nostre maestre, siamo andati a visitare il museo archeologico di Sarteano. Al nostro arrivo siamo stati accolti dalla dott.ssa Minetti, direttrice del museo. Inizialmente, per rinfrescarci un po’ la mente, abbiamo visto un filmato che riassumeva la storia degli Etruschi, poi è iniziata la visita. Partendo dalla stanza dove sono esposti i reperti del periodo villanoviano abbiamo visto oggetti di piccole dimensioni, ma di grande importanza, perché questi hanno permesso agli scienziati di capire che gli Etruschi, inizialmente, utilizzavano le tombe a pozzetto. Siamo poi passati nella stanza del periodo orientalizzante, che va dal 700 al 580 a.C. Abbiamo visto fibule di bronzo da uomo e da donna e rasoi per l’ uomo, bracieri che risalgono alla fine del V secolo a.C. Nella tomba a camera di Macchiapiana è stato ritrovato un canopo di una donna con in mano un’ascia, che vuol dire “potere” e vicino il canopo del figlio. Nella terza sala è esposto un cippo di Sant’ Angelo in pietra fetida con raffigurate alcune scene di un funerale etrusco e uomini che suonano gli Aulos e la Cetra. Accanto alla sala del cippo c’è un piccolo ambiente, lì ci sono le ceramiche dipinte con figure rosse e nere del V e IVsecolo a.C. della necropoli della Palazzina; alcune di queste ceramiche provengono da: Atene, Samos e Corinto. Inizialmente gli Etruschi non riuscirono a riprodurre questo tipo di ceramica, infatti fecero dei vasi grigi e beige In seguito, nel piano sottostante del museo, abbiamo visto una fedelissima riproduzione della tomba della Quadriga Infernale. Lì, è dipinta una quadriga, composta da due leoni e due grifoni, che traina un carro condotto da un demone con uno sguardo inquietante e i capelli rossi. Il demone “Caronte” ritorna nel mondo dei vivi dopo aver depositato il defunto nell’aldilà. Sotto sono dipinti dei delfini che si tuffano in acqua come segno del Pagina 12 passaggio dalla vita alla morte. Dopo l’immagine della quadriga c’è una porta con una nicchia che divide il mondo terreno da quello dei morti. Accanto, nel mondo dell’aldilà, c’è un banchetto funebre con il babbo e il figlio sopra un kline. Un servo porta un “colum” per filtrare il vino. Nella parete in fondo c’è un serpente a tre teste e nell’altra un ippocampo. Nelle sale accanto ci sono tutti i ritrovamenti dal 2001 al 2008. Gli oggetti di lusso, come la bella collana d'oro o il manico in osso di specchio, mostrano la ricchezza delle famiglie aristocratiche della zona. Questa visita è stata molto interessante anche se, a causa della pioggia, non abbiamo potuto visitare la tomba della quadriga infernale. Lorenzo Bicarini classe 5 A Dal progetto “E-inclusion a portata di LIM”ad un e-book La classe 5 A della scuola Primaria di Chiusi Scalo a conclusione del progetto E-inclusion a portata di LIM “La vita nella storia…della Chiusi” ha prodotto un ebook “parlato” e un opuscolo cartaceo. Da dicembre a maggio, parallelamente al percorso storico, gli alunni sono stati impegnati a ricercare notizie, immagini, leggende, curiosità e avvenimenti riferiti alla Chiusi etrusca, romana e paleocristiana. Hanno utilizzato fonti di vario tipo, visitato siti archeologici del territorio chiusino e quando non è stato possibile farlo personalmente, l’hanno fatto virtualmente, grazie all’uso della lavagna multimediale che ha stimolato l’apprendimento in modo originale e creativo. Ogni alunno, a rotazione, ha poi utilizzato la lim per riorganizzare il proprio materiale e presentarlo ai compagni, partecipando in modo attivo alla creazione del prodotto finale, in un clima collaborativo e…”inclusivo”. Graziano News Classe 5°A tempo normale—Scuola primaria Chiusi Scalo GLI ETRUSCHI A TAVOLA La seconda parte era un trionfo di dolci, frutta, Molti popoli antichi vivevano di pastorizia e agricoltura, così anche gli Etruschi. Nella letteratura dei Greci e dei Latini troviamo racconti che parlano di prodotti alimentari usati dagli Etruschi. Catullo chiama i nobili etruschi “Etruscus obesus” cioè Etrusco obeso per il suo aspetto grasso e molle. Gli Etruschi apparecchiavano, due volte al giorno, mense sontuose ed erano serviti da servi. Nelle pitture tombali, che i ricchi Etruschi hanno lasciato, troviamo delle informazioni che riguardano il loro modo di vivere e nei reperti sono state trovate grandi varietà di semi di frutta e ortaggi. COSA MANGIAVANO GLI ETRUSCHI? coli, ha trasformato la nostra cucina, le nostre abi- torte a base di formaggi, miele. Il passare dei setudini alimentari, così anche i sistemi di cottura e le conservazioni dei cibi. Certe usanze gastronomiche però hanno sfidato i millenni, giungendo inalterate fino a noi. E ADESSO … UNA RICETTA ETRUSCA Gli etruschi mangiavano minestre di cereali e di legumi, zuppe a base di verdure che crescevano spontanee. Per fare le frittelle o le focacce erano usate farine di cereali. La carne era bollita o arrostita e condita con ottimo olio di oliva. La cucina etrusca alternava la cipolla all’aglio. Questi due e- PINCI DI CHIUSI lementi davano il sapore primario ai cibi ed erano INGREDIENTI: Farina di grano tenero, acqua, olio, importanti per motivi igienici, curativi, afrodisiaci sale e stimolanti. Gli Etruschi amavano banchettare. Il PREPARAZIONE: Versare in una ciotola capiente un bicchiere banchetto o convivio aveva per loro un doppio signid’acqua, un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale. Meficato: Religioso e Sociale. Una persona molto imscolare con una forchetta e aggiungere a pioggia la portante durante queste occasioni era il “direttore farina, quando l’impasto è ben amalgamato toglierlo di mensa” che aveva il compito di vigilare sul buon dalla ciotola e adagiarlo sulla spianatoia. Lavorare andamento del convivio. Solitamente la prima parte ancora l’impasto fino a quando non ha assunto una del banchetto si apriva con l’uovo, seguivano le car- consistenza elastica ( se necessario aggiungere anni arrostite, i volatili, le porchette ripiene, pesci cora farina). Prendere una piccola porzione di pasta e appiciare ( cioè formare uno spaghetto grosd’acqua dolce e di mare, molluschi. so ruotando con le mani l’impasto sulla spianatoia). Cuocere i pici in acqua bollente salata Manuel Garosi Sabrina Kechafi classe 5 A Pagina 13 Graziano News Il motorino secondo. I vari “insegnanti” si sono rivelati efficienti, ma spiritosi, e, anche la lezione apparentemente più noiosa, si è rivelata un buon momento per farsi quattro risate. Alla fine della giornata, Il 9 Aprile per noi ragazzi di terza media è stata dopo il tipico discorso conclusivo, ricevuto un cd sui temi appena ascoltati, siamo ritornati in classe, molti desiderosi di prendere il patentino ( o patente A¹, in gergo tecnico). Tuttavia penso che qualcuno dovrà fare molta pratica prima di poter salire ufficialmente sul ciclomotore … LA STRADA TRA PASSIONE E SICUREZZA: il primo tentativo è per tutti Jacopo Filardi Io e il motorino una giornata particolare, causa la manifestazione svoltasi quella mattina, il cui scopo era farci salire sul motorino (nella maggior parte dei casi, per la prima volta). Quell’evento è stato realizzato dal Comune di Chiusi, in collaborazione con il Comitato delle associazioni sportive senesi e il Motoclub “La Balzana”, allo scopo di sensibilizzarci al rispetto della strada e delle sue regole. Per realizzare questo obiettivo, erano presenti anche la motorizzazione civile, la polizia municipale, la polizia di stato, i carabinieri, i vigili del fuoco e l’emergenza sanitari territoriale 118. Fu organizzato, dopo la classica introduzione, un giro di lezioni specifiche di poco meno di un’ora ciascuna, ognuna tenuta dai vari responsabili e addetti alla sicurezza stradale. I temi erano i tipici argomenti da scuola guida: la guida in stato di ebbrezza, le postazioni di blocco e di controllo, gli strumenti per il rilevamento della velocità, il soccorso in caso di incidente con ciclomotore, gli strumenti utilizzati dai vigili del fuoco e, ovviamente, l’utilizzo dell’agognato motorino. Erano stati preparati, per l’occasione, vari gruppi di studenti che si dovevano spostare da una postazione all’altra per essere “istruiti” nei vari campi; mentre un gruppo stava con i carabinieri, un altro guardava la scena di un soccorso improvvisato, mentre un altro faceva la prova pratica. Alcuni degli studenti si sono rivelati ottimi guidatori, altri meno. Ogni esecuzione era, ovviamente, accompagnata da un addetto che, nei casi migliori si limitava a trattenere il motorino, ma nei peggiori doveva stare attaccato al “pilota” e non perderlo di vista un Pagina 14 Quest'anno prenderò il patentino, una cosa che mi affascina moltissimo,così potrò andare dove voglio e io ho già scelto cosa acquistare: prenderò l'Ape perché è comoda: ci puoi caricare molte cose. E poi ti puoi spostare dove vuoi andare: a scuola,con gli amici,e in discoteca. Inoltre è una cosa che va di moda prendere il patentino perché così si diventa indipendenti dalla famiglia e io mi sento molto eccitato di questa nuova libertà perché così potrò andare dove voglio senza farmi accompagnare dai genitori. Una volta nelle mie mani l’Apino subirà delle modifiche : prima cosa cambierò il motore,e ci metterò il motore della Malossi e il carburatore 115 della Polini. Per il colore mi piacerebbe nero e blu cielo, dentro voglio mettere lo stereo e la tappezzeria rossa...E la lucina blu dentro! Spero che questa cosa accada presto perchè non ce la faccio più ad andare a piedi. Ettore Mazzetti Graziano News Carnevale CARNEVALE A CHIUSI Splendida giornata di sole per il carnevale a Chiusi Scalo dove, domenica due marzo hanno sfilato i carri, accompagnati da balli e musica . La manifestazione si è svolta grazie alla collaborazione della Pro loco con il Comune, la Filarmonica Città di Chiusi, l'Istituto Comprensivo, la Scuola dell’ Infanzia del Sacro Cuore, la Società Sportiva di Montallese e le associazioni dell'Ada e dell'Auser. Ben otto i carri presenti quest'anno, alcuni nuovissimi, come quello di Peppa Pig, altri rinnovati come il carro dei Blues Brothers , animato dalle musiche della Young Band che si e' esibita in un ” Cacao Meravigliao” fantastico .Alla manifestazione ha dato il suo contributo anche “Sbottegando”, l’associazione dei commercianti, che per l'occasione ha tenuto aperti i negozi con gli ultimi saldi invernali. Ma la novità di questo carnevale è stata sicuramente l'inno " CHIUSI CARNEVAO", scritto e musicato dai ragazzi della scuola media con l'aiuto della redazione per il testo e dei prof. di orchestra per l'accompagnamento musicale. una musica trascinante e orecchiabile che è diventata presto il filo conduttore della festa. Dopo la sfilata la Young Band ha intrattenuto gli spettatori in piazza presentando brani vecchi e nuovi del suo repertorio. La giornata di festa si è ripetuta martedì 4 marzo a Chiusi Citta'. Il tempo un po' incerto è andato migliorando e così i carri hanno potuto sfilare per la gioia di quanti assistevano o partecipavano mascherati. Alle ore sedici circa la festa si è spostata al teatro Mascagni per il “Veglioncino dei ragazzi” con intrattenimento e musica a cura dei ragazzi della scuola secondaria .Da segnalare la performance di Leonardo Nenci, che come D.J. è stato straordinario. La premiazione dei gruppi mascherati ha chiuso in bellezza la giornata. Asia Della Lena, Alice Dragoni, Giulia Stroia, Martina Tiezzi, Beatrice Vagnetti BREVE STORIA DEL CARNEVALE DEI RAGAZZI dell’allora giovane sacerdote Don Mosè Mannelli.La prima collaborazione fu ad opera de “La banda del goccino”. Nella prima edizione vi fu una sfilata di carri allegorici ed un veglioncino al Centro Parrocchiale ( allora Acli) con l’elezione del re del carnevale.La seconda edizione ebbe una grande risonanza e Chiusi divenne il centro di un vasto bacino di utenza che abbracciava i paesi limitrofi della Toscana e dell’Umbria.Nel 1963, all’interno del Carnevale dei Ragazzi, fu organizzato lo spettacolo “Campanile in Maschera” che ebbe un grande successo con la partecipazione delle scuole locali e poi a Cetona e Città della Pieve. In quell’anno fu anche fatto il gemellaggio con Città della Pieve. Nel 1967 si costituì ufficialmente, con atto notarile, il Comitato Cittadino Carnevale dei Ragazzi composto da 15 persone (rimasti in vita attualmente: Bardini Fausto, Del Buono Roberto, Fè Marco, Guazzini Ezio, Macchietti Serenella, Mannelli Don Mosè, Mannelli Fiorenzo, Monni Pietro, Rubechi Renato)Nello statuto viene precisato lo scopo che si è venuto a delineare negli anni precedenti: “L’Associazione, ispirandosi a principi cristiani e riallacciandosi alle precedenti manifestazioni, si propone di offrire alla cittadinanza, ed in particolare ai giovani, un divertimento sano, istruttivo ed educativo e di contribuire a valorizzare, dal punto di vista turistico, la Città di Chiusi. Nel 1973 Campanile in Maschera cambia nome e si chiama “Ragazzi in Gamba” che inizia a prendersi uno spazio autonomo del Carnevale dei Ragazzi, giunto al suo apice. Nel 1987 il Carnevale dei Ragazzi soffre di una grande crisi organizzativa e non vengono realizzati i carri allegorici. L’edizione è comunque salvata dalle scuole elementari che organizzano, al posto delle sfilate tradizionali, favole mimate itineranti. Nel 1988 prende in mano l’organizzazione Franco Rosati che si è fatto le ossa nelle precedenti edizioni e porta avanti la manifestazione indefessamente e con successo per 25 anni. Da un’ intervista a Marco Fè realizzata in redazione da Simone Bianchini, Davide Aka, Ettore Mazzetti e Walter Gaspar Il Carnevale dei ragazzi è nato nel 1953 da un’ idea Pagina 15 Graziano News Riflessioni e intervista Proprio per evitare di incorrere in questi problemi bisogna prestare attenzione a ciò che mangiamo in questa importante fase della viPoiché è caratterizzata da rapidi cambiamen- ta, specialmente al giorno d’oggi dove troppo ti fisiologici, l'adolescenza è un'età partico- giovani italiani sono in sovrappeso. Bruna Corsi larmente delicata anche da un punto di vista nutrizionale. L'accrescimento è il primo e più AUSER evidente di questi cambiamenti. Proprio all'ingresso in questa età, intorno ai 12 anni per le Intervista al presidente ragazze e intorno ai 13 per i ragazzi, l'accredell’Auser Chiusi Scalo scimento è particolarmente rapido: sopratRenato Civitelli tutto in questo momento, un'alimentazione inadeguata può compromettere la crescita dei ragazzi, ma questo sembra non rappresentare Oggi, giovedì 27 marzo, è venuto a trovarci in un problema per i pochi giovani che sono a coredazione il Signor Renato Civitelli, il presinoscenza di questo rischio, infatti spesso dente dell’Auser di Chiusi Scalo per parlarci l’alimentazione viene presa come un particoladei progetti che l’associazione sta curando e re da non soddisfare in modo corretto, molto di quelli che pensa di realizzare spesso mangiando ai fast-food cibi e bevande nell’immediato futuro. L’Auser di Chiusi Scalo che non apportano il giusto fabbisogno enerha circa 270 iscritti, per lo più anziani, la sua getico per un ragazzo di questa età e per di sede è in via Gorizia dove nel pomeriggio si più pieni di zuccheri, grassi e altre sostanze riuniscono i soci. Spesso vengono organizzate dannose che molto spesso nelle confezioni e delle gite della durata di un giorno per far nelle etichette dei prodotti non vengono nempassare un po’ di tempo in compagnia a molti meno citate. anziani che vivono in solitudine. Quest’anno Molti, ma soprattutto i ragazzi nella fascia l’associazione ha organizzato un corso di lind’età 11-16 anni, hanno brutti vizi come ad egua italiana per gli stranieri, integrato da una sempio quello di non fare colazione, cosa sbaserie di informazioni utili a ogni cittadino, regliata perché è un pasto fondamentale che lative alla legislazione italiana. Il corso si assicura l’energia che serve a farci iniziare la svolge due volte alla settimana e gli studenti giornata al meglio, non mangiare pesce, bere sono divisi in 2 gruppi: maschi e femmine , troppe bibite gassate e mangiare merendine e questo per accontentare le molte donne islasnack (il problema aumenta se si mangiano miche che altrimenti non avrebbero frequenfuori dai pasti). tato (alcune di loro, pur essendo da molti anni Mangiare troppi dolci, poi, non fa solo ingrasin Italia,non conoscevano per niente la nostra sare, ma può anche avere un effetto negativo lingua). Inoltre l’associazione si impegna a dasul nostro aspetto fisico, facendoci venire re una mano ai bambini stranieri che frequenproblemi alla pelle, come l’acne o i brufoli. tano le elementari aiutandoli nei compiti. Per Ma i giovani tendono a seguire questa dieta l’anno prossimo l’associazione ha in programma anche per moda, come ad esempio quella di un corso di ceramica, ma per ora deve ancora non mangiare pesce o carne, verdure o altri organizzarsi per trovare un locale adeguato e cibi. Le conseguenze possono essere l'aumenun insegnante volontario. Per cui, chi ha idee to di peso e del colesterolo nel sangue. Ragaze buona volontà si faccia avanti! ze e ragazzi vanno invece indirizzati verso Asia Della Lena un'alimentazione completa e varia. L’alimentazione degli adolescenti Pagina 16 Graziano News Riflessioni Razzismo: ma di chi è la colpa? Molti ritengono che sia di Darwin. Altri incriminano i bersagli di questo comportamento: i diversi. Io, invece, incolpo l’intera umanità, e ora vi spiego anche perché. Intanto non voglio trattare di discussioni del genere”è stato prima lui” oppure “mi hanno detto di farlo”, perché sono fondamenti a dir poco stupidi e immorali. Ora, prendiamo in considerazione il nostro caro Darwin e analizziamone le teorie: lui parla di evoluzione, ossia la capacità di ogni individuo di adattarsi all’ambiente, società o vita in cui si trova, cambiando i suoi caratteri genetici, ossia principalmente il suo corpo. Ha quindi affermato che l’umanità, prima di diventare come è adesso, ha avuto predecessori, i quali avevano caratteristiche che sono state modificate o eliminate per il bene della specie. Ha anche detto che le specie si sono evolute separatamente l’una dall’altra in alcuni casi, ma non sempre. Ora, ipotizziamo che dall’uomo sapiens si siano distaccate tre specie: l’uomo A, l’uomo B e l’uomo C. L’uomo A trova le risorse minerarie e alimentari: vive in una casa di mattoni e mangia pizza. L’uomo B ha la conoscenza per costruire, ma non i materiali: comincia quindi a scambiare cose con l’uomo A e ottiene gli stessi vantaggi. L’uomo C, invece non trova abbastanza risorse e si trova troppo distante dagli altri due, quindi ha un modo di vivere più modesto: vive in una capanna di fango e mangia insetti. Quello che chiedo io è: non stanno forse sopravvivendo tutti e tre, sebbene in modi diversi? È quindi inferiore l’uomo C perché ha avuto sfortuna? Sono forse superiori gli uomini A e B? Ora, immaginate di togliere a tutti e tre gli uomini le risorse: chi sopravvivrà? Probabilmente non l’uomo A, che è sempre stato abituato agli agi, e che quindi non si saprà adattare. L’uomo B sopravvivrà più a lungo, ma, finite le merci di scambio, patirà anche lui. Invece, l’uomo C saprà sopravvivere con le poche risorse che ha e porterà avanti la specie, rafforzandola. Ora chiedo: gli uomini A e B non sono forse quelli più sviluppati al giorno d’oggi? Non corrispondono all’uomo ricco ,come l’uomo C corrisponde a quello povero? Badate bene: la natura ci ha forniti di tutto, ma sta a noi decidere come utilizzarlo: usarlo con parsimonia e modestia, o ipersfruttarlo? Ed ecco che si ritrova il mondo odierno: gli uomini A e B saranno benestanti, ma solo quando hanno a disposizione le materie prime; l’uomo C sarà meno adagiato, ma saprà come comportarsi quando non Pagina 17 avrà più niente. Ecco quindi, che a somme fatte, tutti gli uomini, A,B e C, risultano sviluppati allo stesso modo. Quindi, compreso questo concetto, nell’uomo è possibile individuare degli stili di vita diversi, non razze o specie. E quindi, che differenza c'è tra tutti noi ? Siamo tutti diversi, tuttavia è stupido pensare che queste differenze portino a individui superiori: gli stili di vita dell’uomo sono dettati dal caso e dalle sue scelte; ci sarà l’uomo ricco che non è in grado di gestirsi, ma anche il povero che riuscirà ad avere successo. Iacopo Filardi Fumo? no grazie! Io non fumerò mai e vi dico anche perché, mio nonno fumava fino a qualche tempo fa e ogni mattina tossiva come uno che stava per morire. Così, quando lo vedevo da piccolo, mi sono ripromesso di non fumare mai, però non tutti la pensano così. Infatti molti miei coetanei pensano che fumare sia figo perchè ti fa sembrare grande, però non è così. La sigaretta è stata inventata agli inizi dell’ottocento dai mussulmani durante una loro guerra, nel 1885 James Buchanan Duke le mise in commercio così come le troviamo oggi. Sembra una cosa innocua, semplice carta con dentro foglie di tabacco ma a dire il vero è piena di veleni, ce ne sono più di 4000 e crea dipendenza a causa del tabacco. Quindi la sigaretta è una droga, la più diffusa al mondo oltre che l’unica, insieme al alcool ad essere legale in tutti gli stati del mondo. La sigaretta spesso è considerata una cosa da fighi perché, specie nei film del passato tutti, e sopratutto i personaggi più famosi, fumavano sempre. Ora, questa è un’idea mia, penso che quello del fumo sia una specie di metodo dei capi del mondo per tenerci sotto controllo e farci spendere soldi per loro (infatti, non a caso da noi la vendita delle sigarette è un monopolio dello stato), oppure un metodo per farci ammalare e abbassare la popolazione mondiale o anche per farci comprare più medicinali ,sempre a scopo di guadagno. Comunque lasciando perdere la mia sfiducia nei capi del mondo, e non solo nei politici, continuiamo l'argomento. In classe mia c’è chi fuma o chi ci ha provato non farò nomi per rispetto, ma molti di loro hanno iniziato perché stavano con dei ragazzi più grandi che fumavano di già e, per non sentirsi piccoli, hanno voluto fare una prova e poi c’è chi ha continuato e chi no. Io personalmente non voglio neanche provarci , proprio come non voglio mai provare a drogarmi e spero che un giorno nessuno fumerà più. Quel giorno forse non arriverà mai proprio come forse non arriverà mai un giorno in cui non ci saranno guerre e smetteremo di essere stupidi o come direbbe Jacopo *o *lio ni. Gionatan Samo Graziano News PELLEGRINAGGIO A CITTA’ DELLA PIEVE Mercoledì 15 gennaio 2014, siamo andati, con alcuni amici e Don Antonio, a Città della Pieve, a piedi, per la festa del beato Giacomo Villa, protettore di questa città. Per arrivare ci abbiamo messo 5 ore e 30 minuti, anche se in realtà avremmo dovuto metterci solo 4 ore; è andata cosi perché erano tutti se ne stavano fondo e non avevano molta voglia di stare al passo con gli altri. Poi abbiamo fatto una pausa di cinque minuti per fare un pranzetto veloce. Quando siamo ripartiti io, Bartolomeo, Chiara, Elisabetta, Anna e Federica eravamo in fondo e Barto, che aveva trovato una camicia rosa a Ponticelli, la teneva sollevata su un ramo di un albero a mo’ di stendardo e ci siamo messi tutti a ridere come pazzi. Poi c’è stato un momento di panico: ci siamo persi e, per 15 minuti, non vedendo il resto della comitiva, ci siamo messi a strillare come matti. Per fortuna il fischio di Don Antonio che richiamava le sue “pecorelle” all’ordine ci ha aiutato a trovare la strada. Finalmente siamo arrivati al Duomo dove una guida ci ha mostrato tutti i quadri che rappresentavano il Beato Giacomo Villa; in un quadro erano rappresentati due buoi che trasportavano un carro: il beato fu seppellito dove i due animali si inginocchiarono. Poi abbiamo fatto una processione verso un’altra chiesa dove abbiamo sentito la messa. Al termine c’è stato un buonissimo rinfresco che ha chiuso in bellezza la giornata. Walter Esteban Gaspar Padilla preti che erano all’ udienza. Dopo la visita dal Papa con degli amici di Roma siamo andati a visitare lo zoo. C’erano moltissime specie animali, dai piccoli conigli al grande elefante! L’ animale che mi è piaciuto di più è stato uno scimpanzé di nome Martina che se gli sorridevi lui ti sorrideva e se gli tiravi un bacio lui te lo ritirava. Anche il leone e la leonessa erano molto belli, come era bella la tigre, la zebra,l’elefante, la scimmia con in baffi,il ghepardo ecc...Dopo la bellissima e stancate giornata mi addormentai nel viaggio di ritorno.Ma non dimenticherò facilmente quella giornata! Beatrice Vagnetti ANIMALI: AMORE NON CAMBIATO RI- Gli animali e l’uomo sono sempre stati uniti nella vita. Per esempio i cani sono considerati da tutti i migliori amici dell’ uomo, un cane ci dà affetto, consolazione, amore e fedeltà. Un cane non ci abbandonerebbe mai e anche se noi lo maltrattiamo non fugge mai. Gli uomini spesso però sono crudeli , quando un cane diventa un peso per il padrone, questi non ci pensa due volte ad abbandonarlo o ad ucciderlo. D’estate , per esempio, quando la gente va al mare e non sa a chi lasciare il cane, la soluzione è quella di abbandonarlo lungo le strade con gravi pericoli per gli altri automobilisti e morte del cane. Un’altra forma di crudeltà contro gli animali è VISITA DAL PAPA! Mercoledì 19 Marzo sono stata all’ udienza dal Papa con i miei genitori e i nonni. Appena entrati nella piazza di San Pietro sono rimasta incantata da quanta gente c’ era! Dopo un po’ di attesa ecco arrivare Papa Francesco in una papa-mobile che passando per le transenne salutava i credenti. Dopo i saluti incominciò l’ udienza, durante la quale il Papa parlò del ruolo dei babbi nella famiglia,infatti era la festa dei papa e poi ringraziò tutte le persone giunte a salutarlo dai diversi stati. Poi dette la benedizione e salutò i vescovi e i Pagina 18 quella di usarli come cavie da laboratorio, di solito sono usati i topi, ma, in altri casi, lo abbiamo saputo dalla televisione venivano usati i cani, che venivano maltrattati in tutti i modi. Un esempio di grande fedeltà del cane nei confronti del padrone , l'ho sentito in televisione : un cane è rimasto per giorni fermo sulla tomba del suo amato padrone morto, sperando che lui tornasse. A me piacciono molto i cani e non gli farei mai del male, come invece fanno molte persone. Queste persone dovrebbero capire l’ importanza dell' amicizia che ci regala un cane. ALICE DRAGONI Graziano News Le nostre passioni e laboratorio Scienza, amica o nemica? Molti s’interrogano sulla scienza e ogni volta che viene utilizzata in modo scorretto l’accusano di essere nemica dell’uomo e a volte parlano della scienza come di colei che ci ha aiutato, ma anche distrutti. Prendiamo per esempio l’atomica: una bomba atomica di per sé è solo un oggetto, se non viene usata, non fa del male, intendo dire che la bomba non esplode da sola, ma solo a causa dell’ uomo. La scienza in sé è neutra: la medicina che ti salva la vita, te la può togliere se non la usi correttamente, ma può anche ucciderti se ne prendi troppa. Quindi di chi è la colpa se la gente muore uccisa da strumenti micidiali? Degli scienziati che li hanno fatti o degli uomini che li hanno usati? Gli uomini si sa non sono tutti buoni perché il nostro caro simpaticissimo Dio ci ha fatti così(ma questa è un’altra storia). Uno scienziato ha bisogno di essere curioso e di sperimentare tutto quello che può, ma aggiungerei che ha anche bisogno di limitarsi e valutare le conseguenze delle sue scoperte compresa la possibilità che finiscano in mani sbagliate, L’ ONU ha bandito le armi nucleari, le armi chimiche e quelle biologiche, sia a terra che in orbita, infatti sembra che i Russi volessero mettere in orbita una bomba atomica durante la guerra fredda, ma per fortuna non glielo hanno fatto fare; sembra che gli americani abbiano avuto la strepitosa idea di lanciare in orbita un satellite con circa 20 pali(3 metri di altezza, e 2 metri di larghezza di tungsteno) che possono lanciare dal satellite, che in cinque minuti arrivano al punto desiderato con una potenza distruttiva pari o superiore a una bomba atomica, ma senza radiazioni e di questo si parla da cinque anni, non è fantascienza, ma potrebbe essere realtà. Dunque La scienza ci ha condannati a morte, mettendoci nelle mani di governi armati fino ai denti?. Fermare la ricerca scientifica per evitare questi problemi non è una buona idea perché comunque qualcuno di nascosto continuerebbe a crearle e poi io penso che bisogna continuare ad avanzare nella scienza, l’essere umano deve diventare più responsabile, capire finalmente che uccidersi a vicenda non serve a niente e questo vale per Pagina 19 ogni motivo al mondo tranne uno, la lotta per la libertà, ma penso che, per fortuna quel genere di guerra non lo combatteremo mai. Spero anche che un giorno la scienza, “persuasa allo stermino”, sparirà e resterà solo quella utile a noi umani, ma a quel punto si entra nella fantascienza: chissà se fra 5 miliardi di anni o anche meno dovremo andarcene dalla terra e la scienza che ha ucciso tante persone provvederà alla sopravivenza di tutti noi. Gionatan Samo LABORATORIO SCIENTIFICO MATEMATICO Il primo giorno dei rientri dopo mensa siamo andati nei rispettivi laboratori. La professoressa Grazia Felici ci ha spiegato che scientifico e matematico si alternavano. Ci ha mostrato anche tutti gli strumenti che si trovavano nel laboratorio: l’Insettario che comprende vari tipi di animali morti; la pentola con cui si riscalda l’acqua per vari esperimenti; le sostanze chimiche pericolose; gli strumenti in vetro; i microscopi per osservare i campioni e un modellino del corpo umano con i vari organi. Il secondo giorno dei rientri siamo andati in un’altra stanza. Lì abbiamo fatto problemi e giochi aritmetici. Poi abbiamo fatto a gruppi il gioco dell’oca. La professoressa ci ha procurato dei cartoncini colorati e noi abbiamo costruito le pedine, disegnato le caselle e scritto le regole. Samanta Roncolino e Giulia Stroia Graziano News Le nostre passioni COVERCIANO: CHE EMOZIONE! Era il 17 febbraio , un giorno per tutti normale , ma per me no. Infatti quello stesso giorno, la mia squadra , la polisportiva Chiusi , sarebbe andata a visitare un posto che tutti gli italiani appassionati di calcio sognano : Coverciano, dove si allenano i giocatori della nazionale italiana! Ecco , ora voi immaginate che emozione essere lì , dove i più grandi campioni d’italia si allenano e giocano. ad accompagnarci nella visita del centro sportivo, c’era il medico della nazionale italiana ai mondiali del 2006 in germania!!Che felicità!!!! Quel signore ci ha fatto visitare il museo del calcio , uno dei musei più belli del mondo . Dentro quel museo c’era di tutto e di più: maglie vecchissime, figurine dei calciatori e, addirittura , le prime scarpe di cuoio prodotte in Italia.Ma le cose più belle erano due: la prima era la maglia di Pelé del Brasile, autografata da lui stesso . La seconda, invece , era una grande sala, alle pareti della quale, in un quadro per ciascuna, si trovavano le coccarde delle nazionali affrontate dall'Italia e le maglie più belle, al centro della sala, invece, c’era un grande pallone di vetro , che girava senza sosta. Poi , finita la visita, abbiamo giocato un’amichevole contro i ragazzi del 2000 del Chiusi e abbiamo perso 7 a 0. Infine, quasi come premio di consolazione, abbiamo mangiato 3 piatti di pasta per uno e siamo ritornati a casa stanchi morti, non tanto per la partita , ma per quanto abbiamo mangiato! Luca Tistarelli IL FENOMENO ONE DIRECTION Gli One Direction sono una boy band anglo-irlandese conosciuta in tutto il mondo e seguita da milioni di fan scatenate che si definiscono “Directioners”. Questi cinque ragazzi (HARRY STYLES, ZAYN MALIK, NIALL HORAN, LIAM PAYNE, LOUIS TOMLINSON) hanno affascinato tutti con la loro voce e la loro simpatia, anche io sono una directioner e in questa scuola ce ne sono molte altre… Gli One Direction hanno cominciato la loro carriera presentandosi alla settimana di X FACTOR come solisti, sono arrivati terzi e i giudici li hanno convinti a diventare una band. Hanno subito spopolato e hanno fatto tre tour: UP ALL NIGHT, TAKE ME HOME e WHERE WE ARE. La loro discografia comprende tre album (Up all night nel 2011, Take me home nel 2012 e l’ultimo, nel 2013, Midnight Memories. Ultimamente le fans sono aumentate così tanto che sono diventati vendutissimi molti gadget degli ONE DIRECTION ( bamboline, sciarpe, cancellerie, ecc..).Gli One Direction sono e penso che resteranno ancora per molto gli idoli di molte ragazzine.. Insomma, VIVA GLI ONE DIRECTION!! Bruna Corsi REDAZIONE CLASSI PRIME E TERZE INSEGNANTE: Andreina Troncone ALUNNI: SIMONE BIANCHINI, DAVID AKA, ETTORE MAZZETTI, WALTER GASPAR, JACOPO FILARDI, GIONATAN SAMO, ASIA DELLA LENA, ALICE DRAGONI, MARTINA TIEZZI, LUCA TISTARELLI, BEATRICE VAGNETTI COLLABORATORI ESTERNI: ASIA PODELVENTO, EMANUELA TARANTINO, EDOARDO LIPPI REDAZIONE CLASSI SECONDE E TERZE INSEGNANTE: Lucia Moretti ALUNNI: BEATRICE ACCAME, BIANCA ALEXE, ANDREA ALFATTI, TOMMASO BAGIANA, VIOLA BOCCANERA, CARINA CIOBATARU, ALEX CORADINI, PIETR0 CORTELLESSA, GIULIA D’AGNELLI, ROSARIA DI FALCO, ALESSIA DUMITRASCU, LUCA FACCHIELLI, KAUR SIMRANPREET, ILARIA NICORESCU, ALESSIO PUICA, EDOARDO RAIMONDI CRAINZ, RICCARDO SALARIS, ELENA SANTILLI, ARMANDA SKUKA, ELENA SOCCIARELLI GRAZIE A Pagina 20 E A MAURO BISCHERI Graziano News