Scarica - Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi

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Graziano News
A.s. 2013—2014, numero 3
Giugno
Periodico dell’Istituto comprensivo Graziano da Chiusi
“YOUNG BAND”:GITA E CONCORSO
IN COSTIERA AMALFITANA
Finalmente è arrivato il giorno della gita. Siamo tutti
pronti nel piazzale della scuola per partire per la Costiera
Amalfitana e rimanere in questa bellissima zona da oggi
giovedì 8/05 a domenica 11/05. Come tutti gli anni, nella
gita di più giorni è stata prevista la partecipazione il concorso musicale, a cui partecipano orchestre di più scuole
per vincere un premio in denaro. Di solito le scuole hanno
a disposizione 20’ di tempo per suonare il maggior numero di brani. Sono le 7:30 circa e siamo appena partiti con
destinazione Reggia di Caserta. Sono circa le 12:30 siamo
arrivati alla Reggia di Caserta e appena scesi dal pullman
siamo saliti al grande parco della Reggia dove abbiamo
pranzato e giocato in attesa di entrare a visitare il palazzo.
Una volta entrati ci hanno fornito degli auricolari per sentire meglio ciò che la nostra guida diceva (LA NOSTRA
GUIDA ERA LA PROF. MARRAZZO). E’ stata una
visita molto lunga, durata circa 1 ora e mezza. Una volta
finito il giro siamo usciti nel parco e abbiamo cominciato
a camminare per raggiungere la parte più bella della Reggia: la peschiera grande. Questa peschiera, composta da
tre grandi vasche alte circa un metro, ma di lunghezza
raggiungono grandi misure: la prima è lunga 207m e le
altre due 105m. In acqua c’erano grandi pesci che appena
ci hanno visto si sono avvicinati; credo che avessero fame!!!!! Finita la lunga passeggiata ci siamo sistemati nel
pullman per partire verso l’hotel. Durante il viaggio siamo passati accanto al Vesuvio ed abbiamo cercato di immaginare quando avvenne la famosa eruzione... Purtroppo siamo arrivati in albergo molto tardi perché la strada
per l’albergo era stretta ed il nostro pullman non ci passava, quindi abbiamo dovuto usare l’altro pullman come un
taxi per trasportarci in hotel. Finalmente in hotel abbiamo
cenato e siamo corsi in camera tutti stanchi dopo il viaggio molto lungo. La mattina dopo ci siamo alzati molto
presto per andare a visitare il museo della carta ad Amalfi. In seguito abbiamo ripreso il pullman per andare a Minori dove abbiamo pranzato e dove ci siamo preparati al
concerto. Verso le ore 16 abbiamo suonato e siamo rimasti molto contenti sia noi e spero anche i professori. Siamo tornati in hotel di nuovo ad una certa ora. Questa sera
siamo andati a dormire un po’ più tardi perché abbiamo
voluto divertirci. La mattina dopo ci siamo alzati alle 6:30
per poter arrivare puntuali all’imbarco del traghetto per
Capri. Questa mattina i prof. hanno deciso di lasciarci
liberi di visitare il piccolo paese di Anacapri. Nel pomeriggio siamo rimasti in spiaggia a giocare e ad abbronzarci. Questa sera è stata l’unica in cui siamo rientrati puntuali per cenare. Dopo cena abbiamo giocato a calcio nel
campetto dell’hotel e poi abbiamo ballato nella sala convegni fino mezzanotte, ma soprattutto abbiamo assistito
alla sfilata che tutte le ragazze hanno fatto per Salvatore.
Siamo riusciti a dormire solo verso 00:30 . La mattina
dopo la abbiamo dedicata esclusivamente alla visita di
Ravello, dove abbiamo pranzato e visitato la “Villa Rufolo”. Subito dopo siamo partiti con destinazione casa. Durante il viaggio abbiamo saputo anche che avevamo vinto
il concorso di musica ed eravamo tutti super-felici. Arrivati a casa è stato bello dire a tutti che era andato tutto
bene, ma soprattutto che avevamo vinto. Insomma è stata
una gita bellissima piena di emozioni e di divertimenti.
Luca Facchielli
Primavera in pista e Rally matematico
“PRIMAVERA IN PISTA” 2014:
TANTE MEDAGLIE PER GLI
ATLETI DI CHIUSI
TUTTI I RISULTATI
SALTO IN LUNGO
Femminile
1° Cristiana Nardi
2° Filimon Andra
Maschile
2° Francesco Scassagreppi
LANCIO DEL VORTEX
Femminile
3° Chiara Rende
Maschile
3° Giacomo Cuicchi
GETTO DEL PESO
Femminile
1° Gioia Santoni
3° Erika Dubare
28 maggio 2014: ore 8.45, siamo chiamati, noi atleti del
Graziano da Chiusi, alla palestra della scuola, per l'appello prima della partenza (e della vittoria). Tutti presenti,
più una riserva "accidentale". Partiamo alle nove circa,
sul nuovo pulmino dell'istituto: un ottimo esempio di pulizia che non durerà, a misura di bambino. Una volta arrivati, e fatta una foto ricordo per Facebook, ci rechiamo
sugli spalti, sperando un posto sotto la tettoia (dato il tempo poco clemente della prima mattinata). Praticamente
subito vengono chiamati gli atleti di 60 m, salto in lungo
e lancio del vortex; immediatamente dopo tocca ai partecipanti del getto del peso e del salto in alto. Dagli scaloni
continuano ad arrivare incitazioni verso gli atleti di tutti i
comuni, mentre gli studenti si cimentano in tutte le prove
disponibili. È il turno delle ragazze: stesse prove, ma diversi partecipanti, ovviamente. Corsa veloce, fondo, specialità pesanti ... fino a che non si arriva alle staffette: 3 4 squadre per batteria, si prendono i tempi; parte la prima,
la seconda batteria ... Partono gli atleti! Chiusi è battistrada, zona di cambio, e guadagna terreno! Aumenta lo stacco, arriva la curva e ... altro buon cambio; Chiusi mantiene lo stacco ... ultimo cambio ... Cetona riprende terreno
sul battistrada, ma non ce la fa! L'ultimo frazionista chiusino taglia il traguardo! Il tempo sembra buono .... Le
gare sono terminate, solo una mezzoretta per cambiarsi e
rifocillarsi, e iniziano le premiazioni. Podi di salti in lungo, 60 m, staffette, pesi, salti in alto e 600 m prendono
posto in pista per l'assegnazione delle medaglie. E poi?
Poi, in giro per Montepulciano! Ci fermiamo in un parco
per fare qualche cavolata come piace a noi, e quindi, alle
5:30, tutti stretti nel pulmino per tornare a Chiusi. Abbiamo collezionato una decina di medaglie e abbiamo fatto
vedere a tutti chi sono i chiusini!
STAFFETTA 4X100
Femminile
3° Chiara Belmonte
3° Cecilia Scaramelli
3° Matilde Baldi
3° Anna Tassini
Maschile
3° Giovanni Caiazzo
3° Jacopo Filardi
3° Ymar Caguing
3° Davide Margottini
Il rally matematico
Come quasi tutti gli anni alcuni classi della nostra
scuola hanno partecipato alla gara del "Rally Matematico transalpino", gara matematica per classi dalla
3° elementare alla 2° superiore. Durante l’anno abbiamo fatto due prove per prepararci al rally. Questo
rally consiste in gare di geometria relative ai problemi. Le prove vengono fatte in due giorni diversi. La
professoressa di matematica non può essere presentente durante la prova; l’insegnante in vigilanza prepara i fogli sulla cattedra ed ogni capo gruppo prende il foglio con il problema da svolgere. C'è tempo
50 minuti, dentro c'è anche un foglio per scrivere la
risposta e il ragionamento. Quest’ anno è andata bene per tutta la scuola perché si sono posizionati tutti
tra i primi venti su centotrentacinque scuole, un
buon risultato e noi siamo molto contenti.
Pietro Cortellessa
Jacopo Filardi
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Graziano News
Il Musical
RUGANTINO ...ER MUSICAL
Anche quest'anno il laboratorio del musical,
con l'aiuto di quello scenografico, ha portato
a termine uno splendido spettacolo che si è
tenuto al teatro Mascagni di Chiusi il 5 giugno.
Lo spettacolo è stato ripreso da Rugantino di
Garinei e Giovannini, un musical ambientato
nella affascinante Roma dell'800.Rugantino,
un ragazzo spiritoso che vive alla giornata fra
giochi, scherzi e piccole truffe, viene condannato alla berlina e preso in giro dagli amici
con i quali scommette che riuscirà a conqui-
stare la bella Rosetta. L'impresa sembra ardua, visto che è sposata. Dopo molti tentativi
riesce a conquistarla, comunque resta il problema del marito che inaspettatamente viene
ucciso. Della morte viene incolpato ingiustamente Rugantino e condannato alla ghigliottina, il quale, per riscattarsi agli occhi di Rosetta, accetta l’amaro destino. I personaggi
sono stai azzeccati dal Professor Marco Giorgio Zullo che ringraziamo vivamente per l'immenso lavoro svolto durante tutto l'anno scolastico. I ragazzi sono stati molto bravi e con
le loro battute sono riusciti ripetutamente a
strappare applausi e a divertire il pubblico.
Ottimo anche il lavoro dei ragazzi del
laboratorio scenografico che, oltre alle
bellissime scenografie, sono stati indispensabili nel cambio delle scene. Ringraziamo la professoressa Liliana Marrazzo responsabile del laboratorio scenografico e del trucco e parrucco insieme alla figlia Cristella. E' stato indispensabile anche l'aiuto della professoressa Anna Maria Meloni per il servizio
d'ordine e per averci aiutato a combattere l'ansia da palcoscenico. Un ringraziamento particolare va anche alla prof.
Lucia Faleri che tanto si è prodigata
per la buona riuscita dello spettacolo.
Armanda Skuka, Elena Bianchi,
Matteo Barbanera
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Graziano News
Lo Spettacolo teatrale
IL CASTELLO SENZA TEMPO
Questo è il titolo dello spettacolo realizzato dai ragazzi del laboratorio teatrale che è andato in scena
Giovedì 29 Maggio. I protagonisti sono stati alcuni
ragazzi delle prime, delle seconde e un ragazzo di
terza che, guidati dall’esperta Anna Maria Meloni e
dalle professoresse Lucia Marchi e Mara Astore,
hanno lavorato per tutto l’anno per preparare il copione e i costumi e
naturalmente le coreografie. Siamo stati impegnati per le prove
generali mercoledì e
giovedì e poi finalmente è arrivato il
momento dello spettacolo che era diviso in
due parti: la prima
raccontava un sogno,
la seconda una realtà.
Lo spettacolo, tratto
da un racconto, parla
di un ragazzo di nome
Giacomo che entra in
un bosco nero … Era
stata una farfalla dal
dorso bruno dove si
intravedeva il disegno
di un capo d’uomo
privo di occhi, di labbra, di naso,a tirarselo dietro. Se
ne innamora all’istante e non smette di inseguirla …
Giacomo cattura la farfalla e questa inizia a parlare
presentandosi: comincia prima lamentandosi della
sua prigionia poi si mette a raccontare della sua vera
natura e della causa della sua fine. Dice di essere la
morte e di essere stata trasformata in farfalla dal gigante Rutilio che protegge gli immortali. Lei era andata lì per far morire gli immortali che abitano nel
castello senza tempo, ma ,non essendovi riuscita,
incoraggia Giacomo a prendere il suo posto. Atropo
(la farfalla) rivela al ragazzo le tre parole segrete per
sconfiggere il gigante (Klatù, Baradà,Niktò) e lo guida fino al castello. Dopo la sconfitta del gigante,
Giacomo entra nel castello e incontra gli immortali.
Questi dialogano sofferenti e spiegano il loro desiderio: vogliono morire!!!. Perciò Giacomo chiama Atropo che li tocca uno a uno e lentamente muoiono.
Nella parte finale entrano i bidelli, suonano la campanella e gli alunni escono dalla classe, tirando cartacce e lattine. Resta a pulire Andrea,uno dei bidelli,che vede Giacomo che dorme su un banco. Lo sveglia rimproverandolo e Giacomo si rende conto, un
po’ dispiaciuto, che è stato tutto un sogno e capisce
di essersi addormentato mentre la prof. Di Meo spiegava scienze.
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DIETRO LE QUINTE
Emma: è stato uno spettacolo molto bello, emozionante e commovente e, allo stesso tempo, divertente.
Nonostante le grida e la disperazione di noi alunni ,credo che questa esperienza mi rimarrà impressa
per tutta la vita.
Asia: è stato sicuramente uno spettacolo molto poetico, seppur di breve durata, che ispira armonia da tut-
te le parti. La parte più difficile per noi “attori” è stata senza dubbio il cambio. Senza dubbio questa esperienza non può che essere positiva e so che non mi
scorderò mai l’impegno che non solo noi abbiamo
messo in questo spettacolo, ma anche chi ci ha guidato.
Chiara: è stata un esperienza veramente bella ed emozionante,spero che il prossimo anno possa rivivere questa esperienza meravigliosa con un altro spettacolo.
Alice: nella recita io ho fatto due parti: Il bosco e il
ragazzo che usciva da scuola. Mi sono divertita di
più nella prima parte dove oltre a ballare, dicevo anche diverse battute. Per me è stata un’ esperienza
bellissima e non la scorderò mai!!!.
Martina: nello spettacolo ho impersonato tre parti: il
bosco, gli immortali ed il ragazzo all’ uscita della
scuola. E’ stata un’esperienza molto bella. Mi sono
affaticata, ma anche molto divertita. Abbiamo fatto
molte prove per allenarci eppure ho sbagliato durante la parte dell’ immortale. Se devo riassumere tutto
in una parola … “ E’ stato fantasticooo!!!”
Bardhyl: io ho fatto 4 parti, mi sono così divertito
che mi sono ricordato ogni passo e ogni parola,mi
sono così emozionato che ero tutto “ infuocato” in
parola,
mi
sono
mi
divertitoooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Emma Bea Marti
Graziano News
Concorso La Nazione
I nuovi bulli scelgono altri
metodi
Cyberbullismo: per il 72% degli adolescenti
è il fenomeno più pericoloso di oggi
Come
nel
mondo
“reale” ci sono bulli
che usano violenze
fisiche o psicologiche
nei confronti di altri,
così
nel
mondo
“virtuale”
esistono
persone che, avvantaggiate
anche
dall’anonimato, usano
il Web per esercitare la loro prepotenza. È questo il fenomeno del cosiddetto cyberbullismo, una
forma di molestia condotta tramite mezzi elettronici e più specificatamente e-mail, chat, blog,
siti web e telefoni cellulari. Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire
a disagio o escludere altre persone. E’ cyberbullismo far circolare delle immagini spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo, tenere
comunque un comportamento che può costituire
un danno psicologico a chi le riceve. Se le comunicazioni non avvengono esclusivamente fra minori,
tale comportamento viene definito cyber molestia. Oggi la distinzione tra vita online e vita offline è davvero minima. Le attività che i ragazzi
svolgono online o attraverso i media tecnologici
hanno quindi spesso conseguenze anche nella loro
vita reale. Allo stesso modo, le vite online influenzano anche il modo di comportarsi dei ragazzi offline, e questo elemento ha diverse ricadute che
devono essere prese in considerazione. Il cyberbullismo costituisce un doppio rischio. Si può caderne vittime o diventare cyberbulli. Spesso i ragazzi però non sono consapevoli della gravità di
ciò che fanno, molti cyberbulli lo sono senza saperlo e pensano che quello che fanno è solo uno
scherzo fatto "così, tanto per fare"; altre volte
invece questi comportamenti sono messi in atto
per far pagare qualche presunto torto.Che questo
fenomeno si stia espandendo sempre di più è dimostrato anche dalle nuove iniziative prese negli
ultimi tempi per fermarne la diffusione, come ad
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esempio quella del policlinico “Gemelli” di Roma ,dove è stato aperto un ambulatorio dedicato
alla prevenzione e al trattamento delle vittime,
dei loro genitori, ma anche dei bulli. Anche la rete
sta cercando di organizzarsi per contrastare il
problema: è stato realizzato infatti un codice
contro il cyber bullismo, con il quale si prevede
che gli operatori della rete si impegnino a fermare qualsiasi episodio di cyber bullismo segnalato
dagli utenti. Il documento specifica che i meccanismi e i sistemi di segnalazione dovranno essere
adeguatamente visibili e cliccabili all’interno della
pagina, e dovranno essere anche semplici e diretti, in modo da consentire a tutti l’immediata segnalazione di situazioni di pericolo. Certi provvedimenti sono la dimostrazione della gravità del
problema e della sua massiccia diffusione.
Redazione seconde e terza media
QUANDO LA RETE INGANNA
CONOSCERLA PER EVITARE LE
TRAPPOLE
Ormai Internet è diventato uno dei mezzi di comunicazione più importante e usato in tutto il
mondo. Tutti sono in grado di riconoscerne le
grandi potenzialità, ma non altrettanto noti sono i
rischi che si corrono in rete, soprattutto quando
ad usarla sono bambini e adolescenti.
Da un’ indagine è emerso che più del 90% dei ragazzi possiede un computer, più del 40% usa
internet e il 20% lo fa in totale assenza dai genitori. Questo li rende dei potenziali cyberbulli, ma
anche delle ipotetiche vittime.
E’ necessario che i ragazzi siano i primi autori
della loro sicurezza quando sono online divenendo
sempre più attenti è consapevoli dei rischi e dei
pericoli che corrono.
Importante è anche il ruolo degli adulti, genitori e
insegnanti, ai quali spetta fornire un’adeguata informazione ed effettuare un costante controllo.
Tuttavia il problema rimane difficile da contenere
anche perché si stima che meno di un terzo delle
vittime ne parli ai genitori o ad altri adulti di fiducia. Si preferisce il silenzio per vergogna, timore dei rimproveri, intimidazione, senza rendersi
conto che questo atteggiamento è il miglior alleato del cyber bullo.
Graziano News
Concorso La Nazione - Facebook
Proprio per questo sono nate varie associazioni per
Buon Compleanno Facebook: 10
aiutare e difendere i ragazzi in difficoltà, come il
“Telefono azzurro ”, alle quali ci si può rivolgere anni di networking
per avere consigli e sostegno, prima che il proble- Ebbene sì, il social network più famoso del mondo
ma divenga troppo grave e sfoci poi in tragiche compie 10 anni: in questo tempo, Facebook ha subito
importanti cambiamenti: entrate, poche uscite e iscriconseguenze.
Combattere il cyberbullismo: il parere dello
psicologo
Il Cyberspazio: un ambiente senza confini
Quale è il suo parare sul cyber bullismo?
Di preoccupazione, perché nel cyber spazio possono accadere cose positive, ma anche fenomeni di
aggressione, di prepotenza, di provocazione che
assumono una dimensione planetaria, creando grandi disagi.
Quale è la differenza tra il bullismo tradizionale e
il cyber bullismo?
Il bullo si confronta faccia a faccia con la vittima e
il contesto sociale può mitigare un atteggiamento
aggressivo. Il cyberbullo si può nascondere dietro
una falsa identità, non entra in contatto con la persona che viene vessata e questo può aumentare la
violenza di questa azione.
Cosa spinge il ragazzo a diventare bullo?
Problematiche personali,
questo atteggiamento
nasce da lacune sul piano relazionale, magari
nell’ambito della famiglia, da un senso di inferiorità, si tratta di una personalità paradossalmente
fragile che spesso mette in atto comportamenti
compensatori aggressivi.
Perchè i ragazzi si lasciano trasportare?
Perche il mondo del cyber spazio è affascinante.
Quali sono le conseguenze per le vittime del cyber
bullismo?
Sono numerose. Vanno dal disagio, all’ansia, agli attacchi di panico, ai disturbi organici tipo cefalea,
alla demotivazione, magari alla frequentazione di
luoghi pubblici o scolastici, fino poi a parlare di
problematiche più gravi come la depressione e purtroppo a volte anche al suicidio.
I bulli si rendono conto delle conseguenze?
No, perché non c’è contatto con la vittima e
per il persecutore molto spesso è difficile rendersi conto di quello che può accadere nella
vita psichica e fisica della vittima e proprio
questo a volte esaspera la perpetuazione del
comportamento.
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zioni di milioni di nuovi utenti. Allora, ma da dove
viene questo sito/app/social network che ha monopolizzato il mondo? Beh, l’hacker che ha inventato questo mezzo di comunicazione l’ha creato quando era
all’università .Si chiama Zuckenberg e lo ha programmato per scambiare compiti e tesi con i compagni di
scuola. In seguito il sito fu allargato all’intera zona di
Boston, per poi diffondersi in tutta l’America. E, anni
dopo, si estese a tutto il mondo, immettendo molte
delle applicazioni che oggi diamo per scontate: le foto
furono inserite solo nel 2005 e il diario addirittura nel
2011. Oggi, ogni immagine è taggata, commentata e
bersagliata di" mi piace", come quelle in felpa di
Mark Zuckenberg, armato di biglietto “I’m CEO,
Bitch”(tradotto: sono un amministratore delegato,p*****a). Ormai, foto come questa(ma principalmente di più stupide) sono l’argomento di condivisione di migliaia di utenti. Ecco, appunto degli utenti vogliamo parlare: il sito conta oggi ben 1.230.000.000 di
utenti(una persona su cinque), di cui 26.000.000 in
Italia. Infatti i giovani stanno “migrando” verso la
messaggistica istantanea: infatti, un'altra app per cellulare sta emergendo, What’s app ,( espressione che si
rifà allo slang americano). Invece si è registrato un
aumento considerevole della popolazione anziana che
si è registrata sul sito: si è raggiunto un notevole aumento negli ultimi anni; infatti, da quando Facebook
ha raggiunto il milione di iscritti, le persone nelle fasce di età più alte sono aumentate notevolmente: gli
ultra-quarantenni hanno raggiunto il 42,6 %. Però chi
incolpa il sito di aver creato “una situazione di odio
simile al terrorismo degli anni ‘70” è ancora qui, e
continua a bersagliare Facebook di accuse spesso infondate. Infatti, se c’è qualcuno che crea gruppi per
inneggiare ai boss mafiosi, la colpa è della criminalità
organizzata. È comunque vero che le vite di molti utenti si confondono con quella virtuale sul sito, gente
che passa sette giorni su sette a tre centimetri dallo
schermo del computer/servizio mobile. Ma stalker,
falsari, drogati e altra brutta gente che gira sul sito sono il vero problema. Ora, Facebook sembra essere comunque in crescita, e sembra che il suo creatore abbia
ancora idee sul da farsi, per cui, se ti vuoi sbarazzare
“dell’orrore che tiene tuo figlio attaccato allo schermo
distruggendogli la vita”, beh, dovrai ancora aspettare
molto.
Jacopo Filardi & Gionatan Samo
Graziano News
Scambio con la Francia
SCAMBIO CULTURALE CON LA
FRANCIA
Quest’anno oltre alla gita, noi, i ragazzi di terza abbiamo vissuto un’esperienza fantastica, quella di andare in un altro paese insieme ai nostri compagni e di
abitare nelle famiglie dei nostri corrispondenti. Abbiamo soggiornato ad Andresieux-Boutheon, un paese gemellato con Chiusi e abbiamo visitato i luoghi
principali che si trovano nei suoi dintorni.
In realtà si trattava della seconda parte
dell’esperienza dello scambio culturale, poiché ad
ottobre eravamo stati noi ad ospitare i nostri corrispondenti francesi nelle nostre case. Era stata
un’esperienza bellissima, che tutti noi ricordavamo
ancora con grande emozione ed affetto, poiché tra
noi e i nostri corrispondenti era nato molto affiatamento. Durante il viaggio di andata eravamo tutti
emozionatissimi di rivederli, ma anche un po’ preoccupati di affrontare quest’esperienza.
Il primo giorno abbiamo visitato la scuola nella quale studiano i nostri corrispondenti francesi, che è
molto diversa dalla nostra:
-vi sono varie aule per ogni lezione,
-ci sono delle stanze dove si approfondiscono i vari
argomenti e altre dove si può passare un po’ di tempo quando mancano alcuni professori;
-la loro mensa è molto più grande della nostra e inoltre ci sono più varietà di cibi.
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Dopo la visita alla scuola ci siamo recati al castello
di Boutheon e ai suoi giardini dove abbiamo visto i
vari pesci che nuotano nella Loira e abbiamo potuto
ammirare la bellezza di questi giardini. In seguito ci
hanno accolto in comune e ci hanno fatto visitare le
varie stanze della sede comunale.
Il secondo giorno abbiamo visitato la parte antica
della città di Lion, i traboules e le Fourviere. In seguito abbiamo fatto shopping. E’ stato veramente
interessante, ma anche molto divertente.
Il terzo giorno siamo andati a visitare il Palazzo dei
Papi ad Avignone e in seguito ci siamo recati a scuola dove abbiamo cantato dei canti in italiano con i
nostri corrispondenti.
Il quarto giorno abbiamo visitato la città di
St.Etienne e nel pomeriggio abbiamo visitato la miniera.
Sinceramente non mi aspettavo che fare questo
scambio culturale fosse un’esperienza così interessante. Prima di tutto è stato bello poter fare nuove
amicizie, particolarmente interessante è stato anche
andare a vivere in una nuova famiglia che non conoscevo che, devo dire però, è stata gentilissima. Molto
bello poi è stato visitare nuovi paesi e monumenti,
ma soprattutto è stato stimolante avere l’occasione di
mettere alla prova il nostro francese. Mi dispiace che
tutto sia passato così velocemente.
Giulia D’Agnelli
Graziano News
Gite
GITA AD OLTREMARE
CON LE CLASSI PRIME
Quest’anno tutte le prime sono andate a Oltremare,
per la solita gita didattica, l’ otto di maggio. Ci siamo divisi in due gruppi:1° A con la 1° D e 1° B con
la 1° C .Il viaggio è stato lungo per tutti, eravamo
anche un po’ stanchi per la levataccia,dato che la
gita è iniziata alle 6:00 di mattina. il primo gruppo
( 1° A e 1°D), che era in un pullman diverso si è rallegrato chiacchierando, invece il secondo gruppo
( 1° C e 1° B) ha passato il tempo cantando in coro
per tutto il viaggio. C’è stata una sola fermata all’
autogrill per la colazione e per il bagno. Per il resto
sono state 4 lunghissime ore di viaggio. All’arrivo ci
hanno dato i biglietti e abbiamo deciso la scaletta:
-1° laboratorio -Fattoria didattica -Pianeta mare –
Pranzo -Isola dell’avventura -2° laboratorio shopping –Delfini -Darwin - Il volo dei rapaci -10
minuti liberi. Il primo laboratorio era quello della
geometria nella natura e ci hanno spiegato come sia
possibile trovare gli assi di simmetria prima negli
animali e poi nei fiori. Abbiamo poi parlato delle
rotazioni simmetriche dei fiori e per finire abbiamo
individuato le figure geometriche neifiori. È stato un
po’ noioso, ma abbiamo imparato tante cose. La fattoria didattica era un po’ infantile ma ugualmente
carina. Abbiamo conosciuto tanti animali : un asino,
un topolino, un pony, un riccio, una pecora nana in
via di estinzione (in questa specie, un esemplare
particolare è la pecora bianca).Poi siamo andati a
vedere “PIANETA MARE” al quale si accedeva
attraverso scale mobili. C’era un po’ di tutto: acquari
con pesci e cavallucci marini di tutti i colori, vasche
piene di varie specie di squali e tanti altri pesci. Siamo arrivati alla vetrata con i delfini che facevano
varie acrobazie con la palla, la coda e il resto del corpo. Accanto alla vetrata c’era una schermata dove
veniva riprodotto il parto di un delfino, adorabile!!!.
Abbiamo anche visto lo scheletro di una balenottera
cucciola lunga 15m (fortuna che era un cucciolo!!!)
Gli adulti possono arrivare fino a 30m. Dopo aver
visto quegli animali veramente divertenti, siamo anPagina 8
dati a pranzo. Nella mezz’ora che ha seguito il pranzo siamo andati al parco acquatico dove siamo saliti
su delle barche che spruzzavano acqua e passavano
sotto due cascate. Chiara è stata con Beatrice,
Martina e Alice; Emma è stata con Asia, Ludovica, Anita; Maddalena è stata con Raffaella,
Matteo, Luca. Tanto per cominciare, appena
siamo salite ,la barca ha iniziato a riempirsi
d’acqua, alla guida c’era Martina e accanto Beatrice, Chiara e Alice erano dietro. Ad un certo
punto la barca si è fermata sotto la cascata: a
quel punto le ragazze sono entrate nel panico:
Alice ha inclinato la barca perché voleva scendere, Martina per ridare la spinta alla barca ,
invece di pigiare il pedale ha infilato la mano
ingessata nell’ acqua, quando si è accorta dell’ errore si è messa a piangere, Beatrice per non bagnarsi si
nascondeva sotto i sedili della barca. Chiara cercava
in tutti i modi di tranquillizzare Martina e alla fine
sono arrivate sane e salve. Dato che mancava ancora
un altro po’ di tempo le nostre ragazze hanno approfittato per fare un altro giro. Questa volta i gruppi
erano Chiara, Martina, Raffaella e Maddalena. A differenza dell’altro percorso , questo è stato più tranquillo. Nel pomeriggio , spettacolo dei delfini e dei
pappagalli e poi tutti a casa,stanchi e senza più voce
per i tanti canti del viaggio.
Asia Della Lena, Emma Laurini, Alice Dragoni,
Chiara Valdambrini e Martina Tiezzi
GITA AL MUSEO DEL BALI’
CON LE CLASSI SECONDE
Quest'anno come tutti gli anni,la scuola ha organizzato una gita; tutti credevano che sarebbe stato noiosissimo, perché ci avevano detto che saremmo andati
in un museo, per la precisione il ”Museo del Balì”:
nome alquanto strano, anche perché nessuno di noi
sapeva cosa volesse dire “balì”. La data della partenza era il 12 Maggio alle ore 6:30; abbiamo viaggiato
su un pullman a due piani, ma all'andata noi della 2C
siamo stati al piano inferiore. Durante il viaggio di
andata ho dormito per la maggior parte del tempo,
insieme ad Alice; ci hanno fatto anche una foto…
Arrivati a Saltara (in provincia di Pesaro-Urbino), il
luogo in cui si trovava il museo, mi hanno svegliato
e mi hanno dato una triste notizia:il posto era invaso
da polline di pioppo; infatti ho visto dai finestrini
dell'autobus che era più bianco che colorato a causa
di questi batuffoletti. Siamo scesi dal pullman e ho
incominciato a starnutire, mi pizzicavano gli occhi,
stavo malissimo:ero molto allergica a quei cosini
antipatici.
Graziano News
Gite e uscite
Ci siamo fermati in un prato a mangiare aspettando il
nostro turno per il giro guidato al museo; erano le
10:30. Ci hanno fatto andare verso l'entrata del museo, ma abbiamo dovuto aspettare ancora un po'; io
ed altri due persone siamo entrate dentro il museo
davanti al bar, perché soffrivamo di allergia. In esposizione c'erano diversi giocattolini scientifici e non:
io ho comprato “Shanghai” quel gioco in cui devi
cercare di prendere i bastoncini intrecciati senza far
muovere gli altri; Carina ha comprato un quadro di
sabbia che si poteva girare e così cambiava disegno,
mentre Giulia ha comprato una pallina antistress che
poteva cambiare forma, era fatta con un palloncino
con dentro la farina.
Dopo un po' di attesa hanno diviso le tre classi (2A,
2B, 2C) in due gruppi e abbiamo cominciato il giro
del museo: c'erano stanze dedicate all'illusione ottica, alla fisica e alla matematica. Le guide sono state
un po' frettolose nel farci visitare le stanze, ma è stato bello lo stesso. Gli esperimenti che mi hanno colpito di più sono stati: il “pendolo di Foucault” e i
“pendoli di Newton” insomma mi piace la fisica. Il
pendolo di Foucault è stata il primo metodo per dimostrare che la terra gira su se stessa: infatti il pendolo era posizionato sopra un piattaforma di sabbia e
si muoveva in modo da formare delle linee che ogni
secondo che passava si spostavano un po' in modo da
far sembrare che fosse il pendolo che si muoveva.
Invece i pendoli di Newton servivano a dimostrare la
teoria gravitazionale dei corpi e ci siamo divertiti a
fare diverse combinazioni di movimenti. Finito il
giro abbiamo fatto pranzo e fino alle 16:00 abbiamo
avuto il tempo di giocare: io e Carina siamo state
sempre dentro e poi ci hanno raggiunto anche i nostri
amici, abbiamo giocato a”Shanghai” e a “Nomi, cose
e città”. Siamo partiti e durante il viaggio, questa
volta al piano superiore, abbiamo giocato a “Obbligo
o Verità”. Hanno fatto molti inciuci e mi sono divertita molto; alle 20:00 siamo arrivati a Chiusi. E' stato
un viaggio di istruzione molto bello e divertente che
ci è servito ad imparare la scienza divertendoci.
VISITA A MONDO X
Il giorno 28 febbraio ci siamo recati a Mondo X. Innanzitutto Mondo X è stato fondato da Padre Eligio
al fine di riportare chiunque lo volesse sulla retta via.
Mondo X è innanzitutto una comunità che vive nel
Convento di S. Francesco di Cetona. Questo convento venne edificato nel 1212. Venne distrutto in epoca
napoleonica e successivamente restaurato. Appena
arrivati ci hanno accolto alcuni ragazzi della comunità che ci hanno guidato nella visita alcune parti del
monastero,come il chiostro all’aperto, costruito con
un pavimento pendente,affinché le acque vengano
accumulate nei canali di scolo. Successivamente ci
hanno fatto vedere dei resti di un antica strada romana,siamo saliti e ci siamo trovati nel sacello, dentro
al quale c’era un crocifisso,con un Gesù diverso dal
solito poiché rasato e senza capelli. C’è chi dice che
sia stato per volere del restauratore,un'altra versione
è quella del vangelo che dice che Gesù nella croce
oltre ad essere stato spogliato dei suoi vestiti,gli siano stati tagliati i capelli e rasata la barba. Nel sacello
i ragazzi della comunità si ritrovano prima di ogni
pasto per pregare. Poi ci siamo recati nel chiostro
piccolo,anche questo con il pavimento in pendenza
per permettere che l’acqua vada nei canali di scolo.
Dopo di che ci hanno portato nel vecchio forno a legna,nel quale i ragazzi della comunità cucinano il
pane e la pizza o qualsiasi cosa che si possa fare con
la farina. Ci hanno condotto poi nella stanza del focolare,l’unica stanza in tutto il convento in cui ci sia
un fuoco acceso,sopra al camino ci sono due piccole
nicchie,dove in passato i frati malati dormivano perché bisognosi di calore. Qui i membri della comunità
si incontrano la sera per parlare del giorno che è passato,di cosa hanno fatto,e se qualora ci fossero state
delle discussioni,di risolverle. Infine ci siamo recati
nel refettorio,il posto dove si fa colazione,pranzo e
cena. Qui abbiamo spiegavano cosa era Mondo X e
perché erano lì,molti di loro erano lì per riprendere
in mano la propria vita,che si erano distaccati dalla
famiglia per vari motivi,tra cui quello del disaccorEmma Mencarelli do. La cosa che mi ha colpito di Mondo X è la semplicità di queste persone,il modo semplice di vivere,senza cellulari,senza internet,la loro è una vita
quasi da eremiti. Anche se ci hanno spiegato che
non sono del tutto isolati,e le notizie più importanti
arrivano. Loro rinunciano a tutto ciò che è futile,vogliono ritornare alle origini,perché sentono
questa necessità. Non bisogna pensare a Mondo X
come una comunità di cura per i drogati o i tossici
dipendenti bensì come una grande famiglia,dove
tutti collaborano,si aiutano,si scontrano,tutto quello
che succede in una normale famiglia.
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Graziano News
Uscite
La comunità è composta da circa 30 persone,di tutte
le età,di tutte le parti dell’Italia,dal nord al sud. Non
si lavora mai da soli,sono sempre in due o più persone,tutto questo per far si che ci sia un accrescimento
personale,cioè che ognuno può imparare dall’altro,ci
possono essere critiche,ma quest’ultime hanno sempre la finalità di cambiare la persona in meglio. Secondo la mia opinione,questo posto ha un non so che
di magico,qualcosa che riesce a farti capire che la
vita non è fatta solo di comfort e divertimento,ma è
fatta di sacrifici,collaborazione,ora come ora non
sarei in grado psicologicamente di stare in questo
posto,lontano da tutto e da tutti,la mia famiglia,i miei
amici. Però aver scoperto che alcuni ragazzi sono
entrati in comunità all’età di sedici anni,per me è stato sconcertante,ma riflettendoci ho capito che non si
è mai troppo giovani o vecchi per girare pagina e
scrivere un nuovo capitolo della propria vita,forse
questi ragazzi così giovani hanno sentito dentro di
loro il bisogno di un rinnovamento,di un cambiamento radicale,ed è per questo che si sono recati a
Mondo X. Un cambiamento del genere potrebbe far
bene a questa società che sta andando alla deriva,che
è cambiata tanto e troppo velocemente,a questa società dove bisogna aggredire chi sbaglia o chi è diverso da noi,a questa società che omologa tutti in
modo uguale,questa società che ha perso il contatto
umano,questa società fatta di raggiri e sotterfugi. Se
non ci muoviamo a cambiarla saremo sopraffatti da
essa,non basta il singolo che la vuole cambiare,perché non basterebbe poiché sarebbe visto come
uno diverso,ma serve la collaborazione di tutti,perché insieme forse potremmo farcela a cambiare
questa società e a far rivivere alcuni valori fondamentali che si sono persi durante questo cambio repentino,valori come la sincerità,il rispetto di sé e degli altri,e l’amicizia. In questi ultimi tempi sono andati persi questi valori,la sincerità è andata a farsi
fottere ormai ognuno manipola la verità a proprio
gusto e piacimento,il rispetto di sé non c’è più visto
che molte ragazze giovani si prostituiscono,il rispetto degli altri pure,si cerca sempre di distruggere
l’altro per avere la gloria e infine l’amicizia,un legame che lega gli uomini tra loro da secoli,ora si sta
pian piano distruggendo,molti diventano amici per
un secondo fine o per aggiungere un altro amico alla
sua lista,ma poi cosa ti rimane dentro? Quell’amico
o amica ci sarà nel momento del bisogno? Questa
visita a Mondo X mi ha fatto riflettere su tutto questo,inoltre posso dire che ci vuole molto coraggio e
forza di volontà da parte dei ragazzi della comunità,una forza di volontà che è stata in grado di farli
separare dal mondo esterno e dalle famiglie,una forza di volontà che li ha aiutati a superare le loro difficoltà. Io ammiro queste persone,perché io personal-
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mente non sarei in grado di fare quello che hanno
fatto loro,ovvero ritornare alle origini e ricominciare
la loro vita da capo,beh si diciamo che loro hanno
attraversato periodi bui della loro vita e io no,ma è
anche vero che loro sono stati a contatto della nuova
tecnologia e sono riusciti a farne a meno,ecco questo
sarebbe per me il più grande scoglio da superare. A
volte non ci farebbe male eliminare le cose superflue
e vivere con il necessario,purtroppo l’uomo a volte è
così cieco da mette il paraocchi e non accorgersene.
Ymar Caguing
Vita di Pi
Sabato 29 Marzo siamo andati, con la scuola, al
cinema a vedere il film Vita di Pi. E’ la storia di
Piscine Molitor Patel, un ragazzino indiano che
viene preso in giro a causa del suo nome che viene
ridotto semplicemente in Pi. Suo padre gestisce
uno zoo ma, a causa dell'instabile situazione politica ed economica dell'India negli anni Settanta, decide di emigrare con la famiglia in Canada per rifarsi una vita, dopo aver venduto tutti gli animali.
La famiglia salpa insieme ad alcune bestie destinate agli zoo canadesi, ma, durante il viaggio, la nave
affonda, causando la morte dei familiari di Pi e di
quasi tutti gli animali. Soltanto Pi e quattro animali
(una zebra, un orango, una iena ed una tigre del
Bengala di nome Richard Parker) riescono a salvarsi raggiungendo una scialuppa di salvataggio.
La scialuppa vaga nell'oceano per diversi giorni e
Pi assiste terrorizzato all'uccisione della zebra e
dell'orango da parte della iena e alla morte di
quest'ultima per mano di Richard Parker. Rimasto
solo con la tigre, Pi medita di ucciderla per timore
di essere ammazzato a sua volta .Col passare dei
giorni, decide di addestrarla dimostrandosi autoritario per farsi ubbidire e per stabilire gli spazi sulla
scialuppa, ma anche amichevole e generoso per
aiutarla a sopravvivere. Non mancheranno gli
scontri psicologici con la tigre e imprevisti come
tempeste o periodi torridi, cui conseguirà malessere
fisico, mentale e morale. Pi e la tigre approderanno
su un'isola deserta popolata solo da Suricati. Alla
fine approderà in Messico dove Richard Parker,
con il quale ha costruito un rapporto speciale, fuggirà in una foresta abbandonandolo.In ospedale,
davanti ai due agenti della compagnia assicuratrice
della nave trarrà le conclusioni morali e religiose
della sua peregrinazione e davanti alla loro incredulità, gli proporrà un altro racconto, più semplice
e senza animali, invitandoli a scegliere: i due intervistatori opteranno per la storia con Richard Parker. Il film era molto bello, ma un po’ noioso e
molto triste. Beatrice Vagnetti Alice Dragoni
Graziano News
Teatro
Cyrano di Bergerac
Incontro
con Alessandro Preziosi
Magica serata oggi,domenica 23 febbraio, al
teatro Mascagni, dove una folla impaziente
attendeva l'arrivo di Alessandro Preziosi, uno
degli attori più ricercati del momento. L'occasione era data dallo spettacolo "Cyrano sulla luna" con Preziosi protagonista e regista
che, prima di entrare in scena si è fatto intervistare dalla nostra redazione nell'ambito
dell'incontro "A tu per tu con l'autore" organizzato dalla Fondazione Orizzonti . Per noi è
stato emozionante potergli rivolgere alcune
domande sia sulla carriera che sulla sua vita
privata. Infatti abbiamo letto che ha due figli: Andrea Eduardo ed Elena ed eravamo curiosi di sapere come se la cavasse con un figlio adolescente. Alessandro ci ha spiegato di
avere un buon rapporto con i ragazzi di oggi e
ha aggiunto di ritenersi un importante punto
di riferimento per loro. Gli abbiamo poi chiesto se preferisce lavorare come attore o come regista e lui, senza esitare, ha risposto
che preferisce il mestiere di regista. Poi, visto che ha ricevuto il premio Kineo al festival
di Venezia del 2008, con il commissario De
Luca, per il miglior film televisivo,abbiamo
chiesto se per lui è
stata una cosa inaspettata e lui ha risposto di dare poca
importanza ai premi,
ma che comunque è
stato felice e sorpreso di averlo ricevuto. Ha risposto con
molta
disinvoltura
alle nostre domande,
ma ce n'è stata una
che l’ ha lasciato
senza parole: alla domanda “ cosa significano le donne nella
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sua vita?” è rimasto perplesso. Ha fatto la
linguaccia e, molto modestamente, ha confessato che non ha ancora trovato delle donne
che riescano a sopportarlo, a parte sua madre
e sua figlia. In conclusione è stata
un’esperienza bellissima e siamo tornate a casa soddisfatte anche perché Alessandro si è
fermato a chiacchierare con noi e ci ha fatto
persino l’autografo !
Asia Della Lena, Alice Dragoni , Martina
Tiezzi e Beatrice Vagnetti
*******
Cyrano sulla luna, un viaggio nel cosmo che ci
fa riflettere sulla società del nostro tempo.
Oggi, sarà messa in scena una storia scritta da
Cyrano De Bergerac. Non si tratta però di Cyrano e del suo amore per Rossana, ma vedremo un
Cyrano letterario e pre-fantascientifico, che a
imitazione di Astollfo, si reca sulla Luna dove
incontra strani personaggi.
L’opera di Bergerac è una satira graffiante ai costumi del suo tempo. Alessandro Preziosi interpreta e dirige in chiave moderna questo lavoro,
un’occasione divertente,ma anche ricca di spunti
di riflessioni per la critica al mondo d’oggi. Lo
spettatore è coinvolto in questo viaggio fantastico e alla fine ha gli elementi per distinguere tra
la realtà e la fantasia.
Iacopo Filardi e Gionatan Samo
Graziano News
Classe 5°A tempo normale—Scuola primaria Chiusi Scalo
VISITA AL MUSEO
DI SARTEANO
Il giorno 4 aprile
2014, con lo scuolabus,
accompagnati dalle nostre
maestre,
siamo
andati a visitare il
museo archeologico di Sarteano. Al
nostro arrivo siamo stati accolti
dalla dott.ssa Minetti,
direttrice
del museo. Inizialmente, per rinfrescarci un po’ la
mente, abbiamo visto un filmato che riassumeva la
storia degli Etruschi, poi è iniziata la visita. Partendo
dalla stanza dove sono esposti i reperti del periodo
villanoviano abbiamo visto oggetti di piccole dimensioni, ma di grande importanza, perché questi hanno
permesso agli scienziati di capire che gli Etruschi,
inizialmente, utilizzavano le tombe a pozzetto. Siamo
poi passati nella stanza del periodo orientalizzante,
che va dal 700 al 580 a.C. Abbiamo visto fibule di
bronzo da uomo e da donna e rasoi per l’ uomo, bracieri che risalgono alla fine del V secolo a.C. Nella
tomba a camera di Macchiapiana è stato ritrovato un
canopo di una donna con in mano un’ascia, che vuol
dire “potere” e vicino il canopo del figlio. Nella terza
sala è esposto un cippo di Sant’ Angelo in pietra fetida con raffigurate alcune scene di un funerale etrusco e uomini che suonano gli Aulos e la Cetra. Accanto alla sala del cippo c’è un piccolo ambiente, lì ci sono le ceramiche dipinte con figure rosse e nere
del V e IVsecolo a.C. della necropoli della Palazzina;
alcune di queste ceramiche provengono da: Atene,
Samos e Corinto. Inizialmente gli Etruschi non riuscirono a riprodurre questo tipo di ceramica, infatti
fecero dei vasi grigi e beige In seguito, nel piano
sottostante del museo, abbiamo visto una fedelissima riproduzione della tomba della Quadriga Infernale. Lì, è dipinta una quadriga, composta da due leoni e
due grifoni, che traina un carro condotto da un demone con uno sguardo inquietante e i capelli rossi. Il
demone “Caronte” ritorna nel mondo dei vivi dopo aver depositato il defunto nell’aldilà. Sotto sono dipinti dei delfini che si tuffano in acqua come segno del
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passaggio dalla vita alla morte. Dopo l’immagine della
quadriga c’è una porta con una nicchia che divide il
mondo terreno da quello dei morti. Accanto, nel mondo dell’aldilà, c’è
un
banchetto
funebre con il
babbo e il figlio
sopra un kline.
Un servo porta
un “colum” per
filtrare il vino.
Nella parete in
fondo c’è un
serpente a tre
teste e nell’altra
un
ippocampo.
Nelle sale accanto
ci sono
tutti i ritrovamenti dal 2001 al 2008. Gli oggetti di lusso, come la
bella collana d'oro o il manico in osso di specchio,
mostrano la ricchezza delle famiglie aristocratiche
della zona. Questa visita è stata molto interessante
anche se, a causa della pioggia, non abbiamo potuto
visitare la tomba della quadriga infernale. Lorenzo
Bicarini classe 5 A
Dal progetto “E-inclusion a
portata di LIM”ad un e-book
La classe 5 A della scuola Primaria di Chiusi Scalo a
conclusione del progetto E-inclusion a portata di LIM
“La vita nella storia…della Chiusi” ha prodotto un ebook “parlato” e un opuscolo cartaceo. Da dicembre a
maggio, parallelamente al percorso storico, gli alunni
sono stati impegnati a ricercare notizie, immagini,
leggende, curiosità e avvenimenti riferiti alla Chiusi
etrusca, romana e paleocristiana. Hanno utilizzato
fonti di vario tipo, visitato siti archeologici del territorio chiusino e quando non è stato possibile farlo
personalmente, l’hanno fatto virtualmente,
grazie
all’uso della lavagna multimediale che ha stimolato
l’apprendimento in modo originale e creativo. Ogni
alunno, a rotazione, ha poi utilizzato la lim per riorganizzare il proprio materiale e presentarlo ai compagni, partecipando in modo attivo alla creazione del
prodotto
finale,
in
un
clima
collaborativo
e…”inclusivo”.
Graziano News
Classe 5°A tempo normale—Scuola primaria Chiusi Scalo
GLI ETRUSCHI A TAVOLA
La seconda parte era un trionfo di dolci, frutta,
Molti popoli antichi vivevano di pastorizia e agricoltura, così anche gli Etruschi. Nella letteratura
dei Greci e dei Latini troviamo racconti che parlano
di prodotti alimentari usati dagli Etruschi.
Catullo chiama i nobili etruschi “Etruscus obesus”
cioè Etrusco obeso per il suo aspetto grasso e molle. Gli Etruschi apparecchiavano, due volte al giorno, mense sontuose ed erano serviti da servi.
Nelle pitture tombali, che i ricchi Etruschi hanno
lasciato, troviamo delle informazioni che riguardano il loro modo di vivere e nei reperti sono state
trovate grandi varietà di semi di frutta e ortaggi.
COSA MANGIAVANO GLI ETRUSCHI?
coli, ha trasformato la nostra cucina, le nostre abi-
torte a base di formaggi, miele. Il passare dei setudini alimentari, così anche i sistemi di cottura e
le conservazioni dei cibi. Certe usanze gastronomiche però hanno sfidato i millenni, giungendo inalterate fino a noi.
E ADESSO … UNA RICETTA ETRUSCA
Gli etruschi mangiavano minestre di cereali e di
legumi, zuppe a base di verdure che crescevano
spontanee. Per fare le frittelle o le focacce erano
usate farine di cereali. La carne era bollita o arrostita e condita con ottimo olio di oliva. La cucina
etrusca alternava la cipolla all’aglio. Questi due e- PINCI DI CHIUSI
lementi davano il sapore primario ai cibi ed erano INGREDIENTI: Farina di grano tenero, acqua, olio,
importanti per motivi igienici, curativi, afrodisiaci sale
e stimolanti. Gli Etruschi amavano banchettare. Il PREPARAZIONE:
Versare in una ciotola capiente un bicchiere
banchetto o convivio aveva per loro un doppio signid’acqua, un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale. Meficato: Religioso e Sociale. Una persona molto imscolare con una forchetta e aggiungere a pioggia la
portante durante queste occasioni era il “direttore farina, quando l’impasto è ben amalgamato toglierlo
di mensa” che aveva il compito di vigilare sul buon dalla ciotola e adagiarlo sulla spianatoia. Lavorare
andamento del convivio. Solitamente la prima parte ancora l’impasto fino a quando non ha assunto una
del banchetto si apriva con l’uovo, seguivano le car- consistenza elastica ( se necessario aggiungere anni arrostite, i volatili, le porchette ripiene, pesci cora farina). Prendere una piccola porzione di pasta e appiciare ( cioè formare uno spaghetto grosd’acqua dolce e di mare, molluschi.
so ruotando con le mani l’impasto sulla spianatoia).
Cuocere i pici in acqua bollente salata
Manuel Garosi Sabrina Kechafi classe 5 A
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Graziano News
Il motorino
secondo. I vari “insegnanti” si sono rivelati efficienti, ma spiritosi, e, anche la lezione apparentemente più noiosa, si è rivelata un buon momento
per farsi quattro risate. Alla fine della giornata,
Il 9 Aprile per noi ragazzi di terza media è stata dopo il tipico discorso conclusivo, ricevuto un cd
sui temi appena ascoltati, siamo ritornati in classe,
molti desiderosi di prendere il patentino ( o patente A¹, in gergo tecnico). Tuttavia penso che qualcuno dovrà fare molta pratica prima di poter salire
ufficialmente sul ciclomotore …
LA STRADA TRA PASSIONE E
SICUREZZA: il primo tentativo è
per tutti
Jacopo Filardi
Io e il motorino
una giornata particolare, causa la manifestazione
svoltasi quella mattina, il cui scopo era farci salire
sul motorino (nella maggior parte dei casi, per la
prima volta). Quell’evento è stato realizzato dal
Comune di Chiusi, in collaborazione con il Comitato
delle associazioni sportive senesi e il Motoclub “La
Balzana”, allo scopo di sensibilizzarci al rispetto
della strada e delle sue regole. Per realizzare questo obiettivo, erano presenti anche la motorizzazione civile, la polizia municipale, la polizia di stato,
i carabinieri, i vigili del fuoco e l’emergenza sanitari territoriale 118. Fu organizzato, dopo la classica
introduzione, un giro di lezioni specifiche di poco
meno di un’ora ciascuna, ognuna tenuta dai vari responsabili e addetti alla sicurezza stradale. I temi
erano i tipici argomenti da scuola guida: la guida in
stato di ebbrezza, le postazioni di blocco e di controllo, gli strumenti per il rilevamento della velocità, il soccorso in caso di incidente con ciclomotore,
gli strumenti utilizzati dai vigili del fuoco e,
ovviamente, l’utilizzo dell’agognato motorino. Erano stati preparati, per l’occasione,
vari gruppi di studenti che si dovevano spostare da una postazione all’altra per essere
“istruiti” nei vari campi; mentre un gruppo
stava con i carabinieri, un altro guardava la
scena di un soccorso improvvisato, mentre
un altro faceva la prova pratica. Alcuni degli
studenti si sono rivelati ottimi guidatori,
altri meno. Ogni esecuzione era, ovviamente, accompagnata da un addetto che, nei
casi migliori si limitava a trattenere il motorino, ma nei peggiori doveva stare attaccato al “pilota” e non perderlo di vista un
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Quest'anno prenderò il patentino, una cosa
che mi affascina moltissimo,così potrò andare
dove voglio e io ho già scelto cosa acquistare:
prenderò l'Ape perché è comoda: ci puoi caricare molte cose. E poi ti puoi spostare dove
vuoi andare: a scuola,con gli amici,e in discoteca. Inoltre è una cosa che va di moda prendere il patentino perché così si diventa indipendenti dalla famiglia e io mi sento molto eccitato di questa nuova libertà perché così potrò
andare dove voglio senza farmi accompagnare
dai genitori. Una volta nelle mie mani l’Apino
subirà delle modifiche : prima cosa cambierò il
motore,e ci metterò il motore della Malossi e
il carburatore 115 della Polini. Per il colore mi
piacerebbe nero e blu cielo, dentro voglio mettere lo stereo e la tappezzeria rossa...E la lucina blu dentro! Spero che questa cosa accada
presto perchè non ce la faccio più ad andare a
piedi.
Ettore Mazzetti
Graziano News
Carnevale
CARNEVALE A CHIUSI
Splendida giornata di sole per il carnevale a Chiusi Scalo
dove, domenica due marzo hanno sfilato i carri, accompagnati da balli e musica . La manifestazione si è svolta grazie alla collaborazione della Pro loco con il Comune, la Filarmonica Città di Chiusi, l'Istituto Comprensivo, la Scuola dell’ Infanzia del Sacro Cuore, la Società Sportiva di
Montallese e le associazioni dell'Ada e dell'Auser. Ben
otto i carri presenti quest'anno, alcuni nuovissimi, come
quello di Peppa Pig, altri rinnovati come il carro dei Blues
Brothers , animato dalle musiche della Young Band che si
e' esibita in un
” Cacao Meravigliao” fantastico .Alla manifestazione ha
dato il suo contributo anche “Sbottegando”, l’associazione
dei commercianti, che per l'occasione ha tenuto aperti i
negozi con gli ultimi saldi invernali. Ma la novità di questo
carnevale è stata sicuramente l'inno " CHIUSI CARNEVAO", scritto e musicato dai ragazzi della scuola media
con l'aiuto della redazione per il testo e dei prof. di orchestra per l'accompagnamento musicale. una musica trascinante e orecchiabile che è diventata presto il filo conduttore della festa. Dopo la sfilata la Young Band ha intrattenuto gli spettatori in piazza presentando brani
vecchi e nuovi del suo repertorio. La giornata di festa si
è ripetuta martedì 4 marzo a Chiusi Citta'. Il tempo un
po' incerto è andato migliorando e così i carri hanno potuto sfilare per la gioia di quanti assistevano o partecipavano mascherati. Alle ore sedici circa la festa si è spostata al teatro Mascagni per il “Veglioncino dei ragazzi” con
intrattenimento e musica a cura dei ragazzi della scuola
secondaria .Da segnalare la performance di Leonardo
Nenci, che come D.J. è stato straordinario. La premiazione dei gruppi mascherati ha chiuso in bellezza la giornata.
Asia Della Lena, Alice Dragoni, Giulia Stroia, Martina
Tiezzi, Beatrice Vagnetti
BREVE STORIA DEL CARNEVALE DEI RAGAZZI
dell’allora giovane sacerdote Don Mosè Mannelli.La prima
collaborazione fu ad opera de “La banda del goccino”. Nella prima edizione vi fu una sfilata di carri allegorici ed un
veglioncino al Centro Parrocchiale ( allora Acli) con
l’elezione del re del carnevale.La seconda edizione ebbe
una grande risonanza e Chiusi divenne il centro di un vasto
bacino di utenza che abbracciava i paesi limitrofi della
Toscana e dell’Umbria.Nel 1963, all’interno del Carnevale
dei Ragazzi, fu organizzato lo spettacolo “Campanile in
Maschera” che ebbe un grande successo con la partecipazione delle scuole locali e poi a Cetona e Città della Pieve.
In quell’anno fu anche fatto il gemellaggio con Città della
Pieve. Nel 1967 si costituì ufficialmente, con atto notarile, il Comitato Cittadino Carnevale dei Ragazzi composto
da 15 persone (rimasti in vita attualmente: Bardini Fausto, Del Buono Roberto, Fè Marco, Guazzini Ezio, Macchietti Serenella, Mannelli Don Mosè, Mannelli Fiorenzo,
Monni Pietro, Rubechi Renato)Nello statuto viene precisato lo scopo che si è venuto a delineare negli anni precedenti: “L’Associazione, ispirandosi a principi cristiani e
riallacciandosi alle precedenti manifestazioni, si propone
di offrire alla cittadinanza, ed in particolare ai giovani, un
divertimento sano, istruttivo ed educativo e di contribuire a valorizzare, dal punto di vista turistico, la Città di
Chiusi. Nel 1973 Campanile in Maschera cambia nome e si
chiama “Ragazzi in Gamba” che inizia a prendersi uno spazio autonomo del Carnevale dei Ragazzi, giunto al suo apice. Nel 1987 il Carnevale dei Ragazzi soffre di una grande
crisi organizzativa e non vengono realizzati i carri allegorici. L’edizione è comunque salvata dalle scuole elementari
che organizzano, al posto delle sfilate tradizionali, favole
mimate itineranti. Nel 1988 prende in mano
l’organizzazione Franco Rosati che si è fatto le ossa nelle
precedenti edizioni e porta avanti la manifestazione indefessamente e con successo per 25 anni.
Da un’ intervista a Marco Fè realizzata in redazione
da Simone Bianchini, Davide Aka, Ettore Mazzetti e
Walter Gaspar
Il Carnevale dei ragazzi è nato nel 1953 da un’ idea
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Riflessioni e intervista
Proprio per evitare di incorrere in questi problemi bisogna prestare attenzione a ciò che
mangiamo in questa importante fase della viPoiché è caratterizzata da rapidi cambiamen- ta, specialmente al giorno d’oggi dove troppo
ti fisiologici, l'adolescenza è un'età partico- giovani italiani sono in sovrappeso.
Bruna Corsi
larmente delicata anche da un punto di vista
nutrizionale. L'accrescimento è il primo e più
AUSER
evidente di questi cambiamenti. Proprio all'ingresso in questa età, intorno ai 12 anni per le
Intervista al presidente
ragazze e intorno ai 13 per i ragazzi, l'accredell’Auser Chiusi Scalo
scimento è particolarmente rapido: sopratRenato Civitelli
tutto in questo momento, un'alimentazione
inadeguata può compromettere la crescita dei
ragazzi, ma questo sembra non rappresentare
Oggi, giovedì 27 marzo, è venuto a trovarci in
un problema per i pochi giovani che sono a coredazione il Signor Renato Civitelli, il presinoscenza di questo rischio, infatti spesso
dente dell’Auser di Chiusi Scalo per parlarci
l’alimentazione viene presa come un particoladei progetti che l’associazione sta curando e
re da non soddisfare in modo corretto, molto
di
quelli
che
pensa
di
realizzare
spesso mangiando ai fast-food cibi e bevande
nell’immediato futuro. L’Auser di Chiusi Scalo
che non apportano il giusto fabbisogno enerha circa 270 iscritti, per lo più anziani, la sua
getico per un ragazzo di questa età e per di
sede è in via Gorizia dove nel pomeriggio si
più pieni di zuccheri, grassi e altre sostanze
riuniscono i soci. Spesso vengono organizzate
dannose che molto spesso nelle confezioni e
delle gite della durata di un giorno per far
nelle etichette dei prodotti non vengono nempassare un po’ di tempo in compagnia a molti
meno citate.
anziani che vivono in solitudine. Quest’anno
Molti, ma soprattutto i ragazzi nella fascia
l’associazione ha organizzato un corso di lind’età 11-16 anni, hanno brutti vizi come ad egua italiana per gli stranieri, integrato da una
sempio quello di non fare colazione, cosa sbaserie di informazioni utili a ogni cittadino, regliata perché è un pasto fondamentale che
lative alla legislazione italiana. Il corso si
assicura l’energia che serve a farci iniziare la
svolge due volte alla settimana e gli studenti
giornata al meglio, non mangiare pesce, bere
sono divisi in 2 gruppi: maschi e femmine ,
troppe bibite gassate e mangiare merendine e
questo per accontentare le molte donne islasnack (il problema aumenta se si mangiano
miche che altrimenti non avrebbero frequenfuori dai pasti).
tato (alcune di loro, pur essendo da molti anni
Mangiare troppi dolci, poi, non fa solo ingrasin Italia,non conoscevano per niente la nostra
sare, ma può anche avere un effetto negativo
lingua). Inoltre l’associazione si impegna a dasul nostro aspetto fisico, facendoci venire
re una mano ai bambini stranieri che frequenproblemi alla pelle, come l’acne o i brufoli.
tano le elementari aiutandoli nei compiti. Per
Ma i giovani tendono a seguire questa dieta
l’anno prossimo l’associazione ha in programma
anche per moda, come ad esempio quella di
un corso di ceramica, ma per ora deve ancora
non mangiare pesce o carne, verdure o altri
organizzarsi per trovare un locale adeguato e
cibi. Le conseguenze possono essere l'aumenun insegnante volontario. Per cui, chi ha idee
to di peso e del colesterolo nel sangue. Ragaze buona volontà si faccia avanti!
ze e ragazzi vanno invece indirizzati verso
Asia Della Lena
un'alimentazione completa e varia.
L’alimentazione
degli adolescenti
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Riflessioni
Razzismo: ma di chi è la colpa?
Molti ritengono che sia di Darwin. Altri incriminano
i bersagli di questo comportamento: i diversi. Io,
invece, incolpo l’intera umanità, e ora vi spiego anche perché. Intanto non voglio trattare di discussioni del genere”è stato prima lui” oppure “mi hanno
detto di farlo”, perché sono fondamenti a dir poco
stupidi e immorali. Ora, prendiamo in considerazione il nostro caro Darwin e analizziamone le teorie:
lui parla di evoluzione, ossia la capacità di ogni individuo di adattarsi all’ambiente, società o vita in cui
si trova, cambiando i suoi caratteri genetici, ossia
principalmente il suo corpo. Ha quindi affermato
che l’umanità, prima di diventare come è adesso, ha
avuto predecessori, i quali avevano caratteristiche
che sono state modificate o eliminate per il bene
della specie. Ha anche detto che le specie si sono
evolute separatamente l’una dall’altra in alcuni casi,
ma non sempre. Ora, ipotizziamo che dall’uomo sapiens si siano distaccate tre specie: l’uomo A, l’uomo
B e l’uomo C. L’uomo A trova le risorse minerarie e
alimentari: vive in una casa di mattoni e mangia pizza. L’uomo B ha la conoscenza per costruire, ma non
i materiali: comincia quindi a scambiare cose con
l’uomo A e ottiene gli stessi vantaggi. L’uomo C, invece non trova abbastanza risorse e si trova troppo
distante dagli altri due, quindi ha un modo di vivere
più modesto: vive in una capanna di fango e mangia
insetti. Quello che chiedo io è: non stanno forse
sopravvivendo tutti e tre, sebbene in modi diversi?
È quindi inferiore l’uomo C perché ha avuto sfortuna? Sono forse superiori gli uomini A e B? Ora, immaginate di togliere a tutti e tre gli uomini le risorse: chi sopravvivrà? Probabilmente non l’uomo A,
che è sempre stato abituato agli agi, e che quindi
non si saprà adattare. L’uomo B sopravvivrà più a
lungo, ma, finite le merci di scambio, patirà anche
lui. Invece, l’uomo C saprà sopravvivere con le poche
risorse che ha e porterà avanti la specie, rafforzandola. Ora chiedo: gli uomini A e B non sono forse
quelli più sviluppati al giorno d’oggi? Non corrispondono all’uomo ricco ,come l’uomo C corrisponde a
quello povero? Badate bene: la natura ci ha forniti
di tutto, ma sta a noi decidere come utilizzarlo: usarlo con parsimonia e modestia, o ipersfruttarlo?
Ed ecco che si ritrova il mondo odierno: gli uomini A
e B saranno benestanti, ma solo quando hanno a disposizione le materie prime; l’uomo C sarà meno
adagiato, ma saprà come comportarsi quando non
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avrà più niente. Ecco quindi, che a somme fatte,
tutti gli uomini, A,B e C, risultano sviluppati allo
stesso modo. Quindi, compreso questo concetto,
nell’uomo è possibile individuare degli stili di vita
diversi, non razze o specie. E quindi, che differenza
c'è tra tutti noi ? Siamo tutti diversi, tuttavia è
stupido pensare che queste differenze portino a
individui superiori: gli stili di vita dell’uomo sono
dettati dal caso e dalle sue scelte; ci sarà l’uomo
ricco che non è in grado di gestirsi, ma anche il povero che riuscirà ad avere successo.
Iacopo Filardi
Fumo? no grazie!
Io non fumerò mai e vi dico anche perché, mio nonno fumava
fino a qualche tempo fa e ogni mattina tossiva come uno che
stava per morire. Così, quando lo vedevo da piccolo, mi sono
ripromesso di non fumare mai, però non tutti la pensano
così. Infatti molti miei coetanei pensano che fumare sia
figo perchè ti fa sembrare grande, però non è così. La sigaretta è stata inventata agli inizi dell’ottocento dai mussulmani durante una loro guerra, nel 1885 James Buchanan
Duke le mise in commercio così come le troviamo oggi. Sembra una cosa innocua, semplice carta con dentro foglie di
tabacco ma a dire il vero è piena di veleni, ce ne sono più di
4000 e crea dipendenza a causa del tabacco. Quindi la sigaretta è una droga, la più diffusa al mondo oltre che l’unica,
insieme al alcool ad essere legale in tutti gli stati del mondo. La sigaretta spesso è considerata una cosa da fighi perché, specie nei film del passato tutti, e sopratutto i personaggi più famosi, fumavano sempre. Ora, questa è un’idea
mia, penso che quello del fumo sia una specie di metodo dei
capi del mondo per tenerci sotto controllo e farci spendere
soldi per loro (infatti, non a caso da noi la vendita delle sigarette è un monopolio dello stato), oppure un metodo per
farci ammalare e abbassare la popolazione mondiale o anche
per farci comprare più medicinali ,sempre a scopo di guadagno. Comunque lasciando perdere la mia sfiducia nei capi
del mondo, e non solo nei politici, continuiamo l'argomento.
In classe mia c’è chi fuma o chi ci ha provato non farò nomi
per rispetto, ma molti di loro hanno iniziato perché stavano
con dei ragazzi più grandi che fumavano di già e, per non
sentirsi piccoli, hanno voluto fare una prova e poi c’è chi ha
continuato e chi no. Io personalmente non voglio neanche
provarci , proprio come non voglio mai provare a drogarmi e
spero che un giorno nessuno fumerà più. Quel giorno forse
non arriverà mai proprio come forse non arriverà mai un
giorno in cui non ci saranno guerre e smetteremo di essere
stupidi o come direbbe Jacopo *o *lio ni. Gionatan Samo
Graziano News
PELLEGRINAGGIO A CITTA’
DELLA PIEVE
Mercoledì 15 gennaio 2014, siamo andati, con alcuni amici e Don Antonio, a Città della Pieve, a
piedi, per la festa del beato Giacomo Villa, protettore di questa città. Per arrivare ci abbiamo
messo 5 ore e 30 minuti, anche se in realtà avremmo dovuto metterci solo 4 ore; è andata cosi
perché erano tutti se ne stavano fondo e non avevano molta voglia di stare al passo con gli altri. Poi
abbiamo fatto una pausa di cinque minuti per fare
un pranzetto veloce. Quando siamo ripartiti io,
Bartolomeo, Chiara, Elisabetta, Anna e Federica
eravamo in fondo e Barto, che aveva trovato una
camicia rosa a Ponticelli, la teneva sollevata su un
ramo di un albero a mo’ di stendardo e ci siamo
messi tutti a ridere come pazzi. Poi c’è stato un
momento di panico: ci siamo persi e, per 15 minuti,
non vedendo il resto della comitiva, ci siamo messi
a strillare come matti. Per fortuna il fischio di
Don Antonio che richiamava le sue “pecorelle”
all’ordine ci ha aiutato a trovare la strada. Finalmente siamo arrivati al Duomo dove una guida ci
ha mostrato tutti i quadri che rappresentavano il
Beato Giacomo Villa; in un quadro erano rappresentati due buoi che trasportavano un carro: il
beato fu seppellito dove i due animali si inginocchiarono. Poi abbiamo fatto una processione verso
un’altra chiesa dove abbiamo sentito la messa. Al
termine c’è stato un buonissimo rinfresco che ha
chiuso in bellezza la giornata.
Walter Esteban Gaspar Padilla
preti che erano all’ udienza. Dopo la visita dal Papa con degli amici di Roma siamo andati a visitare
lo zoo. C’erano moltissime specie animali, dai piccoli conigli al grande elefante! L’ animale che mi è
piaciuto di più è stato uno scimpanzé di nome
Martina che se gli sorridevi lui ti sorrideva e se
gli tiravi un bacio lui te lo ritirava. Anche il leone
e la leonessa erano molto belli, come era bella la
tigre, la zebra,l’elefante, la scimmia con in baffi,il
ghepardo ecc...Dopo la bellissima e stancate giornata mi addormentai nel viaggio di ritorno.Ma non
dimenticherò facilmente quella giornata!
Beatrice Vagnetti
ANIMALI: AMORE NON
CAMBIATO
RI-
Gli animali e l’uomo sono sempre stati uniti nella
vita. Per esempio i cani sono considerati da tutti i migliori amici dell’ uomo, un cane ci dà affetto, consolazione, amore e fedeltà. Un cane
non ci abbandonerebbe mai e anche se noi lo
maltrattiamo non fugge mai. Gli uomini spesso
però sono crudeli , quando un cane diventa un
peso
per il padrone, questi non ci pensa due
volte ad abbandonarlo o ad ucciderlo. D’estate ,
per esempio, quando la gente va al mare e non
sa a chi lasciare il cane, la soluzione è quella di
abbandonarlo lungo le strade con gravi pericoli
per gli altri automobilisti e morte del cane.
Un’altra forma di crudeltà contro gli animali è
VISITA DAL PAPA!
Mercoledì
19 Marzo sono stata all’ udienza dal
Papa con i miei genitori e i nonni. Appena entrati
nella piazza di San Pietro sono rimasta incantata
da quanta gente c’ era! Dopo un po’ di attesa ecco
arrivare Papa Francesco in una papa-mobile che
passando per le transenne salutava i credenti.
Dopo i saluti incominciò l’ udienza, durante la quale il Papa parlò del ruolo dei babbi nella famiglia,infatti era la festa dei papa e poi ringraziò
tutte le persone giunte a salutarlo dai diversi
stati.
Poi dette la benedizione e salutò i vescovi e i
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quella di usarli come cavie da laboratorio, di
solito sono usati i topi, ma, in altri casi, lo abbiamo saputo dalla televisione venivano usati i
cani, che venivano maltrattati in tutti i modi.
Un esempio di grande fedeltà del cane nei confronti del padrone , l'ho sentito in televisione :
un cane è rimasto per giorni fermo sulla tomba
del suo amato padrone morto, sperando che lui
tornasse. A me piacciono molto i cani e non gli
farei mai del male, come invece fanno molte
persone. Queste persone dovrebbero capire l’
importanza dell' amicizia che ci regala un cane.
ALICE DRAGONI
Graziano News
Le nostre passioni e laboratorio
Scienza, amica o nemica?
Molti s’interrogano sulla scienza e ogni volta
che viene utilizzata in modo scorretto
l’accusano di essere nemica dell’uomo e a volte parlano della scienza come di colei che ci ha
aiutato, ma anche distrutti. Prendiamo per esempio l’atomica: una bomba atomica di per sé
è solo un oggetto, se non viene usata, non fa
del male, intendo dire che la bomba non esplode da sola, ma solo a causa dell’ uomo. La
scienza in sé è neutra: la medicina che ti salva
la vita, te la può togliere se non la usi correttamente, ma può anche ucciderti se ne prendi
troppa. Quindi di chi è la colpa se la gente
muore uccisa da strumenti micidiali? Degli
scienziati che li hanno fatti o degli uomini che
li hanno usati? Gli uomini si sa non sono tutti
buoni perché il nostro caro simpaticissimo Dio
ci ha fatti così(ma questa è un’altra storia). Uno scienziato ha bisogno di essere curioso e di
sperimentare tutto quello che può, ma aggiungerei che ha anche bisogno di limitarsi e valutare le conseguenze delle sue scoperte compresa la possibilità che finiscano in mani sbagliate, L’ ONU ha bandito le armi nucleari, le armi
chimiche e quelle biologiche, sia a terra che in
orbita, infatti sembra che i Russi volessero
mettere in orbita una bomba atomica durante la
guerra fredda, ma per fortuna non glielo hanno
fatto fare; sembra che gli americani abbiano
avuto la strepitosa idea di lanciare in orbita un
satellite con circa 20 pali(3 metri di altezza, e 2
metri di larghezza di tungsteno) che possono
lanciare dal satellite, che in cinque minuti arrivano al punto desiderato con una potenza distruttiva pari o superiore a una bomba atomica,
ma senza radiazioni e di questo si parla da cinque anni, non è fantascienza, ma potrebbe essere realtà. Dunque La scienza ci ha condannati a morte, mettendoci nelle mani di governi
armati fino ai denti?. Fermare la ricerca scientifica per evitare questi problemi non è una
buona idea perché comunque qualcuno di nascosto continuerebbe a crearle e poi io penso
che bisogna continuare ad avanzare nella
scienza, l’essere umano deve diventare più responsabile, capire finalmente che uccidersi a
vicenda non serve a niente e questo vale per
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ogni motivo al mondo tranne uno, la lotta per
la libertà, ma penso che, per fortuna quel genere di guerra non lo combatteremo mai. Spero
anche che un giorno la scienza, “persuasa allo
stermino”, sparirà e resterà solo quella utile a
noi umani, ma a quel punto si entra nella fantascienza: chissà se fra 5 miliardi di anni o anche
meno dovremo andarcene dalla terra e la scienza che ha ucciso tante persone provvederà alla
sopravivenza di tutti noi.
Gionatan Samo
LABORATORIO SCIENTIFICO
MATEMATICO
Il primo giorno dei rientri dopo mensa siamo
andati nei rispettivi laboratori. La professoressa Grazia Felici ci ha spiegato che scientifico e matematico si alternavano. Ci ha mostrato anche tutti gli strumenti che si trovavano nel laboratorio: l’Insettario che comprende vari tipi di animali morti; la pentola
con cui si riscalda l’acqua per vari esperimenti; le sostanze chimiche pericolose; gli strumenti in vetro; i microscopi per osservare i
campioni e un modellino del corpo umano con i
vari organi.
Il secondo giorno dei rientri siamo andati in
un’altra stanza. Lì abbiamo fatto problemi e
giochi aritmetici. Poi abbiamo fatto a gruppi
il gioco dell’oca. La professoressa ci ha procurato dei cartoncini colorati e noi abbiamo
costruito le pedine, disegnato le caselle e
scritto le regole.
Samanta Roncolino e
Giulia Stroia
Graziano News
Le nostre passioni
COVERCIANO:
CHE EMOZIONE!
Era il 17 febbraio , un giorno per tutti normale , ma per me no. Infatti quello stesso
giorno, la mia squadra , la polisportiva Chiusi ,
sarebbe andata a visitare un posto che tutti
gli italiani appassionati di calcio sognano : Coverciano, dove si allenano i giocatori della nazionale italiana!
Ecco , ora voi immaginate che emozione essere lì , dove i più grandi campioni d’italia si allenano e giocano. ad accompagnarci nella visita del centro sportivo, c’era il medico della
nazionale italiana ai mondiali del 2006 in germania!!Che felicità!!!!
Quel signore ci ha fatto visitare il museo del
calcio , uno dei musei più belli del mondo .
Dentro quel museo c’era di tutto e di più: maglie vecchissime, figurine dei calciatori e, addirittura , le prime scarpe di cuoio prodotte
in Italia.Ma le cose più belle erano due: la prima era la maglia di Pelé del Brasile, autografata da lui stesso . La seconda, invece , era
una grande sala, alle pareti della quale, in un
quadro per ciascuna, si trovavano le coccarde delle nazionali affrontate dall'Italia e le
maglie più belle, al centro della sala, invece,
c’era un grande pallone di vetro , che girava
senza sosta. Poi , finita la visita, abbiamo
giocato un’amichevole contro i ragazzi del
2000 del Chiusi e abbiamo perso 7 a 0. Infine, quasi come premio di consolazione, abbiamo mangiato 3 piatti di pasta per uno e siamo
ritornati a casa stanchi morti, non tanto per
la partita , ma per quanto abbiamo mangiato!
Luca Tistarelli
IL FENOMENO ONE DIRECTION
Gli One Direction sono una boy band anglo-irlandese conosciuta in tutto il mondo e seguita da milioni di fan
scatenate che si definiscono “Directioners”. Questi cinque ragazzi (HARRY STYLES, ZAYN MALIK, NIALL
HORAN, LIAM PAYNE, LOUIS TOMLINSON) hanno affascinato tutti con la loro voce e la loro simpatia, anche io sono una directioner e in questa scuola ce ne sono molte altre…
Gli One Direction hanno cominciato la loro carriera presentandosi alla settimana di X FACTOR come solisti,
sono arrivati terzi e i giudici li hanno convinti a diventare una band. Hanno subito spopolato e hanno fatto tre
tour: UP ALL NIGHT, TAKE ME HOME e WHERE WE ARE. La loro discografia comprende tre album (Up all
night nel 2011, Take me home nel 2012 e l’ultimo, nel 2013, Midnight Memories. Ultimamente le fans sono aumentate così tanto che sono diventati vendutissimi molti gadget degli ONE DIRECTION ( bamboline, sciarpe,
cancellerie, ecc..).Gli One Direction sono e penso che resteranno ancora per molto gli idoli di molte ragazzine..
Insomma, VIVA GLI ONE DIRECTION!! Bruna Corsi
REDAZIONE CLASSI PRIME E TERZE
INSEGNANTE: Andreina Troncone
ALUNNI: SIMONE BIANCHINI, DAVID AKA, ETTORE MAZZETTI, WALTER GASPAR, JACOPO FILARDI,
GIONATAN SAMO, ASIA DELLA LENA, ALICE DRAGONI, MARTINA TIEZZI, LUCA TISTARELLI,
BEATRICE VAGNETTI
COLLABORATORI ESTERNI: ASIA PODELVENTO, EMANUELA TARANTINO,
EDOARDO LIPPI
REDAZIONE CLASSI SECONDE E TERZE
INSEGNANTE: Lucia Moretti
ALUNNI: BEATRICE ACCAME, BIANCA ALEXE, ANDREA ALFATTI, TOMMASO BAGIANA, VIOLA
BOCCANERA, CARINA CIOBATARU, ALEX CORADINI, PIETR0 CORTELLESSA, GIULIA D’AGNELLI,
ROSARIA DI FALCO, ALESSIA DUMITRASCU, LUCA FACCHIELLI, KAUR SIMRANPREET, ILARIA
NICORESCU, ALESSIO PUICA, EDOARDO RAIMONDI CRAINZ, RICCARDO SALARIS, ELENA SANTILLI,
ARMANDA SKUKA, ELENA SOCCIARELLI
GRAZIE A
Pagina 20
E A MAURO BISCHERI
Graziano News