TOP 11 Mondiale U-20 2015 - Una Questione di Centimetri

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TOP 11 Mondiale U-20 2015 - Una Questione di Centimetri
TOP 11 Mondiale U-20 2015
di Riccardo Bartolommei, 23 Giugno 2015
È appena terminato il mondiale U-20 in Nuova Zelanda, competizione che ha messo in mostra tantissimi ragazzi interessanti, alcuni già noti
mentre altri sono state vere e proprie sorprese.
La Serbia ha conquistato a sorpresa il primo alloro mondiale della propria storia, dopo essere uscita lo scorso anno ai rigori con il Portogallo.
Vi proponiamo la TOP 11 del torneo, considerando le prestazioni nella competizione ma anche il potenziale non espresso dei ragazzi, schierati con
il 4-2-3-1:
Preedrag Rajkovic, Serbia 1995, Stella Rossa
Decisivo in finale, portiere già molto maturo, bravo tra i pali e sicurissimo nelle uscite, ha strameritato la vittoria del Guanto d’Oro, che
arricchisce la soddisfazione di essere Campione del Mondo U-20. Bravi anche Jean del Brasile e Schwabe della Germania
Joao Pedro, Brasile 1996, Palmeiras
Qui pochissimi dubbi, terzino della grande scuola brasiliana, bravissimo ad attaccare, rapido e tecnico, bene difensivamente nell’uno contro uno,
deve migliorare tatticamente perché qualche pecca nelle diagonali si è notata. Mensione anche per il campione del Mondo Gajic, terzino dal
grandissimo tiro, e per Cotugno dell’Uruguay
Jorge, Brasile 1996, Flamengo
Gemello di Joao Pedro, anche lui rapido e tecnico, protagonista di un’ottimo mondiale. Mensione per Antonov della Serbia, anche se ha sofferto
molto in finale con avversari rapidi
Niklas Stark, Germania 1995, Norimberga
Gran fisico, bravissimo di testa e nei contrasti, si è dimostrato anche un ottimo leader, qualità che da difensore centrale non è certo secondaria
Emanuel Mammana, Argentina 1996, River Plate
Pessimo il mondiale dell’Argentina, ignobilmente eliminata al primo turno da favorita del torneo. Ma qui parliamo di un gioiello difficilmente
replicabile, un difensore che ricorda Nesta per la facilità con cui ferma gli avversari e la classe e l’eleganza con cui riparte. Anche lui grande
personalità, capace di giocare al Monumental di Buenos Aires come se fosse al campetto con gli amici. Mensione per il già famoso Marlon del
Brasile, per Babic della Serbia, per Kempf della Germania e per Lemos dell’Uruguay
Danilo, Brasile 1996, Braga
Ragazzo completo e già maturo, bravo nelle due fasi e tatticamente. Ha già gli occhi di alcune grandi del vecchio continente addosso, Pallone
d’Argento della competizione
Sergej Milinkovic-Savic, Serbia 1995, Genk
Pallone di Bronzo del torneo, centrocampista completo, bravo di testa, grosso e di gran corsa. Unisce la capacità tecnica, i tempi di inserimento e
un buon contrasto. Non disdegna i calci piazzati e la capacità di trovare la rete. Mensione per i serbi Zdjelar e Maksimovic (decisivo in finale), per
i tedeschi Weigl e Oztunali, l’uruguayano Nandez, il portoghese Guzzo e l’ucraino Kovalenko, capocannoniere con Mervò del torneo
Gabriel Jesus, Brasile 1997, Palmeiras
Uno dei ragazzi più giovani, uno dei ragazzi con maggior classe!
Ogni tocco è una perla, ogni giocata una gioia per gli occhi. Ne sentiremo parlare.
Andreas Pereira, Brasile 1996, Manchester UTD
12° uomo del Brasile, in finale segna una rete da favola. Ha tutto: passo, tecnica, dribbling, fisico non certo minuto. È già in una grande europea,
che lo ha blindato dopo che la Juve aveva provato lo scippo alla Pogba, troverà lo spazio che merita?
Mensioni nel ruolo per Correa dell’Argentina e dell’Atletico Madrid, per Zivkovic della Serbia, per Julian Bradt della Germania
Marc Stendera, Germania 1995, Eintracht Francoforte
Ha già una buona esperienza in Bundesliga, spesso è sembrato di un altro pianeta rispetto ai suoi avversari. Tecnica e fantasia da trequartista
classico, ha agito con disinvoltura anche da falso nueve nella Germania eliminata prematuramente dal Mali. Proprio nel Mali colui che è stato
premiato come Pallone d’Oro del torneo, Adama Traoré, giocatore del Lille dall’ottima tecnica e buoni colpi. Altre mensioni per Boschilia del
Brasile e del Sao Paulo, per il portoghese Rony Lopes di proprietà del Manchester City, per l’uruguayano Pereiro e per l’argentino del River Tomas
Martinez
Bence Mervò, Ungheria 1995, Gyori ETO
Giovanni Simeone era il più atteso, ma ha deluso come tutta l’Argentina. Sia chiaro, il ragazzo si farà eccome, però abbiamo il piacere di premiare
questo giovanissimo calciatore che rappresenta una delle sorprese più piacevoli del torneo, chiuso da capocannoniere con 5 reti insieme al
centrocampista ucraino Kovalenko. Tanta corsa, generosità, lavoro per la squadra, ma anche tiro, colpo di testa, colpi improvvisi che dimostrano
quanto veda la porta (chiedete al Brasile…). Farebbe piacere rivedere un ungherese nel calcio che conta, lo aspettiamo! Segnaliamo anche Acosta,
ragazzo uruguayano che vedremo nella Liga con il Villarreal, il piccolo “Inzaghi” André Silva del Portogallo e del Porto, Jean Carlos del Brasile e
del Real Madrid
Si conclude così il nostro viaggio attraverso i migliori talenti messi in mostra dalla massima competizione a livello U-20. Molti li ritroveremo nel
nostro cammino, altri chissà, magari sono stati Re solo per una notte o poco più. Il talento fa sognare, il talento dà speranza, sta a voi decidere a
chi appassionarvi, chi seguire, chi ammirare… Magari un giorno sarete milioni con quella stessa maglietta, con quello stesso nome stampato
sopra… E se non accadrà, vi avrà comunque regalato quel minuto di esaltazione, che sommato a tanti altri minuti avrà fatto parte della vostra
personale storia sportiva.