Viabilità Urbana

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Viabilità Urbana
Viabilità Urbana
Strade & Piazze
Pavimentazioni per la Sicurezza Stradale
Sicurezza e vivibilità
Negli ultimi anni
le nostre città hanno
visto un deciso aumento
del traffico veicolare
che ha contribuito a
ridurre la sicurezza e Le amministrazioni pubbliche hanno
la qualità della vita.
saputo ridurre gli effetti negativi del
traffico e, insieme, riqualificare e
promuovere ampie porzioni di spazi
urbani. Tramite gli interventi di “Traffic
Calming”* è infatti possibile riorganizzare
le diverse funzioni della strada,
favorendone la fruizione “in primis” da
parte degli utenti più deboli, come
pedoni e ciclisti.
Il rinnovamento in un’ottica di vivibilità,
non solo ha una forte valenza sociale ed
estetica, ma può anche divenire
un’occasione di sviluppo delle attività
commerciali e terziarie delle aree urbane.
Tali opportunità sono indissolubilmente
legate a soluzioni progettuali e scelte di
materiali che garantiscano il successo e la
durabilità degli interventi.
*Traffic Calming è la combinazione di misure che riducono gli effetti negativi dell’uso dei veicoli a motore,
modificando il comportamento del conducente e migliorando le condizioni per gli utenti della strada non
motorizzati. (I.M. Lockwood, “ITE Traffic Calming Definition,” ITE Journal, Vol. 67, July 1997, pp. 22–24).
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La giusta soluzione
I masselli autobloccanti Record sono particolarmente indicati per la realizzazione di superfici carrabili intese alla
razionalizzazione del traffico (traffic-calming), in particolare possono essere utilizzati per la realizzazione delle seguenti
soluzioni:
Sede stradale
Chicane
Rotatorie e corsie di immissione
Attraversamenti a raso
Incroci vari
Proprio in queste situazioni è infatti importante che le pavimentazioni presentino, oltre a caratteristiche immediatamente
percepibili acusticamente e visivamente (tessitura e colore), resistenze ai carichi e durevolezza.
Tali interventi inoltre, tramite l’applicazione di soluzioni che rendono più fluido il traffico, aiutano a raggiungere gli obiettivi
definiti all’interno del Codice della Strada (Nuovo CdS, D. lgs. n.285, 04/1992 e successive modifiche) quali:
• Riduzione dell’inquinamento atmosferico
• Riduzione di frequenza e gravità degli incidenti
• Riduzione dell’inquinamento acustico
• Riduzione del consumo di carburante
Percentuale media di riduzione degli incidenti stradali
90%
80%
70%
60%
50%
Rotatorie
Chicanes
0%
Dossi rallentatori
10%
Restringimento
carreggiata
20%
Segnali di stop
30%
Misure multiple
40%
Isole salvagente
Spartitraffico
Le modifiche morfologiche della
strada sono realizzate in modo
da indurre gli automobilisti ad
una guida più sicura o diminuire
i potenziali punti di pericolo e le
velocità di percorrenza.
Il risultato di una progettazione
che tiene in giusta considerazione
tali istanze provoca direttamente
una decisa diminuzione degli
incidenti stradali e della gravità
degli stessi.
Riduzione
limite velocità
Sicurezza
Fonte: Safety Benefits of Traffic Calming, Vancouver, Canada, E. Geddes et al. 1996, p.10
Fruizione
Gli interventi di modifica della
strada volte a migliorare vivibilità
e sicurezza stradale tendono,
inoltre a scoraggiare la fruizione
della strada da parte degli
automobilisti e a promuoverne
l’utilizzo pedonale e ciclabile.
Tab.1 - Utenti della strada prima e dopo gli interventi di Traffic Calming
Applicazione
Numero Auto
Numero Ciclisti
Numero pedoni
Berkeley, CA-1
-18,33%
+53,98%
+32,26%
Berkeley, CA-2
-20,20%
+33,03%
+55,79%
Vinderup, DN
ND
+28,21%
+44,53%
Fonti: Calming Design - A Speed Management Method, Accident Analysis & Prevention, Vol. 24, N°1, 1992,
An Assessment of Neighborhood Traffic Calming - Milvia Slow Street in Berkeley, California,
M. Bouaouina and B. Robinson, University of California at Berkeley, 1990
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Pavimentazioni stradali
I masselli autobloccanti sono da alcuni decenni conosciuti ed utilizzati in Italia per la pavimentazione di parcheggi, piazze,
marciapiedi, stazioni di servizio ed aree industriali. Meno sviluppata è l’applicazione quale alternativa alle tradizionali
pavimentazioni in ambito urbano per le carreggiate stradali, come invece accade in molti Paesi del Nord Europa e Nord
America da oltre 40 anni.
Lo stesso Codice della Strada promuove l’utilizzo di soluzioni che aumentino la soglia di attenzione degli automobilisti
tramite indicazioni cromatiche e di tessitura delle superfici e variazioni morfologiche degli spazi.
L’utilizzo di pavimentazioni in masselli Record permette
innazitutto di riqualificare esteticamente le strade
privilegiando la fruizione pedonale e la sicurezza delle
cosiddette ‘utenze deboli’, come pedoni e ciclisti, ma
anche bambini e anziani.
In presenza di tali superfici i conducenti dei veicoli
percepiscono non solo un colore diverso, ma anche
un fondo diverso (quando si passa, ad esempio, dal
conglomerato bituminoso ai masselli); tendono quindi a
riconoscere una situazione di pericolo e a rallentare.
Le sedi stradali in masselli possono essere utilizzate per
identificare le aree cittadine in cui la velocità è limitata e
i pedoni hanno diritto di precedenza rispetto alle auto:
le cosiddette “Zone 30”.
L’utente “automobilistico” della strada è un utente di
passaggio, mentre le utenze pedonali o ciclistiche sono
quelle che vivono la strada, non solo socialmente, ma
anche commercialmente: la riqualifica in tal senso dei
quartieri diviene quindi un’occasione di riqualifica in
termini di funzionalità e vivibilità.
Allo stesso modo si pone la necessità di trasformare
l’automobilista in pedone prevedendo, per esempio, la
riorganizzazione delle aree di sosta delle auto sia
all’interno di tali zone, sia nelle zone limitrofe.
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Rotatorie
Progettazione e obiettivi
La corretta progettazione delle rotatorie stradali permette di raggiungere una serie di obiettivi definiti dal Nuovo Codice
della Strada. Esistono specifici sistemi e criteri di dimensionamento e disegno delle diverse parti costituenti una rotatoria,
derivate da ricerche sul campo, che permettono di ottenere rotatorie più sicure e funzionali. In funzione della larghezza
delle strade occorre dimensionare adeguatamente in particolare: i raggi di curvatura, gli angoli di incidenza, la larghezza
della sede, la misura dell’isola centrale e della relativa corona sormontabile.
Uno di tali sistemi è il cosiddetto
Seattle Data Criteria (Neighborhood
Traffic Control Program, Seattle
1986); la tabella mostra i risultati
conseguenti alla sua applicazione.
Tab.2 - Seattle Data Criteria. Percentuale di riduzione degli incidenti
Applicazioni
monitorate
Incidenti prima
della realizzazione
Incidenti dopo
la realizzazione
Riduzione degli
incidenti
Rotatorie senza
criteri di
ottimizzazione
17
5,89
4,24
-28%
Rotatorie con
criteri di
ottimizzazione
130
2,19
0,64
-71%
Fonte: Traffic Calming State of the Practice, R. Ewing, p.112, FHWA 1999
Schema punti di conflitto rotatorie
Sicurezza
Le rotatorie contribuiscono ad
aumentare la sicurezza stradale,
diminuendo sensibilmente i
possibili “punti di conflitto”.
Fluidità del traffico
Rispetto agli incroci semaforici, nelle
rotatorie i momenti di sosta sono
ridotti e, di conseguenza, consumo
di carburante e inquinamento
atmosferico diminuiscono.
La progettazione deve modificare
la morfologia delle corsie di accesso,
in modo che i veicoli impegnino la
rotatoria a velocità ridotta.
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Attraversamenti
Progettazione e obiettivi
Record nel corso degli anni ha realizzato un gran numero di attraversamenti a raso.
Contrariamente a quanto si pensi non esiste un attraversamento rialzato standard: il disegno, i materiali, il profilo altimetrico
possono variare, anche significativamente, in ragione delle diverse necessità dell’ente, della classificazione della strada e
della posizione dell’intervento stesso. La progettazione della lunghezza e pendenza della rampa variano a seconda della
riduzione di velocità che si voglia indurre negli automobilisti e a seconda della forma della strada in cui l’intervento va ad
inserirsi. Per esempio, l’inserimento di rampe troppo corte o con pendenza troppo accentuata in strade rettilinee piuttosto
che aumentare la sicurezza, potrebbe avere effetto opposto.
Attraversamento “a rampa“
Attraversamento parabolico
In questo caso la rampa serve ad evidenziare l’accesso
ad una zona residenziale (gate) separandolo fisicamente
dalla viabilità urbana di classe superiore.
Il profilo parabolico permette un transito veicolare più
fluido con un effetto di calmierazione della velocità
inferiore, è quindi indicato per viabilità principale.
È consigliabile, dove possibile, utilizzare le rampe paraboliche: funzionando allo stesso modo di un “arco”, contrastano la
forza che viene applicata superiormente ed aumentano la loro stabilità per effetto del carico stesso.
Sicurezza
Numerosi studi comparativi su esperienze di attraversamenti “a raso” e dossi rallentatori dimostrano che all’aumentare
della lunghezza aumenta la sicurezza della strada.
Tab.3 - Percentuale di riduzione degli incidenti correlata alla lunghezza dell’attraversamento
Applicazioni
monitorate
Incidenti prima della
realizzazione
Incidenti dopo la
realizzazione
Riduzione degli
incidenti
Dossi di 3,7 m (12 ft)
50
2,62
2,29
-13%
Dossi di 4,3 m (14 ft)
5
4,36
2,62
-40%
Dossi o attraversamenti di 6,7 m (22 ft)
8
6,71
3,66
-45%
Fonte: Traffic Calming State of the Practice, R. Ewing, p.112, FHWA 1999
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I prodotti
Linea Diamanti
I prodotti di questa linea sono i migliori, a livello prestazionale
per le applicazioni stradali.
Il trattamento superficiale di pallinatura calibrata conferisce,
alle pavimentazioni realizzate con questa linea, elevate
proprietà antiscivolo/antisdrucciolio e dona ai prodotti un
aspetto “martellinato” paragonabile a quello della pietra
naturale.
La Linea Diamanti è caratterizzata da eccezionali resistenze
e durabilità all’usura, all’abrasione e al gelo.
Serie Ecostar
Record propone inoltre Ecostar, una “pavimentazione attiva”
che, attraverso il meccanismo della fotocatalisi, cattura e
riduce i principali inquinanti atmosferici.
La performance di abbattimento degli inquinanti sono
Certificate tramite test di laboratorio e permettono di
raggiungere una riduzione delle sostanze inquinanti (NOx)
fino all’80%.
Stone 2001
Stone 2001 è costituito da una lastra superiore di pietra
naturale legata indissolubilmente ad una base in
calcestruzzo ad elevate prestazioni. Grazie a questa
tecnologia costruttiva avanzata, Stone 2001 garantisce
prestazioni di resistenza equivalenti alla lastra in pietra a
tutto spessore, con un notevole risparmio di risorse naturali
e di costi in materia prima.
Lo strato superiore in pietra naturale è disponibile in diversi
colori e finiture.
Raccordo rampa
Record ha sviluppato un prodotto specifico per i punti di
raccordo tra superfici in asfalto e superfici in masselli
autobloccanti che permette anche di creare un “invito”
per i cambi di pendenza.
Asfalto
>150mm
Elemento raccordo rampa reversibile
Masselli autobloccanti
Sabbia di allettamento
Calcestruzzo
Rbk 300
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Sottofondo e posa
Indicazioni applicative
Tutte le superfici devono posare su un sottofondo adeguatamente preparato, livellato e compattato al fine di sopportare i
carichi indotti dal traffico ed essere pavimentate con il prodotto e lo schema di posa più idonei in relazione alla classe di
carico e alla forma della strada.
Per maggiori informazioni si rimanda al fascicolo Assobeton Vol. 5 -Sottofondi.
I materiali e la posa in opera
Una corretta progettazione della pavimentazione e la scelta di materiali idonei rappresentano il presupposto indispensabile
per la realizzazione di interventi stradali durevoli.
A tal fine i masselli Record possono giocare un ruolo estremamente importante grazie alle loro peculiari caratteristiche:
• Si adattano facilmente ad ogni morfologia del terreno e classe di traffico - da esclusivamente pedonale a veicolare
molto pesante;
• Sono prodotti industrialmente mediante processi a qualità controllata;
• Possiedono caratteristiche tecniche, di accuratezza dimensionale e di durabilità garantite;
• La loro posa in opera viene eseguita a secco su letto di sabbia, come pure la sigillatura dei giunti con sabbia fine,
pertanto la pavimentazione è posabile anche con basse temperature ed immediatamente agibile a posa ultimata;
• Sono facilmente rimovibili e completamente riutilizzabili in caso di interventi nel sottosuolo (frequenti in ambito urbano) o per modifiche delle destinazioni d’uso della pavimentazione;
• Migliorano le condizioni termo-igrometriche: riduzione della temperatura media ambientale e di polveri nocive;
• Sono disponibili in diversi formati e livelli di finitura, compresa la pietra naturale, e sono quindi inseribili in tutti i contesti architettonici e ambientali.
Sezione tipo della pavimentazione in opera
Cordolo
Sequenza di elementi perimetrali con funzione di contenere la spinta dei
masselli che, sottoposti ad azioni, tendono a migrare.
Giunto
Interspazio esistente tra masselli posati adiacenti.
Pavimentazione di rivestimento
Strato di massetti, con funzione di conferire alla pavimentazione specifiche
prestazioni meccaniche, chimiche, fisiche, di comfort e sicurezza.
Allettamento di posa
Strato a spessore costante adeguatamente spianato con funzione di
ricevere gli elementi di rivestimento (masselli).
Geotessuto
Massicciata
Fondazione mono o pluristrato con funzione di trasmettere
al suolo le sollecitazioni meccaniche impresse dai carichi della
pavimentazione.
Geotessuto
Suolo
Per la posa si rimanda alla Norma UNI 11241-2007 “Istruzioni per la progettazione e la posa di rivestimenti di pavimenti
con elementi autobloccanti di calcestruzzo”.
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Vantaggi
Analisi dei costi delle pavimentazioni urbane
Per una corretta analisi tecnico-economica di una pavimentazione stradale urbana ci si deve riferire a tre principali fattori
di costo: costruzione, manutenzione e intervento ai servizi sotterranei. La tabella che segue riporta un’analisi qualitativa e
comparativa di tali voci per i diversi tipi di pavimentazione. Dai dati sopra esposti appare evidente che i masselli costituiscono
una soluzione ottimale in termini di resistenza ad oli e carburanti e di resistenza al gelo e alle variazioni di temperatura in
generale, sicuramente più efficace del tradizionale conglomerato bituminoso.
Tab.4-Costi delle pavimentazioni urbane
Conglomerato
bituminoso
Masselli
Record
Pietra naturale
Stone 2001
Costi iniziali (costruzione)
Basso
Medio
Alto
Costi di manutenzione
Alto
Basso
Basso
Costi per interventi nel sottosuolo
Medio
Basso
Basso
Costi totali
Medio
Basso
Medio
Sviluppo dei costi totali (costruzione + manutenzione) per una strada urbana
soggetta a carico pesante
Analizzando complessivamente il ciclo di vita utile di una pavimentazione stradale (convenzionalmente fissato in 20 anni)
si può osservare come i masselli autobloccanti rappresentino un’ottima soluzione anche dal punto di vista economico.
Occorre inoltre considerare che le tante esperienze fatte con autobloccanti posti in opera da decenni in situazioni di carico
particolarmente severo (ad es. logistica industriale) permettono di affermare che il ciclo di vita di tali pavimentazioni è
mediamente compreso tra i 30 e i 40 anni, di molto superiore quindi all’intervallo di tempo convenzionalmente assunto.
Il fenomeno di autobloccanza inoltre progredisce nel tempo, provvedendo ad un continuo aumento delle caratteristiche di
portanza della pavimentazione.
Grafico costi comparativi
Costi
Rifacimento
tappeto d’usura
Rifacimento binder
+ tappeto d’usura
115
100
4
8
12
16
30 Anni
Pavimentazione in conglomerato bituminoso
Pavimentazione in masselli autobloccanti in CLS
Manutenzione
La manutenzione dell’autobloccante, differentemente a quanto avviene per gli asfalti, si attua al 90% prima del verificarsi
del dissesto, ovvero tramite il controllo del corretto intasamento dei giunti, soprattutto nei primi giorni e settimane di
utilizzo della pavimentazione.
Per maggiori informazioni riguardanti la manutenzione si rimanda al fascicolo Assobeton Vol. 3 “Manutenzione dei
masselli autobloccanti in calcestruzzo”.
Viabilità Urbana
Caratteristiche tecniche
Pavimentazioni urbane: prestazioni a confronto
I risultati di test e controlli in situazioni di viabilità urbana hanno dimostrato che le pavimentazioni autobloccanti, per le
loro caratteristiche, contribuiscono attivamente ad aumentare il grado di sicurezza delle strade. La tabella sottostante
consente di valutare per confronto, in termini di prestazioni, le caratteristiche tecniche superficiali di vari tipi di
pavimentazioni urbane.
Tab.5-Comparazione delle prestazioni
Conglomerato
bituminoso
Record Masselli
Quarzo/Graniti/Porfidi
Record
Linea Diamanti
Record
Stone 2001/Pietra nat.
Resistenza all’abrasione
Scarsa
Ottima
Ottima
Ottima
Resistenza allo scivolamento
Buona
Buona
Ottima
Ottima
Resistenza a perdite di olii e carburanti
Nessuna
Buona
Buona
Ottima
Resistenza al gelo in presenza di sali decongelanti
Scarsa
Buona
Ottima
Ottima
Luminanza
Scarsa
Buona
Buona
Buona
Performance di frenata
Buona
Molto buona
Ottima
Ottima
Fattore di luminanza delle pavimentazioni
Se opportunamente studiato, il colore contribuisce a
migliorare la visibilità stradale, sia in condizioni diurne che
notturne, con evidenti vantaggi per la sicurezza.
Nella tabella a fianco sono confrontati i fattori di luminanza
del conglomerato bituminoso e dei masselli autobloccanti.
Maggiore è tale valore migliore è la visibilità della
superficie stradale e quella di eventuali ostacoli
presenti su di essa.
Comparazione spazi di frenata in funzione
della superficie stradale
La rugosità superficiale influenza gli spazi di frenata.
I risultati di uno studio giapponese, finalizzato alla
valutazione delle distanze di frenata su alcune
pavimentazioni stradali e per velocità di guida differenti,
ha dimostrato che l’impiego di masselli in calcestruzzo
riduce sensibilmente lo spazio di frenata, soprattutto
sul bagnato.
Confronto fattore di luminanza
Conglomerato bituminoso
Masselli autobloccanti in CLS
Di giorno
Svariati test eseguiti con un fonometro e correlati in base
al metodo SPB (Statistic Pass-By, Norma UNI EN ISO
11819-1:2004) hanno dimostrato che la rumorosità di
autobloccanti e conglomerato bituminoso è praticamente
equivalente, mentre pavimentazioni in cubetti di porfido si
sono dimostrate decisamente più rumorose.
Di notte
Fonte: Conf. Int. Delft, 1984
Spazi frenata su asciutto
20 km/h
1.70 m
1.68 m
5.85 m
5.23 m
40 km/h
14.20 m
13.60 m
60 km/h
Spazi frenata su bagnato
20 km/h
3.20 m
2.50 m
40 km/h
Comparazione livelli di rumore
Min.
0.15
Min.
0.14
Min.
0.07
Max.
0.29
Max.
0.27
9.60 m
8.15 m
60 km/h
26.70 m
21.30 m
Conglomerato bituminoso
Masselli autobloccanti in CLS
Fonte: Conferenze Internazionali sulle pavimentazioni in masselli autobloccanti,
AA.VV.
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