memorie - DMR in Toscana

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memorie - DMR in Toscana
Il firmware Tytera adesso
supporta il talker alias
Nella versione più recente del firmware (versione 8) per i
ricetrasmettitori Hytera è stato aggiunto il “Talker Alias”,
un testo che può essere specificato e trasmesso nel flusso
DMR. Questo permette di racchiudere il testo, come segnale di
chiamata e il nome. Precedentemente solo gli ID erano visibili
ed occorreva ricorrere alla compilazione della rubrica dei
contatti. Nei giorni scorsi c’è stato un considerevole
armeggiare con il firmware del ricetrasmettitore Tytera
(adatto anche al famoso RT 3 Retevis). Questi
ricetrasmettitori (i “cinesini”) hanno ora ricevuto il
supporto per questa funzione. Il firmware è pronto per il
download direttamente sul sito di PD0ZRY. Ogni operazione è a
proprio rischio. La visualizzazione del Talker alias sul
display del MD 380/RT 3 ​​è una nuova funzionalità nello
standard ETSI DMR. Nella pagina Self Care di Brand Meister
occorre inserire il nome (nel campo APRS text) e nominativo e
vengono quindi visualizzati sul display del MD 380 / RT 3. Si
noti che il firmware è sperimentale!
Mappa dinamica DMR
La funzione “Talker Alias”
implementata sul BrandMeister
La nuova funzione TA (Talker Alias) è stata implementata sul
BrandMeister. Se si desidera utilizzare questa funzione basta
andare alla pagina self care e inserire il proprio nome nel
campo di testo APRS. Così facendo ogni volta che si preme il
pulsante PTT il server BrandMeister aggiungerà il vostro
nominativo e il nome alla trasmissione. Sulla vostra radio su
“Menu”, “Impostazioni”, “Radio Set”. “Send Alias” impostare a
OFF ! Sarà il BM ora ad inviare il TA non la radio!
Alcuni
consigli
per
una
rapida riprogrammazione della
radio
Seguite questa guida semplice ma prestate attenzione affinchè
per ulteriori riprogrammazioni siate nella possibilità di
gestire autonomamente il codeplug.
Quanto riportato si riferisce alla sparizione delle "zone"
(eliminazione dei TG 222x e TG 8) e alla creazione dei TG
regionali, come da ultime indicazioni
di BM Italia.
Dovete aggiungere tutti i nuovi talkgroup in questo modo:
22201
22202
22203
22211
22212
22213
22221
22231
22232
...
etc.
lazio
sardegna
umbria
liguria
piemonte
v. aosta
lombardia
friuli
trentino
gruppo
gruppo
gruppo
gruppo
gruppo
gruppo
gruppo
gruppo
gruppo
22201
22202
22203
22211
22212
22213
22221
22222
22223
Create un gruppo di ricezione e inserite tutti i gruppi che
avete nei contatti
ma, mi raccomando, solo i gruppi e non i contatti privati.
Scegliete le memorie da tenere, solitamente per ogni
ripetitore (nello specifico si parla di Toscana)
si tiene :
Toscana, Italia (nazionale), locale, dstar 8515, fusion
2229192 e altro a vostro piacere ed uso.
Riorganizzate le zone con le nuove memorie, volendo si può
ridurre a due memorie
per ponte, tipo ir5udn Toscana (TG 22251 statico su SLOT 2) e
ir5udn Italia (TG 222 su SLOT 1);
con due soli "canali" si può fare tutto perchè sono una con
slot 1 ed l'altra con slot 2,
comunque è a propria scelta e per parlare non cambia nulla. Il
vecchio "TG 2225" lo potete
tenere solo se avete intenzione di contattare chi non ha
ancora provveduto all'aggiornamento
e volete comunicarglielo, ma attenzione a NON USARLO !!
Ma allora gli altri talkgroup come si usano ? ... il bello sta
qui !
Dovete modificare il tempo che regola la visualizzazione del
menù sul display
della radio; se andate nella impostazione del menù (è presente
in tutte le radio
da hytera a retevis e anche le altre sicuramente) vi trovate
in alto una casella dove
vi chiede i secondi da impostare affinchè il display rimanga
attivo, che normalmente
è intorno a 10/15 secondi.
DOVETE METTERE A INFINITO OPPURE APPEND (o HANG), in modo che
quando aprite il menù con il tastino
della radio non si richiuda da solo.
Per usare un altro TG a questo punto selezionate una memoria:
ad esempio la memoria ir5udn Toscana, le sue impostazioni
saranno slot 2, TG in ricezione = tutti i
talkgroup gruppi salvati nella rubrica e TG 22251 in
trasmissione (come da programmazione precedente).
PREMETE IL TASTO MENU', ANDATE A CONTATTI, EVIDENZIATE UN
CONTATTO GRUPPO DI TRASMISSIONE
TIPO IL 9 TG LOCALE (uno a vostra scelta, questa
configurazione vale per tutti), SENZA TOCCARE ALTRO
PREMETE IL PTT E LA RADIO VI TRASMETTERA' IL TG 9 ANCHE SE LA
MEMORIA AVEVA IL 22251.
IL MENU' NON SI RICHIUDE DA SOLO PERCHE' AVETE MODIFICATO IL
TEMPO IN FISSO, PARLATE QUANTO
VOLETE, ALLA FINE DEL QSO PREMETE IL TASTO ROSSO PIU' VOLTE E
LA MEMORIA RITORNA AL 22251 INIZIALE
Questo è il modo più semplice per utilizzare tutti i
talkgroup, senza diventare matti per scrivere
25 memorie a ponte, due zone a ponte perchè escluso le hytera
veicolari tutte le altre radio
hanno limitazione a 16 posizioni del commutatore.
Purtroppo non si vede il display quando si cambia TG
manualmente ma considerando che in genere
si sta sulla Toscana oppure sul Nazionale, per quelle rare
volte che si sconfina in un'altra
regione non vale la pena stare una notte a cercare di
memorizzare una miriade di memorie;
ho provato a memorizzare 400 memorie ma oltre ad avere buttato
via quasi 6 ore e considerando
che ho una notevole esperienza, non ho difficoltà ad ammettere
che non è proprio il caso
fare una cosa simile solamente per parlare una volta al mese
(forse)!
Quindi provate a seguire questo esempio, non aspettate sempre
gli altri
che vi passino il proprio file, personalizzatelo voi stessi.
Un ringraziamento agli amici di BM Italia.
Massimo iu5atn ( Gruppo Radio Firenze )
Nuovi TG per il DMR gestito
da BrandMeister Italia
Con la finalità di arrivare ad una sempre più precisa gestione
dei TalkGroup (gruppi di QSO tra radioamatori che interessano
uno o più ponti), il Team Sysop di Brand Meister Italia, con
la partecipazione attiva dei vari responsabili dei ponti
ripetitori DMR italiani, ha preparato una nuova
classificazione nazionale dei TG, squisitamente legata al
raggiungimento della singola regione (e non più a “zona”)
anche da fuori della stessa:
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22201
22202
22203
22211
22212
22213
22221
22231
22232
22233
22241
22251
22261
22262
22271
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Lazio
Sardegna
Umbria
Liguria
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Friuli Venezia Giulia
Trentino Alto Adige
Veneto
Emilia Romagna
Toscana
Abruzzo
Marche
Puglia
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22281
22282
22283
22284
22291
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Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Sicilia
Questo vuol dire che se sono a Parigi e voglio collegare “solo
il Molise”, adesso si può fare, prima si attivava tutta la
“zona 8”. I vecchi TG 222x (ad esempio il TG 2225 per la
Toscana) non saranno più operativi (diventa appunto 22251) ed
è importante avvisare tutti i colleghi presenti in rete. Viene
abolito anche il “vecchio” TG 8, che aveva come “pecca” il
fatto di non poter essere raggiunto da fuori regione. Quindi
ELIMINARE dal codeplug il TG 8 e i vari 222x ed inserire la
lista dei contatti sopra indicata. Altro TG che vedremo spesso
sulla dashboard del BM Italia è 8800; questo è configurabile a
richiesta dai sysop dei ripetitori di una certa zona, e
permette l’attivazione solo di alcuni ripetitori invece di
tutta una regione. Ad esempio, se voglio attivare solo i ponti
di Firenze ci faremo predisporre un TG 8800 che, a richiesta
trasmettendo su uno dei tre ripetitori attuali, attiverà solo
la “zona di Firenze”. Per i possessori del Retevis RT3 /
Tytera MD 380, avendo la limitazione a 16 memorie per zona,
riportiamo quanto è possibile fare direttamente dal sito dei
colleghi digitalham.it
Rete DMRPlus, una realtà che
sposa la filosofia DMR-MARC
mondiale
Con l’obiettivo di condividere sempre le informazioni ricevute
e prove fatte, senza prediligere un certo tipo di protocollo o
tecnologia, una rete di interconnessione rispetto ad altre,
riportiamo quanto necessario per collegare un sistema DMR
(ponte ripetitore, hotspot, dongle, etc.) al network DMR+ (in
realtà vi è l’unione del net DMR-MARC mondiale con DMRPlus,
vedi questa comunicazione) gestito da DMR-ITALIA. Questa rete,
che differisce come gestione e software utilizzato dal network
BrandMeister (per capire i nostri ripetitori toscani sono
collegati appunto al BM), pone delle prerogative e condizioni
iniziali per permetterne l’utilizzo, quali, ad esempio, l’uso
di frequenze specifiche da parte dei sistemi collegati, un
certo impiego dello SLOT 1, etc. Per completezza riportiamo
l’indirizzo ove è possibile leggere queste informazioni,
direttamente
dal
sito
DMR-ITALIA:
http://www.dmr-italia.it/collegare-un-ripetitore-al-network-d
mr-italia/ Per quanto riguarda i parametri da utilizzare in
fase di configurazione, a seconda dei dispositivi impiegati:
per Hotspot/Ripetitori con MMDVMHost (anche DVmega ad
esempio) è necessario aggiungere questi parametri sul
file MMDVM.ini
IP: 95.110.229.223
Porta: 55555
Password: dmr-italia
Lasciando l’opzione Options con il comment quindi
#Options
Per quanto riguarda le DV4mini il software propone
già il MASTER di riferimento e quindi la scelta è
IT-MASTER tramite l’opzione DMR+
Lo stato del server è visionabile al seguente
indirizzo: http://master.dmr-italia.it/dmrmaster/
Routing esteso verso il BM
con
la
“chiavetta”
USB
DV4mini
Nell’usare le ultime versioni del software originale della
DV4mini, scaricabile da questo link, occorre effettuare una
procedura particolare per collegare la rete DMR BrandMeister
ITALIA. Infatti tra le varie opzioni del programma compare
DMR+ e selezionando il server italiano possiamo collegare tale
rete che al momento non contempla una unione e condivisione
dei TG (TalkGroup) della rete BM.
Quindi, il primo passo è quello di selezionare e connettere il
server BM italiano, ovvero 2221, dal menu “expert settings”.
Successivamente collegare il gruppo (viene chiamato anche
reflector) 4999 che è riservato al “routing esteso”.
Bene, sul programma non occorre fare altro. Adesso dobbiamo
aprire la dashboard del BM ITALIA con un qualsiasi browser dal
nostro PC dove è fisicamente connessa (e in esecuzione) la
DV4mini,
all’indirizzo:
http://www.dashboard.digitalham.it/dashboard/index.php?page=er
outing
Selezioniamo quindi dalla list box il nostro ID (ovvero la
DV4mini che prima abbiamo collegato al server BM).
Adesso abbiamo “abbinato” la nostra chiavina USB alle funzioni
estese del BM; occorre quindi selezionare il TG che vogliamo
utilizzare dalla apposita lista, e premere OK.
Premendo il PTT sul nostro trasmettitore (che è sintonizzato
sulla frequenza impostata nella DV4mini) transiteremo sul TG
che abbiamo richiesto. Possiamo anche manualmente impostare il
TG scrivendo nell’apposita text-box il numero e poi OK, come
da esempio sotto riportato:
Abbiamo quindi realizzato una “mappatura del gruppo” in
abbinamento al software di gestione della DV4mini.
Nuovo Firmware Hytera vers. 8
per
ricetrasmettitori
e
ripetitori
E’ uscito il nuovo aggiornamento del firmware e del software
CPS v.8 per i ricetrasmettitori Hytera e per i ponti
ripetitori. Di seguito i link per il download delle procedure
in formato PDF e del pacchetto completo. Seguire con
attenzione le informazioni indicate relativamente alle
procedure di aggiornamento dei vari prodotti.
dmr-repeater_upgrade-guide_r8-0
dmr-radio_upgrade-guide_r8-0
CPS_V8
Il ponte Motorola MTR 2000 e
la
MMDVM,
storia
di
un
fidanzamento difficile
Il motivo degli insuccessi che molti di noi hanno sperimentato
nel tentativo di far funzionare questo bellissimo ripetitore
in modalità DMR tramite il sistema MMDVM, và ricercato nel
cuore digitale (DSP) del MTR2000, che introduce un piccolo ma
dannoso ritardo nel percorso audio che và dalla stazione
mobile verso la MMDVM del ripetitore e viceversa.
Per misurare questo ritardo, ho programmato il ripetitore
sulla stessa frequenza RX e TX, successivamente ho applicato
un segnale audio dal lato TX ed ho campionato
contemporaneamente tramite una normalissima scheda audio
stereo i 2 segnali, il primo quello entrante dal lato TX e il
secondo quello uscente dal lato RX.
In questo modo ho riscontrato uno sfasamento dei 2 segnali
(ritardo) di circa 7msec. che alla velocità della luce
corrispondono ad una distanza percorsa dal segnale radio di
circa 2100 Km quindi, calcolando andata e ritorno, una
distanza equivalente dal ripetitore di circa 1000 Km.
Ma tutti sappiamo che lo standard DMR prevede un tempo di
guardia tra i 2 Time-Slot che permette comunicazioni radio
entro una distanza massima dal ripetitore di circa 150Km.
La soluzione al problema è molto semplice, Jonathan G4KLX per
compensare eventuali ritardi di propagazione ha inserito nel
file di configurazione “mmdvm.ini” il parametro “DMR Delay”,
dove ogni unità corrisponde a 1/24 di msec.
Quindi impostando DMRDelay=168 si ottengono i 7 msec. di
compensazione necessari.
Nel mio caso con successivi aggiustamenti ho trovato che il
valore ottimale DMRdelay=162 (6,75 msec.) permette di ottenere
il secondo dato visualizzato nella finestra di debug della
MMDVM (Pos=Posizione del sincronismo) un valore di circa 450
equivalente a quello riscontrato nei sistemi realizzati con 2
radio analogiche.
Collegamenti del MTR2000 per MMDVM
Dal connettore accessori è possibile prelevare oltre ai
segnali canonici PTT, BF TX, BF RX, COR e RSSI anche
l’alimentazione per il Rasberry ed eventuali accessori con una
tensione di 14,0 e/o 5v ed una corrente massima di circa 1A.
E’ consigliato l’uso di un fusibile o poliswitch resettabile
di protezione.
Programmazione MTR2000
Il file CPS per MTR2000 allegato (MMDVMCPS.CPS) permette di
utilizzare il ripetitore anche in modalità mista
digitale/analogica controllata da tono Subaudio.
Nel file proposto è stata data la precedenza al modo digitale
sul modo analogico, ma è possibile anche invertire le 2
priorità dalla tabella
“PTT Priority” dove “Local”
rappresenta la MMDVM e “Repeater” la modalità Analogica
nativa.
Notare che su “Local” è stato disabilitato il Time Out Timer
per l’ utilizzo in DMR.
Altri consigli generici per tutti i modelli di radio e/o
ripetitori
– l’utilizzare il TCXO esterno che evita il degrado della
qualità audio nei QSO più lunghi con alcuni esemplari di
Arduino 2 e permette di portare il BER prossimo allo 0,0%.
Noi abbiamo utilizzato con successo il “FOX924/12Mhz” al costo
di “un cornetto e cappuccino”.
– Chi usa il D-Star con MMDVM, può avere la necessità di
inserire una rete R/C passa-alto (realizzata con
condensatore in serie da 2,2 MF poliestere seguito da
resistenza da 22k ohm verso massa dal lato MMDVM) inserita
circuito audio RX per velocizzare la stabilizzazione DC
circuiti e di conseguenza la rapidità nella decodifica
segnale D-Star.
un
una
nel
dei
del
– Verificare che non intervenga il limitatore di deviazione FM
introducendo notevoli distorsioni del segnale trasmesso
(clipping) al di sotto di 3,3-3,5 Khz per il DMR e al di sotto
di 5,2-5,5 Khz per chi utilizzerà il modo C4FM.
– Regolare correttamente la deviazione massima.
Al riguardo esiste una apposita funzione “MMDVMCal” che una
volta lanciata, attivato il modo DMR con il tasto “D”,
attivato il PTT tramite il tasto “spazio”, permette di
emettere una nota sinusoidale a 1,2Khz che può essere variata
in ampiezza, verso l’ alto con il tasto “T” e verso il basso
con il tasto “t” da 0 al 99% in modo da trovare il corretto
valore “TXLevel”
mmdvm.ini.
da
inserire
successivamente
nel
file
Visualizzando l’inviluppo RF con un analizzatore di spettro,
in corrispondenza del corretto livello di modulazione di
2,75Khz, si vedrà quasi sparire la portante principale del
segnale radio.
Chi non dispone della costosa strumentazione, può avvalersi
efficacemente di un ricevitore SDR su chiavetta USB o anche di
un ricevitore tradizionale CW/SSB sintonizzato sulla portante
centrale, cercando il livello ottimale di deviazione che
produce la minima indicazione del segnale S-Meter.
Nelle figure sotto, le immagini ottenute con chiavetta SDR e
software CubicSDR
– Chi dispone di strumentazione adeguata, può controllare il
“bilanciamento del modulatore” seguendo le apposite istruzioni
riportate sul manuale di servizio, per escludere che mani
inesperte abbiano modificato questa fondamentale taratura,
come capita spesso quando compriamo del materiale usato nei
vari mercatini.
– Verificare con un oscilloscopio che il segnale in ingresso
al DAC di Arduino Due (pin A11) rimanga sempre entro la
finestra di campionamento tra zero e 3,3 V.DC con un margine
di 0,5 V. sopra e sotto, quindi un segnale utile di circa
2-2,3 Vpp. misurato anche in assenza di portante RF.
Controllare anche che il segnale non venga clippato dagli
amplificatori operazionali della ZUM o altre interfacce
simili, al riguardo ricordo che alcune radio escono con
livelli di BF altissimi, esempio la serie GM3XX escono con un
livello di circa 6 Vpp.!! e con alcune interfacce è necessario
inserire un partitore di tensione aggiuntivo.
– Sconsiglio di improvvisarsi “tecnici Radio” a chi non
dispone di un minimo strumentazione e conoscenza delle basi
teoriche necessarie o che non abbia almeno il supporto di un
collega maggiormente dotato.
Questo eviterà spiacevoli insuccessi e/o la messa in aria di
sistemi mal funzionanti che degradano la qualità totale dell’
intera rete.
Come sempre, Buoni QSO a Tutti !!
Graziano IZ5IGB [ [email protected]
Gruppo Radio Firenze
motorola-mtr2000-vs-mmdvm
]
mmdvmcps
Mi spieghi come….
Riportiamo alcune parti di mail nelle quali dei colleghi ci
hanno chiesto informazioni sui sistemi DMR e loro utilizzo.
Sono volutamente testi semplici affinchè chi vuole avvicinarsi
al mondo digitale DMR trovi un primo supporto. Non smettiamo
mai di dire che il digitale radioamatoriale implica un piccolo
sforzo di apprendimento, ma questa è anche la parte
interessante perchè permette di capire a fondo come certe
tecnologie si sviluppano e si strutturano e si evita di fare
solo i “pigiapulsanti”….
Ciao xxxxx,
Rispondo a i tuoi quesiti punto per punto:
1) ma come memorizzo i vari canali analogici , mi potresti
spiegare in modo semplice e passo -passo
1) i canali analogici si memorizzano in egual modo a
quelli digitali, basta solo selezionare il modo
analogico (FM) anzichè digitale (DMR) nella relativa
memoria/configurazione. Per i canali analogici è
possibile inoltre selezionare un eventuale tono di
apertura ponte (tone squelch);
2) e poi come si usano, credo si seleziona nel MENU analogico
ma poi ?
2) I canali si gestiscono a “zone” ed ogni zona ha 16
memorie. Per esempio, ho un mio ripetitore locale e
chiamo la zona “MIO RPT” e in quella zona “associo” 16
memorie che si riferiscono al mio ripetitore come
frequenza e slot (memoria1 = TG 222 nazionale, memoria2
= TG 2221 regione Lombardia, etc. etc.) e arrivato a 16
creo una nuova “zona” e riparto con le memorie (per
esempio un altro ripetitore).
ti giro un link dove puoi scaricare una guida completa:
http://dmr.grupporadiofirenze.net/170-2/
3) idem per il digitale, come sintonizzo uno dei ripetitori
memorizzati nel codeplug ? (anche qui max 16 ponti dmr o ?) e
poi da li come li uso basta un colpo di portante e si entra
nel ponte o ?
4) e come si seleziona i due slot ? ma vero che se c’e gia un
qso nn si puo parlare ? quindi se in un ponte c’e un qso si
puo entrare o no come nel analaogico
5) e come selezioni i vari TG su un singolo ponte ?
insomma come hai
capito “poche” idee e molto confuse
3) devi capire bene come funziona il sistema DMR: ti
giro un altro link dove puoi apprendere cosa
significano i TG e gli SLOT:
http://dmr.grupporadiofirenze.net/parliamo-ancora-di-tg-talkgroup-e-ts-timeslot-in-maniera-semplice/
4) il ponte può funzionare (quello civile se
opportunamente configurato) sia in analogico che in
digitale (DMR). Generalmente si mette solo digitale
perchè ha poco senso attivare l’analogico, crea solo
confusione. Solo in situazioni di emergenza si attiva
l’analogico. Ogni ponte DMR ha due SLOT (due canali
sulla stessa frequenza). Questo significa che se c’è un
QSO DMR sullo SLOT 1 (es. un QSO nazionale) tu puoi
tranquillamente parlare con un tuo collega sullo SLOT 2
(es. in locale solo quel ripetitore, ovvero TG 9).
5) il ponte fa quello che gli dici te, ovvero selezioni
le varie memorie sull’apparato e cambi i TG, il ponte
si predisporrà sul TG selezionato. Per questo è buona
norma prima di premere il PTT fare ascolto e lasciare
opportuno spazio perchè potresti interrompere un QSO
già attivo.
E’ normale che all’inizio le idee siano confuse, basta
essere pazienti ed avere voglia di apprendere perchè il
digitale vuol dire studiare ed è una cosa bella!!
Trovi tutto il materiale sul nostro sito (il codeplug
devi comunque imparare a farlo TU, altrimenti sarai
sempre schiavo di qualcuno, basta vedere le guide ed è
facilissimo….):
dmr.grupporadiofirenze.net
Saluti
********************
casino, ma quindi posso solo memorizzare 16 memorie sia ponti
analogici che digitali ? e poi una volta creati, come li cerco
sulla radio , seleziono tipo nel menu analogico , esco e cerco
? come ?
aiutoooooo…….. grazie ancora
xxxxx probabilmente non mi sto spiegando bene, di
memorie ne hai tantissime, solo che immagina dei gruppi
o zone.
Gruppo 1 (o zona 1), 16 memorie
Gruppo 2 (o zona 2), 16 memorie
… etc.
Quindi chiamo per esempio il mio ripetitore “Gruppo RPT
LOCALE”. E’ il ripetitore che mi arriva meglio. E su
questo RPT imposto 16 memorie (anche meno, 16 è il
massimo).
Memoria 1 = SLOT 1, TG 222 (Nazionale), DMR, COLOR CODE
1, FREQ RPT, SHIFT
Memoria 2 = SLOT 2, TG 2221 (Regione Lombardia), etc.
etc.
Memoria 3 = SLOT 2, TG 2220 (Regione Lazio), etc. etc.
…
Memoria 16 = MODO ANALOGICO, FREQ., SHIFT, etc. etc.
Quindi se voglio parlare in analogico usando il mio
apparato DMR (e il mio ponte lo permette), devo
selezionare ZONA “Gruppo RPT LOCALE” e MEMORIA 16.
Ma il grosso del lavoro lo fai programmando le memorie
da PC. Poi passi nel creare il secondo gruppo, magari
il ripetitore a 20 KM da te. Quindi crei
“Gruppo RPT pippo” e passi a programmare altre 16
memorie.
Le memorie sono tutte uguali fra loro, sei te le le
ASSOCI ad un GRUPPO. Sulla radio DEVI PROGRAMMARTI un
bottone che ti permetta di scegliere le ZONE o GRUPPI
(sono la stessa cosa) e poi con la manopolina delle
memorie (dipende dall’apparato) selezioni quello che
vuoi fare.
Ad ogni memoria
ricordare, tipo
dai
un
nome
che
sia
facile
da
“Mem. 1 TG 222 Nazionale” ovviamente nella
programmazione di questa memoria, oltre che alla freq.
e shift e modo digitale dovrai programmare SLOT 1 e TG
222
Il primo passo nel programmare una radio è impostare i
TG, poi le memorie e poi le zone. Gli apparati DMR
nascono per i “vigili urbani” che DA SE NON DEVONO
PROGRAMMARE LA RADIO ma solo usarla…quindi può sembrare
difficile ma ci deve essere uno che studia la
situazione e la programmazione e poi memorizza i vari
apparati. Per noi è diverso, ma è anche la parte bella
del nostro hobby, ognuno DEVE IMPARARE come funziona il
sistema e imparare a programmarsi la radio.
Studia studia…. ;-)) ciao
********************
una volta caricato il codeplug come lo uso , nel senso come
faccio per usare i ponti analogici ? e idem come andare su un
ponte dmr ?
PS ma per salvare tutto quello della radio NUOVA , se magari
poi con i nuovi codeplug faccio casini come si fa a salvare
una immagine “pulita” ? mi pare in questa radio NON ci sia un
reset generale vero ?
xxxxx devi lavorare sulle memorie, ovvero crei una
memoria con impostato il modo ANALOGICO e riferita ad
un ponte, e poi giri la “ruzzolina” fino a
selezionarla, tutto qua. E’ la stessa cosa per i ponti
digitali che per quelli analogici. SI lavora sul PC, si
programma le memorie e si selezionano. Non c’è il VFO
per cambiare le frequenze.
Per avere un codeplug pulito basta che, una volta
collegata la radio al pc, prima di scrivere leggi il
contenuto e salvi il codeplug con un nome tipo “vuoto”.
Se poi fai “casino” lo rileggi e lo riscrivi nella
radio. semplice dai !!!
studia quelle guide che ti ho indicato, vedrai che ce
la fai alla grande….
ciao
********************
Ciao xxxxx,
Capisco che hai le idee MOOOOOLTO confuse!!
probabilmente non hai neppure un collega OM che ti
introduca nel’ ABC di questo nuovo sistema. La cosa non
è difficile, però è molto diversa da come siamo
abituati, vedrai che ti piacerà, ovviamente se nella
tua zona c’è una copertura DMR decente.
Prima cosa ti consiglio di leggerti con calma tutte le
varie
guide
che
trovi
sul
nostro
sito
dmr.grupporadiofirenze.net anche se magari quelle più
vecchie nel frattempo potrebbero essere diventate da
rivedere, così magari puoi iniziare a pormi dei quesiti
più specifici e sensati.
Le cose che ti provo ad esporre brevemente ci
dovrebbero essere descritte più o meno tutte anche sul
nostro sito, comunque iniziamo…
Il sistema DMR è digitale, le radio mobili comunicano
verso il ripetitore non in modo continuo ma con una
trasmissione ad impulsi, quindi con un sistema di
sincronizzazione vengono gestite 2 comunicazioni
contemporaneamente, intervallate una dall’altra ogni 30
millisecondi, da qui SLOT1 e SLOT2, in questo modo si
hanno 2 canali audio completamente indipendenti tra
loro, come se utilizzassimo 2 canali radio distinti ma
utilizzando una sola frequenza.
Quindi 1 ripetitore, una coppia di frequenze RX e TX, 2
canali di comunicazione radio completamente separati e
indipendenti.
I ripetitori, sono collegati tra di loro (potrebbero
funzionare anche off-line senza collegamento alla rete
come ripetitori singoli a 2 canali) via internet
tramite dei server e poi a sua volta i server tra di
loro fino a diventare una unica rete mondiale.
I ripetitori hanno un funzionamento “on-demand”, ovvero
è l’utente che tramite l’impostazione sulla radio
portatile sceglie con quali altri ripetitori si dovrà
collegare e quindi quali confini geografici avrà la
propria chiamata.
Per convenzione lo SLOT 1 vene utilizzato per le
chiamate nazionali, europee e mondiali, mentre lo SLOT
2 viene utilizzato per le chiamate regionali e
locali, da qui i TALK GROUP, gruppi di chiamata o TG
Una breve sintesi sulla organizzazione dei principali
TG:
TG 1
SLOT 1
Mondo
TG 2
SLOT 1
Europa
TG 222
SLOT 1
Italia
TG 2220
SLOT 2
Zona 0
TG 2221
SLOT 2
Zona 1
e cosi via fino a …
TG 2229
SLOT 2
Zona9
TG 8
SLOT 2
Regionale (tutta la regione
dove opera il ripetitore, che non sempre corrisponde
alla zona es. zona zero = tre regioni)
TG 9
SLOT 2
Locale (il singolo ripetitore
sul quale si sta operando)
e altri TG specifici
Quindi se imposti la radio su di una frequenza di un
ripetitore della tua zona e trasmetti sul TG 2225 metti
in comunicazione il tuo ripetitore con tutti i
ripetitori della zona 5, che in questo caso corrisponde
alla Toscana,
e se io sono in ascolto su di un
qualsiasi ripetitore della Toscana ti potrò rispondere
utilizzando il TG 2225.
Veniamo alla programmazione della radio:
prima vanno inseriti i contatti dove sono memorizzati
come “chiamate di gruppo” tutti i TG che intendi
utilizzare, poi i gruppi di ricezione, il funzionamento
è simile al tonesquelch in ricezione cioè una specie di
filtro su quello che vuoi ascoltare.
Il consiglio è creare un gruppo di ascolto con tutti i
TG utilizzati in modo di ascoltare sempre tutto (ci
sono anche altri modi per ascoltare tutte le
comunicazioni) è antipatico vedere la luce verde accesa
e non sentire niente, poi decidi tu se e quando
eventualmente intervenire (controllando su quale TG si
sta svolgendo il QSO altrimenti non riuscirai a
contattare i corrispondenti).
Poi vanno memorizzati tutti i canali analogici o
digitali ognuno con i propri parametri e le diverse
variabili del caso. Successivamente vanno definite Le
Zone, da non confondere con la zona 4 l’Emilia-Romagna
o la zona 5 Toscana.
Le radio DMR sono organizzate in un certo numero di
Zone ognuna con un massimo di 16 memorie selezionabili
con la manopola rotativa.
Es:
una zona potrebbe essere “lavoro” dove metto fino ad un
massimo di 16 canali che utilizzo per lavoro
un’ altra potrebbe essere “casa” con max 16 canali che
utilizzo dalla mia abitazione
una “casa al mare” con le frequenze che utilizzo in
vacanza
una “protezione civile” con le frequenze della mia
associazione di volontariato
una “canali analogici” ecc.
quindi ognuno si organizza tutte le proprie zone in
gruppi di canali in base alle proprie preferenze. Un’
altro sistema potrebbe essere mettere tante zone quante
sono le regioni e all’interno i canali utilizzabili in
quella regione, oppure ogni zona con il nome di un
ripetitore e ogni canale un TG diverso, qui la fantasia
non ha limiti.
Quindi
prima
si
seleziona
una
zona
dal
menu
e
successivamente uno dei 16 canali tramite la manopola.
e come si seleziona i due slot ? ma vero che se c’e gia un
qso nn si puo parlare ? quindi se in un ponte c’e un qso si
puo entrare o no come nel analaogico
Gli slot si selezionano al momento della programmazione
del singolo canale con le modalità e le consuetudini
descritte sopra. Il primo consiglio è, come dicevo
sopra, di avere il “canale audio sempre aperto” e ci
sono vari metodi ottenere per questo; mentre in un
canale analogico quando “entri” ti sentono tutti quelli
sintonizzati su quel determinato ripetitore, qui invece
decidi tu in base all’ impostazione della radio dove la
tua chiamata sarà instradata, chiudendo di fatto gli
altri collegamenti eventualmente già attivi se diversi
dal tuo.
Diciamo che, per educazione, se monti in corsa su di un
taxi devi necessariamente andare dove era stato deciso
precedentemente da altri, mentre se vuoi andare da
un’altra parte sarebbe opportuno aspettare che il taxi
sia fermo e libero. Quindi la regola è ascoltare il qso
in corso ed eventualmente adeguarsi prima di entrare.
A questo scopo esiste un firmware alternativo o
“taroccato” per l’ MD380/RT3 che oltre ad altre
simpatiche e utili features, permette di vedere il TG
di destinazione utilizzato dai colleghi durante un QSO,
così da poter selezionare il giusto TG prima di
trasmettere senza dover buttar fuori nessuno.
e come selezioni i vari TG su un singolo ponte ?
Occorre memorizzare
combinazioni di TG
Sul
nostro
sito
per
trovi
ogni
il
frequenza
mio
ultimo
le
varie
codeplug
http://dmr.grupporadiofirenze.net/codeplug-semicompleto-con-frequenze-area-toscanaper-tytera-md380-retevis-rt3/ , che però è cucito
addosso agli utenti della toscana, anche se ci sono
varie frequenze generiche “Italia”, insieme c’è anche
una breve descrizione in PDF dei canali, delle zone
memorizzate e della modalità di aggiunta/modifica di
ulteriori canali/zone. Una volta capita la struttura e
il suo funzionamento, se ti piace, lo puoi utilizzare
come base di partenza per un tuo codeplug
personalizzato.
Infine, se ti occorre, qui di seguito ti allego la risposta
che ho dato ad un’ altro collega in riferimento alla funzione
“scansione” il quale successivamente mi ha fatto sapere che a
seguito di queste indicazioni aveva risolto e quindi do per
buone.
********************
Ciao xxxxx,
Penso che ti riferisca all’
sito i giorni scorsi … come
le varie funzionalità della
fantasia provo ugualmente ad
ultimo CPS pubblicato nel
ho scritto, non ho testato
scansione, ma con un pò di
aiutarti.
Vedo che nella configurazione della radio si possono
definire una o più liste di scansione e che in ognuna
di queste si può impostare:
1) Il nome assegnato alla lista
2) i canali che devono appartenere alla
scegliendoli fra tutti quelli disponibili
3) 1, 2, oppure nessun canale prioritario
lista
4) canale utilizzato in trasmissione durante la
scansione scegliendo tra: il canale selezionato dalla
manopola, un canale specifico, oppure l’ultimo canale
attivo durante la scansione
5) tempo di permanenza sul canale trovato attivo
durante la scansione (Signaling Hold Time)
6) tempo di campionamento del canale prioritario
Inoltre vedo che all’interno della programmazione dei
singoli canali si può associare, nessuna oppure una tra
le liste di scansione precedentemente definite.
A questo punto è possibile attivare la scansione
tramite il menu o tramite un tasto appositamente
predisposto, ma soltanto se viene selezionato tramite
la manopola un canale che abbia abilitata una delle
liste. Quando la scansione
è attiva sul display
compare un cerchietto con un simbolo a freccia tipo
“PLAY” e il LED lampeggia lentamente in rosso.
Come ripeto, questa descrizione si basa principalmente
su delle supposizioni, in quanto ho provato soltanto ad
avviare la scansione ma non ho mai potuto testarne le
varie funzionalità in modo approfondito.
Fammi sapere se sono riuscito ad aiutarti
********************
1) per salvare un codeplug vuoto o modificato come si fa ?
forse click su icona del floppy in alto a sx ?
come in qualsiasi altro programma, dischetto, File > Salva o
Salva Come
2) ma prima di collegare la radio al SW sul
pc devo
installare i driver o sono dentro alla radio e si installano
quando la collego al pc ?
Vanno installati a parte, non ricordo esattamente come,
sono quelle operazioni che esegui quasi automaticamente
ogni volta che installi un nuovo hardware,
comunque i driver li trovi sul sito TYTERA e anche sul
nostro.
3) tasto superiore al ptt
seleziona le zone ?
qundi senza entrare nel menu
Noi abbiamo configurato questo tasto per scorrere alla
zona successiva in modo circolare, utile se hai 3 /4
zone mentre se configuri 20 zone probabilmente fai
prima tramite l’apposito menù.
4) tasto inferiore al ptt attiva la scansione , in che senso
scansione di cosa tutti i ponti o ?
Come ho scritto al collega, nel file di esempio la
scansione è configurata in modo parziale, bisogna
creare una o più liste di scansione con all’ interno i
canali che vuoi associare alla lista, poi nei canali
desiderati da dove vuoi attivare la scansione, devi
associare una lista.
Esempio sul canale ABC c’e associata la lista di
scansione 1 “canali analogici”
mentre sul canale DEF c’è associata la lista di
scansione 2 “Ponti DMR Piemonte”e sul canale GHI c’è
associata la lista 3 “Tutti Ponti DMR Italia” e cosi
via, tutto configurabile a piacere…
Come ti ha detto il mio collega prima ti vesti da
tecnico e ti configuri la radio con tutti i fronzoli,
poi metti la divisa da vigile urbano e utilizzi la
radio in modalità utente con le funzioni programmate
cosi come sono state pensate.
5) c’e un sito con un database (in ordine alfabetico) dei
vari nominativi om italiani e relativo ID , cosi lo memorizzo
nella radio ?
Se cerchi sul nostro sito trovi il modo di avere la
lista degli ID aggiornata al giorno precedente in
ordine di zona e di ID, purtroppo ti serve a poco, la
radio cinese può contenere al massimo 1000 record tra
TG (chiamate di gruppo) e ID utente (chiamate private),
mentre ad oggi abbiamo raggiunto solo in Italia il
numero di circa 2300.
Il firmware taroccato invece, tra le altre cose,
memorizza direttamente nella radio tutti gli oltre
40.000 nominativi mondiali aggiornati al giorno
precedente, cosi da vedere durante un QSO direttamente
sul display della radio: ID, Nominativo, nome di
battesimo, città, regione del corrispondente e TG di
destinazione.
Questi un paio di link per conoscere le frequenze e località
dei ripetitori DMR:
il primo direttamente dalla homepage del nostro sito
http://dmr.grupporadiofirenze.net/mappa-ponti-ripetitori-dmr-in-italia/
l’altro direttamente dal principale server DMR
http://www.dashboard.digitalham.it/dashboard/index.php?page=list
il sistema è in pieno fermento ed ogni giorno spuntano
nuovi ripetitori come funghi, quindi stai “tuned”!!
6) ma quindi quando vado su un ponte , come seleziono i vari
TG su esso ?
Ti devi creare varie memorie con le stesse frequenze ma
con tutti i vari TG e ognuno con un nome che ti ricordi
facilmente il ripetitore e il TG
es. “Cimone Z2” oppure “Cimone IT”, o almeno i più
utilizzati es. il 222 Italia, il 2222 Zona 2, il TG
regionale e il TG9 Locale, poi dopo averli raggruppati
in una zona li selezioni tramite la manopola.
ma quindi se c’e un qso posso partecipare come nei ponti
analogici ?
Certo fai ascolto sul ripetitore XY e se i colleghi
stanno utilizzando il “TG 222 Italia” prima di
trasmettere ti devi accertare di aver selezionato il
canale con il TG 222.
Stesso discorso se il QSO è attivo sul “TG 2222 Zona
2”, devi utilizzare le stesso TG, mentre se provi a
trasmettere sul “TG 9 Locale” (che ha una priorità
maggiore rispetto agli altri TG) sganci il ripetitore
dagli altri della stessa zona e il tuo ripetitore si
comporterà come un ripetitore singolo isolato dagli
altri, tagliando fuori eventuali QSO in corso tramite
rete.
Se invece non ci sono QSO in corso puoi trasmettere su
qualsiasi TG, es. se usi il TG 2225 in tuo ripetitore
entrerà a far parte della rete Zona 5 e andrà
in trasmissione insieme a tutti i ripetitori della
toscana. Ricordati di aspettare sempre qualche secondo
prima di premere il PTT tra un passaggio e l’altro !!!
Come ottenere l’ ID DMR
Salve, questa è una piccola guida per ottenere l’ID dalla rete
DMR-Marc; vi preghiamo di leggerla prima di procedere.
Come ben sapete, bisogna riempire un form on line,
direttamente sul sito del database mondiale.
Il link è:
https://register.ham-digital.org
1) I campi nome e cognome devono essere scritti con lettere maiuscole e
minuscole: NON tutto in maiuscolo !
2) Nel campo nickname, NON mettete il vostro nome: ci sono
tanti Alberto, Mario o Filippo !!
Vs. nominativo !
Al massimo, rimettete il
3) Dovete inviare l’autorizzazione generale, non la patente di
radioamatore o la carta di identità ! Lo ricordo per i molti
distratti, che l’autorizzazione generale è il foglio che vi
deve inviare il dipartimento delle comunicazioni, con il quale
vi comunica il rilascio del nominativo.
Può andare bene
anche la vecchia licenza di stazione, quella in cartoncino a
quattro facciate.
Non inviate il foglio della vostra
richiesta del nominativo:
se non arriva un documento
ufficiale, con timbri e foto, non viene rilasciato alcun ID e
non vi verrà data risposta !! Trascorsi cinque giorni dalla
richiesta e dal mancato invio del documento, la richiesta
viene cancellata automaticamente.
4) Fate attenzione quando richiedete l’ID, a non confondervi
tra il sistema D-Star o DMR !
5)
DMR-Marc ha stabilito il rilascio di un solo ID per ogni utente e la
possibilità di rilasciarne un secondo, solo nel caso di attivazione di
hot-spot (DV4min, DV Mega o MMDVM).
Tutte le seconde richieste devono
essere dunque motivate.
E, per finire, qualche nota di buon senso:
Il meccanismo non è immediato ed automatico; possono
trascorrere da una ora a qualche giorno, non dipende da
nessuno !
Ogni regola non rispettata, comporta il blocco della richiesta
e la sua prosecuzione a mano: la richiesta viene inviata in
modo automatico al coordinatore corrispondente della nazione
che deve, a sua volta, controllare tutti i dati e i documenti,
che magari deve anche lavorare o far altro e non sta tutto il
giorno a fare questo lavoro….
Molti poi commettono errori nella compilazione del form on
line, per cui una volta assegnato l’ID, devono essere
controllati tutti i singoli campi e corretti gli errori.
Infine, è necessario attendere la seconda email di conferma
dell’ID:
con la prima email, vi viene assegnato un ID
temporaneo, che deve essere confermato sempre !
Bisogna avere un pò di pazienza nel compilare il form e
nell’attendere il rilascio e la conferma da parte di DMR-Marc.
Grazie, Luca Ferrara, IK0YYY, Roma
[email protected]
Gestione
del
proprio
ripetitore sul sistema/net
BrandMeister
E’ stata recentemente implementata la possibilità di gestire
in maniera autonoma le varie informazioni del proprio
ripetitore sulla rete BrandMeister. Molte le funzionalità
aggiunte e quelle in via di sviluppo da parte del Team che
gestisce la dashboard che viene installata sui server BM.
Ringraziamo quindi ON3YH e
PD0ZRY, gli sviluppatori della
Dashboard del BrandMeister. Il primo passo è quello di
informare il Sysop del Server BM Italia 2221, Giacomo IW7DZR,
in merito a delle specifiche legate al vostro ponte ripetitore
che è collegato a tale server, nella fattispecie dovete
inviare
una
mail
a
[email protected]
con
oggetto: Registrazione Sysop Ripetitore e come contenuto ID
DMR del vostro ripetitore e il vostro nominativo. In questo
modo viene fatta una associazione tra il ponte ripetitore ed
il Sysop che lo gestisce. Se ancora non lo avete fatto dovete
inoltre
registrarvi
nell’area
SELFCARE
sul
sito
http://www.dstar.su
Questa sezione è molto importante perchè, oltre a gestire
alcuni parametri importanti sulla rete DMR (es. la parte
relativa all’ APRS), ha anche funzionalità nella rete DSTAR:
Memorizzate i parametri che avete usato per crearvi la Login
su questo portale perchè servono per l’autenticazione sulla
Dashboard
del
Brandmeister.
Vi
collegate
al
sito
http://www.dashboard.digitalham.it/dashboard/
e
selezionate la sezione SELFCARE:
Verrete quindi reindirizzati al portale BrandMeister network
sul quale fare il Login con i parametri precedentemente
memorizzati:
Ad accesso avvenuto è possibile, tramite la sezione del menu
“Dashboard del Sysop” effettuare manutenzione dei dati del
vostro/i ripetitore:
Codeplug semicompleto con
freq. area Toscana per Tytera
MD380-Retevis RT3
Cari Colleghi,
su richiesta di molti di Voi, specialmente neofiti, mi sono
deciso a preparare un “codeplug” di base, per quelli che si
avvicinano al DMR con la popolare radio cinese. Il file
comprende una programmazione che non vuole essere nè completa
ne universale, ma un punto di partenza, magari uguale per
tutti i novelli, da dove poter iniziare avendo già memorizzate
la maggior parte delle frequenze e dei TalkGroup (TG)
utilizzabili in Toscana e con uno schema base che essendo
(spero) ben conosciuto dai “Nonni” del DMR, permetta a questi
ultimi di dare indicazioni ai meno esperti, anche via radio,
sul corretto utilizzo del sistema.
Graziano Rossi – [email protected] – Gruppo Radio Firenze
Link articolo completo in PDF:
Codeplug Semicompleto con frequenze area
Toscana per Tytera MD380-Retevis RT3
Link per download file codeplug:
IZ5XXXnew
Roaming tra ponti ripetitori
DMR Hytera e Motorola
Il Roaming è quella funzione che permette in automatico alla
radio di utilizzare il ponte con segnale più forte.E’ molto
utile nel momento in cui siamo in viaggio per esempio da
Milano a Venezia, possiamo stare tranquillamente a parlare sul
TG222 senza preoccuparci di dover cambiare ripetitore dalla
radio. Al momento questa funzione è disponibile su apparati
Hytera e Motorola. Per la configurazione, seguire questi
semplici passi:
1) andare in Conventional -> Roam e creare un nuova lista
chiamandola ad esempio Roaming Italia
2) in Conventional -> Channel -> Digital Channel duplicare il
canale del TG222 TS1 di tutti i ripetitori che vogliamo
mettere in roaming rinominandoli con nomeponte+Roam ITA e,
seguendo le 2 indicazioni rosse, selezionare Roaming Italia (
creata al p.to 1 ) e flaggare Auto Start Roam
3) Ritornare su Conventional -> Roam ed inserire tutti i ponti
creati al p.to 2 nella colonna di destra.
4) Andare su Conventional -> Zone e creare la nuova Zona che
chiameremo Roaming
5) Inserie nella Zona creata solo il ripetitore che ci arriva
più forte per comodità
Non serve inserire tutti gli altri ponti perchè, essendo
appunto una funzione roaming ed avendo attivato Auto Start
Roam, la radio andrà a scegliere direttamente il segnale più
forte da utilizzare. Dopo aver programmato la radio, quando
andrete a selezionare la zona di Roaming, vedrete comparire il
messaggio informativo ” Roaming Attivo “. E’ possibile da
radio, se attivata la funzione dal CPS, andare a modificare la
lista Roaming ad esempio per escludere un ponte non attivo
temporaneamente, per poi poterlo reinserire successivamente.
[ ringraziamo IZ2XZM Nicola ]
Gestire il routing esteso con
il software della DV4mini
Gli utilizzatori del software di gestione della chiavina
DV4mini vogliono naturalmente l’accesso a tutti i talkgroup e
non solo ai reflector, basti pensare alle interconnessioni tra
DMR e DSTAR che hanno appositi TG (nel nostro caso TG 8515 per
trasmettere sul Modulo A del Reflector XLX 077 DStar) . Per
risolvere questo si fa uso di una connessione in due fasi. In
primo luogo viene effettuata una connessione al reflector
virtuale 4999 e da questo l’utente è collegato al gruppo di
conversazione desiderato.
Quindi:
Collegare il DV4mini al server BrandMeister (quello
Italiano è il 2221)
Selezionare il reflector 4999 nel Pannello di controllo
DV4mini
Successivamente andare sulla dashboard del BrandMesiter
(www.digitalham.it)
e fare clic sul link ” Routing
esteso ” (menù sulla sinistra)
Si vede l’ID utente e il codice della nazione
Inserire l’ID gruppo di conversazione desiderato (es.
8515) e fare clic su OK
DV4mini e Raspberry 3
Il funzionamento come hotspot della DV4mini con il Raspberry
Pi è ottimale, soprattutto con la versione 3 di quest’ultimo
che include un adattatore WiFi e maggior velocità operativa in
ambienta desktop grafico. Per me è diventata una soluzione
perfetta per essere utilizzata, ad esempio, in auto in zone
ove la rete DMR non prevede al momento copertura. Basta
configurare il proprio smartphone come router WiFi e
collegarci il Raspberry 3 e subito siamo pronti ed operativi
collegandoci al Server BrandMeister. Ricordo che per l’uso con
la DV4mini il nostro ricetrasmettitore, al momento della
scrittura di questo post, deve essere configurato su di una
frequenza in simplex, sullo SLOT 2, TG 9 e CC 1. Tutto il
controllo
viene
fatto
lato
software
quindi
il
ricetrasmettitore rimarrà sempre sullo stesso canale di
memoria. Vediamo i vari passaggi:
Scaricare da questo sito l’immagine ISO per il Raspberry e
masterizzarla su di una memory card, poi avviare il pc
collegandoci un display su porta hdmi oltre tastiera e mouse e
cavo di rete.
http://www.westerndstar.co.uk/html/downlo
ads.html
Il sistema riconosce subito la DV4mini avviando l’applicazione
presente nella barra in alto delle applicazioni. Il problema è
che la versione del software presente non ci permette di
collegarci alla rete BrandMeister (ci occorre il server
italiano 2221) e all’avvio partono di default due software per
la gestione della connessione sulla rete DStar. Scarichiamo
quindi l’ultima versione del software dal sito sotto indicato.
Il file eseguibile DV4MF2.exe e il file DV4MF2_ref.ip (elenco
degli XRF, può essere creato manualmente nella forma NOMEREF e
DNS, ad esempio XRF077 xrf077.duckdns.org, un reflector per
ogni
riga)
devono
essere
inseriti
nella
dir
/home/pi/dv4mini (già presente) del Raspberry. Si può
utilizzare il software sotto Windows ” WinSCP ” che permette
facilmente la copia di file da Windows a Linux. Se non abbiamo
i permessi di scrittura nella cartella è possibile dare il
comando da terminale “sudo chmod -R 777 /home/pi/dv4mini“
http://www.dl2mf.de
Il passaggio successivo è quello di eliminare la partenza del
DStar (a meno che si usi lo stesso hotspot anche per questo
sistema) e aggiungere l’avvio dell’applicazione DV4mini in
fase di boot. Avviare una finestra terminale e digitare il
comando “sudo -s” poi posizionarsi nella cartella di avvio
applicazioni con il comando “cd /home/pi/.config/autostart” e
cancellare ( o spostare ) il file presente con “ cp *
/home/pi“. Creare un nuovo file digitando “nano
DV4mini.desktop” e inserire le seguenti righe, poi salvare il
file (ctrl-o e ctrl-x):
[Desktop Entry]
GenericName=DV4Mini Control Panel
Name=DV4Mini
Comment=DV4Mini Configuration
Exec=sh -c “cd /home/pi/dv4mini; sudo mono DV4MF2.exe”
Terminal=false
Type=Application
Categories=Network;WebBrowser;
Icon=/usr/share/icons/Adwaita/32×32/devices/dv4k.png
Bene, riavviando il Raspberry dovrebbe quindi partire
l’applicazione DV4MF2 che riconoscerà la DV4mini inserita in
una porta USB; procedere nella normale configurazione
assegnando ID, frequenza, TG di connessione, etc. Per salvare
i parametri correttamente chiudere l’applicazione facendo
click sulla “X”. Consiglio di impostare un TG alla connessione
affinchè avviando il Raspberry la chiavina si colleghi
direttamente senza interventi esterni. Questo si ottiene
effettuando appunto una connessione, ad esempio, alla zona 5
(TG 2225) sul BM 2221 ITALIA e chiudendo l’applicazione senza
prima effettuare una disconnessione. Al riavvio avremo tale
link nuovamente operativo. Per collegare l’hotspot al nostro
smartphone fare click sull’icona di rete in alto a destra del
desktop grafico e selezionare la rete WiFi generata dal
telefono.
Lista ID DMR e sostituzione
firmware del Retevis RT 3
usando Linux
Può tornare utile avere sottomano una lista degli ID
DMR/Nominativi radioamatoriali da inserire, ad esempio, nel
nostro codeplug. Un semplice metodo è quello di usare Linux
digitando da shell queste poche righe (prima sempre “sudo aptget update” per aggiornare il sistema):
$ sudo -s
#
wget
http://dmr.ham-digital.net/user_by_id.php
nominativi.dat
-O
# cat nominativi.dat | cut -d”;” -f 2,3 | grep ”^2225” >
nominativi.2225
Ci troviamo il file nominativi.2225 che contiene la lista
aggiornata degli ID (due campi separati da “;”), in questo
caso della Toscana avendo utilizzato il filtro 2225. Per la
lista completa italiana usare 222 (il file nominativi.dat
contiene TUTTI gli ID):
Vediamo ora la procedura per inserire il firmware modificato
(sperimentale!!) con alcune funzionalità aggiuntive nel nostro
Retevis RT 3 (o TYT MD 380). Anche in questo caso ci viene in
aiuto Linux e il fidato Raspberry Pi che abbiamo sicuramente
tra le mani (un “must” in ambito radioamatoriale), con sopra
la distro Raspbian Jessie:
$ sudo apt-get install gcc-arm-none-eabi binutils-arm-noneeabi libusb-1.0 python-usb
$ sudo apt-get install python-pip python-dev build-essential
git
$ sudo pip install pyusb -U
$ git clone https://github.com/travisgoodspeed/md380tools.git
$ cd md380tools
$ sudo make clean
Adesso colleghiamo il cavo di programmazione USB al Raspberry,
accendiamo il ricetrasmettitore tenendo premuti il tasto PTT e
quello appena sopra, il display rimarrà oscurato ma il led
inizierà a lampeggiare verde/rosso. Questo significa che è
pronto a ricevere il nuovo firmware (modo DFU). Digitiamo:
$ sudo make all flash
attendiamo un poco, alla fine se non ci sono stato errori è
possibile spengere e riaccendere il ricetrasmettitore nel modo
consueto. Il comando seguente invece carica il database via
USB (il database degli utenti prelevato da DMR MARC nella SPI
Flash memory.Funziona solo con le radio che hanno 16 MByte SPI
Flash memory chip installato.).:
$ sudo make flashdb
Attivare le nuove funzionalità con Menu => Utilities =>
MD380Tools. Attenzione, l’operazione di modifica firmware può
comportare danni al ricetrasmettitore se male effettuata.
Nessuna responsabilità assunta. Queste informazioni sono
prelevate dal sito dell’autore della procedura.
MMDVM for Dummies – Una guida
per costruirsi un ponte DMR e
non solo, preparata da IK1WHN
Maurizio
Spero che questa piccola guida possa esservi d’aiuto nei primi
approcci con mmdvm, un sistema che, nonostante la sua giovane
età, sta riscuotendo molto interesse e che personalmente mi
sta dando grosse soddisfazioni. Un particolare ringraziamento
a Graziano IZ5IGB del Gruppo Radio FIrenze che mi ha dato lo
spunto per realizzare questa piccola guida e per le preziose
informazioni tecniche che con grande ham spirit mi ha fornito.
Maurizio IK1WHN
Fai click sul bottone sottostante per scaricare la guida nel
formato PDF direttamente dal sito dell’autore
Software per DV4mini USB in
italiano
E’ disponibile per il download la nuova versione 2.0.0.10.
Questo versione presenta correzioni di errori e, cosa molto
interessante, la possibilità di gestire fino a 20 lingue. E’
stata anche ottimizzata per lavorare sotto sistema operativo
Linux oltre che presentare varie aggiunte. L’articolo in
inglese oltre al link per scaricare questa versione è
raggiungibile qui: http://www.dl2mf.de/blog/?page_id=1542
Per inserire l’opzione relativa alla scelta delle lingue
occorre procedere con questi passaggi:
scaricare da questo link i file delle lingue che
interessano: https://github.com/DL2MF/DV4MF2-language-su
pport
creare dentro la dir del programma una nuova directory
dal nome “languages”
copiarvici dentro, oltre al file della lingua inglese,
anche quelli di interesse
prestare attenzione ai nomi dei file che devono essere
del tipo: DV4MF2_it-IT.lng
avviare il programma ed entrare nella sezione gateway
Per comodità ho preparato questo file ZIP da scompattare nella
directory “languages” che contiene il file della lingua
inglese e quello con la traduzione in italiano:
languages
Routing
Italia
dinamico
sul
BM
Di seguito il collegamento al’interessante implementazione
offerta dal sistema BrandMeister Italia, dove anche il nostro
ripetitore DMR 222501 è collegto. Con questa configurazione è
possibile utilizzare qualsiasi TG su entrambi gli slot del
ripetitore, quindi tutti i TG on-demand, quelli canonici
222-222X-8-9 e anche i TG esteri. Per la lettura
dell’articolo, questo il link
Impostazioni per Retevis RT3
e
Tytera
DM
380
per
trasmissione VOIP
Ad integrazione su quanto pubblicato da David IK5XMK,
sull’utilizzo del VOIP su sistemi digitali DMR / Hytera e da
prove fatte, vorrei condividere le impostazioni da usare sui
portatili RETEVIS RT3 e TYTERA MD380 per rispondere ed
effettuare chiamate VOIP. Innanzi tutto come ha scritto David
bisogna creare un TG 700 (così è presente il Phone ID Gateway
sul ripetitore) con queste caratteristiche (vedi immagine):
Poi bisogna programmare i canali che useremo per rispondere
alle chiamate, nel mio caso il canale del TG 2225 e il canale
VOIP. (vedi immagine) Evidenziati trovate solo ciò che è
diverso da un canale “normale”:
Questo servirà unicamente per rispondere ad una chiamata VOIP
oltre che al traffico normale sul TG 2225. Per inoltrare una
chiamata verrà creato un nuovo
caratteristiche (vedi immagine):
canale
con
queste
Dove avremo messo come “Contatto TX” il TG 700 e come Gruppo
RX il Gruppo VOIP che ho creato inserendo in ricezione anche
il TG 2225 per monitorare se il canale è libero prima di
inoltrare una chiamata.
In ultimo bisogna configurare la parte DTMF dove è importante
spuntare
la
casella
MONITOR
TONI
DTMF:
Luca [ [email protected] ] Gruppo Radio Firenze
Interfacciare
un
ripetitore DMR Hytera
centralino telefonico
digitale VOIP – PARTE
La
programmazione
dell’apparato
ponte
con un
(PBX)
2
ricetrasmittente,
in
definitiva, prevede solo alcuni piccoli passi oltre quelli che
normalmente sono richiesti per il normale utilizzo
(inserimento ID DMR, canali di trasmissione, zone, TG, etc.).
Prenderò in esame le configurazioni eseguite sul mio veicolare
Hytera 785G, che, come altri modelli (fondamentale la presenza
del display, come da specifiche Hytera), ha un menu apposito
relativo alla gestione della telefonia. Voglio precisare che
il VOIP può essere operato anche con i modelli DMR “entry
level” Tytera DM 380 e Retevis RT3 con alcuni piccoli
accorgimenti, li vedremo nel seguito del testo. Prima di
tutto ho lasciato libero dalla programmazione i bottoni P5 e
P6 (sui portatili fare riferimento a P1 e P2) perchè ci
serviranno per rispondere ad una telefonata (sempre dopo aver
premuto il PTT), e disconnettere la comunicazione (la sequenza
#1 e #2 vista nella prima parte). Nota bene: sui
ricetrasmettitori “cinesini” sopra menzionati il tasto verde
ed il tasto rosso sulla tastiera corrispondono al tono “C” e a
quello “D” – e l’audio della tastiera deve essere abilitato –,
quindi, per usarli, a meno che non si voglia inviare a mano la
sequenza #1 e/o #2 dopo aver premuto il PTT, rifare la
programmazione del ponte ripetitore con questi nuovi codici C
e D nell’apposita sezione. Il tasto P3 ( phone list ), come si
vede nella foto, l’ho utilizzato per richiamare la lista dei
contatti, la mia rubrica telefonica.
Il prossimo passo è quello di abilitare la voce Phone nel Menu
del ricetrasmettitore, e di conseguenza, dopo la
programmazione, al riavvio dell’apparato, entrare in tale menu
sul ricetrasmettitore ed abilitare la tastiera dtmf (vedere
questa impostazione anche negli altri apparati) perchè si deve
vedere sul display l’invio dei toni. Infine, nella
sottosezione “Radio services”, assicurarsi di aver messo il
proprio ID DMR:
A questo punto, facendo riferimento a quanto scritto nella
prima parte di questo testo, andiamo a creare il TG
(talkgroup) dedicato al VOIP, che avrà il numero indicato in
precedenza nel ponte ripetitore quale Phone Gateway ID (700).
Questo TG dovrà essere selezionato sui modelli di radio DM380
e RT3 per gestire il traffico VOIP.
Quindi dovrà essere creato un canale digitale di trasmissione
e abbinato per l’utilizzo al TG VOIP. Importante, nella
definizione di tale canale selezionare inoltre il Phone
System 1 (è il nome di default, o quello da voi inserito) che
andremo a configurare, fondamentale per effettuare chiamate
VOIP,
e impostarlo come RRS Revert Channel. Inoltre la
trasmissione deve essere sempre permessa (Tx Admit => Always
Allow).Nell’immagine seguente si vede bene cosa occorre
gestire:
La gestione del “sistema telefonico” o Phone System prevede
venga inserito il numero del Phone Gateway ID (nel nostro caso
700) per creare l’abbinamento al ponte ripetitore configurato
e i codici dmtf (abbinati ai pulsanti sul ricetrasmettitore)
per la risposta e il riaggancio della telefonata. Anche in
questo caso fare riferimento alla programmazione precedente
sul ponte. Fatto questo non rimane che “popolare” la nostra
rubrica telefonica (Phone List) indicando un nome (es.
ufficio) e relativo interno telefonico (es. 607) che sarà
presente sul centralino telefonico.
Dopo aver programmato il ricetrasmettitore, selezionando (vedi
tasto P3, come configurato in precedenza) dalla rubrica il
numero che vogliamo chiamare, basterà premere il PTT e se
siamo correttamente registrati sul ponte ripetitore (e quindi
sotto buona copertura) verrà inoltrata la chiamata e l’interno
del centralino inizierà a squillare. Alla risposta del
destinatario la telefonata avrà avvio e durerà fino al
riaggancio di una delle due parti (sul ricetrasmettitore andrà
premuto il PTT + P6) o al raggiungimento del tempo limite
permesso come da programmazione sul ponte ripetitore.
Viceversa, se l’interno 607 chiamerà il 2225013 (l’ID DMR è il
numero telefonico dell’apparato radio nel nostro caso), l’ RTX
inizierà a squillare e premendo il PTT + P5 la telefonata avrà
inizo, sempre in half duplex (con beep a fine di ogni
trasmissione). La configurazione sul nostro centralino prevede
che, in caso di non risposta da parte dell’operatore radio,
sia possibile lasciare un messaggio in segreteria, ed inviato
via mail.
La configurazione dei “sip client” o software che permettono
la connessione al SIP SERVER (il nostro PBX) è gestibile con
pochi passaggi. Occorre premettere che questi programmi
funzionano sui dispositivi mobili (leggi smartphone e tablet)
e sui computer e, con il microfono e le cuffie per quanto
riguarda il PC, permettono di telefonare. Su Android, ad
esempio, c’è l’ottimo ZOIPER, SipDroid o anche CSipSimple.
Sicuramente si potrà trovare l’equivalente anche in ambiente
Apple e BlackBerry, sia gratuiti che commerciali. In ogni caso
sarà necessario disporre di alcuni parametri che,
inizialmente, sono presenti nel PBX per permetterne l’accesso.
In particolare è importante disporre di un “user name” (che
spesso coincide con il numero dell’interno telefonico), di una
password (in questo caso può essere – e lo consiglio – diversa
da quella presente nella registrazione dei ricetrasmettitori)
e dell’indirizzo del centralino, un numero IP o anche un
“fully qualified name” del tipo miopbx.no-ip.info. Inseriti
questi principali parametri nel software, il nostro interno
telefonico (o smartphone) dovrà confermare la registrazione
mostrando una scritta di avvenuta operazione o a volte un
“pallino verde” che segnala la corretta impostazione. Un poco
più complessa la configurazione di un telefono IP “da tavolo”,
questo perchè ci sono più valori da gestire nell’ottica di
migliorare la comunicazione. A registrazione avvenuta sul PBX
si potrà effettuare un “test voce” chiamando “*43”. Gli
interni potranno anche chiamarsi fra loro come, ovviamente, un
qualsiasi centralino telefonico; quindi il mio cellulare 913
potrà chiamare l’interno 929, ad esempio, indipendentemente
dal dispositivo (terminale) registrato, e anche il
ricetrasmettitore radio. Si capisce bene che con questa
configurazione l’intera infrastruttura si miscela ottimamente
fornendo squisite possibilità di comunicazione, sia in ambito
di puro divertimento che in situazioni di emergenza.
Per qualsiasi consiglio, suggerimento e integrazione potete
scrivermi a [email protected]. Buone prove e buon divertimento
con questi interessanti sistemi digitali. Quanto presentato è
frutto di prove personali con il solo fine di sperimentare
questo tipo di interconnessione. Nessuna responsabilità
assunta.Ogni marchio è del rispettivo proprietario.
Interfacciare
un
ripetitore DMR Hytera
centralino telefonico
digitale VOIP – PARTE
ponte
con un
(PBX)
1
Uno degli aspetti più interessanti di questa tecnologia
digitale in ambito radioamatoriale è quello di potersi
“interfacciare” con vari sistemi di comunicazione, fra cui la
tecnologia VOIP. Tutti i giorni ne facciamo uso perchè i
normali sistemi telefonici (es. gli smartphone) sono appunto
in VOIP (Voice Over IP, la voce su trasmissione IP), anche se
il singolo terminale telefonico (il telefono di casa, ad
esempio) può rimanere in analogico. In questo caso la
“trasformazione” avviene lato centrale, dove appositi
dispositivi campionano la nostra comunicazione trasformandola
da analogico a digitale. Ci sono telefoni nativi IP, ovvero
hanno direttamente la connessione alla rete internet
(attraverso il router), terminali che sempre più si vedono in
ambito aziendale per le molteplici funzionalità che questa
tecnologia offre, e “adattatori”, ovvero dispositivi (ATA) che
da un lato accettano in ingresso una connessione analogica (il
doppino telefonico del classico telefono) e dall’altro i dati
escono, digitalizzati, attraverso una presa di rete ethernet
verso l’infrastruttura di rete dell’azienda o il router di
casa, per l’instradamento necessario ai server VOIP. Perdonate
il linguaggio volutamente semplice, ma l’obiettivo è quello di
far capire a tutti come questi sistemi, a grandi linee,
funzionano. Sulla rete si trovano migliaia di documenti
tecnici ove poter approfondire queste tecnologie. Per quanto
riguarda il centralino digitale, o IP-PBX, è un software
(sotto linux è diffuso Asterisk) che gira su di un server o su
di un hardware dedicato. Nel nostro caso abbiamo approntato il
sistema su di un Raspberry 2. Esiste una apposita
distribuzione
scaricabile
da
questo
link: http://www.raspberry-asterisk.org/ Non approfondirò
adesso l’aspetto dell’installazione del PBX, occorre venga
generalmente effettuata da chi ha competenze del settore, ma
anche perchè l’obiettivo di questo testo è invece mostrare
come si collega un ponte ripetitore DMR Hytera ad un PBX e
relative funzionalità. Darò quindi per scontato che il
centralino sia operativo e in rete, opportunamente
configurato, aggiornato e collegato ad internet, e chi lo
gestirà sappia come inserire gli interni (extensions),
conferenze, segreteria telefonica, etc..
Le prove sono state eseguite su RD 625 Hytera, ma dovrebbe
essere la configurazione analoga anche per gli altri modelli.
Il ponte ripetitore è connesso ad internet e dialoga con il
server BrandMeister per il traffico DMR. Essendo il ponte che
si collega al centralino, non ha bisogno di NAT o regole
particolari, importante che, se presente un firewall, siano
aperte le porte 5060 e dalla 10000-20000 con protocollo UDP
(queste porte sono “standard” su Free-PBX / Asterisk ma
potrebbero variare, assicurarsi quindi ci sia coerenza con il
vostro PBX). Lato centralino invece la NAT deve essere
presente reindirizzando tali porte verso l’IP privato del PBX,
oltre che l’apertura di eventuale firewall. Prestare
attenzione agli “attacchi” che arrivano da internet per
“bucare” il centralino, vi assicuro che ci sono e moltissimi;
degli automatismi scansionano continuamente la rete alla
ricerca di tali sistemi per hackerarli e telefonare
gratuitamente. Questo uno dei motivi perchè ho detto che è
buon norma far installare il PBX da un addetto ai lavori con
conoscenza approfondita dei sistemi di telefonia. Chiaramente
sia il ponte che il PBX possono risiedere nella stessa rete
LAN privata, le regole NAT del centralino in questo caso
serviranno solo per far accedere da fuori i terminali
telefonici. Nel nostro caso il ponte ripetitore DMR e il PBX
risiedono su due reti diverse in luoghi separati. Al momento
non vi sono collegamenti verso la rete telefonica
tradizionale, anche se questa funzione è facilmente
implementabile e utile per situazioni di emergenza. Quanto
fatto è a titolo “sperimentale” e riveste interesse da parte
dei colleghi che vogliono capire e provare nuove funzionalità,
apprendendo concetti che uniscono le trasmissioni e
l’informatica, essendo finito da un pezzo il tempo di
costruirsi il ricetrasmettitore da parte dell’ OM con valvole
e fil di ferro…
Il primo passo: configurare il ponte DMR per la connessione al
PBX
Guardando la sopra indicata schermata di configurazione sul
software del ripetitore, occorre abilitare la voce
dell’interconnessione telefonica, indicare l’IP pubblico del
centralino telefonico (o privato se risiedono nella stessa
rete LAN), le porte RTP relative al traffico voce (nell’ambito
del range che era stato precedentemente indicato e aperto nel
firewall) e una robustissima password. NOTA BENE: questa
password SARA’ la medesima per tutti i terminali radio (RTX
DMR) che dovranno autenticarsi al PBX, ovvero che il ponte
ascolterà in frequenza e girerà la trasmissione verso il
centralino telefonico. Deve essere indicato un Phone Gateway
ID, ovvero un numero identificativo, un TalkGroup per
intendersi che “legherà” assieme tutti gli apparati radio che
saranno abilitati al traffico VOIP. Questo ID non viene
gestito sul network DMR, ma solo localmente. Abilitare poi il
“beep” di fine trasmissione, utile per capire quanto
l’operatore radio avrà lasciato il PTT e l’interlocutore al
telefono potrà parlare facendosi ascoltare. Valore importante
è il TOT Phone Time, ovvero il tempo massimo che una chiamata
telefonica potrà avere. Per sicurezza e non tenere troppo
impegnato il ponte ripetitore è stato impostato a massimo 3
minuti, più che sufficienti per un contatto veloce. Infine il
“Connect Code” e il “Disconnect Code” che riguardano i codici
di risposta (e riaggancio) della telefonata da parte
dell’apparato ricetrasmittente. In parole povere, e lo vedremo
meglio più avanti, per rispondere alla telefonata il
ricetrasmettitore dovrà inviare i numeri (dtmf) indicati nel
primo campo, per terminare la chiamata i numeri indicati nel
secondo campo. Generalmente si attivano dei tasti
programmabili (es. P1) che, alla pressione del PTT sul
ricetrasmettitore e relativo tasto programmato verranno
inviati in frequenza i toni “#” e “1” e la chiamata verrà
risposta. Importante la coerenza di questi valori (potete
inserire quello che volete basta che siano diversi tra il
“connect” e il “disconnect”) con quanto programmato sull’ RTX.
Prima di passare ad individuare quali ricetrasmettitori
potranno effettuare traffico VOIP occorre regolare come questo
traffico verrà gestito dal ponte. Sotto “General Settings” e
“Accessories” vi è una sottosezione che gestisce questo flusso
dati. Abilitiamo quindi la priorità al traffico telefonico e
le relative opzioni come mostrato nella schermata seguente:
La lista dei ricetrasmettitori abilitati al traffico VOIP
Questa tabella identifica gli apparati radio che in frequenza
potranno comunicare con il centralino, e da esso farsi
rintracciare. Occorre abilitare la voce “Dial-up Mapping” e
popolare la tabella indicando: Phone ID (è il numero che
corrisponde all’interno del centralino, ovvero il numero che
dal mio telefono (collegato al PBX) dovrò comporre per
chiamare quell’apparato radio, può essere lo stesso del RadioID); Radio ID (è l’ID DMR del ricetrasmettitore, il numero
ufficiale ricevuto durante la registrazione al network DMR);
Slot ID (su quale TimeSlot del ponte radio voglio gestire la
telefonata); Call Type (il tipo di chiamata, privata se deve
essere ricevuta da un solo terminale radio). IMPORTANTE: tutti
i ricetrasmettitori – e lo stesso ponte ripetitore (vedi ID
222501) – dovranno essere registrati (quindi configurati) sul
centralino come un qualsiasi interno telefonico, con USER =
PHONE ID (interno del centralino) e PASSWORD = quella
impostata sul ponte ripetitore, vedi schermata precedente. Il
mio consiglio è quello di procedere “di pari passo”, quindi ad
ogni inserimento (riga della tabella, salvataggio e riavvio
del ponte) provvedere alla configurazione della relativa
extension all’interno del PBX. Si dovrà vedere subito (sip
show peers nel centralino) se la registrazione è andata a buon
fine.
Se gli apparati sono ascoltati dal ponte e regolarmente
configurati sul PBX, si vedrà la registrazione con relativo IP
pubblico della linea internet dove è collocato il ponte
Hytera. La schermata seguente è presa dalla console del
centralino.
Gli altri interni, es. 913, 929, etc. sono gli “smartphone”
che risultano configurati e al momento registrati sul
centralino, vedremo più avanti le relative impostazioni. Da
notare che ogni terminale (telefonico o radio) ha IP diverso
se proveniente da reti diverse. Nella nostra configurazione il
nome dell’interno e lo “username” sono uguali, ma avrei potuto
creare quell’interno con il nome “RadioDavid” e username
“2225013”, oppure “CellulareDavid” e “913”. Quello che è
importante notare è che se gli interni (telefoni e
trasmettitori)
risultano “registrati” (è diverso da
“configurati”) e quindi visti dal centralino (stato OK) in
quel momento, allora la radio 2225013 potrà chiamare il
cellulare (o telefono IP) 913 o 929 o anche 934 e 939. Stessa
cosa per il cellulare 934 che potrà inoltrare la chiamata, ad
esempio,
al
ricetrasmettitore
2225029.
Tutte
le
caratteristiche del centralino digitale potranno essere
implementate, abbiamo ad esempio attivato la segreteria se un
apparato ricetrasmittente non risponde dopo 3 squilli, e il
messaggio vocale arriverà in posta elettronica al “possessore”
ufficiale di tale apparato, oppure una “conference” dove più
apparati potranno collegarsi simultaneamente. Per questo tipo
di soluzioni rimando ad uno studio delle varie configurazioni
del centralino VOIP, guide facilmente reperibili sulla rete.
Vediamo infine alcune configurazioni presenti sul centralino
(sip.conf) tramite l’interfaccia web di FreePBX relative all’
IP pubblico che deve essere indicato, e le porte RTP in uso
(vedi la compatibilità di range con il ponte ripetitore).
Nella sezione relativa all’estensione (interno) della
configurazione di un apparato radio, notare l’uguaglianza
della password con quella all’interno del software di
configurazione del ponte, e la voce NAT abilitata perchè i due
sistemi (ponte e PBX) sono su reti diverse, e quindi anche i
relativi interni telefonici connessi.
La PARTE 2 del testo riguarderà la configurazione degli
apparati radio DMR e, sommariamente, degli smartphone con
l’utilizzo di un software client SIP. Quest’ultima gestione,
ovvero l’uso dei parametri base per l’autenticazione al
centralino, potrà essere facilmente estesa ad un qualsiasi
terminale telefonico IP o adattatore ATA. Il PBX potrà essere
collegato anche ad una rete telefonica o, attraverso delle
credenziali SIP, ad un server/gateway telefonico (SIP SERVER).
Quest’ultima modalità è preferibile, basterà dotarsi di un
account VOIP presso un provider telefonico e gestire la
configurazione impostando, ad esempio, un prefisso di uscita.
Così un ricetrasmettitore DMR potrà, attraverso i toni DTMF o
una rubrica preimpostata, effettuare una chiamata verso la
rete telefonica esterna, es. 0 055 098xxxx e gestire la
comunicazione come una qualsiasi telefonata, riagganciando al
termine inviando #2 (vedi sopra!).
Funzionalità estese con la
DV4mini USB
L’idea è venuta dal Team tedesco BrandMeister e DL3OCK come un
tentativo di aggiungere alcune funzionalità di collegamento
alla DV4mini.
Gli accessi ad un gruppo (es. reflector 4225 collegato al TG
2225 Zona 5 Toscana) sono definiti nel file di reflector.db
nel server. Per risolvere questo problema e quindi estendere
le possibilità di connessione in modo autosufficiente è stato
gestito lo schema di connettività in due fasi: collegamento
tipico di DV4mini al reflector virtuale 4999 e mappatura
personale di questo reflector al gruppo (TG) che si intende
collegare.
Modalità d’ uso:
Collegare la DV4mini al server BrandMaister preferito ( per
l’Italia
il
MASTER-2221
che
fa
riferimento
a
http://www.digitalham.it );
Selezionare il reflector 4999 dal pannello di controllo della
DV4mini ed eseguirne la connessione;
Aprire la pagina web, del server BrandMeister selezionato, in
un browser Web: http: // <indirizzo> /status/link.htm ( per
quello
italiano: http://brandmeister.digitalham.it/status/link.htm );
Vedrete il vostro ID utente ( es.2225013 nel mio caso );
Inserire l’ID del gruppo ( TG ) al quale vogliamo effettuare
la connessione ( es. per il TG DSTAR del XRF 077 D il numero
8505 ) e premere OK;
Ora si può fare qso in questo gruppo ( è mappato nel reflector
4999 (gruppo 9) );
Si può vedere i nostri passaggi
( http://www.digitalham.it/BM-LH/ )
dal
monitor
live
Guida alla programmazione
della radio DMR
Salve, riporto una guida che spero sia utile per la
programmazione delle vostre radio DMR. Per qualsiasi
informazione, potete scrivermi a [email protected] Buone Prove.
CORSO DMR E PROGRAMMAZIONE RADIO IU5ATN