Il piccolissimo - ISIS "Michelangelo Buonarroti"

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Il piccolissimo - ISIS "Michelangelo Buonarroti"
Il piccolissimo
Numero 2, febbraio 2010
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IL PICCOLISSIMO – Giornalino d’istituto dell’I.S.I.S. “Michelangelo
Buonarroti” – sezioni associate Liceo Scientifico e Liceo Classico – via
Matteotti, 8 – 34074 Monfalcone (GO)
Stampato in proprio presso l’I.S.I.S. “Michelangelo Buonarroti” Monfalcone
Febbraio 2010
EditorialE
COPERTINA E ILLUSTRAZIONI A
CURA DI NICOLA FRESCHI
Presentando il secondo numero del
“Piccolissimo” vi annunciamo la
prossima comparsa della rivista sul sito
del liceo dove si potrà godere di una
fantastica versione a colori. È desiderio
della redazione che in questo numero vi
siano più notizie riguardanti la vita della
comunità liceale. Confidiamo anche nei
contributi che i lettori possono inviarci
all’indirizzo mail
[email protected]
Troverete in questo numero articoli sul
P.E.S. (leggete all’interno per capire il
significato dell’acronimo), attualità,
svago e molto altro ancora… Buon
carnevale e buona lettura!
IMPAGINAZIONE E REVISONE A
CURA DI GIULIA CAPOLEVA E CARLO
ZORZIN
SOMMARIO
Concorsi…3
Bontà a scoppio
ritardato...4
Febbraio 1982…5
Progetti Liceo…7
Futurismo…9
P.E.S…10
Cinema & Musica 11
Angolo cucina…13
Carnevale a Monfalcone…14
Libri e dintorni…15
La redazione coglie infine l’occasione di
scusarsi con Chiara Di Matteo, autrice
non citata dell’articolo sugli origami di
pag. 16 dello scorso numero.
Sorpresona…16
Signori ridete!...17
Oroscopo…19
Appello…22
2
VI RIPROPONIAMO IL BANDO, INASCOLTATO, PUBBLICATO NELLO SCORSO
NUMERO, SPERANDO CHE QUALCUNO RACCOLGA LA SFIDA.
P.S.: STANDO ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE CI SONO MOLTE PROBABILITA’
DI VINCERE IN QUANTO NESSUNO HA ANCORA PARTECIPATO
A.A.A. CERCASI URGENTEMENTE


Il nostro giornale bandisce per conto della professoressa Musina due concorsi:
Uno per creare il logo del nostro liceo che, a differenza di tantissimi altri istituti,
non lo possiede.
L'altro per trovare un nome al coro del liceo che, nonostante vada a cantare in
giro per tutta l'Europa, non ne possiede uno vero e proprio.
Vi sembra giusto che il nostro liceo e il nostro famoso coro siano sprovvisti l'uno
di un vessillo e l'altro di un nome?
Per cui invitiamo
chiunque abbia piacere o interesse, a partecipare a questi due importanti
progetti. Non ci sono restrizioni o regole, a parte ovviamente l' originalità del
lavoro proposto; si può partecipare anche a gruppi.
I lavori verranno valutati da una commissione composta da alunni, docenti e
personale ata. Per chiunque volesse partecipare contattare la redazione del
giornalino in 4AS o l'indirizzo di posta elettronica
[email protected]
3
di Daniele Pagnoni
Il terremoto ad Haiti a riaperto la stagione della beneficenza e da ogni parte della
Terra sono arrivati aiuti umanitari per la gente rimasta senza casa, cibo, acqua e
altri generi di prima necessità per la popolazione; ciò che mi lascia perplesso è
che la bontà d' animo si manifesta dentro la gente solo quando avvengono
catastrofi di dimensioni mondiali. Questo non è un invito a pensare solo a se
stessi fregandosene di chi sta peggio di noi ma un tentativo di sensibilizzare ad
aiutare il prossimo non soltanto in determinate occasioni.
Solo in Italia ogni anno muoiono migliaia di persone per diverse cause : 32.000
morti causa malasanità, 30.000 morti causa alcool,520 morti causa droga,40.000
morti causa tumore, 8.000 morti causa smog, 5.000 morti causa incidenti stradali,
4.000 morti causa aids, 3.000 morti causa amianto, 1.280 morti sul lavoro,ecc..
Queste sono solo alcune delle cause per cui nel nostro paese ogni anno perdono
la vita 190.500 persone. Cause queste che si potrebbero evitare grazie a maggiori
fondi alla ricerca e al comparto sociale.
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di Gian Luca Montanari
« Radio DeeJay. One nation, one station. » (slogan di Radio DeeJay)
Radio DeeJay è un'emittente radiofonica nazionale fondata da Claudio Cecchetto
di proprietà del Gruppo editoriale L'Espresso, con sede a Milano in via Andrea
Massena, 2.
Ma cosa c'entra una stazione radiofonica con il nostro numero di febbraio?
Leggete quanto segue e rispondetevi da soli.
Radio Deejay viene fondata da Claudio Cecchetto a Milano il 1 febbraio 1982 sul
modello della precedente e decaduta Radio Music 100. Suoi collaboratori sono
anche Massimo Carpani, Pippo Ingrosso e Valerio Gallorini (socio ed
amministratore). Hanno cominciato in un appartamento in via Franchetti. Nel
1984 si trasferì nell'attuale sede in via Massena a Milano. All'inizio l'emittente si
limitava a trasmettere solo alcuni jingles per interrompere la programmazione
musicale (tipo Radio Metrò), ma senza interventi parlati da parte dei deejay. La
programmazione iniziale vide bandita la musica italiana; Cecchetto e soci scelsero
di incentrare la radio sulla musica New Wave, privilegiando gruppi inglesi tra i
quali i Depeche Mode (mitici Depeche Mode), gli Spandau Ballet (come
dimenticarli!), e successivamente i Duran Duran. Il primo programma parlato fu
un'intervista di Claudio Cecchetto a Larry Hagman (l'antagonista principale della
serie televisiva Dallas) e i primi Dj in onda furono Ronnie Hanson (in inglese) e
Gerry Scotti. Viene conosciuta a livello nazionale grazie alla trasmissione
televisiva degli anni ottanta DeeJay Television ideata e condotta dallo stesso
Cecchetto. Si decise così nel 1988 di ampliare la copertura in tutta Italia
divenendo Deejay Network. Nel 1989 il Gruppo editoriale L'Espresso, con Eleradio
entra a far parte della società Erre D.J. srl rilevando parte delle quote di
Cecchetto e Gallorini. Nel 1992, la sede principale della Radio, in via Massena a
Milano, subisce ingenti danni a causa di un attentato,secondo gli inquirenti a
scopo di estorsione che provoca un miliardo e mezzo di lire di danni, rendendo la
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radio non operativa per alcune ore. A
partire dal 1993, radio Deejay si
attesta, in termini di ascolto, come la
prima radio privata nazionale, con
una media di ascoltatori giornalieri
che si attesta sui 3.687.000. Nel
novembre 1994, il Gruppo L'Espresso
rileva le ultime quote della radio di
Claudio Cecchetto (che si è così
occupato del suo altro progetto,
Radio Capital, poi acquistata
anch'essa dal gruppo L'Espresso), e
diviene proprietario del 100% dell'emittente attraverso la sua controllata
Elemedia. Nel 1995, Cecchetto lascia anche l'incarico di direttore artistico, a
causa di divergenze con la proprietà. Insieme a lui lasciano la radio tra gli altri
anche Fiorello e Amadeus. Nel 1996 viene designato quale nuovo direttore
artistico Linus. Sul finire degli anni 90, e anche nel nuovo millenio, Radio Deejay si
è confermata come una delle radio più importanti d'Italia. Nel 2008, secondo i
dati di ascolto forniti da Audiradio, l'emmittente si è confermata al secondo
posto come ascoltatori a livello nazionale, dietro soltanto a RadioRai, e quindi
ancora al primo posto tra le emittenti private con una media giornaliera di
5.362.000 ascoltatori. A partire da fine 2000, sulla piattaforma satellitare sono
iniziate le trasmissioni di Deejay Tv. Il canale televisivo, sotto la guida artistica di
Linus, è stato visibile da tutta Europa fino al 2003, anno in cui l'emittente diviene
parte del pacchetto SKY e codifica le proprie trasmissioni
Tra le celebrità che sono passate (o lavorano ancora) come deejay per l'emittente
radiofonica si ricordano DJ Albertino, Andrea Pellizzari, Bob Sinclar, Elio e le
Storie Tese, Fabio Volo, Federico Russo, Irene Lamedica, Ivan Zazzaroni, Linus,
Luciana Littizzetto, Mario De Santis, Michele Mainardi, Nicola Savino, Platinette,
Roberto Ferrari, Tommy Vee e il mitico ed irriverente Trio Medusa.
Avete capito? La radio è stata fondata nel mese in cui voi leggete questo numero
e speriamo sia di buon auspicio permettendoci di ripetere, anche se nel nostro
piccolo il loro successo!
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di Giulia Comerio
Le attività offerte dal nostro Liceo sono molteplici. Gli studenti possono, ad
esempio, partecipare alle Olimpiadi; quelle di matematica e fisica si sono già
svolte, rispettivamente in data 18 novembre e 15 dicembre 2009. Per quanto
riguarda la chimica, i test sono previsti per maggio 2010 e consistono in domande
a risposta multipla fornite dalla S.C.I. (Società Chimica Italiana). Inoltre sono
destinati a biennio e triennio; quest’ultima categoria ci interessa maggiormente
visto che del nostro istituto partecipano solo gli studenti di quarta superiore.
Sempre nell’ambito della chimica, in collaborazione con l’Università di Trieste,
sono offerti degli stage, che si tengono in mattinata e in date prestabilite, che
permettono di condurre interessanti esperimenti, come ad esempio la sintesi di
composti biochimici o l’incapsulamento di biomolecole. Un’esperienza da non
perdere!
Inoltre le classi terze partecipano a corsi di
educazione ambientale studiando le zone
umide del monfalconese, studio che si
concretizza con l’uscita in bicicletta presso il
SIC Cavana. A questo proposito esce la
seconda edizione del volume sul Lisert.
Nell’ambito dell’educazione scientifica per le
classi terze è inoltre prevista la visita al Life
Learning Center, per laboratori di biotecnologie.
Per le classi quinte è stato organizzato un approfondimento sull’astronomia, in
occasione dell’anno mondiale dell’astronomia – il 2009 – oltre che due star party,
su cui troverete maggiori informazioni sul sito del Liceo.
In ultimo varie classi parteciperanno al Festival scientifico “Scienza under 18”, che
si terrà dal 13 al 15 maggio 2010 a Monfalcone, tramite laboratori interattivi.
(Per la realizzazione di questo articolo si ringrazia anche la professoressa Giulia
Realdon per aver fornito la gran parte delle informazioni necessarie)
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Anche quest’anno è possibile recarsi al Teatro Comunale di Monfalcone per
assistere a diversi spettacoli, pagando per di più un biglietto con tariffa agevolata
per studenti.
Aderendo all’iniziativa curata dalla professoressa Bendoricchio, la classe quarta B
– accompagnata dal professor Bergamasco – in data 11 gennaio 2010 ha assistito
allo spettacolo “Tartufo” di Molière, nella versione tradotta da Cesare Garboli e la
regia di Carlo Cecchi, che è poi l’attore “di punta” della compagnia.
E’ una commedia divertente e tutto sommato leggera che narra le vicende di una
ricca famiglia borghese quando si trova ad ospitare un tale di nome Tartufo, un
giovane di umili origini che si finge uomo di alta moralità e sani valori,
dimostrandosi poi essere l’esatto contrario.
E’ una commedia brillante, costellata di intrighi e vivaci dialoghi ma è anche una
feroce satira contro l’ipocrisia specialmente contro quella religiosa.
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di Giulia Comerio e Daniele Esposito
In data 22 gennaio diverse classi si sono recate a Gorizia presso la sede della
“Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia” per visitare la mostra “Il Futurismo di
frontiera” previo conferenza tenuta dal dott. Lodi, dall’ avvocato Degrassi e
dallala prof.ssa Bressan. Il Futurismo è stata una corrente artistica italiana del
ventesimo secolo. Interessò diversi campi dalla pittura alla scultura,dalla
letteratura alla musica, all’ architettura, alla danza, alla fotografia, al nascente
cinema e perfino alla gastronomia. E’ nato in Italia nel 1909 ma si è sviluppato in
tutta Europa , in particolare Parigi sul piano culturale, Milano e Trieste sul piano
politico. Tra le città care ai futuristi c’ era anche Berlino, all’ epoca dominata dagli
espressionisti.
La bandiera Futurista si può dividere in
5 parti, di cui una verde, una bianca e
tre rosse; il rosso è un colore
particolarmente importante tanto che
Trieste veniva definita la “rossa
polveriera d’ Italia”. Nel territorio
giuliano, in particolare nel capoluogo,
c’ erano due pensieri contrastanti: i
triestini aderivano ad alcune idee del
futurismo che propagandavano l’
indipendenza, essendo la città
possedimento dell’ impero d’ Austria, ma d’ altra parte non tutti apprezzavano le
opere tanto da fare delle vere e proprie parodie raccolte nel libro “Cannonate”.
I futuristi hanno appoggiato la prima guerra mondiale, infatti si arruolarono
come soldati volontari e i loro scritti che ci sono pervenuti evidenziano
chiaramente i caratteri del conflitto. Il modo di scrivere di questi letterati era
innovativo perché costringeva il lettore ad utilizzare tutti i sensi , infatti i verbi
erano all’ infinito, le frasi frammentate e veniva fatto un largo uso di suoni
onomatopeici.
Tra i più importanti vanno ricordati gli italiani Marinetti , Boccioni, Sant’ Elia e
Pocarini e i tedeschi Becker e Stram. Le classi finita la conferenza hanno potuto
ammirare diverse opere tra cui una scultura di Boccioni molto rara e con una
forma particolare, diversi dipinti e tavole.
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di Riccardo Faraone e Irene Raffin
Chi siamo?
Siamo un gruppo di una ventina di ragazzi di classi diverse, ma con uguali ideali
europei, che si riunisce ogni venerdì dalle 14.30 alle 16 presso l’aula multimediale
del Liceo con l’aiuto del professor Soranzio.
Quali sono le nostre esperienze europee?
L’anno scorso siamo stati accolti a Ginevra nella sede dell’Alto Commissariato per
i Diritti Umani dell’ONU e quest’anno ripeteremo la stessa esperienza, visitando
anche la sede dell’UNICEF.
Perché ci riuniamo?
Poiché siamo ragazzi che vogliono mettersi in discussione e vogliono far sentire la
propria voce nel mondo della scuola e all’interno delle istituzioni europee. Per
ottenere ciò collaboriamo con il Parlamento Europeo degli Studenti (PES).
Cos’è il PES?
Il Parlamento Europeo degli Studenti nasce nel 2007 e ad ora conta una
settantina di studenti tra scuole superiori ed università residenti in varie città del
Veneto e del Friuli-Venezia Giulia con lo scopo di approfondire e sviluppare i
concetti di cittadinanza attiva e di diritti umani. Oggi, nel 2010, è riuscito ad
ottenere vari riconoscimenti e si sta muovendo sia a livello europeo che locale
per far vedere che i giovani vogliono prendere in mano il loro futuro e che se lo
vogliono ne sono capaci.
Siamo noi i giovani che non si accontentato più della scuola ma vogliono fare loro
la scuola.
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di Anita Miceu
In questa pubblicazione del “Piccolissimo” vi presento un film che ho visto di
recente: “Fuga da Alcatraz”. Non so se già qualcuno di voi l'abbia visto ma è un
film molto particolare soprattutto per la storia che racconta. Clint Eastwood,
infatti, qui interpreta Frank Morris, un criminale statunitense, prigioniero ad
Alcatraz (isola situata nella baia di San Francisco, famosa perchè ex sede
dell'omonimo carcere di massima sicurezza) dal 1960 al 1962, anno nel quale
riuscì a scappare insieme ad altri due detenuti, John Anglin e Clarence Anglin. E'
una storia vera, dal mio punto di vista molto affascinante. Frank Morris nacque a
Washington nel 1926 e, probabilmente abbandonato fin dalla nascita dai genitori,
passò la maggior parte dei suoi primi anni come figlio adottivo presso diverse
famiglie. All'età di 13 anni fu accusato di furti presso vari negozi e
successivamente fu arrestato con diverse accuse, quali possesso di narcotici e
rapine a mano armata. Arrivando all'età adulta, Morris cominciò ad essere
spostato da penitenziario a penitenziario; si pensa che possedesse un quoziente
d' intelligenza superiore e che per questo sarebbe stato in grado di evadere da
qualunque prigione. La sua penultima fuga è quella dal penitenziario di Atlanta,
ma in questa occasione fu scoperto e di conseguenza, violando inoltre numerose
regole della prigione, fu trasferito ad Alcatraz, il 20 gennaio 1960. Si pensa che
Morris cominciò a progettare una nuova fuga appena arrivò ad Alcatraz; in
quest'occasione riuscì a convincere altri tre prigionieri ed amici che aveva già
conosciuto ad Atlanta: Allen West, John Anglin e Clarence Anglin. Il tentativo di
fuga fu abbastanza semplice. Per due anni, Morris, West e gli Anglin rubarono,
dalla prigione, diverso materiale per costruirsi: dei
gommoni, per poter attraversare la baia di San
Francisco a nuoto; delle teste finte di cartongesso a
loro simili, per far credere alle guardie che stavano
dormendo. Si pensa che si sarebbero serviti del
manico di un cucchiaio per allargare le condotte di
ventilazione da dove poi sarebbero scappati. Da
maggio del 1962 cominciarono a scavare attraverso le
condotte nel muro delle celle, lavorando a turni, con
le guardie di custodia ignare del loro piano. Nella
notte dell'11 giugno 1962 il piano terminò ed ebbe
successo; il gruppo, ad eccezione di West, scappò
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fuori dai fori, entrando nel corridoio. Procedettero prima sopra il tetto per poi
scendere verso la baia. Là salirono sulla zattera da loro costruita, la quale
scomparve nella notte. La mattina seguente gli ufficiali ritrovarono le teste finte
nelle brande dei prigionieri e fu dato l'allarme. L'FBI condusse una delle più
grandi cacce all'uomo nella storia; tutto quello che fu ritrovato furono alcuni resti
della zattera e dei salvagenti sulla spiaggia di Angel Island. Fu anche ritrovata una
borsetta impermeabile che conteneva oggetti personali di Clarence Anglin. Dopo
17 anni di indagini il Federal Bureau of Investigation (FBI) dichiarò ufficialmente
chiuso il caso il 31 dicembre 1979, non essendo emersa alcuna credibile evidenza
che i tre uomini fossero ancora vivi, ma nell'eventualità che così non fosse passò
le indagini alla Polizia Federale, dalla quale è ancora ricercato.
Lo spazio della musica vorrei dedicarlo invece, a una canzone che, secondo me, fa
parte del DNA della gioventù: chi non l' ha mai ascolta e riascoltata? Credo
nessuno. Sto parlando di “Another brick in the wall”, la colonna sonora della
nostra occupazione in questa scuola, vi ricordate? Il 2009 segna una ricorrenza
importante: i 30 anni dalla pubblicazione dell’album “The Wall” dei Pink Floyd.
L’album, uscito alla fine del 1979, non è stato definito tra i migliori della band ma
sicuramente uno di quelli che più si ricordano, grazie anche al successo della
canzone in questione. “Another brick in the wall” è suddivisa in tre parti: nella
prima parte il tono è tranquillo e pacato, eccetto un breve, ma chiaro, aumento
del tono della voce verso la fine della parte cantata del brano, al termine della
quale inizia un lungo e sottomesso assolo di chitarra elettrica. Seguendo ciò che
viene raccontato nella canzone, Pink, il protagonista, cresce e capisce che il padre
è morto in guerra. Questo lo distrugge moralmente e fa sì che cominci a costruire
"The Wall", vale a dire "Il Muro". Nella seconda parte la canzone assume un vero
e proprio tono di protesta, protesta destinata a colpire la rigida istruzione in
generale, e in particolare contro i collegi scolastici, cosa che ha portato alla
censura del brano in Sud Africa. Infatti nel 1980 la canzone fu adottata come inno
dagli studenti neri durante la rivolta di Elsie's River, in Sud Africa, per protestare
contro la propaganda razziale. Il 2 maggio dello stesso anno la canzone fu
censurata in quello stato. Nella canzone è presente anche un coro di studenti che
cantano la seconda strofa. Nel video, in questa seconda parte, dopo essere stato
sgridato dal suo maestro, Pink sogna il giorno in cui i ragazzi avrebbero
cominciato a protestare contro gli insegnanti troppo severi. La terza parte è la
parte più corta di “Another brick in the wall”. È quasi del tutto simile alla prima
parte, ma ha toni più forti. Lo strumento che prevale è il basso e nel brano non
viene eseguito alcun assolo di chitarra. In conclusione, nel video, Pink, ormai
cresciuto, decide di finire il muro a causa della rabbia scaturita in lui dopo il
tradimento della moglie, giudicando di non aver bisogno di nulla e riducendo tutti
i suoi conoscenti a semplici mattoni nel muro.
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di Gian Luca Montanari
Allora,oggi si parla di dolci. E la ricetta di questo numero vi guiderà alla preparazione
del buonissimo e famosissimo salame al cioccolato,ovviamente per chi non sa ancora
come si fa o non ha intenzione di comprarlo nei banchi di un banale supermercato.
Questo dessert,che era una volta anche un dolce pasquale emiliano e che sembra
complicatissimo da confezionare vanta in realtà una ricetta rapida e semplice.
Cominciamo.
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Gli ingredienti sono i seguenti:
3 etti biscotti secchi
1 etto burro
3 uova intere
1/2 etto di cacao amaro
1 bicchierino di liquore (ma solo a chi
piace)
170 g zucchero
Per cominciare bisogna sbriciolare i
biscotti secchi. Per praticità lo si può
fare raccogliendoli in un canovaccio e poi battendoli con un pesta carne. Nel frattempo
si sciolga il burro in una padella (ebbene si,le padelle non servono solo a picchiare i
propri fidanzati).Mentre aspettate che si scaldi,rompete 3 uova intere in una terrina,nel
senso che ci vanno sia il tuorlo che l'albume.
Amalgamate ora le uova con lo zucchero e il burro,poi aggiungete biscotti,il cacao ed
eventualmente il liquore. Non preoccupatevi se sembra una massa informe, perché il
prossimo passaggio consiste nello stendere la pasta su un foglio di alluminio e darle la
forma del tipico salame.
Prima di poterlo mangiare, poiché non ha consistenza (e già) dovete lasciare il vostro
salame al cioccolato in frigo per qualche ora.
Se volete rendere il vostro dessert presentabile,dopo averne tagliato alcune fette e
averle disposte armonicamente sul piatto potete spruzzarci sopra un po' di zucchero a
velo o dello sciroppo al cioccolato,alla fragola o al caramello.
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di Giulia Capoleva
Nel numero di Febbraio è indispensabile accennare al Carnevale. Il Carnevale è
una festa di origini antiche, infatti deriva dal latino “carnem levare” ( togliere la
carne). Paradossalmente questa festa trae il nome dal suo opposto in quanto era
usanza presso i romani preparare vari banchetti i giorni prima del periodo del
digiuno. Secondo la tradizione cristiana il Carnevale è quel periodo di sette giorni
che finisce con il martedì grasso e che precede il mercoledì delle ceneri, il primo
giorno di Quaresima. Spesso durante il martedì grasso, che quest’ anno cade il 16
febbraio, presso molte città del mondo, si organizzano eventi, bancarelle e le
famose sfilate dei carri carnevaleschi e dei gruppi mascherati. Anche a
Monfalcone si festeggia questa giornata da molti anni. Il programma del 2010,
126esimo Carnevale monfalconese, conserva la tradizione, infatti alle ore 09.00
avverrà la partenza del “Corteo degli Sposi” dalla sede della Pro Loco della
cittadina in Via Mazzini. Dopo aver fatto il giro della città entrerà in piazza alle ore
12.00 circa. Seguirà l’ alzabandiera del comune. Si potrà assistere quindi alla
tradizionale cerimonia e orazione pubblica : al “Giuramento del Notaio Toio
Gratariol”, alla “Lettura del Testamento de Sior Anzoleto Postier” e alla “Cantada”;
tutto questo accompagnato dalla musica della banda di Monfalcone. Dalle ore
14.00 in poi ci sarà la Sfilata dei Carri e per quest’ anno sono previsti circa 3.000
figuranti, che verranno guardati e classificati da una giuria composta da autorità e
personalità del monfalconese. Alla fine della sfilata verranno premiati il gruppo e
il carro vincenti e anche i secondi e terzi classificati. Per gli interessati della danza
ci sarà un’ esibizione delle ballerine brasiliane del “Ipanema Show”. Il tutto si
concluderà con l’ ammainabandiera.
14
di Carlo Zorzin
Come ben sapete, affezionati lettori del giornalino, questa rubrica non si occupa
esclusivamente di libri, ed è per questo che vorrei farvi conoscere un grande
fumetto italiano: Dylan Dog. Voi starete per dire: un fumetto? Abbiamo mica
quattro anni! io invece la penso come Stephen King: “È vero che io sono
cresciuto, ma i fumetti anche”. Tornando a noi, chi lo conosce lo sa già bene,
“l’indagatore dell’incubo”, non è un semplice fumetto horror, non un semplice
svago, ma qualcosa di indefinibile con un significato molto più profondo, e chi lo
accusa di essere politicizzato è molto lontano da capirne il suo spirito poiché chi
scrive questo fumetto non si è mai schierato con nessuno se non con i più deboli,
se questo lo chiamate fare
politica... Nel settembre del
1986, quando è uscito, passa
in edicola senza fare troppo
rumore, ma in pochi anni
diventa un fenomeno, con
pubblicazioni che arrivano fino
alla Turchia, con iniziative
editoriali e non che si
sprecano, fino ad arrivare ad
oggi, quando è presente in
edicola con 3 ristampe, i
superbook e gli albi giganti.
Insomma un fenomeno che
colpisce in profondità, ma
senza tagliare. Dylan Dog
affonda nel cuore attraverso
personaggi, pensieri e parole
che utilizzano l’horror per
parlare al lettore di tutt’altro.
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Pubblichiamo qui il disegno di Carlotta Migliozzi, vincitore della gara d’ arte
di Carlotta Migliozzi.
Per apprezzare al meglio il disegno ruotare di 90° in senso antiorario.
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Cosa disse Garibaldi dopo essere
sbarcato? …Grazie mille!
professor Zampini
strisce a cura di Nicola Freschi
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di Matteo Tossut
Se il mese scorso non siete stati soddisfatti dei consigli dati, arrabbiatevi con le
stelle, io non centro niente! Se quello predetto non si è avverato vuol dire che
avete sbagliato segno da leggere o che gli astri si prendono gioco di voi. Se non
riuscite a trovare il vostro segno pazienza: le stelle ti consigliano di non credere
agli oroscopi. Iniziamo dalle buone notizie:
Dugongo(dal 3 gennaio al quadrato):
Ottimi progressi in campo scolastico: prenderete
9!..in comode rate da tre
Ciliegia(prima o poi):
L'influenza di Giove rende particolarmente distratti i
nati sotto il segno della ciliegia, infatti il vostro segno
é il precedente.
Minestra di fagioli(dal primo all'ultimo nessun
escluso):
Nascondervi dietro un dito non vi servirà a nulla a
meno che non abbiate un indice di 80 chili. Evitate
indumenti giallo canarino se andate a teatro,evitate
indumenti bianchi se andate a lavorare nei campi,
evitate indumenti se andate sotto la doccia.
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Cucchiaio(da Totti in poi)
Scoprirete a vostre spese che non è tutto oro ciò che
luccica. Quasi sicuramente quel bagliore in mano al
serial killer della porta accanto è acciaio inox .
Corteccia(d'altro canto):
Ricordate di indossare sempre la biancheria anti
fachiro rosso azzannatore, potreste incontrarne uno
nel vostro giardino. Sogni agitati per gli orsi di mare.
Tappo(tre quarti di gennaio, un pizzico di febbraio,
una punta di marzo, aggiunta di limone e agitare
prima di leggere)
Il momento giusto per giocare in borsa è prima di
aver fatto la spesa dopo ci potrebbero essere
problemi di spazio. Gli investimenti migliori si
realizzano in mezzo alla strada sopratutto se si
corre oltre al limite e a fari spenti nella notte.
Puntate sempre e solo su titoli sicuri, dopo aver
preso la mira con estrema attenzione! Mi
raccomando.
Lavatrice(da "c" a "po’")
Per garantirvi una festa di compleanno ricca di
calore non serve organizzarla per mezzogiorno del
15 agosto nel deserto del Sahara: basta preparare il
barbecue vicino ai tendoni della sala.
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Coccodrillessa(3\4 di aprile e un pezzo di pane)
Al cuore non si comanda: è vano dunque tentar
di insegnarvi a riportarvi il bastoncino,
sopratutto quello Findus.
Igloo(da "lai" a "ma")
Non chiudete la porta del frigo dall'interno e
non aprite la finestra dall’ esterno, toglietevi i
pantaloncini prima di metterli in "lavatrice" per
non dover piangere sul latte versato. Non
permettete ad un "igloo" di bagnarvi la
casa,negategli l'accesso.
Prosciutto e funghi (dalla briscola al poker)
Diffidate degli sconosciuti. Non dovete credere a
tutti. Controllate sempre la carta di identità di
chi afferma che siete belli, bravi, intelligenti,
simpatici, spiritosi: se non è vostra mamma è
sicuramente un bugiardo!!
Porcospino Sayan(dalle 4 del mattino fino al
giorno dopo)
Amore così così: narrandole che il medico e
filosofo inglese Fudd autore del saggio Utriusque
mundi,maioris scilicet et minoris, in cui si ispirò
al futurismo e al neoplatonismo, sia antico che
rinascimentale cercherete di far colpo su una
fotomodella. Invano. Però fortunati al gioco:
arriverete secondi in una gara di scacchi. Soldi:
né troverete a palate a casa di Berlusconi.
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È TORNATO IL GIORNALINO!
CERCHIAMO ANCORA PERSONE CHE VOGLIONO CONTRIBUIRE AL
GIORNALINO, SIA COME REDATTORI, SIA COME COLLABORATORI
OCCASIONALI, CON ARTICOLI, RUBRICHE, POESIE, RACCONTI, FUMETTI,
DISEGNI E QUALSIVOGLIA GENERE DI PROPOSTE. INOLTRE PROPONIAMO
AI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO E DEGLI STUDENTI DI COLLABORARE
CON UNO SPAZIO DEDICATO ALL’INFORMAZIONE SULLA VITA
SCOLASTICA.
ATTENDIAMO, CON GRANDE SPERANZA CHE QUESTA
VOLTA L’APPELLO NON RIMANGA INASCOLTATO, VOSTRE
PROPOSTE, IDEE O CONSIGLI.
PER ALTRE INFORMAZIONI CONTATTARE:
 L’INDIRIZZO E-MAIL [email protected]
 IL PROFESSOR DON MARCO
ZAINA
 LA CLASSE 4AS
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