duendarte - Reteventi Padova

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DUENDARTE
Associazione Culturale di Flamenco affiliata ARCI
OGGETTO: richieste di contributo ed inserimento nella programmazione a
[email protected]
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PRESENTAZIONE: l’associazione culturale DUENDARTE, con sede legale in Vigodarzere (PD),
stesa in forma di Associazione di Promozione Sociale (APS) è presieduta ed artisticamente diretta
da Marta ROVERATO che, partendo da una solida base di danza classica, impreziosita da affermate
esperienze nella danza contemporanea, è approdata alla danza FLAMENCO, che l’ha vista
protagonista in numerose tournée in Italia ed all’estero durante le quali ha calcato le scene di
prestigiosi palcoscenici nazionali e d’oltre confine (un’approfondita indagine sul suo cursus
artistico è reperibile nel curriculum annesso al dossier “Tiempo” indicato al punto 1) del presente
documento).
FINALITA’: le finalità precipue dell’associazione consistono nell’apprendimento, nello sviluppo,
nella diffusione e nella promozione della cultura del Flamenco, dichiarato nel 2010 dall’Unesco
Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, in tutte le sue forme ed espressioni artistiche. Tra
le finalità cui si ispira l’associazione rientrano le collaborazioni con altre attività, quali:la danza, il
teatro, la recitazione, il canto, la musica, la fotografia, financo la gastronomia Andalusa,
attraverso spettacoli, corsi, stage, ed iniziative culturali in Italia ed all’estero
PRODUZIONE ARTISTICA:
Verrà rappresentato il flamenco tradizionale, patrimonio culturale del popolo andaluso e gitano. Il
flamenco è un’arte che nasce dall’intreccio delle tradizioni culturali e musicali dei diversi popoli
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che si sono stabiliti in Andalusia nel corso dei secoli (arabi, ebrei e gitani), con il ricco folclore
autoctono.
Questo incontro ha dato origine a un grande numero di stili diversi, denominati palos che formano
la trama del complesso tessuto chiamato Flamenco
oggi il Flamenco – nelle sue tre componenti: canto, musica e ballo – è nella cultura gitanoandalusa parte della vita di tutti i giorni e conserva la sua natura di linguaggio vivo.
La proposta potrebbe articolarsi su basi diverse a seconda delle indicazioni, delle necessità e delle
preferenze espresse dal Committente. Potrebbe circoscriversi alla rappresentazione di uno o più
spettacoli oppure svolgersi attraverso un programma di eventi diversificati fra loro, inseriti in
contesti e luoghi di volta in volta appropriati al tema, che potrebbe assumere quale definizione:
“Flamenco: la voz del alma”.
1."TIEMPO” BALLET FLAMENCO R&M (www.rmflamenco.com). teatro, danza e musica dal
vivo. Si tratta di uno spettacolo di Flamenco che si snoda attraverso un'appassionante storia
d'amore in tempo di guerra, le cui scene sono state “scattate” all’interno delle preziose stanze
dello storico Caffè “Pedrocchi” a Padova.
TIEMPO
LA HISTORIA DE UN AMOR EN TIEMPOS DE GUERRA
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SINOSSI
Pilar e Manuel si conoscono nel 1941.
Il loro incontro ha la freschezza, l’incanto e la carica d’illusione dei vent’anni. Ma quella stessa illusione è
destinata a frantumarsi nel giro di pochi giorni: Manuel riceve la cartolina di chiamata al servizio della
Escuadrilla Azul (brigata militare aerea di volontari spagnoli in supporto alla Germania sul fronte
Orientale) alla quale si è iscritto qualche mese prima.
E’ il momento delle promesse, degli abbracci e degli incerti saluti del tempo di guerra. Manuel parte per
la Russia e la storia d’amore tra i due giovani è tessuta con il filo della carta e dell’inchiostro: una trama
sottile e fragile -a volte molto difficile da gestire- che comporta lunghe attese e speranze con il cuore in
gola.
I mesi passano, gli scontri in cui è coinvolta l’alleanza tedesco-spagnola sono sempre più duri, il numero
di morti e dispersi continua ad aumentare.
Dopo quasi due anni dalla partenza di Manuel, Pilar riceve una chiamata: Carmen, un’amica, ascoltando
la radio ha sentito il nome di Manuel nella lista dei caduti al fronte.
Pilar crolla e insieme a lei crollano le fantasie della gioventù e i progetti per un futuro insieme sognati in
anni di corrispondenza.
La ragazza diventa donna. Gli anni passano e Pilar mantiene puro il suo lutto così come ha mantenuto
limpidi i suoi sentimenti e la fedeltà per quell’uomo conosciuto in un istante e amato per una vita.
Ma sarà solo il tempo a raccontare la storia di un arrivederci o di un addio.
IL Processo Creativo
Tiempo è il risultato di quasi 2 anni di ricerca, attraverso letture, riferimenti storici e musicali. In Tiempo gli
autori hanno incontrato una rete di simmetrie e coincidenze, un universo di simboli e motivi comuni: il
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desiderio di armonia, la complementarietà di luce e ombra, la difesa dell'amore, l'impulso a rialzarsi
quando l'amore sembra perduto per sempre, la vita trascorre ma il sentimento perdura nel tempo.
Rubén Martín e Marta Roverato hanno sviluppato il processo creativo con la collaborazione di Filippo
Lazzaro. Lo spazio scenico che accoglie questa produzione flamenco-teatrale si divide in due parti che
delimitano chiaramente il racconto e le emozioni che l'essere umano sperimenta.
Tutti nello stesso piano, uguali nello spazio e nel tempo, sono circondati dall’invisibile, dall’amore e dalla perdita. In
Tiempo si viaggia dalle composizioni di passi a due agli assoli (che rivelano conoscenza, complicità, tenerezza uno verso
l’altra) attraverso i quali Rubén M. e Marta R. materializzano in scena il mondo interiore, la ricerca di se stessi, le
emozioni e i sentimenti che si trasformano e si elaborano durante il trascorrere del Tempo. I musicisti sono parte
integrante dello spettacolo, la colonna sonora che dà vita alle anime dei protagonisti.
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COSTUMI
I costumi, realizzati in Spagna, sono originali e riproducono fedelmente le vesti dell’epoca in cui è ambientato “Tiempo”:
la divisa di aviazione militare spagnola della seconda Guerra Mondiale, i pizzi, la mantilla utilizzata in chiesa. Le stoffe
e la scenografia sono state scelte dopo un’accurata ricerca degli autori. I colori della bata de cola identificano la
traiettoria della vita: nella sequenza dei suoi volantes chiaro/scuro come le differenti tappe della vita.
RUBÉN MARTÍN
Nasce in Andalusia nella città di Cordova (Spagna). A 7 anni inizia a studiare flamenco con Nieves Camacho. A 15 anni
si sposta a Madrid per continuare e ampliare le sue competenze al Conservatorio Profesional de Danza e con i maestri
Cristobal Reyes, Miguel Cañas, Paco Romero, Julio Príncipe y José Granero.
La sua passione lo porta più tardi a Londra, dove acquisisce conoscenze in altri tipi di danza come il Jazz e la
Contemporanea che completano la sua formazione tecnica.
Rubén Martín ha lavorato assieme ai più grandi della categoria nei preminenti scenari di tutto il mondo interpretando
differenti ruoli come solista.
CARRIERA PROFESSIONALE E ARTISTICA:
2002 – 2006. Membro del Ballet de Radio-Televisión Española (RTVE).
Nel 2003. Partecipante alle “giornate lucrative” al Teatro Real di Madrid, organizzate dal Comune di Madrid con
l’Orchestra Sinfonica di Madrid.
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2003 – 2006. Membro della Compagnia flamenca Antonio Márquez, negli spettacoli “Bolero”, “Sombrero de tres picos”
e “Preludio flamenco”, con il quale riceve il Premio della critica al miglior spettacolo al Festival Flamenco de Jerez.
Nel 2005. Tournè in: Spagna, Svizzera, Brasile, Italia.
2004 – 2006. Membro del Ballet Flamenco José Porcel negli spettacoli “Pies en la Tierra” e “Espartaco” coreografia di
José Granero. Tournèe in: Spagna e USA.
2007. Artista invitato al Balletto dell’Opera di Roma per la regia di Franco Zeffirelli.
2007 – 2008. Primo ballerino della compagnia di Isabella Pantoja nello spettacolo “Enamórate conmigo”. Tournèe in:
Spagna, Portogallo e Messico.
2008. Artista invitato all’apertura del Festival della Chitarra di Rheinfelden (Germania), accompagnato dal chitarrista
Juan Ramón Caro.
2010. Solista nell’Opera “Carmen” interpretando “Escamillo” per la regia di Giuseppe Carbone (ex-direttore del Teatro
alla Scala di Milano e della Compagnia Nazionale di Danza di Italia). Tournè in: Italia e Svizzera.
2008 – 2012. Solista nel "Ballet Teatro Español" di Rafael Aguilar, interpretando il ruolo principale di “Marido”
nell’opera “Carmen flamenco”
Tournèe in: Cina, Taiwan, Australia e Europa.
MARTA ROVERATO
Nasce a Padova e si forma come ballerina di Danza Classica e Contemporanea con le maestre Valentina Massini,
Mihaela Craciunescu e Laura Pulin. Tra il 1992 e il 1994 prosegue gli studi presso l’accademia Palucca Schule Dresden
in Germania.
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Nel 1999 viene selezionata dal coreografo di danza contemporanea Fabrizio Monteverde per un laboratorio di un
anno e uno spettacolo a Treviso.
Nel 2000 frequenta il corso per danzatori professionisti di Arteven e Regione Veneto a Padova.
Continua la formazione nel Flamenco in Spagna dove studia teoria e tecnica con i migliori insegnanti a Madrid, Siviglia e
Jerez.
CARRIERA PROFESSIONALE E ARTISTICA:
1994-1995 Ballerina di danza classica nella Compagnia del Teatro “Ivan Zajic” di Rijeka (Croazia), interpretando
anche ruoli da solista nel “Lago dei Cigni”, “Don Chisciotte” e “Mediterranea”, quest’ultima coreografata da Thierry
Parmentier.
1996-1999 Partecipa a varie produzioni della compagnia di danza contemporanea “Officina Danza” di Padova
diretta da Laura Pulin. Tournée in Italia e Francia.
1999-2001 Danza nella compagnia Alboreà di Mara Terzi. Tourné in Giappone (tra cui Tokyo Bunka Kaikan, Festival
Hall Osaka e Kobe), Slovenia,Svizzera, Italia. Teatro Donizetti di Bergamo.
2004-2011 Artista stabile della Tanzcompanie “Flamencos en route”, partecipa a tutte le produzioni sia come assistente
sia come ballerina solista, con collaborazioni del coreografo Joaquin Ruiz e della cantaora Carmen Linares. Tournée in
Svizzera, Germania,Turchia, Egitto.
2004/2008 Artista invitata al Festival di Avenches (Svizzera) nelle opere “Carmen” e “La Traviata” in ruolo di Solista
con il baritono Renato Bruson e la soprano Patrizia Ciofi.
2006 Danza nella Compagnia “Ballet Flamenco José Greco” Tourné in Italia.
2007-2012 Collabora con il Comune di Padova portando in scena propri spettacoli di flamenco durante le rassegne
“Notturni d’Arte”. Con il danzatore Juri Roverato promuove un progetto che prevede la fusione del Flamenco con la
Danceability.
2009-2011 Solista nella compagnia di José Moro, negli spettacoli “Don Quijote, el soñador” e “Carmen”con la regia del
Maestro Giuseppe Carbone in tournée in Italia, tra cui il Festival di Vignale, La Versiliana, Teatro Coccia di Novara,
Teatro Sociale di Mantova, Teatro Alighieri di Ravenna, Taormina Arte Teatro Greco.
2012 -2013 impartisce lezioni e laboratori in Italia e Svizzera. Fa parte dei soci fondatori dell’Associazione Culturale
Duendarte, con la quale organizza corsi di formazione, spettacoli e workshop internazionali con maestri provenienti
dalla Spagna.
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SCHEDA ARTISTICA
IDEA E DIREZIONE ARTISTICA
RUBÉN MARTÍN E MARTA ROVERATO
REGIA
FILIPPO LAZZARO
MUSICISTI
JOSÉ SALGUERO
cantaor
MARCO PERONA
guitarrista
ALBERTO RODRIGUEZ
guitarrista
PAOLO MAPPA
percusionista
ERICA SCHERL
violinista
LUCI E AUDIO
TEMPI E RITMI
SCENOGRAFIA
BALLET FLAMENCO R&M E FILIPPO LAZZARO
COSTUMI
MARIA J. GARRIDO, SHANTALA E MARÍA & ROSARIO MOLINA
CALZATURE
LUNA FLAMENCA E GALLARDO
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MANAGEMENT- Roberto Roverato
Tel: +39 3482734952
Informazioni: [email protected]
www.rmflamenco.com
Servizio fotografico: Francesco Roverato
AMBIENTAZIONE:genere
per Il genere di narrazione, per l’ambientazione scenica e per la collocazione storica
storica il luogo ideale per la sua rappresentazione è all’interno di un edificio edificio;
meglio se in teatro, in villa e/o in un palazzo artisticamente valorizzato
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2. "IN VIAGGIO CON GARCIA LORCA":
Poesie recitate in scena, danza e musica dal vivo. Lo spettacolo fonde la musica e le danze
tradizionali del flamenco con brani tratti da opere di Federico García Lorca. Il poeta granadino, da
sempre sensibile a quest’arte, dava voce al dramma di una Spagna afflitta dalla guerra civile, come
fosse uno straziante grido del cantaor.
Lorca e il Flamenco si sono amati, rincorsi e abbracciati fino alla morte.
Espressione di un cammino interiore che nasce nell’ispirazione dettata dai sentimenti che non si
possono manifestare. Il tormento nasce nella stessa sofferenza del “cante Jondo” incatenato al
tremore di un ritmo che non ha meta. Un corallo nelle tenebre dove si fa spazio la leggerezza
sfumata nei toni caldi del sole. L’amore non permesso in un mare dove remano solo sospiri. Un
vortice di emozioni qual è la vita di Federico Garcia Lorca, rappresentata nella forma più elevata
del Flamenco. Le voci recitanti esprimono con passione il suo pensiero originale; il pianto della
chitarra chiama con forza l’ardore travolgente del baile che, fra momenti solenni ed attimi
ammiccanti, viene corteggiato dall’intensità del cante e incoraggiato dal ritmo di palmas, a tratti
severe, a tratti suadenti. Una sola anima, così complessa da poter essere rappresentata in una
forma d’arte completa: il Flamenco.
I soggetti che intervengono nella presente produzione sono:
N. 2 BALLERINI
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N. 2 MUSICISTI
N. 1 CANTAOR
N. 1 VOCE NARRANTE
N. 2 ATTORI
AMBIENTAZIONE: il luogo ideale per la sua rappresentazione è all’interno di un edificio:genere
meglio se in teatro in villa e/o in un palazzo artisticamente valorizzato;
3. "NOCHE FLAMENCA" http://www.youtube.com/watch?v=H_V_l9itEcU
http://www.youtube.com/watch?v=pmBBLi4d_C4 : il Flamenco si esprime in un fluttuar di
forme e di colori che, pur vincolato a rigorose figure danzanti, libera la fantasia gestuale dei
protagonisti in un coinvolgimento emotivo e fisico totale. Affonda le sue radici in civiltà esotiche
e lontane, ma assurge al rango di arte rappresentativa, allorquando incarna e si pone come
un’autentica metafora della vita vissuta dal negletto popolo gitano che, tramite i suoni, i canti ed
i balli, diventa cultura e tradizione di un passato esistenziale di sofferenza e di emarginazione, ma
anche di riscatto, in un vortice di sentimenti e di pulsioni che traspaiono dai passi, dai volti e dai
costumi dei danzatori. Nello spettacolo viene liberata tutta la fantasia della ricca cultura andalusa
e gitana attraverso le classiche forme di accattivante espressività. E’ il tipico esempio di evento
artistico a “geometria variabile” in cui sia il numero degli interpreti, che la tipologia degli
strumenti musicali, possono variare, anche in modo sensibile, rendendo più empatica e
coinvolgente la rappresentazione. Attraverso due efficaci promo, raggiungibili cliccando i link
d’apertura e realizzate nel corso dello spettacolo tenuto al Castello Carrarese di Padova
nell’estate 2013, è possibile trarre indicazioni significative sul genere di evento artistico.
Il gruppo base è composto, solitamente, dai seguenti artisti:
N. 2 BALLERINI
N. 2 MUSICISTI
N. 1 CANTAOR
AMBIENTAZIONE: il luogo ideale per la sua rappresentazione è all’esterno, allestendo ilgenere
palco in un parco, giardino, e, comunque, in un luogo pubblico intensamente frequentato.
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4. “LA COCINA DE CERVANTES” : flamenco tradizionale declinato a rappresentazione
gastronomica tipica dei luoghi e del tempo descritti nella narrazione letteraria. Lo spettacolo
potrebbe essere affiancato da una piccola ristorazione sotto forma di “tapas”: assaggi della
gastronomia spagnola.
Il gruppo è composto, da:
- compagnia di Flamenco “Duendarte”
- compagnia di danza barocca
- voce narrante
AMBIENTAZIONE: poiché alla rappresentazione è collegato un assaggio di pietanze tipiche
genere
andaluse è conseguenziale la presenza in loco di un servizio attrezzato, almeno per la piccola
ristorazione. Pertanto, un luogo suggestivo ove collocare l’evento potrebbe essere un parco o
un giardino muniti di bar.
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5. “NEL MITO DI CERERE”
Narrazione, danza e musica dal vivo. … canta soavemente la sublime sacerdotessa, avvolta
nella sua bianca tunica, in un intreccio di spighe dorate tra i capelli, auspici di generose messi.
Accompagnata dalle note di un violino; sostenuta dai ritmi cadenzati di una primitiva
percussione, a passi di danza tra boschi di antiche querce, l’ancella sacerdotale compie i
magici rituali che marcano la vita delle primitive genti. Duendarte racconterà con danza,
musica e parola la devozione degli antichi alla Madre Terra, la quale – attraverso il mito di
Cerere – esprime leggi fondamentali, legate al succedersi delle stagioni nella loro proprietà di
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generare-morire-risorgere.
Il gruppo è composto, da:
N. 2 BALLERINE
N. 2 MUSICISTI
N. 1 VOCE NARRANTE
N. 1 REGISTA
AMBIENTAZIONE: il luogo ideale per la sua rappresentazione è all’esterno, allestendo il palco
genere
in un parco, giardino, e, comunque, in un luogo pubblico intensamente frequentato.
ALLEGATI
 Atto costitutivo e statuto dell’associazione “Duendarte”
 Pagina di Rassegna Stampa su Marta Roverato
NB. La presente relazione è un documento descrittivo suscettibile di modifiche,
aggiustamenti e tarature che dovessero emergere in seguito ad incontri indispensabili per
definire i dettagli degli eventi.
Associazione culturale “Duendarte”
Direzione Artistica Marta Roverato
www.duendarte.com tel. 3482734952.
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