E` solo dalla sofferenza E` solo dalla sofferenza che
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E` solo dalla sofferenza E` solo dalla sofferenza che
E’ solo dalla sofferenza che nascono i miei versi più intensi Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 1 05.07.2013 05.07.2013 Prima raccolta di riflessioni, aforismi e poesie. Quando mi chiedono chi io sia, amo descrivermi in una sola frase : “Vestita di spazio”. spazio”. Laddove non vi è tempo, forma o struttura, io sono. E nei miei versi riverso il mio IO più profondo, mutevole e vago. silvia.atepi@ [email protected] Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 2 ••• Perdo versi da queste dita come il vento trasporta la cenere d’una sigaretta che non vuole spegnersi E brucerebbe eternamente senza consumarsi senza morire Ho perso gli estremi di questa matassa O forse li ho volutamente conservati negli angoli incalliti di questo cuore che rassegnarsi non vuole. E come tela di Penelope questo amore senza fine. ••• ••• Non mi ritrovo nel baccano di ieri, in versi scanditi dalla marcia della vita. E’ uno sguardo volto altrove dove la parola è incapace di rendere nuovo sapore all’attimo eterno. E’ solo silenzio, cieco, cieco, dovuto. Decade l’immagine e non v’è posto, musica o rima ch’esprima questo essere dubbioso, annebbiato. Lasciami al vento alla prima goccia di rugiada. Lasciami al tramonto che fugge indifferente alla sua alba. ••• Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 3 ••• Non ho cercato parole per te. te. Non ho incrociato sguardi in cui trovarti. Ho solo assaporato la vita per caso in piccoli istanti donati all’eterno. Non cerco. Non voglio. Non volgo per scelta. Osservo in silenzio l’inesorabile divenire che chiamiamo vita. E questo, oggi, mi basta. ••• ••• Mi chiedi che cosa sia lo strazio. E’ un lacerante vuoto incapace del rumore. E’ la parola improbabile del poeta la nota mancante del compositore la tela del pittore che non può più vedere. E’ l’amore trovato nell’istante di ieri fatalmente perso nell’eterno domani. ••• Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 4 PRIMAVERA Vigile è questo mio essere immondo, stordite le membra dal fragore di angeli alati che al primo albore riempion di canti il terso cielo. Fievolmente porgo all’odoroso arancio in fiore un fulgido saluto, carezzandone l’intera essenza. Si desta l’inetto paese monotono e insistente in perpetua corsa, tallonando il niente. Oggi m’esimo. Nel cantone del mio giardino serro gli anelli del mio volto, dilato gli oziosi sensi per colmarmi del tuo avvento. Maestosa primavera. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 5 AUTUNNO Cielo adombrato indurito, malato. Candide foglie a tappeto, è arrivato. La calda stagione il passo ha ceduto al timido autunno, ancora sperduto. Senza lottare, forse chiedendo entra e rimane stordito e contento. Laddove le anime scaldava e riempiva quel sole ora geme pacato in deriva E passa al vento un triste lamento del poco vissuto, perduto nel tempo. S’odon lontano le grida d’un ramo ondeggia, si flette, resiste al richiamo. Debole forza, costante, infinita è l’autunno che avanza. E continua. Ed è vita. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 6 TEMPO Tempo invadente giochi d’inganno con le mie parole. Sei oro incenerito tremore spento che fatalmente risucchia gli assordanti sapori del mio recinto. Fervide idee fluiscono all’inverso all’inverso con te Si sgretolano come pezzi di stelle che la fanciulla non ha occhi per raccogliere. Maestoso corrompi i miei ingrigiti argini e ne elevi dal mio essere come costola d’Adamo d’Adamo perfino il più piccolo uno fra tanti. Che le parole aderenti ad esso non sleghino più la tua parvenza, - tempo corrottocorrottoNon un pensiero ancora ti conduca all’estremo all’estremo sottile desiderio che sempre m’avvinghia m’avvinghia come fuoco al vento. Te lo cedo ora, come l’ultimo mio respiro sarà per questa Terra. Tempo assordante questo ti concedo ora - il più umile e sfuggente pensiero di questa mente. Perché domani sarà tardi Ma troppo presto –oggioggiper liberarmi di te. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 7 ••• Mi serve un batuffolo di cotone per curare le ferite ed un fiato di vento che ne asciughi il bruciore. E’ il male d’amore. ••• ••• Sigarette consumate una dopo l’altra rubando al tempo sfoltiti ricordi Appendendo lacrime ad asciugarsi al sole Sospeso il presente mi sorprendo a consumarmi Attimo dopo attimo. Il mio è un lento aspettare stracolma della tua essenza Sfinita Sfinita dall’interminabile assenza di te. ••• ••• Mi alieno per non pensarmi Mi faccio a pezzi per non trovarmi Per non pensare d’esser io a non poter più fare a non poter più dire Che anche se ci fosse un solo filo di voce da queste mie labbra arse dal niente niente sarebbe un requiem Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 8 straziante e infinito a contenere il tutto che ancora mi devasta. ••• BURATTINO DI PAROLE Non guardarmi con il vuoto nell'anima. Tempo perso oramai è pretendere d'obliare la buriana che ho dentro, solo per il gusto d'inebriarmi di te, dei tuoi giochi impertinenti. Eran tue le mie colline fatalmente limate dal disperato sforzo di sottrarmi. Che nei hai fatto di quel fiore appoggiato sulla mia schiena, spero possa fiatare la mia presenza su questo pallido volto, spero rinasca dalle mie mani che fievolmente tendo al tuo esiguo universo. Il sottile velo delle tue parole ondeggia nel cielo nutrito d'antichi sguardi, tramonti che non oserei mai rivelare al sordido lamento di questo mondo. Lo agguanterei come il vento col suo respiro, sai sai bene che lo farei, almeno per penetrare il muto eco che languisce nel tempio della conquista. Ma cosa vagelli al mio corpo stanco di starti davanti se non vuoi percepire questo mio essere sopra tutto, e sopra me. Cosa reclami di carpire senza slacciare quei quei miseri occhi di ghiaccio storditi nel fragore del mio silenzio. Dacché vanti ancora di avermi, m'adempio centellinando le tue orme Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 9 che mere sbiadiscono nei lenti palpiti di queste parole. ••• TU, IL MIO FIORE Esanime fiore destati nel mio cuore. E se le tue radici serpeggeranno, sopite saran le gravi briglie della mia anima. E se dai tuoi occhi sgorgheranno lacrime, sarà linfa vitale per questa scialba corazza di fango. E se fossero spine, sussulterà il mio essere esimo di perpetuo torpore latente. E se petali cederai, saran fulgida culla dei miei pensieri. E se di luce bramerai, inietterò i diamanti del mio volto per irrorare la tua anima. E se nuovamente appassirai, gemente plasmerò per te nuove parole. Mio amato fiore. ••• Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 10 ••• La poesia poesia è il palco delle emozioni ••• Toccando l'amore, l'amore, ho sentito l'alito di Dio ••• Noi poeti partoriamo versi su poggioli poggioli di paglia senza balaustra ••• La superbia superbia è l'altare degli idioti ••• Compromessa al presente, presente, mi arrendo morendo ad ogni attimo ••• Il pianoforte della vita e’ di un artista a quattro mani ••• La notte mi vesto del del niente che più mi appartiene ••• Rovistando nei tuoi occhi occhi ho scovato il mio riflesso ••• Le parole dei poeti poeti sono sussurri di euforici dei Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 11 ••• Ho imparato a ridere sulla lapide della vita ••• Le lacrime degli angeli angeli sono parole omesse del poeta ••• L'ignoranza L'ignoranza ferisce la dignità dei saggi ••• La pioggia non disseta l'aridita’ di un cuore ••• Il silenzio è la la veste dei pensieri inespressi ••• Ogni mattino quando mi sveglio lavo con cura i miei sogni che la realta’ quotidiana candeggia ••• La mancanza mancanza peggiore è non osare peccare ••• La mia follia è perfetta. Semplicemente Semplicemente questo mondo non le si addice ••• Laddove le consonanti s'intingono nelle vocali, ha origine il pensiero Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 12 ••• Preferirei un eterno girotondo piuttosto che pensare di essere ferma in questo attimo di mondo ••• L'essere umano è il singhiozzo singhiozzo del respiro della Terra ••• La pena d'amore è il rifiuto della rassegnazione rassegnazione al desiderio desiderio negato ••• Le catene dell'amore sono invisibili al rapporto in fasce ••• Chi crede di essere arrivato non comprende comprende l'insensatezza della meta ••• Mi fa pena l'uomo che procede convinto di essere nel giusto ••• Quando accuso i dolori del mondo, diventa monotono monotono la tela dei miei pensieri Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 13 ••• S'inchinano i corpi corpi Le anime s'elevano danzando ••• Il dramma dell'esistenza sta nel credere di esserne gli autori ••• Puoi uccidere un uomo, ma non annienterai il suo suo eterno riflesso nell'Universo ••• La follia è il pane della libertà ••• Il poeta autografa ogni suo gradino gradino della scalinata della vita ••• La realizzazione avviene nella massima espressione espressione della propria natura ••• La forza dei sogni si misura misura nell'intensità di uno sguardo ••• Il sapore di un'emozione è simile simile ad una cascata nel deserto ••• Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 14 ••• Gli obblighi incatenano l'istinto accorciandone la vita ••• Il pane dei dei più deboli è sempre raffermo ••• Gioca coi tuoi sensi Gioca coi tuoi giorni Gioca coi tuoi respiri Ma non dimenticarti mai che il lanciatore di dadi di certo non sei tu ••• L'incantesimo più dolce è la credenza dell'amore eterno ••• Gli amanti consumano il mondo di soli sguardi e sussurri ••• Dio ha creato l'amore per per farci sopravvivere al dolore ••• L'annientamento L'annientamento della specie specie procede nell'individualita’ ••• I cuori di due innamorati sostengono il naturale battito della vita Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 15 ••• Il ruolo di una donna si svela nelle pieghe del sorriso del suo uomo ••• Hai slargato il mio cuore per una più comoda via di accesso. Ma nonostante tutto, tutto, ne sei rimasto fuori ••• Odo gli uccelli cantare come di mattina d'estate. Ma è solo il suono della mia anima che contempla possibili spazi d'evasione. Inaudita chimera ••• Sazia di te ? Mai Semplicemente bulimica, senza rotta d'arrivo ••• Pensavo ad un sogno: sognare sognare di non pensare ••• Vivo ogni giorno morendo nei miei versi. Cibo prelibato prelibato per la mia insana mente ••• La malattia mentale è un modo come come un altro d'intendere la vita ••• La mia anima da poeta é una prostituta d'alta classe: sa vendersi bene bene ad ogni emozione occasionale Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 16 ••• L'anestetico dei sogni risiede nella logica della vita ••• La ragione è la lavanda gastrica per l’intossicazione sentimentale ••• Ma più che lo lo strappo che mi hai lasciato al al cuore, soffro le ore vuote scandite dal tuo silenzio ••• La culla del mio dolore è d’un atroce dondolio che non oso spiegare ••• Il sangue del del poeta è il dolce distillato dei suoi sensi coagulato in ogni verso di poesia ••• Consacro la vita quotidianamente quotidianamente passeggiando a braccetto con la morte ••• Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 17 AMORE ZINGARO (1) -IniziazioneIniziazione- Occhi dentro gli occhi, sguardo padrone. Ed è nuova sfida. Sogna mentre il cielo rapito dalle nuvole ci porge il benvenuto. Un abbraccio caldo, accattivante ruota intorno a noi. In questa spiaggia sperduta la danza ha inizio. I corpi serpeggiano su cornici di sabbia. Percepisci la realtà, non è più la stessa. La dimensione è mutata. Cade ogni velo, distrutte le barriere. Non temere, guardami e non perdermi in quest'attimo quest'attimo sperduto, suonano per noi. Non perderti. Segui il mio filo, è anche il tuo, ormai siamo i padroni di questo cielo. Non mollare, chiudi gli occhi abbandonati a noi, lasciati trasportare. L'illusione è ormai realtà, non temerla. Ghirlande di fiori circondano il nostro cerchio Corri finché il mondo correrà con noi. La nostra carovana è sempre lì. Dimentica e sogna, che il ritorno è ormai vicino. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 18 AMORE ZINGARO (2) - Il brancobranco- Segnali di fumo, è il richiamo lontano. Lo spirito si sveglia il sonno struggente è finito. Apri i tuoi occhi, spalancali all'immenso assorbi la luce che avvolge i nostri corpi. Apri l'anima, svegliala, falla parlare, insegnale ad ascoltare. E' il tuo momento, il richiamo è per te. Alzati e vai dove il fumo ti conduce. conduce. Osservaci, siamo in tanti, liberi, leggeri, vogliosi d'incontrarsi, fiutarsi, riconoscersi. Il cammino è lungo, ma lieve è la fatica per questa antica e ambita meta. Dammi la mano, lasciati andare, non temere. Scendi nel mio mondo, abbandona le tue certezze. Cadono le barriere, sogna dai, lasciati andare la meta è vicina. Ascolta le grida lontane, urlate nel cielo. Diventiamo animali liberi, l'istinto è ormai padrone. Svestiti dell'armatura più bella che hai, amati così: è quello che sei. Il tuo profumo risveglia i nostri sensi, il branco ti ha riconosciuto ormai, annusa i tuoi simili, siamo nudi animali bramosi di vita. Scivolaci dentro, non temere. Il sangue purificatore scorre sul tuo viso, bevi e disseta la tua sete d'anima. Ci sei dentro ormai ormai Balla al ritmo del tuo folle cuore tac tac tac - non perderti tac tac tac - non fermarti, danza con noi. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 19 Chiudiamo il cerchio, siamo folli bambini col primo sapore d'emozione negli occhi. Innalza il tuo grido, forte il tuo ululato richiama il mio spirito. spirito. Vomita la vita, bevi l'illusione. Non cadere. Il mondo gira, non temere. Non piangere, siamo in tanti. Svuota te stesso e riempiti di noi. Siamo il tuo branco, non scordarlo mai. Siamo gli dei di questa folle corsa, siamo noi i demoni di questa pura follia. Il nostro tempo è arrivato. La realtà è ormai nostra, non voltarti, godi e liberati sei nel branco ormai... AMORE ZINGARO (3) – La sfidasfidaFolli pirati, poeta senza tempo. La coscienza è caduta, la guardia abbassata. Vivi questo travolgente attimo, attimo, lasciati andare. Il fuoco è ormai acceso, le urla si elevano. Richiamo d’una tribù persa, inseguendo il peccato originale. Colori accesi sul viso. Simboli lontani dipinti sui corpi. Vestiti di essi, riviviamo nuovamente la nostra età. Corpi nudi indossano nuovi colori. Preziose maschere ci rendono indifferenti l’un l’altro. Chi siamo. I nostri corpi ondeggiano sinuosi intorno al fuoco. Dove siamo. Le nostre braccia come ali Vibriamo intorno al mondo. Gli occhi, linee sottili da cui guardare: non serve. Non confonderti, lascia chiusi i tuoi occhi e serpeggia con me. Ti sento, ti percepisco, non scappare. La Terra è il nostro letto. Il fuoco la nostra luce. Ti perdi tra gli alberi, ti trovo tra le braccia. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 20 La follia ci è padrona. Respira forte per sfuggire…dove. Ti ho ripreso, la mano calda, ti ho bloccato. E’ una sfida di sguardi, il tuo corpo è ormai mio. Respira la terra, il suolo ti accompagna nel nostro pallido lamento. Seduta sul tuo petto le mie mani sul tuo collo. La tua maschera mi travolge travolge Le tue piume gridano vendetta. E’ tardi ormai, la mia anima padroneggia la tua. I denti affondano la carne, voglio il tuo lamento. Accarezzo di te i disegni, modellando le tue gambe crudelmente ti assaggio. Sai di sconfitta. Lecco le tue ferite, bruciano bruciano come fuoco. La tua maschera è quasi travolta. Pian piano, il tuo mento. Lentamente, le tue labbra. Liberi i capelli. Occhi negli occhi : è la sfida finale. La tua forza verso l’alto, la passione sale. Son persa, hai colto l’attimo fatale, mi hai travolto. travolto. Ora la tua anima prevale sulla mia. La realtà è sconfitta, il rituale iniziato. Come ingenui bambini porgiamo i nostri visi al vento. Ci agguantiamo nell’abbraccio totale i corpi si fondono e rotolano sul verde manto. Schizzano le gambe, e d’intreccio le braccia. E’ un respiro continuo, infinito. Godiamo sotto la luna mostrando agli astri il nostro attimo eterno. Versi Inversi – Silvia Atepi Pagina 21