Costruzione molle con fagioli bolliti. Premonizione alla guerra ciivile

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Costruzione molle con fagioli bolliti. Premonizione alla guerra ciivile
Come Guernica questo quadro è
un’icona universale della condanna
dell’odio tra gli uomini e delle atrocità
della guerra. Dalì raffigura la Spagna
intenta a dilaniare se stessa,
presagio delle atrocità commesse
dalle diverse fazioni nel corso del
sanguinoso conflitto. Nel quadro
appare un gran corpo trafitto da
mostruose escrescenze di gamba e
di braccia, avvinte in uno auto
strangolamento. La smorfia, i
muscoli del collo contratti, il torso
deformato e le dita pietrificate
creano una visione disgustosa.
Intorno alla figura decomposta pone
un paesaggio della Catalogna e
trasforma la fertile pianura di campi
coltivati in una distesa desolata
associata alla morte e alla
decomposizione. Un piccolo medico
affiora dietro la mano e ispeziona il
paesaggio devastato con occhio
clinico, i fagioli fungono da contorno.
Costruzione molle con fagioli bolliti. Premonizione alla guerra ciivile spagnola, 1936, olio su tela.
Questo quadro è stato ispirato dalla Guerra Civile Spagnola avvenuta tra il 1936 ed il 1939 combattuta fra
forze nazionaliste (di destra) e repubblicane (di sinistra); dopo aver condotto i primi alla vittoria, il generale
Franco governò una sollevazione militare contro il Governo democratico del Fronte Popolare che aveva
vinto le elezioni della Seconda Repubblica spagnola e instaurò nel paese una dittatura.
L’enigma di Hitler, 1938, olio su tela
Il telefono è uno dei temi più frequenti nelle opere di questo periodo. In questo quadro si riflette lo
sconcerto che dilagò in Europa quando i nazisti mostrarono il loro vero volto. La cornetta del
telefono con il filo interrotto e il ricevitore spezzato, rimanda ai vari tentativi di pace. L'ombrello
pendente dal ramo d' olivo, allude al primo ministro inglese Neville Chammberlain, che tentò di
riportare alla ragione Hitler. I pipistrelli potrebbero indicare le tenebre in cui essi stessi amano
vivere, sia quelle che incombevano su tutta l' Europa.
Volto di guerra, 1941, olio su tela
“Volto di guerra” è una delle opere
di denuncia delle atrocità della
guerra.
E' stato dipinto quando l' artista si
trovava al sicuro negli Stati Uniti
per sfuggire alla guerra in Europa.
La guerra generatrice di morte,
alimenta in Dalì l'angoscia e il
ricordo della guerra civile in
Spagna.
Nel dipinto, in primo piano, su un paesaggio desertico, è rappresentata la maschera della morte; le sole presenze
vive sono i rettili che fuoriescono minacciosi pronti ad avventarsi. Le orbite e la bocca sono occupati da teschi, i
quali contengono altri teschi, che ci lasciano intuire che quella che vediamo sia solo una delle infinite facce della
guerra. La prospettiva angosciosa della figura, indica la moltiplicazione all'infinito del male totale causato dalla
guerra, portatrice di morte e distruzione. Un’ombra oblunga, che non corrisponde alla forma del volto, crea un
effetto di assurdità e di sconcerto insieme alla roccia, in alto a destra, che pende sul destino dell’umanità.