Combattere la calvizie con armi non convenzionali

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Combattere la calvizie con armi non convenzionali
Combattere la calvizie con armi non
convenzionali
Davic
August 10, 2007
Contents
1 Introduzione
2
2 Requisiti
5
3 Consigli utili
6
4 Cause della calvizie
4.1 Degenerazione del cuoio capelluto . . . . . . . . . . . . . . . .
4.2 Indebolimento del sistema nervoso periferifo . . . . . . . . . .
4.3 Indebolimento del sistema nervoso centrale . . . . . . . . . . .
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5 Le armi anti-calvizie
5.1 Ginnastica facciale . . . . .
5.2 Massaggio passivo . . . . . .
5.3 Shiatsu . . . . . . . . . . . .
5.4 Esercizi anaerobici . . . . .
5.5 Rilassamento e Meditazione
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6 Conclusioni
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7 Bibliografia
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8 Sitografia
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9 Ringraziamenti
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1
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Introduzione
La seguente trattazione non si propone di descrivere il processo di calvizie
in termini formali, ne’ di dimostrare con metodo scientifico il funzionamento
delle cure proposte: lo scopo e’ di mostrare un possibile percorso di cura
orientato all’autoguarigione, ottenuta mediante l’uso di tecniche non convenzionali e naturali (poco conosciute o poco utilizzate nella societa’ in cui
viviamo, per motivi di carattere sociale, economico, ecc.).
Le tecniche che verranno presentate sono state tratte da diverse fonti (dai
consigli di alcuni specialisti in materia di calvizie), da alcune scuole di medicina alternativa basate sul principio dell’autoguarigione, e anche dalle arti
marziali.
Le arti marziali dovrebbero dare all’allievo i mezzi per la ricerca personale di
soluzioni ingegnieristiche che hanno lo scopo di apportare un miglioramento
al proprio flusso di energia vitale, al proprio corpo, alla mente; esse non
dovrebbero trasmettere un sacco di nozioni di carattere mnemonico, facendo
diventare l’allievo come un robot dotato di un comportamento meccanico
verso gli stimoli esterni (“se io ti faccio questa mossa, tu fai quest’altra, e
poi io faccio quest’altra ancora...”).
Purtroppo le diverse scuole di pensiero col passare del tempo hanno abbandonato lo scopo per cui sono nate, cioe’ quello di dare all’allievo i mezzi
per apprendere nuove tecniche, sempre piu’ efficaci ed efficienti: al contrario
hanno seguito un approccio conservativo verso i propri insegnamenti, non
ammettendo modifiche valide o critiche costruttive dall’esterno.
Le singole scuole sono rimaste troppo legate alla tradizione, concentrandosi
piu’ sui formalismi (iniziazioni, forme di movimento, combinazioni, ecc.) piuttosto che sulla sostanza. Questo atteggiamento di “isolamento” ha portato
ad una separazione delle arti marziali in diverse aree, ciascuna delle quali
copre solo un singolo aspetto del combattimento, vantandosi pero’ di essere
l’arte marziale “per eccellenza”.
Ho voluto riportare alcuni pensieri di Bruce Lee, il mitico maestro di arti
marziali, per fare un paragone con la medicina odierna, la quale e’ organizzata
in modo simile, e non va molto bene: essa ha fatto dei passi da gigante nella
cura di molte malattie, e tutto questo e’ fantastico. Tuttavia trova difficolta’
a risolvere molti altri disturbi (la maggioranza di carattere psico-somatico),
perche’ e’ suddivisa in diverse aree “chiuse” verso l’esterno, ognuna delle
quali studia solo una parte dell’organismo (isolando delle variabili e isolando
la parte esaminata dal resto del corpo).
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L’approccio utilizzato di conseguenza e’ basato sui sintomi, e non sulle cause:
“se hai l’acne vai dal dermatologo e prendi questa crema”, “se hai il mal
di testa devi assumere questo farmaco”, “se ti fa male lo stomaco prendi
quest’altro”.
Lo specialista della propria area esaminera’ solo la parte di sua competenza,
come se il problema fosse per forza li’, come se i sintomi visibili in quell’area
fossero tutti il risultato diretto della causa per la quale ha studiato per anni:
per esempio un dermatologo difficilmente ammettera’ che un problema che si
presenta al viso forse e’ il frutto di una situazione di stress, la quale forse ha
causato un problema al fegato, e si manifesta con dei brufoli sul viso. L’ideale
sarebbe seguire un approccio di tipo olistico, che prende tutto l’organismo in
esame, come se fosse una macchina.
L’ideale sarebbe che il malato andasse non da uno specialista soltanto, ma
da un team di specialisti in diverse aree che se ne stanno nello stessa stanza
per la visita del paziente, che sono “aperti”, che vanno d’accordo, e mettendo
assieme le loro conoscenze, cercano di trovare la vera causa del problema, che
e’ in realta’ soggettiva, perche’ i processi della natura e del nostro organismo
sono difficili da studiare, data la molteplicita’ di variabili in gioco (alcuni
fenomeni addirittura sono sconosciuti o da noi stessi ignorati).
La seguente trattazione utilizzera’ un approccio di tipo olistico considerando
solo alcune possibili cause della calvizie, diciamo le piu’ comuni, le piu’ probabili, e per ciascuna verranno elencati i principi su cui basare le cure, e verranno mostrati dei possibili esercizi, personalizzabili a piacere (ricordando
pero’ di seguire un metodo corretto e ingegnieristico). Purtroppo le potenziali cause di una calvizie a livello soggettivo possono essere tante, e possono
incidere negativamente messe assieme (per esempio lo stress, una cattiva alimentazione, oppure un problema a qualche organo), quindi non e’ sempre
facile riavere i capelli di un bambino.
Pero’ non scoraggiatevi!!! Gli esercizi contenuti nei prossimi paragrafi sono
potenti. Se per contrastare la vostra calvizie le avete provate tutte con risultati non soddisfacenti, allora qui siete nel posto giusto, e potete iniziare gia’
da adesso a fare esperimenti con le piu’ devastanti armi anti-calvizie non
convenzionali.
Ora pero’ devo dare alcune avvertenze importanti:
AVVERTENZA N.1: la pratica di questi esercizi non e’ una panacea per tutti
i mali; essi purtroppo non risolvono miracolosamente tutti i problemi esistenti
al mondo: ci sono problemi, disturbi, malattie gravi che sono incurabili in
questo modo (in alcuni casi addirittura sono incurabili del tutto, non essendo
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nota per ora una soluzione di alcun tipo). Tutte le malattie si possono
ricondurre ad una carenza o squilibrio di energia vitale: il punto e’ che le
trasformazioni negative causate da alcune malattie sono cosi’ forti (a causa
di fattori genetici, a causa di fattori esterni che incidono molto, o altro) che
a volte purtroppo diventa difficile curarle, proprio per l’irreversibilita’ dei
danni causati da esse.
E’ necessario e consigliato consultare uno specialista (anzi, piu’ specialisti)
se si hanno problemi difficili che mettono a repentaglio la salute, sforzandosi
di essere positivi, ricordando che la scienza molti passi positivi li ha fatti,
quindi diamole la giusta fiducia.
La comune calvizie genetica non rientra nella classe di disturbi “seri”, nel
senso che essa non provoca danni alla salute. E’ vero che essa puo’ provocare
problemi di natura psichica o relativi (in questo caso bisogna rivolgersi ad
uno specialista nel campo). Per contrastare la comune calvizie genetica, il
fatto di utilizzare queste tecniche di autoguarigione e’ ragionevole, perche’
esse sono sicure, esenti da effetti collaterali.
Se non si hanno risultati notevoli in termini di crescita di capelli, con la
costanza e l’impegno si avranno comunque risultati evidenti sulla robustezza
del fisico, sulla qualita’ della pelle, sul sistema immunitario. Questo pero’
non vuol dire che si diventa dei superuomini. Purtroppo oggi tante cose
negative (come l’inquinamento, la scarsa qualita’ del cibo in generale, il clima
instabile, ecc.) complicano la situazione.
AVVERTENZA N.2: se non ci si trova in uno stato di salute buono e ragionevole, prima di intraprendere il percorso di allenamento e’ meglio consultare il medico.
AVVERTENZA N.3: non bisogna esagerare con gli esercizi. Non dovete
obbligatoriamente farli tutti se non ve la sentite. Se si avverte dolore, se ci
si sente molto stanchi, conviene smettere e riposarsi prima di riprovare.
Il consiglio e’ di procedere gradualmente incrementando pian piano la quantita’ di allenamento giornaliero. Non bisogna procedere con cicli intensi,
“stile body building”; lo scopo e’ migliorare l’organismo pian piano e serenamente. Non inserisco quindi nessun programma di allenamento a livello
quantitativo, perche’ la quantita’ di allenamento e’ soggettiva e dipende dallo
stato psicofisico della persona.
AVVERTENZA N.4: gli esercizi vanno fatti correttamente, usando ragionevolezza: fare male gli esercizi, esagerare con la quantita’, o con l’intensita’,
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puo’ comportare effetti contrari a quelli sperati.
AVVERTENZA N.5: piu’ avanti, per completezza, considereremo fattori di
carattere psico-somatico, e di fattori relativi al subconscio, come possibili
(potenziali) cause di calvizie. Ci tengo veramente a dire una cosa: le nozioni
presentate tra poco non devono essere “di inciampo”, cioe’ non devono innescare dei meccanismi di “autocolpa” per i quali un soggetto calvo pensa
“se sono calvo e’ perche’ non sono rilassato”, oppure “se sono calvo e’ perche’
sono infelice” o ragionamenti del genere.
Vale anche il viceversa, e cioe’: non bisogna sentirsi superiori agli altri se
si ottengono ottimi risultati con le tecniche presentate. Ricordiamo sempre
che alcuni fattori (solo alcuni fattori) che determinano la calvizie sono di
“predisposizione genetica”, e poi come detto prima le possibili cause che vi
stanno dietro sono tante, quindi i risultati delle cure presentate sono sempre
soggettivi.
Tuttavia c’e’ da dire una cosa incoraggiante: le tecniche di cui parleremo
stimolano la ricrescita naturale dei capelli, stimolano il processo di rinnovamento cellulare, e migliorano il flusso di energia vitale dell’organismo, quindi
io personalmente le applicherei ad ogni caso di calvizie, convinto di ottenere
comunque dei risultati positivi.
AVVERTENZA N.6: i risultati potrebbero essere lenti e non costanti (magari
in un certo periodo si vede molta ricrescita, mentre in un altro periodo la
situazione sembra in stallo). Comunque, non scoraggiatevi, sforzatevi di
curare la calvizie serenamente. Pian piano i capelli ricresceranno.
AVVERTENZA N.7: non me ne intendo di biochimica, non sono un dottore,
quindi puo’ capitare di trovare termini formalmente non corretti in questa
trattazione. Non prendete per “assolute verita”’ le seguenti informazioni:
esse sono il frutto di idee mie (soprattutto per la parte che riguarda il sistema
nervoso) e di altri (ma in mezzo a questi altri ci sono alcuni che di queste
cose se ne intendono. Uno di loro e’ citato nella bibliografia)
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Requisiti
• Alimentazione equilibrata e sana nei limiti del possibile
• Abbandonare le cattive abitudini (come troppo alcol, fumo, poco riposo, ecc.)
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• Evitare l’uso di farmaci (ovviamente evitarli solo se si puo’ fare a meno
di essi, cioe’ se la loro cessazione non compromette lo stato di salute)
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Consigli utili
• Pettinare spesso i capelli, senza paura, senza strapparli pero’; il pettine
deve essere sempre ben pulito
• Non toccare i capelli con le mani sporche
• Evitare il troppo freddo o il troppo calore in testa
• Dopo il lavaggio, asciugare abbastanza bene i capelli e pettinarli delicatamente.
• Non massaggiare il cuoio capelluto subito dopo il lavaggio
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Cause della calvizie
4.1
Degenerazione del cuoio capelluto
La comune calvizie e’ la conseguenza di un processo meccanico di degenerazione dei tessuti cutanei del cuoio capelluto.
DOMANDA: cos’e’ il processo meccanico di degenerazione ?
RISPOSTA: nei soggetti geneticamente predisposti, per effetto della forza di
gravita’ (oppure per effetto di altre tensioni che si accumulano nella zona
auricolare, cervicale, dorsale) la pelle ai lati e dietro la nuca col tempo si “affloscia”, spinge la parte superiore del cuoio capelluto verso il basso, facendolo
“incollare” all’osso. Il cuoio capelluto quindi perde l’elasticita’, la mobilita’
(tipica delle zone pelose del corpo dell’uomo, e anche di molti animali come
i cani, che se li accarezzate vedete che hanno la pelle pelosa elasticissima e
mobilissima); la parte superiore del cuoio capelluto, sottoposta a trazione
verso il basso, si incolla all’osso, diventa dura e immobile: questo processo
puo’ essere descritto a livello biochimico, osservando una degenerazione dei
processi chimici coinvolti nella crescita dei capelli. Pensate a cosa avviene se
lo scalpo diventa duro, sottile, e perde la sua mobilita’:
• viene a mancare una corretta circolazione sanguigna, indispensabile per
il trasporto delle sostanze nutritive al follicolo
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• aumenta la pressione sanguigna locale, quindi non c’e’ un buon drenaggio di sostanze chimiche
• le radici fanno fatica a restare in profondita’ e trovano un ambiente non
adatto per la crescita
Se la forma della testa e’ tale che lo spessore del cuoio capelluto e’ sottile gia’
di per se’, allora le cose si complicano. Le donne producono piu’ estrogeni
degli uomini, quindi lo strato adiposo e’ piu’ grosso, e hanno meno probabilita’ di diventare calve. E poi il loro corpo produce meno androgeni, che
secondo la tricologia odierna sono i responsabili della miniaturizzazione dei
capelli, della calvizie androgenetica. Si’, perche’ e’ probabile che la trazione
meccanica verso il basso, fa incollare pian piano il cuoio capelluto secondo
le fasi della scala Norwood, e le zone via via colpite dalla degenerazione
meccanica diventano chimicamente sensibili agli androgeni (in particolare al
DHT)
Quindi vediamo che il processo meccanico influisce sui processi chimici, processi chimici per i quali i follicoli diventano sensibili agli androgeni, secondo
cio’ che giustamente dice la tricologia odierna.
Diciamo che il problema puo’ essere visto a basso livello (livello dei processi
chimici) e ad alto livello (livello dei processi meccanici, visibili) senza che si
contraddicano.
Tutta la descrizione formale della calvizie, dataci dai tricologi, puo’ restare
validissima sotto l’ipotesi di questa degenerazione meccanica (la quale puo’
essere comunque “di predisposizione genetica”).
In pratica, prendendo per valida questa ipotesi della degenerazione meccanica, allora la verita’ sulla calvizie potrebbe essere questa: il DNA non codifica direttamente quali sono i follicoli sensibili agli androgeni e quali no, ma
il DNA codifica una serie di fattori che porteranno il cuoio capelluto a creare
un ambiente di vita “difficile” per i follicoli.
L’ipotesi della degenerazione meccanica del cuoio capelluto in effetti puo’
essere quella giusta: e’ avvalorata dal fatto che la calvizie generalmente
colpisce le tipiche zone superiori (tempie, frontale, nuca), le quali maggiormente risentono di eventuali “tensioni”. Se la calvizie fosse di natura puramente genetica e chimica allora dovrebbe colpire in modo omogeneo e casuale
tutto il cuoio capelluto.
Invece notiamo che il pattern (la forma, l’estensione) della calvizie e’ regolare nelle sue fasi e si estende in modo costante e prevedibile. Questo ci fa
sospettare che si tratta di una causa per lo piu’ anatomica (di natura per lo
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piu’ meccanica), che puo’ dipendere anche da altri fattori, come le abitudini
quotidiane, lo stile di vita.
In conclusione: la ginnastica facciale favorisce il riassetto dello scalpo, facendolo alzare come in origine, scollandolo, perche’ grazie alla ginnastica facciale
i muscoli frontali e occipitali (ora allenati) a lungo andare tirano in su’ lo
scalpo che si era afflosciato.
Anche il massaggio con le mani favorisce lo scollamento temporaneo dello
scalpo. La ginnastica e’ piu’ potente pero’, perche’ lo scollamento e’ permanente, se essa e’ fatta regolarmente.
Piu’ o meno il fenomeno e’ analogo a quello che avviene al seno delle donne
(non tutte le donne pero’), che si affloscia per la gravita’, e per tirarlo in su’
bisogna potenziare i muscoli pettorali, le spalle, i deltoidi, ecc.
Prima ho detto che per effetto della gravita’ la pelle ai lati della testa e
dietro la nuca si affloscia e spinge in giu’ la pelle facendola incollare all’osso;
in realta’ c’e’ un’altra possibilita’: potrebbe anche essere il ragionamento
“duale”, cioe’ la massa muscolare diventa troppo grossa ai lati della testa,
in quel caso la calvizie e’ dovuta ad un sovrasviluppo dei muscoli nella zona
auricolare (diciamo i muscoli situati nel cerchio immaginario piu’ o meno
grande, situato attorno alle orecchie), i quali facendo piu’ forza rispetto agli
altri, tirano in giu’ lo scalpo, facendolo “incollare”.
In generale un accumulo di tensione nelle zone auricolari, cervicali (e forse
anche in altre zone della spina dorsale e in alcune zone facciali) potrebbe
indurre tensioni nelle zone del cuoio capelluto colpite da calvizie, secondo il
principio di riflessione nervosa su cui si basa l’agopuntura.
In questo caso sarebbe utilissimo un buon massaggio passivo su tutto il cuoio
capelluto, in alcuni punti del viso, soprattutto nelle zone auricolari e cervicali,
per elasticizzarle, per diminuire la tensione che si accumula in quelle zone per
diversi motivi (anche a causa dello stress). Tra l’altro i muscoli auricolari sono
sempre molto sviluppati, perche’ vengono allenati durante la masticazione.
E infatti chi soffre di calvizie mantiene nel tempo i capelli ai lati della testa.
4.2
Indebolimento del sistema nervoso periferifo
Se il sistema nervoso periferico si indebolisce, abbiamo che i segnali nervosi,
che gestiscono i vari processi che avvengono nell’organismo, risultano “meno
marcati”, fanno meno lavoro, non riescono a propagarsi bene in tutte le aree
del corpo.
Puo’ darsi che nel caso nostro gli impulsi nervosi che si propagano a partire
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dalla spina dorsale perdono di potenza e non riescono ad attraversare bene
tutto il cuoio capelluto. E allora i processi chimici che avvengono nel cuoio
capelluto in quelle aree “non coperte” dai segnali ne risentono, e i capelli
cadono . Le cause della perdita di potenza degli impulsi nervoso potrebbero
essere diverse:
• un problema alla spina dorsale (ma in generale non riguarda noi)
• tensioni alla cervicale
• stress (infatti, provate a fare un esercizio fisico mentre siete concentrati!
E poi provate a farlo mentre siete sotto stress o avete altri pensieri per
la testa! Noterete che le performance sono differenti).
• anche l’incollamento dello scalpo (di cui abbiamo parlato nel paragrafo
precedente) rende difficoltoso l’attraversamento dei segnali nervosi
In generale, diciamo che un indebolimento del sistema nervoso periferico
rende difficoltosa la gestione dei processi che avvengono nell’organismo. Anticipiamo che per potenziare il sistema nervoso periferico sono molto utili gli
esercizi di tipo anaerobico.
4.3
Indebolimento del sistema nervoso centrale
La sorgente primaria di emissione dei segnali nervosi e’ il cervello. Se i segnali
nervosi prodotti dal cervello sono gia’ deboli, allora rimarranno deboli, anche
se potenziamo la rete nervosa periferica.
Il subconscio e’ quella parte del cervello che comanda gli aspetti involontari
della vita (come la respirazione). Esso non e’ facilmente comandabile, e se si
convince di una cosa e’ difficile fargli cambiare idea. Scusate le parole “terra
terra”.
Il subconscio gestisce molti processi involontari: la nostra postura, le reazioni
agli stimoli esterni (se uno ci tira un pugno, noi tentiamo di difenderci in
qualche modo), le emozioni. Il subconscio e’ un magazzino che assorbe di
continuo informazioni, le mantiene saldamente, e si comporta sulla base di
queste. Ora facciamo un esempo pratico per far capire questo concetto.
Guidare l’automobile (una volta che si e’ capaci) e’ un processo “involontario”, nel senso che se abbiamo dimestichezza nella guida possiamo destreggiarci nel traffico mentre parliamo con un’altra persona, mentre ascoltiamo
la musica, mentre facciamo dei semplici calcoli matematici. E’ il subconscio
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che comanda l’uso coordinato e automatico dell’acceleratore, della frizione,
del cambio, ecc. Ohhh! Pero’ c’e’ un limite alle cose che potete fare mentre
guidate :D Non e’ che il subconscio fa tutto lui!! Non potete fare qualsiasi
cosa mentre guidate, altrimenti lo distraete troppo e... :D
Voi avete istruito piu’ o meno volontariamente il vostro subconscio a guidare
l’automobile. Il subconscio si e’ convinto di come si fa a guidare l’automobile.
Ora provate ad invertire le posizioni della manopola del cambio, o ad invertire il pedale dell’acceleratore con quello del freno, o quello del freno con la
frizione, e provate a fare una bella guida sportiva. Il subconscio (addestrato
con le vecchie nozioni) governera’ la vostra guida e rischierete di fare un incidente dopo pochi minuti. Sara’ difficile riconvincere il vostro subconscio,
addestrandolo a guidare con la nuova configurazione di pedali.
Perche’ prima ho detto che il subconscio viene istruito piu’ o meno volontariamente (e non in modo completamente volontario) ? Perche’ purtroppo
il subconscio immagazzina un po’ tutto, anche velocemente, come gli stimoli esterni “pesanti”: se per esempio, alle prime guide dell’automobile un
individuo subisce un incidente abbastanza “duro”, allora forse il suo subconscio ne risentira’, e fara’ fatica a guidare successivamente (forse ci vorra’ del
tempo per riconvincersi a guidare)
Ora il punto e’: il subconscio regola i processi di vita involontari, come la
respirazione, in generale la contrazione dei muscoli involontari, e immagazzina anche molte altre cose reagendo poi di conseguenza. E’ possibile alterare
un processo involontario dell’organismo con un fattore esterno che altera
notevolmente il subconscio. Per esempio puo’ capitare di trovare persone che
dopo aver subito un incidente grave riscontrano dei disturbi che permangono
per certo periodo di tempo (mal di pancia, mal di testa, o anche calvizie, per
essere in tema con la trattazione).
Anche la calvizie puo’ essere causata da un problema di natura inconscia.
Certo, perche’ alcuni muscoli facciali sono involontari, anche la nostra postura e’ involontaria. Un periodo di stress molto lungo, o semplicemente
l’abitudine, potrebbe indurre il subconscio a tenere sempre contratti dei muscoli facciali (come le mascelle, oppure i muscoli occipitali), oppure tenere una
postura ricurva, e queste cose creano sempre delle tensioni a livello anatomico,
che incidono negativamente sul cuoio capelluto.
Per porre rimedio a questi problemi bisognera’ cercare di istruire volontariarmente il subconscio a modificare i suoi atteggiamenti, per esempio sforzandosi
di tenere una postura corretta durante il giorno, di tenere il viso rilassato,
di pensare positivo. Una tecnica utile per istruire il subconscio e’ la medi10
tazione.
Vedremo inoltre una tecnica di rilassamento pre-meditazione che si rivela
anche utile per il controllo volontario dell’energia vitale: il “rilassamento con
concentrazione”
5
Le armi anti-calvizie
Fin qui abbiamo descritto le possibili cause di calvizie. Ora, per ognuna di
esse presentiamo delle armi per combatterla (delle possibili cure)
5.1
Ginnastica facciale
La ginnastica facciale serve per scollare lo scalpo dall’osso, per migliorare il
trofismo dello scalpo, la circolazione sanguigna, etc.
Come si esegue la ginnastica facciale? Bisogna sedersi composti su una sedia
ed effettuare dei movimenti facciali (sorriso, sorpresa, espressioni di stupore,
ecc.)
Quali sono i movimenti facciali piu’ importanti per contrastare la calvizie ?
MOVIMENTO 1: alzare le sopracciglia (o corrugare). Con questo movimento
tutto il cuoio capelluto si muove in avanti.
Se provate a fare questo movimento, e vedete che lo scalpo non si muove
in avanti, vuol dire che forse e’ incollato all’osso. Allora bisogna sbloccarlo:
mentre fate l’esercizio, provate ad accompagnare il movimento in avanti con
l’aiuto delle mani, provate a sbloccare le tensioni cervicali e auricolari, utilizzando il massaggio passivo.
MOVIMENTO 2: muovere le orecchie. Questo movimento e’ difficile e non
tutti riescono a farlo. Muovendo le orecchie si contraggono i muscoli occipitali
(i quali sono per lo piu’ involontari, quindi e’ difficile renderli volontari. Forse
per alcuni risultera’ impossibile, perche’ dipende dalla struttura muscolare
soggettiva).
Per effetto di questo movimento, lo scalpo si sposta indietro.
MOVIMENTO 3: abbassare le sopracciglia, farle convergere verso il centro
(il classico atteggiamento di chi si cruccia, di chi e’ un po’ arrabbiato). Con
questo movimento lo scalpo non si muove, o si muove di pochissimo, ma e’
utile lo stesso.
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Domanda: quale e’ il piu’ importante di questi ?
Risposta: io direi che il piu’ importante nella maggior parte dei casi e’ il
movimento 1 (alzata di sopracciglia).
Domanda: in che sequenza bisogna fare i movimenti ?
Risposta: secondo me e’ soggettivo.
Molti fanno un’alternata movimento1/movimento2 (la classica sgaleata), in
pratica alzano le sopracciglia, e poi mentre abbassano le sopracciglia muovono
le orecchie, e cosi’ via. In questo modo lo scalpo va avanti e indietro.
Altri preferiscono fare il movimento 1 e il movimento 2 separatamente.
Domanda: a che velocita’ bisogna fare gli esercizi ?
Risposta: l’ideale e’ fare un misto, cioe’ fare i movimenti velocemente, contraendo leggermente, poi lentamente, forzando di piu’ la contrazione, magari
tenendo la contrazione per un po’.
Il mio consiglio: bisogna studiare la conformazione del proprio scalpo e vedere
qual e’ il movimento piu’ importante da fare, vedere quali sono i movimenti
extra che si possono fare, e come fare gli esercizi.
Per esempio: io ho calvizie solo sulla mezzaluna frontale, e penso che la mia
calvizie sia causata da una trazione che proviene dalla nuca (cioe’, penso di
avere i muscoli occipitali sovrasviluppati rispetto ai frontali, e questo provoca
uno stiramento all’indietro del mio scalpo). Allora nel caso mio penso che
sia piu’ importante concentrarsi sul movimento 1, tralasciando il movimento
2 (oppure facendo leggerissime contrazioni per sicurezza).
In piu’, se alzo troppo le sopracciglia mi si muovono da sole anche le orecchie,
provocando una contrazione degli occipitali. Per questo molte volte faccio
un’alzata di sopracciglia leggera.
In aggiunta, penso che per me e’ importante fare delle smorfie aggiuntive,
come il movimento 3 e il sorriso, perche’ anche se con questi ultimi lo scalpo
non si muove, comunque viene stimolato a livello nervoso.
Comunque, se siete indecisi potete puntare sull’alternata “alzata sopracciglia/movimento orecchie”, mediante la quale lo scalpo si muove avanti e
indietro, avanti e indietro, ...
Altri consigli: sforzatevi di tenere una postura corretta durante il giorno, e di
tenere il viso e il collo rilassati, cosi’ il vostro cuoio capelluto rimane morbido
e in stato oscillatorio, e qualsiasi espressione facciale che voi farete durante
la giornata apportera’ dei benefici..
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5.2
Massaggio passivo
Con questo termine si indica il massaggio fatto con le mani.
MASSAGGIO CIRCOLARE (Massaggio dell’energia Terra)
Questo massaggio si effettua generalmente con i palmi delle mani (o con le
mani interamente).
Non si effettua con i polpastrelli: non bisogna creare attriti con la pelle, non
bisogna infiammare la zona da curare. Appoggiare le due mani sopra la testa
ed eseguire lentamente dei cerchi.
Non va bene premere forte, basta apportare una leggerissima pressione necessari a per far muovere tutto lo scalpo.
Fare lo stesso esercizio per i lati della testa (una mano su un lato e l’altra
mano sull’altro lato), e similmente procedete per la nuca. Questo tipo di
massaggio e’ utilissimo anche per le altre parti del corpo (collo, schiena, ecc.
ecc.).
E’ importante, anche ai fini della cura della calvizie, effettuare massaggi
rilassanti al collo e alla schiena.
MASSAGGIO DISPERSIVO (Massaggio dell’energia Legno)
Questo massaggio si effettua facendo scorrere lentamente le mani sulla zona
da trattare. E’ un massaggio generale e dispersivo (e’ un massaggio drenante).
Nel caso particolare del cuoio capelluto io ho pensato di procedere in questa
maniera: accarezzare con la mano lentamente (ma con un certo vigore) tutti
i capelli in diverse direzioni (dalla fronte alla nuca, dalla nuca alla fronte,
dall’orecchio destro a quello sinistro, dall’orecchio sinistro a quello destro,
dalla tempia destra verso la parte laterale sinistra della nuca, dalla tempia
sinistra verso la parte destra della nuca)
MASSAGGIO VIBRATORIO (Massaggio dell’energia Acqua)
Si appoggiando la mano (o le dita) sulla parte da trattare e poi si fa vibrare
velocemente la pelle sottostante.
Esercizio 1: mettere la mano sulla nuca e far vibrare in modo da far muovere
lo scalpo
Esercizio 2: mettere una mano su un lato della testa e l’altra mano sull’altro
lato. Vibrare con le mani in su’ e in giu’.
13
SOLLEVARE IL CUOIO CAPELLUTO
Massaggiare il cuoio capelluto in modo da creare delle onde su di esso, in
modo da sollevare lo scalpo. Le onde possono essere trasversali o longitudinali.
Eseguite quest’esercizio in un lato della testa, poi nell’altro lato, poi sulla
nuca, poi sulle zone temporali, poi sulla zona frontale, e infine su tutta la
parte superiore della testa. E’ un massaggio dal basso verso l’alto.
TIRARE I CAPELLI
Attanagliare i capelli con le mani e tirarli leggermente per sollevare il cuoio
capelluto. Per attanagliare i capelli, cioe’ per prenderli e tenerli fermi, potete
accarezzare i capelli in modo inverso alla direzione di crescita, incastrando le
dita di una mano con le dita dell’altra mano (tipo puzzle), e poi sollevare il
tutto.
Sono cinque le fasi: tirata dei capelli sul lato destro della testa, tirata dei
capelli sul lato sinistro della testa, tirata dei capelli sulla nuca, tirata dei
capelli sulla chierica, tirata dei capelli sulla parte alta (piu’ o meno sul vertice), tirata dei capelli sul frontale.
Per ogni fase il sollevamento dello scalpo (la tirata di capelli) in genere non
deve superare i 5 secondi.
Le fasi non vanno ripetute, basta una sola passata, al massimo due (quindi
l’esercizio dura un minuto).
Regolatevi voi con la forza e con la durata. Potete tirare a colpetti leggerissimi, oppure tenere un po’ tirati i capelli e lasciare.
L’importante e’ non strappare, non tirare bruscamente. Insomma, questo
esercizio e’ utilissimo, ma fate estrema attenzione!!
5.3
Shiatsu
Lo shiatsu e’ una tecnica di autoguarigione nata in Giappone che consiste
nell’apportare modifiche alla configurazione energetica (con lo scopo di riequilibrare l’energia circolante nell’organismo) utilizzando la pressione con le dita
su alcuni punti vitali (tsubo), che sono in qualche maniera tra loro collegati.
L’idea che sta alla base dello shiatsu e’ la seguente: il corpo e’ attraversato
da meridiani energetici corrispondenti ognuno a particolari organi e funzioni
corporee (i principali sono 14), lungo i quali scorre l’energia immaginabile
come un fluido.
14
Alcuni hanno ipotizzato che questa sostanza di origine magnetica esista veramente; la teoria piu’ affermata e accettata consiste in questo: i meridiani
sono un modo per astrarre la complessita’ della rete nervosa del corpo.
In pratica se prendiamo due punti qualsiasi (tsubo) presenti sullo stesso
meridiano, essi sono collegati concretamente a livello nervoso, cosi’ che stimolando un punto si manda il segnale al sistema nervoso centrale, il quale lo
riflette sull’altro punto o sugli altri punti.
A causa di fattori incidenti negativi, l’energia presente nei meridiani puo’
subire trasformazioni che portano a squilibri energetici (carenza o eccesso di
energia in alcuni punti).
Esempio pratico: se picchio forte il ginocchio mi si puo’ infiammare un punto
dello stomaco presente sullo stesso meridiano, quindi connesso al punto del
ginocchio dolorante. Probabilmente cio’ causera’ uno squilibrio energetico
che verra’ ripristinato naturalmente quando il ginocchio guarira’.
Lo shiatsu agevola il riequilibrio dell’energia di uno o piu’ meridiani tramite
la pressione dei punti coinvolti (o connessi tra loro).
I meridiani che attraversano il cuoio capelluto sono: il meridiano della vescica,
il meridiano della vescicola biliare, il meridiano chiamato vaso governatore
I punti da stimolare faranno parte di questi meridiani, anche se si potrebbero stimolare altri punti extra presenti in altri meridiani, perche’ anche i
meridiani sono in una certa relazione tra loro.
Avvertenza: la pressione con le dita sui punti vitali non deve essere eccessiva.
In generale: se premendo sul particolare punto sentite dolore o fastidio allora
probabilmente c’e’ un eccesso di energia in quel punto (oppure semplice ente
state premendo troppo forte) quindi dovete premere di meno.
E’ consigliabile massaggiare delicatamente su quel punto se esso vi fa male e
poi premere molto lentamente, e rilasciare lentamente (oppure alcune volte
rilasciare di colpo). Se invece la pressione vi provoca un senso di piacere,
allora questo potrebbe essere un sintomo di carenza di energia affondare un
po’ di piu’ o premere in modo piu’ deciso.
In ogni caso: state attenti a non esagerare!! Il tipo e l’intensita’ della pressione deve essere adatta per il punto in questione, e poi e’ soggettiva. Se
siete alle prime armi vi conviene procedere sempre delicatamente, sia che si
tratti di eccesso di energia, sia che si tratti di carenza di energia.
Con la pratica riuscirete a capire quanta pressione dovete dare in un punto, e
poi riuscirete a sentire il collegamento che c’e’ tra un punto ed un altro, riuscirete a sentire la tensione in un determinato punto provocata dalla pressione
in un altro punto connesso a quest’ultimo.
15
Io ho isolato questi punti, da trattare in caso di calvizie (un po’ li ho trovati
nel libro citato nella sezione Bibliografia)
I punti sono molto soggettivi: probabilmente se ne possono trovare degli altri,
o sostituire alcuni di questi con alcuni punti che sono vicini.
L’idea e’ quella di migliorare i meridiani che attraversano il cuoio capelluto,
quindi anche altri punti possono essere utili.
Io riporto i punti piu’ comuni. La nomenclatura e’ standard in genere le fonti
che trattano di shiatsu si attengono alla convenzione:
• Vescicola Biliare: VB 21 - VB 20 - VB 2 - VB 3
• Vescica: VU 10 - VU 13 - VU 23 - VU 44 - VU 46
• Vaso Governatore: VG 20
5.4
Esercizi anaerobici
Sono quegli esercizi di forza resistente (non resistenza, ma forza resistente),
in cui generalmente bisogna mantenere per lungo tempo la contrazione di
molti muscoli del corpo. Essi sono utili per potenziare il sistema nervoso
periferico.
Esempi di esercizi anaerobici:
• tenere la posizione a V per tanto tempo
• tenere la posizione di flessione per tanto tempo
• fare le flessioni lentamente con due dita
• alcuni esercizi tibetani fatti in modo molto lento
• lo sforzo fisico degli scalatori
5.5
Rilassamento e Meditazione
Quando si parla di tecniche di rilassamento, si intende il rilassamento volontario, accompagnato dalla concentrazione.
RILASSAMENTO CON CONCENTRAZIONE DI ENERGIA:
Serve per incanalare energia vitale in un punto a piacere.
16
Nota: l’energia non esiste. E’ un termine che indica il corrispettivo di lavoro
svolto da una forza (nel nostro caso il lavoro svolto dai processi del nostro
organismo). Incanalare energia vitale in un punto vuol dire utilizzare la
mente per cercare di aumentare il lavoro svolto in quel punto (una mente
concentrata in un punto e’ in grado di mandare segnali piu’ potenti verso
quest’ultimo), aumentando quindi la circolazione sanguigna, l’ossigenazione,
ecc.
State seduti composti su una sedia, oppure a gambe incrociate, oppure distesi
comodamente sul letto a pancia in su’. L’importante e’ che la schiena sia
dritta, il collo e la testa siano il piu’ possibile in linea con la spina dorsale.
Gli occhi devono guardare dritto (sguardo parallelo al terreno se siede seduti,
oppure sguardo verso il soffitto se siete sdraiati).
Non e’ necessario chiudere gli occhi (anzi, forse e’ piu’ comodo tenerli aperti).
Respirate lentamente e regolarmente, cercando di non pensare a nulla.
Ora, dopo la fase di rilassamento, ci sono diversi metodi per incanalare energia in un punto (nel nostro caso il cuoio capelluto). Seguite quello che vi
piace di piu’:
1 - ogni volta che enspirate immaginate che l’energia (come se fosse un fluido,
o una polvere lucente) si accumula nel cuoio capelluto.
In effetti, una volta acquisita dimestichezza sentirete veramente come “un
fluido” che scorre verso il punto desiderato e che si accumula nella zona da
trattare, aumentando la radianza di quella zona (non so bene a cosa sia
dovuto: penso che si tratta di un effetto elettromagnetico dei segnali nervosi
o l’effetto della stimolazione dei nervi lungo il percorso della rete nervosa).
Aumentera’ il calore in quella zona (il cuoio capelluto).
2 - lo stesso effetto puo’ essere prodotto respirando lentamente e portando
l’attenzione verso il cuoio capelluto, come se esso fosse un arnese distaccato
dal corpo che voi potete controllare, come se esso e’ un elmetto di protezione.
Oppure pensate di respirare tramite il vostro cuoio capelluto, acquisendo la
consapevolezza del vostro cuoio capelluto, il quale “esiste e volete aumentare
l’energia in esso”
Nota: questa tecnica puo’ essere eseguita in generale su tutti i punti del
corpo, principalmente sui chakra (essi sono dei punti vitali corrispondenti
alle ghiandole ormonali).
A lungo andare questi esercizi abituano la mente ad incanalare permanentemente energia nelle parti interessate dal trattamento.
17
MEDITAZIONE
E’ utile per riprogrammare il subconscio: direi che e’ una tecnica che serve
per gestire i propri pensieri in modo positivo, volontario e dinamico. A volte
non e’ facile pero’.
Si basa per lo piu’ sulla visualizzazione creativa (l’arte di immaginare ambienti, cose, azioni come se li guardassimo con i propri occhi), ma ci sono
anche meditazioni basate sull’atto di ripetere a se’ stessi (non a voce alta, ma
col pensiero) un mantra, cioe’ un suono che in pratica non vuol dire nulla, e
serve per distrarre la mente dagli eventuali pensieri negativi.
Un tipo di meditazione e’ “la meditazione sui chakra”, che mescola la tecnica
di rilassamento con concentrazione (presentata prima) con la visualizzazione
creativa.
Non me ne intendo molto di meditazione, quindi non descrivo nessun esercizio: volevo solo dare un’idea e attirare la curiosita’ di qualcuno, per fare
ulteriori ricerche.
Quello che posso suggerire e’ la meditazione con la musica, che ho sperimentato su di me:
• mettete nello stereo un cd musicale che vi piace tanto, alzate il volume
come si deve, e cercate di immaginare che voi state cantando davanti
ad un pubblico, oppure cercate di visualizzare ambienti, azioni, cose,
in armonia con i riff musicali, con il ritornello della canzone, come si
vede di solito nei video musicali. Pensate cose positive.
Dovreste sentire la classica sensazione di brivido in testa, che sorge
quando quel pezzo vi piace tanto. Questa sensazione produce degli
stimoli nervosi simili a quelli che accadono quando sentite freddo: il
corpo cerca di trattenere il calore, e aumenta la circolazione sanguigna.
6
Conclusioni
Spero di essere stato di aiuto, e spero che i capelli cresceranno come si deve.
Anzi! Non spero che i capelli cresceranno: i capelli cresceranno e basta!!! Essi
devono crescere, sono fatti per crescere, e’ cosa buona e giusta che crescano,
per forza devono crescere.
I capelli vi cresceranno non perche’ avrete “scollato lo scalpo”, non perche’
avrete “migliorato la circolazione o i nervi”, o qualsiasi altra strana ragione
di tipo fisico o biochimico...
...i capelli cresceranno perche’ “e’ cosi’ e basta!!!”
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7
Bibliografia
• “Calvizie e inestetismi” - di Luciano Pecchiai
• “Mai piu’ calvi” - di Giovanni Serri Pili
• “Il nuovo libro del Qi Gong” - di Lam Kam Chuen - Red
• “Atlante dei Chakra” - di Kalashatra Govinda - Macro Edizioni
• “TSUBO: i punti vitali” - di Katsusuke Serizawa - Ed. Mediterranee
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Sitografia
• http://www.hairloss-reversible.com
• http://www.luftek.com/
• http://www.spaziopmr.it/tibetani.htm
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Ringraziamenti
Grazie a Youngman per avere dato la buona notizia riguardante l’efficacia
della ginnastica facciale, e per me e’ stato un grande incoraggiamento, che
mi ha fatto sperimentare diverse tecniche basate sullo stesso principio.
Grazie ad Ale e Ardecore per aver suggerito diversi esercizi presentati nella
sezione ginnastica facciale del forum di ieson (ad esempio gli esercizi “da
sdraiati”, gli esercizi per rinforzare il collo), ...e anche i 5 tibetani consigliati
da Ardecore, ...e anche “il movimento rallentato” di Fo’ presentato da Ale.
Grazie a Marlin per aver suggerito, un po’ di tempo fa, oltre che la ginnastica
facciale, alcune tecniche di massaggio passivo per sollevare lo scalpo (come
quella che consiste nel creare delle onde sul cuoio capelluto, per cercare di
far affondare le radici in profondita’).
Grazie a Elvix per aver dato ulteriori spunti sulle possibili cure (come le tecniche di rilassamento), che mi hanno spinto a sperimentare delle alternative
qui presentate.
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Grazie anche agli altri utenti (coloro che ho dimenticato di citare), per i loro
suggerimenti presenti nella sezione “ginnastica facciale” (Buliron, Officinalis,
Jack, Carrera, etc...........)
Grazie a Salus e a tutti gli altri amministratori del forum per aver fatto
ospitare le interessanti discussioni, e questo articolo!
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