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Hardware-In-the-Loop per la prototipazione rapida di sistemi di motion control Antonio Visioli Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale Università degli Studi di Brescia [email protected] INTRODUZIONE Ricreare l’ambiente di lavoro di una particolare applicazione al fine di simularne il comportamento per ottimizzare le strategie di controllo Protocollo HIL (hardware-in-the-loop) Installazione sistema reale sul campo avendo già simulato il set-up completo in precedenza Conoscenza del funzionamento e delle problematiche principali dell’applicazione Progettazione con approccio Rapid Control Prototyping 2 HARDWARE IN THE LOOP Hardware-in-the-loop: Tecniche di verifica e validazione di unità di controllo elettroniche che siano in grado di riprodurre, a vari livelli di dettaglio, il sistema a cui sono destinate Campi di utilizzo: - dispositivi medici macchine industriali sistemi di generazione dell’energia elettrodomestici industria aeronautica e aerospaziale automotive 3 HARDWARE IN THE LOOP Hardware-in-the-loop: Tecniche di verifica e validazione di unità di controllo elettroniche che siano in grado di riprodurre, a vari livelli di dettaglio, il sistema a cui sono destinate Campi di utilizzo: - dispositivi medici macchine industriali sistemi di generazione dell’energia elettrodomestici industria aeronautica e aerospaziale automotive 4 HARDWARE IN THE LOOP Fasi della simulazione HIL: Sviluppo del modello del contesto reale in cui il dispositivo hardware dovrà operare Test del dispositivo sul processo simulato (HIL) Implementazione dell’hardware sul processo reale (se la simulazione ha esito positivo) Attività della simulazione HIL: - verifica dei sistemi prototipali ottimizzazione delle strategie di controllo tramite analisi dinamica verifica step-by step delle singole parti possibilità di osservare grandezze nascoste nel sistema reale validazione delle prestazioni del sistema di controllo verifica dei limiti di stabilità e campo di lavoro possibilità di effettuare test di vita accelerati del prodotto effettuazione di demo o simulazioni di scenari 5 SETUP SPERIMENTALE SETUP SPERIMENTALE w Encoder#1 Encoder#2 MST DRIVE Inertia/Friction Test-Bed System Compensation + Tcomp System Model Trif La compensazione di attrito e inerzia sono fondamentali per il funzionamento del sistema HIL COMPENSAZIONE Il banco di simulazione è stato modellizzato attraverso il sistema dinamico J tω& (t ) = Tm (t ) + Ts (t ) − Tms (ω (t )) & ϑ (t ) = ω (t ) Il motore simulatore deve compensare il suo contributo dinamico al fine di trasformare il sistema in J mω& (t ) = Tm (t ) + Tc (t ) − T f (ω (t )) & ϑ (t ) = ω (t ) Quindi: Ts (t ) = Tc (t ) − T f (ω (t )) + Tms (ω (t )) + ( J t − J m )ω& 8 COMPENSAZIONE Integrazione dei programmi utili alla stima di attrito e inerzia del banco di simulazione con relativo algoritmo di compensazione del motore simulatore 9 COMPENSAZIONE ^ f 10 STIMA PARAMETRI 11 STIMA PARAMETRI Valori di attrito per diverse velocità di funzionamento: 12 LIBRERIE MECCANICHE Insieme di blocchi elementari con caratteristiche standard, utili a ricreare il setup di un sistema meccanico generico da simulare Blocchi standardizzati con funzionalità meccaniche di base Elementi dotati di connessioni multiple di ingresso e uscita Blocchi elementari utilizzati per la creazione di sistemi complessi Layout dei moduli : 13 LIBRERIE MECCANICHE Modelli librerie : - Modulo massa-molla-smorzatore - Modulo puleggia - Modulo trasmissione - Modulo motore - Modulo freno - Modulo gioco Esempio : A& d (t ) = ωd (t ) 1 ω& d (t ) = (k ( Au (t ) − Ad (t ) ) + h(ωu (t ) − ωd (t ) ) + c sgn (ωu (t ) − ωd (t ) ) + Td (t ) ) J Tu (t ) = −(k ( Au (t ) − Ad (t ) ) + h(ωu (t ) − ωd (t ) ) + c sgn (ωu (t ) − ωd (t ) )) 14 VALIDATION µωn2 1 G ( s ) := = 2 = 2 Tm ( s ) Js + hs + k s + 2ξωn s + ωn2 ω (s) Tm ( s ) = 10 sin(0.1ω n t ) + 2 sin(0.5ω n t ) + sin(ω n t ) + 0.5 sin(2ω n t ) + 0.1sin(10ω n t ) ωn = 10 ωn = 100 15 VALIDATION ωn = 10 ωn = 100 16 SISTEMI COMPLESSI Connessione dei moduli costituenti le librerie per creare sistemi complessi - Semplicità di connessione fra i moduli (sviluppati con il medesimo layout) - Possibilità di ricreare una qualsiasi applicazione (in base alle librerie) - Possibilità di ampliare l’applicazione creata 17 ESEMPIO: ASCENSORE 18 ESEMPIO: ASCENSORE 19 RISULTATI 20 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA - Azioni realizzate unicamente da un circuito idraulico alimentato da una servopompa - Controllo in pressione e velocità realizzato da due PID in cascata 21 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA 22 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA 23 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA 24 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA 25 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA 26 ESEMPIO: STAMPAGGIO DELLA PLASTICA 27 LIBRERIE IDRAULICHE - Q: portata - P: pressione 28 ESEMPIO l'anello più interno e veloce regola la velocità della pompa w l'anello esterno, a dinamica più lenta, regola la pressione p saturazione del PID di pressione con i valori di set-point della velocità saturazione del PID di velocità con i limiti di coppia del motore sotto test 29 ESEMPIO 30 ESEMPIO 31 ESEMPIO 32 CONCLUSIONI - Un sistema HIL è molto utile per sviluppare il sistema di controllo. - Possibilità di capire malfunzionamenti in fase preliminare - Test del sistema di controllo prima della messa in servizio - Necessità di compensare le dinamiche introdotte dal sistema - Possibilità di creare sistemi complessi introducendo componenti modulari - Possibilità di utilizzare il software su diversi tipi di hardware - L’utilizzo dei software commerciali rende il metodo portabile e comodo 33 CONCLUSIONI - Un sistema HIL è molto utile per sviluppare il sistema di controllo. - Possibilità di capire malfunzionamenti in fase preliminare - Test del sistema di controllo prima della messa in servizio - Necessità di compensare le dinamiche introdotte dal sistema - Possibilità di creare sistemi complessi introducendo componenti modulari - Possibilità di utilizzare il software su diversi tipi di hardware - L’utilizzo dei software commerciali rende il metodo portabile e comodo ESISTE ANCHE IL SOFTWARE-IN-THE-LOOP! 34