Monitoraggio locale sull`uso dei dispositivi di sicurezza in
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Monitoraggio locale sull`uso dei dispositivi di sicurezza in
Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Monitoraggio locale sull’uso dei dispositivi di sicurezza negli autoveicoli e motocicli nell’AULSS n. 13 Periodo 2010 - 2012 Azienda ULSS n. 13 Dipartimento di Prevenzione U.O.S. Osservatorio Epidemiologico Dicembre 2013 A cura di : Damiano Dalla Costa, Antonella Dal Pra, Silvia Milani, Flavio Valentini. Dicembre 2013 Dipartimento di Prevenzione AULSS 13 – Mirano Riviera XXIX Aprile, 2 30031 Dolo (VE) Telefono 041/5133422 e-mail: [email protected] Il rapporto è pubblicato anche sul sito web: http://www.ulss13mirano.ven.it/ 2 L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il periodo 2011-2020 come il Decennio di Azione per la Sicurezza Stradale, che si pone l'obiettivo di ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali. Agli Stati Membri è stato chiesto di impegnare risorse e realizzare interventi ed azioni efficaci sul versante della sicurezza stradale. Questa azione è stata già da tempo considerata prioritaria dal Piano Nazionale della Sicurezza Stradale che ad essa ha dedicato ampio spazio, sia in relazione alle necessarie rilevazioni periodiche, sia ai fini dell’educazione-informazione degli utenti. L’uso dei dispositivi di sicurezza non evita gli incidenti stradali: per limitare l’accadimento di questi eventi è necessario far sì che gli utenti della strada percepiscano maggiormente i rischi a questa connessi e la necessità di attenersi alle regole. Tuttavia, in ogni Paese, all’uso del casco e delle cinture appare associata una consistente riduzione, pari a circa il 50%, dei traumi e della loro gravità. Non si tratta in questo caso, quindi, di evitare gli incidenti, quanto di ridurre il più possibile le loro conseguenze sanitarie. Ecco perché conoscere meglio, e più prontamente, i livelli d’uso di questi dispositivi è importante nella gestione di un problema complesso qual è la sicurezza stradale, dove l’armonizzazione di azioni diverse – siano esse di tipo preventivo, repressivo o di comunicazione – risulta essenziale. L’uso dei dispositivi di sicurezza è monitorato con due sistemi di sorveglianza: - sistema Ulisse basato sulla rilevazione diretta dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza da parte dei conducenti e dei passeggeri di autovetture e di motocicli; - sistema di sorveglianza PASSI basato su interviste telefoniche raccolte da un campione di soggetti dai 18 ai 69 anni residenti nell’Azienda ULSS. ULISSE L’Osservatorio nazionale sull’uso dei dispositivi di sicurezza, conosciuto come Sistema Ulisse, è un Sistema di sorveglianza in grado di rilevare costantemente sull’intero territorio nazionale l’uso del casco e delle cinture di sicurezza. Nato nel dicembre 2000 dalla collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e l’Istituto Superiore di Sanità, l’Osservatorio ha allineato l’Italia ai principali Paesi europei che già da tempo dispongono di un Sistema nazionale di rilevazione sull’uso dei dispositivi di sicurezza. La rete di monitoraggio di Ulisse può contare oggi su una rete di punti di osservazione che interessa 98 delle 110 province italiane. Le rilevazioni sono effettuate su differenti tipologie stradali, principalmente strade extraurbane e strade urbane. In quest’ultimo caso, che rappresenta la tipologia attualmente più presidiata, le rilevazioni riguardano sia le aree urbane centrali che quelle periferiche. Altre osservazioni sull’uso dei dispositivi di sicurezza vengono effettuate a campione per sesso e fasce d’età, integrando in modo particolarmente significativo le rilevazioni effettuate mensilmente dal Sistema. I dati confluiscono ogni mese all’Istituto Superiore di Sanità per l’elaborazione e l’analisi statistica. Per maggiori informazioni, visita il sito: http://www.iss.it/stra/ PASSI PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) è un sistema di sorveglianza della popolazione adulta. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province Autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per Asl) con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale. Nel 2012, in Italia, erano state realizzate circa 37.600 interviste. Per maggiori informazioni, visita il sito: http://www.epicentro.iss.it/passi/infoPassi/infoGen.asp 3 Dal 1999 l’Azienda ULSS 13 collabora al Sistema ULISSE attraverso il contributo di alcuni operatori del Dipartimento di Prevenzione che hanno partecipato alle operazioni di rilevazione secondo la metodologia messa a punto dall’I.S.S. In particolare le rilevazioni si sono concentrate in due periodi a cavallo della introduzione della patente a punti avvenuta nel luglio 2003 (1999 e 2004-2006). Nel periodo 2010-2012 è ripresa l’attività di rilevazione ULISSE per verificare sul campo l’ utilizzo dei dispositivi di sicurezza nel nostro territorio, visto che le rilevazioni relative all’uso delle cinture di sicurezza in Italia, compiute tra il 2009 e il 2011 nell’ambito del Sistema Ulisse, consentono di disporre di dati particolarmente significativi sull’andamento del fenomeno. A livello nazionale nell’ultimo decennio il fenomeno è stato caratterizzato essenzialmente da tre elementi: • un uso molto limitato all’inizio del decennio (medie rilevate dal Sistema Ulisse tra il 2000 e il 2002): 29,4%; • una forte crescita delle prevalenze d’uso negli anni immediatamente a ridosso dell’introduzione della patente a punti (medie rilevate tra l’agosto 2003 e la fine del 2005): 70,7%; • un rallentamento delle dinamiche di crescita dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza negli anni successivi, fino ai valori attuali (medie rilevate tra il 2009 e il 2011): 63,8%. La fotografia che emerge dai dati nazionali di ULISSE, è quella di un Paese che presenta un valore medio pari al 64%, inferiore alla media europea collocata attorno al 78%. Va, tuttavia, sottolineato come il dato italiano tenga conto delle percentuali d'uso su tutto il territorio nazionale, comprese le regioni dell’Italia insulare e meridionale dove l'utilizzo delle cinture risulta più basso rispetto alle altre regioni del Paese. Il Nord Italia, ad esempio, si colloca esattamente sulla media europea e ove Ulisse avesse monitorato l'uso delle cinture solo nell'Italia settentrionale il nostro Paese risulterebbe assolutamente in media con il resto d'Europa. Sistema ULISSE - Rilevazioni svolte nel periodo 2010-2012 Nel periodo compreso tra maggio 2010 e agosto 2012, il personale dell’O.E. ha effettuato 38.311 osservazioni (Tabella 1) in tre diversi punti di del territorio dell’Azienda ULSS n. 13 (Tabella 2). Le osservazioni sono state condotte rispettando la metodologia indicata dall’ISS, ovvero: • la durata di ogni osservazione fissa (1 ora); • il punto dove si effettua la rilevazione (via, piazza, ecc.) sempre lo stesso; • cadenza mensile delle rilevazioni. Tabella 1 N. utenti osservati 32970 2165 200 1035 1115 826 Comportamenti osservati Cinture anteriori Adulti Cinture posteriori Adulti Cinture anteriori Bambini Cinture posteriori Bambini Uso del Casco Uso del telefono cellulare 4 Tabella 2 sigla Descrizione Punto di osservazione ZUC Zona Urbana Centrale Incrocio via Arino - via Cairoli, DOLO ZUP Zona Urbana Periferica ZEU Zona Extra Urbana Incrocio (Curva) Via Noalese - via Cavin di Sala, SANTA MARIA di SALA Incrocio SS 309 - Seriola Veneta Dx – Via Malcanton, MIRA Le osservazioni effettuate nel corso delle rilevazioni hanno interessato i seguenti comportamenti: • • • • • corretto uso delle cinture per conducente e passeggero anteriore di autovettura corretto uso delle cinture per passeggeri posteriori di autovettura corretto uso del casco per conducente passeggero di motoveicolo uso di sistemi di ritenuta per i bambini trasportati in autovettura uso del telefonino senza auricolare durante la guida di autovetture I dati delle rilevazioni effettuate sono stati confrontati con le precedenti rilevazioni del 2004-2006, con i dati nazionali pubblicati nel 2011 e con i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI raccolti nel 2012 nell’AULSS n. 13. RISULTATI Uso del casco Per quanto riguarda l’uso del casco, le osservazioni hanno messo in evidenza un utilizzo pari al 99,9% complessivo. In Zona Urbana Periferica è stato segnalato solo 1 caso di non utilizzo corretto del casco su 1115 osservazioni effettuate. Questa percentuale è in linea con i dati PASSI 2012 (99%) e con i dati nazionali (99,9%). Casco correttamente indossato per zona di rilevamento AULSS 13 - Sistema Ulisse 1999 2010/12 100,0% 99,6% 100,0% 54,0% 44,4% N.D. ZUC ZUP ZEU 5 Uso delle cinture per conducente e passeggeri di autovettura Soggetti con cinture allacciate in auto (conducente e passeggero anteriore) AULSS 13 - Sistema Ulisse 2004/06 2010/12 90,0% 89,4% 90,0% ZUC 89,8% 92,9% ZUP 94,2% La percentuale di soggetti allacciati (conducente e passeggeri, anteriori e posteriori, correttamente allacciati) è dell’89,2% rispetto alle tre zone di rilevazione. Il confronto con i dati italiani del sistema Ulisse mostra la generale tendenza alla riduzione dell’uso delle cinture soprattutto nelle Zone Urbane Centrali, mentre va segnalata la disponibilità ad un maggiore utilizzo nelle zone extra urbane. Per quanto riguarda i passeggeri seduti posteriormente, solo il 47,4% utilizza correttamente i sistemi di ritenuta. ZEU Passeggeri (anteriore e posteriore) con cinture allacciate: confronto Soggetti con cinture allacciate in auto (passeggeri dei sedili posteriori) Sistema Ulisse AULSS 13 - Sistema Ulisse 2010-2012 91,0% 89,2% 70,7% 55,7% 63,8% 41,1% 21,6% AULSS 13 Italia AULSS 13 Italia 2004/06 2003/05 2010/12 2009/11 ZUC ZUP ZEU Ricordiamo che il mancato uso di cinture di sicurezza in auto, associato alla presenza di airbag, aumenta il rischio di infortunio e di morte anche a basse velocità (es. durante manovre di parcheggio) quando invece i benefici dell’uso delle cinture sono maggiormente evidenti. 6 Uso delle cinture e sistemi di ritenuta per i bambini trasportati in autovettura. Secondo il Codice della Strada i bambini di età inferiore a 12 anni o di statura inferiore a 150 cm devono essere assicurati ai sedili con sistemi di ritenuta adeguati al loro peso/altezza, omologati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Purtroppo, capita spesso di vedere bambini in braccio agli adulti, o, peggio, seduti sui sedili anteriori e posteriori senza sistemi di ritenuta. Anche nel caso siano “ancorati” mediante le cinture, si ricorda che in base ai parametri antropometrici devono essere utilizzati i differenti sistemi omologati per i bambini; l’uso delle sole cinture, infatti, non è sufficiente per proteggere il bambino. Con le rilevazioni effettuate nel 2010/12 sono stati osservati 1235 bambini e sono emerse alcune importanti informazioni: a) molti bambini viaggiano seduti sui sedili anteriori pur avendo un’ altezza inferiore a 150 cm (passeggero anteriore). Bambini con sistemi di ritenuta per zona di rilevamento AULSS 13 - Sistema Ulisse 2010-2012 passeggero anteriore passeggero posteriore b) solo una parte di questi è ritenuto in modo corretto, soprattutto in zona urbana e suburbana. 77,8% 73,4% 68,2% 80,7% 66,6% 60,0% ZUC c) sono ancora molti i bambini trasportati in auto “senza cinture”. Complessivamente rappresentano circa 1/4 di quelli osservati equivalenti, nel periodo 2010-2012, a 178 minori non correttamente ritenuti. Queste osservazioni sono sovrapponibili alle risposte avute dalle persone intervistate dalla sorveglianza PASSI. (vedere pag. 10) ZUP ZEU Utilizzo dei sistemi di ritenuta per bambini, in auto AULSS 13 - Sistema Ulisse 2010-2012. 26,1% bambini senza sistemi di ritenuta bambini con sistemi di ritenuta 7 Sistema di sorveglianza PASSI Dalla sorveglianza PASSI 2012 risulta che l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, riferito dagli intervistati dell’ AULSS 13 e del Veneto è abbastanza soddisfacente rispetto ad altre regioni d’Italia. Uso dei dispositivi di sicurezza - Passi 2012 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 99% 98% Cas co s em pre 95% 91% Cintura anteriore s em pre 92% 84% 33% Cintura pos teriore s em pre 35% 19% AULSS 13 Veneto Nel 2012, il 99% di chi ha viaggiato su una moto, come guidatore o passeggero, ha riferito di usare sempre il casco. Il 91% degli intervistati che avevano viaggiato come conducente o passeggero sul sedile anteriore, ha dichiarato di far sempre ricorso alla cintura di sicurezza. L’ uso della cintura posteriore risulta invece ancora poco diffuso. Ha dichiarato di utilizzarla solo il 33% degli intervistati. Italia Il rapporto nazionale PASSI 2012 riporta l’analisi dei cambiamenti temporali dal 2008 al 2012 e rileva un aumento significativo dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza, ma non in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. In particolare: • aumenta l’utilizzo riferito del casco di circa il 3%, determinato in gran parte dall’aumento al Sud (5,3%); • aumenta l’utilizzo della cintura anteriore del 2%; ma solo al Nord (3,3%) e al Centro (2,9%); • aumenta anche l’utilizzo della cintura posteriore del 2% ma come risultato di un aumento nelle regioni settentrionali (4,9%) e di una riduzione al Sud (-1,5%). Trend sull'uso del casco Pool di Asl - Passi 2009-2012 8 Trend dell'uso della cintura anteriore Italia Pool di Asl - Passi 2009-2012 Trend dell'uso della cintura posteriore Pool di Asl - Passi 2009-2012 9 La sorveglianza Passi, a partire dal 2011, rileva l’utilizzo dei sistemi di sicurezza, seggiolini e/o adattatori, per il trasporto in auto di bambini, chiedendo agli adulti 18-69enni, che dichiarano di vivere in famiglia con bambini fino a 6 anni di età, se quando viaggiano in auto con il bambino abbiano difficoltà a farlo stare sul seggiolino o sull’adattatore, la domanda è utilizzata come proxy del “non utilizzo” o “utilizzo inadeguato” dei sistemi di ritenuta. Dai dati del Pool nazionale Passi relativi al biennio 2011-2012 emerge che tra coloro che viaggiano in auto con bimbi di 0-6 anni di età, quasi 1 intervistato su 4 (23%) dichiara o di avere difficoltà, o di non utilizzare, o addirittura di non avere alcun dispositivo di sicurezza per il bambino. Anche se il campione di intervistati dell’AULSS 13, nello stesso periodo, è composto da un numero limitato di persone (94 intervistati), ci sembra importante sottolineare il risultato: un adulto su quattro (25,5%) dichiara di avere difficoltà nell’utilizzo dei sistemi di ritenuta in auto dei bambini minori di 7 anni. Intervistati con problemi di utilizzo dei sistemi di ritenuta per bambini in auto AULSS 13 - Passi 2011-2012 25,5% SI NO 10 Uso del telefonino senza auricolare durante la guida di autovetture L’uso del telefono cellulare durante la guida aumenta la probabilità di incidente stradale, grave o mortale. Gli studi effettuati sull’argomento hanno dimostrato che questo rischio è quattro volte superiore rispetto a chi non fa uso di telefono durante la guida. E’ rilevante segnalare che nei suddetti studi non è stata notata differenza tra chi tiene il telefonino in mano o chi usa il viva-voce o l’auricolare anche se consentito dalla legge. Nel caso di messaggi di scrittura tale rischio passa da 4 a 23 volte! Altri studi hanno messo in luce recentemente che la pericolosità non è solo nella guida dei veicoli ma anche nell’attraversare la strada parlando al telefono o ascoltando brani musicali (MP3 e simili). Per dare una idea del peso che ha questo problema, basta pensare che un rischio quattro volte superiore di avere un incidente stradale a causa dell’uso del telefonino è equivalente a guidare un veicolo con un’alcolemia pari a 1.0 gr/L, ovvero il doppio del limite legale in Italia! Secondo L’I.S.S. che ha stimato le conseguenze sanitarie dell’uso del telefono cellulare durante la guida, siamo di fronte ad una “epidemia silenziosa” in quanto le conseguenze derivanti dall’uso del telefono cellulare nella guida, tendono a rimanere “nascoste” in quanto non è né semplice né fattibile con i dati correnti, mettere in luce che la causa di un incidente possa esser stata o una telefonata o un sms. In altre parole non ci sono test che ci permettono di dire con ragionevole certezza che il conducente era in uno stato di rischio, come per coloro che guidano in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze. I numeri parlano chiaro: l’uso del telefono cellulare durante la guida comporta un eccesso stimato di 336 morti all’anno, 840 invalidi gravi, 5544 ricoveri, 65520 prestazioni di Pronto Soccorso non seguite da ricovero, e questo senza contare l’uso “legale” del telefonino auricolare e “viva-voce” e l’uso che ne fanno i conducenti delle due ruote, biciclette comprese. L’uso del telefonino durante la guida è sanzionato, sì, ma pochissimo si sta facendo sul versante dell’informazione. L’unica terapia, secondo l’I.S.S., è un bombardamento mediatico generale del pubblico affinché la conoscenza e la percezione di questo rischio divenga patrimonio di tutti. Uso di telefono cellulare durante la guida di autoveicoli AULSS 13 - Sistema ULISSE 3,0% 2,5% 2,5% 2,0% 1,5% Nei rilevamenti effettuati abbiamo notato un aumento, nel tempo, dell’utilizzo del telefono cellulare durante la guida, passando dall’1,3 % nel periodo 2005-2006 al 2,5% nel periodo 2010-2012 (826 conducenti su 33.002 utenti osservati nell’ultimo periodo). Va segnalato che tale dato è sottostimato in quanto il denominatore è comprensivo del conducente e del passeggero anteriore. 1,3% 1,0% 0,5% 0,0% 2005-2006 2010-2012 11 Uso del telefono cellulare durante la guida di veicoli destinati al trasporto di merci - camion (massa >3,5 ton.) AULSS 13 - Sistema ULISSE 2012 17,3% Nel corso del 2012 sono stati osservati anche i comportamenti degli autisti di veicoli per il trasporto di merci (camion). Come si può vedere, l’uso del telefono cellulare durante la guida risulta rilevante (17,3% quasi 1 su 5). I dati sono solo indicativi in quanto il campione è molto contenuto (220 osservazioni), ma rappresenta un spia di un comportamento che può avere gravi ripercussioni sulla sicurezza stradale. 82,7% CONCLUSIONI Dalle rilevazioni effettuate con il Sistema ULISSE nel 2010-2012 è emerso quanto segue: • • • • • • l’utilizzo del casco è pari al 100% in tutti i punti di osservazione; l’ 89,2 % dei soggetti che viaggia in auto (conducente e passeggero, anteriori e posteriori) è correttamente allacciato; l’utilizzo dei sistemi di ritenuta nelle zone urbane è inferiore quasi del 5% rispetto alle zone extraurbane (86,8% vs. 91,4%); circa un bambino su quattro (nel 2010-2012 pari a 322 minori osservati) non è correttamente ritenuto; aumentano, nel tempo, i conducenti di autoveicoli che utilizzano il telefono cellulare durante la guida (2,5%); questo dato risulta quasi 7 volte superiore per i conducenti di camion (17,3%) C’è una evidente concordanza dei dati derivanti dalle osservazioni sul campo (sistema ULISSE) con i dati ricavati dal sistema di sorveglianza PASSI basato su dati auto-riferiti dai soggetti intervistati. Questo da una parte “valida” il dato ricavato dal sistema PASSI, e dall’altra esprime il livello di coscienza e conoscenza dei cittadini che “denunciano” propri comportamenti non corretti per la tutela della salute. Per far rispettare il codice della strada dovrebbero essere intensificati i controlli delle forze di polizia anche sull’utilizzo dei sistemi di ritenuta per i bambini e sull’uso del telefono cellulare durante la guida di autoveicoli e di altri mezzi di trasporto. La legge dell’obbligo da sola può non essere sufficiente a generalizzare l’uso dei dispositivi di sicurezza e a impedire l’uso dei telefonini durante la guida. Per far rispettare la legge, l’OMS ritiene essenziale che si attuino sistematici controlli e sanzioni, assieme a campagne di comunicazione volte ad aumentare la consapevolezza del pubblico sui rischi di incidenti e quelli di incorrere in sanzioni. ( http://www.epicentro.iss.it/passi/dati/SicurezzaStradale.asp ) 12