vantaggi e consigli d`uso

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vantaggi e consigli d`uso
LA STUFA
IN MAIOLICA:
VANTAGGI E
CO N S I G L I
D’USO
· IL RISCALDAMENTO DEL FUTURO PUNTA
SULLE STUFE A LEGNA ·
L
e stufe a legna e i caminetti di ultima generazione sono dei sistemi di riscaldamento che apportano
notevoli benefici sia a livello ambientale che economico, grazie all’utilizzo di un combustibile
naturale e rinnovabile come la legna.
I benefici ambientali.
Dal punto di vista delle emissioni di CO2 le biomasse legnose sono “neutre”, poiché liberano la stessa quantità di gas che un albero crescendo riceve dall’atmosfera. I combustibili fossili, al contrario, liberano anidride
carbonica ed emissioni nocive in elevate quantità non soltanto nel momento in cui vengono bruciati, ma
anche durante tutto il loro ciclo di produzione: estrazione, raffinazione e trasporto a grandi distanze.
I benefici economici.
Con il “Conto Termico”, un sistema di incentivi per aumentare
l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da
fonti rinnovabili, si può anche risparmiare. Chi sostituisce un impianto per la climatizzazione invernale con generatori di calore
alimentati da legna può avere un rimborso fino al 65% della
spesa. Scegliere una stufa a legna ad alta efficienza permette
inoltre di ottenere numerosi vantaggi e Detrazioni Fiscali, come
detrazioni per gli interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici esistenti e per le spese di riqualificazione energetica
degli edifici. La legna, inoltre, è la fonte energetica per uso
domestico più economica in assoluto: il suo costo è infatti inferiore sia a quello dei combustibili fossili che a
quello delle altre tipologie di biomasse legnose.
Riscaldamento del futuro: le stufe a legna.
Per ottenere tutti i benefici dall’uso della legna come combustibile rinnovabile è necessario seguire alcuni
semplici accorgimenti. È importante:
scegliere modelli con efficienza elevata, come le stufe Cerampiù;
usare combustibili di qualità (come la legna stagionata, evitando quella umida);
installare una canna fumaria efficiente;
fare una regolare manutenzione rivolgendosi a personale qualificato;
farne un corretto utilizzo, dalla pulizia all’evitare, per esempio, di gettare spazzatura sulla fiamma.
··
··
·
È quindi possibile riscaldare la propria casa con una stufa a legna rispettando l’ambiente e proteggendo
il clima del nostro pianeta, sfruttando tutti i benefici economici che derivano dall’uso di un combustibile
rinnovabile e dalla gestione sostenibile delle foreste.
· IL CALORE RADIANTE DELLA STUFA IN MAIOLICA È IL
PIÙ SANO: LA CONFERMA DALLA RICERCA SCIENTIFICA ·
L
’istituto austriaco di ricerca “Österreichischer Kachelofen Verband” conferma che il calore radiante
delle stufe in maiolica è il più sano e adatto al benessere del nostro corpo, il più piacevole, e
aumenta la resistenza fisica dell’uomo.
Il piacevole calore radiante e i suoi effetti sul clima dell’ambiente.
La stufa in maiolica è da sempre considerata come un sistema di riscaldamento particolarmente piacevole e sano. Su quali fatti si basa questa
convinzione? La caratteristica principale di una stufa in maiolica è quella
di rilasciare il calore in maniera graduale e prolungata nel tempo, garantendo una temperatura mite e costante nell’ambiente.
Il calore radiante viene trasferito direttamente dalla superficie in maiolica della stufa alla persona; in questo modo ad un’eguale temperatura dell’ambiente viene percepito un calore più intenso. Le superfici
circostanti sono dunque più calde: questo consente di mantenere una
temperatura più bassa nell’ambiente aumentando di conseguenza l’indice di umidità relativa, altro importante fattore che contribuisce a far
stare bene il nostro corpo. Anche il movimento d’aria nella stanza è decisamente inferiore rispetto ad
un riscaldamento a convezione, riducendo quindi la formazione di fastidiose correnti d’aria e limitando
notevolmente la circolazione di polvere nell’ambiente.
I risultati delle misurazioni lo
dimostrano chiaramente: il clima
della stufa in maiolica è più piacevole.
I test condotti su un campione di soggetti esposti al calore radiante di una stufa in maiolica e di termosifoni
hanno dimostrato che il calore percepito dalla stufa in
maiolica risulta molto più piacevole rispetto a quello
emanato dai termosifoni.
La stufa in maiolica
aumenta la resistenza fisica dell’uomo.
Durante le misurazioni è stato seguito un procedimento
specifico e ben definito: inizialmente i soggetti si distendevano sul divano e successivamente venivano fatti alzare
velocemente. Questo semplice esercizio fisico rappresenta
un grande peso per l’organismo umano che reagisce con un
improvviso aumento della frequenza del polso. I risultati dimostrano che l’incremento delle pulsazioni in un soggetto
sottoposto a tale sforzo è inferiore con la stufa in maiolica
rispetto ad altri mezzi di riscaldamento. L’uomo è quindi più
resistente nel clima dato dalla stufa in maiolica rispetto al
clima dato dalla convezione del termosifone.
· 10 BUONE RAGIONI PER ACQUISTARE
UNA STUFA IN MAIOLICA ·
A
molti prodotti vengono attribuite caratteristiche e pregi che in realtà essi non hanno.
Per le stufe in maiolica non sono necessari slogan esagerati. Proprio adesso che si parla sempre
più di costi del riscaldamento, sicurezza di rifornimento e tutela dell’ambiente, la stufa in maiolica è,
e rimane, il miglior mezzo di riscaldamento possibile. Perché? Per almeno 10 buoni motivi…
1
Fa risparmiare sul costo del riscaldamento
2
Ci dà sicurezza
contro la crisi
Le stufe a legna in maiolica, anche grazie al loro elevato rendimento energetico, sono il sistema
di riscaldamento migliore per la casa: salutare, efficiente e soprattutto economico. Come deriva dal grafico sottostante, che confronta i costi di diverse fonti di energia, la legna rimane la fonte di energia più
economica e naturale rispetto a qualsiasi altra soluzione che utilizzi gas, combustibili fossili o pellet.
Tra le fonti di riscaldamento domestico, inoltre, ha registrato nel 2015 una
diminuzione notevole rispetto all’anno
precedente, rendendo i sistemi di riscaldamento a legna ancora più economici.
Lo si legge ogni giorno nei giornali: i cicloni negli Stati Uniti paralizzano le raffinerie, nel vicino Oriente i conflitti militari sono all’ordine del giorno, in Iran la
situazione si aggrava o la Russia riduce i trasferimenti di gasolio e metano a causa di tensioni politiche
con gli ex membri dell’URSS. La conseguenza: da noi arriva meno combustibile e i prezzi esplodono. A
ciò si aggiungono, a casa nostra, i danni dovuti al maltempo: migliaia di case rimangono senza corrente,
a causa di tempeste, neve o problemi tecnici. Tutto questo non interessa per niente la stufa in maiolica:
essa non ha bisogno di corrente elettrica e il suo combustibile cresce fuori dalle nostre porte.
3
Rispetta l’ambiente
La stufa in maiolica fa risparmiare anche nel bilancio energetico. Il suo contributo al cambiamento ambientale, che è da ricondurre
in sostanza all’elevato carico di CO2, è pari allo 0%, perché nella stufa
in maiolica la legna brucia in modo neutrale rispetto al CO2. Cosa che
quasi nessuno sa: è uguale se il legno marcisce nel bosco oppure viene bruciato. In entrambi i casi si forma diossido di carbonio e nella
stessa esatta quantità, quella di cui gli alberi hanno bisogno per la
loro crescita. Riscaldare a legna è quindi estrazione di energia nel circolo della natura e per questo risulta particolarmente ecocompatibile.
Presupposto per questo è soprattutto che si scaldi correttamente, cioè
con legna naturale, asciugata all’aria, con contenuto di acqua massimo
del 20%. Questo effetto si ottiene dopo circa due anni di stoccaggio.
4
Regala benessere in casa propria
Il particolare effetto benessere viene dalle mattonelle.
Esse hanno la caratteristica di rilasciare nell’ambiente l’energia
accumulata dal giro fumi interno e dalla maiolica di rivestimento come calore radiante piacevole e salutare. Altri sistemi
di riscaldamento non hanno questo irraggiamento diretto della stanza, ma funzionano secondo il principio della convezione: l’aria viene riscaldata nell’apparecchio, sale verso l’alto e
scende dall’altra parte della stanza verso il basso. Si crea così
un circolo che sì riscalda la stanza, ma mette anche in movimento tutta l’aria dell’ambiente, assieme a tutte le particelle
di polvere. Inoltre le superfici metalliche delle stufe a legna
convenzionali hanno una temperatura così alta che è meglio
non toccarle. La stufa in maiolica al contrario invita a raggomitolarsi e appoggiarvisi in un momento di relax.
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Favorisce la salute
Un intero filone di studi mostra che le
stufe in maiolica contribuiscono sostanzialmente al mantenimento della nostra buona salute. Il calore radiante, paragonabile all’effetto dei raggi
del sole, agisce come riduttore dello stress. Scegliendo una stufa in maiolica, che riscalda per irraggiamento, è possibile ridurre notevolmente le conseguenze che derivano dal riscaldamento per convezione, come ad esempio il movimento di polvere. Ciò è fondamentale per la nostra salute, soprattutto per
le persone che soffrono di allergie. Il calore viene inoltre impiegato come terapia per diverse malattie.
Ad esempio, nell’ospedale AKH di Vienna ciò si è mostrato particolarmente significativo da quando si è
iniziato a favorire il trattamento dei malati di reumatismi con il tiepido calore radiante delle mattonelle.
Un piacevole sollievo dai dolori e l’aumento della mobilità sono stati documentati scientificamente.
10 BUONE RAGIONI PER ACQUISTARE
UNA STUFA IN MAIOLICA
6
È efficiente e adattabile alle
esigenze della vita moderna
Chi non conosce la romantica scena davanti al caminetto? A molti piace stare a guardare le fiamme ardenti del
camino, ma chi ha provato ad allontanarsi da esso più
di due metri sa che l’effetto del calore è nella maggior
parte dei casi secondario. Anche per questo il fumista
ha la soluzione ideale: vedere il fuoco e beneficiare di
un calore efficiente. Tutto questo lo possono fare infatti
le stufe in maiolica con porta dotata di vista fuoco e i
caminetti radianti rivestiti in maiolica. È sufficiente inserire nella propria stufa una porta dotata di un vetro
speciale. Essa consente di godere del rilassante effetto
di vedere il gioco delle fiamme. Allo stesso tempo le
mattonelle fanno sì che il calore venga ceduto in modo
proporzionato e che si diffonda in tutto l’ambiente.
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Il suo utilizzo è comodo e semplice
Scegliere una stufa in maiolica significa anche risparmiare
tempo. Bastano infatti soltanto due cariche di legna al giorno (una
la mattino e una alla sera) per godere di un ambiente caldo 24 h
su 24. Inoltre, la tecnologia moderna ha creato dei dispositivi che
permettono di controllare la combustione in modo meccanico o
elettronico: è sufficiente accendere il fuoco e mettere in funzione
la centralina, nello specifico il Time Control o il Fire
CENTRALINA
Control di Cerampiù, che si occuperanno
FIRE CONTROL Touch o Simply
di prendere l’aria per la combustione e
di chiudere la serranda quando la comSERRANDA
FIRE CONTROL e FIRE CONTROL Klima
bustione sarà terminata. Come rinunciare
al calore che vi avvolge entrando in casa
dopo una giornata di lavoro?
CHIUSURA TEMPORIZZATA
TIME CONTROL e TIME CONTROL KLIMA
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È un vero elemento d’arredo e di design
Certamente esiste ancora la classica stufa in maiolica nella mise
verde e la cupola sopra il corpo massiccio e quadrangolare. Esse però si
sono anche modificate nel tempo. Forme flessibili, uno spettacolo pirotecnico non solo all’interno, ma anche nei colori dell’aspetto esterno che
hanno reso la stufa in maiolica il mezzo di riscaldamento più adattabile
al mondo. Ogni dimensione, ogni forma e ogni design sono possibili,
poiché ognuna di queste unioni di maioliche da parte di mani esperte
possono adattarsi ai desideri del cliente e alle circostanze dell’ambiente. Questo non accade con altri mezzi di riscaldamento.
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È un valore che si può tramandare
Le stufe in maiolica ci sono da centinaia di anni. Nella principale attrazione turistica austriaca, il castello di Schönbrunn, ce ne sono
circa 90, risalenti al diciottesimo secolo. In molte fattorie e locande ci
sono stufe in maiolica che hanno accompagnato intere generazioni.
Questo non vale solo per l’Austria; anche in Italia infatti la stufa in
maiolica è un prodotto molto diffuso da tempo ed è possibile ritrovare in castelli e ville antichi esempi di stufe prestigiose. È un valore che
supera le generazioni e che si può tramandare.
La stube rappresenta anche l’unico mezzo di riscaldamento che riesce
a coniugare tradizione e innovazione: la qualità dei materiali e l’artigianato tradizionale vanno infatti mano nella mano, ieri come oggi e
domani, con le più moderne tecnologie.
SCAMBIATORE ACQUA
Stufa rivestita in maiolica
(Tirolo, XVI sec. ca.)
10 Scalda l’ambiente e non solo…
La stufa in maiolica viene costruita su misura e
sul posto, adattandosi quindi sia alle esigenze e ai gusti
del cliente, sia alla dimensione dell’ambiente da riscaldare. È possibile inoltre dotare la stufa di un inserto con
scambiatore acqua (al posto della tradizionale camera di
combustione in refrattario), per poter utilizzare il calore
prodotto dalla combustione sia per riscaldare l’ambiente,
sia per la produzione di acqua calda: l’impianto viene
collegato con un serbatoio, dal quale è possibile portare
l’acqua calda nelle altre stanze della casa. Questo permette di ottenere un ulteriore risparmio sui costi e un’eccellente resa della stufa.
(tratto da un articolo della Österreichischer Kachelofenverband Wien - Associazione Austriaca Stufe in Maiolica di Vienna)
· LA LEGNA ·
La legna rappresenta una delle più diffuse fonti di energia rinnovabile. Oltre ad essere un combustibile molto
economico, occorre anche ricordare che essa, durante
la combustione, rilascia nell’ambiente esattamente la
stessa quantità di anidride carbonica che rilascerebbe
se fosse lasciata marcire nel bosco. Scegliere una stufa
in maiolica significa quindi non soltanto ridurre i costi
del riscaldamento, ma anche rispettare l’ambiente.
Come scegliere la legna
acqua
fotosintesi
LEGNA
anidride
carbonica
CO2
acqua
vapore acqueo
CALORE
acqua + minerali
essicazione
ossigeno
O2
residui
della combustione
La qualità della legna utilizzata nella stufa è molto importante per garantire una corretta combustione. Ecco allora alcune indicazioni per la corretta scelta della legna:
• Bruciare esclusivamente legna naturale, non trattata e secca con
umidità residua massima del 20%, che corrisponde alla legna tagliata ed essiccata in modo corretto da ca. 2 anni. La legna secca si
riconosce subito dal basso peso. Brucia subito e in modo regolare,
senza sibilare e fischiare. Non si crea condensa sulla superficie e in
camera di combustione. La legna umida invece produce molto fumo
e non ha alcun potere calorifico, in quanto il contenuto di energia
sarà necessario per far evaporare l’acqua contenuta nella legna stessa.
• Ogni tipo di legna è adatto, sia legna dura che tenera: faggio, acero, quercia, betulla, acacia, abete, ecc.
• Usare sempre legna nella pezzatura giusta e non tondini interi, perché la legna rotonda intera
ostruisce il flusso d’aria al suo interno (e l’aria è importante per una buona combustione).
• Bruciare la legna sempre in orizzontale e non in piedi.
• Per ogni carica usare sempre la quantità di legna indicata dal produttore della stufa. Non fare la
carica a singhiozzo con un pezzo dopo l’altro, perché la fiamma non raggiungerebbe mai la temperatura sufficiente per una buona combustione.
• Non inserire mai una quantità superiore a quella indicata, perché la fiamma troppo grande crea
gas incombusti e temperature fumi troppo alte, con pericoli di rotture per l’apparecchio e d’incendio
per la canna fumaria o la casa.
• Lo spessore e la lunghezza della legna devono essere sempre conformi alle indicazioni del produttore: per stufe ad accumulo in maiolica, stufe a legna, caminetti aperti o chiusi, la pezzatura sarà di
ca. 7-10 cm di spessore. La lunghezza dipende dalla dimensione della camera di combustione (va
tenuta leggermente più corta).
È vietato bruciare:
• Carta, giornali, riviste
• Cartone, Tetra Pak, imballi
• Plastiche di tutti i tipi
• Legna verniciata, truciolato, multistrati
• Scarto di legno da cantieri
• Legna da imballi (casse, palette)
• Legna vecchia da mobili, finestre o pavimenti
L’utilizzo di questi materiali
nella stufa provoca l’emissione di fumi aggressivi,
con conseguente corrosione dell’apparecchio e della
canna fumaria.
Ne derivano dunque costi
di manutenzione e riparazione molto elevati.
Come stoccare la legna
Lo stoccaggio è fondamentale per mantenere la qualità della legna. Tutti i tipi di legna dovrebbero venir protetti ca. 2-3 anni contro l’umidità ed essere ben immagazzinati. A questo scopo è bene
prevedere una copertura data da un tetto sporgente della casa,
oppure utilizzare locali come il garage, al riparo dalle intemperie
e ben arieggiati (lasciare sempre aperta la finestra, anche d’inverno). Si consiglia inoltre di accatastare la legna in modo alternato
come foto a lato.
Lo stoccaggio sotto teloni di plastica, in garage poco aerati o cantine non è appropriato. L’umidità presente nella legna può fuoriuscire solo in parte, provocando la formazione di muffe ed una
conseguente perdita del potere calorifico della stessa.
La legna non va stoccata ancora da spaccare, poiché la corteccia
impedisce la fuoriuscita dell’umidità. Per evitare che marcisca, si
dovrà tenere un’altezza dal pavimento di circa 20-30 cm e una
distanza dalle pareti di circa 5-10 cm.
Per quanto tempo devono essere stoccati
i diversi tipi di legna?
Abete e pioppo: 12 mesi
Abete rosso, salice, pino e betulla: 18 mesi
Faggio e alberi da frutto: 24 mesi
Quercia: 30 mesi
come accendere correttamente la stufa
· accensione dall’alto ·
Fuoco senza fumo – il corretto metodo di accensione è una possibilità semplice ed efficace per ridurre notevolmente le emissioni dei fumi.
Con l’accensione dall’alto verso il basso la legna brucia gradualmente.
A differenza dell’accensione dal basso, l’accensione dall’alto permette una combustione più lenta e controllata. I gas che fuoriescono attraverso la fiamma calda
si consumano completamente. Il fuoco viene acceso da sopra e brucia dall’alto
verso il basso, come una candela.
Per quali sistemi di riscaldamento è adatto questo metodo?
Per riscaldamento a legna Caminetti
con uscita fumi verso l’alto
Stufe a legna
Stufe in maiolica
Come si procede?
Preparazione: per
un’accensione con
ridotte emissioni
preparare 4 pezzi
di legna di abete (o
similare) secchi con
uno spessore di 3x3
cm e una lunghezza
di circa 20 cm, insieme ad un accendifuoco (se possibile
ecologico).
Modulo di accensione:
il cosiddetto modulo
di accensione è facilmente preparabile e
sostituisce carta e
cartone. Mettere i 4
pezzi di legna sovrapposti a forma di croce
e tra questi mettere
l’accendifuoco.
Accatastamento della
legna nella camera
di combustione: nelle
camere di combustione grandi, come
nei caminetti, accatastare i ceppi di legna
a forma di croce uno
sopra l’altro. I pezzi
più grandi devono
stare sotto, quelli più
piccoli sopra.
Posizionamento del
modulo di accensione:
il modulo di accensione viene posto sopra
la pila di combustibile
(i pezzi inferiori del
modulo di accensione
trasversali rispetto ai
pezzi in alto della pila
di legna). È sufficiente
un fiammifero e il fuoco è attizzato.
Come riempire le altre camere di combustione?
Camere di combustione
strette: riempire con
la parte anteriore dei
ceppi verso davanti.
Camere di combustione
strette e alte: mettere i
ceppi di legna in posizione verticale.
Camere di combustione
larghe e piatte: riempire
con il lato lungo dei ceppi rivolto verso davanti.
Stufe ad accumulo:
riempire con la parte
anteriore dei ceppi
verso davanti.
Altri consigli per il funzionamento:
• Non riempire troppo la camera di combustione e seguire le istruzioni per l’uso.
• Non strozzare mai il fuoco attraverso la completa chiusura dell’ingresso aria per la combustione
o della valvola uscita fumi.
• Per le cariche successive all’accensione utilizzare solo ceppi di legna singoli. Metterli sulla brace
viva, in modo che il fuoco inizi subito. Per la ricarica non diminuire l’ingresso dell’aria per la
combustione. Nel caso di stufe in pietra ollare o in maiolica non ricaricare continuamente
(effettuare esclusivamente un ciclo di combustione completo).
• Chiudere l’aria per la combustione solo nel momento in cui rimane solo la brace, in modo che
la stufa non raffreddi troppo velocemente.
• Togliere la cenere regolarmente ogni 10-20 cicli di riscaldamento.
• La pulizia regolare effettuata da uno spazzacamino diminuisce le emissioni di polveri sottili.
• Può ottenere altre informazioni rivolgendosi al suo spazzacamino di fiducia o al suo rivenditore.
Cosa può essere bruciato?
Ceppi di legna naturale, essiccati in un luogo protetto per
1-2 anni. La lunghezza degli
spigoli deve essere al massimo 7-9 cm.
Prima di utilizzare la legna,
sarebbe opportuno depositarla
provvisoriamente per almeno
un giorno in una stanza riscaldata. La legna fredda infatti
brucia in modo non ottimale.
Cosa non può essere bruciato?
Per l’accensione sono più adatti
gli accendifuoco ecologici rispetto
alla carta. Il cartone, la legna dei
bancali, cassette, legno di mobili,
resti di restauro, di demolizioni e
costruzioni non si possono utilizzare nelle stufe e nei caminetti. I
fumi prodotti da questi materiali
intaccano l’impianto e danneggiano la nostra salute e l’ambiente.
È vietato bruciare questi materiali.
Senza fumo dopo 5 minuti dall’accensione: fumo significa anche fuliggine e polveri sottili.
Per un buon funzionamento:
il fuoco acceso dall’alto brucia senza fumo dopo 5 minuti dall’accensione.
· USO e manutenzione
DELLA STUFA ·
Prima messa in funzione (dati indicativi, si consiglia di consultare prima il fumista installatore)
Prima di iniziare ad utilizzare la stufa a pieno regime, è necessario farla asciugare, in quanto il fumista
per costruirla ha utilizzato acqua. Occorre dunque accendere la stufa circa 10 volte, con afflusso d’aria
aperto e senza chiuderlo dopo l’accensione. A questo scopo, utilizzare circa 2,5 kg di legna secca. Attendere almeno 8 ore prima di accendere nuovamente la stufa. Ad ogni accensione è possibile aumentare la quantità di legna, fino a raggiungere alla fine la quantità massima di legna di 10 kg.
Consigli di utilizzo
• Usare solo legna come combustibile.
• Caricare la stufa solo con la quantità di legna compresa tra i valori min. e max. come indicato dal
fumista per ogni carica, tenendo conto anche dell’effettivo fabbisogno di calore. Non inserire mai una
quantità superiore o inferiore a quanto indicato dal fumista.
• Non caricare mai la legna con brace ancora calda e non accenderla. È assolutamente sconsigliato ca-
ricare legna la sera precedente per accenderla il mattino dopo. La brace nella cenere può durare anche
3 giorni, la legna potrebbe incendiarsi da sola e di conseguenza si provocherebbe la formazione di gas
che porterebbe all’autocombustione con pericoli d’esplosione e danni per la stufa.
• Non avere nelle immediate vicinanze della stufa un deposito di legna.
• Assicurare sempre un sufficiente apporto di aria comburente, possibilmente attraverso canali di ven-
tilazione che la prelevano direttamente dall’esterno. L’eccessiva strozzatura delle serrande per l’aria
comburente provoca una cattiva combustione con aumento dell’inquinamento atmosferico e notevole
riduzione del rendimento. Una precoce chiusura dell’aria comburente provoca la formazione di creosoto con aumento del pericolo di incendi e di piccole esplosioni nella canna fumaria, fino alla completa
distruzione dell’impianto. La mancanza o l’insufficienza di aria comburente provoca la formazione di
monossido di carbonio con i pericoli d’intossicazione. Si consiglia una centralina automatica (es. Fire
Control di Cerampiù) che gestisca il complesso equilibrio dell’apporto di aria comburente (che tende
a cambiare durante le diverse fasi della combustione) o Time Control per una gestione semplificata.
•
L’uso di impianti meccanici di ventilazione (cappe da cucina, aspiratori, impianti di climatizzazione ecc.)
non devono condizionare negativamente l’apporto di aria comburente. Se necessario aprire le finestre.
•
Se un impianto è rimasto inutilizzato per tempi prolungati deve essere sottoposto ad una verifica da
parte del fumista o installatore.
• La mancata osservanza delle istruzioni d’uso del produttore può causare danni materiali a cose o
persone, spreco di combustibile, riduzione del rendimento ed aumento dell’inquinamento atmosferico.
•
Ricordarsi di far eseguire una manutenzione periodica da parte del fumista, possibilmente durante i
mesi estivi, in modo da preparare la stufa prima di metterla in funzione.
Pulizia e manutenzione
Pulizia del vetro (per stufe con porta dotata di vetro vista fuoco)
Tracce di utilizzo sul vetro ceramico sono inevitabili. È possibile però limitarle attraverso un utilizzo
corretto:
• Lasciare la porta leggermente aperta per alcuni secondi al momento dell’accensione del fuoco
• Utilizzare solo legna asciutta
• Non utilizzare mai carta/carta di giornale per accendere il fuoco
• Se si accende la legna da sopra, essa brucia in modo regolare dall’alto verso il basso, senza fumo.
Ciò riduce di molto la fuliggine nel vetro.
• Chiudere l’afflusso di aria solo nella fase delle braci, in questo modo la pulizia del vetro resta attiva
più a lungo (in automatico con sistema Fire Control o Time Control di Cerampiù)
• Una periodica pulizia del vetro è comunque necessaria, utilizzando specifici prodotti di facile reperibilità.
Pulizia della superficie in maiolica
La maiolica Cerampiù è un prodotto di alta fattura artigianale e come tale può presentare micropuntinature, cavillature ed imperfezioni cromatiche: queste caratteristiche ne testimoniano la pregiata natura. Smalto e maiolica, per il loro diverso coefficiente di dilatazione, producono microscrepolature che ne dimostrano l’effettiva autenticità.
Per la pulizia delle maioliche si consiglia di usare un panno morbido ed asciutto; se si usa un qualsiasi detergente o liquido, quest’ultimo potrebbe penetrare all’interno dei cavilli, evidenziandoli.
Si consiglia di non pulire la stufa quando è calda.
Cenere
Se la legna è di buona qualità, produce solo una piccola quantità di cenere. Lo svuotamento della
cenere sarà dunque necessario soltanto qualche volta per stagione, in base all’intensità di utilizzo.
Un’altezza della cenere fino a 8 cm è consentita.
Manutenzione
La manutenzione e la verifica degli apparecchi che rientrano nella classificazione di impianti termici, deve essere eseguita solo da ditte specializzate e certificate. Questo è richiesto per garantire
lo standard minimo della sicurezza e delle emissioni inquinanti, a garanzia della incolumità per la
popolazione e per l’utilizzatore.
COSA FARE SE:
Nel vetro si deposita troppa fuliggine
Causa:
Soluzione:
Legna troppo umida
Utilizzare legna con umidità massima del 20%
La porta non chiude ermeticamente
Controllare la guarnizione
Registro aria chiuso
Aprire completamente il registro aria
Accensione errata
Mettere ceppi di legna grandi sotto e piccoli
legnetti sopra; accendere il fuoco in modo che
bruci dall’alto verso il basso
Quantità di legna troppo scarsa
Utilizzare la quantità di legna secondo la
grandezza della camera di combustione, come
da istruzioni del fumista
All’apertura della porta esce del fumo
Causa:
Soluzione:
Porta aperta troppo velocemente
Aprire prima la maniglia per consentire una
compensazione della pressione e poi aprire
molto lentamente la porta*
Legna troppo umida
Utilizzare legna con umidità massima del 20%
La canna fumaria non tira
Il fumo deve ritirarsi rapidamente
* la porta non va comunque aperta prima che la combustione sia completa
L’inizio della combustione risulta difficoltoso
Causa:
Soluzione:
Legna troppo umida
Utilizzare legna con umidità massima del 20%
Legna troppo grossa
Spaccare la legna ad uno spessore di 10 cm
e accenderla con piccoli legnetti spess. 1/2 cm
Registro aria chiuso
Aprire completamente il registro aria
Mancanza totale di tiraggio dovuta a bassa
pressione o cattive condizioni atmosferiche
Se possibile preriscaldare la canna fumaria
La combustione è troppo veloce
Causa:
Soluzione:
Pressione canna fumaria troppo alta
- Collegare un regolatore di tiraggio automatico
- Verificare la canna fumaria aprendo la
serranda di ispezione
La camera di combustione si sporca di fuliggine
Causa:
Soluzione:
Temperatura camera di combustione
troppo bassa
Utilizzare legna con umidità massima del 20%
e ben spaccata
Tiraggio canna fumaria troppo debole
o troppo forte
Regolare il tiraggio attraverso
un regolatore di tiraggio automatico
Guarnizione porta difettata
Controllare la guarnizione
Registro aria chiuso
Aprire completamente il registro aria
Accensione errata
Mettere ceppi di legna grandi sotto e piccoli
legnetti sopra; accendere il fuoco in modo che
bruci dall’alto verso il basso
Quantità di legna troppo scarsa
Utilizzare la quantità di legna secondo la
grandezza della camera di combustione, come
da istruzioni del produttore
Il refrattario in camera di combustione presenta delle crepe
Causa:
Soluzione:
Utilizzo grossolano della legna
Inserire la legna attentamente - non lanciarla!
Pezzo particolarmente soggetto all’usura
Le crepe derivano da temperature fino a 900°
e sono perciò una trasformazione naturale
del materiale. In caso di rottura di pezzi di
refrattario più grandi, questi sono da sostituire
Fonti: - Guida Assocosma “Combustione a fiamma pulita”
- Österreichischer Kachelofenverband “Bedienungsanleitung für Ihren Kachelofen”
- Schmid Feuerungstechnik “Das 1x1 des Feuers für Ihre behaglichsten Stunden“
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