Da Lisbona ad Abu Dhabi, il successo di Diga IL NUOVO

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Da Lisbona ad Abu Dhabi, il successo di Diga IL NUOVO
ECC E LLE NZ A I M PR E N D ITO R IALE
|
I N ITAL IA E ALL’ E S TE RO
Imprese
Da Lisbona ad Abu Dhabi
il successo di Diga
Tra i primi ad accorgersi che a fare tendenza nell’Europa del
futuro sarebbe stata Lisbona è stato un gruppo di giovani
imprenditori abruzzesi, fino ad allora impegnati a
operare esclusivamente in Italia. Dai primi investimenti
nella città lusitana agli inizi del 2000, nella quale
Diga è presto diventata uno dei maggiori player
nel real estate, ai recenti interventi a Madrid e
Montecarlo, fino alla presentazione del progetto
per la realizzazione delle Twin Towers di Abu
Dhabi, i cui lavori cominceranno nel 2009.
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di Antonio
Stefano Cianciotta
di
Lucchese
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ella nuova concezione della cucina nelle case portoghesi c’è in fondo il successo di Diga, impresa italiana che in pochi anni è riuscita a
imporre il proprio stile sulle riqualificazioni in atto
nella città lusitana. Gli interventi di Diga, società
composta dagli imprenditori Giancarlo e Michele Di Giuseppe, muovono da una considerazione
molto semplice: la casa deve diventare anche per
le famiglie portoghesi un luogo di serenità e di rifugio dopo una intensa giornata di lavoro.
Per questo la luce ha un ruolo importante nella
definizione dei nuovi spazi. Locali ampi e luminosi, accoglienti saloni, la scoperta di una nuova
dimensione dell’abitare come i sottotetti e le mansarde, prima utilizzati unicamente come luoghi
di rimessaggio, sono gli emblemi del nuovo stile
portoghese made in Italy di Diga. Le soluzioni
architettoniche dell’impresa italiana hanno cominciato a fare tendenza, tanto che nel novembre
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In apertura. Abu Dhabi, panorama della Reem Isle,
l’area dove sorgeranno le Twin Towers che saranno
realizzate da Diga.
1. Le Twin Towers sono state progettate dallo studio
londinese Adjaye Associates, e sorgeranno nell’area
di Reem Isle, nella parte nord della città, a 20 minuti
dall’aeroporto internazionale di Abu Dhabi.
2006 Diga si è vista attribuire il primo premio al Lavorare in Italia e all’estero, quali sono le dif«Salão Imobiliário» di Lisbona per la cura e la qua- ferenze sostanziali in relazione alla burocrazia
lità delle soluzioni architettoniche interne adottate e alla qualità delle imprese?
nella costruzione di uno stabile in via Calçada das «Il mercato comune europeo ha parificato quelle
Necessidades, nel quartiere di Lapa.
che sono le procedure amministrative», osserva Di
Imprenditori edili di seconda generazione, Mi- Giuseppe. «Più che differenze parlerei di peculiachele e Giancarlo Di Giuseppe, dopo avere lavo- rità che distinguono un’area da un’altra. Nei Paesi
rato in Italia, soprattutto a Milano, hanno scelto nei quali abbiamo operato interveniamo sempre
di affrontare il mercato straniero, subdorando con la stessa metodologia: creazione di uno staff
già da qualche anno che la bolla immobiliare sa- tecnico misto italiano e locale alle nostre dirette
rebbe presto scoppiata anche in Italia.
Nasce così, quasi per caso, una straor«Il vantaggio più grande
dinaria avventura nel real estate, che
che abbiamo potuto
li ha portati a operare prima a Lisboriscontrare in Portogallo,
na, dove Diga ha investito complessima anche nella stessa
vamente 120milioni di euro dal 2002,
Madrid, e adesso ad
acquisendo palazzi da riqualificare
Abu Dhabi, è stato che a
nelle aree più importanti della città,
come il Palácio do Alvito, a Largo do
Milano negli interventi
Conde-Barão nel quartiere Santos, o
residenziali di buona
ancora un intero stabile a São Bento,
fattura
si
usano
soluzioni
tecniche e
a pochi minuti a piedi dal Parlamento,
design
che
sono
all’avanguardia
negli
e poi a Madrid, Montecarlo e adesso
ad Abu Dhabi, dove realizzeranno le altri Paesi. Tuttora Milano rappresenta un
Twin Towers, su progetto dello studio laboratorio nel quale con largo anticipo si
londinese Adjaye Associates.
mettono in atto soluzioni architettoniche e
«Rispetto alle soluzioni delle imprese
progettuali che poi trovano applicazione anni
tedesche e spagnole», afferma Giancarlo
Di Giuseppe, project manager di Diga, «i più tardi anche negli altri Paesi».
nostri interventi di riqualificazione si di- Giancarlo Di Giuseppe, project manager Diga
stinguono perché sono ispirati alle nuove tendenze del lifestyle italiano e internaziona- dipendenze, e un periodo di start-up necessario
le. Nella nostra proposta ogni area dell’abitazione a rodare la struttura. Il vantaggio più grande che
diventa il simbolo di un rinnovato interesse verso abbiamo potuto riscontrare in Portogallo, ma anun nuovo modo di concepire le relazioni all’inter- che nella stessa Madrid, e adesso ad Abu Dhabi, è
no del nucleo abitativo. La borghesia portoghese stato che a Milano negli interventi di residenziali
sembra averlo capito, così come i nostri competi- di buona fattura si usano soluzioni tecniche e detors, che stanno modificando i loro progetti sulla sign assolutamente all’avanguardia. Tuttora Milano
falsariga dei nostri. Questo non ci spaventa, anzi ci rappresenta un laboratorio nel quale con largo aninorgoglisce perché è un implicito riconoscimento ticipo si mettono in atto soluzioni architettoniche e
progettuali, che poi trovano applicazione anni più
alla qualità della nostra proposta».
2. Le Twin Towers
saranno destinate a
ospitare residenze
private, uffici e anche
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una importante galleria
d’arte contemporanea.
Le torri sono rivestite
di un particolare
cemento, che insieme
alla superficie in vetro
particolare luminosità
che determina il
cambiamento nel colore
della struttura con il
passare delle ore.
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dell’interno, crea una
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tardi anche negli altri Paesi. Del resto in Italia, a
parte alcune eccezioni, è dagli anni ottanta che gli
imprenditori edili si confrontano con la tutela del
bene ambientale e con la progettazione per il superamento delle barriere architettoniche, per renderle
confortevoli e adatte a una abitazione adeguata.
Il nostro successo all’estero, quindi, è frutto del
know-how acquisito intervenendo e operando in
Italia. Per quanto riguarda la qualità delle imprese
ci siamo trovati molto bene con quelle portoghesi,
che sono affidabili», prosegue Di Giuseppe «ed in
generale non abbiamo mai incontrato alcun tipo di
problema. Da due anni stiamo portando avanti sia
gli interventi di riqualificazione che la costruzione
dei nuovi edifici sempre avvalendoci della stessa
impresa. Il cronoprogramma che avevamo stabilito
è stato rispettato, e contiamo di commercializzare
i primi immobili nel quartiere di São Bento all’inizio del nuovo anno. Ad Abu Dhabi, dove si sta
realizzando una città che si distinguerà da Dubai
perché gli interventi architettonici saranno meno
appariscenti, la struttura urbanistica è stata pensata
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in modo eccellente, sono state definite le aree dove si può edificare e i permessi per costruire sono
consegnati con tempi molto rapidi. Ad esprimere
parere positivo sulla fattibilità del progetto è un
board tecnico, che interviene anche per censurare l’eventuale incongruenza estetica dell’opera che
dovrà essere realizzata. È sempre il board a fornire
ai contractors un elenco di aziende certificate alle
quali attingere per realizzare l’intervento. Anche in
questo caso non abbiamo riscontrato alcun tipo di
problema né di tipo burocratico né con le imprese
che andranno a eseguire i lavori».
Qual è il filo rosso che unisce l’arte contemporanea, il design e il residenziale?
Ancora una volta è stato Milano il luogo ispiratore
di questo trinomio eccellente. A Lambrate, infatti,
stiamo conducendo una serie di interventi progettati praticamente intorno a un nucleo costituito da
una galleria d’arte e da una zona comune espositiva, nella quale si vanno a collocare appartamenti
bilocali e openspace, che si integrano con i luoghi
3. Milano, Via Watt. Un’ex
area artigianale dismessa
sarà adibita a residenziale e
commerciale, il tutto in un
percorso dove è prevista la
collocazione di opere d’arte.
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4. A Milano Lambrate Diga
sta realizzando una serie di
interventi progettati intorno
a un nucleo costituito da una
galleria d’arte e da una zona
comune espositiva, nella
quale si vanno a collocare
appartamenti bilocali e
openspace, che si integrano
con i luoghi dell’arte.
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5. Lisbona, Palacio do Alvito.
dell’arte divenendo un tutt’uno. Seguendo questa
idea si sta sviluppando un progetto analogo sempre
a Milano in via Watt, dove una ex area artigianale
dismessa sarà adibita a residenziale e commerciale,
il tutto in un percorso dove è prevista la collocazione
di opere d’arte. L’attenzione per il design coniugato
all’arte contemporanea l’abbiamo esportata prima
a Lisbona, dove abbiamo inaugurato la galleria
d’arte Kiste, nel Barrio Alto, e adesso ad Abu Dhabi, dove troveranno collocazione all’interno delle
Twin Towers opere d’arte per un valore complessivo di 12 milioni di euro. Attualmente, inoltre, abbiamo avviato una collaborazione importante con
la galleria «Continua» di San Gimignano per la realizzazione sempre a Milano, zona Montegrappa, di
uno stabile che già nella fase della progettazione si
avvarrà del contributo di artisti internazionali contemporanei. La residenza non può più essere solo
il luogo dove si abita, ma deve suscitare qualche
cosa in più, e a nostro avviso il binomio con l’arte
contemporanea offre suggestioni nuove e affascinanti all’immobile e a chi lo vive».
In che modo si concilieranno arte contemporanea e design nel progetto delle Twin Towers
di Abu Dhabi?
Le Twin Towers sono state progettate dallo studio
londinese Adjaye Associates, e sorgeranno nell’area
di Reem Isle, nella parte nord della città, a 20 minuti dall’aeroporto internazionale di Abu Dhabi. Le
Twin Towers saranno destinate a ospitare residenze
private, uffici, e anche una importante galleria d’arte contemporanea, gestita direttamente dalla Fondazione che abbiamo costituito. Le torri sono rivestite
di un particolare cemento, che insieme alla superficie in vetro dell’interno, creano una particolare luminosità che determina il cambiamento nel colore
della struttura con il passare delle ore. Si tratta di un
intervento particolarmente importante, perché costituisce la sintesi di quanto abbiamo prodotto fino
a oggi, e per la prima volta ci proietterà su uno scenario nuovo rispetto a quello dell’Europa.