L`approccio prestazionale

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L`approccio prestazionale
L’APPROCCIO PRESTAZIONALE
(NTC-08)
1.  Concetti alla base dell’intervento
2.  Tipologie tradizionali di intervento
3.  Sistemi di protezione passiva
Giuseppe Andrea FERRO
Ordinario di Scienza delle Costruzioni
Politecnico di Torino
INDICE
2
INDICE
DIAPOSITIVA
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1. NOVITÀ CONCETTUALI E NORMATIVE
1.1 Nuovi riferimenti normativi
1.2 Nuovi riferimenti concettuali
1.3 I terremoti significativi
DIAPOSITIVE 3 –28
Diapositive 3 – 8
Diapositive 9 –14
Diapositive 15 –28
2. LA FILOSOFIA PROGETTUALE (NTC-08)
DIAPOSITIVE 29 –77
2.1 Prog. prestaz. e strategie progettuali
Diapositive 29 -54
2.2 Criteri generali d’intervento nella NTC-08 Diapositive 55 -77
3. SICUREZZA E INTERVENTI NELLA NTC-08 DIAPOSITIVE 78–114
3.1. Valutazioni di sicurezza
Diapositive 78-87
3.2. Tipologie d’intervento
Diapositive 88 –101
3.3. Progetto e indagini, materiali, azioni
Diapositive 102–108
3.4. Costruzioni di c.a. o acciaio
Diapositive 109-113
NOVITÀ NORMATIVE
NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI
scaricabili gratuitamente dal sito:
http://www.cslp.it
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I NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI
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NTC-08 Norme Tecniche per le Costruzioni
Capitolo 2
Sicurezza e
prestazioni attese
Capitolo 3
Azioni sulle costruzioni
2.2 Stati limite
2.4 Vita nominale, classi d’uso e periodo di riferimento
2.5 Azioni sulle costruzioni (2.5.3. Combinazioni delle azioni)
3.2 Azione sismica
3.3 Azioni del vento
Capitolo 4
4.1 Costruzioni di calcestruzzo
Costruz. civili e industr. 4.3 Costruzioni composte di acciaio-calcestruzzo
Capitolo 7
Progettazione per
azioni sismiche
Capitolo 8
Costruzioni esistenti
Capitolo 11
Materiali e prodotti per
uso strutturale
7.4 Costruzioni di calcestruzzo
7.10 Costruzioni e ponti con isolamento e/o dissipazione
7.11 Opere e sistemi geotecnici
8.4 Classificazione degli interventi
8.7 Valutazione e progettazione in presenza di azioni
sismiche (8.7.2 Costruzioni in cemento armato o in acciaio)
11.2 Calcestruzzo
11.3 Acciaio
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I NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI
5
Commenti, approfondimenti ed istruzioni esplicative per la
corretta applicazione delle norme sono contenuti nella:
Circolare n°617 del 02/02/2009
contenente
ISTRUZIONI per l applicazione delle
Norme tecniche per le costruzioni
di cui al D.M. del 14 gennaio 2008
Tale circolare ripercorre i paragrafi delle NTC-08 mantenendo la
stessa numerazione delle norme (i numeri sono preceduti dalla
lettera C che sta per Circolare).
.
Sono presenti inoltre delle APPENDICI che contengono
integrazioni a quanto riportato nella Normativa e nella Circolare.
Si farà riferimento all APPENDICE C8A del capitolo C8
I NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI
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Nell’ottica di riduzione del rischio sismico della costruzione
(insieme di struttura,elementi non strutturali,impianti) utili le:
LINEE GUIDA per il rilevamento della
vulnerabilità degli elementi
non strutturali nelle scuole
(Intesa Rep. 7/CU 28/1/2009)
Nate da problematiche totalmente diverse da quelle sismiche
(vulnerabilità legata a vetustà e mancata manutenzione) sono
comunque utili per capire in che modo affrontare il problema della
valutazione della vulnerabilità di elementi non strutturali.
I NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI
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Istruzioni esplicative sull’obbligatorietà di applicazione delle
norme e sul regime transitorio sono contenuti nella:
CIRCOLARE 11 dicembre 2009
Entrata in vigore delle norme tecniche per le
costruzioni di cui alla NTC-08.
Circolare 5 agosto 2009 Ulteriori considerazioni esplicative. (09A15018)
Il momento di discrimine tra l'utilizzo della vecchia e della
nuova disciplina viene individuato:
q per i lavori pubblici, nell'affidamento dei lavori ovvero
nell'avvio della progettazione definitiva o esecutiva;
q per le costruzioni di natura privatistica, nell'inizio della
costruzione dell'opera o della infrastruttura.
7
I NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI
8
IN SINTESI:
*  Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14.01.2008)
(NTC-08), Cap. 8 –pag. 327-335 (9 pagine)
*  Circ. 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per la
applicazione delle NTC-08, Cap. C8 –pag. 279-303 (25
pagine),
*  C8A - Appendice al CAP. C8 – pag. 374-434 (61
pagine)
*  Eurocode 8: Design of structures for earthquake
resistance, Part 3: Assessment and retrofitting of
buildings –pag. 1-89
Normativa italiana
Normativa europea
I contenuti del Cap.8 delle NTC e della Circ. 617 costituiscono un
riferimento generale che può essere integrato, in casi particolari, da
valutazioni specifiche ed anche alternative da parte del progettista,
COMUNQUE BASATE SU CRITERI E METODI DI COMPROVATA VALIDITÀ.
PREMESSE
NUOVI RIFERIMENTI
CONCETTUALI
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NOVITÀ CONCETTUALI
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LE NTC-08 HANNO LA FINALITÀ PRINCIPALE DI MINIMIZZARE IL
RISCHIO SISMICO DELLA COSTRUZIONE (insieme di struttura, elementi
non strutturali, impianti), NON DELLA SOLA STRUTTURA.
Nuova attenzione nei confronti di resistenza e duttilità di:
q  elementi non strutturali,
q  finiture,
q  impianti
Presa in conto, a fronte di una “domanda sismica” articolata su più livelli
di azione, di una “capacità sismica” articolata su più livelli di prestazione.
Definizione di più stati limite (4 invece dei 2 precedentemente considerati)
finalizzata a garantire una puntuale rispondenza tra capacità e domanda.
Richiesta di strutture robuste e, quindi, duttili, sia localmente che
globalmente, indipendentemente dalla presenza o meno delle azioni
sismiche.
Uso sistematico di modelli di calcolo non lineari, sia localmente che
globalmente.
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DEFINIZIONI LEGATE AL RISCHIO
RISCHIO SISMICO
PV (L)
R
Misura probabilistica della severità degli effetti (perdite=L) prodotte dal sisma in
un sito prefissato, in un periodo temporale di riferimento VR prefissato.
PERICOLOSITÀ SISMICA
PV (I)
R
Misura probabilistica della severità del sisma (Intensità=I) che può venire in un
sito prefissato, in un periodo temporale di riferimento VR prefissato.
VULNERABILITÀ SISMICA
P [D / I,T ]
Misura probabilistica della severità del danno (D) che un manufatto di tipologia
T prefissata subisce per effetto di un sisma di intensità I prefissata.
ESPOSIZIONE
P [E / T ]
Misura probabilistica della quantità di beni e attività (E), che si accompagnano
ad una tipologia T prefissata.
DEFINIZIONI LEGATE AL RISCHIO
Rischio=… Vulnerabilità x Pericolosità x Esposizione
P[L]=
∑ P[L | D, E, T]⋅P[D | I, T]⋅ P[I]⋅ P[T]⋅ P[E | T]
I ,T , E , D
( L:Loss, I:Intensity, T:Tipology, E:Exposure, D:Damage)
La definizione del RISCHIO SISMICO deriva
dall’incrocio di tre competenze:
INGEGNERE
GEOLOGO
ECONOMISTA
STRUTTURISTA
SISMOLOGO
PIANIFICATORE
P[I]
Pericolosità
P[E|T]
Esposizione
P[D|I,T]
Vulnerabilità
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COMPETENZE LEGATE AL RISCHIO
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Le competenze di ingegnere e geologo sono state, fino ad oggi,
sempre presenti anche se, spesso, in contrasto. È invece
sempre mancata la pianificazione, ossia l’economista.
Tale mancanza è dovuta
•  all’atteggiamento con cui si è affrontato il sisma, visto non come
fenomeno sostanzialmente periodico con il quale convivere,
bensì come catastrofe, ossia fenomeno eccezionale
•  all’assenza di un approccio alla valutazione del rischio.
Per ridurre il rischio sismico occorre:
q  assumere, in merito ai rischi, decisioni di carattere politico,
da dibattere pubblicamente
q  intendere la costruzione come insieme di struttura, finiture,
impianti, NON FISSARE L’ATTENZIONE SOLO SULLE
STRUTTURE
La NTC-08 INIZIA A MUOVERSI IN QUESTA DIREZIONE.
MODELLO PROBABILISTICO DEL RISCHIO 14
INTENSITÀ SISMICA
TIPOLOGIA EDILIZIA
I
T
PV (I)
P[D|I,T]
Pericolosità
Vulnerabilità
R
PVR [ L] =
ESPOSIZIONE
P[T]
E
P[E|T]
P[L|D,E,T]
Esposizione
" P [ L | D, E, T ] !P [ D | I , T ] ! P [I ]! P [T ]! P [E | T ]
I ,T , E , D
VR
Si tratta di un procedura teorica, la cui validità è funzione della qualità della
base dati, carente per quanto riguarda i termini evidenziati.
LA LEZIONE DEI TERREMOTI
LA LEZIONE DEI TERREMOTI
SIGNIFICATIVI
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I TERREMOTI
SIGNIFICATIVI
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Nella progettazione antisismica delle strutture alcuni terremoti sono stati
particolarmente “importanti”. In particolare (I COSTI PRESCINDONO
DALL’ESPOSIZIONE):
San Fernando, 6.00 a.m. 9 febbraio 1971, $ 0,5 miliardi, Mw=6,6, 65 morti
Loma Prieta , 5.04 p.m. 17 ottobre 1989, $ 6,0 miliardi, Mw=6,9, 63 morti
Northridge,
4.31 a.m. 17 gennaio 1994, $ 20,0 miliardi, Mw=6,7, 60 morti
Al terremoto di San Fernando, ed in particolare alla diga di Pacoima (Pacoima
Dam), dobbiamo la definitiva affermazione della progettazione in duttilità.
Ai terremoti di Loma Prieta e Northridge, ed in particolare ai danni ai ponti,
dobbiamo l’affermazione del “Displacemente Based Design”, ossia la
progettazione in spostamenti, non solo in resistenza.
Al terremoto di Northridge, ed in particolare ai danni agli ospedali di Sylmar,
dobbiamo la “Vision 2000” e la progettazione prestazionale, ossia la
rinnovata attenzione al rischio sismico, attribuito in buona parte agli
elementi non strutturali ed agli impianti.
SAN FERNANDO
Conosciuto anche come “terremoto
di Sylmar”. La maggior parte dei 65
morti si è avuta nel crollo del
Veteran's Administration Hospital.
Altri ospedali hanno sofferto danni
significativi. Tra questi lo Olive View
Community Hospital in Sylmar.
Centrale la diga di Pacoima, per i
risultati registrati dagli accelerometri
posizionati su di essa dalla USGS.
17
Olive View Community Hospital in Sylmar
SAN FERNANDO
18
Lo strumento 17 sulla diga di Pacoima registra 1.25 g ⇑ alla corda
SAN FERNANDO
CONFRONTO TRA LE REGISTRAZIONI DI TERREMOTI DIVERSI
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CONSEGUENZE SULLA PROGETTAZIONE 20
CONSEGUENZE DEL TERREMOTO DI SAN FERNANDO
PRIMA CONSEGUENZA
- abbandono dei modelli statici e ricerca di modelli dell’azione e della
struttura più aderenti al reale comportamento dinamico.
- si affermano le tecniche che decompongono azione sismica e struttura
in componenti elementari
SECONDA CONSEGUENZA
- presa di coscienza dell’impossibilità di realizzare, in modo
economicamente accettabile, strutture antisismiche elastiche
- si afferma una filosofia di progettazione che accetta l’entrata in campo
plastico della struttura e la utilizza come tecnica di protezione passiva.
CONSEGUENZE SULLA NORMATIVA
21
APPLIED TECHNOLOGY COUNCIL
“TENTATIVE PROVISIONS FOR THE DEVELOPMENT OF SEISMIC
REGULATIONS FOR BUILDINGS” (ATC-3-06 / 1978)
È la prima norma che non solo utilizza la plasticizzazione per ridurre le
azioni di progetto, ma stabilisce anche un legame inverso tra entità della
plasticizzazione e azioni di progetto.
L’entità delle azioni di progetto viene legata alla capacità della struttura di
plasticizzarsi senza collassare, ossia alla duttilità della struttura.
All’aumentare della plasticizzazione della struttura, infatti, si riduce la
rigidezza e aumenta l’energia dissipata per isteresi; di conseguenza si
riducono le forze d'inerzia sulla struttura.
FILOSOFIA DI PROGETTO PRESTAZIONALE
CHE FISSA LE PRESTAZIONI DESIDERATE IN FUNZIONE DEL
LIVELLO DELL’AZIONE SISMICA
CONSEGUENZE SULLA NORMATIVA
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SI VUOLE RIDURRE IL RISCHIO SISMICO L (Loss=perdite)
Rischio sismico = Pericolosità x Vulnerabilità x Esposizione
LA NORMATIVA È FINALIZZATA A PRODURRE EDIFICI CHE:
• sopportino i sismi di minore severità senza danni
• sopportino i sismi di moderata severità senza danno significativo alle
strutture, ma con qualche danno agli elementi non strutturali
• sopportino i sismi di maggiore severità senza crolli e salvando le vite.
• consentano, maggiorando le azioni di un coeff. I, di mantenere operative
alcune strutture essenziali per la sicurezza pubblica ed i soccorsi anche
dopo il sisma di maggiore intensità.
PER OTTENERE LE PRESTAZIONI VOLUTE
SI EFFETTUANO CONTROLLI DI QUALITÀ
LOMA PRIETA
Il terremoto di Loma Prieta è stato un
evento sismico particolarmente violento (ha
raggiunto il IX grado della Scala Mercalli),
Ha causato 63 morti, oltre 3.000 feriti, circa
10.000 sfollati, e ingenti danni agli edifici
ed alle infrastrutture.
Fatalmente il terremoto si è verificato
durante il warm-up per la terza partita di
World Series del 1989, e perciò è stato il
primo grande terremoto ad essere
trasmesso in diretta televisiva.
Il sisma ha causato gravi danni in tutta la
San Francisco Bay Area, più in particolare
nelle città di San Francisco e Oakland, ma
anche in molti altri centri più piccoli della
regione: in particolare molti ponti si sono
spezzati o hanno subito gravi lesioni, tra
cui il Bay Bridge e alcuni ponti e viadotti
delle strade statali.
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LOMA PRIETA
24
Il San Francisco-Oakland Bay Bridge è un
ponte sospeso della Interstate 80 freeway
che attraversa la Baia di San Francisco,
collegando la città di San Francisco con la
città di Oakland e le contee di Contra Costa
e Alameda, sulla sponda orientale della
baia. Il ponte ha uno sviluppo di 8,5 miglia. Il
progetto originale fu di Ralph Modjeski. Il
ponte fu completato nel 1936 ed aperto al
pubblico sei mesi prima del
Golden Gate Bridge.
Nella foto si vedono i danni riportati da uno
dei viadotti d’accesso, caduto dagli appoggi
per lunghezze di sovrapposizione tra travata
e appoggi troppo contenute per sostenere
gli spostamenti imposti alla travata ed alla
pila dal sisma.
LOMA PRIETA
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Parte del “double-deck” conosciuto come
Cypress Street Viaduct, è crollato durante
il terremoto, causando 42 vittime
La ricostruzione della parte danneggiata
ha richiesto circa 10 anni, a causa di
discussioni sorte in merito all’impatto
ambientale. La freeway ha riaperto nel
1997, su un nuovo tracciato, con un costo
di 1,13 miliardi di $.
NORTHRIDGE
26
IL terremoto di Northridge ha causato forti danni
a parcheggi e sovrappassi. Ad esempio un
parcheggio da 2500 auto della “California State
University at Northridge”, distante circa 3 km
dall’epicentro, è crollato.
La I-5/SR14 Interchange , a circa 12
km dall epicentro, era stata
seriamente danneggiata già nel 1971
(San Fernando), quando era ancora in
costruzione.
La costruzione dopo il terremoto è
stata completata usando i progetti
originali, eccetto che per le colonne
non ancora costruite o da ricostruire.
Nei nuovi progetti la spaziatura delle
staffe è stata ridotta e, negli stadi finali
della costruzione, sono stati aggiunti
dei ritegni in corrispondenza dei giunti
di dilatazione.
NORTHRIDGE
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I danni hanno riguardato principalmente i
ponti ed hanno costituito un utile
indicazione in merito all efficacia degli
interventi effettuati dopo Loma Prieta.
Alcune tipologie inusuali (ad esempio,
sulla Route 118 le colonne svasate del
Mission-Gothic Undercrossing) hanno
evidenziato danni inattesi, localizzati
subito al disotto dell’allargamento.
Le tipologie di adeguamento adottate si
sono rivelate, in generale, efficaci (ad
esempio nel Santa Monica freeway (I-10)
sul quale si era intervenuti con camice di
confinamento in acciaio e che non ha
riportato danni).
NORTHRIDGE
28
Danni non strutturali hanno causato la
chiusura temporanea, l’evacuazione o
il trasferimento di pazienti in 10
importanti strutture ospedaliere.
Questi ospedali, senza danni strutturali
sono stati resi inattivi da fughe d’acqua
degli impianti antincendio, nonché da
danni legati a vetri rotti, controsoffitti e
corpi illuminanti caduti, danni agli
ascensori, danni agli impianti elettrici
di emergenza.
Due di questi ospedali, il Los Angeles
County Olive View Medical Center e lo
Holy Cross Medical Center, ambedue
in Sylmar, avevano subito seri danni
strutturali 1971 (San Fernando) ed
erano stati demoliti ed interamente
ricostruiti prima del 1994 (Northridge).
CRITERI GENERALI
LA FILOSOFIA PROGETTUALE
MULTIPRESTAZIONALE
DELLA NTC-08
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LE STRATEGIE PROGETTUALI
STRATEGIE PROGETTUALI
MULTIPRESTAZIONALI
30
STRATEGIE PROGETTUALI MULTIPREST. 31
I danni visti per Loma Prieta e Northridge (forte variabilità, a seconda
della tipologia strutturale, palese evidenza del costo, in termini di
mancata operatività, legato al danneggiamento di ospedali e ponti),
hanno spinto verso una idea di progettazione articolata su:
q  più livelli di domanda sismica,
q  più livelli di prestazione simica.
Si sono affermate due idee progettuali sostanzialmente nuove:
q  PROGETTAZIONE MULTIPRESTAZIONALE per seguire, con la
variabilità della capacità, la variabilità della domanda
q  STRATEGIE PROGETTUALI (coppie capacità-domanda) MULTIPLE
Imponendo la corrispondenza tra capacità e domanda si è mirato alla
riduzione del rischio sismico (mai più terremoti piccoli ma costosi).
Imponendo la strategia di progettazione multiprestazionale si è mirato a
comportamenti variabili, a fronte dello stesso sisma, per costruzioni
aventi importanza diversa, ossia strategie di progettazione legate.
ALL’USO CHE DELLA COSTRUZIONE VIENE FATTO
STRATEGIE PROGETTUALI (NTC-08)
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Le NTC adottano un approccio prestazionale alla
progettazione, (mutuato dalla più recente normativa
USA e segnatamente dalla VISION 2000 del 1995).
Le prestazioni della costruzione sono individuate richiedendo
il rispetto di più stati limite, sia di esercizio che ultimi.
Nel caso della progettazione antisismica, tale rispetto viene
valutato confrontando gli effetti delle azioni sismiche
(domanda) con le corrispondenti prestazioni della
costruzione (capacità) ed accertandosi che:
capacità ≥ domanda
per tutti gli stati limite considerati
PER CIASCUNO DEGLI STATI LIMITE CONSIDERATI
la domanda sismica è legata al periodo di ritorno TR del sisma
cui rapportare la capacità della costruzione
in quel particolare stato limite
STRATEGIE PROGETTUALI MULTIPREST.
OB
50% / 50 anni
Obiettivo
Base
TRTR=72 anni
OE
OC
Obiettivo per
edifici Essenziali
Obiettivo per
edifici Critici
Livello di severità del terremoto
20% / 50 anni
anni
TTR=225
R
10% / 50 anni
TRTR=475 anni
2% / 50 anni
TRTR=2.475 anni
OB
OE
OB
OC
OE
OB
OC
OE
OB
5-E (PC)
del collasso
Prevenzione
3-C (SV)
della vita
Salvaguardia
1-B (OI)
immediata
Occupabilità
1-A (O)
Livelli e campi di prestazione per gli edifici
Operatività
STRATEGIE DI PROGETTAZIONE
NELLE LINEE GUIDA FEMA 356
33
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
34
Al variare del TR sismico, la strategia di progettazione
lega la variabilità della capacità della costruzione
alla variabilità della domanda sismica.
La rispondenza tra variabilità della capacità e variabilità della
domanda è conseguibile seguendo PIÙ STRATEGIE che,
a parità di domanda, vedono la capacità della costruzione
crescere al ridursi del rischio sismico accettato.
IL LIVELLO DI RISCHIO SISMICO ACCETTATO SI LEGA ALL’USO DELLA
COSTRUZIONE ED AI SUOI RIFLESSI SULLA PROTEZIONE CIVILE .
L’approccio poissoniano adottato (NTC-08) lega la domanda
TR = -­‐ VR /ln(1 -­‐ Pn≥1 )
sismica a TR
Per trovare TR occorrono VR = Periodo di riferimento
e Pn≥1 = Probabilità di superamento.
Si ha VR VARIABILE e Pn≥1 FISSO e collegato a ciascuno SL.
TALE SCELTA È APPARSA COME LA PIÙ OPPORTUNA,
OPERATIVAMENTE, MA È COMUNQUE RIDEFINIBILE.
VITA NOMINALE VN (§ 2.4.1 e § C2.4.1)
35
Il periodo di riferimento VR = VN CU si lega alla vita nominale VN attribuita
alla costruzione in fase di progettazione e all’uso cui la costruzione è adibita
nel corso del suo utilizzo e che ne individua il coefficiente d’uso CU.
Con riferimento alla durabilità delle costruzioni, la VN così come definita al §
2.4.1 delle NTC, è la durata (da indicare espressamente negli elaborati di
progetto) per cui dimensionare le strutture ed i particolari costruttivi, scegliere i
materiali e le eventuali applicazioni e misure protettive per garantire il
mantenimento della resistenza e della funzionalità.
La norma prevede, al variare della VN espressa in anni, 3 tipi di costruzioni:
§ le tipo 1 (VN ≤10 anni), Opere provvisorie – Opere in fase costruttiva
§ le tipo 2 (50 anni ≤VN≤100 anni), Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali
e dighe, di dimensioni contenute, o di importanza normale
§ le tipo 3 (VN≥100 anni) Opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe, di grandi
dimensioni, o di rilevante importanza .
Nelle previsioni progettuali dunque, se le condizioni ambientali e d’uso sono rimaste nei
limiti previsti, non prima della fine di detto periodo saranno necessari interventi di
manutenzione straordinaria per ripristinare le capacità di durata della costruzione.
L’effettiva durata della costruzione esce dalle possibilità progettuali di previsione,
venendo a dipendere da eventi futuri fuori dal controllo del progettista.
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CLASSI D’USO, CU (§ 2.4.2 e § C2.4.2)
Le NTC attribuiscono alle costruzioni, in funzione della destinazione
d uso e quindi delle conseguenze di una interruzione di operatività o di un
eventuale collasso sismico, 4 classi d uso e 4 coefficienti d uso CU .
Le 4 classi d uso di cui al § 2.4.2 delle norme corrispondono, a meno di
alcune limitate modifiche delle definizioni, necessarie per il loro adattamento
alla realtà nazionale, alle 4 classi di importanza di cui al § 4.2.5 della EN
1998-1; alle classi d importanza dette la norma europea fa corrispondere
coefficienti d importanza γI analoghi, per significato (1), ai coefficienti d uso
CU della NTC, ma diversi da essi in termini di utilizzo e valori.
CLASSE D USO
I
II
III
IV
COEFFICIENTE CU
0,7
1
1,5
2,0
(1) (EN1998-1 fondo pag. 29) An importance factor γI is assigned to each importance
class. Wherever feasible this factor should be derived so as to correspond to a
higher or lower value of the return period of the seismic event
CLASSI D’USO (§ 2.4.2 e § C2.4.2)
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Classe I: Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli.
Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti
pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali.
Industrie con attività non pericolose per l’ambiente. Ponti, opere infrastrutturali,
reti viarie non ricadenti in Classe d’uso III o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la
cui interruzione non provochi situazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non
provochi conseguenze rilevanti.
Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con
attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe
d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di
emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.
Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche
con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie
con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. Reti viarie di tipo A o B, di
cui al D.M. 5 novembre 2001, n. 6792, “Norme funzionali e geometriche per la
costruzione delle strade”, e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di
collegamento tra capoluoghi di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o
B. Ponti e reti ferroviarie di importanza critica per il mantenimento delle vie di
comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico. Dighe connesse al
funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di energia elettrica
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
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La rispondenza domanda - capacità si lega a 4 stati limite
SLO (SL immediata Operatività)
2 Stati Limite di Esercizio (SLE)
SLD (SL Danno/immediata Occupazione)
SLV (SL salvaguardia della Vita)
2 Stati Limite Ultimi (SLU)
Spost.
SLC (SL prevenzione del Collasso)
u4
Taglio alla base
u3
u2
u1
S-5 Prevenzione del collasso
S-3 Salvaguardia della vita
S-1 Occupabilità immediata
S-2 Controllo del danno
S-4 Limitata sicurezza
strutturale
Campo elastico
Spostamento laterale ultimo piano
DEFINIZIONE STATI LIMITE DI ESERCIZIO 39
STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE)
Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, sia di esercizio che ultimi,
sono individuati riferendosi alle prestazioni della costruzione nel suo
complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali e gli impianti.
Gli stati limite di esercizio sono:
-Stato Limite di Operatività (SLO): a seguito del terremoto la costruzione nel
suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le
apparecchiature rilevanti alla sua funzione, non deve subire danni ed
interruzioni d'uso significativi;
-Stato Limite di immediato utilizzo o di Danno (SLD): a seguito del
terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali,
quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce
danni tali da non mettere a rischio gli utenti e da non compromettere
significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle
azioni verticali ed orizzontali mantenendosi, dunque, immediatamente
utilizzabile pur nell interruzione d’uso di parte delle apparecchiature.
DEFINIZIONE STATI LIMITE ULTIMI
40
STATI LIMITE ULTIMI (SLU)
Gli stati limite ultimi sono:
-Stato Limite di salvaguardia della vita (SLV): a seguito del terremoto la
costruzione subisce rotture e crolli dei componenti non strutturali e significativi
danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita significativa di
rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece
una significativa parte della resistenza per azioni orizzontale e resistenza e
rigidezza per azioni verticali quasi immutate manifestando ancora, nel
complesso, un significativo margine di sicurezza nei confronti del collasso;
-Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC): a seguito del terremoto la
costruzione subisce gravi rotture e crolli dei componenti non strutturali e
strutturali, cui si associa una perdita sostanziale di rigidezza e significativa di
resistenza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva ancora
una significativa parte della rigidezza e resistenza per azioni verticali ed un
esiguo margine di sicurezza nei confronti del collasso.
VALUTAZIONE DELLA DOMANDA
41
OPERATIVAMENTE:
Si valuta (§ 2.4 delle NTC) il periodo di riferimento VR= VN CU
Si ricava poi, per ciascuno degli SL considerati e delle relative
probabilità di eccedenza su VR, il periodo di ritorno del sisma TR
(POISSON); per i 4 SL considerati, si hanno questi TR in funzione di VR:
STATI LIMITE
SLE
SLU
PVR
Valori in anni del periodo di ritorno TR
al variare del periodo di riferimento VR
SLO
81%
(1) 30 anni ≤ TR = 0,6 VR
SLD
63%
TR = VR
SLV
10%
TR = 9,5 VR
SLC
5%
TR = 19,5 VR ≤ 2475 anni (1)
Tali risultati derivano dalla strategia progettuale che impone, al variare di
VR, la costanza della probabilità di superamento PVR che compete a
ciascuno degli stati limite considerati (strategia progettuale di norma).
[1] I limiti inferiore (30 anni) e superiore (2475 anni) per TR sono fissati dall’appendice
A delle NTC e sono dovuti all’intervallo di riferimento della pericolosità sismica
attualmente disponibile; azioni sismiche riferite a TR più elevati possono essere
considerate per opere speciali.
*  STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
42
Al variare della strategia di progettazione, variano i TR relativi ai
diversi Stati Limite (SL) e, dunque, varia l entità della relativa
domanda, cui la capacità della costruzione deve,
necessariamente, adeguarsi.
Di più, mentre per gli SLE ci si riferisce agli spettri di risposta
elastici, per gli SLU ci si riferisce agli spettri di progetto (spettri
elastici divisi per il fattore di struttura q), con ovvie possibilità di
sorpasso degli SLE sugli SLU, al crescere del fattore di
struttura q e al passare dalla CD B alla CD A .
QUALE Stato Limite È DIMENSIONANTE
PER LA COSTRUZIONE?
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
43
Per individuare e motivare i cambiamenti eventualmente
intervenuti, è opportuno sapere:
•  quanta parte di essi sia dovuta alla pericolosità di riferimento
•  quanta parte di essi sia dovuta alle strategie di progettazione.
A tal fine, preliminarmente, per tutti i nodi ricadenti sul territorio
nazionale si è valutato il rapporto tra le risposte spettrali
elastiche massime in accelerazione per PV = 10% (SLV) e per
= 63% (SLD) calcolate su sito di riferimento rigido con
PV
superficie topografica orizzontale (Sottosuolo Tipo A).
Tale valutazione è stata effettuata per VR= 50, 75, 100, 150, 200
anni.
R
R
SLV = a g − SLV ⋅ F0 − SLV
SLD = a g − SLD ⋅ F0 − SLD
SLV
SLD
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
44
I risulta= o>enu= sono riporta= in tabella e rappresenta= nel grafico. Al crescere del periodo di riferimento V R , il rapporto si riduce,
asintoticamente, da 2,573 a 2,281, attestandosi mediamente su 2,415.
Tenuto conto dei valori di q le possibilità che SLD superi SLV, specie in CD A ,
sono significative in media e ancor più sul singolo nodo di rete.
Valori medi di SLV / SLD ed
IC95% al variare di VR
Periodo di
riferimento
VR
SLV / SLD (in accel.) media nazionale del rapporto tra Semax IC95% Intervallo di Confidenza al 95% VR = 50 anni
2.573
1.383
VR = 75 anni
2.478
1.305
VR =100 anni
2.411
1.259
VR =150 anni
2.331
1.180
VR =200 anni
2.281
1.126
0.50
MEDIA
2.415
1.250
0.00
DEV. ST.
0.116
0.101
Coeff. di Var.
5%
8%
3.50
SLV/SLD (-)
3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
25
50
75
100 125 150 175 200
Periodo di riferimento VR (in anni)
45
SLV/SLD SUI PUNTI DELLA RETE
Rapporto in accelerazione SLV/SLD sui nodi della rete, per VR=50 anni
5.00
4.50
4.00
3.50
3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
Valore medio 0.50
Intervallo di confidenza al 95% 0.00
0
2000
4000
6000
8000
10000
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
46
In conseguenza di ciò la NTC-08 impone, per gli SLE, non solo
verifiche di rigidezza, ma anche verifiche di resistenza.
Alla capacità della struttura si chiede dunque di confrontarsi
(per le sole strutture in Classe III e IV) con la domanda relativa
allo spettro di risposta elastico, moltiplicato per un fattore 2/3.
Se tale domanda supera quella dello spettro di progetto
relativo allo SLV, essa sarà dimensionante per la struttura.
Per tutti i nodi della rete ricadenti sul territorio nazionale, si è poi
valutato nuovamente il rapporto tra le risposte spettrali massime
in accelerazione per PV = 10% (SLV) e per PV = 63% (SLD),
ipotizzando un comportamento dissipativo per SLV,
adottando il coefficiente riduttivo 2/3 per SLD.
L’esplorazione, relativa a VR= 50, 75, 100, 150, 200 anni, ha
valutato SLV al variare della duttilità (CD A , CD B ) e del fattore
di struttura q0, adottando, per il fattore di sovraresistenza au/a1, i
valori max. e min.
R
R
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
47
Rappor7 in accelerazione (SLV/q)/(2SLD/3) per VR=50 anni Intervallo di confidenza 95% Valori medi In rosso Valori massimi 3.50
3.00
2.924
Posizione media, su q, della
frontiera tra SLV/q e 2SLD/3
SLV/SLD
SLV/SLD (-)
2.50
1.949
2.00
1.462
1.50
1.170
1.00
0.975
0.50
0.00
2
3
4
5
Fa>ore di stru>ura, q 6
48
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
Costruzioni in cls. – § 7.4.3.2 Fa>ori di stru>ura Stru>ure a telaio, a pare= accoppiate, miste CD”B”min CD”B”max CD“A”min CD“A”max 3.3 3.9 4.95 5.85 4.0 4.4 Stru>ure a pare= non accoppiate 3.0 Stru>ure deformabili torsionalmente 2.0 3.0 Stru>ure a pendolo inverso 1.5 2.0 Risultano dimensionanti:
SLD (zone evidenziate in verde),
SLV (zone evidenziate in rosso)
Se l’edificio ricade in classe d’uso III o IV, è inu=le, almeno nella maggioranza dei casi, spingere la duYlità ai valori della CD A , in quanto, per essi, lo SLD è dimensionante (prevale). Rapporto spe>rale in accel. max. (SLV/q)/(2SLD/3)
q=2
q=3
q=4
q=5
q=6
VR = 50 anni 1.930
1.286
0.965
0.772
0.643
VR = 75 anni 1.867
1.244
0.933
0.747
0.622
VR = 100 anni 1.808
1.205
0.904
0.723
0.603
VR = 150 anni 1.748
1.165
0.874
0.699
0.583
VR = 200 anni 1.711
1.141
0.855
0.684
0.570
Valor medio 1.813
1.208
0.906
0.725
0.604
Dev.Standard 0.088
0.059
0.044
0.035
0.029
5%
5%
5%
5%
5%
0.937
0.625
0.469
0.375
0.312
CV IC95% medio 49
VR (anni) q (-­‐) SLV/q 2SLD/3 100 5 0.723 SLC
Taglio alla base
Taglio alla base
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
VR (anni) q (-­‐) SLV/q 2SLD/3 100 2 1.808 SLV
SLV
SLV
dimensionante
SLD
dimensionante
SLV/q SLD
SLD
2SLD/3
2SLD/3
SLV/q αu/α1
Campo
elastico
αu/α1
Duttilità di progetto
Campo
elastico
Spostamento laterale ultimo piano
Duttilità di
progetto
Spostamento laterale ultimo piano
SLC
50
STRATEGIA PROGETTUALE DI NORMA
Costruzioni in cls. – § 7.4.3.2 Fa>ori di stru>ura Stru>ure a telaio, a pare= accoppiate, miste CD”B”min CD”B”max CD“A”min CD“A”max 3.3 3.9 4.95 5.85 4.0 4.4 Stru>ure a pare= non accoppiate 3.0 Stru>ure deformabili torsionalmente 2.0 3.0 Stru>ure a pendolo inverso 1.5 2.0 Se invece di 2SLD/3
si adotta SLD
Risultano dimensionan=: SLD(zone evidenziate in verde) Le zone acquisite da SLD sono contornate in verde SLV (zone evidenziate in rosso) Rapporto spe>rale in accel. max. SLV/q/SLD
q=2
q=3
q=4
q=5
q=6
VR = 50 anni 1.286
0.858
0.643
0.515
0.429
VR = 75 anni 1.239
0.826
0.620
0.496
0.413
VR = 100 anni 1.205
0.804
0.603
0.482
0.402
VR = 150 anni 1.165
0.777
0.583
0.466
0.388
VR = 200 anni 1.141
0.760
0.570
0.456
0.380
1.207
0.805
0.604
0.483
0.402
0.058
0.039
0.029
0.023
0.019
5%
5%
5%
5%
5%
0.625
0.417
0.313
0.250
0.208
Si prefigura una strategia di Valor medio p r o g e > a z i o n e a n c o r a p i ù Dev.Standard cautela=va della precedente e CV che sfru>a ancora meno la IC95% medio duYlità della stru>ura. STRATEGIE PROGETT. ALTERNATIVE
51
La strategia progettuale impone, al variare del periodo di riferimento VR, la
costanza della probabilità di superamento PVR che compete a ciascuno degli
stati limite considerati (strategia progettuale di norma).
È immediato constatare (v. formula C.3.2.1) che, imponendo PVR=costante al
variare di CU, si ottiene
e dunque, a parità di VN,
TR varia dello stesso fattore CU per cui viene moltiplicata VN per avere VR.
Fissata la vita nominale VN della costruzione e valutato il periodo di ritorno TR,1
corrispondente a CU=1, si ricava il TR corrispondente al generico CU dal
prodotto CU ⋅ TR,1. Al variare di CU, TR e VR variano con legge uguale.
STRATEGIE PROGETTUALI ALTERNATIVE, SONO IPOTIZZABILI
Le NTC (§ 3.2.1) recitano Qualora la protezione nei confronti degli stati limite
di esercizio sia di prioritaria importanza, i valori di PVR forniti in tabella devono
essere ridotti in funzione del grado di protezione che si vuole raggiungere.
È evidente che riduzione delle probabilità di superamento attribuite ai vari stati
limite non può essere arbitraria ma deve allinearsi a precisi concetti di teoria
della sicurezza; in particolare, i livelli di protezione che si debbono
eventualmente accrescere sono solo quelli nei confronti degli Stati Limite di
Esercizio, mentre i livelli di protezione nei confronti degli Stati Limite Ultimi (più
direttamente legati alla sicurezza) possono restare sostanzialmente immutati
perché già ritenuti sufficienti dalla normativa.
STRATEGIE PROGETT. ALTERNATIVE
52
Per rispettare le limitazioni testé citate, al variare della classe d uso e del
coefficiente CU, si può utilizzare CU non per aumentare VN, portandola a VR, ma
per ridurre PVR . In tal caso si ha:
Detto TR,a il periodo di ritorno ottenuto con la strategia progettuale di norma e
TR,b il periodo di ritorno ottenuto con la strategia progettuale appena illustrata, il
rapporto R tra i due periodi di ritorno varrebbe:
Con gli andamenti, al variare di CU e PVR , riportati nel grafico successivo.
STRATEGIE PROGETT. ALTERNATIVE
53
Con la strategia ipotizzata, si rispettano le condizioni preliminarmente indicate
come irrinunciabili (sostanziale costanza di T R , dunque protezione
sostanzialmente immutata, per i valori di PVR relativi agli SLU ossia per PVR
≤10%, significativa crescita di TR, dunque protezione significativamente
incrementata, per i valori di PVR relativi agli SLE ossia per PVR ≥60%).
Si può ora valutare come modificare direttamente le PVR .
Per modificare, al variare di CU, i valori di PVR nel periodo di riferimento VR per
ottenere gli stessi valori di TR suggeriti dalla nuova strategia, basta imporre R=1
nella formula C.3.2.2 ed indicare con P*VR i nuovi valori di PVR , così ottenendo:
Si ricavano così, al variare di CU, i valori di P*VR a partire dai valori di PVR ; tali
valori sono riportati, insieme ai valori di TR corrispondenti, nella tabella C.3.2.II.
Adottando la nuova strategia, al crescere di CU i valori dei P*VR corrispondenti
agli Stati Limite di Esercizio (SLE) si riducono sensibilmente ed i
corrispondenti TR crescono, mentre i valori dei P*VR corrispondenti agli Stati
Limite Ultimi (SLU) ed i corrispondenti TR, sostanzialmente non variano.
STRATEGIE PROGETT. ALTERNATIVE
54
Se dunque la protezione nei confronti degli SLE è di prioritaria importanza, si
possono sostituire i valori di PVR con quelli di P*VR, così conseguendo una
miglior protezione nei confronti degli SLE.
La strategia progettuale testé ipotizzata, peraltro, conduce ad un’opera
decisamente più costosa e dunque è lecito adottarla unicamente nei casi in
cui gli SLE siano effettivamente di prioritaria importanza.
CRITERI GENERALI
55
CRITERI GENERALI D’INTERVENTO
NELLA NTC-08
LE PECULIARITÀ DEL PROBLEMA
56
Dalla Circolare esplicativa (C8):
Il problema della sicurezza delle costruzioni esistenti è di
fondamentale importanza in Italia, da un lato per l’elevata
vulnerabilità, soprattutto rispetto alle azioni sismiche, dall’altro
per il valore storico-architettonico-artistico-ambientale di gran
parte del patrimonio edilizio esistente. A ciò si aggiunge la
notevole varietà di tipologie e sub-tipologie strutturali […].
Ne deriva una particolare complessità delle problematiche
coinvolte ed una difficile standardizzazione dei metodi di verifica e
di progetto e dell’uso delle numerose tecnologie di intervento
tradizionali e moderne oggi disponibili.
Per questo, più che nelle altre parti delle NTC, è stato seguito un
approccio prestazionale, con l adozione di poche regole di
carattere generale ed alcune indicazioni importanti per la
correttezza delle diverse fasi di analisi, progettazione, esecuzione.
56
NTC-08 - § 8.1 OGGETTO
57
q Il presente capitolo definisce i criteri generali per:
v  la valutazione della sicurezza;
v  la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo degli interventi
sulle costruzioni esistenti.
q È definita costruzione esistente quella che abbia la
struttura completamente realizzata, (quando ?)
q alla data della redazione della valutazione di sicurezza e/o
del progetto di intervento.
NTC-08 - § 8.2 CRITERI GENERALI
58
*  Per quanto non diversamente specificato nel presente
capitolo,
*  le disposizioni di carattere generale contenute negli altri
capitoli della presente Norma costituiscono il riferimento
anche per le costruzioni esistenti.
*  Nel caso di interventi non dichiaratamente strutturali
(impiantistici, di ridistribuzione degli spazi, ecc.)
*  dovrà essere valutata la loro possibile interazione con gli
SLU e gli SLE della struttura o parti di essa.
NTC-08 - § 8.2 CRITERI GENERALI
59
q Valutazione della sicurezza e progettazione degli interventi,
devono tenere conto dei seguenti aspetti:
v - la costruzione riflette lo stato delle conoscenze
al tempo della sua realizzazione;
v - difetti di impostazione e realizzazione
possono essere insiti e non palesi ;
v - effetti di azioni passate, anche eccezionali,
possono essere non completamente manifesti;
v - degrado e/o modifiche significative
rispetto alla situazione originaria, possono essere presenti nelle
strutture
NTC-08 - § 8.2 CRITERI GENERALI
60
*  Nel definire i modelli strutturali, si terrà conto che la
conoscenza di:
v geometria e dettagli costruttivi (già fissati)
dipende solo dalla documentazione disponibile e dal livello di
approfondimento delle indagini conoscitive;
v proprietà meccaniche dei materiali (già fissate)
non risente di incertezze di produzione e posa in opera ma solo
della omogeneità dei materiali allo interno della costruzione, del
livello di approfondimento delle indagini conoscitive, della
affidabilità delle stesse;
v carichi permanenti (già fissati)
dipende dal livello di approfondimento delle indagini conoscitive.
NTC-08 - § 8.2 CRITERI GENERALI
61
*  Nel definire i modelli strutturali, si dovrà prevedere
l’impiego di:
v metodi di analisi e di verifica
dipendenti da completezza e affidabilità della informazione
disponibile
v adeguati fattori di confidenza
che modificano i parametri di capacità in funzione del livello di
conoscenza relativo a geometria, dettagli costruttivi e
materiali.
NTC-08 - §8.2 CRITERI (Materiali:cls)
62
COSTRUZIONI NUOVE
*  Nelle nuove costruzioni i γ riduttivi delle resistenze si
legano alla dispersione, rispetto alla media, della
resistenza dei materiali (portano ai frattili 8% inferiori).
*  Tale resistenza è una resistenza di progetto (ipotetica) in
quanto il materiale non esiste ancora; addirittura si fissano per
esso controlli di accettazione (v. tabelle cls.)
NTC-08 - Cap. 11.2 - Resistenza del cls.
fR(r)
s
Rcd
Rck Rm
r
63
Il valore caratteristico cubico è:
Rck = Rm – 1.4 s con s = deviazione st.
Pr[R<Rck] = 8%
Il valore di calcolo cubico è:
Rcd = 0,85Rck / γc
γc =1,5,
Rcd =0,57Rck
Il valore di calcolo cilindrico è:
fcd = 0,83 Rcd= 0,47Rck
Per coefficiente di variazione s/Rm > 0,15, occorrono controlli più
accurati (v §11.2.6).
NON SONO ACCETTABILI CALCESTRUZZI CON s/RM > 0,30.
NTC-08 - § 8.2 CRITERI GENERALI (Mater.) 64
COSTRUZIONI NUOVE
COSTRUZIONI ESISTENTI
q Nelle nuove costruzioni i γ riduttivi delle resistenze si
legano alla dispersione, rispetto alla media, della resistenza
dei materiali (frattili 8% inferiori).
q Tale resistenza è una resistenza di progetto (ipotetica) in quanto
il materiale non esiste ancora; addirittura si fissano per esso
controlli di accettazione (v. tabelle cls.)
q  Nelle costruzioni esistenti, invece, ottenere una stima
corretta delle resistenze dipende solo dall’effettuazione di
opportune indagini.
q  Dunque i γ riduttivi delle resistenze si legano alla qualità delle
indagini, invece che alla dispersione connessa alla effettiva
realizzazione, e fanno passare dai valori medi ai valori
caratteristici.
NTC-08 - §8.5.3 CAR. MECC. MATERIALI
65
*  Per un’adeguata conoscenza delle caratteristiche dei
materiali e del loro degrado, ci si baserà su:
v documentazione già disponibile,
v verifiche visive in situ
v indagini sperimentali.
*  Le indagini dovranno essere motivate, per tipo e quantità,
dal loro effettivo uso nelle verifiche; nel caso di beni culturali
e nel recupero di centri storici, dovrà esserne considerato
l impatto in termini di conservazione del bene.
*  I valori delle resistenze meccaniche dei materiali vengono
valutati sulla base delle prove effettuate sulla struttura e
prescindono dalle classi discretizzate previste nelle norme per le
nuove costruzioni.
NTC-08-§8.5.4 LIV. CON., FAT. CONF.
66
*  Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi
conoscitive, saranno individuati i “livelli di conoscenza” dei
diversi parametri coinvolti nel modello (geometria, dettagli
costruttivi e materiali), e definiti i correlati “fattori di
confidenza”, da utilizzare come ulteriori coefficienti parziali di
sicurezza che tengono conto delle carenze nella conoscenza
dei parametri del modello.
Intervalli di confidenza al
95% per il valore atteso
della resistenza a trazione
in funzione della velocità
ultrasonica misurata
PECULIARITÀ COSTR. ESISTENTI
67
*  Nelle costruzioni esistenti è cruciale la conoscenza della
struttura (geometria e dettagli costruttivi) e dei materiali che la
costituiscono (calcestruzzo, acciaio, mattoni, malta).
*  È per questo che viene introdotta un’altra categoria di fattori, I
“fattori di confidenza”, strettamente legati al livello di
conoscenza conseguito nelle indagini conoscitive, e che vanno
preliminarmente a ridurre i valori medi di resistenza dei
materiali della struttura esistente, per ricavare i valori da
adottare, nel progetto o nella verifica, e da ulteriormente ridurre,
quando previsto, mediante i coefficienti parziali di sicurezza.
EC2, ALLEGATO A - A.1 GENERAL
68
*  (1) The partial factors for materials given in 2.4.2.4
correspond to geometrical deviations of Class 1 in ENV
13670-1 and normal level of workmanship and inspection
(e.g. Inspection Class 2 in ENV 13670-1).
*  (2) Recommendations for reduced partial factors for
materials are given in this Informative Annex.
*  Note: For more information see Annex B of EN 1990.
EC2, ALLEGATO A - A.2 IN SITU C. S.
69
*  A.2.1 Reduction based on quality control and reduced
deviations
*  (1) If execution is subjected to a quality control system,
which ensures that unfavourable deviations of cross-section
dimensions are within the reduced deviations given in Table A.1,
the partial safety factor for reinforcement may be reduced
to γs,red1.
*  The value of γs,red1 for use in a Country may be found in its
National Annex. The recommended value is 1,1 (1,15).
EC2, ALLEGATO A - A.2 IN SITU C. S.
70
*  Under the condition given in A.2.1 (1), and if the coefficient
of variation of the concrete strength is shown not to exceed
10 %, the partial safety factor for concrete may be reduced to
γc,red1.
*  Note: The value of γc,red1 for use in a Country may be found in
its National Annex. The recommended value is 1,4 (1,5).
EC2, ALLEGATO A - A.2 IN SITU C. S.
71
*  A.2.2 Reduction based on using reduced or measured
geometrical data in design
*  (1) If the calculation of design resistance is based on
critical geometrical data, including effective depth (see Figure
A.1), which are either:
v - reduced by deviations, or
v - measured in the finished structure,
*  the partial safety factors may be reduced to γs,red2 and γc,red2.
*  Note: The values of γs,red2 and γc,red2 for use in a Country may
be found in its National Annex. The recommended value of
γs,red2 is 1,05 and of γc,red2 is 1,45.
EC2, ALLEGATO A - A.2 IN SITU C. S.
72
*  A.2.3 Reduction based on assessment of concrete strength
in finished structure
*  (1) For concrete strength values based on testing in a
finished structure or element, γc may be reduced by the
conversion factor η.
*  Note: The value of η for use in a Country may be found in its
National Annex. The recommended value is 0,85.
*  The value of γc to which this reduction is applied may
already be reduced according to A.2.1 or A.2.2. However, the
resulting value of the partial factor should not be taken less than
γc,red4.
*  Note: The value of γc,red4 for use in a Country may be found in
its National Annex. The recommended value is 1,3.
NTC-08-§ 8.2CRITERI GENERALI(perm.)
73
q COSTRUZIONI NUOVE
q Nelle nuove costruzioni i γ maggiorativi dei carichi
permanenti si legano alla dispersione, rispetto alla media,
dei valori effettivi (frattili 5% superiori).
q Tale valore è un valore di progetto (ipotetico) in quanto la
costruzione non esiste ancora.
73
NTC-08 - § 3.1.1,2,3,4 Pesi e carichi
74
Il valore caratteristico è:
Sk = µS + 1.64 σS
q  Pr[S<Sk] = 95%
Il valore di calcolo è:
Sd = Sk · γS
γS si ottiene da studi di calibrazione
fS(s)
Sd
σS
µS Sk
s
NTC-08 - § 3.1.1, 2, 3, 4 - Pesi e carichi,
75
8.5.5 AZIONI
I valori delle azioni e le loro combinazioni da considerare nel
calcolo, sia per la valutazione della sicurezza sia per il progetto
degli interventi, sono quelle definite dalla presente norma per le
nuove costruzioni, salvo quanto di seguito precisato.
Per i carichi permanenti, un accurato rilievo geometrico-strutturale
e dei materiali potrà consentire di adottare coefficienti parziali
modificati, assegnando valori di γG adeguatamente motivati.
Nei casi per i quali è previsto l’adeguamento, i valori di calcolo
delle altre azioni saranno quelli previsti dalla presente norma.
75
NTC-08-§ 8.2 CRITERI GENERALI (perm.)
COSTRUZIONI NUOVE
76
COSTRUZIONI ESISTENTI
q Nelle nuove costruzioni i γ maggiorativi dei carichi
permanenti si legano alla dispersione, rispetto alla media,
dei valori effettivi (frattili 5% superiori).
q Tale valore è un valore di progetto (ipotetico) in quanto la
costruzione non esiste ancora.
q  Nelle
costruzioni esistenti, invece, ottenere una stima corretta
dei carichi permanenti dipende solo dall effettuazione di
opportune indagini.
q  Ecco dunque che i γ maggiorativi dei carichi permanenti si
legano alla qualità delle indagini invece che alla presunta
dispersione connessa alla effettiva realizzazione e fanno
passare dai valori caratteristici ai valori di calcolo.
NTC-08 - § 8.5.5 AZIONI (perm.)
77
*  I valori delle azioni e delle loro combinazioni, da considerare
nel calcolo, sia per la valutazione della sicurezza sia per il
progetto degli interventi, sono quelli definiti dalla presente
norma per le nuove costruzioni, salvo quanto di seguito
precisato:
v Per i carichi permanenti, un accurato rilievo geometricostrutturale e dei materiali consentirà di adottare coefficienti
parziali modificati, assegnando valori di γG adeguatamente
motivati (invece di γG1=1,3 e γG2=1,5).
*  Nei casi per i quali è previsto l’adeguamento, i valori di
calcolo delle altre azioni saranno quelli previsti dalla
presente norma.
SICUREZZA E INTERVENTI
SICUREZZA E INTERVENTI
NELLA NTC-08
78
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA
VALUTAZIONI DI SICUREZZA
79
NTC-08-§8.3 VALUTAZIONE SICUREZZA
80
Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, sia di esercizio
che ultimi, sono individuati riferendosi alle prestazioni della
costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali,
non strutturali e gli impianti.
d
STATI
LIMITE DI
ESERCIZIO
SLD
SLO
STATI
LIMITE
ULTIMI
F
SLV
SLC
F
CURVA DI
CAPACITÀ
d
Rif: EERI, Earthquake Engineering Research Institute
NTC-08- §8.3 VALUTAZIONE SICUREZZA
81
*  La valutazione della sicurezza e la progettazione degli
interventi:
v potranno essere eseguiti con riferimento ai soli SLU.
*  Nel caso in cui si effettui la verifica anche nei confronti degli
SLE
v i relativi livelli di prestazione possono essere stabiliti dal
Progettista, di concerto con il Committente.
*  Le Verifiche agli SLU possono essere eseguite rispetto alla
condizione di salvaguardia della vita umana (SLV) o, in
alternativa, alla condizione di (prevenzione del) collasso
(SLC).
81
NTC-08-§8.3 VALUTAZIONE SICUREZZA
82
*  Le costruzioni esistenti devono essere sottoposte a
valutazione della sicurezza, quando ricorra anche una sola
delle seguenti situazioni:
v riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa
della struttura o di alcune sue parti dovuta ad azioni
ambientali (sisma, vento, neve e temperatura),
v significativo degrado e decadimento delle caratteristiche
meccaniche dei materiali,
v (effetto di) azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni),
v  situazioni di funzionamento ed uso anomalo,
v  deformazioni significative imposte da cedimenti del terreno di
fondazione;
NTC-08-§8.3 VALUTAZIONE SICUREZZA
83
v provati gravi errori di progetto o di costruzione;
v cambio della destinazione d uso della costruzione o di
parti di essa, con variazione significativa dei carichi variabili
e/o della classe d’uso;
v interventi non dichiaratamente strutturali, qualora essi
interagiscano, anche in parte, con elementi aventi funzione
strutturale e, in modo consistente, ne riducano la capacità o
ne modifichino la rigidezza.
Dall’obbligo della verifica è normalmente esclusa la situazione
determinata da una variazione :
v  delle azioni che interviene a seguito di una revisione della
Normativa, per la parte che definisce l’entità delle azioni,
v  delle zonazioni che differenziano le azioni ambientali (sisma,
neve, vento) nelle diverse parti del territorio.
NTC-08-§8.3 VALUTAZIONE SICUREZZA
84
*  Qualora le circostanze di cui ai punti precedenti riguardino
porzioni limitate della costruzione, la valutazione della
sicurezza potrà essere limitata agli elementi interessati e a
quelli con essi interagenti, tenendo presente la loro funzione
nel complesso strutturale.
*  La valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire
se:
v l’uso della costruzione possa continuare senza interventi;
v l’uso debba essere modificato (declassamento, cambio di
destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele nell’uso);
v sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la
capacità portante.
Circ.617-§C8.3VALUTAZIONE SICUREZZA
85
*  Tali provvedimenti sono necessari e improcrastinabili
quando non siano soddisfatte le verifiche relative alle
azioni controllate dall’uomo, ossia prevalentemente ai carichi
permanenti e alle altre azioni di servizio.
*  Più complessa la situazione in caso di inadeguatezza di
un’opera rispetto alle azioni ambientali, non controllabili
dall’uomo e soggette ad ampia variabilità nel tempo ed
incertezza nella determinazione.
*  In tali casi non si può imporre l’obbligatorietà:
v  dell’intervento,
v del cambiamento di destinazione d’uso,
v della messa fuori servizio dell’opera,
*  non appena se ne riscontri l’inadeguatezza.
Circ.617-§C8.3VALUTAZIONE SICUREZZA
86
*  Le decisioni da adottare dovranno necessariamente essere
calibrate sulle singole situazioni (in relazione alla gravità
dell’inadeguatezza, alle conseguenze, alle disponibilità
economiche e alle implicazioni in termini di pubblica incolumità).
*  Saranno i proprietari o i gestori delle singole opere, siano
essi enti pubblici o privati o singoli cittadini, a definire il
provvedimento più idoneo, eventualmente individuando uno o
più livelli delle azioni, commisurati alla vita nominale restante e
alla classe d’uso, rispetto ai quali si rende necessario effettuare
l’intervento di incremento della sicurezza entro un tempo
prestabilito.
86
NTC-08-§8.3 VALUTAZIONE SICUREZZA
87
q La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni qual volta
si eseguano gli interventi strutturali di cui al punto 8.4, e dovrà
determinare il livello di sicurezza PRIMA E DOPO
l’intervento.
q Il Progettista dovrà esplicitare, in un’apposita relazione, i
livelli di sicurezza attuali o raggiunti con l’intervento e le
eventuali conseguenti limitazioni da imporre nell’uso della
costruzione.
CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI
88
TIPOLOGIE DI INTERVENTO NELLA
NTC-08
NTC-08- §8.4 CLASS. INTERVENTI
89
Si individuano le seguenti categorie di intervento:
interventi di ADEGUAMENTO atti a conseguire i livelli
A
di sicurezza previsti dalle presenti norme;
M interventi di MIGLIORAMENTO atti ad aumentare la
sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente
raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme;
RIPARAZIONI o INTERVENTI LOCALI che interessino
R elementi isolati, e comunque comportino un
miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.
Gli interventi di adeguamento e miglioramento devono essere
sottoposti a collaudo statico.
CLASSIFICAZIONE INTERVENTI
90
ADEGUAMENTO e MIGLIORAMENTO si distinguono dalla
RIPARAZIONE in quanto sono interventi distribuiti sulla struttura,
non locali:
- un intervento distribuito riguarda in modo uniforme tutta la
struttura e può comportare modifiche anche sostanziali nella
distribuzione delle sollecitazioni sulla struttura;
- un intervento locale riguarda elementi strutturali isolati della
costruzione e non comporta variazioni sostanziali in termini di
distribuzione delle sollecitazioni sulla struttura.
90
Circ.617- §C8.4 CLASS. INTERVENTI
91
Dalla Circolare 617 (C8.4):
Indipendentemente dall’appartenenza ad una delle tre categorie
individuate dalle NTC, è opportuno che gli interventi, anche non
sismici, siano primariamente finalizzati alla eliminazione o
riduzione significativa di carenze gravi legate ad errori di progetto
e di esecuzione, a degrado, a danni, a trasformazioni, etc.
per poi prevedere l’eventuale rafforzamento della struttura
esistente, anche in relazione ad un mutato impegno strutturale.
91
NTC-08 - §8.4 CLASS. INTERVENTI
92
*  Per i beni di interesse culturale in zone dichiarate a rischio sismico,
Prot. 10953 del 2 dicembre 2010, circolare n. 26” Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale allineate alle nuove Norme tecniche per le costruzioni, è in ogni caso
possibile limitarsi ad interventi di miglioramento, effettuando la
relativa valutazione della sicurezza.
*  Introduzione dello stato limite SLA
Dalla Circolare 617 (C8.4):
Per gli interventi finalizzati alla riduzione della vulnerabilità sismica
sui beni del patrimonio culturale vincolato, un opportuno
riferimento è costituito dalla Direttiva del Presidente del Consiglio
dei Ministri per la valutazione e riduzione del rischio sismico del
patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le
costruzioni del 12 ottobre 2007. Tale direttiva è adottabile per le
costruzioni di valenza storico-artistica, anche se non vincolate.
NTC-08- §8.4.1 INTERVENTI DI ADEGUAM. 93
A
È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e,
qualora necessario, all’adeguamento della costruzione, a
chiunque intenda:
a) sopraelevare la costruzione;
b) ampliare la costruzione con opere strutturalmente connesse
alla costruzione;
c) apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che
comportino incrementi dei carichi globali in fondazione
superiori al 10%; resta comunque fermo l’obbligo di procedere
alla verifica locale delle singole parti e/o elementi della struttura,
anche se interessano porzioni limitate della costruzione;
NTC-08- §8.4.1 INTERVENTI DI ADEGUAM. 94
A
d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la
costruzione mediante un insieme sistematico di opere che
portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente.
*  In ogni caso, il progetto dovrà essere riferito all’intera
costruzione e dovrà riportare le verifiche dell’intera struttura
post-intervento, secondo le indicazioni del presente capitolo.
*  Una variazione dell’altezza dell’edificio, per la realizzazione
di cordoli sommitali, sempre che resti immutato il numero di
piani, non è considerata sopraelevazione o ampliamento, ai
sensi dei punti a) e b). In tal caso non è necessario procedere
all adeguamento, salvo che non ricorrano le condizioni di cui ai
precedenti punti c) o d).
Circ.617-§C8.4.1 INTERVENTI ADEGUAM.
95
A
Indipendentemente dalle problematiche strutturali specificamente
trattate nelle NTC, le sopraelevazioni, nonché gli interventi che
comportano un aumento del numero di piani, sono ammissibili
solamente ove siano compatibili con gli strumenti urbanistici.
La valutazione della sicurezza, nel caso di intervento di
adeguamento, è finalizzata a stabilire se la struttura, a seguito
dell intervento, è in grado di resistere alle combinazioni delle
azioni di progetto contenute nelle NTC, con il grado di sicurezza
richiesto dalle stesse.
Non è, in generale, necessario il soddisfacimento delle
prescrizioni sui dettagli costruttivi (per esempio armatura minima,
passo delle staffe, dimensioni minime di travi e pilastri, ecc.)
valide per le costruzioni nuove, purché il Progettista dimostri che
siano garantite comunque le prestazioni in termini di resistenza,
duttilità e deformabilità previste per i vari stati limite.
95
NTC-08 - §8.4.2 INTERVENTI DI MIGL.
96
M
*  Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che
siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di
resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate.
*  È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi in cui
non ricorrano le condizioni specificate al paragrafo 8.4.1.
*  Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere
estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente
interessate da modifiche di comportamento, nonché alla
struttura nel suo insieme.
Circ.612- §C8.4.2 INTERVENTI MIGL.
M
97
La valutazione della sicurezza per un intervento di miglioramento
è obbligatoria e finalizzata a determinare l entità massima delle
azioni, considerate nelle combinazioni di progetto previste, cui la
struttura può resistere con il grado di sicurezza richiesto. Nel caso
di intervento di miglioramento sismico, la valutazione della
sicurezza riguarderà, necessariamente, la struttura nel suo
insieme, oltre che i possibili meccanismi locali.
Sono di miglioramento tutti gli interventi che, non rientrando
nell’adeguamento, fanno variare significativamente la rigidezza, la
resistenza e/o la duttilità dei singoli elementi o parti strutturali e/o
introducono nuovi elementi strutturali, così che il comportamento
strutturale locale o globale, particolarmente rispetto alle azioni
sismiche, ne sia significativamente modificato in senso
migliorativo, ad esempio impegnando maggiormente gli elementi
più resistenti, riducendo le irregolarità in pianta e in elevazione,
trasformando i meccanismi di collasso da fragili a duttili.
97
NTC-08 - §8.4.3 INTERVENTI DI RIPAR.
98
R
*  In generale, gli interventi di questo tipo riguarderanno
singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno
porzioni limitate della costruzione.
*  Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere
riferiti alle sole parti e/o elementi interessati e documentare
che, rispetto alla configurazione precedente al danno, al
degrado o alla variante:
v n on si siano prodotte sostanziali modifiche al
comportamento delle altre parti e della struttura nel suo
insieme
v gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni
di sicurezza preesistenti.
NTC-08 - §8.4 CLASS. INTERVENTI
99
R
8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE
*  La relazione di cui al par. 8.2, in questi casi, potrà essere
limitata alle sole parti interessate dall’intervento ed a quelle
con esse interagenti, e dovrà:
v documentare le carenze strutturali riscontrate, risolte e/o
persistenti,
v indicare le eventuali conseguenti limitazioni all’uso della
costruzione.
NTC-08 - §C8.4.3 CLASS. INTERVENTI
100
R
Rientrano in questa tipologia tutti gli interventi di riparazione,
rafforzamento o sostituzione di singoli elementi strutturali (travi,
architravi, porzioni di solaio, pilastri, pannelli murari) o parti di essi,
non adeguati alla funzione strutturale che debbono svolgere, a
condizione che l’intervento non cambi significativamente il
comportamento globale della struttura, soprattutto ai fini della
resistenza alle azioni sismiche, a causa di una variazione non
trascurabile di rigidezza o di peso.
Può rientrare in questa categoria anche la sostituzione di
coperture e solai, solo a condizione che ciò non comporti una
variazione significativa di rigidezza nel proprio piano, importante ai
fini della ridistribuzione di forze orizzontali, né un aumento dei
carichi verticali statici.
100
Circ. 617 - §C8.4.3 INTERVENTI MIGL.
101
R
Interventi di ripristino o rinforzo delle connessioni tra elementi
strutturali diversi (ad esempio tra pareti murarie, tra pareti e travi o
solai, anche attraverso l’introduzione di catene/tiranti) ricadono in
questa categoria, in quanto comunque migliorano anche il
comportamento globale della struttura, particolarmente rispetto
alle azioni sismiche.
Infine, interventi di variazione della configurazione di un elemento
strutturale, attraverso la sua sostituzione o un rafforzamento
localizzato (ad esempio l’apertura di un vano in una parete
muraria, accompagnata da opportuni rinforzi) possono rientrare in
questa categoria solo a condizione che si dimostri che la rigidezza
dell’elemento variato non cambi significativamente e che la
resistenza e la capacità di deformazione, anche in campo plastico,
non peggiorino ai fini del comportamento rispetto alle azioni
orizzontali.
101
PROGETTO E SICUREZZA
PROGETTO E
INDAGINI, MATERIALI, AZIONI
102
NTC-08 - § 8.5 PROGETTO E SICUREZZA 103
q Nelle costruzioni esistenti le situazioni concretamente
riscontrabili sono le più diverse ed è quindi impossibile
prevedere regole specifiche per tutti i casi.
q Di conseguenza, il modello per la valutazione della
sicurezza dovrà essere definito e giustificato dal
progettista, caso per caso, in relazione al comportamento
strutturale attendibile della costruzione, tenendo conto
delle indicazioni generali di seguito esposte.
NTC-08 - §8.5 PROGETTO E INDAGINI
104
8.5.1 ANALISI STORICO-CRITICA
*  Per una corretta individuazione del sistema strutturale
esistente e del suo stato di sollecitazione è importante
ricostruire:
v il processo di realizzazione
v le successive modificazioni subite nel tempo dal manufatto,
v gli eventi che lo hanno interessato.
NTC-08 - §8.5 PROGETTO E INDAGINI
105
8.5.2 RILIEVO
*  Il rilievo geometrico-strutturale dovrà essere riferito sia alla
geometria complessiva dell’organismo che a quella degli
elementi costruttivi, comprendendo i rapporti con le
eventuali strutture in aderenza. Nel rilievo dovranno essere
rappresentate le modificazioni intervenute nel tempo, come
desunte dall’analisi storico-critica.
*  Il rilievo deve individuare l’organismo resistente della
costruzione, tenendo presente la qualità e lo stato di
conservazione dei materiali e degli elementi costitutivi.
*  Dovranno altresì essere rilevati i dissesti, in atto o
stabilizzati, ponendo particolare attenzione alla individuazione
dei quadri fessurativi e dei meccanismi di danno.
NTC-08 - § 8.5 PROGETTO E INDAGINI
106
8.5.3 CARATTERIZZ.NE MECCANICA DEI MATERIALI
*  Già trattata parlando del § 8.2 CRITERI GENERALI
8.5.4 LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA
*  Già trattati parlando del § 8.2 CRITERI GENERALI
8.5.5 AZIONI
*  Già trattate parlando del § 8.2 CRITERI GENERALI
106
NTC-08 - § 8.6 PROGETTO E MATERIALI 107
*  Gli interventi sulle strutture esistenti devono essere
effettuati con i materiali previsti dalle presenti norme;
*  possono altresì essere utilizzati materiali non tradizionali,
purché nel rispetto di normative e documenti di comprovata
validità, ovvero quelli elencati al cap. 12.
*  Nel caso di edifici in muratura è possibile effettuare
riparazioni locali o integrazioni con materiale analogo a
quello impiegato originariamente nella costruzione,
*  purché durevole e di idonee caratteristiche meccaniche.
NTC-08-§ 8.7 PROGETTO E AZ. SISMICHE 108
8.7 VALUTAZ. E PROG. IN PRES. DI AZIONI SISMICHE
*  Nella valutazione della sicurezza o nella progettazione di
interventi sulle costruzioni esistenti soggette ad azioni
sismiche, particolare attenzione sarà posta agli aspetti che
riguardano la duttilità.
*  Si dovranno quindi assumere le informazioni necessarie a
valutare se:
v i dettagli costruttivi,
v i materiali utilizzati,
v i meccanismi resistenti,
siano in grado di continuare a sostenere cicli di sollecitazioni
o deformazioni anche dopo il superamento delle soglie di
plasticizzazione o di frattura.
COSTRUZIONI IN C.A. O ACCIAIO
109
COSTRUZIONI IN C.A. O ACCIAIO
NTC-08 - §8.7.2 COST. IN C.A. O ACCIAIO
110
8.7.2 COSTRUZIONI IN C.A. O IN ACCIAIO
Nelle costruzioni esistenti in cemento armato soggette ad azioni
sismiche viene attivata la capacità di elementi e meccanismi
resistenti, che possono essere duttili o fragili .
MECCANISMI DUTTILI
MECCANISMI FRAGILI
Possono essere attivati in
maniera diffusa su tutta la
costruzione, oppure in
maniera non uniforme,
localizzandosi in alcune parti
critiche o su un unico piano.
Possono localizzarsi in
qualsiasi punto della struttura
e possono determinare il
collasso dell intera struttura.
In genere non comportano il
collasso della struttura.
110
NTC-08 - §8.7.2 COST. IN C.A. O ACCIAIO
111
8.7.2 COSTRUZIONI IN C. A. O IN ACCIAIO
*  L’analisi sismica globale deve utilizzare, per quanto
possibile, metodi di analisi che consentano di valutare in
maniera appropriata sia la resistenza che la duttilità
disponibili.
*  L’impiego di metodi di calcolo lineari richiede da parte del
progettista un’opportuna definizione del fattore di struttura
q in relazione alle caratteristiche meccaniche globali e locali
della struttura in esame
NTC-08- § 8.7.2 COST. IN C.A. O ACCIAIO
112
8.7.2 COSTRUZIONI IN C. A. O IN ACCIAIO
*  I meccanismi “duttili” si verificano controllando che la
domanda D non superi la corrispondente capacità C in
termini (sia di resistenza, sia ) di deformazione.
*  I meccanismi “fragili” si verificano controllando che la
domanda D non superi la corrispondente capacità C in
termini di resistenza.
112
NTC-08- § 8.7.2 COST. IN C.A. O ACCIAIO
113
8.7.2 COSTRUZIONI IN C. A. O IN ACCIAIO
*  Per il calcolo della capacità di elementi/meccanismi duttili o
fragili si impiegano le proprietà dei materiali esistenti,
determinate secondo le modalità indicate al §8.5.3, divise
per i fattori di confidenza relativi al livello di conoscenza
raggiunto.
*  Per il calcolo della capacità di resistenza degli elementi
fragili primari, le resistenze dei materiali si dividono per i
corrispondenti coefficienti parziali
*  e per i fattori di confidenza in relazione al livello di
conoscenza raggiunto.
*  Per i materiali nuovi o aggiunti si impiegano le proprietà
nominali.