l`Olmo - Comune di Diamante

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l`Olmo - Comune di Diamante
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peperoncino
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l’Olmo
La Lotteria per il Festival
Un blocchetto in ogni famiglia
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
“Liberiamoci dalle mafie”:
L’On. Rosy Bindi a Diamante
È partita in questi giorni la vendita dei
biglietti della “Lotteria del peperoncino” che servirà a finanziare il Festival
di Settembre. La proposta è che ci sia
un blocchetto in ogni famiglia per sostenere un’iniziativa in crisi ma comunque fiore all’occhiello di Diamante e
della Calabria.
In ogni blocchetto ci sono 20 biglietti e
il contributo di acquisto è di 80 euro invece di 100, il prezzo normale di vendita. In pratica chi riceve il blocchetto
può tenere per sé i 20 biglietti oppure
tenerne 4 e vendere gli altri sedici,
ognuno a 5 euro, per recuperare interamente la somma pagata.
L’idea è di vendere il maggior numero
di biglietti per dare un contributo al Festival e ipotecare il più possibile la vincita dell’autovettura in palio che
quest’anno è una splendida Mito Alfa
Romeo 1400, colore rosso fuoco.
Si può finanziare il Peperoncino Festival anche con la donazione del 5 X
Gaetano Sollazzo -sindaco
1000 che si effettua quando si compila
il CUD, il 730 o la Dichiarazione dei redditi. Non costa niente e se non viene
effettuato le somme restano allo Stato.
Donare è semplice basta scrivere il codice
fiscale
dell’Accademia:
01961980784.
“Abbiamo iniziato una grande campagna di promozione, dicono all’Accademia, perché siamo convinti che il Festival non può morire”. Certo quest’anno
non morirà. Come sempre la manifestazione si svolgerà nel secondo week
end di Settembre da Mercoledì a Domenica dal 9 al 13. Resta comunque la
sfida di fare un Festival ridotto ma il più
possibile dignitoso, rispetto alla storia
e ai successi degli ultimi anni. Con l’anno prossimo si lavorerà per risalire la
china e riportare la manifestazione ai
fasti di una volta.
Non è una sfida facile, per vincerla ci
vuole l’aiuto e l’incoraggiamento di
tutti. Fermo restando che ognuno deve
fare la propria parte. Non solo i cittadini ma soprattutto gli operatori economici e l’Amministrazione comunale
per la quale il Festival è sempre stato
un fiore all’occhiello.
In casa dell’Accademia non c’è ottimismo. Ansia e preoccupazione si percepiscono a vista. I collaboratori storici
sono comunque al loro posto e continuano a svolgere il loro ruolo e a lavorare per preparare l’evento.
Sono consapevoli che se dovesse andar male ne soffriranno molto ma a
soffrirne più di ogni altro sarà l’immagine turistica di Diamante privata di un
attrattore forte e coinvolgente. Col rischio che tutto passi nel dimenticatoio
compreso l’appellativo di “capitale del
peperoncino”.
Info: Accademia italiana del peperoncino ONLUS
Tel. 0985/81130
e-mail: [email protected]
CHI CI AMMINISTRA
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
«La 'ndrangheta non vincerà, anche se è forte, se questi ragazzi, insieme a tutti noi, scommetteranno su un futuro fondato sulla legge
e non sulla violenza. La situazione è difficile in Calabria, lo sappiamo la 'ndrangheta è forte qui e in altre parti del nostro Paese, però
credo che questo ci spinga a scommettere ancora di più sulle nuove
generazioni, a dare loro, attraverso la scuola, e non solo, tutti gli
elementi di conoscenza perché' possano davvero combattere i poteri mafiosi» , così ha detto ai giornalisti l’On. Rosy Bindi, Presidente
della Commissione parlamentare antimafia, al termine dell’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie, gli studenti incontrano il Presidente
della Commissione parlamentare antimafia” che si è tenuta lo scorso 24 aprile, alla presenza di oltre cinquecento studenti, presso
l’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante.
Una scelta non casuale quella della vigilia della “Festa della Liberazione” da parte dall'Amministrazione Comunale e dall'IISS che hanno organizzato l’iniziativa, in quanto, con lo stesso spirito con il quale si affrancò l'Italia dal nazifascismo si vuole oggi liberare il Paese
dalla soffocante presenza delle mafie e da ogni tipo di illegalità.
Una liberazione che deve passare, innanzitutto, dalle giovani generazioni, coloro che saranno i cittadini del futuro.
Al tavolo dei lavori con l’On. Bindi la Dirigente dell’IISS, la Prof.ssa
Concetta Smeriglio che ha brillantemente introdotto i temi dell’incontro; il Sindaco di Diamante, Dott. Gaetano Sollazzo; il Dirigente
Scolastico Regionale, il Dott. Diego Bouchè.
Nel corso dell’incontro l’On. Enzo Ciconte ha rivolto il saluto della
Giunta Regionale. La manifestazione si è svolta alla presenza del
Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao; del Questore di Cosenza, Dott. Luigi Liguori; dell’On. Ernesto Magorno, deputato e
membro della Commissione antimafia; dell’On. Giuseppe Aieta,
consigliere regionale; del Vicario Generale della Diocesi di San Marco Argentano - Scalea, Monsignor Cono Araugio. Presenti, inoltre il
Comandante della Tenenza di Scalea della Guardia di Finanza, Tenente Vincenzo piccolo; il Comandante della Compagnia dei Cara-
binieri di Scalea, Capitano Alberto Pinto, i sindaci di Verbicaro Francesco Silvestri e Sindaco di San Demetrio Corone, Cesare Marini e
altre autorità. Il Vicesindaco, Francesca Anna Casella, ha seguito e
curato l’iniziativa per l’Amministrazione Comunale.
Presenti inoltre tre classi dei Licei di Belvedere Marittimo e una
rappresentanza delle Scuole Medie di Buonvicino. Al centro dell’incontro le domande che gli studenti hanno rivolto con entusiasmo e
passione - sottolineate dalla stessa On. Bindi.
I quesiti hanno evidenziato il lavoro svolto dai ragazzi assieme ai
docenti e l’interesse per i temi legati all’affermazione della legalità.
Articolate, puntuali e approfondite le risposte dell’On. Bindi che, oltre a trattare i temi legati al lavoro della Commissione, non ha mancato di fare riferimento, più volte, al valore della Festa di Liberazione: «Non avremmo la nostra Costituzione – ha detto la Presidente
dell’antimafia - se non ci fosse stata la Resistenza, se quegli uomini,
quelle donne, quei giovani, quegli, intellettuali, preti, soldati non
avessero combattuto. La nostra Costituzione è così bella e in essa
sono espressi in maniera così chiara valori come la dignità umana,
la libertà, la giustizia l’uguaglianza, la pace, e perché è nata dalla
lotta al fascismo e al nazismo». A chi gli ha chiesto, infine, quale
messaggio volesse lasciare ai ragazzi calabresi, l’On. Bindi ha risposto: «Che non si devono scoraggiare. E’ vero che dobbiamo chieder
loro scusa, perché spesso non siamo stati capaci di offrir loro un
contesto tale da metterli in grado di combattere per un futuro migliore, ma devono avere fiducia nelle istituzioni, essere cittadini attivi, impegnarsi in politica e nello studio e non cedere alle scorciatoie, tutte le vie facili portano sempre da una parte sbagliata. In
questo senso la ‘ndrangheta offre vie facili e loro non ci devono cadere perché ne hanno la capacità, l’intelligenza e la forza e troveranno le istituzioni dalla loro parte». Al termine dell’iniziativa all’On.
Bindi le è stato offerto, presso l’IISS, un aperitivo a base di prodotti
del territorio curato dagli studenti e dai docenti dell’IISS ENOA, indirizzo enogastronomia ed ospitalità alberghiera.
A pag. 10 La lettera del vicesindaco Francesca Anna Casella all’on.Bindy
n. 150• anno 13 • Maggio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo
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dal comune
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Al via importanti lavori pubblici a Diamante e Cirella
Un milione di euro per il porto
Diamante, 27 aprile 2015
Si rende noto che la Regione Calabria, Dipartimento
Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, ha trasmesso,
in data odierna, il decreto
relativo alla concessione
del cofinanziamento per i
lavori del porto di Diamante
per un importo di € 1.000.000,00, attraverso il quale il Comune potrà accendere il mutuo necessario a far fronte al nuovo piano di investimento per il completamento dell'opera. Nello specifico, com'è indicato nel decreto è concesso al Comune di Diamante un contributo costante pluriennale di rata
annua di 65.000,00 per quindici anni, a titolo di cofinanziamento dell'intervento relativo alla “Ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da riporto” di importo
complessivo, come detto, di € 1.000.000,00. Nella sostanza,
quindi, il Comune, com'era già stato dichiarato e ribadito anche agli organi di comunicazione, si impegnerà ad accendere un mutuo da richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti che
sarà comunque a totale carico della Regione. Completato, in
pratica, il percorso relativo agli adempimenti finanziari - sottolineano dall'Amministrazione Comunale di Diamante - si attende a questo punto che riprendano i lavori e che si proceda
secondo il cronoprogramma concordato e che le parti si sono
impegnate a rispettare nei diversi incontri tenutisi nei mesi
scorsi e relativi a questa vicenda.
L'Amministrazione Comunale
di Diamante
L’EDITORIALE
Con il numero oggi in edicola, sono 150 le
volte che l’Olmo entra nelle nostre case
Dopo 10 anni e sette mesi il nostro giornale cittadino, che ha attraversato quattro consiliature e un periodo commissariale non ha
mai saltato un appuntamento con i cittadini anche quando i ritardi
amministrativi, la scopertura economica le alternanze dei sindaci,
avrebbero potuto mettere a rischio la regolare uscita mensile, che
è stata possibile grazie all’impegno profuso dal Direttore Francesco Cirillo e dalla consapevolezza che, uno strumento informativo
di tale tipo si collocava al di fuori e al di sopra delle divergenze e
dalle divisioni che stagioni politiche diverse possono determinare.
L’Olmo nato come esigenza di aggregare intorno ad un simbolico
albero al centro di una piazza il dibattito ed il confronto di una comunità ha conservato intatta la sua natura di strumento culturale
a disposizione dei cittadini e di veicolo, di facile accesso ,per la
comunicazione istituzionale. La riprova della sua vocazione ad essere contenitore di opinioni, anche per una precisa scelta editoriale, la si è vista nella impostazione del giornale, che senza alcun
limite è sempre stato a disposizione dei gruppi di minoranza, della
scuola, delle associazioni, delle parrocchie, dei turisti che nelle pa-
Il Comune di Diamante ha firmato la
convenzione con Provincia di Cosenza per l'attuazione dei lavori di messa
in sicurezza dell’ex strada provinciale
Diamante – Cirella. La convenzione è
stata firmata presso gli uffici della
Provincia di Cosenza, presenti il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo,
l'Assessore ai Lavori Pubblici, Pierluigi Benvenuto, il dirigente del Settore
viabilità della Provincia, l’Ing. Francesco Basta.
I previsti lavori saranno realizzati dal Comune e finanziati interamente dalla Provincia per un importo di € 231.000,00. In sostanza
si tratta, del completamento del marciapiedi che unisce la frazione Cirella.
Un intervento di particolare rilevanza per la sicurezza dei cittadini
visto che sul tratto di strada in questione hanno accesso numerosi
parchi e diverse strutture turistiche, in particolare, numerosi lidi
balneari. La Diamante – Cirella oltretutto è una strada di particolare pregio panoramico ed è molto frequentata da numerosi residenti e turisti. Oltre questi rilevanti aspetti, bisogna dire che la
Diamante - Cirella, è molto frequentata da tanti residenti e turisti,
che la percorrono per lunghe passeggiate, non solo nel periodo
estivo, ma pressoché per tutto l'anno quando le belle giornate lo
consentono.
L'amministrazione rende noto, altresì, che sempre sulla Diamante
Cirella, sono in corso di realizzazione, a cura del Comune, degli interventi di manutenzione che prevedono, in particolare, il ripristino delle ringhiere del marciapiedi presente.
Si tratta, quindi, nel complesso, di ulteriori realizzazioni che contribuiscono a migliorare l'accessibilità tra i due centri urbani di
Diamante e Cirella.
Si ricorda, inoltre, che già è stato fatto dall'Amministrazione Comunale un importante intervento per illuminare l'intero tratto di
strada.
gine del giornale hanno trovato spazi ed occasioni per esprimere
considerazioni, effettuare segnalazioni ed avanzare anche critiche
all’operato amministrativo. Non si è prestato invece il giornale, ad
essere strumento di confronto/scontro politico, ritenendo giusto
demandare questo ad altri ambiti e ad altri contesti . L’Olmo nel
corso di questi anni, ha cambiato formato, si è arricchito di colori
e di immagini, adeguandosi ai tempi è stato diffuso on line, ed è
stato collettore di attività parallele come dibattiti e convegni, concorsi, attività editoriali ed artistiche lasciando sempre grande spazio alla storia cittadina, al senso delle tradizioni, agli autori ed ai
talenti locali che sulle sue pagine hanno avuto attenzione e visibilità. In occasione dell'uscita del150° numero vogliamo ringraziare
il Direttore e i tanti collaboratori che con i loro contributi hanno
fatto si che mensilmente l’Olmo ricordasse a tutti che c’è un afflato
cittadino che è fiero della sua Diamantesità , e che pur in costanza
di divisività sociale e di una straripante pletora di sistemi comunicativi non convenzionali pretende di ritrovarsi. Un afflato cittadino
che rincorrendo il filo della memoria su di una nostalgica piazza,
all’ombra di un Olmo frondoso e rinfrescante, nella canicola del
pomeriggio, consente di discutere, di confrontarsi ed informarsi
delle piccole e grandi vicende che non muovono il mondo ma che
sono l’essenza di una piccola comunità come la nostra.
Franco Maiolino
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eccellenze
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Maggio 2015
l’Olmo 150
e non li dimostra
Siamo arrivati a 150 numeri dell’Olmo, un record per la nostra cittadina
ma anche per l’intera Calabria dove nessuna amministrazione ha fatto
durare tanto un giornale al servizio dei cittadini.
Un giornale nato nel 2002 con l’amministrazione Caselli e passato da
due commissari, due amministrazioni Magorno e vive con l’attuale.
La dimostrazione che il giornale si è sempre mantenuto autonomo, senza uno schieramento politico se non quello dell’informazione che le amministrazioni hanno inteso dare sulle loro scelte. L’infaticabile Pippo
Gallelli ne cura tutto il notiziario con puntualità e perfezione giornalistica.
Anche le opposizioni hanno il loro spazio e lo hanno sempre gestito autonomamente scrivendo le loro opinioni. Non ne ho voluto fare , per mia
scelta, un giornale di scontro politico fra le varie parti, e mai sono usciti
attacchi personali sia da parte della maggioranza che dalle opposizioni.
Ci sono altri spazi per fare queste cose e se il giornale si è mantenuto
è proprio grazie a questa linea che rivendico fin dal primo numero.
Ma un altro aspetto è importante. Il giornale per più della metà delle pagine non riguarda l’amministrazione e le sue scelte, ma la società del
paese, il popolo. Ho trainato dentro tutti i “genius loci” del nostro paese,
le storie delle persone semplici, la vita di cittadini sia poveri che ricchi,
i drammi che spesso vivono inascoltati persone che altrimenti non
avrebbero alcuna voce, cittadini di Diamante che vivono all’estero e che
hanno raccontato le proprie esperienze.
Diverse pagine sono dedicate alla cultura ed alla storia. I professori come Ciro Cosenza, Franco Errico, Piero Cirone, Orazio Campagna, nostre memorie viventi hanno descritto mese per mese la nostra storia, le
nostre vite quotidiane, il nostro passato. E così il prof. Enzo Monaco
Presidente dell’Accademia del peperoncino che ci tiene mensilmente
aggionati sulle attività dell’associazione in preparazione del festival.
Anche la poesia ha avuto la sua parte nelle nostre pagine, quelle struggenti e passionali di Ugo Grimaldi, deceduto nel 2007,riconosciute dalla
critica nazionale come poesie ricollegabili ai “poeti francesi”, e poesie
dialettali scritte in vernacolo, dal prof. Giovanni Grimaldi .
Le poesie di Giovanni Grimaldi sono un caso a sé e sono il punto centrale del nostro giornale, in quanto non solo ricordano la nostra storia,
ma con quel tocco originale di “sfottimento” diamantese, rendono alcuni
personaggi della nostra vita quotidiana fruibili a tutti.
Anche la cucina ha la sua parte con le ricette di Lilly Genovese, rubrica
che molte casalinghe attendono ogni mese per conoscere nuovi piatti
prelibati della nostra cucina. E che dire dei nostri vignettisti.
Enzo Ruis con la sua satira pungente da ring, e il neo vignettista
Salvatore Marra creatore di personaggi fatti a matita. E ancora belle e
significative le foto di Claudio Francesco Manco, sempre presente ad
ogni manifestazione nel paese. E poi le continue collaborazioni da parte
di Giovanni Amoroso che segue da vicino ArteInsieme, di Telediamante,
delle associazioni culturali. Tutta Diamante, insomma è passata da queste pagine ed ancora ne abbiamo di storie da raccontare, per i prossimi
150 numeri.
Francesco Cirillo - Direttore dell’ Olmo
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la memoria storica
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storie nostre
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Come eravamo
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l’Olmo
Quando gli immigrati eravamo noi
di Francesco Cirillo e Pietro Cirone
Processioni e
pellegrinaggi
La tragedia annunciata avvenuta a Malta con 900 immigrati morti annegati impone una riflessione che dovrebbe avvenire in tutti i luoghi di lavoro, di preghiera,
di istruzione. Occorrebbe davanti ad un omicidio di
massa di questa portata che il mondo si fermasse un
solo secondo e si chiedesse cosa sta avvenendo sotto i nostri occhi. Uomini, donne, bambini, annegano
nei nostri mari, nelle nostre acque, per chiedere solo
aiuto, solidarietà, amicizia, fratellanza. Cose che anche noi, italiani, calabresi, diamantesi, abbiamo chiesto solo qualche decennio fa e che ora sembra che
abbiamo dimenticato, cancellato dalla nostra memoria.
Quegli uomini, quelle donne, quei bambini che oggi
vediamo su quelle carrette del mare, ebbene sono i
nostri nonni, le nostre nonne, i nostri avi. Anche noi ,
presi dalla fame, dalle guerre abbiamo attraversato
mari e monti per riscattarci e dare un pezzo di pane
D.O.M. (ovvero: DOMINE OPTIMO MAXIMO)
EX COLLECTIS ET PIETATE
POPULI ADAMANTINI AC PRAESERTIM CIVIUM
IN AMERICA MERIDIONALE
DEGENTIUM ALTARE HOCCE MARMOREUM (ovvero: ALTARE HOC MARMOREUM)
V. S. L. O. C. DICATUM (ovvero: "UT SUPRA LIMINE OMNIBUS CITATIS DICATUM ")
EX MANDATO ET COMMISSIONE ADMOD RNDI CANONICI ARCPRAE (ovvero: ADMODUM REVERENDI CANONICI ARCIPRAE) SBYTERI D. IOANNIS CASELLI
ADMOD RENDUS D. XAVERIUS (ovvero: ADMODUM REVERENDUS DON XAVERIUS)
FERRANTE LABORIBUS MINIME PARCENS
CURAVIT SUB PRAESULATU EXCLLMI EPI (ovvero: SUB PRAESULATU EXCELLENTISSIMI EPISCOPI) D. LIVII PARLADORE (ovvero: DON LIVII PARLADORE)
R.S.A. 1875 (ovvero: REDACTUS SUB ANNO 1875)
Traduzione:
A Dio, il più buono e il più grande. Per le offerte e la pietà del popolo di Diamante
e soprattutto dei suoi figli emigrati nell'America del Sud, questo altare marmoreo dedicato a
tutti quelli sopra citati a margine, su incarico del reverendissimo canonico Arciprete Don Giovanni Caselli, il reverendissimo Don Saverio Ferrante fece costruire senza risparmiarsi nella
fatica, durante l'Episcopato dell'Eccellentissimo Don Livio Parladore.
Redatto nell'anno 1875.
alle nostre famiglie. I diamantesi così come tantissimi
altri calabresi sono stati un popolo di emigranti.
A testimonianza di questa nostra emigrazione , esiste
una lapide che i diamantesi emigrati nelle americhe
meridionali nel 1857 hanno posto dietro l’altare maggiore della nostra Chiesa Madre a ricordo delle offerte
fatte per la costruzione dell’altare stesso. Invito tutti i
credenti di andarla a leggere questa lapide, seminascosta ai nostri occhi ma presente in un luogo che è
luogo di preghiera ma anche di storia, della nostra storia passata. Da una mia ricerca effettuata presso l’Ufficio anagrafe del nostro comune quando vi era al lavoro quella grande mente che era Filippo De Pietro
questi i dati che riuscimmo a trovare.
Dal 1872 al 1924, in soli 52 anni, i diamantesi che emigrarono in America del sud furono 2145, 123 emigrarono in Francia e 6 in Spagna. In totale i diamantesi
che emigrarono furono 2274.
Un flusso enorme che si bloccò solo con l’avvento del
fascismo. Praticamente il paese si spopolò in quanto
nel 1871 Diamante contava appena 1839 abitanti e
solo nel 1901 arrivò a superare la soglia di 2000 abitanti raggiungendo la cifra di 2609 abitanti. In maggioranza i nostri concittadini raggiungevano il Brasile dove le comunità calabresi erano superiori alla stessa
popolazione calabrese. In questa luce storica dobbiamo quindi considerare e vedere quanto sta avvenendo
oggi in Africa. Le stesse condizioni umane e sociali
che avevamo noi, popolo di affamati , le vivono oggi
le popolazioni africane, con l’aggravante della guerra.
Ho chiesto al prof.Piero Cirone che conosco come
grande conoscitore del latino di tradurmi quanto scritto
sulla lapide e qui a lato mi ha risposto.
E così anche un altro pezzo della nostra storia è stata
ricostruita nella speranza che le future generazioni ne
facciano tesoro.
La lapide ha, secondo me, un notevole valore
sia storico che linguistico-letterario. Le motivazioni storiche le conosci benissimo e sicuramente molto meglio di me.
Per quanto riguarda la parte linguistica, ho potuto rilevare un eccellente testo, elegante, breve e conciso, ma allo stesso tempo piuttosto
completo in relazione allo spaccato che esso
offre su tante cose :
- la drammaticità della crisi socio-economica di
fine Ottocento, quando in Europa il rapporto capitale/reddito era pari a sette, con prevalenza
quindi di forti disuguaglianze fra i pochi detentori della ricchezza in tutte le sue forme e la
massa che invece annaspava ed affogava in
redditi annui di fame; tant'è che, come dici tu,
da Diamante sono partiti in una trentina d'anni
per oltreoceano oltre 2.000 dei nostri concittadini dell'epoca; e la lapide, nel ricordare questo, evidenzia però anche come quei poveri nostri emigranti fossero già in grado nel 1875 di
contribuire fortemente nella piccola Diamante
di allora a costruire l'altare in marmo della
Chiesa Madre;
- l'organizzazione, già allora, in una piccola parrocchia di due canonici (ognuno con ben definiti compiti, come si evince dal testo) aperti penso - alla società di allora, contribuendo perfino a mantenere rapporti con tutti quegli emigranti;
- la serietà etica di quelle figure di allora dedite
al sacrificio (dice in proposito il testo, riferendosi a Don Saverio Ferrante : "laboribus minime
parcens", letteralmente "risparmiandosi pochissimo nella fatica");
- la responsabilità nel prendere le decisioni (i
lavori della chiesa vengono eseguiti da Don
Ferrante "ex mandato et commissione" di Don
Giovanni Caselli); decisioni cioè condite sia dal
punto di vista giuridico ("mandato") che da
quello pratico del fare ("commissione"); anche
oggi è infatti molto bello poter dare in tutta fiducia mandati e commissioni, salvo però a dover fare talvolta - dopo, alla squagliata della neve (come suol dirsi) - conti un tantino diversi
dalle previsioni;
- nella lapide è invece certificato l'ottimo risultato dell'operazione, col tripudio del popolo
adamantino e soprattutto con quello lontano
degli emigranti sovvenzionatori ("ac praesertim
civium in America Meridionale degentium"), cui
viene dedicato l'altare. Interessante ho poi trovato anche la manifattura della lapide, chiaramente eseguita in modo corretto e brioso.
Linguisticamente si vede comunque la mano
colta dei Don Caselli e Don Ferrante : l'uso del
"D.O.M.", allora riservato a lapidi importanti; il
sublime periodare latino; l'uso di vocaboli azzeccatissimi (vedi ad esempio il superlativo di
reverendo eseguito in modo forte ed elegante
non alla latina corrente, mediante il suffisso
"issimus", bensì adoperando il vocabolo "admodum", ovvero "molto" che nel testo viene
poi abbreviato poeticamente in "admod"). Senza parlare poi della magistrale locuzione puramente sintetica "V.S.L.O.C." nell'ambito in un
testo magnifico che nella sua brevità racconta
tantissimo.
... Una piccola aggiunta: nel testo latino della
lapide ho poi trovato il vocabolo "HOCCE", che
per l'abrasione del tempo sembra un "pogge";
la cosa interessante è che "hocce" è una corruzione dialettale del latino classico "hoc" ("questo"); là per là mi è sembrato strano che in un
testo così fino fosse entrato quel "hocce", ma
poi rileggendo filologicamente il testo mi sono
accorto che la cosa è stata voluta perchè col
dialettale e forte "hocce" l'autore ha dato un
gran risalto all'espressione "altare hocce marmoreum" ("questo altare marmoreo") che tutto
sommato è l'attore principale dell'intera vicenda narrata dalla lapide.
Ritengo tuttavia che faresti bene ad informare
compiutamente i diamantesi mediante l'Olmo
di tutto ciò.
Cordialmente e sempre a disposizione.
Piero
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murales e teatro
Un murale dedicato a Biagio u’pacciu
il bibliotecario errante
L’ idea, partita da Antonio
Ordine, nipote di Biagio,
che in pieno
centro storico, dove via
Crispi incrocia la salita
che porta alla
Chiesa Madre, ha ristrutturato
un vecchio fondaco scarnificando la
pietra viva, mi è stata prospettata la
scorsa settimana. Il riemergere della
figura di questo stravagante e singolare personaggio, di cui qualche cenno, avevo sentito da ricordi di famiglia, mi ha subito incuriosito, facendomi accogliere tout court la proposta, e come sono abituato a fare, preparata la vetrina, mi sono tuffato a capofitto, nel retrobottega, negli scantinati e nelle cassapanche della memoria. Mi sono imbattuto così in Biagio
Ordine, vissuto nella prima metà del
novecento e ricordato da pochissimi
( tra questi, il professor Rosario
D’Alessandro che ne ha stilato un approfondito ritratto sul Corriere di Calabria dell’ agosto scorso e Francesco
Cirillo che sta per pubblicarne la storia ) come il bibliotecario errante. Di
robusta tradizione contadina aveva
arricchito con nozioni tecniche e
scientifiche la coltivazione del cedro,
l’innesto dell’olivo, il trattamento del
gelso. Studiando sui manuali che il
Regime diffondeva nelle provincie rurali suggeriva l’epoca migliore della
vendemmia e i sistemi idraulici d’irrigazione ed aveva abbinato a queste
sua propensione di agricoltore illuminato la sua grande passione per la
letteratura e per i libri.
Senza accorgersene, aveva di fatto
messo in essere il dettame di Cicerone “ …Se accanto alla biblioteca, avrai
l’orto, nulla ti mancherà”.
Alla stregua di un cavaliere errante,
di un Don Chisciotte letterario, lo si
vedeva nelle aie contadine, davanti ai
casolari, al fresco dei pergolati di uva
fragola, cacciare dalla sua bisaccia i
volumi incartapecoriti, le copertine
rilegate a cartoncino dei suoi libri che
offriva in prestito o scambiava con chi
avesse voluto apprendere qualche
elemento di zootecnia, qualche curiosità geografica o semplicemente sognare sulle avventure di Salgari o di
Stevenson. Bastava questa sua insolita passione a giustificare l’appellativo
di “Pacciu” che gli era stato dato, senza tener conto della stravaganza nel
vestire, ad una spiccata propensione
per la polemica e per una sequela di
litigiosità per questioni ereditarie e
di confini di proprietà.
In un epoca in cui la cultura e la lettura erano appannaggio di pochi risulta di straordinaria valenza la figura di questo “ operatore culturale “
metà “zinzularo” e metà bibliofilo,
avamposto isolato di quelle che poi
diverranno in maniera più organica le
biblioteche rurali dell’ Emilia rossa o
i Centri di Lettura del Sud democristiano.
Dedicargli un Murale può aggiungere
un altro tassello a quella operazione
di recupero della memoria e dei valori cittadini a cui tanti stanno concorrendo e di cui tantissimi sentono la
necessità. La tradizione marinara è di
recente riapparsa sui murales realizzati in zona San Giuseppe, questo
nuovo murale può, nello spirito originale dell’operazione Murales, coniugare espressione artistica e storia cittadina.
Siamo certi che “ Biagio Ordine” il bibliotecario errante, visionario e sognatore incuriosirà molti oltre ad arricchire il patrimonio muralistico della nostra città.
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Festa grande al “Vittoria” per tutte le mamme,
appuntamento il 15 maggio.
di Giovanni Amoroso
Si rinnova l’appuntamento con “Viva la mamma”,
spettacolo musicale giunto alla 6° edizione,promosso e organizzato dall’Associazione “ARTEINSIEME”.
L’appuntamento è per il 15 Maggio alle ore 20,30
al Cine-Teatro “Vittoria” di Diamante. Sul palcoscenico si esibiranno ottanta artisti del Coro di Voci
Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia
Antoniano di Bologna, formata dai 40 cori gemellati
col Piccolo Coro Mariele Ventre.
E’ prevista l’esecuzione di brani assieme all’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”,
sezione adulti dell’Associazione.
Numerosi brani saranno eseguiti dal vivo e con la
partecipazione di musicisti affermati: al pianoforte
Salvatore Sangiovanni, al violino AgnieskaSzatan,
al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale di
Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da
Mario Giovanni Silvestri.
Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo
Avella che promette di far cantare e ballare tutti i
presenti anche quest’anno.
Non mancheranno le sorprese e i premi con un programma messo a punto dalla Direttrice Artistica,
nonché Direttrice dei Cori, Claudia Perrone.La manifestazione che trova posto nel calendario Eventi
della Galassia Antoniano di Bologna, è patrocinata
dal Comune di Diamante e gode del sostegno di
sponsor locali.
Franco Maiolino
Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis,
Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino
L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
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Pro memoria per il
nuovo commissario ASP
Il nuovo commissario dell'ASP di Cosenza è il dottor Gianfranco
Filippelli, primario del reparto di oncologia dell'Ospedale di Paola
e cui va la stima di molti oncologi italiani per le sue note competenze in campo oncologico. E poiché lo conosciamo da anni abbiamo sempre apprezzato il suo impegno, la sua costanza, la sua
tenacia per trasformare quel piccolo ambulatorio di oncologia in
un centro di eccellenza capace di assicurare l'intero percorso assistenziale del paziente, dalla cura medica e chirurgica del tumore
anche con assistenza domiciliare estesa nel territorio. E questo
centro, nel tempo, ha raggiunto un buon livello per servizi e prestazioni oncologiche è stato considerato “Ospedale del mese” da
Onconews, esempio che funziona al Sud e che punta il suo massimo successo su due parole “ umanizzazione e cura”. Ora, dal dottor Filippelli, ci aspettiamo “un miracolo”, quello di un rapporto
nuovo della sanità col cittadino. Oggi più che mai è importante
costruire saldi criteri, perché l'esercizio del “potere”, nel mondo
della sanità si ponga a servizio della dignità umana attraverso
scelte giuste e coraggiose – la sanità non è fatta di “buoni propositi” ma di atti concreti e di organizzazione di servizi efficienti
dove gli utenti possano trovare la soluzione ai loro problemi, è
fatta di impegno e comprensione verso chi soffre e chiede aiuto,
è fatta di una nuova cultura del rispetto della salute e del diritto
alla sua tutela.
La precisazione del dottor Filippelli di accettare l'incarico di Commissario Provinciale dell'Asp di Cosenza a condizione di avere
“carta bianca”, è una sfida all'immobilismo ed agli errori del passato. E ci fa pensare ad un cambiamento epocale della sanità, fino
ad ora, prigioniera di vecchie logiche e molto lontana dai bisogni
dei cittadini penalizzati da disservizi, disagi, sprechi, e spesso da
costi elevati per curarsi dentro e fuori dalla nostra regione. Al Dottor Filippelli chiediamo un “Progetto salute” che abbia al centro
l'uomo con le sue malattie, le sue sofferenze, i suoi bisogni, i suoi
diritti. Un “Progetto Salute, che chiuda con il passato e apra una
pagina nuova per la tutela della salute che è il bene più grande
che una generazione può trasmettere all'altra. Il diritto alla salute
di ogni cittadino è sancito dalla nostra Costituzione, non osservarlo è uno “scippo” inconcepibile ed inammissibile, specialmente ora che in Europa sono saltati vecchi sistemi di interventi programmatici ed operativi per dare spazio a nuovi sistemi di prevenzione e cura ci rendiamo conto che, oggi, mettere le mani nell'intrigata materia della sanità è molto difficile ma noi confidiamo
nelle indiscusse capacità organizzative ed operative del Dottor
Filippelli al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro.
Sig.ra Marianna Presta
ex Dirigente dell’ASL N.1 di Praia a Mare.
storie nostre
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Maggio 2015
l’Olmo
UNA MAMMA QUALSIASI IN UN GIORNO D’ORDINARIA MALASANITA’.
di Ornella Perrone
Purtroppo la realtà nella quale versa la Sanità calabrese ormai è sotto gli occhi di tutti,
una sanità che sta cadendo a pezzi nell’indifferenza generale. Io mamma vittima di un’insensibilità che mi lascia senza parole, sono stata spettatrice inerme di tante, numerose
negligenze, se così le possiamo chiamare così come della mancanza di professionalità
e di umanità in cui versa la nostra sanità che ormai è al tracollo.
Siamo al 9 gennaio, mio figlio di 11 anni sotto indicazioni della sua pediatra ha bisogno
di essere portato in ospedale. Il primo ospedale pediatrico si trova a Cetraro, ci mettiamo
in auto e andiamo carichi di ansia e preoccupazione. Arriviamo là alle 15,00 convinti di
entrare subito in Pronto Soccorso, invece si deve passare prima dall’accettazione dove
qualcuno del personale ospedaliero scrive sul computer e in base ai dati inseriti assegna
un codice d’ emergenza tra bianco, giallo, verde e rosso, e qua io mi chiedo come un
computer possa diagnosticare un grado d’emergenza senza un contatto fisico , pensando
al fatto che forse neanche un medico possa fare questa distinzione. Dopo essere passati
dall’accettazione, attendiamo nella sala d’attesa e il tempo che trascorriamo lì è molto
lungo. Finalmente si entra e l’unica cosa che si fa è sentire se il respiro di mio figlio è regolare, non è sottoposto né a esami diagnostici né a esami di laboratorio incuranti del
fatto che mio figlio avesse febbre, forte dolore alle tempie e alla nuca e dolore toracico.
Non si è tenuto conto di cosa sospettasse la pediatra di base. Lo portano in pediatria e
non cambia niente. Il medico passa quasi mezz’ora per cercare delle pile da mettere nell’otoscopio, credo che si chiami così, li manda a comprare al bar, ma senza soldi al bar
non danno niente , mi sembrava tutto irreale. Finalmente lo visita e telefonicamente
chiedeuna consulenza otorinolaringoiatra all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e una
TAC a Paola. Mio figlio per 9 ore viene trattato come un pacco postale, tra CETRAROCOSENZA-PAOLA-CETRARO a bordo di un ambulanza senza medico. A Cosenza l’otorino
è irritato perché il suo turno era finito ed è dovuto tornare indietro; vuole la Tac, torniamo
indietro arriviamo a Paola intorno alle 22,00 e lì dopo circa un ora di attesa rifiutano di
fare la Tac .Verso l’una di notte ci siamo ritrovati di nuovo nella pediatria di Cetraro, dove
manca di tutto, manca il pediatra del turno di notte, c’è solo quello reperibile, stanza
senza riscaldamento, senza coperte, bagno senza luce mancanza d’igiene. L’infermiere
mi fa notare che la coperta e la stufa ognuno se li porta da casa. Io invece è mio figlio
che mi porto a casa. Il giorno dopo facciamo una tac in una clinica privata e viene poi
ricoverato nel reparto pediatrico dell’ Annunziata di Cosenza.
Perché tutto questo? Perché non è stato richiesto consulenza e tac in un unico ospedale.
Da chi è stato mal gestito tutto questo? Perché si è sprecato tanto tempo? Quelli che occupano le poltrone d’oro cosa controllano ? Avete idea illustri responsabili cosa vuol dire
PRONTO SOCCORSO? Lo sapete che un pronto soccorso deve essere attrezzato e avere
medici e infermieri non solo sulla carta ma anche professionalmente? Perché io mamma
ho dovuto assumermi la responsabilità e accettare tutte le conseguenze e i rischi per
aver portato a casa durante la notte mio figlio? Contro chi devo puntare il dito? Chissà se
un giorno riusciamo a far aprire gli occhi a chi dovrebbe garantire la tutela dei cittadini.
Quanti giovani muoiono a seguito di un incidente stradale perché non sono sottoposti
nell’immediato a nessun accertamento diagnostico per valutare la gravità delle lesione
riportate? Per non parlare del cittadino comune, che in una mattina qualunque deve recarsi nel reparto oncologico di Paola per sottoporsi al suo ciclo di chemio e sopportare
quelle lunghe ore di attesa aggravate dalla mancanza di sensibilità e di etica professionale di alcuni medici e infermieri. La mia vicenda, anzi quella di mio figlio è rappresentativa di tanti altri casi simili, dove sono lesi i diritti umani e violata la dignità umana ,
dove il paziente che sia adulto o bambino, poco importa ,cessa di essere una persona
per diventare un numero. Mi auguro che chi di competenza possa verificare lo stato in
cui versano le strutture di Paola e Cetraro in modo di garantire ai cittadini i livelli essenziali
di assistenza sanitaria. In molti aspettiamo un segnale forte dalla nuova classe politica,
aspettiamo una sanità nuova che si prenda cura dei bisogni dei cittadini, soprattutto di
quei cittadini che non hanno né voce e né santi.
Giovanni Marra barista presso
il Bar Cinema Vittoria chiede
all’Amministrazione Comunale un intervento di ripristino
per la Croce in ferro posta nel
1924 in piazza Dalla Chiesa.
La Croce ha sulla sua base,
che andrebbe completamente
ristrutturata, una lapide posta
nel 1924 dai Padri Passionisti
in visita pastorale a Diamante.
Si chiede infine che venga
spostato il cestino portarifiuti.
Il sogno di Giulia
Ce la farà Giulia Di Falco a coronare il suo sogno di diventare
una cantante. Le sue capacità
canore sono state già evidenziate dal grande e mitico Mogol
che l’ha scelta fra tanti concorrenti aggiudicandole così la Borsa di studio messa a disposizione dalla Regione Calabria per la
frequenza di un percorso di formativo di perfezionamento musicale che si svolgerà nel mese
di Aprile presso il Cet di Avignano.
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l’Olmo Maggio 2015
storie nostre
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Ricordi personali ed eventi storici
APRILE 1945: LA GUERRA IN ITALIA
E’ FINITA DAPPERTUTTO
di Ciro R.Cosenza
Era un caldo pomeriggio di fine aprile, di
cui non ricordo con precisione il giorno, la
primavera era arrivata in anticipo quel ’45
e il sole consentiva alle famiglie di tenere
balconi e finestre aperti. Del resto la guerra
al Sud si era conclusa da più di un anno e
mezzo e respirare a pieni polmoni era per
tutti un ristoro. Io me ne stavo sdraiato sul
mio lettuccio a leggiucchiare un libro di fiabe che una sorella di mia madre mi aveva
fatto avere da Cosenza.
Zia Esterina Alimena ogni qual volta infatti
riusciva a scovare in qualche negoziuccio
di Corso Telesio una pubblicazione adatta
alla mia età, me la faceva avere. Ad un
tratto sentii, proveniente dalla strada, un
convulso vocìo, mentre contemporaneamente le campane della Chiesa Madre, la
Chiesa dedicata a San Benedetto Abate,
si misero a suonare tutte a gloria. “Cosa
sono queste campane? – sentii che mia
madre chiedeva alla cameriera – Non è
mica festa oggi!” Io allora corsi alla finestra
e vidi giù in strada tante donne, per lo più
donne del popolo, tante contadine e marinare, tutte scalze, con i capelli sciolti, che
correvano piangendo verso “San Benedetto”. Rimasi perplesso ….. perché le lacrime e i capelli sciolti erano simboli di lutto, di disgrazia; ma allora che stavano a significare quelle campane, che continuavano a suonare a distesa? A chiarirmi tutto fu
Concettina, la servetta tredicenne dell’avv.
Giordanelli, che abitava dirimpetto. Ella, affacciatasi ad un balcone, stava battendo le
mani e urlava: “La guerra ….. la guerra …
… mo’ è finita, è finita davero! E mo’ tornano tutti alli case loro!”
Anche se sul Tirreno cosentino le ostilità
erano cessate sin dal settembre del 1943,
quella notizia mi fece piacere, perché anche se piccolino un po’ di guerra l’avevo vista anche io. Certi particolari li ricordavo e
come! Ah se li ricordavo! Essere svegliato
nel cuore della notte ed essere portato in
braccio dai miei verso la campagna, mentre gli aerei nemici bombardavano la linea
ferroviaria e il centro di Paola. Avevo assistito a mitragliamenti aerei. Avevo visto dinanzi l’abitato di Longobardi una petroliera
italiana affondare perché colpita da un sottomarino. Per non parlare di rinunce e sacrifici che anche io avevo subito. Ora dunque era finita! “Vado anche io in Chiesa!”
urlai a mia madre e corsi nella vicina cattedrale benedettina.
Come entrai, vidi una marea di donne che
si trascinavano, in ginocchio, verso l’altare
maggiore, tutti piangendo e pregando ad
alta voce. Quasi tutte avevano il figlio, il
marito o il padre, al fronte o in qualche
campo di prigionia.
Sull’altare, l’Arciprete, il reverendo don Antonio De Giacomo, con le mani levate al
cielo e gli occhi pieni di lacrime, intonava
commosso il “Te Deum laudamus!”
Anche lui non aveva notizie di un nipote, il
capitano dei carabinieri Paride De Giacomo chissà dove. Anche a Diamante le
campane della Chiesa dell’Immacolata
suonarono a gloria e proprio in quell’istante nasceva Salvatore R., il primo maschietto che veniva alla luce in tempo di pace.
Tornando a quegli eventi, in quel mese di
aprile si era giunti finalmente alla resa dei
conti. Ma da noi le notizie arrivavano in
modo frammentario, per sentito dire, pare
…… ma chissà si diceva. I particolari si sarebbero conosciuti più avanti.
Ad aprile le armate angloamericane, impegnate sui vari fronti europei, avevano scatenato l’offensiva decisiva e in Italia affiancati dalle formazioni partigiane. Dal 9 al 12
i partigiani occupano l’intera Toscana e il
18 entrano a Ferrara.
Lo stesso giorno sciopero generale a Torino: è la prova generale della rivoluzione. Il
18 insorge Bologna e il giorno dopo tocca
a Modena. Il 22, sempre a Bologna, un
commando partigiano passa per le armi il
gerarca fascista Leandro Arpinati, capo del
fascismo bolognese, figura molto legata al
mondo del calcio. Il 24 insorge Milano. Cominciano in pratica anche i tentativi di Be-
nito Mussolini di scappare in Svizzera e di
salvare la pelle. Cerca di avvalersi anche
dell’arcivescovo di Milano, il cardinale
Schuster, per trattare con i capi partigiani.
Intanto il CLNAI (cioè il Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia) aveva
pronunciato la condanna a morte per tutti i
maggiori esponenti del fascismo, e quindi
compreso il Duce. Il 26 una radio ne aveva
dato notizia. Catturati a Dongo o nei pressi, Mussolini e la sua amante, oltre a 15
gerarchi, che volevano scappare in Germania, con alcune casse di oro dello Stato
, vengono giustiziati dalle forze della Resistenza “IN NOME DEL POPOLO ITALIANO!” Il giorno dopo l’atto finale: a Caserta
il generale tedesco Von Senger e il comandante delle SS in Italia Wolf, firmano la resa delle truppe tedesche in Italia e in Austria. Nelle stesse ore a Berlino, Hitler si
suiciderà nel bunker della Cancelleria. La
più grande tragedia della storia così si conclude. Dalle nostre parti, i particolari si co
nosceranno in seguito.
Tuttavia “L’ITALIA LIBERA” di domenica 29
aprile, giornale uscito a Milano in edizione
straordinaria, quotidiano del Partito di Azione, dava in prima pagina queste notizie
sulla venuta degli alleati in città: “Trionfali
accoglienze che restituiscono vita e dignità all’Italia e all’Europa – Il Col. Poletti assume la carica di Governatore
della Lombardia – Il cadavere di Mussolini e dei suoi gerarchi nella piazza
(Piazzale Loreto) che vide il sacrificio
dei 15 martiri”.
Questo giornale naturalmente non arrivò e
non poteva arrivare al Sud. Io appresi queste pagine della nostra storia da adulto;
anche perché peraltro ero divenuto professore di storia, feci studiare la nostra tragedia a tanti miei alunni, liberandone alcuni
anche da certi insegnamenti impartiti loro
in famiglia (genitori, nonni o zii), secondo i
quali il fascismo era stato un grande periodo perché i treni arrivavano in orario.
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avvenimenti
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Maggio 2015
l’Olmo
IL COMUNE DI DIAMANTE ALLA BMT DI NAPOLI
Il comune di Diamante insieme agli operatori turistici del Consorzio ABC ( Albergatori
, gestori di Bad & Brekfast e Aree Camper )e dell’Alotur ha partecipato dal 26 al 28 marzo alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli.
Grande soddisfazione dell’ assessore al turismo Franco Maiolino che di ritorno dall’evento fieristico ha dichiarato: - Ho toccato con mano la grande attenzione rivolta dai Buyers
e dai visitatori alla Calabria e alla Riviera dei Cedri in particolare, a conferma della validità del suggerimento avuto dagli Operatori turistici di partecipare alla Fiera di Napoli
i in un momento in cui occorre rivolgersi al Turismo di prossimità cercando contestualmente di inserirsi nel vuoto creatosi a seguito della crisi delle mete mediterranee del
Nord Africa e del Medio Oriente. La BMT ha visto la presenza dell’ Offerta Turistica della
quasi totalità degli albergatori di Diamante sia di quelli consorziati che di singoli gestori delle più importanti e storiche strutture recettive
di Diamante e con grande sorpresa anche quella di giovani gestori di B&B. Mentre loro partecipavano ai Work shop di settore- ha continuato Maiolino - noi abbiamo avviato interessanti contatti per iniziative di carattere culturale e sociale di supporto ed abbiamo presentato avvalendoci di una brochure realizzata per l’occasione i nostri eventi enogastronomici dell’Estate 2015, spendendoli come il
valore aggiunto della nostra offerta turistica. Il Peperoncino Festival , il Citrus Festival e Calici sotto le Stelle di Cirella, hanno tenuto
banco nella serata di rappresentanza organizzata dalla Regione Calabria nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli , nel Ventre di
Napoli, dove con lo slogan “ Calabria che seduce” 100 tour operator selezionati, hanno potuto gustare le eccellenze della Gastronomia
Calabrese. E a tal proposito, ha concluso l’assessore, stiamo lavorando a che, all’EXPO di Milano che sarà dedicata alla gastronomia
in tutte le sue declinazioni, Diamante con i suoi identificativi del Peperoncino e del Cedro, sia pronta per sfruttare quella straordinaria
vetrina internazionale Da parte sua , Franco Magurno, responsabile del Consorzio ABC ha voluto sottolineare l’importanza della presenza alla BMT come
opportunità di intessere relazioni mirate con le più importanti agenzie turistiche nazionali, con buyers internazionali e con quell’interessante segmento di turismo sociale che si muove intorno ai CRAL che rappresentano una straordinaria risorsa soprattutto per la
bassa e media stagione. – Magurno ha voluto anche sottolineare l’importanza della partecipazione sinergica del Comune,degli Operatori e degli altri Partners come l’Accademia del Peperoncino, la Labcom e l’Associazione Cerillae che sicuramente ha reso più incisiva
e qualificata l’azione di promozione complessiva di Diamante
Raccolta differenziata : positivi gli incontri promossi dall'Amministrazione Comunale
L'Amministrazione Comunale di Diamante, ha organizzato una serie di incontri, con le diverse categorie cittadine, in merito alle problematiche inerenti alla raccolta differenziata dei rifiuti. Gli appuntamenti, che si sono svolti nel mese di aprile con cadenza settimanale e che hanno visto la presenza
del Sindaco e dei rappresentanti della Giunta comunale ed ai quali ha partecipato attivamente la ditta appaltatrice del servizio, hanno riguardato nell'ordine gli amministratori dei parchi e dei condomini, i gestori dei lidi balneari, i gestori e proprietari di attività ricettive di vario genere: ristoranti, alberghi B&B ed altre tipologie di strutture. Filo conduttore di ogni appuntamento la volontà dell'ente di recepire istanze, suggerimenti ed indicazioni riguardo alle modalità di conferimento dei rifiuti, in considerazione del naturale periodo di “rodaggio” che comporta una innovazione di così ampia portata che, oltre alle diverse problematiche di carattere pratico, deve comportare, com'è stato sottolineato, una vera e propria “rivoluzione culturale”, necessitante della collaborazione di tutti i cittadini e della massima disponibilità di tutti gli attori istituzionali e sociali interessati. L'andamento proficuo
e cooperativo di tutti gli incontri fa ritenere che l'obiettivo sarà conseguito nell'interesse comune. Da parte della società “Ecologia Ambientale Futura
S.r.L.” è stata assicurata la massima disponibilità anche a valutare le diverse esigenze degli utenti. Nello specifico nei rispettivi incontri, tra le altre cose, è emersa la decisione dell'Amministrazione di rimborsare, a seguito di presentazione della relativa fattura, l'acquisto dei carrellati e dei contenitori
da parte di condomini, dei lidi e delle attività ricettive. Importanti novità riguardano i lidi e per questo si prega di leggere la comunicazione riportata di
seguito:
La raccolta differenziata arriva nei lidi balneari - Si comunica che dal 1° Giugno al 30 Settembre 2015, negli stabilimenti balneari di Diamante e
Cirella sarà possibile effettuare la raccolta differenziata. Ogni stabilimento provvederà, a proprie spese, a munirsi dei contenitori carrellati 120 lt, il cui
costo sarà decurtato dall'imposta sui rifiuti a presentazione di fattura. Il ritiro sarà effettuato, presso gli stessi stabilimenti, con cadenza giornaliera,
dalle ore 03.00 alle ore 05.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
Gruppo Consiliare “DIAMANTE FUTURA”
Al Presidente del Consiglio - Al Segretario Comunale
Oggetto: richiesta convocazione Consiglio Comunale straordinario
I sottoscritti Consiglieri Comunali Antonio Cauteruccio, Francesca Amoroso, Giuseppe Pascale e Giuseppe Savarese, ai sensi dell’articolo 8 del vigente “Regolamento per la convocazione, le adunanze e il funzionamento del Consiglio Comunale” e rappresentando più di un quinto del numero
di Consiglieri assegnati al ns. comune chiedono alle SS. VV. la Convocazione, entro un tempo massimo di giorni 20 dalla presente richiesta come
stabilito dall’art. 9 del medesimo regolamento, di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria avente come oggetto di discussione:
Osservazioni all’atto di adozione del Piano Strutturale Comunale - Zonizzazione acustica del territorio comunale
Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici - Aggiornamento incarico di redazione Piano Commerciale
- Aggiornamento questione- porto alla base del tavolo tecnico del 9 Febbraio 2015 -- Beni immobili in locazione - Report raccolta differenziata
Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso - Giuseppe Pascale - Giuseppe Savarese
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l’Olmo Maggio 2015
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satira e cultura
A TERZA DUMINICA DI MAGG’
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La scomparsa di Antonio Perrone
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libri nostri
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Maggio 2015
l’Olmo
Le utlime novità in campo librario di autori nostrani
di Giovanni Grimaldi
Chista Festa marinara
Jè rrimàst’ cum’a ttànn’.
Ed a Magg’, tutt’ l’ ann’,
a Madonna scinn’ammàr’.
Tann’ i vìcch’ piscatùr’
A’mbarcàvin’ all’Isulèlla;
Nonn’ avìvin’mutùr’…
Sul’ vràzz’ e ddùj palèll’.
Vùzz’, vàrch’, bandirèll’
Tutt’arrìt’ a Ddùluràt’.
Voca, sìja e nn’arrijàta
Fin’a sùtt’a Guardièlla.
Mò cc’è a Nava d’a Marina..
M’a Madonna è ccùm’a pprìma.
Stessu màr’, stess’ culùr’,
stess’ scùgl ‘ , stess’ addùr’.
L’amore impera
Ugo Grimaldi ( 1965-2007)
Disordini annunciati.
Evoluzioni promesse...
Da immemorabili epoche !
Speranze deluse
Non si arrendono al tempo !
E sui tetti roventi
della fantasia
Eteree crature
festeggiano....Danzando!
Mentre nel mitico,sconosciuto
e limpido mare delle sirene....
L’AMORE IMPERA
senza soste !
E gli Dei del paradosso..
.Improvvisano orge di unica
bellezza !
LA BOTTEGA DI BARBATO
Vista da Salvatore Marra
Si è spento il 9 aprile scorso all’età di 90 il nostro caro amico Antonio Perrone. Persona umile e mite è stato un grande lavoratore,
aveva lavorato come imbianchino als eguito del maestro Prassede, poi per circa trent’anni è stato mastro bottaio nel cantiere di
Oliva, diventandone uomo di fiducia e mediatore per gli acquisti e
vendire dirette in Sicilia, gli ultimi dieci anni della sua vita lavorativa aveva svolto l’attività di bidello prima a Roma e poi all’istituto
Agrario di Cirella. Da pensionato non aveva abbandonato l’idea di
essere utile alla società e si era messo a lavorare tra i pensionati
di Diamante diventandone il Presidente del Centro sociale Immacolata Concezione e in seguito Presidente onorario. Instancabile,
organizzava, gite e visite in tutti i paesi della Calabria, era stato attivo nella costituzione della memoria dei prigionieri di guerra diamantesi, fino ad essere fra gli organizzatori dell’apertura del Parco della memoria- Villa Sandro Pertini alla Riviera Blu ( nella foto
nel giorno dell’inaugurazione). Lo ricordiamo tutti con grande affetto.
A Diamante si mangia così
d i L i l y Ge n o ve se
CONIGLIO IN UMIDO
ingredienti: 1 coniglio di circa 1,2 kg di peso, olio d’oliva, 2 cucchiai di
burro, 1 cipolla media, 2 spicchi d’aglio, olive nere snocciolate, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 rametto di rosmarino, sale e pepe
procedimento: tagliate il coniglio a pezzi, lavatelo ed asciugatelo. mettetelo in una pentola a fuoco vivo per eliminare il siero della carne. in un altro tegame mettete l’olio, il burro e l’aglio, unite il coniglio, il rosmarino e
lasciate rosolare per circa mezz’ora. quando il coniglio ha assunto un colore dorato, aggiungete la cipolla tagliata finemente, rigirate e continuate
la cottura regolando di sale e pepe. bagnate quindi il coniglio con il vino
bianco, alzate la fiamma e lasciate evaporare. riducete la fiamma nuovamente e continuate la cottura a tegame coperto per circa tre quarti d’ora.
se il sugo tende ad asciugarsi aggiugete un po’ di brodo di dado o acqua
calda. una ventina di minuti prima di togliere dal fuoco aggiugete le olive
nere.
Il nuovo libro del prof. Ciro Cosenza.
A settanta anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, il nostro collaboratore CIRO R. COSENZA dà alle
stampe un suo nuovo lavoro dall’eloquente titolo: “Il secondo dopoguerra sulla Riviera dei Cedri – Un calcio ad
un pallone per ricominciare”.
L’Autore con questo suo nuovo libro ha voluto mettere
insieme i ricordi di quegli anni non facili, dove le popolazioni dei nostri paesi volevano lasciarsi alle spalle ciò
che la guerra aveva seminato e, allo stesso tempo, proiettarsi verso una nuova vita, certamente più rosea. Pro
prio in quegli anni Edith Piaf in Francia, e Nilla Pizzi in
Italia, cantavano la canzone “La vie en rose”! A far dimenticare la paura delle bombe, i disagi della fame e
del tesseramento, diede un suo contributo anche il gioco
del calcio, anzi del football, come si diceva allora.
Alla fine della primavera del ’45 infatti verrà organizzato
dalla Lega calcio il primo campionato per dilettanti, con
un girone anche sull’Alto Tirreno cosentino. Il volume è
di complessive 220 pagine ed è corredato da numerose
foto d’epoca.
Un nuovo successo dell’Ing. Piero Cirone
Il trattato scritto da Piero Cirone, "Restauro strutturale delle murature" (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2011),
dopo essere approdato al Research Getty Institute di Los Angeles, è stato acquisito dalla Biblioteca del Congresso
di Washington (LCCN 2012367734 - CALL NUMBER NA 105.C498 2011). Un grande successo a dimostrazione
dell’alta professionalità raggiunta dal nostro professore di ingegneria.
I libri di Ferdinando Romito presentati nella Biblioteca di Rende.
Giorno 11 Aprile 2015 Ferdinando Romito ha partecipato alla "Giornata dell'Autore" presso la Biblioteca Civica
di Quattromiglia di Rende (CS), presentando due suoi lavori: "Sottilissimi Granelli di Sabbia" (Book sprint Edizioni - 2014) e Crawford e i Vampiri di San Nicola Arcella (Editur Calabria - 2002).
La manifestazione, organizzata dall'Associazione culturale GueCi si è avvalsa dei patrocini del Comune di
Rende, dell'Università della Calabria, e rientra nel circuito del progetto a livello nazionale " # Io leggo perché".
Due copie dei lavori presentati sono stati donati alla biblioteca stessa.
Il Cinecircolo Maurizio Grande
ha partecipato il 23 Aprile scorso, invitato dall’associazione
culturale GueCi, al MUSEO DEL PRESENTE, sala TOKIO, di Rende alla giornata MONDIALE del LIBRO e del diritt o d ’ a u t o r e C E R I M O N I A d i P R E M I A Z I O N E d e l p r e m i o L E T T E R A R I O “ U N L I B R O A M I C O P E R L’ I N V E R N O ”
Sono state sottoposte al Cinecircolo le opere vincitrici per eventuale sceneggiatura.
L a c e r i m o n i a s i è a p e r t a c o n l a p r o i e z i o n e d i TA N G O d e l M A R E , c o n l a s e g u e n t e m o t i v a z i o n e “ P R O M O Z I O N E C U LT U R A L E E T U R I S T I C A D E L T E R R I T O R I O ”
Il Ring di ENZO RUIS
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/
Con decorrenza dal 31.03.2015 entra in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica anche nei confronti dei Comuni e pertanto
con decorrenza da tale data nessun documento contabile soggetto a fatturazione elettronica potrà più essere accettato dagli
uffici comunali. Il codice per la fatturazione elettronica nei confronti del Comune di Diamante è il seguente: UFYKXW.
Nel pdf allegato sono contenuti i dati relativi all'Ufficio Fatturazione elettronica del Comune di Diamante presenti sull'IPA.
Bando di gara a procedura
aperta per affidamento in
concessione della gestione
tecnica ed artistica del Teatro dei Ruderi di Cirella con
annessa gestione del parcheggio. Scadenza presentazione domande ore
12.00 del 12 Maggio 2015.
Ai fini della predisposizione degli atti inerenti il conto del bilancio 2014, il bilancio
di previsione 2015 e le trasmissioni di
certificazioni in scadenza e già scadute,
l'ufficio ragioneria rimarrà chiuso al pubblico fino alla data del 15.05.2015. Tutte
le richieste potranno essere depositate
presso l'ufficio protocollo a mezzo consegna a mano, posta e mail e sarà fornita
risposta entro 30 gg dalla consegna per
come previsto dalla vigente normativa di
settore.
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l’Olmo Maggio 2015
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dal comune
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Il Vice Sindaco, Francesca Anna Casella, ha scritto
all’On. Rosy Bindi per ringraziarla
della sua presenza a Diamante.
Preoccupazione dell’Assessore Maiolino per i danni al Turismo
derivanti dalla chiusura dell’ autostrada
dopo il crollo del viadotto Italia.
Il Vice Sindaco di Diamante, Francesca Anna Casella, ha scritto una lettera all’On. Rosy Bindi,
Presidente della Commissione parlamentare antimafia, alla vigilia dell’incontro che si è tenuto
il 24 aprile scorso organizzato dall’Amministrazione Comunale e dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante. Nella lettera si legge: « Onorevole Bindi, Le esprimo la più sincera gratitudine
per aver accettato l’invito a partecipare all’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie” che si terrà a Diamante il prossimo 24 aprile e che La vedrà protagonista di un confronto con gli studenti delle Scuole cittadine sul tema
della legalità. La città di Diamante, idilliaca terra cullata dal mare, abbracciata dalle colline, accarezzata dal sole e baciata dai mille sorrisi della natura, fin d’ora. Le porge il benvenuto e saprà accoglierla con l’amicizia e
l’affetto riservati ai suoi ospiti più graditi.
Ci ritroveremo a parlare di legalità alla vigilia di una ricorrenza importante,
il settantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo,
nell’intento non casuale di voler ricordare ai giovani non solo la nostra storia ma soprattutto che ancora oggi c’è una dittatura, la mafia, che esattamente come quelle del Novecento, continua a togliere la libertà, la democrazia, la speranza al nostro Paese. Lo faremo mentre è ancora vivo il dolore per l’ennesima ecatombe nel Mediterraneo, per la morte di centinaia
di migranti, uomini, donne e bambini, offesi nella dignità e nel valore di essere umani. Gente che si avventura su imbarcazioni inadeguate, in balia
della crudeltà di mani criminali e della spregiudicatezza di trafficanti di
vite, per scappare da guerre, da terribili dittature, dalla miseria, alla ricerca
di una libertà e di un’agiatezza mai conosciute . Abbiamo scelto di iniziare
dalla Scuola, da un luogo che ha un ruolo centrale nel diffondere la cultura
della legalità, perché è proprio qui che si comprende maggiormente di avere diritti e doveri, che si impara a rispettare la libertà degli altri, ad accogliere la diversità come ricchezza e a convivere pacificamente fra etnie, lingue, religioni e culture differenti. La legalità costituisce un valore sociale
al quale il cittadino, fin da piccolo, deve essere educato, un’esigenza morale che deve essere affermata, coltivata e diffusa, soprattutto in una regione, come la Calabria, dove la ‘ndrangheta è ben radicata e operativa e
dove, spesso e purtroppo, è proprio la criminalità organizzata a offrire ai
giovani le uniche "prospettive di futuro".
A riguardo, mi vengono in mente le parole che un boss della mafia disse a
un magistrato che lo interrogava: «Quando voi andate nelle scuole a parlare
di legalità, di giustizia, di rispetto delle regole, i ragazzi vi ascoltano, vi seguono e magari tornano a casa a riferire ai genitori quelle belle parole che
hanno sentito. Ma quando cercano un lavoro, una casa, questi ragazzi chi
trovano? Voi o noi? Dottore, trovano noi. E solo noi». E, lo sappiamo, accade
davvero così. Per questo, in un momento storico come quello che stiamo
vivendo, caratterizzato da una profonda crisi etica, è prioritario potenziare
l’acquisizione dei valori costituzionali attraverso interventi educativi centrati
sulla legalità. Il principale obiettivo è la prevenzione, che si realizza con la
formazione culturale, l’educazione al rispetto delle regole, interagendo con
la scuola e la famiglia, ma anche assicurando la presenza delle Istituzioni
in tutti gli altri contesti in cui i ragazzi vivono la loro quotidianità. C’è bisogno di un impegno comune, di ampia portata perché le violenze di ogni genere (dal bullismo alla manifestazione di vere e proprie azioni delinquenziali), la corruzione e l’illegalità hanno radici profonde e ramificate. Tutti,
famiglia, scuola, Istituzioni, e non per ultimo il Governo, ognuno per la propria parte, dobbiamo sentire forte la responsabilità e l’impegno di promuovere e mettere in campo gli strumenti più idonei a nostra disposizione, per
rafforzare il concetto di legalità e il senso dello Stato, in particolare all'interno del mondo giovanile, attraverso l’attivazione di percorsi specifici e le
testimonianze di quanti, magistrati, sindacalisti, operai, imprenditori, hanno lottato e lottano contro le mafie, per la piena affermazione della giustizia e della libertà. Pertanto, io spero di avere il Suo sostegno e la Sua collaborazione istituzionale anche nelle iniziative future che svilupperemo in
sinergia con le Scuole, al fine di trasmettere ai giovani modelli positivi di
eticità e di onestà e di infondere loro quella cultura della legalità che li renderà liberi, capaci di scegliere e di assumere le proprie responsabilità nella
vita personale, sociale e civile ».
La chiusura del tratto autostradale di Laino Borgo, conseguente al
crollo del viadotto Italia con l’obbligo per i mezzi pesanti di deviare
sulla SS Tirrenica 18, preoccupa l’ Assessore al Turismo del Comune di Diamante, Franco Maiolino, che nell’acuirsi della già critica
viabilità dell’Alto Tirreno Cosentino vede delle negative ricadute
sulla prossima stagione turistica. “ Abbiamo visto - asserisce l'Assessore Maiolino - sia nel Week end pasquale che in questo del
25 Aprile, come sia diventato insostenibile il traffico degli automezzi pesanti, che è obbligato a riversarsi sulla statale Tirrenica
che attraversa il litorale della Riviera dei Cedri. In questo territorio,
l’ intensivo sviluppo turistico ha fatto si che la SS 18, unica ed
importante arteria stradale, sia divenuta al tempo stesso superstrada a scorrimento veloce ed elemento di viabilità locale nonché,
per l’assenza di complanari, strada di accesso e servizio per le tante
strutture recettive e balneari, che proprio lungo la SS 18 si sono
sviluppate - Questo lembo di Calabria – continua ancora l’Assessore - paga da tempo un prezzo troppo alto ad una viabilità che la
penalizza per l’eccessiva distanza dallo scalo aereoportuale di Lamezia, per una carenza di trasporti pubblici adeguati, aggravati
dalla progressiva dismissione dei collegamenti ferroviari, che di
fatto rendono la Riviera dei Cedri assolutamente non competitiva
con le altre mete turistiche del Mediterraneo. C’ è la necessità continua Maiolino, nel rispetto delle doverose indagini delle Procure di Castrovillari e di Catanzaro, e dei prioritari interventi finalizzati alla sicurezza, che non si registrino ritardi e che l’ANAS e tutti
gli altri organismi competenti intraprendano tutte le azioni necessarie per evitare il prolungarsi di questa oggettiva criticità che finirebbe col penalizzare turisticamente ed economicamente la Riviera dei Cedri e tutto il Tirreno Cosentino. L’amministrazione comunale di Diamante farà voti e avanzerà ufficialmente nei prossimi giorni richiesta, oltre che all’ANAS, al Ministeri delle Infrastrutture e del Turismo, nonché alla Presidenza della Giunta Regionale
a che questa problematica sia tenuta nella debita considerazione,
auspicando che si adottino tutti gli interventi necessari, per far
fronte a questa emergenza strutturale che non può e non deve
penalizzare un territorio che ha fatto del turismo la sua risorsa principale “ .
Il Vice Sindaco
F.to Dott.ssa Francesca Anna Casella
Da “Made in Sud”, Paolo
Caiazzo, un grande artista
della comicità chiude la
stagione teatrale 2015.
Così l’autore presenta lo
spettacolo:
« Talvolta dimentichiamo
di essere forniti di un cervello in grado di produrre
pensieri ed opinioni e tendiamo a fare nostre considerazioni fatte da altri.
Tutto sommato è comodo
sono già confezionate e
pronte per l’uso.Attraverso una tranquilla chiacchierata col pubblico, intervallata da personaggi
più o meno probabili, cerco di analizzare gli aspetti
tragicomici della nostra
esistenza.
7
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parrocchia immacolata
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Maggio 2015
l’Olmo
“La notte diversa da tutte le notti”
di Marisa Maiolino
I ragazzi della Mistagogia con il coinvolgimento dei giovanissimi , guidati da Don Michele Coppa e le catechiste,
hanno interpretato, la sera della domenica delle
Palme,nella chiesa dell’Immacolata Concezione, il rito
della Cena Pasquale Ebraica per ricordare la liberazione
del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto.
“ La Chiesa buia, illuminata dalle sole candele per ricostruire l’ambientazione notturna.
Seduti attorno ad una mensa addobbata, mangiando e
bevendo i segni della salvezza per ricordare e rivivere
l’esodo dall’Egitto.
Durante la cena viene raccontata la storia della liberazione, consumando particolari cibi, ognuno dei quali simboleggia parte della storia della schiavitù :
pane azzimo: è il pane della debolezza e della miseria.
Non si mangia pane lievitato, perché dovendo fuggire
non c’è tempo di farlo lievitare.
erbe amare: per ricordare l’amarezza della schiavitù.
agnello: in ricordo del suo sacrificio per salvare la vita
degli ebrei la notte in cui l’angelo della morte passò
sull’Egitto( per i cristiani ricorda il sacrificio di Cristo,
Agnello Pasquale immolato sulla croce per la redenzione
dei peccati)
uovo sodo: simbolo dell’eternità della vita, senza inizio
e senza fine.
aceto, acqua salata, succo di limone: per indicare l’amarezza dell’acqua del mare, l’amarezza della schiavitù.
haroset: composto di frutta, fichi , noce e cannella per
ricordare la malta e il fango usato dagli ebrei per costruire i mattoni. “
Ai ragazzi questa esperienza è servita per comprendere
il senso della Pasqua, tra passato e presente, tra il vecchio ed il nuovo. Gesù, infatti, celebrando con i dodici la
cena secondo la tradizione ebraica, ha dato un significato salvifico nuovo: quel pane e quel vino non sono più il
segno di una liberazione dalla schiavitù, ma sono il “suo
corpo e sangue” per la redenzione dell’umanità. Certamente, dopo la rappresentazione di questo rito, hanno
partecipato con più consapevolezza alla Settimana Santa, vivendo meglio la solennità di Pasqua.
Il suggestivo momento della cena si è concluso con il
canto ebraico Evenu Shalom.
Addio a Pasquale detto A ciavùla
Pasquale Bencardino conosciuto da tutti come “a ciavùla” ci ha lasciati così, improvvisamente e silenziosamente così come era nel suo carattere mite e nel contempo cordiale e allegro. Era piacevole stare
con Pascàl’, perchè ci potevi scherzare, a volte approfittando della sua mitezza e del suo carattere
molto educato, tipico di quelle persone che provengono dalle famiglie storiche dei marinari diamantesi.
Proprio per il suo carattere , Pascale non era mai sboccato ma sempre educato e rispettoso delle persone. Era stato per decenni il capo della cordata di Pasqua e apriva con la sua enorme tocca tocca le
altre rumorose troccole. Ha lavorato nei cantieri del cedro addetto alla salamoiatura sia con Barbiero
che con Oliva . Persone così, sono da esempio e colonne della nostra memoria e non dovrebbero mai
lasciarci.
Francesco Cirillo
foto di Claudio Francesco Manco
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l’Olmo Maggio 2015
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storie nostre
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E' una statua incoronata, il che vuol dire che i suoi estimatori, probabilmente una Confraternita,
avevano ricevuto l'autorizzazione a solennizzarne la presenza mediante la regolamentazione di uno
Statuto approvato dal Re. Siamo al tempo dei Borboni, Voglio ricordare che il settecento è il periodo
d'oro delle confraternite e dei privilegi ecclesiastici. Poter incoronare la propria statua era un grande
privilegio, che chiaramente comportava anche una posizione di prestigio all'interno della chiesa locale,
con la possibilità di godere di prebende ecclesiastiche e civili. Dalla seconda metà del secolo appena
concluso la corona sua propria viene utilizzata quale corona feriale dell'Immacolata.
La festa all'Addolorata è, ancora oggi, sostenuta dalla presenza della fiera. Anche questo era un
grande privilegio, invalso soprattutto all'indomani dell'Unità d'Italia, permetteva alle varie Confraternite
del tempo di poter sopperire alle spese per la solennizzazione delle festa, ma anche per avviare e sostenere le tante iniziative caritative di cui ieri con oggi le Confraternite caratterizzavano la loro presenza
nelle comunità cittadine. Le fiere, venivano istituite dai Prefetti, erano iniziative che esigevano l'autorizzazione del Re. Siamo al tempo dei Savoia. Sappiamo tutti bene che con l'unità d'Italia la gran parte
del patrimonio ecclesiastico cambiò di mano, questo accadde anche sul Diamante, in quegli anni ci
furono molte difficoltà per sostenere le iniziative orientate al culto e alla tutela del patrimonio ecclesiastico. E' il periodo d'oro della Massoneria. I marinai per vivere dignitosamente la festa, si tassavano
mettendo da parte una percentuale della loro povertà, la decima sulla pesca, ai piedi della loro Patrona.
Il fatto che la Statua dell'Addolorata godesse di questi privilegi evidenzia l'importanza che aveva
questa festa nella nostra cittadina. Oggi è cambiato molto, intanto la fiera è fine a se stessa e certamente non concorre a sostenere le opere ecclesiastiche né tantomeno la Festa all'Addolorata. Non
abbiamo più i pescatori, per cui il mare non è più la risorsa dei poveri del luogo, ai quali, nei tanti regolamenti, si nega ordinariamente ogni autorizzazione a pescare. Rimane un momento spirituale per
comunità ecclesiali che, purtroppo, demonizzano ogni forma di dolore. Certamente non è spendibile
turisticamente, anche perché il turista ama passeggiare e non riflettere sui tanti drammi dell'uomo ai
quali la Vergine Addolorata incoraggia a orientare la propria attenzione.
Certamente rimane la patrona delle tante solitudini e disperazioni che si accompagnano anche ai
nostri giorni, magari velati bene da una patina mai sufficiente dei sorrisi di circostanza. Ma certamente
rimane ancora oggi colei che ci indica la capacità di vivere la speranza anche nelle situazioni di disorientamento, quando la fede sembra vacillare allora Lei interviene per prenderci per mano e incoraggiarci a camminare accompagnandoci al suo dolore, alla ricerca di una nuova speranza da dare alla
nostra vita.
Come sempre la vivremo nella semplicità dei cuori che cercano motivi sempre nuovi di gioia e sanno
di poterli trovare accompagnandoci alla Vergine Santa che il Signore, nel momento più drammatico
della sua vita terrena, ci ha affidato e alla quale ci ha affidati.
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Maggio 2015
l’Olmo
TORNA A DIAMANTE IL TEATRO
CON RAFFAELE BIANCO
Terza domenica di Maggio . Storia della Madonna sul Mare
raccontata da Don Cono Araugio
Per la Chiesa universale questo è il tempo di Pasqua e in queste Domeniche vengono celebrati gli
avvenimenti centrali della fede Cristiana: la Resurrezione di Gesù, l'Ascensione al Cielo, la Pentecoste
dello Spirito Santo. A Diamante non è così, per la quasi totalità dei nostri concittadini è semplicemente,
da secoli, la Festa dell'Addolorata. E' una devozione della Confraternita dei Servi di Maria, presente
nella Chiesa fin dal cinquecento, i Sette Dolori di Maria era uno dei titoli con cui frequentemente si relazionava la partecipazione della Madre alla sofferenza del Figlio Gesù.
Nel 1482 Sisto IV fece inserire la Messa nel Messale Romano con il titolo “Nostra Signora della
Pietà”. La festa dell’Addolorata si diffuse in Occidente con varie denominazioni: Il pianto della Beata
Vergine, Il martirio del cuore della Beata Vergine Maria, La compassione della Beata Vergine Maria, I
Sette dolori di Maria ecc. e varie date: il venerdì dopo la domenica in albis, il primo sabato dopo l’ottava
di Pasqua, il venerdì dopo la domenica di passione. Il 9 giugno 1668 fu concesso ai Servi di Maria di
poter celebrare la Messa dei Sette dolori di Maria alla terza domenica di settembre. Il 22 aprile 1727
papa Benedetto XIII estendeva a tutta la Chiesa latina la festa del venerdì di passione, concessa nel
1714 all’Ordine dei Servi di Maria. Il 18 settembre 1814 Pio VII estendeva la festa dei Sette dolori a
tutta la Chiesa, con i formulari dell’ufficio divino e la Messa già in uso presso i Servi di Maria. In seguito
fu ancora modificata la festa nel Calendario fino alla contestualizzazione attuale che la situa al 15 Settembre.
Per la sua collocazione alla Terza domenica di Maggio, dobbiamo perciò farla risalire alla tradizione
antica, tra il settecento e i primi dell'ottocento. La nostra statua dell'Addolorata è arrivata sul Diamante,
verso la fine del '700, probabilmente prima dell'Immacolata, è stata sempre venerata quale patrona
dei marinai, in una cittadina nella quale i marinai e la pesca, fin verso la metà del secolo appena concluso rappresentavano l'attività ordinaria e la risorsa principale di gran parte degli abitanti. Per cui
tanti vedevano in essa la loro Patrona, questo anche per la situazione di perenne dolore che si accompagnava alla vita della povera gente in quei secoli.
avvenimenti
Il Cinecircolo “Maurizio Grande” è lieto di annunciare il
patrocinio dell’UNESCO (Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO) e la collaborazione del prestigioso festival internazionale di Pozzuoli
“A CORTO DI DONNE”
Per IL MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO (cùrt e màl cavàt)
Il festival quest’anno si articolerà in due serate.
- 4 Settembre
Dedicato alle donne con un talk interamente al femminile, dal titolo LA DONNA E IL SUO LINGUAGGIO, ospiti
scrittrici e giornaliste RAI. Durante la serata sarà proiettato il corto vincitore del festival di Pozzuoli.
- 5 Settembre . La premiazione dei corti vincitori del
MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO ospiti registi e attori.
Giorno 11 Aprile 2015 Ferdinando Romito ha partecipato alla "Giornata dell'Autore" presso la Biblioteca Civica di Quattromiglia di Rende (CS), presentando due suoi lavori: "Sottilissimi Granelli di Sabbia"
(Book sprint Edizioni - 2014) e Crawford e i Vampiri
di San Nicola Arcella (Editur Calabria - 2002).
Mimma Magurno in scena a Roma
Solidarietà e divertimento: il 7 maggio
torna Teatro Assud con una esilarante
commedia,“Le tragicomiche avventure
in casa Esposito.
Teatro “Assud”, in collaborazione con la
“Casa sulla Roccia” presenta lo spettacolo teatrale “Le tragicomiche avventure in casa Esposito”, tratto dalla commedia in 2 atti di Angelo RojoMirisciotti.
Doppia data a Diamante è per il 7 maggio, alle ore 21:00, presso Cineteatro
Vittoria di Diamante e la dell'8 maggio
in un spettacolo riservato alle scuole cittadine. L'iniziativa vede il patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di
Diamante. Un appuntamento attraverso
il quale i ragazzi di Teatro “Assud”, coniugano la loro importante testimonianza di vita contro le dipendenze, con la loro bravura oramai consolidata di attori,
già testimoniata dal successo e dalle
emozioni che Raffaele Bianco e i suoi
compagni di avventura hanno già regalato agli spettatori della “Perla del Tirreno”, presentando due spettacoli del grande Dario Fo. Divertimento assicurato, infatti, con una
commedia ambientata nel centro di Napoli, dove Tazio, ladro "sgarrupato" e pieno di guai,
entra nella vita di Elia per rubare, ma maldestro com'è si fa subito scoprire. Tazio, però,
finirà col donare ad Elia e a tutti i suoi amici una ventata di ottimismo e di gioia di vivere.
Dalla brillante penna di Angelo RojoMirisciotti, come detto, una cascata di risate a più
non posso con Raffaele Bianco e la sua compagnia "Assud". Ricordiamo che l’esperienza
della compagnia nasce dalla collaborazione tra il Teatro di Gluck e l’Associazione La Casa
sulla Roccia che, dal 2006, ha inserito nelle attività della Comunità Terapeutica il laboratorio teatrale, come strumento educativo di espressione del sé, di incontro con l’altro e di
prevenzione alle dipendenze. Da questo percorso è nata una compagnia stabile formata
da attori emergenti che hanno concluso o che sono al termine del loro percorso terapeutico e attori professionisti del Teatro di Gluck. Questa esperienza è cresciuta negli anni
anche al di fuori della comunità come mezzo per parlare agli adolescenti, ai giovani, alla
gente. L'8 maggio partecipando alla spettacolo di potrà liberamente contribuire all'associazione “La Casa sulla Roccia” di Avellino. E' importante non mancare, quindi, per essere
solidali e allo stesso tempo divertirsi e passare una piacevole serata a teatro. Importante
novità di quest'anno per Teatro “Assud”, che porterà il suo spettacolo anche nelle scuole
di Belvedere, Grisolia, Santa Maria del Cedro e Scalea.
L’Associazione Cerillae già al lavoro per la nuova
edizione di Calici sotto le stelle
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Il Vice Sindaco, Francesca Anna Casella, ha scritto
all’On. Rosy Bindi per ringraziarla
della sua presenza a Diamante.
Preoccupazione dell’Assessore Maiolino per i danni al Turismo
derivanti dalla chiusura dell’ autostrada
dopo il crollo del viadotto Italia.
Il Vice Sindaco di Diamante, Francesca Anna Casella, ha scritto una lettera all’On. Rosy Bindi,
Presidente della Commissione parlamentare antimafia, alla vigilia dell’incontro che si è tenuto
il 24 aprile scorso organizzato dall’Amministrazione Comunale e dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante. Nella lettera si legge: « Onorevole Bindi, Le esprimo la più sincera gratitudine
per aver accettato l’invito a partecipare all’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie” che si terrà a Diamante il prossimo 24 aprile e che La vedrà protagonista di un confronto con gli studenti delle Scuole cittadine sul tema
della legalità. La città di Diamante, idilliaca terra cullata dal mare, abbracciata dalle colline, accarezzata dal sole e baciata dai mille sorrisi della natura, fin d’ora. Le porge il benvenuto e saprà accoglierla con l’amicizia e
l’affetto riservati ai suoi ospiti più graditi.
Ci ritroveremo a parlare di legalità alla vigilia di una ricorrenza importante,
il settantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo,
nell’intento non casuale di voler ricordare ai giovani non solo la nostra storia ma soprattutto che ancora oggi c’è una dittatura, la mafia, che esattamente come quelle del Novecento, continua a togliere la libertà, la democrazia, la speranza al nostro Paese. Lo faremo mentre è ancora vivo il dolore per l’ennesima ecatombe nel Mediterraneo, per la morte di centinaia
di migranti, uomini, donne e bambini, offesi nella dignità e nel valore di essere umani. Gente che si avventura su imbarcazioni inadeguate, in balia
della crudeltà di mani criminali e della spregiudicatezza di trafficanti di
vite, per scappare da guerre, da terribili dittature, dalla miseria, alla ricerca
di una libertà e di un’agiatezza mai conosciute . Abbiamo scelto di iniziare
dalla Scuola, da un luogo che ha un ruolo centrale nel diffondere la cultura
della legalità, perché è proprio qui che si comprende maggiormente di avere diritti e doveri, che si impara a rispettare la libertà degli altri, ad accogliere la diversità come ricchezza e a convivere pacificamente fra etnie, lingue, religioni e culture differenti. La legalità costituisce un valore sociale
al quale il cittadino, fin da piccolo, deve essere educato, un’esigenza morale che deve essere affermata, coltivata e diffusa, soprattutto in una regione, come la Calabria, dove la ‘ndrangheta è ben radicata e operativa e
dove, spesso e purtroppo, è proprio la criminalità organizzata a offrire ai
giovani le uniche "prospettive di futuro".
A riguardo, mi vengono in mente le parole che un boss della mafia disse a
un magistrato che lo interrogava: «Quando voi andate nelle scuole a parlare
di legalità, di giustizia, di rispetto delle regole, i ragazzi vi ascoltano, vi seguono e magari tornano a casa a riferire ai genitori quelle belle parole che
hanno sentito. Ma quando cercano un lavoro, una casa, questi ragazzi chi
trovano? Voi o noi? Dottore, trovano noi. E solo noi». E, lo sappiamo, accade
davvero così. Per questo, in un momento storico come quello che stiamo
vivendo, caratterizzato da una profonda crisi etica, è prioritario potenziare
l’acquisizione dei valori costituzionali attraverso interventi educativi centrati
sulla legalità. Il principale obiettivo è la prevenzione, che si realizza con la
formazione culturale, l’educazione al rispetto delle regole, interagendo con
la scuola e la famiglia, ma anche assicurando la presenza delle Istituzioni
in tutti gli altri contesti in cui i ragazzi vivono la loro quotidianità. C’è bisogno di un impegno comune, di ampia portata perché le violenze di ogni genere (dal bullismo alla manifestazione di vere e proprie azioni delinquenziali), la corruzione e l’illegalità hanno radici profonde e ramificate. Tutti,
famiglia, scuola, Istituzioni, e non per ultimo il Governo, ognuno per la propria parte, dobbiamo sentire forte la responsabilità e l’impegno di promuovere e mettere in campo gli strumenti più idonei a nostra disposizione, per
rafforzare il concetto di legalità e il senso dello Stato, in particolare all'interno del mondo giovanile, attraverso l’attivazione di percorsi specifici e le
testimonianze di quanti, magistrati, sindacalisti, operai, imprenditori, hanno lottato e lottano contro le mafie, per la piena affermazione della giustizia e della libertà. Pertanto, io spero di avere il Suo sostegno e la Sua collaborazione istituzionale anche nelle iniziative future che svilupperemo in
sinergia con le Scuole, al fine di trasmettere ai giovani modelli positivi di
eticità e di onestà e di infondere loro quella cultura della legalità che li renderà liberi, capaci di scegliere e di assumere le proprie responsabilità nella
vita personale, sociale e civile ».
La chiusura del tratto autostradale di Laino Borgo, conseguente al
crollo del viadotto Italia con l’obbligo per i mezzi pesanti di deviare
sulla SS Tirrenica 18, preoccupa l’ Assessore al Turismo del Comune di Diamante, Franco Maiolino, che nell’acuirsi della già critica
viabilità dell’Alto Tirreno Cosentino vede delle negative ricadute
sulla prossima stagione turistica. “ Abbiamo visto - asserisce l'Assessore Maiolino - sia nel Week end pasquale che in questo del
25 Aprile, come sia diventato insostenibile il traffico degli automezzi pesanti, che è obbligato a riversarsi sulla statale Tirrenica
che attraversa il litorale della Riviera dei Cedri. In questo territorio,
l’ intensivo sviluppo turistico ha fatto si che la SS 18, unica ed
importante arteria stradale, sia divenuta al tempo stesso superstrada a scorrimento veloce ed elemento di viabilità locale nonché,
per l’assenza di complanari, strada di accesso e servizio per le tante
strutture recettive e balneari, che proprio lungo la SS 18 si sono
sviluppate - Questo lembo di Calabria – continua ancora l’Assessore - paga da tempo un prezzo troppo alto ad una viabilità che la
penalizza per l’eccessiva distanza dallo scalo aereoportuale di Lamezia, per una carenza di trasporti pubblici adeguati, aggravati
dalla progressiva dismissione dei collegamenti ferroviari, che di
fatto rendono la Riviera dei Cedri assolutamente non competitiva
con le altre mete turistiche del Mediterraneo. C’ è la necessità continua Maiolino, nel rispetto delle doverose indagini delle Procure di Castrovillari e di Catanzaro, e dei prioritari interventi finalizzati alla sicurezza, che non si registrino ritardi e che l’ANAS e tutti
gli altri organismi competenti intraprendano tutte le azioni necessarie per evitare il prolungarsi di questa oggettiva criticità che finirebbe col penalizzare turisticamente ed economicamente la Riviera dei Cedri e tutto il Tirreno Cosentino. L’amministrazione comunale di Diamante farà voti e avanzerà ufficialmente nei prossimi giorni richiesta, oltre che all’ANAS, al Ministeri delle Infrastrutture e del Turismo, nonché alla Presidenza della Giunta Regionale
a che questa problematica sia tenuta nella debita considerazione,
auspicando che si adottino tutti gli interventi necessari, per far
fronte a questa emergenza strutturale che non può e non deve
penalizzare un territorio che ha fatto del turismo la sua risorsa principale “ .
Il Vice Sindaco
F.to Dott.ssa Francesca Anna Casella
Da “Made in Sud”, Paolo
Caiazzo, un grande artista
della comicità chiude la
stagione teatrale 2015.
Così l’autore presenta lo
spettacolo:
« Talvolta dimentichiamo
di essere forniti di un cervello in grado di produrre
pensieri ed opinioni e tendiamo a fare nostre considerazioni fatte da altri.
Tutto sommato è comodo
sono già confezionate e
pronte per l’uso.Attraverso una tranquilla chiacchierata col pubblico, intervallata da personaggi
più o meno probabili, cerco di analizzare gli aspetti
tragicomici della nostra
esistenza.
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parrocchia immacolata
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Maggio 2015
l’Olmo
“La notte diversa da tutte le notti”
di Marisa Maiolino
I ragazzi della Mistagogia con il coinvolgimento dei giovanissimi , guidati da Don Michele Coppa e le catechiste,
hanno interpretato, la sera della domenica delle
Palme,nella chiesa dell’Immacolata Concezione, il rito
della Cena Pasquale Ebraica per ricordare la liberazione
del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto.
“ La Chiesa buia, illuminata dalle sole candele per ricostruire l’ambientazione notturna.
Seduti attorno ad una mensa addobbata, mangiando e
bevendo i segni della salvezza per ricordare e rivivere
l’esodo dall’Egitto.
Durante la cena viene raccontata la storia della liberazione, consumando particolari cibi, ognuno dei quali simboleggia parte della storia della schiavitù :
pane azzimo: è il pane della debolezza e della miseria.
Non si mangia pane lievitato, perché dovendo fuggire
non c’è tempo di farlo lievitare.
erbe amare: per ricordare l’amarezza della schiavitù.
agnello: in ricordo del suo sacrificio per salvare la vita
degli ebrei la notte in cui l’angelo della morte passò
sull’Egitto( per i cristiani ricorda il sacrificio di Cristo,
Agnello Pasquale immolato sulla croce per la redenzione
dei peccati)
uovo sodo: simbolo dell’eternità della vita, senza inizio
e senza fine.
aceto, acqua salata, succo di limone: per indicare l’amarezza dell’acqua del mare, l’amarezza della schiavitù.
haroset: composto di frutta, fichi , noce e cannella per
ricordare la malta e il fango usato dagli ebrei per costruire i mattoni. “
Ai ragazzi questa esperienza è servita per comprendere
il senso della Pasqua, tra passato e presente, tra il vecchio ed il nuovo. Gesù, infatti, celebrando con i dodici la
cena secondo la tradizione ebraica, ha dato un significato salvifico nuovo: quel pane e quel vino non sono più il
segno di una liberazione dalla schiavitù, ma sono il “suo
corpo e sangue” per la redenzione dell’umanità. Certamente, dopo la rappresentazione di questo rito, hanno
partecipato con più consapevolezza alla Settimana Santa, vivendo meglio la solennità di Pasqua.
Il suggestivo momento della cena si è concluso con il
canto ebraico Evenu Shalom.
Addio a Pasquale detto A ciavùla
Pasquale Bencardino conosciuto da tutti come “a ciavùla” ci ha lasciati così, improvvisamente e silenziosamente così come era nel suo carattere mite e nel contempo cordiale e allegro. Era piacevole stare
con Pascàl’, perchè ci potevi scherzare, a volte approfittando della sua mitezza e del suo carattere
molto educato, tipico di quelle persone che provengono dalle famiglie storiche dei marinari diamantesi.
Proprio per il suo carattere , Pascale non era mai sboccato ma sempre educato e rispettoso delle persone. Era stato per decenni il capo della cordata di Pasqua e apriva con la sua enorme tocca tocca le
altre rumorose troccole. Ha lavorato nei cantieri del cedro addetto alla salamoiatura sia con Barbiero
che con Oliva . Persone così, sono da esempio e colonne della nostra memoria e non dovrebbero mai
lasciarci.
Francesco Cirillo
foto di Claudio Francesco Manco
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l’Olmo Maggio 2015
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satira e cultura
A TERZA DUMINICA DI MAGG’
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6
La scomparsa di Antonio Perrone
11
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libri nostri
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Maggio 2015
l’Olmo
Le utlime novità in campo librario di autori nostrani
di Giovanni Grimaldi
Chista Festa marinara
Jè rrimàst’ cum’a ttànn’.
Ed a Magg’, tutt’ l’ ann’,
a Madonna scinn’ammàr’.
Tann’ i vìcch’ piscatùr’
A’mbarcàvin’ all’Isulèlla;
Nonn’ avìvin’mutùr’…
Sul’ vràzz’ e ddùj palèll’.
Vùzz’, vàrch’, bandirèll’
Tutt’arrìt’ a Ddùluràt’.
Voca, sìja e nn’arrijàta
Fin’a sùtt’a Guardièlla.
Mò cc’è a Nava d’a Marina..
M’a Madonna è ccùm’a pprìma.
Stessu màr’, stess’ culùr’,
stess’ scùgl ‘ , stess’ addùr’.
L’amore impera
Ugo Grimaldi ( 1965-2007)
Disordini annunciati.
Evoluzioni promesse...
Da immemorabili epoche !
Speranze deluse
Non si arrendono al tempo !
E sui tetti roventi
della fantasia
Eteree crature
festeggiano....Danzando!
Mentre nel mitico,sconosciuto
e limpido mare delle sirene....
L’AMORE IMPERA
senza soste !
E gli Dei del paradosso..
.Improvvisano orge di unica
bellezza !
LA BOTTEGA DI BARBATO
Vista da Salvatore Marra
Si è spento il 9 aprile scorso all’età di 90 il nostro caro amico Antonio Perrone. Persona umile e mite è stato un grande lavoratore,
aveva lavorato come imbianchino als eguito del maestro Prassede, poi per circa trent’anni è stato mastro bottaio nel cantiere di
Oliva, diventandone uomo di fiducia e mediatore per gli acquisti e
vendire dirette in Sicilia, gli ultimi dieci anni della sua vita lavorativa aveva svolto l’attività di bidello prima a Roma e poi all’istituto
Agrario di Cirella. Da pensionato non aveva abbandonato l’idea di
essere utile alla società e si era messo a lavorare tra i pensionati
di Diamante diventandone il Presidente del Centro sociale Immacolata Concezione e in seguito Presidente onorario. Instancabile,
organizzava, gite e visite in tutti i paesi della Calabria, era stato attivo nella costituzione della memoria dei prigionieri di guerra diamantesi, fino ad essere fra gli organizzatori dell’apertura del Parco della memoria- Villa Sandro Pertini alla Riviera Blu ( nella foto
nel giorno dell’inaugurazione). Lo ricordiamo tutti con grande affetto.
A Diamante si mangia così
d i L i l y Ge n o ve se
CONIGLIO IN UMIDO
ingredienti: 1 coniglio di circa 1,2 kg di peso, olio d’oliva, 2 cucchiai di
burro, 1 cipolla media, 2 spicchi d’aglio, olive nere snocciolate, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 rametto di rosmarino, sale e pepe
procedimento: tagliate il coniglio a pezzi, lavatelo ed asciugatelo. mettetelo in una pentola a fuoco vivo per eliminare il siero della carne. in un altro tegame mettete l’olio, il burro e l’aglio, unite il coniglio, il rosmarino e
lasciate rosolare per circa mezz’ora. quando il coniglio ha assunto un colore dorato, aggiungete la cipolla tagliata finemente, rigirate e continuate
la cottura regolando di sale e pepe. bagnate quindi il coniglio con il vino
bianco, alzate la fiamma e lasciate evaporare. riducete la fiamma nuovamente e continuate la cottura a tegame coperto per circa tre quarti d’ora.
se il sugo tende ad asciugarsi aggiugete un po’ di brodo di dado o acqua
calda. una ventina di minuti prima di togliere dal fuoco aggiugete le olive
nere.
Il nuovo libro del prof. Ciro Cosenza.
A settanta anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, il nostro collaboratore CIRO R. COSENZA dà alle
stampe un suo nuovo lavoro dall’eloquente titolo: “Il secondo dopoguerra sulla Riviera dei Cedri – Un calcio ad
un pallone per ricominciare”.
L’Autore con questo suo nuovo libro ha voluto mettere
insieme i ricordi di quegli anni non facili, dove le popolazioni dei nostri paesi volevano lasciarsi alle spalle ciò
che la guerra aveva seminato e, allo stesso tempo, proiettarsi verso una nuova vita, certamente più rosea. Pro
prio in quegli anni Edith Piaf in Francia, e Nilla Pizzi in
Italia, cantavano la canzone “La vie en rose”! A far dimenticare la paura delle bombe, i disagi della fame e
del tesseramento, diede un suo contributo anche il gioco
del calcio, anzi del football, come si diceva allora.
Alla fine della primavera del ’45 infatti verrà organizzato
dalla Lega calcio il primo campionato per dilettanti, con
un girone anche sull’Alto Tirreno cosentino. Il volume è
di complessive 220 pagine ed è corredato da numerose
foto d’epoca.
Un nuovo successo dell’Ing. Piero Cirone
Il trattato scritto da Piero Cirone, "Restauro strutturale delle murature" (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2011),
dopo essere approdato al Research Getty Institute di Los Angeles, è stato acquisito dalla Biblioteca del Congresso
di Washington (LCCN 2012367734 - CALL NUMBER NA 105.C498 2011). Un grande successo a dimostrazione
dell’alta professionalità raggiunta dal nostro professore di ingegneria.
I libri di Ferdinando Romito presentati nella Biblioteca di Rende.
Giorno 11 Aprile 2015 Ferdinando Romito ha partecipato alla "Giornata dell'Autore" presso la Biblioteca Civica
di Quattromiglia di Rende (CS), presentando due suoi lavori: "Sottilissimi Granelli di Sabbia" (Book sprint Edizioni - 2014) e Crawford e i Vampiri di San Nicola Arcella (Editur Calabria - 2002).
La manifestazione, organizzata dall'Associazione culturale GueCi si è avvalsa dei patrocini del Comune di
Rende, dell'Università della Calabria, e rientra nel circuito del progetto a livello nazionale " # Io leggo perché".
Due copie dei lavori presentati sono stati donati alla biblioteca stessa.
Il Cinecircolo Maurizio Grande
ha partecipato il 23 Aprile scorso, invitato dall’associazione
culturale GueCi, al MUSEO DEL PRESENTE, sala TOKIO, di Rende alla giornata MONDIALE del LIBRO e del diritt o d ’ a u t o r e C E R I M O N I A d i P R E M I A Z I O N E d e l p r e m i o L E T T E R A R I O “ U N L I B R O A M I C O P E R L’ I N V E R N O ”
Sono state sottoposte al Cinecircolo le opere vincitrici per eventuale sceneggiatura.
L a c e r i m o n i a s i è a p e r t a c o n l a p r o i e z i o n e d i TA N G O d e l M A R E , c o n l a s e g u e n t e m o t i v a z i o n e “ P R O M O Z I O N E C U LT U R A L E E T U R I S T I C A D E L T E R R I T O R I O ”
Il Ring di ENZO RUIS
TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA
si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/
Con decorrenza dal 31.03.2015 entra in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica anche nei confronti dei Comuni e pertanto
con decorrenza da tale data nessun documento contabile soggetto a fatturazione elettronica potrà più essere accettato dagli
uffici comunali. Il codice per la fatturazione elettronica nei confronti del Comune di Diamante è il seguente: UFYKXW.
Nel pdf allegato sono contenuti i dati relativi all'Ufficio Fatturazione elettronica del Comune di Diamante presenti sull'IPA.
Bando di gara a procedura
aperta per affidamento in
concessione della gestione
tecnica ed artistica del Teatro dei Ruderi di Cirella con
annessa gestione del parcheggio. Scadenza presentazione domande ore
12.00 del 12 Maggio 2015.
Ai fini della predisposizione degli atti inerenti il conto del bilancio 2014, il bilancio
di previsione 2015 e le trasmissioni di
certificazioni in scadenza e già scadute,
l'ufficio ragioneria rimarrà chiuso al pubblico fino alla data del 15.05.2015. Tutte
le richieste potranno essere depositate
presso l'ufficio protocollo a mezzo consegna a mano, posta e mail e sarà fornita
risposta entro 30 gg dalla consegna per
come previsto dalla vigente normativa di
settore.
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l’Olmo Maggio 2015
storie nostre
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12
Ricordi personali ed eventi storici
APRILE 1945: LA GUERRA IN ITALIA
E’ FINITA DAPPERTUTTO
di Ciro R.Cosenza
Era un caldo pomeriggio di fine aprile, di
cui non ricordo con precisione il giorno, la
primavera era arrivata in anticipo quel ’45
e il sole consentiva alle famiglie di tenere
balconi e finestre aperti. Del resto la guerra
al Sud si era conclusa da più di un anno e
mezzo e respirare a pieni polmoni era per
tutti un ristoro. Io me ne stavo sdraiato sul
mio lettuccio a leggiucchiare un libro di fiabe che una sorella di mia madre mi aveva
fatto avere da Cosenza.
Zia Esterina Alimena ogni qual volta infatti
riusciva a scovare in qualche negoziuccio
di Corso Telesio una pubblicazione adatta
alla mia età, me la faceva avere. Ad un
tratto sentii, proveniente dalla strada, un
convulso vocìo, mentre contemporaneamente le campane della Chiesa Madre, la
Chiesa dedicata a San Benedetto Abate,
si misero a suonare tutte a gloria. “Cosa
sono queste campane? – sentii che mia
madre chiedeva alla cameriera – Non è
mica festa oggi!” Io allora corsi alla finestra
e vidi giù in strada tante donne, per lo più
donne del popolo, tante contadine e marinare, tutte scalze, con i capelli sciolti, che
correvano piangendo verso “San Benedetto”. Rimasi perplesso ….. perché le lacrime e i capelli sciolti erano simboli di lutto, di disgrazia; ma allora che stavano a significare quelle campane, che continuavano a suonare a distesa? A chiarirmi tutto fu
Concettina, la servetta tredicenne dell’avv.
Giordanelli, che abitava dirimpetto. Ella, affacciatasi ad un balcone, stava battendo le
mani e urlava: “La guerra ….. la guerra …
… mo’ è finita, è finita davero! E mo’ tornano tutti alli case loro!”
Anche se sul Tirreno cosentino le ostilità
erano cessate sin dal settembre del 1943,
quella notizia mi fece piacere, perché anche se piccolino un po’ di guerra l’avevo vista anche io. Certi particolari li ricordavo e
come! Ah se li ricordavo! Essere svegliato
nel cuore della notte ed essere portato in
braccio dai miei verso la campagna, mentre gli aerei nemici bombardavano la linea
ferroviaria e il centro di Paola. Avevo assistito a mitragliamenti aerei. Avevo visto dinanzi l’abitato di Longobardi una petroliera
italiana affondare perché colpita da un sottomarino. Per non parlare di rinunce e sacrifici che anche io avevo subito. Ora dunque era finita! “Vado anche io in Chiesa!”
urlai a mia madre e corsi nella vicina cattedrale benedettina.
Come entrai, vidi una marea di donne che
si trascinavano, in ginocchio, verso l’altare
maggiore, tutti piangendo e pregando ad
alta voce. Quasi tutte avevano il figlio, il
marito o il padre, al fronte o in qualche
campo di prigionia.
Sull’altare, l’Arciprete, il reverendo don Antonio De Giacomo, con le mani levate al
cielo e gli occhi pieni di lacrime, intonava
commosso il “Te Deum laudamus!”
Anche lui non aveva notizie di un nipote, il
capitano dei carabinieri Paride De Giacomo chissà dove. Anche a Diamante le
campane della Chiesa dell’Immacolata
suonarono a gloria e proprio in quell’istante nasceva Salvatore R., il primo maschietto che veniva alla luce in tempo di pace.
Tornando a quegli eventi, in quel mese di
aprile si era giunti finalmente alla resa dei
conti. Ma da noi le notizie arrivavano in
modo frammentario, per sentito dire, pare
…… ma chissà si diceva. I particolari si sarebbero conosciuti più avanti.
Ad aprile le armate angloamericane, impegnate sui vari fronti europei, avevano scatenato l’offensiva decisiva e in Italia affiancati dalle formazioni partigiane. Dal 9 al 12
i partigiani occupano l’intera Toscana e il
18 entrano a Ferrara.
Lo stesso giorno sciopero generale a Torino: è la prova generale della rivoluzione. Il
18 insorge Bologna e il giorno dopo tocca
a Modena. Il 22, sempre a Bologna, un
commando partigiano passa per le armi il
gerarca fascista Leandro Arpinati, capo del
fascismo bolognese, figura molto legata al
mondo del calcio. Il 24 insorge Milano. Cominciano in pratica anche i tentativi di Be-
nito Mussolini di scappare in Svizzera e di
salvare la pelle. Cerca di avvalersi anche
dell’arcivescovo di Milano, il cardinale
Schuster, per trattare con i capi partigiani.
Intanto il CLNAI (cioè il Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia) aveva
pronunciato la condanna a morte per tutti i
maggiori esponenti del fascismo, e quindi
compreso il Duce. Il 26 una radio ne aveva
dato notizia. Catturati a Dongo o nei pressi, Mussolini e la sua amante, oltre a 15
gerarchi, che volevano scappare in Germania, con alcune casse di oro dello Stato
, vengono giustiziati dalle forze della Resistenza “IN NOME DEL POPOLO ITALIANO!” Il giorno dopo l’atto finale: a Caserta
il generale tedesco Von Senger e il comandante delle SS in Italia Wolf, firmano la resa delle truppe tedesche in Italia e in Austria. Nelle stesse ore a Berlino, Hitler si
suiciderà nel bunker della Cancelleria. La
più grande tragedia della storia così si conclude. Dalle nostre parti, i particolari si co
nosceranno in seguito.
Tuttavia “L’ITALIA LIBERA” di domenica 29
aprile, giornale uscito a Milano in edizione
straordinaria, quotidiano del Partito di Azione, dava in prima pagina queste notizie
sulla venuta degli alleati in città: “Trionfali
accoglienze che restituiscono vita e dignità all’Italia e all’Europa – Il Col. Poletti assume la carica di Governatore
della Lombardia – Il cadavere di Mussolini e dei suoi gerarchi nella piazza
(Piazzale Loreto) che vide il sacrificio
dei 15 martiri”.
Questo giornale naturalmente non arrivò e
non poteva arrivare al Sud. Io appresi queste pagine della nostra storia da adulto;
anche perché peraltro ero divenuto professore di storia, feci studiare la nostra tragedia a tanti miei alunni, liberandone alcuni
anche da certi insegnamenti impartiti loro
in famiglia (genitori, nonni o zii), secondo i
quali il fascismo era stato un grande periodo perché i treni arrivavano in orario.
5
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avvenimenti
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Maggio 2015
l’Olmo
IL COMUNE DI DIAMANTE ALLA BMT DI NAPOLI
Il comune di Diamante insieme agli operatori turistici del Consorzio ABC ( Albergatori
, gestori di Bad & Brekfast e Aree Camper )e dell’Alotur ha partecipato dal 26 al 28 marzo alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli.
Grande soddisfazione dell’ assessore al turismo Franco Maiolino che di ritorno dall’evento fieristico ha dichiarato: - Ho toccato con mano la grande attenzione rivolta dai Buyers
e dai visitatori alla Calabria e alla Riviera dei Cedri in particolare, a conferma della validità del suggerimento avuto dagli Operatori turistici di partecipare alla Fiera di Napoli
i in un momento in cui occorre rivolgersi al Turismo di prossimità cercando contestualmente di inserirsi nel vuoto creatosi a seguito della crisi delle mete mediterranee del
Nord Africa e del Medio Oriente. La BMT ha visto la presenza dell’ Offerta Turistica della
quasi totalità degli albergatori di Diamante sia di quelli consorziati che di singoli gestori delle più importanti e storiche strutture recettive
di Diamante e con grande sorpresa anche quella di giovani gestori di B&B. Mentre loro partecipavano ai Work shop di settore- ha continuato Maiolino - noi abbiamo avviato interessanti contatti per iniziative di carattere culturale e sociale di supporto ed abbiamo presentato avvalendoci di una brochure realizzata per l’occasione i nostri eventi enogastronomici dell’Estate 2015, spendendoli come il
valore aggiunto della nostra offerta turistica. Il Peperoncino Festival , il Citrus Festival e Calici sotto le Stelle di Cirella, hanno tenuto
banco nella serata di rappresentanza organizzata dalla Regione Calabria nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli , nel Ventre di
Napoli, dove con lo slogan “ Calabria che seduce” 100 tour operator selezionati, hanno potuto gustare le eccellenze della Gastronomia
Calabrese. E a tal proposito, ha concluso l’assessore, stiamo lavorando a che, all’EXPO di Milano che sarà dedicata alla gastronomia
in tutte le sue declinazioni, Diamante con i suoi identificativi del Peperoncino e del Cedro, sia pronta per sfruttare quella straordinaria
vetrina internazionale Da parte sua , Franco Magurno, responsabile del Consorzio ABC ha voluto sottolineare l’importanza della presenza alla BMT come
opportunità di intessere relazioni mirate con le più importanti agenzie turistiche nazionali, con buyers internazionali e con quell’interessante segmento di turismo sociale che si muove intorno ai CRAL che rappresentano una straordinaria risorsa soprattutto per la
bassa e media stagione. – Magurno ha voluto anche sottolineare l’importanza della partecipazione sinergica del Comune,degli Operatori e degli altri Partners come l’Accademia del Peperoncino, la Labcom e l’Associazione Cerillae che sicuramente ha reso più incisiva
e qualificata l’azione di promozione complessiva di Diamante
Raccolta differenziata : positivi gli incontri promossi dall'Amministrazione Comunale
L'Amministrazione Comunale di Diamante, ha organizzato una serie di incontri, con le diverse categorie cittadine, in merito alle problematiche inerenti alla raccolta differenziata dei rifiuti. Gli appuntamenti, che si sono svolti nel mese di aprile con cadenza settimanale e che hanno visto la presenza
del Sindaco e dei rappresentanti della Giunta comunale ed ai quali ha partecipato attivamente la ditta appaltatrice del servizio, hanno riguardato nell'ordine gli amministratori dei parchi e dei condomini, i gestori dei lidi balneari, i gestori e proprietari di attività ricettive di vario genere: ristoranti, alberghi B&B ed altre tipologie di strutture. Filo conduttore di ogni appuntamento la volontà dell'ente di recepire istanze, suggerimenti ed indicazioni riguardo alle modalità di conferimento dei rifiuti, in considerazione del naturale periodo di “rodaggio” che comporta una innovazione di così ampia portata che, oltre alle diverse problematiche di carattere pratico, deve comportare, com'è stato sottolineato, una vera e propria “rivoluzione culturale”, necessitante della collaborazione di tutti i cittadini e della massima disponibilità di tutti gli attori istituzionali e sociali interessati. L'andamento proficuo
e cooperativo di tutti gli incontri fa ritenere che l'obiettivo sarà conseguito nell'interesse comune. Da parte della società “Ecologia Ambientale Futura
S.r.L.” è stata assicurata la massima disponibilità anche a valutare le diverse esigenze degli utenti. Nello specifico nei rispettivi incontri, tra le altre cose, è emersa la decisione dell'Amministrazione di rimborsare, a seguito di presentazione della relativa fattura, l'acquisto dei carrellati e dei contenitori
da parte di condomini, dei lidi e delle attività ricettive. Importanti novità riguardano i lidi e per questo si prega di leggere la comunicazione riportata di
seguito:
La raccolta differenziata arriva nei lidi balneari - Si comunica che dal 1° Giugno al 30 Settembre 2015, negli stabilimenti balneari di Diamante e
Cirella sarà possibile effettuare la raccolta differenziata. Ogni stabilimento provvederà, a proprie spese, a munirsi dei contenitori carrellati 120 lt, il cui
costo sarà decurtato dall'imposta sui rifiuti a presentazione di fattura. Il ritiro sarà effettuato, presso gli stessi stabilimenti, con cadenza giornaliera,
dalle ore 03.00 alle ore 05.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE”
Gruppo Consiliare “DIAMANTE FUTURA”
Al Presidente del Consiglio - Al Segretario Comunale
Oggetto: richiesta convocazione Consiglio Comunale straordinario
I sottoscritti Consiglieri Comunali Antonio Cauteruccio, Francesca Amoroso, Giuseppe Pascale e Giuseppe Savarese, ai sensi dell’articolo 8 del vigente “Regolamento per la convocazione, le adunanze e il funzionamento del Consiglio Comunale” e rappresentando più di un quinto del numero
di Consiglieri assegnati al ns. comune chiedono alle SS. VV. la Convocazione, entro un tempo massimo di giorni 20 dalla presente richiesta come
stabilito dall’art. 9 del medesimo regolamento, di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria avente come oggetto di discussione:
Osservazioni all’atto di adozione del Piano Strutturale Comunale - Zonizzazione acustica del territorio comunale
Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici - Aggiornamento incarico di redazione Piano Commerciale
- Aggiornamento questione- porto alla base del tavolo tecnico del 9 Febbraio 2015 -- Beni immobili in locazione - Report raccolta differenziata
Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso - Giuseppe Pascale - Giuseppe Savarese
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l’Olmo Maggio 2015
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murales e teatro
Un murale dedicato a Biagio u’pacciu
il bibliotecario errante
L’ idea, partita da Antonio
Ordine, nipote di Biagio,
che in pieno
centro storico, dove via
Crispi incrocia la salita
che porta alla
Chiesa Madre, ha ristrutturato
un vecchio fondaco scarnificando la
pietra viva, mi è stata prospettata la
scorsa settimana. Il riemergere della
figura di questo stravagante e singolare personaggio, di cui qualche cenno, avevo sentito da ricordi di famiglia, mi ha subito incuriosito, facendomi accogliere tout court la proposta, e come sono abituato a fare, preparata la vetrina, mi sono tuffato a capofitto, nel retrobottega, negli scantinati e nelle cassapanche della memoria. Mi sono imbattuto così in Biagio
Ordine, vissuto nella prima metà del
novecento e ricordato da pochissimi
( tra questi, il professor Rosario
D’Alessandro che ne ha stilato un approfondito ritratto sul Corriere di Calabria dell’ agosto scorso e Francesco
Cirillo che sta per pubblicarne la storia ) come il bibliotecario errante. Di
robusta tradizione contadina aveva
arricchito con nozioni tecniche e
scientifiche la coltivazione del cedro,
l’innesto dell’olivo, il trattamento del
gelso. Studiando sui manuali che il
Regime diffondeva nelle provincie rurali suggeriva l’epoca migliore della
vendemmia e i sistemi idraulici d’irrigazione ed aveva abbinato a queste
sua propensione di agricoltore illuminato la sua grande passione per la
letteratura e per i libri.
Senza accorgersene, aveva di fatto
messo in essere il dettame di Cicerone “ …Se accanto alla biblioteca, avrai
l’orto, nulla ti mancherà”.
Alla stregua di un cavaliere errante,
di un Don Chisciotte letterario, lo si
vedeva nelle aie contadine, davanti ai
casolari, al fresco dei pergolati di uva
fragola, cacciare dalla sua bisaccia i
volumi incartapecoriti, le copertine
rilegate a cartoncino dei suoi libri che
offriva in prestito o scambiava con chi
avesse voluto apprendere qualche
elemento di zootecnia, qualche curiosità geografica o semplicemente sognare sulle avventure di Salgari o di
Stevenson. Bastava questa sua insolita passione a giustificare l’appellativo
di “Pacciu” che gli era stato dato, senza tener conto della stravaganza nel
vestire, ad una spiccata propensione
per la polemica e per una sequela di
litigiosità per questioni ereditarie e
di confini di proprietà.
In un epoca in cui la cultura e la lettura erano appannaggio di pochi risulta di straordinaria valenza la figura di questo “ operatore culturale “
metà “zinzularo” e metà bibliofilo,
avamposto isolato di quelle che poi
diverranno in maniera più organica le
biblioteche rurali dell’ Emilia rossa o
i Centri di Lettura del Sud democristiano.
Dedicargli un Murale può aggiungere
un altro tassello a quella operazione
di recupero della memoria e dei valori cittadini a cui tanti stanno concorrendo e di cui tantissimi sentono la
necessità. La tradizione marinara è di
recente riapparsa sui murales realizzati in zona San Giuseppe, questo
nuovo murale può, nello spirito originale dell’operazione Murales, coniugare espressione artistica e storia cittadina.
Siamo certi che “ Biagio Ordine” il bibliotecario errante, visionario e sognatore incuriosirà molti oltre ad arricchire il patrimonio muralistico della nostra città.
•
4
Festa grande al “Vittoria” per tutte le mamme,
appuntamento il 15 maggio.
di Giovanni Amoroso
Si rinnova l’appuntamento con “Viva la mamma”,
spettacolo musicale giunto alla 6° edizione,promosso e organizzato dall’Associazione “ARTEINSIEME”.
L’appuntamento è per il 15 Maggio alle ore 20,30
al Cine-Teatro “Vittoria” di Diamante. Sul palcoscenico si esibiranno ottanta artisti del Coro di Voci
Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia
Antoniano di Bologna, formata dai 40 cori gemellati
col Piccolo Coro Mariele Ventre.
E’ prevista l’esecuzione di brani assieme all’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”,
sezione adulti dell’Associazione.
Numerosi brani saranno eseguiti dal vivo e con la
partecipazione di musicisti affermati: al pianoforte
Salvatore Sangiovanni, al violino AgnieskaSzatan,
al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale di
Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da
Mario Giovanni Silvestri.
Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo
Avella che promette di far cantare e ballare tutti i
presenti anche quest’anno.
Non mancheranno le sorprese e i premi con un programma messo a punto dalla Direttrice Artistica,
nonché Direttrice dei Cori, Claudia Perrone.La manifestazione che trova posto nel calendario Eventi
della Galassia Antoniano di Bologna, è patrocinata
dal Comune di Diamante e gode del sostegno di
sponsor locali.
Franco Maiolino
Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis,
Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino
L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o
Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli
degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015.
1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola
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Pro memoria per il
nuovo commissario ASP
Il nuovo commissario dell'ASP di Cosenza è il dottor Gianfranco
Filippelli, primario del reparto di oncologia dell'Ospedale di Paola
e cui va la stima di molti oncologi italiani per le sue note competenze in campo oncologico. E poiché lo conosciamo da anni abbiamo sempre apprezzato il suo impegno, la sua costanza, la sua
tenacia per trasformare quel piccolo ambulatorio di oncologia in
un centro di eccellenza capace di assicurare l'intero percorso assistenziale del paziente, dalla cura medica e chirurgica del tumore
anche con assistenza domiciliare estesa nel territorio. E questo
centro, nel tempo, ha raggiunto un buon livello per servizi e prestazioni oncologiche è stato considerato “Ospedale del mese” da
Onconews, esempio che funziona al Sud e che punta il suo massimo successo su due parole “ umanizzazione e cura”. Ora, dal dottor Filippelli, ci aspettiamo “un miracolo”, quello di un rapporto
nuovo della sanità col cittadino. Oggi più che mai è importante
costruire saldi criteri, perché l'esercizio del “potere”, nel mondo
della sanità si ponga a servizio della dignità umana attraverso
scelte giuste e coraggiose – la sanità non è fatta di “buoni propositi” ma di atti concreti e di organizzazione di servizi efficienti
dove gli utenti possano trovare la soluzione ai loro problemi, è
fatta di impegno e comprensione verso chi soffre e chiede aiuto,
è fatta di una nuova cultura del rispetto della salute e del diritto
alla sua tutela.
La precisazione del dottor Filippelli di accettare l'incarico di Commissario Provinciale dell'Asp di Cosenza a condizione di avere
“carta bianca”, è una sfida all'immobilismo ed agli errori del passato. E ci fa pensare ad un cambiamento epocale della sanità, fino
ad ora, prigioniera di vecchie logiche e molto lontana dai bisogni
dei cittadini penalizzati da disservizi, disagi, sprechi, e spesso da
costi elevati per curarsi dentro e fuori dalla nostra regione. Al Dottor Filippelli chiediamo un “Progetto salute” che abbia al centro
l'uomo con le sue malattie, le sue sofferenze, i suoi bisogni, i suoi
diritti. Un “Progetto Salute, che chiuda con il passato e apra una
pagina nuova per la tutela della salute che è il bene più grande
che una generazione può trasmettere all'altra. Il diritto alla salute
di ogni cittadino è sancito dalla nostra Costituzione, non osservarlo è uno “scippo” inconcepibile ed inammissibile, specialmente ora che in Europa sono saltati vecchi sistemi di interventi programmatici ed operativi per dare spazio a nuovi sistemi di prevenzione e cura ci rendiamo conto che, oggi, mettere le mani nell'intrigata materia della sanità è molto difficile ma noi confidiamo
nelle indiscusse capacità organizzative ed operative del Dottor
Filippelli al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro.
Sig.ra Marianna Presta
ex Dirigente dell’ASL N.1 di Praia a Mare.
storie nostre
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Maggio 2015
l’Olmo
UNA MAMMA QUALSIASI IN UN GIORNO D’ORDINARIA MALASANITA’.
di Ornella Perrone
Purtroppo la realtà nella quale versa la Sanità calabrese ormai è sotto gli occhi di tutti,
una sanità che sta cadendo a pezzi nell’indifferenza generale. Io mamma vittima di un’insensibilità che mi lascia senza parole, sono stata spettatrice inerme di tante, numerose
negligenze, se così le possiamo chiamare così come della mancanza di professionalità
e di umanità in cui versa la nostra sanità che ormai è al tracollo.
Siamo al 9 gennaio, mio figlio di 11 anni sotto indicazioni della sua pediatra ha bisogno
di essere portato in ospedale. Il primo ospedale pediatrico si trova a Cetraro, ci mettiamo
in auto e andiamo carichi di ansia e preoccupazione. Arriviamo là alle 15,00 convinti di
entrare subito in Pronto Soccorso, invece si deve passare prima dall’accettazione dove
qualcuno del personale ospedaliero scrive sul computer e in base ai dati inseriti assegna
un codice d’ emergenza tra bianco, giallo, verde e rosso, e qua io mi chiedo come un
computer possa diagnosticare un grado d’emergenza senza un contatto fisico , pensando
al fatto che forse neanche un medico possa fare questa distinzione. Dopo essere passati
dall’accettazione, attendiamo nella sala d’attesa e il tempo che trascorriamo lì è molto
lungo. Finalmente si entra e l’unica cosa che si fa è sentire se il respiro di mio figlio è regolare, non è sottoposto né a esami diagnostici né a esami di laboratorio incuranti del
fatto che mio figlio avesse febbre, forte dolore alle tempie e alla nuca e dolore toracico.
Non si è tenuto conto di cosa sospettasse la pediatra di base. Lo portano in pediatria e
non cambia niente. Il medico passa quasi mezz’ora per cercare delle pile da mettere nell’otoscopio, credo che si chiami così, li manda a comprare al bar, ma senza soldi al bar
non danno niente , mi sembrava tutto irreale. Finalmente lo visita e telefonicamente
chiedeuna consulenza otorinolaringoiatra all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e una
TAC a Paola. Mio figlio per 9 ore viene trattato come un pacco postale, tra CETRAROCOSENZA-PAOLA-CETRARO a bordo di un ambulanza senza medico. A Cosenza l’otorino
è irritato perché il suo turno era finito ed è dovuto tornare indietro; vuole la Tac, torniamo
indietro arriviamo a Paola intorno alle 22,00 e lì dopo circa un ora di attesa rifiutano di
fare la Tac .Verso l’una di notte ci siamo ritrovati di nuovo nella pediatria di Cetraro, dove
manca di tutto, manca il pediatra del turno di notte, c’è solo quello reperibile, stanza
senza riscaldamento, senza coperte, bagno senza luce mancanza d’igiene. L’infermiere
mi fa notare che la coperta e la stufa ognuno se li porta da casa. Io invece è mio figlio
che mi porto a casa. Il giorno dopo facciamo una tac in una clinica privata e viene poi
ricoverato nel reparto pediatrico dell’ Annunziata di Cosenza.
Perché tutto questo? Perché non è stato richiesto consulenza e tac in un unico ospedale.
Da chi è stato mal gestito tutto questo? Perché si è sprecato tanto tempo? Quelli che occupano le poltrone d’oro cosa controllano ? Avete idea illustri responsabili cosa vuol dire
PRONTO SOCCORSO? Lo sapete che un pronto soccorso deve essere attrezzato e avere
medici e infermieri non solo sulla carta ma anche professionalmente? Perché io mamma
ho dovuto assumermi la responsabilità e accettare tutte le conseguenze e i rischi per
aver portato a casa durante la notte mio figlio? Contro chi devo puntare il dito? Chissà se
un giorno riusciamo a far aprire gli occhi a chi dovrebbe garantire la tutela dei cittadini.
Quanti giovani muoiono a seguito di un incidente stradale perché non sono sottoposti
nell’immediato a nessun accertamento diagnostico per valutare la gravità delle lesione
riportate? Per non parlare del cittadino comune, che in una mattina qualunque deve recarsi nel reparto oncologico di Paola per sottoporsi al suo ciclo di chemio e sopportare
quelle lunghe ore di attesa aggravate dalla mancanza di sensibilità e di etica professionale di alcuni medici e infermieri. La mia vicenda, anzi quella di mio figlio è rappresentativa di tanti altri casi simili, dove sono lesi i diritti umani e violata la dignità umana ,
dove il paziente che sia adulto o bambino, poco importa ,cessa di essere una persona
per diventare un numero. Mi auguro che chi di competenza possa verificare lo stato in
cui versano le strutture di Paola e Cetraro in modo di garantire ai cittadini i livelli essenziali
di assistenza sanitaria. In molti aspettiamo un segnale forte dalla nuova classe politica,
aspettiamo una sanità nuova che si prenda cura dei bisogni dei cittadini, soprattutto di
quei cittadini che non hanno né voce e né santi.
Giovanni Marra barista presso
il Bar Cinema Vittoria chiede
all’Amministrazione Comunale un intervento di ripristino
per la Croce in ferro posta nel
1924 in piazza Dalla Chiesa.
La Croce ha sulla sua base,
che andrebbe completamente
ristrutturata, una lapide posta
nel 1924 dai Padri Passionisti
in visita pastorale a Diamante.
Si chiede infine che venga
spostato il cestino portarifiuti.
Il sogno di Giulia
Ce la farà Giulia Di Falco a coronare il suo sogno di diventare
una cantante. Le sue capacità
canore sono state già evidenziate dal grande e mitico Mogol
che l’ha scelta fra tanti concorrenti aggiudicandole così la Borsa di studio messa a disposizione dalla Regione Calabria per la
frequenza di un percorso di formativo di perfezionamento musicale che si svolgerà nel mese
di Aprile presso il Cet di Avignano.
MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 4
l’Olmo Maggio 2015
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la memoria storica
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storie nostre
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Come eravamo
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Maggio 2015
l’Olmo
Quando gli immigrati eravamo noi
di Francesco Cirillo e Pietro Cirone
Processioni e
pellegrinaggi
La tragedia annunciata avvenuta a Malta con 900 immigrati morti annegati impone una riflessione che dovrebbe avvenire in tutti i luoghi di lavoro, di preghiera,
di istruzione. Occorrebbe davanti ad un omicidio di
massa di questa portata che il mondo si fermasse un
solo secondo e si chiedesse cosa sta avvenendo sotto i nostri occhi. Uomini, donne, bambini, annegano
nei nostri mari, nelle nostre acque, per chiedere solo
aiuto, solidarietà, amicizia, fratellanza. Cose che anche noi, italiani, calabresi, diamantesi, abbiamo chiesto solo qualche decennio fa e che ora sembra che
abbiamo dimenticato, cancellato dalla nostra memoria.
Quegli uomini, quelle donne, quei bambini che oggi
vediamo su quelle carrette del mare, ebbene sono i
nostri nonni, le nostre nonne, i nostri avi. Anche noi ,
presi dalla fame, dalle guerre abbiamo attraversato
mari e monti per riscattarci e dare un pezzo di pane
D.O.M. (ovvero: DOMINE OPTIMO MAXIMO)
EX COLLECTIS ET PIETATE
POPULI ADAMANTINI AC PRAESERTIM CIVIUM
IN AMERICA MERIDIONALE
DEGENTIUM ALTARE HOCCE MARMOREUM (ovvero: ALTARE HOC MARMOREUM)
V. S. L. O. C. DICATUM (ovvero: "UT SUPRA LIMINE OMNIBUS CITATIS DICATUM ")
EX MANDATO ET COMMISSIONE ADMOD RNDI CANONICI ARCPRAE (ovvero: ADMODUM REVERENDI CANONICI ARCIPRAE) SBYTERI D. IOANNIS CASELLI
ADMOD RENDUS D. XAVERIUS (ovvero: ADMODUM REVERENDUS DON XAVERIUS)
FERRANTE LABORIBUS MINIME PARCENS
CURAVIT SUB PRAESULATU EXCLLMI EPI (ovvero: SUB PRAESULATU EXCELLENTISSIMI EPISCOPI) D. LIVII PARLADORE (ovvero: DON LIVII PARLADORE)
R.S.A. 1875 (ovvero: REDACTUS SUB ANNO 1875)
Traduzione:
A Dio, il più buono e il più grande. Per le offerte e la pietà del popolo di Diamante
e soprattutto dei suoi figli emigrati nell'America del Sud, questo altare marmoreo dedicato a
tutti quelli sopra citati a margine, su incarico del reverendissimo canonico Arciprete Don Giovanni Caselli, il reverendissimo Don Saverio Ferrante fece costruire senza risparmiarsi nella
fatica, durante l'Episcopato dell'Eccellentissimo Don Livio Parladore.
Redatto nell'anno 1875.
alle nostre famiglie. I diamantesi così come tantissimi
altri calabresi sono stati un popolo di emigranti.
A testimonianza di questa nostra emigrazione , esiste
una lapide che i diamantesi emigrati nelle americhe
meridionali nel 1857 hanno posto dietro l’altare maggiore della nostra Chiesa Madre a ricordo delle offerte
fatte per la costruzione dell’altare stesso. Invito tutti i
credenti di andarla a leggere questa lapide, seminascosta ai nostri occhi ma presente in un luogo che è
luogo di preghiera ma anche di storia, della nostra storia passata. Da una mia ricerca effettuata presso l’Ufficio anagrafe del nostro comune quando vi era al lavoro quella grande mente che era Filippo De Pietro
questi i dati che riuscimmo a trovare.
Dal 1872 al 1924, in soli 52 anni, i diamantesi che emigrarono in America del sud furono 2145, 123 emigrarono in Francia e 6 in Spagna. In totale i diamantesi
che emigrarono furono 2274.
Un flusso enorme che si bloccò solo con l’avvento del
fascismo. Praticamente il paese si spopolò in quanto
nel 1871 Diamante contava appena 1839 abitanti e
solo nel 1901 arrivò a superare la soglia di 2000 abitanti raggiungendo la cifra di 2609 abitanti. In maggioranza i nostri concittadini raggiungevano il Brasile dove le comunità calabresi erano superiori alla stessa
popolazione calabrese. In questa luce storica dobbiamo quindi considerare e vedere quanto sta avvenendo
oggi in Africa. Le stesse condizioni umane e sociali
che avevamo noi, popolo di affamati , le vivono oggi
le popolazioni africane, con l’aggravante della guerra.
Ho chiesto al prof.Piero Cirone che conosco come
grande conoscitore del latino di tradurmi quanto scritto
sulla lapide e qui a lato mi ha risposto.
E così anche un altro pezzo della nostra storia è stata
ricostruita nella speranza che le future generazioni ne
facciano tesoro.
La lapide ha, secondo me, un notevole valore
sia storico che linguistico-letterario. Le motivazioni storiche le conosci benissimo e sicuramente molto meglio di me.
Per quanto riguarda la parte linguistica, ho potuto rilevare un eccellente testo, elegante, breve e conciso, ma allo stesso tempo piuttosto
completo in relazione allo spaccato che esso
offre su tante cose :
- la drammaticità della crisi socio-economica di
fine Ottocento, quando in Europa il rapporto capitale/reddito era pari a sette, con prevalenza
quindi di forti disuguaglianze fra i pochi detentori della ricchezza in tutte le sue forme e la
massa che invece annaspava ed affogava in
redditi annui di fame; tant'è che, come dici tu,
da Diamante sono partiti in una trentina d'anni
per oltreoceano oltre 2.000 dei nostri concittadini dell'epoca; e la lapide, nel ricordare questo, evidenzia però anche come quei poveri nostri emigranti fossero già in grado nel 1875 di
contribuire fortemente nella piccola Diamante
di allora a costruire l'altare in marmo della
Chiesa Madre;
- l'organizzazione, già allora, in una piccola parrocchia di due canonici (ognuno con ben definiti compiti, come si evince dal testo) aperti penso - alla società di allora, contribuendo perfino a mantenere rapporti con tutti quegli emigranti;
- la serietà etica di quelle figure di allora dedite
al sacrificio (dice in proposito il testo, riferendosi a Don Saverio Ferrante : "laboribus minime
parcens", letteralmente "risparmiandosi pochissimo nella fatica");
- la responsabilità nel prendere le decisioni (i
lavori della chiesa vengono eseguiti da Don
Ferrante "ex mandato et commissione" di Don
Giovanni Caselli); decisioni cioè condite sia dal
punto di vista giuridico ("mandato") che da
quello pratico del fare ("commissione"); anche
oggi è infatti molto bello poter dare in tutta fiducia mandati e commissioni, salvo però a dover fare talvolta - dopo, alla squagliata della neve (come suol dirsi) - conti un tantino diversi
dalle previsioni;
- nella lapide è invece certificato l'ottimo risultato dell'operazione, col tripudio del popolo
adamantino e soprattutto con quello lontano
degli emigranti sovvenzionatori ("ac praesertim
civium in America Meridionale degentium"), cui
viene dedicato l'altare. Interessante ho poi trovato anche la manifattura della lapide, chiaramente eseguita in modo corretto e brioso.
Linguisticamente si vede comunque la mano
colta dei Don Caselli e Don Ferrante : l'uso del
"D.O.M.", allora riservato a lapidi importanti; il
sublime periodare latino; l'uso di vocaboli azzeccatissimi (vedi ad esempio il superlativo di
reverendo eseguito in modo forte ed elegante
non alla latina corrente, mediante il suffisso
"issimus", bensì adoperando il vocabolo "admodum", ovvero "molto" che nel testo viene
poi abbreviato poeticamente in "admod"). Senza parlare poi della magistrale locuzione puramente sintetica "V.S.L.O.C." nell'ambito in un
testo magnifico che nella sua brevità racconta
tantissimo.
... Una piccola aggiunta: nel testo latino della
lapide ho poi trovato il vocabolo "HOCCE", che
per l'abrasione del tempo sembra un "pogge";
la cosa interessante è che "hocce" è una corruzione dialettale del latino classico "hoc" ("questo"); là per là mi è sembrato strano che in un
testo così fino fosse entrato quel "hocce", ma
poi rileggendo filologicamente il testo mi sono
accorto che la cosa è stata voluta perchè col
dialettale e forte "hocce" l'autore ha dato un
gran risalto all'espressione "altare hocce marmoreum" ("questo altare marmoreo") che tutto
sommato è l'attore principale dell'intera vicenda narrata dalla lapide.
Ritengo tuttavia che faresti bene ad informare
compiutamente i diamantesi mediante l'Olmo
di tutto ciò.
Cordialmente e sempre a disposizione.
Piero
MAGGIO 2015 28/04/2015 7.39 Pagina 3
l’Olmo Maggio 2015
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dal comune
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2
Al via importanti lavori pubblici a Diamante e Cirella
Un milione di euro per il porto
Diamante, 27 aprile 2015
Si rende noto che la Regione Calabria, Dipartimento
Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, ha trasmesso,
in data odierna, il decreto
relativo alla concessione
del cofinanziamento per i
lavori del porto di Diamante
per un importo di € 1.000.000,00, attraverso il quale il Comune potrà accendere il mutuo necessario a far fronte al nuovo piano di investimento per il completamento dell'opera. Nello specifico, com'è indicato nel decreto è concesso al Comune di Diamante un contributo costante pluriennale di rata
annua di 65.000,00 per quindici anni, a titolo di cofinanziamento dell'intervento relativo alla “Ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da riporto” di importo
complessivo, come detto, di € 1.000.000,00. Nella sostanza,
quindi, il Comune, com'era già stato dichiarato e ribadito anche agli organi di comunicazione, si impegnerà ad accendere un mutuo da richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti che
sarà comunque a totale carico della Regione. Completato, in
pratica, il percorso relativo agli adempimenti finanziari - sottolineano dall'Amministrazione Comunale di Diamante - si attende a questo punto che riprendano i lavori e che si proceda
secondo il cronoprogramma concordato e che le parti si sono
impegnate a rispettare nei diversi incontri tenutisi nei mesi
scorsi e relativi a questa vicenda.
L'Amministrazione Comunale
di Diamante
L’EDITORIALE
Con il numero oggi in edicola, sono 150 le
volte che l’Olmo entra nelle nostre case
Dopo 10 anni e sette mesi il nostro giornale cittadino, che ha attraversato quattro consiliature e un periodo commissariale non ha
mai saltato un appuntamento con i cittadini anche quando i ritardi
amministrativi, la scopertura economica le alternanze dei sindaci,
avrebbero potuto mettere a rischio la regolare uscita mensile, che
è stata possibile grazie all’impegno profuso dal Direttore Francesco Cirillo e dalla consapevolezza che, uno strumento informativo
di tale tipo si collocava al di fuori e al di sopra delle divergenze e
dalle divisioni che stagioni politiche diverse possono determinare.
L’Olmo nato come esigenza di aggregare intorno ad un simbolico
albero al centro di una piazza il dibattito ed il confronto di una comunità ha conservato intatta la sua natura di strumento culturale
a disposizione dei cittadini e di veicolo, di facile accesso ,per la
comunicazione istituzionale. La riprova della sua vocazione ad essere contenitore di opinioni, anche per una precisa scelta editoriale, la si è vista nella impostazione del giornale, che senza alcun
limite è sempre stato a disposizione dei gruppi di minoranza, della
scuola, delle associazioni, delle parrocchie, dei turisti che nelle pa-
Il Comune di Diamante ha firmato la
convenzione con Provincia di Cosenza per l'attuazione dei lavori di messa
in sicurezza dell’ex strada provinciale
Diamante – Cirella. La convenzione è
stata firmata presso gli uffici della
Provincia di Cosenza, presenti il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo,
l'Assessore ai Lavori Pubblici, Pierluigi Benvenuto, il dirigente del Settore
viabilità della Provincia, l’Ing. Francesco Basta.
I previsti lavori saranno realizzati dal Comune e finanziati interamente dalla Provincia per un importo di € 231.000,00. In sostanza
si tratta, del completamento del marciapiedi che unisce la frazione Cirella.
Un intervento di particolare rilevanza per la sicurezza dei cittadini
visto che sul tratto di strada in questione hanno accesso numerosi
parchi e diverse strutture turistiche, in particolare, numerosi lidi
balneari. La Diamante – Cirella oltretutto è una strada di particolare pregio panoramico ed è molto frequentata da numerosi residenti e turisti. Oltre questi rilevanti aspetti, bisogna dire che la
Diamante - Cirella, è molto frequentata da tanti residenti e turisti,
che la percorrono per lunghe passeggiate, non solo nel periodo
estivo, ma pressoché per tutto l'anno quando le belle giornate lo
consentono.
L'amministrazione rende noto, altresì, che sempre sulla Diamante
Cirella, sono in corso di realizzazione, a cura del Comune, degli interventi di manutenzione che prevedono, in particolare, il ripristino delle ringhiere del marciapiedi presente.
Si tratta, quindi, nel complesso, di ulteriori realizzazioni che contribuiscono a migliorare l'accessibilità tra i due centri urbani di
Diamante e Cirella.
Si ricorda, inoltre, che già è stato fatto dall'Amministrazione Comunale un importante intervento per illuminare l'intero tratto di
strada.
gine del giornale hanno trovato spazi ed occasioni per esprimere
considerazioni, effettuare segnalazioni ed avanzare anche critiche
all’operato amministrativo. Non si è prestato invece il giornale, ad
essere strumento di confronto/scontro politico, ritenendo giusto
demandare questo ad altri ambiti e ad altri contesti . L’Olmo nel
corso di questi anni, ha cambiato formato, si è arricchito di colori
e di immagini, adeguandosi ai tempi è stato diffuso on line, ed è
stato collettore di attività parallele come dibattiti e convegni, concorsi, attività editoriali ed artistiche lasciando sempre grande spazio alla storia cittadina, al senso delle tradizioni, agli autori ed ai
talenti locali che sulle sue pagine hanno avuto attenzione e visibilità. In occasione dell'uscita del150° numero vogliamo ringraziare
il Direttore e i tanti collaboratori che con i loro contributi hanno
fatto si che mensilmente l’Olmo ricordasse a tutti che c’è un afflato
cittadino che è fiero della sua Diamantesità , e che pur in costanza
di divisività sociale e di una straripante pletora di sistemi comunicativi non convenzionali pretende di ritrovarsi. Un afflato cittadino
che rincorrendo il filo della memoria su di una nostalgica piazza,
all’ombra di un Olmo frondoso e rinfrescante, nella canicola del
pomeriggio, consente di discutere, di confrontarsi ed informarsi
delle piccole e grandi vicende che non muovono il mondo ma che
sono l’essenza di una piccola comunità come la nostra.
Franco Maiolino
15
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eccellenze
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Maggio 2015
l’Olmo 150
e non li dimostra
Siamo arrivati a 150 numeri dell’Olmo, un record per la nostra cittadina
ma anche per l’intera Calabria dove nessuna amministrazione ha fatto
durare tanto un giornale al servizio dei cittadini.
Un giornale nato nel 2002 con l’amministrazione Caselli e passato da
due commissari, due amministrazioni Magorno e vive con l’attuale.
La dimostrazione che il giornale si è sempre mantenuto autonomo, senza uno schieramento politico se non quello dell’informazione che le amministrazioni hanno inteso dare sulle loro scelte. L’infaticabile Pippo
Gallelli ne cura tutto il notiziario con puntualità e perfezione giornalistica.
Anche le opposizioni hanno il loro spazio e lo hanno sempre gestito autonomamente scrivendo le loro opinioni. Non ne ho voluto fare , per mia
scelta, un giornale di scontro politico fra le varie parti, e mai sono usciti
attacchi personali sia da parte della maggioranza che dalle opposizioni.
Ci sono altri spazi per fare queste cose e se il giornale si è mantenuto
è proprio grazie a questa linea che rivendico fin dal primo numero.
Ma un altro aspetto è importante. Il giornale per più della metà delle pagine non riguarda l’amministrazione e le sue scelte, ma la società del
paese, il popolo. Ho trainato dentro tutti i “genius loci” del nostro paese,
le storie delle persone semplici, la vita di cittadini sia poveri che ricchi,
i drammi che spesso vivono inascoltati persone che altrimenti non
avrebbero alcuna voce, cittadini di Diamante che vivono all’estero e che
hanno raccontato le proprie esperienze.
Diverse pagine sono dedicate alla cultura ed alla storia. I professori come Ciro Cosenza, Franco Errico, Piero Cirone, Orazio Campagna, nostre memorie viventi hanno descritto mese per mese la nostra storia, le
nostre vite quotidiane, il nostro passato. E così il prof. Enzo Monaco
Presidente dell’Accademia del peperoncino che ci tiene mensilmente
aggionati sulle attività dell’associazione in preparazione del festival.
Anche la poesia ha avuto la sua parte nelle nostre pagine, quelle struggenti e passionali di Ugo Grimaldi, deceduto nel 2007,riconosciute dalla
critica nazionale come poesie ricollegabili ai “poeti francesi”, e poesie
dialettali scritte in vernacolo, dal prof. Giovanni Grimaldi .
Le poesie di Giovanni Grimaldi sono un caso a sé e sono il punto centrale del nostro giornale, in quanto non solo ricordano la nostra storia,
ma con quel tocco originale di “sfottimento” diamantese, rendono alcuni
personaggi della nostra vita quotidiana fruibili a tutti.
Anche la cucina ha la sua parte con le ricette di Lilly Genovese, rubrica
che molte casalinghe attendono ogni mese per conoscere nuovi piatti
prelibati della nostra cucina. E che dire dei nostri vignettisti.
Enzo Ruis con la sua satira pungente da ring, e il neo vignettista
Salvatore Marra creatore di personaggi fatti a matita. E ancora belle e
significative le foto di Claudio Francesco Manco, sempre presente ad
ogni manifestazione nel paese. E poi le continue collaborazioni da parte
di Giovanni Amoroso che segue da vicino ArteInsieme, di Telediamante,
delle associazioni culturali. Tutta Diamante, insomma è passata da queste pagine ed ancora ne abbiamo di storie da raccontare, per i prossimi
150 numeri.
Francesco Cirillo - Direttore dell’ Olmo
l’Olmo
MAGGIO 2015 28/04/2015 7.39 Pagina 2
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l’Olmo Maggio 2015
peperoncino
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16
l’Olmo
La Lotteria per il Festival
Un blocchetto in ogni famiglia
“Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era
il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra
e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza
ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 )
Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella
“Liberiamoci dalle mafie”:
L’On. Rosy Bindi a Diamante
È partita in questi giorni la vendita dei
biglietti della “Lotteria del peperoncino” che servirà a finanziare il Festival
di Settembre. La proposta è che ci sia
un blocchetto in ogni famiglia per sostenere un’iniziativa in crisi ma comunque fiore all’occhiello di Diamante e
della Calabria.
In ogni blocchetto ci sono 20 biglietti e
il contributo di acquisto è di 80 euro invece di 100, il prezzo normale di vendita. In pratica chi riceve il blocchetto
può tenere per sé i 20 biglietti oppure
tenerne 4 e vendere gli altri sedici,
ognuno a 5 euro, per recuperare interamente la somma pagata.
L’idea è di vendere il maggior numero
di biglietti per dare un contributo al Festival e ipotecare il più possibile la vincita dell’autovettura in palio che
quest’anno è una splendida Mito Alfa
Romeo 1400, colore rosso fuoco.
Si può finanziare il Peperoncino Festival anche con la donazione del 5 X
Gaetano Sollazzo -sindaco
1000 che si effettua quando si compila
il CUD, il 730 o la Dichiarazione dei redditi. Non costa niente e se non viene
effettuato le somme restano allo Stato.
Donare è semplice basta scrivere il codice
fiscale
dell’Accademia:
01961980784.
“Abbiamo iniziato una grande campagna di promozione, dicono all’Accademia, perché siamo convinti che il Festival non può morire”. Certo quest’anno
non morirà. Come sempre la manifestazione si svolgerà nel secondo week
end di Settembre da Mercoledì a Domenica dal 9 al 13. Resta comunque la
sfida di fare un Festival ridotto ma il più
possibile dignitoso, rispetto alla storia
e ai successi degli ultimi anni. Con l’anno prossimo si lavorerà per risalire la
china e riportare la manifestazione ai
fasti di una volta.
Non è una sfida facile, per vincerla ci
vuole l’aiuto e l’incoraggiamento di
tutti. Fermo restando che ognuno deve
fare la propria parte. Non solo i cittadini ma soprattutto gli operatori economici e l’Amministrazione comunale
per la quale il Festival è sempre stato
un fiore all’occhiello.
In casa dell’Accademia non c’è ottimismo. Ansia e preoccupazione si percepiscono a vista. I collaboratori storici
sono comunque al loro posto e continuano a svolgere il loro ruolo e a lavorare per preparare l’evento.
Sono consapevoli che se dovesse andar male ne soffriranno molto ma a
soffrirne più di ogni altro sarà l’immagine turistica di Diamante privata di un
attrattore forte e coinvolgente. Col rischio che tutto passi nel dimenticatoio
compreso l’appellativo di “capitale del
peperoncino”.
Info: Accademia italiana del peperoncino ONLUS
Tel. 0985/81130
e-mail: [email protected]
CHI CI AMMINISTRA
Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni
.Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con
delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con
delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella.
Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale
Consiglieri di minoranza
Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso
Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese
«La 'ndrangheta non vincerà, anche se è forte, se questi ragazzi, insieme a tutti noi, scommetteranno su un futuro fondato sulla legge
e non sulla violenza. La situazione è difficile in Calabria, lo sappiamo la 'ndrangheta è forte qui e in altre parti del nostro Paese, però
credo che questo ci spinga a scommettere ancora di più sulle nuove
generazioni, a dare loro, attraverso la scuola, e non solo, tutti gli
elementi di conoscenza perché' possano davvero combattere i poteri mafiosi» , così ha detto ai giornalisti l’On. Rosy Bindi, Presidente
della Commissione parlamentare antimafia, al termine dell’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie, gli studenti incontrano il Presidente
della Commissione parlamentare antimafia” che si è tenuta lo scorso 24 aprile, alla presenza di oltre cinquecento studenti, presso
l’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante.
Una scelta non casuale quella della vigilia della “Festa della Liberazione” da parte dall'Amministrazione Comunale e dall'IISS che hanno organizzato l’iniziativa, in quanto, con lo stesso spirito con il quale si affrancò l'Italia dal nazifascismo si vuole oggi liberare il Paese
dalla soffocante presenza delle mafie e da ogni tipo di illegalità.
Una liberazione che deve passare, innanzitutto, dalle giovani generazioni, coloro che saranno i cittadini del futuro.
Al tavolo dei lavori con l’On. Bindi la Dirigente dell’IISS, la Prof.ssa
Concetta Smeriglio che ha brillantemente introdotto i temi dell’incontro; il Sindaco di Diamante, Dott. Gaetano Sollazzo; il Dirigente
Scolastico Regionale, il Dott. Diego Bouchè.
Nel corso dell’incontro l’On. Enzo Ciconte ha rivolto il saluto della
Giunta Regionale. La manifestazione si è svolta alla presenza del
Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao; del Questore di Cosenza, Dott. Luigi Liguori; dell’On. Ernesto Magorno, deputato e
membro della Commissione antimafia; dell’On. Giuseppe Aieta,
consigliere regionale; del Vicario Generale della Diocesi di San Marco Argentano - Scalea, Monsignor Cono Araugio. Presenti, inoltre il
Comandante della Tenenza di Scalea della Guardia di Finanza, Tenente Vincenzo piccolo; il Comandante della Compagnia dei Cara-
binieri di Scalea, Capitano Alberto Pinto, i sindaci di Verbicaro Francesco Silvestri e Sindaco di San Demetrio Corone, Cesare Marini e
altre autorità. Il Vicesindaco, Francesca Anna Casella, ha seguito e
curato l’iniziativa per l’Amministrazione Comunale.
Presenti inoltre tre classi dei Licei di Belvedere Marittimo e una
rappresentanza delle Scuole Medie di Buonvicino. Al centro dell’incontro le domande che gli studenti hanno rivolto con entusiasmo e
passione - sottolineate dalla stessa On. Bindi.
I quesiti hanno evidenziato il lavoro svolto dai ragazzi assieme ai
docenti e l’interesse per i temi legati all’affermazione della legalità.
Articolate, puntuali e approfondite le risposte dell’On. Bindi che, oltre a trattare i temi legati al lavoro della Commissione, non ha mancato di fare riferimento, più volte, al valore della Festa di Liberazione: «Non avremmo la nostra Costituzione – ha detto la Presidente
dell’antimafia - se non ci fosse stata la Resistenza, se quegli uomini,
quelle donne, quei giovani, quegli, intellettuali, preti, soldati non
avessero combattuto. La nostra Costituzione è così bella e in essa
sono espressi in maniera così chiara valori come la dignità umana,
la libertà, la giustizia l’uguaglianza, la pace, e perché è nata dalla
lotta al fascismo e al nazismo». A chi gli ha chiesto, infine, quale
messaggio volesse lasciare ai ragazzi calabresi, l’On. Bindi ha risposto: «Che non si devono scoraggiare. E’ vero che dobbiamo chieder
loro scusa, perché spesso non siamo stati capaci di offrir loro un
contesto tale da metterli in grado di combattere per un futuro migliore, ma devono avere fiducia nelle istituzioni, essere cittadini attivi, impegnarsi in politica e nello studio e non cedere alle scorciatoie, tutte le vie facili portano sempre da una parte sbagliata. In
questo senso la ‘ndrangheta offre vie facili e loro non ci devono cadere perché ne hanno la capacità, l’intelligenza e la forza e troveranno le istituzioni dalla loro parte». Al termine dell’iniziativa all’On.
Bindi le è stato offerto, presso l’IISS, un aperitivo a base di prodotti
del territorio curato dagli studenti e dai docenti dell’IISS ENOA, indirizzo enogastronomia ed ospitalità alberghiera.
A pag. 10 La lettera del vicesindaco Francesca Anna Casella all’on.Bindy
n. 150• anno 13 • Maggio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo