l`Olmo - Comune di Diamante
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MAGGIO 2015 28/04/2015 7.39 Pagina 2 • l’Olmo Maggio 2015 peperoncino • 16 l’Olmo La Lotteria per il Festival Un blocchetto in ogni famiglia “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 ) Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella “Liberiamoci dalle mafie”: L’On. Rosy Bindi a Diamante È partita in questi giorni la vendita dei biglietti della “Lotteria del peperoncino” che servirà a finanziare il Festival di Settembre. La proposta è che ci sia un blocchetto in ogni famiglia per sostenere un’iniziativa in crisi ma comunque fiore all’occhiello di Diamante e della Calabria. In ogni blocchetto ci sono 20 biglietti e il contributo di acquisto è di 80 euro invece di 100, il prezzo normale di vendita. In pratica chi riceve il blocchetto può tenere per sé i 20 biglietti oppure tenerne 4 e vendere gli altri sedici, ognuno a 5 euro, per recuperare interamente la somma pagata. L’idea è di vendere il maggior numero di biglietti per dare un contributo al Festival e ipotecare il più possibile la vincita dell’autovettura in palio che quest’anno è una splendida Mito Alfa Romeo 1400, colore rosso fuoco. Si può finanziare il Peperoncino Festival anche con la donazione del 5 X Gaetano Sollazzo -sindaco 1000 che si effettua quando si compila il CUD, il 730 o la Dichiarazione dei redditi. Non costa niente e se non viene effettuato le somme restano allo Stato. Donare è semplice basta scrivere il codice fiscale dell’Accademia: 01961980784. “Abbiamo iniziato una grande campagna di promozione, dicono all’Accademia, perché siamo convinti che il Festival non può morire”. Certo quest’anno non morirà. Come sempre la manifestazione si svolgerà nel secondo week end di Settembre da Mercoledì a Domenica dal 9 al 13. Resta comunque la sfida di fare un Festival ridotto ma il più possibile dignitoso, rispetto alla storia e ai successi degli ultimi anni. Con l’anno prossimo si lavorerà per risalire la china e riportare la manifestazione ai fasti di una volta. Non è una sfida facile, per vincerla ci vuole l’aiuto e l’incoraggiamento di tutti. Fermo restando che ognuno deve fare la propria parte. Non solo i cittadini ma soprattutto gli operatori economici e l’Amministrazione comunale per la quale il Festival è sempre stato un fiore all’occhiello. In casa dell’Accademia non c’è ottimismo. Ansia e preoccupazione si percepiscono a vista. I collaboratori storici sono comunque al loro posto e continuano a svolgere il loro ruolo e a lavorare per preparare l’evento. Sono consapevoli che se dovesse andar male ne soffriranno molto ma a soffrirne più di ogni altro sarà l’immagine turistica di Diamante privata di un attrattore forte e coinvolgente. Col rischio che tutto passi nel dimenticatoio compreso l’appellativo di “capitale del peperoncino”. Info: Accademia italiana del peperoncino ONLUS Tel. 0985/81130 e-mail: [email protected] CHI CI AMMINISTRA Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni .Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella. Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale Consiglieri di minoranza Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese «La 'ndrangheta non vincerà, anche se è forte, se questi ragazzi, insieme a tutti noi, scommetteranno su un futuro fondato sulla legge e non sulla violenza. La situazione è difficile in Calabria, lo sappiamo la 'ndrangheta è forte qui e in altre parti del nostro Paese, però credo che questo ci spinga a scommettere ancora di più sulle nuove generazioni, a dare loro, attraverso la scuola, e non solo, tutti gli elementi di conoscenza perché' possano davvero combattere i poteri mafiosi» , così ha detto ai giornalisti l’On. Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, al termine dell’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie, gli studenti incontrano il Presidente della Commissione parlamentare antimafia” che si è tenuta lo scorso 24 aprile, alla presenza di oltre cinquecento studenti, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante. Una scelta non casuale quella della vigilia della “Festa della Liberazione” da parte dall'Amministrazione Comunale e dall'IISS che hanno organizzato l’iniziativa, in quanto, con lo stesso spirito con il quale si affrancò l'Italia dal nazifascismo si vuole oggi liberare il Paese dalla soffocante presenza delle mafie e da ogni tipo di illegalità. Una liberazione che deve passare, innanzitutto, dalle giovani generazioni, coloro che saranno i cittadini del futuro. Al tavolo dei lavori con l’On. Bindi la Dirigente dell’IISS, la Prof.ssa Concetta Smeriglio che ha brillantemente introdotto i temi dell’incontro; il Sindaco di Diamante, Dott. Gaetano Sollazzo; il Dirigente Scolastico Regionale, il Dott. Diego Bouchè. Nel corso dell’incontro l’On. Enzo Ciconte ha rivolto il saluto della Giunta Regionale. La manifestazione si è svolta alla presenza del Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao; del Questore di Cosenza, Dott. Luigi Liguori; dell’On. Ernesto Magorno, deputato e membro della Commissione antimafia; dell’On. Giuseppe Aieta, consigliere regionale; del Vicario Generale della Diocesi di San Marco Argentano - Scalea, Monsignor Cono Araugio. Presenti, inoltre il Comandante della Tenenza di Scalea della Guardia di Finanza, Tenente Vincenzo piccolo; il Comandante della Compagnia dei Cara- binieri di Scalea, Capitano Alberto Pinto, i sindaci di Verbicaro Francesco Silvestri e Sindaco di San Demetrio Corone, Cesare Marini e altre autorità. Il Vicesindaco, Francesca Anna Casella, ha seguito e curato l’iniziativa per l’Amministrazione Comunale. Presenti inoltre tre classi dei Licei di Belvedere Marittimo e una rappresentanza delle Scuole Medie di Buonvicino. Al centro dell’incontro le domande che gli studenti hanno rivolto con entusiasmo e passione - sottolineate dalla stessa On. Bindi. I quesiti hanno evidenziato il lavoro svolto dai ragazzi assieme ai docenti e l’interesse per i temi legati all’affermazione della legalità. Articolate, puntuali e approfondite le risposte dell’On. Bindi che, oltre a trattare i temi legati al lavoro della Commissione, non ha mancato di fare riferimento, più volte, al valore della Festa di Liberazione: «Non avremmo la nostra Costituzione – ha detto la Presidente dell’antimafia - se non ci fosse stata la Resistenza, se quegli uomini, quelle donne, quei giovani, quegli, intellettuali, preti, soldati non avessero combattuto. La nostra Costituzione è così bella e in essa sono espressi in maniera così chiara valori come la dignità umana, la libertà, la giustizia l’uguaglianza, la pace, e perché è nata dalla lotta al fascismo e al nazismo». A chi gli ha chiesto, infine, quale messaggio volesse lasciare ai ragazzi calabresi, l’On. Bindi ha risposto: «Che non si devono scoraggiare. E’ vero che dobbiamo chieder loro scusa, perché spesso non siamo stati capaci di offrir loro un contesto tale da metterli in grado di combattere per un futuro migliore, ma devono avere fiducia nelle istituzioni, essere cittadini attivi, impegnarsi in politica e nello studio e non cedere alle scorciatoie, tutte le vie facili portano sempre da una parte sbagliata. In questo senso la ‘ndrangheta offre vie facili e loro non ci devono cadere perché ne hanno la capacità, l’intelligenza e la forza e troveranno le istituzioni dalla loro parte». Al termine dell’iniziativa all’On. Bindi le è stato offerto, presso l’IISS, un aperitivo a base di prodotti del territorio curato dagli studenti e dai docenti dell’IISS ENOA, indirizzo enogastronomia ed ospitalità alberghiera. A pag. 10 La lettera del vicesindaco Francesca Anna Casella all’on.Bindy n. 150• anno 13 • Maggio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo MAGGIO 2015 28/04/2015 7.39 Pagina 3 l’Olmo Maggio 2015 • dal comune • 2 Al via importanti lavori pubblici a Diamante e Cirella Un milione di euro per il porto Diamante, 27 aprile 2015 Si rende noto che la Regione Calabria, Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, ha trasmesso, in data odierna, il decreto relativo alla concessione del cofinanziamento per i lavori del porto di Diamante per un importo di € 1.000.000,00, attraverso il quale il Comune potrà accendere il mutuo necessario a far fronte al nuovo piano di investimento per il completamento dell'opera. Nello specifico, com'è indicato nel decreto è concesso al Comune di Diamante un contributo costante pluriennale di rata annua di 65.000,00 per quindici anni, a titolo di cofinanziamento dell'intervento relativo alla “Ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da riporto” di importo complessivo, come detto, di € 1.000.000,00. Nella sostanza, quindi, il Comune, com'era già stato dichiarato e ribadito anche agli organi di comunicazione, si impegnerà ad accendere un mutuo da richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti che sarà comunque a totale carico della Regione. Completato, in pratica, il percorso relativo agli adempimenti finanziari - sottolineano dall'Amministrazione Comunale di Diamante - si attende a questo punto che riprendano i lavori e che si proceda secondo il cronoprogramma concordato e che le parti si sono impegnate a rispettare nei diversi incontri tenutisi nei mesi scorsi e relativi a questa vicenda. L'Amministrazione Comunale di Diamante L’EDITORIALE Con il numero oggi in edicola, sono 150 le volte che l’Olmo entra nelle nostre case Dopo 10 anni e sette mesi il nostro giornale cittadino, che ha attraversato quattro consiliature e un periodo commissariale non ha mai saltato un appuntamento con i cittadini anche quando i ritardi amministrativi, la scopertura economica le alternanze dei sindaci, avrebbero potuto mettere a rischio la regolare uscita mensile, che è stata possibile grazie all’impegno profuso dal Direttore Francesco Cirillo e dalla consapevolezza che, uno strumento informativo di tale tipo si collocava al di fuori e al di sopra delle divergenze e dalle divisioni che stagioni politiche diverse possono determinare. L’Olmo nato come esigenza di aggregare intorno ad un simbolico albero al centro di una piazza il dibattito ed il confronto di una comunità ha conservato intatta la sua natura di strumento culturale a disposizione dei cittadini e di veicolo, di facile accesso ,per la comunicazione istituzionale. La riprova della sua vocazione ad essere contenitore di opinioni, anche per una precisa scelta editoriale, la si è vista nella impostazione del giornale, che senza alcun limite è sempre stato a disposizione dei gruppi di minoranza, della scuola, delle associazioni, delle parrocchie, dei turisti che nelle pa- Il Comune di Diamante ha firmato la convenzione con Provincia di Cosenza per l'attuazione dei lavori di messa in sicurezza dell’ex strada provinciale Diamante – Cirella. La convenzione è stata firmata presso gli uffici della Provincia di Cosenza, presenti il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo, l'Assessore ai Lavori Pubblici, Pierluigi Benvenuto, il dirigente del Settore viabilità della Provincia, l’Ing. Francesco Basta. I previsti lavori saranno realizzati dal Comune e finanziati interamente dalla Provincia per un importo di € 231.000,00. In sostanza si tratta, del completamento del marciapiedi che unisce la frazione Cirella. Un intervento di particolare rilevanza per la sicurezza dei cittadini visto che sul tratto di strada in questione hanno accesso numerosi parchi e diverse strutture turistiche, in particolare, numerosi lidi balneari. La Diamante – Cirella oltretutto è una strada di particolare pregio panoramico ed è molto frequentata da numerosi residenti e turisti. Oltre questi rilevanti aspetti, bisogna dire che la Diamante - Cirella, è molto frequentata da tanti residenti e turisti, che la percorrono per lunghe passeggiate, non solo nel periodo estivo, ma pressoché per tutto l'anno quando le belle giornate lo consentono. L'amministrazione rende noto, altresì, che sempre sulla Diamante Cirella, sono in corso di realizzazione, a cura del Comune, degli interventi di manutenzione che prevedono, in particolare, il ripristino delle ringhiere del marciapiedi presente. Si tratta, quindi, nel complesso, di ulteriori realizzazioni che contribuiscono a migliorare l'accessibilità tra i due centri urbani di Diamante e Cirella. Si ricorda, inoltre, che già è stato fatto dall'Amministrazione Comunale un importante intervento per illuminare l'intero tratto di strada. gine del giornale hanno trovato spazi ed occasioni per esprimere considerazioni, effettuare segnalazioni ed avanzare anche critiche all’operato amministrativo. Non si è prestato invece il giornale, ad essere strumento di confronto/scontro politico, ritenendo giusto demandare questo ad altri ambiti e ad altri contesti . L’Olmo nel corso di questi anni, ha cambiato formato, si è arricchito di colori e di immagini, adeguandosi ai tempi è stato diffuso on line, ed è stato collettore di attività parallele come dibattiti e convegni, concorsi, attività editoriali ed artistiche lasciando sempre grande spazio alla storia cittadina, al senso delle tradizioni, agli autori ed ai talenti locali che sulle sue pagine hanno avuto attenzione e visibilità. In occasione dell'uscita del150° numero vogliamo ringraziare il Direttore e i tanti collaboratori che con i loro contributi hanno fatto si che mensilmente l’Olmo ricordasse a tutti che c’è un afflato cittadino che è fiero della sua Diamantesità , e che pur in costanza di divisività sociale e di una straripante pletora di sistemi comunicativi non convenzionali pretende di ritrovarsi. Un afflato cittadino che rincorrendo il filo della memoria su di una nostalgica piazza, all’ombra di un Olmo frondoso e rinfrescante, nella canicola del pomeriggio, consente di discutere, di confrontarsi ed informarsi delle piccole e grandi vicende che non muovono il mondo ma che sono l’essenza di una piccola comunità come la nostra. Franco Maiolino 15 • eccellenze • Maggio 2015 l’Olmo 150 e non li dimostra Siamo arrivati a 150 numeri dell’Olmo, un record per la nostra cittadina ma anche per l’intera Calabria dove nessuna amministrazione ha fatto durare tanto un giornale al servizio dei cittadini. Un giornale nato nel 2002 con l’amministrazione Caselli e passato da due commissari, due amministrazioni Magorno e vive con l’attuale. La dimostrazione che il giornale si è sempre mantenuto autonomo, senza uno schieramento politico se non quello dell’informazione che le amministrazioni hanno inteso dare sulle loro scelte. L’infaticabile Pippo Gallelli ne cura tutto il notiziario con puntualità e perfezione giornalistica. Anche le opposizioni hanno il loro spazio e lo hanno sempre gestito autonomamente scrivendo le loro opinioni. Non ne ho voluto fare , per mia scelta, un giornale di scontro politico fra le varie parti, e mai sono usciti attacchi personali sia da parte della maggioranza che dalle opposizioni. Ci sono altri spazi per fare queste cose e se il giornale si è mantenuto è proprio grazie a questa linea che rivendico fin dal primo numero. Ma un altro aspetto è importante. Il giornale per più della metà delle pagine non riguarda l’amministrazione e le sue scelte, ma la società del paese, il popolo. Ho trainato dentro tutti i “genius loci” del nostro paese, le storie delle persone semplici, la vita di cittadini sia poveri che ricchi, i drammi che spesso vivono inascoltati persone che altrimenti non avrebbero alcuna voce, cittadini di Diamante che vivono all’estero e che hanno raccontato le proprie esperienze. Diverse pagine sono dedicate alla cultura ed alla storia. I professori come Ciro Cosenza, Franco Errico, Piero Cirone, Orazio Campagna, nostre memorie viventi hanno descritto mese per mese la nostra storia, le nostre vite quotidiane, il nostro passato. E così il prof. Enzo Monaco Presidente dell’Accademia del peperoncino che ci tiene mensilmente aggionati sulle attività dell’associazione in preparazione del festival. Anche la poesia ha avuto la sua parte nelle nostre pagine, quelle struggenti e passionali di Ugo Grimaldi, deceduto nel 2007,riconosciute dalla critica nazionale come poesie ricollegabili ai “poeti francesi”, e poesie dialettali scritte in vernacolo, dal prof. Giovanni Grimaldi . Le poesie di Giovanni Grimaldi sono un caso a sé e sono il punto centrale del nostro giornale, in quanto non solo ricordano la nostra storia, ma con quel tocco originale di “sfottimento” diamantese, rendono alcuni personaggi della nostra vita quotidiana fruibili a tutti. Anche la cucina ha la sua parte con le ricette di Lilly Genovese, rubrica che molte casalinghe attendono ogni mese per conoscere nuovi piatti prelibati della nostra cucina. E che dire dei nostri vignettisti. Enzo Ruis con la sua satira pungente da ring, e il neo vignettista Salvatore Marra creatore di personaggi fatti a matita. E ancora belle e significative le foto di Claudio Francesco Manco, sempre presente ad ogni manifestazione nel paese. E poi le continue collaborazioni da parte di Giovanni Amoroso che segue da vicino ArteInsieme, di Telediamante, delle associazioni culturali. Tutta Diamante, insomma è passata da queste pagine ed ancora ne abbiamo di storie da raccontare, per i prossimi 150 numeri. Francesco Cirillo - Direttore dell’ Olmo l’Olmo MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 4 l’Olmo Maggio 2015 • la memoria storica • 14 • storie nostre 3 Come eravamo • Maggio 2015 l’Olmo Quando gli immigrati eravamo noi di Francesco Cirillo e Pietro Cirone Processioni e pellegrinaggi La tragedia annunciata avvenuta a Malta con 900 immigrati morti annegati impone una riflessione che dovrebbe avvenire in tutti i luoghi di lavoro, di preghiera, di istruzione. Occorrebbe davanti ad un omicidio di massa di questa portata che il mondo si fermasse un solo secondo e si chiedesse cosa sta avvenendo sotto i nostri occhi. Uomini, donne, bambini, annegano nei nostri mari, nelle nostre acque, per chiedere solo aiuto, solidarietà, amicizia, fratellanza. Cose che anche noi, italiani, calabresi, diamantesi, abbiamo chiesto solo qualche decennio fa e che ora sembra che abbiamo dimenticato, cancellato dalla nostra memoria. Quegli uomini, quelle donne, quei bambini che oggi vediamo su quelle carrette del mare, ebbene sono i nostri nonni, le nostre nonne, i nostri avi. Anche noi , presi dalla fame, dalle guerre abbiamo attraversato mari e monti per riscattarci e dare un pezzo di pane D.O.M. (ovvero: DOMINE OPTIMO MAXIMO) EX COLLECTIS ET PIETATE POPULI ADAMANTINI AC PRAESERTIM CIVIUM IN AMERICA MERIDIONALE DEGENTIUM ALTARE HOCCE MARMOREUM (ovvero: ALTARE HOC MARMOREUM) V. S. L. O. C. DICATUM (ovvero: "UT SUPRA LIMINE OMNIBUS CITATIS DICATUM ") EX MANDATO ET COMMISSIONE ADMOD RNDI CANONICI ARCPRAE (ovvero: ADMODUM REVERENDI CANONICI ARCIPRAE) SBYTERI D. IOANNIS CASELLI ADMOD RENDUS D. XAVERIUS (ovvero: ADMODUM REVERENDUS DON XAVERIUS) FERRANTE LABORIBUS MINIME PARCENS CURAVIT SUB PRAESULATU EXCLLMI EPI (ovvero: SUB PRAESULATU EXCELLENTISSIMI EPISCOPI) D. LIVII PARLADORE (ovvero: DON LIVII PARLADORE) R.S.A. 1875 (ovvero: REDACTUS SUB ANNO 1875) Traduzione: A Dio, il più buono e il più grande. Per le offerte e la pietà del popolo di Diamante e soprattutto dei suoi figli emigrati nell'America del Sud, questo altare marmoreo dedicato a tutti quelli sopra citati a margine, su incarico del reverendissimo canonico Arciprete Don Giovanni Caselli, il reverendissimo Don Saverio Ferrante fece costruire senza risparmiarsi nella fatica, durante l'Episcopato dell'Eccellentissimo Don Livio Parladore. Redatto nell'anno 1875. alle nostre famiglie. I diamantesi così come tantissimi altri calabresi sono stati un popolo di emigranti. A testimonianza di questa nostra emigrazione , esiste una lapide che i diamantesi emigrati nelle americhe meridionali nel 1857 hanno posto dietro l’altare maggiore della nostra Chiesa Madre a ricordo delle offerte fatte per la costruzione dell’altare stesso. Invito tutti i credenti di andarla a leggere questa lapide, seminascosta ai nostri occhi ma presente in un luogo che è luogo di preghiera ma anche di storia, della nostra storia passata. Da una mia ricerca effettuata presso l’Ufficio anagrafe del nostro comune quando vi era al lavoro quella grande mente che era Filippo De Pietro questi i dati che riuscimmo a trovare. Dal 1872 al 1924, in soli 52 anni, i diamantesi che emigrarono in America del sud furono 2145, 123 emigrarono in Francia e 6 in Spagna. In totale i diamantesi che emigrarono furono 2274. Un flusso enorme che si bloccò solo con l’avvento del fascismo. Praticamente il paese si spopolò in quanto nel 1871 Diamante contava appena 1839 abitanti e solo nel 1901 arrivò a superare la soglia di 2000 abitanti raggiungendo la cifra di 2609 abitanti. In maggioranza i nostri concittadini raggiungevano il Brasile dove le comunità calabresi erano superiori alla stessa popolazione calabrese. In questa luce storica dobbiamo quindi considerare e vedere quanto sta avvenendo oggi in Africa. Le stesse condizioni umane e sociali che avevamo noi, popolo di affamati , le vivono oggi le popolazioni africane, con l’aggravante della guerra. Ho chiesto al prof.Piero Cirone che conosco come grande conoscitore del latino di tradurmi quanto scritto sulla lapide e qui a lato mi ha risposto. E così anche un altro pezzo della nostra storia è stata ricostruita nella speranza che le future generazioni ne facciano tesoro. La lapide ha, secondo me, un notevole valore sia storico che linguistico-letterario. Le motivazioni storiche le conosci benissimo e sicuramente molto meglio di me. Per quanto riguarda la parte linguistica, ho potuto rilevare un eccellente testo, elegante, breve e conciso, ma allo stesso tempo piuttosto completo in relazione allo spaccato che esso offre su tante cose : - la drammaticità della crisi socio-economica di fine Ottocento, quando in Europa il rapporto capitale/reddito era pari a sette, con prevalenza quindi di forti disuguaglianze fra i pochi detentori della ricchezza in tutte le sue forme e la massa che invece annaspava ed affogava in redditi annui di fame; tant'è che, come dici tu, da Diamante sono partiti in una trentina d'anni per oltreoceano oltre 2.000 dei nostri concittadini dell'epoca; e la lapide, nel ricordare questo, evidenzia però anche come quei poveri nostri emigranti fossero già in grado nel 1875 di contribuire fortemente nella piccola Diamante di allora a costruire l'altare in marmo della Chiesa Madre; - l'organizzazione, già allora, in una piccola parrocchia di due canonici (ognuno con ben definiti compiti, come si evince dal testo) aperti penso - alla società di allora, contribuendo perfino a mantenere rapporti con tutti quegli emigranti; - la serietà etica di quelle figure di allora dedite al sacrificio (dice in proposito il testo, riferendosi a Don Saverio Ferrante : "laboribus minime parcens", letteralmente "risparmiandosi pochissimo nella fatica"); - la responsabilità nel prendere le decisioni (i lavori della chiesa vengono eseguiti da Don Ferrante "ex mandato et commissione" di Don Giovanni Caselli); decisioni cioè condite sia dal punto di vista giuridico ("mandato") che da quello pratico del fare ("commissione"); anche oggi è infatti molto bello poter dare in tutta fiducia mandati e commissioni, salvo però a dover fare talvolta - dopo, alla squagliata della neve (come suol dirsi) - conti un tantino diversi dalle previsioni; - nella lapide è invece certificato l'ottimo risultato dell'operazione, col tripudio del popolo adamantino e soprattutto con quello lontano degli emigranti sovvenzionatori ("ac praesertim civium in America Meridionale degentium"), cui viene dedicato l'altare. Interessante ho poi trovato anche la manifattura della lapide, chiaramente eseguita in modo corretto e brioso. Linguisticamente si vede comunque la mano colta dei Don Caselli e Don Ferrante : l'uso del "D.O.M.", allora riservato a lapidi importanti; il sublime periodare latino; l'uso di vocaboli azzeccatissimi (vedi ad esempio il superlativo di reverendo eseguito in modo forte ed elegante non alla latina corrente, mediante il suffisso "issimus", bensì adoperando il vocabolo "admodum", ovvero "molto" che nel testo viene poi abbreviato poeticamente in "admod"). Senza parlare poi della magistrale locuzione puramente sintetica "V.S.L.O.C." nell'ambito in un testo magnifico che nella sua brevità racconta tantissimo. ... Una piccola aggiunta: nel testo latino della lapide ho poi trovato il vocabolo "HOCCE", che per l'abrasione del tempo sembra un "pogge"; la cosa interessante è che "hocce" è una corruzione dialettale del latino classico "hoc" ("questo"); là per là mi è sembrato strano che in un testo così fino fosse entrato quel "hocce", ma poi rileggendo filologicamente il testo mi sono accorto che la cosa è stata voluta perchè col dialettale e forte "hocce" l'autore ha dato un gran risalto all'espressione "altare hocce marmoreum" ("questo altare marmoreo") che tutto sommato è l'attore principale dell'intera vicenda narrata dalla lapide. Ritengo tuttavia che faresti bene ad informare compiutamente i diamantesi mediante l'Olmo di tutto ciò. Cordialmente e sempre a disposizione. Piero MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 5 l’Olmo Maggio 2015 • murales e teatro Un murale dedicato a Biagio u’pacciu il bibliotecario errante L’ idea, partita da Antonio Ordine, nipote di Biagio, che in pieno centro storico, dove via Crispi incrocia la salita che porta alla Chiesa Madre, ha ristrutturato un vecchio fondaco scarnificando la pietra viva, mi è stata prospettata la scorsa settimana. Il riemergere della figura di questo stravagante e singolare personaggio, di cui qualche cenno, avevo sentito da ricordi di famiglia, mi ha subito incuriosito, facendomi accogliere tout court la proposta, e come sono abituato a fare, preparata la vetrina, mi sono tuffato a capofitto, nel retrobottega, negli scantinati e nelle cassapanche della memoria. Mi sono imbattuto così in Biagio Ordine, vissuto nella prima metà del novecento e ricordato da pochissimi ( tra questi, il professor Rosario D’Alessandro che ne ha stilato un approfondito ritratto sul Corriere di Calabria dell’ agosto scorso e Francesco Cirillo che sta per pubblicarne la storia ) come il bibliotecario errante. Di robusta tradizione contadina aveva arricchito con nozioni tecniche e scientifiche la coltivazione del cedro, l’innesto dell’olivo, il trattamento del gelso. Studiando sui manuali che il Regime diffondeva nelle provincie rurali suggeriva l’epoca migliore della vendemmia e i sistemi idraulici d’irrigazione ed aveva abbinato a queste sua propensione di agricoltore illuminato la sua grande passione per la letteratura e per i libri. Senza accorgersene, aveva di fatto messo in essere il dettame di Cicerone “ …Se accanto alla biblioteca, avrai l’orto, nulla ti mancherà”. Alla stregua di un cavaliere errante, di un Don Chisciotte letterario, lo si vedeva nelle aie contadine, davanti ai casolari, al fresco dei pergolati di uva fragola, cacciare dalla sua bisaccia i volumi incartapecoriti, le copertine rilegate a cartoncino dei suoi libri che offriva in prestito o scambiava con chi avesse voluto apprendere qualche elemento di zootecnia, qualche curiosità geografica o semplicemente sognare sulle avventure di Salgari o di Stevenson. Bastava questa sua insolita passione a giustificare l’appellativo di “Pacciu” che gli era stato dato, senza tener conto della stravaganza nel vestire, ad una spiccata propensione per la polemica e per una sequela di litigiosità per questioni ereditarie e di confini di proprietà. In un epoca in cui la cultura e la lettura erano appannaggio di pochi risulta di straordinaria valenza la figura di questo “ operatore culturale “ metà “zinzularo” e metà bibliofilo, avamposto isolato di quelle che poi diverranno in maniera più organica le biblioteche rurali dell’ Emilia rossa o i Centri di Lettura del Sud democristiano. Dedicargli un Murale può aggiungere un altro tassello a quella operazione di recupero della memoria e dei valori cittadini a cui tanti stanno concorrendo e di cui tantissimi sentono la necessità. La tradizione marinara è di recente riapparsa sui murales realizzati in zona San Giuseppe, questo nuovo murale può, nello spirito originale dell’operazione Murales, coniugare espressione artistica e storia cittadina. Siamo certi che “ Biagio Ordine” il bibliotecario errante, visionario e sognatore incuriosirà molti oltre ad arricchire il patrimonio muralistico della nostra città. • 4 Festa grande al “Vittoria” per tutte le mamme, appuntamento il 15 maggio. di Giovanni Amoroso Si rinnova l’appuntamento con “Viva la mamma”, spettacolo musicale giunto alla 6° edizione,promosso e organizzato dall’Associazione “ARTEINSIEME”. L’appuntamento è per il 15 Maggio alle ore 20,30 al Cine-Teatro “Vittoria” di Diamante. Sul palcoscenico si esibiranno ottanta artisti del Coro di Voci Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia Antoniano di Bologna, formata dai 40 cori gemellati col Piccolo Coro Mariele Ventre. E’ prevista l’esecuzione di brani assieme all’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”, sezione adulti dell’Associazione. Numerosi brani saranno eseguiti dal vivo e con la partecipazione di musicisti affermati: al pianoforte Salvatore Sangiovanni, al violino AgnieskaSzatan, al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale di Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da Mario Giovanni Silvestri. Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo Avella che promette di far cantare e ballare tutti i presenti anche quest’anno. Non mancheranno le sorprese e i premi con un programma messo a punto dalla Direttrice Artistica, nonché Direttrice dei Cori, Claudia Perrone.La manifestazione che trova posto nel calendario Eventi della Galassia Antoniano di Bologna, è patrocinata dal Comune di Diamante e gode del sostegno di sponsor locali. Franco Maiolino Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015. 1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola • 13 Pro memoria per il nuovo commissario ASP Il nuovo commissario dell'ASP di Cosenza è il dottor Gianfranco Filippelli, primario del reparto di oncologia dell'Ospedale di Paola e cui va la stima di molti oncologi italiani per le sue note competenze in campo oncologico. E poiché lo conosciamo da anni abbiamo sempre apprezzato il suo impegno, la sua costanza, la sua tenacia per trasformare quel piccolo ambulatorio di oncologia in un centro di eccellenza capace di assicurare l'intero percorso assistenziale del paziente, dalla cura medica e chirurgica del tumore anche con assistenza domiciliare estesa nel territorio. E questo centro, nel tempo, ha raggiunto un buon livello per servizi e prestazioni oncologiche è stato considerato “Ospedale del mese” da Onconews, esempio che funziona al Sud e che punta il suo massimo successo su due parole “ umanizzazione e cura”. Ora, dal dottor Filippelli, ci aspettiamo “un miracolo”, quello di un rapporto nuovo della sanità col cittadino. Oggi più che mai è importante costruire saldi criteri, perché l'esercizio del “potere”, nel mondo della sanità si ponga a servizio della dignità umana attraverso scelte giuste e coraggiose – la sanità non è fatta di “buoni propositi” ma di atti concreti e di organizzazione di servizi efficienti dove gli utenti possano trovare la soluzione ai loro problemi, è fatta di impegno e comprensione verso chi soffre e chiede aiuto, è fatta di una nuova cultura del rispetto della salute e del diritto alla sua tutela. La precisazione del dottor Filippelli di accettare l'incarico di Commissario Provinciale dell'Asp di Cosenza a condizione di avere “carta bianca”, è una sfida all'immobilismo ed agli errori del passato. E ci fa pensare ad un cambiamento epocale della sanità, fino ad ora, prigioniera di vecchie logiche e molto lontana dai bisogni dei cittadini penalizzati da disservizi, disagi, sprechi, e spesso da costi elevati per curarsi dentro e fuori dalla nostra regione. Al Dottor Filippelli chiediamo un “Progetto salute” che abbia al centro l'uomo con le sue malattie, le sue sofferenze, i suoi bisogni, i suoi diritti. Un “Progetto Salute, che chiuda con il passato e apra una pagina nuova per la tutela della salute che è il bene più grande che una generazione può trasmettere all'altra. Il diritto alla salute di ogni cittadino è sancito dalla nostra Costituzione, non osservarlo è uno “scippo” inconcepibile ed inammissibile, specialmente ora che in Europa sono saltati vecchi sistemi di interventi programmatici ed operativi per dare spazio a nuovi sistemi di prevenzione e cura ci rendiamo conto che, oggi, mettere le mani nell'intrigata materia della sanità è molto difficile ma noi confidiamo nelle indiscusse capacità organizzative ed operative del Dottor Filippelli al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro. Sig.ra Marianna Presta ex Dirigente dell’ASL N.1 di Praia a Mare. storie nostre • Maggio 2015 l’Olmo UNA MAMMA QUALSIASI IN UN GIORNO D’ORDINARIA MALASANITA’. di Ornella Perrone Purtroppo la realtà nella quale versa la Sanità calabrese ormai è sotto gli occhi di tutti, una sanità che sta cadendo a pezzi nell’indifferenza generale. Io mamma vittima di un’insensibilità che mi lascia senza parole, sono stata spettatrice inerme di tante, numerose negligenze, se così le possiamo chiamare così come della mancanza di professionalità e di umanità in cui versa la nostra sanità che ormai è al tracollo. Siamo al 9 gennaio, mio figlio di 11 anni sotto indicazioni della sua pediatra ha bisogno di essere portato in ospedale. Il primo ospedale pediatrico si trova a Cetraro, ci mettiamo in auto e andiamo carichi di ansia e preoccupazione. Arriviamo là alle 15,00 convinti di entrare subito in Pronto Soccorso, invece si deve passare prima dall’accettazione dove qualcuno del personale ospedaliero scrive sul computer e in base ai dati inseriti assegna un codice d’ emergenza tra bianco, giallo, verde e rosso, e qua io mi chiedo come un computer possa diagnosticare un grado d’emergenza senza un contatto fisico , pensando al fatto che forse neanche un medico possa fare questa distinzione. Dopo essere passati dall’accettazione, attendiamo nella sala d’attesa e il tempo che trascorriamo lì è molto lungo. Finalmente si entra e l’unica cosa che si fa è sentire se il respiro di mio figlio è regolare, non è sottoposto né a esami diagnostici né a esami di laboratorio incuranti del fatto che mio figlio avesse febbre, forte dolore alle tempie e alla nuca e dolore toracico. Non si è tenuto conto di cosa sospettasse la pediatra di base. Lo portano in pediatria e non cambia niente. Il medico passa quasi mezz’ora per cercare delle pile da mettere nell’otoscopio, credo che si chiami così, li manda a comprare al bar, ma senza soldi al bar non danno niente , mi sembrava tutto irreale. Finalmente lo visita e telefonicamente chiedeuna consulenza otorinolaringoiatra all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e una TAC a Paola. Mio figlio per 9 ore viene trattato come un pacco postale, tra CETRAROCOSENZA-PAOLA-CETRARO a bordo di un ambulanza senza medico. A Cosenza l’otorino è irritato perché il suo turno era finito ed è dovuto tornare indietro; vuole la Tac, torniamo indietro arriviamo a Paola intorno alle 22,00 e lì dopo circa un ora di attesa rifiutano di fare la Tac .Verso l’una di notte ci siamo ritrovati di nuovo nella pediatria di Cetraro, dove manca di tutto, manca il pediatra del turno di notte, c’è solo quello reperibile, stanza senza riscaldamento, senza coperte, bagno senza luce mancanza d’igiene. L’infermiere mi fa notare che la coperta e la stufa ognuno se li porta da casa. Io invece è mio figlio che mi porto a casa. Il giorno dopo facciamo una tac in una clinica privata e viene poi ricoverato nel reparto pediatrico dell’ Annunziata di Cosenza. Perché tutto questo? Perché non è stato richiesto consulenza e tac in un unico ospedale. Da chi è stato mal gestito tutto questo? Perché si è sprecato tanto tempo? Quelli che occupano le poltrone d’oro cosa controllano ? Avete idea illustri responsabili cosa vuol dire PRONTO SOCCORSO? Lo sapete che un pronto soccorso deve essere attrezzato e avere medici e infermieri non solo sulla carta ma anche professionalmente? Perché io mamma ho dovuto assumermi la responsabilità e accettare tutte le conseguenze e i rischi per aver portato a casa durante la notte mio figlio? Contro chi devo puntare il dito? Chissà se un giorno riusciamo a far aprire gli occhi a chi dovrebbe garantire la tutela dei cittadini. Quanti giovani muoiono a seguito di un incidente stradale perché non sono sottoposti nell’immediato a nessun accertamento diagnostico per valutare la gravità delle lesione riportate? Per non parlare del cittadino comune, che in una mattina qualunque deve recarsi nel reparto oncologico di Paola per sottoporsi al suo ciclo di chemio e sopportare quelle lunghe ore di attesa aggravate dalla mancanza di sensibilità e di etica professionale di alcuni medici e infermieri. La mia vicenda, anzi quella di mio figlio è rappresentativa di tanti altri casi simili, dove sono lesi i diritti umani e violata la dignità umana , dove il paziente che sia adulto o bambino, poco importa ,cessa di essere una persona per diventare un numero. Mi auguro che chi di competenza possa verificare lo stato in cui versano le strutture di Paola e Cetraro in modo di garantire ai cittadini i livelli essenziali di assistenza sanitaria. In molti aspettiamo un segnale forte dalla nuova classe politica, aspettiamo una sanità nuova che si prenda cura dei bisogni dei cittadini, soprattutto di quei cittadini che non hanno né voce e né santi. Giovanni Marra barista presso il Bar Cinema Vittoria chiede all’Amministrazione Comunale un intervento di ripristino per la Croce in ferro posta nel 1924 in piazza Dalla Chiesa. La Croce ha sulla sua base, che andrebbe completamente ristrutturata, una lapide posta nel 1924 dai Padri Passionisti in visita pastorale a Diamante. Si chiede infine che venga spostato il cestino portarifiuti. Il sogno di Giulia Ce la farà Giulia Di Falco a coronare il suo sogno di diventare una cantante. Le sue capacità canore sono state già evidenziate dal grande e mitico Mogol che l’ha scelta fra tanti concorrenti aggiudicandole così la Borsa di studio messa a disposizione dalla Regione Calabria per la frequenza di un percorso di formativo di perfezionamento musicale che si svolgerà nel mese di Aprile presso il Cet di Avignano. MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 6 • l’Olmo Maggio 2015 storie nostre • 12 Ricordi personali ed eventi storici APRILE 1945: LA GUERRA IN ITALIA E’ FINITA DAPPERTUTTO di Ciro R.Cosenza Era un caldo pomeriggio di fine aprile, di cui non ricordo con precisione il giorno, la primavera era arrivata in anticipo quel ’45 e il sole consentiva alle famiglie di tenere balconi e finestre aperti. Del resto la guerra al Sud si era conclusa da più di un anno e mezzo e respirare a pieni polmoni era per tutti un ristoro. Io me ne stavo sdraiato sul mio lettuccio a leggiucchiare un libro di fiabe che una sorella di mia madre mi aveva fatto avere da Cosenza. Zia Esterina Alimena ogni qual volta infatti riusciva a scovare in qualche negoziuccio di Corso Telesio una pubblicazione adatta alla mia età, me la faceva avere. Ad un tratto sentii, proveniente dalla strada, un convulso vocìo, mentre contemporaneamente le campane della Chiesa Madre, la Chiesa dedicata a San Benedetto Abate, si misero a suonare tutte a gloria. “Cosa sono queste campane? – sentii che mia madre chiedeva alla cameriera – Non è mica festa oggi!” Io allora corsi alla finestra e vidi giù in strada tante donne, per lo più donne del popolo, tante contadine e marinare, tutte scalze, con i capelli sciolti, che correvano piangendo verso “San Benedetto”. Rimasi perplesso ….. perché le lacrime e i capelli sciolti erano simboli di lutto, di disgrazia; ma allora che stavano a significare quelle campane, che continuavano a suonare a distesa? A chiarirmi tutto fu Concettina, la servetta tredicenne dell’avv. Giordanelli, che abitava dirimpetto. Ella, affacciatasi ad un balcone, stava battendo le mani e urlava: “La guerra ….. la guerra … … mo’ è finita, è finita davero! E mo’ tornano tutti alli case loro!” Anche se sul Tirreno cosentino le ostilità erano cessate sin dal settembre del 1943, quella notizia mi fece piacere, perché anche se piccolino un po’ di guerra l’avevo vista anche io. Certi particolari li ricordavo e come! Ah se li ricordavo! Essere svegliato nel cuore della notte ed essere portato in braccio dai miei verso la campagna, mentre gli aerei nemici bombardavano la linea ferroviaria e il centro di Paola. Avevo assistito a mitragliamenti aerei. Avevo visto dinanzi l’abitato di Longobardi una petroliera italiana affondare perché colpita da un sottomarino. Per non parlare di rinunce e sacrifici che anche io avevo subito. Ora dunque era finita! “Vado anche io in Chiesa!” urlai a mia madre e corsi nella vicina cattedrale benedettina. Come entrai, vidi una marea di donne che si trascinavano, in ginocchio, verso l’altare maggiore, tutti piangendo e pregando ad alta voce. Quasi tutte avevano il figlio, il marito o il padre, al fronte o in qualche campo di prigionia. Sull’altare, l’Arciprete, il reverendo don Antonio De Giacomo, con le mani levate al cielo e gli occhi pieni di lacrime, intonava commosso il “Te Deum laudamus!” Anche lui non aveva notizie di un nipote, il capitano dei carabinieri Paride De Giacomo chissà dove. Anche a Diamante le campane della Chiesa dell’Immacolata suonarono a gloria e proprio in quell’istante nasceva Salvatore R., il primo maschietto che veniva alla luce in tempo di pace. Tornando a quegli eventi, in quel mese di aprile si era giunti finalmente alla resa dei conti. Ma da noi le notizie arrivavano in modo frammentario, per sentito dire, pare …… ma chissà si diceva. I particolari si sarebbero conosciuti più avanti. Ad aprile le armate angloamericane, impegnate sui vari fronti europei, avevano scatenato l’offensiva decisiva e in Italia affiancati dalle formazioni partigiane. Dal 9 al 12 i partigiani occupano l’intera Toscana e il 18 entrano a Ferrara. Lo stesso giorno sciopero generale a Torino: è la prova generale della rivoluzione. Il 18 insorge Bologna e il giorno dopo tocca a Modena. Il 22, sempre a Bologna, un commando partigiano passa per le armi il gerarca fascista Leandro Arpinati, capo del fascismo bolognese, figura molto legata al mondo del calcio. Il 24 insorge Milano. Cominciano in pratica anche i tentativi di Be- nito Mussolini di scappare in Svizzera e di salvare la pelle. Cerca di avvalersi anche dell’arcivescovo di Milano, il cardinale Schuster, per trattare con i capi partigiani. Intanto il CLNAI (cioè il Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia) aveva pronunciato la condanna a morte per tutti i maggiori esponenti del fascismo, e quindi compreso il Duce. Il 26 una radio ne aveva dato notizia. Catturati a Dongo o nei pressi, Mussolini e la sua amante, oltre a 15 gerarchi, che volevano scappare in Germania, con alcune casse di oro dello Stato , vengono giustiziati dalle forze della Resistenza “IN NOME DEL POPOLO ITALIANO!” Il giorno dopo l’atto finale: a Caserta il generale tedesco Von Senger e il comandante delle SS in Italia Wolf, firmano la resa delle truppe tedesche in Italia e in Austria. Nelle stesse ore a Berlino, Hitler si suiciderà nel bunker della Cancelleria. La più grande tragedia della storia così si conclude. Dalle nostre parti, i particolari si co nosceranno in seguito. Tuttavia “L’ITALIA LIBERA” di domenica 29 aprile, giornale uscito a Milano in edizione straordinaria, quotidiano del Partito di Azione, dava in prima pagina queste notizie sulla venuta degli alleati in città: “Trionfali accoglienze che restituiscono vita e dignità all’Italia e all’Europa – Il Col. Poletti assume la carica di Governatore della Lombardia – Il cadavere di Mussolini e dei suoi gerarchi nella piazza (Piazzale Loreto) che vide il sacrificio dei 15 martiri”. Questo giornale naturalmente non arrivò e non poteva arrivare al Sud. Io appresi queste pagine della nostra storia da adulto; anche perché peraltro ero divenuto professore di storia, feci studiare la nostra tragedia a tanti miei alunni, liberandone alcuni anche da certi insegnamenti impartiti loro in famiglia (genitori, nonni o zii), secondo i quali il fascismo era stato un grande periodo perché i treni arrivavano in orario. 5 • avvenimenti • Maggio 2015 l’Olmo IL COMUNE DI DIAMANTE ALLA BMT DI NAPOLI Il comune di Diamante insieme agli operatori turistici del Consorzio ABC ( Albergatori , gestori di Bad & Brekfast e Aree Camper )e dell’Alotur ha partecipato dal 26 al 28 marzo alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli. Grande soddisfazione dell’ assessore al turismo Franco Maiolino che di ritorno dall’evento fieristico ha dichiarato: - Ho toccato con mano la grande attenzione rivolta dai Buyers e dai visitatori alla Calabria e alla Riviera dei Cedri in particolare, a conferma della validità del suggerimento avuto dagli Operatori turistici di partecipare alla Fiera di Napoli i in un momento in cui occorre rivolgersi al Turismo di prossimità cercando contestualmente di inserirsi nel vuoto creatosi a seguito della crisi delle mete mediterranee del Nord Africa e del Medio Oriente. La BMT ha visto la presenza dell’ Offerta Turistica della quasi totalità degli albergatori di Diamante sia di quelli consorziati che di singoli gestori delle più importanti e storiche strutture recettive di Diamante e con grande sorpresa anche quella di giovani gestori di B&B. Mentre loro partecipavano ai Work shop di settore- ha continuato Maiolino - noi abbiamo avviato interessanti contatti per iniziative di carattere culturale e sociale di supporto ed abbiamo presentato avvalendoci di una brochure realizzata per l’occasione i nostri eventi enogastronomici dell’Estate 2015, spendendoli come il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Il Peperoncino Festival , il Citrus Festival e Calici sotto le Stelle di Cirella, hanno tenuto banco nella serata di rappresentanza organizzata dalla Regione Calabria nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli , nel Ventre di Napoli, dove con lo slogan “ Calabria che seduce” 100 tour operator selezionati, hanno potuto gustare le eccellenze della Gastronomia Calabrese. E a tal proposito, ha concluso l’assessore, stiamo lavorando a che, all’EXPO di Milano che sarà dedicata alla gastronomia in tutte le sue declinazioni, Diamante con i suoi identificativi del Peperoncino e del Cedro, sia pronta per sfruttare quella straordinaria vetrina internazionale Da parte sua , Franco Magurno, responsabile del Consorzio ABC ha voluto sottolineare l’importanza della presenza alla BMT come opportunità di intessere relazioni mirate con le più importanti agenzie turistiche nazionali, con buyers internazionali e con quell’interessante segmento di turismo sociale che si muove intorno ai CRAL che rappresentano una straordinaria risorsa soprattutto per la bassa e media stagione. – Magurno ha voluto anche sottolineare l’importanza della partecipazione sinergica del Comune,degli Operatori e degli altri Partners come l’Accademia del Peperoncino, la Labcom e l’Associazione Cerillae che sicuramente ha reso più incisiva e qualificata l’azione di promozione complessiva di Diamante Raccolta differenziata : positivi gli incontri promossi dall'Amministrazione Comunale L'Amministrazione Comunale di Diamante, ha organizzato una serie di incontri, con le diverse categorie cittadine, in merito alle problematiche inerenti alla raccolta differenziata dei rifiuti. Gli appuntamenti, che si sono svolti nel mese di aprile con cadenza settimanale e che hanno visto la presenza del Sindaco e dei rappresentanti della Giunta comunale ed ai quali ha partecipato attivamente la ditta appaltatrice del servizio, hanno riguardato nell'ordine gli amministratori dei parchi e dei condomini, i gestori dei lidi balneari, i gestori e proprietari di attività ricettive di vario genere: ristoranti, alberghi B&B ed altre tipologie di strutture. Filo conduttore di ogni appuntamento la volontà dell'ente di recepire istanze, suggerimenti ed indicazioni riguardo alle modalità di conferimento dei rifiuti, in considerazione del naturale periodo di “rodaggio” che comporta una innovazione di così ampia portata che, oltre alle diverse problematiche di carattere pratico, deve comportare, com'è stato sottolineato, una vera e propria “rivoluzione culturale”, necessitante della collaborazione di tutti i cittadini e della massima disponibilità di tutti gli attori istituzionali e sociali interessati. L'andamento proficuo e cooperativo di tutti gli incontri fa ritenere che l'obiettivo sarà conseguito nell'interesse comune. Da parte della società “Ecologia Ambientale Futura S.r.L.” è stata assicurata la massima disponibilità anche a valutare le diverse esigenze degli utenti. Nello specifico nei rispettivi incontri, tra le altre cose, è emersa la decisione dell'Amministrazione di rimborsare, a seguito di presentazione della relativa fattura, l'acquisto dei carrellati e dei contenitori da parte di condomini, dei lidi e delle attività ricettive. Importanti novità riguardano i lidi e per questo si prega di leggere la comunicazione riportata di seguito: La raccolta differenziata arriva nei lidi balneari - Si comunica che dal 1° Giugno al 30 Settembre 2015, negli stabilimenti balneari di Diamante e Cirella sarà possibile effettuare la raccolta differenziata. Ogni stabilimento provvederà, a proprie spese, a munirsi dei contenitori carrellati 120 lt, il cui costo sarà decurtato dall'imposta sui rifiuti a presentazione di fattura. Il ritiro sarà effettuato, presso gli stessi stabilimenti, con cadenza giornaliera, dalle ore 03.00 alle ore 05.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE” Gruppo Consiliare “DIAMANTE FUTURA” Al Presidente del Consiglio - Al Segretario Comunale Oggetto: richiesta convocazione Consiglio Comunale straordinario I sottoscritti Consiglieri Comunali Antonio Cauteruccio, Francesca Amoroso, Giuseppe Pascale e Giuseppe Savarese, ai sensi dell’articolo 8 del vigente “Regolamento per la convocazione, le adunanze e il funzionamento del Consiglio Comunale” e rappresentando più di un quinto del numero di Consiglieri assegnati al ns. comune chiedono alle SS. VV. la Convocazione, entro un tempo massimo di giorni 20 dalla presente richiesta come stabilito dall’art. 9 del medesimo regolamento, di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria avente come oggetto di discussione: Osservazioni all’atto di adozione del Piano Strutturale Comunale - Zonizzazione acustica del territorio comunale Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici - Aggiornamento incarico di redazione Piano Commerciale - Aggiornamento questione- porto alla base del tavolo tecnico del 9 Febbraio 2015 -- Beni immobili in locazione - Report raccolta differenziata Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso - Giuseppe Pascale - Giuseppe Savarese MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 7 l’Olmo Maggio 2015 • satira e cultura A TERZA DUMINICA DI MAGG’ • 6 La scomparsa di Antonio Perrone 11 • libri nostri • Maggio 2015 l’Olmo Le utlime novità in campo librario di autori nostrani di Giovanni Grimaldi Chista Festa marinara Jè rrimàst’ cum’a ttànn’. Ed a Magg’, tutt’ l’ ann’, a Madonna scinn’ammàr’. Tann’ i vìcch’ piscatùr’ A’mbarcàvin’ all’Isulèlla; Nonn’ avìvin’mutùr’… Sul’ vràzz’ e ddùj palèll’. Vùzz’, vàrch’, bandirèll’ Tutt’arrìt’ a Ddùluràt’. Voca, sìja e nn’arrijàta Fin’a sùtt’a Guardièlla. Mò cc’è a Nava d’a Marina.. M’a Madonna è ccùm’a pprìma. Stessu màr’, stess’ culùr’, stess’ scùgl ‘ , stess’ addùr’. L’amore impera Ugo Grimaldi ( 1965-2007) Disordini annunciati. Evoluzioni promesse... Da immemorabili epoche ! Speranze deluse Non si arrendono al tempo ! E sui tetti roventi della fantasia Eteree crature festeggiano....Danzando! Mentre nel mitico,sconosciuto e limpido mare delle sirene.... L’AMORE IMPERA senza soste ! E gli Dei del paradosso.. .Improvvisano orge di unica bellezza ! LA BOTTEGA DI BARBATO Vista da Salvatore Marra Si è spento il 9 aprile scorso all’età di 90 il nostro caro amico Antonio Perrone. Persona umile e mite è stato un grande lavoratore, aveva lavorato come imbianchino als eguito del maestro Prassede, poi per circa trent’anni è stato mastro bottaio nel cantiere di Oliva, diventandone uomo di fiducia e mediatore per gli acquisti e vendire dirette in Sicilia, gli ultimi dieci anni della sua vita lavorativa aveva svolto l’attività di bidello prima a Roma e poi all’istituto Agrario di Cirella. Da pensionato non aveva abbandonato l’idea di essere utile alla società e si era messo a lavorare tra i pensionati di Diamante diventandone il Presidente del Centro sociale Immacolata Concezione e in seguito Presidente onorario. Instancabile, organizzava, gite e visite in tutti i paesi della Calabria, era stato attivo nella costituzione della memoria dei prigionieri di guerra diamantesi, fino ad essere fra gli organizzatori dell’apertura del Parco della memoria- Villa Sandro Pertini alla Riviera Blu ( nella foto nel giorno dell’inaugurazione). Lo ricordiamo tutti con grande affetto. A Diamante si mangia così d i L i l y Ge n o ve se CONIGLIO IN UMIDO ingredienti: 1 coniglio di circa 1,2 kg di peso, olio d’oliva, 2 cucchiai di burro, 1 cipolla media, 2 spicchi d’aglio, olive nere snocciolate, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 rametto di rosmarino, sale e pepe procedimento: tagliate il coniglio a pezzi, lavatelo ed asciugatelo. mettetelo in una pentola a fuoco vivo per eliminare il siero della carne. in un altro tegame mettete l’olio, il burro e l’aglio, unite il coniglio, il rosmarino e lasciate rosolare per circa mezz’ora. quando il coniglio ha assunto un colore dorato, aggiungete la cipolla tagliata finemente, rigirate e continuate la cottura regolando di sale e pepe. bagnate quindi il coniglio con il vino bianco, alzate la fiamma e lasciate evaporare. riducete la fiamma nuovamente e continuate la cottura a tegame coperto per circa tre quarti d’ora. se il sugo tende ad asciugarsi aggiugete un po’ di brodo di dado o acqua calda. una ventina di minuti prima di togliere dal fuoco aggiugete le olive nere. Il nuovo libro del prof. Ciro Cosenza. A settanta anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, il nostro collaboratore CIRO R. COSENZA dà alle stampe un suo nuovo lavoro dall’eloquente titolo: “Il secondo dopoguerra sulla Riviera dei Cedri – Un calcio ad un pallone per ricominciare”. L’Autore con questo suo nuovo libro ha voluto mettere insieme i ricordi di quegli anni non facili, dove le popolazioni dei nostri paesi volevano lasciarsi alle spalle ciò che la guerra aveva seminato e, allo stesso tempo, proiettarsi verso una nuova vita, certamente più rosea. Pro prio in quegli anni Edith Piaf in Francia, e Nilla Pizzi in Italia, cantavano la canzone “La vie en rose”! A far dimenticare la paura delle bombe, i disagi della fame e del tesseramento, diede un suo contributo anche il gioco del calcio, anzi del football, come si diceva allora. Alla fine della primavera del ’45 infatti verrà organizzato dalla Lega calcio il primo campionato per dilettanti, con un girone anche sull’Alto Tirreno cosentino. Il volume è di complessive 220 pagine ed è corredato da numerose foto d’epoca. Un nuovo successo dell’Ing. Piero Cirone Il trattato scritto da Piero Cirone, "Restauro strutturale delle murature" (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2011), dopo essere approdato al Research Getty Institute di Los Angeles, è stato acquisito dalla Biblioteca del Congresso di Washington (LCCN 2012367734 - CALL NUMBER NA 105.C498 2011). Un grande successo a dimostrazione dell’alta professionalità raggiunta dal nostro professore di ingegneria. I libri di Ferdinando Romito presentati nella Biblioteca di Rende. Giorno 11 Aprile 2015 Ferdinando Romito ha partecipato alla "Giornata dell'Autore" presso la Biblioteca Civica di Quattromiglia di Rende (CS), presentando due suoi lavori: "Sottilissimi Granelli di Sabbia" (Book sprint Edizioni - 2014) e Crawford e i Vampiri di San Nicola Arcella (Editur Calabria - 2002). La manifestazione, organizzata dall'Associazione culturale GueCi si è avvalsa dei patrocini del Comune di Rende, dell'Università della Calabria, e rientra nel circuito del progetto a livello nazionale " # Io leggo perché". Due copie dei lavori presentati sono stati donati alla biblioteca stessa. Il Cinecircolo Maurizio Grande ha partecipato il 23 Aprile scorso, invitato dall’associazione culturale GueCi, al MUSEO DEL PRESENTE, sala TOKIO, di Rende alla giornata MONDIALE del LIBRO e del diritt o d ’ a u t o r e C E R I M O N I A d i P R E M I A Z I O N E d e l p r e m i o L E T T E R A R I O “ U N L I B R O A M I C O P E R L’ I N V E R N O ” Sono state sottoposte al Cinecircolo le opere vincitrici per eventuale sceneggiatura. L a c e r i m o n i a s i è a p e r t a c o n l a p r o i e z i o n e d i TA N G O d e l M A R E , c o n l a s e g u e n t e m o t i v a z i o n e “ P R O M O Z I O N E C U LT U R A L E E T U R I S T I C A D E L T E R R I T O R I O ” Il Ring di ENZO RUIS TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/ Con decorrenza dal 31.03.2015 entra in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica anche nei confronti dei Comuni e pertanto con decorrenza da tale data nessun documento contabile soggetto a fatturazione elettronica potrà più essere accettato dagli uffici comunali. Il codice per la fatturazione elettronica nei confronti del Comune di Diamante è il seguente: UFYKXW. Nel pdf allegato sono contenuti i dati relativi all'Ufficio Fatturazione elettronica del Comune di Diamante presenti sull'IPA. Bando di gara a procedura aperta per affidamento in concessione della gestione tecnica ed artistica del Teatro dei Ruderi di Cirella con annessa gestione del parcheggio. Scadenza presentazione domande ore 12.00 del 12 Maggio 2015. Ai fini della predisposizione degli atti inerenti il conto del bilancio 2014, il bilancio di previsione 2015 e le trasmissioni di certificazioni in scadenza e già scadute, l'ufficio ragioneria rimarrà chiuso al pubblico fino alla data del 15.05.2015. Tutte le richieste potranno essere depositate presso l'ufficio protocollo a mezzo consegna a mano, posta e mail e sarà fornita risposta entro 30 gg dalla consegna per come previsto dalla vigente normativa di settore. MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 8 l’Olmo Maggio 2015 • dal comune • 10 Il Vice Sindaco, Francesca Anna Casella, ha scritto all’On. Rosy Bindi per ringraziarla della sua presenza a Diamante. Preoccupazione dell’Assessore Maiolino per i danni al Turismo derivanti dalla chiusura dell’ autostrada dopo il crollo del viadotto Italia. Il Vice Sindaco di Diamante, Francesca Anna Casella, ha scritto una lettera all’On. Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, alla vigilia dell’incontro che si è tenuto il 24 aprile scorso organizzato dall’Amministrazione Comunale e dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante. Nella lettera si legge: « Onorevole Bindi, Le esprimo la più sincera gratitudine per aver accettato l’invito a partecipare all’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie” che si terrà a Diamante il prossimo 24 aprile e che La vedrà protagonista di un confronto con gli studenti delle Scuole cittadine sul tema della legalità. La città di Diamante, idilliaca terra cullata dal mare, abbracciata dalle colline, accarezzata dal sole e baciata dai mille sorrisi della natura, fin d’ora. Le porge il benvenuto e saprà accoglierla con l’amicizia e l’affetto riservati ai suoi ospiti più graditi. Ci ritroveremo a parlare di legalità alla vigilia di una ricorrenza importante, il settantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, nell’intento non casuale di voler ricordare ai giovani non solo la nostra storia ma soprattutto che ancora oggi c’è una dittatura, la mafia, che esattamente come quelle del Novecento, continua a togliere la libertà, la democrazia, la speranza al nostro Paese. Lo faremo mentre è ancora vivo il dolore per l’ennesima ecatombe nel Mediterraneo, per la morte di centinaia di migranti, uomini, donne e bambini, offesi nella dignità e nel valore di essere umani. Gente che si avventura su imbarcazioni inadeguate, in balia della crudeltà di mani criminali e della spregiudicatezza di trafficanti di vite, per scappare da guerre, da terribili dittature, dalla miseria, alla ricerca di una libertà e di un’agiatezza mai conosciute . Abbiamo scelto di iniziare dalla Scuola, da un luogo che ha un ruolo centrale nel diffondere la cultura della legalità, perché è proprio qui che si comprende maggiormente di avere diritti e doveri, che si impara a rispettare la libertà degli altri, ad accogliere la diversità come ricchezza e a convivere pacificamente fra etnie, lingue, religioni e culture differenti. La legalità costituisce un valore sociale al quale il cittadino, fin da piccolo, deve essere educato, un’esigenza morale che deve essere affermata, coltivata e diffusa, soprattutto in una regione, come la Calabria, dove la ‘ndrangheta è ben radicata e operativa e dove, spesso e purtroppo, è proprio la criminalità organizzata a offrire ai giovani le uniche "prospettive di futuro". A riguardo, mi vengono in mente le parole che un boss della mafia disse a un magistrato che lo interrogava: «Quando voi andate nelle scuole a parlare di legalità, di giustizia, di rispetto delle regole, i ragazzi vi ascoltano, vi seguono e magari tornano a casa a riferire ai genitori quelle belle parole che hanno sentito. Ma quando cercano un lavoro, una casa, questi ragazzi chi trovano? Voi o noi? Dottore, trovano noi. E solo noi». E, lo sappiamo, accade davvero così. Per questo, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una profonda crisi etica, è prioritario potenziare l’acquisizione dei valori costituzionali attraverso interventi educativi centrati sulla legalità. Il principale obiettivo è la prevenzione, che si realizza con la formazione culturale, l’educazione al rispetto delle regole, interagendo con la scuola e la famiglia, ma anche assicurando la presenza delle Istituzioni in tutti gli altri contesti in cui i ragazzi vivono la loro quotidianità. C’è bisogno di un impegno comune, di ampia portata perché le violenze di ogni genere (dal bullismo alla manifestazione di vere e proprie azioni delinquenziali), la corruzione e l’illegalità hanno radici profonde e ramificate. Tutti, famiglia, scuola, Istituzioni, e non per ultimo il Governo, ognuno per la propria parte, dobbiamo sentire forte la responsabilità e l’impegno di promuovere e mettere in campo gli strumenti più idonei a nostra disposizione, per rafforzare il concetto di legalità e il senso dello Stato, in particolare all'interno del mondo giovanile, attraverso l’attivazione di percorsi specifici e le testimonianze di quanti, magistrati, sindacalisti, operai, imprenditori, hanno lottato e lottano contro le mafie, per la piena affermazione della giustizia e della libertà. Pertanto, io spero di avere il Suo sostegno e la Sua collaborazione istituzionale anche nelle iniziative future che svilupperemo in sinergia con le Scuole, al fine di trasmettere ai giovani modelli positivi di eticità e di onestà e di infondere loro quella cultura della legalità che li renderà liberi, capaci di scegliere e di assumere le proprie responsabilità nella vita personale, sociale e civile ». La chiusura del tratto autostradale di Laino Borgo, conseguente al crollo del viadotto Italia con l’obbligo per i mezzi pesanti di deviare sulla SS Tirrenica 18, preoccupa l’ Assessore al Turismo del Comune di Diamante, Franco Maiolino, che nell’acuirsi della già critica viabilità dell’Alto Tirreno Cosentino vede delle negative ricadute sulla prossima stagione turistica. “ Abbiamo visto - asserisce l'Assessore Maiolino - sia nel Week end pasquale che in questo del 25 Aprile, come sia diventato insostenibile il traffico degli automezzi pesanti, che è obbligato a riversarsi sulla statale Tirrenica che attraversa il litorale della Riviera dei Cedri. In questo territorio, l’ intensivo sviluppo turistico ha fatto si che la SS 18, unica ed importante arteria stradale, sia divenuta al tempo stesso superstrada a scorrimento veloce ed elemento di viabilità locale nonché, per l’assenza di complanari, strada di accesso e servizio per le tante strutture recettive e balneari, che proprio lungo la SS 18 si sono sviluppate - Questo lembo di Calabria – continua ancora l’Assessore - paga da tempo un prezzo troppo alto ad una viabilità che la penalizza per l’eccessiva distanza dallo scalo aereoportuale di Lamezia, per una carenza di trasporti pubblici adeguati, aggravati dalla progressiva dismissione dei collegamenti ferroviari, che di fatto rendono la Riviera dei Cedri assolutamente non competitiva con le altre mete turistiche del Mediterraneo. C’ è la necessità continua Maiolino, nel rispetto delle doverose indagini delle Procure di Castrovillari e di Catanzaro, e dei prioritari interventi finalizzati alla sicurezza, che non si registrino ritardi e che l’ANAS e tutti gli altri organismi competenti intraprendano tutte le azioni necessarie per evitare il prolungarsi di questa oggettiva criticità che finirebbe col penalizzare turisticamente ed economicamente la Riviera dei Cedri e tutto il Tirreno Cosentino. L’amministrazione comunale di Diamante farà voti e avanzerà ufficialmente nei prossimi giorni richiesta, oltre che all’ANAS, al Ministeri delle Infrastrutture e del Turismo, nonché alla Presidenza della Giunta Regionale a che questa problematica sia tenuta nella debita considerazione, auspicando che si adottino tutti gli interventi necessari, per far fronte a questa emergenza strutturale che non può e non deve penalizzare un territorio che ha fatto del turismo la sua risorsa principale “ . Il Vice Sindaco F.to Dott.ssa Francesca Anna Casella Da “Made in Sud”, Paolo Caiazzo, un grande artista della comicità chiude la stagione teatrale 2015. Così l’autore presenta lo spettacolo: « Talvolta dimentichiamo di essere forniti di un cervello in grado di produrre pensieri ed opinioni e tendiamo a fare nostre considerazioni fatte da altri. Tutto sommato è comodo sono già confezionate e pronte per l’uso.Attraverso una tranquilla chiacchierata col pubblico, intervallata da personaggi più o meno probabili, cerco di analizzare gli aspetti tragicomici della nostra esistenza. 7 • parrocchia immacolata • Maggio 2015 l’Olmo “La notte diversa da tutte le notti” di Marisa Maiolino I ragazzi della Mistagogia con il coinvolgimento dei giovanissimi , guidati da Don Michele Coppa e le catechiste, hanno interpretato, la sera della domenica delle Palme,nella chiesa dell’Immacolata Concezione, il rito della Cena Pasquale Ebraica per ricordare la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto. “ La Chiesa buia, illuminata dalle sole candele per ricostruire l’ambientazione notturna. Seduti attorno ad una mensa addobbata, mangiando e bevendo i segni della salvezza per ricordare e rivivere l’esodo dall’Egitto. Durante la cena viene raccontata la storia della liberazione, consumando particolari cibi, ognuno dei quali simboleggia parte della storia della schiavitù : pane azzimo: è il pane della debolezza e della miseria. Non si mangia pane lievitato, perché dovendo fuggire non c’è tempo di farlo lievitare. erbe amare: per ricordare l’amarezza della schiavitù. agnello: in ricordo del suo sacrificio per salvare la vita degli ebrei la notte in cui l’angelo della morte passò sull’Egitto( per i cristiani ricorda il sacrificio di Cristo, Agnello Pasquale immolato sulla croce per la redenzione dei peccati) uovo sodo: simbolo dell’eternità della vita, senza inizio e senza fine. aceto, acqua salata, succo di limone: per indicare l’amarezza dell’acqua del mare, l’amarezza della schiavitù. haroset: composto di frutta, fichi , noce e cannella per ricordare la malta e il fango usato dagli ebrei per costruire i mattoni. “ Ai ragazzi questa esperienza è servita per comprendere il senso della Pasqua, tra passato e presente, tra il vecchio ed il nuovo. Gesù, infatti, celebrando con i dodici la cena secondo la tradizione ebraica, ha dato un significato salvifico nuovo: quel pane e quel vino non sono più il segno di una liberazione dalla schiavitù, ma sono il “suo corpo e sangue” per la redenzione dell’umanità. Certamente, dopo la rappresentazione di questo rito, hanno partecipato con più consapevolezza alla Settimana Santa, vivendo meglio la solennità di Pasqua. Il suggestivo momento della cena si è concluso con il canto ebraico Evenu Shalom. Addio a Pasquale detto A ciavùla Pasquale Bencardino conosciuto da tutti come “a ciavùla” ci ha lasciati così, improvvisamente e silenziosamente così come era nel suo carattere mite e nel contempo cordiale e allegro. Era piacevole stare con Pascàl’, perchè ci potevi scherzare, a volte approfittando della sua mitezza e del suo carattere molto educato, tipico di quelle persone che provengono dalle famiglie storiche dei marinari diamantesi. Proprio per il suo carattere , Pascale non era mai sboccato ma sempre educato e rispettoso delle persone. Era stato per decenni il capo della cordata di Pasqua e apriva con la sua enorme tocca tocca le altre rumorose troccole. Ha lavorato nei cantieri del cedro addetto alla salamoiatura sia con Barbiero che con Oliva . Persone così, sono da esempio e colonne della nostra memoria e non dovrebbero mai lasciarci. Francesco Cirillo foto di Claudio Francesco Manco MAGGIO 2015 28/04/2015 7.41 Pagina 9 l’Olmo Maggio 2015 • storie nostre • 8 • 9 E' una statua incoronata, il che vuol dire che i suoi estimatori, probabilmente una Confraternita, avevano ricevuto l'autorizzazione a solennizzarne la presenza mediante la regolamentazione di uno Statuto approvato dal Re. Siamo al tempo dei Borboni, Voglio ricordare che il settecento è il periodo d'oro delle confraternite e dei privilegi ecclesiastici. Poter incoronare la propria statua era un grande privilegio, che chiaramente comportava anche una posizione di prestigio all'interno della chiesa locale, con la possibilità di godere di prebende ecclesiastiche e civili. Dalla seconda metà del secolo appena concluso la corona sua propria viene utilizzata quale corona feriale dell'Immacolata. La festa all'Addolorata è, ancora oggi, sostenuta dalla presenza della fiera. Anche questo era un grande privilegio, invalso soprattutto all'indomani dell'Unità d'Italia, permetteva alle varie Confraternite del tempo di poter sopperire alle spese per la solennizzazione delle festa, ma anche per avviare e sostenere le tante iniziative caritative di cui ieri con oggi le Confraternite caratterizzavano la loro presenza nelle comunità cittadine. Le fiere, venivano istituite dai Prefetti, erano iniziative che esigevano l'autorizzazione del Re. Siamo al tempo dei Savoia. Sappiamo tutti bene che con l'unità d'Italia la gran parte del patrimonio ecclesiastico cambiò di mano, questo accadde anche sul Diamante, in quegli anni ci furono molte difficoltà per sostenere le iniziative orientate al culto e alla tutela del patrimonio ecclesiastico. E' il periodo d'oro della Massoneria. I marinai per vivere dignitosamente la festa, si tassavano mettendo da parte una percentuale della loro povertà, la decima sulla pesca, ai piedi della loro Patrona. Il fatto che la Statua dell'Addolorata godesse di questi privilegi evidenzia l'importanza che aveva questa festa nella nostra cittadina. Oggi è cambiato molto, intanto la fiera è fine a se stessa e certamente non concorre a sostenere le opere ecclesiastiche né tantomeno la Festa all'Addolorata. Non abbiamo più i pescatori, per cui il mare non è più la risorsa dei poveri del luogo, ai quali, nei tanti regolamenti, si nega ordinariamente ogni autorizzazione a pescare. Rimane un momento spirituale per comunità ecclesiali che, purtroppo, demonizzano ogni forma di dolore. Certamente non è spendibile turisticamente, anche perché il turista ama passeggiare e non riflettere sui tanti drammi dell'uomo ai quali la Vergine Addolorata incoraggia a orientare la propria attenzione. Certamente rimane la patrona delle tante solitudini e disperazioni che si accompagnano anche ai nostri giorni, magari velati bene da una patina mai sufficiente dei sorrisi di circostanza. Ma certamente rimane ancora oggi colei che ci indica la capacità di vivere la speranza anche nelle situazioni di disorientamento, quando la fede sembra vacillare allora Lei interviene per prenderci per mano e incoraggiarci a camminare accompagnandoci al suo dolore, alla ricerca di una nuova speranza da dare alla nostra vita. Come sempre la vivremo nella semplicità dei cuori che cercano motivi sempre nuovi di gioia e sanno di poterli trovare accompagnandoci alla Vergine Santa che il Signore, nel momento più drammatico della sua vita terrena, ci ha affidato e alla quale ci ha affidati. • Maggio 2015 l’Olmo TORNA A DIAMANTE IL TEATRO CON RAFFAELE BIANCO Terza domenica di Maggio . Storia della Madonna sul Mare raccontata da Don Cono Araugio Per la Chiesa universale questo è il tempo di Pasqua e in queste Domeniche vengono celebrati gli avvenimenti centrali della fede Cristiana: la Resurrezione di Gesù, l'Ascensione al Cielo, la Pentecoste dello Spirito Santo. A Diamante non è così, per la quasi totalità dei nostri concittadini è semplicemente, da secoli, la Festa dell'Addolorata. E' una devozione della Confraternita dei Servi di Maria, presente nella Chiesa fin dal cinquecento, i Sette Dolori di Maria era uno dei titoli con cui frequentemente si relazionava la partecipazione della Madre alla sofferenza del Figlio Gesù. Nel 1482 Sisto IV fece inserire la Messa nel Messale Romano con il titolo “Nostra Signora della Pietà”. La festa dell’Addolorata si diffuse in Occidente con varie denominazioni: Il pianto della Beata Vergine, Il martirio del cuore della Beata Vergine Maria, La compassione della Beata Vergine Maria, I Sette dolori di Maria ecc. e varie date: il venerdì dopo la domenica in albis, il primo sabato dopo l’ottava di Pasqua, il venerdì dopo la domenica di passione. Il 9 giugno 1668 fu concesso ai Servi di Maria di poter celebrare la Messa dei Sette dolori di Maria alla terza domenica di settembre. Il 22 aprile 1727 papa Benedetto XIII estendeva a tutta la Chiesa latina la festa del venerdì di passione, concessa nel 1714 all’Ordine dei Servi di Maria. Il 18 settembre 1814 Pio VII estendeva la festa dei Sette dolori a tutta la Chiesa, con i formulari dell’ufficio divino e la Messa già in uso presso i Servi di Maria. In seguito fu ancora modificata la festa nel Calendario fino alla contestualizzazione attuale che la situa al 15 Settembre. Per la sua collocazione alla Terza domenica di Maggio, dobbiamo perciò farla risalire alla tradizione antica, tra il settecento e i primi dell'ottocento. La nostra statua dell'Addolorata è arrivata sul Diamante, verso la fine del '700, probabilmente prima dell'Immacolata, è stata sempre venerata quale patrona dei marinai, in una cittadina nella quale i marinai e la pesca, fin verso la metà del secolo appena concluso rappresentavano l'attività ordinaria e la risorsa principale di gran parte degli abitanti. Per cui tanti vedevano in essa la loro Patrona, questo anche per la situazione di perenne dolore che si accompagnava alla vita della povera gente in quei secoli. avvenimenti Il Cinecircolo “Maurizio Grande” è lieto di annunciare il patrocinio dell’UNESCO (Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO) e la collaborazione del prestigioso festival internazionale di Pozzuoli “A CORTO DI DONNE” Per IL MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO (cùrt e màl cavàt) Il festival quest’anno si articolerà in due serate. - 4 Settembre Dedicato alle donne con un talk interamente al femminile, dal titolo LA DONNA E IL SUO LINGUAGGIO, ospiti scrittrici e giornaliste RAI. Durante la serata sarà proiettato il corto vincitore del festival di Pozzuoli. - 5 Settembre . La premiazione dei corti vincitori del MEDITERRANEO FESTIVAL CORTO ospiti registi e attori. Giorno 11 Aprile 2015 Ferdinando Romito ha partecipato alla "Giornata dell'Autore" presso la Biblioteca Civica di Quattromiglia di Rende (CS), presentando due suoi lavori: "Sottilissimi Granelli di Sabbia" (Book sprint Edizioni - 2014) e Crawford e i Vampiri di San Nicola Arcella (Editur Calabria - 2002). Mimma Magurno in scena a Roma Solidarietà e divertimento: il 7 maggio torna Teatro Assud con una esilarante commedia,“Le tragicomiche avventure in casa Esposito. Teatro “Assud”, in collaborazione con la “Casa sulla Roccia” presenta lo spettacolo teatrale “Le tragicomiche avventure in casa Esposito”, tratto dalla commedia in 2 atti di Angelo RojoMirisciotti. Doppia data a Diamante è per il 7 maggio, alle ore 21:00, presso Cineteatro Vittoria di Diamante e la dell'8 maggio in un spettacolo riservato alle scuole cittadine. L'iniziativa vede il patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di Diamante. Un appuntamento attraverso il quale i ragazzi di Teatro “Assud”, coniugano la loro importante testimonianza di vita contro le dipendenze, con la loro bravura oramai consolidata di attori, già testimoniata dal successo e dalle emozioni che Raffaele Bianco e i suoi compagni di avventura hanno già regalato agli spettatori della “Perla del Tirreno”, presentando due spettacoli del grande Dario Fo. Divertimento assicurato, infatti, con una commedia ambientata nel centro di Napoli, dove Tazio, ladro "sgarrupato" e pieno di guai, entra nella vita di Elia per rubare, ma maldestro com'è si fa subito scoprire. Tazio, però, finirà col donare ad Elia e a tutti i suoi amici una ventata di ottimismo e di gioia di vivere. Dalla brillante penna di Angelo RojoMirisciotti, come detto, una cascata di risate a più non posso con Raffaele Bianco e la sua compagnia "Assud". Ricordiamo che l’esperienza della compagnia nasce dalla collaborazione tra il Teatro di Gluck e l’Associazione La Casa sulla Roccia che, dal 2006, ha inserito nelle attività della Comunità Terapeutica il laboratorio teatrale, come strumento educativo di espressione del sé, di incontro con l’altro e di prevenzione alle dipendenze. Da questo percorso è nata una compagnia stabile formata da attori emergenti che hanno concluso o che sono al termine del loro percorso terapeutico e attori professionisti del Teatro di Gluck. Questa esperienza è cresciuta negli anni anche al di fuori della comunità come mezzo per parlare agli adolescenti, ai giovani, alla gente. L'8 maggio partecipando alla spettacolo di potrà liberamente contribuire all'associazione “La Casa sulla Roccia” di Avellino. E' importante non mancare, quindi, per essere solidali e allo stesso tempo divertirsi e passare una piacevole serata a teatro. Importante novità di quest'anno per Teatro “Assud”, che porterà il suo spettacolo anche nelle scuole di Belvedere, Grisolia, Santa Maria del Cedro e Scalea. L’Associazione Cerillae già al lavoro per la nuova edizione di Calici sotto le stelle MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 8 l’Olmo Maggio 2015 • dal comune • 10 Il Vice Sindaco, Francesca Anna Casella, ha scritto all’On. Rosy Bindi per ringraziarla della sua presenza a Diamante. Preoccupazione dell’Assessore Maiolino per i danni al Turismo derivanti dalla chiusura dell’ autostrada dopo il crollo del viadotto Italia. Il Vice Sindaco di Diamante, Francesca Anna Casella, ha scritto una lettera all’On. Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, alla vigilia dell’incontro che si è tenuto il 24 aprile scorso organizzato dall’Amministrazione Comunale e dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante. Nella lettera si legge: « Onorevole Bindi, Le esprimo la più sincera gratitudine per aver accettato l’invito a partecipare all’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie” che si terrà a Diamante il prossimo 24 aprile e che La vedrà protagonista di un confronto con gli studenti delle Scuole cittadine sul tema della legalità. La città di Diamante, idilliaca terra cullata dal mare, abbracciata dalle colline, accarezzata dal sole e baciata dai mille sorrisi della natura, fin d’ora. Le porge il benvenuto e saprà accoglierla con l’amicizia e l’affetto riservati ai suoi ospiti più graditi. Ci ritroveremo a parlare di legalità alla vigilia di una ricorrenza importante, il settantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, nell’intento non casuale di voler ricordare ai giovani non solo la nostra storia ma soprattutto che ancora oggi c’è una dittatura, la mafia, che esattamente come quelle del Novecento, continua a togliere la libertà, la democrazia, la speranza al nostro Paese. Lo faremo mentre è ancora vivo il dolore per l’ennesima ecatombe nel Mediterraneo, per la morte di centinaia di migranti, uomini, donne e bambini, offesi nella dignità e nel valore di essere umani. Gente che si avventura su imbarcazioni inadeguate, in balia della crudeltà di mani criminali e della spregiudicatezza di trafficanti di vite, per scappare da guerre, da terribili dittature, dalla miseria, alla ricerca di una libertà e di un’agiatezza mai conosciute . Abbiamo scelto di iniziare dalla Scuola, da un luogo che ha un ruolo centrale nel diffondere la cultura della legalità, perché è proprio qui che si comprende maggiormente di avere diritti e doveri, che si impara a rispettare la libertà degli altri, ad accogliere la diversità come ricchezza e a convivere pacificamente fra etnie, lingue, religioni e culture differenti. La legalità costituisce un valore sociale al quale il cittadino, fin da piccolo, deve essere educato, un’esigenza morale che deve essere affermata, coltivata e diffusa, soprattutto in una regione, come la Calabria, dove la ‘ndrangheta è ben radicata e operativa e dove, spesso e purtroppo, è proprio la criminalità organizzata a offrire ai giovani le uniche "prospettive di futuro". A riguardo, mi vengono in mente le parole che un boss della mafia disse a un magistrato che lo interrogava: «Quando voi andate nelle scuole a parlare di legalità, di giustizia, di rispetto delle regole, i ragazzi vi ascoltano, vi seguono e magari tornano a casa a riferire ai genitori quelle belle parole che hanno sentito. Ma quando cercano un lavoro, una casa, questi ragazzi chi trovano? Voi o noi? Dottore, trovano noi. E solo noi». E, lo sappiamo, accade davvero così. Per questo, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una profonda crisi etica, è prioritario potenziare l’acquisizione dei valori costituzionali attraverso interventi educativi centrati sulla legalità. Il principale obiettivo è la prevenzione, che si realizza con la formazione culturale, l’educazione al rispetto delle regole, interagendo con la scuola e la famiglia, ma anche assicurando la presenza delle Istituzioni in tutti gli altri contesti in cui i ragazzi vivono la loro quotidianità. C’è bisogno di un impegno comune, di ampia portata perché le violenze di ogni genere (dal bullismo alla manifestazione di vere e proprie azioni delinquenziali), la corruzione e l’illegalità hanno radici profonde e ramificate. Tutti, famiglia, scuola, Istituzioni, e non per ultimo il Governo, ognuno per la propria parte, dobbiamo sentire forte la responsabilità e l’impegno di promuovere e mettere in campo gli strumenti più idonei a nostra disposizione, per rafforzare il concetto di legalità e il senso dello Stato, in particolare all'interno del mondo giovanile, attraverso l’attivazione di percorsi specifici e le testimonianze di quanti, magistrati, sindacalisti, operai, imprenditori, hanno lottato e lottano contro le mafie, per la piena affermazione della giustizia e della libertà. Pertanto, io spero di avere il Suo sostegno e la Sua collaborazione istituzionale anche nelle iniziative future che svilupperemo in sinergia con le Scuole, al fine di trasmettere ai giovani modelli positivi di eticità e di onestà e di infondere loro quella cultura della legalità che li renderà liberi, capaci di scegliere e di assumere le proprie responsabilità nella vita personale, sociale e civile ». La chiusura del tratto autostradale di Laino Borgo, conseguente al crollo del viadotto Italia con l’obbligo per i mezzi pesanti di deviare sulla SS Tirrenica 18, preoccupa l’ Assessore al Turismo del Comune di Diamante, Franco Maiolino, che nell’acuirsi della già critica viabilità dell’Alto Tirreno Cosentino vede delle negative ricadute sulla prossima stagione turistica. “ Abbiamo visto - asserisce l'Assessore Maiolino - sia nel Week end pasquale che in questo del 25 Aprile, come sia diventato insostenibile il traffico degli automezzi pesanti, che è obbligato a riversarsi sulla statale Tirrenica che attraversa il litorale della Riviera dei Cedri. In questo territorio, l’ intensivo sviluppo turistico ha fatto si che la SS 18, unica ed importante arteria stradale, sia divenuta al tempo stesso superstrada a scorrimento veloce ed elemento di viabilità locale nonché, per l’assenza di complanari, strada di accesso e servizio per le tante strutture recettive e balneari, che proprio lungo la SS 18 si sono sviluppate - Questo lembo di Calabria – continua ancora l’Assessore - paga da tempo un prezzo troppo alto ad una viabilità che la penalizza per l’eccessiva distanza dallo scalo aereoportuale di Lamezia, per una carenza di trasporti pubblici adeguati, aggravati dalla progressiva dismissione dei collegamenti ferroviari, che di fatto rendono la Riviera dei Cedri assolutamente non competitiva con le altre mete turistiche del Mediterraneo. C’ è la necessità continua Maiolino, nel rispetto delle doverose indagini delle Procure di Castrovillari e di Catanzaro, e dei prioritari interventi finalizzati alla sicurezza, che non si registrino ritardi e che l’ANAS e tutti gli altri organismi competenti intraprendano tutte le azioni necessarie per evitare il prolungarsi di questa oggettiva criticità che finirebbe col penalizzare turisticamente ed economicamente la Riviera dei Cedri e tutto il Tirreno Cosentino. L’amministrazione comunale di Diamante farà voti e avanzerà ufficialmente nei prossimi giorni richiesta, oltre che all’ANAS, al Ministeri delle Infrastrutture e del Turismo, nonché alla Presidenza della Giunta Regionale a che questa problematica sia tenuta nella debita considerazione, auspicando che si adottino tutti gli interventi necessari, per far fronte a questa emergenza strutturale che non può e non deve penalizzare un territorio che ha fatto del turismo la sua risorsa principale “ . Il Vice Sindaco F.to Dott.ssa Francesca Anna Casella Da “Made in Sud”, Paolo Caiazzo, un grande artista della comicità chiude la stagione teatrale 2015. Così l’autore presenta lo spettacolo: « Talvolta dimentichiamo di essere forniti di un cervello in grado di produrre pensieri ed opinioni e tendiamo a fare nostre considerazioni fatte da altri. Tutto sommato è comodo sono già confezionate e pronte per l’uso.Attraverso una tranquilla chiacchierata col pubblico, intervallata da personaggi più o meno probabili, cerco di analizzare gli aspetti tragicomici della nostra esistenza. 7 • parrocchia immacolata • Maggio 2015 l’Olmo “La notte diversa da tutte le notti” di Marisa Maiolino I ragazzi della Mistagogia con il coinvolgimento dei giovanissimi , guidati da Don Michele Coppa e le catechiste, hanno interpretato, la sera della domenica delle Palme,nella chiesa dell’Immacolata Concezione, il rito della Cena Pasquale Ebraica per ricordare la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto. “ La Chiesa buia, illuminata dalle sole candele per ricostruire l’ambientazione notturna. Seduti attorno ad una mensa addobbata, mangiando e bevendo i segni della salvezza per ricordare e rivivere l’esodo dall’Egitto. Durante la cena viene raccontata la storia della liberazione, consumando particolari cibi, ognuno dei quali simboleggia parte della storia della schiavitù : pane azzimo: è il pane della debolezza e della miseria. Non si mangia pane lievitato, perché dovendo fuggire non c’è tempo di farlo lievitare. erbe amare: per ricordare l’amarezza della schiavitù. agnello: in ricordo del suo sacrificio per salvare la vita degli ebrei la notte in cui l’angelo della morte passò sull’Egitto( per i cristiani ricorda il sacrificio di Cristo, Agnello Pasquale immolato sulla croce per la redenzione dei peccati) uovo sodo: simbolo dell’eternità della vita, senza inizio e senza fine. aceto, acqua salata, succo di limone: per indicare l’amarezza dell’acqua del mare, l’amarezza della schiavitù. haroset: composto di frutta, fichi , noce e cannella per ricordare la malta e il fango usato dagli ebrei per costruire i mattoni. “ Ai ragazzi questa esperienza è servita per comprendere il senso della Pasqua, tra passato e presente, tra il vecchio ed il nuovo. Gesù, infatti, celebrando con i dodici la cena secondo la tradizione ebraica, ha dato un significato salvifico nuovo: quel pane e quel vino non sono più il segno di una liberazione dalla schiavitù, ma sono il “suo corpo e sangue” per la redenzione dell’umanità. Certamente, dopo la rappresentazione di questo rito, hanno partecipato con più consapevolezza alla Settimana Santa, vivendo meglio la solennità di Pasqua. Il suggestivo momento della cena si è concluso con il canto ebraico Evenu Shalom. Addio a Pasquale detto A ciavùla Pasquale Bencardino conosciuto da tutti come “a ciavùla” ci ha lasciati così, improvvisamente e silenziosamente così come era nel suo carattere mite e nel contempo cordiale e allegro. Era piacevole stare con Pascàl’, perchè ci potevi scherzare, a volte approfittando della sua mitezza e del suo carattere molto educato, tipico di quelle persone che provengono dalle famiglie storiche dei marinari diamantesi. Proprio per il suo carattere , Pascale non era mai sboccato ma sempre educato e rispettoso delle persone. Era stato per decenni il capo della cordata di Pasqua e apriva con la sua enorme tocca tocca le altre rumorose troccole. Ha lavorato nei cantieri del cedro addetto alla salamoiatura sia con Barbiero che con Oliva . Persone così, sono da esempio e colonne della nostra memoria e non dovrebbero mai lasciarci. Francesco Cirillo foto di Claudio Francesco Manco MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 7 l’Olmo Maggio 2015 • satira e cultura A TERZA DUMINICA DI MAGG’ • 6 La scomparsa di Antonio Perrone 11 • libri nostri • Maggio 2015 l’Olmo Le utlime novità in campo librario di autori nostrani di Giovanni Grimaldi Chista Festa marinara Jè rrimàst’ cum’a ttànn’. Ed a Magg’, tutt’ l’ ann’, a Madonna scinn’ammàr’. Tann’ i vìcch’ piscatùr’ A’mbarcàvin’ all’Isulèlla; Nonn’ avìvin’mutùr’… Sul’ vràzz’ e ddùj palèll’. Vùzz’, vàrch’, bandirèll’ Tutt’arrìt’ a Ddùluràt’. Voca, sìja e nn’arrijàta Fin’a sùtt’a Guardièlla. Mò cc’è a Nava d’a Marina.. M’a Madonna è ccùm’a pprìma. Stessu màr’, stess’ culùr’, stess’ scùgl ‘ , stess’ addùr’. L’amore impera Ugo Grimaldi ( 1965-2007) Disordini annunciati. Evoluzioni promesse... Da immemorabili epoche ! Speranze deluse Non si arrendono al tempo ! E sui tetti roventi della fantasia Eteree crature festeggiano....Danzando! Mentre nel mitico,sconosciuto e limpido mare delle sirene.... L’AMORE IMPERA senza soste ! E gli Dei del paradosso.. .Improvvisano orge di unica bellezza ! LA BOTTEGA DI BARBATO Vista da Salvatore Marra Si è spento il 9 aprile scorso all’età di 90 il nostro caro amico Antonio Perrone. Persona umile e mite è stato un grande lavoratore, aveva lavorato come imbianchino als eguito del maestro Prassede, poi per circa trent’anni è stato mastro bottaio nel cantiere di Oliva, diventandone uomo di fiducia e mediatore per gli acquisti e vendire dirette in Sicilia, gli ultimi dieci anni della sua vita lavorativa aveva svolto l’attività di bidello prima a Roma e poi all’istituto Agrario di Cirella. Da pensionato non aveva abbandonato l’idea di essere utile alla società e si era messo a lavorare tra i pensionati di Diamante diventandone il Presidente del Centro sociale Immacolata Concezione e in seguito Presidente onorario. Instancabile, organizzava, gite e visite in tutti i paesi della Calabria, era stato attivo nella costituzione della memoria dei prigionieri di guerra diamantesi, fino ad essere fra gli organizzatori dell’apertura del Parco della memoria- Villa Sandro Pertini alla Riviera Blu ( nella foto nel giorno dell’inaugurazione). Lo ricordiamo tutti con grande affetto. A Diamante si mangia così d i L i l y Ge n o ve se CONIGLIO IN UMIDO ingredienti: 1 coniglio di circa 1,2 kg di peso, olio d’oliva, 2 cucchiai di burro, 1 cipolla media, 2 spicchi d’aglio, olive nere snocciolate, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 rametto di rosmarino, sale e pepe procedimento: tagliate il coniglio a pezzi, lavatelo ed asciugatelo. mettetelo in una pentola a fuoco vivo per eliminare il siero della carne. in un altro tegame mettete l’olio, il burro e l’aglio, unite il coniglio, il rosmarino e lasciate rosolare per circa mezz’ora. quando il coniglio ha assunto un colore dorato, aggiungete la cipolla tagliata finemente, rigirate e continuate la cottura regolando di sale e pepe. bagnate quindi il coniglio con il vino bianco, alzate la fiamma e lasciate evaporare. riducete la fiamma nuovamente e continuate la cottura a tegame coperto per circa tre quarti d’ora. se il sugo tende ad asciugarsi aggiugete un po’ di brodo di dado o acqua calda. una ventina di minuti prima di togliere dal fuoco aggiugete le olive nere. Il nuovo libro del prof. Ciro Cosenza. A settanta anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, il nostro collaboratore CIRO R. COSENZA dà alle stampe un suo nuovo lavoro dall’eloquente titolo: “Il secondo dopoguerra sulla Riviera dei Cedri – Un calcio ad un pallone per ricominciare”. L’Autore con questo suo nuovo libro ha voluto mettere insieme i ricordi di quegli anni non facili, dove le popolazioni dei nostri paesi volevano lasciarsi alle spalle ciò che la guerra aveva seminato e, allo stesso tempo, proiettarsi verso una nuova vita, certamente più rosea. Pro prio in quegli anni Edith Piaf in Francia, e Nilla Pizzi in Italia, cantavano la canzone “La vie en rose”! A far dimenticare la paura delle bombe, i disagi della fame e del tesseramento, diede un suo contributo anche il gioco del calcio, anzi del football, come si diceva allora. Alla fine della primavera del ’45 infatti verrà organizzato dalla Lega calcio il primo campionato per dilettanti, con un girone anche sull’Alto Tirreno cosentino. Il volume è di complessive 220 pagine ed è corredato da numerose foto d’epoca. Un nuovo successo dell’Ing. Piero Cirone Il trattato scritto da Piero Cirone, "Restauro strutturale delle murature" (Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2011), dopo essere approdato al Research Getty Institute di Los Angeles, è stato acquisito dalla Biblioteca del Congresso di Washington (LCCN 2012367734 - CALL NUMBER NA 105.C498 2011). Un grande successo a dimostrazione dell’alta professionalità raggiunta dal nostro professore di ingegneria. I libri di Ferdinando Romito presentati nella Biblioteca di Rende. Giorno 11 Aprile 2015 Ferdinando Romito ha partecipato alla "Giornata dell'Autore" presso la Biblioteca Civica di Quattromiglia di Rende (CS), presentando due suoi lavori: "Sottilissimi Granelli di Sabbia" (Book sprint Edizioni - 2014) e Crawford e i Vampiri di San Nicola Arcella (Editur Calabria - 2002). La manifestazione, organizzata dall'Associazione culturale GueCi si è avvalsa dei patrocini del Comune di Rende, dell'Università della Calabria, e rientra nel circuito del progetto a livello nazionale " # Io leggo perché". Due copie dei lavori presentati sono stati donati alla biblioteca stessa. Il Cinecircolo Maurizio Grande ha partecipato il 23 Aprile scorso, invitato dall’associazione culturale GueCi, al MUSEO DEL PRESENTE, sala TOKIO, di Rende alla giornata MONDIALE del LIBRO e del diritt o d ’ a u t o r e C E R I M O N I A d i P R E M I A Z I O N E d e l p r e m i o L E T T E R A R I O “ U N L I B R O A M I C O P E R L’ I N V E R N O ” Sono state sottoposte al Cinecircolo le opere vincitrici per eventuale sceneggiatura. L a c e r i m o n i a s i è a p e r t a c o n l a p r o i e z i o n e d i TA N G O d e l M A R E , c o n l a s e g u e n t e m o t i v a z i o n e “ P R O M O Z I O N E C U LT U R A L E E T U R I S T I C A D E L T E R R I T O R I O ” Il Ring di ENZO RUIS TUTTE LE DELIBERE DI GIUNTA, DI CONSIGLIO, I DECRETI E LA MODULISTICA si possono scaricare SUL PORTALE DEL COMUNE : http://www.comune-diamante.it/ Con decorrenza dal 31.03.2015 entra in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica anche nei confronti dei Comuni e pertanto con decorrenza da tale data nessun documento contabile soggetto a fatturazione elettronica potrà più essere accettato dagli uffici comunali. Il codice per la fatturazione elettronica nei confronti del Comune di Diamante è il seguente: UFYKXW. Nel pdf allegato sono contenuti i dati relativi all'Ufficio Fatturazione elettronica del Comune di Diamante presenti sull'IPA. Bando di gara a procedura aperta per affidamento in concessione della gestione tecnica ed artistica del Teatro dei Ruderi di Cirella con annessa gestione del parcheggio. Scadenza presentazione domande ore 12.00 del 12 Maggio 2015. Ai fini della predisposizione degli atti inerenti il conto del bilancio 2014, il bilancio di previsione 2015 e le trasmissioni di certificazioni in scadenza e già scadute, l'ufficio ragioneria rimarrà chiuso al pubblico fino alla data del 15.05.2015. Tutte le richieste potranno essere depositate presso l'ufficio protocollo a mezzo consegna a mano, posta e mail e sarà fornita risposta entro 30 gg dalla consegna per come previsto dalla vigente normativa di settore. MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 6 • l’Olmo Maggio 2015 storie nostre • 12 Ricordi personali ed eventi storici APRILE 1945: LA GUERRA IN ITALIA E’ FINITA DAPPERTUTTO di Ciro R.Cosenza Era un caldo pomeriggio di fine aprile, di cui non ricordo con precisione il giorno, la primavera era arrivata in anticipo quel ’45 e il sole consentiva alle famiglie di tenere balconi e finestre aperti. Del resto la guerra al Sud si era conclusa da più di un anno e mezzo e respirare a pieni polmoni era per tutti un ristoro. Io me ne stavo sdraiato sul mio lettuccio a leggiucchiare un libro di fiabe che una sorella di mia madre mi aveva fatto avere da Cosenza. Zia Esterina Alimena ogni qual volta infatti riusciva a scovare in qualche negoziuccio di Corso Telesio una pubblicazione adatta alla mia età, me la faceva avere. Ad un tratto sentii, proveniente dalla strada, un convulso vocìo, mentre contemporaneamente le campane della Chiesa Madre, la Chiesa dedicata a San Benedetto Abate, si misero a suonare tutte a gloria. “Cosa sono queste campane? – sentii che mia madre chiedeva alla cameriera – Non è mica festa oggi!” Io allora corsi alla finestra e vidi giù in strada tante donne, per lo più donne del popolo, tante contadine e marinare, tutte scalze, con i capelli sciolti, che correvano piangendo verso “San Benedetto”. Rimasi perplesso ….. perché le lacrime e i capelli sciolti erano simboli di lutto, di disgrazia; ma allora che stavano a significare quelle campane, che continuavano a suonare a distesa? A chiarirmi tutto fu Concettina, la servetta tredicenne dell’avv. Giordanelli, che abitava dirimpetto. Ella, affacciatasi ad un balcone, stava battendo le mani e urlava: “La guerra ….. la guerra … … mo’ è finita, è finita davero! E mo’ tornano tutti alli case loro!” Anche se sul Tirreno cosentino le ostilità erano cessate sin dal settembre del 1943, quella notizia mi fece piacere, perché anche se piccolino un po’ di guerra l’avevo vista anche io. Certi particolari li ricordavo e come! Ah se li ricordavo! Essere svegliato nel cuore della notte ed essere portato in braccio dai miei verso la campagna, mentre gli aerei nemici bombardavano la linea ferroviaria e il centro di Paola. Avevo assistito a mitragliamenti aerei. Avevo visto dinanzi l’abitato di Longobardi una petroliera italiana affondare perché colpita da un sottomarino. Per non parlare di rinunce e sacrifici che anche io avevo subito. Ora dunque era finita! “Vado anche io in Chiesa!” urlai a mia madre e corsi nella vicina cattedrale benedettina. Come entrai, vidi una marea di donne che si trascinavano, in ginocchio, verso l’altare maggiore, tutti piangendo e pregando ad alta voce. Quasi tutte avevano il figlio, il marito o il padre, al fronte o in qualche campo di prigionia. Sull’altare, l’Arciprete, il reverendo don Antonio De Giacomo, con le mani levate al cielo e gli occhi pieni di lacrime, intonava commosso il “Te Deum laudamus!” Anche lui non aveva notizie di un nipote, il capitano dei carabinieri Paride De Giacomo chissà dove. Anche a Diamante le campane della Chiesa dell’Immacolata suonarono a gloria e proprio in quell’istante nasceva Salvatore R., il primo maschietto che veniva alla luce in tempo di pace. Tornando a quegli eventi, in quel mese di aprile si era giunti finalmente alla resa dei conti. Ma da noi le notizie arrivavano in modo frammentario, per sentito dire, pare …… ma chissà si diceva. I particolari si sarebbero conosciuti più avanti. Ad aprile le armate angloamericane, impegnate sui vari fronti europei, avevano scatenato l’offensiva decisiva e in Italia affiancati dalle formazioni partigiane. Dal 9 al 12 i partigiani occupano l’intera Toscana e il 18 entrano a Ferrara. Lo stesso giorno sciopero generale a Torino: è la prova generale della rivoluzione. Il 18 insorge Bologna e il giorno dopo tocca a Modena. Il 22, sempre a Bologna, un commando partigiano passa per le armi il gerarca fascista Leandro Arpinati, capo del fascismo bolognese, figura molto legata al mondo del calcio. Il 24 insorge Milano. Cominciano in pratica anche i tentativi di Be- nito Mussolini di scappare in Svizzera e di salvare la pelle. Cerca di avvalersi anche dell’arcivescovo di Milano, il cardinale Schuster, per trattare con i capi partigiani. Intanto il CLNAI (cioè il Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia) aveva pronunciato la condanna a morte per tutti i maggiori esponenti del fascismo, e quindi compreso il Duce. Il 26 una radio ne aveva dato notizia. Catturati a Dongo o nei pressi, Mussolini e la sua amante, oltre a 15 gerarchi, che volevano scappare in Germania, con alcune casse di oro dello Stato , vengono giustiziati dalle forze della Resistenza “IN NOME DEL POPOLO ITALIANO!” Il giorno dopo l’atto finale: a Caserta il generale tedesco Von Senger e il comandante delle SS in Italia Wolf, firmano la resa delle truppe tedesche in Italia e in Austria. Nelle stesse ore a Berlino, Hitler si suiciderà nel bunker della Cancelleria. La più grande tragedia della storia così si conclude. Dalle nostre parti, i particolari si co nosceranno in seguito. Tuttavia “L’ITALIA LIBERA” di domenica 29 aprile, giornale uscito a Milano in edizione straordinaria, quotidiano del Partito di Azione, dava in prima pagina queste notizie sulla venuta degli alleati in città: “Trionfali accoglienze che restituiscono vita e dignità all’Italia e all’Europa – Il Col. Poletti assume la carica di Governatore della Lombardia – Il cadavere di Mussolini e dei suoi gerarchi nella piazza (Piazzale Loreto) che vide il sacrificio dei 15 martiri”. Questo giornale naturalmente non arrivò e non poteva arrivare al Sud. Io appresi queste pagine della nostra storia da adulto; anche perché peraltro ero divenuto professore di storia, feci studiare la nostra tragedia a tanti miei alunni, liberandone alcuni anche da certi insegnamenti impartiti loro in famiglia (genitori, nonni o zii), secondo i quali il fascismo era stato un grande periodo perché i treni arrivavano in orario. 5 • avvenimenti • Maggio 2015 l’Olmo IL COMUNE DI DIAMANTE ALLA BMT DI NAPOLI Il comune di Diamante insieme agli operatori turistici del Consorzio ABC ( Albergatori , gestori di Bad & Brekfast e Aree Camper )e dell’Alotur ha partecipato dal 26 al 28 marzo alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli. Grande soddisfazione dell’ assessore al turismo Franco Maiolino che di ritorno dall’evento fieristico ha dichiarato: - Ho toccato con mano la grande attenzione rivolta dai Buyers e dai visitatori alla Calabria e alla Riviera dei Cedri in particolare, a conferma della validità del suggerimento avuto dagli Operatori turistici di partecipare alla Fiera di Napoli i in un momento in cui occorre rivolgersi al Turismo di prossimità cercando contestualmente di inserirsi nel vuoto creatosi a seguito della crisi delle mete mediterranee del Nord Africa e del Medio Oriente. La BMT ha visto la presenza dell’ Offerta Turistica della quasi totalità degli albergatori di Diamante sia di quelli consorziati che di singoli gestori delle più importanti e storiche strutture recettive di Diamante e con grande sorpresa anche quella di giovani gestori di B&B. Mentre loro partecipavano ai Work shop di settore- ha continuato Maiolino - noi abbiamo avviato interessanti contatti per iniziative di carattere culturale e sociale di supporto ed abbiamo presentato avvalendoci di una brochure realizzata per l’occasione i nostri eventi enogastronomici dell’Estate 2015, spendendoli come il valore aggiunto della nostra offerta turistica. Il Peperoncino Festival , il Citrus Festival e Calici sotto le Stelle di Cirella, hanno tenuto banco nella serata di rappresentanza organizzata dalla Regione Calabria nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli , nel Ventre di Napoli, dove con lo slogan “ Calabria che seduce” 100 tour operator selezionati, hanno potuto gustare le eccellenze della Gastronomia Calabrese. E a tal proposito, ha concluso l’assessore, stiamo lavorando a che, all’EXPO di Milano che sarà dedicata alla gastronomia in tutte le sue declinazioni, Diamante con i suoi identificativi del Peperoncino e del Cedro, sia pronta per sfruttare quella straordinaria vetrina internazionale Da parte sua , Franco Magurno, responsabile del Consorzio ABC ha voluto sottolineare l’importanza della presenza alla BMT come opportunità di intessere relazioni mirate con le più importanti agenzie turistiche nazionali, con buyers internazionali e con quell’interessante segmento di turismo sociale che si muove intorno ai CRAL che rappresentano una straordinaria risorsa soprattutto per la bassa e media stagione. – Magurno ha voluto anche sottolineare l’importanza della partecipazione sinergica del Comune,degli Operatori e degli altri Partners come l’Accademia del Peperoncino, la Labcom e l’Associazione Cerillae che sicuramente ha reso più incisiva e qualificata l’azione di promozione complessiva di Diamante Raccolta differenziata : positivi gli incontri promossi dall'Amministrazione Comunale L'Amministrazione Comunale di Diamante, ha organizzato una serie di incontri, con le diverse categorie cittadine, in merito alle problematiche inerenti alla raccolta differenziata dei rifiuti. Gli appuntamenti, che si sono svolti nel mese di aprile con cadenza settimanale e che hanno visto la presenza del Sindaco e dei rappresentanti della Giunta comunale ed ai quali ha partecipato attivamente la ditta appaltatrice del servizio, hanno riguardato nell'ordine gli amministratori dei parchi e dei condomini, i gestori dei lidi balneari, i gestori e proprietari di attività ricettive di vario genere: ristoranti, alberghi B&B ed altre tipologie di strutture. Filo conduttore di ogni appuntamento la volontà dell'ente di recepire istanze, suggerimenti ed indicazioni riguardo alle modalità di conferimento dei rifiuti, in considerazione del naturale periodo di “rodaggio” che comporta una innovazione di così ampia portata che, oltre alle diverse problematiche di carattere pratico, deve comportare, com'è stato sottolineato, una vera e propria “rivoluzione culturale”, necessitante della collaborazione di tutti i cittadini e della massima disponibilità di tutti gli attori istituzionali e sociali interessati. L'andamento proficuo e cooperativo di tutti gli incontri fa ritenere che l'obiettivo sarà conseguito nell'interesse comune. Da parte della società “Ecologia Ambientale Futura S.r.L.” è stata assicurata la massima disponibilità anche a valutare le diverse esigenze degli utenti. Nello specifico nei rispettivi incontri, tra le altre cose, è emersa la decisione dell'Amministrazione di rimborsare, a seguito di presentazione della relativa fattura, l'acquisto dei carrellati e dei contenitori da parte di condomini, dei lidi e delle attività ricettive. Importanti novità riguardano i lidi e per questo si prega di leggere la comunicazione riportata di seguito: La raccolta differenziata arriva nei lidi balneari - Si comunica che dal 1° Giugno al 30 Settembre 2015, negli stabilimenti balneari di Diamante e Cirella sarà possibile effettuare la raccolta differenziata. Ogni stabilimento provvederà, a proprie spese, a munirsi dei contenitori carrellati 120 lt, il cui costo sarà decurtato dall'imposta sui rifiuti a presentazione di fattura. Il ritiro sarà effettuato, presso gli stessi stabilimenti, con cadenza giornaliera, dalle ore 03.00 alle ore 05.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Gruppo Consiliare “Diamante & Cirella PER UNA DIAMANTE MIGLIORE” Gruppo Consiliare “DIAMANTE FUTURA” Al Presidente del Consiglio - Al Segretario Comunale Oggetto: richiesta convocazione Consiglio Comunale straordinario I sottoscritti Consiglieri Comunali Antonio Cauteruccio, Francesca Amoroso, Giuseppe Pascale e Giuseppe Savarese, ai sensi dell’articolo 8 del vigente “Regolamento per la convocazione, le adunanze e il funzionamento del Consiglio Comunale” e rappresentando più di un quinto del numero di Consiglieri assegnati al ns. comune chiedono alle SS. VV. la Convocazione, entro un tempo massimo di giorni 20 dalla presente richiesta come stabilito dall’art. 9 del medesimo regolamento, di un Consiglio Comunale in seduta straordinaria avente come oggetto di discussione: Osservazioni all’atto di adozione del Piano Strutturale Comunale - Zonizzazione acustica del territorio comunale Piano di localizzazione degli impianti radio – elettrici - Aggiornamento incarico di redazione Piano Commerciale - Aggiornamento questione- porto alla base del tavolo tecnico del 9 Febbraio 2015 -- Beni immobili in locazione - Report raccolta differenziata Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso - Giuseppe Pascale - Giuseppe Savarese MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 5 l’Olmo Maggio 2015 • murales e teatro Un murale dedicato a Biagio u’pacciu il bibliotecario errante L’ idea, partita da Antonio Ordine, nipote di Biagio, che in pieno centro storico, dove via Crispi incrocia la salita che porta alla Chiesa Madre, ha ristrutturato un vecchio fondaco scarnificando la pietra viva, mi è stata prospettata la scorsa settimana. Il riemergere della figura di questo stravagante e singolare personaggio, di cui qualche cenno, avevo sentito da ricordi di famiglia, mi ha subito incuriosito, facendomi accogliere tout court la proposta, e come sono abituato a fare, preparata la vetrina, mi sono tuffato a capofitto, nel retrobottega, negli scantinati e nelle cassapanche della memoria. Mi sono imbattuto così in Biagio Ordine, vissuto nella prima metà del novecento e ricordato da pochissimi ( tra questi, il professor Rosario D’Alessandro che ne ha stilato un approfondito ritratto sul Corriere di Calabria dell’ agosto scorso e Francesco Cirillo che sta per pubblicarne la storia ) come il bibliotecario errante. Di robusta tradizione contadina aveva arricchito con nozioni tecniche e scientifiche la coltivazione del cedro, l’innesto dell’olivo, il trattamento del gelso. Studiando sui manuali che il Regime diffondeva nelle provincie rurali suggeriva l’epoca migliore della vendemmia e i sistemi idraulici d’irrigazione ed aveva abbinato a queste sua propensione di agricoltore illuminato la sua grande passione per la letteratura e per i libri. Senza accorgersene, aveva di fatto messo in essere il dettame di Cicerone “ …Se accanto alla biblioteca, avrai l’orto, nulla ti mancherà”. Alla stregua di un cavaliere errante, di un Don Chisciotte letterario, lo si vedeva nelle aie contadine, davanti ai casolari, al fresco dei pergolati di uva fragola, cacciare dalla sua bisaccia i volumi incartapecoriti, le copertine rilegate a cartoncino dei suoi libri che offriva in prestito o scambiava con chi avesse voluto apprendere qualche elemento di zootecnia, qualche curiosità geografica o semplicemente sognare sulle avventure di Salgari o di Stevenson. Bastava questa sua insolita passione a giustificare l’appellativo di “Pacciu” che gli era stato dato, senza tener conto della stravaganza nel vestire, ad una spiccata propensione per la polemica e per una sequela di litigiosità per questioni ereditarie e di confini di proprietà. In un epoca in cui la cultura e la lettura erano appannaggio di pochi risulta di straordinaria valenza la figura di questo “ operatore culturale “ metà “zinzularo” e metà bibliofilo, avamposto isolato di quelle che poi diverranno in maniera più organica le biblioteche rurali dell’ Emilia rossa o i Centri di Lettura del Sud democristiano. Dedicargli un Murale può aggiungere un altro tassello a quella operazione di recupero della memoria e dei valori cittadini a cui tanti stanno concorrendo e di cui tantissimi sentono la necessità. La tradizione marinara è di recente riapparsa sui murales realizzati in zona San Giuseppe, questo nuovo murale può, nello spirito originale dell’operazione Murales, coniugare espressione artistica e storia cittadina. Siamo certi che “ Biagio Ordine” il bibliotecario errante, visionario e sognatore incuriosirà molti oltre ad arricchire il patrimonio muralistico della nostra città. • 4 Festa grande al “Vittoria” per tutte le mamme, appuntamento il 15 maggio. di Giovanni Amoroso Si rinnova l’appuntamento con “Viva la mamma”, spettacolo musicale giunto alla 6° edizione,promosso e organizzato dall’Associazione “ARTEINSIEME”. L’appuntamento è per il 15 Maggio alle ore 20,30 al Cine-Teatro “Vittoria” di Diamante. Sul palcoscenico si esibiranno ottanta artisti del Coro di Voci Bianche & Verdi Note, che fa parte della Galassia Antoniano di Bologna, formata dai 40 cori gemellati col Piccolo Coro Mariele Ventre. E’ prevista l’esecuzione di brani assieme all’Armonia di voci “Fortunato Anselmi - Francesco Bianco”, sezione adulti dell’Associazione. Numerosi brani saranno eseguiti dal vivo e con la partecipazione di musicisti affermati: al pianoforte Salvatore Sangiovanni, al violino AgnieskaSzatan, al basso Franco Marino, alla batteria Nunzio Perrone, con la partecipazione del Gruppo Musicale di Flauto Dolce “Early Music Ensemble”, guidato da Mario Giovanni Silvestri. Confermatissimo il presentatore, l’eclettico Paolo Avella che promette di far cantare e ballare tutti i presenti anche quest’anno. Non mancheranno le sorprese e i premi con un programma messo a punto dalla Direttrice Artistica, nonché Direttrice dei Cori, Claudia Perrone.La manifestazione che trova posto nel calendario Eventi della Galassia Antoniano di Bologna, è patrocinata dal Comune di Diamante e gode del sostegno di sponsor locali. Franco Maiolino Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Amoroso, Ciro R.Cosenza, Piero Cirone, Lily Genovese, Giuseppe Gallelli, Enzo Ruis, Giovanni Grimaldi, Salvatore Marra, Orenella perrone, Marianna Presta,Marisa Maiolino L’OLMO - I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell’Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:[email protected] . L’impaginazione grafica è di Francesco Cirillo Tipografia Lapico- Santa Maria del cedro - L’Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 25 Marzo 2015. 1°Numero Agosto 2002 - Anno 13- n°150 - Autorizzazione n°94 del 22-02-2002- Tribunale di Paola • 13 Pro memoria per il nuovo commissario ASP Il nuovo commissario dell'ASP di Cosenza è il dottor Gianfranco Filippelli, primario del reparto di oncologia dell'Ospedale di Paola e cui va la stima di molti oncologi italiani per le sue note competenze in campo oncologico. E poiché lo conosciamo da anni abbiamo sempre apprezzato il suo impegno, la sua costanza, la sua tenacia per trasformare quel piccolo ambulatorio di oncologia in un centro di eccellenza capace di assicurare l'intero percorso assistenziale del paziente, dalla cura medica e chirurgica del tumore anche con assistenza domiciliare estesa nel territorio. E questo centro, nel tempo, ha raggiunto un buon livello per servizi e prestazioni oncologiche è stato considerato “Ospedale del mese” da Onconews, esempio che funziona al Sud e che punta il suo massimo successo su due parole “ umanizzazione e cura”. Ora, dal dottor Filippelli, ci aspettiamo “un miracolo”, quello di un rapporto nuovo della sanità col cittadino. Oggi più che mai è importante costruire saldi criteri, perché l'esercizio del “potere”, nel mondo della sanità si ponga a servizio della dignità umana attraverso scelte giuste e coraggiose – la sanità non è fatta di “buoni propositi” ma di atti concreti e di organizzazione di servizi efficienti dove gli utenti possano trovare la soluzione ai loro problemi, è fatta di impegno e comprensione verso chi soffre e chiede aiuto, è fatta di una nuova cultura del rispetto della salute e del diritto alla sua tutela. La precisazione del dottor Filippelli di accettare l'incarico di Commissario Provinciale dell'Asp di Cosenza a condizione di avere “carta bianca”, è una sfida all'immobilismo ed agli errori del passato. E ci fa pensare ad un cambiamento epocale della sanità, fino ad ora, prigioniera di vecchie logiche e molto lontana dai bisogni dei cittadini penalizzati da disservizi, disagi, sprechi, e spesso da costi elevati per curarsi dentro e fuori dalla nostra regione. Al Dottor Filippelli chiediamo un “Progetto salute” che abbia al centro l'uomo con le sue malattie, le sue sofferenze, i suoi bisogni, i suoi diritti. Un “Progetto Salute, che chiuda con il passato e apra una pagina nuova per la tutela della salute che è il bene più grande che una generazione può trasmettere all'altra. Il diritto alla salute di ogni cittadino è sancito dalla nostra Costituzione, non osservarlo è uno “scippo” inconcepibile ed inammissibile, specialmente ora che in Europa sono saltati vecchi sistemi di interventi programmatici ed operativi per dare spazio a nuovi sistemi di prevenzione e cura ci rendiamo conto che, oggi, mettere le mani nell'intrigata materia della sanità è molto difficile ma noi confidiamo nelle indiscusse capacità organizzative ed operative del Dottor Filippelli al quale facciamo i migliori auguri di buon lavoro. Sig.ra Marianna Presta ex Dirigente dell’ASL N.1 di Praia a Mare. storie nostre • Maggio 2015 l’Olmo UNA MAMMA QUALSIASI IN UN GIORNO D’ORDINARIA MALASANITA’. di Ornella Perrone Purtroppo la realtà nella quale versa la Sanità calabrese ormai è sotto gli occhi di tutti, una sanità che sta cadendo a pezzi nell’indifferenza generale. Io mamma vittima di un’insensibilità che mi lascia senza parole, sono stata spettatrice inerme di tante, numerose negligenze, se così le possiamo chiamare così come della mancanza di professionalità e di umanità in cui versa la nostra sanità che ormai è al tracollo. Siamo al 9 gennaio, mio figlio di 11 anni sotto indicazioni della sua pediatra ha bisogno di essere portato in ospedale. Il primo ospedale pediatrico si trova a Cetraro, ci mettiamo in auto e andiamo carichi di ansia e preoccupazione. Arriviamo là alle 15,00 convinti di entrare subito in Pronto Soccorso, invece si deve passare prima dall’accettazione dove qualcuno del personale ospedaliero scrive sul computer e in base ai dati inseriti assegna un codice d’ emergenza tra bianco, giallo, verde e rosso, e qua io mi chiedo come un computer possa diagnosticare un grado d’emergenza senza un contatto fisico , pensando al fatto che forse neanche un medico possa fare questa distinzione. Dopo essere passati dall’accettazione, attendiamo nella sala d’attesa e il tempo che trascorriamo lì è molto lungo. Finalmente si entra e l’unica cosa che si fa è sentire se il respiro di mio figlio è regolare, non è sottoposto né a esami diagnostici né a esami di laboratorio incuranti del fatto che mio figlio avesse febbre, forte dolore alle tempie e alla nuca e dolore toracico. Non si è tenuto conto di cosa sospettasse la pediatra di base. Lo portano in pediatria e non cambia niente. Il medico passa quasi mezz’ora per cercare delle pile da mettere nell’otoscopio, credo che si chiami così, li manda a comprare al bar, ma senza soldi al bar non danno niente , mi sembrava tutto irreale. Finalmente lo visita e telefonicamente chiedeuna consulenza otorinolaringoiatra all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e una TAC a Paola. Mio figlio per 9 ore viene trattato come un pacco postale, tra CETRAROCOSENZA-PAOLA-CETRARO a bordo di un ambulanza senza medico. A Cosenza l’otorino è irritato perché il suo turno era finito ed è dovuto tornare indietro; vuole la Tac, torniamo indietro arriviamo a Paola intorno alle 22,00 e lì dopo circa un ora di attesa rifiutano di fare la Tac .Verso l’una di notte ci siamo ritrovati di nuovo nella pediatria di Cetraro, dove manca di tutto, manca il pediatra del turno di notte, c’è solo quello reperibile, stanza senza riscaldamento, senza coperte, bagno senza luce mancanza d’igiene. L’infermiere mi fa notare che la coperta e la stufa ognuno se li porta da casa. Io invece è mio figlio che mi porto a casa. Il giorno dopo facciamo una tac in una clinica privata e viene poi ricoverato nel reparto pediatrico dell’ Annunziata di Cosenza. Perché tutto questo? Perché non è stato richiesto consulenza e tac in un unico ospedale. Da chi è stato mal gestito tutto questo? Perché si è sprecato tanto tempo? Quelli che occupano le poltrone d’oro cosa controllano ? Avete idea illustri responsabili cosa vuol dire PRONTO SOCCORSO? Lo sapete che un pronto soccorso deve essere attrezzato e avere medici e infermieri non solo sulla carta ma anche professionalmente? Perché io mamma ho dovuto assumermi la responsabilità e accettare tutte le conseguenze e i rischi per aver portato a casa durante la notte mio figlio? Contro chi devo puntare il dito? Chissà se un giorno riusciamo a far aprire gli occhi a chi dovrebbe garantire la tutela dei cittadini. Quanti giovani muoiono a seguito di un incidente stradale perché non sono sottoposti nell’immediato a nessun accertamento diagnostico per valutare la gravità delle lesione riportate? Per non parlare del cittadino comune, che in una mattina qualunque deve recarsi nel reparto oncologico di Paola per sottoporsi al suo ciclo di chemio e sopportare quelle lunghe ore di attesa aggravate dalla mancanza di sensibilità e di etica professionale di alcuni medici e infermieri. La mia vicenda, anzi quella di mio figlio è rappresentativa di tanti altri casi simili, dove sono lesi i diritti umani e violata la dignità umana , dove il paziente che sia adulto o bambino, poco importa ,cessa di essere una persona per diventare un numero. Mi auguro che chi di competenza possa verificare lo stato in cui versano le strutture di Paola e Cetraro in modo di garantire ai cittadini i livelli essenziali di assistenza sanitaria. In molti aspettiamo un segnale forte dalla nuova classe politica, aspettiamo una sanità nuova che si prenda cura dei bisogni dei cittadini, soprattutto di quei cittadini che non hanno né voce e né santi. Giovanni Marra barista presso il Bar Cinema Vittoria chiede all’Amministrazione Comunale un intervento di ripristino per la Croce in ferro posta nel 1924 in piazza Dalla Chiesa. La Croce ha sulla sua base, che andrebbe completamente ristrutturata, una lapide posta nel 1924 dai Padri Passionisti in visita pastorale a Diamante. Si chiede infine che venga spostato il cestino portarifiuti. Il sogno di Giulia Ce la farà Giulia Di Falco a coronare il suo sogno di diventare una cantante. Le sue capacità canore sono state già evidenziate dal grande e mitico Mogol che l’ha scelta fra tanti concorrenti aggiudicandole così la Borsa di studio messa a disposizione dalla Regione Calabria per la frequenza di un percorso di formativo di perfezionamento musicale che si svolgerà nel mese di Aprile presso il Cet di Avignano. MAGGIO 2015 28/04/2015 7.40 Pagina 4 l’Olmo Maggio 2015 • la memoria storica • 14 • storie nostre 3 Come eravamo • Maggio 2015 l’Olmo Quando gli immigrati eravamo noi di Francesco Cirillo e Pietro Cirone Processioni e pellegrinaggi La tragedia annunciata avvenuta a Malta con 900 immigrati morti annegati impone una riflessione che dovrebbe avvenire in tutti i luoghi di lavoro, di preghiera, di istruzione. Occorrebbe davanti ad un omicidio di massa di questa portata che il mondo si fermasse un solo secondo e si chiedesse cosa sta avvenendo sotto i nostri occhi. Uomini, donne, bambini, annegano nei nostri mari, nelle nostre acque, per chiedere solo aiuto, solidarietà, amicizia, fratellanza. Cose che anche noi, italiani, calabresi, diamantesi, abbiamo chiesto solo qualche decennio fa e che ora sembra che abbiamo dimenticato, cancellato dalla nostra memoria. Quegli uomini, quelle donne, quei bambini che oggi vediamo su quelle carrette del mare, ebbene sono i nostri nonni, le nostre nonne, i nostri avi. Anche noi , presi dalla fame, dalle guerre abbiamo attraversato mari e monti per riscattarci e dare un pezzo di pane D.O.M. (ovvero: DOMINE OPTIMO MAXIMO) EX COLLECTIS ET PIETATE POPULI ADAMANTINI AC PRAESERTIM CIVIUM IN AMERICA MERIDIONALE DEGENTIUM ALTARE HOCCE MARMOREUM (ovvero: ALTARE HOC MARMOREUM) V. S. L. O. C. DICATUM (ovvero: "UT SUPRA LIMINE OMNIBUS CITATIS DICATUM ") EX MANDATO ET COMMISSIONE ADMOD RNDI CANONICI ARCPRAE (ovvero: ADMODUM REVERENDI CANONICI ARCIPRAE) SBYTERI D. IOANNIS CASELLI ADMOD RENDUS D. XAVERIUS (ovvero: ADMODUM REVERENDUS DON XAVERIUS) FERRANTE LABORIBUS MINIME PARCENS CURAVIT SUB PRAESULATU EXCLLMI EPI (ovvero: SUB PRAESULATU EXCELLENTISSIMI EPISCOPI) D. LIVII PARLADORE (ovvero: DON LIVII PARLADORE) R.S.A. 1875 (ovvero: REDACTUS SUB ANNO 1875) Traduzione: A Dio, il più buono e il più grande. Per le offerte e la pietà del popolo di Diamante e soprattutto dei suoi figli emigrati nell'America del Sud, questo altare marmoreo dedicato a tutti quelli sopra citati a margine, su incarico del reverendissimo canonico Arciprete Don Giovanni Caselli, il reverendissimo Don Saverio Ferrante fece costruire senza risparmiarsi nella fatica, durante l'Episcopato dell'Eccellentissimo Don Livio Parladore. Redatto nell'anno 1875. alle nostre famiglie. I diamantesi così come tantissimi altri calabresi sono stati un popolo di emigranti. A testimonianza di questa nostra emigrazione , esiste una lapide che i diamantesi emigrati nelle americhe meridionali nel 1857 hanno posto dietro l’altare maggiore della nostra Chiesa Madre a ricordo delle offerte fatte per la costruzione dell’altare stesso. Invito tutti i credenti di andarla a leggere questa lapide, seminascosta ai nostri occhi ma presente in un luogo che è luogo di preghiera ma anche di storia, della nostra storia passata. Da una mia ricerca effettuata presso l’Ufficio anagrafe del nostro comune quando vi era al lavoro quella grande mente che era Filippo De Pietro questi i dati che riuscimmo a trovare. Dal 1872 al 1924, in soli 52 anni, i diamantesi che emigrarono in America del sud furono 2145, 123 emigrarono in Francia e 6 in Spagna. In totale i diamantesi che emigrarono furono 2274. Un flusso enorme che si bloccò solo con l’avvento del fascismo. Praticamente il paese si spopolò in quanto nel 1871 Diamante contava appena 1839 abitanti e solo nel 1901 arrivò a superare la soglia di 2000 abitanti raggiungendo la cifra di 2609 abitanti. In maggioranza i nostri concittadini raggiungevano il Brasile dove le comunità calabresi erano superiori alla stessa popolazione calabrese. In questa luce storica dobbiamo quindi considerare e vedere quanto sta avvenendo oggi in Africa. Le stesse condizioni umane e sociali che avevamo noi, popolo di affamati , le vivono oggi le popolazioni africane, con l’aggravante della guerra. Ho chiesto al prof.Piero Cirone che conosco come grande conoscitore del latino di tradurmi quanto scritto sulla lapide e qui a lato mi ha risposto. E così anche un altro pezzo della nostra storia è stata ricostruita nella speranza che le future generazioni ne facciano tesoro. La lapide ha, secondo me, un notevole valore sia storico che linguistico-letterario. Le motivazioni storiche le conosci benissimo e sicuramente molto meglio di me. Per quanto riguarda la parte linguistica, ho potuto rilevare un eccellente testo, elegante, breve e conciso, ma allo stesso tempo piuttosto completo in relazione allo spaccato che esso offre su tante cose : - la drammaticità della crisi socio-economica di fine Ottocento, quando in Europa il rapporto capitale/reddito era pari a sette, con prevalenza quindi di forti disuguaglianze fra i pochi detentori della ricchezza in tutte le sue forme e la massa che invece annaspava ed affogava in redditi annui di fame; tant'è che, come dici tu, da Diamante sono partiti in una trentina d'anni per oltreoceano oltre 2.000 dei nostri concittadini dell'epoca; e la lapide, nel ricordare questo, evidenzia però anche come quei poveri nostri emigranti fossero già in grado nel 1875 di contribuire fortemente nella piccola Diamante di allora a costruire l'altare in marmo della Chiesa Madre; - l'organizzazione, già allora, in una piccola parrocchia di due canonici (ognuno con ben definiti compiti, come si evince dal testo) aperti penso - alla società di allora, contribuendo perfino a mantenere rapporti con tutti quegli emigranti; - la serietà etica di quelle figure di allora dedite al sacrificio (dice in proposito il testo, riferendosi a Don Saverio Ferrante : "laboribus minime parcens", letteralmente "risparmiandosi pochissimo nella fatica"); - la responsabilità nel prendere le decisioni (i lavori della chiesa vengono eseguiti da Don Ferrante "ex mandato et commissione" di Don Giovanni Caselli); decisioni cioè condite sia dal punto di vista giuridico ("mandato") che da quello pratico del fare ("commissione"); anche oggi è infatti molto bello poter dare in tutta fiducia mandati e commissioni, salvo però a dover fare talvolta - dopo, alla squagliata della neve (come suol dirsi) - conti un tantino diversi dalle previsioni; - nella lapide è invece certificato l'ottimo risultato dell'operazione, col tripudio del popolo adamantino e soprattutto con quello lontano degli emigranti sovvenzionatori ("ac praesertim civium in America Meridionale degentium"), cui viene dedicato l'altare. Interessante ho poi trovato anche la manifattura della lapide, chiaramente eseguita in modo corretto e brioso. Linguisticamente si vede comunque la mano colta dei Don Caselli e Don Ferrante : l'uso del "D.O.M.", allora riservato a lapidi importanti; il sublime periodare latino; l'uso di vocaboli azzeccatissimi (vedi ad esempio il superlativo di reverendo eseguito in modo forte ed elegante non alla latina corrente, mediante il suffisso "issimus", bensì adoperando il vocabolo "admodum", ovvero "molto" che nel testo viene poi abbreviato poeticamente in "admod"). Senza parlare poi della magistrale locuzione puramente sintetica "V.S.L.O.C." nell'ambito in un testo magnifico che nella sua brevità racconta tantissimo. ... Una piccola aggiunta: nel testo latino della lapide ho poi trovato il vocabolo "HOCCE", che per l'abrasione del tempo sembra un "pogge"; la cosa interessante è che "hocce" è una corruzione dialettale del latino classico "hoc" ("questo"); là per là mi è sembrato strano che in un testo così fino fosse entrato quel "hocce", ma poi rileggendo filologicamente il testo mi sono accorto che la cosa è stata voluta perchè col dialettale e forte "hocce" l'autore ha dato un gran risalto all'espressione "altare hocce marmoreum" ("questo altare marmoreo") che tutto sommato è l'attore principale dell'intera vicenda narrata dalla lapide. Ritengo tuttavia che faresti bene ad informare compiutamente i diamantesi mediante l'Olmo di tutto ciò. Cordialmente e sempre a disposizione. Piero MAGGIO 2015 28/04/2015 7.39 Pagina 3 l’Olmo Maggio 2015 • dal comune • 2 Al via importanti lavori pubblici a Diamante e Cirella Un milione di euro per il porto Diamante, 27 aprile 2015 Si rende noto che la Regione Calabria, Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, ha trasmesso, in data odierna, il decreto relativo alla concessione del cofinanziamento per i lavori del porto di Diamante per un importo di € 1.000.000,00, attraverso il quale il Comune potrà accendere il mutuo necessario a far fronte al nuovo piano di investimento per il completamento dell'opera. Nello specifico, com'è indicato nel decreto è concesso al Comune di Diamante un contributo costante pluriennale di rata annua di 65.000,00 per quindici anni, a titolo di cofinanziamento dell'intervento relativo alla “Ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da riporto” di importo complessivo, come detto, di € 1.000.000,00. Nella sostanza, quindi, il Comune, com'era già stato dichiarato e ribadito anche agli organi di comunicazione, si impegnerà ad accendere un mutuo da richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti che sarà comunque a totale carico della Regione. Completato, in pratica, il percorso relativo agli adempimenti finanziari - sottolineano dall'Amministrazione Comunale di Diamante - si attende a questo punto che riprendano i lavori e che si proceda secondo il cronoprogramma concordato e che le parti si sono impegnate a rispettare nei diversi incontri tenutisi nei mesi scorsi e relativi a questa vicenda. L'Amministrazione Comunale di Diamante L’EDITORIALE Con il numero oggi in edicola, sono 150 le volte che l’Olmo entra nelle nostre case Dopo 10 anni e sette mesi il nostro giornale cittadino, che ha attraversato quattro consiliature e un periodo commissariale non ha mai saltato un appuntamento con i cittadini anche quando i ritardi amministrativi, la scopertura economica le alternanze dei sindaci, avrebbero potuto mettere a rischio la regolare uscita mensile, che è stata possibile grazie all’impegno profuso dal Direttore Francesco Cirillo e dalla consapevolezza che, uno strumento informativo di tale tipo si collocava al di fuori e al di sopra delle divergenze e dalle divisioni che stagioni politiche diverse possono determinare. L’Olmo nato come esigenza di aggregare intorno ad un simbolico albero al centro di una piazza il dibattito ed il confronto di una comunità ha conservato intatta la sua natura di strumento culturale a disposizione dei cittadini e di veicolo, di facile accesso ,per la comunicazione istituzionale. La riprova della sua vocazione ad essere contenitore di opinioni, anche per una precisa scelta editoriale, la si è vista nella impostazione del giornale, che senza alcun limite è sempre stato a disposizione dei gruppi di minoranza, della scuola, delle associazioni, delle parrocchie, dei turisti che nelle pa- Il Comune di Diamante ha firmato la convenzione con Provincia di Cosenza per l'attuazione dei lavori di messa in sicurezza dell’ex strada provinciale Diamante – Cirella. La convenzione è stata firmata presso gli uffici della Provincia di Cosenza, presenti il Sindaco di Diamante, Gaetano Sollazzo, l'Assessore ai Lavori Pubblici, Pierluigi Benvenuto, il dirigente del Settore viabilità della Provincia, l’Ing. Francesco Basta. I previsti lavori saranno realizzati dal Comune e finanziati interamente dalla Provincia per un importo di € 231.000,00. In sostanza si tratta, del completamento del marciapiedi che unisce la frazione Cirella. Un intervento di particolare rilevanza per la sicurezza dei cittadini visto che sul tratto di strada in questione hanno accesso numerosi parchi e diverse strutture turistiche, in particolare, numerosi lidi balneari. La Diamante – Cirella oltretutto è una strada di particolare pregio panoramico ed è molto frequentata da numerosi residenti e turisti. Oltre questi rilevanti aspetti, bisogna dire che la Diamante - Cirella, è molto frequentata da tanti residenti e turisti, che la percorrono per lunghe passeggiate, non solo nel periodo estivo, ma pressoché per tutto l'anno quando le belle giornate lo consentono. L'amministrazione rende noto, altresì, che sempre sulla Diamante Cirella, sono in corso di realizzazione, a cura del Comune, degli interventi di manutenzione che prevedono, in particolare, il ripristino delle ringhiere del marciapiedi presente. Si tratta, quindi, nel complesso, di ulteriori realizzazioni che contribuiscono a migliorare l'accessibilità tra i due centri urbani di Diamante e Cirella. Si ricorda, inoltre, che già è stato fatto dall'Amministrazione Comunale un importante intervento per illuminare l'intero tratto di strada. gine del giornale hanno trovato spazi ed occasioni per esprimere considerazioni, effettuare segnalazioni ed avanzare anche critiche all’operato amministrativo. Non si è prestato invece il giornale, ad essere strumento di confronto/scontro politico, ritenendo giusto demandare questo ad altri ambiti e ad altri contesti . L’Olmo nel corso di questi anni, ha cambiato formato, si è arricchito di colori e di immagini, adeguandosi ai tempi è stato diffuso on line, ed è stato collettore di attività parallele come dibattiti e convegni, concorsi, attività editoriali ed artistiche lasciando sempre grande spazio alla storia cittadina, al senso delle tradizioni, agli autori ed ai talenti locali che sulle sue pagine hanno avuto attenzione e visibilità. In occasione dell'uscita del150° numero vogliamo ringraziare il Direttore e i tanti collaboratori che con i loro contributi hanno fatto si che mensilmente l’Olmo ricordasse a tutti che c’è un afflato cittadino che è fiero della sua Diamantesità , e che pur in costanza di divisività sociale e di una straripante pletora di sistemi comunicativi non convenzionali pretende di ritrovarsi. Un afflato cittadino che rincorrendo il filo della memoria su di una nostalgica piazza, all’ombra di un Olmo frondoso e rinfrescante, nella canicola del pomeriggio, consente di discutere, di confrontarsi ed informarsi delle piccole e grandi vicende che non muovono il mondo ma che sono l’essenza di una piccola comunità come la nostra. Franco Maiolino 15 • eccellenze • Maggio 2015 l’Olmo 150 e non li dimostra Siamo arrivati a 150 numeri dell’Olmo, un record per la nostra cittadina ma anche per l’intera Calabria dove nessuna amministrazione ha fatto durare tanto un giornale al servizio dei cittadini. Un giornale nato nel 2002 con l’amministrazione Caselli e passato da due commissari, due amministrazioni Magorno e vive con l’attuale. La dimostrazione che il giornale si è sempre mantenuto autonomo, senza uno schieramento politico se non quello dell’informazione che le amministrazioni hanno inteso dare sulle loro scelte. L’infaticabile Pippo Gallelli ne cura tutto il notiziario con puntualità e perfezione giornalistica. Anche le opposizioni hanno il loro spazio e lo hanno sempre gestito autonomamente scrivendo le loro opinioni. Non ne ho voluto fare , per mia scelta, un giornale di scontro politico fra le varie parti, e mai sono usciti attacchi personali sia da parte della maggioranza che dalle opposizioni. Ci sono altri spazi per fare queste cose e se il giornale si è mantenuto è proprio grazie a questa linea che rivendico fin dal primo numero. Ma un altro aspetto è importante. Il giornale per più della metà delle pagine non riguarda l’amministrazione e le sue scelte, ma la società del paese, il popolo. Ho trainato dentro tutti i “genius loci” del nostro paese, le storie delle persone semplici, la vita di cittadini sia poveri che ricchi, i drammi che spesso vivono inascoltati persone che altrimenti non avrebbero alcuna voce, cittadini di Diamante che vivono all’estero e che hanno raccontato le proprie esperienze. Diverse pagine sono dedicate alla cultura ed alla storia. I professori come Ciro Cosenza, Franco Errico, Piero Cirone, Orazio Campagna, nostre memorie viventi hanno descritto mese per mese la nostra storia, le nostre vite quotidiane, il nostro passato. E così il prof. Enzo Monaco Presidente dell’Accademia del peperoncino che ci tiene mensilmente aggionati sulle attività dell’associazione in preparazione del festival. Anche la poesia ha avuto la sua parte nelle nostre pagine, quelle struggenti e passionali di Ugo Grimaldi, deceduto nel 2007,riconosciute dalla critica nazionale come poesie ricollegabili ai “poeti francesi”, e poesie dialettali scritte in vernacolo, dal prof. Giovanni Grimaldi . Le poesie di Giovanni Grimaldi sono un caso a sé e sono il punto centrale del nostro giornale, in quanto non solo ricordano la nostra storia, ma con quel tocco originale di “sfottimento” diamantese, rendono alcuni personaggi della nostra vita quotidiana fruibili a tutti. Anche la cucina ha la sua parte con le ricette di Lilly Genovese, rubrica che molte casalinghe attendono ogni mese per conoscere nuovi piatti prelibati della nostra cucina. E che dire dei nostri vignettisti. Enzo Ruis con la sua satira pungente da ring, e il neo vignettista Salvatore Marra creatore di personaggi fatti a matita. E ancora belle e significative le foto di Claudio Francesco Manco, sempre presente ad ogni manifestazione nel paese. E poi le continue collaborazioni da parte di Giovanni Amoroso che segue da vicino ArteInsieme, di Telediamante, delle associazioni culturali. Tutta Diamante, insomma è passata da queste pagine ed ancora ne abbiamo di storie da raccontare, per i prossimi 150 numeri. Francesco Cirillo - Direttore dell’ Olmo l’Olmo MAGGIO 2015 28/04/2015 7.39 Pagina 2 • l’Olmo Maggio 2015 peperoncino • 16 l’Olmo La Lotteria per il Festival Un blocchetto in ogni famiglia “Nella piazza di Diamante c’era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari... era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza... con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino ( Leopoldo Pagano 1860 ) Mensile d’ inforMazione e cultura della riviera dei cedri a cura dell’aMMinistrazione coMunale di diaMante e cirella “Liberiamoci dalle mafie”: L’On. Rosy Bindi a Diamante È partita in questi giorni la vendita dei biglietti della “Lotteria del peperoncino” che servirà a finanziare il Festival di Settembre. La proposta è che ci sia un blocchetto in ogni famiglia per sostenere un’iniziativa in crisi ma comunque fiore all’occhiello di Diamante e della Calabria. In ogni blocchetto ci sono 20 biglietti e il contributo di acquisto è di 80 euro invece di 100, il prezzo normale di vendita. In pratica chi riceve il blocchetto può tenere per sé i 20 biglietti oppure tenerne 4 e vendere gli altri sedici, ognuno a 5 euro, per recuperare interamente la somma pagata. L’idea è di vendere il maggior numero di biglietti per dare un contributo al Festival e ipotecare il più possibile la vincita dell’autovettura in palio che quest’anno è una splendida Mito Alfa Romeo 1400, colore rosso fuoco. Si può finanziare il Peperoncino Festival anche con la donazione del 5 X Gaetano Sollazzo -sindaco 1000 che si effettua quando si compila il CUD, il 730 o la Dichiarazione dei redditi. Non costa niente e se non viene effettuato le somme restano allo Stato. Donare è semplice basta scrivere il codice fiscale dell’Accademia: 01961980784. “Abbiamo iniziato una grande campagna di promozione, dicono all’Accademia, perché siamo convinti che il Festival non può morire”. Certo quest’anno non morirà. Come sempre la manifestazione si svolgerà nel secondo week end di Settembre da Mercoledì a Domenica dal 9 al 13. Resta comunque la sfida di fare un Festival ridotto ma il più possibile dignitoso, rispetto alla storia e ai successi degli ultimi anni. Con l’anno prossimo si lavorerà per risalire la china e riportare la manifestazione ai fasti di una volta. Non è una sfida facile, per vincerla ci vuole l’aiuto e l’incoraggiamento di tutti. Fermo restando che ognuno deve fare la propria parte. Non solo i cittadini ma soprattutto gli operatori economici e l’Amministrazione comunale per la quale il Festival è sempre stato un fiore all’occhiello. In casa dell’Accademia non c’è ottimismo. Ansia e preoccupazione si percepiscono a vista. I collaboratori storici sono comunque al loro posto e continuano a svolgere il loro ruolo e a lavorare per preparare l’evento. Sono consapevoli che se dovesse andar male ne soffriranno molto ma a soffrirne più di ogni altro sarà l’immagine turistica di Diamante privata di un attrattore forte e coinvolgente. Col rischio che tutto passi nel dimenticatoio compreso l’appellativo di “capitale del peperoncino”. Info: Accademia italiana del peperoncino ONLUS Tel. 0985/81130 e-mail: [email protected] CHI CI AMMINISTRA Francesca Anna Casella v.sindaco, bilancio, finanze,contenzioso. Pierluigi Benvenuto- Ass.lavori pubblici,tecnico manutentivo,sicurezza,viabilità e traffico,PIT. Franco Maiolino. Ass.al turismo,spettacolo ,cultura, politiche territoriali, del lavoro,unione dei comuni .Mariassunta Urciuolo. Ass. al Walfare, Piani di zona, relazioni con il publico. Bernardo Riente- Pres. del Consiglio. Cons.com. con delega . Franco Suriano. Cons.Com. con delega urbanistica,demanio,catasto,patrimonio,commercio. Ornella Perrone cons.com. con delega Politiche Sociali - Innovazione Tecnologica - Fondi Europei - Immigrazioni - Volontariato - Ambiente. Francesca Casella. Cons.com. con delega Pubblica Istruzione - Politiche Giovanili - Politiche Zone Rurali, Marcello Pascale Consiglieri di minoranza Per una Diamante Migliore: Antonio Cauteruccio - Francesca Amoroso Diamante Futura: Giuseppe Pascale, Giuseppe Savarese «La 'ndrangheta non vincerà, anche se è forte, se questi ragazzi, insieme a tutti noi, scommetteranno su un futuro fondato sulla legge e non sulla violenza. La situazione è difficile in Calabria, lo sappiamo la 'ndrangheta è forte qui e in altre parti del nostro Paese, però credo che questo ci spinga a scommettere ancora di più sulle nuove generazioni, a dare loro, attraverso la scuola, e non solo, tutti gli elementi di conoscenza perché' possano davvero combattere i poteri mafiosi» , così ha detto ai giornalisti l’On. Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, al termine dell’iniziativa “Liberiamoci dalle mafie, gli studenti incontrano il Presidente della Commissione parlamentare antimafia” che si è tenuta lo scorso 24 aprile, alla presenza di oltre cinquecento studenti, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore di Diamante. Una scelta non casuale quella della vigilia della “Festa della Liberazione” da parte dall'Amministrazione Comunale e dall'IISS che hanno organizzato l’iniziativa, in quanto, con lo stesso spirito con il quale si affrancò l'Italia dal nazifascismo si vuole oggi liberare il Paese dalla soffocante presenza delle mafie e da ogni tipo di illegalità. Una liberazione che deve passare, innanzitutto, dalle giovani generazioni, coloro che saranno i cittadini del futuro. Al tavolo dei lavori con l’On. Bindi la Dirigente dell’IISS, la Prof.ssa Concetta Smeriglio che ha brillantemente introdotto i temi dell’incontro; il Sindaco di Diamante, Dott. Gaetano Sollazzo; il Dirigente Scolastico Regionale, il Dott. Diego Bouchè. Nel corso dell’incontro l’On. Enzo Ciconte ha rivolto il saluto della Giunta Regionale. La manifestazione si è svolta alla presenza del Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao; del Questore di Cosenza, Dott. Luigi Liguori; dell’On. Ernesto Magorno, deputato e membro della Commissione antimafia; dell’On. Giuseppe Aieta, consigliere regionale; del Vicario Generale della Diocesi di San Marco Argentano - Scalea, Monsignor Cono Araugio. Presenti, inoltre il Comandante della Tenenza di Scalea della Guardia di Finanza, Tenente Vincenzo piccolo; il Comandante della Compagnia dei Cara- binieri di Scalea, Capitano Alberto Pinto, i sindaci di Verbicaro Francesco Silvestri e Sindaco di San Demetrio Corone, Cesare Marini e altre autorità. Il Vicesindaco, Francesca Anna Casella, ha seguito e curato l’iniziativa per l’Amministrazione Comunale. Presenti inoltre tre classi dei Licei di Belvedere Marittimo e una rappresentanza delle Scuole Medie di Buonvicino. Al centro dell’incontro le domande che gli studenti hanno rivolto con entusiasmo e passione - sottolineate dalla stessa On. Bindi. I quesiti hanno evidenziato il lavoro svolto dai ragazzi assieme ai docenti e l’interesse per i temi legati all’affermazione della legalità. Articolate, puntuali e approfondite le risposte dell’On. Bindi che, oltre a trattare i temi legati al lavoro della Commissione, non ha mancato di fare riferimento, più volte, al valore della Festa di Liberazione: «Non avremmo la nostra Costituzione – ha detto la Presidente dell’antimafia - se non ci fosse stata la Resistenza, se quegli uomini, quelle donne, quei giovani, quegli, intellettuali, preti, soldati non avessero combattuto. La nostra Costituzione è così bella e in essa sono espressi in maniera così chiara valori come la dignità umana, la libertà, la giustizia l’uguaglianza, la pace, e perché è nata dalla lotta al fascismo e al nazismo». A chi gli ha chiesto, infine, quale messaggio volesse lasciare ai ragazzi calabresi, l’On. Bindi ha risposto: «Che non si devono scoraggiare. E’ vero che dobbiamo chieder loro scusa, perché spesso non siamo stati capaci di offrir loro un contesto tale da metterli in grado di combattere per un futuro migliore, ma devono avere fiducia nelle istituzioni, essere cittadini attivi, impegnarsi in politica e nello studio e non cedere alle scorciatoie, tutte le vie facili portano sempre da una parte sbagliata. In questo senso la ‘ndrangheta offre vie facili e loro non ci devono cadere perché ne hanno la capacità, l’intelligenza e la forza e troveranno le istituzioni dalla loro parte». Al termine dell’iniziativa all’On. Bindi le è stato offerto, presso l’IISS, un aperitivo a base di prodotti del territorio curato dagli studenti e dai docenti dell’IISS ENOA, indirizzo enogastronomia ed ospitalità alberghiera. A pag. 10 La lettera del vicesindaco Francesca Anna Casella all’on.Bindy n. 150• anno 13 • Maggio 2015 • direttore editoriale sindaco Gaetano sollazzo • direttore responsabile francesco cirillo