brochure celestine
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Il Progetto di Formazione e Promozione del Pubblico “Allons Enfants!”, incentrato sulla cultura francese tra 800 e 900, dopo il felice avvio con lo spettacolo “Il Mistero dei Worthington”, prende il volo. Innanzitutto con la ripresa degli incontri finalizzati alla realizzazione del laboratorio, con dimostrazione finale, “Avantgarde!”, studio sulle avanguardie storiche; quindi con i due spettacoli previsti in cartellone, ovverosia “Celestine” dal romanzo “Diario di una cameriera” di Octave Mirbeau e “L’immoralista” dall’omonimo romanzo di Andrè Gide. Questo Progetto, intende lavorare a stretto contatto con le scuole, i giovani, l’associazionismo, il mondo dello svantaggio sociale e della differente abilità, gli spettatori, gli appassionati e i cultori di teatro della città, per far sì che il Teatro Sociale sia un luogo “familiare”, di consueta frequentazione, per attività indubbiamente culturali, nonchè ludiche e ricreative, nella speranza così di raggiungere l’obiettivo ultimo, cioè di fare del “Sociale”, che il Comune di Fasano ha messo a nostra disposizione, la Casa Cittadina del Teatro, dove una serie di appuntamenti veda gli allievi provenienti dalle più diverse esperienze, accolti in un’atmosfera di entusiasmo ed impegno, contagiosa a tutta la comunità. Mimmo Mongelli Sabato 14 gennaio ore 21,00 Domenica 15 gennaio ore 18,00 CELESTINE Di Mario Moretti e Mimmo Mongelli Da “Diario di una cameriera” di Octave Mirbeau Produzione A.C. Babele Con Antonella Maddalena Regia di Mimmo Mongelli Scene e Costumi di Tommaso Lagattolla C elestine è quel che si dice un personaggio a tutto tondo, di concreta materia realistica ed espressione di un gusto satirico che nella Francia dell’800 ha trovato grandi cultori, da Balzac a Daumier. Il compito della Femme de Chambre (cameriera) Celestine, è quello di descrivere, attraverso i suoi impieghi, la borghesia e la bassa aristocrazia del tempo di Mirbeau, quello scintillante della Belle Epoque: i loro difetti, volgarità, cupidigie. Nell’affidare questo compito alla sua creatura, il grande romanziere scaglia così strali contro questi ceti, che non sembrano affatto all’altezza del ruolo che la storia ha loro affidato, viziati come sono dall’origine alquanto opaca delle proprie fortune, prodotto di affari e risorse di dubbia provenienza. La cosa sorprendente è che la galleria di personaggi e situazioni che Celestine descrive nell’ora e un quarto di spettacolo, rassomiglia a tanta altra borghesia europea e non solo dell’800, ma di tutto il 900 e fino ai giorni nostri. Tra i momenti di scintillante verve e quelli di intensa drammaticità che l’attrice Antonella Maddalena ci propone con questa sua performance, lo spettacolo, che si avvale del testo del noto drammaturgo Mario Moretti e del sottoscritto, curatore anche della regia, vuole fornire proprio momenti di divertita riflessione sulle sorti odierne della nostra civiltà. Questa, in quanto governata da protagonisti sociali, quali quelli che si incontrano nella pièce, risente di tutta la loro problematica fragilità e inadeguatezza. Il profetico scetticismo di Mirbeau, giustamente tanto apprezzato dalle avanguardie storiche che, prima di altri, nel 900, avvertirono che l’umanità si incamminava su una strada di follia e per questo la celebrarono, ha garantito al romanzo di avere consensi ovunque e in tutte le epoche, proprio perché nessuno, proprio nessuno, nel secolo appena trascorso, avrebbe potuto dire di non avere qualcosa di quei personaggi e del “bel” mondo in cui essi vissero. Giovedì 29 marzo ore 21,00 Venerdì 30 marzo ore 21,00 AVANTGARDE! Spettacolo con gli allievi del laboratorio teatrale del Progetto “Allons Enfants” Produzione A.C. Nuove Produzioni Spettacolari Regia di Mimmo Mongelli I l progetto “Avantgarde!” vuole restituire, a un secolo di distanza, tutta l’attualità delle Avanguardie Storiche, dal Futurismo, al Dadaismo, al Surrealismo. La loro dissacrante lettura della realtà, la loro dirompente anticipazione della follia del mondo in cui viviamo, le rende quanto mai utili a scardinare quella coltre di razionalità che imprigiona maldestramente la realtà effettiva, a sua volta assolutamente imprevedibile e inafferrabile. Con questo progetto non si vogliono riproporre le Sintesi futuriste e le Pièce dadaiste nella loro veste originale; questa non vuole essere un’operazione filologica, ma servirsi dei linguaggi e delle strutture sceniche adottate dagli artisti delle Avanguardie, per raccontare la nostra attualità nella sua incongrua consistenza. In questo senso si può parlare di operazione “neo-avanguardista”. Conseguentemente, questo progetto non poteva essere realizzato che con l’apporto di attori occasionali e dilettanti, di gente comune, scevra da qualsiasi velleità attoriale e di “recitazione”, proprio per restituire la tempesta anti-teatrale che i maestri delle Avanguardie, anch’essi clandestini del palcoscenico, intendevano scatenare sul pubblico. Sabato 28 aprile ore 21,00 Domenica 29 aprile ore 18,00 L’IMMORALISTA Di Mimmo Mongelli Dall’omonimo romanzo di Andrè Gide Produzione A.C. Babele Con Roberto negri Regia di Mimmo Mongelli Scene e Costumi di Tommaso Lagattolla M ichel è un intellettuale con la coscienza sporca: non è ciò che vorrebbe essere e, ciò che vuole essere nel profondo, non vorrebbe che sia. Il suo sforzo disperato di vivere una condizione “normale” con famiglia “a carico”, gli risulterà ben presto insopportabile. La ricerca di una vita cartesiana, lineare e senza sobbalzi, si infrangerà contro il suo continuo conflitto interiore fra natura e cultura, amore e passione, convenzione e trasgressione. In questo senso, una delle sue espressioni più celebri “Sapersi liberare non è niente, difficile è saper essere liberi” è l’epigrafe sul suo fallimento. Nondimeno a Michel, va riconosciuto di essere un uomo alla ricerca di verità e di coerenza, malgrado perenne sia la sua lotta fra comportamenti estremi di carattere sessuale, esistenziale, culturale. Il romanzo di Gide, riletto da Mimmo Mongelli, con l’interpretazione di Roberto Negri, riuscì ad ottenere il suo più grande successo negli anni 20 delle avanguardie storiche, quando si riconobbe all’autore la qualità geniale della sua scrittura, tanto lucida quanto emozionante, tanto cristallina quanto torbida. Fino ad allora, l’opera ebbe un successo contrastato, eppure Michel, dalla cui condotta si potrebbero presumere di prendere le distanze, rappresenta pienamente l’uomo del 900, vittima dei molteplici conflitti e contrasti che hanno attraversato il secolo, sia col coinvolgimento delle grandi masse, sia intervenendo sulle singole coscienze. Del resto, proprio il principe dell’irresolutezza, il glauco principe di Danimarca, Amleto, è stato eletto dal XX secolo quale suo emblematico eroe. Michel, per molti versi, ne è una più contemporanea raffigurazione. Sabato 14 gennaio ore 21,00 Domenica 15 gennaio ore 18,00 CELESTINE AVANTGARDE! L’IMMORALISTA Giovedì 29 marzo ore 21,00 Venerdì 30 marzo ore 21,00 Sabato 28 aprile ore 21,00 Domenica 29 aprile ore 18,00 info Allons Enfants 380.1535540 [email protected]