cavo vga-scart-rgb

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JOSEF VENTURE (josef1975)
CAVO VGA-SCART-RGB
1 May 2009
INTRODUZIONE
Se siete appassionati di mame a quest'ora vi sarete senz'altro resi conto di come
i vostri giochi preferiti appaiano sul monitor del Pc alquanto diversi da come ve li
ricordavate in sala giochi: colori più spenti, immagini come "impastate" e confuse,
grafica molto "blocchettosa" ecc. Il problema non dipende dall'emulatore in se ma
proprio dal vostro schermo, la cui risoluzione è assolutamente troppo alta rispetto a
quella dei monitor Arcade originali; peggio ancora se avete un LCD, la cui tecnologia
è radicalmente diversa da quella del tubo catodico (col risultato di ottenere una resa
ancora peggiore). Ovviamente la soluzione ideale sarebbe di disporre di un monitor
arcade, peccato che non sia sempre facile trovarli, per non parlare poi del costo
spesso non indifferente; esiste tuttavia una terza soluzione, diciamo un compromesso
molto interessante: collegare al Pc una TV a tubo catodico, oggetto diffuso in tutte le
case, facile da reperire e alquanto economico soprattutto oggi nell'era dell'LCD.
"Sì ma io l'ho già fatto, però la resa non era comunque un granché", potreste
pensare... e avete ragione: usare la normale uscita tv della vostra scheda video
è semplice, ma non è assolutamente la soluzione ideale: tale uscita infatti lavora
in composito o al massimo in s-video, due modalità nelle quali i segnali viaggiano
sotto forma di "luminanza" (le informazioni relative alla luminosità) e "crominanza"
(ossia le info relative ai colori); nel caso del composito è tutto mescolato assieme
(da qui il nome) mentre con l's-video (=separate video, non super video come molti
pensano) la cosa migliora un po’ ma siamo ancora lontani dalla perfezione (senza
contare che assieme viaggiano pure i cosiddetti segnali di sincronia, indispensabili
al buon funzionamento del collegamento ma che portano ad ulteriori interferenze e
conseguente degrado dell'immagine).
La soluzione? semplice, usare uno standard diverso, il famoso RGB (o RGBs). Di cosa
si tratta? ebbene, all'interno di un tubo catodico le immagini nascono dalla somma
di 3 diversi colori, i cosiddetti "fondamentali", che sono appunto il rosso (Red), il
verde (Green) e il blu (Blue); potete verificarlo da soli osservando i fosfori del vostro
televisore guardandolo molto da vicino. Ora, va da sé che un conto è mescolare
questi segnali all'interno di un sistema composito o s-video ed un conto è trasmetterli
direttamente al televisore (con i segnali di sincronia separati) saltando ogni circuito
di elaborazione e conversione che inesorabilmente degrada l’immagine; questo è lo
scopo del cavo che andremo a realizzare, e questo è pure il metodo che normalmente
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utilizzano i famosi monitor arcade. E qui signori viene il bello: un tv a tubo catodico
è pressoché identico ad un Monitor da sala giochi, ha solo un sintonizzatore ed un
circuito audio in più; l'unico vero problema è riuscire a far sì che il segnale RGB gli
giunga in maniera diretta, senza conversioni dannose.
Il risultato? Colori molto più ricchi e pieni, immagini molto più definite e chiare,
minori disturbi e distorsioni ed infine la possibilità di far girare i nostri giochi
preferiti alle loro risoluzioni native (e qui apriamo un altro discorso): Un secondo
motivo per cui i giochi arcade sul tv rendono poco, oltre alla mancanza di un
segnale RGB, sta nella risoluzione: le normali uscite tv-out delle schede video usano
una risoluzione fissa, solitamente 640x480, per ovvie ragioni di compatibilità (lo
standard televisivo europeo, detto PAL, lavora a 756x576 pixel); poiché i giochi
arcade viaggiano normalmente a livelli ben più bassi e spesso differenti tra loro
(per es. 320x240, 320x200, 240x160 ecc.ecc.) la conseguenza è che il gioco deve
subire una sorta di "stiramento" (in inglese "stretching") che ne pregiudica la qualità
visiva, facendo perdere quel look al quale eravamo tanto affezionati in sala giochi.
Ebbene, l'uso del nostro cavo RGB permette di ovviare all'inconveniente forzando il
televisore a lavorare a tutte le risoluzioni che vogliamo, ivi comprese quelle native
dei nostri giochi preferiti; questo fatto, aggiunto alla qualità intrinseca del segnale
RGB, ci permette di ricreare finalmente quel feeling unico al quale eravamo abituati
sui cabinati arcade.
AVVERTENZA
TUTTI I CONSIGLI E LE ISTRUZIONI CONTENUTE IN QUESTA GUIDA SONO
FORNITI "COSI' COME SONO", SENZA ALCUNA PARTICOLARE GARANZIA: NON
MI ASSUMO PERTANTO NESSUNA RESPONSABILITA' PER EVENTUALI DANNI
DERIVATI DAL LORO UTILIZZO A PERSONE O COSE.
CONSIDERAZIONI TECNICHE PRELIMINARI SULLA SCELTA DEL
TELEVISORE
Se avete avuto la pazienza di leggere tutta l'introduzione e da qualche parte in casa
c'è una povera TV a tubo catodico (ignara delle vostre nuove idee) vi sarete senz'altro
convinti di non poter assolutamente fare a meno di realizzare questo cavo; prima però
è necessario fare alcune considerazioni tecniche fondamentali, che vi torneranno poi
utili per comprendere le differenze tra i vari schemi che andremo ad analizzare.
Innanzitutto è consigliato possedere una TV di fabbricazione Europea o Australiana
(cosa che qua da noi non dovrebbe rappresentare un problema); affinché il cavo
funzioni, infatti, è fondamentale che il televisore sia dotato di una presa SCART in
grado di accettare segnali in RGB, cosa che curiosamente non accade, per esempio,
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su molti tv di fabbricazione statunitense (specie sui modelli più economici); lo
standard SCART (di origine francese) è stato concepito come una sorta di grosso
"contenitore" attraverso il quale far passare una grande varietà di segnali
(Composito, S-video, RGB, audio mono e stereo ecc.) quindi la sua presenza di per
sé non garantisce il risultato; ad ogni modo pressoché il 100% delle TV europee
dovrebbe soddisfare questo requisito.
Un altro fattore importante da considerare è il tipo di tubo catodico: il migliore è il
classico 4/3 (quello più “quadrato” insomma) possibilmente NON flat (piatto) né a
100hz: tali fattori infatti migliorano la qualità delle immagini televisive (e anche la
visualizzazione dello stesso windows ad essere pignoli) ma peggiorano notevolmente
la resa del Mame; il classico monitor Arcade infatti lavora a 50hz, non è solitamente
piatto né a 16/9; paradossalmente, dunque, un tv più economico è spesso la scelta
migliore; come dimensione va bene un po’ tutto, solitamente dai 14” in su (consigliato
almeno un 20” o 26”, la tipica misura dei cabinati). Nota Bene: solitamente, se la tv
è dotata di più prese scart, SOLO la n.1 accetta segnali RGB; le altre normalmente
sono abilitate solo al S-Video (a quanto pare i 2 segnali non convivono nella stessa
presa in contemporanea) o al composito; nel dubbio fate riferimento al manuale se
disponibile.
INTRODUZIONE AL CAVO VGA-SCART-RGB
Per poter capire il funzionamento dei vari schemi proposti, analizzeremo una alla
volta le varie tipologie di segnale che è necessario trasmettere; poi vedremo caso per
caso come vengono implementate nei vari schemi con relativi pro e contro.
Segnali base: R,G,B
Alla base del nostro cavo vi è, ovviamente, la trasmissione del segnale vero e proprio,
suddiviso nelle sue componenti fondamentali Rosso (Red), Verde (Green) e Blu (Blue);
fortunatamente in questo caso lo standard VGA e quello SCART sono pienamente
compatibili (il segnale usato è a 0.7v con una impedenza di 75Ohm); di conseguenza è
possibile collegare direttamente i pin interessati senza alcun bisogno di accorgimenti
o circuiti particolari (come vedremo poi negli schemi più avanti).
Masse varie
Sia nel cavo VGA che nella presa SCART sono presenti parecchie masse, spesso già
collegate tra loro all’interno del cavo stesso; normalmente è buona norma collegarle
tutte (soprattutto le 3 relative alle linee RGB) al fine di ridurre al minimo i possibili
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disturbi; stesso discorso vale anche per l’eventuale rivestimento interno del cavo
(presente soprattutto nei cavi di buona qualità) che normalmente lo scherma anche
dalle interferenze esterne. (N.B. la massa, per definizione, è sempre una sola:
pertanto è normale che tutte le masse risultino, in quanto tali, sempre collegate tra
loro.)
Audio
Se volete sfruttare il vostro tv anche dal punto di vista audio, potete prendere un
normale cavo jack 3.5mm da PC e collegarlo alla SCART; essa accetta fortunatamente
segnali sia mono che stereo e anche in questo caso non servono circuiti o
accorgimenti particolari dato che lo standard è il medesimo.
Segnali di Commutazione e Blanking
Come si è detto la SCART può accettare in ingresso varie tipologia si segnale; per
poter dire al televisore quale di questi si sta utilizzando in un dato momento esiste
un apposito pin, detto “Blanking”: dandogli una tensione in ingresso compresa fra
0 e 0.4V il tv si aspetterà un segnale composito, da 1 a 3V l’RGB; l’attivazione di
questo pin è quindi fondamentale per il funzionamento del nostro progetto, e come
vedremo negli schemi successivi ci sono vari metodi per ottenerlo. Un altro pin
che potrebbe interessarci è quello di “commutazione”: applicandovi una tensione
di 12V il TV passerà in automatico sul canale AV dove è collegato il PC (viene
solitamente utilizzato dai lettori DVD e VHS); su certi televisori inoltre questo pin
permette di settare il cosiddetto “aspect ratio” : applicando una tensione in ingresso
da 5 a 8V attiveremo la modalità a 16/9; dai 9,5 ai 12V invece avremo i classici 4/
3; quest’ultima modalità è ovviamente quella che ci interessa. In caso di assenza
di segnale il televisore rimarrà nella sua condizione predefinita (e quindi dovremo
scegliere manualmente il canale AV col telecomando ed eventualmente settare
l’aspect ratio che desideriamo).
Segnali di Sincronia
Qui inizia la parte più difficile: i segnali di sincronia provenienti dalla scheda video
di un PC sono infatti parecchio diversi da quelli utilizzati da un comune televisore, e
sono necessari quindi alcuni accorgimenti per poterli rendere compatibili; la grande
varietà di schemi che andremo ad analizzare tra poco è dovuta proprio alle diverse
metodologie studiate per risolvere il problema. Andiamo quindi con ordine: lo
standard VGA prevede l’utilizzo di due distinti segnali si sincronia, uno verticale a
60hz ed uno orizzontale a 31khz; entrambi operano in logica TTL, usando quindi un
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valore di picco pari a 5V; infine i segnali possono essere sia positivi che negativi a
seconda della risoluzione o della modalità video utilizzate. Il TV invece necessita di
un unico segnale composito (nel quale le due sincronie sono per così dire “mescolate”
assieme) con un valore di picco di circa 1-3V; inoltre la frequenza di scansione
orizzontale è molto più bassa, intorno ai 15khz (la verticale è invece praticamente
la stessa, al massimo varia tra i 50 e i 60hz a seconda dello standard televisivo
utilizzato, NTSC o PAL); infine il segnale deve essere sempre negativo. Il primo
problema che affronteremo è proprio quello della sincronia orizzontale: dato che
creare un circuito di conversione sarebbe molto complesso, solitamente si preferisce
agire direttamente sulla scheda video, usando appositi software o addirittura delle
VGA modificate (come la famosa Arcadevga) in modo da ottenere direttamente i
15khz alla fonte; di questo aspetto si parlerà estesamente nel capitolo seguente, per
le altre problematiche analizzeremo i vari schemi nei paragrafi successivi.
OTTENERE UN SEGNALE DI SINCRONIA A 15KHZ
Come accennato nel paragrafo precedente, una delle principali necessità affinché il
cavo funzioni è ottenere un segnale di sincronia orizzontale a 15khz; solitamente lo
scopo si raggiunge modificando, perlopiù via software, le impostazioni video del PC;
in alternativa si possono usare particolari schede grafiche create appositamente allo
scopo, le ArcadeVga. Analizziamo ora nel dettaglio le possibili soluzioni:
Arcadevga
Si tratta di una speciale scheda video, derivata solitamente da una Ati Radeon 9250
(nel caso della versione AGP) o X550 (versione Pci-express); viene commercializzata
dall'inglese Ultimarc, costa intorno ai 70/80 € (viene spedita anche in Italia) ed è
i grado di fornire in uscita un segnale già a 15khz, permettendo il collegamento
diretto del tv o del monitor arcade al PC; supporta alcune delle risoluzioni native più
usate dai giochi emulati dal Mame ma non tutte (è una delle sue lacune principali)
ma in compenso usando il TV permette di accedere al bios e alla fase di avvio
del computer oltre ovviamente al normale uso sotto windows senza altri particolari
accorgimenti. Esiste poi un’ulteriore versione, l’Avga2, che permette anche l’utilizzo
in contemporanea di un monitor PC sfruttando l’uscita video secondaria. Volendo è
anche possibile farsela in casa, partendo in tal caso da una Radeon 9200 o 9250 e
flashando il bios con quello dell'Avga o modificandolo tramite un'apposita procedura;
in tal caso il risparmio è notevole dato che normalmente non si va oltre i 30€ di spesa.
• Guida alla creazione di una Avga: http://dmcrew.altervista.org/avga.html
• Sito ufficiale Avga by Ultimarc: http://www.ultimarc.com/
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Soft-15Khz:
software Saliorsat
Interessantissimo software a cura di una programmatrice tedesca, Sailorsat, che
permette in modo molto semplice di forzare l'uscita a 15khz della propria scheda
video; si installa con un click del mouse, è compatibile con la maggioranza delle
schede video e molto facile da usare; permette inoltre di impostare anche svariate
risoluzioni personalizzate (oltre a quelle supportate già in partenza) alla stregua di
Advancemame; il rovescio della medaglia è che fino all'avvio del sistema operativo il
segnale della scheda video resta a 31khz, pertanto non si potrà vedere nulla fino a
quel momento (e in certi casi sarà bene fare attenzione a non danneggiare il tv o il
monitor, per quanto la possibilità sia alquanto remota); ovviamente non sarà possibile
accedere al BIOS del PC o vedere la fase di boot. Il software provvede infine a settare
i sincronismi di uscita della VGA su valori negativi come richiesto dal televisore.
Lo stesso autore propone inoltre un comodo programma utilissimo per cambiare
risoluzione in tempo reale sotto windows chiamato Quickres; è sostanzialmente lo
stesso che si usava all’epoca di Windows 95/98, con la differenza che permette
di impostare il desktop anche alle particolari risoluzioni usate dal TV o dai giochi
arcade, molto più basse della classica 800x600 di Windows (per esempio solitamente
per visualizzare il desktop si utilizza la 640x480 o la 720x480).
Nota bene: non tutte le schede video sono compatibili con Soft15khz (per quanto
la maggior parte sì); per maggiori approfondimenti ed eventuale download potete
seguire i seguenti link:
• Discussione
ufficiale
su
Mameitalia:
http://www.mameitalia.net/
index.php?showtopic=8635
• Download diretto: http://files.arianchen.de/soft15khz/soft15khz.zip
• Download Quickres: http://files.arianchen.de/soft15khz/quickres.zip
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Powerstrip:
Uno dei software più potenti e completi per la modifica di tutti i parametri della
scheda video, è stato anche il primo ad essere usato sotto windows per ottenere
un segnale a 15 kHz; ha dalla sua parte il vantaggio di permettere un'elevata
personalizzazione, ma in compenso è piuttosto ostico da configurare soprattutto
per lo scopo che interessa a noi; esistono comunque alcune guide relativamente
semplici realizzate appositamente. Si noti che il programma non è gratuito, può
essere comunque provato nella sua versione shareware. Solitamente se ne consiglia
l’uso solo se non si dispone di una Arcadevga e se il Soft15 kHz risulta incompatibile
con la propria scheda video (o per ottenere configurazioni molto particolari). Di
seguito un paio di link utili:
• Discussione
ufficiale
su
Mameitalia:
http://www.mameitalia.net/
index.php?showtopic=4864
• Sito ufficiale per il download: http://entechtaiwan.com/util/ps.shtm
AdvanceMame
advmame.jpg
Si tratta di una particolare versione del Mame espressamente ottimizzata per l’uso
con i monitor arcade, i televisori ma anche gli schermi del PC; permette una
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elevatissima personalizzazione delle impostazioni video grazie al fatto che il
programma pilota direttamente la scheda grafica (motivo per cui è preferibile
utilizzarlo in ambienti diversi da windows, solitamente si preferisce il DOS ma
esistono pure varianti per linux); tra le altre cose ha ovviamente la capacità di
generare un segnale a 15khz. Sfortunatamente l’Advmame è fermo alla versione
0.106, inoltre non è compatibile con tutte le schede video (e nemmeno le schede
madri, che devono essere in grado di gestire l’NMI altrimenti non sarà possibile
utilizzare la scheda audio sotto Dos) e la sua configurazione non è proprio
semplicissima. Il risultato finale è comunque di altissimo livello (a detta di alcuni
il migliore possibile) soprattutto se abbinato ad un monitor arcade o al televisore
mediante il nostro cavo. Di seguito alcuni link utili:
• sito ufficiale: http://advancemame.sourceforge.net/
• forum Mameitalia: http://www.mameitalia.net/
SCHEMI VARI - REALIZZAZIONE DEL CAVO VERO E PROPRIO
Passiamo ora allo studio dei vari schemi disponibili in rete, a partire dai più semplici
fino ai più complessi; iniziamo con i cosiddetti “pinout”, ossia i diagrammi ove sono
illustrate le piedinature della presa VGA e della SCART; da lì partiranno ovviamente
tutti gli schemi.
Schema n.1: Pinout delle connessioni VGA e SCART
La dicitura “solder side” ci ricorda che il cavo è visto non dal lato esterno (ossia
quello che si aggancia al PC o al TV) bensì da quello interno, ossia quello dove
normalmente vengono saldati i fili (state perciò attenti a non fare confusione).
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Schema n.2: collegamento base con sincronismo composito (solo per ATI
RADEON)
Pro: E’ molto semplice da realizzare, non richiede componentistica particolare
(eccetto una resistenza)
Contro: Necessita di alimentazione esterna a 5 e 12v, funziona solo con certe schede
video Ati Radeon
Eccoci di fronte al primo schema VGA-SCART; si tratta probabilmente del più
semplice in assoluto. In sostanza si collegano le 3 linee RGB della VGA (pin n.1,2,3)
alle rispettive della SCART (pin n.15,11,7) e le relative masse (una potrebbe bastare
ma per una migliore schermatura meglio usarle tutte); dunque i pin n.6,7,8 della VGA
vanno rispettivamente ai n.13,9,5 della scart.
N.B.: QUESTI COLLEGAMENTI SONO SEMPRE GLI STESSI IN TUTTI GLI SCHEMI.
Il cavo grigio tratteggiato che collega il pin 10 della VGA al n.17 della scart è
una ulteriore massa (quella del segnale di sincronia); il cavo nero invece collega
solitamente i due “gusci” esterni dei due connettori ed è ulteriormente collegato,
nei cavi di maggior qualità, ad una sottile maglia metallica che avvolgendo “a
tubo” l’intero cavo schermandolo da interferenze esterne; solitamente il tutto è poi
collegato alle altre masse (normalmente già all’interno del cavo stesso). Infine, il filo
grigio che va dal pin 13 della VGA al n.20 della scart porta il segnale composito.
ATTENZIONE: Affinché lo schema funzioni è fondamentale che la scheda video sia
in grado di mandare in uscita sul pin 13 un segnale in formato COMPOSITO, cosa
che normalmente NON avviene; solo alcune schede video, appartenenti alla famiglia
delle ATI RADEON, sarebbero in grado di fare ciò; tale funzione inoltre sembra
debba essere attivata appositamente attraverso i driver Catalyst. Se la vostra scheda
grafica non ha questa caratteristica dovrete quindi avvalervi di uno degli schemi che
presentiamo più avanti.
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Schema n.2b: Alimentazione esterna (da abbinare allo schema precedente)
Come detto in precedenza, affinché il televisore si accorga della presenza di un
segnale di tipo RGB in ingresso nella SCART, è necessario applicare una tensione
compresa fra 1 a 3v sul pin n.16; lo schema soprastante mostra come ottenerla
direttamente dall’alimentazione interna del PC tramite una presa Molex (usata
solitamente per alimentare Hard Disk e DVD-R); il cavo rosso veicola 5v e il giallo 12;
nello schema si nota quindi la presenza di una resistenza da 100 Ohm sulla linea a 5v
allo scopo di ottenere i 3v necessari (ovviamente è presente anche una connessione a
massa in questo caso sul pin 18). Il secondo cavo veicola invece i 12v sul pin n.8; ciò
permette come già detto di far commutare il tv sul canale AV che si sta utilizzando
(come descritto nel capitolo 2); nel caso si preferisca utilizzare semplicemente il
telecomando è possibile fare a meno di questo collegamento. In questi primi 2 schemi
non viene presa in considerazione l’uscita audio del PC; volendo usare le casse del
TV a tale scopo fate riferimento agli schemi che seguono (le connessioni audio verso
la SCART usano sempre gli stessi pin e non è necessaria alcuna circuiteria ulteriore).
Sembra che alcuni TV particolarmente costosi siano in grado di accorgersi della
presenza di un segnale RGB in ingresso autonomamente (rendendo dunque superfluo
questo circuito) ma sono comunque casi rari.
Schema n.3: Sincronia composita mediante l’uso di Diodi e Resistenze
Pro: Funziona con qualsiasi scheda video, possibilità di usare un segnale esterno di
“enable”
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Contro: Necessita di alimentazione esterna a 12v, richiede alcuni componenti
aggiuntivi (diodi e resistenze).
Veniamo ora ad uno dei primi schemi un po’ più “complessi” : in questo caso i
collegamenti delle linee R,G,B e rispettive masse è sempre lo stesso del precedente
(non fatevi ingannare dalla presa scart che in figura è ribaltata rispetto alla
precedente, i numeri dei pin sono comunque sempre gli stessi); la differenza qui è
l’utilizzo di una scheda video classica, ossia non in grado di generare un segnale
composito (quindi tutte, Radeon a parte); i segnali di sincronia provenienti dai pin
n.13 e 14 della VGA vengono miscelati da alcuni diodi 1N4148 (più una resistenza
da 330 Ohm) e quindi inviati al solito pin 20 della scart; anche in questo caso il
pin n.8 è connesso, come nello schema n.2b, all’alimentazione a 12v allo scopo di
commutare l’apparecchio sul canale AV; il pin 16, invece, anziché prendere i 5v
come visto in precedenza prende direttamente i 12v; il trucco sta nella resistenza,
ora più grossa (da 560 Ohm) in grado di ridurre la tensione ai soliti 3v necessari
per abilitare l’ingresso RGB sul televisore; il vantaggio di questa soluzione sta
ovviamente nell’utilizzo di un’unica alimentazione (12v appunto) anziché 2 (12 e
5v). Altra piccola differenza sono le masse sui pin. 17 e 18, usate solitamente
dal solo segnale composito e quindi presumibilmente non indispensabili; dato che
comunque una massa in più male non fa, se intendete usare questo schema nel
dubbio collegatele; discorso simile per il pin n.11, che collegato a massa avvisa la
scheda video della presenza di un monitor a colori (essendo oggi lo standard spesso
tale pin viene posto a massa già all’interno del cavo VGA). Notiamo infine un segnale
cosiddetto di “enable”: lo scopo è di abilitare il segnale di sincronia solo quando
questo è effettivamente a 15khz (cosa che per es. con soft15khz o Powerstrip avviene
solo dopo l’avvio del sistema operativo); a tale scopo è necessario applicare una
ulteriore tensione di 5v al cavo, magari usando un apposito interruttore. Se non si è
interessati a questa funzione (per esempio perché si possiede una Arcadevga) si può
eliminare il diodo D4 e utilizzare il resto del circuito.
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Schema n.4: Sincronia composita senza componenti né alimentazione
esterna
Pro: Funziona con qualsiasi scheda video, non necessita di alcun componente extra
né di alimentazione esterna
Contro: In certi casi potrebbe danneggiare il TV o la scheda Video (non dimostrato
con certezza)
Questo è senza dubbio uno degli schemi più interessanti, soprattutto per il fatto
che non necessita di alcun componente elettronico aggiuntivo né di alimentazione
esterna ed è compatibile con tutte le schede video; il rovescio della medaglia è il
rischio, per quanto remoto, di danneggiare la scheda grafica o il televisore; premetto
che ho personalmente realizzato questo cavo e dopo alcuni giorni di utilizzo su due
differenti TV non ho riscontrato problemi di sorta. Detto questo passiamo all’analisi
dello schema: le connessioni RGB e le masse sono sempre le stesse (identiche agli
schemi precedenti, occhio solo che i numeri corretti riportati sulla Scart sono quelli
in piccolo tra parentesi nel caso vogliate fare confronti) mentre cambia leggermente
il discorso dei sincronismi: i 2 segnali provenienti dalla Vga (pin. 13 e 14) vengono
semplicemente uniti assieme (senza circuiti particolari) e collegati al solito pin 20
della Scart; inoltre tale pin è a sua volta collegato al n.16 (quello per abilitare
l’ingresso RGB) evitando così l’uso di una fonte di alimentazione esterna; infine non
viene considerato il collegamento del piedino n.8 (quello per commutare sul canale
AV) quindi sarà necessario anche qui agire manualmente col telecomando. Possibili
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rischi: innanzitutto l’unione dei due segnali di sincronia senza alcun accorgimento
particolare potrebbe danneggiare la scheda video (a quanto pare a causa del fatto
che mentre un segnale è alto l’altro è basso ed essendo uniti assieme questo non
è bene) ed in secondo luogo il livello di voltaggio del segnale di sincronia è troppo
elevato (5v in uscita dalla VGA al posto di 1v usato normalmente sula scart); anche
il pin per abilitare l’RGB dovrebbe ricevere un segnale non superire ai 3v al posto
dei 5v suddetti. Fate dunque attenzione, molti TV e schede grafiche probabilmente
funzioneranno comunque (spesso sono provviste di appositi circuiti di protezione)
ma non voglio ovviamente assumermi responsabilità per eventuali danni; posso solo
confermare che per ora a me funziona tutto, non so se sono stato solo fortunato o
è normale. In ogni caso lo schema che segue è pensato per ovviare agli (eventuali)
inconvenienti sopra riportati.
Schema n.5: Sincronia composita con due sole resistenze, alimentazione
esterna e audio
Pro: Funziona con qualsiasi scheda video
Contro: Richiede almeno due resistenze, necessita di alimentazione esterna
Questo schema è un mix tra il precedente ed il primo (il 2/2b) con l’aggiunta
di un paio di resistenze; ma andiamo con ordine: Oramai avrete notato come le
linee R,G,B e relative masse siano sempre le stesse; discorso simile per le altre
masse, qui vediamo connesse quelle dei pin 5 e 10 della Vga con i pin 17 e 18
della scart; vale sempre il consiglio di collegarle se possibile tutte per una maggior
stabilità del segnale. Una prima variante la troviamo invece nei segnali di sincronia:
prima di giungere al solito pin 20 del TV vengono aggiunte 2 resistenze da 1.000
Ohm ciascuna; questo risolve senz’altro il problema dell’elevata tensione, che viene
abbassata da 5 a circa 1v come richiesto dalla scart; d’altro canto il pin n.8 per la
commutazione automatica sul canale AV e quello per abilitare l’ingresso RGB (n.16)
sono alimentati dal solito molex esterno e relativa resistenza, il che esclude l’ingresso
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di voltaggi troppo alti come avviene nello schema precedente. In questo schema
appare anche il circuito audio, che non ha varianti di alcun genere nei vari casi ed è
piuttosto semplice da realizzare; basta collegare i pin 2,4,6 della scart ad un classico
jack da 3.5mm come mostrato in figura; ovviamente se non vogliamo utilizzare le
casse integrate nel televisore possiamo ignorare il discorso.
Schema n.6: Sincronia composita con transistor e resistenze + audio
Pro: Funziona con qualsiasi scheda video purché VESA, non necessita di
alimentazione esterna
Contro: Richiede vari componenti, più complesso della media, non sempre la scheda
grafica ha un’uscita a +5V
Eccoci di fronte ad uno degli schemi più complessi (almeno rispetto agli altri) ma
neanche troppo: per miscelare i sincronismi utilizza un transistor (un BC548B) con
l’aggiunta di alcune resistenze; questo garantisce sicuramente un buon risultato,
anche se comporta un po’ di lavoro extra; i collegamenti delle masse e delle linee RGB
sono, inutile dirlo, sempre gli stessi. Anche qui vediamo il circuito audio, ovviamente
uguale a quello raffigurato nella schema precedente. Un’ulteriore variante rispetto
a quanto visto fin’ora la notiamo invece a proposito del metodo usato per abilitare
i pin n.16 (RGB enable) e n.20 (commutazione automatica) della Scart: anziché
avvalersi di alimentazioni esterne o sfruttare il segnale di sincronia vengono presi
i 5v direttamente dal pin n.9 della VGA; è doveroso notare che non tutte le schede
video sono in grado di fornire tale tensione, soprattutto i quelle più datate; in ogni
caso tutti i modelli recenti, conformi alle specifiche VESA 2.0, dovrebbero essere
adatti; bisogna inoltre fare attenzione al fatto che il pin n.9 richiederebbe 12v per
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commutare sul canale AV; se invece la TV supporta la possibilità di scegliere l’aspect
ratio con soli 5v dovrebbe commutare in 16:9 anziché 4:3.
Schema n.7: Sincronia composita diretta senza alimentazione esterna con
una resistenza + audio
Pro: Richiede una sola resistenza, non necessita di alimentazione esterna
Contro: Funziona solo con alcune schede Ati Radeon (necessita di sync composito)
Concludiamo con uno schema piuttosto semplice, basato sullo stesso principio del
n.2: anche qui infatti è fondamentale che la scheda video possa produrre
direttamente un segnale composito attraverso il pin n.13 (senza utilizzare quindi il
n.11) pertanto il cavo potrà funzionare solo, come già detto, con alcuni modelli di
Ati Radeon. Solito discorso per il circuito audio, sempre lo stesso; anche qui, inoltre,
come nello schema precedente, si sfrutta il pin n.9 della VGA per indirizzare i 5v ai
pin 8 e 16 (previa solita resistenza da 75 Ohm) della scart; in particolare per il pin
8 valgono quindi le considerazioni espresse al capitolo 5.5. Rispetto ad altri schemi
mancano alcune masse, come sempre possono essere aggiunte per una maggior
stabilità del segnale.
ALCUNI CONSIGLI PRATICI SULLA REALIZZAZIONE DEL CAVO
Andiamo ora un po’ più sul concreto: come posso realizzare fisicamente questo cavo?
In effetti esistono vari metodi: per esempio possiamo acquistare a parte i connettori
VGA e SCART in un negozio di elettronica qualsiasi e quindi saldarli usando del
normale cavo ethernet (sì, quello UTP usato normalmente nelle reti); molti hanno
provato e sono riusciti senza problemi, per quanto questa non sia magari la soluzione
perfetta; un’alternativa migliore sarebbe quella di procurarsi un cavo VGA normale,
tagliarlo ad una estremità e collegarci quindi la presa scart, magari ricavandola
sempre da un vecchio cavo o acquistandola appositamente; in questo caso è bene
scegliere un cavo VGA schermato (cioè di quelli con le masse “avvolte” attorno
ai fili R,G,B e con ulteriore guaina protettiva attorno al cavo stesso); per la parte
audio basterà un qualunque cavetto jack 3.5mm senza pretese. Volendo si potrebbero
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scegliere prese coi connettori dorati, più costose ma di qualità superiore (soprattutto
dal lato scart); nel caso il nostro schema utilizzi componentistica particolare
(diodi,resistenze ecc.) dovremmo valutare se riusciamo a far stare tutto entro il
“guscio” della scart (che all’interno ha un po’ si spazio) o se usare un qualche box
esterno; è sempre buona noma collegare tutte le masse, specialmente quelle delle
linee RGB e del guscio esterno del cavo onde ridurre al minimo le interferenze.
Ovviamente tutto ciò presuppone la capacità di saper saldare, me se non è il vostro
caso non disperate: personalmente ho realizzato il mio cavo senza saldature,
semplicemente attorcigliando i cavetti tra loro e ricoprendoli poi con la guaina termo
restringente, dei piccoli “tubicini” da inserire nel punto di giunzione che hanno la
caratteristica di restringersi se riscaldati (per es. con un accendino, ma attenti a
non bruciarli!) aderendo perfettamente ai fili ed isolandoli; naturalmente il massimo
è sempre un buon lavoro di saldatura, confermo comunque che il mio cavo sembra
funzionare senza particolari problemi. Possiamo vedere un esempio illustrato nella
foto sotto (lo schema usato in questo caso è il 5.6)
SETTARE IL MAME ED IL TV PER SFRUTTARE AL MEGLIO IL
CAVO RGB
Impostazioni ottimali del Mame
Per poter sfruttare al meglio il nostro cavo vga-scart è fondamentale configurare
correttamente il Mame; si noti che tali settaggi sono pressoché gli stessi usati coi
monitor arcade all’interno dei Mamecab. Come già accennato l’utilizzo di questo cavo
permette di eseguire i nostri giochi preferiti alla loro risoluzione nativa, ottenendo
così un risultato molto simile all’originale; affinché ciò avvenga sono necessari i
seguenti settaggi:
#
# VIDEO OPTIONS
#
video ddraw
numscreens 1
window 0
maximize 1
keepaspect 1
prescale 1
effect none
pause_brightness 0.65
waitvsync 0
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syncrefresh 0
#
# DIRECTDRAW-SPECIFIC OPTIONS
#
hwstretch 0
#
# FULL SCREEN OPTIONS
#
triplebuffer 0
switchres 1
NOTA BENE: Poiché tramite questi settaggi ogni gioco girerà alla sua risoluzione
nativa, pur avendo una resa assolutamente paragonabile ai cabinati arcade è
probabile che andremo incontro a forti variazioni nella dimensione delle schermate;
alcuni giochi usciranno cioè dai bordi del televisore mentre altri non saranno in
grado di sfruttare tutto lo spazio a disposizione. In alternativa, abilitando l’hardware
stretch e disabilitando lo switchres è possibile forzare i giochi a girare tutti alla stessa
risoluzione; questo risolverà il problema di cui sopra ma peggiorerà inesorabilmente
la resa visiva che sarà più lontana da quella “arcade perfect” che andiamo cercando
con questo progetto… nel dubbio fate dei tentativi e valutate autonomamente i
risultati che vi sembrano migliori.
Utilizzo di un Frontend
A causa della bassa risoluzione del vostro TV (solitamente si utilizza windows a
640x480 o 720x480) potrebbe essere poco pratico utilizzare il classico MameUI a
causa della difficoltà di lettura dei caratteri; per questo è consigliato abbinare al
Mame un cosiddetto “front-end” ossia una diversa interfaccia grafica di gestione,
ottimizzata per l’uso sui monitor arcade (e quindi ideale anche per il televisore); tra i
più famosi in ambito windows citiamo Mamewah, Mala e GameEX. Per avere consigli
e guide sull’utilizzo di questi programmi vi rimando all’apposita sezione sul forum di
Mameitalia: http://www.mameitalia.net/index.php?showforum=4
Il problema dell’Overscan
Un problema che si verifica pressoché nella totalità dei casi è quello del cosiddetto
“Overscan”: in sostanza ogni televisore è programmato per fare in modo che
l’immagine visualizzata “sbordi” sempre verso l’esterno; si tratta di una impostazione
tipica negli standard di trasmissione televisiva PAL ed NTSC e guardando la tv
normalmente non ce ne accorgiamo; al contrario nel momento in cui cerchiamo di
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visualizzare windows attraverso il nostro cavo RGB solitamente notiamo subito che i
bordi del desktop (e spesso lo stesso menù avvio) non sono visibili; mentre i monitor
arcade dispongono di appositi trimmer analogici per regolare lo schermo di volta in
volta, sul tv una simile operazione è possibile solo entrando nel cosiddetto “service
menu” (menù di servizio) che normalmente non è accessibile dall’utente ma solo dal
centro assistenza; raramente il manuale standard riporta infatti i codici o le tecniche
per accedere al menù stesso, anche perché si rischia, in caso di manovre errate, di
sballare completamente i settaggi corretti del televisore; non dimentichiamo inoltre
che agendo su questi parametri poi ci potremmo trovare con degli sgraditi bordi neri
durante la visione dei normali programmi televisivi. Una alternativa potrebbe essere
dunque la regolazione della scheda video; a tal proposito molti driver (come quelli
Nvidia o Ati) prevedono espressamente questa funzione; in alternativa anche il già
citato Powerstrip è perfettamente adatto allo scopo. GUIDA ALLA COSTRUZIONE
DEL CAVO VGA - SCART RGB
Approfondimenti e dettagli
LA GUIDA AGGIORNATA PUO' ESSERE CONSULTATA DIRETTAMENTE DA QUI
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