Libro della banda

Transcript

Libro della banda
Premessa
Quando nel tardo autunno del 2011 il Consiglio Direttivo del ‘Corpo Musicale di Livigno’ mi ha
chiesto se ero disposto a raccogliere in un libro la storia della nostra Banda ho subito detto di sì.
Ho accettato l’incarico in quanto, avendo predisposto i precedenti libretti in occasione del 75° e
dell’80° del sodalizio, dopo aver raccolto diverso materiale e fotografie, il mio intento iniziale era
semplicemente quello di integrare quanto già scritto per gli opuscoli commemorativi con nuove note
e foto degli anni successivi o poco più.
Risentendo le interviste fatte agli anziani musicanti e appassionati di 25 anni prima, ed avendo in mano nuovo materiale dei primi anni ritrovato negli archivi della Banda e fra i privati, mi sono
accorto di alcune discrepanze e mancanze: in pratica quanto trascritto anche solo su un piccolo
notes riguardo entrate e spese cambiava la storia finora scritta del nostro corpo bandistico.
A questo punto ho approfondito le ricerche e ricontattato i diversi musicanti ancora in vita per ricostruire il più fedelmente possibile la storia non solo della Banda ma anche di chi l’ha ‘incrociata’
indirettamente.
Via, via mi sono reso conto che non ci si può limitare a mettere in ordine l’elenco dei vari musicanti e Maestri negli anni succedutisi, oppure riportare numeri riguardo i debiti (quanti….) accumulati e in qualche maniera appianati, tralasciando schegge di storie di uomini comuni in particolare Preti Novelli, per i quali la Banda si esibiva al meglio delle sue possibilità.
Come si fa a non descrivere come si raggiungeva Livigno quando non c’era la strada, non c’erano le macchine, non c’erano telefoni, la strada del Foscagno d’inverno era chiusa, o se era aperta era difficoltoso transitarvi?
L’autore
La Banda come una grande famiglia…
Ancora una volta, come già quando ho raccolto le testimonianze per redigere il libro ‘Cronache
di un paese bianco e dintorni’, ho avuto la possibilità di parlare con molti, moltissimi paesani, che
si sono aperti e mi hanno raccontato storie incredibili che ho ritenuto giusto inserire in questa storia della Banda, una storia lunga cent’anni di una grande famiglia e che come tale ha avuto i suoi
alti e bassi; che ha avuto a che fare con figli operosi, diligenti, obbedienti; ma anche con quelli mai
contenti, un po’ sbruffoni, litigiosi e attaccabrighe; oppure con qualche Figliol Prodigo che, pentito
dopo essersene andato sbattendo la porta, è rientrato nei ranghi riprendendo a suonare il suo vecchio strumento.
Mi ha fatto specie una cosa in particolare: la risposta corale di praticamente tutta la popolazione all’appello del Prevosto di offrire qualche spicciolo per costituire il primo gruppo della
‘Filarmonica di Livigno’.
Duecento persone che, chi offrendo una Lira, chi qualcosa di più, nel 1911 ha messo insieme
oltre 500 Lire, cioè l’equivalente per dotare la Banda di undici strumenti musicali nuovi di gran
marca (se vogliamo fare un raffronto, 500 Lire equivalgono a 18/20.000 Euro oggi, considerando
i modelli di strumenti acquistati).
Ho ritenuto giusto pubblicare i nomi di questi paesani, fra i quali ognuno di noi trova un suo
avo: basta cercarlo e chiedere lumi ai nonni ed alle nonne.
Fino alla metà degli anni settanta, al solo scopo di riconoscere le persone, a fianco di ogni musicante o appassionato ho citato anno di nascita e morte nonché soprannome di persona, o di famiglia, come pure il nome dello strumento come lo si definiva a quei tempi.
Dalla metà degli anni settanta in poi cito prevalentemente nome e cognome, con l’aggiunta dell’anno di nascita ed eventuale morte, quindi il nome corrente dello strumento.
Probabilmente non ho citato tutti i nomi dei vari musicanti o aspiranti tali, e qualche nota stonata nel libro c’è, nonostante accurati controlli incrociati sulla gran mole di documenti visionati in
poco tempo. Mi scuso con gli interessati se ciò è accaduto, ed ognuno può comunicarmi eventuali
errori e/o mancanze, che provvederò ad inserire nel caso di una ristampa.
Pier Antonio
Ognuno di noi può raccontare nei modi più diversi la vita della Banda e nel corso della sua
lunga storia tutte le persone che hanno dedicato il proprio tempo alla vita associativa sono state
l’orgoglio del paese. Notevole è lo sforzo ed il lavoro che caratterizzano il proseguo dell’attività, ma
la tradizione come il costume rendono la musica l’unico vero messaggio da trasmettere, un messaggio forte, capace di suscitare grandi emozioni e segnare il tempo delle generazioni. E’ un linguaggio semplice di facile comprensione, altri ne fanno un’arte capace di combinare i suoni nei
modi più diversi, altri ancora ne fanno una compagna di vita perché è espressione del proprio stato
d’animo.
Nell’anno del centenario, quest’anno, vogliamo trasmettere questa passione, la stessa passione
che agli albori della Banda i fondatori ne hanno fatto una ragione di vita e nonostante innumerevoli difficoltà hanno creduto nel suo futuro. Prendendo loro come esempio dobbiamo dare importanza alle tradizioni che ci accompagnano lungo il nostro cammino e sulle note del passato costruire nuove melodie che risuonano alte nella nostra valle, nelle nostre strade, nelle nostre piazze. L’eco
della Banda che suona suscita sempre molto interesse e per noi, semplici suonatori, è motivo di
soddisfazione tanto da spingerci a migliorare, cercando nuove musiche, nuove esperienze con altre
Bande, nuovi allievi. Consapevoli di questo, oggi, continuiamo a scandire i momenti belli o tristi e,
convinti che ognuno di noi si sente un po’ suonatore, coltiviamo questa passione scritta con sette
semplici note.
Il Presidente
Giuseppe Trabucchi
100 anni di vita per il Corpo Musicale di Livigno
Quanto è bello sentire risuonare per le vie del paese il suono della banda! Esso crea un senso
di bellezza e di solennità, favorisce il clima della festa gioiosa, fa sentire le persone tutte partecipi
e coinvolte nell’unità.
La presenza della banda accompagna infatti i momenti più importanti della vita civile e dei
momenti religiosi più significativi di un paese. Essa diventa così espressione dell’anima di un popolo e di una comunità cristiana
Per quanto riguarda presenza della banda musicale nella momenti sacri della vita parrocchiale, basti ricordare in particolare i momenti della pietà popolare: le processioni del Corpus Domini
e delle diverse feste mariane, le feste della Prima Comunione e della Cresima, le prime Messe dei
sacerdoti novelli, oltre che l’ingresso e il saluto dei parroci e dei vicari. La presenza della banda in
queste e molte altre occasioni è servita a rafforzare i vincoli di unione e di solidarietà, a rendere la
liturgia cristiana e la pietà popolare più solenni e partecipate. Essa aiuta e arricchisce la preghiera della comunità, che si ritrova, che prega insieme, che loda Dio. Quando la musica entra nella
celebrazione cristiana, essa diventa la voce orante di tutta la comunità cristiana. E se alla voce del
popolo viene accoppiata la voce poderosa degli strumenti, allora la lode diviene quasi cosmica e
raggiunge il trono di Dio.
Paolo VI in un discorso del 29 marzo 1965 al Conservatorio di Milano affermava: “La musica,
la più immateriale ed arcana espressione dell’arte… ha il compito tremendo ed affascinante di
interpretare le aspirazioni, le inquietudini, il brivido di assoluto del mondo di oggi; di parlare con un
messaggio di serenità le oscure crisi di pensiero e di sentimento; di temperare l’aridità e il freddo,
in cui lo possono avvolgere i più raffinati strumenti del suo tecnicismo”.
Non possiamo perciò che essere tutti molto felici di poter celebrare i cento anni di vita del
Corpo Musicale di Livigno: per un secolo esso ha accompagnato la vita del nostro paese, in tempi
e situazioni molto diverse, anche con profondi cambiamenti, questa presenza continua e fedele ha
aiutato il paese di Livigno a sentirsi più unito e solidale.
A tutti coloro che in questi cento anni hanno partecipato alla vita e all’attività della banda musicale di Livigno deve andare il nostro sentito e caldo omaggio e ringraziamento. Questo grazie giunge in modo particolare da parte della comunità parrocchiale. Dietro ad ogni uscita pubblica della
banda c’è l’impegno di una costante fedeltà, di una preparazione puntigliosa, di una passione per
la musica che sostiene, di tante persone che si sono avvicendate. E’ un debito di riconoscenza ed
è giusto perciò rendere omaggio a questa storia e ringraziare le tante persone che l’hanno resa
possibile: dai presidenti, ai consiglieri, ai sostenitori, ai direttori e a tutti e ciascuno dei suonatori che,
per lungo o breve periodo, da una generazione all’altra, hanno messo la loro capacità, passione e
impegno ad abbellire e rendere tutti partecipi, con il suono della musica, i momenti più significativi della vita del paese.
Al doveroso ringraziamento si aggiunge poi l’augurio che il
Corpo Musicale di Livigno possa continuare a svolgere il suo prezioso e importante servizio alla musica nei momenti di preghiera
comune della comunità cristiana, conservando l’eredità di canti e
musiche ricevute dalla tradizione, ma anche aperta a nuove composizioni. Che questo possa realizzarsi coinvolgendo soprattutto
tanti giovani e ragazzi che si appassionino alla musica e alla gioia
di suonare insieme.
Il Parroco
Monsignor Giuseppe Longhini
Sono particolarmente onorato, in qualità di Sindaco del Comune di Livigno, di scrivere la presentazione di questo volume che vuole rappresentare con fotografie, testimonianze ed aneddoti,
100 anni di storia, dalle sue origini ad oggi, del Corpo Musicale di Livigno nato nel 1912 grazie ad
alcuni volontari appassionati di musica; storia non solo del Corpo ma anche di tutti noi che ci racconta e ci fa capire quanto è cambiato in questi anni Livigno, ma quanto è importante continuare
a mantenere vivi i ricordi e le tradizioni.
E hanno fatto veramente miracoli i fondatori del Corpo Musicale erano solo otto i musicanti,
ma tutti tenaci e decisi a proseguire nel loro cammino, e sono giunti fino ai giorni nostri con un
grande sforzo stimolando l’avvicinamento e la partecipazione al gruppo di un numero sempre
maggiore di ragazzi. E siamo tutti orgogliosi di avere così tanti ragazzi che partecipano in modo
costante nell’attività della nostra Banda.
E’ passato un secolo però l’autenticità del Corpo Musicale non è cambiata, assicura la promozione di valori culturali e sociali, che costituiscono un patrimonio di storia e di tradizioni, operando
affinché esso conservi, nel processo di sviluppo e di rinnovamento, i valori più elevati di una forte
tradizione locale, nonché sotto l’aspetto turistico, dando a Livigno l’immagine di una località moderna ed attrezzata, ma costantemente rivolta al mantenimento delle sue forti tradizioni contadine e
popolari.
Cosa posso dire di più, ancora grazie per il Vostro impegno e proseguite sempre così.
Il Sindaco
Bormolini Damiano
Un secolo di armonia, melodie che hanno accompagnato tradizioni e ricorrenze di tutta la comunità.
Gli strumenti della banda erano l’origine delle poche musiche che si potevano udire nel passato ed è questo antico suono che trasforma il corpo musicale in qualcosa di molto prezioso per
la storia e tradizione del nostro paese.
La banda del paese trasformava la festa, diventava festa granda in importanza con la solennità del suono che apriva accompagnava e concludeva un grande
evento.
Un grazie particolare a tutti coloro che nel tempo hanno tenuto vivo il sodalizio con tanti sacrifici che la comunità oggi vive con
riconoscenza.
Il Vice Sindaco
Narciso Zini
In qualità di Direttore da poco tempo in carica, sono molto fiero ed onorato di festeggiare questo importante avvenimento. Il mio augurio è che questo centenario sia un forte stimolo per i più
giovani componenti ed allievi e che i suonatori veterani del Corpo Musicale siano un punto di riferimento per continuare a mantenere vivo questo gruppo.
Sono consapevole che la Banda sia un’ impegno costante e faticoso, d’altro canto le molte soddisfazioni ed i risultati ottenuti danno merito ai continui sforzi che ognuno di noi mette per il mantenimento dell’associazione.
Il Maestro
Andrea Fioroni
Livigno nel 1911 (Archivio Paolo SILVESTRI)
Residenti: 1.143.
Sindaco: Domenico SILVESTRI (Mistràl) (1887-1935).
Alberghi: 1, con 36 posti letto: ‘Alpina’, aperto nel 1880 da Giovan Battista SILVESTRI detto Mìca (1841-1920).
Affittacamere: 40 posti letto.
Note varie: Livigno è raggiungibile da Bormio solo a piedi e/o con mezzi di trasporto trainati da equini, transitando lungo un’impervia mulattiera che diparte dal centro di Semogo (Corta) e giunge al Passo del Foscagno
(meglio conosciuto con Somp i Döss), scende a Trepalle, risale lungo La Corta della Frazione verso il Passo Eira e
scende a Livigno dalla Corta giungendo in località Pemont-Marangona per poi proseguire, a sinistra verso il Crojàl, a
destra verso la località Ràsia e mulattiera del Gallo.
Francésck da Bernàrt dal Móni
è il fondatore della ‘Filarmonica di Livigno’
Francesco SILVESTRI è a tutti gli effetti da considerare il promotore, fondatore e primo Maestro/Direttore della ‘Filarmonica di
Francesco SILVESTRI
Livigno’, comunemente definita Banda.
Primogenito di Bernardo SILVESTRI (Bernàrt dal Móni) (1834-1908) e
di Maddalena GALLI (1852-1909) della parentela Giósc, Francesco SILVESTRI (Francésck da
Bernàrt dal Móni) nasce a Livigno il 15 Marzo del 1880 nella casa paterna completamente di
legno ad un piano con annessa stalla e sovrastante fienile in località Pemont.
La famiglia cresce e si completa con: Marianna detta Marianìn (1881-1953); Maria Orsola
detta Mariòrsola (1883-1970); Giuseppe detto Giusèf (1884-1962); Bernardo detto Bernàrt
(1890-1918); Domenica detta Doménia (1893-1961).
Di professione falegname, come il padre, Francésck si avvicina all’arte musicale nel periodo del
servizio militare, durante il quale si esibisce con la prestigiosa ‘Musica Presidiaria’ di Milano.
Conclusa la naja, per perfezionarsi nel mestiere di falegname, si reca a lavorare in Svizzera,
a Davos, dove anche in questo caso segue le lezioni di musica da Banda, entrando poi a far
parte della ‘Musik Davos’.
Francesco sta lavorando nella vicina Svizzera anche nell’inverno del 1908, quando lo informano che sta male il padre (morirà di lì a poco), e così rientra a Livigno dove per alcuni
mesi manda avanti il fabrìck di famiglia, questo finché muore anche sua madre (1909), quindi ritorna ancora in Svizzera mentre nel contempo il fratello Giuseppe emigra in cerca di
fortuna in America.
La famiglia di BERNARDO SILVESTRI (Archivio Elsa SILVESTRI).
Da sinistra: Domenica, Maria Orsola, Marianna, Giuseppe, Francesco, Bernardo. Seduti: Marianna Galli e Bernardo Silvestri.
La casa del maestro Francesco SILVESTRI, poi distrutta da un incendio.
Don Benedetto LAZZERI,
grande appassionato di musica sacra
Ordinato Sacerdote il 25.05.1907, subito nel 1907 come Coadiutore a San Rocco di Livigno
viene destinato Don Benedetto LAZZERI (1882-1964), grande appassionato della musica sacra e che suona l’organo nella Parrocchiale (è lui a farlo aggiustare, grazie al sostanzioso contributo economico di Teresa BORMOLINI, meglio conosciuta Terèsa da Cràp
(1864-1946). Figlio di Gervasio LAZZERI (1852-1919) e Prudenza COMPAGNONI (18561931), Don Benedetto Egidio ha due fratelli in Seminario avviati alla professione sacerdotale: Giovanni (1889-1968) e Giuseppe (1891-1955).
A Livigno Don Benedetto è molto attivo in campo sociale: assieme al compaesano di
Semogo, Parroco a Livigno, Don Cirillo VALGOI (1871-1952), è tra i fondatori della sezione locale del ‘Circolo Popolare Cattolico’, quindi della ‘Cooperativa Agricola e di Consumo’.
Condividendo la passione per la musica,
Francésck da Bernàrt dal Móni propone al
Coadiutore la costituzione in loco di una piccola banda musicale: «Siccome avevano costituito
questo ‘Circolo Popolare Cattolico’, lo avevano detto
all’adunanza, dove erano presenti il Prevosto Don
Cirillo VALGOI e il Coadiutore Don Benedetto LAZZERI, quest’ultimo grande appassionato della musica sacra, furono loro due ad accettare la proposta
di SILVESTRI Francesco (di mettere insieme una
piccola banda musicale), e che avevano (chiesto ai
paesani convenuti all’adunanza) ottenendo lo
scopo di raccogliere fondi sufficienti per l’acquisto
degli strumenti». Testimonianza di Pietro
Castellani (Pedrìn da Casctelàn) (1900-1988).
Don Benedetto LAZZERI
Alla ricerca di uno Statuto di Filarmonica
Dopo una breve parentesi di lavoro in Svizzera successivamente alla morte della madre
Maddalena, Francesco torna a Livigno e nei primi mesi del 1911 si concretizza l’intenzione
di creare una vera e propria Filarmonica regolare in loco, tant’è che Don LAZZERI con una
missiva datata 8 marzo 1911 - indirizzata presumibilmente al citato Francesco SILVESTRI scrive:
«“Carissimi,
Mi presi cura di provvedere lo Statuto della Società Filarmonica di Bormio per spedirvelo subito come eravamo d’accordo.
Lo ebbi sott’occhi, ma conobbi che piuttosto che Statuto è l’annotazione delle
norme e condizioni che corrono fra il Maestro del Corpo Filarmonico e gli Allievi, e
quindi non fa nulla al caso vostro, e non vi è di nessuna utilità.
Lo lessi e l’ho anche presentemente dinnanzi, ma non ve lo spedisco neppure giacché non vi giova a nulla. Procurerò di provvedermi, se mi è possibile e se lo troverò,
lo Statuto dell’antico Corpo Filarmonico Bormiese, per spedirvelo o portarvelo;
intanto giungerà quello del Corpo Bandistico di Tirano, che vi potrà giovare. Niente
paura e coraggio sempre.
Il Direttore del Corpo di Bormio, congratulandosi della buona vostra iniziativa, mi
fece delle proposte a riguardo dell’istruzione, che vi manifesterò al primo nostro
abboccamento, e che forse potrete anche accettare.
Combinate il meglio per la sottoscrizione e a presto rivederci.
Saluti affettuosissimi dal vostro
Coadiutore
Sac. Benedetto Lazzeri
Semogo, 8 Marzo 1911”».
Don LAZZERI in cerca di
uno Statuto al quale ispirarsi
(Arch. Pietro CASTELLANI)
Al via la sottoscrizione
per il costituendo Corpo Musicale
Come accennato nella lettera di Don Benedetto, la “Sottoscrizione pubblica di offerta per un costituendo Corpo Musicale” parte subito, primi sottoscrittori il Prevosto
Don Cirillo VALGOI (1871-1952) con ben 20 Lire, quindi il Predicatore di Bormio Rev.do
Achille BRIZZOLARI (1877-1934) con 10 e la sorella del Prevosto, Catterina VALGOI
(1867-1917), con 5.
I primi sottoscrittori (Archivio Pietro CASTELLANI)
Come donazioni importanti, MOTTA Vittorio (1862-1929) versa 20 Lire mentre BORMOLINI Domenico per conto della Gioventù 40 Lire, cioè quanto occorre per l’acquisto di un
Genis Mi b, o di un Trombone.
La sottoscrizione è un successo: in totale vengono raccolte 526,08 Lire (tra i 15.000 e
20.000 Euro attuali tenendo presente che 430 Lire vengono pagate nel 1911 per acquistare 11 strumenti, ottoni che, mediamente, nell’anno 2012 costano 1.500,00/1.800,00 Euro
l’uno).
L’elenco dei sottoscrittori, che vale la pena di riportare
per intero, comprende i paesani:
“PERI Bernardo (fu Battista) (1872-1941)
£. 1,00
2,00
SILVESTRI Giacometto (Giacomét) (1834-1908)
CASTELLANI Filomena (1863-1943)
1,50
BORMOLINI Fr.o di G. Maria (Po’) (1866-1923)
2,00
MOTTINI Umberto (1897-1965)
2,00
MOTTINI Michele (Motinèl) (1864-1913)
2,00
LONGA Giuseppe fu Anto (1847-1917)
2,00
Sorelle TENIOLI
2,00
LONGA Barbara (Trìsa) 1881-1920)
2,00
GUANA Giuseppe (Guanon) (1850-1932) 3
BORMOLINI Battista (Zòp?)
(1875-1963) (oppure 1834-1912)
5,00
GALLI sorelle fu Sebastiano
2,00
CUSINI Francesco grant (1865-1949)
1,00
GALLI Domenico di sagoma (1828-1916)
1,00
1,00
SILVESTRI Giovanni Màt (1859-1927)
BORMOLINI Annamaria svana (1850-1917)
1,00
1,00
PERI Francesco zop (1879-1912)
BORMOLINI Battista manzin (1834-1917)
3,00
R° S. Cirillo VALGOI (1871-1952)
20,00
10,00
R° Predicatore Brizolari (1877-1934)
VALGOI Catterina (1867-1917)
5,00
MOTTINI Gionmaria (Motinèl) (1863-1921)
2,00
CLAOTI Battista (1859-1924)
5,00
SERTORIO Francescìna (1848-1917)
5,00
GALLI Bernardo galet (1835-1913)
MOTTA Vittorio (fu Nepomuceno) (1862-1929)
20,00
5,00
PEDRANA Rocco (Tapìn) (1836-1913)
SILVESTRI Orsola V. (Mistràla) (1847-1914)
5,00
2,00
SERTORI Teresa V. CAST(ELLANI) (1869-1916)
2,00
SERTORI Orsola scota (1842-1927)
CUSINI Dionigi (fu Giuseppe) (1853-1916)
3,00
PEDRANA Cristofero fu B (Càrola) (1840-1925)
3,00
N. N.
2,00
2,00
GALLI Francesco fu Ga. (Galìn) (1851-1926)
GALLI Luigi del molino (Giósc) (1834-1916)
2,00
BORMOLINI Mariorsola V. Sertorio (1842-1913)
2,00
CONFORTOLA fratelli (Resìn)
3,00
SILVESTRI Serafina (in GALLI Antonio) (1841-1917)
2,00
5,00
SERTORIO Catterina fu Fr. (in SILVESTRI) (1847-1923 )
R° S. Don Benedetto LAZZARI (1882-1964)
15,00
5,00
LAZZERI Barbera semogo ()
2,00
LONGA Bernardo del gob (1860-1934)
CONFORTOLA Domenico fu B. (1881-1967) (Cantoncìn)
CANTONI Battista padelin (1858-1950)
5,00
SILVESTRI Domenico mistral (1887-1935)
5,00
N. N.
5,00
LONGA Battista fu A(ntonio) (1844-1924)
2,00
PEDRANA fratelli fu Cr(istoforo)
10,00
GALLI Giacomo di galet (1854-1915)
7,00
SILVESTRI Vittorio guardia (Ció rosìn) (1865-1947)
5,00
SILVESTRI Giacomo fu Domenico (1870-1941)
5,00
BORMOLINI Domeneco (Doméni dal Ghèrlìna?)
(1885-1973) per la gioventù
40,00
5,00
BORMOLINI Angela (Angelóna) (1918)
2,00
ZINI Adamo fu Battista (Damìn da Batisctón) (1895-1965)
MOTTINI Bernardo fu B.do (Motinèl) (1854-1925)
1,00
BORMOLINI Nicola pelicia (1860-1932)
2,00
RODIGARI Giacomo di Giuseppe (Gavèl) (1890-1967)
1,00
GALLI Domenico sagoma (1828-1916)
3 o 1951,00
1,00
CUSINI Daniele (Giùli) (1853-1930)
GALLI Giacomo fu B.ta (Galét) (1854-1915)
2,00
0,45
PERI Giuseppe (Pìcen) (1874-1926)
2,00
PEDRANA Adamo (Càrola) (1843-1920)
VALGOI Geltrude ()
2,00
CUSINI Giacinto di Francesco (Giùli) (1908-1994)
2,00
LONGA Giuseppe triss (1853-1929)
2,00
1,00
SILVESTRI Enricho fabbro (Gioanòt) (1879-1957)
1,00
SILVESTRI Sabino (1875-1968)
BORMOLINI Battista fu Bern(ardo) (Bernardìn)
(1843-1917)
SILVESTRI Geremia (1876-1942)
CANTONI Domenico (Padelìn) (1877-1947)
GALLI Battista orbo (fu Fr.co) (1833-1913)
GUANA Giovanni (1844-1924)
GALLI Liugella (1843-1916) fu Fr.co
RODIGARI Fratelli (Gavèl)
LONGA Zufia (Kekìn) (1843-1930)
SERTORI Annamaria fu Giuseppe (1889-1957)
BORMOLINI Luigi (1873-1950)
BORMOLINI Bernardo (Bernardìn) (1886-1917)
BORMOLINI Battista olta (Màgro) (1846-1917)
PEDRANA fratelli fu Francesco (Fontana)
SILVESTRI Albergatoro (Giovan Battista -Mìca-)
(1841-1920 )
OLSCANECH Vitale (Vidàl) (1866-1956)
RAISONI Antonio (Moscìn) (1869-1950)
BORMOLINI Mario (fu Domenico) (1865-1939)
CUSINI Giuseppe grant (1854-1929)
GALLI Giuseppe zepol (1868-1942)
PERI Nicola (1866-1944)
MOTTINI Anamaria fu Bernardo (1853-1924)
SILVESTRI Catterina (Mìca) (1845-1920)
un crocefisso al lotto
SILVESTRI Giuseppe tapo (1874-1942)
BORMOLINI Giovani (Organiscta) (1839-1925)
BORMOLINI Celeste (Pivét) (1856-1936)
ROMAGNA Antonio
GALLI Pomo (1847-1930)
SERTORIO Cesare (Màgo) (1877-1950)
BORMOLINI Francesco .... (Archét) (1844-1946)
GALLI Pomazeno di Pomo (1882-1971)
RAISONI Battista (Abar) (1893-1945)
Per una croce al lotto
BORMOLINI Francescone (1872-1941)
PEDRANA Francesco fu F (Pekék) (1874-1947)
CUSINI Giacomo (Giùli) (1856-1930)
SERTORIO Rocco (Scòt) (1839-1922)
Per un orologio al lotto
RAISONI Madalena (Abar) (1849-1913)
CUSINI Fratelli sclap
GALLI Benedetto (Giosc) (1877-1939)
GALLI Valentino (Giosc) (1871-1941)
CONFORTOLA Anamaria (ved. GALLI) (1838-1924)
GALLI Clemente (Clemént) (1874-1920)
ZINI Domenico (Tràpan) (1863-1942)
CASTELANI Filomena (1863-1943)
e Catterina (1867-1929)
GALLI Giuseppe fu Giuseppe (Gàl) (1862-1937)
Per un orologio al loto
SERTORI Orsola scota (1842-1927)
CONFORTOLA Faustino (fu Gio.) (1852-1923)
SERTORE Pietro (fu R. Scòt) (1884-1955)
GALLI Mariorsola musina (1847-1923)
CONFORTOLA Giuseppe (Resìn) (1870-1945)
LONGA Vittorio (Kekìn) (-1944)
LAZZERI D° Benedetto
Per un orologio al lotto
BORMOLINI Giuseppe (Minìa) (1893-1975)
raccolti l’estero
SILVESTRI Lorenzo (Filìpp) (1885-1947)
ZINI Luigi (Luìgi Zìn) (1864-1929)
GALLI Francesco bala (1856-1926)
Racolti nella sala del Circolo
Racolti in piazza giorni di Pasqua
RAISONI Domenico (Tomàsc) (1887-1973)
BORMOLINI Giuseppe crap (1871-1950)
GALLI (Ghita) corosina (1853-1938)
BORMOLINI Barbara di ... (1827-1916)
Ricevuto dal Parroco
Ricevuto da VALGOI Caterina
da N. N.
BORMOLINI Barbera (fu Bernardo) (1827-1916)
RAISONI Madalena (Moscìn) (1868-1943)
GUANA Giuseppe (1850-1932)
1,50
2,05
2,00
1,00
2,00
2,00
2,00
1,00
1,00
1,00
2,00
5,00
5,00
5,00
2,00
5,00
2,00
3,00
2,00
5,00
3,00
6,50
5,00
1,00
2,00
1,00
1,00
5,00
2,00
2,00
2,00
2,00
1,00
2,00
3,00
3,00
7,45
2,00
10,00
2,00
2,00
2,00
3,00
3,00
2,00
3,00
6,40
1,00
2,00
0,10
2,00
1,00
0,40
0,50
6,10
14,00
1,00
2,00
1,00
3,13
6,45
2,00
2,90
3,00
2,00
25,00
10,00
2,65
5,00
1,00
4,00”.
Curiosità: lotterie e altro
per finanziare la banda
Come si evince dall’elenco della pagina precedente, per raccogliere fondi a favore della
costituenda ‘Filarmonica’ oltre alla sottoscrizione vengono promosse anche delle lotterie
con in palio per lo più orologi, un articolo molto ambito e non alla portata di tutti: “(...)
per un orologio al lotto, 6,40 (...)”.
Riguardo le offerte del clero, queste vengono generalmente raccolte in occasione di pratiche di divisioni dei beni, o quando vi sono da dirimere questioni di confini: in qualità di
sensàl (mediatori), i Preti chiedono di versare dei soldi per dotare la Banda degli indispensabili strumenti musicali.
Uno Statuto ed un Regolamento
per la Filarmonica
Già nel Giugno 1911 la costituenda banda musicale di Livigno si dota di Statuto e
Regolamento, due strumenti molto articolati e precisi, composti l’uno da 20 articoli e l’altro da 12, approvati dalla Curia di Como l’anno successivo:
“Statuto per la Società Filarmonica di Livigno
Costituzione della Società e Soci
Art. 1.
Art. 2.
Art. 3.
Art. 4.
Art. 5.
Art. 6.
Art. 7.
E’ istituita in Livigno, specialmente a scopo religioso, una =Società Filarmonica= con
istrumenti da banda che si regge col presente Statuto e con apposito
Regolamento=. - Essa rimarrà estranea a qualsiasi dimostrazione che sia contraria
alla Religione o alle Istituzioni dello Stato.
La Società si compone di soci onorari o paganti, e di soci attivi o suonatori - E’ socio
onorario chi versa annualmente l’importo di una azione di £ 3.Il socio attivo presta l’opera sua con istrumento appartenente alla Società. Gli è tuttavia acconsentito l’uso di istrumento proprio.
In caso di morte di un socio onorario o di un membro della famiglia con lui convivente, è fatto obbligo a tutti i soci attivi di concorrere al funerale accompagnandone la salma, purché lo permetta la stagione, e ne sia fatta richiesta da parte della
famiglia del defunto, o da chi per essa, al Direttore della Società entro le ore dodici
del giorno antecedente al funerale. La tariffa per simile servizio è la seguente:
a) pel socio che paga £ 3 all’anno,
£ 12
b) pel socio che paga £ 6 all’anno,
“8
c) pel socio che paga £ 12 o più all’anno, servizio gratis.
Per chi è estraneo alla società, è stabilita un’unica tassa di £ 20 ogni servizio funebre.
Per tutti gli altri servizi da prestarsi sia in paese che fuori, si dovranno fare accordi
volta per volta colla Direzione la quale fisserà condizioni e prezzi.
Le tasse introitate come sopra agli articoli 3 - 4 - 5, andranno per 3/5 a beneficio del fondo
sociale, e il rimanente a favore dei soci attivi. - La parte a favore dei soci attivi verrà ripartita soltanto in fine d’anno, ed in ragione dei servizi prestati da ciascun socio.
Per poter essere ammesso a socio attivo occorre:
1). la domanda in iscritto al Direttore;
2). l’accettazione a maggioranza di voti dall’amministrazione;
3). il versamento di £. 3 come tassa d’iscrizione che andrà a favore del fondo sociale.
Art. 8. I soci suonatori i quali ricevono in consegna uno strumento della Società sono tenuti a rilasciarne ricevuta alla Direzione, a conservarlo sotto propria responsabilità, a
riparare a proprie spese i guasti che eventualmente fossero occasionati per negligenza od uso fattone fuori dall’ordinario servizio.
Art. 9. In caso di morte di un socio attivo, la società interverrà ai funerali colla musica
senza pagamento. In morte di un membro della famiglia di un socio attivo la società interverrà ai funerali colla musica su richiesta del socio attivo e dietro pagamento di un’unica tassa di £ 10.
Art. 10. Ogni socio dovrà attenersi agli obblighi assunti nell’entrata in Società, uniformandosi al presente Statuto, nonché a quelle disposizioni interne che potessero venire
emanate dal Direttore o dall’Amministrazione. Deve portare rispetto ai membri
dell’Amministrazione, al Direttore ed al maestro, e comportarsi nella scuola colla
dovuta disciplina e modi convenienti.
Amministrazione - Membri - Funzioni
Art. 11. La Società ha un proprio Consiglio di Amministrazione che si compone di un
Direttore, di un Segretario-Cassiere e tre Consiglieri.
Art. 12. I membri del Consiglio si scieglieranno tra i soci onorari, ad eccezione di due che si
dovranno sciegliere fra gli attivi.
Art. 13. Tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione saranno nominati dai soci attivi o
suonatori. L’elezione sarà valida qualora intervengano almeno due terzi dei soci
attivi, e il candidato raggiunga la metà più uno dei votanti.
Art. 14. Il Consiglio durerà in carica tre anni - Ogni membro è rieleggibile.
Art. 15. Il Direttore rappresenta la Società, ne cura i diritti e gli interessi; presiede
all’Amministrazione ed alle adunanze e mantiene l’ordine e la disciplina fra i soci
attivi, stabilisce, d’intesa col Maestro, la scelta e la qualità della musica per ogni servizio pubblico; procura l’osservanza del presente Statuto e del Regolamento, dell’ordine interno, dando esecuzione alle deliberazioni dell’Amministrazione.
Art. 16. Il Segretario Cassiere è alle dipendenze del Direttore: tiene i conti
dell’Amministrazione, redige i verbali, firma col Direttore i mandati di pagamento, od
altri atti di ordine interno, secondo le evenienze.Tiene nota dei servizi prestati e controlla, volta per volta, i presenti e gli assenti, sia per la ripartizione dei proventi, sia,
occorrendo, per l’applicazione delle multe - Come Cassiere esige le quote dei soci
onorari, e le altre somme dovute da altre persone sia per ragione di servizi, sia per
altri titoli. Eseguisce i pagamenti dietro mandati regolarmente firmati dal Direttore.
Art. 17. Il Maestro dipende dal Direttore: è incaricato dell’istruzione dei Musicanti, siano soci
o allievi. Cura l’esecuzione della musica; provvede e fornisce la medesima previa
intelligenza col Direttore; il tutto dietro stipendio o compenso stabilito dal
Consiglio di Amministrazione. Nello scomparto dei proventi il maestro ha diritto ad
una quota doppia. Entra a far parte dell’Amministrazione solo come membro tecnico e consultivo.
Art. 18. Spetta al Consiglio d’Amministrazione:
a). l’approvare i conti presentati dal Segretario Cassiere; decidere sulle spese che
non fossero incluse nel bilancio preventivo, sempre però nei limiti di sopravvenienze
attive.
b). l’accettare nel corpo musicale gli allievi o soci attivi, od escluderli.
c). Fissare gli orari per l’istruzione sia per prove ordinarie che speciali, d’accordo col
Maestro.
d). decidere sopra ogni contestazione che insorga nella società sia fra soci tra loro
che fra soci e terze persone da cui venisse fatto reclamo alla Direzione.
Dello Scioglimento della Società
Art. 19. La società s’intenderà sciolta ove avessero a mancare i mezzi per sostenere le relative spese.
Art. 20. In caso di scioglimento il materiale di musica e l’eventuale fondo sociale sarà dato
in consegna, per un anno, al Rev.mo Prevosto con destinazione a quell’altra Società
Filarmonica, che entro l’anno, si costituisse con gli stessi scopi. Passato tal tempo il
materiale di Musica sarà venduto, e il ricavato, unito al fondo sociale che esistesse,
sarà impiegato per celebrazioni di S.S. Messe o Funzioni di suffragio per defunti
delle famiglie offerenti.
Livigno, 18 Giugno 1911
Regolamento della Società Filarmonica di Livigno.
E’ assolutamente vietato ai soci attivi di riunirsi in piccola banda fuori di servizio
d’obbligo o fuori d’istruzione per conto proprio.
Art. 2. Le riunioni musicali dei soci attivi per istruzioni o preparamento ai servizi, avranno
luogo nei giorni ed ore fissate secondo le occorrenze, dalla Direzione, previo intesa
col maestro. Agli allievi verrà fissato dal maestro un apposito orario.
Art. 3. Nel locale, ove verrà impartita l’istruzione, non avrà accesso, durante le riunioni
musicali, chi non appartiene al corso dei soci attivi od all’Amministrazione.
Art. 4. Nel locale ove si daranno le istruzioni, tutti dovranno attendere con attenzione allo
studio, astenersi dal chiaccherare, portar rispetto ed ubbidienza al maestro. E’ proibito suonare strumenti altrui.
Art. 6. Durante i servizi che si presteranno in Chiesa e nelle processioni ogni socio dovrà
scrupolosamente mantenere quel contegno serio e dignitoso che si addice alle pie
cerimonie religiose. Coloro che daranno causa a qualche disordine, e che si dimostrassero poco rispettosi od irriverenti, saranno puniti coll’applicazione immediata
della multa di £ 1.
Art. 5. La Società Filarmonica di Livigno manterra la esatta osservanza delle prescrizioni
ecclesiastiche sulla musica sacra; presterà il suo servizio nelle processioni con sinfonie e marce d’indole religiosa, e nella Chiesa userà di alcuni istrumenti più miti per
accompagnare il canto.
Art. 7. Gli eventuali reclami verso il maestro, verso alcuno dell’Amministrazione, o socio
attivo, dovranno essere presentate al Direttore.
Art. 8. Il socio che smarrisse un istrumento o libri di musica spettante alla società, è tenuto a pagare al fondo sociale il valore di ciò che ha smarrito, dietro giudizio
dell’Amministrazione.
Art. 9. Qualora un socio mancasse, senza giustificato motivo, ad un servizio obbligatorio,
sarà punito con una multa di £ 2; qualora mancasse alle prove generali la multa sarà
di £ 1; e se mancasse alle prove ordinarie od alle lezioni la multa sarà di £ 0,50.
Art. 10. Gli allievi che mancassero ripetutamente e senza giusto motivo alle lezioni e che
colla loro condotta si mostrassero poco volonterosi o indisciplinati, saranno esclusi,
dietro voto del Consiglio d’Amministrazione, dalla Società.
Art. 11. Morendo qualche socio suonatore, il di lui istrumento rimarrà di proprietà assoluta
della Società che si terrà obbligata di far celebrare al più presto possibile una S.
Messa e ufficio in suffragio del defunto.
Art. 12. Per tutto ciò che non fosse contemplato nel presente regolamento, il Consiglio di
Amministrazione prenderà di caso in caso le opportune e necessarie deliberazioni
Art. 1.
Livigno, 18 Giugno 1911”
Statuto e Regolamento allegato vengono approvati dalla Curia Vescovile di Como:
“N. 1177 Como, dalla Casa Vescovile, 22 Maggio 1912
Si approva il presente Statuto e Regolamento per la Società Filarmonica di Livigno che farà
adesione alla Direzione Diocesana e manterrà buoni rapporti col Prevosto locale che avrà
diritto di veto nelle deliberazioni di indole morale religiosa.
Il Vicario Generale
Si allega di una copia esatta (compreso l’approvazione Curiale) per l’Archivio nostro”.
Statuto e
Regolamento della
‘Filarmonica di
Livigno’
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
I Soci Onorari
Lo Statuto stabilisce anche la Tassa d’iscrizione per i Soci Onorari - fra i quali sono compresi i primi musicanti -, ed in questo caso a versare la quota di £. 3 sono:
“MOTTINI Peppino (Bepìn da Giusèf Motìn) (1887-1968);
SILVESTRI Bernardo fu B. (Bernàrt da Bernàrt dal Moni) (1891-1918);
MOTTINI Giacinto (Giacìnto da Giusèf Motìn) (1891-1973);
BORMOLINI Giuseppe fu M. (Pìpa) (1893-1975);
ZINI Francesco (Francezìn) (1880-1952);
ZINI Battista (Batisctón) (1855-1939);
CONFORTOLA Giacomo (Giàcom dal Resìn) (1876-1952)
SILVESTRI Domenico (Ménc) (1878-1967)
Reverendo Prevosto (Don Cirillo VALGOI) (1871-1952);
LAZZERI Don Benedetto (1882-1964);
ZINI Adamo (Damìn Zìn) (1861-1939);
SILVESTRI Lorenzo (Lorénz da Filìpp)(1885-1947);
SILVESTRI Attilio (Atìlio) (1894-1969);
GALLI Pomo (1847-1930);
SILVESTRI Vittorio (Ció Rosìn) (1867-1947)
SERTORIO Catterina fu Francesco (1847-1923);
SILVESTRI Enrico di Giacomo (Enrìco da Giàcom da Damìn) (1875-1947);
GUANA Giuseppe (Guanón) (1850-1932);
GALLI Clemente (Clemént)(1873-1920);
PEDRANA Battista (Batìscta da Crisctòfan) (1895-1972)”.
I Soci Onorari (Archivio ‘Corpo Musicale Livigno’)
Si acquistano
gli strumenti musicali
Con i fondi raccolti dalla sottoscrizione (£. 526,08), e
dalla tassa d’iscrizione dei soci onorari (£. 60,00), si
riescono a coprire completamente le spese di acquisto degli strumenti musicali;
La fattura dei
primi strumenti
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
“Premiato Stabilimento Musicale Efrem Benelli
Via Faenza, 20 Casa Centrale
Fatt. n. 7865
Firenze, 3 Maggio 1911
Sig. Silvestri Francesco
Livigno
N°
2 Cornette Si b per
lire 60
2 Flicorni Si b per
lire 64
lire 80
2 Genis Si b per
lire 80
2 Tromboni Si b per
1 Bombardino in Si b per
lire 60
lire 80
1 Basso in Fa a tracolla per
1 Clarinetto in Si b per
lire 30
Lire 454
sconto 9% 22,70
431,30
Assegno trazione 1,70
433,00
Ricevuto in Conto 200,00
L. 283,00
il Flicorno viene spedito per pacco postale F.co & porto”
Curiosità: “(...) non è rimasto alla Ditta che un
meschinissimo guadagno (...)”
Nella lettera accompagnatoria, il responsabile della ditta ‘Benelli’ specifica che è stato praticato un prezzo veramente concorrenziale:
«“4 Maggio 1911
Eg. Sig. Silvestri Francesco
Capo Musica
Livigno Sondrio
Mi pregio farle notare che invio da ieri l’altro, a 1/2 F. G. V. stazione Tirano per inoltro al suo rif. indirizzo ho fatto spedizione di tutti gli strumenti nuovi ordinatimi
eccettuato un Flicorno causa un incidente avvenuto in Fabbrica quando tutto era
pronto , e non abbiamo voluto per un solo strumento , ritardare la spedizione, cosicché il Flicorno nuovamente le sarà subito spedito direttamente per pacco postale
franco da ogni spesa.
Qui le compiego la relativa Fatt. che importa nette £ 433- su sui ho detratto l’anticipo di £ 200 rimessomi gravando così d’assegno per la rimanenza di £ 232 la spedizione .
Gli strumenti sono stati finemente lavorati e non dubitiamo che risulteranno di
piena soddisfazione sua e dell’intera Società. M’auguro quindi di ricevere presto l’ordinazione dei rimanenti strumenti necessari alla formazione completa della Banda.
Come da suo desiderio espressomi ho concesso gratuitamente l’imballaggio ed i
Lettorini compreso quello del clarinetto ma non ho potuto fare altrettanto per il
porto poiché col 9% di sconto già accordato non è rimasto alla Ditta che un meschinissimo guadagno, poiché i nostri strumenti vengono costruiti con materiale scelto e
macchine perfezionate secondo i più recenti sistemi delle fabbriche estere, cosicché
sappiamo di non esagerare affermando che i nostri strumenti non temono confronto né per qualità né per prezzi.
Quale personale omaggio le offro gratis l’abbonamento delle ns. pubblicazioni mensili in partitura per Banda per l’anno corrente e con gli strumenti riceverà le dispense
già pubblicate con permesso di libera esecuzione esente da tassa & diritti d’autore.
Ringraziando … in attesa di altri suoi gr. ordini, con ossequi.
Per la Ditta Benelli”».
In effetti, alla ‘Benelli’ viene subito ordinata altra merce:
“Giugno 1911
Silvestri Francesco
Livigno
N°
“
“
30 Fogli carta a 14 saltero
20 Libretti & 3 1/2
12 Ance per Clarinetto 2
Assicurazione
£ 2,10
£ 5,00
£. 9,10
0,50
£. 9,60”
Il metodo di studio
Per avviare alla teoria gli allievi, i promotori della costituzione della Filarmonica sono alla
ricerca di un valido metodo di studio, ed all’appello risponde con cognizione di causa il
Maestro del Corpo Musicale di Tirano, che in data 6 Maggio 1911 - presumibilmente a Don
LAZZERI - scrive:
«“M. R.do Signore
Tirano 6 maggio 1911
Assente da Tirano da dodici giorni, trovai al mio ritorno la preg.a Sua in data 23
Aprile, alla quale ora do evasione.
Riguardo ai Metodi di Martinenghi, faccio la spedizione per la mia Banda più del
bisogno, onde averne pronti per la sessione allievi. Adoperando questo metodo, è
necessario che il Maestro sappia scegliere la materia più necessaria, ad abolire quegli esercizi inutili, a seconda dell’elemento degli allievi.
Riguardo poi all’insegnamento della chiave di Violino per tutti gli strumenti, è una
cosa impossibile. Se dovessi dire tutti gli inconvenienti che porta questo sistema, mi
dilungherei di troppo, ma quando il capo di questa musica, avrà l’occasione di venire a Tirano, le farò conoscere il tutto. Dunque: per i Clarini = Cornette = Flicorni =
Genis,Tromba ecc. occorre la chiave di Violino (o Sol) per i Bombardini,Tromboni, e
Bassi bisogna leggerli in chiave di Basso (o Fa).
E’ dunque necessario che il capo di questa musica faccia la pratica di leggere le note
in chiave di Basso, che del resto è cosa di poco sacrificio e di molta utilità.
Voglia scusare il mio involontario ritardo e mi creda suo
Dev.o Ismaele Ghilardi
M.o Simfonica
I Metodi costa £ 2 cad.o”».
Curiosità: “(...) sette Valtellini a fare un Bormino,
sette Bormini per fare un Livignasco (...)”
Che i componenti della neo costituita Società Filarmonica di Livigno facciano sul serio, lo
dimostra una successiva lettera inviata al Maestro Francesco SILVESTRI dal Direttore della
Sinfonica di Tirano Ismaele GHILARDI.
Proprio in questa missiva il Direttore della Sinfonica di Tirano cita un detto molto in voga
all’epoca, cioè che ci vogliono 7 valtellinesi per fare un bormino e 7 bormini per fare un livignasco.
Questo il testo integrale della lettera di GHILARDI:
«“Rev.do Signore
Tirano 11 Luglio 1911.
Tardi ma sicuro!
Le molte occupazioni, non mi hanno permesso prima d’oggi di rispondere alla
preg.ma ultima sua.
Per prima cosa, faccio tanti ringraziamenti per il graditissimo regalo mandatomi.
Non ho potuto fare nemmeno i ringraziamenti a voce perché mi venne consegnato
da persona di Tirano. Dunque di nuovo infinite grazie.
Ho ricevuto pure la cartolina vaglia di £. 10, importo dei metodi.
Ora vengo a trattare della Società Filarmonica di Livigno.
Mi fa specie, che da così poco tempo che questi soci hanno avuto l’istrumento pensino già a cercare delle marcie.
So pure il detto, che ci vuole sette Valtellini a fare un Bormino e sette Bormini per
fare un Livignasco, ma ciònonostante mi pare impossibile, che in questo poco tempo
siano arrivati al grado di poter mettere allo studio delle marcie. Faccio dunque i miei
elogi all’istruttore ed a tutti i soci, per la buona lena che si son messi allo studio,coll’augurio di buona riuscita.
Ora che mi trovo più quieto di lavoro potrò anche
prepararle qualche marcia come loro desiderio,
ma per far ciò, mi occorre sapere il numero preciso dei suonatori e cioè quali di canto e quali d’accompagnamento anche ridurre la musica in modo
che possa avere l’effetto sufficiente.
Appena avuto questa indicazione in quindici giorni potrò fornirli di due marcie adatte al complesso di questa società.
Se poi come dite nell’ultima sua , l’istituzione di
questo corpo potrà avere con me un abboccamento, sarà meglio ancora, così potrà darmi quegli schiarimenti necessari a riguardo della capacità individuale di ciascun istrumento, onde scrivere
ad ognuno la sua parte, in modo che non possano avere delle difficoltà superiori alla loro forza.
Mi abbia dunque per iscusato della mia tardanza
e di nuovo ringraziandola mi creda
Devot.mo Ghilardi Ismaele
M° Simfonica”».
...sette Bormini per fare
un Livignasco...
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
La composizione della banda
Effettivamente il Maestro GHILARDI predispone una tabella sulle possibili composizioni
della banda, composta da un minimo di 8 fino a un massimo di 15 elementi, specificando
nel suo scritto:
“Quattro combinazioni d’istrumenti per piccolo concerto.
Combinazione 1a N° 15 musicanti” (sette di canto: 3 Clarini; 2 Cornette, 1 Flicorno e 1
Bombardino; e otto di accompagnamento: 3 Genis, 3 Tromboni, 1 Basso e 1 Pelittone).
“Combinazione 2a per N° 12 strumenti”
(sei di canto: 2 Clarini, 2 Cornette, 1 Flicorno e 1 Bombardino; e sei di accompagnamento:
3 Genis, 2 Tromboni e 1 Basso), specificando:
“In questa combinazione vengono soppressi 3 istrumenti, cioè il Clarino Mi b= il
Trombone ed il Pelittone; ottenendo però sempre il medesimo effetto come dalla
prima combinazione.
Sia la 1a che la 2a combinazione hanno l’istrumento d’una piccola banda.”
“Combinazione 3a senza Clarini così detta Fanfara, per n° 10 strumenti”
(cinque di canto: 2 Cornette, 2 Flicorni, 1 Bombardino; e cinque di accompagnamento: 2
Genis, 2 Tromboni e 1 Basso).
“Combinazione 4a per N° 8 strumenti”
(quattro di canto: 2 Cornette, 1 Flicorno, 1 Bombardino; e quattro di accompagnamento: 2
Genis, 1 Trombone e 1 Basso), anche in questo caso specificando:
“Anche nella 4a combinazione si può adoperare la stessa musica come la 3a essendo
pure eliminati due strumenti”.
Le possibili combinazioni della Banda (Archivio Pietro CASTELLANI)
I cantori sono i primi musicanti
Il primissimo nucleo di paesani avviati alla musica per costituire la ‘Filarmonica’ sotto la direzione di Francesco SILVESTRI è composto dai cantori Adamo ZINI; Francesco
ZINI; Clemente GALLI; Lorenzo SILVESTRI.
A questi si aggiungono: Giuseppe MOTTINI e suo fratello Giacinto MOTTINI;
Giuseppe BORMOLINI e Attilio SILVESTRI.
Due sono vicinissimi di casa del Maestro: Francesco ZINI e Lorenzo SILVESTRI, ma
abita poco distante, sempre in Pemont, anche Clemente GALLI.
C’è chi sa già suonare uno strumento, imparando l’arte durante il servizio militare: Lorenzo
e Attilio SILVESTRI. Giuseppe BORMOLINI, invece, dopo aver preso lezioni di musica a
Livigno da Francesco SILVESTRI e Don LAZZERI, perfeziona l’arte nel periodo di naja.
I primi suonatori effettivi - tenendo presente che fanno parte del gruppo dei soci paganti 3
Lire - sono:
Maestro SILVESTRI Francesco (Francésck da Bernàrt dal Moni) (1880-1962) - 1a Cornetta GALLI Clemente (Clemént) (1873-1920) - 1° Trombone MOTTINI Peppino (Bepìn da Giusèf Motìn) (1887-1968) - 1° Bombardino ZINI Francesco (Francezìn) (1880-1952) - 1° Genis ZINI Adamo (Damìn Zìn) (1861-1939) - Basso in Fa SILVESTRI Lorenzo (Lorénz da Filìpp) (1885-1947) - 2a Cornetta SILVESTRI Attilio (Atìlio) (1894-1969) - 1° Flicorno MOTTINI Giacinto (Giacìnto da Giusèf Motìn) (1891-1973) - 2° Flicorno BORMOLINI Giuseppe fu M. (Pìpa) (1893-1975) - 1° Clarinetto -.
Ad esercitarsi, sotto la direzione di Francésck e la supervisione del Coadiutore Don LAZZERI, i musicanti si ritrovavano una volta la settimana, di sera, in un locale affittato al ‘Circolo
Popolare Cattolico’ ubicato nella casa nuova in sassi di Bòndi fatta costruire da CASTELLANI Pietro senior (1865-1901) ed abitata dalla moglie Teresa SERTORIO (1869-1916) con i
figli CASTELLANI Battista (1894-1918); Maddalena (Madaléna da Casctelàn) 1895-1941);
Giacomo (1899-1916); Pietro (Pedrìn da Casctelàn) (1900-1988); Agnese (1902-1938).
I primi musicanti della ‘Filarmonica di Livigno’
Maestro SILVESTRI
Francesco -1a Cornetta -
GALLI Clemente
- 1° Trombone -
MOTTINI Giuseppe
- 1° Bombardino -
ZINI Francesco
- 1° Genis -
ZINI Adamo
- Basso in fa -
SILVESTRI Lorenzo
- 2a Cornetta -
SILVESTRI Attilio
- 1° Flicorno -
MOTTINI Giacinto
- 2° Flicorno -
BORMOLINI Giuseppe
- 1° Clarinetto -
Si riparano i primi strumenti
e se ne acquistano di nuovi
Che gli strumenti vengono usati non v’è dubbio, in quanto già nel 1912 uno viene riparato,
con lavoro commissionato alla ‘Luigi Zelweger’ di Biella che scrive:
«“Biella 20/4/1912
St.mo Sig. M° Silvestri Francesco
Livigno
Il prezzo della riparazione generale della Cornetta, togliere il registro e riduzione a
nuovo corista £ 9.Acquistare io tale strumento non posso pagarlo che sole £ 15.In attesa di sua disposizione la saluto.
Dev.mo Luigi Zelweger
P. S. Se vuole il vecchio Catalogo generale lo potrò spedire ma non le può servire perché i supplementi annullano i prezzi e modelli delle antecedenti, ricorra perciò al
supplemento ultimo del dicembre 1911”».
A seguire, il mese dopo, la stessa Ditta invia un memorandum di spesa:
“Lì, 8/5/1912
Stimat. Sig. Francesco Silvestri
Livigno
Rip. generale
£ 9,00
1 Cornetta pattuito
“ 2,00
1 Leggio per Clarino
1 Spazzolino
0,90
1 Bocchino per Cornetta
0,70
Pacco postale
1,00
Diritto postale sull’assegno
4,00
Totale
£ 13,45».
L’anno dopo viene ordinato un nuovo strumento e pezzi di ricambio, questa volta rivolgendosi alla ‘Efrem Benelli’ di Firenze, che con un memorandum/Fattura specifica:
“Efrem Benelli
Firenze, lì 27/2/1913
Fattura della spedizione d’oggi al
Sig. M° Silvestri Francesco Livigno
N°
1 Trombone Sib cromato Nuova Corista
“
12 Bottoni assortiti per macchine
“
3 Partiture p Banda
Sped.ne pacco assicurazione
(Imballaggio gratis)”.
£ 29“ 3“ 3“ 1,69
£. 32,69
Le prime esibizioni
Riguardo le esibizioni della ‘Filarmonica’ la prima uscita ufficiale viene effettuata già nella primavera 1912, probabilmente in occasione della Prima Comunione.
A questo proposito, Pedrìn da Casctelàn (1900-1988) afferma che la prima esibizione crea
problemi di funzionamento agli strumenti per via del freddo. Ed è Pedrìn stesso che, con il
berretto del Maestro Francésck, una volta conclusa l’esibizione dei musicanti raccoglie le
offerte fra gli astanti.
Nel 1913 la neonata ‘Filarmonica’ si esibisce per la Prima S. Messa di Don Luigi SERTORIO (1887-1941), che da Diacono scrive a Francesco SILVESTRI:
«“Carissimo amico
Como, 3-2-1913
Forse questa mia lettera ti recherà meraviglia, ma se avrai la pazienza di leggere
questi quattro scarabocchi vedrai di che si tratta.
Dio mi ha dato la grazia di giungere ormai alla fine dei miei cari studi, fra pochi mesi
vedrò coronate tutte le mie speranze, e potrò salire al Sacro Altare ad offrire il Santo
Sacrificio.
Riconosco che questa è una grazia grande che Dio mi fa, sento il dovere di ringraziarne il Signore e nel medesimo tempo la necessità di celebrare il giorno in cui potrò
Il Diacono Luigi SERTORIO scrive al M° Francesco SILVESTRI (Archivio Pietro CASTELLANI)
dire la mia Prima Santa Messa a Livigno con una solennità la maggiore possibile, non
per me che conto nulla, ma per la dignità sacerdotale di cui verrò rivestito il giorno
della Sacra Ordinazione.
Sarebbe quindi mio desiderio che la fanfarina di Livigno in quel caro giorno volesse
condecorare le funzioni con delle suonate quali nel tuo buon gusto musicale e dei
tuoi valenti discepoli saprete scegliere.Ti ho pertanto inviato questa mia onde farti
conoscere la mia intenzione e perché anche voi possiate aver tempo di prepararvi.
Sicuro che i bravi musici di Livigno accoglieranno favorevolmente questo mio povero invito, ringrazio già fino d’ora tutti, ed a tutti mando un caro saluto congiunto con
un fervido augurio che siano benedette da Dio e coronati da splendidi risultati i
vostri generosi sforzi. Di ogni cosa ti soddisferò quando verrò a casa.
Il tempo poi della mia prima S. Messa sarà in Luglio e probabilmente il giorno 20.
Desidererei sapere se questo mio invito fatto così alla buona fu accettato; e quindi
vorrei pregarti farmelo sapere o direttamente o per mezzo dei miei di casa. Quando
scrivi al fratello Bernardo mandagli anche i miei più sentiti saluti.
Sta sano ed allegro come sono sempre anch’io e prega qualche volta anche per il
tuo povero ed
Aff.mo Amico
Diacono Luigi Sertorio”».
A conferma che la Filarmonica si esibisce per Don Sertorio,
ordinato Sacerdote il 13.07.1913, il notes riporta: “(…) Oferta
dal S. Quagiotore in ocasioni delle prima messa Don
Luigi Sertorio £. 20,00
Oferta racolta in detta ocasione £. 10.25 (…)”.
Don Luigi SERTORIO
Un altro Don Sertorio da accogliere
Giusto un anno dopo l’esibizione per Don Luigi SERTORIO, la banda si prepara ad accogliere un altro Novello Sacerdote di Livigno: Don Giacomo SERTORIO (18871951), che da Diacono scrive:
«“Como, Seminario Maggiore -19-4-1914
Spett. Presidenza
Corpo Musicale Cattolico di Livigno
Come l’ardito alpinista sfidando i pericoli di lunga erta montagna, toccata la vetta
gode ed è contento e pensa agli amici che sfiduciati e vinti dalle difficoltà se ne sono
ritornati sui loro passi; così mi pare di poter dire ancor io, mentre mi vedo vicino alla
meta per lunghi anni desiderata e vedo coronati d’esito felice gli sforzi miei e quelli
di mia famiglia, mentre molti e molti de’ miei compagni carissimi, sfiduciati , o vinti
dalla necessità, hanno dovuto rompere il corso dei loro studi ed abbandonare la
nobilissima via che li avrebbe condotti al sacerdozio.
E poiché la mia famiglia mi fa dolce insistenza e domanda che si ricordi anche esternamente il gran giorno di mia prima S. Messa, credo mio dovere non oppormi per
lasciare che siano compensati in qualche modo i sacrifici ch’essi hanno fatto per me
Anche il Diacono Giacomo SERTORIO chiede la presenza della Banda (Archivio Pietro CASTELLANI)
nei lunghi anni di Seminario. Gli è appunto per questo ch’io faccio appello a voi, o
giovani carissimi, e vivissimamente vi prego di partecipare e come corpo musicale e
come cantori alla mia prima S. Messa, onde dare maggiore solennità alla festa modestissima che mi si è imposto e a cui, come sopra dissi terrei sconvenienza sottrarmi.
Vi prego o giovani e amici carissimi, a non guardare alla meschinissima mia persona
indegna affatto d’ogni onore, meritevole anzi d’ogni biasimo, ma pensate unicamente alla grande dignità sacerdotale dalla quale sebbene indegnissimo, il Signore mi
vuole rivestito. Se la festa avesse anche questo unico effetto, di ridestare il rispetto
per il sacerdozio cattolico in mezzo al popolo sarei soddisfatto ad usura.
Per ora non posso assicurarvi del giorno preciso in cui potrò essere a Livigno, sarà certamente la Domenica secondo, o terza di Luglio, essendo desiderio del Sig. Prevosto
ch’io celebri in giorno di Domenica, onde avere maggior concorso di popolo.
Spero che la mia famiglia corrisponda in qualche modo al favore che mi fate, ma
fino d’oggi chieggo scusa se non potranno appagarvi i
giusti desideri.Confido dunque o amici carissimi, nella vostra partecipazione, e con animo gratissimo vi porgo vivissime grazie.
Con affetto sincero saluto tutti cordialmente pregando
per tutti dal Cielo ogni bene.
aff.mo Diacono Sertorio G.”».
Don Giacomo SERTORIO viene ordinato il 10.07.1914, ed
anche in questo caso il notes registra: “Nove(mbre) 22
Servizio Ia Messa don Giacomo Sertorio £. 10,00”.
Don Giacomo SERTORIO
La ‘Filarmonica’ si esibisce per l’inaugurazione
della strada militare del Foscagno
Un anno importante per Livigno è sicuramente il 1914: in pompa magna, con grandiosi
festeggiamenti e tanto di porta trionfante al Pont da Bondi, presente fra gli altri il Presidente
del Consiglio Provinciale di Sondrio nonché Deputato ed ex Ministro della Pubblica
Istruzione (1910-1914) Luigi Credaro (1860-1939), il 14 ottobre viene inaugurata la strada
militare del Foscagno a sostituire la Corta che scende sia verso Semogo di Valdidentro dalla
località Somp i Döss (attuale Passo Foscagno), che verso Pemont di Livigno scendendo dal
Pass d’Eira.
I giornali dell’epoca descrivono la giornata con enfasi, ma non citano l’esibizione della banda,
della quale si scrive così nel notes della Filarmonica:
“1920 Ricevuto per inaugurazione del Stradale £. 50,00 più per oferte £ 1,60”
La data non deve ingannare, in quanto, dopo varie indicazioni su entrate/spese riguardo gli
anni 1913 e 1914, sul notes si passa al 1920 (di mezzo c’è la Grande Guerra del 1915-1918).
Vi è da precisare che il Maestro Francésck ha lavorato come operaio alla costruzione della
strada militare del Foscagno, assieme ad altri compaesani, con i quali divideva un appartamento affittato in quel di Semogo.
14.10.1914 L’arrivo delle prime autovetture a Livigno (Archivio Paolo Silvestri)
Il Maestro e la mazurka
‘Livigno - Rimembranze’
Se è vero che mancano testimonianze riguardo eventuali esibizioni della banda durante la
Prima Guerra Mondiale, è altrettanto vero che da parte sua il Maestro Francésck prosegue
nello studio della musica, aggiornandosi.
Forse è lui che inventa una mazurka dedicata a Livigno.
Conservato dagli eredi del Maestro, un quaderno musicale sotto il titolo ‘Partitura per
Mandolino VISONA’ Gaetano 3° Genio Telegrafisti Zona Guerra 20 Marzo 917’
(forse un commilitone di Francésck), riporta scritte a mano le note di una decina tra valzer,
marcia, polka ed altre musiche note: da ‘Del Moto la Vita’, a ‘Viva Moncalieri’, a ‘Sulle
rive del Mississipi’ fino a ‘Meditazione sul preludio di S. Bach. Ave Maria di
Gounod’.
A seguire, con date comprese fra il 23.09.916 e l’08.06.917, sono trascritti altri pezzi
(‘Rigoletto’, ‘Ciribiribin’, ‘La spagnola’, ‘Inno di Mameli’...) sotto ognuno dei quali è
riportata una data preceduta dal nome di una località: Bolladore (con l’Italia in guerra con
l’Austria a fronteggiarsi sullo Stelvio) piuttosto che Livigno ma anche Fontaniva (zona di
guerra nei pressi di Bassano del Grappa), fra questi pezzi spicca, datata Livigno 8 giugno
1917’,la mazurka Livigno - Rimembranze’.
Si tratta di un documento eccezionale se il pezzo, come pare, è stato scritto dal Maestro
SILVESTRI Francesco, sul cui valore si esprime così chi l’ha conosciuto bene, Bepìn da
Clemént: «Lù (Francésck) lè féit al soldà in dala ‘Musica Presidiaria di Milano’, quindi, per mì, n’éi
féit pasér d’altri Maèsctri, ma un Maesctro come quel ià non si trova neanche oggi».
08.06.1917 La mazurka ‘Livigno - Rimembranze’ (Archivio Albertina CUSINI)
La ‘Filarmonica’
si esibisce a Semogo
Tornando alla ‘Filarmonica’,vale la pena citare i movimenti economici
scritti in ordine sparso sul notes e con indicate le date delle varie
esibizioni, una addirittura esterna, a Semogo per la Prima S. Messa di
Don Giovanni LAZZERI (1889-1968), un altro fratello prete del
Coadiutore Don Benedetto, ordinato il 10.07.1914:
“Luglio 19 (1914)
Dal Sac. Don Benedetto Lazzeri Ia Messa Don Giovanni
£ 65 (...)
Luglio
In occasione Ia Messa Don Giovanni Lazzeri spese a
Foscagno e a un musicante di Piatta £ 16,50 (...)”.
A completare la nostra Banda viene ingaggiato, e pagato, un elemento di Piatta. A questo proposito con ogni probabilità si tratta del Maestro Eusebio CANCLINI (1862-1943).
Don Giovanni LAZZERI
Eusebio CANCLINI
Note spese/entrate varie
Nel 1914 la banda presta servizio - oltre che per le prime S. Messe di Don Giacomo SERTORIO e di Don Giovanni LAZZERI già citate - per la Ia Comunione, per Pasqua e per la
festa della Madonna del Rosario. Di seguito le note spese/incasso del 1913 e fino al 1920,
fra cui la fattura che registra l’acquisto di un Flicorno e di un Genis:
“1913
Pagato per telegramma
“ per parte musica
“ per partittura musica
una dozzina ancie
Pagato per lettori e carttolina
“ per un trombone e partiture e bottoni porto
pagato per 12 fascicolo
“ per marcia Regiolia e altre
“ per 100 cusinete per clarino
“ per 6 fascicoli
3
“ pagato al Predicatore
“ “ per locale petrolio
“ per lavoro del Maestro
Saldato 1914 13/4
£ 1,50
“ 2,75
“ 1,00
“ 2,20
“ 0,60
£ 32,65
“ 2,40
4,00
“ 1,00
“ 2,20
50,90
“ 6,50
“ 5,00
“ 15,00
£ 76,80
1914 Passivo
Aprile 13 Dato al Maestro
Saldato 17 marzo 1925”
£ 20,00
In altra parte del notes, senza data ma presumibilmente riferito all’anno 1913:
“Attivo
Rimane
“ 21,93
“ 10,00
Oferta dai Cantori
“ dal Quagiotore in ocasioni della prima messa Don Luigi Sertore £ 20,00
£ 10,25
Oferta racolta in detta ocasione
Ricevuto dall’anziano della Madona del Rosari
£ 15,00
£ 5,35
Oferte racolte in piazza deto g(...)
£ 10,00
Oferte dal Sig. Prevosto per la notte di Natale
2° abonamento dal Sig. Qagiotore
£ 3,00
£ 4,43
Oferte racolte in piazza giorno di Pasqua
£ 0,40
Oferte racolte al Circolo
£ 109,04
Liquidato il gior. 13 Aprile 1914
£. 26,54”
Rimane un attivo di
In altra parte ancora:
“1914 Incasso
Aprile 19
Da Zini Francesìn per acquisto nuovi strumenti ricevo
£ 20,00
Magg 24
Da Zini Adamo offerta
£ 1,00
“ Offerta a mezzo Maestro per servizio Ia Comunione
£ 23,00
Luglio 19
£ 65,00
Dal Sac. Don Benedetto Lazzeri Ia Messa Don Giovanni
Agosto 15
Servizio Madona Rosari
£ 10,31
Nove 22
£ 10,00
Servizio Ia Messa don Giacomo Sertorio
Novem
Offerte da Galli Francesco Gios per conto Defunta Galli Maddalena £ 50,00
1914 Spese
Aprile
“Per acquisto nuovi strumenti Roth Bottali £ 100 (è un anticipo versato da Don
Cirillo Valgoi alla ‘Ditta Ferd. Roth Milano di A. M. F.lli Bottali’ riguardo la fattura n. 116 del
9/4/1914 che indica l’acquisto di):
1 Flicorno Sib. a tracolla
£. 92,50
1 Genis mib. vert.
“ 34,00
“ 6,00
Imballo
£. 132,50
Esatte anticipatamente
“ 100,00
£ 32,50 ”
Luglio
In occasione Ia Messa Don Giovanni Lazzeri spese a Foscagno
e a un musicante di Piatta
Novembre
Pagata a Saldo Roth Bottali per i nuovi strumenti
1915
Per Trasporto dei sudetti strumenti da Milano a Livigno
£ 16,50
£ 33,35
£. 8,00”
Va preso nota anche di una cartolina stampata della ‘Ferd. Roth’ di Milano con timbro 1914
indirizzata Al Rev. Sac. Pietro Cassera presso Sig. Prevosto di Livigno che dice:
“Abbiamo preso buona nota di quanto è oggetto la pregiata sua.
La spedizione verrà eseguita a giorni, preavvisata da regolare fattura.
Serberemo le nostre migliori cure per l’esecuzione del gradito ordine, e ringraziando,
porgiamo distinti saluti.
Il Basso sib sarà H112 perché il H111 da Lei indicato è verticale”.
Trattasi del Basso in uso a Lorenzo SILVESTRI (Lorénz da Filìpp).
Note sparse sul piccolo Mastro della ‘Filarmonica’ (Archivio ‘Corpo Musicale Livigno’)
1920, la ‘Filarmonica’
riprende l’attività con nuovi allievi
Due notizie della famiglia del Maestro Francesco del periodo.
Nel 1914 tramite lettera il fratello Giuseppe dall’America informa che si sta sposando con
una connazionale.
Una volta rientrato a casa dopo il conflitto mondiale 1915-1918, dal quale ne esce sconvolto per le atrocità vissute al punto da non più riuscire a parlare, nell’ottobre del 1918 il
fratello Bernàrt viene ritrovato morto appena sotto il Cràp dala Parè dove stava accudendo
le pecore di famiglia.
Dalla Svizzera, dove si è fermato a Davos circa un paio di
anni, anche perché si sposa la sorella Doménia, nel 1920
rientra a Livigno per fermarvisi definitivamente anche
Francésck, che nel frattempo ha acquistato una Cornetta
personale nuova fiammante.
Dal libro mastro si rilevano i primi movimenti:
“Rimane un attivo di
£. 26,54
1920
Ricevuto per inaugurazione del Stradale £ 50,00
più per oferte
£ 1,60
£ 2,00
per monete fuori (...)
£ 80,14
20,00
dato al Maestro
60,14 ”
(consegnati al maestro il 17 marzo 1925)
Nel 1920 a rinforzare la ‘Filarmonica’ entrano nuovi giovani:
“1920
1920: si iscrivono nuovi
Tassa iscrizione nuovi allievi £ 5 ciascuno
allievi (Archivio ‘Corpo
BORMOLINI Giovanni Maria (Gioanìn da Minìa) (1902-1960)
Musicale Livigno’)
LONGA Francesco (Francésck da Formenton) (1882-1944)
BORMOLINI Giuseppe d’Angelina (Giusèf da Bernàrt d’Angialìna) (1903-1976)
GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975)
CUSINI Domenico Beta (Doméni da Pomaceno dal Bèta) (1889-1973)
ZINI Luigi (Luìgi dàla bomba) (1895-1967)”.
Come si può notare, a rinforzare la banda entrano vicini di casa e/o parenti dei fondatori:
Gioanìn da Minìa - che, poi, perfeziona l’arte durante il periodo militare a Tirano - viene coinvolto dal fratello Giusèf, che da qui in avanti si cita con l’appellativo Pìpa, perché così l’hanno
sempre chiamato. A proposito del Pìpa, prima di sposarsi per motivi di lavoro si è recato a
Celerina, ed ha anche suonato nella Banda Musicale di Saint Moritz imparando alcune musiche nuove, riportate al Maestro Francésck. Al posto di Damìn Zìn - che ha abbandonato l’attività -, entra il nipote Luìgi da Luìgi Zìn meglio conosciuto come Luìgi dàla bomba (quando va a
comprare il fiasco di vino nelle poche botteghe esistenti, è uso chiedere:“Dèm una bòmba”).
Da parte sua, Tranquilìn è nipote di Clemént.
Giusèf da Bernàrt d’Angialìna, invece, abita a cento metri di distanza dal Maestro Francésck.
Si sposa il Maestro
Con alcuni dei vecchi musicanti, e qualcuno di quelli nuovi, la ‘Filarmonica’ si esibisce sin
dalla primavera del 1921:
“1921
Aprile pel servizio Ia Comunione a mezzo Galli Rosalia £ 69,20”.
Nel 1922 il Maestro Francesco sposa Cristina BORMOLINI (Crisctìna da Gusctìn) (18961967), dalla quale, tra il 1923 ed il 1936, ha dieci figli (cinque dei quali morti da piccoli).
I cinque figli rimasti sono: Bernardo (1925-1985); Rita (1926-2005); Luigi (1929-1990); Elsa
(1931); Ilda (1936-2012).
Francésck divide la casa di Pemont con Bepìn da Giusèf Motìn, diventato cognato avendo sposato la sorella Domenica (Doménia da Bernàrt dal Moni) (1893-1964).
Francésck abita il piano terra dove, insieme alla cucina ed alle camere, trova posto il suo
fabrìk da marangon; la sorella Doménia occupa il primo piano dove, oltre a cucina e camere,
nella sctréita è ubicato il forno del pane di Bepìn. Al piano superiore ci sono ancora quattro
stanze, due per ogni famiglia, incrociate, mentre l’omìn a scbàlz è in comune e si trova a metà
strada tra il piano terra ed il primo piano.
Al piano interrato trovano spazio quattro cantine, due a testa, anche queste incrociate.
La famiglia del M° Francesco SILVESTRI (Archivio Luigi SILVESTRI).
Da sinistra: Rita, Elsa, Cristina, Ilda, Francesco, Luigi, Bernardo.
02.12.1923, si varia
lo Statuto (Archivio
Pietro CASTELLANI)
Una variazione allo Statuto
In data 02.12.1923 viene modificato lo Statuto:
“Società Filarmonica Livigno
Livigno 2 Dicembre 1923
A modifica dell’articolo N. 7 dello Statuto della società Filarmonica e stato stabilito una tassa d’iscrizione di £. 10.
Si è stabilito pure di far versare ai singoli soci attivi un deposito di £. 20 che
dovranno servire da prelevare nel caso la venissero applicate delle multe.
tale somma sarà depositata su un libretto del Piccolo Credito Valtellinese e l’interesse sarà devoluto al fondo sociale.
A modifica dell’art. N. 9 del Regolamento si è stabilito una multa di £. 2 per ogni
mancanza non giustificata, sia per servizio, quanto alle prove generali od ordinarie o alle lezioni.
In seguito sarà stabilito un congruo compenso agli insegnanti (...)”.
A firmare la modifica sono i seguenti Soci attivi (musicanti):
BORMOLINI Giuseppe (Pìpa) (1893-1975) - Clarinetto ZINI Luigi (Luìgi dala bomba) (1895-1967) - Cornetta -
MOTTINI Eufrasio (Fràsi da Giusèf Motìn) (1888-1972 - Genis SILVESTRI Francesco (Francésck da Bernàrt dal Mòni) (1880-1962) - Cornetta MOTTINI Vittorio (Vitorìn da Madaléna) (1894-1980) - Clarinetto GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975) - Trombone LONGA Francesco (Francésck da Formenton) (1882-1944) - 2a - Cornetta SILVESTRI Lorenzo (Lorénz da Filìpp) (1885-1947)- Basso in Si b GALLI Riccardo (Ricàrdo da Clemént) (1907-1980) - Basso in Fa SILVESTRI Filippo (Filìpo da Luìgi da Filìpp) (1908-1990) - Genis GALLI Lodovico (Lodovico da Valentìn) (1906-1957)
RAISONI Silvio (Sìlvio da Moscìn) (1906-1989) - Trombone GALLI Ernesto (Ernéscto da Valentìn) (1909-1988) - Genis ZINI Gaudenzio (Gaudénz) (1911-1976) - Cornetta In Banda ci sono ancora (testimonianza di Ernèscto da Valentìn) anche Giovanni BORMOLINI (Gioanìn da Minìa) (1902-1960); Attilio SILVESTRI (1894-1969); MOTTINI
Giuseppe (Bepìn da Giusèf Motìn) (1887-1968); Agostino GALLI (Gusctìn da Tòni) (19051978); BORMOLINI Giuseppe (Giusèf da Bernàrt d’Angialìna) (1903-1976).
Gli strumenti passano dai vecchi
ai nuovi musicanti
Gli strumenti, man mano che i fondatori abbandonano l’attività, passano agli allievi: Gioanìn
da Minìa usa il Basso in Si bemolle; Filìpo da Luìgi da Filìpp prende il Genis di Francezìn;
Ricàrdo da Clemént, il Basso in Fa di Damìn Zìn.
Gaudénz suona la Cornetta della Banda precedentemente usata dal Maestro Francésck, che
da parte sua dispone di una tromba personale coi tasti zigrinati acquistata a Davos durante la sua permanenza lì per motivi di lavoro.
Se è vero che nel 1923 non si esibiscono più i fondatori Clemént (deceduto nel 1920),
Damìn Zìn, Francezìn, Giacìnto da Giusèf Motìn, è altrettanto vero che a far parte della Banda
entrano altri parenti stretti di alcuni di loro: è il caso di Gaudénz (figlio di Damìn Zìn); ma
anche di Ricàrdo (figlio di Clemént).
C’è anche Fràsi da Giusèf Motìn (fratello di Giacìnto); ma va pure menzionato Vitorìn, cognato di Giusèf da Minìa in quanto ha sposato la sorella di questi, Angelìna.
A proposito di Ricàrdo, il Maestro Francésck gli affida da suonare il Basso in Fa. Ma il giovane fatica a soffiare in questo strumento, per cui dopo poche prove abbandona le lezioni.
Trascorsi alcuni giorni, una domenica dopo il Vespro mentre ritorna verso Pemont insieme
a Ricàrdo, il Maestro giunto nei pressi della sua residenza invita il giovane a salire in casa e
far merenda. Una volta consumato il frugale pasto, Francésck fa accomodare Ricàrdo in
camera dove, in bella vista sul letto, c’è il Basso, suggerendogli benevolmente:“Le quéscto al
tè sctrumént”.
Così Ricàrdo riprende a studiare musica, spiegando alcuni mesi più tardi al curioso Pedrìn da
Casctelàn che gli chiede: «Pecé i gi dìjani bàs?».
«Pecé al fè ìnt noma quài pét».
Un nuovo Direttivo
per la ‘Filarmonica’
Risale allo stesso periodo, primi anni venti, forse proprio al 1923
in occasione delle modifiche allo Statuto, la formazione di un
nuovo Consiglio Direttivo della ‘Filarmonica di Livigno’.
La datazione per via della presenza nel Direttivo delle Autorità
religiose e civili: Don Giuseppe LAZZERI (Don Bepìn) (18911955), ordinato il 05.06.1915 e Coadiutore a San Rocco tra il
Don Giuseppe LAZZERI
1921 ed il 1927; di Onorato GALLI (Sindaco nel 1920 e tra il
1921 ed il 1926); di Luigi SILVESTRI (Luìgi da Filìpp) (1872-1944),
Segretario Comunale dalla fine dell’Ottocento-primi Novecento e per 40 anni, periodo nel
quale ha anche esercitato la professione di Maestro alle Elementari.
A tal proposito, su un quaderno senza data, sono registrati i risultati di una votazione, dalla
quale risultano eletti:
11
“Dom Giuseppe LAZZERI (Don Bepìn) (1891-1955)
12
GALLI Onorato (Onoràto da Pomo) (1894-1981)
SILVESTRI Luigi (Luìgi da Filìpp) (1872-1944)
9
10
GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975)
SILVESTRI Vittorio (Ciò rosìn) (1867-1947)
7
BORMOLINI Giuseppe Minìa (Pìpa) (1893-1975)
7”
Anni Venti, si elegge
il Consiglio Direttivo
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
Curiosità: quel Genis
che nessuno vuole suonare...
Dalle testimonianze orali tramandateci da Ernèscto da Valentìn e Bepìn da Clemént, gli allievi
iniziano ad imparare musica e solfeggio direttamente a casa del Maestro Francésck, e la teoria sotto la sua direzione dura almeno sei mesi.
Poi le lezioni si tengono alla Sckolìna, ubicata giusto di fronte all’attuale edificio che ospita
le Scuole Elementari ‘Centro’.
Durante la primavera/estate col bel tempo si prova anche a marciare e suonare insieme, ed
in questo caso si parte dal Pont da Pemont per giungere al bivio con la via che va verso La
Còrta (oggi via Marangona), o viceversa: mai al di qua del ponte.
E se il pezzo musicale da suonare è lungo, lo si tronca per riprenderlo nella successiva tornata.
Ernèsto, una volta imparato a suonare, usa il 2° Genis, quello difettato precedentemente
suonato da Fràsi da Giusèf Motìn.
Il difetto dello strumento da quando la Banda ha effettuato una trasferta a Semogo (in occasione della Prima Messa di Don Giovanni LAZZERI del 1914).
Tornando a Livigno, il gruppo di musicanti fa una sosta a Foscagno festeggiando, con un
musicante che si siede sul Genis, piegandone indietro la ‘campana’.
Lo strumento viene rimesso a posto in qualche maniera, ma nessuno lo vuol suonare più,
così passa man mano ai nuovi allievi.
Laute offerte per i servizi
Quanto alla situazione economica, la banda riesce a far quadrare i conti con quanto incassa in occasione delle varie festività.
Ogni evento è buono per mettere insieme un bel gruzzolo: oltre alle solite Prime
Comunioni, Madonna d’Agosto e San Rocco, va bene anche la festa dell’inaugurazione della
Statua di San Rocco, piuttosto che una ricorrenza del Prevosto.
Di seguito una serie di entrate e spese registrate a metà degli anni venti sparse qua e là sul
mastro:
“1920
Oferte in occasione della Parrocchia
£ 35,27
Oferte prese a S. Rocco
£ 17,20
Lire versate dai musicanti per il pagamento di 14 libretti a 0,50
£ 7,00
1921
Aprile
pel servizio Ia Comunione a mezzo Galli Rosalia
£ 69,20
1923
Dal S. Prevosto per (conto di) Bormolini Teresa
£ 100,00
1924
Maggio
Pagato per petrolio Kg 9
Maggio
da Rodigari Faustino offerta
Settembre
per servio Ia Comunione Da Bormolini Teresa
attivo Totale
Passivo
Lasciate al maestro in compenso per l’anno 1924
1925
Ricevuto in occasione della festa del S. Prevosto
In occasione Ricevuto dal Maestro il saldo del denaro in cassa del 1914
In occasione dell’inaugurazione della Statua di S. Rocco
Spedito un vaglia al Signor Perugia
più spese postale
9,90
£ 183,45
£ 20,00
£
£
£
£
70,00
463,01
183,45 279,56
£
£
£
£
£
50,00
60,44
100,00
45,00
1,75”.
Livigno negli anni Trenta (Archivio Paolo SILVESTRI)
LIVIGNO NEL 1931
Residenti: 1.326.
Podestà: Benedetto GALLI (Benedét da ...) ( ) e Bernardo GALLI (Bernardón) ().
Alberghi: 3, per un totale di 76 posti letto: ‘Alpina’; ‘Livigno’, aperto col nome ‘Mottini’ nel 1912 da Giuseppe
MOTTINI detto Giusèf Motìn; ‘Bernina’, aperto nel 1923 da Attilio SILVESTRI detto Atìlio.
Affittacamere: 30 posti letto.
Note varie: La strada militare del Foscagno, con la conformazione più o meno come l’attuale S. S. 301, è transitabile
con autoveicoli a motore dal 4 Ottobre 1914, e verrà coperta con alcuni tratti di galleria solo nella prima metà degli
anni Trenta. Rimane chiusa al traffico veicolare d’inverno, dalla prima nevicata di novembre e sino ai primi di giugno.
Livigno a partire dal 1923 è servita da energia elettrica prodotta dalla centralina del ‘Restèl’, costruita da privati locali.
Acqua potabile da cisterne - luce elettrica 160 Volts - Autorimessa con vetture da nolo - Carrozze a cavalli - Cavalcature
- Guide Alpine. (Tratto da “Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d’Italia” del TCI 1934)
Tra il 1922 ed il 1932 un periodo ‘buio’
Non si hanno notizie riportate da documenti riguardo esibizioni della Banda avvenute fra il
1925 ed il 1932/33.
Eppure come occasioni importanti per suonare in questo lasso di tempo ve n’è più d’una:
nel 1927 a San Rocco come Coadiutore a sostituire Don Bepìn LAZZERI fa la sua entrata
il nipote di Monsignor Cirillo VALGOI, Don Giuseppe VALGOI (1901-1979), Ordinato
l’11.06.1927.
Due anni dopo, nel 1929, a Trepalle fa il suo ingresso il Curato Don Alessandro PARENTI (1903-1980), ordinato il 25.05.1929.
Testimoni dell’epoca ricordano invece nitidamente il 1932, quando cioè viene ordinato
Sacerdote il 21.05, festeggiato anche dalla ‘Filarmonica’, il Novello Don Battista PERI
(1908-1991).
Curiosità: le traversie di un giovane
che vuol diventar prete
Battista PERI (1908-1991), quarto figlio su undici di Bernardo PERI (1872-1941) e quintogenito di Marina SILVESTRI (Mìsctràla) (1878-1921) già vedova di Giovan Battista PEDRANA (1870-1901) sin da piccolo vuole diventare Prete, ma il padre, perché è rimasto vedovo, gli dice che non ha i soldi necessari per l’ingresso in Seminario, così il giovane si reca a
Il Novello Don Battista PERI accolto a Bondi (Archivio Annamaria SILVESTRI)
Pozz dallo zio di sua madre Giuseppe BORMOLINI detto Crapèla (1849-1929), che a sua
volta nega l’aiuto economico in quanto non crede che il ragazzo continuerà gli studi per
diventare Prete.
Mentre sconsolato sta rientrando a casa, Battista incontra Giuseppe TENIOLI (Teniòl)
(1859-1932), il quale lo interroga sul perché piange, al che il giovane spiega che vorrebbe
andare in Seminario, ma il pro zio gli ha negato i soldi, ed in casa non ne hanno a sufficienza per mandarlo a studiare.
Il TENIOLI chiede di poter parlare col padre, col quale si consulta la sera stessa, garantendogli che pagherà lui le spese per Battista, giovane che viene aiutato anche da Bernardo
BORMOLINI (Bernàrt da Batìscta da Kèko) (1886-1962) e da Teresa BORMOLINI (Teresà da
Cràp) (1864-1946), la quale pronta gli fornisce i panni per l’inverno.
E così che il giovane può entrare in Seminario a Como, dove viene ordinato Sacerdote il
21.05.1932.
Il suo arrivo a Livigno è a bordo di un carro trainato da un cavallo e la popolazione, in testa
il Parroco Monsignor Cirillo VALGOI e suo nipote, Coadiutore a San Rocco, Don Giuseppe
VALGOI, presente la Banda, lo accolgono festanti al Pont da Bondi.
La Banda si esibisce
per la prima volta a Trepalle
La prima volta che la Banda suona a Trepalle è nel 1933:
quando celebra la sua Prima S. Messa il Novello Don Primo
CANTONI (1907-1973).
Primo CANTONI nato il 13.04.1907 primo figlio di sette di
Federico CANTONI (Federìco del Casèla) (1873-1932) e di
Caterina CANTONI (Ciorosa) (1883-1958), viene ordinato
sacerdote a Como il 07.05.1933 e celebra la sua Prima S.
Messa a Trepalle due giorni dopo: si tratta del primo Prete
della frazione e per l’occasione, per la prima volta a Trepalle,
si esibisce la nostra Banda, come registra sul ‘Cronicum’ il
Curato Don Alessandro PARENTI (1903-1980): “1933
Anno santo.
Don Primo CANTONI
Giubileo sotto il pontificato di Pio XI.
(Archivio Sandra CANTONI)
Si ebbero alcune miglierie in paese. Funzionamento di due
latterie, d’un forno e della luce elettrica per la casa e chiesa parrocchiale.
Degno di nota è il seguente avvenimento: un trepallino, il primo dacché esiste
Trepalle, à celebrato la sua prima S. Messa il 9 maggio 1933 essendo stato consacrato a Como da S. E. mons. Alessandro Macchi il 7 dello stesso mese. Egli si chiama
Don Primo Cantoni figlio di Federico e di Cantoni Caterina. Fu destinato parroco a
Tartano vicino a Talamona.
Le feste che si fecero pel novello sacerdote riuscirono imponenti per la partecipazione unanime di tutto il popolo (…) per la prima volta il corpo musicale di Livigno”.
Don Bernardo CUSINI
Bernardo CUSINI (1908-1965), terzo figlio di quattro di Giacomo CUSINI (Giàcom da Giùli) (1846-1930) e
di Barbara SUTTER (1867-1940) nasce a Livigno il 2
Marzo 1908.
E’ Ordinato Sacerdote il 07.05.1933 e subito viene
destinato a Sondrio dove fa il Coadiutore sino al 1952,
quindi va ad Olcio dove rimane fino al 1965.
Don Bernardo CUSINI
Curiosità:
Si acquistano i distintivi della banda
Nel 1933 si registrano alcuni movimenti sul notes (gli altri movimenti sono segnati fino al
1926: “In occasione del servizio prestato alla festa della Madona £ 20,00”).
Risale a questo periodo l’acquisto, da parte del Maestro Francésck, di diverse parti/musiche,
anche impegnative e per vari strumenti: dalla Cornetta, al Trombone, al Piano, al Violino, al
Violoncello, al Sax, al Contrabbasso, al Flauto, all’Oboe e al Clarino: “Il Tango delle Sirene
- Danza Montanara - E’ troppo bello per esser vero!... - Ancòra - Febbre d’Amore Madrigale - Tango del Gufo - Tango dell’Esule - Marù”.
Nei primi anni trenta nella ‘Filarmonica’ entrano nuovi elementi, musicanti che hanno imparato l’arte prestando il servizio militare e che più avanti sono di grande aiuto al Maestro
Francésck.
La parte del leone la fa la famiglia di Clemént con ben tre figli di uno dei fondatori del sodalizio. A Ricàrdo si sono infatti aggiunti nell’ordine i fratelli Bepìn e quindi Isidòro.
Riavviando l’attività, nel 1933 la banda si dota di distintivo - ma forse si tratta di un acquisto imposto dal regime, in quanto nessuno sa di che si tratta - quindi paga vino e altre spese,
ed è registrato un solo introito:
£ 18,00
“1933 - pagato per distintivi
pagato 5 fiaschi di vino
£ 25,00 (...)
£ 12,00
pagato ad Atilio per debito
£ 5,00
pagato i maestri
£ 30,50
pagato a Galli Bepin
£ 20,00”
1933 Ricevuto dal Signor Cogitore
La situazione economica della banda è florida, poiché nel 1933 - si registra, compreso l’a£ 60,44
vanzo: “del denaro in cassa del 1914
Nostro avere
£ 312,91
£ 159,75
Spesa
Resta in cassa
£ 153,16”.
La composizione della banda
fra le due Guerre
Testimonianze affermano che la banda si esibì sino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale,
saltuariamente con una quindicina di elementi, per metà ‘vecchi’ e per metà giovani:
BORMOLINI Giuseppe (Pìpa) (1893-1975) - Clarinetto BORMOLINI Giovanni Maria (Gioanìn da Minìa) (1902-1960) - Basso in Si b -.
ZINI Luigi (Luìgi dala bomba) (1895-1967) - Cornetta MOTTINI Vittorio (Vitorìn) (1894-1980) - Clarinetto
GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975) - Trombone BORMOLINI Giuseppe (Giusèf da Bernàrt d’Angialìna) (1903-1976) - Clarinetto GALLI Agostino (Gusctìn da Tòni) (1905-1976) - Trombone GALLI Riccardo (Ricàrdo da Clemént) (1907-1980) - Basso in Fa GALLI Giuseppe (Bepìn da Clemént) (1911-1986) - Bombardino GALLI Isidoro (Isidòro da Clemént) (1913-1996) - Genis SILVESTRI Filippo (Filìpo da Luìgi da Filìpp) (1908-1990) - Genis GALLI Lodovico (Lodovico da Valentìn) (1906-1957)
GALLI Ernesto (Ernéscto da Valentìn) (1909-1988) - Genis RAISONI Silvio (Sìlvio da Moscìn) (1906-1989) - Trombone ZINI Gaudenzio (Gaudénz) (1911-1976) - Cornetta -
Bepìn da Clemént:
un valido aiuto per il Maestro Francésck
Della ‘Filarmonica di Livigno’, uno dei personaggi chiave è senza dubbio GALLI Bepìn, figlio
del fondatore Clemént.
Dopo aver ricevuto le prime nozioni di musica passatagli da Luìgi Zìn, e dopo aver imparato a leggere le note e
solfeggiare a Pemont sotto la guida del Maestro
Francésck - che spesso si reca a domicilio in località
Ràsia a impartire lezioni di musica a Ricàrdo, Isidòro e allo
stesso Bepìn -, il quartogenito del fondatore Clemént si
specializza a suonare la Cornetta durante il periodo del
servizio militare.
Tornato a casa aiuta il Maestro nell’insegnare musica agli
allievi, avviando alla materia in particolare Giuseppe
CUSINI (Bepìn da Giùli) (1917-1988) e Gildo CONFORTOLA (Gìldon) (1911-1999) con quest’ultimo che
perfeziona l’arte anche lui durante la naja.
Giuseppe GALLI (Bepìn da Clemént).
Esibizioni in forma ridotta
nel periodo bellico
Nel periodo 1939-1945 vengono richiamati alle armi diversi elementi, sì che a Livigno ad
esibirsi in maniera ridotta, ma anche quando la Milizia chiama i musicanti per una qualche
ricorrenza nazionale, rimane metà ‘Filarmonica’:
il Maestro Francesck; Luigi dala bòmba; Giusèf da Minia; Giusèf da Bernàrd d’Angialina; Gusctìn
da Tòni; Sìlvio da Moscìn; Gioanìn da Minìa; Ricàrdo e Isidòro da Clemént.
Ma c’è anche Giovanni ZINI (Gioanìn da Francezìn) (1919-2000) (testimonianza di Elsa SILVESTRI, figlia del Maestro Francesco).
Si ritrovano nella casa di Pemont del Maestro, di sera, nel fabrìck dove il falegname ha preparato appositamente delle panche e sedie in legno.
In questo periodo a Livigno arriva un Novello Sacerdote: nel 1942 celebra la Prima S. Messa
in loco Don Giovanni CUSINI (1915-1977), ordinato il 03.05.1942.
Nel 1944, in autunno, viene festeggiato il 50° di Ordinazione di Monsignor Cirillo VALGOI (1871-1952).
Fine anni Quaranta,
la ‘Filarmonica’ riprende l’attività
Chiusa la parentesi bellica e rientrati a casa i musicanti, la ‘Filarmonica’ riprende l’attività alla
fine degli anni Quaranta-inizio anni Cinquanta.
Dei vecchi musicanti, dopo la Seconda Guerra Mondiale riprendono l’attività, oltre al
Maestro Francésck (1880-1962) - Bombardino BORMOLINI Giuseppe (Pìpa) (1893-1975) - Clarinetto BORMOLINI Giovanni Maria (Gioanìn da Minìa) (1902-1960) - Basso in Si b ZINI Luigi (Luìgi dala bomba) (1895-1967) - Cornetta MOTTINI Vittorio (Vitorìn) (1894-1980) - Clarinetto GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975) - Trombone BORMOLINI Giuseppe (Giusèf da Bernàrt d’Angialìna) (1903-1976) - Clarinetto GALLI Riccardo (Ricàrdo da Clemént) (1907-1980) - Basso in Fa GALLI Giuseppe (Bepìn da Clemént) (1911-1986) - Cornetta GALLI Isidoro (Isidòro da Clemént) (1913-1996) - Genis SILVESTRI Filippo (Filìpo da Luìgi da Filìpp) (1908-1990) - Genis GALLI Ernesto (Ernéscto da Valentìn) (1909-1988) - Genis ZINI Gaudenzio (Gaudénz) (1911-1976) - Cornetta
Una foto della Banda fra le due Guerre (Archivio Elio Galli)
Da sinistra in alto: Riccardo GALLI;Tranquillo GALLI; Ernesto GALLI; Giovanni Maria BORMOLINI;
fila in mezzo: Isidoro GALLI; Giuseppe BORMOLINI; Filippo SILVESTRI; Onorato GALLI;
In basso: Luigi ZINI; Giuseppe BORMOLINI Pìpa; Giuseppe GALLI; M° Francesco SILVESTRI
Anche il Capelàn
insegna musica ai giovani
A questo punto è ancora un prete, il Cappellano Don
Renzo BERETTA (1922-1999) detto al Capelàn che,
dopo l’Ordinazione a Sacerdote in Como il 27.06.1948,
viene subito destinato a Livigno ed inizia a coinvolgere
diversi giovani in molteplici giochi e attività, convogliandoli la sera presso la sua abitazione in zona Osctarìa.
Riguardo la musica, è fra le 8,00-9,30 di sera che il novello Sacerdote insegna le note musicali e fa fare le prove di
solfeggio ai più giovani, scartandone la maggior parte perché secondo lui non predisposti. E questo avviene un
Al Capelàn Don Renzo BERETTA
paio di anni più tardi, quando va ad abitare un po’ più a
sud, ma sempre in zona Osctarìa, dove Rocco SILVESTRI
ha lasciato libero l’edificio del Benefìzi per spostarsi nella casa paterna, là dove ci stava
prima il Capelàn: uno scambio di casa.
Fra i primi a studiare musica ci sono Giuseppe MOTTINI (1926-1964), figlio del fondatore Giacìnto da Giusèf Motìn, quindi Oreste BORMOLINI (1932-1993), anche lui già predisposto all’arte in quanto figlio del fondatore Giusèf da Minìa - Pìpa -, ancora musicante.
Nel periodo in cui a Livigno opera Don BERETTA, cioè fino al 1953, sono più di uno i giovani che si dedicano ad imparare l’arte musicale,‘trascinandosi’ l’un l’altro: è così che Orèscte
convince l’amico Alessandro ZINI (Sandrìno da Damìn da Batiscton) (1934).
A onor del vero bisogna precisare che il Capelàn lascia perdere l’insegnamento della musica, dedicandosi più al canto ed al teatro, probabilmente perché teme che i giovani si dedichino a musiche ‘profane’.
Nota infatti che i musicanti - per altro anche i più anziani - dopo aver effettuato i vari servizi a carattere religioso, con i loro strumenti si recano al ‘Bernina’, all’Alpina’, piuttosto che
al ‘Livigno’, o in uno dei pochi altri ambienti pubblici funzionanti in loco, e lì suonano fino a
notte mazurke, polke ed altri pezzi moderni per la gioia di altri giovani.
Ma non per i loro genitori.
Pertanto, chi intende proseguire nello studio della musica per entrare poi nella Banda, prende lezioni direttamente dal Maestro Francésck, non più nel locale freddo e umido della casa
in sassi al Botarèl, abitata fino a un paio di anni prima dalla famiglia di Agostino GALLI e
Barbara GALLI e quindi da Filippo SILVESTRI, ma in un locale più confortevole della Casa
Parrocchiale.
Le lezioni si tengono nel Bàit dal Preòsct in quanto, dal 1949, lì si è trasferito con tutta la
famiglia il Maestro Francésck a fare il mestiere dei suoi avi: al móni.
Tra l’altro, proprio nel 1949, ma per una sola settimana, torna dall’America a far visita ai
parenti e per le divisioni dei beni, il fratello del Maestro, Giuseppe.
E’ in questo periodo che, oltre a dar lezioni ai giovani pocanzi citati, il Maestro inizia alla
musica il figlio Bernardo SILVESTRI (Pòc) (1925-1985) quindi nell’ordine i nipoti
Aristide (1929-1991), Benedetto (1932-1932-1993) e Sandro (1934-vivente), figli del
fondatore Bepìn da Giusèf Motìn.
Livigno negli anni ‘50 (Archivio Paolo SILVESTRI)
LIVIGNO NEL 1951
Residenti: 1.714.
Sindaco: Francesco LONGA (Terìbal) () e Onorato GALLI (Onoràto da Pomo) ().
Alberghi: 3, con 94 posti letto: ‘Alpina’; ‘Livigno’ e ‘Bernina’.
Affittacamere: 36 posti letto.
Note varie: Livigno non è ancora dotato di acquedotto comunale (i primi tratti verranno costruiti nel 1953) e
non dispone di rete telefonica, attiva inizialmente solo al Passo di Foscagno a servizio della Guardia di Finanza, e
coi primi numeri privati attivati proprio nel 1951 grazie all’interessamento del Curato di Trepalle Don Alessandro
PARENTI (1903-1980), primo numero telefonico del Comune di Livigno.
A Livigno non esistono ancora impianti di risalita: il primo skilift, una manovia con motore a scoppio di seconda
mano proveniente da Monte Spluga, entra in funzione in zona Benefìzi (dov’è ubicato il ‘Valandrea’) per le festività
natalizie del 1953.
Il paese non è ancora raggiugibile d’inverno con autoveicoli da Bormio lungo la S. S. 301 del Foscagno: lo sarà dal
26 Novembre 1952.
Dopo un paio di decenni si festeggia un nuovo
Sacerdote: Don Domenico PERI
Nei primi anni Cinquanta la Banda riprende vigore, in particolare dall’estate 1951 quando,
dopo gli eventi luttuosi delle sette donne perite in paese sotto le slavine del 21 gennaio
1951, dalla Svizzera rientra a Livigno Pietro CASTELLANI Pedrìn da Casctelàn (1900-1988)
che, assieme a Bepìn da Clemént, convincono ancora una volta il Maestro Francésck a riprendere appieno i servizi con la Filarmonica, rinforzata con i più giovani, in particolare con i già
citati Giusèf da Giacìnto, Orescte dal Pìpa, Sandrìno, Gigèla, Arìsctide e Benedét.
Come prima esibizione, oltre alle consuete feste religiose, nel 1952 la ‘Filarmonica’ si esibisce in grande stile per la Prima S. Messa di Don Domenico PERI (1917-1996).
Domenico PERI nasce a Livigno il 16.09.1917, fratello del già citato Don Battista PERI ordinato nel 1932. Entra nell’Istituto Missionario Salesiano ‘C. Cagliero’ di Ivrea (TO), tardi, a
vent’anni. Nel 1942 fa la professione religiosa e dieci anni più tardi, il 29.06.1952, viene ordinato Sacerdote a Monteortone (PD).
Celebra la Prima S. Messa a Livigno il 06.07.1952, presenti oltre al Capelàn Don Renzo
BERETTA e il Coadiutore Don Giuseppe VALGOI, il Superiore dei Salesiani operante a
Sondrio Don Agostino SOSIO.
Ad accoglierlo al Passo Eira alcuni paesani a bordo di carri trainati da cavalli tutti addobbati, con altri paesani che dal ponte Bondio, in testa la Banda, l’accompagnano alla Parrocchiale
per la Benedizione solenne. Il giorno dopo la Banda suona per la Prima S. Messa con i musicanti che guidano quindi il corteo sino alla casa del Novello, dove nella stanza foderata in
legno e liberata dai letti viene servito il pranzo al ristretto gruppo di famigliari, Preti e alcuni invitati.
La Banda nel 1952 (Archivio Giuseppe GUANA)
Sul carro, da sinistra: Luigi, Bernardo, Don Domenico e Don Battista PERI.
(Archivio Marina PERI)
Da sinistra in alto: Giovanni Maria BORMOLINI; Giuseppe MOTTINI; Filippo SILVESTRI;Tranquillo GALLI; Riccardo GALLI;
in mezzo: Giuseppe CUSINI; Alessandro MOTTINI; Isidoro GALLI;
In basso: Luigi ZINI; Giuseppe BORMOLINI; M° Francesco SILVESTRI; Giuseppe GALLI; Oreste BORMOLINI.
C’è anche chi impara a suonare fuori Livigno
Di questo periodo, va ricordato un altro giovane: Achille CASTELLANI (Achìle da
Casctelàn) (1934) il primo a imparare in modo professionale l’arte della musica fuori Livigno,
ma non durante il periodo militare.
Achìle nel 1949/1950 frequenta la scuola d’artigiano di Como presso la ‘Casa della
Provvidenza’, partecipando in serale alle libere lezioni di musica dove impara a leggere le note,
quindi a solfeggiare per poi, durante l’inverno, iniziare a suonare il Genis terzo, il più facile.
Proprio quell’anno Don Osvaldo SIGINARIO costituisce il ‘Corpo Musicale’ della Casa
della Divina Provvidenza’, gruppo bandistico col quale il giovane livignasco si esibisce già
verso la fine inverno/inizio primavera nelle feste religiose.
Anche l’anno successivo Achìle suona con questa Banda diverse volte, partecipando anche
ad una trasferta nel Canton Ticino, a Mendrisio, suonando di sera in occasione della grande processione del Venerdì Santo (per leggere le note ogni musicante ha a disposizione un
lumicino da sistemare presso il leggio).
Una volta tornato a Livigno nell’estate del 1951 non riprende lo studio della musica, anche
perché si assenta di nuovo dal paese per motivi di lavoro, trasferendosi infine a Lugano per
rimanervi dall’estate 1952 al marzo 1955.
Appena rientrato nel paese natìo, più che altro per curiosità, Achìle assiste alle lezioni di
musica del Maestro Francésck, che è alla ricerca di un musicante per il Genis 3°, considerato che Ernéscto da Valentìn diserta da tempo le sue presenze alle prove.
L’anziano Direttore convince il giovane a riprendere a suonare lo strumento anche perché,
oltre alle solite cerimonie religiose, a fine giugno del 1955 sono previsti e festeggiamenti per
il 50° di Sacerdozio del Missionario Padre PEDRANA (1881-1967) meglio conosciuto con
Don Gio Batta e che, oltre ad avere la barba bianca cangiante ed i capelli stranamente neri
corvini, ha il vezzo di fare le prediche in dialetto in quanto ha quasi completamente scordato l’italiano avendo operato per anni in Africa, continente dove, è uso raccontare ai giovani chierichetti, una volta è stato inseguito da un leone sin su una pianta, portandosi
appresso per sempre come ricordo i segni di una graffiata sulla culatta.
Si festeggia il 50° di Don Battista Pedrana
Il 28.06.1955, vigilia del 50° di Don Battista PEDRANA (1881-1967) come accade spesso in vista delle esibizioni più importanti della ‘Filarmonica’, pronto a suonare il giorno dopo,
si presenta Ernéscto.
Achìle a questo punto deve rinunciare all’esordio perché come precedentemente avvertito dal Maestro: “La precedenza la si dà ai vecchi musicanti”.
E così, per soffocare la delusione, il figlio di Pedrìn chiede al
cognato Dino CONFORTOLA (Dìno dal Resìn) (1915-2002)
di poter salire sul campanile a suonare col gruppo preposto
l’Allegrezza con la campàna da plàza. Al momento giusto si
posiziona sulla ‘finestra’ che guarda alla piazza onde poter
sbirciare l’esibizione della Banda ed il successivo cortégio
verso l’albergo di Rocco SILVESTRI aperto al pubblico da un
anno, lo ‘Spoel’, dove è previsto il pranzo di Don PEDRANA
con parenti e autorità, fotografati davanti alla porta trionfante dell’ingresso, compresi i componenti la banda:
Don Battista PEDRANA
Maestro SILVESTRI Francesco (Francésck da Bernàrt dal
Moni) (1880-1962)
BORMOLINI Giuseppe (Pìpa) (1893-1975) - Clarinetto BORMOLINI Giovanni Maria (Gioanìn da Minìa) (1902-1960) - Basso in Si b -.
ZINI Luigi (Luìgi dala bomba) (1895-1967) - Cornetta GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975) - Trombone GALLI Riccardo (Ricàrdo da Clemént) (1907-1980) - Basso in fa GALLI Giuseppe (Bepìn da Clemént) (1911-1986) - Cornetta GALLI Isidoro (Isidòro da Clemént) (1913-1996) - Genis SILVESTRI Filippo (Filìpo da Luìgi da Filìpp) (1908-1990) - Genis GALLI Ernesto (Ernéscto da Valentìn) (1909-1988) - Genis ZINI Gaudenzio (Gaudénz) (1911-1976) - Cornetta
BORMOLINI Oreste (Orescte dal Pìpa) (1932-1993) - 2° Clarinetto ZINI Sandro (Sandrìno) (1934-vivente) - 3° Clarinetto Alcuni mesi dopo, quando il giovane CASTELLANI rientra da un periodo lavorativo effettuato in Svizzera, il Maestro Francésck con la collaborazione determinante di Bepìn da
Clemént riesce a convincere Achìle a rientrare in banda a suonare, promettendo di dargli in
uso il suo strumento: la Cornetta, l’unica con i tasti zigrinati.
Approfittando del fatto che Achìle ha studiato a Como, Francésck si informa anche sui pezzi eseguiti in quella città, così reperisce nuovi fascicoli di musiche religiose (Corpus Domini, Madonna di
Crea, Beata Vergine, Santa Rita etc.) allo scopo di arricchire il repertorio della ‘Filarmonica’.
29.06.1955 foto di gruppo davanti all’albergo ‘Spöl’ per il 50° di Padre PEDRANA (Archivio Sofia SILVESTRI)
Della Banda, da sinistra, si riconoscono: Sandro ZINI; Giuseppe BORMOLINI; Giuseppe GALLI; M° Francesco SILVESTRI; Ernesto GALLI; Isidoro GALLI; Riccardo GALLI; Oreste BORMOLINI; Luigi ZINI;
Curiosità: una sciacquata agli strumenti
prima di riprendere l’attività
Una delle tradizioni dei musicanti di Livigno, prima di riprendere l’attività in vista della prima
esibizione pubblica, la Prima Comunione, concomitante con la festività dell’Ascensione, è
quella di ripulire materialmente Tromboni, Cornette, Clarini, eccetera.
Una volta recuperati gli strumenti - alla Sckolìna véglia piuttosto che al Botarèl - i componenti della Banda vanno ad accogliere i comunicandi ed i loro padrini presso l’Asilo in località Osctarìa incamminandosi lungo il sentiero che dalla Casa Parrocchiale porta al Benefìzi.
Pochi metri dietro al Botarèl incontrano una fontana, dove si fermano a lavare gli strumenti, fermi da alcune settimane e nei quali potrebbero aver trovato alloggio ragni o altri insetti e impurità.
Gli allievi seguono con attenzione i gesti dei più anziani, stando ben attenti a non immettere troppa acqua nello strumento, ma comunque sufficiente per ripulire tutti gli intersizi ed i cilindri, acqua da far defluire totalmente per evitare possibili ‘boati’ durante un’esecuzione.
Un altro sistema escogitato successivamente dai musicanti per ripulire gli strumenti dalle
incrostazioni interne - dai residui di saliva principalmente - è quello di versarvi dentro del
saròn èjì (siero del latte acido).
Una nuova età
dell’oro per la Banda
Gli anni Cinquanta-Sessanta rappresentano la seconda età dell’oro per la Banda, con sovvenzioni anche da parte di vari Enti, fra cui il Comune.
Questo accade perché all’interno del Direttivo della Banda ci sono personaggi che hanno
una forte influenza sulle autorità.
Pietro CASTELLANI (Pedrìn da Casctelàn) (1900-1988), Presidente della Filarmonica, è
anche il Segretario della locale sezione della Democrazia Cristiana, partito che in quel
momento a Palazzo Chigi ha un valtellinese molto importante: il Ministro delle Finanze Ezio
VANONI (1903-1956) inventore dell’I.G.E., imposta precedente l’I.V.A..
Dai documenti ritrovati nell’archivio Pietro CASTELLANI, sono registrate:
“9-6-1955:
Entrate
£ 85.830
Zanolari
10.000
Gioventù Livigno
5.100
Com. Martini
1.000
Rainoldi
5.000
Oberti
2.000
Comune
20.000
Naturalmente sono indicate anche le Uscite:
42.000
Strumenti
Strumenti e rip(arazioni)
45.000
1.170”.
il tutto per un debito
Sullo stesso foglio sono riportati altri conti in ordine cronologico con questi totali:
“1956
Entrate £ 57.075 (di cui 10.000 dalla Banca Picc e da Silvestri Giuseppe Moni
offerte
30.900
Uscite
8.430”.
Il Maestro Francesco
chiude la sua lunga carriera
Nel 1957 si conclude la lunghissima carriera del fondatore e benemerito Direttore del
‘Corpo Musicale di Livigno’ Francésck da Bernàrt dal Moni: non insegna praticamente più, e
l’ultima voce che lo riguarda è proprio del 1957:
“1957 Entrate £ 42.495 (quasi tutti raccolti tra i soci e sostenitori)
Uscite £. 23.600 (di cui: pasto S. Rocco 3.500; a Silvestri Fr. 10.000)”.
Ad aiutarlo e sostituire spesso l’anziano Maestro nella direzione della banda è Bepìn da
Clemént, e per le lezioni si usufruisce di un nuovo locale:
“1958
Entrate
Ascensione
Uscite
lampadine
p. Pagato libri
“ ance e bocchini
13.2.58 pulizia locale
pag. Mottini refezione
ott 58 pulizia
£ 6.800 (unica voce)
305
14.445
8.700
700
2.300
1.000
27.450”
1956 si suona per la Prima Comunione (Archivio Achille CASTELLANI)
Musicanti effettivi
e allievi con strumento
Quando il Maestro Francesco SILVESTRI cessa la sua attività di Maestro la Banda conta su
un buon numero di musicanti, che nel 1957/’58 è così composta, da come si desume da un
libero foglio ritrovato e che fa un riassunto dei presenti:
“Musicanti Effettivi
1. BORMOLINI Giuseppe Minia (Pìpa) (1893-1975) - Clarinetto 2. BORMOLINI Giovanni Minìa (1902-1960) - Basso in Si b 3. BORMOLINI Oreste (Orescte dal Pìpa) (1932-1993) - Clarinetto -
4. GALLI Giuseppe fu Clemente (Bepìn da Clemént) (1911-1986) - 1a Cornetta 5. GALLI Riccardo (Ricàrdo da Clemént) (1907-1980) - Basso in Fa 6. GALLI Isidoro (Isidòro da Clemént) (1913-1996) - 2° Genis 7. GALLI Tranquillo (Tranquilìn) (1900-1975) - 1° Trombone 8. SILVESTRI Filippo (Filìpo da Luìgi da Filìpp) (1908-1990) - 3° Genis 9. ZINI Gaudenzio (Gaudénz) (1911-1976) - 2a Cornetta Allievi con strumento
1. BORMOLINI Luigi di Battista (Gigèla) (1937) - Cornetta 2. CASTELLANI Achille (Achìle da Casctelàn) (1934) - Cornetta 3. CASTELLANI Giuseppe (Giusèf da Casctelàn) (1941) - Cornetta 4. MOTTINI Giuseppe di Giacinto (Giusèf da Giacìnto) (1926-1964) - Bombardino 5. MOTTINI Aristide ( Arisctide da Bepìn) (1929-1991) - Bombardino 6. MOTTINI Benedetto (Benedét da Bepìn) (1932-1993) - Clarinetto 7. SILVESTRI Bernardo di Francesco (Pòc) (1925-1985) - Cornetta 8. ZINI Sandro (Sandrìno) (1934-vivente) - Clarinetto 9. BORMOLINI Egidio (Egidio da Crapìn) (1926-1999)- Piatti e Cassa -”.
A proposito di suonatori parenti, nel 1957 sono sempre attivi i tre figli del fondatore
Clemént, ed i due figli di Minìa; come nuovi allievi si registrano due coppie di fratelli: Arisctide
e Benedét da Bepìn e Achìle e Giusèf da Casctelàn
Non suona più dal 1956 Ernèscto da Valentìn mentre a questo punto il più giovane componente la banda è Giusèf da Casctelàn (1941), che ha imparato a leggere la musica ed a solfeggiare in Seminario a Como nel triennio scolastico 1953/’54 e 1955/’56 e che, una volta
tornato a casa, è subito ingaggiato dal Maestro Francésck a far parte della Banda per suonare la Cornetta.
1957: L’elenco dei Musicanti e Allievi (Archivio Pietro CASTELLANI)
Viene ingaggiato un nuovo Maestro
Nel Maggio 1957 Bepìn da Clemént, sapendo che non dirige più la Banda di Bormio, contatta l’ex Maestro della ‘Filarmonica Bormiese’ Ernesto CANCLINI, che così lascia scritto
sul suo “Memoriale”:
“(...) Nel maggio del 1957 ero a
lavorare per Ciano Pozzi a fare
mattoni: ed è venuto il
Presidente della Musica di
Livigno a prendermi, e sono
andato a cambiarmi a casa e
siamo partiti.
Aveva molta premura.
E così, ho trovato subito il mio
lavoro... facevo scuola di Musica
alla sera, di giorno mettevo in
ordine la scuola di musica e verificare tutte le parti di Musica che
interessavano: facevo anche il
Negoziante di pelli facevo alcuni
giri a Livigno poi a Trepalle, poi
mi chiamavano a fare Macelleria
indi Privati.
Alla sera sempre il mio impegno
continuo: eravamo d’accordo 4
sere alla settimana, io invece
facevo scuola tutte le sere; avevo
troppa Passione, e mi pagavano
per 4 sere, ero d’accordo così...
(...)”.
Maggio1957, viene ingaggiato Ernesto CANCLINI
(Archivio Livio CANCLINI)
Ernesto CANCLINI
Ernesto CANCLINI (Motti) (1902-1990), si avvicina alla musica nell’autunno 1919 prendendo lezioni dal Maestro Eusebio CANCLINI (1862-1943) di Piatta (più tardi dal Maestro
Enrico MASSACCESE direttore della ‘Filarmonica Bormiese’).
Chiamato alle armi il 1° Febbraio 1923, riesce a farsi destinare a Belluno dove c’è già il paesano Oreste LUMINA che lo aiuta a inserirlo nella Banda Militare dove di sera, invece di
andare in libera uscita coi commilitoni, se ne sta in caserma a studiare musica ed a trascrivere partiture, sì che quando viene congedato a fine febbraio del 1924 le consegna al contentissimo Cesare RINI.
Anche l’Arciprete chiede a Motti di dividere le parti per l’Organo della Chiesa, poi strumenta la musica scrivendo parole e musica battuta per battuta per le 32 componenti del
Coro, quindi per Natale scrive la ‘Pastorale dormi non piangere’ per tutta la Banda.
Nel 1925 gli viene ordinato di formare la fanfara fascista, così di giorno lavora come muratore alla costruzione della Latteria, la sera per 5 ore impartisce lezioni di musica, all’inizio
a 7 musicanti quindi arriva a prepararne 32 facendo scuola dall’autunno e sino al Venerdì
Santo senza ricevere compensi.
Dal 1930 e per due anni gestisce col cugino una macelleria, ma la gente non paga: marca e
basta; così Motti ritira la licenza e va avanti da solo, raccogliendo anche pelli di vari animali,
domestici e selvatici, da rivendere alle garberie di Tirano, Sondrio o del vicino Tirolo.
Nel 1938, dopo la morte del M° CANNELLA avvenuta il 18.12.1937, CANCLINI è Maestro
della ‘Filarmonica Bormiese’.
Il 28.10.1938 viene premiato da Rino LAMBERTENGHI col diploma di medaglia d’argento
per aver fatto parte per 25 anni consecutivi di un complesso musicale dopolavorista.
Il 21.09.1947 il ‘Complesso di Bormio’, a Chiavenna, si classifica 1° nel ‘Concorso Provinciale
Bande Musicali’ durante la Giornata dell’E.N.A.L. (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori)’,
giusto quando il sodalizio riprende l’attività dopo la parentesi della Seconda Guerra
Mondiale. Nel 1951, dopo une breve periodo in cui la Banda è diretta dal M° Mario TESTORELLI di Valfurva, per tutto il mese di giugno la Banda con Motti si esibisce anche in serate
danzanti al Salone delle Terme: per raccogliere fondi ed autofinanzarsi.
Seguono un paio di anni ‘difficili’, quindi CANCLINI dirige il gruppo formando nuovi allievi
sino al 1957.
Una volta giunto a Livigno, il nomignolo del Maestro da Motti si trasforma in Mutti, e solo
così tutti lo riconoscono; oppure anche col soprannome Mèrlo, nome di battaglia da partigiano.
Ernesto CANCLINI dirige la banda Bormio (Archivio Livio CANCLINI)
Si compra legna e si va a Isolaccia
Sempre sul libero foglio dove sono elencate le poche entrate ed uscite, si notano elementi importanti:
“1959
Entrate
Da Don Giovanni
20.000
dal Comune
50.000
£ 70.000
Uscite
quintali 2 legna x15
£ 3.000
Trasporti Isolaccia
8.000
a Beppìn per Maestro
20.000
strumento per Sandro
22.850
al maestro a Bormio
10.000
“ a Livigno
5.000”
Vino in diverse volte
2.400
metodi
6.400
£ 77.650”.
Emerge un particolare da questo resoconto: la Banda compra uno strumento per Sandro.
Da come si rileva da un conto pagato si tratta di un Bombardino:
“G.Villani strumenti musicali Milano
18/7/59
“Egr. Sign. Castellani Presidente
Corpo Musicale Livigno
£ 22.000
1 Bombardino fusto completo nuovo e macchina come nuova
Bocchino moderno per Contrabbasso Si b
850
£. 22.850”
Totale
Il Bombardino è per Sandrìno ZINI che, dopo aver subìto l’amputazione della mano destra
in un incidente occorsogli l’inverno precedente mentre lavorava allo sgombro della neve al
Passo Foscagno, non riesce più a usare correttamente il clarinetto. Convinto dall’amico
Orescte a riprendere a suonare, il Bombardino è lo strumento che si rivela ideale per rientrare in Banda.
Anche la voce “Trasporti a Isolaccia” non a caso: infatti è proprio l’ormai ex Direttore della
Banda bormina Ernesto CANCLINI che la sera del 29.06.1959 - il giorno dopo l’Ordinazione
a Como da parte del Vescovo Mons. Felice BONOMINI -, a Isolaccia dirige il corpo bandistico
di Livigno per festeggiare l’arrivo di un Novello Sacerdote: Don Lino URBANI.
Concerto a sorpresa per Don Lino URBANI
A fine giugno del 1959 nella frazione della Valdidentro per la verità celebrano la loro Prima
S. Messa due Novelli: Don Tullio VIVIANI e Don Lino URBANI.
In quanto non è ancora stato convocato il Concilio Vaticano II°, non è possibile la concelebrazione della loro Prima S. Messa, per cui Don Tullio la celebra alla mattina mentre Don
Lino la sera.
Il motivo per cui il gruppo di suonatori di Livigno si esibisce per Don Lino URBANI
(1933) è perché si sa che è destinato a reggere la Coadiutoria di San Rocco, quindi una
buona parola ce l’ha messa anche il livignasco Don Giovanni CUSINI (1915-1977), Parroco
della frazione dal 1954.
La Banda fa una sorpresa a Don Lino, attendendolo sul piazzale della Chiesa di Isolaccia e
salutandolo con musiche festanti al termine della celebrazione della Prima S. Messa ed
accompagnandolo verso casa.
Parte dei musicanti si recano poi a cena nel vicino ristorante di Ida GIACOMELLI, mentre
altri componenti vengono invitati a cenare dall’ex paesano Agostino MOTTA (Gusctìn Mota)
(1895-1970), il quale li intrattiene sino a notte fonda per conoscere nuove da oltre
Foscagno.
Naturalmente la Banda accoglie festosamente Don Lino anche quando fa la sua entrata a
Livigno in veste di Coadiutore a San Rocco, dove si ferma dal 1959 al 1966.
29.06.1959, si festeggia Don Lino URBANI (Archivio Don Lino URBANI)
Un rinforzo da Bormio
per ripartire con il ‘Corpo Musicale’
Il Maestro Ernesto CANCLINI nel 1958 si trasferisce a Livigno con la moglie Gelsomina
VALGOI (Mìna) (1916-2010) - che lavora al ‘Lanz’ come guardarobiera e cameriera ai piani
- ed il figlio Livio (1950), risiedendo al Crojàl nella casa di Giuseppe GUANA (Bepìn dal
Guàna) (1923-1996).
Pochi mesi dopo il suo arrivo a Livigno, mentre fa il giro del paese a ritirare pellame di animali, Mutti capita nella macelleria di Sergio CANCLINI (1936).
Sergio nel 1958 ha rilevato in gestione la macelleria precedentemente mandata avanti dai
BOSCACCI, ubicata a fianco della filiale della banca ‘’Piccolo Credito Valtellinese’ ed al
negozio di articoli sportivi e souvenir La Botìa nòa del proprietario dello stabile, Bepìn da
Giùli.
Il M° Mutti invita il compaesano ad entrare nella Banda di Livigno perché sa che si tratta di
un valido musicante: ha imparato a suonare il trombone sotto la sua direzione quando aveva
12 anni, ed è figlio d’arte in quanto il padre Giacinto a Bormio suona il Basso in Fa nella
‘Filarmonica Bormiese’, della quale fanno parte anche i fratelli di Sergio, Diego e Giuseppe,
che suonano rispettivamente il Genis e la Cornetta.
CANCLINI si lascia convincere ed accetta la proposta di suonare a Livigno, dando fiato al
Bombardino - per la verità un po’ squassato - di proprietà del ‘Corpo Musicale’.
Curiosità:
‘(...) al m’è töit fór la mìa vàca da sctàla!’
Il Maestro Mutti non è proprio ben visto in paese per i suoi trascorsi da partigiano: in loco
verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, assieme ad altri commilitoni, passa in rassegna
le varie abitazioni a procacciare cibo per i partigiani, vitelli, mucche, latticini in particolare,
promettendo che la merce in seguito verrà pagata dai responsabili - il che non avviene -.
Inevitabilmente, alla prima esibizione per la festa di ‘San Rocco’ della Banda diretta da Mutti,
l’anziana Maria Margherita BORMOLINI (Basctiàna) (1888-1970), interpella così Pedrìn da
Casctelàn mentre sta raccogliendo il solito obolo per la Banda:
«Ci vàsc a tör su per cì?».
«Per la musica».
«C’él ch’él àsan via ià?».
«Fét plàn, ca no ‘l va séntia: le ‘l Maèsctro da musica».
«Ci ca al ma n’ìn fè a mì: al mè töit fór la mìa vàca da sctàla».
Altri paesani commentano: «Sa lé per la musica, iora per quél gi ‘l dèi...».
Si ricostituisce
il ‘Corpo Musicale di Livigno’
Per rilanciare la Banda si pensa anche alla costituzione di un ‘Corpo Musicale di Livigno’ a
sostituire la vecchia ‘Filarmonica’, per cui nascono:
“Comitato D’onore
Rev. Don Lorenzo Pegorari Parroco Prevosto (1917-1987)
“ “ Lino Urbani Coadiutore (1933)
Ingegner Vittorio Vittadini (Sindaco di Livigno) (1909-2002)
Canclini Ernesto Maestro Musica (1902-1990)
Bormolini Giuseppe Minìa vecchio musicante (1893-1975)
Galli Giuseppe fu Clem “ (Bepìn da Clemént) (1911-1986)
1960: si costituisce
il ‘Corpo Musicale
Livigno
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
Comitato effettivo
Bormolini Guido (Bepìn da 14) (1911-1993) Presidente
“ Lorenzo Vice “ (Lorénz da l’Archét) (1923-1995)
Cusini Bernardo grant (Bernàrt dal Grànt) (1902-1960)
membro
Silvestri Rocco “ (1919-1992)
Bormolini Battista Olta “ (1926-1995)
Castellani Pietro Segretario (1900-1988)
Zini Beppo (Bèpo da Francèzìn) (1911-1990)
Guido Bormolini (Bepìn da 14)
I componenti la Banda
Sul retro dello stesso foglio libero figurano i
suonatori del momento:
Elenco Musicanti effettivi
1 Bormolini Giuseppe Minìa (Pìpa)
(1893-1975)
2 “ Giovanni “ (1902-1960)
3 “ Oreste “ (1932-1993)
4 Galli Beppìn fu Clemente (1911-1986)
5 “ Isidoro “ (1913-1996)
6 “ Riccardo “ (1907-1980)
7 Zini Gaudenzio (1911-1976)
8 Galli Tranquilin (1900-1975)
9 Silvestri Filippo (1908-1990)
allievi con strumento
1 Mottini Giuseppe di Giacinto (1926-1964)
2 “ Aristide (1929-1991)
3 “ Benedetto (1932-1993)
4 Zini Sandro (1934)
5 Castellani Achille (1934)
6. Castellani Giuseppe (1941)
7 Silvestri Bernardo Moni (1925-1985)
8 Bormolini Gigela (1938)”.
Anche i giovanissimi studiano musica
Per garantire un futuro alla Banda sin dal 1959/’60 viene avviato un corso allievi, differenziato per tariffe:
“Entrata £ 100”, mentre quelli più grandicelli versano “Entrata £ 200
“Nota Dei Allievi Musicanti (Scolari)
1 SILVESTRI Giancarlo (1953)
2 “ Claudio (1952)
3 CANCLINI Livio (1950)
4 BORMOLINI Amabile (1951)
5 CUSINI Maurilio (1953)
6 GALLI Ido (1951)
7 GALLI Fedele (1949)
8 FIORA Fausto (1951)
9 GALLI Giuseppe (1950)
10 CUSINI Felice S. R. (San Rocco) (1950)
11 RAISONI Giuseppe (-vivente)
12 GALLI Marco S. R. (1948)
13 GALLI Renzo S. R. (1950-2006)
14 GALLI Ubaldo (1947-1990)”.
1959: nuovi Allievi
Musicanti (Archivio
Pietro CASTELLANI)
Prime lezioni
di marcia agli
allievi
(Archivio Livio
CANCLINI)
Fra questi allievi, dove per la prima volta si notano tre giovani provenienti dalla frazione di
San Rocco -fra i quali vanno anche citati SILVESTRI Massimino (1949); GALLI Erminio
(1949-2007); LONGA Gianvittorio (1949-2008), che però abbandonano quasi subito le
lezioni: non arrivano al punto di suonare uno strumento.
Il motivo per cui c’è chi abbandona l’attività è perché, ogni volta che ci si reca a studiare
musica, c’è chi si diverte a mògliarli nella neve d’inverno, o nelle fontane d’estate.
In ogni caso, a proseguire, quindi poi a suonare effettivamente e per un certo periodo di
tempo nella Banda, fra questi allievi elencati ci sono solo Ubaldo da Ricàrdo da Clemént; Livio,
il figlio del Maestro Mutti; quindi i fratelli Fedele e Ido da Bepìn da Clemént.
Riguardo le lezioni, che si svolgono nei locali della Sckolìna véglia di fronte all’edificio che
ospita l’attuale Scuola Primaria di 1° grado ‘Centro’, in una parte del libretto riguardo il
1960 recita:
“30 aprile
Si fissa per la scuola Martedì e Sabato tutti gli anziani e gli allievi tutte le sere con
questo orario dalle 9 alle 10,30-”.
Si riparano gli strumenti
Visto e considerato che gli strumenti sono datati e logori, con l’avvento del nuovo Maestro
si fa un
“Elenco Strumenti Musicali Destinati Alla Riparazione Generale Alla Ditta
Giuseppe Villani’ (Milano)
N 1 Clarino Prop. Cusini
Giuseppe
“ 2 “ Scuola
“ 2 “ Scarti non Completi
N 4 Cornette
“ 2 Flicorni
“ 3 Genis
“ 3 Tromboni tenori
“ 1 Bombardino
“ 1 Basso in fa
“ 1 Basso sib
N 1 Pompa del trombone
cantabile da riparare la molla
ecc. (...) si prega utilizzare
tutto. Come per il passato.
Con Stima
Il Comitato
Bormolini Guido
Silvestri Rocco
Bormolini Battista”
Si fa un elenco degli strumenti da riparare
(Archivio Pietro CASTELLANI)
La riparazione comporta una spesa di 155.580 Lire, come da conto datato 08.04.1960, lavori per i quali con un vaglia del 21.04.1960 sono stati date in acconto 50.000 Lire.
Villani in persona si lamenta del ritardo del mancato saldo:
«“Milano 7/5/60
Egr. Sign. Castellani;
scusi il ritardo nello scrivere ma sempre molto preso nel lavoro.Ricevuto vaglia L. 50.000 in acconto e ringrazio.Ora a distanza di 30 giorni dalla consegna degli strumenti riparati sarei gentilmente a pregarla se volesse interessare presso codesto Corpo Musicale per il saldo della
fattura in Suo possesso.Come Lei benissimo sa e forse meglio di Lei il Signor Canclini ho anch’io i miei impegni; dato il lavoro che spero siete stati soddisfatti e avendo fatto del mio meglio per
accontentarvi anche Voi siate così gentili nell’esaudirmi.
Speranzoso in un Vostro sollecito interessamento distintamente saluto e ringrazio
G. Villani”».
(In risposta, data 23.05.1960, viene effettuato un vaglia di 60.000 Lire).
Si cercano fondi per la Banda
Come accaduto con la costituzione della ‘Filarmonica’ nel 1911, ed in questo caso per andare incontro alle ingenti spese di riparazione degli strumenti musicali della Banda, oltre che
per l’onorario del Maestro, anche con la ricostituzione del ‘Corpo Musicale di Livigno’ si
cercano fondi attraverso una sottoscrizione di soci onorari:
«“Il ricostituito comitato Corpo Bandistico di Livigno, di fronte alla spesa per riparazione strumenti, maestro, beretti divise ecc. ha lanciato l’idea di fare un buon
numero di soci onorari che con un contributo aiutino a pagare le spese come sopra.
Si vuole quindi nutrire fiducia che anche la S. V. accetti, e quindi offra il suo obolo
per questo scopo.
Le offerte vanno consegnate al Presidente Bormolini Guido o al Presidente D’Onore
Rev. Don Lorenzo Pegorari Prevosto.
Ringraziando sentitamente
distinti saluti
Per Comitato Marzo 1960”».
I musicanti versano la quota di iscrizione
Come quote di iscrizioni dei musicanti - 3.250 £, di cui 250 per il metodo, ne vengono raccolte 26:
“RAISONI Gino di Silvio (1943) 3.250
LONGA (Vincenzo) di Onorato (1949-2007) 250
GALLI Pino di Giusto (1942-1989) 250
BORMOLINI Luigi di Fr. Po (1944-1977) 250
BORMOLINI Egidio Minìa (1943) 3.250
BORMOLINI Battista Olta (1926-1995) 3.250
CUSINI Giuseppe di Nepomoceno (1940-2011) 250
PEDRANA Domenico fu Luigi (1938)
ZINI Luigi di Beppo (1946-1996) 3.250
PRADELLA Angelo (1935) 3.250
MOTTINI Aristide (1929-1991) 3.250
ZINI Sandro (1934) 3.250
SILVESTRI Fratelli di Ernestino 250
.... 250
CASTELLANI Giuseppe (1941) 3.250
BORMOLINI Luigi di B. (1938) 3.000
“ Egidio (1926-1999) 3.000
CASTELLANI Achile (1934) 3.000
MOTTINI Benedetto (1932-1993) 3.000
CUSINI Giuseppe di B.(1940-2011) 3.000
BORMOLINI Oreste (1932-1993) 3.000
CUSINI Mario (Marco?) (1945) 250”
Di questo elenco, come nomi di nuovi allievi che per un certo periodo suonano, vanno
segnalati: Egidio BORMOLINI (Egìdio dal Pìpa) (1943) - Clarinetto -, coinvolto dal fratello Orèscte come pure poco tempo dopo lo segue un altro fratello: Battista (Batìscta dal
Pìpa) (1946) - Genis -; Guido GRAGGI (1948); (1946-1996) Luigi ZINI (Luigìno) (19461996) - Tamburello - figlio dell’ex Presidente del sodalizio Bèpo e nipote del fondatore
Francezìn, seguito poco dopo dal fratello Franco (1949) - Genis - e alcuni mesi più tardi da
Enrico SILVESTRI (Enrìco da Begniamìno) (1947) - Genis -.
Ma va anche segnalato Marco CUSINI (Màrco da Giulìn da Giàcom) (1945-vivente) - Basso
in Si b, coinvolto dall’amico Ubaldo e che rileva lo strumento di Gioanìn da Minìa appena
deceduto (1960).
Le lezioni inizialmente si svolgono in Casa Parrocchiale, al piano superiore, quindi poco
dopo al piano terra, nella Sctùa di Vijìn.
Si chiedono soldi anche
a Padrini e genitori del Comunicandi
Si cercano soldi anche da padrini e genitori del comunicandi, inviando agli stessi una lettera scritta a macchina su carta e busta intestate preparate allo scopo:
«“Corpo Musicale di Livigno
Livigno - tel. 95925
Livigno lì 20.5.60
Gentilissimo Padrino e famiglia,
ci permettiamo distirbare le SS.VV.
per comunicare che è stato nuovamente fondato il Corpo Musicale di
Livigno, il quale, per meglio festeggiare il giorno della Prima
Comunione del Vostro Piccolo, interverrà per allietare, nel migliore dei
modi, la Vostra e bella memorabile
giornata.
Rivolgiamo per ciò alle SS.VV. un
caldo appello, sicuri che vorrete contribuire, potendo così aver modo di
dire di aver, quale che sia l’offerta,
avuta parte nelle forti spese di sistemazione e di adeguamento del
nostro sodalizio.
Con vivi ringraziamenti.
P. IL COMITATO
Castellani Pietro
Livigno
Segretario”».
20.05.1960, si chiede un contributo a Padrini e famiglia
(Archivio Pietro CASTELLANI)
Curiosità: Non si suona a serate e nozze
senza autorizzazione preventiva...
I musicanti, visto che gli strumenti sono stati sistemati a nuovo, devono sottoscrivere un
documento per garantire un corretto uso dello strumento stesso, che è sempre di proprietà della Banda:
“CORPO MUSICALE DI LIVIGNO
Il sottoscritto.......riceve in consegna dal Comitato del Corpo Musicale lo strumento..... e s’impegna a tenerlo con i dovuti riguardi ed in ottimo stato. Alla
riconsegna dello strumento stesso, se il Comitato dovesse riconoscere che lo
strumento stesso è stato
tenuto con negligenza,
s’impegna a farlo riparare
o pagare le spese di riparazione. S’impegna altresì
a usarlo a domicilio per
imparare e affiatarsi, ma
per nessun motivo intervenire a serate, nozze,
ecc., con detto strumento, senza autorizzazione
del Presidente o del
Maestro.
Livigno li, ......
IL CONSEGNATARIO...”.
1960, musicanti e strumenti (Archivio Pietro CASTELLANI)
A firmare questo documento
sono:
Bormolini Oreste (1932-1993) - clarino con doppia chiave Galli Riccardo (1907-1980) - Basso in fa Mottini Giuseppe di Giacinto (1926-1964) - Bombardino Mottini Aristide (1929-1991) - Bombardino Zini Sandro (1934-vivente) - Bombardino Castellani Giuseppe (1941-vivente) - Cornetta Silvestri Bernardo (1925-1985) - Cornetta Bormolini Luigi di Battista (1938-vivente) - Cornetta Bormolini Egidio fu Giuseppe crapin (1926-1999) - Gran Cassa Cusini Giuseppe di B. (1940-2011) - Basso in si bemolle Raisoni Gino di Silvio (1943) - Trombone -”.
Il Direttivo anticipa 30.000 Lire
Visto che di soldi non ne sono stati raccolti a sufficienza, ad anticiparne per il saldo del debito alla ‘Villani’ concorrono i componenti il Comitato:
“Per pagamento strumenti
15.5 (1960)
versati Bormolini Guido
10.000
“ Bormolini Lorenzo
10.000
10.000
“ Cusini Bernardo
da ritornare
£ 30.000”.
Anche Enti ed Onorevoli
sovvenzionano la Banda
Si mobilitano anche diversi privati a concorrere a coprire le spese, e ci sono quindi le consuete esibizioni, compreso un matrimonio a Trepalle, dove in tutto si racimolano altri fondi:
“quote iscrizioni
56.650
(quelle dei soci musicanti citati prima, e quindi offerte di privati)
da Silvestri Luigi S. Rocco
10.000
offerte 1a Comunione
3.900
N. N.
50.000
Ditta Maspes
1.000
Raccolte Corpus D.
12.000
“ da Cus. Bernar
13.145
5.750
altre 1 Comunion
10.000
Dem. Cristiana Sond.
10.000
Sposi Trepale
Ban
7.200
Don Giov. Cusini
1.000
On.Valsecchi
10.000
(totale)
190.845
Uscite
Ditta Villani in 3 volte
vino in diverse volte
Ditta Bollati
“ “ e trasporto
Sidol
(Totale)
150.000
1.500
4.700
4.500
300
161.000”.
Curiosità:
si festeggia il matrimonio di Riccardo CANTONI
La mattina del 18.06.1960 la famiglia di Cirìlo del Gamèla (1900-1980) si reca a piedi a Somarìn
e fa ingresso nella casa di Pomo del Cozéir (1887-1976) dov’è prevista colazione delle due famiglie, che poi s’incamminano verso la Parrocchiale di Sant’Anna dove il Curato Don PARENTI
celebra il matrimonio di Ricàrdo de Cirìlo (1931-1994) e Giùlia de Pomo (1939). Conclusa la S.
Messa e lo scambio di anelli, il corteo si dirige verso la casa dei suoceri di Giulia a Campàcc
dove si consuma il pranzo a base di ravioli preparato dalla sorella della zia di Ricàrdo, Virgìnia.
Ad attendere i felicemente sorpresi sposi ci sono alcuni musicanti della Banda che intonano musiche per l’occasione: li ha convinti a suonare Lorénz da l’Archét, amico di Ricàrdo, che
versa un obolo al sodalizio del quale è consigliere: “da Lorenzo Bormolini contributo
degli sposi Cantoni Cirillo Trepale”.
Conti approvati con un debito di £ 136.880
Nel Direttivo del 29.06.1960 il Segretario CASTELLANI presenta i dati di Bilancio - da calcolare sommando i 3.805 Lire di attivo registrati al 31.12.1959 -:
“Totale attivo
£ 210.295 (...)
161.000
Totale (+)
£ 49.295
Vanno però calcolati debiti residui ancora da pagare:
“per Berretti
£ 37.000
Per Galli Giuseppe Lanz, per spese, e assicurazione Maestro e telefonate a
£ 94.000
tutt’oggi
Residuo strumenti riparati a Milano
£ 5.000
Più c’è £ 10.000 ciascuno Bormolini Guido, Bormolini Lorenzo e Cusini
£ 30.000
Bernardo da ritornare
Per spese Postali a Castelani
£ .325
£ 20.000”.
Dobbiamo pagare ancora al Maestro
E’ così che il Direttivo, il 29-6-1960, stabilisce: “Adunanza in una sala Albergo Lanz.
i componenti il Comitato Corpo Musicale di Livigno, visto e considerato i conti
presentati dal Segretario vengono approvati con un debito di L. 136.880 al quale
si farà fronte col contributo offerto dal Comune e eventuali; si decide per
Domenica a San Rocco. I presenti firmano il presente come reale e veritiero.
Bormolini Guido (Bepìn da 14) (1911-1993)
Bormolini Lorenzo (Lorénz da l’Archét) (1923-1995)
Bormolini Battista (Batìscta da l’Olta) (1926-1995)
Zini F. Giuseppe (Bèpo da Francezìn) (1911-1990)
Galli Giuseppe (Bepìn da Clemént) (1911-1986)
Castellani Segretario (Pedrìn da Casctelàn) (1900-1988)”.
La sera stessa il Presidente versa un’offerta: “Beppin Bormolini 150 (£.)
Soldi anche dal Bim e dalla Democrazia Cristiana
A questo punto tutti si attivano a cercare soldi per coprire il debito di bilancio, ed un ruolo
determinante per riceverli da Enti pubblici lo svolge il Segretario sia della Banda che della
Democrazia Cristiana locale Pedrìn da Casctelàn il quale, dopo aver ricevuto 10.000 Lire
dalla sede provinciale del Partito della D. C. e altrettanti dall’Onorevole Athos VALSECCHI
(1919-1985) per la prima volta stanziati dal BIM (Bacino Imbrifero Montano) - vedere paragrafo successivo -, riceve altri soldi di una certa entità:
10.000
“Da On. Buzzetti
Da Banca Piccolo Credito V.
25.000
Da Battista Olta offerte Gioventù Maschile 12.000 (...)”.
Inviti per la rifondazione del ‘Corpo Musicale’
I soldi raccolti dai vari Enti citati riguardano il momento dei festeggiamenti per la rifondazione del ‘Corpo Musicale’, per il quale sono stati spediti:
“Inviti
Dem. Crist. Sondrio
10.000
On Buzzetti
10.000
“ Valsecchi Bim
10.000
Rho Camillo Tirano
Balgera Placido Sondrio
1.000
Maspes “
Seg. Naz. Dem. Crist. Roma
Ecc. Piccioni “
Ferrari Tirano
25.000
Banca Piccolo Credito Valtellinese
23-6
Dottor Galli
Dom Benedetto
Sertorio Giacomo Magenta”
Curiosità: “(...) la popolazione ... contribuisca a far
pareggiare il bilancio (...)”
La situazione della Banda non è affatto rosea, non solo dal punto di vista economico ma
anche per le troppe assenze dei musicanti in occasione delle prove, visto che il Segretario
Castellani su un foglio scrive:
«“adunanza 18 Nov. 1960
Cambiamento locale.
Incarico a Bormolini Lorenzo e Borm. Battista per vedere anche in merito armadio.
Scuola serale musica tutti le sere fuori la domenica; Incarico al Rev.do Prevosto perché comandi la frequenza e che faccia lettura del bilancio perché se la popolazione
crede bene di tenere in piedi questa Musica contribuisca a far pareggiare il bilancio”».
Il cambiamento del locale riguarda il passaggio dal piano superiore della Casa Parrocchiale,
all’ex locale al piano terra adibito a Sckòla - o Sctùa - di Vijìn.
Si cercano fondi fra la popolazione in quanto, nonostante il bilancio ufficialmente chiuda
con: “debito = 6.715”, resta da pagare il Maestro.
18.11.1960,
...la popolazione...
contribuisca a far
pareggiare
il bilancio...
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
C’è anche un giovane che ha studiato musica in collegio ed è preparato: Elio GALLI (Elio
da Giùscto) (1945), il quale dopo le Elementari tra l’autunno del 1957 e l’inizio estate del
1960 frequenta a Colle Don Bosco la Scuola Professionale dei Salesiani. Il primo anno studia solfeggio, quindi i due successivi suona il Genis, infine la Cornetta nella numerosa Banda
del Collegio.
Mutti lo inserisce in Banda quando i giovani non sono ancora in grado di suonare ma dopo
un po’, anche perché non partecipa alle prove conoscendo a memoria le musiche già suonate in Collegio, viene rimproverato, così dopo alcuni mesi smette di frequentare la Banda.
1961: si suona a Isolaccia per Don Ottorino
Due anni dopo l’esibizione per Don Lino URBANI, il ‘Corpo Musicale di Livigno’ si reca di
nuovo in quel di Isolaccia dove è previsto l’ingresso di Don Ottorino MARTINELLI
(1936), ordinato Sacerdote il 25 Giugno 1961 a Como dal Vescovo Felice BONOMINI.
In questo caso i musicanti si ritrovano a Isolaccia la sera dell’arrivo nel paese natìo del
Novello Sacerdote, accolto al di là del ponte sul fiume Viola, con la banda che precede il
corteo ed accompagna Don Ottorino fino alla Chiesa Parrocchiale, esibendosi in un concerto subito dopo la Benedizione del Santissimo.
Per la cronaca, nel 1984 Don Ottorino verrà destinato a reggere la Parrocchia di Livigno.
28.06.1961, la Banda accompagna in Chiesa il Novello Don Ottorino MARTINELLI
(Archivio Don Ottorino MARTINELLI)
Da sinistra: Il M° Ernesto CANCLINI; Oreste BORMOLINI; Giuseppe BORMOLINI Pìpa; Giuseppe GALLI
seconda fila: Sandrino ZINI;
terza fila: Aristide MOTTINI;
quarta fila:Tranquillo GALLI;
in fondo a sinistra: Riccardo GALLI.
Il Maestro Mutti
rassegna le dimissioni da Direttore
Doccia fredda per il ‘Corpo Musicale’ subito dopo, con il Maestro Mutti che rassegna le
proprie dimissioni da Direttore del sodalizio al Presidente Bepìn da 14:
«“Livigno 1.7.61
Egr. Sign. Presidente
Corpo Musicale
Sig. Bormolini Guido
Livigno
In merito alla indisciplina di diversi musicanti, e anche al riguardo della retta scorsa
di £. 105.000 con acconto ricevuto dai Sigg. Galli Giuseppe di £. 20.000 e di £. 10.000
dal Castellani pertanto resta in mio avere di £. 75.000 a fine maggio 61, inoltre il
conto continua per il mese di giugno che viene così disposto retta 15.000 N. 1 viaggio del Livio da Bormio £ 600 pagato per diritti autori editori £. 8520. con totale di
129.120 meno acconto di £. 30.000 rimane a mio avere di £. 99.120. Che si prega
interessare per la mia regolazione dato che nel contempo do le mie dimissioni di
insegnante per i motivi di cui sopra.
In attesa di essere regolato di tutto, ringrazio ed invio saluti.
Canclini Ernesto”».
Il fatto è che, alcuni giovani entrati a far parte della Banda, ne combinano di tutti i colori ai
danni del Maestro: gli sollevano la ‘Vespa’ sui mattoni, ne prelevano la candela per non farla
partire, spalmano marmellata sulle manopole del
manubrio, gli riempiono il
baule di sassi e patate, ed
altri scherzi pesanti.
A questo punto a rimettere ordine fra i componenti la Banda Musicale, i dirigenti ed il Maestro ci
pensa ancora una volta
fondatore
l’anziano
Francésck da Bernàrt dal
Móni, il quale sa anche
come si fa a riprendere i
più giovani.
01.07.1961, si dimette il Maestro
Ernesto CANCLINI
(Archivio Pietro CASTELLANI)
Arrivano anche 100.000 £. dal Comune
Nel 1961 a diminuire il debito accumulato arriva un’offerta dall’Azienda Elettrica Milano, ma
soprattutto un sostanzioso contributo dell’Amministrazione Comunale, in quel momento
guidata dal Sindaco milanese Ing. Gianvittorio VITTADINI:
“AEM
10.000
Comune 100.000”.
Si cercano ancora fondi per la banda
Per saldare il debito, ma soprattutto per non perdere il Maestro, ci si dà da fare per raccogliere altri fondi, che arrivano dopo un accorato appello:
«“Corpo Musicale Livigno
Cari Signori.
Facciamo appello alle Sig. Vostre affinche ci veniate in aiuto a sostenere le spese
sostenute, all’insegnamento dato e che proseguirà per il rinovo della Banda Musicale
di Livigno. Un’opera veramente degna da sostenere per la nostra Livigno e pertanto
pregasi le S. V. a dare al latore della presente il vostro obolo, e che a fianco segnerà
sia l’offerta che il nome di coloro che avranno dato.
Si spera che vogliate essere generosi, e numerosi.
Infinitamente si ringrazia.
Livigno 17.3.1962 Il Comitato Musica».
Si raccolgono fondi in più d’una occasione, alcuni già anche nei mesi precedenti, ma i soldi
non bastano mai...
“Si deve tenere in piedi la musica?”
Per discutere dell’andamento della Banda, non solo economico, si convoca un’assemblea, al
termine della quale viene redatto un verbale:
“Adunanza sera del 27 aprile 1962
Si deve tenere in piedi la musica?
Sì ma si nomina i componenti il Comitato esecutivo fatta regolare votazione,
risultano eletti i
votanti 16 Galli Beppin voti 14
Mottini Aristide 14
Gigela 11
Oreste 15
Zini Sandro 9
Da decidere fra i cinque il presidente e vice
In seguito a tale riunione proseguono con la votazione del Comitato amministrativo composto di 5 membri di cui uno segretario
Segue Bormolini Egidio 5
Galli Riccardo 6
Mottini Giuseppe 4
Galli Isidoro 2
Comitato amm.
Bormolini Lorenzo
Cusini Bernardo
Zini Giuseppe segretario
Bormolini Michele
Castellani Pietro”.
Un nuovo Direttivo
per il ‘Corpo
Musicale di Livigno’
Dall’adunanza esce il nuovo Direttivo
con l’intenzione di azzerare i debiti e
ripartire.
Viene predisposto un “Registro
Cassa del Corpo Musicale di
Livigno”
27.04.1962, un nuovo Consiglio Direttivo
(Archivio Pietro CASTELLANI)
Comitato Amministrativo
Presidente Castellani Pietro fu Pietro (Pedrìn da Casctelàn) (1900-1988)
Vice “ Cusini Bernardo fu Francesco (Bernàrt dal Grànt) (1902-1960)
Membro eff. Bormolini Lorenzo fu Giuseppe (Lorénz da l’Archét) (1923-1995)
“ Bormolini Michele di Bernardo (Michelìn da Pivét) (1927-1971)
Segretario Zini Fr. Giuseppe fu Francesco (Bèpo da Francezìn) (1911-1990)
Comitato Esecutivo
Bormolini Oreste di Giuseppe (Orèscte dal Pìpa) (1932-1993)
Bormolini Luigi di Battista (Gigela) (1937)
Galli Giuseppe fu Clemente (Bepìn da Clemént) (1911-1986)
Mottini Aristide di Giuseppe (Arìsctide da Bepìn Motìn) (1929-1991)
Zini Sandrino di Adamo (Sandrìno da Damìn da Batiscton) (1934)”.
Saldati i conti al Maestro Mutti
Sullo stesso registro, anno 1962, dal 1° Maggio al 31 maggio, nella parte Entrate si sommano un Tot. £ 48.120.
Per lo stesso periodo di tempo, nella parte Uscite si segnala:
Maggio 1 Per consegna avuta da Castellani Pietro resoconto a tutto il 30 aprile
62 debito di 200.480
“ 7 Saldato conto vecchio a tutto il 30/4/62 col maestro Canclini Ernesto Ass.
N. 619071 90.000
Debito tot. £ 290.480”.
Ed, effettivamente, in un foglio predisposto dal Maestro Mutti, che ha presentato:
“...nota del conto avere e ricevuto dal Maggio 61 a tutt’oggi... il Segretario Pedrìn
da Casctelàn sullo stesso foglio del conto annota:
Il 1 Maggio (1962) al maestro ci va £ 90.000 - (dei 90.160 dal totale del conto)
saldato il 7-5-62
A sottoscrivere il Maestro Mutti con la firma autografa: Canclini Ernesto”.
1962,
nuovi sovvenzionatori
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
Curiosità: assieme allo spuntino
si paga per ‘servitù e disturbo’
A proposito del Registro Cassa, si annota:
Maggio 31 1962
Per rinfresco (spuntino) ai componenti del Corpo Musicale presso Albergo
Livigno
Spesa per pane e companatico 4000
““
4000
““ formaggio
4000
““ Vino e Caffè Albergo
4000
““ Servitù e disturbo
2000”.
Il tutto assomma a 18.000 Lire, cui vanno aggiunti gli altri debiti pari a 290.480 Lire, per cui
il totale Uscite al 31.05.1962 ammonta a 308.480 Lire.
Debiti della Banda azzerati
La situazione economica viene risolta dal nuovo Direttivo entro agosto del 1962, con queste
“Entrate
£ 48.120
Giugno 1 Riporto
“ 18 Contributo dal Comune
200.000
“ 25 Dalla Banca P. C.Valtellinese
10.000
10.000
Luglio 2 Per rappres. funerale Don G. Battista Silvestri
1300
Per Festa Corpus Domini raccolti
da persona forestiera 5
00
Silvestri Attilio offerto vino bianco
800
2500
Giugno 29 Da Zini Beppo e Castellani Pietro al Bar Mott. Marco
Agosto 4 Debito elencato in ultima pagina dal comitato vecchio
£ 197.650
per varie spedizioni e fabbisogni in totale
Agosto 20 Da Rag. Maganetti Renzo
10.000
“ (...) per servizio vario
4.559
£ 485.427
Uscite
£ 308.480
Giugno 1 Riporto
“ 18 assegno al maestro Canclini Ernesto paga Giugno
20.000
Al Corpo Musicale rinfresco
800
Per un fiasco vino e due Bottiglioni
700
Agosto 4 Assegno n. 619073 a Galli Giuseppe fu Clemente
75.000
“ 619074 Castellani Pietro (per maestro)
40.000
“ 619075 “ (per maestro)
40.000
£ 487.480”
Come si può notare, ad agosto si registra:
£ 2.053”.
“Reso conto 1962 debito alla B.P.C.V.
1962: muore il Maestro Francésck
Nel Maggio del 1962 muore il fondatore della ‘Filarmonica di Livigno’ Francesco SILVESTRI
(1880-1962), già colpito a febbraio da paresi nella parte sinistra del corpo, malattia che lo
costringe a stare in casa perché limitato nei movimenti.
Man mano che le settimane trascorrono l’anziano Maestro diventa sempre più debole.
Il .... di sera la nipote Wilma scende da Sa’ Ròch a Pemont a dormire nella stanza dal nonno,
sulla panca della pìgna: la mattina alle 5,00 in Parrocchia c’è la Messa del compimento del funerale del pro zio Giusèf, morto il 7 Maggio 1962 in America.
Il giorno dopo, una volta partecipato alla funzione religiosa,Wilma torna a fare colazione ed
a salutare il nonno prima di recarsi a scuola, con Francésck che le raccomanda di dire alla
mamma di andare a trovarlo perché deve parlargli.
Ma Wilma si dimentica di avvisare Rita.
Nel pomeriggio, di rientro dai prati vicini dove si è fermato a erpiér, a salutare lo zio in casa
è Arìsctide, al quale chiedono di andare a chiamare immediatamente il prete: Francésck sta
molto male.
Arìsctide con in cavallo ed il carro s’avvia verso l’abitazione del Parroco, impegnato nelle confessioni dei ragazzi; così scende lungo la via dali Ràsia dove sa che sta lavorando il cugino
Luìgi, figlio del Maestro.
Torna in Chiesa e, assieme al Don Lorenzo, fa ritorno a Pemont, ma quando arriva a casa lo
zio è già spirato.
Il corteo funebre preceduto dalla banda (Archivio Pietro CASTELLANI)
Per il giorno del funerale la Banda si è preparata in grande stile, con i vecchi suonatori,
Gaudénz, Filìpo,Tranquilìn e Giusèf da Bernàrt d’Angialìn, Ernèscto da Valentìn a portare a spalla
la bara sulla quale hanno riposto la bandiera italiana e un Basso, preceduta dalla ghirlanda
di fiori portata da Bepìn da Clemént e Orèscte dal Pìpa con la scritta “Il Corpo Musicale
al suo fondatore”.
Il Presidente Pietro CASTELLANI, primo a sinistra, affianca la corona di fiori (Archivio Pietro CASTELLANI)
A celebrare le esequie ci sono il Prevosto Don Lorenzo PEGORARI (1917-1987), il
Coadiutore Don Lino URBANI (1933-vivente) ed il Parroco di Isolaccia Don Giovanni
CUSINI (1915-1977), nipote del Maestro Francesco.
Orèscte dal Pìpa è incaricato a leggere un sentito e toccante ricordo del Maestro:
«“In questo momento riandiamo col pensiero alla primavera del 1912, il giorno in
cui, per la prima volta, le nostre montagne riportarono l’eco delle note del Corpo
Musicale da te voluto e fondato.
In seguito la tua vita fu un continuo sacrificio, fu un continuo furto al tuo meritato
riposo serale per poter insegnare a tutti noi, allievi ed ex allievi l’armonia della musi-
Da sinistra: Luigi ZINI; Giuseppe BORMOLINI; Filippo SILVESTRI;Tranquillo GALLI; Gaudenzio ZINI
(Archivio Albertina Cusini)
ca, renderci pronti a decorare le maggiori feste religiose e patriottiche con l’accompagnamento musicale.
Maestro, anche dopo l’ultima guerra fosti tu che con baldanza giovanile cercasti
ancora di rimettere in piedi il Corpo Musicale, il quale oggi, è qui accanto al tuo
feretro per renderti omaggio, e darti l’estremo saluto al suono di tromba.
Maestro caro, Cinquant’anni di insegnamento, e di sacrifici, con la sola gioia di poter
inculcarci la passione per quest’armonia.
Sia di consolazione per i tuoi famigliari la speranza, anzi la certezza, che alle porte
del Cielo, dove sei giunto ti abbiano accolto non solo gli angeli, ma anche i tuoi allievi che ti hanno preceduto. per noi tutti che lo abbiamo conosciuto, la sua vita è stata
una scuola.
Sì, caro Francesco, tu ci hai insegnato le note musicali, ma soprattutto ci hai insegnato come si vive e come si deve morire. Col tuo esempio ci hai detto come si accolgono le prove più dure, come si sopportano le croci più pesanti, come si risponde alla
volontà di Dio.
Mai dalle tue labbra una parola di lamento di ribellione alle disposizioni divine.
Non solo i tuoi cari piangono la Tua morte, ma un’intera popolazione che ti amava,
tutti i tuoi amici, che avevano in te una illimitata fiducia, tutti coloro che circondano in questo momento il tuo feretro, ti piangono.
Da sinistra Egidio BORMOLINI Pìpa; Benedetto MOTTINI; Oreste BORMOLINI; Giuseppe CASTELLANI;
Giuseppe GALLI; Aristide MOTTINI; Sandro ZINI; M° Ernesto CANCLINI; Fedele GALLI; Riccardo GALLI.
(Archivio Livio CANCLINI)
No, Francesco, non ti abbiamo perduto, anche se lungo il cammino di questa vita non
ti avremo più al nostro fianco Maestro e compagno; non ti abbiamo perduto anche
se non ci rivedremo in questa valle di lacrime.
Dal Cielo continuerai ad amarci, dal Cielo continuerai a sostenerci affinchè abbiamo a continuare l’opera alla quale tu dedicasti tutto te stesso.
Ora più che mai sentiamo di averti amato e di continuare ad amarti; ora proviamo
l’infinita amarezza del tuo distacco...
Arrivederci caro Francesco, arrivederci in quella vita, nella quale il pianto non sarà
che un ricordo ed un merito.
Prega per i tuoi cari, per la tua adorata sposa, per i figli; prega per tutti noi, tu,
che ormai vedi questo mondo di dolore e di pianto, dal mondo del riposo e della
gloria.”».
Un regolare contratto con il Maestro
Probabilmente a seguito delle vicende economiche del ‘Corpo Musicale’, che non riesce a
far fronte agli impegni assunti col Maestro, il “31 GENNAIO 1963” viene stipulato un
regolare contratto, che conferma gli avvenuti pagamenti arretrati:
“Stipulazione di contratto tra il Comitato Amministrativo del CORPO MUSICALE di LIVIGNO ed il Sig. CANCLINI ERNESTO:
Il giorno 31 - I - 1963, convenuti i Sigg. componenti (Comitato Amm. del
CORPO MUSICALE di LIVIGNO) ed il Sig. CANCLINI ERNESTO, hanno
redatto il seguente contratto, per quanto riguarda l’assunzione di maestro del
C. M. di L. il suddetto Sig. CANCLINI ERNESTO, con decorrenza dal I° FEBBRAIO al 31 AGOSTO 1963, totale mesi SETTE.
I° Paga del maestro in L. 3I400 con liquidazione a scadenza mensile e per un
totale di L. 220000 per i sette mesi contrattuati, consistenti in 20 Lezioni al
mese da ripartire settimanalmente e variare, secondo accordo od ordine del
Comitato Organizzativo.
“° Il maestri si impegna da parte sua a far scuola, come stabilito, e a disporre
per quanto puo’ essere il buon funzionamento, sia a scuola come per servizi.
Di comune accordo, letto e confermato.
IL MAESTRO Canclini Ernesto
IL PRESIDENTE Castellani Pietro
Con il presente è pure confermato da parte del maestro Sg. CANCLINI ERNESTO, liquidazione a saldo do ogni suo avere a tutto il 31-12 -1962”.
31.01.1963,
si stipula un contratto
col M° Ernesto
CANCLINI
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
Un Novello a Trepalle: Don Dino CANTONI
Nel 1962 a far parte del ‘Corpo Musicale di Livigno’ entra anche Benedetto RAISONI
(1946), nipote dell’ex musicante Sìlvio da Moscìn (1906-1989), al quale piace la musica e chiede al Maestro di imparare a suonare la fisarmonica.
Mutti inizialmente lo asseconda, ma poi lo convince a imparare a soffiar aria nel trombone:
lo stesso suonato dallo zio e che inizia ad utilizzarlo nella primavera 1963 in occasione della
Prima Comunione a Trepalle.
La situazione nel 1963 è apparentemente tranquilla, nel senso che il Maestro Mutti svolge
regolarmente le sue lezioni, ed il Comitato paga ogni mese il dovuto fino a giugno.
Nel 1963 il ‘Corpo Musicale’ è a Trepalle per la Prima S. Messa di Don Dino CANTONI.
Giuseppe Dino CANTONI nasce il 19.11.1931 a Trepalle, 2° figlio su dieci di Giacomo
CANTONI detto al Pàpa (1897-1985) e di Metilde CANTONI (Posctadìji) (1906-1976).
Entra nell’Istituto dei Salesiani di Chiari (BS) quando ha 21 anni.
Ordinato Sacerdote l’8.04.1963 a Monteortone (PD), il 6 Luglio 1963 è a Trepalle, accompagnato dal Curato Don Alessandro PARENTI, dai conoscenti e da dei Frati, dalla casa
paterna in località Li Dorna sino alla Chiesa di S. Anna dove celebra la 1a S. Messa.
Anche in questo caso la Banda lo attende all’uscita della Chiesa, esibendosi direttamente
nel piazzale antistante.
06.07.1963, si festeggia il Novello Don Dino CANTONI (Archivio Sara CANTONI)
La composizione
del ‘Corpo Musicale di Livigno’
nella metà degli anni Sessanta
Della Banda, oltre ai suonatori ripresi nella foto, in quel frangente fanno anche parte
Giuseppe CASTELLANI, (Giusèf da Casctelàn) (1941) - Cornetta -; quindi Marco CUSINI (Marco da Giulìn da Giùli) (1945) Basso in Fa; Battista BORMOLINI (Batìscta dal Pìpa)
(1946) - Genis -; Aristide MOTTINI (Arìsctide da Bepìn) (1929-1991) - Bombardino -.
Come nuovo componente in questo periodo entra in banda anche Romeo ANTONIOLI.
Foto di gruppo davanti all’Alpina (Archivio Elio GALLI)
prima fila da sinistra: Giuseppe GALLI; Oreste BORMOLINI; Enrico SILVESTRI; Ido GALLI; Luigìno ZINI;
seconda fila: Isidoro GALLI; Sandrino ZINI; Fedele GALLI;
terza fila: Bernardo SILVESTRI; Egidio BORMOLINI; Benedetto MOTTINI; Ubaldo GALLI; Riccardo GALLI; Sergio
CANCLINI; Benedetto RAISONI;
quarta fila: Riccardo GALLI (seminascosto).
Ancora debiti...
A non andar bene per la Banda sono ancora una volta i conti:
“Entrate Reso conto al 31.8.1963
£ 123.000
Uscite reso conto al 31-8.1963
£ 252.947
£ 129.947”
debiti in Banca escluso interessi
A sanare in parte la situazione altre entrate per 30.000 Lire, ma soprattutto
£ 100.000”
“15 Dic. dal Comune contributo
con altre spese però aggiunte per 137.650, di cui 61.400 al Maestro, che due anni dopo su
un foglio firma:
“16-5-1965
Io sottoscritto Canclini Ernesto Ricevo da Bormolini Egidio la somma di £ 25.000
(venticinquemila) per saldo servizio anno 1964 escluso il clarino.
In fede Canclini Ernesto”.
Curiosità:
Battista Galli, scolaro precoce
Certo nel 1965, dopo l’ultima occasione del 1952 quando suonò per la Prima S. Messa di
Don Domenico PERI, la Banda ha di nuovo l’opportunità di esibirsi a Livigno per un nuovo
Sacerdote: Don Battista GALLI (1941), del quale è giusto raccontarne parte di storia:
uno spaccato di vissuto dell’epoca.
Battista GALLI, sesto figlio di dodici del Maestro Onorato GALLI (Onoràto da Pomo) (18941981) e di Emma SILVESTRI (Ema da Luìgi da Filìpp - oppure Ema dal Segretàri) - (1909-2002),
nasce a Livigno il 30.05.1941.
A cinque anni, invece di dirigersi verso l’Asilo ubicato in zona Osctarìa, sprofondando nella
neve attraversa i prati ed entra nell’edificio scolastico per frequentare la 1a Elementare con
la sorella Santìna (1940) alla quale è legatissimo. Non è respinto, anzi: è accolto benevolmente dalla Maestra Sofia GALLI (Maèsctra Sofìa) (1891-1986), zia che assicura al fratello
Onorato d’aver cura del nipote.
Dopo aver frequentato normalmente le Elementari, il 1° Ottobre del 1951 Battista varca le
porte del Seminario di Como, fermandosi lì sino al giorno di Pasqua del 1952.
Lo stesso giorno, di primo pomeriggio e con un bus appositamente messo a disposizione
dalla ‘Perego’, giunge a Bormio, ma in ritardo per salire sull’ultima corriera diretta a Semogo.
E così, da Bormio, s’incammina con la valigia al seguito verso Isolaccia, in compagnia di Lino
URBANI, Ottorino MARTINELLI,Tullio VIVIANI ed altri Seminaristi di Isolaccia e Semogo,
i quali lo stuzzicano indicando in lontananza le montagne innevate del Foscagno, prospettando al ragazzo piangente il lungo cammino che ha davanti in solitaria.
E’ tardi ormai quando raggiungono la frazione di Valdidentro e così, mentre i Seminaristi
semoghini proseguono il cammino salendo verso casa, Battista si ferma a Isolaccia, ospite
della famiglia di Remigio URBANI (Sctrepon), il quale per telefono avverte Onorato che suo
figlio si fermerà a cenare e dormire da loro.
Non sanno a Isolaccia che un altro figlio di Onorato, Orèscte (), è salito al Foscagno col
cavallo e la slitta allo scopo di dare un passaggio al fratello. E’ però incorso in un incidente,
motivo per cui ha fatto ritorno a Livigno, spaventato e ferito.
Il Lunedì dell’Angelo alle sette, preceduto dal famégl di Bernardo da Batìscta da Kéko,
Battista parte da Isolaccia diretto a Livigno, imboccando il sentiero della Corta all’altezza di
Semogo (la strada per Livigno d’inverno verrà aperta al traffico automobilistico solo due
anni dopo). Lungo la salita i due incrociano Achille SILVESTRI Achìle da Doméni da Ménc
(1929) che insieme a Dino CANTONI (Dinìn dal ‘Cacciatore’) (1930-1988) stanno rientrando in caserma dopo una licenza da militare.Verso metà salita, mentre il cozzino davanti sale
verso Somp i Döss, il figlio di Onorato si sofferma non visto su un grosso masso liscio libero dalla neve ed usato dai viandanti per riposare, e s’addormenta per la stanchezza.
Una volta resosi conto che Battista non l’ha seguito, l’accompagnatore torna sui suoi passi e
desta il livignasco appioppandogli un sonoro ceffone; quindi, sgridandolo, si fa precedere ed
insieme risalgono sino al rifugio di Angelìna, ubicato poche centinaia di metri sotto il Passo
Foscagno e raggiunto a mezzogiorno. Lí si fermano e mangiano qualcosa, quindi a Battista
offrono un bicchiere di grappa: che lo ubriaca e gli permette di dormire lungo il tragitto che
lo separa da Livigno, effettuato sulla slitta trainata dal cavallo e condotta dal postino Tranquillo
GALLI (Marcör) (1908-1979).
Dieci giorni dopo il tribolato rientro in Seminario, con Battista che viene accompagnato a
bordo della jeep di Rocco SILVESTRI (Ròco) (1919-1992) sino al Pont de Valècia.
Da qui in avanti si prosegue a piedi, in testa a fare la rota Beniamino SILVESTRI (Begniamìno
vìa in Pemont) (1917-1988), dietro Battista e quindi una ragazza di San Rocco accompagnata dalla madre i quali, una volta valicato il Foscagno, scendono dalla Corta sino a Semogo.
Lungo tutto il tragitto la ragazza si lamenta e piange del male che ha alla pancia, con la
madre che la incita a resistere e recita una serie infinita di Rosari.
Da Semogo tutti raggiungono Isolaccia in corriera.
La ragazza viene poi ricoverata all’ospedale: si lamenta del mal di pancia perché sofferente
di appendicite acuta.
Da parte sua Battista con i Seminaristi di Isolaccia e Semogo rientra in Seminario in pullman.
Grandi festeggiamenti per Don Battista GALLI
La sera del 28 Giugno 1965 ad attendere il Novello Don Battista GALLI, Ordinato
Sacerdote da Monsignor Felice BONOMINI a Como il giorno prima, al passo Forcola ci
sono i parenti e la Banda, con il cognato Batisctìn a fare il discorso di benvenuto.
La strada comunale, ancora coperta in diversi tratti dalla neve, è stata aperta in anticipo
appositamente.
Dopo un piccolo concerto, tutti scendono in macchina sino alla Chiesa di San Rocco. Da
qui a piedi il corteo, preceduto dal ‘Corpo Musicale’, raggiunge la Parrocchia, dove viene
impartita la Benedizione solenne e cantato il ‘Te Deum’.
Sopra all’entrata della Chiesa la gioventù ha sistemato una grande scritta illuminata: “Tu es
sacerdos”, preparata da volontari con del compensato e lampadine nel magazzino del
negozio di Sebastiano GALLI (Basctiàn da Natalìn).
Il giorno dopo il corteo parte dalla casa natale del Sacerdote al Plàn, la cui porta d’ingresso è coperta di piante di rododendro, con la Banda sempre davanti a suonar marce festose sino alla Chiesa, anche questa addobbata con arco trionfante di rododendri.
La Prima S. Messa vede presenti un gran numero di Preti: in testa il Prevosto Don Lorenzo
PEGORARI ed il Coadiutore Don Giulio RONCAN; Don Lino URBANI; Don Giovanni
28.06.1965, Don Battista GALLI accolto al passo Forcola (Archivio Oreste GALLI)
CUSINI; il Diacono Don Marco BORMOLINI; un Missionario Passionista presente per il
Triduo di San Pietro e quindi Don Renzo BERETTA, al quale Don Battista ha fatto da chierichetto, che s’incarica della predica.
Al termine della celebrazione nuovo concerto della Banda, che poi accompagna famigliari e
preti sino all’albergo ‘Alpina’, dove è previsto il pranzo.
A seguire il corteo sino alla Parrocchiale per il Vespro, ed un nuovo concerto della Banda,
con i suonatori che, assieme ai cantori ed alla Gioventù, la sera si ritrovano al ‘Montanina’
dello zio Filippo a consumare la cena, e suonare di nuovo in compagnia.
Per la cronaca, non esistono foto con in primo piano Don Battista, perché il fotografo veneto Nadalìn, per altro non frequentante la Chiesa, prende lucciole per lanterne: fotografa insistentemente il Coadiutore Don Giulio RONCAN credendolo il Novello.
Arrivano sovvenzioni
anche dalla Pro Loco
Nel 1965, primo anno di una nuova ‘crisi’ all’interno della Banda, le cui redini vengono prese
in mano da Riccardo GALLI (1907-1980) a sostituire il fratello Bepìn, vengono riparati altri
strumenti:
“N 1 Bombardino
N 1 Tromba in sibemole
N 3 Genis
N 3 Tromboni
(...) Totale mio avere £ 32.200
Pelegatta Luigi
Bormio 22/7/1965”.
Su un nuovo registro sotto la voce “Conto del Corpo Musicale” si registrano pochi
movimenti, la maggior parte riguardo acconti al Maestro e quindi solo tre voci di entrate,
fra cui la prima sotto la voce Pro Loco, Ente istituito da poco:
“Avere
£ 66.000
Gennaio 3.1965 avere dalla Banca
20.000
marzo Ricevo Pro Loco
6.500
Prima Comunione 65
51.500
Incasso durante l’anno
144.000
(Totale)
162.000
Dare
144.000
Avere
18.000”.
debito in Banca =
Da rilevare che nel 1965 inizia la fase di studio della musica come allievo un altro figlio di
Ricàrdo, Graziano GALLI (1952), ma nel contempo concludono la loro esperienza nel
corpo bandistico Bepìn da Clemént, ed i figli Ido e Fedele.
“Egregio Signore,
ci perdoni questa ennesima richiesta di aiuto…”
A confermare la situazione precaria del sodalizio, che ‘deve’ rimanere in piedi per far
fronte in particolare ai servizi dei Novelli Sacerdoti che sono in procinto di celebrare la
loro Prima S. Messa a Livigno, viene stilata una lettera aperta alla popolazione:
«“Livigno, 15 maggio 1966
Egregio Signore,
ci perdoni questa ennesima richiesta di aiuto.
Abbiamo voluto mantenere a Livigno la sua benda destinata a solenizzare le grandi
feste e gli avvenimenti del paese e della Parrocchia.
Per far ciò dobbiamo affrontare spese non indifferenti prima di tutto per il maestro
che deve istruire i vecchi ma specialmente i nuovi, i giovanissimi componenti della
banda, poi sono occorsi strumenti nuovi, spartiti e tante altre cose tutto costoso.
Ci vuole aiutare anche Lei? Le saremo riconoscenti e con noi pensiamo, lo saranno
tutti i nostri paesani che vedono e sentono volentieri la nostra banda.
Potrà consegnare la sua offerta o farla pervenire al Rev. Signor Prevosto in qualunque momento.
Grazie!
IL CORPO MUSICALE
DI LIVIGNO”».
Curiosità:
condoglianze anziché congratulazioni...
Nel Giugno 1966 ad assistere alle esibizioni della Banda c’è anche un signore di Chiuro, che
così scrive ai responsabili del sodalizio musicale:
«“Spett. Corpo Musicale di Livigno
Il sottoscritto Pelosi Carlo residente nel Comune di Chiuro (So). Trovandosi nel
Comune di Livigno 19 maggio giorno bello pel i bambini di Livigno pel la prima St.
Comunione. E come è di usanza Spett. Corpo di Musica del Comune accompagna
alla Chiesa con onore i ragazzi della Ia S. Comunione.
Il Sottoscritto Pelosi volle fare onore e auguri al corpo musicale;
Ma essendo un po alticcio di bevanda alcolica si è permesso fare gli onori in condoglianze anziché esprimersi in congratulazioni. Quindi è nel dovere domandare scuse
ed a riparare lo sbaglio commesso col rischio di essere deriso e nello tempo offeso
gravemente.
Spett Corpo di Musica di Livigno ora rinnova onori e congratulazioni.
Formula i più rispettosi (....)
Ossequi
C. Pelosi
10/6-66”».
Don Marco chiede la presenza
della Banda alla sua Prima S. Messa
Come già accennato, arrivano nuovi Sacerdoti a Livigno, fra questi c’è chi chiede espressamente la presenza della Banda alla Prima S. Messa: Don Marco BORMOLINI (1941) che, con
la sua caratteristica e minuscola scrittura, verga questa lettera:
23.05.1966,
Don Marco
BORMOLINI
chiede la
presenza della
Banda
(Archivio Pietro
CASTELLANI)
«“Como 23-Maggio-1966
Signor Riccardo carissimo
vengo con questa mia lettera a voi, che siete il presidente del Corpo Musicale di
Livigno. E vi dico subito perché: vorrei invitare tutto il Corpo Musicale a prendere
parte, a onorare con la vostra presenza, la prossima solennità della mia Prima Santa
Messa.
Sono molti i motivi che mi spingono a fare questo invito.
Primo fra tutti il fatto che la nostra bellissima “Banda” ha sollenizzato le più significative date della mia vita, la Prima Comunione e la Cresima, oltre a tante altre
solennità religiose del nostro paese. per un fatto curioso, ma bello, quando penso ai
tanti benefici che Dio mi ha fatto, mi troco sempre a pensare anche alla Musica che
ha sottolineato quei momenti. E mi capita spesso di fischiettare tra me le musiche
da voi eseguite.
Ora che il Signore mi sta per fare il più grande dei doni, essere suo ministro, nonostante la mia indegnità, avrei molto piacere se ancora con la nostra “Banda” mi
aiutaste a ringraziare anche esternamente il Signore per il bene che ha voluto a me,
ma anche a tutta la nostra parrocchia; perché il prete è l’uomo di tutti e alla sua
formazione contribuiscono tutti i parrocchiani con le loro preghiere e il loro interessamento.
Un altro motivo è l’attaccamento e la stima che ho per tutto il Corpo Musicale e
per i singoli componenti. Sono al corrente dei sacrifici che dovete fare per preparare le diverse esecuzioni, dell’impegno che voi vi mettete, e dell’entusiasmo che vi
sostiene, e so anche che il vostro sacrificio spesso non è valutato e compreso.
Approfitto dell’occasione per dirvi tutta la mia simpatia e la mia stima per quello
che fate. State sicuri che il vostro impegno è uno dei più belli e dei più utili per la
nostra parrocchia e per il nostro paese.
Vi prego, carissimo presidente, di partecipare a tutti i componenti il Corpo Musicale
questo mio invito. E, per non dimenticarmi, vi invito fin d’ora tutti alla cena che si
terrà la sera del 29 Giugno, sperando che accettiate il mio invito, a voi tutti i miei
saluti e auguri.
don Marco Bormolini”».
La risposta di Riccardo Galli
A Don Marco risponde subito il Presidente Riccardo GALLI:
«“Livigno, lì 12 giugno 1966
Carissimo don Marco
Riccardo GALLI
ho ricevuto il tuo graditissimo invito di partecipazione alla
festa della tua Prima S. Messa: già da tempo ci stiamo preparando e nel ringraziarti a nome di tutti i componenti il Corpo Musicale ti vorrei partecipare il nostro impegno ed il nostro entusiasmo nelle tante serate che dedichiamo alla preparazione.
Come l’anno scorso, cercheremo di fare del nostro meglio con tutto l’impegno di cui
siamo capaci: abbiamo immesso delle forze nuove e così, tutti insieme, pensiamo di
essere in grado di onorare il tuo arrivo e la tua festa, come si compete.
Nel rinnovarti il ringraziamento di tutti noi per l’invito rivoltoci, non voglio tralasciare di ricordare la grandezza religiosa e morale del tuo traguardo, che, nell’onorare te stesso, la tua famiglia e i tuoi Superiori, reca grande lustro ed onore all’intero paese, che si prepara, come l’anno scorso a ricevere il suo Novello sacerdote.
Augurandoti ogni bene, ti invio i migliori saluti ed auguri di tutti i componenti il
Corpo Musicale di Livigno
dev.mo
Riccardo GALLI”».
Curiosità: caccia al camoscio al posto
dei festeggiamenti al Novello Prete...
Ad attendere Don Marco la sera del 28 Giugno 1966 in una giornata uggiosa, al Passo
Forcola ci sono i parenti stretti ed il ‘Corpo Musicale’. Fra i parenti c’è anche lo zio diventato per parte di madre, Amabile ANTONIOLI (1921-1989). Il forbasco nel mentre è in
attesa del nipote, nota sul crinale dei camosci. L’occasione è troppo ghiotta ed in Amabile
prevale l’istinto del bracconiere, per cui scende in paese, recupera il fucile da caccia, torna
alla Forcola e si posiziona a poche decine di metri dai selvatici.
Una volta giunto al passo Don Marco, appena la Banda intona le prime note lo zio spara
alcuni colpi, quindi se ne sta quieto in quota.
29-06-1966 da sinistra: Luigi SILVESTRI, Dante Galli, Guido Bormolini (Bepìn da 14), Don Marco, G. Battista SILVESTRI.
(Archivio Don Marco BORMOLINI)
Nel frattempo familiari e Banda con le auto raggiungono la Chiesa di San Rocco. Da qui
diparte il corteo a piedi e si incammina verso la Parrocchiale, in testa la Banda che, nonostante la pioggia scrosciante, suona imperterrita.
Dopo la Benedizione del Santissimo, un’ulteriore serie di suonate in piazza in onore del
Don Marco, quindi tutti si ritirano nelle loro case.
Intanto, con il buio, lo zio Amabile è disceso dal Passo con la selvaggina, portandola a casa.
Il giorno dopo il corteo, sempre in testa la Banda e quattro rappresentanti della Gioventù
in costume, parte dalla casa natale diretto alla Parrocchiale, dove il Novello celebra la sua
Ia S. Messa.Terminata la celebrazione, e dopo un piccolo concerto in piazza sempre in corteo, la Banda accompagna tutti verso l’albergo ‘Alpina’, per il pranzo con i parenti e le
Autorità.
Altro corteo con la Banda nel pomeriggio, dall’‘Alpina’ alla Chiesa per la funzione vespertina.
Di sera il Don festeggia all’albergo dello zio Luìgi da Geremìa (1914-1988) fino a oltre mezzanotte con la Gioventù, i cantori e i componenti la Banda.
Lo zio bracconiere invita il giorno dopo il nipote, ignaro di tutto, a benedire la selvaggina in
cantina: sei camosci.
La Banda suona per Don Marco BORMOLINI all’albergo ‘San Rocco’ (Archivio Pietro CASTELLANI)
Si cercano contributi allo Stato
Con carta intestata del sodalizio, il Presidente del ‘Corpo Musicale di Livigno’ GALLI
Riccardo chiede informazioni su come accedere a contributi governativi. Indirizza la lettera a Carlo VICARI, Delegato Interregionale ANBIMA (Associazione Nazionale Bande
Italiane Musicale Autonome).
«“Livigno, 27-7-66
Egr. Cav. Carlo Vicari
Io, Galli Riccardo, presidente del Corpo Musicale di Livigno a nome dei componenti, sono a chiederLe un’informazione.
Ho saputo dal Sig. Battistessa Luigi di Dongo che il Governo dispone forse di qualche mezzo per quanto riguarda l’organizzazione e il miglioramento dei Corpi
Bandistici.
Per questo La preghiamo di volerci gentilmente informare esattamente onde poterci eventualmente regolare in merito.
In attesa ringrazio e distintamente saluto.
Il Presidente”».
Fra le carte conservate, in effetti esiste più di un documento dell’ANBIMA, fra cui, datato
“10 agosto 1967 prot. 20560
II° Sollecito di adesione all’ANBIMA”.
Si presume, quindi, che l’adesione c’è stata, e forse anche la richiesta di contributo governativo. Del quale, però, non si trova traccia scritta.
27.07.1966, si chiedono chiarimenti sui contributi del Governo (Archivio Pietro CASTELLANI)
La Banda musicale a Bormio per gli Alpini
Nel 1966 il ‘Corpo Musicale di Livigno’ è chiamato ad esibirsi anche a Bormio:
«“Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Bormio
Bormio, 24 agosto 1966
Ill.mo Sig. Presidente
del Corpo Musicale di
Livigno
Nello spirito del 50° Anniversario della prima Guerra Mondiale, il 18 Settembre in
Bormio si svolgerà il raduno delle Penne Nere Lombarde.
Al fine di onorare il più degnamente possibile i Caduti ed allietare l’incontro tra Veci
e Bocia, il Gruppo Alpini di Bormio invita il tanto apprezzato Corpo Musicale di
Livigno a portare alla manifestazione la sua nota gaia e serena.
Nella certezza che vorrà accogliere l’invito, ringraziamo in anticipo.
Distinti saluti.
IL PRESIDENTE”».
In Banda entrano anche componenti
della ‘Filarmonica Bormiese’
Anche il Bilancio chiuso nel 1966 si presenta in deficit, calcolando £. 18.000 di debito in
Banca dell’anno precedente e nonostante due contributi di 100.000 £. ognuno del Comune
e 25.000 offerti dalla Banca - cifra di poco inferiore a quanto ammontano gli interessi da
versare -:
£ 263.000
“Incasso 1966
£ 390.517
Spese Totali
£ 127.517
Debito
Rimane da liquidare Conto Spoel
Rimane pure alla Cartoleria Silvestri da pagare Buste intestate
Rimane in cassa
£ 4.500”
Bisogna aggiungere che nella Banda di Livigno sono nel frattempo entrati altri due componenti della Filarmonica di Bormio impegnati per motivi di lavoro a Livigno: l’imbianchino
Mario MAGATELLI (Clarinetto) (1927-2000) che abita nella casa di Lorenzo
BORMOLINI (Lorénz da L’Archét) (1923-1995), ed il maestro di sci Luciano COMPAGNONI (Clarinetto) (1937-1970).
La Banda suona durante l’inaugurazione del monumento, davanti all’albergo ‘Alpina’ nel 1966/’67
Da sinistra: M° Ernesto CANCLINI; Oreste BORMOLINI; Giuseppe CASTELLANI; Sergio CANCLINI; Ubaldo
GALLI; Luigino ZINI; Marco CUSINI;
seconda fila: Giuseppe BORMOLINI (Pìpa).
La farmacista sostiene la Banda
Dai privati, si segnala una donazione alla banda inusuale attraverso il Comune:
«“Comune di Livigno
Prot. 4585
Livigno, 28 dicembre 1967
Al Sig. Riccardo Galli
Presidente “Banda Musicale” di Livigno
e p.c.
Alla Sig./.na Cecilia Pruneri
Farmacia LIVIGNO
Le trasmetto l’assegno Nr. 4901 della Banca Piccolo Credito Valtellinese, emesso
dalla Sig.na Pruneri Cecilia in indirizzo quale oblazione “pro banda Musicale di
Livigno”.
Distinti saluti
IL SINDACO
(Dott. GB Galli)”».
Nel 1967 la situazione non migliora e anche le scritture sul registro sono vaghe:
“2/5/67 Ricevuto in piazza
£ 7.000
£ 8.000”.
Liquidato il maestro di tutto dato
A parte si segnalano le presenze saltuarie in quattro volte del Maestro fino ad aprile, quindi quanto raccolto per la Prima Comunione e il versamento di due acconti uno dei quali:
“(...) Versato pure a Rocco come acconto £. 30.000 Ricevuti da Cece per servizio a Bormio”.
1967, la Farmacista PRUNERI versa 10.000 Lire alla Banda (Archivio Pietro CASTELLANI)
Contabilità di un triennio
Nel 1968 la contabilità chiude ancora con un debito:
“L’anno 1968 nel dicembre si chiude il Bilancio con un debit di £. 166.000”
Per arrivare a ciò si fa un più che breve bilancio del triennio, chiedendo nel
Comune un contributo a coprire i debiti:
“Breve Bilancio del Corpo Musicale
Alla Spett. Amm. Comunale di Livigno
Dicembre 66
Debiti
327.000
Entrate
67 - 68 - 69 spesa Lezioni Maestro 235.000
Dal Comune
67 - 68 - 69 Spesa pensione Maestro 180.000
Entrate Varie
Acquisto 4 Strumenti
115.000
Totale Entrate
Debito in Banca
59.000
Spese
916.000
Uscite
Entrate
Debito
£
1968, il Comune versa alla Banda 550.000 Lire (Archivio Pietro CASTELLANI)
contempo al
550.000
200.000
750.000
916.000
750.000
166.000 ”.
Si suona per il Novello Sacerdote
Don Valerio GALLI
Nel 1969 la Banda si esibisce per un nuovo sacerdote: Don Valerio GALLI (1942-2011).
Valerio GALLI nasce il 25.07.1942, settimo figlio di otto di Natale GALLI (Natalìn da
Basctiàn) (1907-1986) e di Albina RODIGARI (Albìna de Rafaèl) (1910-1964).
Entra in Seminario a Como nel 1955 e viene ordinato Sacerdote dal Vescovo Mons. Felice
BONOMINI il 22 Giugno del 1969.
Il 28 Giugno al Passo Foscagno lo attendono i famigliari, con il padrone del rifugio del Passo,
‘Aurora’, Attilio BORMOLINI (Mèlo) a dare il benvenuto.
Un gruppo di coscritti lo attendono al Passo Eira, quindi tutti scendono ad accompagnare
il Novello alla casa natale a San Rocco ‘addobbata’ con una fila di piante; da qui il corteo
accompagna il Novello sino alla Parrocchiale dov’è accolto dalla Banda. A seguire la
Benedizione solenne.
Il 29 Giugno celebra la sua Prima S. Messa a Livigno concelebrata con Don Lorenzo PEGORARI, Don Giulio RONCAN; Don Giuseppe VALGOI; Don Battista GALLI; Don Marco
BORMOLINI e presenti i Diaconi Firmino CUSINI, Gualberto BORMOLINI; Felice CANTONI, con i musicanti in testa al corteo che dalla casa natale a San Rocco lo accompagnano sino alla Parrocchiale. Dopo la Messa l’esibizione in piazza della Banda, ed il corteo che
accompagna il Novello sino al ‘Bellavista’, dove tutti consumano il pranzo.
Nel pomeriggio la Banda precede il corteo sino alla Chiesa di S. Rocco dove è previsto il
Vespro.
A differenza degli altri Novelli, per i quali si prepara l’arco di trionfo con il muschio,
Gioventù e coscritti hanno fatto le cose in grande: si sono recati al di là del Foscagno
tagliando decine di piantine dai bordi della strada per creare i viali d’ingresso alla casa del
Novello ed alle due Chiese dove si celebrano le Messe.
29.06.1969, la Banda sfila per Don Valerio GALLI
Da sinistra davanti: Ubaldo GALLI, Egidio BORMOLINI; Benedetto RAISONI;
dietro: Riccardo GALLI; Marco CUSINI. (Archivio famiglia GALLI).
La Banda a fine anni Sessanta
1969, una formazione della Banda
In basso da sinistra: Quirino SILVESTRI; Luigìno ZINI; Mario MAGATELLI; Luciano COMPAGNONI; Enrico SILVESTRI;
seconda fila: M° Ernesto CANCLINI; Bendetto RAISONI; Oreste BORMOLINI; Graziano GALLI; Ubaldo GALLI;
Sandro ZINI; Gianfranco LA MAGNA; Romeo ANTONIOLI; Luigi BORMOLINI; Giuseppe CASTELLANI;
terza fila: Marco CUSINI; Riccardo GALLI; Egidio BORMOLINI.
(Archivio Livio CANCLINI)
Come si può notare, a far parte della Banda ci sono tre musicanti esterni: oltre ai già citati Luciano COMPAGNONI, a Livigno in qualità di Maestro di sci, ed al tinteggiatore Mario
MAGATELLI trasferitosi a Livigno nel 1964 con la famiglia, , per un certo periodo a suonare c’è anche Gianfranco LA MAGNA, in servizio a Ponte del Gallo come Carabiniere.
Ci si esibisce
anche per i coscritti del ‘19
Nel 1969 la contabilità sul solito foglio libero è più dettagliata, e si ricava che ci si esibisce
anche per feste private:
“Ottobre 69 incasso contributo Comune
500.000
“ mandato Pro Loco per servizio 50° Vittoria
100.000
20.000
Giugno 69 Incasso da Fam. Galli Don Valerio
30 ? 69 Incasso Festa coscritti 19
30.000
“ Incasso contribut Farmacista
20.000
Incassi vari 1a Comunione ecc
20.000
Ricevuto fino 69
690.000
Debito 68
Acquisto strumenti nuovi
Spesa maestro e pensione 69
Preventivo acquisto 2 strumenti e riparazione a altri
(Totale Spese)
(Totale Entrate)
Debito
£ 166.000
60.000
400.000
200.000
826.000
690.000
136.000”
Si vorrebbero
acquistare nuovi strumenti...
Per retribuire il Maestro, acquistare, riparare gli strumenti, si rinnova la richiesta di contribuire al Comune:
«“Livigno 2.4.70
Onor.le Amm. Comunale di Livigno
Breve bilancio corpo musicale
Spese 69-70 vari per mantenimento e paga maestro acquisto strumenti e riparazioni £ 826.000.
Entrate contributo comune 7/10 69 500.000 + mandato Pro Loco 100.000 entrate
varie 90.000
Totale entrate 690.000 - Resta debito di £ 136.000.
Facciamo istanza a codesta O. Am. Comunale che mi abbia a concedere un contributo, onde poter far fronte al mantenimento di detto corpo.
Fiduciosi di quanto
Galli”».
Una gran festa
per Padre Firmino CUSINI
Nel 1970, con il paese ancora completamente imbiancato e le strade da poco liberate dalla
neve, il 21 Marzo il ‘Corpo Musicale’ festeggia il Novello Padre Firmino CUSINI (1940).
Firmino CUSINI nasce a Livigno il 22 Ottobre 1940, secondo figlio di dodici, di cui otto
viventi di Candido CUSINI (Càndit da Giùli) (1908-1970) e di Maria Orsola CONFORTOLA
(Mariòrsola da Doméni da Cantoncìn) (1913-2007).
Entra in Seminario ‘S. Abbondio’ di Como il 1° Ottobre 1955, quindi il 1° Ottobre 1960 si
trasferisce nel Seminario Comboniano a Carraia (LU), poi in altri Istituti Comboniani.
Anche Firmino scrive da Venegono (VA) per avere la Banda: «”Venegono 19-1-70
Carissimi Compaesani della Banda Musicale:
Anche quest’anno avrete modo di spendere fiato per un novello sacerdote.
Ma la musica ci vuole per dare un po’ di tono e senso di festa ad una occasione
importante, com’è un ordinazione sacerdotale, e la celebrazione della prima messa.
Per questo vi invito volentieri; e sono certo che ci metterete tutto il vostro impegno
perché tutto riesca bene.
L’ordinazione sacerdotale sarà il 21 marzo, al pomeriggio, e la Prima Messa il gior22.03.1970, un lungo corteo accompagna alla Parrocchiale Padre Firmino CUSINI (Archivio famiglia CUSINI)
no seguente, domenica delle Palme. Unico inconveniente per voi sarà il freddo, ma
speriamo che il Signore ci benedica con delle belle giornate.
Il Vescovo che verrà a Livigno per l’Ordinazione è un Vescovo a riposo, residente nella
diocesi di Como. E’ un vecchietto ma molto vivace e coraggioso, e senza alcuna
paura del freddo. Affido a voi il compito di creare un’atmosfera di gioia e di rendimento di grazie al Signore, con la musica, per essersi degnato di chiamare un membro della comunità di Livigno, al suo servizio sacerdotale nelle Missioni. E voi tutti,
di cuore ringrazio e ricordo.
P. Firmino Cusini
missionario Comboniano”.».
Sabato 21 Marzo 1970 di primo pomeriggio ad accompagnare Firmino a Livigno con la propria auto partendo da Isolaccia è suo zio, Don Giovanni CUSINI (1915-1977).
Alle 16,00 a Livigno in Chiesa Parrocchiale è prevista l’Ordinazione del Missionario ad
opera dell’anziano Vescovo in pensione che risiede a Barna nei pressi di Menaggio (CO)
Monsignor Ferdinando LANGIOLOTTO, segnalato al Prevosto Don Lorenzo PEGORARI
dal Vescovo di Como Mons. BONOMINI.
Alle quattro non arriva nessuno, e i parenti in attesa sul sagrato sono preoccupati, così
come i coscritti che, cercando di andargli incontro in macchina, rimangono bloccati nella
neve machègna lungo la strada.
Anche Don Giovanni e Firmino sono stati bloccati da una piccola slavina, con Firmino che
attraversa il coflè e raggiunge a piedi la 850 Fiat del coscritto Doméni da Santìn, girata in
qualche maniera verso il paese e con la quale raggiungono la Chiesa un’ora dopo il previsto. Conclusa la Messa di Ordinazione, per altro con Firmino tutto bagnato, il ritorno a casa
a Rìn dove ad attenderlo trova un gruppo di amici e alcuni componenti della Banda.
Il giorno dopo, domenica delle Palme, di pomeriggio alle 15,00 i paesani in corteo con la
Banda partendo dal Crojàl si dirigono alla Parrocchiale per assistere alla lunga Prima S.
Messa, presenti il Prevosto Don Lorenzo, Don Giuseppe VALGOI, Don Domenico PERI,
Don Valerio GALLI, Don Giovanni CUSINI ed i Diaconi Bernardino CUSINI e Gualberto
BORMOLINI.
Al termine tutti si dirigono alla vicina sala del ‘Cinelux’ dove è previsto un recital che vede
la partecipazione di un gran numero di paesani, cui segue l’esibizione della Banda e dove
giunge trafelato l’ex Coadiutore Don Giulio RONCAN.
Per l’orario di cena parenti, Gioventù, cantoria e componenti della Banda si ritrovano all’albergo ‘Bivio’ a consumare il pranzo.
22.03.1970, l’esibizione della Banda al ‘Cinelux’ (Archivio famiglia CUSINI).
da sinistra: Luigino ZINI; Luciano COMPAGNONI; Francesco VITALINI; Maestro MUTTI; Renato BONETTA; Enrico
SILVESTRI; Quirino SILVESTRI; Oreste BORMOLINI
“Nuovi allievi per la banda”
Livigno negli anni ‘70
Nuovi allievi per la Banda
A cavallo fra il 1969 ed il 1970/’71, oltre al già citato Quirino SILVESTRI (1957) sotto la direzione di Mutti imparano a solfeggiare altri scolari.
Ad incentivarne alcuni, anche durante l’orario di dottrina, ci sono i catechisti Angelica
GALLI (Angelica da Valentìn) (1921-1986) e Luigi ZINI (Luigìno) (1946-1996).
Fra gli allievi ci sono:
Ulisse GALLI (1955), che ha già in Banda il padre Ricàrdo ed i fratelli Ubàldo e Graziano;
Giordano CUSINI (Giordàno da Luìgi da Giùli) (1954-1976), primo musicante di San Rocco
ad arrivare a suonare uno strumento in Banda, seguito alcuni mesi dopo da un altro musicante di quella frazione: Dante GALLI (Dànte dala Scìbla) (1946);
Aldo BORMOLINI (1959), convertito alla musica dal padre Egìdio da Crapìn;
Mario ZINI (Mariolino) (1955), che in Banda ha due fratelli, Frànco e Luigìno, quest’ultimo
passato dal tamburello al clarinetto.
C’è anche Giordano ZINI (1953-2004) - fratello dei tre ZINI appena citati -.
Ad iniziare lo studio di teoria e solfeggio ci sono pure tra gli altri Giorgio SILVESTRI
(Giòrgio da Filìpo) (1959); Silvano SILVESTRI (1960-1988), figlio di Francesckìn e nipote del
fondatore Atìlio SILVESTRI; Bernardino BORMOLINI (1950-1999), (figlio dell’ex suonato-
Primavera 1971, con i giovani musicanti si festeggia da Bèpo da Francezìn (Archivio Osvaldo ZINI)
Da sinistra: (seminascosto:) Luigìno ZINI; Mariolìno ZINI; Aldo BORMOLINI; (di spalle) Egidio BORMOLINI;
seconda fila: Ulisse GALLI; Giordano CUSINI; (seminascosto) M° Ernesto CANCLINI; Giuseppe RIVETTI (Cìdo);
Riccardo GALLI.
re Giusèf da Bernàrt d’Angialìna); Ermanno ZINI (1955), il cui nonno è un fondatore:
Francezìn; Flaviano GALLI (1957).
Ma questi ultimi abbandonano poco dopo.
Per gli altri giovani l’esordio è in occasione della Prima Comunione del 1971, dove intervengono anche componenti della Banda di Bormio ingaggiati dal Maestro Mutti come
Ermanno VALCEPINA (1945), Giuseppe RIVETTI detto Cìdo (1922) e Alfredo BERTOLINA
(1937-2007) di Valfurva.
E però la Banda non si esibisce a Trepalle il giorno dell’Ascensione, che coincide con la
Prima Comunione della frazione, sì che l’anno dopo quelli di Trepalle convocano la Banda
di Semogo diretta dal M° Angelo TRABUCCHI.
Si suona per il Salesiano
Don Bernardino CUSINI
I musicanti appena citati si esibiscono anche nell’inverno del 1972: l’occasione è la Prima S.
Messa di Don Bernardino CUSINI (1943).
Bernardino CUSINI nasce a Livigno il 20.02.1943, terzo figlio, su tredici (di cui sei viventi), di
Giulio CUSINI (Giulìn da Giàcom da Giùli) (1900-1968) e Maria CANTONI (Padelìn) (1916-1987).
Il 15.09.1955 entra nell’Istituto Salesiano ‘Faravelli’ di Canelli (AT) ed è ordinato Sacerdote
Salesiano nella Basilica ‘Maria Ausiliatrice’ a Torino il 25.03.1972.
Don Bernardino il giorno dopo è atteso al Passo d’Eira dai paesani, che lo accompagnano
in corteo sino all’Asilo dove è accolto dalla Banda che poi lo ‘scorta’ per pochi passi sino
alla Parrocchiale per concelebrare la Prima S. Messa assieme a Don Giovanni CUSINI
Parroco a Isolaccia, al Preside dell’Istituto Salesiano di Borgo S. Martino Don Dante
CAPRIOGLIO ed al Salesiano Don
Flaviano SPAGNOLO; presenti il
Prevosto Don Lorenzo PEGORARI
e il compagno di Ordinazione Don
Giancarlo PANCERI.
Dopo la celebrazione la Banda si
esibisce in piazza, quindi in corteo i
musicanti accompagnano Don
Bernardino all’albergo ‘Bernina’
dove tutti consumano il pranzo con
i parenti.
Nel pomeriggio il Novello è in
Chiesa per la funzione vespertina,
seguita da un’ulteriore esibizione
della Banda.
25.03.1972 l’Ordinazione di Don Bernardino
CUSINI (Archivio Marco CUSINI)
Aria di ‘burrasca’ per la Banda
Sempre nel 1972, il 7 di Giugno, è previsto un grosso avvenimento: per la prima volta
la più importante manifestazione nazionale di ciclismo, il ‘Giro d’Italia’, fa tappa a
Livigno.
Si tratta della 16a tappa del 55° Giro d’Italia ‘Parabiago-Livigno’ per la quale tutto il paese
è in fermento.
Anche la Banda deve presenziare nei pressi dell’arrivo, posto proprio di fronte all’albergo
‘Palù’.
Per via di uno sciopero dei giornalisti non vengono mandate in onda in diretta le riprese
della R.A.I., come pure il giorno dopo non escono in edicola i giornali, la ‘Gazzetta dello
Sport’ in particolare che promuove la manifestazione.
Per giunta il giorno dopo la tappa ha come meta il Passo Stelvio per cui l’interesse dei Mass
Media è tutto per questa frazione del ‘Giro’.
Anche la Banda sta vivendo un momento particolare, per cui questa del 7 Giugno è l’ultima esibizione per diversi componenti.
Un vero peccato poiché hanno da poco iniziato a suonare i giovani allievi pocanzi citati,
mentre uno sta completando con Mutti lo studio del solfeggio: Valeriano ZINI (1959), fratello dei musicanti Luigìno, Franco e Mariolino.
Di fatto la Banda pochi giorni dopo si presenta in forma ridotta quando deve ricevere il
Novello Padre Gualberto BORMOLINI (1946-1997).
1972: metà Banda si esibisce
per il Novello Padre Gualberto
Gualberto BORMOLINI, nato il 06.10.1946, decimo di dodici fratelli di Giuseppe BORMOLINI (Giusèf dal Pelè) (1905-1995) e Marina BORMOLINI (Marìna da 14) (19091986) entra in Seminario a Rebbio (CO) nel 1956.
Il 7 Aprile 1972 da Roma indirizza una missiva al Presidente della Banda: «“A Riccardo e
amici della “banda di Livigno”,
avrei voluto parlare con voi durante le feste pasquali ma il tempo è passato troppo
in fretta…
Come già sapete il prossimo 28 giugno diventerò prete-missionario e penso che in
una giornata come quella non possa mancare la musica per sottolineare la gioia di
tutto il paese; è un GRAZIE CANTATO al Signore che continua a chiamare uomini
per continuare la sua missione d’amore in questo mondo. Vi ringrazio in anticipo di
cuore per quanto preparerete e per il fiato che dovete sprecare per prepararvi…!
Intanto teniamoci uniti nel Signore, nell’attesa di quel giorno di festa non solo per
me ma per tutti noi.
Ciao
Albertino B.».
Il 27.06.1972 ad accoglierlo al Passo Eira ci sono i coscritti ed altri paesani, che lo accompagnano sino a casa, all’esterno tutta addobbata di piante.
Il giorno dopo è ordinato Sacerdote a Livigno, in questo caso dal Vescovo Missionario
Comboniano di S. Mateus (Brasile) Monsignor Aldo GERNA.
Il 29, giorno di San Pietro, celebra alle 11,00 la Prima S. Messa in Parrocchiale, con il corteo
che parte dall’Asilo preceduto dalla Banda.
A mezzogiorno ci si ritrova per il pranzo al ‘Bellavista’ quindi, dopo le foto di rito all’esterno dell’albergo, in corteo tutti si trasferiscono a San Rocco per la funzione di ringraziamento e chiusura.
Ad esibirsi per Padre Gualberto una dozzina di musicanti (comprendendo il bormino
Giuseppe RIVETTI detto Cìdo), un terzo dei quali componenti della famiglia GALLI: il capostipite Ricàrdo ed i figli Ubaldo, Graziano ed Ulisse.
29.06.1972, la Banda posa per la foto con Padre Gualberto BORMOLINI (Archivio famiglia BORMOLINI).
Da sinistra in basso: Graziano GALLI; Giuseppe CASTELLANI; Quirino SILVESTRI; Luigìno ZINI; Ubaldo GALLI;
Aldo BORMOLINI; Ulisse GALLI;
in alto: Giuseppe RIVETTI (Cìdo); Giordano CUSINI; Oreste BORMOLINI; Padre Gualberto BORMOLINI; Egidio
BORMOLINI; Sandrino ZINI; Riccardo GALLI; M° Ernesto CANCLINI.
Le ultime lezioni del Maestro CANCLINI
Per il 1972 queste le lezioni date dal Maestro Mutti, che non si ferma più a Livigno ma va avanti e indietro da Bormio in corriera, fermandosi solo una o più notti a seconda delle presenze.
“Presenze Scuola di Musica Livigno
12 e 13 Gennaio Presenze N 2
£ 4.000
Corriera and - e rit
“ 1.400
3 - 4 Marzo P. N 2
“ 4.000
1.400
Corriera
6 al 11 Marzo P. N 6
12.000
Corriera
1.400
13 al 18 P 6
12.000
Corriera
1.400
Spesa inchiostro Pennini e 1 biro
300
20 al 25 Marzo P 7
14.000
Corriera
1.400
27 al 29 “ P 3
6.000
25-4-72 al 29
P5
10.000
Corriera
1.400
7.200
2 Ore ogni Lunedì
77.900
10.000
2-5 al 6 P 5
1.400
Corriera
2 ore
1.200
8 al 11 P 4
8.000
1.400
Corriera
99.900
Pagato Canclini Ernesto”.
Per un altro verso c’è anche chi segue un percorso di studio personale recandosi nella vicina Bormio.
Si tratta di Casimiro CUSINI (Casy) (1949), che partecipa alle lezioni impartite alla Banda
Musicale locale dal Prof. Umberto ROMANI detto Ceco (1916-1998) e da Ermanno VALCEPINA (1945).
Il ‘Corpo Musicale’
suona a Trepalle per Don Felice
Se è vero che il Maestro Mutti, non sale più a Livigno, è altrettanto vero che il ‘Corpo
Musicale di Livigno’ prosegue fino all’autunno con le sue attività: il 24 Settembre del 1972,
infatti, la Banda con gli stessi elementi già operativi per Padre Gualberto si esibisce a Trepalle
il 24 Settembre 1972 per la 1a S. Messa di Don Felice CANTONI (1945).
L’Ordinazione di Don Felice CANTONI (Archivio Don Felice CANTONI)
Felice CANTONI nasce a Trepalle il 18.08.1945, quinto figlio di dieci di Onorato CANTONI (Onoràto del Bilò) (1901-1979) e di Apollonia BORMOLINI (Polònia del Cafùta) (19141982). Entra in Seminario il 01.10.1958 a Valle Colorina (So) e viene ordinato Sacerdote il
23.09.1972 a Como, destinato a fare il Coadiutore a Chiesa in Valmalenco, dove d’estate ha
già effettuato servizio diaconale assieme al Prevosto Don Giulio RONCAN, già Coadiutore
a San Rocco tra il 1953 ed il 1959.
Casy CUSINI
Casimiro CUSINI detto Casy, nasce nel 1949, primogenito di otto figli di Linda MOTTINI (1920) e Severino CUSINI
(Severìn da Batisctìn dal Bèta) (1920-1983).
Si avvicina alla musica quando alla fine degli anni Sessanta è
impegnato con l’amico Guido ZINI ad imbiancare i locali
della casa in zona Osctarìa della famiglia di Giovanni ZINI e
Casy CUSINI
Ida MOTTINI, tra l’altro entrambi figli di fondatori della
banda: Gioanìn è figlio di Francezìn, la moglie Ida è figlia di Bepìn da Giusèf Motìn.
In casa ZINI le giovani figlie Franca e Bruna, strimpellano con la chitarra basso, la pianola e la batteria, inoltre hanno il giradischi con una gran collezione di dischi in vinile, compresi quelli dei
‘Beatles’, una piacevole novità per Casy, che però inizialmente, pur essendo attratto dalla musica,
non accetta di cantare come gli chiedono le ragazze. Ad avviare allo studio della musica il figlio
di Severìn è il collega tinteggiatore di Bormio Ermanno VALCEPINA, Maestro e Direttore della
banda di Bormio assieme al Prof. Umberto ROMANI. Sia Ermanno che il Céco suonano anche in
un complesso in occasione di matrimoni e feste, assieme a Giuseppe RIVETTI (Cìdo) (1922) ed
al Vigile Quirino PEDRANA (1946-2005), gruppo che suona al matrimonio di Casy e Bruna ZINI
il 3 giugno del 1971: è la prima volta che un complesso musicale allieta un matrimonio a Livigno.
Casy impara a suonare la fisarmonica con ROMANI, quindi il sassofono da VALCEPINA, strumento col quale già nel 1972 si esibisce con la Banda di Bormio.
Pochi mesi dopo un altro giovane livignasco si aggrega a Casy per frequentare le lezioni di
ROMANI e VALCEPINA in quel di Bormio: Aldo BORMOLINI (1959).
Il Sindaco Diego chiede a Casy
di riformare il ‘Corpo Musicale’ a Livigno
Negli anni 1973, 1974 e primi mesi del 1975 la Banda di Bormio, con i musicanti di Livigno
appena citati, si esibisce anche a Livigno per le Prime S. Comunioni e le S. Cresime, oltre
che feste religiose più importanti.
Ed è in una di queste occasioni che il Sindaco Diego MOTTINI (1935-1980) chiede a Casy
di attivarsi per rimettere insieme la Banda musicale a Livigno, confermando il successivo
aiuto economico da parte del Comune qualora si riesca a mettere insieme un buon numero di musicanti.
Casy a questo punto si consulta con il Prevosto, Don Lorenzo PEGORARI (1917-1987), il
quale lo informa della situazione della Banda promettendo di mettergli a disposizione i locali sottostanti la chiesetta dell’Asilo di ‘S. Maria’ per esercitarsi.
E però i vecchi musicanti non sono d’accordo, nonostante la mediazione di Franceschino
BORMOLINI (1953), nonchè di Egidio Bormolini (Egidio da Crapìn) (1926-1999).
Franceschino BORMOLINI
Franceschino BORMOLINI (Francesckìn da Lorénz) (1953) non è un amante della musica, o uno che la pratica. E’ però figlio di uno degli ex componenti il Direttivo della Banda,
Lorénz da l’Archét (1923-1995), ed è amico di Fedele GALLI (1949), che abita nell’albergo di
fronte, il ‘Lanz’, figlio di Bepìn da Clemént il quale un giorno viene notato da Francesckìn mentre vicino a casa sta discorrendo con Casy delle beghe della Banda.
Francesckìn s’intromette nella discussione, quindi con Fedele cerca in modi diversi di convincere gli ex suonatori a rientrare con i giovani: in pratica nella impossibile operazione di
rimettere insieme le due correnti presenti nella Banda.
Vorrebbe anche imparare a suonare, e cerca invano di convincere a fargli da insegnante il
suonatore di Bormio Mario MAGATELLI che occupa un
appartamento nella casa paterna e ogni tanto si esibisce
anche a Livigno con Mutti, oltre che a Bormio.
In effetti, alla prima riunione convocata da Casy per verificare se gli ex musicanti sono disponibili a rimettere
insieme un corpo musicale partecipano davvero in
pochi.
Franceschino BORMOLINI
Il Comune garantisce il contributo se...
L’Amministrazione Comunale chiede garanzie precise prima di assegnare un consistente contributo, come specificato dal Consigliere Comunale delegato a seguire la questione, Oreste
BORMOLINI (1932-1993) (per altro ex componente del ‘Corpo Musicale di Livigno’):
«“(...) tale contributo, (£. 3.000.000) come si ribadisce nella suddetta deliberazione
(confer. n° 139 in data 28.10.75) potrà comunque essere erogato solo qualora sarà
possibile dare un giudizio valido sulla riuscita dell’iniziativa e questo potrà avvenire
solo dopo l’effettuazione di un certo numero di lezioni.
Quanto sopra è stato pure ribadito nella relazione in data 3.11.75.
Qualora sia garantita la presenza di almeno dieci iscritti alle lezioni settimanali
fino al 10 giugno sarà possibile effettuare a tale data il pagamento della somma di
£ 1.500.00. La rimanente somma sarà erogata successivamente in seguito ad eventuali esibizioni in pubblico”».
Il censimento degli strumenti della Banda
Come primo intervento, Casy ed
Egidio Bormolini (Egidio da Crapìn) il
02.11.1975 predispongono un censimento degli strumenti musicali di
proprietà della Banda:
“n. 1 Cassa e piatti
n° 1 Tanburello
n° 2 Bassi
n° 3 Bombardini
n° 3 Genis
n° 2 Tromboni
n° 2 Cornette
n° 1 Corno
n° 2 Clarini
n° 1 Porta Clarino
n° 24 Cappelli della banda
n° 25 Libretti
n° 200 fogli e buste intestate al
Corpo Musicale
Bormolini Egidio
Cusini Casy”.
Sul libero foglio firmato dai due
aggiungono: “Diversi sono Rotti”.
02.11.1975, si fa un censimento degli strumenti
(Archivio Corpo Musicale)
Un nuovo Regolamento
Due giorni dopo, il 4 Novembre, viene redatto un nuovo Regolamento del ‘Corpo Musicale’,
composto di 14 articoli:
“Regolamento del Corpo Musicale di Livigno
Art. 1. La chiusura del locale dovrà avvenire entro le ore 24.00; mentre le esecuzioni strumentali dovranno cessare entro le ore 23.00.
Art. 2. Ogni iscritto è tenuto a partecipare alle elezioni settimanali nei giorni
prestabiliti, e, deve anticipare la somma di £. 40.000 (quarantamila)
all’atto dell’iscrizione; somma che gli verrà rimborsata entro 8 (otto)
mesi solo in caso di effettiva partecipazione come spiegato negli articoli più sotto.
Art. 3. Ogni assenza deve essere notificata in anticipo a mezzo comunicazione, preferibilmente scritta.
Art. 4. La mancanza di giustificazione di eventuali assenze esclude il soggetto
dal rimborso dell’importo anticipato, che sarà incamerato a fondo
perso dal Corpo Musicale.
Art. 5. Il mancato rispetto dell’orario di lezione esclude dal diritto di ottenere l’assistenza degli insegnanti per quella determinata lezione.
Art. 6. Ogni partecipante è tenuto a sottostare alle disposizioni che saranno
adottate per il controllo delle presenze.
Art. 7. Nessuno può pretendere l’apertura del locale di esercitazione, in orari
diversi da quello esposto all’interno del locale stesso salvo preventivo
accordo coi responsabili.
Art. 8. Gli strumenti disponibili saranno assegnati ai richiedenti solo a scopo
di esercitazione, secondo le disposizioni degli insegnanti e non potranno essere portati fuori dal locale in cui si trovano.
Resta inteso che ogni iscritto s’impegna a provvedere personalmente
allo strumento da lui prescelto salvo diversi provvedimenti che si rendono possibili i
Art. 9. La partecipazione è aperta a tutti fino al raggiungimento del numero
di 20 elementi. Le iscrizioni saranno riaperte ogni due mesi a dieci
richiedenti. E’ sottinteso che i nuovi iscritti dovranno depositare per
otto mesi di lezioni effettive, la somma di Lit. 40.000 che verrà rimborsata alle condizioni specificate nei punti 2 e 4.
Art. 10. Eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che impedissero il regolare svolgimento delle lezioni verranno adottati a maggioranza relativa dei presenti, su proposta degli insegnanti o del
responsabile, e ai soggetti del provvedimento, verrà applicata la sanzione di cui all’Art. 4.
Art. 11. E’ facoltà degli iscritti proporre aggiunte al presente regolamento che
non dovranno essere in contrasto con quanto già stabilito e, dovranno
essere accettate da almeno tre quarti degli iscritti.
Art. 12. Ogni iscritto si impegna a partecipare alle manifestazioni religiose e
folkloristiche del paese.
Art. 13. Il locale è strettamente e severamente riservato alle attività artistiche-musicali.
Art. 14. Dalla costituzione effettiva della Banda Musicale (data della prima
manifestazione in pubblico) gli elementi che vi hanno partecipato,
dopo regolare frequenza delle lezioni hanno diritto a eleggere fra di
loro un legale rappresentante del Corpo Musicale; questa carica si
intende annuale, riconfermabile, solo attraverso regolari votazioni.
P. S.: La reggenza provvisoria è affidata al Sig. Cusini Casy.
Livigno addì 4 novembre 1975
Il reggente Cusini Casy”.
Si decide di ingaggiare i Maestri
In ogni caso si decide di tentare l’impresa:
“Nell’ottobre 1975 hanno inizio vere e proprie lezioni per la formazione del
Corpo Musicale.
I Maestri, procurati da Cusini Casy sono:
M. Romani e M.Valcepina, di Bormio, i quali si impegnano ad essere a disposizione degli allievi, nell’apposito locale in Via della Chiesa ogni giovedì dalle ore
18,00 alle 22,00 (...).
Per far fronte alle spese di retribuzione ai maestri, (spese sostenute fino a £.
500.000 unicamente da Casy a proprio rischio e pericolo) un gruppo di allievi
ha sottoscritto quanto segue:
“I sottoscritti, di propria spontanea volontà, in seguito alla difficoltà insorta nei
confronti dell’Amministrazione Comunale per la retribuzione degli insegnanti
del Corpo Musicale di Livigno si sono fatti garanti nei confronti della Banca
Piccolo Credito Valtellinese delle somme occorrenti allo scopo sopra indicato.
I medesimi, si sono inoltre trovati d’accordo nell’incaricare Cusini Casimiro di
rappresentarli di fronte alla Banca in questione e di compiere tutte le operazioni che si rendano necessarie al conseguimento dello scopo sopra indicato.
letto, quanto sopra, sottoscrivono, presso il locale, sede del Corpo Musicale
presso l’asilo parrocchiale per accettazione!”.
Livigno 2 dicembre 1975
Firmato: Cusini Casy - Bormolini Battista - Galli Augusto - Bormolini
Franceschino - Cusini Ernestino - Galli Fedele - Cusini Lino - Cusini Alessio e
Confortola Renato”.
Effettivamente, sul ‘Registro Cassa del Corpo Musicale di Livigno’ del 1962, a consuntivo del 1975 si risale ai ri-fondatori della ricostituzione del sodalizio:
“Anno sociale 1976 (inizio ‘75)
Ricostituito il Corpo Musicale con la collaborazione reciproca di CUSINI Casy,
BORMOLINI Francesco (Francesckìn da Lorènz), GALLI Fedele, BORMOLINI
Battista, CUSINI Ernesto, CUSINI Alessio, GALLI Augusto (...)”.
Ermanno VALCEPINA
Ermanno VALCEPINA nasce a Bormio nel 1945.
Si avvicina alla musica all’età di 14 anni quando entra a far parte come allievo nella
‘Filarmonica Bormiese’ diretta dal Maestro Vincenzo CAMARDO, che è anche Docente di
Musica presso le Scuole di Bormio.
Ha il ‘bernoccolo’ della musica: dopo due mesi entra già a far parte della Banda essendo in
grado di padroneggiare degnamente il Bombardino, che suona in Banda sino al momento
della chiamata del servizio di leva.
Anche sotto naja suona il Bombardino in quel di Avellino, per conto della Banda Musicale
della Fanteria, quindi di tanto in tanto anche con la Fanfara dei Bersaglieri, a fianco di suonatori che hanno frequentato il Conservatorio e coi quali si diletta a confrontarsi sfidandoli
con gli ottoni.
Nel 1966 la Banda di Bormio rimane senza Direttore, con CAMARDO che istruisce
Ermanno sulle tecniche di insegnamento di solfeggio, composizione e uso di tutti gli strumenti.
Così a dirigere la Banda inizia VALCEPINA, e lo fa per un anno gratuitamente, poi la
‘Filarmonica’ si ferma per un anno.
Ermanno riprende l’attività di Direttore, convinto dal paesano Sergio CONFORTOLA
incontrato a Sondrio negli uffici E.N.D.A.S. dove lavora, il quale fa assumere VALCEPINA dal
Provveditorato agli Studi col compito di insegnare ad allievi da inserire in Banda.
Una volta ottenuto l’ok dal Sindaco Italo OCCHI,VALCEPINA istruisce gli allievi che hanno
un’età dai 14 anni in su ed in breve rimette in funzione la Banda del bormiese, immettendo
una ventina di elementi nuovi all’anno.
Partecipa quindi al Corso promosso dall’Amministrazione Provinciale per Maestri/Direttori
di Banda sotto la direzione del Maestro, Compositore, nonché Docente al Conservatorio
Prof. Carlo PIROLA di Lissone (MI), ottenendo il diploma nel Dicembre del 1983.
Oltre a dirigere la Banda,VALCEPINA crea un complesso col Professor Umberto ROMANI detto Ceco (1916-1998); Giuseppe RIVETTI detto Cido (1922) e Quirino PEDRANA
(1946-2005), coi quali si esibisce per feste e matrimoni.
Ermanno VALCEPINA (Archivio Ermanno Valcepina)
Umberto ROMANI
Umberto ROMANI nasce a Premadio in Valdidentro il 25.05.1916.
A sei anni, mentre sta giocando nei dintorni di casa a Premadio, gli scoppia una bomba inesplosa posta in una matita colorata, che lo acceca.
Si iscrive al Conservatorio per ciechi di Milano, diplomandosi in pianoforte e organo.
Esegue concerti fino a 27 anni, quindi si trasferisce a Bormio dove insegna Musica alle
Scuole. Poi dà lezioni private.
Nel 1975 fonda il Coro “La Bajona” in fine, tra il 1965 ed il 1985, suona in un complesso
con Casy CUSINI, Ermanno VALCEPINA, Giuseppe RIVETTI e Quirino PEDRANA.
Umberto ROMANI
Le prime lezioni
Le prime vere e proprie lezioni tenute da Ermanno VALCEPINA e dal Prof. Umberto
ROMANI ad Ottobre del 1975 in un primo momento avvengono presso la sede della
‘Scuola Sci Livigno” quindi, su interessamento di Franceschino BORMOLINI che riceve la
chiave da Don Lorenzo, viene usato il locale sottostante la chiesetta dell’Asilo Parrocchiale,
con lavori di sistemazione dei locali eseguiti dal falegname Renato CONFORTOLA (1952).
Come primi ‘allievi’, a Casy si affiancano subito:
Ernestino CUSINI (1950)
Franceschino BORMOLINI (1953)
Renato CONFORTOLA (1952)
Aldo BORMOLINI (1959)
Alessio CUSINI (1953)
Lino CUSINI (1952)
Ci sono poi tre ragazze intenzionate ad avvicinarsi alla musica, le prime donne ad entrare
nella Banda di Livigno. Si tratta delle studentesse frequentanti la 2a e 1a Media Inferiore:
Emanuela ZINI (1963), cognata di Casy;
Enrica BORMETTI (1963);
Dina CUSINI (1964).
1976 Si riprende a studiare (Archivio Ernestino CUSINI)
Da sinistra 1a fila: Dina CUSINI; Emanuela ZINI; Enrica BORMETTI;
2a fila: Casy CUSINI; Franceschino BORMOLINI; Aldo BORMOLINI; Ernestino CUSINI; Renato CONFORTOLA.
Arriva la prima rata del contributo del Comune:
1.500.000 Lire
I Maestri VALCEPINA e ROMANI svolgono regolarmente il loro compito, insegnando da
Novembre e sino al mese di Maggio ad una decina fra suonatori ed allievi.
E così anche il Comune concede la metà del contribuito promesso: 1.500.000 Lire.
Sul registro si segnalano i vari movimenti del sodalizio:
“(...) 12.12.75 Stipendio maestri OTTOBRE-NOVEMBRE-DIC
12.12.75 Versamento cauzioni iscrizioni (BPV 5000)
- Stipendi per i maestri da Gennaio a Maggio al mese
23.6.76 Mandato del Comune liquidazione conti 76
23-4-76 Contributi volontari 1a Comunione
23-4-76 Cauzione iscrizioni nuove
30-5-76 Spese per vitto al corpo musicale di Bormio e benzina
27.5.76 Spese per maestro di Milano (Dicembre)
30-6-76 Contributi vari
I rifondatori della Banda nel 1975 (Archivio Corpo Musicale Livigno)
500.000
795.000
250.000
1.500.000
150.000
40.000
150.000
12.500
45.000”.
Il gruppo di Livigno si ingrandisce
Al secondo corso, che prende il via nell’autunno del 1976 e sempre tenuto dai Maestri
Ermanno VALCEPINA e Prof. Umberto ROMANI, partecipano 16 fra musicanti ed allievi.
Questo l’elenco di chi aderisce alle prove, tenuto dal responsabile Alessio CUSINI:
CUSINI Casy (1949)
BORMOLINI Franceschino (1953)
CONFORTOLA Renato (1952)
CUSINI Alessio (1953)
CUSINI Ernestino (1950)
BORMOLINI Aldo (1959)
CUSINI Lino (1952)
BORMETTI Enrica (1963)
CUSINI Dina (1964)
ZINI Giorgio (1967)
GALLI Monica (1967)
ZINI Valeriano (1959)
MOTTINI Mario (1960)
GALLI Gino (1959)
GALLI Enrico (1960)
CASTELLANI Tiziano (1964).
Autunno 1976, aumenta il numero degli allievi (Archivio ‘Corpo Musicale Livigno’)
E’ Flavio CANTONI il primo, e unico maschio,
musicante di Trepalle
Nella primavera 1977 viene sistemata anche la sede del sodalizio, col falegname Renato che
predispone un armadio a 4 ante per contenere gli strumenti, e “(...) N 10 leggini appogia libri (...)”.
Nella stessa data si paga altro materiale, e le ore del Maestro per le lezioni dei mesi da
Febbraio a Maggio.
Mentre le lezioni procedono regolarmente, la situazione finanziaria per la Banda si mette
male: non arriva la seconda tranche di 1.500.000 di Lire come previsto.
Il motivo è perché, a Maggio del 1977, il Pretore sospende dalla carica di Sindaco Diego
MOTTINI (1935-1980), sostituito dall’Assessore Anziano Tobia CUSINI (1942).
Così, alcuni allievi di sera partecipano alle lezioni privatamente presso l’abitazione di Casy
CUSINI; fra questi ultimi c’è anche il giovanissimo Flavio CANTONI (1966): il primo allievo proveniente dalla frazione di Trepalle - l’unico maschio a tutt’oggi -.
C’è anche chi si reca a Bormio a seguire lezioni di musica dal Prof. Umberto ROMANI:
Alessio CUSINI (1953) che prende lezioni di pianola; Giacinto GALLI (1954) di Fisarmonica.
Curiosità:
si dorme in macchina dopo le lezioni di musica...
Cessate le lezioni a Livigno, c’è chi si reca a Bormio tutti i venerdì sera, in tutte le stagioni.
Il problema per gli appassionati di Livigno è spostarsi d’inverno, quando spesse volte occorre fermarsi, di notte, a montare le catene, magari in mezzo alla bufera.
Una sera dopo lezione il gruppo dei livignaschi si appresta a tornare in paese.
Una volta superata la Valdidentro Isolaccia, trovano il Passo Foscagno chiuso perché è scesa
una valanga.
Così, con la sua ‘Wolkswagen Golf’ blu Renato torna a Isolaccia e si parcheggia nei pressi
dell’abitazione della moglie di Franceschino, e lì tutti ‘dormono’ in macchina: scomodamente davanti Renato ed Ernestino, altrettanto scomodamente dietro Franceschino, Aldo e
Valeriano. La mattina, una volta desti e tutti ingranchiti, prima di partire si accorgono perché tutta notte hanno sofferto il freddo: una delle portiere posteriori è rimasta socchiusa.
Ci si esibisce con alcuni musicanti di Bormio
Man mano anche i musicanti più giovani si aggregano agli adulti, e si arriva a tre/quattro macchine piene che si recano a Bormio a seguire le lezioni assieme alla ‘Filarmonica Bormiese’.
Ai livignaschi non viene chiesto nulla, ma in cambio devono partecipare alle manifestazioni
previste da quel sodalizio, con il Maestro VALCEPINA che sale a Livigno con alcuni componenti la Banda di Bormio che, unitamente ai pochi musicanti di Livigno, si esibiscono per
le Prime Comunioni, le Cresime e le consuete festività.
Primavera 1977, ci si esibisce con Bormio per la Prima Comunione (Archivio Ernestino CUSINI)
Si riconoscono nella prima fila da sinistra: M° Ermanno VALCEPINA;Tiziano CASTELLANI; Giorgio ZINI;
Emanuela ZINI; Enrica BORMETTI; Dina CUSINI; Monica GALLI;
2a fila:Valeriano ZINI;
3a fila: Renato CONFORTOLA; Ernestìno CUSINI;
4a fila: Casy CUSINI;
Si restituiscono le cauzioni
Come resoconto delle attività, nel Maggio
1978 in occasione dell’Ascensione si
segnalano raccolte 105.000 Lire, mentre
Don Renato ne offre 100.000.
Viene però anche rimborsata la cauzione
di 100.000 Lire del 1977 versata dagli
Allievi:
ZINI Emanuela (1963)
ZINI Giorgio (1967)
BORMETTI Enrica (1963)
CUSINI Dina (1964)
CUSINI Mirko (1962)
URBANI Giorgio (1963)
ZINI Valeriano 1959)
MOTTINI Mario (1960)
GALLI Gino (1959)
GALLI Enrico (1960)
CASTELLANI Tiziano (1964)
Resta in cassa la cauzione di GALLI
Monica (1967), offerta alla Banda dal
‘Bivio’.
Maggio 1978, si rimborsano le cauzioni
Appello di Don Lorenzo
per riorganizzare il ‘Corpo Musicale’
Vista la situazione complicata in cui si trova ad operare il gruppo di musicanti di Livigno,
Casy chiede aiuto a Don Lorenzo affinché convochi lui vecchi e nuovi musicanti, con il
Prevosto che acconsente:
«“Livigno 23 luglio 1979
EGREGIO SIGNORE
Allo scopo di riorganizzare il corpo musicale (banda) della Parrocchia di Livigno, fondato quasi 70 anni fa per il decoro delle cerimonie religiose, civili e patriottiche, e
che ha sempre dato lustro al nostro paese, si, è pensato di indire un’adunanza per
tutti i vecchi e nuovi appartenenti al corpo musicale stesso, secondo l’elenco fornito dal Sig. Galli Riccardo, già presidente.
A tale adunanza, che si terrà lunedì 30 luglio alle ore 21 presso il locale della musica, lei è caldamente invitato.
Detta adunanza si prefigge di vedere in pratica come si può raggiungere lo scopo
che è quello di non lasciar morire una istituzione tanto benemerita.
I membri del nuovo consiglio, accettando questa proposta che parte dalla
Parrocchia di Livigno, si sono dichiarati ben disposti anche alla rinnovazione del consiglio stesso. Pertanto si prega vivamente di non mancare.
Cordiali saluti
IL PREVOSTO”».
23.07.1979, Don Lorenzo convoca i musicanti (Archivio ‘Coro Musicale Livigno’)
In trenta sono disposti a riattivare la Banda
La risposta dei suonatori è positiva, infatti il 30.07.1979 si presentano in 37 fra suonatori
ed ex suonatori che:
“Durante l’adunanza indetta dal Prevosto, si dichiarano disponibili per la formazione della banda i seguenti elementi:
1. CUSINI Casimiro; 2. Renato CONFORTOLA; 3. Emanuela ZINI; 4. Enrica
BORMETTI; 5. Dina CUSINI; 6. Valeriano ZINI; 7. Aldo BORMOLINI; 8.
Emanuelina CUSINI; 9. Francesco BORMOLINI; 10.Tiziano CASTELLANI; 11.
Giorgio ZINI; 12. Mirko CUSINI; 13. Mario MOTTINI; 14. Alessio CUSINI; 15.
Giambattista GALLI; 16. ROLANDO ZINI; 17. Sergio GALLI; 18. Enrico GALLI;
19. Monica GALLI; 20. Corrado CUSINI; 21. Valeria NASSIVERA; 22. Luigino
ZINI; 23. Enrico SILVESTRI; 24. Quirino SILVESTRI; 25. 25. Egidio BORMOLINI
(Pìpa); 26. Sandrino ZINI; 27. Egidio BORMOLINI (crapìn); 28. Gigela BORMOLINI; 29. Giuseppe CASTELLANI; 30. Franco ZINI; 31. Romeo ANTONIOLI.
Non si dichiarano disposti a partecipare, per motivi personali, i seguenti sigg.
già componenti della vecchia banda:
1. GALLI Riccardo; 2. GALLI Ubaldo; 3. GALLI Ulisse; 4. GALLI Graziano; 5.
BORMOLINI Oreste; 6. RAISONI Benedetto”.
Ricàrdo esce dalla sala in lacrime dispiaciuto del fatto che i suoi figli, pur con le loro ragioni, non hanno accettato le condizioni proposte da Casy per proseguire l’attività.
In questo periodo entra in Banda Guido OLZER,che ha imparato a suonare a Ponte in Valtellina
sotto la direzione del M° Lorenzo BORINELLI e poi ha ripreso l’attività con Casy CUSINI.
Curiosità: “(...) due elementi della banda vecchia,
per eguagliare le esigenze (...)”
Segue un’assemblea per nominare il nuovo Direttivo:
“In data 1.8.79 presso l’asilo Parrocchiale si tiene l’assemblea della banda, presieduta dal Sig. Prevosto per eleggere il nuovo consiglio direttivo.
L’assemblea accetta all’unanimità che il Sig. Don Renato LANZETTI debba essere “a priori” membro del Consiglio in quanto la banda è considerata Parrocchiale.
Hanno diritto di voto n° 23 dei presenti.
(...)
Pertanto il Consiglio dovrebbe essere composto da:
Don Renato LANZETTI
CUSINI Casy
BORMOLINI Francesco
CUSINI Alessio
ZINI Sandro
ZINI Sandro, per motivi personali non accetta la carica. Si propone Castellani
Giuseppe, ma anche questi respinge l’incarico.
E’ così che l’assemblea propone di includere due elementi della banda vecchia,
per eguagliare le esigenze fra i due gruppi.
L’assemblea elegge verbalmente, all’unanimità i sigg. ZINI Franco e BORMOLINI Egidio (Pìpa)”.
Alessio CUSINI Presidente provvisorio
La settimana dopo viene convocato il Consiglio per eleggere il Presidente:
“In data 8/8/1979 è convocato il Consiglio direttivo per discutere sul seguente
ordine del giorno:
1 - elezioni del Presidente
2 - questione finanziaria
3 - scelta del maestro
4 - problema strumenti
5 - stesura Regolamento
Assenti: =
Don Renato LANZETTI apre la discussione;
- Viene eletto presidente del Consiglio provvisorio, CUSINI Alessio; Presidente
e Consiglio sono in carica per la durata di 1 anno.
- Per la questione finanziaria viene deliberato di raccogliere un discreto
numero di fidejussori che garantissero il conto scoperto.
- Circa il maestro si delibera di impegnare il M° VALCEPINA di Bormio per
quanto riguarda lo studio dello strumento e il sig. CUSINI Casy per ciò che
riguardo lo studio del solfeggio.
- per quanto riguarda gli strumenti, il consiglio ribadisce l’importanza che questi debbano essere sostenuti a spese degli allievi.
- Si stende infine una bozza del Regolamento che sarà più approfondita nella
prossima riunione di Consiglio”.
Un nuovo Regolamento e iniziano le lezioni
Segue la convocazione del Direttivo il 17.08.1979 con due punti da discutere:
“1- Regolamento
2- Inizio lezioni
Il presidente apre la discussione ponendo in discussione il 1° punto del O.d.g.
che viene così redatto:
REGOLAMENTO DEL CORPO MUSICALE DI LIVIGNO
ART. 1 La chiusura del locale dovrà avvenire entro le ore 24.00; mentre le esecuzioni strumentali dovranno cessare entro le ore 23.00.
ART. 2 Le lezioni sono gratuite.
ART. 3 Ogni iscritto è tenuto a partecipare alle lezioni stabilite dal Consiglio.
ART. 4 L’allievo deve provvedere a proprie spese, e su consiglio degli insegnanti all’acquisto dei metodi e del proprio strumento.
ART. 5 Eventuali provvedimenti disciplinari o il troppo scarso rendimento, da
parte dell’allievo e segnalati dall’insegnante, autorizza il Consiglio
Direttivo ad esonerare l’allievo dalla partecipazione del corso.
ART. 6 Il Consiglio predisporrà di un registro per segnare le partecipazioni
attive alle lezioni.
ART. 7 Nessuno può pretendere l’apertura del locale di esercitazione, in orari
diversi da quello esposto all’interno del locale stesso, salvo preventivo
accordo con i responsabili.
ART. 8 Il mancato rispetto dell’orario di lezione esclude dal diritto di ottenere l’assistenza dagli insegnanti per quella determinata lezione.
ART. 9 Gli allievi devono partecipare almeno ai due terzi delle lezioni decise
dal Consiglio per eventuali esibizioni in pubblico.
ART. 10 Ogni iscritto ha l’obbligo di partecipare alle manifestazioni religiose e
folkloristiche decise dal Consiglio.
ART. 11 Il locale è strettamente e severamente riservato alle attività artistiche-musicali.
ART. 12 Gli strumenti attualmente funzionanti saranno consegnati dal
Consiglio all’allievo, previa cauzione richiesta, pur rimanendo di proprietà della banda.
ART. 13 E’ facoltà del Consiglio di proporre aggiunte al presente regolamento.
ART. 14 Dalla costituzione effettiva della Banda Musicale (data della prima
manifestazione in pubblico) gli elementi che vi hanno partecipato,
dopo regolare frequenza delle lezioni hanno diritto ad eleggere fra di
loro un legale rappresentante del corpo musicale; questa carica si
intende annuale, riconfermabile solo attraverso regolari votazioni.
2- Visti i risultati positivi del contatto coi maestri viene deliberato di
iniziare le lezioni con decorrenza da martedì 21.8.79.
Il M° Ermanno Valcepina sarà disponibile al martedì dalle ore 20,00 alle
ore 23,00 per un compenso mensile (pagabili a fine mese) di £. 200.000.
Per compenso mensile s’intende un numero di almeno 12 ore di lezioni. Per quanto riguarda il compenso e gli orari di lezione sostenuti da
Casy si fa riserva di sentire le esigenze del M° Valcepina.
3.Viene infine deliberato di mandare copia del regolamento e avviso di
inizio delle lezioni a tutti i componenti della Banda”
Effettivamente viene emanato un avviso:
“A conferma della Vostra adesione per la formazione della Banda di Livigno si
comunica che Martedì 21.8.1979 p.v. alle ore 20.00 ha inizio il Corso di Musica
tenuto dai Maestri.=
Mentre si raccomanda di leggere attentamente il regolamento, restiamo fiduciosi in una Vostra attiva
partecipazione.=
Livigno, 18/8/1979
il Consiglio Direttivo”.
Dalle decisioni assunte dal
nuovo gruppo che vuol far
ripartire la Banda, anche se
per l’allievo è possibile usufruire degli strumenti di proprietà del sodalizio, è evidente che per la prima volta c’è
l’intenzione di far dotare
ogni alunno di proprio strumento privato.
E così è dal 1979 in avanti.
17.08.1979, un nuovo Regolamento
Si estingue la precedente fidejussione
Il 25.10.1979 il Consiglio discute in particolare di fidejussione, con venti paesani che ne sottoscrivono una nuova. Si formula anche una richiesta di contributo da inoltrare alla Regione:
“(...)
1. Situazione fidejussori e c/c bancario.
Alla data 25.10.79 si sono raccolte n° 20- sottoscrizioni tra musicanti e privati,
disposti a garantire sul fido concesso al Corpo Musicale.
Si è pertanto provveduto ad estinguere la fidejussione del 2.12.75 incorporando i vecchi fidejussori nella nuova pratica. Vengono pure incorporati i debiti
risultanti al 23.7.79 (data di convocazione del Prevosto delle due bande esistenti). (...)
Hanno sottoscritto la fidejussione:
1. BORMOLINI Aldo di Egidio
2. BORMOLINI Battista fu Enrico
3. BORMOLINI Egidio fu Minia
4. BORMOLINI Franceschino - Lorenz
5. CANTONI Italo - Garage Centrale
6. CANTONI Riccardo - Trepalle
7. CIAPPONI Erik
8. CONFORTOLA Renato fu Rocco
9. CUSINI Alessio
10. CUSINI Casy
11. CUSINI Erminio Casa della Scarpa
12. Geom. GALLI Dante
13. GALLI Elio - Fotocolor
14. GALLI Fedele
15. GALLI Giorgio - Albergo Bivio
16. GALLI Ido - Albergo Lanz
17. Manrico - Albergo Alpina
18. SALVADORI Walter
19. ZINI Franco - officina meccanica
20. ZINI Luigi di Bepo
2. Definizione domanda contributo alla Regione.
Il Consiglio delibera di indirizzare alla Regione il nominativo del Prof. Umberto
ROMANI, quale insegnante, ai fini della richiesta di contributo inoltrata in data
26.9.1979. (...)
3. Richiesta di contributo al Comune.
Viene deliberato di sottoporre al Comune gli ultimi avvenimenti in seno al
Corpo Musicale, evidenziando le varie difficoltà economiche e chiedendo pertanto un sostegno finanziario.
4. Richiesta contributo alle Banche.
Come per il Comune, si delibera di sensibilizzare le banche operanti a Livigno.
(...)”.
Si profilano già problemi con gli allievi
Nella stessa riunione del 25.10.79 si segnalano, però, alcuni problemi riguardo la frequentazione del Corso:
“(...) Constatato il susseguirsi di assenze da parte di alcuni allievi, il Consiglio
delibera di richiamare ai singoli gli impegni assunti e se disposti a ricominciare
le lezioni, diversamente si adotteranno provvedimenti, proprio per non intralciare i programmi di studio degli insegnanti.
Esaurito l’ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta.”.
Alcuni musicanti tornano a prendere lezioni a Bormio, e ad esibirsi con la ‘Filarmonica
Bormiese’, specie il 3-4 Maggio 1980 a Genova per la ‘53a Adunata Nazionale A.N.A.’ e quindi il 19 Settembre 1980 a Roma in occasione del “Settembre valtellinese”.
Naturalmente per le manifestazioni importanti livignaschi e componenti della ‘Filarmionica
Bormiese’ si esibiscono a Livigno.
19.09.1980, si accompagnano i bimbi della Prima Comunione (Archivio Pier Antonio)
Di nuovo aria di crisi:
Don Renato chiede a Casy di proseguire
Trascorre un anno, e la Banda è ancora in difficoltà:
“Livigno 10.10.1980
Con la riunione fatta in data 10.10.1980 presenti tutti i membri della Banda e
con la presenza di Don Renato, i Sig. BORMOLINI Franceschino e CUSINI
Alessio (presidente) danno le loro dimissioni lasciando l’incarico al Sig. CUSINI
Casy di proseguire o decidere il da farsi sulla Banda.
Il Sig. CUSINI Casy rimanendo solo nel portare avanti il corpo musicale, decide di rinunciare a tale impegno.
Visto l’insistere di Don Renato e la buona volontà di alcuni componenti della
banda stessa, Casy si impegna di proseguire con l’impegno. (...)
il giorno 17.11.1980 si riprendono le lezioni
il responsabile
Casy
il presidente
Cusini Alessio” .
La Banda di Livigno torna ad esibirsi
I nuovi musicanti di Livigno, rinforzati con tre esterni, finalmente si esibiscono in occasione
del Carnevale 1981, quindi si decide di acquistare una divisa (per altro già sfoggiata proprio
a Carnevale).
Si segnala anche a quanto ammonta il debito nei confronti della banca, ma anche di un contributo regionale :
“Livigno 10.3.1981
- Visto il buon risultato ottenuto in data 26.2.1981 (carnevale) con la presenza
di 16 elementi: CUSINI Casy, CUSINI Dina, ZINI Valeriano, ZINI Emanuela,
BORMETTI Enrica, GALLI Monica, CUSINI Mirko, BORMOLINI Aldo, ZINI
Franco, ZINI Giorgio, CASTELLANI Tiziano, CUSINI Corrado, GALLI Elio,
SECCHI Mario, MOZZI Flavio, FIORONI Giuliano.
Ci si impegna a continuare ancora. (...)
- All’unanimità si decide di acquistare cappello grigio, fular blu/bianco, camicia
bianca, pantaloni blu scuro, strevai bianchi (pagati dai singoli elementi) (...)
- Si rende noto che in data 31.1.1981 il corpo musicale nei confronti della Banca
Piccolo Credito Valtellinese ha un debito pari a £. 9.438.013 (...)
- Soldi ricevuti:
in data 12.12.1980 dalla regione Lombardia vers. in banca £ 500.000
in data 10.3.1981 dalla regione Lombardia vers. in Ban. 2.070.000 (...) “.
Si tratta dell’ultimo verbale redatto da Casy, CUSINI Mirco, ZINI Franco, GALLI Elio e BORMETTI Enrica.
Carnevale 1981, la Banda torna ad esibirsi con una nuova divisa (Archivio Casy CUSINI)
Foto di gruppo davanti al “Bar Edelweiss” (Archivio Rosanna BORMOLINI)
Primavera 1981, si torna a suonare insieme alla ‘Filarmonica Bormiese’ (Archivio Pier Antonio)
Per la Prima Comunione
ci si esibisce con Bormio
L’euforia, è il caso di dirlo, dura lo spazio di un mattino.
Infatti, in occasione della 1a Comunione del 31 Maggio 1981 alcuni musicanti di Livigno si
esibiscono misti con quelli della ‘Filarmonica Bormiese’ vestendo cappello e vestito blu.
Franceschino BORMOLINI
convoca il Consiglio
Il 23 Giugno 1981 viene convocato un nuovo Consiglio:
“In data 23 giugno 1981 il sig. BORMOLINI Franceschino si impegna a convocare per il giorno 25 giugno 1981 alle ore 20,30 il consiglio direttivo per discutere sul seguente ordine del giorno:
1. Programma Estivo 1981
2 Offerta pervenuta al Presidente del sig. DELLA FONTE Alfredo
3 Incaricare un responsabile per il periodo estivo in quanto il sig. CUSINI Casy
non dispone di tempo libero
4 varie ed eventuali.”.
Un nuovo Maestro per la Banda
Nella ‘controversa’ seduta del 25 Giugno 1981 si delibera:
“(…) Il Consiglio riunitosi ha così deciso:
1- Per il programma estivo 81 si è deciso di raddoppiare le lezioni del maestro
VALCEPINA
2- Si decide inoltre di assumere il sig. DELLA FONTE Alfredo quale insegnante
di solfeggio per il periodo 1 Luglio 1981 - 30 Ottobre 1981 con la frequenza
di 10 ore settimanali così suddivise:
nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 20 alle ore 22
nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 14 alle ore 16 (...)
3- Il sig. BORMOLINI Franceschino si impegna quale responsabile per il pagamento dei maestri e per il controllo della partecipazione degli allievi per la
durata di tutto il periodo estivo 1981 (...)”.
Alfredo DELLA FONTE
Alfredo DELLA FONTE nasce a Berbenno nel 1945,settimo
di otto fratelli.
Ha la musica nel sangue: papà Marino (1904-1983), oltre a suonare l’organetto,dirige il coro parrocchiale,con Alfredo che a 4/5
anni si diletta in casa a battere il tempo sentendo la musica ballata dalle sorelle ed emanata da una delle prime radio a transistor
in commercio. Conclusa la quarta Elementare in paese, d’estate
Alfredo DELLA FONTE
assieme ad altri paesani viene ‘reclutato’ da un Padre Salvatoriano
in Lambretta e finisce in Collegio a Chieri (TO), dove frequenta
la 5a ed inizia la 1a Media.
Torna a Berbenno dove, dopo un anno di sosta forzata, frequenta la 6a (Avviamento).
Inizia l’Avviamento Commerciale a Sondrio con la sorella Giuliana, che frequenta un solo anno, quindi
va in Seminario a Como dove frequenta le tre Medie e due anni di Ginnasio,periodo nel quale canta in
Duomo, previa scuola di teoria e solfeggio sotto la direzione del Compositore di brani religiosi Don
CECCONI, nei primi tre anni come Soprano, poi come Tenore primo.
A suonare l’organo in Cattedrale c’è il Maestro Compositore Luigi PICCHI, al quale Alfredo cerca di
stargli vicino per carpirne i segreti,sfogandosi d’estate sull’armonium di Berbenno sotto lo sguardo compiaciuto di Don Benedetto LAZZERI (1880-1962): sì, il Coadiutore che ha fondato la ‘Filarmonica di
Livigno’ assieme a Francesco SILVESTRI,il quale lascia dirigere ad Alfredo anche il coro,che quando fa il
suo ingresso il nuovo Parroco, Don Ugo PEDRINI, è formato da circa cento coristi fra giovani e adulti.
Autodidatta,nel 1968 forma il complesso‘Zig Zag’ destreggiandosi alle tastiere e con batterista Giuliano
FIORONI complesso col quale si esibisce in diverse località dellaValtellina,quindi anche a Rimini con altri
gruppi dove d’estate si reca per lavoro.
Nel 1970 il cognato Diego MOTTINI lo assume come commesso nel proprio supermercato, e conosce Franca ZINI, che l’anno dopo diventa sua moglie; entrambi si trasferiscono poi a Berbenno dove si
fermano una decina di anni,facendo una capatina a Livigno il fine settimana,dove Alfredo forma il Coro
che canta nella Chiesa di S.Antonio,accompagnato dalle musiche religiose moderne suonate all’organo
con la batteria proprio da Alfredo.
Al via i primi Corsi con Maestro DELLA FONTE
Nel 1981, dal mese di Luglio, prendono il
via i Primi tre Corsi diretti dal
Maestro Alfredo DELLA FONTE. Le
lezioni di teoria e solfeggio hanno orari
e giorni ben precisi, che il Maestro cerca
di far rispettare il più possibile, con corsi
pomeridiani per i giovanissimi, la sera per
gli adulti. I ragazzi, seguono le lezioni nei
locali della Biblioteca ubicata al piano
interrato delle Scuole ‘Centro’.
Tra l’8 Luglio ed il 9 Ottobre si tiene il
primo corso di lunedì, mercoledì e
venerdì dalle 14°° alle 16°° e lo concludono in 16:
ANCONA Samuele (1970)
BORMOLINI Paola (1969)
CANTONI Fausto (1970)
CANTONI Gabriella (1967)
CORVI Agostino (1971)
CUSINI Lewis (1972)
DELLA FONTE Gabriele (1972)
GALLI Andrea (1970)
GALLI Paola (1971)
GALLI Sara (1969)
GUANA Damiano (1970)
MOTTINI Marinella (1971-1984)
PEDRANA Marco (1971)
PRADELLA Emi (1969)
PERI Carmen (1970)
ROCCA Andrea (1971)
Si ritirano invece FLEMATTI Monia
(1970) e SILVESTRI Ivonne (1971)
mentre aderisce solo ad una prova
BORMOLINI Luca (1968)
Il M° Alfredo DELLA FONTE
(Archivio Alfredo DELLA FONTE)
Al secondo corso tra il 10 Luglio ed il 9 Ottobre, di martedì e venerdì dalle 20°° alle 22°°
partecipano invece:
BORMOLINI Emma (1967)
BORMOLINI Ennio (1965-1984)
BORMOLINI Gianni (1968)
BORMOLINI Silvano (1967)
CANTONI Paolo (1967)
CUSINI Alessandra (1969)
DALLAGIOVANNA Roberto (1966)
DELUGAN Renzo
NASSIVERA Valeria (1969)
RODIGARI Romilda (1958)
Partecipano a sole due lezioni BORMOLINI Marcello (1963) e NASSIVERA Luca (1967).
Al terzo corso dal 20 Luglio al 12 Ottobre di lunedì dalle 20°° alle 22°° aderiscono:
CANTONI Renata (1963)
CUSINI Dario (1957)
GALLI Gilietto (1959)
GALLI Lodovico (1957)
ZINI Mario (1955) solo una lezione.
Alfredo DELLA FONTE a questo punto acquista anche diverse pubblicazioni riguardanti
teorie e metodi di studio, come ad esempio l’intera collezione dei dieci volumi di solfeggio
di POZZONI.
Nell’autunno del 1981 a tutte le Bande della Provincia giunge un avviso il quale informa che
verrà istituito un corso triennale per diventare Maestri/Direttori di Banda. Al ‘Corso di
Aggiornamento per Maestri di Banda’ indetto dall’Amministrazione Provinciale di
Sondrio Assessorato Istruzione e Cultura diretto dal Prof. Carlo PIROLA si iscrive anche
Alfredo DELLA FONTE.
Si fa sul serio: ognuno si dota
di uno strumento personale
Riguardo il proseguo a Livigno, la gran mole di lavoro per il Maestro arriva in coincidenza
con l’inizio in autunno delle Scuole, quando recluta nuove leve anche in collaborazione con
l’Istituzione Scolastica, in particolare invogliando gli scolari più grandi delle Elementari e
quindi gli alunni di 1a Media Inferiore, molti spronati dai loro genitori, già con l’intenzione
di prepararli per essere inseriti nella Banda.
I Corsi iniziano il 12 Ottobre 1981 e proseguono sino al 8 Maggio 1982, ed alla fine di
Febbraio ognuno è dotato di strumento privato.
I primi ad iscriversi sono coloro i quali hanno aderito alla sezione precedente iniziata a
Luglio:
“1° Corso
ANCONA Samuele; BORMOLINI Luca; BORMOLINI Paola; CANTONI Fausto;
CANTONI Gabriella; CORVI Agostino; CUSINI Lewis; DELLA FONTE
Gabriele; GALLI Andrea; GALLI Paola; MOTTINI Marinella; PEDRANA Marco;
PERI Carmen; PRADELLA Emi.
2° Corso
BORMOLINI Emma; BORMOLINI Ennio; BORMOLINI Gianni; BORMOLINI
Silvano; CANTONI Paolo; CUSINI Alessandra; DALLAGIOVANNA Roberto;
DE LUGAN Renzo; NASSIVERA Valeria; RODIGARI Romilda.
3° Corso
CANTONI Renata; CUSINI Dario; GALLI Lodovico; GALLI Giglietto.
Si iscrivono anche gli ex musicanti
Con l’aiuto determinante di Franceschino BORMOLINI (1953), ma anche favorito dal fatto
che ha costituito e segue il Coro nella Chiesa di S.Antonio, e quindi è conosciuto in paese,
Alfredo riesce a convincere a partecipare alle lezioni anche ex suonatori e li iscrive al:
4° Corso
BORMETTI Enrica (1963)
BORMOLINI Aldo (1959)
BORMOLINI Egidio Crapìn (1926-1999)
BORMOLINI Egidio Pìpa (1943)
BORMOLINI Franceschino (1953)
CANTONI Fiorenza (1963)
CANTONI Flavio (1966)
CASTELLANI Tiziano (1964)
CUSINI Casy (1949)
CUSINI Corrado (1966)
CUSINI Dina (1964)
GALLI Elio (1945)
GALLI Monica (1967)
OLZER Guido (1968)
ZINI Emanuela (1963)
ZINI Franco (1949)
ZINI Giorgio (1967)
ZINI Valeriano (1959).
Si dimette Casy CUSINI
e si cambia il lucchetto della sede
Per incompatibilità fra i consiglieri, alla fine del 1981 si dimette Casy CUSINI:
“In data 11 novembre 1981 viene convocato il Consiglio alle ore 20,30 nella
sede della Banda con il seguente ordine del giorno:
1) Esame dimissioni consigliere Casy CUSINI (...)
Presenti: CUSINI Casy, don Renato LANZETTI, BORMOLINI Francesco, CUSINI Alessio, ZINI Franco, BORMOLINI Egidio (Pìpa) e il maestro DELLA
FONTE Alfredo.
1. Vengono richiesti chiarimenti al consigliere CUSINI Casy sulle dimissioni.
Questi le motiva con alcune incompatibilità nell’ambito del Consiglio stesso e
ribadisce le proprie dimissioni, nonostante il Consiglio non le ritenga sufficientemente valide le cause e rifiuti le dimissioni. Alla fine tutti i consiglieri sono
obbligati ad accettarle.
2. Proposte programma manifestazioni 1982.
E’ richiesto il consenso del maestro, prefissando alcune tappe di traguardo:
a. Comunione a Livigno e Trepalle.
b. Corpus Domini.
c. Festa d’agosto.
d. Crocifisso a S. Rocco.
e. S. Anna a Trepalle.
f. 4 Novembre.
3. Viene stabilito che spetta al maestro, nella persona di DELLA FONTE
Alfredo, precedentemente incaricato quale unico maestro della Banda, organizzare il corso d’insegnamento, scegliere i musicisti, valutarne le capacità o
meno per poter suonare, decidere come e quando suonare e tutto ciò che è inerente al buon funzionamento del gruppo.
- Dal 1° Novembre interviene il Comune, tramite la Biblioteca Civica, a sostenere l’onere finanziario e paga mensilmente il Maestro, con la promessa di
sanare il debito della Società.
- Le lezioni vengono aumentate e svolte per cinque sere alla settimana più due
pomeriggi per i piccoli. Quindi, data una tale presenza del maestro nel locale
banda per le lezioni, si decide non più necessario che gli allievi posseggano le
chiavi per accedere al locale stesso; viene cambiato il lucchetto e la chiave consegnata al Maestro e ai componenti il Consiglio (...)”.
Curiosità: “(....) non siamo completamente sulla
buona strada (...)”
Il Maestro DELLA FONTE a metà Corso fa un primo bilancio del lavoro svolto, lamentandosi in particolare del comportamento dei veterani:
«“A tutti i componenti la Banda di Livigno,
un anno è passato ed un altro è iniziato; è consuetudine fare bilanci ed eventualmente piangere su quello che non si è fatto, ma ciò non porta alcun vantaggio.
E’ stato studiato e discusso da tempo con il Consiglio della Banda un programma che
vede per il 1982 una serie di esibizioni estive a partire dalla tanto attesa Ascensione
fino all’autunno: cosa che tanto desiderate e pretendete voi suonatori ed è ciò che
il paese si attende dalla ormai decollata “iniziativa Banda”.
Per giungere allo scopo, come responsabile della preparazione musicale, devo seguire una mia linea programmatica, già da tempo adottata: questa non può essere
messa in atto con chi pratica assenteismo, superficialità di studio, non ben chiare
idee bandistiche. E’ quanto sta accadendo in questi mesi: potrei descrivere le tabelle esposte della sede bandistica con le presenze di ogni singolo componente per
dover dire che non siamo completamente sulla buona strada.
Per giungere al sodo, ci sono una trentina di ragazzi e giovani dei nuovi corsi che studiano con impegno e danno buone speranze per il futuro. A loro che hanno frequentato con impegno e quasi costante presenza i corsi, và il mio elogio ed un ringraziamento per quanto di soddisfazioni mi hanno offerto; ma c’è ancora molto da
fare: perciò ne approfitto per responsabilizzare di più i genitori nel seguirli e nel collaborare per un sempre maggior impegno.
Ma la Banda è composta da 46 elementi!!...
In questo periodo avrei dovuto consegnare le parti per i singoli strumenti, ma come
è possibile farlo quando l’altro gruppo, i veterani dell’arte musicale, che doveva essere la forza trainante, con le più varie scuse, i più futili motivi da sottobosco politico,
ancora non si è fatto ascoltare dal maestro e non ha fatto un periodo di allenamento ed esercizi, sentendone loro stessi la necessità, prima di avventurarsi nei nuovi
pezzi musicali, che non sono pochi?
Con questa situazione sono obbligato giungere a delle decisioni rigorose e inderogabili:
1. Chi non si presenta alle lezioni entro la fine di questa settimana, cioè entro il 23
c.m., ritengo non abbia intenzione di assumersi impegni e quindi continuare a fare
parte del Gruppo Bandistico; per questi esiste l’esclusione definitiva dalla Banda.
(Ricordo che il maestro è presente il Lunedì, Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato
dalle 19,30 alle 23).
2. Da oggi in poi, secondo decisioni prese precedentemente dal Consiglio, ma mai
attuate, chi manca alle lezioni, senza giustificato motivo, per tre volte, viene automaticamente escluso dalla formazione.
3. Richiamo le due lezioni obbligatorie settimanali seguendo l’orario esposto nel
locale scuola: quindi è inutile che si venga in altri giorni a creare confusione di strumenti; ciascuno ha diritto a suonare negli orari assegnati.
4.Tutti devono farsi ascoltare dal maestro senza pregiudizi perché la Banda, per ben
funzionare, deve crescere con una direzione unica.
Dai risultati potrò, entro fine mese, decidere se mettere in atto il programma di esecuzioni per il 1982 o aspettare annate più propizie.
Distinti saluti!
Livigno, 18 gennaio 1982
il maestro Della Fonte Alfredo”».
L’esordio
per la Prima Comunione a Livigno
La serie di Corsi iniziati il 12 Ottobre 1981 e che si concludono l’8 Maggio 1982 coinvolge 45 elementi, la maggior parte dei quali a partire dalla fine di Febbraio sono impegnati a
imparare a suonare ‘Noi vogliam Dio’, ‘In vacanza’, ‘Quel mazzolin di fiori’, ‘S. Rocco’, ‘Ostia
Divina’.
ANCONA Samuele (1970) - III Flicorno contralto BORMETTI Enrica (1963) - II Clarinetto Si b BORMOLINI Aldo (1959) - Flicorno BORMOLINI Egidio Crapìn (1926-1999) - Gran Cassa BORMOLINI Egidio Pìpa (1943) - Sax contralto BORMOLINI Emma (1967) - Sax contralto BORMOLINI Franceschino (1953) - Sax tenore BORMOLINI Gianni (1968) - Corno Mi b -
BORMOLINI Luca (1968) - I Trombone Si b BORMOLINI Paola (1969) - I Flauto BORMOLINI Silvano (1967) - Basso in Fa CANTONI Fausto (1970) - II Trombone Si b CANTONI Fiorenza (1963) - Sax contralto CANTONI Flavio (1966) - I Flicorno soprano CANTONI Gabriella (1967) - I Clarinetto CANTONI Paolo (1967) - Flicorno baritono CANTONI Renata (1963) - III Clarinetto CASTELLANI Tiziano (1964) - II Tromba CORVI Agostino (1971) - I Clarinetto CUSINI Alessandra (1969) - I Sax soprano CUSINI Casy (1949) - Sax tenore CUSINI Corrado (1966) - II Tromba CUSINI Dario (1957) - Corno Mi b CUSINI Dina (1964) - III Clarinetto CUSINI Lewis (1972) - II Clarinetto DALLAGIOVANNA Roberto (1966) - Contrabbasso DELLA FONTE Gabriele (1972) - I Flicorno soprano GALLI Andrea (1970) - Flicorno contralto GALLI Elio (1945) - I Tromba GALLI Gilietto (1959) - Basso in Fa GALLI Lodovico (1957) - Sax baritono GALLI Monica (1967) - Sax soprano GALLI Paola (1971) - II Clarinetto MOTTINI Marinella (1971-1984) - I Clarinetto NASSIVERA Luca (1967) - Tamburo NASSIVERA Valeria (1969) - II Clarinetto PEDRANA Marco (1971) - Quartino Mi b PERI Carmen (1970) - Ottavino PRADELLA Emi (1969) - II Flauto OLZER Guido (1968) - I Tromba RODIGARI Romilda (1958) - Clarinetto ZINI Emanuela (1963) - I Clarinetto ZINI Franco (1949) I Flicorno contralto ZINI Giorgio (1967) - II Flicorno soprano ZINI Valeriano (1959) - I Clarinetto -.
Domenica 9 Maggio 1982 la prima assoluta del gruppo appena menzionato, pur se incompleto nei ranghi come appena elencati, sotto la direzione del M° DELLA FONTE ed in occasione della Prima Comunione a Livigno.
Segue l’esibizione a Trepalle la settimana dopo, sempre per la Prima Comunione.
Alla ripresa dei corsi del 22 Maggio 1982, dove vengono aggiunte le musiche ‘Marmittone’,
‘Sor Felice’ e ‘Broadway’, quindi da Agosto ‘Piave’ e ‘Brontolona’, e ad Ottobre ‘Inno di
Mameli’,‘Alpini’,‘Aurora’, Nabucco’ e ‘Ave Maria’ -, si aggiungono Valentino DALLAGIOVANNA (1939) e Mirco CUSINI (1962) mentre alcuni iscritti al corso precedente non
partecipano più alle lezioni.
09.05.1982, foto di gruppo davanti all’albergo ‘Dosdé’ (Archivio ‘Foto Gino’)
Un nuovo Statuto e un nuovo Consiglio
Nel 1982 si procede al rinnovo del Consiglio Direttivo:
“In data 15.5.82 presenti i consiglieri
BORMOLINI Franceschino, ZINI Franco, BORMOLINI Egidio (pipa) nonché
don Renato LANZETTI e il maestro Della FONTE Alfredo si riuniscono nella
sede Banda ed ad una unanimità decidono di convocare tutti i musicisti per
poter eleggere il nuovo consiglio ed istituire il Corpo Musicale di Livigno con
Statuto e Regolamento”.
Alla Assemblea del 22.05.1982 che si tiene nella sede della Banda, vengono approvati all’unanimità anche il nuovo Statuto e l’allegato Regolamento composti entrambi da 8 Articoli:
“CORPO MUSICALE DI LIVIGNO STATUTO
1. - In data 22 maggio 1982, dopo vari tentativi di costituzione negli anni passati,
dopo una preparazione musicale durata dal luglio 1981 alla data odierna, è ufficialmente istituito, esistente di dato e di fatto il CORPO MUSICALE (BANDISTICO) di Livigno, composto dal M° Alfredo DELLA FONTE e i sottoelencati
musicisti che hanno suonato con esito soddisfacente il 9 maggio, giorno della 1a
Comunione a Livigno e il 16 dello stesso mese a Trepalle: ANCONA Samuele,
BORMETTI Enrica, BORMOLINI Egidio, BORMOLINI Egidio pipa, BORMOLINI Emma, BORMOLINI Francesco, BORMOLINI Gianni, BORMOLINI Luca,
BORMOLINI Paola, BORMOLINI Silvano, CANTONI Fausto, CANTONI
Fiorenza, CANTONI Flavio, CANTONI Gabriella, CANTONI Paolo, CANTONI
Renata, CASTELLANI Tiziano, CORVI Agostino, CUSINI Alessandra, CUSINI
Corrado, CUSINI Dina, CUSINI Lewis, DALLAGIOVANNA Roberto, DELLA
FONTE Gabriele,GALLI Andrea,GALLI Elio,GALLI Giglietto,GALLI Lodovico,
GALLI Monica, GALLI Paola, MOTTINI Marinella, NASSIVERA Valeria, OLZER
Guido, PEDRANA Marco, PERI Carmen, PRADELLA Emi, ZINI Emanuela, ZINI
Franco,ZINI Valeriano.In totale 40 elementi che possono di diritto fare parte del
Corpo Musicale di Livigno.
2.- Il Corpo Musicale è e deve rimanere un’istituzione senza fini di lucro che svolga
una intensa presenza nella comunità locale con concerti e manifestazioni varie,
favorendo la diffusione della cultura musicale a livello popolare.
3.- Il Corpo Musicale di Livigno, essendosi formato dalla spontanea volontà e impegno di privati cittadini di Livigno, è e rimane autonomo, considerando gli interventi finanziari comunali e vari dei contributi per il sostentamento dell’iniziativa popolare.
4.- La gestione del C.M. è affidata ad un Consiglio composto di cinque suonatori
maggiorenni, da don Renato LANZETTI, rappresentante della Parrocchia protempore, dal M° Alfredo DELLA FONTE che ne fanno parte di diritto. Lo stesso Consiglio rimane in carica tre anni.
5.- Nell’ambito del Consiglio viene eletto un presidente, un vicepresidente, un
segretario e un cassiere.
6.- Spetta al Maestro Alfredo Della Fonte, quale unico direttore della Banda, organizzare il corso d’insegnamento, scegliere i musicisti, valutarne le capacità o
meno per poter suonare, decidere, in accordo con il Consiglio, come e quando
suonare e tutto ciò che è inerente al buon funzionamento del gruppo.
Il Consiglio affianca il maestro nell’esecuzione di quanto si decide.
7.- Ogni suonatore entra definitivamente a far parte di diritto del
Corpo Musicale dopo aver seguito
il corso di preparazione e aver suonato ad almeno due manifestazioni, ad insindacale giudizio del
Maestro.
8.- Almeno una volta al mese il
Consiglio è tenuto ad informare i
componenti dell’andamento del
gruppo stesso.Al termine dell’anno
sociale, che si intende nel giorno
della 1a Comunione a Livigno, ci
sarà una relazione annuale del
Presidente durante la quale verrà
discusso il programma per l’anno
successivo. Si dovrà tener presente, nella stesura del calendario
manifestazioni musicali, di dare la
precedenza alle ricorrenze liturgiche parrocchiali.
Fatto, letto e approvato all’unanimità!
22.05.1982, un nuovo Statuto
Livigno, 22 maggio 1982”.
(Archivio Corpo Musicale Livigno)
Franceschino BORMOLINI Presidente
Il 22 Maggio 1982 nella stessa sede vengono effettuate anche le votazioni e risultano eletti
15 musicanti, ed il maggior numero di voti per entrare in Consiglio li ricevono:
BORMOLINI Franceschino
(32 voti)
ZINI Franco
(31 voti)
BORMOLINI Egidio (pìpa)
(24 voti)
CUSINI Dina
(21 voti)
(18 voti).
BORMOLINI Egidio (crapìn)
Nella riunione del 31.05.1982 vengono assegnate le cariche, quella di Presidente a
Franceschino BORMOLINI.
Un nuovo c/c bancario…
I problemi della Banda sono sempre quelli: mancanza di fondi, o abbondanza di debiti.
Il che è la stessa cosa.
Sta di fatto che nella seduta del 31.05.1982 si decide di aprire un nuovo conto corrente:
“(...) 2) In attesa di poter sanare il debito vecchio si decide di aprire ad una unanimità presso B.P.C.V. un nuovo c/c con la sola responsabilità dei 5 nuovi consi26.07.1982, in posa dopo la festa di ‘S. Anna’ a Trepalle’ (Archivio Pier Antonio)
26.07.1982, la processione S. Anna (Archivio Pier Antonio)
glieri (...) nota: Si precisa che l’incaricato alla firma degli assegni è il Sig.
Bormolini Egidio (crapìn) QUALE UNICO FIRMATARIO ed allo stesso vengono consegnati £ 119.000 del conto vecchio (...)”.
Già il giorno dopo si delibera la:
“(...) Nomina di un membro del Consiglio quale amministratore delegato ad
assumere un prestito di Conto Corrente presso la Banca Piccolo Credito
Valtellinese Filiale di Livigno (...)
Ad una unanimità si delibera di affidare tale incarico al Cassiere Bormolini
Egidio (crapìn) con nomina aggiuntiva di amministratore delegato presso la
Banca Piccolo Credito Valtellinese e ad assumere un prestito fino alla concorrenza di £ 5.000.000 (cinquemilioni)”.
Il 09.07.1982 altra riunione per battere cassa, questa volta:
“(...) 1) Si decide di chiedere un contributo all’Azienda Autonoma di Soggiorno,
al Comune. Alle Banche locali, all’associazione Albergatori (...)”.
Nuovi iscritti
alla ripresa dei Corsi
Il 19 Luglio 1982 riprendono i Corsi di musica, di lunedì, mercoledì e sabato dalle 14°° alle
16°° ai quali si iscrivono nuovi elementi:
“1° Corso
ANCONA Francesca (1972);
BORMOLINI Giovanna (1970);
BORMOLINI Graziano (1969);
BORMOLINI Iwan (1971);
BORMOLINI Lara (1970);
BORMOLINI Mauro Pìpa (1972);
BORMOLINI Mauro di Ado (1972);
GALLI Marzia (1972);
GALLI Rudy (1972);
MOTTINI Nicola (1972);
MOTTINI Roberto (1971);
PERI Lara (1972);
SILVESTRI Isa (1970);
SILVESTRI Lucia (1971);
SILVESTRI Nicola (1971);
SPADA Aldo (1972).
A questi c’è chi si aggiunge a partire dal 9 Settembre, in coincidenza con l’inizio dell’anno
scolastico:
CUSINI Agostino (1972);
FAIFER Milena (1972);
GALLI Matteo (1971);
PIANTA Nicola (1970);
RODIGARI Federica (1972);
SILVESTRI Ceno (1971).
Parallelamente il 21 Luglio inizia il Corso serale di lunedì e mercoledì dalle 20°° alle 21°°:
“2° Corso
BORMOLINI Corrado (1966);
BORMOLINI Maria Grazia (1968);
CASTELLANI Agnese (1968);
CUSINI Anita (1966);
LAZZERI Nazzarena (1964);
MOTTINI Mariangela (1967);
NASSIVERA Luca (1967);
SILVESTRI Lucia (1971).
SILVESTRI Quirino (1957).
Si chiede un contributo
al Ministero Turismo e Spettacolo
Per riuscire a coprire almeno in parte i debiti, si chiede un contributo allo Stato:
«“MINISTERO TURISMO E SPETTACOLO
Direzione Generale dello spettacolo
Divisione XI° - Via della Ferratella
00100 ROMA
Il sottoscritto BORMOLINI Franceschino in rappresentanza del Complesso bandistico denominato CORPO MUSICALE DI LIVIGNO con sede in Livigno, provincia di
Sondrio, promosso da Comitato cittadino, composto da n° 40 musicanti e n° 24 allievi, rivolge domanda per ottenere un contributo a quanto disposto dall’art. 40 della
legge 14.8.1867 n° 800, a titolo di concorso nelle spese di funzionamento dello stesso, come: trasporti per trasferte, acquisto strumenti.
Allega in duplice copia la dichiarazione del Sindaco attestante l’Ente promotore del
Complesso e che lo stesso non persegue scopi di lucro.
Si riserva, oltre che a dichiarare che le spese per trasporti ammontano a £. 1.050.500
e per strumenti a £. 2.082.500, di presentare ogni ulteriore documentazione che
venisse eventualmente richiesta.
Con osservanza.
Livigno, 26 ottobre 1982
BORMOLINI Franceschino”».
Curiosità: “(...) si decide di farlo appartenere quale
sostegno manuale (...)”
Il 28.1I.1982 il Direttivo stabilisce:
“Presenti i consiglieri Bormolini Franceschino, Bormolini Egidio, Bormolini
Egidio, Zini Franco, Don Renato Lanzetti nonché il maestro Della Fonte Alfredo
si decide all’unanimità di spedire una lettera di ringraziamento agli enti sopra
menzionati (Comune, Azienda Autonoma Banca Piccolo Credito e Banca
Popolare).
2) Sempre all’unanimità si decide di spedire una lettera a tutti i componenti il
Corpo Musicale sull’andamento dello stesso nell’anno corrente. (...)
4) Si decide di convocare tutti i fidejussore nel locale sede Banda per metterli
a conoscenza del contributo offerto dal Comune e per aggiornarli sulla situazione attuale del conto medesimo discutendo della possibilità della chiusura
totale dello stesso.
5) Vista la disponibilità di collaborare del Sig. Dallagiovanna Valentino si decide
di farlo appartenere quale sostegno manuale al Consiglio Direttivo.
Livigno 28.XI.1982
Letto ed approvato”.
Il ‘Corpo Musicale Livigno’ si esibisce nella
‘5a Rassegna Provinciale Corpi Bandistici’
La prima grande esibizione pubblica oltre Foscagno del giovanissimo ed applaudito ‘Corpo
Musicale Livigno’ diretto da Alfredo DELLA FONTE è datata 26 Settembre 1982 quando
aderisce alla ‘5a Rassegna Provinciale Corpi Bandistici’ a Bormio assieme al corpo
bandistico ‘Musica Cittadina’ di Chiavenna diretto dal M°Virginio COSTA; al ‘Premiato Corpo
di Musica’ di Delebio diretto dal M° Gaetano SEGNERI; alla ‘Società Filarmonica’ di Ponte in
Valtellina diretta da Bruno FANCHI; al ‘Corpo Musicale’ di Rogolo diretto dal M° Gaudenzio
DELL’OCA; alla ‘Banda Cittadina C. Pedretti’ di Sondrio diretta dal M° Giancarlo BIANCHI;
alla ‘Banda Cittadina Madonna di Tirano’ diretta dal M° Fausto GRECO; alla ‘Banda Musicale’
di Villa di Tirano diretta dal M° Adriano NAVA; al ‘Corpo Bandistico S. Cecilia’ di Semogo
diretto dal M° Angelo TRABUCCHI; al ‘Corpo Musicale’ di Valfurva diretto dal M° Mario
TESTORELLI; alla ‘Filarmonica Bormiese’ diretta dal M° Ermanno VALCEPINA.
Casy chiede di poter chiarire
la sua posizione
Alla riunione del 28.1I.1982 ne seguono altre, ma la situazione nel ‘Corpo Musicale’ rimane
‘agitata’, al punto che Casy viene convocato insieme all’ex Direttivo:
“(...)
In data 13.XII-82 nel locale sede Banda dopo regolare convocazione si sono
riuniti all’unanimità il consiglio direttivo e presenti i fidejussori CUSINI CASY
GALLI ELIO BORMOLINI ALDO CUSINI ALESSIO CONFORTOLA RENATO
si decide di dare l’incarico al sig. CUSINI CASY per la ricerca c/o la Banca P.C.V.
circa le operazioni svolte dalla precedente gestione”.
Casy prende poi carta e penna e scrive ai Consiglieri della Banda, e per conoscenza
all’Assessore di riferimento in Comune:
«“Livigno, 17 Gennaio 1983
Preg.mi Sigg.ri
Consiglieri Banda Musicale di Livigno
Loro sedi
p.c.
Giuseppe Longa
Assessore Pubblica Istruzione
Via Domenion
23030 Livigno - SOEgregi Signori,
In seguito alla riunione tenutasi il 13.12.1982 nella Sede della Banda di Livigno presenti il consiglio e i fidejussori, durante la quale è emersa la necessità di chiarire la
situazione finanziaria riguardante il cosidetto “conto vecchio” della Banda e io stesso mi sono preso l’impegno di fare una ricerca sulle varie operazioni bancarie al
riguardo c/o la locale B.P.C.V., ho provveduto a portare a termine tale impegno.
Pertanto, avendo nelle mie mani la documentazione riguardante quanto sopra, chiedo al consiglio di indire una riunione entro la fine del corrente mese, e non oltre,
dove possa presentare i risultati di tale ricerca al consiglio medesimo, ai fedejussori
e all’assessore alla Pubblica Istruzione Sign. Giuseppe Longa.
Il tutto per chiudere le continue polemiche che sono utili a nessuno.
Distinti saluti
CUSINI Casy”».
Il Consiglio, presenti BORMOLINI Franceschino, BORMOLINI Egidio (Crapìn), ZINI Franco,
Don Renato LANZETTI e il Maestro DELLA FONTE, si riunisce il 24.01.1983, ed al punto
4 cita: “(...) Lettura lettera pervenutaci dal Sig. CUSINI Casy (...)”.
Ma la seduta si conclude dopo la discussione del punto “(...) 3) Arrivo dei 20 cappelli
(...)
3) Sono arrivati i nuovi 20 cappelli che sono stati offerti da 1 appassionato”.
Alcuni musicanti
chiedono una riunione
A sbloccare l’imbarazzante situazione ci pensano alcuni suonatori, che chiedono al Maestro
di convocare una riunione, che si tiene l’11 Luglio 1983:
“Riunione dell’11.7.1983 convocata dal maestro DELLA FONTE Alfredo su iniziativa di alcuni componenti il Corpo Musicale con ordine del Giorno:
1 RINNOVO CONSIGLIO
2. PAGAMENTO DEL MAESTRO
3. INIZIO SCUOLA
4. DELIBERE COMUNALI
Presenti 31 persone oltre ad un folto numero di ragazzi non aventi diritto al
voto, il maestro DELLA FONTE illustra ai presenti la situazione di cui ai punti
in premessa:
- PUNTO 1. Si decide che potranno essere votati 3 suonatori e genitori e fanno
parte di diritto Don Renato LANZETTI, LONGA Giuseppe quale assessore
protempore alla Cultura.
Il Maestro non è parte integrante il Consiglio, ma come semplice riferimento
tecnico.
Vengono eletti alla loro accettazione:
Suonatori: SILVESTRI Quirino (16), GALLI Lodovico e CUSINI Mirko (13)
Genitori: GALLI Maria Grazia (12), MOTTINI Elvira (3) (...)
Gli eletti accettano la carica quale gruppo promotore per il proseguimento dell’attività bandistica (...)”.
Il verbale prosegue così: “(...) scopo del gruppo promotore era di continuare l’attività musicale provvisoriamente e nel contempo procedere alla costituzione
legale dell’Associazione Corpo Musicale di Livigno, con l’impegno di richiedere
ai vari componenti delle precedenti Bande di Livigno di voler aderire all’attività bandistica (...)”.
Si riprendono le attività consuete
e scendono in campo nuovi fidejussori
Il nuovo Direttivo non perde tempo, e come prima cosa riunisce vecchi e nuovi consiglieri:
“Livigno 21.07.1983
Su iniziativa del nuovo gruppo promotore viene convocata per le ore 21,00 una
riunione tra il Consiglio uscente ed il gruppo promotore, LANZETTI Don
Renato e LONGA Giuseppe. Sono presenti i Sig. BORMOLINI Egidio PIPA,
BORMOLINI Egidio CRAPIN, ZINI Franco, SILVESTRI Quirino e CUSINI
Mirko. Si decide di pagare il Maestro fino al 30.06.1983 e di iniziare le lezioni in
data 25.07.1983. per il pagamento provvederà il Sig. BORMOLINI Egidio Crapìn
utilizzando uno dei c/c esistenti.
CUSINI Mirko
SILVESTRI Quirino
GALLI Lodovico”.
La prima cosa da fare è risolvere i problemi economici, ed allo scopo si cercano, e si trovano, nuovi sottoscrittori:
“Livigno 4.8.1983
Si convoca una riunione del gruppo promotore dopo avviso verbale ai componenti. Presenti SILVESTRI Quirino, GALLI Lodovico, CUSINI Mirko si decide in
linea di massima la costituzione legale del Corpo Musicale, l’annullamento delle
vecchie fidejussioni, e se ne propone di nuove.
Le Fidejussioni saranno sottoscritte da Sig.
GALLI Valentino (1945)
GALLI Lodovico (1957)
BORMOLINI Lorenzo (1923-1995)
GALLI Dante (1918-1991)
CORVI Alberto (1943)
CUSINI Alessio (1953)
SILVESTRI Rocco (1919-1992)
ROCCA Luciano (1945)
SALARI Antonio (1939-1988)
GIACOMELLI Emilio (1928-2009)
ZINI Franco (1949)
CUSINI Mirko (1962)
BORMOLINI Achille (1939)
GALLI Mario (1946).
Si decide di integrare i due conti esistenti in un unico nuovo conto presso la B.P.C.V.
di Livigno. All’atto della costituzione legale del Corpo Musicale si procederà alla
convocazione dell’assemblea che eleggerà il nuovo Consiglio. Si approva il programma proposto dal maestro DELLA FONTE Alfredo per il mese di agosto.
CUSINI Mirko
SILVESTRI Quirino
GALLI Lodovico”.
Alfredo DELLA FONTE diplomato Maestro di Banda
Nel 1983 si concludono regolarmente i corsi ai quali ha partecipato anche il Direttore del
‘Corpo Musicale di Livigno’ Alfredo DELLA FONTE: il 30 Settembre 1983 supera l’esame
da privatista ed ottiene la Licenza di Teoria e solfeggio presso il Civico Istituto Musicale
‘Gaetano Donizetti’ (pareggiato ai Conservatori di Musica di Stato) di Bergamo.
In data 4 Dicembre 1983 ottiene inoltre, dopo aver partecipato a 47 lezioni per complessive 141 ore, l’attestato per insegnare Musica: “Nella sua partecipazione assidua sono
da riscontrare apprezzabili attitudini musicali oltre a un notevole interesse alla
didattica e alla strumentazione. Queste capacità invogliano a ben proseguire
nel campo della direzione bandistica.
IL SEGRETARIO (Bruno Ciapponi) IL DIRETTORE (Carlo Pirola)”.
Il ‘Corpo Musicale di Livigno’ si costituisce legalmente
Per mettere ordine nei conti e nella società, Quirino SILVESTRI si attiva convocando due
riunioni. Il 7 Ottobre 1983 si presentano Mirco CUSINI, Franco ZINI, Egidio BORMOLINI,
Lodovico GALLI e Valentino DALLA GIOVANNA.
Il 13 Ottobre sono presenti Mirco CUSINI, Ubaldo GALLI, Casy CUSINI,Aldo BORMOLINI, Renato CONFORTOLA, Enrica BORMETTI, Emanuelina CUSINI, Ulisse e Graziano
GALLI.
Tutti sono d’accordo a ripartire, ed anche a costituire legalmente l’associazione.
Il fatto eclatante è che, in data 18 Dicembre 1983, a costituire la Banda si uniscono vecchi
e nuovi suonatori i quali si ritrovano a stilare l’atto costitutivo presso la Casa Parrocchiale.
Presente il Notaio Dottor Giandomenico SCHIANTARELLI di Tirano, a costituire il
sodalizio CORPO MUSICALE LIVIGNO sono:
“SILVESTRI Quirino (1957)
CUSINI Dina (1964)
CUSINI Mirco (1962)
GALLI GILIETTO (1959)
CUSINI Emanuelina (1965)
BORMOLINI Aldo (1959)
BORMOLINI Egidio (1926-1999)
ZINI Emanuela (1963)
CUSINI Casimiro (1949)
ZINI Franco (1949)
GALLI Ulisse (1955)
GALLI Ubaldo (1947-1990)
GALLI Graziano (1952)
DALLAGIOVANNA Valentino (1939)
LONGA Giuseppe (1942)
LANZETTI Don Renato (1952)
CASTELLANI Giuseppe (1941)
CONFORTOLA Renato (1952)”.
Quirino SILVESTRI nuovo Presidente
Nella stessa seduta del 18 Dicembre non solo viene costituita la nuova associazione della
Banda, ma viene anche eletto il nuovo Consiglio Direttivo, a presiedere il quale è chiamato
Quirino SILVESTRI:
“(...) L’Associazione ha sede in Livigno, via Dala Gesa s.n.c.
L’Associazione ha lo scopo di contribuire alla diffusione, conoscenza e pratica
della cultura musicale bandistica, nonchè la partecipazione a manifestazioni.
L’attività della Associazione è particolarmente volta a favorire ed agevolare la
pratica della musica fra i giovani in collaborazione con le autorità comunali,
scolastiche e parrocchiali.
L’Associazione è retta dallo Statuto che, previa lettura da me datane ai comparenti e previa sottoscrizione degli stessi e mia, viene allegato al presente
sotto la lettera “A”, perchè ne formi parte integrante e sostanziale.
Vengono nominati quali membri del Consiglio Direttivo i signori Silvestri
Quirino, Cusini Casimiro, Cusini Mirco Gualberto, Dallagiovanna Valentino
Giuliano, Zini Franco Giuseppe, Longa Giuseppe e Lanzetti Renato, dei quali:
Silvestri Quirino - Presidente;
Cusini Casimiro - Vice Presidente;
Cusini Mirco Gualberto - Segretario;
Dallagiovanna Valentino Giuliano e Zini Franco Giuseppe - cassieri.
Il Consiglio dei Revisori verrà nominato alla prima Assemblea degli Associati.
La quota di iscrizione dei soci che entreranno a far parte dell’associazione
durante il primo anno è fissata in:
£. 2.000 per i soci suonatori;
£. 10.000 per i soci sostenitori;
oltre £. 15.000 per i soci benemeriti.
Il Presidente viene autorizzato a compiere tutte le pratiche necessarie per il
conseguimento del riconoscimento dell’Associazione presso le Autorità competenti; ai soli effetti di cui sopra il Consiglio Direttivo viene facoltizzato ad
apportare allo statuto qui allegato quelle modifiche che venissero richieste
dalle competenti Autorità.
Le spese del presente atto, sua registrazione, annesse e dipendenti sono a carico dell’Associazione. (...)”.
Il nuovo Statuto
Lo Statuto allegato consta di 37 articoli:
“Art. 1) E’ costituita l’Associazione “Corpo Musicale Livigno”, essa ha sede in
Livigno,Via Dala Gesa s.n.c.
L’Associazione ha lo scopo di contribuire alla diffusione, conoscenza e
pratica della cultura musicale bandistica, nonché la partecipazione a
Art. 2)
Art. 3)
Art. 4)
Art. 5)
manifestazioni. L’attività dell’Associazione è particolarmente volta a
favorire ed agevolare la pratica della musica fra i giovani in collaborazione con le autorità comunali, scolastiche e parrocchiali.
L’Associazione non ha scopo di lucro ed è assolutamente apolitica.
I Soci: I Soci si distinguono in:
a) suonatori;
b) sostenitori;
c) Benemeriti;
I Soci Suonatori: sono coloro che intervengono alla attività bandistica.
I Soci Sostenitori: sono coloro che pagano una quota annua.
I Soci Benemeriti: sono coloro che pagano una volta tanto una quota
particolare. I minorenni saranno rappresentati nei rapporti con
l’Associazione come per legge dai genitori. Ogni anno il Consiglio
Direttivo fissa le quote da versarsi alla Associazione.
Tutti i soci hanno il dovere di difendere il buon nome della
Associazione e hanno il diritto di frequentare i locali sociali e godono
delle agevolazioni che l’Associazione può offrire.
Per ottenere la qualifica di socio ogni aspirante dovrà:
a) versare la quota associativa, e con il versamento accetta il presente
statuto;
b) possedere i diritti civili secondo le vigenti leggi;
c) dare precedenza alle manifestazioni ed alle prove svolte dalla
Associazione.
La qualifica di socio si perde:
a) per dimissioni, da presentarsi per iscritto entro il 30 settembre di
ogni anno. L’impegno è annuale e si intende rinnovato di anno in anno;
b) per morosità, a causa di ritardo superiore a tre mesi nel pagamento delle quote sociali; i nomi dei soci dimissionari per morosità, o radiati, verranno affissi nell’albo sociale;
c) per radiazione che viene pronunciata contro il socio che commette
fatti puniti dalla legge penale ledenti la sua onorabilità oppure si comporta in contrasto con la buona educazione musicale o commette
mancanza nei confronti dei dirigenti sociali.
Tale radiazione dovrà essere comunicata al Comitato provinciale. Sulla
proposta di radiazione delibera il Consiglio Direttivo.
I Soci che hanno perso la qualifica per morosità, dovranno, per essere
riammessi, sottoporsi alle norme stabilite dall’art. 3 del presente statuto.
I soci morosi riammessi dovranno versare tutte le quote arretrate.
A carico dei soci possono essere adottati inoltre i seguenti provvedimenti disciplinari per comportamento contrario alla buona educazione musicale:
a) ammonizione;
b) sospensione dalla frequenza dei locali o dagli incarichi sociali per un
periodo di tempo determinato dal Consiglio Direttivo e contro di esso
è ammesso reclamo entro 15 giorni dalle comunicazioni.
L’esercizio sociale decorre dal 1° gennaio di ogni anno al 31 dicembre
dello stesso. Le convocazioni dell’assemblea deve avvenire almeno una
Art. 7)
Art. 8)
Art. 9)
Art. 10)
Art. 11)
Art. 12)
volta all’anno entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale.
La convocazione di Assemblea, dovrà altresì essere fatta anche quando
la metà più uno dei soci avanzi domanda al Presidente della
Associazione, proponendo l’ordine del giorno. In tal caso l’Assemblea
dovrà essere convocata entro trenta giorni dalla richiesta .
Le convocazioni dell’assemblea dei soci avviene mediante affissione
almeno otto giorni prima dello avviso contenente l’ordine del giorno
all’Albo Sociale.
Potranno prendere parte alle Assemblee ordinarie e straordinarie
della Associazione tutti i soci che sono in regola con le quote sociali
valide prima della convocazione quando sia presente almeno un terzo
dei soci; dopo un’ora. In seconda convocazione qualunque sia il numero dei presenti. nelle Assemblee non sono ammesse deleghe.
Le Assemblee sono presiedute dal Presidente in carica o da chi ne fa le
veci ed uno dei soci presenti verrà nominato dall’Assemblea a fungere
da Segretario. L’Assemblea nomina due scrutatori per controllare le
votazioni. Di ogni assemblea si dovrà redigere il verbale firmato dal
Presidente, dal Segretario e dai due scrutatori.
Eventuali modifiche di Statuto potranno essere discusse in Assemblee
su richiesta di almeno metà dei soci presentata entro il mese di luglio
e dovranno venire approvate col voto favorevole dei due terzi dei soci
per entrare in vigore.
L’Associazione è retta dal Consiglio Direttivo i cui componenti scelti
fra i soci suonatori maggiorenni, vengono nominati per elezione a scrutinio segreto dalla Assemblea.
Esso è formato da un minimo di 5 a un massimo di 9 componenti. Ne
fanno parte di diritto l’Assessore alla Cultura del Comune di Livigno e
il rappresentante pro-tempore della Chiesa parrocchiale di Livigno.
Il Consiglio Direttivo nomina: Il Presidente, Il Vicepresidente, Il
Segretario, Il Cassiere, l’assemblea nomina il Consiglio dei revisori.
Tutte le cariche sono gratuite.
Gli eletti rimangono in carica 2 anni e sono rieleggibili.
Le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono valide quando alla riunione è presente la maggioranza dei suoi componenti. In caso di parità
di voti è prevalente quello del Presidente.
Il Consiglio Direttivo si riunisce normalmente una volta al mese, su
convocazione del Presidente.
Potrà riunirsi straordinariamente ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno o quando ne venga fatta richiesta da un terzo dei consiglieri o dal Collegio dei revisori.
Sono compiti del Consiglio Direttivo.
a) esaminare le domande di ammissione ed accettazione delle dimissioni dei soci;
b) adottare provvedimenti disciplinari;
c) fissare anno per anno le quote associative;
d) compilare il bilancio preventivo e consuntivo da sottoporre alla
Assemblea dei soci e curare gli affari di ordine amministrativo;
e) approvare il programma per la preparazione musicale dei soci e per
Art. 14)
Art. 15)
Art. 16)
Art. 17)
Art. 18)
Art. 19)
Art. 20)
quella tecnica dei musicali dei musicisti, nonchè il programma musicale sociale;
f) nominare i direttori musicali delle varie sezioni che si potranno scegliere anche all’infuori del Consiglio Direttivo;
g) stabilire le date delle Assemblee ordinarie dei soci da indire una
volta all’anno e convocare le assemblee straordinarie quando le reputi
necessarie o ne venga fatta richiesta dai soci a norma dello art. 5;
h) promuovere la compilazione delle norme di funzionamento della
sede sociale e dei regolamenti interni;
i) stabilire le norme per l’uso dei locali;
l) decidere tutte le questioni che interessano l’Associazione ed i soci.
Il Presidente ha la legale rappresentanza della Associazione.
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente nel caso di sua assenza ed
impedimento ed in quelle mansioni nelle quali venga espressamente
delegato.
Il Segretario dà esecuzione alle deliberazioni del Presidente e del
Consiglio Direttivo, redigendo i verbali delle riunioni; provvede al normale andamento dell’Associazione e dirige l’amministrazione sociale.
Il cassiere si incarica dell’esazione delle entrate e delle tenute di libri;
provvede alla conservazione delle attività sociali ed alle spese da
pagarsi su mandato del Presidente o di chi ne fa le veci.
Il Direttore musicale su delega del Consiglio Direttivo, viene incaricato della preparazione morale e tecnica dei musicisti, stabilisce gli orari
di partecipazione, provvede alla composizione della banda, predispone
la partecipazione dei musicisti alle singole manifestazioni, sottopone al
Consiglio Direttivo l’organizzazione di manifestazioni.
Il Collegio dei Revisori comprende tre componenti i quali provvedono
a nominare far lor: il Presidente questi assiste alle riunioni del
Consiglio Direttivo con voto consultivo.
I revisori esercitano la vigilanza sull’amministrazione della
Associazione. Rilevando, irregolarità amministrative devono comunicarlo al Consiglio Direttivo per iscritt, per i necessari provvedimenti.
Le entrate della associazione sono costituite:
a) dalle quote sociali;
b) dalle eventuali elargizioni fatte da soci e da terzi;
c) dall’attività finanziaria derivante dall’organizzazione di manifestazioni;
d) da tutte le altre entrate che possono concorrere a vantaggio della
Associazione.
Il patrimonio sociale è costituito:
a) dagli strumenti musicali di proprietà della Associazione;
b) dai trofei aggiudicati definitivamente in manifestazioni;
c) da materiali, attrezzi ed indumenti di proprietà sociale;
d) dagli eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio;
e) da tutti gli altri beni mobili ed immobili che diverranno di proprietà della Associazione;
f) da eventuali erogazioni donazioni o lasciti.
L’Associazione, qualora fosse richiesta per servizi di carattere privato,
dovrà sottoporre tale richiesta al parere del Consiglio Direttivo, il
Art. 21)
Art. 22)
Art. 23)
Art. 24)
Art. 25)
Art. 26)
Art. 27)
Art. 28)
Art. 29)
Art. 30)
Art. 31)
Art. 32)
quale, volta per volta, determinerà la misura della tariffa per le prestazioni sopracitate, tenendo presente se trattasi di giorno feriale o festivo.Tale contributo sarà incamerato dall’Associazione per necessità del
Corpo musicale.
l’associazione si impegna a dare gratuitamente alla Chiesa parrocchiale e al Comune di Livigno, dietro richiesta scritta, almeno 7 giorni
prima, le proprie prestazioni.
L’associazione si impegna di eseguire i servizi di obbligo in località ed
orario fissati annualmente dal Consiglio Direttivo e resi noti mediante
affissione presso la Sede sociale.
L’Associazione intera godrà di un periodo annuo di riposo nella misura da stabilirsi.
E’ obbligo dei suonatori di partecipare attivamente a tutte le prove e
ai servizi richiesti, stabiliti dal maestro d’accordo con il Consiglio
Direttivo.
Tutti i componenti del Corpo musicale devono sempre partecipare alle
prove generali.
I componenti del Corpo musicale non potranno, per qualunque motivo, contrarre impegni di sorta verso privati sia per servizi a banda completa che ridotta, senza aver ottenuto il nulla osta da parte del
Consiglio Direttivo.
Ogni suonatore risponde personalmente di qualsiasi materiale, di proprietà della Associazione, che gli venisse affidato dietro ricevuta debitamente firmata e con l’annotazione dello stato di consistenza.
Di tutti i guasti, smarrimento o altro, egli è direttamente responsabile.
I Musicisti che danno vita al Corpo musicale vengono suddivisi in due
categorie e precisamente:
Cat. A appartengono tutti i suonatori effettivi;
Cat. B appartengono tutti gli allievi.
Per ciascun musicista; indipendentemente dalla categoria cui appartiene (A o B), è costituito un tipo di scelta analitica, sulla quale vengono
indicati tutti i dati di interesse generale nonchè tutto il materiale di
proprietà della Associazione che sia in sua dotazione.
I musicisti appartenenti alla categoria A e B che si distingueranno per
buona condotta e studio verranno premiati mediante partecipazione
alla manifestazione sociale che, eventualmente, si terrà annualmente.
Un socio che voglia presentare reclami o interpellanze di qualunque
genere attinente alla Associazione ovvero proporre modifiche al presente Statuto ed ai regolamenti che da esso ne dipendono, dovrà darne
avviso al Consiglio Direttivo, il quale, se lo riterrà opportuno, convocherà l’assemblea per le relative deliberazioni.
Ogni socio è tenuto ad osservare strettamente le prescrizioni contenute nel presente Statuto, nonchè tutti quei regolamenti che conseguentemente verranno stabiliti dal Consiglio Direttivo.
In caso di scioglimento dell’associazione, tutto il materiale di proprietà della stessa verrà consegnato a persona di fiducia designata dal
Consiglio Direttivo per la momentanea custodia, in attesa della finale
destinazione a beneficenza.
Art. 33) Il corpo Musicale, verrà dotato, per il suo decoro di una divisa ad ogni
servizio programmato al Consiglio Direttivo.
Art. 34) Per il buon nome e decoro del Corpo musicale è fatto obbligo ad ogni
componente in scuola come in pubblico di comportarsi civilmente, con
disciplina e dignità, nei confronti del maestro, dei componenti del
Consiglio e dei proprio colleghi. Per chi non si atterrà a dette norme
possono essere prese dal Consiglio Direttivo, d’accordo con il maestro
le sanzioni del caso.
Art. 35) Il Consiglio Direttivo è il solo organo a decidere le eventuali controversie che dovessero sorgere, per qualsiasi ragione, fra i componenti
della Associazione.
Art. 36) Copia del presente statuto verrà affissa presso la sala di musica.
Art. 37) La durata della Associazione è illimitata. La Associazione non può essere sciolta che con il preventivo benestare di una assemblea straordinaria espressamente convocata , la quale decide con la maggioranza prevista per le modifiche statutarie. (...)”.
Nel 1983 sono 65 i musicanti
Nel 1983 il ‘Corpo Musicale’ diretto da Alfredo DELLA FONTE - che nel frattempo sta
mettendo in piedi anche un gruppo di majorette - ha un numero di musicanti ed allievi abbinati allo strumento davvero imponente, pari a 65 elementi, con la Banda che si esibisce in
ben 18 manifestazioni.
ANCONA Francesca (1972) - Clarinetto Si b ANCONA Samuele (1970) - III -Flicorno contralto BORMETTI Enrica (1963) - II Clarinetto Si b BORMOLINI Egidio crapìn (1926-1999) - Cassa BORMOLINI Egidio pìpa (1943) - Sax contralto BORMOLINI Emma (1967) - Sax contralto BORMOLINI Dario (1968) - Tamburo BORMOLINI Franceschino (1952) - Sax tenore BORMOLINI Gianni (1968) - Corno Mi b BORMOLINI Giovanna (1970) - Clarinetto Si b BORMOLINI Graziano (1969) - Corno Mi b BORMOLINI Iwan (1972) - Tromba BORMOLINI Luca (1968) - I Trombone BORMOLINI Mariagrazia (1968) - Sax tenore BORMOLINI Mauro (1972) - Flicorno sopranino BORMOLINI Paola (1969) - I Flauto BORMOLINI Silvano (1969) - Basso CANTONI Fausto (1970) - II Trombone CANTONI Fiorenza (1964) - Sax contralto CANTONI Flavio (1966) - I Flicorno soprano CANTONI Gabriella (1967) - I Clarinetto Si b -
CANTONI Paolo (1967) - I Flicorno baritono CANTONI Renata (1963) - III Clarinetto Si b CASTELLANI Agnese (1968) - Oboe CASTELLANI Tiziano (1964) - I Tromba CORVI Agostino (1971) - II Tromba CUSINI Agostino (1972) I Clarinetto Si b CUSINI Alessandra (1969) - Tamburo CUSINI Corrado (1966) - Tromba CUSINI Dina (1964) - III Clarinetto Si b CUSINI Lewis (1972) - II Clarinetto Si b CUSINI Mirko (1962) - Sax tenore DALLAGIOVANNA Roberto (1966) - Flicorno contrabbasso DALLAGIOVANNA Valentino (1939) - Piatti DELLA FONTE Gabriele (1972) - I Flicorno soprano FAIFER Milena (1972) - Clarinetto Si b GALLI Andrea (1970) II Flicorno contralto GALLI Elio (1945) - I Tromba GALLI Gilietto (1959) - Basso GALLI Lodovico (1957) - Sax baritono GALLI Matteo (1971) - Tromba GALLI Marzia (1973) - Oboe GALLI Monica (1977) - Sax soprano GALLI Paola (1971) - III Clarinetto Si b GALLI Rudy (1972) - Tromba LAZZERI Nazzarena (1964) - Clarinetto piccolo Mi b MOTTINI Mariangela (1967) - Lira musicale MOTTINI Marinella (1971-1984) - I Clarinetto Si b MOTTINI Nicola (1972) - Clarinetto Si b NASSIVERA Valeria (1969) - Clarinetto Si b OLZER Guido (1968) - I Tromba PEDRANA Marco (1971) - Clarinetto piccolo Si b PERI Carmen (1970) - Ottavino PERI Lara (1972) - Clarinetto Si b PIANTA Nicola (1970) - Flicorno baritono PRADELLA Emi (1969) - II Flauto RODIGARI Federica (1972) Clarinetto Si b SILVESTRI Ceno (1971) - Flicorno tenore SILVESTRI Nicola (1971) - Flicorno baritono SILVESTRI Quirino (1957) - Tromba SPADA Aldo (1972) - Sax contralto ZINI Emanuela (1963) - I Clarinetto ZINI Franco (1949) - I Flicorno contralto ZINI Giorgio (1967) -II Flicorno soprano ZINI Valeriano (1959) - I Clarinetto Si b -.
Si stipula un contratto col Maestro
Assunta la nuova forma giuridica, si inizia a stilare le delibere di Consiglio e di Assemblea
sui libri Sociali regolarmente vidimati. Riguardo il primo verbale di C. D. si registra:
“Ratifica delle deliberazioni del Consiglio Direttivo a seguito delle riunioni precedenti la vidimazione dei libri Sociali.
1) 10.1.1984 Alla presenza di tutti i componenti il Consiglio Direttivo si stipulava con il Maestro Alfredo della Fonte il seguente concordato:
1) Il M. Alfredo Della Fonte accetta la carica di Direttore dell’Associazione
Corpo Musicale di Livigno;
2) Egli è a completa dipendenza del Consiglio Direttivo; (...)
5) Il programma d’insegnamento, riguardanti orari e programmazioni varie,
sarà studiata in comune accordo con il Consiglio Direttivo;
8) Il Maestro direttore non può prendere impegni musicali a Banda ridotta o
completa verso Enti o Privati; (...)
La composizione degli spartiti è così formulata:
1) Primi Passi
2) In vacanza
3) Marmittone
4) Son felice
5) Noi vogliam Dio
6) Corpus Domine
7) Quel fiorellin
8) Bel Paese
9) Romagna mia
10) Pianto della mamma
11) A mio Padre
12) Stella dei prati
13) Sul ponticello
14) Monte Grappa
15) Inno degli Alpini
16) Inno di Mameli
17) canti popolari
18) Montanara
19) Mariannina
20) San Rocco;
Il tutto subordinato al repertorio di tutti gli spartiti.
Come nuovi allievi da Novembre 1983 sono iscritti:
BORMOLINI Elena (1970);
CUSINI Armando (1966)
CUSINI Emanuelina (1965);
MOTTINI Margherita (1964)
PEDRANA Edoardo (1969)
E rientrano: BORMOLINI Aldo (1959); BORMOLINI Dario (1968); CASTELLANI
Giuseppe (1941); CONFORTOLA Renato (1952); CUSINI Casy (1949); GALLI
Graziano (1952); GALLI Ulisse (1955); RAISONI Benedetto (1946).
Si cercano contributi per coprire i debiti
A Gennaio 1984 rientra in Banda GALLI Elio (1945), si registra un nuovo allievo:
MOTTINI Flavio (1971).
In una riunione informale del 9.1.1984 si decide:
“1) Apertura di conto corrente presso la locale Banca Piccolo Credito
Valtellinese con assunzione dei debiti esistenti al 31/12/1983 sui precedenti due
conti correnti intestati alla Banda (...) per un importo complessivo di Lire
13.591.472, svincolando i fideiussori dei conti correnti di cui sopra coperti da
nuove fideiussioni.
2) Richiesta di un fido di Lire 25.000.000 presso la Banca Piccolo Credito
Valtellinese.
3) Nomina di N° 2 cassieri con disponibilità di firma presso la stessa Banca (...)”.
Nel registro del C. D. del 19.1.1984 si specifica:
“(...) Richiesta di contributo alla Regione Lombardia per l’esercizio 1984 per il
corso bandistico di secondo anno.
Trascrizione dei documenti relativi al Contributo per l’anno 1983 da parte della
Regione Lombardia
Richiesta di Contributo per l’anno 1984 e per la copertura dei debiti residui al
31.12.1983, (...)
Totale Contributo £ 35.391.472. (...)
Riguardo ai servizi previsti per il 1984 si annota:
“(...) sono state previste le seguenti manifestazioni religiose e folcloristiche:
Ingresso del nuovo parroco, Carnevale, Prima Comunione a Livigno e Trepalle,
Cresima, Corpus Domini, S. Anna, Prima domenica di Agosto, Seconda domenica di Agosto, 4 Novembre, Manifestazioni a richiesta della locale Azienda di
Soggiorno e Turismo, Altre manifestazioni a richiesta.”.
Il Presidente rassegna, e ritira, le dimissioni
In Aprile si registra un primo problema: si dimette il Presidente:
“Riunione del Consiglio direttivo in data 15/4/84 alla presenza di tutti i consiglieri oltre a Lanzetti Don Renato e Longa Giuseppe presiede Cusini Casimiro
assunto dal Segretario Cusini Mirco viene trattato all’ordine del giorno l’argomento riguardante le dimissioni del Sig. Silvestri Quirino (...)”.
Quirino si dimette per: “(...) incompatibilità con alcuni componenti il consiglio
stesso.(...)”.
Nel corso della seduta si analizza il problema e vengono chiarite alcune discordanze, sì che
il Presidente ritira le dimissioni.
Da segnalare che, in merito alla richiesta di coprire i debiti precedenti fatta a suo tempo
dallo stesso Quirino SILVESTRI al Sindaco Valentino GALLI (in un’occasione Quirino si era
detto disponibile a rimettere in attività la Banda: “Se mi paghi i debiti pregressi ti rimetto in
piedi la Banda”), dal Comune il 30.6.1984 viene assegnato un contributo di £. 20.000.000.
1984: La Banda necessita di divisa
Tutto sembra procedere normalmente, con la Banda di Livigno che, se, da una parte perché
sprovvista di divisa non partecipa a una manifestazione a Milano su richiesta dell’A.A.S.T. sostituita dalla ‘Filarmonica Bormiese’) -, dopo un primo diniego si esibisce a Bormio sotto
la pioggia battente il 27.05.1984 in occasione del ‘Solenne trasporto del Santo
Crocifisso di Combo’ assieme ai corpi bandistici di Bormio,Valfurva e Semogo.
Nella riunione del 26/7/84 in un C. D. urgente:
“(...) Si delibera di formulare una richiesta alla locale Azienda Autonoma di
Soggiorno per l’acquisto delle divise per il Corpo di Banda richiedendo una
riunione fra le parti per valutarne l’esigenza, l’eventuale tipo e modello onde
addivenire alla quantificazione dell’eventuale contributo.
Si delega il Sig. Silvestri Quirino ad avanzare richiesta come sopra deliberato (...)”.
La Banda
saluta Marinella
Nel 1984 un lutto colpisce la
Banda: muore giovanissima la musicante Marinella MOTTINI, che
pur se in carrozzella in seguito ad
un incidente occorsogli da bambina, su spinta di Franceschino BORMOLINI è stata avviata alla musica
ed ha suonato entusiasta il suo clarinetto diverse volte, sino al fine
giugno 1984, costretta a suo malgrado a smettere di esibirsi per
motivi di salute.
Il 30 Agosto la Banda la saluta in
occasione del funerale.
30.08.1984 Marinella MOTTINI (Archivio Enrico MOTTINI)
Una lettera di richiamo,
ed esclusione, ai musicanti
A Settembre 1984 si registra l’ingresso in banda di un altro nipote del Fondatore Clemént,
figlio di Bepìn:
GALLI Sesto (1957)
Il 17 X 1984 il C. D. ratifica che:
“(...) si conviene che la banda ha effettuato 25 manifestazioni seguendo il programma preventivato per il 1984 ottenendo un discreto successo in tutte dette
manifestazioni, si rileva inoltre la completa assenza di alcuni elementi e la scarsa partecipazione di altri elementi durante tutta la stagione estiva .
Si ritiene pertanto dover prendere provvedimenti nei confronti di coloro che non
hanno svolto i loro compiti e su decide di inviare una lettera a tutti i componenti il corpo musicale con un invito ad una maggior serietà e partecipazione. (...)”.
Inoltre il Consiglio nella stessa sede ratifica che a dodici musicanti: “(...) viene inviata una
lettera di esclusione dal Corpo Musicale ed invitati a ritirare i loro strumenti
dalla scuola di musica (...)”.
In effetti, il 18 Ottobre del 1984, il Consiglio invia a tutti i suonatori una lettera: per chiedere chiarimenti a cinque di essi, escluderne altri dodici dal sodalizio, invitare i restanti ad
un maggior impegno e serietà:
18.10.1984,
una lettera
ai musicanti
(Archivio
Pietro CASTELLANI)
«“A TUTTI SOCI SUONATORI
LORO INDIRIZZI
23030 LIVIGNO (SO)
Livigno, 18.10.1984
A conclusione delle esibizioni del Corpo Musicale, durante la decorsa stagione estiva 1984 si rende necessario un richiamo ufficiale ad alcuni componenti il Corpo
Musicale, per una scarsa partecipazione (...).
il Consiglio Direttivo ha inoltre stabilito,date le prolungate assenze di escludere dal Corpo
Musicale (...), che sono invitati a ritirare il loro strumento presso la scuola di Musica.
Un invito inoltre è rivolto a tutti gli altri componenti ad una maggiore partecipazione e serietà anche nei periodi di scuola. Con l’occasione si ricorda che è stata
richiesta la presenza del Corpo Musicale in occasione della commemorazione dei
caduti per il 4 novembre e per la Prima Comunione il giorno 25.11.1984, il programma relativo ai mesi di novembre e dicembre sarà così distribuito:
LUNEDI’ Lezioni 20.00 - 23.00
MARTEDI’ Lezioni 14.00 - 17.00 PROVE GENERALI 20.30 - 22.00
VENERDI’ Lezioni 14.00 - 17.00 lezioni 20.00 - 23.00
SABATO Lezioni 17.00 - 18.00 (Per quelli in collegio)
SABATO PROVE GENERALI 20.30 - 22.00
Si rinnova l’invito ad un maggior impegno da parte di tutti.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO”».
Il Comune ripiana i debiti pregressi
La prima Assemblea del ricostituito ‘Corpo Musicale Livigno’ del 21.01.1985 sancisce la
chiusura definitiva dei debiti pregressi:
“(...) Dopo una breve relazione del presidente sull’anno 1984 nel quale si rileva
che la banda ha partecipato a ben 23 manifestazioni con una presenza media di
40 componenti, con presenze anche a Bormio durante il trasporto del Santo
Crocifisso di Combo; che grazie ai contributi introitati dai vari enti pubblici,
soprattutto grazie al Comune di Livigno che vivo ha sentito il problema e la
necessità della locale banda di Livigno, ha coperto tutti i debiti che le precedenti
amministrazioni bandistiche hanno accumulato per mancanza di accordo all’interno dei vari consigli direttivi, eliminando così tutte quelle polemiche che animato mantenevano il clima all’interno delle varie amministrazioni bandistiche.
Il livello musicale è in continuo miglioramento sia come melodia di suono sia
come numero di parti conosciute a livello folcloristico, religioso e funebre.
La partecipazione a tutte le manifestazioni è stata determinante per la perfetta riuscita della manifestazione stessa, basti ricordare l’effetto delle uscite
durante le serate folcloristiche organizzate dalla locale Azienda autonoma di
Soggiorno. Un ricordo particolare và alla nostra indimenticabile Marinella che
la banda ha voluto accompagnare nel suo ultimo viaggio terreno.
Un ringraziamento inoltre al maestro direttore Alfredo Della Fonte per lo
impegno prestato durante l’anno ‘84 ed a tutti i componenti la banda musicale
per la costanza e l’entusiasmo nella preparazione dei brani musicali (...).”
Quirino SILVESTRI
confermato Presidente
Nella Assemblea del 21.01.1985 si procede alla nomina del C.D. che oltre ai rappresentanti di diritto Don Ottorino MARTINELLI (che ha fatto il suo ingresso come Parroco il
19.02.1984) e l’assessore Prof. Giuseppe LONGA, nella prima riunione sceglie:
Presidente SILVESTRI Quirino
Vice RAISONI Benedetto
Segretario CUSINI Mirco
Consiglieri DALLAGIOVANNA Valentino e ZINI Franco.
In 33 per la vetrina internazionale
dei ‘Mondiali 1985’ di sci alpino di Bormio
L’esibizione più importante dove è impegnato il ‘Corpo Musicale di Livigno’, la prima con
TV collegate a livello internazionale, è il doppio appuntamento a cavallo fra la fine di
Gennaio ed i primi di Febbraio del 1985.
31.01.1985, la Banda
ai ‘Mondiali di sci’
a Bormio (Archivio
‘Corpo Musicale’)
L’occasione sono i ‘Campionati Mondiali di sci alpino 1985’ programmati a Bormio
dove, per la cerimonia di inaugurazione, il 31.01.1985 si esibiscono 32 musicanti.
Si tratta del complesso bandistico più giovane come media di età, ed il più applaudito.
Trascorrono pochi giorni, ed il 17 Febbraio la Banda si esibisce per la prima volta nel capoluogo della Valtellina quando va in scena il “Carnevale di Sondrio”. In questo caso a suonare mascherati si presentano ventisei componenti del gruppo livignasco.
Alfredo DELLA FONTE
rassegna le dimissioni da Direttore,
poi le ritira
Tutto sembra procedere al meglio - vedere la relazione dell’Assemblea del 21.01.1985 -.
Invece, il 03.03.1985 si riunisce d’urgenza il Direttivo per la presa d’atto delle dimissioni del
Maestro:
“Punto 1 Il Presidente convocato d’urgenza il Consiglio direttivo, porta a conoscenza della lettera consegnatagli il giorno 3 marzo stesso dal Maestro direttore sig. Della Fonte Alfredo nella quale, lo stesso rassegna le dimissioni per le
motivazioni seguenti:
- mancanza di impegno da parte dei vari suonatori
- organizzazione si manifestazioni senza che si tenga presente delle esigenze
della banda, anche per quanto riguarda la lezioni
- Ritiro da parte di suonatori senza motivo o preavviso (...)”.
Il Direttivo decide di far proseguire normalmente le attività, affidando provvisoriamente il
compito di direttore a CASTELLANI Tiziano, e di:
“(...) Incaricare il Presidente di prendere contatti con il Sig. Della Fonte Alfredo
per meglio valutare la situazione. (...)”.
Il 05.04.1985 in sede di Consiglio è presente il Maestro:
“(...) Punto 1 Il presidente, incaricato nelle precedente seduta del consiglio
direttivo di prendere contatti con il Sig. Della Fonte Alfredo ha ritenuto opportuno convocare lo stesso davanti al Consiglio Direttivo.
Durante la discussione dal quale sono emerse le varie lacune della banda il Sig.
Della Fonte viene invitato a riassumere l’incarico di Maestro Direttore, ribadite le proprie determinazioni il Sig. Della Fonte si impegna nel compito affidatogli. (...)
Punto 3 (...) vengono stabiliti i nuovi orari di lezione come segue:
Lunedì, Mercoledì e Venerdì lezioni
Sabato prove generali
orario: dalle 20,15 alle 21,15 per ragazzi
dalle 21,15 alle 23,15 per adulti (...)”.
A Maggio del 1985 si segnala l’ingresso in Banda di:
SILVESTRI Bernardino (1960).
Il Maestro DELLA FONTE
conclude il suo rapporto con la Banda
Tutto a posto?
Niente affatto: la situazione del ‘Corpo Musicale non migliora, così poche settimane dopo
si conclude il rapporto con il Maestro DELLA FONTE.
Accade che, la sera del 03 Luglio 1985 durante la lezione, il Maestro richiama più volte all’ordine i musicanti, che però non accennano ad ascoltare DELLA FONTE, il quale ad un certo
punto pianta tutti in asso e se ne va via dal locale della Banda sbattendo la porta spazientito.
Alcuni giorni dopo ci ripensa, si scusa con il Presidente per il suo comportamento e si dice
disposto a tornare a dirigere la Banda di Livigno.
Ma il Presidente lo informa che il Consiglio ha deciso di contattare un altro Maestro, tant’è che sul libro dei verbali il C. D. registra:
“Riunione del Consiglio direttivo del 11.7.1985 (...)
Punto 1 Unico punto all’ordine del giorno e di carattere urgente, vista l’impossibilità di poter continuare a collaborare con il Maestro Della Fonte Alfredo si
ritiene di dover esonerare definitivamente dall’incarico il Sig. Della Fonte con
decorrenza immediata- Affidare provvisoriamente l’incarico al Sig. Castellani Tiziano.
- Prendere immediatamente contatti con chiunque sia disponibile a prendersicarico quale maestro Direttore della Banda di Livigno.
- Fermi restano tutti gli impegni fino ad ora assunti per manifestazioni religiose e folcloristiche. (...)”.
Estate 1985, la Banda diretta da Tiziano CASTELLANI (Archivio Tiziano CASTELLANI)
Arriva il Maestro Lorenzo BORINELLI
Alla ricerca di un nuovo Maestro si incarica anche il Presidente Quirino SILVESTRI il quale,
discorrendo con Lorenzo BARUFFALDI di Tirano, questi gli suggerisce come Direttore di
Banda da contattare il M° Lorenzo BORINELLI di Chiuro.
Lo stesso Quirino scende a Chiuro a parlare direttamente in fabrìck con BORINELLI che,
all’inizio titubante per via dei lunghi trasferimenti Chiuro-Livigno a/r, poi lascia intendere
che è disponibile. Quindi, nonostante la menomazione alla mano (gli mancano due dita), lì
in laboratorio dimostra la padronanza che ha di ogni strumento, reperito fra l’attrezzatura
della falegnameria: dalla Pianola, alla Tromba, al Sax, eccetera.
Dal verbale del C. D. del 08.08.1985, preventivamente a stipulare gli accordi col Maestro a
Chiuro scendono poi Quirino e Franco ZINI:
“(...) Punto 1
A seguito riunione del 11/7/85 con la quale si esonerava dall’incarico il Sig. Della
Fonte, il consiglio nella persona del suo Presidente e del Consigliere Zini
Franco, ha preso contatti con il Sig. Borinelli Lorenzo di Chiuro, il quale si è
dichiarato disponibile, salvo accodi e visione generale della situazione, ad assumere l’incarico di Maestro Direttore. Detto incontro è avvenuto il 31 luglio 85
presso l’abitazione del Sig. Borinelli in Chiuro. (...)”.
BORINELLI sale a Livigno a prendere visione della situazione, e viene assunto, come si desume dal verbale del C. D. del 11.08.1985:
“(...) Punto 1
A seguito della riunione del 8.8.85 con la quale si invitava il Presidente a contattare il Sig. Borinelli per prendere parte ad una prova generale tenuta il giorno 10.8, rilevata la soddisfazione espressa dal Sig. Borinelli sul discreto livello di
apprendimento musicale. (...)
Sentite le varie condizioni il Consiglio decide di affidare il compito di Maestro
Direttore al Sig. Borinelli Lorenzo a far data da oggi, il quale accetta e conferma la propria disponibilità. (...)”.
Lorenzo BORINELLI
Lorenzo BORINELLI nasce a Chiuro (SO) nel 1935,
figlio di Nino e Sebina PREVISDOMINI. Riceve le prime
nozioni di musica a 6 anni dallo zio per parte di madre
Celso PREVISDOMINI, Maestro Direttore della banda di
Ponte in Valtellina.
A 7 anni impara a solfeggiare, ed a suonare il Flicorno
baritono (Bombardino) sotto la direzione del Maestro
della banda musicale di Chiuro, Lorenzo FEDERICI detto
Lorenzìn (1863-1952).
Lorenzo BORINELLI
Viene poi richiamato dallo zio Celso a suonare nella banda di Ponte in Valtellina.
Prima del servizio militare, con un complessino formato da valtellinesi, è chiamato ad esibirsi in giro per la Valtellina sia in occasione di matrimoni che nei pochi locali notturni, suonando Clarino sibemolle, Sax contralto, Sax mibemolle e Sax tenore.
Effettua il servizio militare a Modena nell’Accademia, dove entra a far parte della Fanfara
Militare suonando Sax e Bombardino nei diversi posti dove la fanfara viene destinata.
Gli chiedono se vuole firmare per rimanere nella Fanfara, ma lui preferisce tornare a casa
una volta congedato.
Concluso il servizio di leva, oltre a lavorare nella falegnameria di famiglia, si reca a fare servizi col complesso anche nel poschiavino, fino ad emigrare per un paio di anni in Germania dove
suona in locali notturni ad Amburgo e nei dintorni dalle 8°° di sera alle 4°° del mattino.
Nel 1967 sposa l’insegnante Elementare ZUGNONI Evandra, dalla quale ha due figli:
Umberto e Michele.
Nel 1970, entra a far parte del coro ‘Montagne mie’ di Chiuro appena fondato diretto dal
fratello Italo.
Nel 1978 l’Amministrazione Comunale di Chiuro chiede a Borinelli di riformare il corpo di
Banda, mettendo a disposizione per le esercitazioni dei locali nel palazzo scolastico di
Chiuro: nasce ‘La Chiurese’.
Nel triennio 1981-1983 partecipa a 47 lezioni per un totale di 141 ore al ‘Corso di aggiornamento per Maestri di Banda’ promosso dall’Amministrazione Provinciale di Sondrio sotto
la direzione del Prof. Carlo PIROLA di Milano, conseguendo il diploma il 4.12.1983 che
segnala BORINELLI per le: “(…) particolari attitudini alla direzione bandistica”.
Nel 1985 viene chiamato a dirigere il ‘Corpo Musicale di Livigno’, e nel frattempo dirige
anche la banda musicale di Chiuro.
1985, uscita a Tirano (Archivio Ulisse GALLI)
Si pensa all’acquisto di una nuova divisa
e cambia il Direttivo
All’Assemblea del 22.05.1986 si notifica il buon lavoro del Maestro:
“(...) Dopo breve relazione del presidente sull’anno 1985 nella quale si rileva
che la banda ha partecipato a tutte le manifestazioni richieste con una presenza media di 35 componenti effettivi. Che il cambio del maestro direttore ha
portato all’innovazione delle parti musicali e di preparazione (...)”.
A metà anno del 1986 rientra in Banda dopo anni di assenza:
GALLI Dante (1946).
L’anno successivo durante l’Assemblea del 6 maggio 1987 si ratifica:
“(...) Dopo breve relazione sull’attività svolta e rilevato che la banda ha partecipato con successo a ben 25 manifestazioni di carattere religioso e folcloristico che
è stato apprezzato dalla popolazione locale e turistica il grado di preparazione
musicale, anche grazie alla costanza e alla tenacia del maestro Borinelli (...)”.
Nel bilancio preventivo 1987 viene inserita la voce “(...) Acquisto divise folcloristiche
Lire 32.500.000 (...)”, con successiva precisazione: “(...) Esaminato tale bilancio e
formulata la possibilità di acquistare le divise a carattere folcloristico anziché le
classiche con un maggior costo si passa all’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 1987 (...).
3) Il punto n° 3 prevede l’elezione del nuovo consiglio direttivo in carica per il
biennio 1987/88 (...) e dopo lo spoglio delle schede risultano eletti i Signori:
Raisoni Benedetto voti 23
Dallagiovanna Valentino voti 20
Zini Franco voti 17
Cusini Mirco voti 13. (...)
5) In merito all’acquisto delle divise, optato per la scelta delle divise a carattere folcloristico a scapito di quelle classiche si delega il consiglio direttivo entrante a fare i passi necessari per una presa di conoscenza delle varie possibilità in
merito alle stesse. (...)”.
Benedetto RAISONI Presidente
Agli inizi di Gennaio del 1987 entra a far parte della Banda
Barbara SILVESTRI (1964), mentre a fine Luglio fa il suo
ingresso Ugo SPEZIANI.
Dopo l’elezione da parte dell’Assemblea dei componenti il
Direttivo, il C.D. in data 06.05.1987 assegna gli incarichi:
Presidente RAISONI Benedetto
Vice DALLA GIOVANNA Valentino
Segretario CUSINI Mirco
Consiglieri GALLI Graziano e ZINI Franco.
Benedetto RAISONI
Ci si prepara a festeggiare il 75°
Nel 1987, tutta la Banda è in fermento, concentrata su come festeggiare degnamente il 75°
di attività, per altro di un anno in ritardo in quanto la fondazione della ‘Filarmonica’ risale
al 1911. In ogni caso c’è chi abbandona la Banda, e chi invece resiste partecipando alle diverse lezioni in calendario, soprattutto alla quindicina di prove generali programmate da gennaio a marzo.
In primo luogo ci si attiva per dotare i musicanti di divisa, differenziando quella maschile da
quella femminile. Quindi a predisporre un gagliardetto.
Si pensa anche a creare uno stemma ad identificare la Banda, che viene fatto predisporre
appositamente dal pittore locale Marcello CONFORTOLA (1957).
In questo caso, visto che l’Azienda di Promozione Turistica ha adottato come simbolo il
sole, lo si vorrebbe usare come sfondo:ma c’è il veto del Presidente RAISONI il quale s’impunta e ottiene che la Banda abbia un suo stemma senza altri loghi stilizzati.
Riguardo il costume, l’idea è quella di realizzare una divisa che richiami gli abiti tipici, con
Benedetto RAISONI e Mirco CUSINI che fanno visita ad un sarto della vicina Engadina, il
quale propone un vestito nero in panno, che però non piace e costa troppo.
Graziano GALLI si reca a Morbegno da VANINETTI, portando come fac simile il costume
in uso alla Gioventù. L’idea è quella di far predisporre un vestito in panno sia per i maschi
che per le femmine, ma la figlia del sarto sconsiglia questo tessuto per le donne: troppo
pesante, specie per le trasferte in posti caldi.
Riguardo al costume femmine la scelta infine cade sui vestiti da sposa degli anni venti-trenta, e come fac simile ci si rifà al vestito da sposa indossato da Rosalia RAISONI, mamma di
Benedetto.
In questo caso si acquistano a parte la stoffa del grembiule e dei foulard, cuciti insieme da
Marina, sorella del Presidente.
Per quanto concerne i costumi maschili, vengono scelte stoffe e abbinamento di colore,
facendo risaltare il rosso, il bianco e il nero.
I cappelli vengono acquistati a Bolzano ed a completare la divisa, oltre a giacca e pantaloni,
si acquistano camicie bianche, calze bianche e fasce rosse, oltre che le scarpe nere per tutti
eguali. La divisa viene presentata in anteprima a “Televaltellina”.
Autunno 1987, una nuova divisa per la Banda (Archivio ‘Corpo Musicale Livigno’)
I festeggiamenti del 75°
I festeggiamenti sono in programma sabato
24 e domenica 25 Ottobre 1987, con un
gruppo ben preparato dal M° Lorenzo
BORINELLI e che ha già avuto modo di farsi
apprezzare durante le esibizioni estive inserite nel programma dell’Azienda di
Promozione Turistica.
A festeggiare degnamente il 75° della Banda
di Livigno, il sabato sera in concerto presso
la sala consiliare ubicata al piano interrato
delle Scuole di San Rocco si esibisce anche
il corpo bandistico de ‘La Chiurese’, rifondato e diretto dallo stesso BORINELLI.
A seguire le premiazioni ai Direttori,
Presidenti, collaboratori e sostenitori della Banda.
La domenica dopo la S. Messa le due Bande assieme alla ‘Filarmonica Bormiese’ diretta dal
M° Ermanno VALCEPINA sfilano tra il piazzale della Chiesa sino alla piazza del Comune
dove vengono pronunciati i discorsi di rito da parte del Sindaco Valentino GALLI (1945),
dell’Assessore alla Cultura Prof. Giuseppe LONGA (1942) e del Presidente del ‘Corpo
Musicale di Livigno’ Benedetto RAISONI (1946).
Sempre in piazza vengono premiati con un ricordo gli ex suonatori viventi Filippo SILVESTRI, Ernesto e Isidoro GALLI, nonché i Maestri via, via succedutisi nel corso degli anni.
Un concerto a due Bande saluta il folto pubblico con l’elaborazione di S. PUCCI “Giri di
valzer” quindi tutti i musicanti e autorità si recano all’albergo ‘Spöl’ a consumare il pranzo.
Autunno 1987, un logo distingue la Banda di Livigno (Disegno di Marcello CONFORTOLA)
Si stampa un piccolo opuscolo
Il Presidente della Banda, nell’opuscolo fatto stampare a ricordo del 75°, scrive:
«“Come presidente del Corpo Musicale di Livigno vorrei innanzitutto ringraziare
chi, votandomi in occasione delle elezioni del direttivo di questa primavera, ha avuto
fiducia nella mia persona.
Ho accettato l’incarico pensando soprattutto ai fondatori della banda, a quelle
poche persone che già nel lontano 1911 hanno costituito la “Filarmonica di Livigno”.
Continuando con lo stesso spirito dei pionieri, basato sul volontariato e la disponibilità gratuita, vorrei che questa nostra banda musicale continui ad operare.
Il mio ringraziamento personale va a tutti i musicisti vecchi e nuovi che, specialmente quest’estate, hanno sempre partecipato con impegno alle varie lezioni e
manifestazioni.
Vorrei ringraziare il maestro Lorenzo Borinelli che ci è stato vicino e ci ha ‘trainato’
in modo esemplare, e ci auguriamo che continui a farlo in futuro.
Un ringraziamento particolare anche al Comune per l’aiuto finanziario e per averci fornito delle nuove divise.
Nei ringraziamenti vorrei ricordare tutti coloro i quali hanno aiutato in diverse
maniere la nostra banda.
Mi rendo contro che nel proseguire le attività incontreremo delle difficoltà, come per
esempio quella che gli studenti incontrano nel sacrificarsi per partecipare alle lezioni l’unico giorno di loro libertà.
Credo comunque che se tutti insieme continueremo ad aiutarci la banda continuerà ad esistere e a migliorare.
me lo auguro di cuore perché lo merita.
Raisoni Benedetto”».
Da parte loro il Sindaco e l’Assessore delegato scrivono:
«“All’emerito Corpo Musicale di Livigno, nella ricorrenza dei suoi 75 anni, il plauso
dell’amministrazione per il notevole progresso compiuto sia attraverso l’aumento
numerico dei suoi componenti, sia per il prestigio acquisito con la dotazione di nuovi
strumenti con equipaggiamento di nuove divise.
L’augurio per questa ricorrenza è che anche l’entusiasmo dei pionieri fondatori si sia
accresciuto con l’acquisito spirito di corpo e con l’esultanza dei giovani che tanta
voglia hanno di collaborare in armonia per una sempre maggiore intesa di gruppo.
Il sindaco
Galli Valentino”».
«“Il Corpo Musciale di Livigno, fondato nel 1912, accompagna ormai da 75 anni le
manifestazioni del paese per tutte le occasioni, siano esse tristi o liete, rappresentando un momento di incontro e di sviluppo culturale per ben quattro generazioni.
Non indifferente è il merito che esso ha di aver contribuito a salvare ed a trasmettere alle generazioni successive, le tradizioni ed il folclore di Livigno.
Per conservare tale patrimonio è auspicabile che i giovani colgano il significato e
l’importanza di una tale istituzione e si impegnino, partecipando attivamente, a far
sì che questa si mantenga viva per le future generazioni, anche se non aderente agli
attuali movimenti musicali.
L’Assessore alla Cultura
Longa Giuseppe”».
Così il Parroco:
«“La “Banda di Livigno” della classe 1912, non dimostra i 75 anni che ha: giovanile e
scattante, accompagna i momenti gioiosi del Paese; sa esprimere devozione e raccoglimento durante le Funzioni sacre; favorisce la partecipazione al dolore quando
accompagna, con dolcezza, un corteo funebre.
Ci chiediamo quali possono essere le ragioni di tanta onorevole longevità.
- La Società Filarmonica ha avuto origine dalla fiduciosa e costruttiva collaborazione tra i Sacerdoti don benedetto Lazzeri e don Cirillo Valgoi e un gruppo di appassionati uniti nel desiderio di accrescere il decoro e la partecipazione alle Funzioni
religiose: la popolazione ha dimostrato il suo incoraggiamento con piccole offerte,
in natura e soldi.
- I nostri Padri hanno scritto, con semplicità, uno statuto ed un regolamento di pochi
articoli, scarni ma precisi nello stabilire scopi e doveri.
“...la Società è istituita specialmente a scopo religioso... ogni socio dovrà attenersi
agli obblighi assunti nell’entrare nella società... deve portare rispetto ai membri
dell’Amministrazione, al Direttore, al Maestro, e deve comportarsi colla dovuta disciplina e modi convenienti... tutti dovranno attendere con attenzione allo studio”.
Per gli inadempienti erano previste multe pecuniarie, ammonimenti e perfino l’esclusione dalla Società.
La Banda, nata in un momento storico in cui era prevalente il senso del dovere e
della collaborazione, ha dimostrato fedeltà alle origini: questa è la sua forza ed
anche la sua sicurezza per il suo programma futuro.
Nella Messa solenne, celebrativa del 75° anniversario, ringrazieremo il Signore, chiederemo di continuare con fede, unità e collaborazione. Invocheremo l’aiuto dei soci
defunti perché siano sempre di aiuto e stimolo a fare sempre meglio.
Alla Banda settantacinquenne, al Maestro, al Consiglio di Amministrazione, a tutti i
Componenti vecchi e giovani l’augurio della Comunità Parrocchiale.
Il Parroco
Don Ottorino Martinelli”».
Sono 35 i componenti della banda
per il 75° di fondazione
BORMOLINI Giovanna (1971) - Clarinetto Si b BORMOLINI Luca (1968) - Trombone BORMOLINI Mariagrazia (1968) - Sax tenore BORMOLINI Mauro di Ado (1972) - Flicorno sopranino CANTONI Fausto (1970) - Trombone CANTONI Paolo (1967) - Flicorno baritono CASTELLANI Agnese (1968) - Oboe CASTELLANI Tiziano (1964) - Tromba CONFORTOLA Renato (1952) - Trombone CORVI Agostino (1971) - Clarinetto CUSINI Agostino (1972) I Clarinetto Si b CUSINI Alessandra (1969) - Sax soprano CUSINI Corrado (1966) - Tromba CUSINI Dina (1964) - Clarinetto Si b CUSINI Mirko (1962) - Sax tenore DALLAGIOVANNA Roberto (1966) - Basso DALLAGIOVANNA Valentino (1932) - Cassa DELLA FONTE Gabriele (1972) - Tamburello GALLI Dante (1946) - Piatti GALLI Graziano (1952) - Flicorno baritono GALLI Matteo (1971) - Tromba GALLI Monica (1977) - Sax soprano -
GALLI Paola (1971) - Clarinetto Si b GALLI Sesto (1957) - Basso in fa GALLI Ulisse (1955) -Tromba MOTTINI Margherita (1964) - Clarinetto Si b NASSIVERA Valeria (1969) - Clarinetto Si b PEDRANA Edoardo (1969) - Flicorno PEDRANA Marco (1971) - Quartino RAISONI Bendetto (1946) - Basso SILVESTRI Ceno (1971) - Flicorno tenore SILVESTRI Quirino (1957) - Sax tenore SILVESTRI Barbara (1964) - Sax contralto SPADA Aldo (1972) - Sax contralto ZINI Franco (1949) - Flicorno contralto ZINI Valeriano (1959) - Clarinetto Si b -
25.10.1987, foto di gruppo con il Sindaco Valentino GALLI e l’Assessore alla Cultura Peof. Giuseppe LONGA
per il 75° (Archivio “Foto GINO”).
Il giusto onore al
Prevosto Don Lorenzo PEGORARI
Nel 1987 a Novembre, il giorno 17, muore l’ex Prevosto Don Lorenzo PEGORARI, Parroco
a Livigno dal 1952 al 1983.
Assieme alla folla commossa che segue il funerale un paio di giorni dopo a Livigno si notano i musicanti: anche loro vogliono rendere il giusto e sacrosanto omaggio ad un Prete che,
mal accolto dalla popolazione quando prende possesso della Parrocchia nel Novembre del
1952, moltissimo ha contribuito per rimettere insieme il ‘Corpo Musicale’ che si stava disgregando nei primi anni settanta.
Accadde che, dopo i contrasti fra la Parrocchia e San Rocco in seguito ai tragici eventi delle
valanghe del 1951, vengono sostituiti sia il Cappellano Don Renzo BERETTA reggente la
Parrocchia, sia il Coadiutore, Don Giuseppe VALGOI, nipote dell’anziano e malato Prevosto
Monsignor Cirillo VALGOI.
Al posto di Don VALGOI viene nominato Don Giulio RONCAN, in sostituzione del
Capelàn Don Lorenzo PEGORARI, già Parroco a Premadio.
Quando Don Lorenzo arriva a
Livigno per prendere possesso
della Parrocchia, nessuno gli va
incontro: solo le buone anime di
Beniamino
SILVESTRI
(Begniamìno vìa in Pemont) e
Beniamino LONGA (Begniamìno
da Tòni) che col cavallo stanno
rientrando dal Foscagno, lo
accolgono sul carro e lo accompagnano
sino
alla
Casa
Parrocchiale.
Lo ‘sgarbo’ perché la popolazione vuole che a fare da Parroco
rimanga Don BERETTA.
Per la verità Don Lorenzo viene
festeggiato alla grande in occasione del 25° di sacerdozio, nel
1967, ed in quella occasione a
fare l’Omelia è Don Marco
BORMOLINI con la Banda a tributare i giusti onori al Prevosto.
19.11.1987, la Banda accompagna il feretro di Don Lorenzo PEGORARI
(Archivio Pier Antonio)
Di nuovo conti in rosso per la Banda
Per l’acquisto delle divise il ‘Corpo Musicale’ investe una cifra importante (35.662.300 Lire),
che manda il sodalizio di nuovo in rosso, come da verbale dell’Assemblea del 28.04.1988:
“Dopo una breve relazione nel quale si rileva che il bilancio si è chiuso con un
passivo di oltre 39 milioni derivanti dalla mancata erogazione del contributo
comunale per la gestione dell’anno ‘87.
Rilevato che la manifestazione del 75° di fondazione i conti si sono chiusi in
pareggio grazie all’introito delle pubblicità sugli opuscoli e che la suddetta
manifestazione ha avuto un grande successo.
La banda ha partecipato a 25 manifestazioni colmando anche alcune lacune
dovute ai ben noti eventi alluvionali che hanno colpito l’intera Valtellina. Si rileva inoltre che la banda si è esibita in un concerto a favore degli abitanti di
Sant’Antonio Morignone raccogliendo la somma di oltre 2.000.000 devoluti al
Comitato di Morignone (...) si delega il Presidente alla conferma della richiesta
di contributo alla amministrazione Comunale (...)”.
Il contributo dell’Amministrazione Comunale per il 1987 non è stato assegnato per via del cambio di Amministrazione Comunale: a succedere al Sindaco Valentino GALLI (1945) ed
all’Assessore delegato alla Cultura Prof. Giuseppe LONGA (1942) sono il Sindaco Mario PERI
(1953) ed il Vicesindaco nonché Assessore alla Cultura Dott. Ernesto CONFORTOLA (1953), i
quali confermano i contributi al ‘Corpo Musicale’: il 22.3.1988 ed il 20.10.1988: sul mastro si registrano entrate dal Comune pari rispettivamente a Lire 30 milioni e 35 milioni.
La Relazione di Bilancio riguardo il 1987 mette anche in risalto come:
“(...) L’acquisto delle divise si è rivelato di primaria importanza per la presentazione della Banda al pubblico, ed ha riscosso grande apprezzamento da parte
della popolazione locale e dei turisti. Grande successo anche per le manifestazioni presso gli alberghi di Livigno. (...)”.
Nel 1988 ci sono nuovi ingressi nella Banda:
BORMOLINI Mery (1977)
BORMOLINI Roberta (1974)
CANTONI Marina (1969)
FERRANDINI Daria (1973)
MORETTI Michela (1975).
Graziano GALLI nuovo Presidente
Il 04.02.1989 si tiene l’Assemblea del ‘Corpo Musicale
Graziano GALLI
Livigno’ dove si approva il Bilancio Consuntivo 1988 col quale:
“(...) Viene evidenziato che la perdita di bilancio è di soli 6.388.502 (Lire) e che
quindi anche le cifre sottolineano l’attività molto intensa e proficua del Corpo
Musicale di Livigno. Ben 31 sono le manifestazioni a cui ha partecipato. (fra cui
‘La Festa dei Valtellinesi’ a Valmorea (CO) e la ‘Festa del Folclore’ a Lucignano (AR). (...)”
Riguardo il bilancio di previsione si nota:
“(...) le spese più ingenti, oltre alla retribuzione del Maestro Lorenzo Borinelli,
risultano essere quelle dovute alla ristrutturazione dei locali per l’acquisto di
nuove sedie ed armadi per il deposito delle divise oltre alla sostituzione di
mobili e materiali danneggiati dagli allagamenti che regolarmente avvengono
nella sede della banda.
Le dieci divise sono previste per l’entrata di 10 nuovi soci suonatori (...)”.
Nel previsionale si prevede anche l’acquisto di: “(...) Strumenti per parate 6.500.000
(Lire) (...)”.Trattasi di due Bassi americani da sfoggiare nelle occasioni importanti, e di proprietà della Banda. Si procede anche al rinnovo del C.D., che il 09.02.1989 elegge:
Presidente GALLI Graziano
Vice RAISONI Benedetto
Segretario BORMOLINI Luca
Cassiere GALLI Corrado
Consigliere DELLA GIOVANNA Valentino
Si accoglie Don Giusto DELLA VALLE
Il 19.02.1989 un nutrito gruppo di livignaschi accompagna alla sua nuova adestinazione il
Coadiutore di San Rocco Don Renato LANZETTI.
Nato il 10.11.1952 a Torre S. Maria, ultimo di dieci figli, viene ordinato sacerdote il
26.06.1976 a Como e prende possesso della Coadiutoria di San Rocco il 17.10.1976 a sostituire Don Luciano LANFRANCHI.
Il 26 Febbraio 1989 la Banda va in trasferta a Milano per esibirsi all’interno dello stadio di
‘S. Siro’ davanti a 30.000 persone, prima dell’incontro di serie A Milan-Pescara nell’ambito
della manifestazione contro la violenza negli stadi.
Il 12 Marzo 1989, proveniente dalla Parrocchia di Albate, fa il suo ingresso per celebrare la
sua 1a S. Messa a Livigno il Coadiutore Don Giusto DELLA VALLE, con la Banda che gli
rende onore.
Nato il 16.04.1961, secondogenito di quattro figli, entra in Seminario per la seconda Media
Inferiore, ed è Ordinato Sacerdote Da Monsignor Teresio FERRARONI il 16.06.1985.
12.03.1989
Don Giusto
DELLA VALLE al centro,
con il Diacono Natalino
GALLI e il Parroco Don
Ottorino MARTINELLI.
(Archivio “Foto Gino”)
Trasferta a Lugano per la ‘Festa dell’uva’
Sempre nel 1989 il gruppo bandistico di Livigno partecipa ad altri due importanti appuntamenti: a Sondrio per il ‘Settembre Valtellinese’ e la Festa dell’Uva di Lugano.
A chiedere di potersi esibire nella 57a edizione della prestigiosa manifestazione elvetica è
il M° BORINELLI, che ha partecipato all’edizione del 1984 con ‘La Chiurese’.
Ottiene l’autorizzazione ad aderire previa visita a Livigno del regista dell’organizzazione
che, dopo aver precedentemente visionato i costumi dei musicanti in quel di Chiuro, osserva all’opera il ‘Corpo Musicale’ in occasione della S. Cresima.
Il 1° Ottobre in Canton Ticino, in mezzo a due ali di pubblico stimato in 40.000 persone e
ripreso dagli obiettivi delle telecamere della ‘Televisione della Svizzera Italiana’ che mandono in onda l’avvenimento in diretta, dietro al gagliardetto del nostro sodalizio sfilano in
maniera impeccabile 45 suonatori (alcuni dei quali del gruppo di Chiuro) e 16 rappresentanti del ‘Gruppo Folcloristico Livigno’.
Il 10 Settembre a Livigno il ‘Corpo Musicale’ promuove la prima edizione della ‘Rassegna
di Bande e Gruppi Folcloristici’, manifestazione che vede iscritti: la ‘Banda Musicale di
Zernez’; il ‘Gruppo Folk di Sluderno’; la ‘Banda Musicale di Sondalo’; la ‘Banda Città Madonna
di Tirano’; il ‘Gruppo Folk di Zuoz’.
Durante l’anno le esibizioni della Banda ammontano a 28 volte, compresa la ‘Festa
Valtellinese’ a Magenta il 22 Ottobre.
Ai primi di Febbraio entra in Banda:
CUSINI Angelo (1972).
01.10.1989 La Banda alla 57a ‘Festa dell’uva’ a Lugano
10.09.1989 1a edizione della ‘Rassegna delle Bande’ (Archivio Foto Gino)
Ci si esibisce davanti alla mitica
‘Arena’ di Verona
Un’altra bella soddisfazione il ‘Corpo Musicale Livigno’ se la toglie nel 1990:trasferta a Verona
a rappresentare la Valtellina nel raduno annuale degli Alpini, su proposta del M° BORINELLI
ed interessamento del padre del Responsabile sezione locale dell’A.N.A. Clemente SILVESTRI,
Maestro Battista.
L’occasione è la 63a Adunata Nazionale dell’A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini)
quando si esibiscono 34 musicanti di Livigno e 11 di Chiuro, sempre diretti dal M° BORINELLI, e che applauditissimi il 14 Maggio suonano davanti a centinaia di persone sulla scalinata del Comune in piazza Brà, di fronte della millenaria ‘Arena’ di Verona, raggiunta direttamente col bus nonostante i divieti di transito imposti per l’Adunata.
Il giorno dopo è la volta della lunga sfilata che attraversa la città, suonando per oltre un’ora.
A seguire, il trasferimento a ‘Cà di David’ dove Renato CAMPOSTRINI ospita tutti a consumare costine e freschissime fragole affogate nella panna e zucchero, accompagnate da
vino “Recioto” e “Fragolino”.
Come manifestazioni importanti, la Banda si esibisce al ‘Carnevale di Cantù’ (26.02); festeggia il 25° di Sacerdozio di Don Battista GALLI (01.07) e aderisce a Milano ad una ‘Festa di
Quartiere’ (23.09).
Nel 1990 entrano in Banda:
CERUTTI Miranda (1978)
CUSINI Vania (1975)
DE BERNARDIN Romea (1974)
GALLI Giovanna (1977)
LONGA Delia (1977)
PERI Ivan (1976)
RODIGARI Lidia (1975)
RODIGARI Michela (1975)
12-13-05-1990 Adunata A.N.A.Verona
Si acquista la divisa ‘casual’
In quanto le divise si logorano, ma anche perché in certe manifestazioni è richiesta una divisa più ‘causal’, s’incaricano i consiglieri Matteo GALLI e Alessandra CUSINI a reperire idee
fra il gruppo dei più giovani affinché si scelga una divisa che piaccia anche a loro.
Di divise se ne parla nell’Assemblea del 09.03.1991 in due forme:
“(...) La nostra Associazione, consapevole del ruolo che le compete, anche per
il prestigio di Livigno, ha voluto avare anche la propria immagine dotandosi di
una divisa più “casual”, per riservare quella “Folk” alle sole occasioni che la
richiedano. La nuova divisa è già in fase di lavorazione pertanto contiamo di
poterne usufruire già nella prossima stagione estiva. (...)
(...) Un altro problema che il Consiglio Direttivo ha dovuto affrontare è quello
delle divise.
Visto che il comune, giustamente, non è più disposto a finanziarci ulteriori divise di tipo Folk in quanto il loro numero raggiunge la sessantina, il Consiglio ha
deciso di ritirare le divise appartenenti agli elementi che non hanno raggiunto
il 50% delle presenze. (...)”
La divise vengono acquistate, rendicontate per l’Assemblea del 17 Marzo 1992:
“(...) Durante quest’anno è stata adottata la nuova divisa “casual”, che è destinata allo utilizzo nei servizi non prettamente folkloristici. (...)
Nuove divise “casual” 12.858.385 (Lire)”.
In Banda nel 1991 entrano:
GALLI Marco (1978)
SILVESTRI Fabio (1976).
Con la nuova divisa casual (Archivio Ulisse GALLI)
Livigno negli anni ‘90
Curiosità: “(...) Purtroppo lo spirito
non è più quello di quattro, cinque anni fa (...)”
Il 09.03.1991 l’assemblea elegge il nuovo C.D., che nella prima riunione assegna queste cariche:
Presidente GALLI Graziano
Vice RAISONI Benedetto
Segretario BORMOLINI Luca
Cassieri CANTONI Fausto e GALLI Sesto
Nella Relazione d’Assemblea riguardo il 1991 datata 17.03.1992 il Presidente Graziano
GALLI - riconfermato a far parte del Consiglio dall’Assemblea il 9 Marzo 1991, sottolinea
una crisi latente, che è la stessa che di tanto in tanto affiora nella storia della Banda:
“(...) Dopo aver dato lettura della propria relazione, il Presidente Galli
Graziano, inizia una analisi della crescita del gruppo. Sottolinea la crisi motivazionale che c’è da due anni a questa parte. Purtroppo lo spirito non è più quello di quattro, cinque anni fa e per il Consiglio Direttivo ciò causa non poche difficoltà nel tenere unito il gruppo.
L’Assemblea non sembra rispondere a questi appelli neppure quando il
Presidente si rivolge direttamente ai soci. le domande rivolte all’Assemblea
finiscono in un lungo silenzio di riflessione. La maggioranza è conscia dei fatti
rappresentati dal Presidente e sa che non è immediata la soluzione.
L’impegno per continuare la nostra attività deve essere continuo nella frequenza ed armonioso nel rapporto di gruppo, ora la mancanza di reazioni all’appello del Presidente, secondo il Consiglio va attribuita a due diverse cause:
- o c’è un disinteresse generale; il che si rifletterebbe in breve tempo nella fine
della nostra attività
- oppure ognuno ha preso coscienza della situazione e non sapendo dare una
riposta alle domande si è personalmente impegnato a migliorare.
Naturalmente il Consiglio si augura che la seconda ipotesi sia quella reale e
vista la frequenza assidua alle prove generali ci si augura che lo spirito si riprenda al più presto. (...)”.
D’altra parte, nel 1991 si registrano 26 servizi, fra i quali una a Travagliato (BS) il 01.05.1991;
l’Adunata degli Alpini a Vicenza il 11.05.1991; quindi il 9 Settembre viene promossa ed organizzata la 2a edizione della ‘Rassegna delle Bande e Gruppi Folk’ con la partecipazione di:
‘Gruppo Folk Silandro’; ‘Società da Musica Samedan’; ‘Gruppo Folk Morbegno I Matocoi’;
‘Gruppo di Ballo Pontresina’; ‘Corpo Musicale Valfurva’; ‘Banda Musicale Prato allo Stelvio’.
Da evidenziare i servizi esterni: per il ‘Settembre Valtellinese’ a Sondrio il 21.09; la ‘Festa
giovanile’ a Vimercate il 06.10 e la ‘Settimana Valtellinese’ a Milano il 25.11.
Si festeggiano i primi 80 anni
Come già accaduto per il 75°, nel 1992 si ricordano degnamente anche gli 80 anni della
Banda. I festeggiamenti avvengono il 14 e 15 Novembre, di sabato presso la sala consiliare
a San Rocco dove sono premiati i Maestri Direttori ed i vari Presidenti nel mezzo dell’esibizione del ‘Corpo Musicale’.
Il giorno dopo la S. Messa, con la partecipazione della Corale di Caspoggio a ricordare un
grande tifoso della Banda, caspoggino Doc: Don Lorenzo PEGORARI.
A seguire il concertino in piazza della Chiesa e quindi tutti al ‘Montanina’ per il pranzo, presenti anche gli ex Maestri Alfredo DELLA FONTE ed un tanto commosso quanto arzillo
novantenne Mutti, al secolo Ernesto CANCLINI.
Il Sindaco Mario PERI e l’Assessore alla Cultura nonché Vicesindaco Dott. Ernesto CONFORTOLA sull’opuscolo stampato per l’occasione scrivono:
“Passione,Volontà e Impegno
Gli 80 anni di vita del Corpo Bandistico di Livigno devono essere un forte motivo di orgoglio per il paese, e devono alimentare un sentito riconoscimento
verso tutti coloro che, vivi o defunti, hanno consentito di raggiungere un simile
traguardo.
La passione, la volontà e l’impegno hanno sempre accompagnato fin dall’inizio
ed ancora accompagnano i componenti del Corpo Bandistico.
E l’amore per il paese deve spingerci tutti a sostenerli, perché rappresentano
anche una tradizione con contenuti d’alto valore umano e morale”.
Il Parroco Don Ottorino MARTINELLI da parte sua lascia scritto:
“Il gruppo del Corpo Musicale di Livigno ha avuto origine nel lontano 1912, alla
vigilia della prima guerra mondiale. Erano tempi duri, per l’intera nazione e per
ogni cittadino; eppure, in questo “angolo di mondo” che era Livigno, la gente si
è unita, con grande voglia di fare festa, con la sana ambizione di esprimersi e
“suonare” ciò che c’è di meglio nell’animo.
A ottant’anni dalla fondazione, la nostra banda vuole ricordare i momenti più
significativi del cammino percorso: la gioia nel collaborare, l’apprezzamento
per ogni componente, giovane o anziano, l’ordine e la coralità nell’esecuzione.
Quante serate passate insieme,a provare e a far festa; quante persone si sono
alternate, quanto impegno nell’accettarsi e nel trovare un passo comune e l’armonia dei suoni!
Con buona volontà e capacità di rinuncia, sono stati raggiunti risultati notevoli,
sia in paese che nelle “uscite” nelle quali è stato portato con gioiosa ambizione il nome di Livigno.
Vale la pena ricordare, verificare, riprendere fiato per ripartire verso nuovi traguardi, a soddisfazione per il complesso del Corpo Musicale e per i singoli componenti; con la convinzione, abbastanza rara, che le iniziative più soddisfacenti
per un gruppo valgono non tanto per quello che rendono, ma per quello che
costano.
Con simpatia e amicizia”.
Di nuovo conti in rosso per la Banda
Per l’acquisto delle divise il ‘Corpo Musicale’ investe una cifra importante (35.662.300 Lire),
che manda il sodalizio di nuovo in rosso, come da verbale dell’Assemblea del 28.04.1988:
“Dopo una breve relazione nel quale si rileva che il bilancio si è chiuso con un
passivo di oltre 39 milioni derivanti dalla mancata erogazione del contributo
comunale per la gestione dell’anno ‘87.
Rilevato che la manifestazione del 75° di fondazione i conti si sono chiusi in
pareggio grazie all’introito delle pubblicità sugli opuscoli e che la suddetta
manifestazione ha avuto un grande successo.
La banda ha partecipato a 25 manifestazioni colmando anche alcune lacune
dovute ai ben noti eventi alluvionali che hanno colpito l’intera Valtellina. Si rileva inoltre che la banda si è esibita in un concerto a favore degli abitanti di
Sant’Antonio Morignone raccogliendo la somma di oltre 2.000.000 devoluti al
Comitato di Morignone (...) si delega il Presidente alla conferma della richiesta
di contributo alla amministrazione Comunale (...)”.
Il contributo dell’Amministrazione Comunale per il 1987 non è stato assegnato per via del cambio di Amministrazione Comunale: a succedere al Sindaco Valentino GALLI (1945) ed
all’Assessore delegato alla Cultura Prof. Giuseppe LONGA (1942) sono il Sindaco Mario PERI
(1953) ed il Vicesindaco nonché Assessore alla Cultura Dott. Ernesto CONFORTOLA (1953), i
quali confermano i contributi al ‘Corpo Musicale’: il 22.3.1988 ed il 20.10.1988: sul mastro si registrano entrate dal Comune pari rispettivamente a Lire 30 milioni e 35 milioni.
La Relazione di Bilancio riguardo il 1987 mette anche in risalto come:
“(...) L’acquisto delle divise si è rivelato di primaria importanza per la presentazione della Banda al pubblico, ed ha riscosso grande apprezzamento da parte
della popolazione locale e dei turisti. Grande successo anche per le manifestazioni presso gli alberghi di Livigno. (...)”.
Nel 1988 ci sono nuovi ingressi nella Banda:
BORMOLINI Mery (1977)
BORMOLINI Roberta (1974)
CANTONI Marina (1969)
FERRANDINI Daria (1973)
MORETTI Michela (1975).
Graziano GALLI nuovo Presidente
Il 04.02.1989 si tiene l’Assemblea del ‘Corpo Musicale
Graziano GALLI
Livigno’ dove si approva il Bilancio Consuntivo 1988 col quale:
“(...) Viene evidenziato che la perdita di bilancio è di soli 6.388.502 (Lire) e che
quindi anche le cifre sottolineano l’attività molto intensa e proficua del Corpo
Musicale di Livigno. Ben 31 sono le manifestazioni a cui ha partecipato. (fra cui
‘La Festa dei Valtellinesi’ a Valmorea (CO) e la ‘Festa del Folclore’ a Lucignano (AR). (...)”
Riguardo il bilancio di previsione si nota:
“(...) le spese più ingenti, oltre alla retribuzione del Maestro Lorenzo Borinelli,
risultano essere quelle dovute alla ristrutturazione dei locali per l’acquisto di
nuove sedie ed armadi per il deposito delle divise oltre alla sostituzione di
mobili e materiali danneggiati dagli allagamenti che regolarmente avvengono
nella sede della banda.
Le dieci divise sono previste per l’entrata di 10 nuovi soci suonatori (...)”.
Nel previsionale si prevede anche l’acquisto di: “(...) Strumenti per parate 6.500.000
(Lire) (...)”.Trattasi di due Bassi americani da sfoggiare nelle occasioni importanti, e di proprietà della Banda. Si procede anche al rinnovo del C.D., che il 09.02.1989 elegge:
Presidente GALLI Graziano
Vice RAISONI Benedetto
Segretario BORMOLINI Luca
Cassiere GALLI Corrado
Consigliere DELLA GIOVANNA Valentino
Si accoglie Don Giusto DELLA VALLE
Il 19.02.1989 un nutrito gruppo di livignaschi accompagna alla sua nuova adestinazione il
Coadiutore di San Rocco Don Renato LANZETTI.
Nato il 10.11.1952 a Torre S. Maria, ultimo di dieci figli, viene ordinato sacerdote il
26.06.1976 a Como e prende possesso della Coadiutoria di San Rocco il 17.10.1976 a sostituire Don Luciano LANFRANCHI.
Il 26 Febbraio 1989 la Banda va in trasferta a Milano per esibirsi all’interno dello stadio di
‘S. Siro’ davanti a 30.000 persone, prima dell’incontro di serie A Milan-Pescara nell’ambito
della manifestazione contro la violenza negli stadi.
Il 12 Marzo 1989, proveniente dalla Parrocchia di Albate, fa il suo ingresso per celebrare la
sua 1a S. Messa a Livigno il Coadiutore Don Giusto DELLA VALLE, con la Banda che gli
rende onore.
Nato il 16.04.1961, secondogenito di quattro figli, entra in Seminario per la seconda Media
Inferiore, ed è Ordinato Sacerdote Da Monsignor Teresio FERRARONI il 16.06.1985.
12.03.1989
Don Giusto
DELLA VALLE al centro,
con il Diacono Natalino
GALLI e il Parroco Don
Ottorino MARTINELLI.
(Archivio “Foto Gino”)
puscolo di approfondire le radici ed i motivi per cui è stata fondata questa associazione, le esperienze di chi ci ha preceduto ci consentono di rapportare tutto
ad oggi e di fare un confronto con i problemi attuali.
Dobbiamo constatare, con un pizzico di orgoglio che tutto ciò ha rinnovato
l’entusiasmo, l’affiatamento del gruppo ed ha stimolato quasi tutti i componenti ad una partecipazione più attiva alle prove e ad ogni altra iniziativa che il
Consiglio Direttivo propone. (...)”.
Da segnalare che nel 1992 la Banda (che ha comunque effettuato 22 servizi) si è esibita ed
è stata apprezzata dai presenti, scrittori e giornalisti di fama nazionale, in occasione della
‘Festa G.I.S.M.’ (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) tenutasi al ‘Teatro Tenda’.
Applaudita anche la partecipazione con la ‘Filarmonica Bormiese’ a rappresentare la
Valtellina nell’Adunata A.N.A. di Milano del 16.05.
Nuovi elementi entrati in Banda nel 1992:
CANTONI Loredana (1978)
FAIFER Giuseppina (1976)
LAFRANCONI Alessandro (1979)
PICCIAU Maria Luisa (1978)
RAISONI Maria (1975)
SILVESTRI Eugenio (1975).
Alla prima Adunata A.N.A. in Meridione
Visto e considerato il successo ottenuto in occasione delle precedenti Adunate Nazionali
dell’A.N.A., il ‘Corpo Musicale è richiesto per aderire anche a quella di Bari del 1516.05.1993, sempre in rappresentanza della Valtellina.
In quel di Bari la Banda è accolta da un ex cuoco del ‘Montanina’, Nicola, il quale si fa in
quattro per ospitare al meglio il gruppo di livignaschi, ricordato così il 17.05.1993 sulla
Gazzetta del Mezzogiorno:
“Una...sorpresa
LE FANFARE HANNO SUONATO ANCHE TARANTELLE
Un trionfo di colori e bandiere, ma anche di musica. Tamburi e ottoni hanno
contribuito non poco ad innescare l’entusiasmo popolare e, caso strano, le fanfare degli Alpini si sono esibite - forse proprio in onore del primo raduno in
Meridione - in canzoni tipiche del Sud. Negli intervalli di tempo meno ufficiali
- infatti - lungo il percorso sono echeggiate le note di canzoni del nostro folklore, quali “O surdato ‘nnammurato”, “Arrivederci Roma”, o addirittura tarantelle baresi. E, del resto, nella “memoria collettiva” dei baresi, come non accomunare i i rimbombi delle grancasse delle “penne nere” con i tradizionali rintocchi che accompagnano il “Corteo delal caravella” proprio in corso Vittorio
Emanuele?
Ecco che così, anche nella musica, con canzoni meridionali frammiste alla
“Musikantegruess” suonata dagli altoatesini o alle canzoni tipiche del gruppo di
Livigno, con uomini e donne in costume tradizionale, la 66a adunata delle
“penne nere” a Bari ha voluto riaffermare il senso dell’unità nazionale. Una
musica, un ritmo cadenzato, che - senza ombra di dubbio - ha fatto letteralmente “ballare” anche il ponte di corso Cavour, che oscillava per le migliaia di
piedi che segnavano il passo. Non solo gli alpini, ma anche gran parte del pubblico ha cantato i motivi proposti dalle varie bande musicali. (...)”.
Negli anni successivi il ‘Corpo Musicale di Livigno’, con l’aiuto del milanese Dott. Giuseppe
CANTAMESSA e la collaborazione economica dell’A.P.T. guidata da Gianluigi GALLI in concorso con l’Amministrazione Comunale Assessorato alla Cultura retto dal Vice Sindaco,
aderisce alle Adunate Nazionali degli Alpini, sfilando assieme ai gruppi di Padova.
Anche scambi culturali e il premio
‘Impegno e profitto’
Mentre l’Assemblea in data 03.04.1993 conferma tutto il Consiglio Direttivo uscente, il quale
assegna le cariche come nel 1991, nel 1993 avviene lo scambio culturale ‘Livigno-Fornero’
(11.07), quindi la Banda partecipa ai festeggiamento del centenario della ‘Filarmonica
Bormiese’ con presenti cinque corpi bandistici (12.09).
Da segnalare il 27.11.1993 la festa di inaugurazione per la manifestazione di Coppa del
Mondo di sci nordico di S. Caterina Valfurva.
Viene anche istituito per la prima volta il premio ‘Impegno e profitto’ da assegnare agli
allievi più meritevoli: CASTELLANI Agnese; MORETTI Michela; PEDRANA Sandro.
Entrano in Banda nel 1993:
CANTONI Marinella (1981)
CUSINI Jole (1981)
CUSINI Marta (1981)
DE BERNARDIN Marzia (1978)
GALLI Corrado (1980)
GALLI Erina (1982)
RODIGARI Genny (1980).
Si ricambia la visita di Polverigi
Nel 1994 il ‘Corpo Musicale’ contraccambia la visita dell’anno precedente dei musicanti
marchigiani recandosi a Polverigi e Tolentino - dove i nostri paesani vengono ospitati a dormire nelle aule dell’edificio scolastico, usufruendo dei servizi igienici della annessa palestra
e con vitto offerto dalle famiglie dei suonatori -.
Così il 9 Settembre ‘Il Resto del Carlino’ presenta l’evento:
“Polverigi stasera e domenica
Suonano le Bande
La manifestazione si terrà nel parco comunale
Polverigi - anche quest’anno, con la seconda edizione di “Suon delle Bande”,
Polverigi offre agli appassionati di musica bandistica l’occasione di ascoltare
concerti serali di alto livello. In concomitanza con lo scambio culturale fra il
Corpo bandistico cittadino di Polverigi e il Corpo musicale di Livigno (Sondrio),
sono infatti in programma manifestazioni non solo musicali, in collaborazione
con il Corpo bandistico “Nazareno Gabrielli” -Città di Tolentino e patrocinate
dall’Amministrazione comunale di Polverigi.
Gli appuntamenti concertistici sono fissati per le ore 21,00 di domani e domenica; il primo a Polverigi, nell’accogliente parco della Villa comunale Nappi: qui,
nella più antica area verde del paese, si esibiranno i tre complessi di Livigno,
Tolentino e Polverigi, diretti rispettivamente dai maestri Lorenzo Borinelli,
Alberto Domizi e Roberto Gazzani.
Domenica sera sarà invece la scenografica piazza della Libertà di Tolentino a
risuonare delle note delle bande di Tolentino e Livigno, per la seconda e ultima
serata musicale. (...)”.
L’accoglienza ricevuta fa scrivere nel Verbale del l’Assemblea del 17.3.1995: “(…) il modo
con il quale siamo stati accolti ed ospitati è stato per noi una lezione di vita. E’ stata
un’immersione in una cultura che ci ha lasciati perplessi di fronte al nostro modo di
compiere il lavoro e lo stile di vita; ne sono la prova il fatto che al momento di partire molti avevano l’maro in bocca ed i più sensibili non potevano fermare le lacrime. E’ stato quindi uno scambio culturale a tutti gli effetti sia quello prettamente
musicale che a quello di filosofia di vita.
Durante lo scambio abbiamo notato la differenza di come sarebbe vissuta una manifestazione del genere a Livigno; siamo stati accolti in paese da striscioni e poster ad
ogni angolo, molte eano le persone che chiedevano qualcosa riguardo la festa o più
spesso riguardo al nostro paese. (…)”.
Nel 1994 entra in Banda:
FACCINELLI Marco (1968).
9-10.09.1994, gemellagio con Polverigi (Archivio “Corpo Musicale di Livigno”)
Eletta la prima donna Presidente
Nel corso dell’Assemblea del 17.03.1995 il Presidente uscente Graziano GALLI riguardo
all’anno 1994 si lamenta della scarsa adesione dei paesani ai concerti al ‘Cinelux’ della
Banda: “(...) al concerto tenuto c/o Cinema Lux 9/08/94, preparato con grande
impegno, c’erano solo 67 spettatori ...)”, quindi mette in risalto i successi registrati:
oltre allo scambio culturale con Polverigi, anche il Raduno A.N.A. di Treviso (14/15.05) e le
26 esibizioni cui il gruppo ha aderito.
A proposito dell’Adunata degli Alpini, i nostri musicanti arrivano tardi e la sfilata oramai ha
già preso il via. Con un’escamotage c’è chi riesce a convincere il regista della sfilata a inserire il nostro gruppo bandistico, ma la manovra non riesce subito: la Valle d’Aosta non lascia
spazio. Subito dopo sfila il Piemonte, mancante di una Banda e che prontamente lascia
entrare quella di Livigno, facendo balbettare un attimo lo speaker, pronto a dire il nome del
sodalizio piemontese iscritto, ma che si corregge in tempo riconoscendo la tipica divisa
della nostra Banda.
Nelle elezioni della Assemblea del 17 Marzo 1995 risultano elette due donne rinnovando il
Direttivo, che assegna queste cariche:
Presidente Agnese CASTELLANI
Vice Sesto GALLI
Segretaria Michela MORETTI
Cassiere Sandro PEDRANA
Consigliere Graziano GALLI.
Dopo 23 anni un Novello Sacerdote:
Don Andrea CUSINI
Nel 1995 la Banda si prepara ad un festeggiamento importante: dopo 23 anni Livigno si
appresta ad accogliere degnamente un Novello sacerdote, Don Andrea CUSINI.
Andrea CUSINI, ottavo di undici figli di Battista CUSINI (Bat’scta da Madaléna) e Bice
BORMOLINI (Bìce dal Sciòbar da Bèp), nasce a Livigno il 1° Settembre 1969.
Entra in Seminario nel Settembre 1982, ed è Ordinato Sacerdote da Monsignor Alessandro
MAGGIOLINI il 10.06.1995.
La sera l’arrivo in paese, con Don Andrea piacevolmente sorpreso dall’accoglienza che gli
riservano i paesani: i coscritti lo accolgono al Foscagno ed in corteo lo scortano sino al
passo Eira dove ad attenderlo c’è un altro nutrito gruppo di paesani e parenti che lo accompagnano alla Chiesa Parrocchiale dove pronti a salutarlo ci sono altri paesani ed un cartello che recita: “La Comunità cristiana riconoscente al Signore per il grande dono
del Novello Sacerdote Don Andrea Cusini ringrazia, loda, prega, augura abbondanti frutti di Grazia”.
Dopo una breve preghiera di ringraziamento, il commosso benvenuto preparato e letto
dalla Maestra Rina MOTTINI quindi i canti della cantoria e la Benedizione.
Il giorno dopo in corteo a partire dalla casa natale di Bondi sino alla Chiesa per la 1a S.
Messa, concelebrata da dodici sacerdoti: il Parroco Don Ottorino MARTINELLI, il
Coadiutore Don Giusto DELLA VALLE, Don Battista GALLI, Don Marco BORMOLINI, Don
Valerio GALLI, Padre Firmino CUSINI, Don Bernardino CUSINI, Don Donato GIACOMELLI, Don Renato LANZETTI, che s’incarica dell’Omelia.
Al termine della celebrazione sul sagrato viene servito un rinfresco preparato da volontari, rallegrato dalle esibizione della Banda approfittando degli sprazzi di pausa della pioggia.
Il pranzo preparato dai cuochi professionisti all’Asilo quindi la sera tutti al ‘Cinelux’ stracolmo a seguire brevi scketch e il toccante ringraziamento alla popolazione da parte del
padre del Novello, Battista.
Tutto il paese, forse per la prima volta dopo anni, ha lavorato sodo a preparare l’accoglienza nei dettagli del Novello Sacerdote, con le Zone a impegnarsi ognuna in uno specifico settore.
11.06.1995, la Banda festeggia il Novello don Andrea (Archivio Don Andrea CUSINI)
Di nuovo ombre sul futuro della Banda
Al termine del 1996 si addensano nuove nubi fosche sulla Banda, con il Direttivo che nella
seduta dell’01.11.1996 nota: “(…) Viene valutato l’andamento della nostra associazione durante il periodo estivo; si arriva a una netta situazione che vede il consiglio molto demoralizzato. Siamo arrivati a un punto che, il continuare la
nostra attività, ci pare molto offuscato.
Le ragioni di questo sono molto semplici: ultimamente la partecipazione alle
prove è stata molto scarsa; si partecipa senza nessun entusiasmo e affiatamento;
i componenti del consiglio e il maestro sono stanche di pregare e implorare i vari
elementi della nostra associazione a partecipare alle varie prove.
Proprio per questo motivo viene deciso di convocare tutti i componenti per decidere se è il caso di continuare in questo modo l’attività o se è il caso di fermarla. Per il momento le prove generali vengono sospese e riprenderanno, se tuto va
bene, a Gennaio. Per i nuovi allievi invece le prove continueranno. (…)”.
La pausa fa bene, infatti il sodalizio riprende normalmente la sua attività, al punto che a consuntivo a fine anno si registra la partecipazione a venti esibizioni.
Nel 1996 entrano in Banda:
BORMOLINI Andrea (1982)
CERUTTI Katia (1980)
CERUTTI Valentina (1983).
01.06.1997, Cresima a Trepalle con Don Adriano PONTI e il Vescovo Mons. MAGGIOLINI (Archivio “Foto Gino”)
Grandi festeggiamenti per il Novello
Don Natalino PEDRANA
Nel 1997, due anni dopo la festa per il Novello Don Andrea CUSINI, Livigno si appresta ad
accogliere un nuovo Prete: Don Natalino PEDRANA.
Natalino PEDRANA, ultimogenito di quattro figli di Felice PEDRANA (Felìce da Càrlo)
(1927) e Ginetta GALLI (Ginéta da Natalìn da Basctiàn) (1936) nasce a Tirano il 5 Settembre
del 1972.
Entra in Seminario a Como nel Settembre del 1983 ed è Ordinato Sacerdote a Como il
14.06.1997 da Mons. Alessandro MAGGIOLINI.
La stessa sera viene accolto al passo Eira da un nutrito gruppo di paesani, dai coscritti e
dalle note del ‘Corpo Musicale’. Un corteo di 95 auto scorta il Novello in paese, incrementato da altre vetture all’altezza della Freita per giungere infine alla Parrocchiale dopo
essere passati davanti a ricchi addobbi e scritte di benvenuto e alla porta trionfale della
Chiesa, con conseguente Benedizione.
Il giorno dopo il corteo a piedi parte dalla casa natìa al Molìn, accompagnato dalla Banda per
la celebrazione della 1a S. Messa, presenti Don Ottorino MARTINELLI, dal Coadiutore Don
Stefano BIANCHI, Don Renato LANZETTI, Don Giusto DELLA VALLE, Don Teresio BARBARO, Don Vittore MESCIA, Don Bernardino CUSINI, Don Battista GALLI, Don Andrea
CUSINI e lo zio di Natalino Don Valerio GALLI.
A seguire il concerto della Banda, quindi il pranzo all’Asilo preparato e servito da volontari. A chiudere la giornata un recital al ‘Cinelux’ la sera.
14-15.06.1997, con il Novello Don Natalino (Archivio “Foto Gino”)
BORINELLI dedica alla Banda il valzer “Livigno”
Il 02.02.1997 la Banda accoglie il nuovo Coadiutore Don Stefano BIANCHI.
Don Stefano Bianchi nasce secondogenito a Chiavenna il 19.11.1964. Entra in Seminario il
1° Gennaio 1988, e viene Ordinato Sacerdote 11.06.1994 e prende possesso della
Coadiutoria di San Rocco il 2 Febbraio 1997, proveniente da Morbegno dove è Vicario.
Il 24.04.1997 l’Assemblea elegge i componenti il Direttivo che poi nomina:
Presidente Bernardino SILVESTRI
Vice Agnese CASTELLANI
Segretario Michela MORETTI
Cassiere Valeriano ZINI
Consigliere Sandro PEDRANA
Dopo 12 anni intensi, anche perché stanco dei trasferimenti Chiuro-Livigno, specie nella stagione invernale (in un’occasione durante l’inverno 1996/’97 è uscito di strada sul Passo
Foscagno nel mezzo di una forte tormenta), il 22.09.1997 anche il M° BORINELLI conclude la sua esperienza di Maestro/Direttore della Banda di Livigno.
Come ultime uscite, da menzionare il 15.02 per la trasmissione ‘Linea Verde’ ed il 23 Marzo
per il 25° di Don Bernardino CUSINI.
A ricordo il M° BORINELLI lascia una musica scritta da lui e dedicata alla Banda: Livigno Valzer.
A sostituire Lorenzo BORINELLI viene chiamato il Maestro Renato SPEZIANI.
Il Valzer ‘Livigno’ del M° BORINELLI (Archivio ‘Corpo Musicale Livigno’)
Renato SPEZIANI
Renato SPEZIANI nasce a Brescia nel 1973, figlio d’arte in
quanto il padre suona il trombone, come lo suonava il
bisnonno, entrambi in Banda.
Frequenta Elementari e Medie a Travagliato (BS), dove inizia a
studiare pianoforte all’età di 8 anni, privatamente, presso
l’Accademia della Banda.
A 10 anni suona già la Tromba nella Banda locale, quindi
l’Organo nella Chiesa Parrocchiale dopo aver frequentato la
Scuola Diocesana di Musica Sacra di Brescia “Santa Cecilia”
Renato SPEZIANI
nella classe di C. STEMBRIDGE, E. ZANOVELLO e G. PARODI.
Si iscrive al Conservatorio ‘Luca Marenzio’ di Brescia, diplomandosi nel 1995 in Tromba
sotto la direzione del Maestro Sergio MALACARNE, perfezionandosi in Ungheria con il M°
Gyorgy KOVACS, ed in questo periodo partecipa al Festival Internazionale di musica barocca a Sopron (Austria) con l’ensemble “Sonatores Pannonies”.
Studia Tromba naturale con i Maestri Francesco GRIGOLO e Tranquillo FORZA al C.E.M
di Milano, partecipando tra l’altro al corso di interpretazione “Lo stile classico” presso il
Conservatorio ‘E. F. Dall’Abaco’ di Verona.
Studia direzione d’orchestra di fiati con L. DELLA FONTE, Thomas BRICCETTI, A. BOLCIAGHI, Jo CONJAERTS, Roger BOBO e Massimiliano CALDI, con il quale ha frequentato
un Master triennale per Direttori di Banda organizzato dall’A.B.B.M. di Bergamo.
Col Maestro SPEZIANI si inaugura la stagione
del ‘Concerto di Natale’ anche a Trepalle
Dal 28.09.1997 e sino al 03.03.2001 a fare da Maestro Direttore del ‘Corpo Musicale di
Livigno’ è Renato SPEZIANI che subito dirige la Banda nello scambio culturale con il
Gruppo Bandistico di Fornero e il Gruppo Folcloristico di Piverone dal 17 al 19.10.1997,
poi per un’esibizione al ‘Cinelux’ con alcuni ex musicanti a ricordo dell’85° il giorno di S.
Cecilia, 22 Novembre. Il M° SPEZIANI quindi istruisce i musicanti insegnando loro diverse
nuove marce importanti quali:“Sirenetta”,“Pausa”,“Chiara”,“Washington Post”,“American
Express”, “Baby face”, “Show Time”, “Long Street Dixie”.
Su proposta del M° SPEZIANI, a partire dalle Festività 1998, il ‘Corpo Musicale’ avvia l’importante stagione del ‘Concerto di Natale’ proposto al ‘Cinelux’, nella Chiesa di S. Anna’ a
Trepalle, in quella di ‘San Rocco’ e quindi, gli anni successivi anche in quella di ‘S. Maria’, manifestazione che man mano acquista il favore del pubblico, tant’è che la Banda, il 13 Gennaio
2001, si esibisce anche a Zernez nella vicina Svizzera, il tutto naturalmente con musiche adatte alla festività:“Solemn and Festive Music”;“Spring Time”;“Happy Xmas”;“Ave Maria”;“Adagio
Veneziano”;“Don’t cry for me Argentina”;“White Christmas”;“Ode and die Freude”;“3 corali ‘From the British Isles”;“Peer Gynt Suite”;“Dailing”;“Christmas Bells”;“Christmas Lullaby”;
“Shalom Alechem”.
Con il maestro SPEZIANI la Banda partecipa all’ultima loro Adunata degli Alpini a Padova il
09/10.05.1998 con i componenti che dormono in una palestra.
Entrano in Banda nel 1997:
BORMOLINI Valeria (1983),
MORETTI Carlo (1983),
CUSINI Ivan (1980).
Nel 1998:
CUSINI Gabriele (1989)
GALLI Janette (1987).
Il 1° ‘Concerto di Natale’ 1998 al Cinelux
(Archivio Foto Gino)
Mascherati per il Carnevale (Archivio ‘Corpo Musicale Livigno’)
Si saluta Don Ottorino
e si riceve Don Marco ZUBIANI
Nel febbraio 1999 l’Assemblea elegge i componenti il Direttivo che il 06.03.1999 nomina:
Presidente Agnese CASTELLANI
Vice Bernardino SILVESTRI
Segretario Michela MORETTI
Cassiere Fabio SILVESTRI
Consigliere Corrado GALLI
Nel 1999 la Banda, il 5 Settembre, saluta il Parroco Don Ottorino MARTINELLI (del quale si è trattato quando la Banda di Livigno lo ha ricevuto nel 1961 a
Isolaccia come Novello) e pochi giorni dopo riceve con altrettanti onori il nuovo
Parroco proveniente dalla Parrocchia della Sirta: Don Marco ZUBIANI (1954)
accompagnandolo dalla piazza del Comune, dove ad accoglierlo insieme ai paesani
ci sono le Autorità, in testa il Sindaco Flavio CLAOTI, alla Chiesa per la Prima S.
Messa. Nato a Bormio l’11.03.1954, Don Marco ha un fratello ed una sorella, a 11
anni è in Seminario.Viene Ordinato Sacerdote il 24.06.1978.
Nel 1999:
GALLI Barbara (1987)
GALLI Janette (1987)
ROCCA Peppe (1960)
ROGANTINI Sara (1987)
ZINI Pamela (1987)
I suonatori e gli allievi
con strumento nel 2000
Nell’anno del passaggio al XXI° secolo il ‘Corpo Musicale di Livigno’ conta questi Suonatori:
BORMOLINI Luca (1968) - Flicorno baritono CASTELLANI Agnese (1968) - Sax contralto CERUTTI Miranda (1978) - Clarinetto CONFORTOLA Jonata (1985) - Trombone CONFORTOLA Monica (1988) - Flauto CUSINI Gabriele (1989) Tromba CUSINI Ivan (1980) - Trombone GALLI Alessia (1985) - Clarinetto GALLI Barbara (1987) - Clarinetto GALLI Corrado (1980) - Sax contralto GALLI Erina (1982) - Sax contralto GALLI Janette (1987) - Clarinetto GALLI Sesto (1957) - Basso in Fa MORETTI Michela (1975) - Clarinetto OLZER Guido (1968) - Tromba PEDRANA Edoardo (1969) - Genis PEDRANA Sandro (1973) - Sax tenore PICCIAU Maria Luisa (1978) - Clarinetto ROGANTINI Sara (1987) - Clarinetto SILVESTRI Barbara (1964) - Oboe SILVESTRI Bernardino (1960) - Clarinetto SILVESTRI Fabio (1976) - Basso tuba TRABUCCHI Giuseppe (1974) - Flicorno baritono VIVIANI Fabio (1987-2008) - Tromba VIVIANI Luigi (1984) - Sax soprano ZINI Pamela (1987) - Clarinetto ZINI Valeriano (1959) - Clarinetto Si b -.
ALLIEVI
BORMOLINI Walter (1986) - Tromba GALLI Raissa (1991) - Clarinetto PEDRANA Anna (1988) - Clarinetto PICCIAU Pasquale (1990) - Clarinetto VIVIANI Chiara (1988) - Clarinetto ZINI Willy (1990) - Clarinetto -.
Un nuovo Maestro: Sergio GHEZA
A seguire l’Assemblea del 20.02.2001 che elegge il Direttivo che nomina:
Presidente Agnese CASTELLANI
Vice Luca BORMOLINI
Segretario Michela MORETTI
Cassiere Fabio SILVESTRI
Consigliere Corrado GALLI
Su idea di Baby aderisce al Carnevale di Sondrio e con “Babe va in città” si classifica al
secondo posto: è il 25.02.2001.
Dal 03.03.2001 a dirigere la Banda è ancora una volta un suonatore: Bernardino SILVESTRI, con il Prof. delle Medie AMENDOLA che la dirige a Semogo al 40° della Banda locale
il 03.06.2001.
Nel frattempo la Banda intende ingaggiare un nuovo Maestro, ricercato dal Direttivo in carica tramite l’ANBIMA di Sondrio e trovato su segnalazione del suo Presidente Giancarlo
BIANCHI: Sergio GHEZA, che effettua il primo servizio il 16.09.2001 a San Rocco.
Entrano in Banda nel 2001:
GALLI Stefano (1993)
LEPORE Giovanni (1962)
Sergio GHEZA
Sergio GHEZA nasce nel 1961 a Ossimo (BS) dove
frequenta le Elementari (le Medie nella vicina Borno).
Si avvicina alla musica a undici anni per passione frequentando la Banda musicale di Borno sotto la direzione del
Maestro ZANAGLIO Damiano dove suona il Flicorno
sopranino, quindi guidato dal M° G.TONELLI frequenta il
Sergio GHEZA
Conservatorio di Darfo Boario Terme, sezione staccata
di Brescia, specializzazione trombone quindi cambia strumento Maestro TONELLI passando al trombone.
Suona quindi in un complesso ‘Accademia Giovanni e Andrea GABRIELI’, ottetto di ottoni
musica barocca.
Tra la fine degli anni settanta-metà anni ottanta, frequenta il Conservatorio statale di
Brescia, sezione staccata di Darfo Boario Terme, conseguendo i vari titoli musicali di teoria,
solfeggio, armonia, storia della musica e sesto anno di trombone.
Dal 1980 al 1985 è docente nelle Scuole Medie del bresciano, quindi, con i Maestri TAMAGNINI e CROAUX, frequenta il Corso triennale settimanale di formazione specifica per
‘Maestri Direttori di strumenti a fiato’ promossa dalla Libera Accademia “A. Vivaldi” di
Darfo Boario Terme indirizzo studio tecnico-conoscitivo di tutti gli strumenti a fiato, la strumentazione e l’arrangiamento dei vari “insiemi di fiati”, l’armonizzazione, la composizione e
la direzione.
Partecipa a tre corsi di perfezionamento ‘ANBIMA’ a Iseo, Chianciano e Battipaglia.
Fa parte del gruppo strumentale barocco per ottoni “Andrea Gabrieli” di Bovezzo (BS)
come trombonista.
Fonda e poi dirige per otto anni il Gruppo “Eridio” di Bagolino; dirige il ‘Corpo Musicale’ di
Borno per sei anni; il Gruppo Bandistico di Gardone Val Trompia per altri sei; il Gruppo bandistico di Gussago due; e docente di strumenti a fiato - sezione ottoni - nella ‘Banda
Cittadina’ di Sondrio per cinque anni.
Si imposta un nuovo tipo di lavoro per gli scolari
Il M° GHEZA coinvolge anch’esso gli scolari delle Scuole dell’obbligo, in accordo con
l’Istituto Comprensivo di Livigno.Vengono programmati 5 incontri a tema con le classi 4a e
5a Elementare, con presenti di volta in volta anche suonatori effettivi del ‘Corpo Musicale
Livigno’: Bande in generale; Banda di Livigno; Musiche per Banda; Ance; Ottoni.
Per le classi 1a, 2a e 3a, stesse giornate tematiche, ma proposte sotto forma di fiaba al
‘Cinelux’. Al termine del corso il 17/18.12.2001 tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo
assistono alla rappresentazione della fiaba musicale accompagnata dal Corpo Musicale
“Nicola nel magico mondo della musica”, con testi ed arrangiamenti di Sergio Gheza. Il
22.12 presso la palestra di San Rocco con il “Coro Monteneve” la Banda esegue “Piccola
Canta di Natale”.
Nel 1995, dopo tre anni, i primi musicanti usciti dai corsi aperti agli studenti delle Medie ed
Elementari vengono inseriti in Banda.
2002, In posa per la foto del 90° (Archivio Foto Gino)
Il 26.05.2002 Livigno saluta il Coadiutore di San Rocco Don Stefano BIANCHI, e la Banda
gli tributa gli onori come si confà in queste occasioni.
Si saluta Don Stefano BIANCHI
e si accoglie Don Francesco QUADRIO
Nel 2002 si inizia a pensare al 90° del sodalizio ed il 23.03.2002, viene invitato il Gruppo
Folk per il Concerto di Primavera durante il quale si suona “Pony Polka” ballata dal gruppo
guidato da Emanuela Zini.
Una festa
per i cinque Olimpionici
Sabato 20.04.2002 l’Amministrazione Comunale, l’A.P.T. e lo Sporting Club organizzano una
Festa per gli Olimpionici di Livigno, i cinque atleti azzurri che hanno aderito alle Olimpiadi
Invernali di Salt Lake City: Giorgio ROCCA (26° in slalom gigante); Marianna LONGA (6°
in staffetta di sci nordico); le cugine Mara e Katia ZINI (5e in staffetta di short track);
Simone GALLI (25° nella specialità gobbe di freestyle).
Gli atleti sono stati ricevuti in Plàza dal Comùn dove hanno ricevuto il benvenuto dal
Sindaco, con la Banda a tributare gli onori.
Un corteo di sportivi e paesani ha poi accompagnato gli atleti, sistemati su una carrozza
trainata da tre cavalli bianchi , sino alla palestra delle Scuole Medie, atleti entrati nella stessa dopo essere passati sotto un arco di sci vecchi.
A seguire la visione del filmato delle gare, con commenti dei protagonisti, e le premiazioni
da parte della autorità, con un nuovo Concerto della Banda.
Foto 1 o 2
La Prima “Rassegna Bandistica”
ed il “Concerto sotto l’albero”
Il 08.09.2002, in occasione della Festa Patronale, viene organizzata la 1a edizione della
‘Rassegna Bandistica’ alla quale aderiscono: la ‘Banda Cittadina Madonna di Tirano’, la ‘S.
Cecilia’ di Semogo’ ed il ‘Corpo Musicale Valfurva’. Il raduno a ‘Plaza dal Sól’ quindi, dopo il
corteo lungo le vie Plàn e Bondi, l’esibizione al ‘Pavillon’ in zona ‘Mottolino’, sede della ‘Festa
Patronale’. A seguire tutti si trasferisono al ristorante ‘Pontiglia’ per la cena.
Il 20.10.2002 il ‘Corpo Musicale’ si esibisce nel ‘Concerto a ANBIMA’ a Sondrio, quindi
i componenti la Banda festeggiano con una costiinata nella casa del socio Michela MORETTI a Tresivio a casa di Michela Moretti.
Il 22.12.2002 al ‘Cinelux’ il ‘Concerto sotto l’albero’ con abbinata una mostra fotografica ubicata nella sala Cendrè della ‘Casa Parrocchiale’, mostra rimasta allestita durante le
Festività e riproposta il 03.01.2003 a Trepalle ed il 12.01.2003 a Tresivio, nella ‘Santa Casa’.
Il 02.05.2003 viene eletto il nuovo Direttivo con Presidente GALLI Corrado, che si
dimette subito. Lo stesso C.D. il 06.05.2003 nomina:
Presidente Agnese CASTELLANI
Vice Ivan CUSINI
Segretario Michela MORETTI
Cassiere Corrado GALLI
Consigliere Edoardo PEDRANA.
lasciando ancora una volta il posto a Agnese CASTELLANI, sostituita a sua volta da
Luca BORMOLINI nelle successive elezioni dell’Aprile 2006.
Nel 2003, il 25 Maggio, la Banda si esibisce in occasione del 25° di Ordinazione del Parroco
Don Marco ZUBIANI mentre il 21/22/23.09.2003 i musicanti effettuano la gita sociale a
Pontremoli.
Il 08.11.2003 si segnala l’adesione al ‘Concerto ANBIMA’ a Sondrio con conseguente
trasferta in Valmalenco presso la baita del suonatore Valeriano ZINI.
Il 22.12.2003 al ‘Cinelux’ il ‘Concerto di Natale’, riproposto a Isolaccia presso la Sala
Teatro il 04.01.2004.
il 31.01.2004 viene riproposta ‘La fiaba di Nicola’ al ‘Cinelux’, ma senza le lezioni nelle
classi.
In Febbraio i componenti della Banda in maschera partecipano al ‘Carnevale’ di Livigno
con “La Musica nel mondo”.
Il 23.05.2004 presso l’ex sala consiliare di San Rocco avviene la Consegna attestati agli
allievi, che si esibiscono in un mini Concerto mentre il 27.06.2004 la Banda - che conta
una media di 15 elementi -festeggia il 50° dell’hotel Spöl .
Il 23.12.2004 per la prima volta il ‘Corpo Musicale’ tiene il ‘Concerto di Natale’ in Chiesa
Parrocchiale, Concerto riproposto in palestra a San Rocco il 04.01.2005.
Il 16.01.2005 alcuni componenti della Banda partecipiamo alla registrazione dello scherzo
ai danni del Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, andato in onda nella trasmissione televisiva del gruppo ‘Mediaset’ ‘Scherzi a Parte’.
Per la prima volta il Corpo Musicale, il 19.03.2005, è protagonista in occasione della Via
Crucis in Chiesa Parrocchiale, esibizione riproposta il giorno successivo a Tresivio nella
cripta della ‘Santa Casa’.
Nel 2005 la Banda è chiamata ad esibirsi in una manifestazione a carattere nazionale: il
21.05.2005 il paese è protagonista della 14a tappa dell’88° ‘Giro d’Italia’ ‘Egna-Livigno’ vinta
dal colombiano Ivan PARRA.
Durante l’estate il ‘Corpo Musicale’ inaugura la serie di Concerti negli alberghi, il
25.09.2005 viene riproposta la ‘Rassegna Bandistica’ (foto pag. 215) quindi il 30.10.2005
la Banda si esibisce nella 1a edizione di TR.A.M.A., il 19.11.2005 è a Bormio per il 50°
ANBIMA e chiude l’anno solare il 27.12.2005 con il ‘Concerto di Natale’.
Sono pronti per la Banda nel 2005:
SILVESTRI Kevin (1992)
ZINI Marco (1995)
2005, la ‘Rassegna bandistica’
Nel 2006:
BERTUCCI Bruno (19..)
LORENZINI Nicola (19..)
CONFORTOLA Giada (1994)
CUSINI Mattia (1994)
CUSINI Devis 1994)
GALLI Demis (1992)
GALLI Ilaria (1995)
GERARDI Cristian (1993)
PEDRANZINI Grazia (1993)
RODIGARI Tatiana (1994)
RODIGARI Nicola (1993)
SOSIO Martina 1992)
ZINI Francesco (1999).
Si festeggiano gli Olimpionici di
‘Torino 2006’
Nel 2006 la Banda fra gli altri si esibisce come ogni anno alle ‘Olimpiadi’ dei Disabili promossa dall’associazione ‘Handy Sport Livigno’, e festeggia i suoi otto olimpionici di ‘Torino
2006’: Giorgio ROCCA; Mariangela PARRAVICINI; Simone GALLI; Mattia
PEGORARI; Walter BORMOLINI; Rudy GALLI ma soprattuto le pattinatrici Mara
e Katia ZINI vincenti della medaglia di bronzo nella specialità Short track.
2006 Tutti in piazza del Comune per le ‘Olimpiadi’ dei Disabili
(Archivio Foto Gino)
2006 In corteo si festeggiano gli Olimpionici
(Archivio Pier Antonio)
Il 30.04.2006 i componenti del nuovo Consiglio Direttivo nominano:
Presidente Luca BORMOLINI
Vice Agnese CASTELLANI
Segretari Michela MORETTI e Valeria RODIGARI
Cassiere Janette GALLI
Consiglieri Edoardo PEDRANA e Sara ROGANTINI.
Il 07.04.2006,Venerdì Santo, viene riproposta la Via Crucis, questa volta nella Chiesa di San
Rocco, con momenti di “elevazione spirituale”. Due giorni dopo, di pomeriggio si la Via
Crucis si tiene al Santuario di Madonna di Tirano ed in serata nella ‘Santa Casa’ a Tresivio.
Il 24.09.2006 l’esibizione è per la ‘Festa degli artigiani’ provinciale che si tiene a Plàza
Plachéda quindi il mese dopo (verbale del 04.10.2006) si inizia a pensare alla creazione di un
sito della Banda.
Il 15.10.2006 esibizione ad Aprica, invitati dalla Banda locale, quindi il 25.11.2006 Livigno
ospita la ‘Rassegna Mandamentale delle Bande’, con sfilata dalla Plàza dal Comùn alla
chiesa parrocchiale
Il 27.12.2006 il classico ‘Concerto di Natale’ viene effettuato in collaborazione con la
Banda ‘S. Cecilia’ di Semogo, riproposto 04.01.2007 a Premadio.
2006 La banda alla 1a Comunione con Don Francesco QUADRIO (Archivio Foto Gino)
2007 La trasferta in Ungheria
Il 24.03.2007 Via Crucis a Livigno e il 25.03.2007 in Basilica a Madonna di Tirano
Il 16.05.2007 la Banda presenzia in lutto al funerale di Don Adriano Ponti, Parroco di
Trepalle, presente il Vescovo Monsignor Diego COLETTI.
Si valuta la proposta di aderire al ‘Festival………….’ che si tiene in Ungheria in programma
dal 04 al 08.10.2007 (verbale del 20.08.2007), aprendo per la prima volta le adesioni anche
ai famigliari. Per l’occasione vengono coinvolti anche sette musicanti del gruppo ‘S. Cecilia’
di Semogo diretto dal M° Angelo TRABUCCHI.
Il 21.10.2007 si presenzia alla prima edizione della ‘Festa dala Becarìa’ che si tiene a ‘Plàza
Plachéda’.
Con gli strumenti che colano… ghiaccioli, il
16.12.2007 si suona anche per i ‘Mercatini di
Natale’ quindi il 28.12.2007 si tiene il
‘Concerto di Natale’, questo volta con l’esibizione congiunta con la Banda di Sondalo.
Il 15.01.2008 il ‘Corpo Musicale’ accompagna
nell’ultimo saluto il suonatore Fabio VIVIANI,
perito il giovane età sotto una slavina.
Il 28.12.2008, durante il classico ‘Concerto di
Natale’, i musicanti con il groppo in gola dedicano a Fabio la suonata “L’ultimo dei
Mohicani”.
Il 16.03.2008 la Via Crucis viene proposta
solo a Madonna di Tirano quindi il 07.06.2008
2008 Fabio VIVIANI
la Banda partecipa al ‘Raduno Mandamentale’ a Sondalo
Per gli allievi, sono in programma sia un saggio che gli esami.
Alcuni suonatori il 20.05.2009, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Scuole di
Livigno’, partecipano al ‘Progetto Scuole sulle tradizioni’ presso le ‘Elementari’ del
Centro.
In data 11.07.2009 avviene il primo approccio con la Banda Musicale di Premana, dove
suona la prima Tromba il Maestro
Il 10.08.2009 trasferta per un Concerto a Corteno Golgi.
Il 15.08.2009 ci si esibisce nella prima edizione della manifestazione ‘La notte nera’
Il 06.09.2009 si festeggia il 90° della Banda di Valfurva, con il Maestro Sergio GHEZA che
dirige anche la Banda ‘S. Cecilia’ di Semogo.
Dopo la gita a Premana del 17.10.2009, il 21.11.2009 a Livigno e il 22.10.2009 a Trepalle,
la Banda presenzia al saluto del Vescovo Monsignor Diego COLETTI, in occasione della sua
Visita Pastorale, anche per il saluto a Don Marco.
2009 La Banda per la Visita Pastorale del Vescovo Monsignor Diego COLETTI (Archivio Dario VIVIANI)
01.08.2009, il saluto a Don Marco 2009 (Archivio Dario VIVIANI)
Si conclude anche la collaborazione
con GHEZA
Dopo l’Assemblea del 09.02.2008 il Direttivo il 14.02.2008 elegge:
Presidente Valeria RODIGARI
Vice Guido OLZER
Segretario Sara ROGANTINI
Cassiere Michela MORETTI
Consiglieri Edoardo PEDRANA, Agnese CASTELLANI e Ivan CUSINI.
Guido OLZER si dimette il 27.09.2009 e Valeria RODIGARI il 07.10.2009, anticipando di
poco, 30.10.2009, la fine del rapporto con il Maestro GHEZA.
Nel 2009 la Banda è così composta:
BORMOLINI Luca (1968) - I Trombone CASTELLANI Agnese (1968)
CONFORTOLA Giada (1994) - Clarinetto CONFORTOLA Monica (1988) - Flauto CUSINI Devis (1994) - Flicorno tenore CUSINI Gabriele (1989) - Tromba CUSINI Ivan (1980) - Flicorno tenore CUSINI Mattia (1994) Tromba GALLI Barbara (1987) - Clarinetto GALLI Demis (1992) - Trombone GALLI Erina (1982) - Sax contralto -
GALLI Ilaria (1995) - Clarinetto GALLI Janette (1987) - Clarinetto GALLI Stefano (1993) - Basso tuba GERARDI Cristian () - Sax tenore MORETTI Michela (1975) - ClarinettoOLZER Guido (1968) - Tromba PEDRANA Edoardo (1969) - Genis PEDRANA Sandro (1973) - Sax tenore PICCIAU Pasquale (1990) - Clarinetto RODIGARI Nicola (1993) Tromba RODIGARI Tatiana (1993) Tromba RODIGARI Valeria (1984) - Clarinetto ROGANTINI Sara (1987) - Clarinetto SILVESTRI Bernardino (1961) - Sax baritono SILVESTRI Kevin (1992) - sax soprano SOSIO Martina (1992) - Clarinetto TRABUCCHI Giuseppe (1974) - Basso tuba ZINI Francesco (1999) - Flicorno tenore ZINI Marco (1995) - Batteria ZINI Pamela (1987) Clarinetto ZINI Valeriano (1959) - I Clarinetto sibemolle
Fino al 06.02.2010 la Banda prosegue normalmente la propria attività autogestendosi
senza Presidente e senza Maestro, sia per quanto riguarda le prove settimanali che per
i servizi da effettuare, e nel frattempo tramite bando il Direttivo cerca un nuovo Maestro.
A Febbraio 2010 viene ingaggiato il Maestro Renzo FRATE, contattato a suo tempo dal
sassofonista Casy CUSINI.
Il 13.02.2010 l’Assemblea elegge il nuovo Direttivo, ed il 16.02 il C. D. nomina Presidente
Giuseppe TRABUCCHI.
Renzo FRATE
Renzo FRATE nasce a Morbegno (SO) nel 1968, praticamente in una famiglia ‘immersa’
nella musica: il fratello Fabio (1965-) è il titolare della ‘Frate Professional’, un negozio di strumenti musicali, assistenza, installazioni, service audio. Un altro fratello, Dario (1966), è titolare della ‘Frate Precision’ che costruisce imboccature altamente professionali per tromba/trombino. Il fratello Marco (1969) è Insegnante di percussioni, e un altro, Paolo (1975),
è pianista. Renzo studia musica a 9 anni, coinvolto da amici oltre che per predisposizione
familiare, ed entra nella ‘Banda di Morbegno’, con la quale a 10 anni suona il sax contralto.
Nel 1987 ottiene il Diploma in Clarinetto presso il Conservatorio Statale di Musica ‘G.
Verdi’ di Milano.
Nel 1997 ottiene il Diploma in Sassofono presso il Conservatorio Statale di Musica “L.
Maurenzio” di Brescia. Successivamente dirige Bande e Cori locali.
Alla ricerca di un nuovo Maestro
Con FRATE il ‘Corpo Musicale di Livigno’ opera sino al 2 Settembre 2010, giorno del
‘Raduno della Protezione Civile’.
Per la verità il rapporto con la Banda di Livigno si conclude prima, nel senso che, su decisione del Direttivo, dopo aver informato l’Assemblea, il ‘Corpo Musicale di Livigno’ abbisogna di un Maestro sempre presente per seguire in maniera consona i musicanti, ed in particolare la Scuola Allievi.
FRATE, non essendo in grado di soddisfare le richieste, anche perché risiede in Bassa Valle
ed è impegnato in altre attività, accetta bonariamente la decisione di concludere la collaborazione con Livigno, che nel frattempo sta cercando un nuovo Direttore.
Il Direttivo, sapendo che già pochi mesi prima, in occasione del bando emanato per l’assunzione di un Maestro, non era riuscito ad inviare la propria proposta il giovane Andrea
FIORONI - per altro già dichiaratosi disponibile in occasione del concerto della banda di
Premana della quale fa parte come musicante che si è tenuto d’estate precedente a Livigno
-, viene contattato da Edoardo PEDRANA per verificare la sua disponibilità.
Dopo un paio di incontri chiarificatori con il padre Giovanni - anche lui Direttore di Banda,
mentre l’altro figlio, Stefano sta studiando Basso tuba al Conservatorio -, Andrea accetta
l’incarico assegnatogli direttamente.
2010 al ‘Festival delle Bande’ a Wolfsberg (A)
Si riceve Monsignor Giuseppe LONGHINI
Il 03.10.2010 Livigno accoglie il nuovo Parroco, Monsignor Giuseppe LONGHINI,
proveniente da Talamona
Nato a Chiesa in Valmalenco l’11.03.1956, quartogenito di cinque, entra in Seminario nel
1967 e viene ordinato il 28.06.1980 dal Vescovo Monsignor Teresio FERRARONI.
Si accoglie Monsignor Giuseppe LONGHINI (Archivio Foto Gino)
Il saluto a Don Romano TRABUCCHI
e il benvenuto a Don Alberto ERBA