Prof Gentile_ presentazione seminari Maggio
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Prof Gentile_ presentazione seminari Maggio
PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA PROGRAMMA ENPI CT ITALIATUNISIA 2007/2013 Alessandra Gentile Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari Università degli Studi di Catania Gli ambiti di innovazione l b d Operare sull’esistente il bisogno di innovazione dei comparti consolidati il bisogno di innovazione dei comparti consolidati Cogliere le sfide future Cogliere le sfide future l’agricoltura del domani, le sfide dell’alimentazione dell alimentazione, della sostenibilità e della della sostenibilità e della multifunzionalità Riflessi sulla didattica Le grandi sfide del 21° 21° secolo (Globalizzazione,riscaldamento,carenza idrica) 1. Globalizzazione - ha portato enormi benefici e grandi disparità, specialmente nelle economie più povere - incertezza del mercato del lavoro Le potenzialità di R&S nei paesi emergenti sono enormi anche grazie ai costi di produzione più bassi e alle possibilità di accesso ai mercati rispetto alle economie più avanzate 2. Riscaldamento del pianeta Cambiamenti climatici Necessarie appropriate risposte da R&S • Innovazione colturale, nuovi regimi colturali, nuovi genotipi • innovazione nella protezione delle piante e nel monitoraggio ambientale per diagnosi precoce di nuovi patogeni e malattie • sviluppo di modelli di previsione 3. Carenza idrica Quali i possibili scenari ? p competizione dovuta alla globalizzazione ed alla prossima istituzione d l del mercato euromediterraneo AMBIENTE: RIDUZIONE INPUT p evoluzione delle aspettative dei consumatori sempre più attenti ai prodotti d salubri, l b ottenuti con metodi e tecniche ecocompatibili compatibili. PRODUTTORE: COSTI p prevedibile normativa più rigorosa in tema ambientale d di salvaguardia l d CONSUMATORE: QUALITA’ Agricoltura intensiva e agricoltura sostenibile Possono essere riconciliate? 1. agronomici 2. chimici 3. fisiologici 4. genetici 5. biotecnologici Sostenibilità AM MBIENTE E Agricoltura intensiva • Salvaguardia degli agroecosistemi e delle energie non rinnovabili • Mantenimento della biodiversità e delle risorse genetiche • Fertilità del suolo • Utilizzo di risorse energetiche g rinnovabili • Agricoltore/consumatore salute e qualità della vita Può essere raggiunto un compromesso tra loro? Flusso costante di ricerche, ricerche innovazione & sperimentazione Esigenze di innovazione La concorrenza internazionale e l’evoluzione della filiera agroalimentare scaricano tensioni rilevanti sulle imprese che necessitano di innovazione per: - ridurre i costi e aumentare l’efficienza - differenziare e segmentare l’offerta per posizionarsi in fasce di mercato a maggiore valore aggiunto (nuove, distinte, e difendibili) EU Platform: PLANTS FOR THE FUTURE (2007 (2007-2012) 2012) Obiettivi : · a) miglioramento genetico e biotecnologie per creare le piante del futuro ((più tolleranza agli g stress, efficienza energetica) g ) · b) alta qualità dei frutti; valore nutrizionale e terapeutico (nutraceutics) Research agenda and main focus 1) Salute pubblica & sicurezza alimentare (consumer customized) 2) Sviluppo di agrotecnologie per la sostenibilità; promuovere la biodiversità, migliorare il paesaggio rurale 3) Sviluppo di prodotti farmaceutici, farmaceutici piante per produzione di energia, energia utilizzo di colture per biofabbriche 4) Competitività, scelte e governo dei consumatori, promozione coinvolgimento delle risorse umane. T i dell’innovazione Temi d ll’i i Biodiversità e risorse genetiche (conoscenza ed utilizzo) Miglioramento genetico e biotecnologie Gestione e difesa Qualità Post--raccolta e nuovi utilizzi Post Germoplasma, Risorse genetiche, Miglioramento genetico Ruolo strategico diversificazione (alimenti e prodotti nuovi no-food) Diminuzione naturale delle risorse Tutela ed utilizzo della Biodiversità RUOLO DELLE VARIETA’ LOCALI NEL MIGLIORAMENTO GENETICO Geni per qualità Varietà locali Geni per resistenza Cultivar Specie selvatiche Geni per produttività e resistenza Gallo 57-1E-1 Meli Sant’Alfio Ippolito Messina a f.r. Rosso Dal muso Scirè Biotecnologie e genomica per la resistenza a malattie, la qualità della frutta e la sicurezza alimentare e ambientale BIOTECNOLOGIE PER IL MIGLIORAMENTO GENETICO 1. Marcatori Molecolari e fingerprinting 2. Genomica Funzionale (integrazione tra transcriptomica, metabolomica e proteomica) 3. Selezione precoce assistita da marcatori (MAS) 4. Sequenziamento del genoma 5. Piante modificate geneticamente Il controllo genico dei caratteri è fondamentale nella comprensione della genetica, fisiologia e produttività delle piante Biotech per le piante p cDNA-AFLP DNA AFLP Subtractive Libreries Array RNA A messen ngers Differential Display RFLP RAPD AFLP SSR Transcription factors SDS-PAGE 2D-PAGE Isozymes SCAR CAPS SSCP RGA e AFLP AFLP-RGA RGA HA S-SAP SNP Crystallography Mass Spectrometry TRANSCRIPTOMICA PROTEOMICA Fenotipo GENOMICA Fingerprinting nei fruttiferi 1234 1234 1234 •Integra il controllo del fenotipo con l’analisi molecolare del genotipo •Strumento assai utile per la protezione dei diritti del costitutore di nuove cultivar, cultivar per risolvere casi di sinonimia-omonimia & per addurre prove genetiche nel mercato delle nuove cultivar •(Venturi et al. Italus Hortus 2002) AFLP accessioni di susino: 1- Settembre Rosa, 2- Autumn Giant, 3- Empress, 4- Grossa di Felisio Grossa di Felisio, Empress Settembre Rosa, Autumn Giant Obiettivi della ricerca genomica per i prossimi 1010-20 anni (European Academies of Science, Science Advisory Council Report) Report) Molecular breeding g ¾ conoscenza molecolare approfondita di fenomeni fisiologici ¾ riduzione del livello di sostanze tossiche e antinutrizionali ¾ miglioramento del contenuto in micronutrienti, quali tocoferoli, acido folico, aminoacidi essenziali, componentiti nutraceutici t ti i ¾ miglioramento della produttività Genomi sequenziati Arabidopsis thaliana - 1999 Oryza sativa - 2000 Zea mays - 2002 Medicago truncatula - in process Lotus japonicus - in process Piante arboree Populus thrichocarpa 2006 Vitis vinifera - 2007 Malus x domestica 2012 persica – 2013 Prunus p Citrus 2012… GESTIONE IMPIANTO Genotipo Forme di allevamento Gestione della chioma Irrigazione N i i Nutrizione Gestione del suolo Difesa Premesse: COME DEFINIRE LA QUALITA’ L’evoluzione L evoluzione del concetto di qualità ……. • Uniformità n f rm à • Sapore • Assenza di difetti f • Freschezza • …… • Sicurezza alimentare • Valore nutrizionale • Attività antiossidante • “Dieta “Di t d deii colori” l i” • Impatto ambientale • ….. QUALITA’ TRADIZIONALE MISURATA Parametri Tradizionali e Metodiche Invasive R.S.R, durezza, colore, acidità, rimangono essenziali nella scelta dell’epoca di raccolta e nelle valutazioni commerciali Parametri sensoriali Naso elettronico • (emula le informazioni del naso umano) Parametri Tradizionali e metodiche non distruttive NIRs • (solidi solubili, acidità, consistenza, colore e clorofilla) Risonanza Magnetica • (Tessitura e struttura, alterazioni fisiologiche e fisiopatie) Impatto • (consistenza, struttura) Fluorescenza • (clorofilla, crittogame) Studi epidemiologici evidenziano gli effetti protettivi di prodotti d tti vegetali t li contro t alcuni l i cancrii Prodotti Target Effetto protettivo Frutta e ortaggi Stomaco, Fegato, Colon Probabile Probabile Cereali Seno Limitato Vegetali Prostata Limitato Report del World Cancer Research Fund, 2007 Rischio di malattie cardiovascolari è ridotto dall’assunzione di frutta e ortaggi, frutta secca e cereali Frutta e ortaggi : Poche calorie e grande varietà di vitamine e di sostanze bioattive Low energy Fib Fibres Minerals Sugars g Organic acids terpenes Questioni chiave • Biodisponibilità Bi di ibilità • Stabilità? • Meccanismo d’azione ? • Risposta individuale ? Cambiamenti nei micronutrienti Genotipo/tecniche colturali assunzione assorbimento contenuto biodisponibile Trasformazione / Cottura cara atteristtiche ind dividualii Contenuto nella pianta Nuove forme di utilizzazione Nuovi prodotti da antichi frutti Anche produzioni non alimentari Alcuni esempi di innovazioni trasferite • • • • • Nuove varietà Protocolli di propagazione biofabbriche microrganismi per l'industria agro-alimentare film plastici e composti a base di PHA per l’agricoltura e l’ortoflorovivaismo • kit ki di diagnostici i i • chemicals • …………………………………………………… micropropagazione Innovazioni… in attesa citrange Troyer rolABC / “Tarocco nucellare” Limone / gene d ll’ d hiti dell’endochitinasi i controllo transgenico controllo transgenico Inquadramento del problema Salinità dei suoli nel mondo Area totale Suoli salini Suoli sodici Mha Mha % Mha % Africa 1.899 39 2,0 34 1,8 A i Pacifico Asia, P ifi e Australi A t li 3 107 3.107 195 63 6,3 249 80 8,0 Europa 2.011 7 0,3 73 3,6 America Latina 2.039 61 3,0 51 2,5 Vicino Oriente 1.082 92 5,1 14 0,8 Nord America 1.924 5 0,2 15 0,8 12.781 397 3,1 434 3,4 Totale Fonte: FAO Land and Plant Nutrition Management Service se un’acqua di irrigazione contiene 1 g/L di sale, irrigando una coltura con 4000 m3/ha /h l’apporto l’ t annuo sarà di circa 4 t/ha all’aumentare della salinità le piante estraggono acqua dal suolo con meno facilità una elevata salinità del terreno o di un substrato di coltivazione può provocare uno sbilanciamento tra nutrienti generalmente i fruttiferi sono molto sensibili alla salinità la tolleranza alla salinità è variabile con la pianta, il suolo, le condizioni ambientali ed in base alle relative interazioni la maggior parte delle aree saline del mondo sono tali a causa della loro collocazione in zone semi aride o aride I piccoli frutti, ed in particolare il lampone rosso (Rubus idaeus L.), possono rappresentare una valida alternativa alle colture ortive praticate nel territorio ibleo grazie alla loro adattabilità alla coltivazione fuori suolo per produzioni d i i extrastagionali t t i li che h consentirebbero ti bb l’affrancamento dai mercati esteri Elementi caratterizzanti il lampone ¾molta manodopera (raccolta) ¾frutti piccoli piccoli, delicati e deperibili, deperibili con raccolta scalare ¾appezzamenti piccoli ¾coltivabili in campo p e fuori suolo ¾poca meccanizzazione ¾importanza della scelta della cultivar I punti di forza ¾adattabilità della coltivazione in terreni marginali ¾possibilità di incentivare economie locali di qualità ¾gradimento del consumatore per un frutto associato ad un’idea di alto valore nutritivo e salutistico I punti ti critici iti i ¾scarsa continuità dell dell’offerta offerta sul mercato ¾messa a punto tecniche di coltivazione conservazione, prevenzione da p p patogeni g ¾necessità di soluzioni tecniche sperimentali per ampliare il calendario di maturazione ¾ ¾necessità ità di supporto t tecnico t i soprattutto tt tt nelle ll aree svantaggiate Resa in raccolta ((Kg/ora) g ) Fragola ~ 12 Lampone 2-4 a seconda della cv (6-7 Vaiolet) Mora 5 Mirtillo 2-3 3, 5 a seconda della pezzatura Ribes 8 - 10 a seconda della cv Fragolina 12-1 1,2 1,5 a seconda d d dell sesto Produttività (1000 mq) Fragola 4.400 Kg Lampone 1.000 - 1.500 Kg Mora 2.000 - 2.500 Kg Mirtillo 2.000 Kg g Ribes 1 500 Kg 1.500 Fragolina 500 Kg Il crescente interesse ha spinto i maggiori commercianti a ricercare il p prodotto p per un p periodo di tempo p q quanto p più lungo g possibile durante l’anno Le notizie sulla risposta della specie alle condizioni climatiche della Sicilia sud-orientale, alla colti a ione ffuori coltivazione ori ssuolo olo ed all’acqua di irrigazione salina sono molto frammentarie La conducibilità elettrica dell'acqua di irrigazione è un parametro che può discriminare la riuscita della coltivazione del lampone. L’acqua disponibile per l’irrigazione nel territorio ibleo può presentare livelli di salinità medio-alti (EC 1500 µS/cm). Il lampone è classificato tra le specie sensibili alla salinità dell’acqua al pari della fragola (Hill e Koenig, 1999) tollerando livelli soglia di EC pari a 1000 cali di p produzione riportati p in letteratura (Kotuby-Amacher ( y et al.,, 2000 - 10% con livelli di 1400 µS/cm - 25% con 2100 µS/cm, - 50% con 3200 µS/cm). µS/cm) vengono riportate perdite del 10% di produzione anche a livelli di 900 µS/cm (Ayres and Westcot, Westcot 1985 - secondo Lantzke, Lantzke 2004) ¾verificare l’adattabilità del lampone alla coltivazione in ambiente protetto nell’area pedoclimatica del territorio ibleo ¾favorire la diffusione di tecniche colturali innovative quali il “fuori suolo” ¾ “programmare” le produzioni mediante piantagioni scalari ¾ampliare i calendari di commercializzazione ¾verificare gli aspetti produttivi delle cultivar a confronto ¾verificare la risposta vegetativa e fisiologica del lampone irrigato con acque aventi differenti livelli di salinità ed individuazione della soglia massima di tolleranza ¾monitorare gli effetti delle condizioni colturali sulla fisiologia delle piante e sulla differenziazione a fiore delle gemme ¾evidenziare gli effetti della salinità dell dell’acqua acqua sui parametri quali quali-quantitativi quantitativi e di shelf-life della produzione Impianti p realizzati presso p il “Centro Ricerca Ibleo” Piano delle attività Cultivar: Erika Amira Trapianti: 06 settembre 2012 (Erika) 27 settembre 2012 (Amira) Densità: 4 piante/m Tecnica di coltivazione: fuori suolo Substrato: torba Fertirrigazione acqua salina (1350 µS/cm) acqua osmotizzata (650 µS/cm) ¾ Portata irrigatori: 2 litri/ora (un irrigatore per pianta) ¾ Turni: 7/giorno ¾ Tempo di adacquata: 1,5 I Per ogni tesi è stata somministrata la stessa soluzione nutritiva t iti sia i in i macroelementi l ti che h in i microelementi: i l ti Sono stati somministrati gli stessi interventi irrigui sia come numero che h come quantitativi tit ti i di acqua per singola i l pianta i t Rilievi vegeto-produttivi I rilievi sull’attività vegetativa e riproduttiva sono iniziati all’inizio del mese di dicembre ¾monitoraggio delle principali fasi fenologiche ¾accrescimento dei g germogli g p principali p e dei p polloni ¾fotosintesi ¾traspirazione ¾scambi gassosi ¾contenuto in clorofilla foglie (SPAD) ¾ ¾analisi li i quantitativa tit ti della d ll produzione d i ¾analisi qualitativa dei frutti ¾texture dei frutti Risultati preliminari Ri Risposta t fenologica f l i ¾Amira ha mostrato una emissione anticipata delle infiorescenze (prima metà di novembre) ma esclusivamente sull’asse principale ¾Erika, ha fatto registrare emissione di infiorescenze anche dai germogli laterali ¾Erika ha evidenziato una più intensa attività pollonifera dal substrato di coltivazione ¾le tesi irrigate con acqua salina hanno avuto un accrescimento inferiore ma le differenze non sono state significative a Accrescimento vegetativo di Erika irrigata con acqua osmotizzata (a) e con acqua salina (b) b Risposta fisiologica FOTOSINTESI μmol/m2s 15 10 650 1350 5 0 Amira Erika le tesi irrigate con acqua non salina hanno mostrato sempre valori superiori rispetto a quelle irrigate con acque saline. Tra le due varietà Amira sembra rispondere meglio. n.b. i dati riportati fanno riferimento ad un unico rilievo eseguito all’inizio dell’attività riproduttiva. I dati complessivi sono in fase di elaborazione. CONDUTTANZA STOMATICA TRASPIRAZIONE 650 1350 5 0 Amira mol/m m2s 10 1,0 1 0 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0,0 650 1350 Erika Amira SPAD SPAD mmol//m2s 15 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Erika EC Amira Erika 650 10,7 6,5 1350 82 8,2 53 5,3 650 2,7 1,7 1350 2,1 1,4 650 0,3 0,1 1350 0,1 0,1 650 44,6 41,7 1350 42,1 40,4 Photosyntetic rate Transpiration rate 650 1350 Stomatal conductance of H2O Stomatal conductance of H2O SPAD Amira Erika k Tabella T b ll riepilogativa i il ti d ll risposta della i t fisiologica delle diverse tesi Risposta produttiva Produzione/pianta 400 350 300 250 200 150 100 50 0 g 1350 650 Erika Amira La raccolta è iniziata nell’ultima decade di dicembre. Tra le due cultivar Erika è stata più produttiva in entrambi i trattamenti. trattamenti Le tesi irrigate con acqua osmotizzata hanno mostrato una maggiore produttività ma il calo produttivo delle tesi irrigate con acque saline può rientrare in una soglia di tolleranza n.b. il dato produttivo non è definitivo Analisi qualitativa della produzione Peso Altezza Larghezz medio (mm) a (mm) (g) A/L S.S.T. Acidità titoabile g/100 mL S.S.T./acidità titolabile E ik (1350 µS/cm) Erika S/ ) 6 25 6 25,6 21 3 21,3 12 1,2 84 8,4 11 1,1 79 7,9 Erika (650 µS/cm) 5,3 24,9 22,9 1,1 8,7 1,2 7,3 Amira (1350 µS/cm) 3,5 21 19 1,1 9,5 1,12 8,9 Amira (650 µS/cm) 5 22,4 20 1,1 7,6 1,28 5,9 Attività in corso ¾i rilievi fisiologici vengono realizzati con cadenza mensile ¾la raccolta effettuata a maturazione proseguirà i à fino fi ad d esaurimento i completo l di consumo ¾le analisi qualitative vengono effettuate con cadenza quindicinale ¾mensilmente viene congelato un campione di frutti per il monitoraggio dell’accumulo di antocianine Alla fine del mese di gennaio sono stati messi a dimora astoni autoradicati e frigoconservati per l’ottenimento l ottenimento della produzione primaverile-estiva Considerazioni conclusive ¾ l’irrigazione con acqua salina non ha pregiudicato il regolare accrescimento delle piante ¾ i livelli produttivi generali ed in particolare quelli delle tesi irrigate con acque saline sembrano essere soddisfacenti ¾ l’analisi qualitativa della produzione, seppur parziale, appare in linea con gli standard della coltura ¾ la coltivazione del lampone con la tecnica del fuori suolo può essere considerata una valida alternativa alle ll colture lt ortive ti praticate ti t nell territorio t it i ibleo ibl Comune di Ragusa URAP Manouba Union Régionale de l’Agriculture et de la Pêche de Mano Manouba ba Unione Provinciale Agricoltori Ragusa Progetto co-finanziato dall'Unione Europea - Fondo ENPI Svi Med Svi.Med. onlus CRDA Manouba Commissariat Régional au Développement Agricole de Manouba