Conversazioni con bambini di 4 anni

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Conversazioni con bambini di 4 anni
CONVERSAZIONI CON BAMBINI DI 4 ANNI
L’insegnante ha fatto ritagliare e colorare alcuni grossi numeri di gommapiuma.
I GRUPPO
“Guardiamo un po’ cosa avete colorato questa mattina… Che cosa sono questi?” Indica i numeri in
gommapiuma sullo scaffale.
Chiara: “Sono i numeri. Quello è il 5, quello è il 2, quello il 6, l’1, il 3, il 4… e basta”
“E questi numeri, a che cosa ci servono?”
Chiara: “Per telefonare a qualcuno sul telefono”
“Io a casa ho una scatola con tutti i numeri e con le lettere”
Chiara: “Servono per giocare… o per telefonare”
“Dove li avete visti i numeri?”
Cecilia: “Sul telefono”
“E tu dove hai visto i numeri?”
Lorenzo: “Io molto tempo fa ho fatto dei numeri e li ho appiccicati sulla cucina”
Chiara: “Sai che io ho delle mutandine brillanti con scritto lo zero e il tre?”
“Dei numeri sulle mutandine? E a che cosa serviranno?”
Chiara: “Eh… io li ho comprati così”
“E tu dove li hai visti i numeri?”
Alessandro: “A casa mia”
“A casa tua dove?”
Alessandro: “Sotto le pentole”
“Qua c’è un numero”. Indica un’etichetta colorata con un 3, cucita su una manica della sua felpa.
“Come mai ci sarà un numero?”
“Eh… questo è un maglione vecchio…”
“Poi… a casa vostra ci sono dei numeri? Provate a pensare bene…”
Chiara: “Sul telefono della mia mamma ci sono i numeri”. Comincia a raccontare di come la mamma utilizza il
telefono.
“Poi sulla lancetta dell’orologio”
“E a cosa servono sull’orologio?”
“Servono per dire le ore”
“E poi? Nella vostra casa non ci sono altri numeri?”
“No”
Lorenzo: “Io a casa ho tantissimi maglioni e uno di loro c’ha un numero”
“Un numero sul maglione… e a che cosa servirà quel numero?”
Lorenzo: “Per vedere che taglia è”
“E sui vostri giochi? Non vedete mai dei numeri sui vostri giocattoli?”
Lorenzo: “Io guardo sempre ma non ne vedo mai”
“Allora, per la prossima volta provate a guardare ancora meglio e poi ce lo dite… E qui a scuola, li vedete i
numeri?”
“No, io vedo solo le lettere”
A questo punto, invitiamo i bambini ad osservare bene da vicino i disegni appesi alle pareti e i cartelloni in cerca di
numeri, ma nessuno riesce ad individuarli.
II GRUPPO
“Questa mattina qualcuno di voi ha colorato queste belle cose… (indico i numeri di gommapiuma sullo scaffale)
Sapete che cosa sono?”
Matilde: “Sì, sono i numeri”
“Sono i numeri… e che cosa sono i numeri?”
Matilde: “Sono i numeri… sono gli anni dei bambini… il 5, il 2, il 3, l’1, il 6, il 9, il 10, il 1000, il 12…”
Cristopher: “Sono i cartoni, quelli così…” Indica i numeri di gommapiuma.
“Ma sono solo così i numeri? Tu non li hai mai visti in giro i numeri?”
Cristopher: “No”
Matilde: “Ma dice le bugie, li ha visti l’altro giorno sul tappetone, quando stavamo parlando del gioco dei birilli”
“Li hai visti sul tappetone?”
Cristopher: “…”
“E dove li avete visti ancora i numeri? Provate a pensare…”
Chiara: “Io li ho visti a Gardaland, sulla cartina di Prezzemolo”
“Dietro alle macchine”
Chiara: “E anche davanti”
“Ho visto anche delle macchine che ci sono anche delle lettere”
“Come la mia macchina”
Matilde: “Là in alto ci sono i numeri” . Indica l’orologio appeso alla parete. “Sono un po’ piccoli”
“E a che cosa servono quei numeri là in alto?”
Matilde: “Servono per fare le ore”
“E questi a che cosa servono?” Indica i numeri dei giorni del mese.
Matilde: “Per il calendario”
“E’ il calendario dei giorni, quando facciamo la data, quando stiamo a casa…”
“I numeri si vedono anche in televisione”
“Oppure ci sono anche nell’Incantesimo del lago 1, nell’Incantesimo del lago 2, nell’Incantesimo del lago 3”
“E che cosa vorranno dire, secondo voi, quei numeri?”
“L’uno fa vedere la prima storia, il 2 fa vedere la seconda storia, il 3 fa vedere la… terza storia”
“Lo fanno al sabato “L’incantesimo del lago””
“Lo sai che sabato c’è la festa del mio cuginetto?”
“E come si fa a sapere quando ci sono le feste?”
“Si guarda la data sul calendario”
“Il 20 di aprile è il compleanno del mio papà”
“E come si fa a ricordarsi i compleanni? Basta ricordarsi sabato, domenica, lunedì, martedì…”
“Bisogna ricordarsi quando sono nati… il giorno”
Matilde: “E i numeri”
“E l’anno”
“Anche il mese”
Alcuni bambini contano a voce alta fino al 30.
“Questi sono tutti i giorni che stanno dentro dove?”
“Il mese”
“Aprile arriva fino al 30”
“E dove ci sono ancora i numeri?”
“Sui calendari delle farmacie”
“Oppure io li ho visti sulle etichette dei pantaloni”
“Oppure sulle bilance”
“Oppure su dove si scaldano le cose”
“Oppure sull’etichetta del copridivano”
“Sui biglietti… per spedirli”
“Oppure sui pennarelli”
Matilde: “Oppure qua, sulla gomma delle scarpe”
“E a che cosa servono i numeri sulla gomma delle scarpe?”
Matilde: “Per sapere che numero sono”
“Avete anche voi i numeri sotto le scarpe?”
Tutti guardiamo sotto le nostre scarpe.
“Io ho il 28”
“Io ho il 39”
“Io non ce l’ho, ho solo delle lettere”
“Ma allora non sono tutti uguali, perché?”
“Perché sono diversi i numeri”
III GRUPPO
“Guardiamo insieme quelle belle cose là, sullo scaffale, che avete colorato ieri. Che cosa sono secondo voi?”
Giorgia:“Sono delle lettere”
Stefano: “Dei numeri quelli del telefono”
Giorgia: “Io ho dei numeri a casa che sono così”
“Ma allora… che cosa sono i numeri, secondo voi?”
Giorgia: “Io non lo so”
Enoc: “Neanch’io”
“Provate a pensare… a che cosa servono i numeri? Quando si usano i numeri?”
Giorgia: “I numeri da giocare”
Davide: “Per contare quante sono le cose”
“E dove li vedete i numeri?”
Giorgia: “A casa mia”
“A casa tua dove li vedi?”
Giorgia: “Nello zaino e sul tappeto, dove ci sono dei numeri e delle lettere che si attaccano e si staccano”
Stefano: “Sui cartelli, quelli che ci sono in giro”
Davide: “Sui cartelli da gioco. Ce li ho nella mia stanza”
Giorgia: “Sui disegni che ho fatto”
“Qui a scuola li vedete i numeri?”
Enoc: “Quelli lì”. Indica i numeri di gommapiuma sullo scaffale.
“E oltre a quelli, ne vedete altri?”
Giorgia: “Sì… là”. Si alza e si avvicina al cartello con la parola TEATRO.
“Sono dei numeri secondo te?”
Giorgia: “Sì”
“Anche secondo voi quelli sono dei numeri?”
Davide: “Sono delle lettere”
“Provate a guardare in giro, in quest’aula, per vedere se ci sono dei numeri”
I bambini si guardano intorno.
Giorgia: “Io non li vedo”
“Non li vedete proprio da nessuna parte?”
Giorgia: “Io li vedo lì”. Indica i titoli delle guide didattiche sul tavolo delle maestre.
“Sono numeri, quelli?”
Davide: “Sono delle lettere”
“E a casa vostra non avete mai visto dei numeri?”
Non rispondono.
“Vediamo un po’… non guardate mai la televisione, a casa vostra?”
Tutti annuiscono.
“E come fate a guardare la televisione? Come fate a scegliere il canale da guardare?”
Davide: “Col telecomando”
“Con il telecomando… e cosa c’è sul telecomando?”
Giorgia: “Non lo so”
Stefano: “Neanch’io”
Davide: “I tasti”
“I tasti… e sopra i tasti?”
Davide: “I numeri”
A questo punto, invito i bambini ad andare a vedere, quando saranno a casa, se vi sono veramente i numeri sul
telecomando della televisione o da qualche altra parte.
CONVERSAZIONI CON BAMBINI DI 5 ANNI
“Noi abbiamo una curiosità molto strana…Vorremmo sapere che cosa sapete voi dei numeri. Che cosa sono
secondo voi i numeri?”
Marcello: “Sono tipo delle parole”
Mariano: “Le parole sono le lettere, i numeri sono i numeri”
Marcello: “Ho capito Mariano, ma se io ti scrivo erreuno, che cosa vuol dire erreuno?”
Il compagno ride.
Marcello: “I numeri sono tipo delle parole che tu puoi leggere”
Mariano: “Ehh…”
Marcello : “Beh, i numeri si possono leggere Mariano…”
Mariano: “I numeri si contano”
Marcello: “Si possono anche contare”
Federico: “I numeri sono da contare”
“Voi li avete già visti i numeri?”
Tutti: “Sì”
“Dove li avete visti?”
Mariano: “Io li vedo da tutte le parti”
“Dove in particolare?”
Mariano: “Sul libro. Ci sono su quasi tutti i libri, su quelli piccoli, per far capire quante pagine hai letto”
Alessandro: “Sull’orologio dove non c’erano le lancette”
Mariano: “Anche sugli orologi delle chiese”
Federico: “Sulle monete”
Mariano: “Sugli orologi in casa, sulle sveglie”
“Sul telefono”
Mariano: “Sui termometri”
Marcello: “Anche sul manometro, che è una roba da sub, c’è una lancetta per sapere quanta aria hai”
Alessandro: “Sul cronometro, quello che usi per fare le gare”
Marcello: “Quello che misura quanti gradi ci sono in casa”
Mariano: “Sull’orologio che hai in casa che fa accendere i termosifoni”
Marco: “Oppure sulle magliette”. Indica la sua felpa con il numero 42 stampato sul davanti.
Mariano: “Sul videoregistratore ci sono i numeri dei canali”
“Oppure sul telecomando”
“E qui a scuola… li vedete i numeri?”
Mariano: “Sì, sono un po’ nascosti”. Si guarda intorno. “Sui libri”
“Sulle scatole dei pennarelli”
“Sulla scatola dei gessi”
“Sui pennarelli”
“Sulle matite”
Mariano: “Sui pennelli… i numeri servono per far vedere quanto è grossa la punta”
Marcello: “Ma allora, se noi lo sprechiamo, può cambiare anche il numero?”
Il compagno ride.
“Anche sui soldi di carta”
“Allora, questi numeri serviranno a qualcosa oppure no?”
Mariano: “Sì che servono”
“Ad esempio, a che cosa possono servire?”
Mariano: “Servono per imparare a contare”
Marco: “Sì, per far vedere quanto costa un computer”
Mariano: “Servono per far vedere quanto può comprare quel soldo”
“Sugli orologi serve per far capire che ore sono”
“Oppure sugli sterei, quelli sulla radio”
Marco: “Sul termometro serve per misurare quanta è la febbre”
Federico: “Sui cartelli, sulla strada, quelli rotondi che ci sono i numeri dentro…. C’è il 30…”
Marcello: “Quello è il limite di velocità”
“Che cosa vuol dire il limite di velocità?”
Marcello: “Indica a quanto puoi andare al massimo”
II GRUPPO
“Io volevo parlare un po’ con voi dei numeri. Sapete che cosa sono i numeri?”
Alex: “E’ una cosa per sapere gli anni”
Alessandro: “Per scrivere e per leggere”
“Quindi, dove li vedete i numeri?”
Alessandro: “Sui numeri di telefono”
Matteo: “Sui numeri di casa”
Alex: “Sui cartelli stradali ci sono dei numeri e delle lettere”
“E in altri posti? A casa… a scuola… avete visto dei numeri?”
Alex: “Sì, io li vedo sul computer qualche volta”
Alessandro: “Anch’io”
Anita: “Il numero della cassaforte”
Matteo: “Io li ho visti su un gioco”
Anita: “Anch’io li ho visti su un gioco”
I bambini stanno in silenzio per qualche secondo.
“Vediamo… pensate a una cosa che vi piace tanto e pensate se su questa cosa ci sono dei numeri”
I bambini restano ancora in silenzio.
“Ad esempio… so che a qualcuno di voi piacciono le macchinine. Ci sono dei numeri sulle macchinine?”
Matteo: “No”
Alex: “Su quella del mio papà e della mia mamma sì”
“E dove?”
Alex: “Sulla targa”
Anita: “Magari ci possono essere anche sul cartone”
“Sul cartone? Quale cartone?”
Anita: “…”
“Vuoi dire il cartone che si guarda alla televisione?”
Anita annuisce.
“Ma a voi piace guardare la televisione?
Tutti rispondono di sì.
“E come fate a guardare la televisione?La accendete… e poi?”
Alex: “E poi mettiamo su un canale che ci sono i cartoni”
“E come fate a cercare il canale?”
Alex: “Con i numeri che ci sono sul telecomando”
“Allora sul telecomando ci sono dei numeri?”
Alex: “Sì”
“Quali numeri schiacciate voi, di solito?”
Alex: “Io schiaccio sempre il 6 o il 3”
Anita: “Io dove ci sono i Puffi”
Alessandro: “Poi anche sul videoregistratore”
Anita: “Magari sulle scarpe, per vedere che numero è”
“Allora, a che cosa servono tutti questi numeri?”
Alex: “Per contare… a sapere quanti sono gli anni”
Alessandro: “Per cambiare canale”
Anita: ”Per le misure”
III GRUPPO
“Sapete… a noi piacciono molto i numeri, vorremmo sapere da voi se sapete cosa sono i numeri … Che cosa sono
secondo voi i numeri?”
Michelle: “Io lo so, i numeri sono quelli che leggono i bambini”
“E come si leggono questi numeri secondo te?”
Michelle: “I numeri si leggono quando le maestre dicono di leggere il suo nome… loro lo leggono”
“Dove li avete visti i numeri?”
Noemi: “Sui libri”
Klea: “A casa mia”
“A casa tua dove li hai visti?”
Klea: “Sulla tele”
“Sulla tele… e dove li vedi sulla tele?”
Klea: “…”
“E qui a scuola… ne vedete di numeri?”
Michelle: “Sì, a scuola ce ne sono tanti”
“Cen ne sono tanti? E dove sono?”
Michelle: “Là”. Si alza e indica il cartello con la scritta PORTA.
“Quelli sono dei numeri?”
Noemi: “No, sono delle parole”
“Allora, qui a scuola, dove vedete i numeri?”
I bambini restano in silenzio.
“Le maestre li usano i numeri?”
Michelle: “Sì, quando facciamo i disegni e tu scrivi quello che abbiamo disegnato, metti i numeri”
“E a che cosa servono quei numeri?”
Michelle: “Non lo sappiamo, tu non ce lo hai mai detto”