Ricordando Che Guevara

Transcript

Ricordando Che Guevara
Idee e Società
di ELISABETTA VITI
«QUANTO tempo è passato da quel giorno d'autunno/ di un ottobre avanzato...»: così Francesco Guccini, in “Stagioni”, ricordando la tragica fine del
Che, il 9 ottobre del 1967.
Quarant'anni dopo, e nell'80° anniversario della nascita in quel di Rosario, è
anche con le parole del cantautore modenese che i ragazzi del “Collettivo Studentesco” del Liceo “Vinci”
di Reggio Calabria di e di
altre scuole secondarie del
comprensorio, scelgono di
ricordare il famoso guerrigliero argentino.
L'iniziativa è organizzata dalla Cgil reggina in collaborazione col centro studi “America Latina” di Firenze e col Museo dello
Strumento Musicale di
Reggio Calabria che ha
ospitato l'incontro.
A presentare, ieri sera,
la figura del combattente
Ernesto Che Guevara, lo
studioso di cultura latinoamericana Bruno D'Avanzo.
Ne ripercorre, di fronte
ad un pubblico giovane e
numeroso, il percorso rivoluzionario: dalla partecipazione al “movimento
del 26 luglio” contro la dit-
Il convegno
Incontro a Reggio Calabria
Ricordando
Che Guevara
tatura di Batista al ruolo
politico nella Cuba di Fidel
Castro. Al bisogno, soprattutto, di «esportare la rivoluzione cubana» ad altri
luoghi di oppressione: «Il
Che era uno spirito libero –
spiega Bruno D'avanzo qualsiasi camicia ideologica finiva per stargli stretta: da un lato mal sopportava l'imperialismo americano, dall'altro non si sentiva automaticamente allineato con l'ex Unione Sovietica. In un mondo diviso
in blocchi, Guevara cercò
sempre una sua via».
Da qui, anche, la scelta
dell'Africa: «vi si recò - continua D'Avanzo – pensando di poter creare in loco
altri movimenti rivoluzionari».
La tappa successiva fu la
Bolivia, dove trovò la morte: l'8 ottobre 1967 fu ferito
e catturato da un reparto
anti-guerriglia dell'esercito boliviano a La Higuera.
L'indomani venne ucciso
nella scuola del villaggio e
il suo cadavere esposto al
pubblico a Vallegrande.
Un'avventura subito diventata leggenda: «sorprende constatare – commenta
derale della Cgil di Reggio
Calabria-Locri e vice-preside del liceo scientifico “Da
Vinci” Sandro Vitale che
ha moderato l'incontro quanto sia ancora intatto il
mito del Che persino negli
under 20: per i ragazzi
rappresenta un esempio di
partecipazione democratica e di protagonismo sociale che arriva al sacrificio di
sé».
E' loro la scelta delle letture, stralci di film, canzoni interpretate dal vivo o
solo ascoltate, tutte rigorosamente ispirate al mito,
che hanno contrappuntato
la serata: ci sono “I Diari
della motocicletta”, “Canzone per il Che” di Guccini,
“Celia de la Cerna” di Roberto Vecchioni, “El Aparecido” degli Inti-Illimani.
C'è, soprattutto, molta
voglia di essere parte attiva: «in un momento in cui
si dice che i giovani non
partecipano – dichiara
Francesco Alì, segretario
della Cgil reggina - quest'incontro dimostra il
contrario: l'importante è
chiamare i ragazzi a riflettere nei modi che a loro
piacciono: attraverso l'espressione artistica, la
canzone, il cinema...»
«L'iniziativa – conclude
Sandro Vitale - si colloca
non a caso in una serie di
interventi che la Cgil sta
facendo per portare in
piazza i cittadini, il 27 settembre, contro la nuova
manovra finanziaria ».
LO STUDIO
Il cybersesso? Non va, porta solo ansia e depressione
IL CYBERSESSO porta ansia e depressione E’ questo il risultato di uno
studio condotto in Australia: l'utente-tipo è maschio, buon livello culturale, tra i 18 e gli 80
SYDNEY - Profilo: il soggetto frequenta siti internet dedicati al sesso
per diverse ore al giorno. Il soggetto
soffre di depressione, ansia e stress
in proporzioni allarmanti. Molto in
sintesi, questo emerge da uno studio
condotto dallo psicologo australiano
Marcus Squirrell, della Swinburne
University of Technology di Melbourne. Sotto accusa dunque il cosiddetto "cybersex", il sesso virtuale.
L'utente-tipo è maschio, con un buon
livello culturale, di età compresa tra i
18 e gli 80 anni. Un hobby che non invecchia.
CONTATTI REALI - Gli adepti, secondo Squirrell, dedicano all'attività
una media di poco più di 12 ore a settimana, tra chat, a sesso a distanza
mediante webcam, download di video
e immagini, scambio di e-mail erotiche. Più del 65% dei 1.325 uomini australiani e americani intervistati ha
detto che agli incontri virtuali è a volte seguito un contatto reale. L'indagine, che viene presentata venerdì a
Sydney, dà nelle intenzioni dell'autore un quadro esauriente dei navigatori del sesso. E l'aspetto più preoccu-
pante è l'alto tasso di cattiva salute
mentale nel campione esaminato.
DEPRESSIONE E ANSIA - «Il 27%
soffre di depressione da moderata a
grave secondo le scale standard. Il
39% ha alti livelli di ansia e il 35% soffre di stress da moderato a grave»
spiega Squirrell. Più intensa è l'attività sessuale online, più salgono i livelli di depressione e ansia. Un'ipotesi, secondo lo studioso, è che trascorrendo tanto tempo su internet, costoro abbiano uan vita sociale molto ridotta. I risultati sono significativi dal
Opere di Concetto Pozzati
Pop art in mostra
a Marano
di ERMINIA PIETRAMALA
UNA domenica all’insegna
della Pop Art. A Cosenza, infatti, precisamente nella Galleria d’arte Marano, domenica mattina alle ore 11.00 sarà
inaugurata la mostra di Concetto Pozzati alla presenza
dello stesso artista. Concetto
Pozzati, tra i più conosciuti
artisti italiani, è certamente
uno dei protagonisti di quella
Pop art europea che negli ultimi anni si sta continuamente rivalutando accanto a quella americana. Nella sua lunga attività, dal 1955 ad oggi,
si è interessato anche dei problemi della critica d’arte ed è
stato persino assessore alla
Cultura del Comune di Bologna dal 1993 al 1996. In questo ultimo periodo, Pozzati
non dipinge più le “sentinelle
della pittura dal becco avvelenato” e “gli impossibili paesaggi”, ma al loro posto si
fanno spazio i frammenti del
quotidiano in cui i protagonisti diventano gli oggetti che
abitano “Casa Pozzati”.
di MAURETTA CAPUANO
E' TUTTA rossa, come il colore dell’amore raccontato
nei suoi bestseller, con un
cuore damascato grigio pallido al centro e sopra una targa bianca con il titolo, la copertina del nuovo romanzo
di Federico Moccia: l’atteso
Amore 14 (Feltrinelli, pp
414, euro 16.50) che arriva
in libreria il 2 ottobre con
una tiratura iniziale di 300
mila copie e di cui è già annunciato il film che dovrebbe essere pronto fra un anno, nell’ottobre 2009.
Oltre 400 pagine per entrare nel mondo dell’adolescente Carolina, 14 anni,
tanti sogni, speranze e una
grande voglia di vivere e scoprire l’amore che riserva anche le prime delusioni. Il libro, che segna il ritorno di
Moccia, dopo Rizzoli, a Feltrinelli (l'editore di Tre metri
sopra il cielo, di cui presto
arriverà il terzo episodio) è
in fondo il diario di una ragazza, scandito in mesi: da
settembre a luglio, e del
mondo che ruota attorno a
punto di vista clinico, aggiunge, perché un numero crescente di uomini
cerca aiuto psicologico e conoscere la
tipologia di chi usa quei siti consentirà di identificarli e di aiutarli meglio.
Un altro studio si intitola «Networked Workers» ed è realizzato dall'istituto di ricerca Pew sugli effetti dell'adozione e uso delle tecnologie. In particolare questa volta l'analisi si è focalizzata sui lavoratori che utilizzano
la Rete per la loro professione, che negli Stati Uniti corrispondono al 60%
degli impiegati. Tramite questa indagine Pew ha osservato le modalità
di utilizzo dell'internet e delle tecnologie mobili sul posto di lavoro e a casa. I dati raccolti hanno messo in luce
che i lavoratori sono sempre più flessibili, poiché il tempo dedicato al proprio impiego non si esaurisce nelle
ore d'ufficio, ma si estende sempre
più spesso all'ambito domestico, anche quando in teoria ci si dovrebbe dedicare alla propria vita privata. I cosiddetti networked workers sono infatti sempre connessi, che sia via telefono o palmare o via computer: il 93%
di loro possiede infatti un cellulare,
l'85% un desktop Pc, il 61% un portatile e il 27% un Blackberry. Insomma, la tecnologia ha maggiore presa
su di loro di quanto ne abbia sugli altri colletti bianchi del Paese.
Venerdì 26 settembre 2008
LA CURIOSITÀ
IL LECCA LECCA PIÙ AMATO AL MONDO
I primi 50 anni
del Chupa Chups
di ALESSANDRA
MAGLIARO
AMATA dai bambini,
passione viziosa per gli
adulti, Chupa Chups, la
palla di zucchero con lo
stecco bianco compie 50
anni: un record quello del
lecca-lecca rotondo, nato
spagnolo e diventato da
due anni italo-olandese,
che è riuscito incredibilmente a restare sul mercato internazionale della
confetteria dove i prodot- I Chupa chups
ti sono sulla scena quanto una collezione di pret- fa a Barcellona l’inventore Enric Bernat, immagia-porter.
Nella città in cui nac- nando una caramella come confeuna palla e la bocca coil Segretario
que nel '58, Barcellona,
proprio domani sera si me una porta (infatti il
terrà una grande festa di primo nome fu Gol), concompleanno, il Chupa quistò i piccoli spagnoli
Chups 50th anniversary tentandoli con un geniale
concert. Mtv Italia sarà raccoglitore delle merapartner dell’evento cui viglie messo sul bancone
parteciperanno
anche del bar da cui sporgevano
Angy (uscita da X-Factor 200 caramelle da sucSpagna), il canadese Da- chiare (chupar) e una
niel Powter, Katy Perry canzoncina di successo
(la giovane cantautrice 'chupa un dolce caramelo
americana di I Kissed A chupa, chupa, chupa unGirl), The Rasmus, il chups'. Il logo fu disegnagruppo madrileno Pig to da Salvador Dalì con lo
Noise. Ideato e prodotto slogan “è rotondo e dura
da Mtv Italia e presentato molto, Chupa Chups».
Chupa Chups ebbe un
da Carolina Di Domenico
e Johann Wald, andrà in successo immediato, doonda in diretta su tutto il po soli 5 anni di attività i
network di Mtv South lecca lecca venivano venEurope e in differita an- duti in 300.000 negozi.
che in Russia. In linea Fu dopo la caduta del recon i tempi (magri) l’ulti- gime di Franco, nel 1975
ma nata delle Chupa che Chupa Chups si
Chups è nella versione espanse a livello internasenza zucchero e rilas- zionale, a cominciare dai
sante, mentre bisogna mercati dei paesi del Suandare in Nord Europa dest asiatico, come Sinper assaporare il gusto li- gapore e Malesia. Negli
quirizia o in Asia per il anni Ottanta l’azienda
mango. Ma per festeg- iniziò a vendere anche in
giare i suoi primi 50 an- Europa e negli Stati Uniti
ni, sono state anche recu- d’America, per poi allarperate le ricette e i gusti garsi negli anni Novanta
originali fragola, aran- nel resto dell’Asia e in Aucia, panna-fragola, limo- stralia. Nel 1995 i lecca
ne, cola, panna-cioccola- lecca Chupa Chups arrito e vaniglia con incarto varono nello spazio, a
rigorosamente retrò e bordo della stazione Mir.
una latta dell’anniversa- Tanti i fan dello zucchero
rio con 150 lecca lecca. da succhiare ai mille saSensazione di libertà, iro- pori, tra di loro, la più nonia, persino provocazio- ta è Madonna. Da due anne, il lolli-pop ha una folla ni, il lolli-pop ha un gusto
di chupa-chups dipen- italiano: l'azienda cataladenti, con 100 milioni di na fu comprata infatti dal
italo-olandese
pezzi venduti solo in Ita- colosso
lia. Tutto era nato per i Perfetti Van Melle per
bambini: cinquanta anni 400 milioni di euro.
DA LEGGERE
“Amore 14” il titolo dell’ultimo libro
Lo scrittore
Federico
Moccia
l’autore
più amato
dalle teenager
italiane
che adorano
i suoi libri
L’atteso ritorno
di Federico Moccia
lei: il fratello Giovanni, 20
anni, capelli lunghi, soprannominato Rusty James perchè ha qualcosa di americano, la sorella Alessandra
detta Ale, la nonna Lucilla,
chiamata Luci, con cui Carolina ha un rapporto speciale,
e i genitori con cui non è
sempre facile andare d’accordo. Con Amore 14 Moccia
compie un nuovo viaggio
nei sentimenti attraverso lo
sguardo di una ragazza forte, divertente, piena di fantasia, pronta a essere felice che
nelle sue riflessioni, propositi e in quella che lei chiama
wishlist (una sorta di lista
dei desideri) si chiede «cosa
vuoi fare da grande?» e risponde «la grande». E ancora «una parola che ha sem-
pre un buon suono? Amore».
Settembre parte con i «cinque buoni propositi per il
mese» fra cui figurano: «dimagrire due chili, comprare
ballerine nere col fiocchetto,
farsi regalare scheda con
500 sms in omaggio e andare con Alis e Clod (le sue migliori amiche ndr) a vedere il
concerto dei Finley». I Finley appaiono anche in testa
alla wishlist che Carolina fa
in ottobre accanto all’ultimo
cd dei Radiohead. Nel romanzo ci sono anche le confessioni dirette di Giovanni,
il fratello di Carolina, di Silvia e Dario, la mamma e il papà della ragazza e di nonna
Lucilla e nonno Tom. «Ora
mi diverto molto con la mia
nipotina preferita, Carolina,
57
che mi fa ricordare tutta la
mia gioventù, ma non mi
viene a trovare abbastanza
spesso. La vorrei sempre
qui. Ma la capisco: è giovane,
è in quell'età delle novità,
delle scoperte in cui il tempo
e lo spazio non bastano mai»
dice nonna Luci.
La più grande scoperta resta comunque l’amore che
ha gli occhi di Massimiliano,
detto Massi, incontrato per
caso, con il quale si interrompe il contatto quando
Carolina perde il suo cellulare, ma lei sa che lo rincontrerà.