forum internazionale sulla tutela del “cibo vero”

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forum internazionale sulla tutela del “cibo vero”
FORUM INTERNAZIONALE SULLA TUTELA DEL “CIBO VERO”
19-20 MARZO 2015 – Lodi, MILANO
TERZA SESSIONE “Contrasto al cibo contraffatto sul web”
(N.B. Testo messo a disposizione da MiPAAF)
1. Il commercio elettronico sta divenendo un importante driver sia per la divulgazione di informazioni che
per il business delle imprese agroalimentari. Tuttavia, Internet, per la sua struttura attuale e per la sua
gestione, dà origine a crescenti fenomeni di circolazione di informazioni non corrette o, addirittura, false
nonché a casi di contraffazione in forte aumento a danno delle Indicazioni Geografiche italiane (e non solo)
che colpiscono negativamente sia i legittimi produttori che gli internauti/consumatori, con truffe.
Tale situazione, che si affianca ai casi di contraffazione off line, è la conseguenza della mancanza di regole
cogenti a livello internazionale, riguardanti l’inserimento delle informazioni e delle caratteristiche
intrinseche del commercio di beni on line, in particolare, le Indicazioni Geografiche.
2. Tale situazione è il risultato della deregulation esistente per l’assegnazione dei domini di primo e di
secondo livello in internet, rete globale, sovranazionale e pregiuridica. Il sistema è privo di regole definite
da un regolatore pubblico anche sovranazionale (come ad esempio il WTO) e l’unico principio è first in time
first in right. Ne sono testimonianza, la procedura in corso di assegnazione di oltre centinaia di termini
generici (fra cui .wine, .vin, .food, .pizza, .organic, .kiwi, .beer, .coffee) richiesti da privati come nuovi domini
di primo livello svolta da ICANN, soggetto privato con sede in California.
3. il fenomeno globale inerente le assegnazioni dei domini internet si inserisce nel più ampio tema, ancora
molto controverso della governance di internet, oggi nelle mani di ICANN. La National Telecommunications
and Information Administration (NTIA) ha pubblicamente avviato (marzo 2014) il processo di revisione della
governance che si concluderà nel settembre 2015, invitando soggetti pubblici e privati a partecipare. Un
forum di discussione è Internet Governance Forum (IGF), iniziativa dell’ONU, (ultima sessione a Istanbul
settembre scorso). La discussione riguarda in particolare il significato dei diritti individuali (la Corte Europea
dei diritti dell’uomo, al riguardo, ha stabilito che i diritti di Proprietà Intellettuale fanno parte di essi),
l’accesso e la fruizione libera delle risorse, dell’accountability seguendo il cosiddetto “approccio
multistakeholders”. Anche il Parlamento italiano, si è occupato, seppure in maniera marginale, dei diritti
individuali. Quindi, solo attraverso una sostanziale revisione della governance della Rete da parte di Enti
pubblici si potranno garantire effettivamente le possibili tutele dei diritti coinvolti chiarendo il contesto in
cui il/i soggetto/i pubblici hanno la responsabilità e in accordo con i consolidati principi internazionali della
Proprietà Intellettuale si potranno definire le regole di assegnazioni dei domini di primo e secondo livello.
Proposte
Partendo dai casi illustrati, scopo della sessione è di presentare le iniziative e le esperienze che verranno
condivise con i partecipanti dai relatori e durante la discussione, al fine di elaborare un documento finale,
contenente proposte per il futuro. In base ai tre livelli individuati, le proposte iniziali sono:
1. protocolli d'intesa mediante i quali le piattaforme di commercio elettronico – specie quelli globali – si
impegnano entro poche ore a rimuovere le referenze di Indicazioni Geografiche o di altri prodotti
contraffati. Promozione di azioni di moral suasion e/o di responsabilizzazione. Un’altra iniziativa di
contrasto alle violazioni dei diritti di PI su scala commerciale è “follow the money” che mira a privare i
trasgressori su scala commerciale dei flussi di entrate che li attirano verso la contraffazione.
2. Ripensamento profondo del processo in corso di assegnazione di termini generici come nuovi domini di
primo livello (nGTLDs), non escludendo a priori una azione congiunta degli Stati, volta a fermare la predetta
procedura che crea vantaggio economici a pochi (ICANN, assegnatari dei domini di primo e secondo livello)
e danno di moltissimi consumatori/internauti e dei legittimi produttori e titolari di diritti di PI.
3. nuova governance di internet, sostanzialmente differente rispetto a quella fin qui presente. Eliminazione
dei poteri esclusivi di ICANN. Ruolo chiave al regolatore pubblico internazionale.