Benedetto XVI riceve Bush nella suggestiva cornice dei giardini
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Benedetto XVI riceve Bush nella suggestiva cornice dei giardini
Benedetto XVI riceve Bush nella suggestiva cornice dei giardini vaticani. Confermato il comune impegno per la Pace in Medio Oriente e in Terra Santa di Gianluca Barile (http://www.papanews.it/) CITTA’ DEL VATICANO - L'impegno comune a difesa dei ''valori morali fondamentali'' e temi internazionali come i rapporti tra Europa e Stati Uniti, il Medio Oriente e l'impegno per la pace in Terra Santa sono stati al centro del colloquio privato tra Papa Benedetto XVI e il presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Lo riferisce un comunicato vaticano. ''Nel cordiale colloquio - si legge nella nota - il Santo Padre ha rinnovato prima di tutto la sua gratitudine per la calorosa e speciale accoglienza ricevuta negli Stati Uniti d'America e alla Casa Bianca durante il suo viaggio dell'aprile scorso, e per l'impegno nella difesa dei valori morali fondamentali''. ''Si e' poi parlato - aggiunge il Vaticano - dei principali temi di politica internazionale: le relazioni tra Stati Uniti d'America e Europa, il Medio Oriente e l'impegno per la pace nella Terra Santa, la globalizzazione, la crisi alimentare e il commercio internazionale, l'attuazione degli obiettivi del millennio''. Il comunicato torna poi a spiegare che lo speciale protocollo della visita ha voluto ricambiare ''la cordialità dell'accoglienza ricevuta dal Sommo Pontefice durante la recente visita compiuta negli Stati Uniti d'America''. E' durato circa mezzora il colloquio tra il Presidente americano George W. Bush e Benedetto XVI in Vaticano. L'incontro e' avvenuto nello studio della Torre di San Giovanni. Al termine del faccia a faccia, il numero uno statunitense e il Papa sono saliti all'ultimo piano della Torre per ammirare dall'alto lo splendido panorama di Roma. Bush e il Pontefice hanno percorso insieme lo stretto passaggio, dai cui archi si sono affacciati più volte. Dietro di loro, il Prefetto della Casa Pontificia, l'americano Monsignor James Harvey. "Che onore, che onore, che onore": un Bush felice ed emozionato aveva così salutato il Santo Padre ai piedi della Torre scendendo dalla sua limousine nera. Subito dopo, il Presidente aveva stretto la mano al Papa, così come la moglie Laura, in completo scuro. A fare il baciamano era stata invece l'ambasciatrice degli Stati Uniti presso la Santa Sede, la cattolica May Ann Glendon, la sola, peraltro, vestita in modo più informale. ''Santita', siamo circondati da donne di valore''. Lo ha detto George W. Bush al Papa, nella Torre di San Giovanni, subito dopo il colloquio privato, quando sono scesi insieme nel salone dove c'erano ad attenderli, con il segretario di Stato Bertone, la First Lady e l'ambasciatrice Glendon. Il clima veramente familiare dell'incontro e' testimoniato da molte battute dei due protagonisti. Ad esempio, Bush ha chiesto quanto fosse grande la Citta' del Vaticano, e alla risposta del prefetto della Casa Pontificia, Monsignor Harwey, ''e' piu' piccolo del Texas'', ha replicato: ''Ma e' molto più importante''. Per la loro bellezza i Giardini hanno impressionato molto i coniugi Bush, ciascuno dei quali ha più volte espresso stupore davanti all'incanto delle vedute, degli edifici e degli arbusti. Fuori protocollo, il Presidente ha voluto presentare al Papa il suo capo scorta, l'italo-americano Niky Trotta. E il Pontefice ha presentato a Bush il maestro della Sistina, Monsignor Giuseppe Liberto. Per quanto riguarda il tradizionale scambio dei doni, Benedetto XVI ha regalato al suo ospite una grande foto autografata ritraente sia il Papa sia il presidente Bush che la moglie Laura, tutti e tre sorridenti e felici. L'inquilino della Casa Bianca ha ricambiato con un 'altra foto autografata da lui che lo mostrava insieme al Pontefice nell'atto di un saluto. Insieme hanno riso di aver avuto la stessa idea; poi, il Presidente ha consegnato a Benedetto XVI anche un album fotografico del suo trionfale viaggio negli Usa, avvenuto dal 15 al 20 aprile scorso. Regalo molto apprezzato. Il Santo Padre e il Presidente Usa hanno poi passeggiato insieme, da soli, come due vecchi amici, tra i magnifici alberi secolari dei giardini vaticani, ammirando, tra l’altro, la splendida 'Campana del Giubileo del 2000'. Bush e il Papa, concluso il breve percorso, seguiti dalle rispettive delegazioni ufficiali, si sono quindi seduti, all'ombra di un gigantesco cedro, su due poltroncine da giardino in legno chiaro. A completare l’insolito salotto all'aperto, un tavolo rotondo decorato con una composizione di fiori freschi gialli. Alle destra del Santo Padre si è accomodata la First Lady, Laura Bush; a sinistra del Presidente, il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone. Insieme hanno assistito all’esibizione del coro della Cappella Sistina. Talmente entusiasmato dall'atmosfera dei giardini vaticani, il presidente Bush non ha resistito a battere il ritmo con il piede persino mentre il gruppo di cantori intonava l’Exultate Deo di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Più composto è invece rimasto per il secondo brano sacro ascoltato in compagnia del Papa, davanti alla grotta di Lourdes: l'Alma Redemptoris Mater di Monsignor Giuseppe Liberto. Dopo aver ascoltato i motivi cantati dal coro della Cappella Sistina, il numero uno statunitense ha salutato i giovani coristi e si è quindi accomiatato da Benedetto XVI, risalendo nella sua limousine nera, insieme alla moglie Laura, alla volta dell’aeroporto di Ciampino per raggiungere in colo Parigi. Durante la visita in Vaticano, non vi e' stato alcun momento di preghiera o di raccoglimento pubblico da parte dello stesso Bush e del Papa davanti alla Grotta della Madonna di Lourdes, nei giardini, come pure si era ipotizzato in un primo momento. Se il Pontefice e il suo ospite hanno pregato, così come fecero nello Studio Ovale della Casa Bianca lo scorso 16 aprile, ciò e' avvenuto in privato, nella Torre di San Giovanni.