Intervento di TELE-ELETTRO-MECCANICA a Tachimetro Aperto
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Intervento di TELE-ELETTRO-MECCANICA a Tachimetro Aperto
Duetto News numero 1 2014 1 N. 1 2014 3 Spazio Club Automotoretrò 2014 12 La tecnica Corda freno a mano 16 gli hobby Squalo 22 I vini Il Chianti più nobile 28 i migliori amici… Il bassotto tedesco 41 Contatti 44 Indirizzi utili 2 Spazio Club Automotoretrò 2014 e CARD Primo appuntamento CARD del 2014! Siamo a Torino ad Automotoretro. Lo stand e’ proprio vicino ad ASI ed in prossimità dell'entrata. Un buon bicchiere di prosecco e qualche salatino hanno allietato molti visitatori. Sul Forum il Presidente Max aveva dato il via al cronometro... 3 e Fashion Tom e’ stato al lavoro per giorni: lo stand CARD ha occupato la parte del grande spazio che ha ospitato lo stand ufficiale Alfa Romeo fino al 2012.... Solo auto d’epoca… Bhe, no, non così d’epoca… Qualcosa di più recente: No, non ci siamo ancora… 4 Siamo stati affiancati agli stand dei registri Fiat e Lancia, insomma a rappresentare il biscione eravamo solo noi, nel nostro piccolo, e abbiamo reso onore a questo glorioso marchio... Il club e’ stato presente con 4 duetti esposti, un allestimento molto curato e per i soci che si sono fatti riconoscere …. sono arrivate le bottiglie di prosecco "CARD bianco freddo"... 5 Per chi non c’era, qualche foto ricordo: 6 7 8 Tra i visitatori, uno di eccezione: Aldo Brovarone, il disegnatore del duetto! 9 E poi i duetti in vendita… 10 Automotoretrò ha fatto il pieno di pubblico: oltre 52.000 visitatori, 16% in più rispetto alla passata edizione. Ed uno, molto ma molto affezionato al nostro club,… si e’ portato via la raccolta degli orologi CARD! Alla prossima edizione. Ciao Gery 11 La Tecnica Corda del freno a mano sul CT 1973 Stasera grazie all'acquisto dell'elevatore idraulico e dei cavalletti, sono riuscito a sostituire la corda del freno a mano da solo! Quella montata era di un altro modello alfa e di lunghezza maggiore: tanto quanto bastava per avere una cattiva funzionalità del freno a mano. Prima operazione (non disponendo del ponte), sollevamento e posizionamento dei cavalletti per accedere al sottoscocca dove si trovano tutti gli elementi da smontare per sostituire il cavo del freno a mano. Personalmente ho scelto di posizionare un cavalletto sotto il basamento della sospensione anteriore e un altro (per lavorare con meno intralci), sotto il semiasse della trasmissione. Intanto questo è il pezzo da sostituire: A: Capo filettato da avvitare all'aggancio della leva del freno a mano. B: parte filettata da fissare nell'apposito alloggio nel sottoscocca. C: Tiranti da ancorare ai supporti situati a livello della trasmissione. Prima considerazione: con i cavalletti da 35sm si riesce a lavorare abbastanza bene. Secondo: mamma mia quanto sporco la sotto! 12 In questa foto l'attacco come si presenta sotto la leva del freno a mano: Dev'essere tolto il coppiglio che tiene ancorata l'estremità alla base della leva del freno a mano e si sfila il pernio. A questo punto l'aggancio (che non fa parte del kit nuovo) è stato pulito e riavvitato all'estremità A del cavo nuovo 13 In rosso la parte fermata con pernio e coppiglio (che ripulita la parte, si vede anche) e in giallo la parte da avvitare al fermo. A questo punto la parte B del cavo viene liberata dall'alloggio filettato del sottoscocca allentando prima il dado (freccia rossa) e quindi tutta la barra filettata dall'alloggio filettato (freccia gialla). 14 A questo punto la parte più noiosa (non tanto per lo smontaggio quanto per il rimontaggio): Vanno liberate le due leve (C in figura) dall'ancoraggio alla scocca (giallo) e dai tiranti che vanno al freno ruota (rosso). Sono fissate anch'esse con semplice pernio e coppiglio e l'estrazione risulta molto più facile del reinserimento semplicemente per il fatto che rimontandolo, vanno rimessi in tensione i cavi che vanno alle ruote. A questo punto il lavoro è finito: tempo impiegato 1h e 1/2 circa, mani molto ma molto nere (non riesco a lavorare con i guanti). Fabryvet 15 Hobby del duettista Squali Ciao a tutti, su richiesta del nostro amato Presidente, eccomi ancora ad annoiarvi con un breve racconto e qualche foto di un mondo così vicino a noi, da essere considerato dai piu’ molto lontano……..:il mondo sottomarino. Mi trovo a Zamboanguita, isola di Negros, regione del Visajas Centrale, praticamente nel cuore dell’arcipelago delle Filippine; al riparo, o quasi, dai tifoni che, nei mesi estivi, scorrazzano indisturbati più a Nord, devastando con piogge alluvionali e venti che possono sfiorare i 300 km orari tutto ciò che incontrano sulla loro strada , per infrangersi poi sulle coste della Cina orientale e del Vietnam ……. Fortunatamente, nella zona in cui mi immergo e che conosco abbastanza bene, siamo riparati da queste possenti manifestazioni della natura, e ne subiamo solo gli strascichi, sotto forma di venti, a volte piuttosto forti, che agitano la superficie del mare, muovendo la sabbia che abbonda nei fondali e che intorbidisce non poco l’acqua; la visibilità non e’ il massimo e, per un fotografo subacqueo, la situazione che viene a crearsi non e’ certo ottimale. I colori del mondo sottomarino, la meravigliosa biodiversità di questi mari, seconda solo, forse, all’arcipelago indonesiano, e un po’ di esperienza accumulata in centinaia di tuffi subacquei, permettono comunque di effettuare bellissime immersioni e, a volte, di scattare qualche foto interessante, che appaga e fa dimenticare i disagi subiti. Ma veniamo a noi….. E’ una giornata soleggiata e ho raggiunto, in compagnia di mia moglie Rita e dopo circa tre ore di auto e traghetto, il paesino di Oslob, nell’isola di Cebu, dove, stando a quello che mi hanno raccontato nel resort dove alloggio, si dovrebbe poter ammirare il pesce più grande del mondo. Ebbene si, per la prima volta nella mia vita di subacqueo, potrei trovarmi di fronte allo Squalo Balena. Visto il tempo necessario ai vari spostamenti, ho a disposizione una sola immersione, della durata di un’ora, per cui devo essere pronto a sfruttare ogni minima occasione fotografica che mi si dovesse presentare …… Da una piccola insenatura raggiungo, a bordo di una minuscola bangka, la tipica imbarcazione filippina a doppio bilanciere, la zona dove dovrebbero stazionare queste meraviglie della natura e, senza perdere tempo, mi tuffo, indosso l’attrezzatura direttamente in acqua (la barca è troppo piccola per la vestizione) e mi immergo con la mia macchina fotografica. 16 Il fondale, costituito da sabbia bianchissima, si trova a circa dodici/quindici metri sotto di me; il sole filtra attraverso le nubi ed io, intanto che scendo, controllo i vari settaggi della mia Nikon. Non utilizzerò i flash, peraltro pressochè indispensabili nella fotografia subacquea, perchè il loro potente lampo sarebbe estremamente fastidioso per lo squalo balena e lo farebbe immediatamente fuggire; gestirò la situazione agendo solo sui i tempi ed i diaframmi, sperando di azzeccare il giusto mix. Inoltre l’acqua e’ piena di sospensione, e la luce del flash sarebbe riflessa dalle minuscole particelle galleggianti, con effetti deleteri sull’immagine …. tipo nevicata !! Intanto sono arrivato sul fondo, mi trovo letteralmente in piedi con le pinne appoggiate sulla sabbia, comincio a guardarmi intorno in cerca del gigantesco pesce e……..niente. Non ne arriva nemmeno uno!!! Cerco di combattere la delusione quando, dopo qualche minuto, mi trovo improvvisamente all’ombra; il sole e’ sparito, ma non dietro le nubi, e’ stato oscurato da uno squalo balena di almeno sette metri che mi passa letteralmente sulla testa !!!!! Non ho capito niente! Non è verso il fondale che devo guardare, ma in alto, a pelo d’acqua, dove gli innocui pescioni, simili a silenziosissimi sottomarini, sfilano incuranti del sottoscritto, di mia moglie e di chiunque altro si trovi vicino a loro. 17 Capisco anche il motivo: sono attirati dalle piccole bangka di alcuni pescatori filippini che dondolano pigramente sopra di noi……… Lo spettacolo è esaltante; ce ne sono più di uno, 18 tutti intorno agli otto/dieci metri di lunghezza, pesano una dozzina di tonnellate ciascuno ed io devo frenare l’emozione per scattare le foto con l’indispensabile freddezza; sarei tentato di stare ore ed ore a guardarli, ma so bene che non mi e’ possibile................. Comincio a scattare, cercando di sfruttare al meglio le inquadrature che, via via, mi si propongono....... 19 Alcuni hanno numerose remore attaccate al corpo I disegni del dorso sono tutti diversi l’uno dall’altro, come avviene, per esempio, tra le zebre della savana 20 Ma qualcuno di voi si chiederà: lo Squalo Balena è uno “squalo” o una “balena”?? Ebbene, il nostro amico e’ uno squalo, quindi un pesce, in particolare il più grande pesce al mondo; la balena non e’ un pesce, ma appartiene ai cetacei ed è quindi un mammifero a tutti gli effetti. Per cibarsi il nostro apre la gigantesca bocca, fa defluire acqua e cibo sino alle branchie e poi espelle l’acqua dalle branchie stesse, trattenendo il cibo. Beh’, amici duettisti, l’ora che avevo a disposizione è passata, e la mia immersione è terminata…….con lo sguardo fugace del nostro amico che mi accompagna durante la risalita. Per me è stata una giornata emozionante, e spero di essere riuscito a trasmettere una minima parte di questa emozione anche a voi. Alla prossima, Alberto Arrigoni 21 I vini Il Chianti più nobile Ciò che contraddistingue questa sezione di Duettonews è che le nostre recensioni si basano esclusivamente su viaggi realmente effettuati dove possiamo offrire un contributo valido per guidare i nostri duetto in libertà. Qualche settimana fà decidiamo di visitare l’amata Toscana, una delle nostre mete preferite e preparando il programma , da Venerdì a Domenica decidiamo di andare proprio in Chianti. La meta e’ SPALTENNA - GAIOLE IN CHIANTI ( FI ) Periodo consigliat: sempre Durata: per chi parte dal Nord consiglio di partire il Venerdì mattina VENERDI’ Decidiamo di far colazione in Autogrill per non perdere tempo. Tanta è la voglia di arrivare sul posto con il chiaro che ci siamo fermati solo una volta a Modena. Imbocchiamo la diramazione Bologna – Firenze ed attraversiamo l’Appennino ( è sempre un’emozione in duetto ). 22 Arrivati a Firenze, rispettate sempre i limiti di velocità perchè è un tratto sotto controllo di telecamere, proseguite sempre in direzione Roma. Arrivati a VALDARNO, prendete l’uscita in direzione Strada provinciale 11/SP11. Proseguite sulla strada statale SS408 in direzione Gaiole in Chianti. Naturalmente si guiderà tra le meravigliose collina del Chianti, che proprio da qui comincia Dopo circa 4 ore di guida, si arriva quindi a Gaiole in Chianti, antico borgo , dove si respirano i profumi di uve e dove la gente è molto cordiale e non perderanno un minuto a complimentarsi per il duetto…. 23 Andiamo direttamente al castello, che domina dall’alto di una collina che dista solo 400 mt dal borgo di Gaiole, tra l’altro ottima passeggiata sia prima che dopo cena. All’arrivo in cima alla collina, il castello non è segnalato, proprio per mantenerlo non troppo alla portata di tutti i turisti, quindi mantenete la sinistra ed in un secondo sarete a : L’entrata è caratterizzata da una chiesa dell’anno mille con un meraviglioso organo restaurato interamente negli anni 80. 24 Consiglio di richiedere la camera nr. 50 , con letto a baldacchino e vista sulle colline La camera 50 Per la cena, anche se il loro ristorante è blasonato, decidiamo di andare in paese e veniamo consigliati da Monica che ha un piccolo ma bellissimo bar in centro paese, di andare alla trattoria del ponte L’enoteca di Monica 25 OSTERIA DEL PONTE Menù semplice , che rispetta in pieno la tradizione della zona. Consiglio il loro antipasto “ricco“ e un solo piatto a seguire altrimenti dovrete camminare per 2 ore. Dimenticavo … ci troverete anche Monica per cena, lei ci va sempre… SABATO Il sabato lo abbiamo dedicato alla visita dei borghi vicini come : Colle val d’elsa ( borgo spettacolare ) Impruneta ( famosa per i vasi ) La sera poi, stanchi dalla gita della mattina, ci riproponiamo di stare al Castello ma l’osteria del ponte giù a Gaiole non si poteva … tradire… DOMENICA Consiglio : assistere alla santa messa delle 10, 00 nella Chiesa di Spaltenna , una bella passeggiata all’interno del parco del Castello ..e poi via … verso casa…. 26 INDIRIZZI UTILI Castello di Spaltenna www.spaltenna.it Gaiole in Chianti www.comune.gaiole.si.it/ OSTERIA DEL PONTE Via Antonio Casabianca, 2553013 GAIOLE IN CHIANTI (SI) tel.: 0577744007 27 I migliori amici del duettista Il bassotto tedesco E giunto il momento di parlarvi del mio cane che altrimenti non mi rivolgerà più l’abbaio (e magari mi porterà via anche il Duetto): il Bassotto tedesco. Per la cronaca ho una femmina color cervo a pelo raso di nome Pinta (e non in onore delle caravelle…) che vedrete spesso in questo articolo. Il bassotto è una razza canina di origine tedesca caratterizzata da una corporatura con l'altezza proporzionalmente molto inferiore alla lunghezza. Proprio la sua forma così curiosa lo rende particolarmente gradito ai bambini e la cosa risulta decisamente reciproca. Si tratta di un cane da caccia e da compagnia, selezionato per seguire gli animali selvatici nelle boscaglie più intricate, e affrontarli anche nelle tane sotterranee. La razza si suddivide in ben nove varietà descritte comunque da un unico standard. Le varietà si distinguono per la taglia (Standard, Nano e Kaninchen) e lunghezza e tessitura del pelo (corto, lungo o duro-forte). Il nome originale è Dachshund, termine di derivazione tedesca e fusione delle parole Dachs ("tasso") e Hund ("cane"). Si riferisce al fatto che, in passato, questi cani venivano impiegati per stanare i tassi nei dintorni delle corti oppure nei terreni di caccia. Ciascuna lingua adotta diverse varianti per indicare questa razza canina. 28 In tedesco è utilizzata anche la parola Dackel e specialmente tra i cacciatori, il termine Teckel, mentre in italiano si è adottata la parola bassotto con il semplice riferimento alla sua statura. Dachs und Dachshund, cromolitografia del 1875 di Carl Friedrich Deiker Storia del Bassotto: Alcuni scrittori ed esperti di bassotto hanno teorizzato che le prime radici di questa razza canina siano da far risalire all'antico Egitto, in cui sono state rinvenute incisioni raffiguranti cani con zampe piccole. Recenti scoperte da parte dell'Università americana del Cairo circa resti mummificati di cani simili ai bassotti (estratti da antiche urne funerarie egizie) possono dare credibilità a questa teoria. Nella sua incarnazione moderna, il bassotto è invece una creazione di allevatori tedeschi e comprende elementi tipici di segugi e terrier tedeschi, francesi e inglesi. I bassotti sono stati allevati nelle corti reali di tutta Europa, tra cui quella della regina Vittoria, particolarmente innamorata della razza. La figura del bassotto tedesco come lo conosciamo oggi risale però a epoche più recenti come testimoniano alcune opere scritte, per esempio Il manuale del cacciatore tedesco di Flemming, pubblicato nel 1719. Si parla anche in questo caso di Dachs Krieger (cacciatori di tassi). Anche in periodi precedenti esistono riferimenti a cani da tasso ma più come destinazione d’uso che come razza specifica. La razza è stata ufficialmente riconosciuta nel 1878 29 Die Dackelfamilie mit Jäger und Magd, olio su tela di Adolf Eberie. I bassotti tedeschi originali erano più grandi della moderna varietà di dimensioni, con un peso compreso tra 14 e 18 kg. Anche se la razza è famosa per il suo utilizzo nello sterminare tassi e per il crudele ed illegale gioco americano del dogbaiting (ometto volutamente la descrizione di questa pratica crudele e incivile), i bassotti sono stati comunemente usati per la caccia al coniglio o alla volpe, per la localizzazione di cervi feriti e in certi casi (soprattutto nella varietà a pelo forte) per cacciare animali grandi come i cinghiali. Ci sono enormi differenze di opinione in merito a quando i bassotti siano stati specificatamente allevati per il loro scopo di caccia al tasso, considerando che pure l'American Kennel Club afferma che il bassotto sia stato allevato a partire dal XV secolo, mentre il Dachshund Club of America afferma che i guardaboschi dell'Ottocento-Novecento furono tra i primi a disporre di tale razza. I bassotti sono stati per molto tempo un simbolo della Germania. La satira politica europea ha spesso adottato i bassotti per ridicolizzare alcuni aspetti del governo tedesco. Durante la prima guerra mondiale, la popolarità dei bassotti negli Stati Uniti crollò a causa di questa associazione (cioè che il cane proveniva da un paese nemico) e ci sono anche svariati aneddoti riguardo questa triste vicenda. Ad esempio, si racconta che a Berkhamsted, in Inghilterra, un bassotto sia stato lapidato a morte lungo una strada da un fanatico che lo riconosceva come un simbolo del nemico. 30 Il Kaiser Guglielmo II e tedesco Erwin Rommel erano noti per avere dei bassotti. Per via di questa associazione diffusa con la Germania, il bassotto è stato scelto per essere la prima mascotte ufficiale per le Olimpiadi estive di Monaco di Baviera nel 1972, con il nome diWaldi. Il pupazzetto di Waldi, il simbolo delle Olimpiadi del 1972 Caratteristiche Un bassotto a pelo lungo 31 La taglia non viene riferita all'altezza al garrese, ma alla circonferenza toracica, superiore ai 35 cm per il Bassotto standard, superiore ai 30 cm per il nano, e fino ai 30 cm per il kaninchen (tale misura viene rilevata dopo il 12 mese di età in Italia). I colori riconosciuti sono per il pelo raso: nero focato, cervo e tipi di arlecchino. Per il pelo lungo: nero focato, mogano e tipi di arlecchino. Per il pelo duro o forte: cinghiale, biondo grano, cioccolato e nero focato. Le ultime due varietà sono molto poco diffuse causa la recessività del tipo di colore. Bassotto a pelo raso Bassotto a pelo duro 32 Le razze più diffuse sono quelle a pelo raso e a pelo duro. Quest'ultima è anche la più usata nella caccia sia in tana, per la quale la razza era stata selezionata, che per l'uso come ausiliare in superficie, vedi lo scovo della lepre, la caccia al cinghiale e non per ultimo la ricerca di capi colpiti e fuggiti che altrimenti verrebbero persi (sono abilissimi a seguire una traccia di sangue). Gli occhi sono di grandezza media, hanno forma ovale e sono particolarmente espressivi È un cane estremamente coraggioso, ai limiti della temerarietà, dal momento che è capace di scontrarsi con cani di taglia ben superiore senza tenere in minimo conto rischi e conseguenze. È comunque un cane abbastanza facile da addestrare e docilissimo con i suoi amici umani, grande amante dei bambini con i quali ama tantissimo giocare e con i più piccoli può persino trasformarsi in un valido e attento baby sitter. È affettuoso e devoto ed estremamente intelligente, è perfetto come cane da compagnia e sa adattarsi molto bene anche alla vita di appartamento. Molti gli riconoscono il grandissimo pregio di una naturale pulizia; non ha mai un cattivo odore, nemmeno quando ha il pelo bagnato. Se si vuole trovargli un difetto si può dire che è forse un po' troppo diffidente verso gli estranei e abbaia al benché minimo allarme facendo un vocione che mal si sposa con la taglia minuta. Ma quello della diffidenza è un difetto che si può facilmente perdonare a un cane come il bassotto, dotato di un'intelligenza eccezionale e di una simpatia contagiosa. Data la sua conformazione allungata, il bassotto è soggetto a problemi ortopedici della colonna per cui risultano importante il contenimento del peso del cane e la riduzione (nei limiti del possibile) dei salti da altezze importanti. 33 Curiosità: Una razza dalle peculiarità e dal caratere così forti non poteva non aver stuzzicato la fantasia di artisti, poeti, scrittori e registi. Ho già accennato a quella che forse è la prima apparizione in un testo ufficiale della razza con Il manuale del cacciatore tedesco di Flemming del 1719. Tratto dal libro “Il Barone rampante” di Italo Calvino il celebre passo: ”Il bassotto alzò il muso verso di lui, con lo sguardo dei cani quando non capiscono e non sanno che possono aver ragione a non capire.” Il Signor Bonaventura, nato nel 1917 dalla fantasia di Sergio Tofano (“Sto”) è apparso spesso a fianco di un Bassotto in una delle riviste che ha accompagnato la mia infanzia: “Il Corriere dei Piccoli” 34 Le apparizioni cinematografiche sono numerosissime Il primo da citare è ovviamente il film del 1966 Quattro Bassotti per un Danese (Titolo originale “The Ugly Dachshund”), produzione Disney che entra di diritto nella sfera dei cult movie di tutti i “bassottisti” ma anche dei cinofili/cinefili in generale. 35 36 Due bassotti a pelo lungo e uno a pelo raso appaiono anche nel film “C’era un castello con 40 cani” del 1990 e tratto dal romanzo “Au bonheur des chiens” di Rémo Forlani 37 Meno conosciuto il film del 1991 “7 criminali e un Bassotto” (Titolo originale “Once upone a crime”) con Giancarlo Giannini, John Belusci e Ornella Muti. 38 Due bassotti a pelo lungo (di cui uno di nome Schatzy) appaiono invece nel film del 2011 “Hugo Cabaret” di Martin Scorzese Per passare dal grande al piccolo schermo, da segnalare il bassotto di Stefania Petyx a “Striscia la notizia” . 39 Anche la discografia per bambini ha dato il proprio contributo alla simpatia suscitata dalla razza con il brano Jonny il Bassotto di Lino Toffolo del 1976 e del quale allego la foto della copia in mio possesso e con la quale sono cresciuto. Ultima indimenticabile citazione è quella della Banda Bassotti della collana Disney dove però, a onor del vero, la razza originariamente pensata è il Beagle (nome originale del fumetto: “Beagle Boys”. 40 Non rimane che salutarci e partire a bordo di un bel duetto! Fabrizio Angiolelli (fabryvet) 41 Contatti I soci che hanno bisogno di parlare con i membri del direttivo possono contattare direttamente le seguenti persone, quali responsabili di zona: Presidente Massimo Mello Ceresa Piemonte e Liguria 348.5725440 - [email protected] Vicepresidente e Tesoriere Francesco Gori Romagna e Marche 333.1878926 - [email protected] Segretario A. Thomas Candeago [email protected] 339.4475071 Consigliere Gaetano Vaccaro Lazio [email protected] Consigliere Tiziano Nebuloni Lombardia 349.1857449 - [email protected] Consigliere (e Commissario Tecnico) Marco Mottini … Consigliere Gian Piero Giannetti Toscana e Umbria 339.6853419 - [email protected] Redazione Duetto News Girolamo Virgadamo [email protected] 335.8135321 i Sigg. Marco Mottini e Maurizio Buscaglia sono stati nominati Commissario Tecnico CARD in ambito ASI 42 Scuderia CARD: Thomas Candeago, Paolo Casagrande, Fabrizio Adami Probiviri: Fabrizio Adami, Bucci Enrico, Coraglia Fabrizio Revisori dei Conti: Dott. Piero Gori, Dott.ssa Sabrina Acciarri, Dott.Gianluca Zamagna Responsabile Manifestazioni: Silvano Eugenio, Mello Ceresa Massimo Addetto Stampa: Candeago Thomas Delegati regionali Toscana: Gian Piero Giannetti Sicilia: Beppe Zarcone: [email protected] Liguria: Eugenio Silvano. Piemonte e Valle d' Aosta: Fabrizio Coraglia ([email protected]) e Fabrizio Adami ([email protected]) Romagna e Marche: Francesco Gori Lazio e parziale sud Italia: Luca Regoli, Gaetano Vaccaro Lombardia: Casagrande Paolo, Bucci Enrico, Brenna Massimiliano ([email protected]), Raimondo Grazioli ([email protected]) TriVeneto: Cesare Basilico Emilia: Matteo D'Avena, Marco Giusti Puglia: Fabio Urbani 43 Indirizzi utili: convenzioni, officine, ricambi CONVENZIONI RUOTECLASSICHE E' stata confermata la convenzione del Club con la Edidomus per avere l'abbonamento annuale (12 numeri) del prestigioso mensile Ruoteclassiche, allo speciale prezzo di Euro 41,00. Sarà sufficiente scrivere sulla causale del vaglia alla Edidomus: abbonamento annuale a RuoteClassiche, socio Club Alfa Romeo Duetto nr. ... AFRA (Settimo Milanese) via Carduzzi, 36/38 20019 Settimo Milanese tel. 02 328.611.26 fax. 02 328.611.50 e-mail: [email protected] sito web: www.afra.it Sconti del 10% su pezzi di ricambio per Alfa Romeo storiche Sconti del 5% su pezzi di ricambio per Alfa Romeo moderne. CLASSIC ALFA i soci CARD potranno godere di uno sconto del 5% sui prodotti acquistati da Classic Alfa, che potrebbe diventare del 10% in caso la spesa complessiva superi le 1000 Sterline. Sarà sufficiente fare una fotocopia della Tessera CARD e mostrarla a Tom al momento del pagamento: Unit 21 The IO Centre 57A Croydon Road Croydon Cr0 4WQ U.K. Tel +44 020 8688 4443 PRODOTTI RENOVO I prodotti possono essere acquistati sul sito internet di Autoricambi SanMauro (http://www.autoricambisanmauro.it). La procedura di acquisto prevede (come per l’acquisto di Renovo) l’ottenimento dello sconto in automatico, inserendo il codice “GLIPTONEKITFORUM”. ALFA - SERVICE ricambi 44 sconto 10% presentando tessera CARD Alfa-Service Hurtienne GmbH Siemensstr. 32 59199 Bönen Tel: +49-(0)2383-93640 Fax: +49-(0)2383-936429 E-Mail: [email protected] Internet: www.alfa-service.com RICAMBISTI AFRA (Settimo Milanese) Via Carduzzi, 36/38 20019 02.328 61126 [email protected] www.afra.it LARAM Viale San Pietro 44 Sassuolo (MO) 0536/ 803435 Cell. Sig. Franco Pollacci: 337/588044 FAX: 0536/806041 Autoricambi Sassi: V. Pietracqua 3/C Torino 011/2470358 Epoca Mania Via Ronchi 891 Santarcangelo (RN) 0541.625195 Sagicar Corse Strada S. Agata 91 Castelletto D’Orba Alessandria 0143/830093 Rolando Francesco Casarin 338/5848138 [email protected] Repliche guarnizioni per Auto Cicognani S.R.L. Via stroppata 78/b 48011 Alfonsine (RA) 0544/83311 Fax 0544/84606 Musso Maria Pneumatici d'epoca 45 www.mussogomme.it OK Parts Spec ALFA ROMEO www.okparts.net/ Tel 0049/89/2723038 Matthias Casa Del Freno Di Mazzini E C. 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