Pagine 05 06 - Camping Club Dei Castelli
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Pagina 5 Notiziario – N. 42 Maggio 2006 I RUMORI MOLESTI!! I rumori molesti possono rovinare la vacanza, sembra quasi che anche tra camperisti e caravanisti si diffonda quel malcostume generalizzato che si può semplicemente chiamare maleducazione. Avete mai provato a essere disturbati durante il sonnellino pomeridiano, per di più in vacanza? Non è una esperienza piacevole, di solito capita più o meno così dopo mesi di duro lavoro. Si carica il camper , si viaggia fino alla meta e poi , magari dopo aver guidato anche durante la notte , ci si concede ciò che per molti è il vero simbolo del dolce far niente: la pennichella dopo il pranzo. Ma a rompere le uova nel paniere ci pensa il cane del vicino, con latrati da belva inferocita , a cui si aggiungono i ragazzini della piazzola di fronte impegnati in un bellicoso giuoco di gruppo. A fare la classica frittata poi, ci si mette il camperista “ al top” quello che non rinuncia a niente, che in rapida successione accende radio, tv, play station e mille altre diavolerie, il tutto condito dalla marcia trionfale del suo gruppo elettrogeno. Caso limite? Forse , ma chi almeno una volta non è andato su tutte le furie per i rumori provocati dai vicini di piazzola? Inutile rimpiangere i bei tempi che furono quando la maggior parte dei campeggiatori alloggiava in tenda. Meglio fare i conti con la realtà accettando i molti prodigi elettronici che la moderna tecnica ci offre, ma nello stesso tempo esigendo un’etica e una civiltà che troppo spesso mancano agli pseudo campeggiatori del terzo millennio. E’ dai piccoli gesti che si riconosce la statura di una persona: la libertà di fare ciò che si vuole , sempre e ovunque non può essere scambiata per civiltà , perché alla base di ogni agire ci deve essere il rispetto degli altri. Nei campeggi e nelle aree di sosta più attrezzate, esistono precise norme di comportamento a cui attenersi. Forse non tutti apprezzeranno gli orari intransigenti, o addirittura i guardiani dell’ordine che si aggirano nelle ore del silenzio; ben vengano tali sistemi di dissuasione se a fare le spese di schiamazzi e rumori fuori posto sono le persone incapaci di fare la voce grossa per difendersi. Facciamo in modo che i camperisti , oltre che per gli scarichi selvaggi e l’esposizione di tavoli, verande e panni bagnati, non vengano additati anche per schiamazzi e rumori molesti. Pagina 6 Notiziario – N.42 Maggio 2006 A PROPOSITO DEI RADUNI…… Lo spunto di analizzare un argomento come i raduni organizzati ci viene dall’articolo del Presidente dell’Arcer sulla rivista “ Arcer-notizie” di Marzo-Aprile 2006 che ringraziamo per l’idea di approfondire l’argomento. Siamo convinti che la materia è molto importante ed attuale, che sia opportuno analizzare questo tipo di attività, inserito in un contesto attuale molto diverso dal passato. Innanzitutto ritengo sia molto importante analizzare l’evoluzione nel tempo di questa attività in quanto penso ci sia stato uno sviluppo notevole soprattutto negli ultimi anni. In passato, fin dalle origini, i raduni venivano organizzati solo dai Club o dalle organizzazioni del settore, attualmente anche alcuni Comuni, le pro-loco o altri enti organizzano raduni in occasione di feste , fiere o sagre paesane, questo ha anche i suoi lati positivi, ma cosi facendo si toglie spazio ai Club e soprattutto non viene utilizzata l’esperienza che i Club stessi hanno realizzato. Per quasi tutti i Club l’organizzazione e la realizzazione di un raduno, era in passato e lo è tuttora per alcuni, una delle pochissime fonti di autofinanziamento; l’attività del Club era molto condizionata dall’esito dei raduni realizzati, i Club non avevano altre attività redditizie o finanziamenti esterni, quindi anche in questo caso la concorrenza diminuisce le possibilità di attività dei Club, ma non per quei Club che al giorno d’oggi hanno altre fonti di sopravivenza come la gestione di aree di sosta , di campeggi, di rimessaggio ecc. o affiliati a concessionari di rivenditori di camper e caravan. Un altro aspetto del tema da analizzare è la mentalità e i mezzi a disposizione dei radunisti di una volta rispetto ai radunisti di oggi. Alle origini la tenda era il mezzo per campeggiare più usato, per chi non lo sa i primi campeggiatori usavano la tenda la famosa “canadese”, quindi nei raduni era indispensabile avere un supporto logistico ed al di fuori dei campeggi era un problema organizzare raduni. Poi sono arrivate le caravan e questo era gia un gran passo avanti passare dalla tenda alla caravan. Questa era molto più indipendente, ma l’attacco di corrente elettrica era quasi indispensabile; ai raduni non erano più presenti le tende. Attualmente il mezzo usato è il camper e molto raramente ai raduni sono presenti le caravan.I camper sono(segue pag.7) Create PDF with GO2PDF for free, if you wish to remove this line, click here to buy Virtual PDF Printer