“DIVINA COMMEDIA”. - Rivista "Campo de` Fiori"
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“DIVINA COMMEDIA”. - Rivista "Campo de` Fiori"
FRANCO FASANO VA “FORTISSIMISSIMO”. Il nuovo album. “DIVINA COMMEDIA”. Il musical di Antonio Spaziano “LA CADUTA DELL’IDEA”. La mostra di Gianluca Bagliani Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: Walking in the rain........................................3 L’intervista: Franco Fasano va “Fortissimissimo”...4-5 “DIVINA COMMEDIA” il viaggio di un uomo tra gl’inferi e il cielo. Il musical di Antonio Spaziano........6-7 Curriculum vitae: Loris Iannamico............................................9 Roma che se n’è andata: La Cappella Sistina: 500 anni ma non li dimostra...............................................10-11 Suonare Suonare: PINO DANIELE......................................12-13 In forma con ... il web!!!.........................14 “Campo de’ fiori” al Teatro Sistina con la Miconi e Laganà per la regia di Quartullo.....15 Cine Parade: Ted............................................................16 Ecologia e ambiente: Veicoli veloci ... lentezza politica..................18 VINTAGE: la moda del momento, il fascino del passato..............................20 Saper adattare un Apparecchio Acustico. Un lavoro da Professionisti.....................21 L’uomo è il luogo della manifestatività dell’essere................................................22 Concessione pacheggio invalidi ed esonero cinture di sicurezza..................24 Come eravamo: TURIDDO MADAMI ... questo sconosciuto....25 Sua Eccellenza Divo Zadi da Montefollonico........................................26 Yoga.........................................................27 Maria Rita Innocenti alla ricerca della luce con amore e passione negli occhi di San Francesco.........................................28 Che somaro! Le eccezioni che confermano la regola..............................29 Le trasformazioni di Civita Castellana...30 Trucco d’epoca: Gli anni ‘60 ...............................................31 Campagna pubblicitaria sul ponte di Civita di Bagnoregio...............................32 Carbognano. Occupazione tedesca. Anno 1944. Geltrude Ceccarelli una donna coraggiosa.............33 Il Fumetto: March Story...............................................34 L’angolo del collezionista.......................35 Nel cuore.................................................35 Un favola bellissima................................36 Il Lions Club di Civita Castellana - Falerii Veteres....................................................37 Una donazione di 2.100 per “I ragazzi del girasole”............................................38 Indulgenza plenaria per il biennio giubilare...........................................................38 Una “Fabrica di ricordi”: Peppa e Nina lo camposanto......................39 Una nuova casa famiglia e centro diurno a Faleri.....................................................40 “La caduta dell’idea” di Gianluca Bagliani................41 News.............................................42-43-44 I concorsi della nostra rivista................45 Le proposte editoriali di Campo de’ fiori..........................................................46 I nostri amici...........................................47 Agenda...............................................48-49 Messaggi............................................50-51 Angolo del poeta.....................................52 Roma com’era.........................................53 Album dei ricordi........54-55-56-57-58-59 Annunci gratuiti................................60-61 Oroscopo.................................................62 Selezione offerte immobiliari ..........63-64 Foto di copertina di ELISA MORETTI I NOSTRI RECAPITI UTILI SEDE OPERATIVA : PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT) TEL/FAX 0761.513117 - [email protected] SEDE RAPPRESENTATIVA: VIALE MAZZINI, 140 - ROMA Campo de’ fiori 3 Walking in the rain P iove, piove a dirotto e l’acqua bagna le strade, scivola sui tetti, sui vetri e le finestre, e si fa mille fili d’argento alla luce dei lampioni. Mi vien voglia di uscire, mi copro bene, prendo l’ombrello grande, vado in centro. Le vie sono deserte ed il tamburellare dei milioni di gocce sulla mia testa mi fa compagnia. Mi sento bene a camminare da solo, con questa oscurità che di Sandro Anselmi mi avvolge e mi protegge. Ogni pensiero triste si allontana come lavato dalla pioggia e mi riapproprio, per un po’, di me stesso; è come quando guardo il cielo infinito, la neve che scende, il tramonto sul mare profondo, il fuoco del camino: bisogna uscire di tanto in tanto dal se stessi di tutti i giorni. Dalle finestre illuminate, appannate dal calore, figure si stagliano in controluce. Cammino cercando di non passare dove sono già passato, e mi perdo nel dedalo dei vicoli. Dai canali dei tetti l’acqua sbocca copiosa sul selciato e ruscella nei tombini con un sonoro gorgoglìo. I cammini accesi disperdono nell’aria tersa il loro fumo. Incrocio un viandante solitario quanto me; i nostri ombrelli quasi si toccano; mi saluta fugacemente scomparendo nell’oscurità . Questo è tutto profondamente nobile ed infinitamente poetico! Eppure d’un tratto m’assale l’immancabile tristezza ed il desiderio di piangere: mi sembra di non meritare tutto questo. Mi scivola una lacrima e si perde fra le infinite gocce di pioggia. È come se mi fosse venuto il rimorso per il mio comportamento inappropriato, inadeguato, non consono al momento, una vera mancanza di responsabilità! Non posso distrarmi, devo obbligatoriamente onorare quella enorme fetta di debito pubblico che io, irresponsabilmente, ho creato con le mie stesse mani! Vedo la faccia perennemente triste dei miei governanti, le loro lacrime, il loro rammarico di avere solo giovani sudditi, mammoni e choosy! Loro si stanno sacrificando per me: si sono ridotti gli stipendi, i rimborsi, i benefit… Come Churchill non hanno da offrire che “sangue, fatica, lacrime e sudore”. (Vedi i nostri poveri Bossi, Penati, Lusi, Fiorito, Maruccio …) Ed io? Me la passeggio sotto la pioggia?! Altro che “mille sfumature di grigio”! Una sola tinta decisa: il nero! Campo de’ fiori 4 FRANCO FASANO VA “FORTISSIMISSIMO”! In uscita il nuovo album con le rivisitazioni di alcuni dei suoi più grandi successi I o amo, Ti lascerò , Mi manchi e tante altre canzoni di successo come queste, forse non tutti sanno che sono state scritte da un autore di grande talento e grande qualità quale Franco Fasano che incontriamo nella sua casa romana proprio in concomitanza dell’uscita del suo nuovo lavoro “Fortissimissimo” che contiene alcuni dei sui più grandi successi rivisitati. Franco, come è nata l’idea di un nuovo disco dopo oltre 10 anni da “Scherzando Scherzando” (2000)? “E’ stata una cosa che non è nata da un progetto discografico ma dalla voglia di festeggiare una data importante, quella dei miei 50 anni che viaggiano con i 30 anni di attività ed ho deciso di invitare al mio compleanno le mie canzoni. E la cosa più bella è stata che, insieme alle mie canzoni, ho ritrovato gli amici che ho conosciuto grazie alla musica. Devo dire che stava per nascere uno spaccato dagli anni ‘80 ai giorni nostri, che avrebbe potuto diventare un vero documento testimoniale attraverso le canzoni che io ho scritto e che in tempi remoti (ma non tanto remoti!) sono diventate pietre miliari trovando rispettate in questo lavoro le loro origini in modo molto sincero. Perché canzoni come Io amo, Mi manchi, Ti lascerò , Regalami un sorriso, Certe cose si fanno, Ti voglio senza amore o addirittura Colpevole, sono canzoni che io ho scritto apposta per il “Festival di Sanremo” o per altre occasioni, e difatti non le ho scritte per chi le ha cantate ma le ho scritte per il gusto di scriverle e solo successivamente mi sono accorto che interpretate da quell’artista avevano più comunicabilità . Mi manchi, per esempio, in questo mio cd ha una strofa che a Sanremo era stata eliminata perché reputata troppo lunga; Ti lascerò, invece, il cui titolo originale era Le Ultime Tre Cose, riacquista il finale che trovo bellissimo scritto da Fabrizio Berlincioni. Insomma, a questo lavoro hanno preso parte quasi 350 addetti ai lavori tra musicisti, cantanti, grafici, fonici e autori e sono veramente contento di aver fatto un’ antologia sonora del mio pensiero!” Una delle canzoni più belle e forse passate nel tempo inosservate è Una Piccola Parte di Te, cantata a Sanremo 2009 da Fausto Leali... “La canzone era nata nel 2008 quando mi sono ritrovato da solo con mio figlio a Milano e lui si era addormentato sul divano. Il giorno dopo sarebbe dovuto andare a scuola ed alle due di notte, l’ho preso in braccio per portarlo a letto, dimenticandomi che era più alto di me rendendomi conto che era cresciuto... Lui si è svegliato all’improvviso dicendomi tante parolacce...Quella sera non sono riuscito ad addormentarmi ed ho tirato giù questa canzone pensando al rapporto tra padre e figlio e la difficoltà di riuscire ad accettare il fatto che i ragazzi vivano la propria vita e bisogna essere comprensivi anche quando non ti danno ascolto.” Se ti dico E Quel Giorno non mi perderai più? “E’ un brano a cui sono legato (terzo al Festival di Sanremo) ed è del 1989. Era la 2° volta che andavo a Sanremo come interprete. La prima fu con Un Isola alle Hawaii. Avrebbero dovuta cantarla la Oxa e Leali ma durante i provini Fio Zanotti, che li produceva, decise che non andava Campo de’ fiori bene per le loro voci e volle propormi come nuova proposta. Accettai e nacque quella canzone che ritengo sia stata la dimostrazione che non era sempre vero, come mi dicevano i discografici, che le canzoni che scrivevo dovevano cantarle i personaggi famosi. A distanza di tempo quella canzone ha lasciato un segno e mi fa piacere perché mi ha dato la forza di tornare a cantare”. L’anno successivo Franco Fasano arriverà secondo alle spalle di Masini con “Vieni a Stare Qui“. E’ del 1994 l’incontro con Paolo Zavallone e Maria Perego (l’ideatrice di Topo Gigio), che lo porta a collaborare con lo Zecchino D’Oro, scrivendo Goccia dopo Goccia che diventerà la sigla per oltre 300 puntate dello Zecchino. Nel frattempo le sue canzoni continuano a trovare spazio in manifestazioni tipo San-remo: Colpevole (Nicola Arigliano, 2005), Una Piccola Parte di Te (Fausto Leali, 2009), Ti Voglio Senza Amore (Iva Zanic-chi, 2009). Collabora con Bruno Lauzi (Piccolo Angelo) e scrive per Fiordaliso, Drupi, Mina, Califano e tanti altri grandi interpreti. Ma torniamo al disco nuovo “Fortissimissimo”: come è stato realizzato? “Devo dire che queste canzoni sono state arrangiate senza fare riferi- 5 mento ai pezzi originali anche perché c’era il divieto di riarrangiare se stessi. Tredici grandi firme della storia della musica, da Stefano Barzan a Fio Zanotti, da Pippo Caruso a Pinuccio Pirazzoli ed altri, mi hanno aiutato a realizzare il disco che spero arrivi al cuore di chi mi ascolta, proprio come l’ho pensato io. Ho voluto altresì escludere i duetti con colleghi tranne nel caso di Il giorno che la musica finì, scritta in collaborazione con Gatto Panceri“. Insomma, sicuramente con l’arrivo del nuovo anno attenderemo anche il ritorno live di Franco Fasano nella nostra regione. E state certi che ve lo comunicheremo in anteprima! Sandro Alessi “ Divina Commedia” è un musical composto da 36 brani inediti composti da Antonio Spaziano liberamente ispirati alla “Divina Commedia” di Dante che ne cura anche la regia. Lo spettacolo traccia il percorso dell’uomo nel prendere coscienza della morte da cui scaturisce, poi, il vero significato della vita. A guidare Dante in questo percorso, oltre a Virgilio e Beatrice, è l’amore mostrato nelle sue molteplici forme. Incontriamo gran parte del cast nella sala prove Santinelli in Roma e, in un momento di pausa, incontriamo l’autore e regista Antonio Spaziano e la coreografa Antonella Perazzo. Antonio, da quanto tempo state lavorando su questo musical? “Stiamo provando dal mese di maggio, ma il nostro lavoro è iniziato ancor prima, da marzo, quando abbiamo cominciato a lavorare sul casting. Abbiamo fatto un’anteprima a Giugno ed ora siamo finalmente pronti.” Antonella, come viene scelto il cast per un musical? “Il cast di Divina Commedia è composto da 9 interpreti: 5 cantanti e 4 danzatori , tra cui anch’io; alcuni di loro interpreteranno anche personaggi diversi.” Antonio, quando è nata l’idea? “L’ idea è nata 4/5 anni fa e la mia intenzione era di comporre un melodramma in chiave moderna che avesse come tema Da sx: l’autore e regista, Antonio Spaziano, Sandro Alessi e la coreografa, Antonella Perazzo un’opera letteraria del passato; ho scelto la Divina Commedia perché avevo riscoperto col tempo l’amore per questa opera, liberandomi del retaggio scolastico che ne limitava la conoscenza, ed una volta finite le composizioni mi sono accorto che anche i brani musicali si prestavano bene ad un musical.“ Antonella, è stato difficile trovare gli interpreti giusti? “Abbiamo fatto delle selezioni molto dure... si sono presentate più di 200 persone ed abbiamo dovuto scegliere bene. Abbiamo selezionato anche in base alla capacità espressiva, al di là della bravura tecnica dei danzatori. Oggi la compagnia è formata da Marco Pasquetti (Dante), Andrea Meli Marco Gandolfi Vannini (Virgilio), Vita Rosa Pugliese e Claudio Crisafulli (Anime), Serena Troiani (Beatrice), Eugenio Picchiani (Caronte, Lucifero, etc), Pamela Scarponi (Francesca) ed i danzatori Antonella Perazzo, Roberta Guerrini, Vincenzo Gambuzza e Angelo Recchia.“ La prima assoluta sarà il 10 Novembre al Teatro Moderno di Latina, poi a Roma dal 30 Novembre al 2 Dicembre al Teatro Roma, e ci saranno altre date tra cui 14- 15-16 Dicembre a Fabrica di Roma (VT) al Teatro Palarte e da Gennaio 2013 in tournèe per l’Italia. Sandro Alessi 9 Campo de’ fiori Curriculum vitae Loris Iannamico I n questi giorni si tiene a Roma “Fonopoli in scena”, e, tra le tante proposte di giovani esordienti, vogliamo parlarvi di Loris Iannamico. Già all’età di 10 anni si avvicina allo studio del pianoforte ed anni dopo si sente attratto dallo studio dei grandi cantautori italiani, da Battisti a De Andrè , da Guccini, a De Gregori e molti altri. Abruzzese, prende parte a numerosi concorsi canori regionali e nazionali riuscendo anche a formare un gruppo Pop Rock Rifugio 41, ricoprendone il ruolo di voce ed autore. Il brano presentato quest’anno alla rassegna si intitola “Se fosse stato” e, se nel suo primo lavoro “Che favola sei”, Loris ci ha parlato di amore, colpi di fulmine e sentimenti forti ed improvvisi, in questo brano lo spazio è tutto per una riflessione antropologica su chi fa musica. Questo singolo, proposto anche in videoclip, si pone dunque un difficile obiettivo: capire come e quanto è cambiata la musica italiana, in particolare quella passata dalle grandi firme degli anni Sessanta e Settanta ai talenti ‘costruiti’ in studio, che occupano in maniera massiccia le prime serate dei palinsesti televisivi nazionali ed esteri. Ricordiamo che, nel corso della sua formazione canora, ha avuto modo di intraprendere un percorso di studio con la cantante Edda Dell’Orso, voce strumentale di Ennio Morricone, Roberta Petteruti e la cantautrice Chiara Grillo. Siamo in attesa dell’uscita del suo album “Il mondo a testa in giù”, che presenterà presto nel suo tour 2012/2013. Sandro Alessi Inviate il vostro Curriculum vitae! Verrà pubblicato sulle pagine della nostra rivista per dare ancor più lustro al vostro lavoro di attore, attrice, cantante, suobrette. L’indirizzo è [email protected] Campo de’ fiori 10 Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi La C appella Sistina : 500 anni ma non li dimostra Johann Wolgang von Goethe, durante il suo viaggio in Italia, dopo avere ammirato la Cappella Sistina, ebbe a scrivere: “ … senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare di Riccardo un’idea apprezzabile di Consoli cosa un uomo sia in grado di ottenere … “. Giorgio Vasari, per parte sua, sosteneva che: “ … quest’opera è stata veramente un faro della nostra arte … nessun pittore potrà mai superare Michelangelo … “, probabilmente ciò non è vero, qualcuno lo ha superato, e questo qualcuno è lo stesso Michelangelo, egli soltanto è riuscito ad oscurare la volta della Cappella Sistina dipingendo sulla parete dietro l’altare il “Giudizio Universale”. E pensare che Michelangelo non si considerava neanche un pittore, come noto, infatti, non era la pittura la principale attività di questo indiscusso protagonista del Rinascimento Italiano, a riprova di ciò , esiste una lettera del gennaio 1509, indirizzata da Michelangelo Buonarroti al padre in cui l’artista affermava: “ … ellavoro mio non va innanzi in modo che a me paia meritare, e questa diffichultà del lavoro e ancora el non esser la mia professione …”. Michelangelo, fino al quel momento non aveva maturato alcuna esperienza nella tecnica dell’affresco, tant’è che, all’inizio, ricevuto quell’incarico, dovette chiedere aiuto ad alcuni suoi collaboratori fra cui un pittore, tale Francesco Granacci, lo stesso che lo aveva introdotto nella bottega del Ghirlandaio. Dedicata alla Vergine Assunta in Cielo, costruita per volere di Sisto IV, Francesco della Rovere, 1471 - 1484, dal quale prende il nome, che ne ordinò la costruzione facendo restaurare l’antica Cappella Magna, di forma rettangolare, la Cappella Sistina misura metri 40.93 x 13.41 per un’altezza di metri 20.70, le identiche dimensioni del Tempio di Salomone a Gerusalemme. Il programma delle decorazioni pittoriche prevedeva: in basso, lo zoccolo con finti tendaggi, un secondo ordine con scene del Vecchio e Nuovo Testamento e, in alto, la rappresentazione di Pontefici martirizzati, la volta, infine, venne decorata con un cielo stellato secondo una consolidata tradizione medievale. Numerosi i pittori e le loro “Botteghe” Il Giudizio Universale impegnati, anche per merito di Lorenzo de’ Medici Signore di Firenze che, nell’ambito di una politica di riconciliazione con il Papa, volle invitare i migliori artisti presenti sulla scena fiorentina chiedendo loro di intervenire come “Ambasciatori di bellezza”; fu così che Sandro Botticelli, Luca Signorelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio, Cosimo Rossetti, Pinturicchio, Piero di Cosimo, Bartolomeo della Gatta, accettarono di partire alla volta di Roma. L’esecuzione degli affreschi originari ebbe inizio nel 1481 e furono portati a termine nel 1482; nell’agosto del 1483, Sisto IV poteva consacrare la nuova Cappella. Nel 1503 sale sul Soglio Pontificio Giulio II, Giuliano della Rovere, 1503 - 1513, nipote di Sisto IV il quale decide di modificare l’originario progetto commissionando a Michelangelo Buonarroti la ripittura della volta; il cielo stellato dovrà essere sostituito con la raffigurazione dei dodici Apostoli ospitati in altrettante “lunette”. Ben presto, però , il Pontefice si rende conto che, per la migliore riuscita dell’opera, era opportuno concedere “libertà di progetto” a Michelangelo, anche perchè l’artista aveva avuto “l’ardire” di rappresentare al Pontefice il proprio punto di vista: egli considerava la rappresentazione dei soli dodici Apostoli, una idea davvero “poverella”. Esiste uno scritto dello stesso Michelangelo, del 1523, che si riferisce al contratto stipulato: “ … Papa Giulio missemi a dipingere la volta di Sisto, e facemmo a patti tremila ducati. E’l disegno prima di detta opera furono dodici Apostoli nelle lunette, e’l resto un certo patimento ripieno d’adornamenti come si usa … dipoi cominciai detta opera, mi parve riuscissi cosa povera, e dissi al Papa, come facendovi gli Apostoli soli mi parea che riuscissi casa povera. Mi domandò perché : io gli dissi, perché furon poveri anche loro. Allora mi dette nuova commissione ch’io Campo de’ fiori Il soffitto Il 17 ottobre 1509 Michelangelo scrive: “… facessi ciò che io volevo, e che mi conio sto qui in grande afanno e chon grantenterebbe, e che io dipingessi fino alle dissima fatica di corpo, e non ò amici di storie di sotto … “ nessuna sorte, e non ne voglio; e non ò Ha così inizio la grandiosa opera di ripittanto tempo che io possa mangiare el tura della volta della Cappella Sistina, un bisogno mio … “ decoro che interessa interamente l’enorme Come se tutto ciò non bastasse, è semspazio con scene della Creazione del pre senza soldi e, quindi, impossibilitato a mondo, Profeti, Sibille, testimoni della comperare i materiali occorrenti per portaRivelazione Divina, per un totale di più di re avanti i lavori, tutto ciò a causa di trecento figure in luogo dei dodici Apostoli Giulio II che, impegnato nelle sue campainiziali; completato il lavoro, Michelangelo gne militari, ritarda i pagamenti al poteva affermare: “ … io ho finita la Buonarroti che deve anche provvedere alle Chappella che io dipingevo: el Papa resta necessità di una famiglia bisognosa. assai ben soddisfatto … “ Il 15 settembre 1510 scrive al padre: “ … Ma vediamo adesso come l’artista fiorentiellui (il Papa) se partito di qua e non m’à no si sia approcciato alla realizzazione di lasciato ordine nessuno, imodo che mi questa grandiosa opera e in quali conditrovo senza danari, ne sso quello m’abbia zioni egli sia stato costretto a lavorare. a fare … io non ò danari. Questi che io vi Innanzi tutto doveva mettere a punto un mando, me gli cavo dal cuore e anche non ponteggio idoneo a quell’impresa, la volta mi par lecito domandarne, perché , io no da affrescare si trova a 25 metri da terra. fò lavorare e lavoro poco … “ Per la verità ricevette diversi consigli non “Non fo lavorare e lavoro poco” perché sempre disinteressati ma, capita l’antifona, Michelangelo non aveva operai sotto di lui Michelangelo decise di costruirsi da solo a differenza degli artisti che, degni di quel’impalcatura affrontando quell’immane sto nome, possedendo una propria lavoro soltanto con l’aiuto di pochi fidatis“Bottega” tenevano sotto di loro altre persimi collaboratori. sone; non era questo il caso di I problemi non tardarono a manifestarsi, lo Michelangelo che “non fa lavorare” gli altri strato d’intonaco steso sulla volta comincon la conseguenza che porta avanti il ciò subito a ammuffire a causa della troplavoro da solo e l’avanzamento di questo è pa acqua impiegata nella preparazione unicamente commisurato alle sue forze. della malta, per cui dovette ricominciare Giulio II che, da un lato non corrisponde daccapo rimuovendolo e stendendone uno con puntualità la giusta mernuovo che, questa volta, cede all’artista, dall’altro non resistette molto bene; per Ritratto di Michelangelo manca di recarsi assiduaquattro lunghi anni fu mente presso la Cappella, costretto a dipingere assuaccompagnato dalla sua mendo una postura innaturaCorte, per chiedere a le, ossia con la testa girata Michelangelo a che punto indietro tanto che, ultimato il fossero i lavori; la domanda lavoro, per alcuni mesi, è sempre la stessa: dovette “stare storto” non “Michelangelo, ma quando riuscendo a tenerla eretta, finisci?”, sempre uguale la tra l’altro, a causa della posirisposta: “Santità finisco zione tenuta per così lungo quando il lavoro è finito!” tempo, contrasse una scolioQuando, nell’agosto del si, ma soffrì anche di una 1511, in occasione di una fastidiosa infiammazione agli visita ufficiale alla presenza occhi a causa dei colori che del Papa Michelangelo potè gli gocciolavano sul volto. 11 osservare per la prima volta l’insieme della sua opera da terra, riuscì a restare molto insoddisfatto e decise di apportare una serie di cambiamenti, soprattutto alle dimensioni dei personaggi; tutto ciò in virtù della sua capacità di “sentire” lo spazio, in questo luogo, infatti, la pittura prende “forma” perchè l’artista fiorentino è riuscito a trasportare nella pittura le fondamenta della sua immensa arte di scultore. Il 31 ottobre 1512 la volta della Cappella Sistina è completata, Michelangelo ha soltanto 38 anni. Successivamente Gregorio VII, Giulio de Medici, 1523 - 1534, decide l’ultima grande decorazione della Cappella commissionando allo stesso Michelangelo l’enorme affresco del “Giudizio Universale” realizzato, in gran parte, sotto il Pontificato di Paolo III, Alessandro Farnese, 1534 1549. La prima testimonianza circa le intenzioni del Pontefice, trova riscontro in una lettera del 17 luglio 1533, nonostante le iniziali resistenze di Michelangelo, nel 1533 queste sono vinte e l’artista decide di lasciare definitivamente Firenze. Il “Giudizio Universale” fu oggetto di disputa fra il Cardinale Carafa e Michelangelo accusato di immoralità e intollerabile oscenità , avendo egli dipinto figure completamente nude; “questo dipinto si addice più ad un bagno termale che a una Cappella” sosteneva il Maestro delle Cerimonie del Papa, Biagio da Cesena; Michelangelo non perdette l’occasione e raffigurò i suoi tratti nella figura di Minosse giudice degli inferi; quando Biagio da Cesena se ne lamentò con il Pontefice, questi candidamente rispose che la sua giurisdizione non si applicava all’inferno. Sembrerebbe che nella definitiva versione i tratti caricaturali di Minosse siano quelli di Pierluigi Farnese, figlio di Paolo III, noto per essere un sodomita violento e per avere abusato sessualmente di un giovane ecclesiastico causandone la morte. In questo dipinto risalta tutta la capacità di Michelangelo di concepire le figure come fossero sculture, ossia in modo tridimensionale, i corpi dipinti nella parete sembrano librarsi nell’aria, qui emerge il “peso” dei corpi dei dannati e la “lievitazione” di quelli dei redenti, apparendo tutti naturalmente “sospesi”. Durante la Santa Messa celebrata l’8 aprile 1994 in occasione della fine dei lavori di restauro del “Giudizio Universale”, Giovanni Paolo II, durante l’Omelia, ha voluto porre l’accento sulla Sacralità di quel luogo in cui i dipinti, come fossero immagini di un libro, servono a rendere più comprensibili le verità espresse nelle Sacre Scritture: “ … Gli affreschi che qui contempliamo ci introducono nel mondo dei contenuti della Rivelazione. Le verità della nostra fede ci parlano qui da ogni parte. Da esse il genio umano ha tratto la sua ispirazione impegnandosi a rivestirle di forme di ineguagliabile bellezza …”. Campo de’ fiori 12 di Carlo Cattani PINO DANIELE Dal vivo all’Auditorium Parco della Musica Sala “Santa Cecilia” 9 ottobre 2012 L “Il feeling è sicuro” a prima e...penultima volta che ho visto Pino Daniele in concerto risale al 1981 … fu in quel del Palazzo dello sport nel quartiere Eur a Roma. Già noto per aver accolto negli anni precedenti memorabili concerti rock, il PalaEur si presentava gremito in ogni ordine di posti; a me era toccato di annidarmi in “piccionaia”, ammassato com’ero lassù nel terzo anello, con una visione “spaziale”… nel senso che la notevole distanza dal palco era tale da aver, davvero, la necessità di un telescopio per individuare gli artisti sulla scena! Meno male che “il Pino” era vestito di bianco, portava una foltissima capigliatura nera ed era più “rotondetto”, elementi che lo contraddistinguevano, in lontananza, tra quel groviglio di amplificatori, strumenti e musicisti … già i musicisti! Quelli che accompagnavano in quel memorabile tour organizzato in concomitanza della pubblicazione del quarto album di Pino Daniele, ”VAI MO’ ”, rappresentavano, nei rispettivi strumenti, delle eccellenze della scena musicale italiana: Tony Esposito e Tullio De Piscopo, alle percussioni e batteria, James Senese ai fiati, Joe Amoruso alle tastiere e Rino Zurzolo al basso …dei veri “caterpillar” del pentagramma ed esponenti tra i più autorevoli del cosiddetto “Naples power”, il movimento cultural musicale degli anni ’70 che coinvolse un folto gruppo di artisti Partenopei: un incubatore per i musicisti più talentuosi della scena di Napoli e dintorni! Immerso tra “fumi di bionde e …tanto fumo di pakistano nero” (ci si sarebbe potuto fare un film: “I cannoni del Palasport”), ricordo che ogni brano della scaletta di quella serata era sulla bocca di tutti noi, testimoniando, quindi, il grandissimo momento di popolarità della musica di Pino Daniele, affermatasi con la pubblicazione di appena 4 album. Il concerto sarebbe stato ancor più apprezzato se non avessimo dovuto fare i conti con la pessima resa acustica della struttura che ci creò seri problemi di ascolto, conseguenti a continue distorsioni e rimbombi, tipici di un ambiente architettonicamente inadeguato per ospitare eventi musicali. Oltre trentanni dopo quella serata “palazzesca”, mi ritrovo di nuovo ad un concerto di Pino Daniele ma questa volta, praticamente, a 7-8 metri dal bordo del palco, comodamente accolto in una “poltronissima” di quarta fila della splendida sala “Santa Cecilia” dell’Auditorium Parco della Musica, con biglietto acquistato già da maggio (molto oculatamente (!), vista, poi, la folta partecipazione all’evento), per evitare un nuovo posto “da nido dell’aquila” . L’atmosfera è composta, il pubblico è mediamente attempato e c’è una leggera patina di fumo sul palco che, creata da un macchinario dietro la strumentazione, servirà ad ammorbidire la luminosità e dare profondità ai giochi di luce previsti nel corso dell’esibizione. La sala cala nel buio alle 21,15 e subito, dalla destra del palcoscenico, un debole fascio di luce bianco della torcia di un roadie anticipa la strada al passo di Pino Daniele che,accolto da una fragorosa ovazione, fa il suo ingresso sulla scena già con la chitarra elettrica a tracolla. Tutto è pronto e le luci si alzano mostrando Pino al centro del palco in “total black” con giacca-maglietta-pantaloni “Armani style” e capelli bianchi corti; non è solo perché alle sue spalle, in alto su di una pedana, è montata la batteria e c’è il suo “percussore “ di colore, Michael Campo de’ fiori Baker, già seduto dietro le “pelli”, pronto per il segnale di avvio, il classico “one, two, three, four...”, da parte di Pino. Gli applausi sfumano e, così, loro due da soli aprono il concerto mantenendo la scena con “chitarra-voce-batteria” per una decina di minuti. Segue, quindi, l’entrata del resto della band completata da due tastieristi sistemati su delle pedane rialzate ai due lati del palco; si tratta di Elisabetta Serio e Giancarlo Podio, quest’ultimo dall’aspetto un po’ troppo “professorale” e, appena dietro Pino, c’è Rino Zurzolo al basso e contrabasso elettrico, accanto a Daniele sin dalla “prima ora” , che vederlo all’opera con quella partecipazione così evidente nella sua mimica facciale durante tutto il concerto , ripaga già da sola i soldi spesi per la serata. Il pubblico inizia a scaldarsi con le note di “Quando”, un brano ancor più ancorato alla memoria collettiva perché incluso nella colonna sonora del film di Troisi “Pensavo fosse amore invece era un calesse”. Seguono “Se mi vuoi” del 1995, “Putesse essere allero” dal secondo album del 1979 ed arrivano anche brani dall’ultimo album,il primo indipendente e pubblicato per la propria etichetta la “Blue Drag”, uscito agli inizi di quest’anno, ”La grande madre”: ”Coffee time”, ”O Fra”, ”Melodramma”, che ricevono calorosi applausi. Si continua con “Sara” del 2001,brano che fornisce l’ occasione a Pino di dedicare il concerto ai 5 figli presenti in sala; e poi “ A testa in giù” del 1980, la mitica “Napule e’”, brano di apertura del primo disco del 1977 “Terra mia”, ”Dubbi non ho”, ”Che male c’è ” (canzone vincitrice del Festival Bar del ’95), “Quanno chiove” …. poi si leva un grido vigoroso dalla galleria: <CHE GODURIA PINOOO> e il nostro, seduto su di uno sgabello al centro del palco, se la ride e ringrazia, introducendo nella sua esibizione una parantesi blues con la chitarra acustica. A seguire le notissime “Je so’ pazzo” e “A me me piace o’blues” ; quindi cambio di chitarra, un’elettrica bianca, per l’esecuzione dell’hit single “Io per lei” 13 Accadde il 2 novembre del 1976 dai microfoni dell’emittente radiofonica “Eurosound”, 103,900 mhz in modulazione di frequenza, oggi non più in attività ma all’epoca una delle radio “pioniere” della radiofonia privata romana. II testo che segue è una sintesi del ricordo di quanto avvenne un venerdi di 36 anni fa, protagonista il giovane conduttore della trasmissione “40° Parallelo”, l’allora ventitreenne Franco Mauro, che si ritrovò inconsapevolmente a realizzare un’intervista ad un ragazzotto poco più che ventenne di nome Pino Daniele….., quasi sicuramente alla sua prima intervista radiofonica. Il ricordo di quella serata così come la registrazione di quell’intervista sono integralmente riportati sul sito www.broadcastitalia.it. (andateci !!!). Grazie FRANCO per avermi concesso la possibilità di proporre la tua testimonianza ai nostri lettori. GRAZIE ! <…..pensai alla serata che dovevo affrontare: un’altra trasmissione di musica italiana. Di solito assolvevo il compito con relativo entusiasmo, (del resto nessuno mi costringeva a farlo), …ma il riscontro del pubblico compensava la fatica (ragazzi ! Non immaginate quante pupe si potevano conoscere via etere!)…Mentre accendevo contemporaneamente la trentesima MS della giornata e la radio, inchiodata sui 103.900 Mhz di Eurosound, continuava a frullarmi per la testa la stessa domanda che mi ponevo da giorni: perché diavolo il “Nobile Indeciso” (F. Conteduca –uno dei responsabili della radio N.d.r.) aveva avuto quella pessima idea: ospitare all’interno del mio “40° Parallelo” tal… come avevano detto che si chiamava?…… ah, sì , “Pino Daniele”, promettente (?) giovane cantautore napoletano.La mia trasmissione, rigorosamente dal vivo, navigava serena con frequenza settimanale già da parecchio tempo e non era mia abitudine accettare pressioni editoriali o politiche, ospitando musicisti raccomandati da chicchessia!...Pino Daniele… mah! L’unica traccia sonora del soggetto, appena pubblicata , risultava essere “CA’ CALORE”, un 45 giri…. Il motivo era in napoletano, orecchiabile, dignitoso ma niente di più….…Daniele (“Giuseppe”? In arte “Pino”?) …chissà …unico aspetto positivo, che immaginavo potesse ravvivare il programma, era la possibilità di fargli suonare qualche canzone dal vivo, strimpellata alla chitarra….. per la radio sarebbe stata una novità e al nostro direttore dei programmi un discografico sciroccato aveva garantito la bravura e disponibilità “del Daniele” …… mi vestii rapidamente, infilai le vecchie Clarks, afferrai la mia fedele “Teller” del ’71 ( una chitarra classica prodotta in Germania – N.d.r.) e usciì di casa bofonchiando….. apriì il fodero della chitarra e afferrai l’ultima sigaretta del secondo pacchetto della giornata…..erano ormai le otto passate, il programma doveva iniziare alle nove e non si vedeva ancora nessuno degli ospiti….. non potevo fare altro che fumare per ingannare l’attesa……d’un tratto sentiì un inconfondibile odore di rosticceria e vidi entrare il “Conte” (il soprannome di uno dei responsabili della radio N.d.r.), con un sacchetto in mano, insieme a due ragazzi dall’aria dimessa e trasandata… mi chiesi se l’odore provenisse davvero dal sacchetto… quel vecchio marpione del capo aveva portato, nell’ordine: P. Daniele, il suo “produttore” (tal Claudio Poggi) e una scorta alimentare a base di supplì e pizza al taglio…. dopo le presentazioni di rito, rimasi a guardarli mangiare con ingordigia, discutendo con loro rapidamente l’atteggiamento da tenere durante la trasmissione . Daniele risultava simpatico, alla mano, e, in un attimo, parve magicamente che ci frequentassimo da sempre . Forse, pensai, il programma non sarebbe venuto male (sempre che sapesse suonare e cantare alla meno peggio…). Stabilimmo la strategia da seguire: avremmo fatto ascoltare le canzoni dell’album in uscita,”Terra mia” (avevano portato una cassetta con alcune registrazioni in studio da pubblicare per la EMI) alternandole a qualche esecuzione dal vivo, con intervallate delle chiacchiere di presentazione dei singoli pezzi (semplice e geniale, lo so!). Pino iniziò a suonare ancor prima di andare in onda, per scaldarsi e provare la chitarra … la MIA “Teller” del 71!!! …. Quello che in realtà mi colpì profondamente furono le sue canzoni, il suo talento musicale e la poesia dei suoi testi; la sensibilità nel proporre storie ed immagini quotidiane, semplici e vere. La freschezza e “normalità ” di un ragazzone sconosciuto, di appena 20 anni, che cantando in napoletano trasmetteva emozioni nuove….. davvero nuove! Pezzi come “Napul’è ”, “Terra mia”, “Cammina cammina”, eseguite dal vivo in quel piccolo studio radiofonico come se fossimo tra pochi amici, credetemi, fu un’epifania….. a mezzanotte era tutto finito, così come le sigarette… stava per iniziare un sabato nuovo ! Una cosa è certa: dall’ascolto delle trasmissione si poteva intuire chi sarebbe diventato un musicista dal talento riconosciuto e chi……. poteva tranquillamente evitare di proseguire la carriera di D.J …… Oggi, dopo oltre trent’anni, potrei darvi la vera risposta... ma la storia da raccontare sarebbe maledettamente lunga, troppo lunga Il vostro vecchio compare di musica. FRANCO MAURO ©-2012> tratto dall’album di gran successo “Non calpestare i fiori nel deserto” del 1995, godendoci un gran bel lungo assolo! Ancora, “Che Dio ti benedica”….in tutti i sensi ,caro Pino ,e finale con la trascinante “Yes I know my way” da “Vai mò ” del 1981. Sono le 22.50, Daniele ci saluta ma noi non ne vogliamo ancora sapere di tornare a casa. Le luci sono ancora spente in sala e brillano i tanti led dell’amplificazione sul palco…buon segno….di solito tornano, mi dico, e così è ! Pino impugna il microfono e annuncia <ue’ …facciamo un po’ di casino e ce ne andiamo…> e giù musica per la “La grande madre” dall’album omonimo di quest’anno, condita da un altro poderoso assolo di chitarra. Scoccano le 23 e di rock, blues, funky e jazz dal nostro Pino ne vorremmo sentire a josa ma la “Santa Cecilia“ ha detto basta, tutti a nanna …domani si lavora (per fortuna!!!)! Carlo Cattani©Words &pics-novembre 2012 14 Campo de’ fiori In forma con … il Web!!! Teniamo sotto osservazione il nostro corpo attraverso semplici applicazioni scaricabili sullo Smartphone A di Patrizia Caprioli vevamo già pensato di trovare nel Web tanti siti di Fitness, consigli per diete forzate, palestre online solo per noi, ma la tecnologia è andata oltre: al già esistente si è aggiunto un nuovo modo di monitorare il nostro corpo. Se vogliamo imparare a respirare in modo corretto attraverso una vera e propria tecnica yoga, l’applicazione Universal Breathing – Pranayama, ci insegnerà il modo giusto attraverso una serie di esercizi, accompagnati da suoni ed animazioni. Due applicazioni utili a chi ha davvero voglia di smettere di Attraverso le Applicazioni scaricabili gratis fumare sono: My Stop Buddy o pagamento sul nostro Smartphone ( I che usa tecniche psicologiche, Phone o Galaxy o altro!), possiamo contest e 150 esercizi fisici; ed trollare varie parti del nostro corpo e QuitNow! che fa i conti in tenerle costantemente sotto controllo, tasca al fumatore, calcolando specie quando siamo sotto sforzo per un quanto risparmierebbe se smetallenamento quotidiano. tesse di fumare sulla base di quanti pacchetti Incominciamo con Misurare i battiti di sigarette il sogiStethoscope Expert getto compri in del cuore, l’udito, un dato periodo che trasforma il nostro telefonino in un vero la vista, l’umore ... di tempo! stetoscopio usando il fare yoga ... microfono. Test dell’udito è un’appliAppoggiando il cellulacazione che riproduce meditare ... re sul petto, l’applicaun’autentica audiometria: zione è capace di ana- smettere di fumare basta dotarsi di un paio di lizzare i parametri carcuffie ed ascoltare attentaè possibile diaci e di fornire anche mente i suoni che il prouna semplice interpre- semplicemente con gramma ci manda sotto tazione dei risultati varie tonalità per verificare il nostro telefonino! il nostro grado di ascolto. ottenuti. Per i test per la nostra vista Sotto le stesso profilo troviamo anche c’è Vision Test, che permette di auto Mypulse-Heart Rate Monitor, un’applimisurare il nostro grado di visione attracazione che fornisce il battito cardiaco verso varie forme, figure e quant’altro. appoggiando l’indice della mano sulla fotocamera del nostro smartphone. Moodscope permette di misurare il nostro umore attraverso il metodo PANAS, test usato dai psicologi. Attraverso un gioco di carte online è possibile misurare i nostri stati d’animo e comprenderne gli alti e bassi. Infine l’applicazione Headspace offre ben 270 ore di esercizi per la meditazione, questo è un servizio che richiede un piccolo abbonamento mensile. Non ci resta che consigliarvi un uso parsimonioso di queste tecnologie che possono aiutare molto le persone a tenersi in forma, ma per questioni di salute più serie rivolgetevi al vostro dottore, anche se un giorno non mi meraviglierei di trovarlo in formato Applicazione!!! Buona forma a tutti! Glossario di Informatika Moderna!! A cura di Patrizia Caprioli. Mini-spazio dedicato ai termini più in uso nel mondo della Tecnologia e della Rete! Tablet: è un computer portatile che può avere dimensioni che variano tra i 20 o 30 cm! Per interagire con tale strumento basta un pennino di gomma o semplicemente le nostre dita, poiché la superficie dello schermo è formata da sensori che captano la nostra pressione sui comandi posti su di esso. I tablet più commercializzati al mondo sono gli I Pad e i Samsung. Campo de’ fiori 15 CAMPO DE’ FIORI AL TEATRO SISTINA Con Milena Miconi e Rodolfo Laganà per la regia di Pino Quartullo. F inalmente arriva al Sistina di Roma la commedia musicale più attesa dell’anno, con una produzione interamente italiana, dedicata alla più bella piazza di Roma ed attualmente al centro della movida romana: Campo de’ Fiori. Rodolfò Lagana (Cesare il fruttarolo) e Milena Miconi (Claudia la fioraia), diretti magistralmente da Pino Quartullo, si conoscono da bambini e da sempre litigano, non riuscendo a dichiararsi l’amore l’uno per l’altra. Gianni Quinto e lo stesso Laganà ne curano i testi e le canzoni inedite, scritte da Roberto Giglio, che esprimono immagini di poesia ed attualità. La compagnia è completata da Marco Passiglia, Renato Raimo, Tonino Tosto e lo stesso Gianni Quinto, accompagnati dalle coreografie di sei bravissimi ballerini. Ci accoglie un Laganà in grande forma e soddisfatto della prima, tenutasi il giorno precedente, e subito ci viene spontanea una domanda. Sei uscito dal laboratorio teatrale di Gigi Proietti, hai lavorato con attori romani quali Giorgio Tirabassi, Paola Tiziana Cruciani, lo stesso Proietti e tanti altri, ma cosa significa la tua romanità ? “Per me Roma è tutto, è la mamma, la moglie... ed io mi sento di rappresentare il tipico romano un po’ pacioccone, come il mio personaggio, che si vede passare la vita accanto e non riesce a prendere un treno al volo, che da sempre è innamorato di una donna ma mai riesce a dichiararsi: prendersi delle responsabilità è più faticoso o più pericoloso? Però alla fine succede qualcosa che gli cambierà la vita e che non posso rivelare ai vostri lettori che aspetto numerosi a teatro...” Insomma un po’ come la tua filosofia “Smaranza”! “Bravo, è quella che ho cercato di evidenziare nei miei spettacoli che da tantissimi anni presento al pubblico. E’ la filosofia del prendersela comoda, indica una situazione divertente, rilassante, tranquilla, è quella di chi ha capito che nella vita l’importante non è vincere, ma non partecipare proprio!“ Campo de’ fiori non ha nulla a che vedere con il famoso film interpretato da Fabrizi e la Magnani, è tutta un’altra storia. Uno spaccato della vita di Roma di oggi, popolata da giovani che vivono la piazza di notte. Insomma Campo de’ fiori è una commedia musicale brillante e romantica che, in alcuni momenti, tocca alti toni di poesia, grazie alla notevole interpretazione di un Laganà che porta in scena se stesso e ad una Milena Miconi a suo agio nella ragazza romana un po’ ingenua, ma che alla fine riesce a percepire tutto ciò che la circonda. Insomma una commedia che mancava e che restituisce alla nostra città , tanto bistrattata negli ultimi tempi, tutta quella onestà , romanticismo e brillantezza che gli appartiene. Da non perdere! Sandro Alessi Da sx: Rodolfo Laganà e Sandro Alessi Campo de’ fiori 16 TED ohn Bennett è un bambino di 8 anni. Riceve in dono dai genitori un orsetto di peluche al quale da il nome di Ted. Va a letto esprimendo il desiderio che il suo orsetto possa parlare davvero. Essendo la notte delle stelle cadenti, il desiderio si avvera. La mattina l’orsetto si anima, si muove e parla come un essere umano. Diventa in poco tempo una star televisiva. Fino a quando, con la stessa rapidità, i riflettori si spengono. Ma resterà amico a vita di John. 27 anni dopo John ha 35 anni, convive da 4 con Lori. Ma non è mai cresciuto del a cura di tutto, e vive ancora con il suo inseparabile orsacchiotto Catello Masullo Ted… Attenzione, il fatto che il protagonista del film sia un orsacchiotto parlante, non significa che siamo dalle parti di Winnie the Pooh. Questo orsacchiotto è programmaticamente il massimo del politicamente scorretto. Sboccacciato, greve, puttaniere, cannaiolo, e chi più ne , più ne metta. Il film è volgare, sguaiato, a tratti coprofilo. Sembra un cinepanettone italiano classico, in salsa USA. Forse per questo ha sbancato i botteghini d’oltre oceano ed è primo degli incassi pure in Italia. Non manca qualche gag riuscita e qualche battuta azzeccata. Ma, nel complesso, è un film da dimenticare. Per tutti, a cominciare dai bravi (e sprecati) Mark Wahlberg, Mila Kunis e Giovanni Ribisi. Curiosità, nelle versione originale, a dare la voce all’orsacchiotto Ted è lo stesso regista Seth MacFarlane, che con questo film ha portato sul grande schermo la irriverenza della sua maggiore creazione televisiva, i Griffin. J FRASI DAL CINEMA “Ho deciso, ti chiamerò Ted!”. (Bretton Manley a Ted). “Per quanto tu possa fare colpo in questo mondo, che tu sia un enfant prodige, una star televisiva, Justin Beaver, o un orsacchiotto parlante, in fondo, a nessuno gliene frega un cazzo!”. (Voce narrante). “Oggi sono 4 anni che stiamo insieme, non credi che debba pensare a qualcosa di particolare? Tipo sesso orale? Ma no! Tipo una cosa tonda da mettere al dito! Ma non dire stupidaggini! Sono solo 4 anni. Noi stiamo insieme da 27, dov’è il mio anello?”. (Mark Wahlberg e Ted). VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi) 5.5/6 Leggenda: CAPOLAVORO**** quattro stelle: equivalente in decimi: 10 DA NON PERDERE*** tre stelle: equivalente in decimi: 8 DISCRETO** due stelle: equivalente in decimi: 6 EVITARE* una stella: equivalente in decimi: insufficiente: meno di 6 TITOLO: TED REGIA: Seth MacFarlane INTERPRETI PRINCIPALI: Mark Wahlberg ... John Bennett Mila Kunis ... Lori Collins Seth MacFarlane ... Ted (voice) Joel McHale ... Rex Giovanni Ribisi ... Donny Patrick Warburton... Guy Matt Walsh ... Thomas Jessica Barth ... Tami-Lynn Aedin Mincks ... Robert Bill Smitrovich ... Frank Patrick Stewart ... Narrator (voice) Norah Jones ... Herself Sam J. Jones ... Himself Tom Skerritt ... Himself Bretton Manley ... Young John Ralph Garman ... John’s Dad Alex Borstein ... John’s Mom John Viener ... Alix Laura Vandervoort... Tanya Robert Wu ... Asian Man ‘Ming’ Ginger Gonzaga ... Gina Jessica Stroup ... Tracy Melissa Ordway ... Michelle Max Harris ... Greenbaum Kid Zane Cowans ... Kid #1 / Young Ted’s Voice T.J. Hourigan ... Kid #2 Owen Clarke ... Kid #3 Kristina Ellery ... Heavenly Katelyn Lorren ... Cherene Chanty Sok ... Angelique Sarah Fischer ... Sauvignon Blanc Cassie Djerf ... Waitress Joe Sirani ... Guy at Table #1 Pat Shea ... Guy at Table #2 Paul Campbell ... Guy in Line Josh Duvendeck ... Guy #1 Chris Cox ... Guy #2 Henry Penzi ... Partygoer (Ted’s Buddy) Talí a Cabrera ... Girls at Party Colton Shires ... Teenage John Viera Andrea Moya ... Plymouth PR Worker Haejee Kim ... Club Girl Lydia Hannibal ... Ellen Shawn Thornton ... Crazy Guy Eric Weinstein ... Stagehand Danny Smith ... Waiter Mike Nikitas ... Newscaster Robin Hamilton ... Female Newscaster Mike Henry ... Southern Newscaster Johnny Lee Davenport ... Husband Christina Everett ... Wife ORIGINE: USA DISTRIBUZIONE: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY DURATA: 106’ SOGGETTO: COMMEDIA, FANTASY Campo de’ fiori 18 Ecologia e Ambiente Veicoli veloci…lentezza politica N on c’è un giorno di immediato pericolo o, o un fine settiancor peggio, di una mana che sul inaudita e totale inoperonostro territorio naziosità , occorre tempestinale non si verificano vamente intervenire. drammatici incidenti Ultimo punto è quello di stradali, per evitare ridisegnare radicalqueste “mattanze di mente i nostri veicoli, giovani vite”, credo “intendo in termini di di Giovanni che occorre agire su caratteristiche costruttiFrancola tre fronti: il primo è ve”, troppo spesso al di quello di avviare e sostenere una più incifuori di ogni razionalità e siva educazione stradale nelle scuole di reale necessità . ogni livello, e maggiore informazione in Considerando che 85% tutti quei luoghi frequentati dai giovani, delle autovetture sul per diffondere un etica di guida imprescinmercato raggiungono dibile e non più rimandabile, convinto che i 200 Km/h e il 77% i 220 Km/h, la su questo si debba e si possa fare molto, cosa si commenta da sè , anche perché ma molto di più di quello che come tutti sanno, i limiti si è fatto fino ad ora. E’ indiIntervenire su tre di velocità imposti su le spensabile far comprendere fronti per salvare le principali reti stradali, al meglio che la voglia di sono ben al di sotto di tali velocità , comportamenti indi- vite di tanti giovani: velocità . A che serve tutta viduali arroganti, privi di ogni educazione strada- questa potenza? buon senso di chi si mette Intervenire su questi tre le, infrastrutture alla guida, non sono altro che aspetti, non solo è fondaun terreno arido che non pro- idonee, ridisegnare mentale e doveroso per durrà nessun frutto. mettere fine a queste trai veicoli Il secondo punto è quello di gedie umane, ma è indirendere le infrastrutture idonee e non spensabile per gettare un seme per un carenti in sicurezza per la nostra viabilità , concreto cambiamento di tendenza “basta guardarci intorno per rendersi soprattutto tra i giovani, e per risanare conto in che stato riversano molte strade una società che vive spesso passivamente e incroci” e la dove sussistono situazioni e impotente questi ulteriori drammi fami- gliari, all’interno di comunità grandi o piccole che siano. Troppo spesso ci si interroga solo dopo che si è verificato il dramma! Se è vero che la gran parte degli incidenti stradali sono riconducibili a queste tre cause, mi rimane davvero difficile comprendere per quale motivo tutta questa lentezza politica a intraprendere iniziative che vadano in tal senso. Prevalgono forse gli interessi delle lobby? Contrastare la sottocultura della “velocità ” come unica regola di vita vincente su tutto e su tutti, è dovere di noi cittadini, delle istituzioni e di chi opera ogni giorno in questo campo. Occorre intervenire subito, fare tutto quello che è possibile, senza più rimandare. 20 Campo de’ fiori VINTAGE: LA MODA DEL MOMENTO, IL FASCINO DEL PASSATO “V intage” è la parola più usata del nuovo millennio. Non è soltanto una moda e non è nemmeno un semplice inglesismo in voga tra gli adolescenti. di Il Vintage è molto di Giuseppe Ferone più: è uno stile di vita. Ve la faccio breve. Un tempo a Roma ci si poteva anche azzardare, magari sotto le feste, ad entrare in uno dei negozi di via Condotti e comprare un capo firmato. Era un investimento. Un lusso che ci si concedeva almeno una volta l’anno, o comunque molto raramente. Poi è arrivata la crisi economica. La gente non arriva a fine mese con mille euro. Non c’è più lavoro, il Made in Italy è un lusso per soli benestanti. Si compra cinese, si veste acrilico. Gli anni’80 sono tramontati da un pezzo. Che fare? Semplice, c’è il Vintage. Un soprabito di Burberry originale in puro cashmere a soli 26 euro vi sembra un ottimo affare? Allora dovete sicuramente partecipare ad uno dei numerosi eventi Vintage che si tengono ogni mese nella capitale ma anche in ogni altra città della Penisola. Al Circolo degli Artisti, ad esempio, in via Casilina vecchia, si tiene ogni domenica pomeriggio il “Vintage Market”, dove è possibile trovare occasioni veramente uniche. Ma andiamo per ordine: cos’è veramente il Vintage? Il nome è nato per indicare una qualità di alcuni vini, ossia la loro annata di pregio, e deriva dal francese antico “vendenge”. Oggi serve a dare ad un qualsiasi oggetto l’attributo di retrò , d’epoca. Un aggettivo che indichi non soltanto la vecchiaia e l’antichità dell’oggetto in questione, ma anche il suo fascino e la sua qualità superiore rispetto agli oggetti prodotti negli ultimi anni. Il Vintage nasce per qualsiasi campo di produzione. in campo automobilistico, ad esempio, modelli come la nuova Fiat Cinquecento, oppure la nuova Citroen DS, sono state create negli ultimi anni con la stessa filosofia di cui abbiamo parlato sopra. Se guardiamo l’estetica della nuova Cinquecento, infatti, ci accorgiamo subito che quest’ultima è molto più simile alla storica 500 degli anni Cinquanta che al più recente modello degli anni Novanta. Un vero e proprio ritorno al passato. E’ il fascino dello stile d’epoca. Passando per il campo dell’ottica ci accorgiamo che anche qui il Vintage si è reso protagonista assoluto. Quali sono i modelli più in voga nell’ultimo anno? Modelli d’e- poca. Chi non ricorda i mitici Persol rotondeggianti, oppure i leggendari Ray Ban Wayfarer? Sono gli occhiali da sole indossati dai divi di Hollywood nei film degli yuppies degli anni Ottanta, e sono gli stessi identici modelli che sono stati riproposti quest’anno e che continuano a sbancare tra i giovani e gli adulti. Ma possiamo trovare il Vintage davvero in ogni ambito. Negli ultimi anni si è passati dal Cd all’mp3? Dall’elettronico al digitale? Nessun problema. Da oggi si torna al caro vecchio giradischi, con i 33 ed i 45 giri. Numerosi modelli sono infatti stati riproposti in chiave moderna con tanto di porta usb per inserire gli mp3, e con i modelli più costosi è possibile anche convertire i 45 giri in mp3. Ma senza dubbio il campo più in voga rimane quello dell’abbigliamento. E se credete che il fenomeno del Vintage sia solo un vocabolo anglosassone usato per dare una nota di originalità al vecchio mercatino delle pulci, per vendere di più ed attirare clienti, sbagliate di grosso. Pensiamo alla tipica clientela dei vecchi mercatini dell’usato: gente comune. Cittadini medi. Appassionati e collezionisti. Il fenomeno del Vintage invece ha colpito proprio tutti, anche e soprattutto classi benestanti e quelle signore snob che fino a qualche anno fa guardavano ai mercatini dell’usato come un qualcosa per le classi povere. Oggi sembrano essere invece le maggiori fan dei mercati Vintage. Così Il tanto vecchio ed amato mercatino delle pulci diventa, negli anni ’10 del nuovo millennio, un fare d’alto bordo. Non ci credete? Beh, allora non vi ho ancora parlato della case d’asta. Il Vintage infatti ha spopolato nel campo dell’abbigliamento e della moda sotto forma di tre principali luoghi d’incontro: i classici mercatini del vintage, che possono essere negozietti, chioschi o banchi di mercato, diffusi per tutto il territorio della città e dov’è possibile trovare capi firmati ed autentici, usati, a basso prezzo. Poi ci sono le case d’asta, ossia il “Vintage d’alto bordo”; il punto centrale resta sempre lo stesso: abbigliamento d’epoca, capi usati, firmati. Ma nelle case d’asta è ammessa soltanto una clientela particolare fatta da stilisti, miliardari, persone di spicco nel campo della moda e del business, e vip dello spettacolo. La casa d’aste Drouot, ad esempio, è uno degli indirizzi più esclusivi di Parigi. E se nei mercatini del Vintage è possibile acquistare un soprabito di Burberry usato a 26 euro, nelle case d’asta ci si può aggiudicare per cifre spaventose un vecchio abito da cerimonia utilizzato da Marylin Monroe in persona. Infine si può sempre partecipare ad uno Swap Party. Il terzo luogo di diffusione e compravendita dell’abbigliamento Vintage. Letteralmente, lo Swap Party (BarattoParty) indica una festa dov’è possibile scambiare e barattare oggetti. In effetti è proprio questo lo scopo: shopping a costo zero. L’unica regola sono i capi d’abbigliamento i quali devono essere rigorosamente in buone condizioni. Un vero colpo basso per la crisi economica. In uno Swap Party potremo finalmente dare via quella nostra cravatta Hermes che ci avevano regalato venti anni fa e che non ci è mai piaciuta, con qualcosa di più adatto a noi ed allo stesso tempo pregiato come la nostra cravatta. Magari un bel paio di Oliver Peoples. Insomma, il Vintage sembra essere l’investimento del futuro. La moda del momento. Il fascino del passato. E se anche il famoso ed italianissimo Sigaro Toscano si inventa dei nuovi pacchetti in edizione limitata per i sigari, e decide di chiamarli “Vintage” riprendendo lo stile degli antichi pacchetti con cui venivano confezionati i sigari nei primi anni del Novecento, significa che questa è davvero l’era del retrò . Forse il fenomeno del Vintage è un capriccio della società . Un segno di ribellione che sembra volerci dire sottovoce “Che nostalgia di quegli anni. Di quando si stava bene”. Campo de’ fiori vi propone, in esclusiva, l’elenco dei maggiori negozi Vintage che è possibile trovare a Roma. I più visitati e gettonati: Pifebo Vintage Shop - San Lorenzo Via dei Volsci 101 Pulp – Via del Boschetto 140 Le Vesti di Messalina – Via Leonina 24 Twice Vintage Shop - Via di San Francesco a Ripa 105/A Abiti usati - Via del Governo Vecchio 35 Vecchia America - Via Ostilia 4 Greemour - Via Magliano Sabina 60 Banco 193 – Mercato di Via Sannio Campo de’ fiori 21 Saper adattare un Apparecchio Acustico. Un lavoro da Professionisti. S aper adattare un apparecchio acustico è il frutto di tante componenti. Questo lavoro è di esclusiva competenza dell’ Audioprotesista. E’ una qualifica che si consegue attraverso un percorso universitario dell’Area Sanitaria Medica. l’acquisto. La competenza e l’esperienza sono determinanti, fondamentali. I molti anni di lavoro, i tanti casi trattati e il continuo aggiornamento obbligatorio oggi nelle professioni sanitarie, sono indispensabili per saper comprendere il problema di udito di una persona e le sue del Dott. diverse esigenze. Stefano Una perdita di udito non è come un Tomassetti abbassamento della vista che basta correggere i gradi che mancano e i problemi sono risolti. Sono oltre 25 anni che svolgo questa proPer prima cosa bisogna saper scegliere fessione e nel tempo tante cose sono caml’apparecchio acustico più adeguato. Una biate. Le conoscenze e le ricerche in tutti soluzione per l’udito che abbia le caratterigli aspetti dei problemi di udito hanno stiche tecnologiche più appropriate per il migliorato non solo i dispositivi all’interno tipo di persona che lo deve adattare e il degli apparecchi acustici ma hanno persuo stile di vita, che sappia adattarsi agli messo anche di capire meglio come agire, ambienti sonori in cui questa persona vive cosa si deve regolare e come per avere e lavora. successo migliorare l’udito e di conseguenOgnuno di noi infatti ha za la vita delle persone uno modo di vivere che hanno un probleBisogna saper diverso. C’è il manager ma di comprensione. scegliere l’apparecchio che ha molte riunioni di Le aziende che produil commerciante cono gli apparecchi acustico più adeguato. lavoro, che incontra ugualmenacustici non sono moltissime. Anzi nel Ognuno di noi ha un te molte persone ma in ambienti molto diversi, tempo sono diminuite. modo di vivere in negozi o per la straLa crescente necessità da, o la persona che di finanziamenti per diverso. invece ha una vita più costosi laboratori di semplice. ricerca ha determinato l’accorpamento in Queste persone possono avere lo stesso cinque o sei principali costruttori che prodifetto di udito ma situazioni di ascolto ben ducono il 90% degli apparecchi acustici di diverse da dover risolvere e per questo qualità . motivo l’Audioprotesista dovrà scegliere I centri dove lavorano gli Audioprotesisti modelli di apparecchi acustici differenti. hanno quindi a disposizione diverse soluUna volta individuato il modello più adezioni, diverse marche dove ognuna ha guato, è importante la capacità del prodelle caratteristiche precise e che la fanno fessionista Audioprotesista di saperlo preferire per risolvere questo o quell’altro regolare correttamente. problema di udito. I nuovi apparecchi acustici sono dei veri e L’Audioprotesista è come un medico che propri computer che hanno moltissimi deve scegliere una medicina ed è meglio comandi che l’Audioprotesista, con i suoi se dispone di diversi tipi di medicine che studi e la sua esperienza, deve saper far una sola. lavorare nel modo più idoneo per consenCerto la marca di un apparecchio acustico tire l’ ascolto migliore. è importante perché è sinonimo di serietà conquistata nel tempo. I marchi più importanti oggi sono: Oticon, Starkey, Siemens, GnResound, Phonak, ma il migliore apparecchio acustico è decisivo solo per il 30% del risultato. Ma cosa determina un buon risultato di un adattamento uditivo ? Per raggiungere il miglior risultato ci vuole, come in tutte le professioni, la competenza e l’esperienza, che equivalgono a più del 50% del risultato, e anche una assistenza post-adattamento, che segua il paziente dopo Diverse volte ho sentito delle persone che si dicevano indecise se acquistare un apparecchio acustico perché avevano sentito dire che danno fastidio, che si sentono confusione o fischi o altri disturbi ancora. E’ facile dimostrare che con i nuovi apparecchi acustici questi problemi non ci sono più da tempo. Probabilmente a queste persone non è stato adattato un apparecchio acustico in modo adeguato oppure che solamente non è stato regolato bene. A volte le aspettative di chi prende un apparecchio acustico non sono realistiche o possibili da soddisfare. Ci sono problemi di udito difficili da risolvere e sordità profonde dove non si può recuperare oltre una certa percentuale di suoni. In questi casi la situazione va spiegata subito in modo che, appunto, la persone abbia coscienza delle sue possibilità di recupero reali. L’Audioprotesista ha il compito di rendere comprensibile quali sono i possibili traguardi da raggiungere e quali no. Ricordiamo un dato emerso da una indagine effettuata dall’istituto di ricerca nazionale Censis nel 2012. Quasi 9 persone su 10 con problemi di udito hanno dichiarato una migliore qualità di vita attraverso l’uso dell’apparecchio acustico. Sentire bene è vivere meglio. Campo de’ fiori 22 L’uomo è il luogo della manifestatività dell’essere I l Logos, unitario all’origine, a motivo della frantumazione dell’essere nel mondo in molti enti, si articola esso stesso in modo da poter accompagnare gli enti (che sempre sostiene e tiene nelle del Prof. sue mani), con la diaMassimo lettica. La dialettica è il Marsicola dispiegarsi del Logos unitario, il dipanarsi della sua verità nel discorso e mediante il discorso. Il dispiegarsi e il dipanarsi sono necessari a motivo della finitudine delle cose cui si riferisce. La finitudine degli enti, indica il dissolvimento dell’unità e la manifestazione dell’alterità nell’altro. In questo altro l’essere rimane unitario come fondo comune a tutti gli enti, ma nella realtà , esso stesso è scivolato al di qua, nell’altro, dandosi come molteplice. La parola vien a sostenere un discorso che deve provvedere a portare alla luce la verità . Con la verità , il discorso dialettico si posa già presso la sua sorgente. Il discorrere è lo stesso che “l’incarnarsi del pensiero”. E’ il venire al di qua per dire ciò che di qua si cerca ed è atteso. Il pensiero nuovo che si produce è un passare dell’essere che sempre si rinnova. In tal modo l’essere passa sempre e nuovamente dall’ascosità alla presenza. E’ un continuo transitare. Ma qual è il luogo dove il pensiero è concepito? Qual è l’organo o la funzione mediante la quale perviene all’idea? Non è forse esso stesso, secondo una modalità differente, già presso l’idea? Ma rispondere a queste domande, per l’economia dell’articolo, per il momento è improprio. Il giudizio che attiene al dispiegarsi del Logos al di qua mediante il discorso, abbisogna della verità . L’incontro con la verità è immissione nell’essere unitario che per la molteplicità degli enti è come tolto. Per questo si dice che è trascendente. Per il Essere / Logos unitario Essere come molteplice / Ente Essere unitario come ritorno-ricostruzione / Logos del singolo suo non essere più nella sua unitarietà . La totalità degli enti, infatti, non è ancora l’unitarietà dell’essere. Questi sono soltanto una porta d’accesso all’essere. Porta d’accesso mediante la parola, il giudizio, il discorso. Tutte queste cose sono per l’uomo possibilità di riunione con il Logos. Porta che soltanto l’uomo, mediante il verbo, può aprire. L’essere ha nell’uomo il suo luogo di manifestazione in quanto l’uomo è dotato del logos, di ciò che è l’essere nella sua unitarietà . Nell’uomo l’essere trova accesso e transito, stanza di-stanza. Ma è l’uomo il fulcro della manifestatività dell’essere. Nell’uomo e soltanto in lui può avvenire il risalimento, ovvero la ricostruzione del percorso inverso. Se, in un certo qual modo, l’esistenza stessa è modalità della manifestatività dell’essere, all’uomo attie- ne questo riconoscimento e la costruzione del percorso inverso quale suo compito: dalla molteplicità e caducità dell’ente, all’unità ed eternità dell’essere. Anzi, in quanto chiamato alla vita, l’uomo è chiamato a superare la mera esistenza in direzione di Colui che solo è l’origine di ogni cosa: la vita stessa. Il risalire all’origine è la condizione dell’andare avanti. Il non risalire verso l’origine, il non decidersi di camminare in questa direzione, significa non solo non avanzare ma errare, errabondare. Il Logos si caratterizza specialmente per la verità . E quello umano, che già da sempre si trova al di qua, per poter diventare conforme al Logos d’origine, deve incontrare quest’origine. L’incontro avviene nella verità , per mezzo della verità . Campo de’ fiori 24 Concessione parcheggio invalidi ed esonero cinture sicurezza A nalizziamo oggi il problema del “cartellino” per il parcheggio invalidi che, da ora, chiameremo semplicemente PARKING. E’ una questione, a mio avviso, d’educazione civica del Dott. Sergio che stenta ad essere Funicello accettata, parlo di tutta Italia, semplicemente per scarsa sensibilità verso chi per motivi di nascita, per sopraggiunte malattie o per infortunistica si è trovato in una posizione di svantaggio sociale per quanto alla deambulazione. Questa scarsa sensibilità si tramutava in grandi danni per i veri portatori di handicap locomotorio. Tale convinzione è stata il caposaldo della mia decisione di limitare ESCLUSIVAMENTE agli aventi diritto questo piccolo vantaggio. La convinzione che chiunque, essendo invalido, ne avesse diritto si basava su un errore degli utenti e su un pressappochismo d’alcuni medici addetti alla certificazione. Spesso ciò accadeva in buona fede, a volte per motivi d’immagine. Ne so qualcosa io di quest’ultima motivazione essendomi ritrovato ad essere odiato da cittadini che non volevano, e non vogliono, accettare la perdita di questo privilegio. Non fa nulla, sono convinto che chi agisce in buona fede capirà e rivedrà il suo giudizio, mentre degli altri non mi interessa. Una precisazione però va fatta ed è importante DOBBIAMO CAPIRE COSA S’ INTENDA PER CAPACITA’ ALLA DEAMBULAZIONE. GRAVEMENTE IMPEDITA Essa non è riferibile solo a patologie neurologiche od ortopediche o traumatologiche, ma a tutte quelle condizioni che direttamente od indirettamente inficino in maniera molto grave la stessa. CIECO CIVILE O GRAVEMENTE IPOVEDENTE MALGRADO LA CORREZIONE. Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione “ciechi civili” o da certificato medico specialistico (OCULISTA) di STRUTTURA PUBBLICA INSUFFICIENZA RENALE IN FASE TERMINALE OVVERO PER SOGGETTI IN TERAPIA EMODIALITICA Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico (CENTRO CUI IL PAZIENTE AFFERISCE PER LA DIALISI) PATOLOGIA ONCOLOGICA CHE NECESSITI DI CHEMIOTERAPIA O IN FASE PRE TERMINALE Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico con indicazione dei tempi previsti per la stessa (CENTRO CUI AFFERISCE PER LA CHEMIOTERAPIA O CERTIFICATO ONCOLOGO) PATOLOGIE PSICHIATRICHE GRAVI Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico (DSM CUI IL PAZIENTE AFFERISCE) CARDIOPATIE GRAVI III E IV CLASSE NYHA COMPRESI I TRAPIANTATI Tale condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico pubblico (CARDIOLOGO CON ECG E CLASSE NYHA SPECIFICATA E MOTIVATA) GRAVI ARTERIOPATIE ARTI INFERIORI Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico pubblico (ANGIOLOGO O SPECIALISTA CHIRURGIA VASCOLARE CON ESAME ECOCOLORDOPPLER ARTI INFERIORI) GRAVISSIMA IPOACUSIA O SORDITA’ TOTALE Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico pubblico (ORL ACCOMPAGNATO DA ESAME AUDIOMETRICO) CRISI EPILETTICHE NON TOTALMENTE CONTROLLABILI CON LA TERAPIA Questa condizione dovrà essere attestata dalla certificazione della commissione invalidi civili o da certificato medico specialistico pubblico (NEUROLOGO ACCOMPAGNATO DA ELETTROENCEFALOGRAMMA) PATOLOGIE PEDIATRICHE GRAVI PSICOFISICHE Anch’esse accompagnate da certificazione pediatrica o dello spe- cialista specifico di struttura pubblica con esami idonei attestanti QUALUNQUE ALTRA PATOLOGIA che non risultasse tra le suddette dovrà essere attestata o da certificazione di commissioni invalidi civili o Legge 104/92 o da specialisti pubblici con idonei esami correlati PAZIENTI NEUROLOGICI ED ORTO REUMA TRAUMATOLOGICI Stesse regole varranno anche in questi casi e dovranno, comunque, presentare certificato d’invalidità civile attestante le patologie o, in assenza o a richiesta del medico legale, certificazione specialistica idonea E’ ovvio che il medico legale potrà anche avocare a se la decisione PLURIPATOLOGIE Se concorrenti tra loro e capaci, nella somma., di causare una condizione di necessità saranno valutate dal medico legale. Si tenga presente che sarà segnalata la patente auto per revisione della stessa che potrà arrivare fino alla revoca (il non possesso dovrà essere autocertificato) Un piccolo accenno alla concessione esonero cinture di sicurezza. Viene concesso a: DONNE IN GRAVIDANZA Solo con gestazione a rischio segnalata da un ginecologo essendo considerata protettiva. Il ginecologo è tenuto ad insegnare come indossarle. PORTATORI PACE MAKER E DEFIBRILLATORE MASTECTOMIZZATE In base all’interessamento della mammella destra o sinistra si autorizza la “non cintura” nel caso di passeggera o, nella seconda ipotesi, se dal lato guida e, se posto posteriore, gli equivalenti. Si ricorda che è obbligatoria anche per chi siede dietro ESITI INTERVENTI CHIRURGIA TORACICA O CARDIOCHIRURGIA (STERNOTOMIZZATI ad esempio) GRAVI OBESITA’ La cintura di sicurezza è uno dei migliori metodi per salvare la vita nostra e dei nostri cari, per questo motivo troverete severità nella concessione affinché , questa volta severità significhi serenità .La presenza di air bag aumenta la necessità della cintura. Per chiarimenti [email protected] Campo de’ fiori 25 Come eravamo Turiddo Madami... questo sconosciuto ….. avvicinamento e avanzata verso il fronte Russo Come dicevo nell’articolo precedente, il materiale epistolare che ho a disposizione è notevole, pensate che Turiddo dal giorno della sua partenza scriveva una lettera o cartolina postale, ogni due o tre giorni, gioco forza ho di Alessandro Soli dovuto fare una scelta ben precisa, tralasciando il periodo che va dall’inizio del 1941, quando il suo reggimento sostava in Jugoslavia, prima dell’avvicinamento al fronte Russo, per soffermarmi su tutto il 1942, l’anno dell’avanzata verso l’obiettivo principale di quella guerra micidiale : la conquista della Russia e la conseguente C vittoria delle truppe italo-tedesche. Logicamente per motivi di spazio, non posso pubblicare le lettere in modo integrale, mi limiterò pertanto a proporvi degli stralci che sicuramente renderanno l’idea, le sensazioni e i sentimenti di questo nostro concittadino, e lo faranno finalmente conoscere per essere rivalutato attraverso quello che scriveva dal fronte. Inizio appunto con la lettera del 9.8.41 XIX (diciannovesimo anno era fascista) scritta sicuramente ai confini tra Jugoslavia e Russia e arrivata a Civita Castellana (vedi bollo originale sulla busta) esattamente il 19.8, pensate solo dieci giorni, incredibile, considerando la distanza e il tempo impiegato e soprattutto con la guerra in corso. Scrive Turiddo: Turiddo militare (secondo in piedi da dx) “ ari genitori ò ricevuto le vostre due cartoline, con la data del 29 e 30. Piacere mi fa sentire che state bene, soltanto vi resta il pensiero di me. Ma miei carissimi, io sto molto bene, la mia salute è ottima, e mamma cara cerca di farti coraggio e non pensare a me, stai tranquilla che vi farò sapere sempre mie notizie. Caro papà ci stiamo portanto verso la Russia, ma non pensare a male, che le cose vanno abbastanza bene e presto anche la Russia sarà annientata. Stai tranquilo che mi farò coraggio come ò fatto altre volte. Riguardo queste parti sono abbastanza vaste di terreno ma poco coltivate, la gente à tuttaltro modo di fare, ma verso di noi sono molto gentili. Spesso e volentieri facciamo dei grazziosi pasti. Compriamo galline e pollastri, e ce li magnamo che è una bellezza, con le uova faccio la cura de quante me ne magno. Dunque come vedete che tanto male non me la passo. Soltanto che qua quando piove fa un po freschetto, ma quando ce il sole, e molto caldo. Dunque non ò niente a lagnarmi. Come vi ripeto fatevi coraggio e non datevi pensiero, che io sto molto bene. E che presto la vittoria sarà nostra, e così sarò di nuovo tra voi. Anche oggi ho ricevuto notizie di Primetto(1), anche lui dice che sta bene, e che presto verrà in licenza. Vi prego di scrivermi sempre e fatemi sapere qualche notizia della nostra bella Italia. Fatemi sapere se Primetto si trova in licenza. Non ò altro da dirvi. Saluti alle vicine di casa. Saluti a Beatrice e Remondo, insomma a tutti, tanti bacetti a Sandra a Teresa e Arnoldo. Saluti a Primetto e Rina. Un forte abbraccio e tanti baci vostro figlio Turiddo.” (1) Primetto era il fratello, ma era militare in Italia Per la precisione Sandra è la nipotina di Turiddo, figlia di Teresa, colei che ha messo a mia disposizione questo importante materiale. Contrariamente a quanto detto all’inizio, questa lettera l’ho trascritta integralmente, copiandola così com’è , con la sua grammatica e il suo lessico, per darvi un’idea di quello che provavano i nostri militari, convinti di una celere avanzata e di una altrettanto celere vittoria. Certo era il mese di Agosto ed il povero Turiddo ancora non immaginava che avrebbe poi avuto a che fare con il (continua) Generale Inverno. Busta originale contenente la lettera sopra trascritta 26 Campo de’ fiori Sua Eccellenza Divo Zadi da Montefollonico Con lo sguardo rivolto verso le sue origini M ontefollonico, frazione del Comune di Torrita di Siena, è un Borgo sorto sulla cima di un colle a quota 580 metri, fra la Valdichiana e la Val d’Orcia. L’abitato si sviluppò fra il XII e il XIII secolo, in un primo momento con la fondazione della Pieve di San Leonardo da parte dei monaci Circestensi del vicino Monastero, quindi, come Borgo fortificato della Repubblica Senese poiché , la sua particolare posizione, ne faceva un utile avamposto contro Montepulciano alleato di Firenze. Ne 1543 si arrese all’esercito imperiale di Carlo V entrando così a far parte del dominio fiorentino dei Medici. In questo piccolo Borgo, il 15 gennaio 1931, nasce Mons Divo Zadi, nominato Vescovo il 10 marzo 1989 ed eletto alla sede di Civita Castellana dove fa il suo ingresso il 13 maggio dello stesso anno. Trascorrono velocemente 19 anni e Mons Zadi, il 16 febbraio 2008, diviene Vescovo Emerito. Non è questa la sede per ricordare le innumerevoli opere realizzate per iniziativa del nostro amato e indimenticato Vescovo che, ultimato il suo Ministero, ha deciso di far ritorno nella propria terra di origine, dove il suo cuore è sempre rimasto legato, pur mantenendo la sua saltuaria presenza a Civita Castellana. Oggi Mons Vescovo Divo Zadi, avendo più tempo a disposizione, può nuovamente passeggiare per gli stretti vicoli del Borgo nativo rivivendo i giorni della sua adolescenza, qui si ferma spesso a parlare con i suoi amati concittadini che continuano a chiamarlo semplicemente “Don Divo”. Tutto ciò rientra nella normalità delle cose, ma Mons Vescovo non è persona da H restare ferma e, come osserva il Vescovo di Montepulciano Mons Rodolfo Cetoloni, egli ha pensato bene di investire “i suoi risparmi, frutto del lavoro degli anni di lontananza da casa”, per dare corso ai lavori di restauro dell’Oratorio della Compagnia di Santa Caterina d’Alessandria di Montefollonico, “la casa di Dio, che lo ha visto bambino e giovane sacerdote, dove lo portava per mano la sua mamma”. Il 30 giugno u.s. è il giorno dell’inaugurazione del restaurato Oratorio della Compagnia di Santa Caterina d’Alessandria, una bella, intensa, toccante cerimonia, svoltasi alla presenza di molte personalità e di un gruppetto di persone in rappresentanza di Civita Castellana intervenute a seguito invito di Mons Vescovo. Non si poteva di certo mancare! Ancora grazie Eccellenza per tutto ciò che Ella ha fatto. Riccardo Consoli o letto con piacere il libro gentilmente donatomi da S.E. Reverendissima, e nel leggerlo sono tornato indietro di qualche anno. Mi sono immerso nei ricordi di un giorno speciale, a quando, con molta generosità , il Vescovo ospitò il Coro della Cattedrale di Civita Castellana nella sua Montefollonico, che ebbi occasione di apprezzare, per la prima volta, in quella circostanza. La bellezza del luogo, la pace che regnava, la poesia di quei vicoli e dei meravigliosi vasti, aerei panorami, le bellissime chiese con la loro intima sacralità … e poi il concerto del Coro in quella chiesa arrampicata su di un colle infinito da cui si scorgeva il mondo… e l’arrivo della sua amata madre, Sig.ra Armida, che non volle mancare all’evento. Non cantavo ancora nel coro e fui molto impegnato a catturare le immagini più importanti. L’eccellente cena al ristorante fu il degno epilogo. Quest’opera preziosa e rara, che lo riguarda, dimostra il profondo attaccamento per il suo amatissimo paese natio. Va doverosamente ricordato quanto S.E. abbia fatto anche per la nostra diocesi durante tutto il suo mandato. Talmente forte è il legame che lo lega ad entrambe le cittadine, l’una per avergli dato i natali, l’altra per averlo accolto con osservanza ed amore a svolgere il suo apostolato, che a tuttora si divide fra le due. Il volume intitolato La chiesa della compagnia di S. Caterina d’Alessandria a Montefollonico. Storia e restauri è stato curato da Laura Martini, con i testi della medesima e di Mariano Marziali e Gabriele Rossi. È stato editato nel 2012 dalla Società Bibliografica Toscana. Sandro Anselmi Campo de’ fiori 27 Yoga La disciplina che unisce il corpo allo Spirito Respirazione yogica La pratica dello yoga consente di ottenere benefici sul piano fisico, mentale e spirituale, ma soprattutto costituisce una via di ricerca dell’UOMO INTERIORE. Oltre alle pratiche fisiche, descritte con qualche esempio nei numeri precedenti, una delle pratiche più importanti e spesso sottovalutate è la respirazione yogica. Ecco come ne descrive i vantaggi Swami Sivananda, grande Yogi orientale: «Con la respirazione yogica il corpo diventa forte e sano; il grasso superfluo scompare, il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano, un fascino particolare emana da tutta la persona. La digestione si svolge con facilità . Il corpo si purifica interamente e la mente diviene calma, obbediente. La pratica costante apporta felicità e pace.» La respirazione completa consiste in tre fasi successive legate da un unico e armonico atto e costituisce la respirazione ideale: - respirazione addominale o diaframmatica; - respirazione toracica o media; - respirazione clavicolare o alta. La tecnica Per eseguire la respirazione completa, questa deve essere calma e profonda e non deve essere praticata a scatti o forzatamente. L’inspirazione yogica completa unisce i tre modi di inspirare e li integra in un unico movimento ampio e ritmico. Il diaframma nell’ispirazione si abbassa verso gli organi addominali, dopodiché si effettua una breve ritenzione a polmoni pieni. Segue l’espirazione completa e quindi una breve ritenzione a polmoni vuoti. Questo ritmo respiratorio, effettuato senza forzature, non comporta alcun rischio e non ha controindicazioni, salvo casi di gravi disturbi patologici. Effetti benefici della respirazione yogica. Il diaframma è un muscolo potente e nella sua contrazione ritmica procura un eccezionale massaggio agli organi interni, quali cuore, stomaco, intestino. Correggendo la respirazione abituale otteniamo una rivitalizzazione dell’organismo nei confronti della fatica fisica e della depressione mentale. Una persona che respira in fretta è agitata mentalmente, di conseguenza respirare correttamente comporta calma e serenità mentale, con enormi riflessi positivi sui problemi della vita quotidiana. Vi invitiamo vivamente a porla in pratica in qualsiasi momento della giornata e per la prima volta ci si accorgerà di quali energie enormi aspettano di essere rivelate in noi. ANCHE CAMPO DE’ FIORI E’ SU FACEBOOK!!! RICHIEDETE LA NOSTRA AMICIZIA E SARETE AGGIORNATI SU TUTTE LE NOVITA’ DELLA RIVISTA CHE AMATE DI PIU’! Anche tramite il nostro sito www.campodefiori.biz Campo de’ fiori 28 Associazione Artistica Ivna MARIA RITA INNOCENTI ALLA RICERCA DELLA LUCE CON AMORE E PASSIONE NEGLI OCCHI DI SAN FRANCESCO Il giorno 04 ottobre 2012 presso la Chiesa di San Sebastiano della cittadina di Vignanello in provincia di Viterbo, il Consigliere dell’Associazione Artistica IVNA, Maria Rita Innocenti è presente nella della Prof.ssa Maria Cristina Santa Messa dedicata a San Francesco d’Assisi. Bigarelli Un Rito religioso semplice e sentito, parole che ispirano all’umiltà e alla pace quelle proclamate dal Parroco Don Giuseppe Aquilanti, il quale, con garbo e delicatezza dovute al caso, ringrazia l’Artista Maria Rita Innocenti per aver anche questa volta messo a servizio della Comunità il talento del quale è dotata, restaurando la statua di San Francesco d’Assisi, da tempo mal ridotta. Maria Rita Innocenti è nota per i suoi mirabili interventi di “rinnovamento” su numerose oggettistiche e anche su opere sacre del locale “patrimonio” parrocchiale: già tre anni fa si era cimentata con risultato ammirevole nel restauro della statua di San Antonio Abate accompagnata in processione con amore e fede dal popolo di Dio di Vignanello. L’abilità e la competenza di restaurare oggetti, statue, monili, attrezzi antichi e mal ridotti, riportandoli allo splendore originale rappresentano, questa volta, l’occasione per Maria Rita di riportare all’ antica luminosità e al rinnovamento la Statua di San Francesco. Guardandola possiamo essere rapiti dagli occhi del Santo che sembrano irradiare una luce tale da renderli impressionanti ed espressivi con il loro guardare in alto, verso infiniti orizzonti, oltre il terreno e l’immanente. La tecnica utilizzata è sicuramente efficace, come efficaci e rinnovatrici sono le mani dell’artista guidate dalla testa e dal cuore. Un concetto questo che ci riporta a una frase attribuita da alcune fonti allo stesso San Francesco, da altre fonti a Michelangelo e da altre ancora a San Tommaso: “Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e con la mente è un artigiano, chi lavora con le mani, con la mente e con il cuore è un artista”. Qualunque sia l’origine e la paternità di questa citazione, possiamo considerarla ottima per encomiare il lavoro manuale di tante persone che lavorano con l’anima e per chi, come Maria Rita Innocenti, mette il cuore oltre che i talenti a lei donati … per chi come lei, con umiltà , semplicità , capacità e passione, sa trasformare un oggetto grezzo e imbruttito dall’incuria del tempo, in opera dignitosa e lucente. Campo de’ fiori 29 Che somaro! Le eccezioni che confermano la regola Che somaro! Lo diciamo di chi va male a scuola. A parte che mi pare ingiusta l’accezione negativa al nome di un animale utilissimo, intelligente, magari sì, un po’ testarPaolo Balzamo do, ma fedele e forte mallevadore di fatiche dei nostri nonni contadini e soldati (somaro, ossia “portatore di soma, di carico”). Noto che ancor peggio è andata al figliastro più grande e forte, il mulo, disprezzato bastardo (portatore di basto, di carico pesante, e poi proprio per indicare il mulo, figlio illegittimo). Ma ciò che proprio non capisco è la prima accezione: chi non studia, chi va male a scuola è un somaro. Qualche fatto storico. Primi anni ‘60. Un ragazzo in America viene espulso dal college perché bocciato all’esame di filosofia. Si vendica impersonando il più famoso archeologo dello schermo, Indiana Jones. Era Harrison Ford. Primi del ‘900 Il Politecnico federale di Zurigo boccia all’esame di ammissione un giovane che poi viene assunto come impiegato all’ufficio brevetti. È Albert Einstein. I suoi professori lo bocciano più volte definendolo ”scaldabanchi”. Diventa non solo insegnante di letteratura francese nei licei parigini, ma anche uno degli scrittori di maggior successo di fine secolo: Daniel Pennac. Metà ‘800, nell’Ohio (Stati Uniti) un dodicenne viene espulso dalle scuole medie perché assolutamente non in grado di capire la matematica ed incapace di concentrarsi. Per ripicca batterà il record di brevetti scientifici attribuiti ad una perso- Campionessa di salto in alto e salto in lungo ai Littoriali del ‘42, era definita “deboluccia in matematica” (e venne più volte rimandata) la nostra meravigliosa astrofisica Margherita Hack. Diventa perito elettrotecnico solo a 22 anni (anziché a 18) a causa di tre bocciature. Diventerà presidente della Camera; è Fausto Bertinotti. Nel 2005 l’Università di Foggia conferisce la laurea Honoris causa a Renzo Arbore. Cinquant’anni prima lo stesso Arbore aveva cominciato a suonare perché il severo padre gli aveva tagliato i viveri dopo la solenne bocciatura in terzo liceo, sempre a Foggia! na singola: 1.086! Era Thomas Edison (lampadina, fonografo, cinema, auto elettriche, ecc.) ...menomale che queste cose succedono solo all’estero, in Italia proprio no! Primi anni ‘50, alla Bocconi, esame di “Economia 1”. Un professore boccia un esaminato dicendo “Lei non ha nemmeno idea di cosa sia l’economia!”. L’esaminato aveva un doppio cognome, si chiamava Padoa Schioppa e forse dell’economia non aveva idea, ma ne diventò ministro (e dei migliori!) Scarsa lungimiranza dei docenti? Semplice “ravvedimento” dei ragazzi temporaneamente sbandati? Inadeguatezza dei programmi scolastici e della scuola in generale? O inevitabile legge di natura? Forse l’insieme di tutto questo, ma ne parleremo sul prossimo numero e vedremo come collegare gli ambasciatori Aztechi e l’evoluzione della vita. Hasta la vista Fine ‘800, uno studente viene espulso per scarsi risultati dalla Facoltà di lettere dell’Università La Sapienza di Roma e continua gli studi a Bonn. Più tardi riceverà il Nobel per la letteratura. Era Luigi Pirandello. Al liceo viene bocciato il futuro presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Deve ripetere la terza media un ragazzino che preferisce il pallone (e la Roma) al latino e al greco: diventerà il senatore a vita Giulio Andreotti. P.s. Se qualche studente svogliato legge queste brevi note, non ne tragga consolazione: è statisticamente dimostrato che la percentuale di retribuzione da adulti è proporzionale al grado di istruzione percorsa! Le eccezioni sono, appunto, eccezioni! 30 Campo de’ fiori Le trasformazioni di Civita Castellana I l primo nome di Civita Castellana fu Castellum, poi Massa Castellania, che ebbe un ruolo strategico per la difesa del nascente Stato Pontificio, ed in fine Civitas Castellana come risuldi Francesca ta da un atto del monaPelinga stero di Farfa che risale al 994. Nel 998 ottenne ufficialmente il nome di Civitas Castellana. Fu verso il Millecento che la città si cominciò a popolare intorno a Porta Lanciana, porta che immetteva alla Madonna delle Piagge. Venne costruito il Duomo e da lì partiva l’asse viario. Poi vi era piazza Quintana, che era molto piu grande di oggi; il nome deriva forse dalla giostra di cavalli che vi si teneva. Piazza San Clemente, dall’ ononima chiesa, era probabilmente sede del mercato. In Via Panico vi erano silos scavati nel tufo per conservare granaglie, soprattutto grano. In Via di Corte vi erano gli uffici pubblici. A Via della Tribuna vi si annunciavano i bandi e le ordinanze. Via delle Palme era forse sede di una corporazione che forniva le palme durante la pasqua. Via del Vinciolino deve il nome all’omonima chiesa soppressa nei primi del Novecento. In Via Corsica vi erano, con probabilità, gli alloggi dei gendarmi Corsi. A Via del Tiratò si tiravano le corde e si stendevano i panni. Durante il Milletrecento si incominciò a sviluppare anche piazza Prato (oggi piazza Matteotti) che da zona agricola, dove si sgranavano i cereali e si tenevano le fiere, divenne il luogo di maggiore concentrazione di botteghe artigianali, con arcate tutte intorno, ancora visibili in alcuni negozi. Verso la fine del Millequattrocento venne costruito il Forte Sangallo e cambiò di nuovo l’asse viario che partiva dalla rocca e comprendeva anche piazza di Massa, chiamata cosi perché vi si adunavano i cittadini. Nacquero nel Tardo Medioevo le case torri, costruzioni ad un unico ambiente, di pianta circolare o poligonale, sviluppate esclu- sivamente in altezza, scarsamente illuminate nelle parti inferiori e medie, traforate alla sommità da aperture. quelle che ancora possiamo vedere sono in Via Panico, Via di Corte, Via Garibaldi, Piazza San Clemente, Piazza San Gregorio, Piazza Matteotti, Via del Borguccio, angolo Porta Rupe. Nella prima metà del 1500 venne costruito su volere di papa Leone X il Municipio e, nel 1565, venne redatto lo Statuto Comunale, che si occupava dell’ordinamento civico di Civita, il quale era composto da sei libri: la Tavola degli Offici,la Tavola dei Civili, la Tavola dei Malefici, la Tavola del Danno Dato, la Tavola degli Extraordinari e le Riformanze. Uno dei compiti dello Statuto era quello di tutelare i prodotti locali e le varie categorie di lavoratori riuniti in Corporazioni, istituzione nata nel secolo XI. I membri che ne facevano parte esercitavano la stessa professione e si impegnavano all’assistenza reciproca e alla difesa degli interessi comuni. Aveva un carattere giuridico riconosciuto, ci si iscriveva e si pagava una quota sociale. Dalla Tavola degli Offici abbiamo anche l’ordine di sfilata durante le processioni, nell’ordine: i calcaroli, i molinari, i vascellari, i pizzicaroli, i tavernari, gli ostieri, i barbieri, i muratori, i sartori, i porcari, i macellari, i carpentieri, i fabbri, i calzolari, i boattieri, gli speziali, i mercanti. Le cariche pubbliche erano: Consiglio Generale composto da 38 membri e dal consiglio Segreto di 12 membri. I consiglieri venivano eletti direttamente dal popolo. Anche il Podestà, prima di assumere la carica, prestava giuramento sulle scale della chiesa di San Francesco con una solenne cerimonia. All’alba del giorno del giuramento l’artiglieria del Forte salutava il nuovo eletto, mentre nel Municipio, al momento dell’insediamento, veniva suonata la campana allo squillo delle trombe. Il Podestà era a capo della giustizia e, con lui, venivano eletti, sempre dal Consiglio Generale, altri funzionari: il Cancelliere (segretario), che dirigeva la segreteria comunale; il Camerlengo (tesoriere), che riscuoteva dazi, pedaggi e gabelle e durava in carica tre mesi così da non poter essere corrotto. Provvedeva anche alla pulizia di Piazza Prato almeno una volta nei mesi di maggio, giugno, luglio ed agosto e, per il resto dell’anno, ci pensava la pioggia. Il Massaro (economo) sopraintendeva alle spese e teneva in consegna le bolle. I Viali (periti) sorvegliavano le strade e le opere edilizie e stimavano i danni. I Giurati erano un corpo armato di 20 persone e accompagnavano il Podestà durante alcuni mesi dell’anno per la verifica dei confini territoriali. I Pacieri erano due incaricati di concludere pacificamente le vertenze fra cittadini. I Portari erano tre e conservavano le chiavi di Civita. Il Pesatore della farina controllava il peso del grano che veniva consegnato ai molinari. Il Capitano delle Fiere, con dieci uomini, doveva mantenere l’ordine durante le fiere. Lo Statuto Comunale riporta anche i nomi di quattro rioni divisi in contrade: Rione di Prato, che comprendeva l’attuale Piazza Matteotti e vicinanze; Rione di Mezzo, che comprendeva Piazza San Clemente, Piazza Quintana e le vie vicine; Rione di Massa che includeva la zona circostante il Forte; Borgo Alessandrino, a sud di Civita, fatto edificare da papa Alessandro VI e distrutto dai Lanzichenecchi. Nel 1527, fu costruito il palazzo Petroni-Andosilla (palazzo Trocchi), attribuito ad Antonio Sangallo il giovane. Porta Falisca sotto l’ospedale era l’ingresso principale per entrare a Civita; Porta Lanciana conduceva alla Madonna delle Piaggie e verso Nepi; Porta Postereula, una delle piu antiche, portava nella valle dei mulini. Sempre dallo Statuto Comunale, nel Libro dei Malefici riguardante i delitti di sangue, si legge che gli assassini venivano bruciati vivi sopra una continua... grossa pietra a piazza Prato. Campo de’ fiori 31 Trucco depoca Trend degli ultimi sessantanni... Make-up,outfit,acconciatura,manicure,figura della donna di Ilaria Palanga Anni’60. Le donne durante il boom economico Figura della donna: Periodo massimo dell’espressione di una società consumistica, gli elettrodomestici entrano a far parte della vita di tutti i giorni, come anche la fotografia a colori comincia ad essere diffusa. L’epoca di un immagine nuova e nuovi canoni: non più donna giunonica, prorompente, né glamour; le donne non vogliono più assomigliare alle madri: i capelli vengono sciolti e le gonne si accorciano per mettere in mostra le gambe. Le dive non sono più solo le attrici, ma anche le modelle, difatti vige il canone eccessivo di “magrezza”. Nascono le prime manifestazioni femministe. Epoca dei “Mods” (il termine mod, abbreviativo di modernism , fa riferimento alla cultura giovanile che si sviluppò a Londra e nel regno Unito in quegli anni). Le ragazze “Ye Ye”, che ballavano il twist e spendevano i soldi in vestiti e belletti, avevano come punto di riferimento Biba, famoso negozio di abbigliamento londinese di quel periodo. I Surfers, i surfisti, punti di riferimento i Beach Boys.La musica ascoltata era quella dei Rolling Stones, Beatles, Pink Floyd, capiscuola di tutta la musica rock a venire. Nel ‘68 iniziano le manifestazioni studentesche e si diffonde il movimento degli “Hippy”. Nel ‘59 nasce la prima Barbie. Out fit: I primi Mods non usavano riunirsi in gruppi, né seguire uno stile ben preciso, ma si può comunque ritrovare un look comune negli abiti sartoriali: giacche strette a tre o quattro bottoni, e pantaloni stretti e affusolati che non terminavano mai a più di due centimetri dalla scarpa. Sulla base dell’attrazione per lo stile italiano prese piede l’utilizzo di scooter come la Vespa e la Lambretta come mezzo di trasporto; per proteggere gli abiti sartoriali durante gli spostamenti in motorino, i Mods iniziarono allora ad indossare i giacconi Parka, già comuni tra gli scooter boy. Mary Quant e la sua minigonna, creata per le giovanissime, ma successivamente apprezzata anche dalle donne più mature, stravolge la moda femminile. Lo stilista Pierre Cardin con le tute spaziali: in lattice, lurex ecc.; nonché stilista preferito dai Beatles. Per i tessuti ci si ispira ai quadri d’arte con l’uso di eccessivo colore. Fantasie dei tessuti optical. Il taglio degli abiti ignora totalmente il punto vita con la forma a trapezio. Emilio Pucci, uno stilista italiano brevetta l’Emilio Form un tessuto elastico a metà tra Jersey e la seta. Paco Rabanne utilizza pinze, chiodi, metallo,ecc. Vanno di moda gli stivali e la zeppa. DIVE/ ICONE: La modella inglese Twiggy Lawson, (all’anagrafe Lesley Hornby), tipica per la sua eccessiva magrezza, inoltre prima tra tutte che si disegnava le ciglia inferiori. Jacklyn Kennedy (Jacqueline Lee Bouvier, detta Jackie Kennedy) coniugata in prime nozze con John Fitzgerald Kennedy, vedova, sposò poi l’armatore greco Aristotele Onassis. Grazie alla sua grazia, cultura ed eleganza, è rimasta un idolo per le generazioni successive. Brigitte Bardot (Brigitte Anne Marie Bardot, anche conosciuta come B.B.) un’attrice modella e cantante francese considerata un’icona sexy. Barbara Straisard (nome d’arJacklyn te di Barbara Joan Streisand) cantante, attrice, compositrice e regista nonché produttrice cinematografica statunitense. Kennedy Natalie Wood (nome d’arte di Natal’ja Nikolaevna Zacharenko) attrice statunitesne. Rita Pavone, cantante e attrice italiana, naturata svizzera, fu soprannominata Pel di carota per via del colore rosso della sua capigliatura. Caterina Caselli cantante, produttrice discografica, attrice e conduttrice televisiva italiana,conosciuta anche come Casco d’oro per la particolare acconciatura che la distingueva nel periodo di maggior successo. Barbara Bouchet, pseudonimo di Barbara Gutscher,attrice cinematografica tedesca naturalizzata italiana, diventata famosa in Italia nel periodo d’oro della commedia sexy all’italiana. Edwige Fenech, un’attrice, produttrice cinematografica, conduttrice televisiva francese naturalizzata italiana. Mina (nome d’arte di Mina Anna Mazzini) considerata una delle piu grandi cantanti italiane di tutti i tempi naturalizzata svizzera, è nota per Brigitte le qualità della sua voce che si possono definire di soprano drammatico d’agilità , pur non avendo l’impostazione accademica Bardot del soprano classico. Patty Pravo (nome d’arte di Nicoletta Strambelli ) è una cantante italiana, conosciuta anche con il soprannome “La ragazza del Piper”. Raffaella Carrà (nome d’arte di Raffaella Pelloni) è una conduttrice televisiva, show girl, attrice, cantante, ballerina e autrice italiana, famosa anche all’estero soprattutto in Spagna e America Latina. Ancora.... Liz Taylor (nome d’arte di Elizabeth Rosemond Taylor) è stata un’attrice inglese considerata l’ultima grande diva dell’era d’oro di Hollywood per le sue doti recitative e la singolare avvenenza. Sofia Loren (nome d’arte di Sofia Villani Scicolone ) attrice italiana riconosciuta universalmente come una delle più celebri attrici della storia del cinema italiano e mondiale. E si anche... Orietta Berti (nome d’arte di Orietta Galimberti) cantante italiana, particolarmente amata dal grande pubblico soprannomiMina nata “la marmotta di Cavriago” Copia il look (trucco, acconciatura, manicure) L’incarnato è naturale, le sopracciglia indefinite, piuttosto annullate e sottili, a volte depilate completamente come Mina, che passavano in secondo piano rispetto agli occhi. Gli occhi sono valorizzati e ingranditi da lunghissime ciglia finte dette “a ragno”, usate anche per la rima inferiore dell’occhio, e spessi tratti di matita o khol. Fanno la loro prima apparizione l’ombretto e la matita bianchi per occhi, con la palpebra mobile chiara e opaca con l’inclinazione leggermente cadente. Tanto uso di eye liner che finiva con la ciglia al lato. Anche la piega della palpebra a volte era più in alto o veniva allungata, eyeliner finiva con la prima ciglia al lato e ci si discostava parecchio dall’angolo esterno naturale (es. Sofia Loren). Uso feroce di ciglia finte e a volte ci si disegnavano addirittura i peletti delle ciglia inferiori un esempio ne è Twiggy. La bocca era annullata con colori chiari e iridescenti: pastello rosati, albicocca e solo un po’ di gloss, l’attenzione era puntata tutta sugli occhi. I blush o fard venivano sfumati fino ai capelli. Il taglio dei capelli più popolare era il carrè con i capelli lisci e morbidi o con caschetti e cotonature es. Caterina Caselli ( inventato dal parrucchiere ebreo-inglese Vidal Sassoon, recentemente scomparso). Sono gli anni della french manicure (la lunetta bianca smaltata che evidenzia la parte libera dell’unghia) che conosciamo tutti molto bene dato il boom del momento degli anni da poco passati, molte di voi probabilmente credevano che fosse una novità ma è proprio vero che le mode ritornano! Campo de’ fiori 32 Campagna pubblicitaria sul ponte di Civita di Bagnoregio Cucinelli, come Papa Ratzinger, rapito da San Bonaventura? F a piacere il consta“I profitti del mio lavoro – dice – li divido tare come un in quattro parti: la prima resta all’impresa, imprenditore così la seconda va alla mia famiglia, la terza amante dell’arte, della alle persone che lavorano con me, la quarfilosofia e della bellezza ta è destinata ad abbellire il mondo, sia in generale, abbia scelaiutando chi è in difficoltà , sia edificando to Civita di Bagnoregio una chiesa o un teatro”. E ancora si scopre che Cucinelli paga i suoi per la sua campagna dipendenti il venti percento in più rispetto pubblicitaria. Stiamo di Secondiano alle tariffe sindacali del settore e che lui parlando di Brunello Zeroli conosce personalmente tutti i settecentoCucinelli, definito dal cinquanta suoi collaboratori. Financial Times, “il re Riguardo alla politica non se ne cura e a del cashmere”, un imprenditore umbro di azienda e per la sua vita. tale proposito cita Socrate quando dice : Castel Rigone, presso Perugia, che per le I giornalisti sono soliti citare, parlando di “Ho conosciuto un poeta. Si è messo in sue capacità manageriali, ma anche per le Brunello Cucinelli, filosofi e pensatori politica e ha rovinato la sue doti di cultura, si è anche perché nella sua dimora vengono poesia e la politica”. visto conferire, nel 2010, Cucinelli paga i notate sculture ispirate ai miti antichi e Però è bello quando, pardall’ateneo della sua suoi dipendenti il moderni (Pericle, Costantino, Adriano, lando della sua giovinezcittà , una laurea honoris Marco Aurelio, Kant… perfino il presidente venti percento in za, la ricorda come “oziocausa in filosofia ed etica Obama), ma io sarei davvero curioso di sa e vissuta quasi interadelle relazioni. più rispetto alle chiedergli se alla base della scelta di Civita Vi dicevamo, dunque, tariffe sindacali del mente al bar” che è stato di Bagnoregio per la sua campagna publa sua grande scuola di che per presentare la blicitaria (Cucinelli non fa mai le cose così settore vita. propria collezione di per caso), ci sia un po’ del pensiero mistiAl bar, si sa, si parla di cashmere uomo-donna, co di San Bonaventura. donne, di sport, di politica, ma anche di per la stagione autunno-inverno, il dottor Una domanda che, prima o poi, qualche religione e perfino di teologia. Cucinelli ha scelto la patria di San giornalista, magari un po’ più acuto e speBonaventura come immagine di fondo. Tutte cose che sono poi servite per la sua culativo, gli dovrà pur fare… Una scelta davvero importante per tutto l’Alto Lazio, se solo pensiamo che nelle Dal papà operaio all’exploit in Borsa precedenti stagioni le indossatrici e gli 1953 Brunello Cucinelli nasce il 3 settembre in una famiglia contadina di Castel Rigone, in proindossatori venivano immortalati nientedivincia di Perugia. meno che davanti al Teatro Greco di 1968 il padre trova lavoro come operaio a Perugia e si trasferisce con moglie e figli. Brunello freTaormina! quenta l’istituto per geometri e poi la facoltà di Ingegneria, che lascia dopo un solo esame. Ma chi è Brunello Cucinelli? 1978 Ha l’intuizione di tingere con colori vivaci il cashmere e comincia a produrlo artigianalmente Si può rilevarlo dalla sua scheda biografiin un laboratorio di pochi metri quadri. ca nel riquadro al lato, ma la vera sorpre1982 Dopo un lungo fidanzamento, sposa Federica Brenda dalla quale avrà le figlie Camilla e sa la si coglie nel leggere le sue risposte Carolina, che oggi hanno 29 e 21 anni e lavorano in azienda. agli inviati dell’Espresso e del Corriere 1985 Acquista il castello del piccolo borgo trecentesco di Solomeo, paese natale della moglie, che trasforma nella nuova sede dell’azienda. Nel corso degli anni acquista e restaura la maggior parte della Sera, che lo ascoltano devotamente, delle case esistenti e vi aggiunge la costruzione di quello che chiama “Foro delle Arti” composto di nel vasto salone della sua casa di un teatro, un anfiteatro, un’accademia e una biblioteca. Solomeo: un vero castello che si sviluppa 1986-2009 Il suo marchio si afferma progressivamente nel settore del lusso fino a diventarne uno su tre piani con grandi terrazze e con pile dei più prestigiosi al mondo. Conquista i mercati esteri che assorbono via via la maggior parte della di libri che occupano le parti più incredibiproduzione. li dei vari locali; nell’ingresso, ad esempio, 2010 Riceve dall’Università di Perugia la Laurea Honoris causa in Filosofia ed Etica delle relazioni. c’è l’enciclopedia Treccani a dare il benve2012 Quota l’azienda in Borsa con un successo clamoroso e un rialzo del 50 per cento in poche nuto! Ma la cosa che più stupisce di queore. Oggi la Brunello Cucinelli Spa dà lavoro a 750 persone, ha 70 negozi monomarca e in franchising diffusi in tutto il mondo. Nei primi sei mesi dell’anno ha fatturato 140milioni di euro. sto capitalista venuto dal nulla, è la filosoFonte l’ Espresso fia che guida il suo impegno professionale. Campo de’ fiori 33 CARBOGNANO - OCCUPAZIONE TEDESCA. ANNO 1944 Geltrude Ceccarelli, una donna coraggiosa Premessa: l’episodio di seguito descritto, è realmente accaduto a Carbognano, durante la seconda guerra mondiale; esso è stato anche citato dal giornalista scrittore Frandi Arnaldo Ricci co Giustolisi, nel suo [email protected] libro “L’armadio della vergogna “, insieme ad altri episodi di violenza avvenuti durante l’occupazione tedesca fra il settembre 1943 e l’aprile 1945. Prima di scrivere questa vicenda, voglio ringraziare mia Zia Maria Allegrini nonché il sig. Eraldo Biondini di Fabrica di Roma; loro mi hanno gentilmente fornito preziose informazioni nonché foto per la ricostruzione storica dell’avvenimento. Per quanto mi riguarda, l’episodio in oggetto è stato sempre da me conosciuto, molto prima che venisse pubblicato sul libro di Giustolisi; ne è stata una protagonista mia zia Maria Allegrini; lei ancora oggi, lo ricorda e lo narra con estrema lucidità . Durante l’occupazione tedesca, Carbognano è stato un comune molto presidiato, dato che in zona era ubicato un importante comando della Luftwaffe (Aeronautica militare germanica). Qualche anziano del posto afferma che erano presenti più soldati tedeschi che popolazione! ebbene, in questo contesto è avvenuto l’episodio che segue: Carbognano, ore 19.00 del 07 giugno 1944: Un bel giovane di venti anni si sta recando verso un fontanile dove sorge fresca acqua potabile in località chiamata “ tenuta Morciano”. Il suo nome è Italo Biondini, figlio di Giovanni e di Giulia Poloni. Il giovane è nato a Monte Cassiano in provincia di Macerata il 5 luglio 1924 ed è componente di una famiglia marchigiana trasferita a Carbognano negli anni tra la prima e la seconda guerra mondiale. Erano gli anni dove molte famiglie marchigiane emigravano nel Lazio. Mentre Italo cammina canticchiando verso la sorgente che non è lontano dalla sua casa, sopraggiunge una giovane ragazza di nome Adelina Rossi ( Italo la conosce bene); insieme si incamminano per prendere dell’acqua che sarebbe servita per la cena. La sorgente era utilizzata da tutto il vicinato per attingere acqua fresca. Mentre i due giovani camminano chiacchierando, sopraggiungono alcuni soldati tedeschi armati fino ai denti che fermano i due ragazzi con modi bruschi; poco dopo iniziano a fare pesanti apprezzamenti verso la ragazza e la prendono per un braccio; Italo intuisce che vogliono farle violenza e reagisce con estrema energia avventandosi come una furia contro i soldati che molto probabilmente erano ubriachi; ne segue una violenta colluttazione nella quale Italo viene si sopraffatto ma la sua reazione, consente alla ragazza di divincolarsi e di scappare dietro incitazione dello stesso. Adelina scappa attraverso alcuni noccioleti sparendo alla vista dei soldati; poco lontano sorge il casale di Geltrude Ceccarelli vedova Allegrini, conosciuta a Carbognano con l’appellati- Italo Biondini, classe 1924 vo di “Tuta”. La signora foto del sig. Eraldo Biondini. Tuta è intenta a fare alcuni Geltrude Ceccarelli, classe lavori nel cortile insieme 1892 - foto della sig.ra Annarita Marinozzi. alle due figlie Maria e o inglesi; venivano chiamati tutti americaCandida; Maria di 22 anni e Candida di 18. ni). La mamma del giovane ucciso, appena Ovviamente Adelina era conosciuta molto vede la Jeep americana si posiziona davanbene da Tuta e da tutta la sua famiglia; la ti al mezzo e lo costringe a fermarsi; ragazza sopraggiunge di corsa e con respiabbracciando il cofano del motore esclama ro affannato, racconta l’accaduto a Tuta, “…..perchè non siete arrivati prima!!!...”; aggiungendo che Italo è in mano ai tedeun sottufficiale scende dal mezzo (probabilschi e mentre lei fuggiva sentiva dei colpi di mente non capisce assolutamente l’esclaarma da fuoco. Tuta, capisce immediatamazione della donna) e gli porge una tavomente la situazione e consiglia ad Adelina letta di cioccolato dicendo “…..do you like a di non andare a casa ma di fermarsi da chocolate?...” (“……gradisce un cioccolaloro; con estrema decisione, velocità e to?.....”). coraggio, prende poi per un braccio la ragazza e la porta dentro ad una grotta dieMaria Allegrini - durante la guerra sposò tro al suo casale (presumo che questa grotmio zio materno Mario Marinozzi ed andò ta sia ancora lì). L’entrata della grotta è ben ad abitare a Civita Castellana, dove ancora celata dietro folti cespugli e non è visibile a attualmente vive, avedno raggiunto la consinessuno, eccetto per quelli che la conoscoderevole età di 91 anni, amorevolmente no. Dopo pochi secondi che ha nascosto accudita dalle due sue figlie Annarita e Adelina, Tuta, pensa che era meglio fare la Carla. stessa cosa per le due sue figlie: Maria e Candida Allegrini - è anche lei ancora in Candida; non esita minimamente e con vita ed ha raggiunto l’età di 87 anni ; attualvoce bassa ma tono imperioso, dice alle mente vive a Carbognano con la figlia. due figlie “……sbrigatevi…….andate anche Geltrute Ceccarelli – mamma di Maria e voi in grotta!...... Candida, ha vissuto sempre a Carbognano Nè Tuta nè nessun altro abitante di dove è morta il 09 dicembre 1960 all’età di Carbognano, in quel momento, è al corren68 anni. La sua figura, come quella di Italo, te che il giorno dopo sarebbero andati via i non sia dimenticata dalle generazioni future. tedeschi e sarebbero arrivati gli americani! In quella vicenda potevano lavarsene le Ore 09.00 dell’8 giugno 1944: Il sig. mani come Ponzio Pilato……ma non lo feceGiovanni Biondini, papà di Italo è alla ricerro! ca del figlio fin dalle ore 02.00 di notte; egli Eraldo Biondini – nel 1944 non era ancoè preoccupatissimo, non vedendolo rientrara nato; attualmente ha 64 anni ed è nipote re come di consueto. Purtroppo lo trova con della vittima Italo Biondini; il suo papà era la faccia rivolta a terra, sul ciglio della strafratello di Italo; attualmente Eraldo vive a da Carbognano – Roma, in località Fabrica di Roma con la sua mamma. Capannelle; successivamente fu costatato Adelina Rossi – dalle mie ricerche risulta che Italo Biondini fu ucciso con due colpi di si sia trasferita da Carbognano in altra locapistola alla nuca; aveva vent’anni! Nel prelità , subito dopo la guerra; non sono in ciso istante che viene ritrovato il cadavere grado di affermare se Adelina attualmente di Italo, Adelina è ancora nascosta nella sia ancora in vita e dove eventualmente Grotta insieme alle figlie di Tuta. abita; posso invece dire che se fosse ancora Ore 10.00 dell’8 giugno 1944: Il primo viva, avrebbe un’età molto vicina ai 90 anni! carro armato alleato entra in Carbognano, La sorella di Italo, Maria Biondini sucseguito da una Jeep con 3 soldati a bordo cessivamente si sposò e dette il nome di (mia zia dice che erano americani ma dalla Italo al suo primogenito; il destino volle che mia ricerca mi risultano Canadesi, a quei anche questo ragazzo morì a vent’anni tempi la popolazione non distingueva fra come lo zio, in seguito ad un grave incidente stradale! canadesi, americani, sudafricani, australiani 34 Campo de’ fiori “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA MARCH STORY di Kim Hyang-Min e Yiang Kyung-Il edito da Panini Comics – 4 volumi, in corso M isterioso e coinvolgente. XVIII secolo, Europa orientale. Il Male ha trovato un modo subdolo per insinuarsi negli uomini, annidandosi in oggetti di raffinata bellezza: uno specchio dorato, una collana di perle, un candelabro d’argento possono solleticare l’avidità delle persone fino a far perdere loro il senno. In pochi conoscono i segreti di questa diabolica malia e l’ultima speranza di salvezza ricade su un’anima dannata. (trama ripresa dal sito dell’editore). Quest’opera racchiude in sé un senso di malinconia agghiacciante perché abbinata a tinte gotiche che rendono il tutto fosco e cupo, toccando lati reali dell’introspezione umana. A prima vista può sembrare un fumetto già visto che sfrutta il successo di altre di opere di genere sovrannaturale-gotico-vampiresco, ma non è Daniele Vessella così ; March Story è dotato di una trama originale, matura e ricca di colpi di scena, dovuti soprattutto ai risvolti amorosi e ai siparietti comici che spezzano quell’atmosfera oscura che caratterizza tutto il fumetto. Pagina dopo pagina, le tenebre sembrano avvolgerti grazie anche ad un disegno superbo che si abbina perfettamente alla storia. Un gioiellino che non può mancare agli amanti del genere. Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ Campo de’ fiori è la rivista che entra ogni mese in tutte le case e perciò è la migliore vetrina pubblicitaria! PRENOTATE IL VOSTRO SPAZIO PUBBLICITARIO PER IL NUMERO DI DICEMBRE. POTRETE AUGURARE BUON NATALE AI VOSTRI CLIENTI DALLE PAGINE DELLA RIVISTA PIU’ LETTA ED AMATA! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori 35 Langolo del Collezionista C on questo nuovo incontro cominceremo un viaggio attraverso il mondo del collezionismo. Capita sempre più frequentemente, infatti, di imbattersi in mercadi Letizia Chilelli tini o in veri e propri negozi di antiquariato dove è possibile fare ottimi affari, soprattutto se si è sempre alla ricerca di oggetti che completano una collezione o se è proprio da quell’oggetto che la nostra raccolta prenderà il via. Prima però di parlare delle vere e proprie collezioni, credo sia giusto partire dall’evoluzione storica del collezionismo: dai reperti archeologici, si è potuto scoprire che già i Faraoni dell’Antico Egitto amavano collezionare e circondarsi di oggetti preziosi, e così Sumeri, Assiri e Babilonesi (famosissima è la biblioteca di Assurbanipal); nella Grecia Antica, i templi più celebrati Delfo, Olimpia, Samo, erano depositari di grandi collezioni d’opere d’arte, in genere bottini di guerra utilizzati anche come merce di scambio: si poteva parlare allora di un collezionismo pubblico o “statale”. Solo a Roma, negli ultimi tempi della Repubblica, l’iniziativa di raccogliere opere preziose passa ai privati cittadini, e il collezionismo assume le caratteristiche che rimangono praticamente invariate fino ad oggi; la base delle collezioni è sempre formata da oggetti tratti da bottini di guerra, ma con l’epoca imperiale hanno inizio anche regolari importazioni di opere d’arte dall’Oriente, tanto che un intero quartiere della città viene dedicato agli antiquari e ai librai. Dopo la parentesi del Medioevo, col Rinascimento si osserva un nuovo risveglio di interessi: il collezionismo si indirizza ora anche verso le testimonianze del passato, gli studiosi si interessano di raccogliere incunaboli, pergamene e manoscritti. Dalla fine del XVIII secolo il gusto della collezione si diffonde in tutta Europa, il numero dei raccoglitori, prima limitato a persone di censo elevato e a studiosi, si allarga: per le mutate condizioni economiche e sociali, il collezionismo diventa prerogativa della classe borghese e si iniziano raccolte di oggetti anche di valore limitato. Il campo del collezionismo è ancora oggi molto vasto: accanto alle raccolte di maggior valore, quali quelle di quadri, preziosi, tappeti, mobili, sculture, troviamo quelle di francobolli, monete, libri; e ancora raccolte a carattere naturalistico, di insetti, piante, conchiglie, oggetti curiosi, orologi, strumenti musicali, bastoni, pipe, cartoline, biglietti di invito e di auguri, menù, partecipazioni… Il fenomeno, ormai diffusissimo, assume aspetti e caratteristiche complesse: interessi estetici, culturali, finanziari sono spesso collegati fra loro e difficilmente dissociabili. Spesso, soprattutto ai giorni nostri il collezionismo si rivela un buon investimento di denaro: gli oggetti raccolti moltiplicano il loro valore con il passare del tempo, sia per l’inevitabile rarefazione degli esemplari, sia per il diffondersi della moda collezionistica anche per motivi di prestigio. Indubbiamente l’interesse degli uomini per le raccolte “in serie” è un fatto istintivo e ha largamente contribuito alla conservazione di opere d’arte e all’approfondimento della conoscenza dei fatti storici, politici e di costume. (Storia del Collezionismo, Universale Fabbri Editori, 1980) Enciclopedia Nel cuore Uno zio straordinario Vorrei poter esprimere tutto quello che mi esce dal cuore ma l’emozione è troppo grande che non so se riuscirò a descriverti come meriti,forse uno scrittore avrebbe usato parole più belle,ma sappi che le mie sono quelle del cuore e le parole del cuore non hanno bisogno di tanti giri ,sono semplici e vere come lo eri tu ed è così che ti voglio ricordare.Tu zio sei stato una presenza importante della mia vita,sono certa che se non fossi esistito avrei mancato alla più bella e alla più gratificante esperienza umana fatta di grandi valori e grandi affetti.Sono ben poche le occasioni della vita che possono offrirci gratifiche maggiori.Ricordo con nostalgia la tua umiltà , la tua allegria, il tuo sorriso, ti ho sempre ammirato perché tu come lo zio Pino avevate tutte le qualità che avrei voluto avere anch’io.Nel tuo breve cammino hai seminato il tuo amore verso gli altri e soprattutto hai arricchito i nostri cuori nell’averti vicino.Hai lasciato un vuoto incolmabile in tutti noi,ma nonostante il dolore sono orgogliosa di averti avuto accanto anche se per pochi anni,ed è qui nel mio cuore che conserverò ogni attimo vissuto insieme come il momento più prezioso della mia vita.Grazie per avermi voluto un mondo di Bene! Merlini Paola Un ricordo particolare a Mauro Anselmi, fratello del nostro direttore, a sei anni dalla sua dipartita (01.11.2006). La sua disponibilità ed i suoi modi educati sono sempre vive nella nostra mente! Campo de’ fiori 36 Una favola bellissima Storia di una piccola società diventata poi una delle più grandi della nostra provincia ... continua dal numero 96 I l 1997 fu per la società A.D. Fabrica - Carbognano un anno veramente irripetibile. La nostra Prima squadra vince il Camdi Sergio Piano pionato Regionale di 2° categoria e la Coppa Disciplina del proprio girone, ed è finalista di Coppa Lazio, il cui incontro finale si svolge a Genzano (RM). Dovevamo confrontarci con la società “Torrice” proveniente da Rieti, e potete immaginare lo stato di agitazione che si era venuto a creare: per la prima volta due piccoli comuni del viterbese andavano a giocarsi la prestigiosa Coppa Lazio, messa in palio dal Comitato Regionale Lazio del presidente Melchiorre Zarelli. Per l’evento organizzammo due pullman e,così , armati di trombe e bandiere, partimmo alla volta di Genzano per conquistare l’ambito trofeo. La partita fu bellissima e molto combattuta, ma alla fine ci vide soccombere per 2 a 1. Quella fu la prima ed unica volta che partecipammo alla finalissima di Coppa Lazio, anche se vi furono altre partecipazioni a questo torneo. Intanto, gli anni successivi, mentre la nostra Prima Squadra si alternava fra la 1° e la 2° categoria, il settore giovanile non smetteva più di vincere. Nella stagione 2000 -2001, partecipammo con la Categoria Esordienti al prestigioso torneo “Mario Frastalupi”, che si teneva ad Orvieto (TR). Nel nostro girone venne inserita anche la squadra Esordienti del Perugia, società che allora militava in serie A. Ricordo ancora la tensione che c’era tra i ragazzi nello spogliatoio! Qualcuno diceva di aver paura di giocare, qualche altro era sicuro che avrebbero subito almeno venti gol. Noi eravamo lì per cercare di tranquillizzarli ed a ricordare loro che, in fondo, si trattava solo di una partita di calcio e la cosa importante era essere lì per confrontarsi con altri ragazzi, ma soprattutto per divertirsi. Entrati in campo, però , i nostri ragazzi si trasformarono e, giocando un calcio vero, vinsero il primo incontro per 3 a 1. Passammo il turno sia noi che gli Esordienti del Perugia e per effetto dei risultati ottenuti, ci rincontrammo nella finalissima. Stavolta, però , vinsero loro partita e torneo, liquidandoci con un secco 5 a 1. Questa è un’altra pagina memorabile, scritta dai più piccoli che rimane indelebile nei nostri cuori. continua sul prossimo numero... Campo de’ fiori 37 Il Lions Club di Civita Castellana – Falerii Veteres A 25 anni dal suo riconoscimento, ecco le conquista passate ed i progetti futuri. S ono ormai trascorsi 25 anni dalla nostra prima conviviale nella quale ci fu consegnata ufficialmente la “Charter”, documento che sancisce il riconoscimento del nostro “Club Lions Civita Castellana – Falerii Veteres”. Era la sera del 7 dicembre del 1988, ed eravamo 26 amici, soci fondatori. I “Lions”, chi sono, cosa fanno? Cerchiamo di renderlo più chiaro a chi non li conosce. La nostra è la più grande associazione di volontariato del mondo, l’unica che viene riconosciuta dalle Nazioni Unite (ONU), come la più affidabile e concreta; i Lions nel mondo sono unmilionetrecentocinquantamila circa, costituiti in quarantaseimila club diffusi in ben duecentosei nazioni nel globo. In Italia i soci Lions sono quarantottomila, più quattromila Leo (che sono i giovani dai sedici ai trent’anni) suddivisi in milletrecentoventidue club. Il nostro motto dice in concreto chi siamo, esso recita: “WE SERVE” (noi serviamo). I temi e le problematiche che i Lions affrontano sono molteplici, i nostri impegni sono umanitari, civici, sociali; i campi dove operano sono salute, ambiente, diritti umani, beni culturali, etica, giovani, scuola, anziani, poveri, inabili, calamità , miglioramento della società e delle istituzioni. I Lions vengono riconosciuti come “Cavalieri dei non vedenti”, infatti i numeri che seguono lo testimoniano: - bambini assistiti con cure oculistiche: 100.000.000; - persone curate contro la cecità ed il tracoma: 137.000.000; - bambini sottoposti a screening oculistici: 10.000.000; - interventi di cataratta: 7.500.000; - occhiali usati distribuiti in tutto il mondo: 33.000.000. I Lions hanno una fondazione (LICF) con sede a Chicago (USA), che ad oggi ha distribuito sussidi in tutto il mondo per un numero di circa 10.000 e per un importo di circa 730.000.000 di dollari per cercare di aiutare che ne ha bisogno ed intervenendo immediatamente laddove catastrofi naturali abbiano creato danni e bisogni per le persone. L’elenco dei campi d’azione e di intervento sono tanti e di varia natura ed è quindi impossibile citarli tutti. Tra di essi, due dedicati ai giovani: gli scambi giovanili, dove ragazzi di ogni nazione vengono ospitati per tre settimane da famiglie Lions in maniera totalmente gratuita; ed il poster della pace, dove i ragazzi delle scuole medie inferiori creano disegni con motivi di pace e fratellanza fra i popoli ed i migliori vincono premi in denaro ed un viaggio negli Stati Uniti. L’ultimo fiore all’occhiello è la raccolta di quindicimilioni di dollari per combattere il morbillo nel mondo ed entro quest’anno riusciremo a raggiungere il traguardo ed iniziare questa ulteriore battaglia con la volontà e la determinazione che i Lions hanno nel loro DNA. Ma essere Lions, oltre che tutto questo, vuol dire essere presenti nel proprio territorio di appartenenza e di operare per il bene della gente più vicina e soprattutto di quella che è più debole e più bisognosa di aiuto. I progetti portati a termine dai Lions di Civita per Civita, sono ovviamente tanti. Ne citiamo alcuni: - raccolta fondo per il raddoppio della sala intensiva (cifra raccolta 162.000.000 di lire, che risultò sufficiente per la realizzazione dell’opera). Questo con l’aiuto dell’AVIS, della Croce Rossa, delle Aziende Ceramiche, dei cittadini. - Restauro di due dipinti murari della Chiesa Cattedrale (pareti laterali del presbiterio). - Progetto per il restauro della Fontana di Papa Gregorio XIII del 1585 (fontana di Piazza Matteotti). - Donazioni alla casa per diversamente abili Rosa Merlini Frezza. - Conferenze per debellare la silicosi e per informazioni riguardanti le malattie professionali. - Distribuzione gratuita dei diari scolastici presso la scuola media Dante Alighieri. - Conferenze sul diabete, con relativa manifestazione in piazza per analisi glice- miche. - Convegno sulla giustizia. - Conferenza-dibattito sulla crisi del distretto ceramico. - Donazione di duecento alberi di ulivo alla comunità per tossico-dipendenti di Anguillara. - Conferenza del Cardinale Fiorenzo Angelini sulla Enciclica papale “Evangelium Vitae”. - Raccolte Theleton. - Piantumazione di Tigli a Civita località la Penna e tanti, tanti altri services e conferenze che non è possibile elencare tutti. L’ultimo service nel quale ci stiamo cimentando è anch’esso assai impegnativo, ma sicuramente molto entusiasmante, e cioè terminare il progetto “Dopo di Noi” della casa protetta Rosa Merlini Frezza, completando le camere con gli arredi e gli impianti. Per fare questo abbiamo chiesto alla nostra fondazione un contributo del cinquanta percento del totale delle spese di trentamila euro, gli altri trentamila euro siamo sicuri che li raccoglieremo conoscendo la generosità della gente civitonica. Siamo in attesa di una risposta, che speriamo e ci auguriamo positiva, da parte della nostra fondazione LICF; ci ripromettiamo di informarvi sugli sviluppi di quanto ci verrà comunicato. Sandro Pedica Presidente Lions Club Civita Castellana – Falerii Veteres Campo de’ fiori 38 Una donazione di 2.100 per “I ragazzi del girasole” Aiuteranno a gestire la struttura del Dopo di noi Da sx: Sandro Anselmi e Claudio Pisani Sandro Anselmi, in qualità di rappresentate di una ex associazione delle famiglie dei ragazzi disabili di Civita Castellana e del circondario, in accordo con quest’ultime ha donato alla neo associazione “I ragazzi del girasole”, onlus dei familiari dei diversamente abili, la somma di 2.100,00 , già frutto di offerte raccolte negli anni precedenti, durante manifestazioni varie a loro dedicate. La consegna è avvenuta in data 25 ottobre 2012 a mezzo bonifico bancario. L’attuale presidente, Claudio Pisani, ha accettato di buon grado, dichiarando che la somma ricevuta verrà utilizzata per attrezzare e gestire la struttura del Dopo di noi, in base alle esigenze che verranno fatte presenti durante la prossima assemblea con i membri dell’associazione. Un gesto significativo che ci auguriamo sarà di esempio per altre, speriamo, numerose offerte. Indulgenza plenaria per il biennio giubilare A Bolsena e ad Orvieto attesi migliaia di pellegrini F ervono i preparativi ad Orvieto e a Bolsena in vista del biennio giubilare che ricorda il 750° anno dell’istituzione, da parte di Papa Urbano IV, dell’Eucarestia. Le amministrazioni comunali e la curia, si apprestano a calendarizzare gli interventi e raccordare le iniziative da mettere in campo per il prestigioso evento. All’inizio del 2013 ci sarà l’apertura delle Porte Sante nelle basiliche di Orvieto e di Bolsena. Nella cittadina lacuale il compito setterà al Cardinale Ennio Antonelli mentre sulla rupe, ad aprire la Porta Santa, sarà il Cardinale Giovanni Battista Re, prefetto emerito della congregazione per i Vescovi. Il nuovo Vescovo della diocesi di Orvieto-Todi, Mons. Benedetto Tuzia, a quattro mesi dal suo insediamento, nei suoi primi incontri con il clero, ha parlato di un grande evento a cui l’intera comunità dovrà rispondere con la più massiccia e consapevole partecipazione. Il sindaco di Bolsena Paolo Dottarelli, in completa sintonia con il primo cittadino di Orvieto Antonio Concina, ha assicurato che il comune offrirà la massima disponibilità logistica e strutturale, coinvolgendo anche le associazioni presenti ed attive sul territorio. Ricordiamo che il Giubileo Eucaristico avrà inizio a Gennaio 2013 e si concluderà nel mese di Novembre 2014. La benedizione papale con annessa indulgenza plenaria, viene inoltre concessa dal Sommo Pontefice al Vescovo della diocesi di Orvieto – Todi e ai Cardinali Giovanni Battista Re ed Ennio Antonelli, che avranno il compito, come già detto, di aprire le Porte Sante delle basiliche di Orvieto e Bolsena. Secondiano Zeroli Campo de’ fiori 39 Una “Fabrica ” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma Peppa e Nina lo camposanto Fabrica di Roma - Cimitero 2 Novembre 2012, ore 14.00 È il giorno dei morti e due comari, vicino agli ottanta, vanno a far visita ai loro cari, al cimitero. È nel sole del primo pomeriggio che si accompagnano fra le tombe, nei vialetti, a cercar le facce di quanti hanno conosciuto in vita. Vista la loro età , sono molti i volti sulle lapidi a loro di Sandro Anselmi noti, e, nonostante la mestizia del luogo e della ricorrenza, non si risparmiano nel dare giudizi e fare critiche e commenti verso coloro che, per l’evidente condizione in cui si trovano, non possono più rispondere. Peppa e Nina, sono i loro nomi e, mentre camminano lentamente appoggiandosi l’una all’altra, si fermano interessate davanti ad una lapide dalla quale sorride un bel viso di donna; la scritta, a lettere dorate, riporta, oltre il nome e le date di nascita e di morte, un epitaffio: “Madre esemplare e sposa perfetta, lascia un vuoto incolmabile”. - Ah Pe’, te ricordi ‘sta poraccia? Ha lavorato pe’ lavorà , s’è levata o sangue e o pà da bocca pe’ i fiji, e o marito ‘nvece ‘a trascurava sempre. Esso penseva solamente a beva cull’amici la cantina de Checco. Edera posta fissa! ‘Gni vorta che ce passevo dinanzi o freghevo che stava a iempì o bicchiere! Jà fatto mancà ‘nfinente damagnà e la menata ‘nco! Ha vorsuto scriva ‘sta bugia su a lapide, ma nun se vergogne?! Pora Lisetta, s’è sempre comportata be’ e ha gnottito tutto, pure ‘e corna che ‘sto zozzo li metteva. Certo che ce vole ‘mbello coraggio a scriva ‘ste fregnacce. Si riscappasse fora jò direbbe io chi dè o marito e avarebbe da cancellanne pure o nome ch’ edè redicolo. Se pò chiamà uno ‘Varisto? ‘N se po’ propro sentì ! - Ah Ni’, ce ne simo parecchie de vedove e tante de noi manco ce meritammio i mariti che c’avemmio, erino troppo boni. Tista, ‘nvece, ch’edera ‘na santa, l’ha mannata là prima de esso. - È vero Pe’, ‘Ntogno mio ed’era troppo bono, nun me pozzo perdonà come ‘gni poco o trattavo e mo me rincresce. Quanno stemmio ‘nseme litigammio sempre, mo ch’edè morto me manche! - C’hai ragiò Ni’, simo rimase sole, ‘ntanto lli fiji nun li freghe gnente, pe’ nu dì di nipoti! Meno male che potemo ‘na lo centro anziani armeno dicemo quarche fregnaccia. Pensa che l’antra sera me s’è ccostato ‘Varisto e m’ha ditto che ancò so ‘na bella femmina… Poro scempriciotto!... (Nina, a questa confidenza, resta sconcertata e...) - Ah Pe’, ah Pe’, ma che t’ho ditto prima, allora nu me senti?! Va be’ jamo giù all’ossara va, che cossì preghemo pe’ tutti, che edè mejo! Però famme poggià che me coce a cavolla. - A mi so du’ giorni che me coce o luffo. ‘Na fortuna che me so’ messa ‘st’ abbituccio più pesante e prima de scappà me so’ buttata su ‘e spalle ‘sta mantellina, sinnò cu ‘sta currente … Versione in italiano. - Peppa, ti ricordi di questa poveraccia? Ha lovarato per lavorare, si è tolta il sangue ed il pane dalla bocca per i figli, ed il marito invece l’ha trascurava sempre. Lui pensava soltanto a bere con gli amici alla cantina di Checco. Era cliente fisso! Ogni volta che ci passavo davanti lo sorprendevo a riempire il bicchiere! Le ha fatto mancare perfino da mangiare e l’ha pure picchiata. Ha voluto scrivere questa bugia sulla lapide, ma non si vergogna?! Povera Lisetta, si è sempre comportata bene ed ha inghiottito tutto, pure le corna che questo sporcaccione le metteva. Certo che ci vuole un bel coraggio a scrivere queste stupidaggini. Se tornasse in vita le direi io chi è il marito e dovrebbe cancellare anche il nome che è ridicolo. Una persona si può chiamare Evaristo? Non si può proprio sentire! - Nina, siamo tante di vedove e molte di noi neanche ci meritavamo i mariti che avevamo, erano troppo buoni. Questa, invece, che era una santa l’ha fatta morire prima di lui. - E’ vero Peppa, Antonio mio era troppo buono, non mi posso perdonare come ogni tanto lo trattavo e adesso mi rincresce. Quando stavamo insieme litigavamo sempre, ora che è morto mi manca. - Hai ragione Nina, siamo rimaste sole, intanto ai figli non interessa nulla di noi, per non dire dei nipoti! Meno male che possiamo andare al centro anziani, almeno diciamo qualche frescaccia. - Pensa che l’altra sera mi si è avvicinato Evaristo e m’ha detto che ancora sono una bella donna… Povero sempliciotto!... (Nina, q questa confidenza, resta sconcertata e...) - Ah Peppa, ah Peppa, ma cosa ti ho detto prima, allora non mi ascolti!? Va bene, andiamo all’ossario (tomba comune nella quale vengono deposte le ossa dei defunti riesumati) vai, che così preghiamo per tutti, che è meglio! Però fammi appoggiare che mi fa male la caviglia. - A me sono due giorni che fa male il fianco. Per fortuna mi sono messa questo vestito più pesante e prima di uscire ho indossato questa mantellina, altrimenti con questa corrente (trapasso d’aria)… 40 Campo de’ fiori Una nuova casa famiglia e centro diurno per anziani e disabili a Faleri “Gioia e felicità” è l’associazione che gestirà la struttura Giorgia Colonna “Gioia e felicità ”, questo è il nome della costituenda associazione che gestirà la nuova casa famiglia di Via Santa Felicissima a Faleri (Fabrica di Roma). L’obiettivo è quello di creare una casa famiglia e centro diurno per anziani e La casa famiglia di Via Santa Felicissima ragazzi disabili, seguiti molto da vicino e tenuti impegnati attraverso tante attività , figli qualcosa in più, facendoli socializzare ciazione, che ha avuto precedenti espescelte proprio sulla base dei desideri e e dando loro la possibilità di imparare e rienze in case famiglie della zona. Fin da delle attitudini degli ospiti. La terapia conoscere, anziché essere costrette a ragazzina, seguiva sua nonna che andava occupazionale vuole essere alla base del tenerli chiusi in casa per la maggior parte spesso a far visita alle persone anziane ed progetto. “Non vorrei più dover vedere del tempo. Il centro diurno vorrebbe offriin difficoltà , dedicando loro tanta cura da ragazzi o anziani abbandonati a se stessi, re anche un servizio ad ore, poiché spesricevere, dalla città di lasciati lì in disparte ad so accade che le mamme non sappiano aspettare che termini la Terapia occupazionale Orte, il “Premio bontà ”. È dove poter lasciare i propri figli per uscire stata un grande esempio giornata. Devono essere e attività ludico e sbrigare le loro faccende. per lei, da seguire ed imiinvogliati ed aiutati a La struttura, che dispone di un ampio giarricreative per tare. poter fare tante di queldino per le belle giornate estive, si compoAltre volontarie si sono le cose che noi, persone gli ospiti. ne di una grande sala hobby per le attiviunite al progetto, giovani normali, facciamo quotità ludico ricreative come la pittura, la letmotivate ma anche dianamente.” Ci dice Cinque posti letto a tura, la musica, la televisione, i giochi da mamme dei disabili stessi Giorgia Colonna, una disposizione e tavolo e quant’altro gli ospiti vorranno che, nonostante i limiti, delle volontarie più attipoter fare; la cucina e la sala mensa per ve, fondatrice dell’asso- centro diurno ad ore vorrebbero dare ai propri consumare i pasti e anche cinque posti letto per anziani o disabili rimasti soli. “Vorremmo organizzare, oltre ad attività interne, anche gite fuori porta. Vorremmo accudire e prenderci cura di chi ha bisogno in maniera individuale, perché ogni persona è diversa dall’altra, non possiamo considerarle tutte uguali solo perché spesso hanno difficoltà ad esprimersi o temono di dare disturbo a chi è lì per lavoro e dovrebbe svolgerlo anche per passione, quindi con amore e disponibilità . Purtroppo spesso in televisione si assiste a scene raccapriccianti ed ingiustificate di maltrattamenti verso i più deboli. Se non si ha la pazienza necessaria è meglio rimanere a casa che svolgere il lavoro di assistente o educatore!”. Lodevole l’iniziativa e lo spirito che la anima. Auguriamo ogni bene all’associazione ed a questa nuova casa famiglia. Ermelinda Benedetti Campo de’ fiori 41 La caduta dell’idea di Gianluca Bagliani Ricordi ed idee dal corpo di argilla L ’ex palazzo comunale di Soriano nel Cimino, oggi intitolato a Fabrizio De Andrè , nel cuore del centro storico, ai piedi del Castello degli Orsini, ha ospitato la suggestiva mostra del giovanissimo Gianluca Bagliani, durante l’ultima edizione della Sagra della Castagna. Punto centrale dell’esposizione le tre sculture che riproducono i volti di alcuni personaggi fortemente legati a questa cittadina: Fabrizio De Andrè , Luigi Pirandello e Pier Paolo Pisolini, di impressionante bellezza per la verosimiglianza con “gli originali”. La stessa Dori Ghezzi, che ha visitato personalmente la mostra, è rimasta incredula di fronte al volto, unico nel suo genere, del marito. Accanto a quelle dei tre grandi artisti contemporanei, le teste di altri due importanti figure storiche italiane: Giuseppe ed Anita Garibaldi. Ma Bagliani, oltre ad essere molto bravo nel riprodurre con l’argilla, la realtà , è altrettanto bravo a dare forma ai pensieri, a concretizzare l’astratto, a materializzare le idee della sua mente, a dare corpo a quei concetti notoriamente impalpabili. Non a caso il titolo della mostra è “La caduta dell’idea”, dal chiaro eco cinematografico, proprio a voler quasi ironizzare sul fatto che in realtà anche quello che ci sembra irraggiungibile ed extraterreno, può essere tragicamente plasmato, e per di più conla la terra stessa, l’argilla. Nel brevissimo incontro che ho avuto con l’artista, mi è sorto spontaneo rivolgergli una domanda, vista anche la sua giovane età : quando hai scoperto questa tua passione per la scultura? “Avevo cinque anni. Ero sulla riva della spiaggia, a Tarquinia, e vidi un uomo che con la sabbia stava realizzando la sagoma di un leone. Mi misi al suo fianco e pian paino anch’io iniziai a modellare quei granelli. Poi crescendo ho cercato di perfezionarmi fino ad arrivare a questi risultati”. Ma dietro le doti naturali e la tecnica di Bagliani, c’è anche un grande lavoro di introspezione nel proprio io più profondo, che permette a chi si pone di fronte ai suoi lavori di fare altrettanto, o almeno di chiedersi in pochi minuti: come immagino io quest’idea, anche per me è così ? Ed è bello perdersi nei meandri della propria mente, gustando con gli occhi la bellezza di ciò che si ha davanti. Una forte simbologia ed un legame trascendentale con la mitologia classica unisce a filo doppio l’artista con le sue opere d’arte. Senza nulla voler assolutamente togliere a ciascuna delle altre, la mia attenzione è stata rapita da una di esse: La sapienza. Una donna (e non a caso il sostantivo che la indica è di genere femminile) che fuoriesce dalla tempia di un uomo, o meglio, Zeus, divinità al di sopra di ogni altra, che genera sua figlia Atena, forte e combattiva. Un’interpretazione davvero singolare che, oltre che per la sua bellezza scultorea, mi ha colpita per il suo esclusivo mix di originalità e classicità . Ermelinda Benedetti 42 Campo de’ fiori NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS N Quattro giorni di festeggiamenti in onore della Madonna della Vittoria! La Chiesa della Madonna della Vittoria (o del Salvatore) che si trova nel Rione “Borgo” di Fabrica di Roma risale agli inizi del Seicento, ed è da moltissimo tempo che ogni anno, nella settimana che cade nella seconda domenica d’ottobre, iniziano i festeggiamenti in onore della Madonna della Vittoria. Quattro giorni dedicati alla preghiera ed alle messe che si svolgono nell’antica Chiesa, che per l’occasione viene addobbata a festa! Centinaia sono le persone che partecipano all’evento, soprattutto i bambini che vengono coinvolti con giochi come la Gara dei Pignatti, in cui ognuno di loro rompe un vasetto di coccio che ha la forma di una vera e propria pigna per scoprire all’interno se c’è o meno la sorpresa che può essere una caramella, un dolcetto o un giocattolino! Negli anni ‘50 è nata l’Associazione Madonna dellaa Vittoria, che si occupa di preparare i festeggiamenti dall’inizio alla fine, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale; il Comitato è formato dai sempre attivi e presenti Mariano Mariani e Massimo Ricci, insieme ai loro indispensabili collaboratori che si adoperano fin dalle prime ore del mattino affinché questa festa sia sempre ben organizzata. Anche quest’anno i festeggiamenti sono iniziati giovedì 11 ottobre con il Triduo della Santa Messa officiata dal Parroco Don Terzilio Paoletti, proseguiti durante la settimana fino ad arrivare all’apice, Domenica 14 ottobre, quando, dopo la Messa delle 11.15, si è svolta la Benedizione e la distribuzione dei Melograni, antica tradizione anche questa che vede in questo frutto, che matura nella stagione autunnale, il simbolo dell’opulenza e della prolificità . Alle 15.30 si è tenuta la famosa Gara dei Pignatti, come sopra spiegata, e qui ci sono state risate ed allegria da parte di tanti bambini che si cimentavano nel gioco, ben bendati dai loro genitori! Dopo la Messa serale si è svolta la Processione vera e propria: centinaia sono state le persone che pregando hanno cseguito il corteo per tutta via San Rocco fino ad arrivare a Piazza Duomo e poi ritornare alla Chiesa della Vittoria. Emozionante è stato il momento in cui la figura del quadro della Madonna, portato a spalla, ha varcato la soglia della Chiesa ed è iniziata la bengalata in suo onore! La Banda Musicale “R. Poleggi” ha accompagnato con le sue musiche solenni tutta la Processione, terminata con un bellissimo lancio di un Pallone aerostatico, a cui è affidato l’incarico di portare il messaggio della Salvazione per tutto il mondo. Tra le rappresentanze istituzionali, erano presenti il Comandante dei carabinieri, Ignazio La Bella, e il Comandante della polizia municipale, Stefano Pacelli. La serata non poteva che essere limpida, chiara e cordiale in onore della Madonna della Vittoria! Patrizia Caprioli Civita Castellana saluta la Mostra Through Foreign Eyes. Civita Castellana – Si è conclusa l’11 novembre la mostra internazionale intitolata Through Foreign Eyes (Con gli occhi degli artisti stranieri), inaugurata il 27 ottobre, che ha visto protagonisti 22 artisti che hanno dipinto il panorama della città con tutte le sue più belle sfumature paesaggistiche ed archeologiche. La mostra si è tenuta nella cappella papale di Forte Sangallo, un’occasione in più per visitare il magnifico monumento. Tale evento è stato organizzato grazie al grande impegno dell’Associazione culturale Argilla e con il patrocinio e contributo dell’amministrazione comunale. Numerosi sono stati i visitatori provenienti anche da più parti d’Italia, che hanno percorso un lungo cammino artistico attraverso la storia della città di Civita Castellana. Patrizia Caprioli Piazza San Clemente: assegnati i lavori di sistemazione dell’area L’ Amministrazione comunale di Civita Castellana ha assegnato i lavori per la sistemazione della pavimentazione stradale in piazza S. Clemente, via Panico e via Vinciolino. I lavori, che prenderanno il via entro breve tempo, prevedono la rimozione dell’ intero selciato romano, una nuova pavimentazione di piazza S. Clemente con l’ utilizzo di lastre in pietra lavica e travertino; lo spostamento della fontana pubblica esistente, la realizzazione di sedute continue e una nuova pavimentazione in via Panico e via Vinciolino con il selciato recuperato. “Con questo intervento andiamo a completare la riqualificazione del settore sud est del centro storico –ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica di Civita Castellana, Gianluca Cerri - Zona che ha visto, con il recupero delle ex carcerette e il nuovo parcheggio della ghiacciaia, di prossima apertura, un interesse particolare dell’amministrazione comunale” L’ obiettivo del progetto, realizzato dall’ arch. Vincenza Basco, è quello di recuperare l’ invaso della piazza S. Clemente restituendole la dignità di un luogo della memoria, caratteristica dei centri storici. L’ intervento in piazza S. Clemente – si legge nella relazione dell’ arch. Basco - scaturisce dall’ analisi e dal rilievo del sistema esistente di relazioni visive, dimensionali, di fruizione, di interconnessione con gli edifici e con le strade al contorno. L’ intento è quello di migliorare la qualità di uno spazio pubblico, tutelando il suo organico segno d’ insieme, quindi escludendo ogni sovrastruttura e/o “monumentalismo” che sovrasterebbe con l’ armonia delle parti esistenti nell’ invaso attuale. Per l’ arch. Basco il progetto vuole ridefinire un “vuoto” urbano, attualmente destinato a parcheggio, facendogli acquistare una propria centralità e un luogo privilegiato per scambi culturali e sociali. ERRATA CORRIGE. Sul precedente numero di Campo de’ fiori, nella news relativa al 18° Motogiro “Franco Dragoni”, i nomi dei promotori dell’evento riportati erano errati. Di seguito il direttivo degli Amici in Moto che ha organizzato la manifestazione: PROIETTI DANILO, BAIOCCO TIBALDO, DOMINICIS FABIO, ACHILLI GIANCARLO, FERRAMONDO SIMONE. 43 Campo de’ fiori WS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS Civitonici i due ragazzi che hanno conquistato il podio del Campionato italiano trial. Sono di Civita Castellana i due giovanissimi sportivi che hanno partecipato, con ottimi risultati, al Campionato italiano trial. Il più è piccolo Francesco Marchetti, “Francois” così lo chiamano nel trial, ha 12 anni e guida una moto 125 cc beta. Fa parte del Miton top trial team ed ha partecipato al Campionato italiano trial juniores, categoria C1, dove ha lottato gara su gara, vincendone due: Lazzate e Castellinaldo. Due terzi posti, invece, a Chiuduno e Vittorio Veneto ed un secondo posto a Val Chiampo. Marchetti si è aggiudicato così un meritatissimo secondo assoluto a fine campionato, rispettando il suo obbiettivo prefissato. Resta, comunque, il rammmarico di non aver vinto visto il bel campionato svolto fino all’ultima gara, dove il piccolo civitonico era a pari punti con il vincitore, in classifica generale di campionato. Si è aggiudicato comunque la vittoria nel Campionato centro sud. Siamo certi che continuando su questa strada i successi saranno garantiti! Il più grande, invece, Davide Zaccagnini, soprannominato da compagni ed avversari “Zacca”, ha 19 anni e guida una beta 290 cc. Fa parte del Miton top trial team ed ha partecipato al Campionato italiano trial “CITO” e al campionato italiano ”CIHT” categoria tr3, vincendoli entrambi. Nel CITO ha vinto ben tre gare: Oliveto Citra, Crevacuore, Valmalenco. Si è aggiudicato, invece, due secondi posti: Montoso e Berceto ed un terzo posto a Branzi. Zaccagnini è riuscito brillantemente a portare a termine l’ obbiettivo prefissato ad inizio campionato: diventare campione italiano tr3, rimanendo sempre al vertice della classifica di campionato, nonostante i suoi impegni scolastici (esami di maturità compresi!). Francesco Marchetti e Davide Zaccagnini sono due importanti promesse del trial italiano! Congratulazioni ed in bocca al lupo ad entrambi per una carriera sportiva E.B costellata di successi memorabili! Bracciano: studenti di Amburgo ricevuti dall’amministrazione comunale Protagonisti di un gemellaggio scolastico con il liceo Vian Sono stati ricevuti nella mattinata di ieri in aula consiliare dal sindaco di Bracciano Giuliano Sala e dall’assessore all’Ambiente e ai Gemellaggi Paola Lucci una ventina di studenti tedeschi di Amburgo e Neusass protagonisti di uno scambio culturale con il liceo Ignazio Vian. Un gemellaggio tra scuole nato a seguito delle iniziative che il Comune di Bracciano ha avviato da tempo nell’ambito dei gemellaggi con la città francese di Chatenay Malabry e la città tedesca di Neusass. Ringraziamenti sono arrivati dai tedeschi per l’accoglienza che gli studenti hanno avuto presso le famiglie braccianesi presso le quali sono stati ospiti. I ragazzi hanno inoltre potuto ammirare il territorio grazie ad un tour in battello sul lago e il Museo Storico dell’Aeronautica. Molto importante l’invito rivolto ai ragazzi italiani di recarsi ad Amburgo anche per effettuare stage in grande aziende del posto tra le quali la Siemens. L’Europa è stata l’accenno di tutti gli interventi. Ha parlato di una “Europa unita che non sia solo finanza” il sindaco Sala, di una grande comunità europea il presidente del Consorzio Lago Bracciano Rolando Luciani, di “amicizie fraterne tra i gemelli europei” l’assessore Paola Lucci mentre l’auspicio della dirigente scolastica Stefania Chimenti rivolto agli studenti è stato quello che “L’Europa possa diventare la casa dei vostri progetti di vita”. [email protected] - 06/99816375 L’AIV Lazio promuove la Carta Giovani. L’Associazione Italia Verde Lazio in collaborazione con l’EYCA (European Youth Card: http://www.eyca.org ) promuove una Carta Servizi dedicata ai giovani dai 14 ai 30 anni (non compiuti) che permette di usufruire di sconti vantaggiosi presso i negozi convenzionati e di poter aderire ai tanti progetti messi in campo dall’Associazione Carta Giovani, per una panoramica completa su ciò che offre tale servizio vi invitiamo ad andare sul sito www.cartagiovani.it . Se volete sottoscrivere la Carta Giovani potete rivolgervi all’AIV Lazio scrivendo all’indirizzo [email protected] . La Card è patrocinata dalla Regione Lazio e dal Governo Italiano, valida in tutto il territorio italiano e nei 41 paesi europei aderenti al progetto! Se volete aderire come negozi per stipulare la convenzione potete sempre rivolgervi all’AIV Lazio. Entrambi i servizi sono del tutto gratuiti! Facebook: www.facebook.com/associazione.Italia.Verde Email: [email protected] Indirizzo: Via A. Cencelli n. 7 – Fabrica di Roma (VT). “Variante Mignolò”: consegnati i lavori Sono stati consegnati mercoledì 10 ottobre i lavori per la cosiddetta “Variante Mignolò ”, la variante stradale di collegamento tra la “S.P. Braccio lungo treia e la S.S. 311 Nepesina”. A breve si aprirà , quindi, il cantiere per una delle opere pubbliche più importanti di Civita Castellana, che oltre ad alleggerire il traffico su una delle vie fondamentali di transito verso il centro storico, creerà circa cinquanta parcheggi in più a servizio della parte antica della città . “E’ un’opera importantissima e di ampio respiro che siamo riusciti a portare a compimento – ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica di Civita Castellana, Gianluca Cerri – dopo l’aggiudicazione definitiva della gara d’appalto che ha visto più di novanta ditte partecipanti, abbiamo consegnato lo scorso mercoledì i lavori all’impresa Edil Fema SRL.Adesso aspettiamo quanto prima l’avvio del cantiere”. L’ impresa Edil Fema srl di Roma si è aggiudicata la gara d’appalto con un ribasso del 29,06% e, quindi, per l’ importo netto di euro 351,811,59 oltre agli oneri di sicurezza. Con la predetta aggiudicazione le economie di gara risultano pari ad euro 158.526,46 IVA al 10% compresa. Campo de’ fiori 44 NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS IL COMUNE DI CIVITA CASTELLANA DONA UNA SONDA ECOCARDIO ALLA ASL VT5 Questa mattina con una cerimonia semplice ma molto significativa il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli, ha donato una nuova sonda ecocardio adulti multifrequenza al poliambulatorio VT5 situato presso la “Cittadella della salute”, in via Petrarca. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al sindaco Angelelli, il direttore sanitario del distretto, dott. Alfredo Canonici, il cardiologo, dott. Bruno Pifferi, il consigliere comunale, Angelo Pescitelli, ed altre persone.. Il dott. Canonici ha ringraziato l’ amministrazione comunale di Civita Castellana per la donazione fatta “ In un momento difficile per le risorse economiche disponibili sul territorio. – ha detto il mdott. Canonici- Questa donazione arriva al momento opportuno perché bisognava dirottare i pazienti su altri ecografi. Con questa donazione possiamo riprendere a pieno ritmo l’ attività ecocardiografica con circa 100 prestazioni settimanali: “ Anche il sindaco Angelelli ha manifestato la sua soddisfazione per la donazione fatta grazie alla segnalazione ed all’ impegno del consigliere comunale Angelo Pescitelli.”Un piccolo dono – ha detto Angelelli – però importante fatto alla Asl e in particolare al dott. Bruno Pifferi che gli consente di effettuare gli ecocardio a pieno ritmo: Colgo l’ occasione per ringraziare il dott. Pifferi per il lavoro che svolge con grande professionalità e dedizione: Orto di Miretto: consegnati i lavori Con la consegna dei lavori per la sistemazione dell’ area sita in via Belvedere Falerii Veteres, il cosiddetto orto di Miretto, une delle zone di maggior interesse ambientale del centro storico di Civita Castellana presto assumerà un aspetto più accogliente e consono al ruolo che ricopre. L’ amministrazione comunale il 10 ottobre scorso ha consegnato alla Impresa Colosimo Francesco di Cotronei (Crotone), vincitrice dell’ appalto, i lavori per la sistemazione dell’ area. L’impresa Colosimo Francesco si è aggiudicata l’ appalto per un importo complessivo di 267.261,50 comprensivo di oneri di sicurezza pari ad 6.069,86 determinato mediante ribasso dell’ 11,65% sull’ importo a base d’ asta. “Dopo un intenso lavoro svolto dall’amministrazione comunale durato diverso tempo –ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica di Civita Castellana, Gianluca Cerri - siamo prossimi, finalmente, all’inizio dei lavori. Prima di effettuare la gara abbiamo dovuto: correggere il progetto eliminando quella parte di intervento che andava a modificare in modo consistente i terrazzamenti dell’orto verso via del Tiratore; acquisire i tre quarti della proprietà ; espropriare il restante quarto; ottenere i nuovi pareri dalla Soprintendenza Archeologica e dalla Soprintendenza ai Monumenti e infine ottenere un contributo di 88.000,00 euro dalla Regione Lazio. Il progetto così modificato prevede la sistemazione a verde del fossato e il recupero dei terrazzamenti dell’orto. La realizzazione di una scalinata di accesso sul lato di via del Tiratore, il marciapiede lungo via Belvedere Falerii Veteres, una “piazza ovale” in erba per lo svolgimento di manifestazioni e concerti, un percorso illuminato che attraversa tutta l’area. Spero che a breve la città possa godere di questo straordinario spazio pubblico che – ha concluso Cerri - non dobbiamo dimenticare, era il fossato di difesa della città di Falerii Veteres e quindi una testimonianza importantissima del sistema urbano falisco“. ADDIO ALL’ULTIMO ED UNICO SEMAFORO DI CIVITA CASTELLANA. E’ stato sostituito da una più moderna “rotatorietta”! Proprio in questi giorni è stato aperto il cantiere per la realizzazione di una rotatoria all’ incrocio di via Giovanni XXIII, via Petrarca, via Corchiano e via E. Minio, che sostituirà lo storico semaforo di Civita Castellana. I lavori di realizzazione sono stati affidati alla Impresa Rocchino Mario s.r.l. di Orte e la direzione all’ ing. Luciano Venanzi di Viterbo. L’ Impresa Rocchino Mario s.r.l. si è aggiudicata l’ appalto per l’ importo di 99.489,12, con un ribasso d’ asta del 31,33% sull’ importo del progetto che era di 138.713,61. La consegna dei lavori è prevista entro il 5 gennaio 2013. Con la realizzazione di questa opera attesa da anni la giunta Angelelli mette in sicurezza uno degli incroci più pericolosi e transitati del centro urbano. Infatti la presenza di un semaforo non è sufficiente ad evitare incidenti più o meno gravi che accadono sovente, specialmente nelle ore notturne, quando il semaforo che segnala solamente la pericolosità dell’incrocio viene spesso ignorato dai conducenti degli automezzi. GLI ABITANTI DEL QUARTIERE SAN GIOVANNI DI CIVITA CASTELLANA VOGLIONO RICORDARE CON QUESTA FOTO GLI ULTIMI CASSONETTI PRIMA DI ESSERE MESSI IN DISUSO, RINGRAZIANDOLI PER L’EGREGIO LAVORO SVOLTO PER TANTI ANNI! Porta a porta: ottimo avvio delle zone 2 e 3 E’ iniziata anche nelle zone 2 e 3 di Civita Castellana la raccolta porta a porta con risultati ottimi. Ormai oltre il 50% della popolazione civitonica è interessata al servizio e entro i primi mesi del prossimo anno si espanderà anche nelle zone del centro storico e della zona nord est della città . Gli abitanti delle zone di Borghetto Sassacci, Cenciani e Casale Ettorre e tutti coloro che risiedono nelle zone 1-2-3 di Civita che ancora sono sprovvisti dei kit devono recarsi presso il centro di distribuzione situato in via Togliatti (di fronte alla scuola media D. Alighieri) per venirne in possesso onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni. S Campo de’ fiori 45 1° Concorso Letterina di Natale per Campo de’ fiori Invitiamo tutti i bambini ad inviare le loro letterine di Natale presso la nostra redazione attraverso tutti i nostri recapiti e contatti (P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) / [email protected]) entro il 5 Dicembre 2012. Tre di esse verranno selezionate e pubblicate sulle pagine del prossimo numero ed i vincitori riceveranno in regalo un abbonamento di un anno alla nostra rivista, insieme al diploma di merito! Le aspettiamo numerose!!! Termine ultimo 18 Novembre 2012!! Affrettatevi... [email protected] ri Campo de’ fiori i lib le! r t s a o t in Na tra lo di i l a LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ eg Sc o reg u t il 46 L’Associazione Accademia Internazionale d’Italia Editore presenta il nuovo libro del Prof. Massimo Marsicola “RE PER UN ANNO” opo il successo editoriale de “IL BULLISMO. COME RICONOSCERLO E COMBATTERLO” del Prof. Massimo Marsicola, edito dall’Associazione Accademia Internazionale d’Italia nel 2010, l’A.I.D.I. Editore presenta la nuova pubblicazione dell’autore: “RE PER UN ANNO”. Il volume di appena una quarantina di pagine, da leggere tutto d’un fiato, verrà distribuito gratuitamente. Chiunque fosse interessato può ritirarlo anche presso la nostra redazione in Piazza della Liberazione, 2 a Civita Castellana o può riceverlo direttamente a casa con spese di spedizione postale a proprio carico. Il progetto prevede la realizzazione di una trilogia a carattere filosofico-politico di grande utilità comune, che verrà pubblicata via via nel tempo. D Un dialogo filosofico-politico sulla crisi, che può anche essere rappresentato a teatro (commedia in atto unico). Il primo di una serie di discorsi volti a dare un nuovo impulso al dibattito culturale nel nostro Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni campo e settore produttivo. Utile per chi avesse a cuore un reale rinnovamento della Politica e delle Istituzioni. Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. L’apparenza, a volte, è la maschera perfetta di una realtà ben diversa. L’incontro con un giovane che racconta di essere quello che non è , stravolgerà , almeno temporaneamente, la vita di una famiglia perbene, che si offre di accoglierlo ed ospitarlo. La fine di un vecchio amore da parte del protagonista, per la nascita di uno nuovo e non ricambiato, spezzerà il cuore della giovane che lo aspettava da tempo e spaventerà l’ingenua fanciulla, che diventa l’oggetto di un suo desiderio morboso. La descrizione accurata e particolareggiata che l’autore fa della storia, rende la narrazione coinvolgente ed intrigante. Sembra di essere lì presenti, e, quasi come spettatori di una rappresentazione teatrale, i lettori possono immaginare i personaggi muoversi su di un palcoscenico ben allestito. Una storia ambientata in un Ermelinda Benedetti tempo neanche troppo lontano, che ci ricorda i racconti dei nostri nonni di campagna. NOTA DELL’EDITORE In questo romanzo Augusto Stefanucci narra il sentimento morboso e mortale di un personaggio fantastico della sua Fabrica di altri tempi. La scrittura bella e diretta tratta la forza dell’egoismo di un amore ossessionato, che fa ineluttabilmente scivolare nella disperazione e nel dramma il protagonista. Qui c’è tormento, ambiguità e violenza, ma Sandro Anselmi soprattutto amor fatale! AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLO PUBBLICATO??? CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori Micetti dolcissimi di di circa 3 mesi. Sono a Sutri. Maria tel 0761635616 - 3393403875 PAULY E' vivace, tanto che non riesce a stare tranquillo e tende a scappare ...E' giovane e pieno di energia quindi l'ideale sarebbe un giardino ben recintato oppure qualcuno in appartamento che avrebbe tempo e pazienza per educarlo... Diamogli una seconda possibilità : è già stato salvato dai pericoli della strada. Taglia piccola di circa 11 Kg. Forse 1/2 Anni. Trovato a Montefiascone, prima dell'estate, vagava ai bordi di una strada con macchine che gli sfrecciavano pericolosamente vicino , ora ha recuperato tranquillità e forma fisica, ma vive in una grotta e a catena: SOLO 24 ore al giorno; buono con altri cani e gatti. Molto affettuoso (quasi "appiccicoso") Arriva l'inverno, e...se nevica????? 328 5424120 47 La AS YOU ARE, azienda giovane e affermata, nella produzione di gioielli qualche mese fa ha lanciato nel suo shop on line la sua collezione “i Cuccioli” - anelli, ciondoli, orecchini con zampette di cani e/o gatti, ottenendo molto successo tra il numeroso pubblico di amanti degli animali. Alla luce di questa accoglienza da parte di animalisti e non l’Azienda ha pensato di aiutare chi salva dalla strada e dai pericoli, piccoli esseri indifesi che pagano solo perchè sono nati e non hanno fatto nulla di male per meritare l’ergastolo del Canile. AS YOU ARE ha deciso, in maniera totalmente autonoma, di non premiare le grandi e celebri Associazioni, quelle che già percepiscono contributi, ma alcune di piccole o semplici volontari/e che non percepiscono aiuti da parte delle Istituzioni e Autorità. Un lavoro di scrematura è stato fatto da persone competenti che si trovano ad affiancare giornalmente queste persone così generose e verranno rese note dall’Azienda attraverso la fanpage di Facebook e il sito stesso. Magari non avrete mai sentito nominare le Associazioni e i volontari che verranno aiutati e infatti è anche un modo per far conoscere il loro lavoro. Per tutto il mese di novembre per ciascun articolo acquistato on line dal sito www.shop-asyouare.com della “Collezione i Cuccioli” - cinque euro verranno devoluti a :- INCROCIAMOLEZAMPE ONLUS di Civita Castellana (Viterbo) Lazio. L’iniziativa avrà certamente un seguito sempre grazie a Voi che date fiducia ad una giovane azienda che ha preso a cuore il problema dell’animalismo attraverso le sue creazioni. AS YOU ARE - Va del Progresso, 36 – 36100 VICENZA P. Iva 02954880247 -Tel. 0444-960377 - [email protected] - www.shop-asyouare.com Ciao a tutti!!!! Mi chiamo Yole, ho circa 4/5 anni. Sono tg piccola piccola 4/5 kg. Vivo in un recinto.....e NON sono felice. Cerco un amico umano per la VIta.. So dare amore, tanto amore in cambio di pappa, coccole e liberta'. Sono vaccinata, sterilizzata e chippata. Mi trovo in prov di Viterbo ma posso raggiungerTi ovunque. RITA 339/1123663 Sollecitati da diversi nostri lettori, lanciamo un appello a tutti i possessori di cani, affinchè li tengano al giunzaglio quando si trovano a passeggiare in luoghi pubblici, per evitare spiacevoli, imprevedibili incidenti. 48 Campo de’ fiori AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti “BarbaBlù” in scena al Palarte di Fabrica di Roma per la Giornata contro la violenza maschile sulle donne Il prossimo 25 novembre - Giornata contro la violenza maschile sulle donne - non può e non deve essere ancora una volta una ricorrenza rituale, poiché il fenomeno della violenza di genere (che troppo spesso coinvolge anche i figli) è in costante aumento ed è un problema che affligge gravemente l’Italia, incide pesantemente sul raggiungimento di una reale parità e dignità delle donne, sui meccanismi sociali che regolano la qualità della vita di entrambi i generi. Per questa giornata, l’Associazione Fab(b)rica delle Donne ha organizzato un’ iniziativa importante per richiamare l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza su una realtà così devastante, una delle maggiori cause di morte ed invalidità per le donne dai 15 a i 40 anni e in aumento preoccupante nel nostro Paese. L’Associazione presenterà lo spettacolo teatrale “BarbaBlù” (destinato la mattina agli alunni della scuola media e la sera ad un pubblico adulto) creato e diretto dalla compagnia “Il Cerchio Invisibile “ di Sandro Nardi, una trasposizione della favola di Perrault che tratta del tema della violenza sulle donne avvalendosi dei toni e della prospettiva della favola, con momenti di riflessione e forte tensione drammatica. La serata è organizzata per Venerdì 23 Novembre, al Palarte di Fabrica di Roma, alle ore 21,15 e il ricavato della serata sarà devoluto al Centro Antiviolenza Erinna , unico centro di Viterbo e provincia che ha come scopo il contrasto, la prevenzione della violenza sulle donne 15° RASSEGNA MUSICA DA CAMERA CITTA’ DI RONCIGLIONE dal 4 Novembre al 22 Dicembre Non è un refuso, quell’apostrofo. Cinque professori dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma che hanno scelto come motto “Il peso della leggera, la leggerezza della classica”, presentandosi al pubblico in modo autoironico, intelligente. Senza nulla togliere a chi segue la tradizione. Ma l’arte, si sa, è soprattutto libertà d’espressione. Così i due violini di Rosario Genovese e Ruggiero Sfregola, la viola di Giovanni Leonetti, il violoncello di Francesco Di Donna, il contrabbasso di Andrea Pighi si sono fusi con lo scopo di produrre mezzo chilo di musica, sia essa classica, moderna, jazz, pop, folk, rock e quant’altro. Parte così domenica 4 novembre la 15° Rassegna Cameristica della Città di Ronciglione, nella tradizionale sede della chiesa di S. Sebastiano, alle 17,30. Seguiranno, l’11 il ‘Trio Clarinetto-VioloncelloPianoforte”, il 17 ‘Recital Pianistico’ di Aldo Ragone, il 24 al Teatro Comunale ore 12.00 ‘Festive Wind Ensemble’. Si ritorna alla chiesa di S. Sebastiano il 25 novembre con il ‘Quartetto Farnese’, 1 dicembre ‘Recital Pianistico’ di Annalisa Bellini, il 2 ‘Il trio nella forma classica’, l’8 ‘Coro polifonico T. Cima e D. Massenzio’, il 9 ‘Orchestra di tromboni Blow Pipes’. Per la Rassegna Giovani il 15 ‘’Duo tromba e pianoforte”, il 16 “Duo voce e pianoforte”. Conclude il Concerto di Natale alle 21.00 del 22 dicembre al Teatro Comunale. L’importante Rassegna è organizzata dall’Istituzione Musicale Comunale S. Verzari di Ronciglione, curata dal Direttore Artistico Prof. Fernando De Santis, in collaborazione con l’Assessore alla Cultura Daniela Sangiorgi, con il patrocinio del Comune di Ronciglione, Assessorato alla Cultura e Settore Turismo, Provincia di Viterbo, Regione Lazio. Roberto Ragone – Addetto Stampa Istituzione Musicale Comunale ‘S. Verzari’ Campo de’ fiori 49 AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti Bracciano: Quattro pomeriggi culturali con “Un the al Museo” Fare cultura ma non solo. L’obiettivo è anche far conoscere alla comunità figure professionali di spessore che hanno scelto di vivere a Bracciano, tutto sorseggiando un buon the nei pomeriggi uggiosi d’inverno, alle 16.30 nella sala dell’archivio storico comunale. Torna con questi scopi al Museo Civico di Bracciano la manifestazione “Un the al Museo”, quattro appuntamenti-conferenza. Ampio il ventaglio delle materie trattate, si va dagli approfondimenti sulla storia locale, alla musica e all’arte. “Il Museo ospita, con l’intento di presentarli, alla comunità di Bracciano valenti cittadini” commenta il direttore del Museo Cecilia Sodano. Questo il programma delle conferenze: - 4 novembre L’Annunciazione in terracotta invetriata del Museo Civico di Bracciano Cecilia Sodano. Un viaggio attraverso i percorsi del revival rinascimentale a partire da un’opera del museo - 11 novembre Protagonista: il violoncello Francesco Storino. Un percorso attraverso la storia della musica raccontato, tra voce e melodie, da un professionista del violoncello - 18 novembre Arte contemporanea: esperienze e tecniche di restauro Paola Carnazza. Esperienze di restauro del contemporaneo dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma - 25 novembre Mino Delle Site aeropittore futurista Francesco Rinaldi. L’esperienza artistica di Mino Delle Site raccontata da un suo allievo [email protected] - 06/99816375 Il VII municipio di Roma per il poeta Achille Serrao, il 23 novembre 2012 Venerdì 23 novembre 2012, dalle ore 17, presso la Sala “Lucio Conte”, in via Prenestina 510 (angolo con viale Palmiro Togliatti su iniziativa del VII municipio di Roma Capitale si terrà la commemorazione del poeta Achille Serrao nel trigesimo della sua dipartita. L’evento, dopo i saluti istituzionali del Presidente del VII Roberto Mastrantonio, dell’Assessore alla Cultura Leonardo Galli, del presidente della Commissione Cultura della Provincia di Roma Pino Battaglia, prevede la lettura di testi di Achille Serrao in napoletano da parte di Federico Carabetta e Loredana Mauro ed in italiano dei poeti: Leopoldo Attolico, Manuel Cohen, Ferdinando Falco, Aurora Fratini, Giovanna Giovannini, Vincenzo Luciani, Roberto Pagan, Claudio Porena, Laura Rainieri, Cosma Siani, Rosangela Zoppi e l’esecuzione di brani musicali degli artisti: Fabiana Avoli, pianoforte, Andrea Salvi, flauto, Andrea Allocca, chitarra, Paolo Cozzolino, contrabasso, e delle cantanti Angela Di Gaetano e Nicoletta Chiaromonte. Parteciperanno la moglie di Achille Serrao, Paula Gallardo, i figli, la sorella, il fratello e i famigliari. SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO B.L.S.D. PER L’USO CORRETTO DEL DEFIBRILLATORE, organizzato dal Comune di Corchiano in collaborazione con la C.R.I. italiana. Il corso si terrà SABATO 1 DICEMBRE 2012 presso la Sala Consiliare del Comune.La partecipazione è aperta a tutti quanti fossero interessati ad offrire un piccolo servizio alla comunità. E’ possibile iscriversi entro il 24 Novembre presso la locale sezione della Croce Rossa. L’apparecchio è stato donato ai cittadini di Corchiano dall’Associazione U.N.I.T.A.L.S.I. “Talenti quotidiani”: un concorso nazionale di microscrittura dedicato alla donna Un concorso nazionale di micro-scrittura creativa dedicato alla valorizzazione della figura femminile e delle pari opportunità e al rifiuto di ogni forma di discriminazione di natura sessuale. E’ questo lo spirito di “Talenti Quotidiani - Racconti di fretta per narrare l’avventura di essere donna”, il progetto promosso dall’Arci provinciale di Siena e finanziato dalla Regione Toscana grazie al bando della legge 16 del 2009 sulla cittadinanza di genere. Il concorso è aperto a tutti e prevede la presentazione, entro il 30 gennaio 2013, di un breve elaborato in qualsiasi forma narrativa - racconto breve, diario, poesia, narrazione e favola - della lunghezza massima di 10! 0 parole e dedicato alla valorizzazione della figura femminile in qualità di eroina della quotidianità , con punti di vista originali e diversi. Il concorso si chiuderà con la pubblicazione degli elaborati vincitori selezionati dalla giuria e il volume sarà presentato nel corso di un evento che vedrà anche la premiazione ufficiale dei vincitori. I racconti saranno pubblicati anche sul sito dell’Arci provinciale di Siena e sul blog del progetto www.talentiquotidiani.it. L’iniziativa conta anche sul supporto dell’Associazione Culture Attive di San Gimignano; dell’Associazione Arcisolidarietà Colibrì di Ville di Corsano; dell’Associazione Movimento pansessuale Arcigay di Siena e dell’Associazione Archivio UDI della provincia di Siena. I racconti devono pervenire entro il 30 gennaio 2013 presso l’Associazione Arci Provinciale Senese, in Piazza Maestri del Lavoro, 27, a Siena. Non fa fede il timbro postale. Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione, è possibile scaricare il bando dal sito www.talentiquotidiani.it, scrivere un’e-mail all’indirizzo [email protected] oppure chiamare il numero 0577.247510. “Talenti quotidiani” è presente anche sui social network, con una propria pagina Facebook e un profilo Twitter. Campo de’ fiori 50 La Redazione di Campo de’ fiori si associa agli auguri Tanti tanti auguri al nostro Cristian Cesare che il 23 novembre compie due anni dal nonno Sandro Cesare, la nonna Anna e la bisnonna Enrica Ad Alessio per i suoi 17 anni, da mamma, papà, Lella e Chiara. Tantissimi auguri di buon compleanno. Auguri alla nostra piccola peste Fabiola che il 10 novembre compie 2 anni da mamma, papà, Chiara, i nonni, gli zii e i cugini. Tanti auguri di buon compleanno a don Claudio Monarca che il 22 ottobre ha compiuto 60 anni, da tutti i parrocchiani di Corchiano ed in particolare dagli oratoriani Giulia il 31 ottobre ha compiuto 18 anni. Per te inizia una nuova fase della vita che ti vedrà coinvolta in responsabilità maggiori, potrai decidere autonomamente del tuo futuro, provare nuove emozioni e imbatterti in nuove avventure che ti vedranno protagonista. I tuoi genitori ti augurano tanta felicità e serenità. Tantissimi auguri di una felice vita insieme a Martina e Andrea che il 13 ottobre 2012 hanno coronato il loro sogno d’amore....Vi vogliamo bene!!!! I vostri amici Tantissimi auguri di buon compelanno a Samuel Testa che il 13 Novembre compie 8 anni, da chi ti vuole tanto bene... mamma e papà. Tanti auguri a Francesco Generali che il 9 ottobre ha compiuto 5 anni, dalla sorella Benedetta, il papà Enrico, la mamma Paola, la nonna Antonella, il nonno Checchino, gli zii ed i cugini Congratulazioni ad Ileana Baldassi per aver vinto la Borsa di Studio alla scuola musicale il C.E.T. di MOGOL ad Avigliano Umbro (TR), messa in palio dalla Provincia di Viterbo, per soli 10 aspiranti artisti. Un grande IN BOCCA AL LUPO per la sua carriera musicale dai suoi familiari e amici. Tanti auguri ai ragazzi del ’55 di Carbognano! Tantissimi auguri a Giacomo Pastorelli che il 19 Novembre compie il suo 1° anno! Con amore da nonna Antonietta e gli zii. Campo de’ fiori 51 Tanti auguri al nostro piccolo grande amico Luca che ha ricevuto il Sacramento della Cresima, da Stefano e Piera. Tantissimi auguri alla piccola Martina Ruzzi che compie 1 anno il 3 Dicembre, dalla mamma Anna Maria, il papà Enrico, i nonni, gli zii e tutti quelli che le vogliono un gran bene. L’ALLEGRA BRIGATA DEL ‘67 Un sabato qualunque di un mese d’autunno ci siamo rincontrati sotto lo stesso tetto, seduti uno accanto all’altro per condividere una serata di piacere. E’ bastato qualche minuto, che ci siamo ritrovati in un turbine di emozioni, che a stento siamo riusciti a frenare, così uno staff di artisti, come, cantanti, cabarettisti e soprattutto ballerini, hanno dato vita ad una simpatica e divertente serata che, solo il tempo tiranno, purtroppo, ha interrotto. All’allegra brigata del ‘67 senza fare un vademecum, mando un solo e semplice augurio di grandissima felicità. Un’amica ‘67 Tantissimi auguri al nostro dolcissimo Niccolò Costantini che il 26 ottobre ha compiuto 5 anni. Da parte di mamma, papà, il piccolo Mirko, i nonni e le zie! Tanti auguri al piccolo Yuri Ceccarelli, che il giorno 28 Ottobre 2012 ha ricevuto il sacramento del battesimo, con tanto amore da mamma Pamela, papà Graziano, i nonni e gli zii Tanti auguri a nonna Teresa la migliore gelataia di tutti i tempi che il 1 Novembre compie 64 anni! Ma soprattutto è la migliore nonna del mondo e l’unica donna che sa capirmi in ogni situazione...Ti voglio un bene dell’anima! Tanti auguri.... Stefano Diego e Samir augurano buon compleanno alla loro mamma Antonella Magnarelli che ha compiuto gli anni il 14 Ottobre. Cara mamma ti ringraziamo per tutto quello che hai fatto per noi, per averci cresciuti da sola, per averci fatto studiare e parlare tre lingue, ti ringraziamo per tutti i sacrifici che hai fatto per noi e per i ragazzi che ci hai fatto diventare. Grazie mamma! Il giorno 27 ottobre hanno festeggiato 60 anni di matrimonio NANDO e ROSA di Fabrica di Roma. Tanti auguri da tutti i familiari. 52 Campo de’ fiori L’angolo del poeta Nella foto al lato, Ebe Di Stazio, figlia di Umberto Di Stazio, che ci ha fatto recapitare in redazione questa deliziosa poesia del padre (nella foto in alto). Umberto Di Stazio - Pizziribbecchi SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città ________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città ____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 Campo de’ fiori 53 Roma com’era Campo de’ fiori Articolo tratto dalla testata giornalistica “La Tribuna illustrata”(Anno XI), di domenica 29 novembre 1903. Abbiamo recuperato questa copia ultracentenaria da un rigattiere, consunta e vissuta, ma ancora piena del suo fascino originario. La foto ci mostra un Lungotevere diverso da come è oggi, privo delle alte palazzine nobiliari e con un viale alberato assai giovane. Ma l’articolo ci racconta molto di più e la foto è tutta da leggere! Campo de’ fiori Civita Castellana. Squadra di Rugby - 1978. In piedi da sx: Angeletti, Midossi, Cingolani, Ceccarelli, Basili, Mancini, Nelli, Ceccani, Gemma, Pichilli, Basili, Stinchelli, Ceccani e Nobili. In basso da sx: Rovinetti, Cicconi, Antonelli, Cavalieri, Rossi, Bonifazi, Quirini, Coracci, Principalli e Martelletti. Foto tratta dal libro “50 anni di strani rimbalzi a Civita Castellana” di Ugo Baldi. 54 Campo de’ fiori Album de Campo de’ fiori 55 dei ricordi Campo de’ fiori Civita Castellana. Anno 1965. Classe prima elementare. Foto della Sig.ra Matudina Perazzoni. Campo de’ fiori Campo de’ fiori Civita Castellana, metà anni ‘60. Da sx: Filomena e suo marito Fernando Ricci, Franco Lanzi e sua moglie Giacinta. Civita Castellana. Anni ‘70. Giuliana Valeri. Fabrica di Roma. Anno 1978. Rossana Di Caprio, Eleonora Capitoni, Rosa Bozzo, Adele Labruzzo, Eleonora ..., Sabrina Alessandrini, ... Vincenzi, Ornella Angeletti, Maria Luisa Marigliani, Anna Testa, Assunta Ricci, Sandra Vannini. Foto del Sig. Massimo Ricci. Campo de’ fiori 56 Campo de’ fiori Album de Campo de’ fiori dei ricordi Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anno 1939. Famiglia Pietro Baldassi. Foto della Sig. ra Verena Baldassi. Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni ‘60. In alto da sx: …, Massimo Ferlicca, …, Stefano Carofei, … . In basso da sx: Carlo Drogo, Nicola Chiossi, Attilio … , Giorgio Cencelli, …, Carlo Testa. Foto del Sig. Giorgio Cencelli. 57 58 Campo de’ fiori Album de Corchiano. Anni ‘40. Da sx: Tertuliano Battisti e Pompeo Nardone. Campo de’ fiori Ronciglione. Anni ‘30. La famiglia Marini sulla scala per i lavori sul tetto dell’abitazione. Campo de’ fiori Civita Castellana. 10 giugno 1966. Classe III media, sez. D. In piedi da sx: Luca Carosi, Alberto Sacchi, Claudio Castiglia, Massimo Mancini, Sergio Pescetelli, Giuseppino Brunetti, Giovanni Sciamanna, Mauro Santori, Domenico Mariani, Giorgio Flori, Angelo Marini. In basso: Giacomo Chiuderini, Alfredo Gasperini, Aldo Ricci, Bernardino Di Lorenzi, Giovanni Gezzi, Giammarco Massari, Renzo Lemme. Insegnanti: ... Pandimiglio e Gabriella Augugliaro. Foto del Sig. Luca Carosi. Campo de’ fiori dei ricordi Campo de’ fiori 59 60 LAVORO CERCO - CERCO LAVORO COME BADANTE anche lungo orario. Cell. 338.4394101 - LAUREATA, CERCA LAVORO COME babysitter o aiuto compiti (ragazzi delle elementari, medie e superiori, latino, italiano e filosofia). Eserienza pregressa. Tel. 327.3667841. - CERCO LAVORO COME IMPIEGATA, commessa, baby-sitter. Zona Civita Castellana e limitrofe. Disponibile qualsiasi orario (escluso notte). Tel. 339.7069529. - RAGAZZA 26ENNE belle presenza cerca lavoro come baby-sitter, colf o altro. Max serietà . Tel. 329.3973464 - DONNA 50enne italiana cerca lavoro come domestica nella provincia di Viterbo. Pulisco, lavo, stiro e cucino. Tel. 338.6227425 - RAGAZZA 25 ANNI cerca lavoro come baby sitter, assistenza anziani diurna lungo orario. 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Città ......................................................Tel...................................Firma................................................................ 62 Campo de’ fiori Oroscopo di Novembre by Cosmo ARIETE 21 marzo - 20 aprile La coerenza è probabilmente ciò che più vi pesa mantenere, soprattutto in questo momento. Volete impegnarvi in progetti troppo alti e faticosi. Non saltate a conclusioni affrettate, non reagite agli impulsi emotivi e non abbandonatevi a stati altalenanti di umore. Diventate docili e dolci, morbidi con voi stessi e con il prossimo. TORO 21 aprile - 20 maggio : Il momento è impetuoso, rovente, dovete dunque scendere in campo e farvi sotto. La pigrizia non passerà inosservata e gli egoismi avranno il loro prezzo. E’ l’ora mettere a vantaggio del prossimo le vostre risorse. Dovete stabilire delle urgenze. Fermate le abitudini malsane e intraprendete una nuova routine, fatta di ordine e disciplina. GEMELLI 21 Maggio - 21 giugno Quando de stelle vi chiedono di “dominare la natura selvaggia”, non intendono dire di negarla, ma significa non intellettualizzare i piani bassi, primitivi, profondi, a favore di un prestabilito concetto, idea o logicità . La scelta di fare ordine nella propria vita, ha scopo e valore solo quando però sono lasciate fluire le irrazionalità e le assurdità di cui l’uomo è artefice. CANCRO 22 giugno - 22 luglio Dedicatevi a voi stessi e mettete l’attenzione sulla professione, sul vostro impegno quotidiano. Ritiratevi dalla scena, dalla mondanità , dalle attese e dalle aspettative sentimentali e affettive. Questo è il momento per entrare in contatto profondo con voi stessi. Occupatevi del vostro bene, curate l’alimentazione, seguite uno stile di vita attento LEONE 23 luglio - 22 SAGITTARIO 22 novem- agosto C’è bisogno di un cuore ragionevole che sceglie come amare, come educare, come costruire. Travolgere gli eventi, le circostanze se stessi o il prossimo non è necessariamente un bene o sinonimo di amore. Siate cauti e attenti nella gestione delle relazioni, non correte, né aggredite, siate consapevoli, un amore consapevole non farà mai errori. VERGINE 23 agosto - 22 settembre Se volete fare rivoluzioni, allora aspettate di aver un maggior controllo sul vostro stato interiore. Il silenzio è ciò che dovrebbe farvi da padrone, non disperdete energie in parole e chiacchiere distorte e confuse, vane. Concentrate l’attenzione sull’ascolto e su cosa c’è da fare e non da dire. Non dite, non esprimetevi, anche quando la circostanza vi sembra obbligata. BILANCIA 23 settembre - 22 ottobre La pigrizia mentale è il limite più grande all’evoluzione dell’essere. L’accontentarsi, il rimanere nel piccolo rassicurante spazio noto, privi di stimoli e iniziative può essere un grave limite. Allo scopo di accedere alla forza e alle bellezze che risiedono forti e potenti all’interno della vita stessa è necessario aprirsi a quella curiosità . SCORPIONE 23 ottobre - 21 novembre I tempi sono pressanti e il fagocitante modo di stare e vivere nel mondo non permette l’accrescersi e il manifestarsi dei grandi talenti di cui siete portatori. Scegliete il ritiro, preferite stare in silenzio nel vuoto dell’apparente niente. Grandi saggezze e poteri sono nel vostro io più profondo, coltivateli. bre – 21 dicembre I tempi sono pressanti e il fagocitante modo di stare e vivere nel mondo non permette l’accrescersi e il manifestarsi dei grandi talenti di cui siete portatori. Scegliete il ritiro, preferite stare in silenzio nel vuoto dell’apparente niente. Grandi saggezze e poteri sono nel vostro io più profondo, coltivateli e vedrete sbocciare il fiore che è in voi. CAPRICORNO 22 dicembre - 19 gennaio I pianeti intendono esortarvi a un nuovo approccio verso la vita. Cercate di vivere una quotidianità ricca di senso e profondità oltre l’aridità del vivere comune. Uscite dalla routine che vi ha attanagliato finora, solo così potete sperare in qualcosa di nuovo e soddisfacente. I consigli di chi vie è vicino possono essere indispensabili. ACQUARIO 20 gennaio 18 febbraio Se vi sembra che la vita si sia dimenticata di voi o peggio, l’abbia con voi, ebbene sappiate che non è così . Avete perso di vista forse che anche il mondo intorno a voi ha bisogno del vostro riconoscimento, materiale, emotivo e affettivo. Siate generosi, benevoli e comprensivi, sovvertite lo stato di frustrazione in gentilezza. PESCI 19 febbraio - 20 marzo Potrebbe andare meglio, ma potrebbe anche andare peggio! Siete in un fremente circuito di possibilità , dettate da stimoli forti, importanti, unici, magari eccessivi e a tratti paralizzanti, ma potete uscirne bene, anzi vittoriosi. I concetti, le teorie e i voli pindarici non vi consentiranno di trovare la vostra verità , quella capace di rendervi appagati. Campo de’ fiori CEDO 63 VENDO Patrocinio Civita Castellana Fabrica di Roma Avviatissimo negozio di bomboniere ed articoli da regalo. Affare. Cod. At46 Lavanderia zona centrale. Avviatissima. Cod. At45 Terreno di mq 7000 con fabbricato condonato di mq 50, campo sportivo, spogliatoio, acqua, luce, noccioleto, uliveto, trattrice, gazebo di mq Cod. V67 90, recintato Centro lavanderia self-service. Avviatissimo. Ottimo affare Parco Falisco ultimo lotto edificabile ca. 1000 mq. Ottimo investimento Cod. V19 Cod. At41 Fabrica di Roma Chiosco di fiori 4x3 mt con tettoia esterna. Cod. At44 Centro Commerciale Falerii Novi Negozio di 50 mq completo di arredamento per attività di profumeria. Ottimo investimento. Cod. V02 Roma Zona Santa Maria Maggiore affitto appartemento max 2 persone oppure uso ufficio Locale commerciale 284 mq+39 mq soppalchi+41 mq tettoia chiusa. Cod. 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(C o u po n a p a g . 5 2) Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera, Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene. A Roma nei teatri, nei migliori alberghi e locali, sui taxi e in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità edito dall’Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Reg.Trib. VT n. 351 del 2/6/89 Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Consulente Editoriale: Enrico De Santis Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri 25,00 Estero: 12 numeri 60,00 Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 42315580 intestato all’Associazione Accademia Cristina Internazionale Evangelisti D’Italia. 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