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La Marchesina el Purtunè tratto dal libro di Piero Strobino “’L portonè ‘d Cardè” Voce narrante Personaggi principali: Personaggi secondari: Marchese Marchesina Purtunè Popolo Tre dottori Maria, la damigella Toni Guardie INTRODUZIONE Voce narrante: Molti e molti anni fa, quando il nostro bel ponte ancora non c’era, per attraversare il maestoso fiume Po, bisognava servirsi del famoso porto di Cardè che consisteva in un tavolato a ponte assicurato a due barconi, dove potevano salire persone, animali e carri. L’imbarcazione era raccomandata da una grossa fune che girava attorno ad un tornio e a manovrare questa barca c’era il purtunè, che viveva in una capanna sulla riva del fiume, proprio nelle vicinanze del castello che sovrastava il porto, in cui sono vissuti marchesi e marchesine. Ed è proprio dalla tormentata storia d’amore di un purtunè di nome Tista e della marchesina Berenice che nasce la leggenda che andremo ora a raccontarvi. PRIMA PARTE Voce narrante: Narra la leggenda che un giorno, il marchese, padre di Berenice, stanco di vedere l’amata figlia sempre triste e rinchiusa nelle sue stanze, le propose di uscire dal castello e di andare a fare un giro nelle campagne del feudo e nei paesi vicini, senza nascondere la speranza che incontrasse un giovane nobile che la facesse innamorare e la chiedesse in sposa. Marchese: Berenice, figlia mia! Che ne diresti di uscire dal castello e andare a fare un bel giretto nelle campagne qui intorno? Faresti felici i tuoi sudditi che ti amano e ti ammirano. 1 Marchesina: No padre! Non ne ho voglia, non mi interessa conoscere le mie terre e non mi importa nulla dei miei sudditi. E poi qui al castello non mi manca nulla! Posso guardare la campagna dalla finestra della torre e le mie damigelle mi fanno molta compagnia. Marchese: Non dire fesserie! Non puoi sempre star chiusa qui dentro! E poi per farti amare dal tuo popolo devi andare in mezzo a loro altrimenti non ti porteranno mai il rispetto dovuto! Manderò i miei messaggeri in ogni angolo del feudo in modo che sappiano della tua uscita e ti acclamino come si deve! Marchesina: Ma padre! Io non voglio… Marchese: Niente storie! Così ho deciso! E così sarà fatto! SECONDA PARTE Voce narrante: Fu così che arrivò il giorno predisposto all’uscita della bellissima marchesina; era stato tutto preparato nei minimi dettagli: squilli di tromba annunciavano il suo passaggio, e il popolo come impazzito gioiva e osannava la marchesina. Popolo: Viva Berenice! Viva la nostra bella Marchesina! Voce narrante: Il corteo con a capo il marchese e la figlia attraversò il paese e si diresse verso il porto per oltrepassare il fiume e proseguire nella direzione stabilita. Il marchese era felicissimo dell’amore che il popolo dimostrava nei confronti della figlia, mentre la bella Berenice, non tradiva alcuna emozione e si dimostrava triste e schiva. Arrivarono al porto, e lì ad attenderli c’era un giovane purtunè di nome Tista, che si preparò a traghettare i nobili passeggeri al di là del fiume. Il purtunè non aveva mai avuto l’onore di vedere la bella Berenice, ma qualcosa di strano accadde: tra i due giovani non vi fu parola, ma quando i loro sguardi si incrociarono e le loro mani si sfiorarono si sprigionò come una scintilla che accese i loro cuori. Da quel momento in poi e nei giorni avvenire, Tista il purtunè, non capì più nulla, continuava a pensare alla bella marchesina e non riusciva più nemmeno a fare il suo lavoro decentemente. Berenice invece, sempre taciturna, riempiva il padre di chiacchiere e non vedeva l’ora di fare ritorno al castello in modo da poter rivedere il purtunè di cui si era follemente innamorata. 2 E il giorno arrivò, il purtunè vide in lontananza la carrozza avvicinarsi: Purtunè: “Finalmente! Finalmente! Ho aspettato tanto questo momento! Voglio rivedere ancora una volta quel viso angelico, però povero me sono solo un sognatore, non potrà mai essere mia, io sono solo un povero pezzente mentre lei è una marchesa. Però potrei spacciarmi per un venditore di ortaggi, entrare nel castello e vederla, oppure potrei farmi incarcerare per poterla vedere… No, no cosa dico, come mai potrei fare!!! Voce narrante: Poi si bloccò e smise finalmente di far ragionamenti folli, la marchesina si apprestava ad attraversare, i loro cuori erano in tumulto e furtive occhiate e languidi sospiri accompagnarono il breve tempo necessario per attraversare il fiume. Lo strano atteggiamento dei due giovani non sfuggì al marchese che però non diede molto peso all’accaduto, perché riteneva fosse un normale imbarazzo. E così tornarono al castello. La marchesina si rinchiuse nelle sue stanze. TERZA PARTE Marchesina: “Povera me!!! Sono davvero sfortunata! Perché mai ho accettato di fare questa uscita?!?!?! Se non fossi andata non avrei incontrato quel giovane purtunè ed ora non ne sarei innamorata e non soffrirei per amore, sapessi almeno il suo nome. E trovassi un modo per contattarlo. Ma anche se ci riuscissi mio padre lo farebbe subito incarcerare, non è concepibile che una marchesina divenga la sposa di un povero plebeo! Povera me!!!! Voce narrante: I due giovani disperati continuavano a fantasticare sul come poter rivedersi, ma purtroppo con la fantasia si viaggiava molto, ma in pratica nulla era veramente efficace. Il purtunè continuava a non farne una giusta, tanto che venne minacciato di licenziamento, mentre la marchesina sempre più triste diventava sempre più magra e debole, tanto che il marchese fece chiamare i tre migliori medici reperibili affinché la visitassero. QUARTA PARTE Dottori: Eccoci! Siamo qui per visitare la marchesina! Voce narrante E cominciarono a girar intorno alla povera Berenice, per vedere se ci fosse qualcosa che non andasse. E poi dissero! 3 Dottori: La marchesina non è malata! È sanissima!!!! Marchese: Com’è possibile!?!?! Non vedete come è magra e triste! Dottori: Sì vediamo, ma non ha nulla che non vada, dovrebbe forse uscire dal castello a prendere un po’ d’aria fresca. Marchesina: Uscire dal castello?!?!?!Sì padre!! Ho proprio voglia di uscire!!!!!!! Marchese: Ma come figlia mia!!!! L’altra volta non volevi assolutamente uscire e ora invece… Marchesina: “Sì padre, voglio riattraversare il fiume e rivedere i posti dell’altra volta!” Marchese Ma figlia mia i tuoi possedimenti sono anche altrove, non accorre attraversare il fiume; potremmo vedere le belle cose che ci sono sulla sponda destra del Po e… Marchesina No, no! Voglio attraversare il fiume e rivedere i posti dell’altra volta! Voce narrante A quel punto al marchese venne un sospetto, ma acconsentì lo stesso alla richiesta della figlia. Marchese Va bene figlia mia, farò preparare tutto quanto per la tua uscita! Voce narrante Ma il marchese ordinò ai suoi fedeli uomini che nessuno venisse a sapere dell’uscita della figlia proprio per vedere come si sarebbe comportato il purtunè davanti alla figlia senza preavviso. QUINTA PARTE Voce narrante Arrivò il giorno della partenza e arrivati al porto, Berenice non stava più nella pelle, la sua euforia se pur tentasse di essere nascosta era palese, e non fu da meno il purtunè che di sorpresa vide davanti agli occhi la sua bella Berenice! I due arrossirono e non furono più capaci di trattenere le loro emozioni a quel punto il marchese palesemente arrabbiato urlò! Marchese Fermi tutti!!! Non si va più da nessuna parte!!! E voi guardie catturate quest’uomo e incarceratelo!!! 4 Voce narrante Purtunè In men che non si dica Tista fu legato e spinto verso il castello e Berenice sgomenta quasi svenne dal dolore. No! No! Cosa fate!?! Lasciatemi andare! Non ho fatto nulla!!! Marchesina Perché padre? Perché lo incarcerate? Non ha fatto nulla lasciatelo andare! Marchese Zitta!! Con te farò i conti dopo!!! Torna nelle tue stanze e stacci finché non deciderò che potrai di nuovo uscirne. SESTA PARTE Voce narrante La marchesina corse nelle sue stanze a piangere disperata, e il purtunè dopo essere stato frustato fu portato al cospetto del marchese. Marchese Come hai osato alzare lo sguardo su mia figlia! Sei solo un povero mentecatto, non ti devi permettere mai più, altrimenti marcirai in galera! Purtunè Può fare di me ciò che vuole, ma io amo Berenice e la amerò sempre, preferisco morire piuttosto che rinunciare a lei! Marchese Taci!!! Infame!! Non puoi permetterti di parlare così! Sei un poveraccio devi stare al tuo posto!!! Guardie riportatelo in galera! E lasciatelo lì! Ma prima dategli un’altra razione di frustate!!! Voce narrante Mentre le guardie portavano via il purtunè, il marchese rimase sorpreso dal proprio comportamento, mai era stato così crudele, ma l’arroganza di Tista l’aveva fatto andare in bestia. Marchese Certo che però quel giovanotto ha rinunciato alla sua libertà per amore di mia figlia e non gli importa di vivere o morire, se ascoltassi la voce del cuore lascerei che il destino compisse il suo corso e i due possano vivere felici, ma cosa direbbero i miei sudditi! Tutti potrebbero campare diritti sulle dame dei nobili, e dove andremmo a finire! Ognuno deve stare al suo posto! E poi questo purtunè è stato troppo impertinente! Merita la punizione!!! Voce narrante A quel punto Maria, la damigella arrivò di corsa Damigella Maria Marchese, marchese! La marchesina si è sentita male!! 5 SETTIMA PARTE Voce narrante Il marchese ebbe un tuffo al cuore e corse dalla figlia! Marchese Figlia mia! Cosa succede! Presto prendete un po’ d’acqua e i sali per farla rinvenire Marchesina Padre, vi prego se ancora mi volete bene lasciate andare quel povero purtunè, non ha fatto nulla di male e se lo lasciate andare vi prometto che d’ora in poi non darò più problemi di nessun genere Marchese Figlia mia, mi sorprendi molto, ma per te farei qualsiasi cosa. Voce narrante Ma il marchese pur avendo promesso alla figlia, non poteva rilasciare Tista, non avrebbe giovato alla sua figura di nobile padrone! Fu così che pensò e ripensò e trovo una soluzione e fece chiamare al suo cospetto l’intrepido purtunè. OTTAVA PARTE Marchese Tista! In virtù delle richieste di mia figlia Berenice, che ha intercesso a tuo favore, ti risparmio la prigione a vita, ma verrai esiliato a vita. Mai più ti dovrai avvicinare a Cardè e al suo castello. Così è deciso! E ora portatelo via! Purtunè Non è giusto, non è giusto! I cardettesi sappiano che non accetterò mai questa sentenza e farò di tutto per vedere Berenice! Marchese Taci! E sappi che se solo oserai rimettere piede nel mio feudo, verrai ucciso all’istante! Voce narrante Fu così che Tista venne esiliato e Cardè rimase senza il suo purtunè! Passarono alcuni giorni, la marchesina continuava a deperire e piangere, nulla la faceva più sorridere e pensava al suo amore lontano, ma non era l’unica ad essere insoddisfatta anche il popolo aveva qualcosa da reclamare! NONA PARTE Popolo È una vergona! Vogliamo parlare con il marchese! Non si può andare avanti così! 6 Marchese Cos’è questo trambusto!? Cosa avete da reclamare? Popolo Marchese! Non possiamo più andare avanti in questo modo! Da quando Tista è stato esiliato non c’è più nessuno che ci traghetti sull’altra sponda del Po e i nostri commerci stanno andando in malora! Rivogliamo il purtunè altrimenti non pagheremo più le tasse!! Marchese Va bene ho capito il vostro problema, ora andate e lasciatemi trovare una soluzione… Voce narrante Il marchese preso dalla rabbia non aveva pensato che esiliando il purtunè, anche il commercio ne potesse risentirne, in fondo Tista era l’unico a saper usare il traghetto…bisognava trovare una nuova soluzione! Pensò e ripensò finché: Marchese Guardie! Andate a cercare Tista e conducetelo da me! Voce narrante Le guardie andarono alla ricerca di Tista e una volta trovato lo condussero al castello DECIMA PARTE Purtunè Cosa volete ancora da me? Non vi basta avermi privato del mio amore e del mio lavoro?? Marchese Stai calmo Tista! Volevo comunicarti che riprenderai il tuo lavoro da purtunè, a quanto pare il popolo non può fare a meno di te, a patto che tu dimentichi per sempre la mia amata figlia. Dovrai inoltre istruire un ragazzo che possa un giorno prendere il tuo posto e poi riverrai nuovamente esiliato. Purtunè Potete prendere tutte le decisioni che volete ma non dimenticherò mai Berenice! Marchese Portatelo via prima che ci ripensi! DODICESIMA PARTE Voce narrante Il purtunè riprese il suo lavoro e iniziò ad istruire un giovane volenteroso, ma non riusciva proprio a dimenticare la bella 7 marchesina, pensa e ripensa decise che in un modo o in un altro doveva entrare nel castello, ma non sapeva proprio come fare. In quel momento però arrivò al porto per farsi traghettare il suo vecchio amico Toni che di mestiere faceva il cuoco nella foresteria del castello e come ciliegina sulla torta era anche innamorato perso di Maria la damigella preferita di Berenice. E a Tista gli si illuminò il viso! Toni Ciao Tista! Devo andare a Villafranca! Fammi attraversare il fiume! Purtunè Certo! Però, Senti Toni! Tu devi aiutarmi, come sai io non posso entrare nel castello, verrei ucciso, ma devo rivedere Berenice, ma prima devo sapere se mi ama ancora, devi portarle un messaggio da parte mia. Toni Scordatelo! Come mai potrei avvicinarmi alla marchesina! Io sono solo un cuoco, rischierei la prigione anch’io! Purtunè Ma non devi darlo a Berenice in persona, consegnalo a Maria la sua fidata damigella e lei glielo farà avere Toni A Maria?!?!?! Beh, se aiutarti significa vedere Maria allora accetterò, presto, scrivi il messaggio. Purtunè Grazie infinite Toni saprò ricompensarti! Ecco il messaggio! “Berenice, se ancora mi vuoi bene fatti trovare dopo domani nella foresteria del castello all’ora di pranzo io mi travestirò e mi accoderò a tutti i forestieri che entreranno nel castello per pranzare, avrò un fiore di cardo selvatico sul cappello.” Ecco Toni, vai a e consegna! Toni Tranquillo Tista! Sarà fatto! TREDICESIMA PARTE Voce narrante Toni arrivato al castello, per la sua felicità si incontrò con Maria! Toni Maria, mia cara, ho qui un messaggio per la marchesina! Damigella Maria Per la marchesina? E da parte di chi? Toni Da parte di Tista, devi consegnarlo a lei? Puoi farlo?? 8 Damigella Maria Lo sai che rischiamo grosso se il marchese ci scopre? Però voglio talmente bene a Berenice che per lei farò questo ed altro. Dammi Qua! Voce narrante E poi diede un bacino sulla guancia all’incredulo Toni che così aveva capito che anche lei lo amava! QUATTORDICESIMA PARTE Damigella Maria Berenice Berenice! Marchesina Che c’è Maria? Che succede!? Damigella Maria Un messaggio da Tista!!! Marchesina Ohhhhh veramente! Fatemi leggere presto!!!! Vuole che ci incontriamo qui al castello! Sarà mascherato per bene! Dobbiamo organizzarci anche noi! E domani all’ora di pranzo dovremmo essere pronte!!!! Maria Maria! Finalmente lo rivedrò! Ma dobbiamo fare attenzione se mio padre ci scopre sarà la fine!!! Voce narrante Le due donne si abbracciarono per la felicità ed organizzarono il da farsi. QUINDICESIMA PARTE Voce narrante Finalmente arrivò il giorno stabilito per l’incontro, la foresteria era piena come ogni giorno di pellegrini che pranzavano al castello, fra di loro c’era Tista che si muoveva con circospezione, per non farsi scoprire. Dopo alcuni istanti arrivò n mezzo ai forestieri anche la marchesina e Maria anche loro ben camuffate. Marchesina Ma dove sarà!? Non riesco a vederlo! Voce narrante La marchesina cercava ansiosamente il giovane Tista e non stava più nella pelle tanto che quando lo vide Marchesina Eccolo eccolo è lui! È laggiù in fondo! Voce narrante E cominciò a correre non curandosi più del fatto di rimaner nascosta…e anche Tista nel vedere la bella Berenice non si 9 trattenne, cominciò a correre anche lui e i due si sciolsero in un lungo abbraccio…tra le chiacchere dei forestieri. Fu in quel momento che il marchese, avvertito del trambusto che si era creato nella foresteria fece la sua comparsa! Marchese Che succede! Che succede! Voce narrante La marchesina nel vedere il padre si nascose dietro a tista, che invece stavolta era deciso più che mai a tener testa al marchese. Il marchese vedendo l’atteggiamento del giovane finalmente capì, e un ampio sorriso prese il posto dell’imbronciatura degli ultimi tempi. Marchese Ragazzi miei, finalmente ho capito, l’amore che vi lega è più grande di qualsiasi ostacolo ed ho deciso che è inutile continuare a mettervi il bastone tra le ruote, quindi avete la mia benedizione. Marchesina Oh padre! Ti ringrazio immensamente… Purtunè Marchese, vi ringrazio! Marchese Che sia organizzato il matrimonio, dobbiamo festeggiare! SEDICESIMA PARTE Voce narrante Fu così che i due convolarono a giuste nozze, i festeggiamenti durarono giorni e giorni. Tista smise di fare il purtunè, ma continuò ad occuparsi dei trasporti del feudo… i due ebbero molti figli, la marchesina non fu mai più triste e il marchese divenuto nonno lasciò le redini del suo marchesato alla sua amata figlia e al suo intrepido genero. E fu così che qui a Cardè, nacque la leggenda della marchesina e del suo Purtunè! 10 PERSONAGGI PRESENTI NELLE VARIE PARTI Introduzione: lettore. 1ͣ parte: marchese marchesina e damigelle. 2ͣ parte: popolo, marchese, marchesina, guardie, purtunè e damigelle 3ͣ parte: marchesina 4ͣ parte: marchese, dottori, marchesina e damigelle 5ͣ parte: marchese, marchesina, purtunè, guardie e damigelle 6ͣ parte: marchese, guardie, purtunè, damigella Maria 7ͣ parte: marchese, marchesina, damigelle 8ͣ parte: marchese, purtunè, guardie 9ͣ parte: popolo, marchese, guardie 10ͣ parte: purtunè, marchese, guardie 12ͣ parte: purtunè e Toni 13ͣ parte: Toni e Maria la damigella 14ͣ parte: marchesina e Maria la damigella 15ͣ parte: marchesina, purtunè, marchese, Maria la damigella, guardie, popolo 16ͣ parte: lettore 11