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II DIVISIONE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DIR. PROF. ANDREA CAMPI A. Campi, P. Catania, S. Marin, M. Tangari Osteosintesi percutanea della tibiotarsica Osteosintesi a cielo aperto Vantaggi dell’osteosintesi percutanea nelle fratture Rapidità di esecuzione (sintesi a cielo chiuso senza esposizione del focolaio di frattura) Più rapida ripresa e guarigione (callo periostale) Ridotta incidenza di complicanze (infezioni-sanguinamento-dolore) Conservazione della circolazione periostale Fisiologico processo di guarigione Fase infiammatoria Fase del callo osseo Fase del callo fibroso Rimodellamento Problematiche Difficoltà nella riduzione, che quasi mai potrà essere anatomica e portare quindi ad una guarigione per consolidazione primaria, come normalmente accade con l’uso di placche a cielo aperto. Guarigione con callo periostale Mezzi di sintesi utilizzabili per l’osteosintesi percutanea nelle fratture della tibiotarsica Fili di Kirschner Placche Viti classiche e cannulate Utilizzazione dei fili metallici nell’osteosintesi percutanea Mantenimento dell’allineamento durante e dopo la riduzione della frattura (uso accessorio) Guida per l’inserimento di mezzi di sintesi più voluminosi (viti, chiodi, placche) Come mezzo di sintesi definitivo Compressione del focolaio di frattura (nell’ambito dell’osteosintesi elastica) Fasi fondamentali nell’utilizzo corretto dei fili di Kirschner Introduzione Allineamento dei frammenti e riduzione Progressione Flessione Ingresso i punti di ingresso devono essere pianificati, per evitare la lesione o l’ancoraggio di strutture importanti quali tendini, nervi o vasi, particolarmente numerosi nella regione del collo piede Ingresso una situazione di edema imponente condizionerà sicuramente il punto d’ingresso e la riduzione con necessità quindi di operare il più precocemente possibile. Progressione Un singolo filo di Kirschner intracanalare può essere utilizzato per ridurre e per stabilizzare (osteosintesi definitiva), per cui il diametro deve essere idoneo, come in questa frattura. Flessione La flessione dei fili a 90° può ancorare il piano osseo alle strutture capsulo-legamentose e tendinee, con limitazione della mobilità e induzione di reazioni algodistrofiche da stimolo nocicettivo cronico. Perciò il filo deve essere ben flesso e spinto a contatto con l’osso. OSTEOSINTESI PERCUTANEA CON PLACCA CARATTERISTICHE APICE • Carenato che facilita lo scorrimento • Foro per filo di Kirschner per l’allineamento al perone prossimale • Fori apicali per viti da corticale PROFILO • Sottile • Basso contatto per preservare la circolazione periostale CARATTERISTICHE VITI • Autofilettanti • Da corticale; da spongiosa; tipo lag • cannulate PLACCA A STABILITA’ ANGOLARE Strumentario utilizzato Strumentario ideato per il puntamento, la perforazione, la progressione e la flessione di fili metallici nell’osso, specifico per l’applicazione della osteosintesi con fili. TECNICA CHIRURGICA: Frattura esposta Frattura esposta tecnica chirurgica Fasi dell’intervento Risultato a distanza Trattamento postoperatorio Doccia di posizione a scopo antalgico per due giorni Tutore bivalve per sei settimane. Frattura malleolo interno Osteosintesi percutanea con due viti Frattura malleolo esterno Osteosintesi percutanea con placca Frattura-lussazione tibiotarsica Osteosintesi percutanea con placca e viti Osteosintesi percutanea con placca e viti Risultato clinico a distanza Frattura terzo distale di tibia e perone Osteosintesi percutanea con placca e viti Clinica Conclusioni L’osteosintesi percutanea con fili di Kirschner è una metodica valida nel trattamento delle fratture delle tibiotarsica, ma richiede la scrupolosa osservanza delle regole esposte per non incorrere in spiacevoli complicanze. L’osteosintesi percutanea con placca è una tecnica difficile e non ancora standardizzata. Conclusioni Lo strumentario presentato si è dimostrato alquanto efficace in tutti gli utilizzi dei fili di Kirschner, sia nella tradizionale osteosintesi percutanea che nell’osteosintesi con viti e con placche percutanee. Pertanto è consigliabile a tutti ma in particolare a chi si accosta ora alla osteosintesi mininvasiva, perché usufruendo di uno strumentario specifico possa esserne facilitato nell’apprendimento.