io mi racconto - Scuole Cristiane Vercelli

Transcript

io mi racconto - Scuole Cristiane Vercelli
AUTOBIOGRAFIA: parlo di me…………………………………………
IO MI RACCONTO
Ciao, mi chiamo Lorenzo, ho 10 anni e frequento la classe 5°. Sono nato a Vercelli,
dove tuttora abito, il 14 maggio 2001, ho una sorella di quattro anni e mezzo che è
una piccola peste ma anch'io mi diverto a farle i dispetti. Ho un cane, un coniglio, una
cocorita e due acquari.
Fino a due anni sono stato con la mamma, anche quando andava a lavorare, perchè ha
un negozio suo e mi portava sempre con lei. Poi ho cominciato ad andare al babyparking di nome "Letizia", dove all'inizio piangevo un po’, ma poi ho conosciuto tanti
bambini e ci sono rimasto volentieri. Dopo un anno sono passato alla scuola materna
e mi fermavo anche a mangiare e a dormire il pomeriggio. Mi ricordo che una volta
che doveva venire a prendermi mio nonno mi ha dimenticato là e sono rimasto un'ora
in portineria con la suora finchè hanno chiamato la mamma. La mia maestra si
chiamava Giovanna ed è rimasta amica di mia mamma e quando mi vede, mi
minaccia sempre che se non faccio il bravo viene lei a farmi fare i compiti.
Da piccolo mi piaceva dormire in camera con mamma e papà, avevo un lettino vicino
al loro poi un giorno, quando sono tornato dall'asilo, ho trovato una sorpresa: mi
avevano comprato la cameretta nuova ed era bellissima, da quella sera non sono più
andato a dormire con i miei genitori.
Un bel giorno, quando eravamo al mare, la mamma mi ha detto che stava per arrivare
una sorellina ed io all'inizio anche se la volevo non ero tanto contento e mi sono
arrabbiato, poi quando il pancione è cresciuto siamo andati all'ospedale a vedere
l'ecografia e sentire il suo cuore che batteva. Il giorno che è nata e la nonna me l'ha
detto non ci credevo ma poi mi ha portato all'ospedale e lei era lì con papà e mamma,
era piccolissima e l'ho presa subito in braccio. Io volevo chiamarla Chiara e loro
Lucilla, così le abbiamo dato tutti e due i nomi.
A sei anni ho cominciato la scuola elementare e ho insistito tanto perchè volevo
andare alle Scuole Cristiane, mia mamma mi aveva già iscritto da un'altra parte ma
alla fine l'ho convinta.
Andare a scuola mi piace, ho tanti amici e mi diverto, la mia materia preferita è
matematica, invece italiano non mi piace tanto. Qui ho conosciuto anche il mister che
ha convinto mio papà a farmi giocare a calcio perchè all'inizio lui non voleva.
Da due anni ho conosciuto anche un altro sport che mi piace molto: il tennis, ho
giocato tutta l'estate e anche con mio papà durante le vacanze in montagna. Un'altra
passione che ho è la pesca e d'estate vado da Federico un mio amico, con cui passo
interi pomeriggi in riva al fiume.
Quando non ho niente da fare, vado da mio nonno che ha un giardino con le piante e
lì mi arrampico e costruisco le amache con le corde, poi ci metto dei cuscini e ci
faccio salire mia sorella. A volte costruisco delle cose con il legno oppure bagno le
aiuole o raccolgo qualcosa nell'orto.
Da piccolo ero molto vivace (veramente anche adesso) e ne combinavo di tutti i
colori. Tra le tante cose che i miei genitori mi hanno raccontato, ce n'è una che mi è
rimasta in mente: un giorno mentre ero sul soppalco con mio papà e imparavo a
camminare mi sono staccato dalla sua mano, sono andato vicino alla scala e sono
caduto giù. La mamma dice che mi hanno portato d'urgenza al pronto soccorso
perchè non piangevo, ma cercavo di addormentarmi e perdevo i sensi, mi hanno fatto
la radiografia e hanno scoperto che mi sono fratturato la scatola cranica.
Un'altra volta (questa me la ricordo anch'io perchè ero più grande) ero in macchina
con la mamma e col piede ho schiacciato il bottone dell’accendisigaro, quando è
scattato l'ho preso e ci ho infilato un dito dentro: un bruciore pazzesco!!!!!!!!!!!!!! La
mamma ha cercato una fontana, dove mi ha fatto bagnare il dito, io piangevo come un
matto e lei non sapeva se preoccuparsi o darmele di santa ragione.
L'anno prossimo andrò alla scuola media, da una parte sono curioso e dall'altra un po’
spaventato, spero solo che sia una bella avventura come quelle che ho vissuto fino
adesso.
Lorenzo CL. V